Capire per conoscere

Bene c'è appunto il professor Mario Baldassarri che abbiamo qui con noi buongiorno professore buongiorno
Fa piuttosto caldo oggi vero
Beh qui dentro fa un passo che offre doverosa fa caldo anche nelle relazioni tra Italia e Francia
Sì sembra che lei come vede queste macro nate nei confronti dell'Italia mi scusi il termine ma intanto io non condivido affatto il giudizio di chi dice
Il fondo macro né il Presidente della Francia e fa interessi francesi io non sono affatto d'accordo con questo motorino sta facendo gli interessi francesi
Se non il interpretazioni mio Pedi breve termine nazionalista e tutta rivolta in termini di politica interna semmai di consenso interno
Perché se prendiamo il caso della ST se i cantieri navali
E e quindi Fincantieri partiamo dall'infarti amo da questa somma ma intanto la Francia i cantieri STS gli avevano già venduti I coreani al sessantasei per cento
Quindi nel momento in cui Fincantieri si è proposta e in realtà si è proposta di rilevare la quota dai coreani
Quindi erano già di proprietà straniera soprattutto di proprietà ex europea secondo il Progetto Fincantieri è un grande Progetto europeo di integrazione industriale
Ed è bene che in un grande progetto europeo integrazione industriale ci sia l'indicazione chiara di chi ha la maggioranza
Lei e situazioni che una lama colonna che dice a noi riproponiamo cinquanta e cinquanta eccetera sono situazioni che non reggono
E quindi anche dal punto di vista proprio della strategia industriale
Ammesso che l'accordo era già definito con la maggioranza a Fincantieri e luglio voglia rimettere in discussione ma la proposta del suo istituiti veramente è di una fragilità enorme dal punto di vista industriale
Innanzitutto lei ha definito appunto il progetto Fincantieri un grande progetto industriale perché Olimpo scriviamo sull'inquinamento perché le sinergie fra Fincantieri è scettico se nella cantieristica civile nei Grandi Traghetti nelle grandi navi da crociera
Ne fanno un gruppo industriale europeo
Capace di competere con tutto il resto del mondo su quel settore
Dunque il tema in quella situazione economiche di Bilancio di lei cantieri San Zeno insomma lei è l'STP quale
Ma la situazione è quella di abbiamo accennato prima cioè li avevano già venduti ai coreani
Attivati ma è un'azienda era perché poi è una rete amichevoli all'anno assolutamente si può produrre profitti c'era una sola di tutto ad oggi pochi ma con una sinergia
Con Fincantieri
E diciamo diventa un colosso che si propone porre in modo molto molto competitivo sul mercato mondiale
Dei traghetti e delle navi da crociera cioè sulla cantieristica civile
Cosa totalmente diversa eh la cantieristica militare della difesa cioè le porte degli incrociatori esattamente ecco
Quindi ripeto a me non pare che ma colonne faccia gli interessi della Francia se non in termini mio più perché l'interesse della Francia
è quello di avere comunque una sopravvivenza importante e positiva dei propri cantieri navali nell'ambito di un gruppo che garantisce la competizione internazionale in particolare
Extra europea è come al rovescio la posizione di li Landi di controllo sulla Telecom in Italia e allora noi che facciamo nazionalizzato la Telecom anche se su tele che onore avremmo un motivo in più
Rispetto
A quello che potrebbero avere i francesi sui cantieri navali e cioè che la Telecom a dentro la sua pancia
La Rete
E come sappiamo tutte le reti sono monopoli naturali le reti ferroviarie
Le grandi reti elettriche le reti telefoniche sono monopoli naturali sui quali lo Stato ovviamente ha il dovere oltre che il diritto di controllare la situazione
Abbiamo fatto timidamente in Italia sulla rete ferroviaria infatti la rete ferroviaria è separata
Dalla dalle Ferrovie dello Stato che gestiscono i treni ed è cominciato un po'di competizione sugli stessi binari
Corrono e i treni Frecciarossa e i treni di Italo in qualche modo noi abbiamo dato un piccolo esempio di come
La Rete monopolio naturale dev'essere distinta
Dagli operatori che poi utilizzano quella rete
Ecco allora
Se ci si crede io purtroppo
