Sull'educazione del cittadino. Incontro in ricordo di Gerardo Marotta

No
Viva
è vero
Posso avere la vostra attenzione buonasera buona sera e benvenuti per tutti noi è un'occasione speciale una occasione
Che
Come dire
Ci riporta al centro al cuore al motivo profondo per cui stiamo qui il ricordo di Gerardo Marotta che oggi avrebbe compiuto novanta novantuno anni
E che
Ci accompagna nel nostro lavoro quotidiano che noi sentiamo molto presente fra noi Sempre ma che comunque è bene
Ricordare anche collettivamente in alcuni momenti alcuni momenti come questo siamo molto felici di avervi qui io di sono convinta che anche per tutti voi sia un'occasione particolare speciale
E
Dobbiamo anche ringraziare per la disponibilità due illustri personalità quella del professor bromuro in Cina del professor Aldo Masullo che hanno aderito con entusiasmo credo penso di poter dire a a all'invito rivolto loro da Massimiliano Marotta
Invito attenere una conversazione è un dialogo su uno dei temi
Che stavano più a cuore a Gerardo Marotta vale a dire quella di una cultura volta all'educazione del cittadino
Sono due personalità della cultura napoletana e nazionale e della filosofia che non hanno bisogno di grandi presentazioni
Entrambi i filosofi che stasera dialogano qui con noi il ricordo di Gerardo Marotta hanno compiuto un percorso articolato attraverso la storia della filosofia
Sì sono molto interessati del Novecento quindi di una fase storica attraversata da grandi
Che ha dovuto affrontare grandi contrasti grandi grandi crisi
Grandi crisi di civiltà e che quindi in questo confronto si sono si sono rafforzati delineando anche delle linee autonome di riflessione e di pensiero
Credo che quindi a questo punto non ci rimanga eccetera Papa polacco
Ma non profondissimo ringraziamento al cittadino onorario professore Aldo Masullo
E allora professor Bruno Moroni uscì
Il caro amico che non smette mai di di stimolarli
Perché
Siamo bravi affezionarsi null'altro
E a continuare la conversazione anche quando non siamo d'accordo spesso non siamo d'accordo ma l'affetto resta e anzi è motivo di gratitudine il più perché
Mi ha sempre aiutato a mettere a metterlo in discussione
Io
Volevo dire che
L'avvocato Marotta il fondatore e l'anima di questo istituto continua la sua azione
Promozione della cultura
Oggi in occasione del suo compleanno il solo Orsola voluto inaugurare un ciclo di incontri sulla città di Napoli
I
Il professor Lucio Alessandro avuto delle parole
Pellissier ma
Nei confronti di quest'istituto incontro civili di Gerardo lui su quanto ci tenesse a far partire quest'incontro solo Benincasa in questo dunque
La presidentessa dell'Unicef Campania
Ciacci
Tenuto inaugurare un ciclo di incontri sulla
Memoria storica il futuro non c'è memoria non c'è futuro senza la memoria storica
Per la salvezza delle città per la salvezza dell'infanzia
Anche questo giorno ha fatto un bellissimo incontro alla
Alla scuola
Media
Verga
Abbia Bosco di Capodimonte ci dà lo stop venendo
è stato un pomeriggio un po'movimentato
Non si sente
Devo dire che l'avvocato Marotta ci manca moltissimo ci manca la sua determinazione la sua capacità di
Essere assolutamente
Immune da dal proprio quotidiano
E questa tensione all'universale così forte
Che lo faceva mettere al primo posto la sua attività di quest'istituto la sua attività civile io non riesco ancora a essere immuni dal mio quotidiano o un quotidiano difficile però con l'aiuto di tutti questi amici con l'aiuto di Antonio Gargano con l'aiuto di ad uscire con l'aiuto di Arturo Martorelli con l'aiuto di tutti con l'aiuto del professor Aldo Masullo differita di vini
Dell'amico Paolo De Angelis di a di Ester Basile diritti tutti
Stiamo cercando facciamo del nostro meglio per portare avanti questo
Questi sì tutto
Se voi andate
Agli Uffizi
A Firenze potete capire che cos'è l'avvocato Marotta per questi istituti italiano per gli studi filosofici
A un certo punto passeggiando vedrete un quadro questo quadro
In questo quadro si intravede il volto del fondatore dell'istituto
Riteniamo che il successo
