L'ultimo spettacolo - cinema e teatro ai tempi della crisi

Buona sera da Gianfranco Cercone benvenuti all'ascolto di una nuova puntata della rubrica l'ultimo spettacolo una rubrica dedicata al cinema al teatro I tempi della crisi
Quando si parla di cinema italiano si sente spesso ripetere che il genere che fa per la maggiore chi ottiene il maggiore gradimento del pubblico e la commedia
Eppure continua a esistere in Italia un cinema che non rientra nelle convenzioni di di un genere che esprime la visione originale della realtà di un autore
E che appunto il cinema d'autore di cui si incontrano a volte ancora degli esempi alti
Ecco parleremo di cinema d'autore da un'angolazione particolare dal punto di vista di una sceneggiatrice che ha collaborato perché collaborano fra l'altro con treni maggiori autori del cinema italiano vi ha partecipato la scrittura
Dei loro tre fin più recenti e cioè mia madre di Nanni Moretti
Fai dei sogni di Marco Bellocchio e rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek la sceneggiatrice richiama Valia Santella e la ringrazio per aver accettato questo invito buona sera mora sera grazie a te grazie agli ascoltatori
E come ha detto che Valia Santella è lei stesse ha registrato i documentari
Ma anche di un pregevole i film di finzione liete lo leggo negli occhi interpretato da Stefania Sandrelli ma in questa trasmissione mi rivolgerò soprattutto alla sceneggiatrice certo non solo di questi tre firme fra l'altro Valia Santella
Ha collaborato a una serie inviata dai Cristina Comencini di padre in figlia che va in onda in questi giorni su Raiuno
Ma la prima domanda che vorrei farti
Quali di fra i quali poi difficoltà o almeno quali caratteristiche particolari
Implica collaborare alla scrittura di un fin da un tumore cioè dominato da personalità
Immagino molto forti come quelle di Moretti o di Bellocchio o di ospite
Bene io in realtà
Dal mio punto di vista per quella che è stata la mia esperienza professionale finora e molto più
Facile lavorare con un autore che invece lavorare come a volte mi è capitato
Non per non nel caso di di padre e figlia però
In altri casi senza un regista perché perché nel momento in cui ci si relaziona
Ad un
Ad un universo creativo che quello che porta un autore che porta un regista in qualche mondo
Ci si sente già guidati e al tempo stesso noi sceneggiatori nove collaboratori in generale siamo un po'come degli strumenti musicali regista l'autore
Da
La nota
E noi dobbiamo il fondo accordarci a quella nota
E al tempo stesso però o allo stimolarlo proporgli un lavoro delle suggestioni delle immagini dei personaggi
Tali che essi hanno coerenti con la nota lanciata dall'autore dal nostro regista però anche che
Inediti in fondo che lui possa con me scoprirli dentro di sé
E quindi questo tipo di lavoro proprio di orchestrazione con un grande direttore d'orchestra grandi retto per questa
Con la quale dunque quale ho avuto
La fortuna il privilegio di lavorare come Moretti o Bellocchio è molto e molto stimolante perché si entra in contatto con degli universi come è stato anche conosca il perché per questo suo ultimo firma
Che un film e il suo ritorno alla Turchia quindi a un film
Che va a cercare delle note molto profonde dentro dentro la sua storia
Personale e la sua storia artistica perché era il primo completamente turco
Ecco naturalmente immagino che sia in questi casi un autore che sceglie i suoi sceneggiatori perché c'è bisogno di una sintonia anche da come ci accennavi
Molto particolare che non può essere credo orchestrata da un produttore o da qualcun altro credo che sia
L'autore stesso sviluppato ma ho come funzioni no è l'autore e l'autore stesso principalmente però a volte si creano degli incontri che sono inaspettati e poi diventano Brescia
Seminano onda POR somma solo l'inizio di un rapporto ad esempio proprio nel caso di fare Zanon
Loro intendo lui Gianni Romoli
Chiamiamoli il suo sceneggiature abituata rituale storico storico mi hanno cercato in un momento in cui stavano già lavorando al progetto