Opposto sperato e spero ancora che ma nutro macro non faccio il Presidente della Francia ma in una strategia di integrazione europea assumendosi la responsabilità
Difendere interessi francesi ma non in modo miope in modo lungimirante strategico nell'ambito
Europeo
E quindi una volta la guida italiana una volta alla guida francese l'importante è che sia comunque
Ora si tratti comunque di costruire un gruppo forte competitivo con grandi innovazioni tecnologiche capace di competere in Europa e soprattutto fuori dall'Europa
Qui però insomma le iniziative LAM Presidente manca un sull'Italia non sono state solo relative alla Fincantieri inermi se non vi è stata la faccenda libica vi è la faccenda dei migranti e
Secondo lei c'è un problema che l'Italia di rapporti con le dei grandi nazioni europee insomma spesso
Anche il Presidente Prodi pessime uniti forse più autorevole hanno molti hanno parlato di necessità di fare un asse tra Italia e Francia
Nei confronti dell'altro grande player in un altro grande attore europeo cioè la Germania ecco non è che proprio qui ce lo sbaglio Frank l'Italia la Francia
Cioè che la Francia considerati dalla qua sul suo protettorato uno so Polonia se l'Italia vuole difendersi meglio funzionare con l'attuale negli sui progetti politici compreso un maggior tasso di federalismo in Europa in realtà l'interlocutore privilegiato di Roma non è Parigi
Ma guardi intanto ci ha dato prendere atto di una situazione evidente e cioè la Francia politicamente si è stabilizzato dopo la vittoria di Maicon e a un governo stabile con una prospettiva di medio lungo termine
La signora Merkel con grande probabilità stabilizzare la Germania
Che non è mai stata instabile noi produttori di sempre ma dall'organismo di tutto fuorché io gli ho ricordato le violazioni tedesca
Ventiquattro settembre certamente si apre anche lì una pro attiva di medio consente un uso scusi di mezzo c'è l'Italia escluso il caso di coccio in mezzo ai privati quando senta ma quanti Presidente del Consiglio hanno conosciuto la Merkel cancelliere
Mezza altamente questo il tema si sommano alle sale fermiamo avanti alla e antiche citazioni di di Kissinger note
Sostanzialmente diceva e chi dobbiamo chiedere ogni sei mesi qual è il Governo italiano col quale parlare ora al di là di queste battute però è oggettivo cioè
L'Italia a oggi un Governo che
Comunque
Tira le fila del Governo ma certamente fino alle elezioni della prossima primavera non c'è un quadro politico chiaro
E in più si aggiunge il fatto che
Dipenderà molto dalla legge elettorale ma è
Rischiamo anche di non avere un quadro politico chiaro di governo anche dopo le prossime elezioni di primavera quindi in questo frangente
è chiaro che oggettivamente la posizione dei italiana e debole questo non vuol dire però che la posizione italiana non debba essere forte chiara
E soprattutto richiamare alle condizioni de dell'integrazione europea perché anche qui e ho detto macro non fa gli interessi della Francia perché
Perché adesso ha nazionalizzato
O dei cantieri navali francesi assetti x benissimo il che vuol dire che lo Stato e contribuente francese dovrà metterci i soldi al posto dei coreani e al posto degli italiani nacque di questo si tratta
Facendo così è inevitabile una procedura di infrazione per aiuti di Stato da parte della Commissione europea
Quindi è inevitabile che enti ai dice che è inevitabile beh insomma poco attenta ai temi che la dichiarazione un po'subdola da parte dei soggetti è stata nazionalizzato ma per brevi periodi o
Cioè come per dire sì ma la transizione io leggo che le prime reazioni a parte la Commissione sono state si possono fare
Sì ma bisogna vedere qual è la soluzione strutturale che propongono successivamente
Perché nazionalizzare con un'ipotesi di rifare un'industria di Stato in Francia dove lo Stato controlla quell'industria per cinque dieci vent'anni e non lo so quanto le regole europee consentano di fare questo
è quindi da questo punto di vista rischia veramente di mettersi un po'in un Cul de sac
E quindi di avere una prospettiva nazionalista a mio parere però miope e di corto respiro
