Derrick

Benvenuti a puntata trecentotrentatré di terre mentre è in corso a Roma il congresso di radicali italiani si è da poco chiusa sempre all'hotel Ergife una convention di due giorni organizzata da Emma Bonino Radicali Italiani
Chiamata Stati Uniti d'Europa una sfida radicale
Li ascoltabile su Radio Radicale
I lavori sono stati in parte suddivisi in commissioni e qui parlo di quella su politica fiscale e riforme strutturali moderata da Marco De Andreis e dal sottoscritto
De Andreis ha aperto i lavori descrivendo gli aspetti essenziali della proposta di radicali italiani per una politica fiscale nella prossima legislatura
In quei documenti sono sul sito di radicali italiani e linkati sul blog di Derrick
E cioè congelamento della spesa pubblica a livello nominale due mila diciassette
Riduzione dell'IRPEF a metà legislatura in tre aliquote rispettivamente al venti per cento per i redditi fino a quaranta mila euro l'anno con una no tax area fino a otto mila
Trenta per cento tra quaranta e sessanta mila euro il quaranta per cento oltre i sessanta mila
Riduzione dell'aliquota IRES imposta sugli utili dell'impresa al venti per cento
Da dove arriverebbero le risorse oltre che in Italia il congelamento della spesa che ne indica una seppur piccola riduzione reale arriverebbero dall'eliminazione del regime agevolato IVA il dieci per cento
Dalla cancellazione di misure di spesa fiscale in particolare bonus particolari a investimenti e cuneo fiscale facilitazioni prima casa e sussidi dannosi all'ambiente su cui ora non mi dilungo perché gli ascoltatori di Derrick
Ne sanno già molto e molto cioè sul blog Derrick energia
Veronica De Romanis professoressa alla LUISS è stata tranchant basta bonus abbassiamo piuttosto le tasse per tutti
Anche perché le tasse alte hanno prodotto politica di spesa lassista anziché investimenti e riduzione del debito
Lorenzo Codogno professore alla London School of Economics è d'accordo e mostra come dal due mila tredici l'avanzo primario strutturale dello Stato italiano venga costantemente eroso per finanziare soprattutto spesa corrente rendendo meno credibile la riduzione del debito
Riduzione che però è indispensabile mostrare di essere capaci di fare se vogliamo che i titoli del nostro debito vengano comprati sui mercati quando non sarà più la DC a farlo
E se non iniziamo il percorso finché il quantitative easing e il trend dei prossimi titoli scadenza è favorevole in termini di interessi quando lo faremo
Nemmeno a Stefano Micossi del Centre for European Policy Studies piace la legge di stabilità come impostata
Micossi condivide la necessità di mettere mano la spesa fiscale e in particolare di cancellare il regime di privilegio dell'IVA al dieci per cento ingiustificabile in termini di logica economica Alfredo macchiati infine ci ricorda come i vari osservatori autorevoli consigli no all'Italia di tassare i milioni di persone cioè i redditi e di più le cose consumi e patrimoni
Magari attuando finalmente la volontà del Parlamento una revisione fiscale in termini ecologici iniziando almeno col tagliare i sussidi dannosi all'ambiente
Pesti e link ai documenti citati sono sul blog Derrick energia un saluto da Michele Governatori