Però erano come un po'
Seduti avevano bisogno di un occhio esterno anche un proprio molto esterno io non avevo mai collaborato con loro non c'eravamo mai conosciuti
Quindi abbiamo iniziato a incontrarci e da lì adesso un'offerta sta per girare un altro film
Scritto hanno rilevato a Napoli velata scritto danno i tre dalla stessa squadra quindi in qualche modo a volte
Interromperei certi equilibri può essere anche utile per relative farli rinascere infatti il rapporto in qualche modo abbiamo scherzato no Gianni Romoli
Che una persona molto ironica detto va il nostro era un po'un matrimonio in cui c'era bisogno del nuovo elemento che per poi riaccendere la la passione
E quindi
E quindi si era intricata descritto vada Polito Napoli velata siamo di nuovo in tre Ferzan Ozpetek Gianni Romoli Dio
Ecco a proposito di rosso vista pure un film che abbiamo molto suggestionato però ho letto ecco che alcuni spettatori sono rimasti un po'delusi anche perché è un film che è un po'delude volutamente forse le aspettative di un certo tipo di pubblico perché
Per chi non ha visto c'è uno scrittore che scompare non si sa con precisione che fine faccia c'è un amore che iniziava non si sa resta in sospeso non si saprebbe ad Abu fino al cattivo fine
Ecco voi avevate previsto questa avere calcolato insomma
Questa delusione delle aspettative dello spettatore oculare da noi e ovviamente immaginavamo che che sicuramente può essere un film che non mi dava tante risposte sia questo lo sapevamo e quindi ovviamente
Avevamo messo in conto il rischio di a deludere delle aspettative
La cosa che si è verificata secondo me perché paradossalmente
è vero che ogni otto ore ai soli verso un mondo nel momento in cui si mette a scrivere un film ma ogni otto ore alcuni ancor di più come Nanni Moretti di cui magari dopo parliamo meglio
Riescono a prevedere veramente per tutto ma è anche vero che in qualche modo i film
Forti come una forzatura si fanno da soli ma nel senso che ogni firma ha una sua storia e quella storia è fatta anche
Dati tutto ciò che accade intorno hanno quindi mentre si scrivono questi film mentre questi film si realizzano
E quindi io credo che
Il fatto che il rosso vista molla abbia queste tra sospensione così forte
E qualcosa e che e fare lutto fuori da sé perché è stato scritto pensando alla Turchia
Ne ha la drammatica vicenda Turchia recente e quindi è stato è stato scritto nel momento in cui la Turchia sta vivendo questa trasformazione non si sapeva bene che tipo di risposte ci sarebbero state perché vi è una vicenda privata per lo si percepisce le di un riflesso
Della solo chiaramente è una vicenda assolutamente privata non ci sono riferimenti indiretti a ciò che stava accadendo
Se pensiamo che praticamente Ferzan ha finito le riprese
Venti giorni prima del cosiddetto colpo di Stato quindi immaginiamoci che tipo di
Attorno sarà atmosfera si respirava noi abbiamo il film è slittato più volte
Per il breve i diversi attentati per le elezioni che c'erano
Che ci sono state in Turchia poi quelle che sono state rifatte quindi
Diciamo che in qualche modo la sospensione del restare nel nulla che si percepisce in questa storia in questo film e quello che abbiamo vissuto anche noi
Pur scrivendo una storia privata e quindi io credo che alla fine la storia di questo film sia proprio quella di non poter dare risposte perché
è stato concepito dal momento in cui quel Paese le vicende di quel Paese erano sospese
Ecco sì questo è interessante nel dunque riprendono ad un'osservazione di poco fa dici tu film
Nella stessa scrittura del suo uso della storia con cui viene realizzato segue un suo corso che non si può del tutto prevedere in partenza ecco
Però ci dicevi anche invece Nanni Moretti riesce a prevedere tutto
Cioè
Ecco qui lei sa che io prima no alla decimo abbastanza seriamente nel senso che questo è proprio un po'e mi fa piacere ora entrare un po'in un aspetto tecnico ma cercherò di essere il più chiara possibile