Ecco questo per quanto riguarda appunto i rapporti con la Francia l'avevo fatto anche un'altra domanda se c'era un problema dell'Italia Chiesa ambito interlocutori staglia divenendo in Parigi il suo interlocutore principale in Europa beh certo se chi pensava ad un asse Roma Parigi
Per in qualche modo forzare poi la signora Merkel sa costruire un progetto di integrazione europea
Purtroppo in queste ultime settimane si vedere e mai cadere la terra sotto i piedi perché
Ed è il caso dei cantieri navali
Il caso della Libia
E non ultimo anche se il minore l'annuncio che forse sulla Parigi gli oneri francesi vorrebbero un periodo di riflessione Saso un po'come
Quei fidanzati o quei matrimoni in cui
Le cose non funzionano più allora si dice prendiamoci un periodo di riflessione il che è il preludio poi a divorzia rotture sostanzialmente ora sulla Parigi Lione anche le ripeto l'argomento più più limitato ma strategicamente fondamentale la Parigi Lione significa per l'Italia far parte in modo diretto
Della grande rete ferroviaria europea di alta velocità
I francesi tedeschi
Per interni fra quindici anni fa hanno tentato
Di far passare quella stessa linea al di là delle Alpi
Cioè di fare l'accordo franco-tedesco per fare l'alta velocità sopra le Alpi
Escludendo l'Italia metri l'hanno fatta però tra Parigi Francoforte c'è l'altra la Cina sì sì ma quella che doveva poi sbocciare verso
I Balcani sostanzialmente verso l'Est europeo
Dove anche quella passare là sopra
Ecco
E il Governo italiano in quel momento fu abbastanza efficace nel senso che poi l'accordo è stato no l'alta velocità che parte da Madrid e deve arrivare fino all'Est europeo e i Balcani deve passare in Italia
E quindi la Parigi Lione è l'anello di congiunzione per
Scusi la Torino-Lione l'anello di congiunzione
Per
Torino-Milano Venezia Trieste e così via cioè l'Italia è parte a questo anello di congiunzione si aggancia la Rete italiana interna di alta velocità quindi tutte le merci
E i passeggeri che dal centro e sud Italia vanno verso il nord possono poi
Andare verso Ovest fino alla Spagna e verso est fino a tutti i Paesi dell'Est europeo sì quindi se facciamo diciamo la valutazione di quello che è avvenuto in queste settimane la sua domanda
è molto precisa e la risposta deve essere altrettanto precisarsi se si pensava ad un asse francese italiano per costruire l'integrazione europea e magari forzare un po'la mano la signora Merkel
Beh questa prospettiva mi pare molto fragile da questi eventi
E l'alternativa è
E resta ancora una volta esclusivamente la signora Merkel e la Germania
Che è di fronte a questa scelta o guidare il processo di integrazione europeo ovviamente con il peso della Germania
Ma a questo punto un asse Italia Germania da questo punto di vista verso l'integrazione europea cioè verso quello che disse tanti anni fa col al momento della riunificazione tedesca dicendo
Tutti le condizioni economiche sarebbero contro questa integrazione Germania Est e Germania Ovest sarebbero contro l'unificazione del marco dell'est del marco dell'Ovest
Nel rapporto uno a uno ma questa è una scelta politica che serve
Per portare la Germania in Europa ed evitare che l'Europa diventi Germani
Ora mi par di capire che se diventa davvero uno si eviterebbero puntasse hanno interloquito avere un interlocutore un rapporto molto stretto con
La Germania niente la cancelliera Angela Merkel e c'è una precondizione e non può essere un po'le possa fuggire cioè che ci vogliono interlocutori seri e fondati in Italia
Ma che si vogliano interlocutori seri e fondati in Italia soprattutto in termini di politica di bilancio di politica della spesa pubblica di politica fiscale e soprattutto sul Moloch del debito pubblico
Non è che ci serve la Merkel in realtà noi lo dovremmo fare per conto nostro per i nostri interessi interni nazionali anche qui non mi OP
A sei mesi perché c'è una scadenza elettorale ma con una visione strategica a cinque dieci anni
Che poi su questa strada troveremmo la Merkel d'accordo
Voglio dire così come dimostrano che si ricevono in lire che non vuol dire
Semplicemente applicare la troika in Italia non c'entra nulla
Ma quei temi quei problemi sono nostri sono problemi interni italiani solo quei nodi quei blocchi