Questo qua ad un quadro di Leonardo e l'Annunciazione di Leonardo
Un quadro molto trasgressivo
Perché c'è un angelo
Che benedice la
C'è un angelo scienziato
Chissà
A che cosa andrà incontro questa povera donna
Sì
è una è una figura che consapevole
Consapevole della delle difficoltà della gioventù
E c'è una c'è una poesia di Baudelaire che vi vorrei leggere
Che parla di questa civiltà Todi Gerardo Marotta
Dolce lungo
Va bene io sono quasi metto vicino al
Si chiama fiaccola vivente
Vanno davanti a me gli occhi innocenti che certo senso un angelo scienziato vanno davanti a me fratellini divini
Liberando nel mio occhio infuocata montato
Mi guardando alle insidie dal peccato grave conducono i miei passi sulla via del bello
Sono mi servi di alloro schiavo
Obbediente in tutto a quella torcia viva
Degli occhi quei brilla della luce mistica decide accesi in pieno giorno
Lo sul sole splende ma non è viva la fiamma fantastica
E si celebrano la morte
Il risveglio
Andate ora cantando il risveglio dell'anima astri di cui il sole non può tenerla ferma questo Gerardo Marotta per istituto
Grazie
Grazie a Massimiliano Marotta delle parole molto amichevoli rivolto ai
Grazie fiorita divini anche se debbo precisare rispetto a quello che ha detto lei che lei ci ha equiparato altro non sullo MT ma io chiarisco subito lui è il maestro io sono l'allievo e ciò sarà così per sempre cioè non cambia questa situazione non siamo sullo stesso piano questa cosa fa ricordata
Anch'io ovviamente voglio intanto
Ricordare l'occasione per la quale noi siamo qui oggi riuniti nel Pd ringrazio di essere presente cioè
Direi che noi non stiamo ricordando ma stiamo festeggiando il novantunesimo compleanno di Gerardo Marotta
Che se è vero che non è più qui con lui tuttavia vive e come diceva Massimiliano un attimo fa quando ci siamo incontrati la sua energia continui a sentirsi e a funzionare d'altronde questo luogo che è stata la sua creatura più importante continua a ad esistere dunque lui vive attraverso questo posto che oltretutto a riconquistato una buona salute perché anche una cosa che ci rende felici
Io credo che la prima cosa che ci spetta in questo dialogo è però dedicare non ricordo un pochino più articolato alla figura di Gerardo Marotta e questo credo che lo può fare molto negli ultimi Aldo Masullo
Io per non ovviamente sottrarmi vorrei solo ricordare un fatto molto
Diciamo che mi ha toccato da vicino nel senso che in anni passati una diciamo l'iniziativa il Progetto anche quello dell'educazione del cittadino
Del che l'istituto portava avanti non riguardava soltanto i seminari che si tenevano qui dentro ma anzi era forse la cosa più importante era importare i saperi non solo quello filosofico i saperi in generale
In giro per l'Italia soprattutto per l'Italia meridionale e molto spesso io sono andato il PAI simili di cui non conoscevo minimamente l'esistenza della Calabria della Puglia della campagna qualche volta addirittura in Sicilia
Perché appunto non dato dall'istituto il mandato dall'avvocato a nome dell'istituto attenere dei corsi seminari di uno o due giorni su invito di queste scuole molto spesso che gli dice
è stata un'esperienza enorme perché mi ha fatto scoprire cosa che credo sia ancora vera nonostante tutto quello che si dice di male nei confronti della scuola italiana che in questi licei
Molto di più rinunciante però sottratti al enorme quantità di distrazioni che invece ci sono nelle grandi città il la scuola era un luogo non solo di socializzazione ma anche di grande effervescenza culturale cioè io ho conosciuto prese che si inventavano le cose più strane in questi scuole che coprivano anche territoriale volte abbastanza vasti
Docenti colleghi dei diritti
Insegnanti di queste scuole e studenti estremamente attivi e partecipi ripeto alle volte molto di più di quello che poteva capitare frequentando le scuole napoletani se simili cioè i napoletani e le grandi città
Mi limito a questa ricordo personale
Per cui sono grato all'avvocato per avermi inviato Milwaukee molto straniera periferici apparentemente ma in realtà altrettanto visibili e passerei la parola per incominciare il dialogo ad alto per un ricordo