Qui andiamo un po'parlai di metodo di lavoro non
Allora il a così facendo uno schema molto semplice celle sceneggiature nascono perduto da un soggetto questo soggetto
Prima che si arrivi a scrivere il soggetto sia un'idea chiaramente si è
Portatori di un'idea quest'idea può essere anche
Una frase una parola un'immagine non è detto che che sia che abbia tutti poi gli sviluppi narrativi no quando negli stadi incontra all'inizio può dirti semplicemente
Può aver immaginato magari un lascerà finale del film
Ed è lui si inizia a lavorare sul soggetto un soggetto si iniziano a impostare lo scheletro di quello che poi sarà il racconto eterea più spesso come si insegna nelle scuole diciamo la forma di un racconto proprio cioè ci si può permettere una certa letterari età che cosa intendo per lettera le TAC ci si può permettere
Di descrivere gli stati d'animo ci si può permettere di scrivere ciò che nelle scelte dure non si deve iscrivere cioè ciò che non si vede
E quindi si è tutto quelle che sono sentimenti stati d'animo vibrazioni qualcosa di
In percepibile che poi nelle sceneggiature
Diciamo di solito si tende a non scrivere perché nelle sceneggiature si scrive ciò che si vede e basta
I i dialoghi ovviamente
I da questo soggetto si passa a una seconda fase e che è il trattamento nel trattamento invece si va ad approfondire il lavoro del soggetto e si incomincia
A
Ha delineare
La struttura che avrà realmente il film nel suo corpo completo
E anche se non c'è una divisione reale per scene però c'è comunque
Una scansione di quello che saranno gli avvenimenti nella loro sequenza nel loro ordine
Da lì poi si passa alla sceneggiatura in cui si divide per scene che cosa significa ogni scena e ogni qual volta che si cambia o
Ambiente o
Situazione temporale giorno notte pomeriggio passaggio di tempo
Si definì quella definita come scena
Ci sono appunto quella che un tempo si chiamava la colonna sinistra perché con lo stesso scriveva le sceneggiature all'italiana a sinistra c'erano le descrizioni e a destra i dialoghi
Quindi la cosiddetta sinistra quella che in gergo chiamiamo la sinistra descrive appunto agli ambienti le descrizioni delle azioni e
Dei dialoghi
Moretti è uno di quei registi che il passa più il tempo a lavorare sul trattamento
E questo proprio perché in qualche modo quando lui arriva alla sceneggiatura vuole averne fatto tutti perché i possibili percorsi che quei personaggi quella vicenda
Quel tipo di relazioni possono aver
Come dire intrapreso cioè può bolle nel trattamento verificare tutti possibili sviluppi narrativi e quando arriva alla sceneggiatura
In qualche modo già sia lì un ruolo possibili diverso dica sento voi dice e in qualche modo si con partendo da quella base dirà certo nella seduta soggetta cioè dal soggetto
Cosa che molte odore invece poi fanno dopo in fase di sceneggiatura e quindi si hanno revisioni sue previsioni sul revisionismo previsioni con Nanni per mia madre abbiamo fatto tre stesure sono state quelle
E in fase di ripresa ci sono state delle meravigliose improvvisazioni di Turturro ma che erano dentro
Ugo dentro una scena ben definita in franche in fase di ripresa lui cambia molto poco di dialoghi perché invece in fase di sceneggiatura perché lui dedica tanto tempo il trattamento
Perché in fase di sceneggiatura alla sua attenzione e
Molto forte soprattutto sui dialoghi lui lavora tantissimo sui dialoghi e con Nanni si scrive sempre insieme
Una dei difetti certo non di questi tre firme ma che a volte ritrovo nei dialoghi nelle sceneggiature che italiani soprattutto devo dire e che sono un po'artificiosi c'erano molto scritti
E a volta pronunciati sono Pollini usi non mi riferisco a sulla rete soci tre figli
Però capita ecco magari nelle fiction ma anche al cinema devo dire tante commedie che si sentono dei dialoghi che sono un po'falsi
E quello sul dialogo un lavoro difficilissimo perché allora Nanni in realtà secondo me essendo anche attore
