"Il ponte telefonico per l'ex Jugoslavia"

Anna catasta eurodeputata del DS la sua è una visione personale qualche riferimento al fatto di appartenere
I DS o che può avere qualche riverbero sull'attività del Parlamento europeo sulla tua attività in Parlamento
La all'adesione personale perché abbiamo deciso di fare iniziare subito questa collegamento telefonico
Con un intento anche provocatorio e quindi i tempi dovevano essere necessariamente Brevi quindi abbiamo deciso di iniziare subito ovviamente le l'iniziativa e non si limita qui nel Parlamento europeo ero si riprenderà la discussione sui problemi dell'ex Jugoslavia e credo che sarà importante anche produrre una richiesta perché accanto alle iniziative di pace che si stanno tentando con frutti non sempre positivi con molte difficoltà si richiede esplicitamente la riapertura delle linee telefoniche fra le regioni della ex Jugoslavia così come stiamo facendo artigianalmente con questo centralino
Nel frattempo avete previsto ai proibisco di coinvolgere altri colleghi in quest'olimpico B sicuramente attualmente siamo tre parlamentare europea dei ma a iniziativa partita sicuramente le adesioni saranno molte nelle prossime settimane coinvolge però quanti più colleghi possibili grazie al marito Pascal
Vicepresidente della signora
No
Allora Luigi Lusenti dell'Arsenal Milano come associazione abbiamo raccolto la proposta del Comitato dei cittadini proposti a seconda che è quella di permettere attraverso un conto telefonico le popolazioni della ex Jugoslavia di parlarsi
Come sapete dall'inizio della guerra sono interrotte le etichette che sono interrotte anche comunicazione sono interrotte anche le Poste ci sono famiglie intere che non si parlano da un anno un anno e mezzo fa la Serbia e la Croazia piccola Bosnia
Che persone che non sanno neanche più sei loro parenti sono figli oppure no
Abbiamo preso questa iniziativa e l'abbiamo presa come una provocazione perché non siamo chiaramente in grado con una linea sola degli strumenti
Voto artigianali di rispondere a quella che sarà una grande esigenza che viene
Da quelle popolazioni la nostra vuole essere una provocazione per dimostrare
Ai governi e alle autorità internazionali che si possono fare alcune cose
Siamo partiti con un gruppo di parlamentari e di personalità che hanno sostenuto questa iniziativa un gruppo ancora piccolo che vorremmo che si allargasse l'hanno sostenuta anche economicamente sono dei parlamentari italiani dei parlamentari del
Parlamento europeo quest'iniziativa si svolge quale darci il lunedì il mercoledì e il venerdì dalle diciotto alle venti
Il cittadino di Zagabria chiama ci dà il numero di Belgrado noi facciamo il numero di Belgrado e poi quando abbiamo in linea le tue persone le mettiamo in comunicazione fra di loro come ha detto è una provocazione questa che andiamo a fare
E speriamo che qualcheduno voglia raccogliere questa provocazione in particolare
Sottolineavano anche i parlamentari che hanno lanciato con noi questa proposta bisogna fare pressione perché i governi la comunità internazionale faccia pressione imponga ai governi di serbi di Croazia
Riaprire immediatamente le linee telefoniche
Noi non è riaprire le linee telefoniche non riaprire le vie di comunicazione vuol dire lasciare in mano l'agente alla propaganda dei regimi nazionalisti oltre alle persone ci sono anche quei pochi gruppi pacifisti che sono i nostri referenti le forme democratiche o fiume il centro contro la guerra conti Belgrado ad esempio che non possono assolutamente scambiarsi tra di loro quindi questa cosa della incomunicabilità e assolutamente ai gioca a favore dei regimi nazionalisti gioca a favore della guerra
Abbiamo già avuto prenotazione telefonate richieste ma noi partiamo questa sera con questo ponte abbiamo già avuto una cinquantina di telefonate e questo vuol dire che le richieste d'altra parte sono notevoli tra parentesi noi deluderemo anche molte di queste richieste perché chiaramente una linea sola come dicevo per venti milioni di persone
è assolutamente insufficiente voglia che si tenne a sottolineare una aspetto che è venuto dal fiume
Delle donne che sono organizzate dal fondo non pratico di fiume dal centro della pace di Fiume che sono nei campi profughi hanno aperto una sottoscrizione per sostenere questo ponte telefonico noi abbiamo ringraziato abbiamo detto che è meglio che i soldi li usano loro come profughi
E cerchiamo di trovare qui degli aiuti però questo mi sembra significativo
Di come sia importante per loro questa iniziativa
Ma
Fa i parlamentari che hanno aderito sono Anna catasta che del gruppo della sinistra unita al Parlamento europeo e Giorgio Rossetti anche lui dello stesso gruppo Luigi Vertemati teche del gruppo socialista al Parlamento europeo
Tiziana Maiolo deputato al Parlamento italiano per Rifondazione Comunista Chicco Crippa che deputato per il gruppo verde e Gianfranco Bettin anche lui deputato gruppo verde in più c'è Giuseppe Romano che il segretario nazionale di arcinota
Adesso noi stiamo cercando altre adesioni che sicuramente arriveranno perché già abbiamo dei contatti in corso