Intervista a Filippo Di Robilant sul DDL in materia di tortura

Radio radicale siamo in collegamento con Filippo di però brillante che come voi sapete in in passato è stato portavoce di Emma Bonino quando ha ricoperto incarichi istituzionali restato in parte e in particolare osservatore elettorale dell'Unione Europea in Afghanistan ha ricoperto e numerosi incarichi a livello internazionale si è battuto come sapete per l'istituzione della Corte penale internazionale vogliamo parlate di tortura ed il richiamo del Consiglio d'Europa sulla sul sulla sulla tortura e in un altro richiamo che è arrivato sulla condanna che riguardava
I fatti della scuola Diaz all'indomani dell'arrivo del DDL sulla tortura a amor e si torio
Il PATI compilato il provvedimento deve essere approvato modificato
Secondo me deve essere modificato ora io so che c'è un dilemma in corso
Sono
Tra meglio una cattiva legge che nessuna legge come precondizione alcuni diciamo realisti o è meglio nessuna legge che è una cattiva legge come
Preconizza avrebbero i cosiddetti idealisti
Il punto è di avere una legge accettabile dal punto di vista delle convenzioni internazionali alle quali abbiamo aderito devo dire anche per il bene del Paese insomma lo sforzo vale la candela visto che aspettiamo da tre in tanti per il reato di tortura di essere introdotto in Italia quindi ripeto credo che bisogna fare uno sforzo
Per avere un una una una legge che
Sono un minimo di decenza ecco
Il testo che è stato varato dal dal Senato abbassa anche indecente diciamo
Ecco diciamo viene disattesa totalmente la convenzione ONU sulla sulla tortura
Che viene disattesa in varie parti ora le cose più importanti da dire sono queste
Prima di tutto la previsione delle delle più condotte
Nel vecchio testo era condotte reiterate vale a dire
Che se tutti tortura di due o tre volte c'è un torturatore protettori Turi anche in maniera prolungata non lo sei Toma conoscete un benemerito a ecco per la prima è la prima cosa
Infatti non è nella lettera aperta che ho firmato anch'io pubblicata oggi su Repubblica in compagnia di di autorevolissimi accademici
Italiana abbiamo definito questa previsione davvero aberrante questa va contro lo spirito e la lettera della
Della convenzione l'altra cosa che vorrei dire che
Che questa previsione
L'idea di
Di tornare allo spirito della della convenzione la definizione di tortura che da
La Convenzione di New York e anche noto la garanzia di una vittima
Ma è anche garanzia del tutore dell'ordine nell'esercizio delle sue funzioni perché
Perché garantisce chi si comporta in maniera civile secondo le regole dalle cosiddette come le chiamano loro mele marce fornendo a uno strumento di protezione giuridica notevole
E e devo dire che è un po'incredibile che gli vertici delle forze dell'ordine che sono stati gli unici auditi tra l'altro durante tutto questo iter tra Camera e Senato
Non lo vogliono capire
Ritieni che diciamo in un in un Codice penale che allunga i tempi di prescrizione non si sia pensato di rendere in prescritti bili reati di tortura che vengono considerati unanimemente reati contro l'umanità e quindi lo ripeto in prescritti bili
Con sono d'accordissimo
Sottoscrivo non dovrebbero essere
Patto iscritti bile quindi anche questo è un passaggio che noi abbiamo segnalato nella nella lettera aperta Repubblica
C'è il problema che riguarda
La definizione del reato del reato comune questo è un grosso problema non non intestare il reato al a un pubblico un po'l'ufficiale questo snatura totalmente la legge
Accetto perché questo
Questo
Questa legge dovrebbe come come la convenzione applicarsi a chiunque tortura ma a maggior ragione cioè riversa una funzione di pubblico sui tale tutto qui ma aperta quel tal questa legge destinata a riguarda tutti non soltanto come si è cercato
Di far passare che era una misura vessatoria nei confronti dei tutori dell'ordine come ho detto prima anzi al contrario legal li garantisce anche loro insomma importante
Che è un un tutore dell'ordine un poliziotto un cargo un carabiniere sappia che quando alza le mani viola una serie di convenzioni che noi abbiamo sottoscritto tutto qui
In tv in merito a questa vicende a tante altre vicende che riguardano l'ordinamento italiano volevo sapere se lei è preoccupato per
L'indebolimento dello dello stato di diritto che è un argomento che viene spesso affrontato in sede di Parlamento europeo nel nostro nel nostro un Paese cioè lei vede un affievolimento della tutela dei diritti né dei diritti umani dei diritti fondamentali del nostro Paese a truncation traversa su questa vicenda
Assolutamente queste è l'ulteriore chiodo nella bara della del dello stato di diritto in Italia noi siamo una insomma se la democrazia si definisce con la sovranità del popolo
Allo Stato di diritto la supremazia della legalità quindi Toronto e avere lo stato di diritto senza ad non ci sia ma poi avere una democrazia senza legalità tant'è che all'Italia proprio in questo caso siamo una democrazia conto pochissima
Legalità
Il fatto di non avere un reato così era
Inutili intollerabile come la tortura non nel nostro Codice penale da cui caldo cookie Aldrovandi urbana
Eccetera non è degno di un Paese moderno e civile tra l'altro ci rende anche molto deboli quando
Quando pretendiamo che altri Paesi
Rispettino la convenzione ci rendono meno credibili
Nel nostro come dire interagire con sta gli stranieri quando un nostro cittadino diventa vittima della della del reato di tortura
L'ultima domanda ci saranno altre iniziative
Dopo quella del del del documento che te presentato oggi su
Su Repubblica di mobilitazione per per impedire questo diciamo scempio del diritto
Ma diciamo che questo è un po'il culmine di tutta un'azione che stiamo portando avanti un gruppetto di Novi tra cui il professor Antonio Bultrini il professor De Sena in particolare
Abbiamo fatto una lettera aperta circolano fare ai Presidenti di Camera e Senato quando il dibattito era stata avviata al Senato sottolineando le stesse preoccupazioni
Lettera aperta che è rimasto abbastanza comitiva inascoltata
E dopodiché abbiamo fatto un passo ulteriore organizzato un convegno tra l'altro seguito da Radio radicale a novembre poco nella tana del gruppo sono andati alla Camera per un convegno su questo sul reato di tortura
Per spiegare al legislatore
Insomma per fornire al legislatore ulteriori strumenti
Per raccontare la redazione di questa legge alla CIG abbiamo scritto questa lettera aperta non ci fermeremo qui nel senso che saremo molto molto determinati le prossime mosse non so diciamo aspettiamo un inizio del dibattito e vedremo
Bene io la ringrazio molto ringrazio Filippo dirò bilancio