E appunto scrivendo insieme i dialoghi in qualche modo fa una sorta di verifica continua perché li pronunciamo insieme cioè lì li hai lì diciamo ad alta voce insieme mentre li scriviamo e quindi essendo lui regista e atto unire
Fa una verifica continua sui dialoghi infatti al di là del di di mia madre io io da spettatrice amo molto i dialoghi Moretti anni
E però la cosa interessante e non cadere
Immediato un banale parlato
E e questa è la cosa molto difficile perché a volte
Una delle difficoltà con cui io riscontro come ma con me stessa e non con gli altri riscontro con me stessa quando lavoro e quella di evitare la banalità
Del parlato certi Toffari civile
Naturalismo nel cercare di di far sì che i dialoghi siano veri credibili ma anche
Che degli Collino qualcosa di più
Chiudo top oltre Rella chiacchiera ecco faccia che si stacchino un po'dalla chiacchiera
E questo però in una secondo me un mare di cose veramente più difficili si dice che la verità in arte un arco di un sublime artificio assolutamente possono dare noi proponiamo adesso abbiamo parlato un po'di ostetrica del quello è un poco si diciamo vorrà sobriamente parole operato detto dire degli niente di Bellotto arriviamo Lobello secondo me che fai per i sogni si
E allora una
Marghera una macro l'incontro
Diciamo appunto è stato
Io l'avevo incontrata con Lo Sciuto Marco Bellocchio a Bobbio dove lui fa questo festival meraviglioso in cui aveva invitato il film di Valeria Golino Miele
A cosceneggiatore ai firmata da Francesca Marciano Valeria Golino mediche
E quindi aveva invitato anche noi c'eravamo conosciuti ma veramente così piacere piacere insomma
Anche una certa timidezza di fronte al maestro
Per certo punto b
Mi ha chiamato mi ha voluto incontrare per fai dei sogni
Abbiamo fatto una chiacchierata e che così per conoscerci insomma per capire se effettivamente erano
Non si può stare anche antipatico magari c'è quello sarebbe strano per lavorare tanto tempo insieme
E abbiamo iniziato a lavorare partendo da un ASS un trattamento più di un soggetto che Marco aveva già scritto
Perché invece una cosa un rapporto molto forte con una scrittura
E con la scrittura quasi come immagine che cosa voglio dire
Intanto che scrive a mano scrive appena non al computer
E nello scrivere disegni anche disegna molto lei le scene nelle immagini dei suoi film
E in F dipendendo seguendo il suo percorso creativo quando
Arrivano e le immagini arrivare disegni vuol dire che sta arrivando anche la scena lui abbia bisogno a differenza giugno di Moretti
Che invece
Ha bisogno secondo me ha bisogno adesso forse diciamo forniamo agli ambulatori e il bisogno dei suoi collaboratori bisogna dei se i collaboratori e anche quello che ha bisogno dei suoi collaboratori però proprio nel processo creativo blocchiamo arriva alla scrittura
Deve arrivare alla scrittura da solo mentre Moretti
Chi
Arriva la scrittura insieme ai collaboratori
E e quindi va poi dopo si smonta si rimonta il lavoro fatto da Marco da solo
Però in qualche modo l'hub nel suo processo creativo arriva alla scrittura io penso che questo è un po'con rapporto fisico colonna la grafia
E quindi il disegno il segno grafico
Che lui è molto forte
I e con Luino infatti si fanno più stesure di sceneggiatura che non il tanto lavoro maltrattamento perché paia un Energia pazzesca idee
Appunto perché diciamo Nanni prevede tutto perché Nanni in qualche modo
Ha bisogno di costruire molto nella testa prima
Mettere altri registi costruiscono mentre fanno e propone una un metodo di lavoro diverso insomma
Cioè costruisce prima di scrivere questo si Moretti sì
Moretti elabora molto euro secondo intralcia per quella mia poca esperienza euro dirigistiche ha una capacità di visione
Più ampia che io amo visione il previsione somme o quando intendo missione intendo frutto vedere il film ma nella testa Nanni è uno di quelli c'è una
Una capacità inutilmente dive dire firma nell'alternanza per quanto riguarda il proprio il tuo lavoro ecco una volta che tu quindi realizzato il film
