Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Cinema, Critica, Cultura, Film.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
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critico cinematografico
Primi autorità gli anni a passare che stanno accadendo Fabio grassa donne Antonio piazza hanno aperto ieri la smentita Critique con il loro siciliani costo storico
Storie di mafia scritta senza ricorrere a nessuno degli abituali stereotipi della mafia cinematografica
I due registi siciliani hanno la scrittura nel sangue e anche il dono dell'immagine che sembrano saper trovare in forme arcane fiabesche non tale da ogni compiacimento paesaggistico e da ogni cedimento alla rappresentazione scontata
La loro Sicilia una terra essenziale mitica aperta al sogno così come al dramma della cronaca e le immagini si fanno si disfano improvvise severe dei boschi o dell'acqua luogo di generazione rigenerazione
Il film da ieri anche in una cinquantina di sale italiane prende spunto da un terribile delitto di mafia di cui fu vittima un ragazzo una ventina d'anni fa per costruire una storia che unisce dramma e fantasia sconfinando nel territorio della favole del sogno
La protagonista del ragazzino adolescente che non si arrende alla scomparsa del suo primo giovane amore comincia a cercarlo sfidando l'omertà e le resistenze attraverso la sua capacità di costruire realtà parallele
Il grande pregio del film sta nella sua scrittura libera che rafforza anziché indebolirla la credibilità della storia
A parte l'incontro con Werner Terzo Mondo mito della cinefilia mondiale qui premiato dalla Società degli autori francesi
La prima giornata del concorso ha visto sfilare Todd Haynes che ha presentato Word strike sorta di fiaba ambientata in due diversi periodi del Novecento che diventi negli anni settanta
E il russo Andrey Zvyagintsev con il film belli un bosco storia della scomparsa di un bambino in seguito al divorzio dei genitori
Per motivi diversi entrambi firme risultano non privi di difetti value box che avrebbe una certa intelligenza narrativa culminante dell'esito finale
Si dilunga però troppo in una serie di dettagli sulla nuova vita nella ex coppia di codici e con una mezzora di troppo fa perdere ritmo una storia e per il resto per girata
Il film di Totò Enzo talché invece
Di un eccesso di ricercatezza che sfocia in una citazione degli stili cinematografici delle epoche in cui le due storie sopra ambientate
La parte relativa agli anni venti si svolge tutta in bianco e nero e muta e ha per protagonista una bambina sorda in cerca di una famosa star del teatro che si rivelerà essere anche altro
La parte relativa agli anni Settanta raccontata facendo ricorso ai colori dei rumori tipici di quel decennio sovraccarico e turbolento
E gli effetti di rimarrò mancano tra i due racconti come nella prima storia anche nella seconda il protagonista è un bambino sordo anche gli incerti di qualcuno che non ha potuto conoscere
Entrambe le storie conducono i bambini a New York dove la cosa più sorprendente per loro Gabinetto delle meraviglie del quale si perderanno tra sorprese scoperte fantasie
Infine il film riunirà le due storie con i prevedibili scioglimenti finali secondo la tecnica narrativa non particolarmente innovativa
Il film piacevole del suo echeggiare in più punti lo scorso sei euro Ugo capre anche sottratto come questo da un libro di entrare nel senso
Ma la Mecca recita del racconto appesantisce l'intera vicenda rendendola un po'troppo banale
Zaccardo per Radio Radicale Augusto Sainati
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