Che di sprechi di spesa pubblica di eccesso di deficit e debito e quant'altro
Sono quelli che bloccano la crescita l'occupazione quindi li paghiamo poi sulla pelle degli italiani dei disoccupati degli emarginati dell'aumento della povertà quindi non è che dobbiamo aspettare che ce lo dica la Merkel o ce lo dica la troika
Se siamo ecco qui una classe dirigente consapevole
Dovrebbe assumere le proprie responsabilità e prendere quelle decisioni
Per l'interno dell'Italia che poi queste decisioni in tema Alitalia aiutino molto nei rapporti di credibilità nei confronti dell'Europa e nei confronti della Germania questo ben venga
Cominciamo subito prima di chiudere poiché lasciamo alla
Ma interviste prostrato su questi temi rapporto con la Francia dei leader scusate
Il tasso di disoccupazione al giugno scende all'undici virgola uno per cento meno zero due punti percentuali lo rileva l'Istat
Aggiungendo che la stima degli occupati che invece lo zero uno per cento rispetto a maggio che ventitré mila recuperando parzialmente il calo registrato nel mese precedente meno cinquantatré mila
Il tasso di occupazione si attesta al cinquanta sette otto per cento Riccione significativo recupera giugno anche se in parte viabile solo letto bene che
Recupera giugno non
E non quindi cioè non è non riprende totalmente il insomma il calo diciamo così il crollo di del mese precedente
E lei che ne pensa
Beh intanto che questi dati mensili
Sono come lo studio di VIA lento molo oggi sul battito d'ali delle farfalle
Sono un po'così logiche non sottovalutiamo gli enti
No no nel loro campo ma non si può applicare ad un altro campo che il tasso di disoccupazione mensile
Primo tanto il tasso di disoccupazione mensile annuale o qualche va sempre letto
Contemporaneamente al tasso di partecipazione e cioè
Ci sono meno disoccupati perché ci sono più posti di lavoro ci sono meno disoccupati perché ci sono più scoraggiati che neanche la cercano più lavoro questo il primo dato significativo il secondo
Ma
Nel due mila sette prima della crisi il tasso di disoccupazione italiano e non eravamo certo in una condizione di totale floridità dell'economia però nel due mila sette il tasso disoccupazione italiana era sei virgola uno per cento
Quindi oggi siamo nel due mila diciassette dieci anni dopo siamo ancora grosso modo al doppio
Di disoccupazione un po'meno del doppio e allora che la disoccupazione scenda
A di zero uno è positivo tra l'altro non recupera invece l'aumento che c'è stato nel mese precedente ma questo conferma quello che ho detto all'inizio
E cioè e non è che possiamo rincorrere i battiti dati mensili del tasso di disoccupazione se non c'è una strategia seria di riforme di crescita di aumento dell'occupazione a cinque dieci anni in modo da recuperare la crisi
Nel nella quale siamo ancora sprofondati perché quel tasso di disoccupazione dice che siamo ben lontani dai livelli del due mila sette
Il PIL in termini di reddito è ancora sotto penso tutto i livelli del due mila sette e allora per ragioni interne
Di politica economica italiana dobbiamo fare quelle scelte coraggiose
Quelle scelte coraggiose e sappiamo anche che ci aiuterebbero nel processo di integrazione europea e nella credibilità internazionale dell'Italia e si è però noi andiamo a dire a raccontare in giro
Che abbiamo tenuto la flessibilità sul deficit battendo i pugni sul tavolo in Europa
E senza per capire o far capire
Che è quello che ci hanno concesso flessibilità significa più deficit più debito cioè ci hanno dato il permesso di fare più debiti i nostri
Beh voglio dire può aiutare in qualche frangente a vincere qualche tornata elettorale ma non è che rimette in Italia sulla ferrovia solida
Di un percorso di ripresa crescita e occupazione e neanche di recupero di credibilità in termini europei e internazionali mi sembra che anche perché contemporaneamente ci stanno le
Tiziana dell'Ufficio di statistica di Wiesbaden dalla Germania e dicono che nel mese di giugno in Germania c'è stato un record della cooperazione va bene record occupazione anche il tasso di disoccupazione verso il basso ecco appunto
Va bene ringraziamo tantissimo come sempre professor Mario Baldassarri e