Di solito è come lo avevi immaginato mentre Scrimieri oppure delle sorprese o delle delusioni magari qualcosa che era bello sembrava bello slogan ma diventa meno forte diventa ha ben presto purtroppo succede mai
Questo ci aiuta in che a capire quali sono gli errori che si possono fare no nel senso no è chiaro cosa bella sulla carta magari non risulta altrettanto bella
Sullo schermo tendi solito alle cose che non risultano abbastanza bene le sono
Le cose che ho richiede o le cose che per citare appunto Moretti le scene che servono quelle scene che tutti mia madre lui un certo punto fa dire
A Margherita la regista del film dice no non voglio girare quella scena perché serve voglio girare scene perché sono belle non perché se n'era un uomo perché nascesse fermo voi
Sono brutte ritrovarle severo a portare avanti la scuola Leonardo portare avanti la storia o servono per spiegare qualcosa e consentisse est se
Li bravo bisogna accendere mille campanelli d'allarme quando non di soldi ora dello scrive questa scena perché devo spiegare con il resto lì bisogna fare molta molta attenzione perché in qualche modo io
Ogni tanto scrigno ma non scherzano non dico seriamente vorrei scrivere vorrei scrivere io e vorrei che tutti di allievi di sceneggiatura si esercitassero sui film muti ma scrive un film muto nel senso che
E la capacità di racconto per immagini quella su cui dobbiamo sforzarci di lavorare
Pur amando tantissimo i dialoghi di cui parlavamo prima però lì dobbiamo però abbiamo mettere in moto molto il nostro cervello
E e quindi
Quando vai a vedere un film e ti accorgi che certe cose proprio non girano completamente però
Sono necessarie
E allora quello ti serve per
Per far sì che poi insomma cerchi di non sbagliare cerchi di di di rendere
Sempre crescente belle e necessari per la loro bellezza in sé e non perché devono portare avanti il racconto e basta ecco
Ad esempio Miele che citavo prima un film magari in fin di Valeria Golino al soggetto che riguarda un po'oltre omofobo suo tema dell'eutanasia assolutamente sì sì riguarda il tema del Sicilia assistito
è un film quello che in immaginavamo sulla carta però devo dire che
Il è stato sorprendente lavoro
Il lavoro che ha fatto Valeria non perché io non vi fosse convinta che lei avrebbe fatto un bel film anzi ne ero certa proprio ma perché tutt'era un film con un tema così importante come quello del Sicilia assistito
Che era accompagnato da immagini
Il
Che veicolava hanno ICI i sensi era un film molto legato al sentire alla sensitività
E quindi ovviamente sulla carta acquisto cosa utile legato la sensibilità lo al sensi chi vuole andare a certi fantasmi ma non ho proprio al senso Riale scusate sensoriale nel senso proprio
La luce la lo ha fatto il tatto cioè tutte queste cose che
Non si possono non non si possono scrivere in qualche modo macché in certi film penso ad alcuni firma
Francesi alcune alcuni film di rom Herr no a
Possono essere trasmesse li possono aiutare attraverso le immagini possono essere molto trasmessa e in questo ma lei aria
è riuscita a equilibrare ha una storia così dura anche
Con una sua capacità visiva di racconto visivo che veicolano asse Liri la libertà di quelle corse in bicicletta e faceva già spente rincari di quelle nuotate
E e quindi desse proprio
Il valore della vita essendo un film che parlava di vita e di fine vita
Il
Il fatto che questo racconto fosse così supportato da immagini
Che ti facevano vivere il sole immaginare la bellezza della vita la forza della natura forza vita e la natura cui è stato veramente sorprendente in un certo senso
Proprio perché era qualcosa che sulla carta noi scrivevamo prevedevamo immaginavamo ma non potevamo verificare più in questo caso è una
Autorevolissime viva insomma ci metto
Diciamo che io che amo il mio lavoro
Di solito insomma trovo che ci siano insomma
Il film è sempre un accrescimento della sceneggiatura comunque sempre è sempre qualcosa a chi ti sorprende
E e le cose che ti sorprendono impositivo sono sempre quelli che mettono i registi e quelle lì e dove invece verifichi che c'è qualcosa non funziona