Un po'più diciamo incisivo di Gerardo ma
Scusate io
Io volevo salutare
E ringraziare l'amico Nino Daniele
E anche per la vicinanza che sempre ci ha dimostrato e la grande vicinanza del comune
Per la questione della biblioteca dell'Istituto del patrimonio librario dell'istituto
I
Abbiamo quasi finito di mettere in sicurezza sicurezza significa che libri non andranno dispersi e non si
Deteriore danno grazie a due grandi magazzini che il sindaco e Nino nani e le c'hanno messo a disposizione inattesa che parte dovrebbe essere questione di giorni il il bando di gara per realizzare i lavori a piazza Santa Maria degli Angeli e avere finalmente la biblioteca che ci dovrebbe essere consegnati consegnata all'inizio del due mila diciannove
Quindi grazie per la tua amicizia grazie per la vicinanza
Di aver raccolto il la proposta di sì al il Comune comunque
Grazie al singolo di aver raccolto la proposta di fare cittadino onorario nostro carissimo amico Aldo Masullo
Prima di ringraziare
Tutti i presenti tra i quali vedo molti amici
A cominciare da Bruno Moroni vicini
Che mi costringe a confutare la sua tesi che lui è l'allievo ed io il maestro la confuso a ragion veduta perché in effetti i bravi allievi diventa prima esterni dei romanisti e quindi io mi sento un po'maestro ma anche al rilievo di Bruno porcini come di tutti gli altri Miley allievi
Non posso ringraziare tutti quelli che vedo qui con grande gioia
Vorrei soltanto
E indicare tutti i presenti
A guardare
Alle mie spalle
Anche aldilà di questo schermo immaginando di vedere lo stipite della porta d'ingresso
E pensare
Che appoggiato acque lo stipite c'è un omino dal volto e dalle guance incavate
Assist guardi
Con una
Curiosità rispetto a USA
Con come se attendesse di vedere come va a finire l'ha commossa
Così come
Si faceva incerti quadri del Cinquecento è ancora nel Seicento
Che il committente della pittura si facesse si faceva dipingere ritrarre proprio accanto allo stipite della povertà il padrone di casa
Noi abbiamo qui
La presenza del padrone di casa
Sta dietro di noi sta accanto a quello stipite non pagarla
Ma non gli sfugge una parola mi quello che noi dice
Avete capito che il padrone di casa è Gerardo Marotta
Ora in
Parlare dichiarato ovviamente non è cosa facile
Io farei come ha fatto
Già
Il nostro Bruno cioè
Ricordare qualche cosa lui ha ricordato
Quei famosi
Incontri seminariali
Che andavano credo che vadano ancora sotto il nome di
Dunque corsi estivi scuole estive diffuse in tutto il Mezzogiorno e non su uno per me quello è stato il maggiore lavaggio ripresa
Sul piano proprio della capacità di penetrare nella realtà della nostra società
Perché in fondo
Quell'avventura che essi viveva e si vede ancora io la lo chiamavo il Carro di Tespi della cultura questo gruppo di persone missili Dominici
Mandati dal Signore che andavano girando i girano ancora a alla mia tavola non lo faccio più ma l'ho fatto per molto tempo e in effetti
Si hanno delle esperienze straordinarie come va bene diceva Bruno
Si incontrano anche nelle
Più interne Province della nostra Italia meridionale dei miracoli di interesse culturale
Lui citava i progressi di questi dice ma
Il professor anche gli studenti
E come se i lavori
Andando incontro a queste a questi nostri concittadini in queste terre varie
Complessivo un gesto degno riconoscimento di concittadini che non sono soltanto dei concittadini ma ci sono dei soci nella ricerca del sapere
E riscattava amori riscatti diamo dava loro lontananza dalla loro separatezza Dall'Oca esseri spesso dimenticati e considerati provinciali
Ebbene
Io credo oggi da quel le province venga fuori ancora una linfa che anima le nostre
Anemiche in città anemiche di cultura anemiche di sangue vivace dell'intelligenza
E questo quindi è un primo punto che riguarda
L'importanza di ciò che Gerardo affatto
Ma Gerardo
Credo che abbia
Fatto qualche causa che non sempre viene rilevato quell'omino che sta alle nostre spalle e che ci sta ascoltando attentamente aveva maturato una visione politica