In fondo lo sapevi già in fondo il fondo ma questo non vuol dire che non i caschi e negli stessi errori poi purtroppo
Senti questa è una è una tradisce sia ma il cinema e il teatro i tempi della crisi secondo te per il cinema d'autore
Ci sarà ancora spazio oppure prevarranno sempre di più prodotti più commerciali più convenzionali
Quindi la sala di Nanni Moretti l'anima e che dice una cosa che cito spesso impegnata l'emissione di CO messo tanti anni per educare degli spettatori adesso gli spettatori della mia sala sono tutti i immaturi fra possano tutti morti
E dunque
Presente
Cioè dei rilievi che ci sia un coro un tipo di pubblico interessato a questo tipo di cinema oppure oppure un cinema che va appunto minorità
Mario andrà sempre più estingue Tosi Padua sensazione no allora io credo se poi andiamo anche ad analizzare i dati
Purtroppo perché non non mi rende affatto felice purtroppo molte anche commedie che sono uscite negli ultimi mesi
Ho firma chiamiamoli più facili più leggeri purtroppo non hanno avuto una un esito felice in sala
E quindi questo ci far porre delle domande che sono un po'più in generale sul cinema sul rapporto con la sala
E sul rapporto delle nuove generazioni con col racconto cinematografico io credo che
Insomma io penso che c'erano morirà mai ma forse sono un inguaribile romantica in questo però indubbiamente vedo anche perché insomma un figlio di diciassette anni
Che ha una frizione con le col cinema molto diversa dalla loro anche formazione diversamente dal da quella delle nostre generazioni
Non passa attraverso la sala
Passa attraverso la Rete diciamo il computer al TAR passa attraverso anche un ricostruirsi anche un ogni tanto vedi di firma non perché gliel'abbia detto io e assolutamente
Ci arriva per
Per un percorso suo personale
Però non non va al cinema purtroppo e e quindi noi dovremo capire come ricostruire un pubblico ma io non credo che lenti
Sia il film d'autore che crei difficoltà e a proprio al Sacher c'è stata una proiezione del disprezzo di Godard regala strapiena strapieno
Paia diceva ieri del Centro sperimentale cultrice no è stato revival molto importante conduzione purtroppo
Non viviamo più questo dico purtroppo noi non lavoriamo non abbiamo per anni non si è lavorato più nella costruzione
Del percorso ma si è lavorato agli eventi e quindi noi ereditiamo un po'questa cosa qui nel momento in cui c'è l'evento
Vediamo anche giovanissimi in sala a vedere il disprezzo almeno per il distretto è un classico di San Rocco da sacrosanta classico del cinema e vediamo se non si è lavorato una cultura cinematografica
Sì non solo innovando grafica purtroppo perché il cinema sta insieme all'allenatore vanno alla scuola perché insomma se po'parte tutto da lì
E quindi io credo che il nostro dovere e indubbiamente cercare
Cercare insomma non farei firma per noi stessi le parole e nessuno assolutamente
Però nel nostro dovere c'è anche quello di alzare sempre un po'l'asticella cioè di non accontentarci di di cercare di proporre
Comunque dei prodotti di film delle storielle de de in cui noi chiediamo questo credo sia fondamentale
Va bene con questa questo giusto auspicio possiamo concludere ed effettivi io ringrazio molto Valia Santella che il di limiti di questa conversazione ci ha fatto un po'una lezione sulla sceneggiatura
Marco Pannella diceva che Radio Radicale un po'un'università popolare e quindi mi pare che abbiamo rispettato questo questo principio insomma
Vorrei chiudere questa conversazione tu prima mi chiedevi del Nuovo Progetto di Marco Bellocchio crei il traditore il traditore che un film ha ispirato alle vicende di Tommaso Buscetta
E voglio ringraziare Radio Radicale per la grande funzione di archivio storico perché
Veramente molta documentazione l'abbiamo l'abbiamo trovata anche grazie alle dagli archivi di Radio Radicale procedersi insomma certo sicuramente almeno
Grazie allora grazie grazie anche a Carmine Corvino alla regia di questa trasmissione un saluto la Gianfranco Cercone buonasera sì