La sua non è stata soltanto l'impresa agricola di carattere genericamente cultura
E gli aveva in qualche modo trasposto il suo giovanile giacobinismo qua si dice
Gerardo giacobino i versetti
Non sempre si tiene presente che il giacobinismo di Gerardo in genere viene considerato Gerardo il giacobino di Napoli perché si pensa al Gerardo dell'Istituto di Studi filosofici allocato qui
In questo luogo per eccellenza giacobino
Ma
Tutto il passato culturale dei Gerardo gli anni giovanili sono in fondo portatori di una visione radicale
Della vita civile della vita politica dove radicale significa non attenersi alle foglie e i fiori degli alberi mandare a cercare le radici
Di questo bosco che era una cultura di questo bosco che la nostra società era un uomo radicale
E
Quando lui ebbe
Una sua vivacissima attività politica proprio dal giovane in un club marxista a cui lui aderiva con grande entusiasmo e soprattutto con grande intelligenza ma che poi
Diverte il dolore di una spaccatura non rimarginata vive
E il ricco in serbo questa specie di radicalismo rivoluzionario e Loris Robots quando l'Istituto di Studi filosofici fu allocato e in questo istituti
Tra queste mura
Quindi l'antico e giovanile giacobinismo
Si ritrovò per così dire a rivivere
In questa nuova
Edizione
Di un giacobinismo che era storicamente giacobinismo il giacobinismo appunto della Repubblica napoletana del novantanove
In effetti in questo collegare questi due momenti assai significativi della sua vita
Gerardo aveva maturato una profonda visione di carattere filosofico politico
Egli in fondo
Aveva nutrito
Una grande passione
Per la lettura che alcuni e Gary anni di Napoli avevano dato dice Hegel e che non era la lettura più diffusa era la lettura che si
Che passava attraverso Bertrando Spaventa
Ed era una lettura dietro la quale c'era una visione di un leghismo
Previsto ma
Conservare ciò che nessuno nerbo profondo il verbo profondo è lo stato concepito come garante del diritto
Una visione
Oggi molto contestati
Molto messa in crisi e tuttavia una grande visione perché è chiaro che se non c'è un potere Arcori attendere i fazzoletti del diritto questi fazzoletti non si mantengono al primo soffio di vento vanno via
Quindi l'idea dello Stato come garante dei diritti queste era una grande visione di Gerardo che egli teneva dentro dice con legge lo usa silenziosa
Coltivazione bacche trapelava in certi momenti anche dei suoi atteggiamenti pratici delle sue decisioni nella vita dell'istituto
Nel suo progettare avventure culturali
E questo
Eh direi verso il petto più profondo del pensiero di Gerardo cioè gliela darò va considerato un santo un promotore di cultura questo io voglio dire
Gerardo è stato veramente un pensatoio pure e quando ha avuto le
Varie lauree honoris causa per la Filosofia i versetti
Egli aveva meritato ben più che le lauree honoris causa Carrera ore honoris causa si danno per onorare una persona no ora in honoris causa in Filosofia magari in quella persona di Filosofia in USA ben poco però si onorano personale nel caso di Gerardo
L'o no re della laurea e in Filosofia era uno vorrei forse inconsapevolmente dato in modo assai meditato perché che lardo
Coltivava uscì suo filone di filosofia politica che Curno nel senso più maggioritario
Nell'Italia dei nostri tempi aveva una sua nobiltà che non poteva essere
Prescritta
C'è lardo
Io lo ricordo
Sempre quello il vino che sta appoggiato allo stipite della porta
Negli ultimi anni della sua vita
Quando quelle guance a cui prima ho accennato
Si facevano sempre più incavate
Ed io come ho anche scritto
Lo vedevo
Molto simile a Edward De Filippo
Le facce trascina
DT tutta la vita si è battuto sostanzialmente per un'idea
In un modo in un altro con la Filosofia o con il teatro
E battendosi per questa idea
Non era disposto a rinunciare abbattersi pensa
Poteva essere sconfitto
Poteva incassare la sconfitta poteva addolorarsi della sconfitta poteva incarnare un poco di più le sue guance
Ma non poteva rinunciare a quell'idea che lo aveva sorretto tutta una
Questo
E infatti nero le vediamo qui quelle guance non sono ancora profondamente incavate
Non è ancora arrivato al momento finale colmi Nante dico finale non nel senso terminale ma nel senso culmina
Della sua vita
Ricordo di Luís
Certi nostri discorsi
Ricordo di lui soprattutto quello che egli diceva col figlio
Negli ultimi giorni della sua vita
Parlava di Giordano Bruno
Pensate quest'uomo
Il cui pensiero lega
Giordano Bruno
Ai leader
L'inizio del pensiero moderno
E l'inizio del tramonto del pensiero moderno
E poi
La sua passione
Intellettuale che non è la sterile passione di chi si chiude nello studio e si mette a leggere a pensare cosa nobilissima
Ma è la passione
Seconda detti si fa missionario come dicevamo prima
Di coloro che andavano mandati da lui nelle province italiane
Egli ha profondamente sentito questo bisogno missionario di fare della cultura
Una
Forza popolare
La cultura è ciò che in qualche modo rende possibile la vita degli uomini
La conservazione della civiltà e laddove la civiltà e la cultura
Corrono dei rischi o addirittura iniziano come prima ho detto il loro tramonto
Sostiene rafforzativa che queste realtà
Fra montanti tuttavia conservano dentro di sé per consegnarlo al futuro
E questo è Gerardo
Era un uomo ricco di passato
Ma fortemente rivolto al futuro ebbe un visionario
Questo
Lei siamo
Pieni di persone che vedono giusto giusto
Il proprio vicino la stanza in cui si trovano ci sono poi io OP che vedono molto meno di questo
Non vedo neppure il presidente
C'è poi qualche breve presso vite che tale non per letta
Perché non lo saremo impari
Ma è presidente perché
La sua forza vendita
Lo porta a vedere
Un un
Sipario che si apre sipario che ancora chiuso per tutti gli altri
Ma per lui sia
E guardateli che il sipario si apre non in quanto qualcuno abbia delle magiche virtù di vedere ciò che gli altri non vedono
Ma si apre perché in quel qualcuno ha dentro di sé il lunedì alla regia che vuole quello
Che egli vede nel futuro
Bravi tutti spesso diciamo che critici c'è eccetera eccetera ma speriamo quasi che la speranza fosse un'elargizione gratuita quasi che la speranza fosse un giocare al lotto
Può darsi che escono i numeri come spesso a Napoli avviene
Ma molto più frequentemente i numeri non escono perché amici miei i numeri ex conosce soltanto se noi vogliamo
Che scrive
Questo il punto fondamentale della vostra Crisci
Non soltanto non vediamo lontani
Non siamo visionari ma per il di più appunto noi siamo visionari perché non vogliamo guardare lontano datori
Ecco io credo che Gerardo ci abbia insegnato soprattutto questo
Gerardo non è una figura così da conservare imbalsamata
Gerardo e una voce che continuamente dentro di noi ci sollecita a cambiare il passo
Ci sollecita a muoverci
Ci sollecita a camminare verso il futuro perché in effetti si cammina verso il futuro soltanto se si fa in modo che il futuro cammini verso di noi
Ce lo inventiamo costruiamo l'occhiale perisce
Ecco credo
Che questa e la grande non lezione che cosa scolastica e alla grande energica
Che Gerardo ancora riesce a infondere in questa società
Purtroppo assai dice midollare
Il suo è il midollo della cultura misura il midollo dell'intelligenza il suo è il midollo della volontà grazie
Allora queste parole molto profonde sempre di Aldo Masullo mi aiutano a dire anch'io una cosa da questo punto di vista vorrei ricordare proprio riprendendo il discorso che ha fatto Aldo
L'intervista molto bella che ha rilasciato stamattina Antonio Carcano al Mattino di Napoli
Per ricordare Gerardo Marotta e Antonio Gargano ha ricordato appunto a questo fatto politico della vita dell'attività di Gerardo Marotta ripartendo come si sa partendo dalla partecipazione a termini adesione al Partito Comunista napoletano degli anni Cinquanta la costituzione del gruppo gran uscì e la rottura poiché a cui ha accennato anche a nord con la parte destra del partito insomma tanto per non fare nomi Amendola e lo stesso Presidente Napolitano al quale facciamo yogurt ovviamente che si rimette il più rapidamente possibile
E da lì nasce probabilmente anche questa idea che si realizza alcuni anni dopo della costruzione dell'istituto italiano per gli studi filosofici e questo Progetto appunto dell'educazione all'altro al valore dello Stato anche intenso come il luogo che realizzava il disinteresse generale contro gli interessi particolari individualisti ci e vorrei ricordare che questo nome di Gerardo Marotta nero non è che io ho conosciuto di cui ho sentito parlare in anni molto lontani quando ancora non esisteva nemmeno l'istituto e per due ragioni fondamentali una un po'divertente io l'invito per lui dove io abitavo c'era anche un signore
Perché
Facile libraio per libri esteri per coglierne andavamo sempre lì per riuscire a comprare libri che non trovavano normalmente nemmeno nelle biblioteche napoletani
E questo signore parlava di questo mitico per lui perché significava avere un cliente eccezionale
Signore napoletano che comprava intere biblioteche che faceva la sua fortuna permette visto che lui di mestiere faceva
Esattamente questo e l'altro che ricordo è che il per poi mi riallaccio proprio alla intervistato Antonio Carcano perché Antena Gargano ha ricordato che in maniera come dire non esplicita non in primo piano Gerardo Marotta
A aiutato ed è probabilmente all'origine di quello che è stato uno dei gruppi politici più importanti del Sessantotto napoletano e cioè la Sinistra universitaria
C'era un diciamo non dato esoterico della Sinistra universitaria che noi che eravamo giovani conoscevamo direttamente erano i nomi appunto mitici viene al Senato gli altri e se e poi si scoprì che dietro tutto questo c'era Gerardo Marotta che pagava anche il boss il fitto della sete della Sinistra universitaria ed era poi un basso stava Santa Lucia dove facevamo del riunioni c'era questo fatto appunto politico su cui io su questo mi pare importante mettere l'accento perché perché queste educazione del cittadino appunto ha una valenza politica e non semplicemente culturale che mi sembra la cosa su cui forse è il caso di insistere stasera avrà quando occupata a pensare che cosa avremmo dovuto dire
Parlato un attimo con Aldo ma che cosa diciamo a parte il ricordo dell'avvocato
A me è venuto in mente di provare attualizzare questo nostro dialogo
Facendo riferimento a piccoli episodi e anche purtroppo ai luoghi dove ormai avviene il dibattito pubblico che purtroppo rari perché non è molto anzi in genere più basso livello ma purtroppo questo passa il convento
Lo so quanti di voi abbiano seguito questa strana storia
Di un articolo Michele Serra sul ripubblicati qualche giorno fa che si è permesso di dire i metodi che possono anche essere in alcuni casi un po'banali poi troppo facili ha ricordato il fatto cioè che questi comportamenti cosiddetti di violenza di bullismo che siamo nelle scuole italiane di cui molto si discute
Avvengono quasi sempre negli istituti tecnico-professionali molto più rispetto ai licei classici e ha ricordato che forse questo fatto poteva essere dovuto anche appunto alla differenza di classe alla differenza di opportunità sociali il fatto di appartenere a certi ceti sociali quasi del CIPE Della che il proprio itinerario laddove c'è è un itinerario che avviene attraverso le scuole appunto tecnico-professionali se si appartiene a un altro centro sociale probabilmente la via è quella dei discenti
Questo discorso che poteva essere anche criticabile per certe sue aspetti appunto di banalizzazione perché ovviamente ci sono i buchi anche nelle casi borghese debbano era questo il punto però a è stato attaccato violentemente cioè Michele Serra è stato attaccato dicendo che era lui il classicista era lui che discriminava coloro che venivano Serra ha replicato ma non è questa la cosa su cui volevo soffermarmi prendono spunto
Ma perché il fatto è strano è che io quando ho pensato e ma che cosa dirò come possiamo impostarlo questo dialogo
Ho pensato a un ricordo personale
C'è un ricordo quando avevo finito le scuole mentre patrimonio rapida premessa per far capire però perché questo ricordo
A a questo ricordo da una importanza particolare
Io vengo da una famiglia medio-borghese che però a una specie di culto diciamo di presenza culturale perché i miei progetti mio nonno venivano entrambi tutti e trenta Recanati e sono stati tutti e tre dei filologi leopardiano
Uno di loro in particolare il punto più bravo Francesco
è stato anche colui che ha curato la prima edizione nazionale delle opere di leopardi negli anni Trenta
E come dire con due meriti secondo me molto importanti e cioè quello di avere per la prima volta ha pubblicato le varianti di incanti
Per cui l'edizione troppo continentali edizione princeps si fonda sull'edizione Nora Ricci e poi di avere pubblicato l'epistolario
Con però tutte le lettere dei corrispondenti il che significa poter avere una comprensione dei rapporti parti commando culturale e via di seguito molto più intensa che se avesse pubblicato soltanto nell'interesse
Di leopardi
Allora questo per dire che cosa che nella mia famiglia al di là di quello che io potevo di come potrebbero reagire meglio era di fatto scontato che andasse al ginnasio andasse al liceo classico
Che dovevo fare l'università
Cioè non si è mai posto il problema se c'era un altare alternati
E questo lo dico perché lo scapito dopo questo fatto cioè che come direbbe bene il destino per me era già sul posto poi lo potevo anche avere una cattiva riuscita però in qualche modo quello era la destinazione
Allora il ricordo è questo finite le scuole medie scuole medie prima della scuola media unificata incontro mio ex compagno di scuola il quale mi chiede che cosa fanno e critico vado al ginnasio dando botte ovvio
E lui con una voce che era rassegnata più che altro nemmeno risentita risponde io vado al professionale
E allora io credo io attribuisco a questo ricordo che può essere anche inventato il provino va bene lo stesso la mia scoperta che esiste la differenza FAS e che questo è un problema ma soprattutto non semplicemente il dato teorico ai sistemi a differenza di classe ma che io ero un privilegiato e non c'erano dubbi su questo fatto
E ho continuato a pensare questo e cioè che tipo studia chi ha questa fortuna che dipende molto spesso
Da condizioni di appartenenza a un ceto sociale ovviamente non escludo invece quando dice viene da un altro ceto sociale che si fa
Con la propria volontà anche con i propri sacrifici si fa un percorso ma mediamente diciamo la destinazione è indicata dalla dall'appartenenza
Di cui certo non siamo responsabili ma che di fatto ci troviamo a realizzare ad un ceto sociale questo di è un privilegio di fatto rispetto a chi invece o non può farlo o per farlo è costretto a fare particolari sacrifici
Cioè sette mi ha colpito molto il fatto che io avrei fatto un ragionamento simile a quello di Michele Serra
Con tutte differenze modo di impostare e mi chiedo
Questo problema non ha a che fare con l'educazione città
Cioè fu perciò l'aspetto anche politico di questa impresa di Gerardo ma intanto mi colpisce molto una cosa giustamente Massimiliano Magni intitolato questo dialogo
Di educazione del cittadino
E però se uno sta appunto anche qua l'agorà moderna la gara contemporanea
A Porta a Porta di Bruno Vespa c'è stato una recentemente una discussione su questi casi appunto di studenti che trattano male i professori che gli augurano illesi i ticket dichiarano che sceglieranno nell'acido che ci daranno perché appunto gli ha dato se gli ha dato un voto che lui non riteneva giusto
E discorso è caduto tutto sull'educazione maleducazione nel senso della rispetto delle regole di quello che si chiamava condotta di fatto no infatti si discuteva molto sul set il cinque in condotta quando questo significa che lo studente viene perderanno oppure viene espulso
Come se l'educazione fosse una corsa assistito di guardarsi comportamenti del tutto staccata dalla formazione
E invece io credo che poi l'idea portante del Progetto di Gerardo Marotta era questo che la formazione cioè l'acquisizione degli stati di tutti i saperi ripeto non soltanto quello filosofico anche se per lui questo era diciamo il sapere più importante visto anche che ha intitolato agli studi filosofici questa impresa ed è è la forma è la formazione che Città di e dunque che le due cose non possono essere separate come invece sembra che si cominci a discutere attualmente nel dibattito pubblico su queste questioni sulla condizione della scuola italiana e a questo impressione che si venti esattamente quello di cui avevo pensato di parlare indipendentemente dall'avere scoperto poi questa polemica fra Michele Serra e tutti i suoi detrattori sul sulla Rete che lo hanno insultato in tutti i modi immaginabili e cioè del fatto che alla fine un'educazione anche a quella dimensione dello stato dell'appartenenza cittadina e cittadino dello Stato appunto nel senso che abbiamo detto prima sì altro che io comporta anche la eliminazione o il superamento delle differenze classe cento cioè questo elemento non può essere messo in disparte
Come se la questione fosse semplicemente quella di una buona educazione dunque comportamenti regole buona condotta no che poi significa molto spesso anche probabilmente lo dico qui
Conformismo da qualche punto da un certo punto di vista e poi dall'altro invece c'è questa trasmissione di competenze ed invece ho l'impressione che e ci sono problemi di altro genere che si affrontano da un'altra parte invece credo che va educazione del cittadino nella formazione del cittadino
Per cui la sua educazione avviene attraverso la formazione deve avere anche un impatto sociale cioè quello di per esempio permettere la mobilità sociale
Quando uno fa il ragionamento vanno al liceo i figli di persone che hanno fatto il giudice non è una disse un atteggiamento discriminatorio è un dato di fatto che dovremmo riuscire a modificare in tutta diciamo dalle fondamenta col fatto che l'Italia sia un Paese che laurea porta pochi giù rispetto a Paesi con i quali ha senso fare un raffronto non ci fa bene non fa bene all'Italia dovremmo avere più laureati in più discipline
Dovremmo avere anche appunto una maggiore possibilità che è uno dei segnali del progresso civile complessivo cioè del fatto che chi proviene dai centri dove insomma dentro questo accadeva sicuramente negli anni Cinquanta dove i genitori erano analfabeti o avevano fatto la terza elementare federalisti massimo titolo di una volta
E sia invece avessero poi permesso ai propri figli e di poter fare un corso di studi molto più articolato e complesso fino ad arrivare all'università
E con l'impressione che un discorso sull'educazione del cittadino e sul ruolo della formazione deve in qualche modo impattare questi problemi della trasformazione sociale complessiva che cosa ne pensavo di questa
Anche io
Ho scoperto
La differenza di classe
Più o meno negli stessi anni in cui la scoperta Bruno solo che s'lui la scoperta dall'alto io l'ho scoperta dal basso
Per che mio padre era ferroviere
Non c'è di vicissitudini
E quindi la nostra è una famiglia molto modesta
Rami della mia famiglia
Erano rami di piccoli industriali ma la mia famiglia genitoriale erano famiglia modestissima
Tanto che da Torino dove ci trovavamo quando mio padre
Antifascista si era dovuto pensionare
Anticipatamente dalle Ferrovie dello Stato
Dopo una decina d'anni di difficoltà nel trovare occupazione lavoro eccetera ci trasferimmo a Nola dove c'erano diciamo di rami un po'meno deboli della nostra famiglia
E
Quando
Conseguì
La
Licenza elementare
Si poneva il problema
A quale
Linea scolastica iscrivermi
Allora non c'era neppure ancora la scuola media unificata c'era il ginnasio
C'era l'istituto tecnico cioè di avviamento al lavoro e che più ne ha più ne metta
Allora mio padre missiva
L'unica cosa descrive l'istituto tecnico perché
Oltre ad imparare cose che altrimenti non rifare resti per i servizi di disegno infatti un posso sto so in qualche area mentre molti altri non lo sanno s'
E
Però
Più o meno il corso fino all'età dell'occupazione è bello lungo
All'epoca meno incendi
Di chi fa il corso classico
I fatti allora
Il g istituto tecnico finiva occorre Golovin geometra o con il titolo lieve
Gli emiliani il geometra o il ragionier più o meno qualche cosa riuscivano a fare
Quando
Io
Frequentare questa per di seduta
Chiarissima
Napoletana
Ma io
Quel poco che so uno possono per i miei insegnanti tutti
Da quelli delle scuole elementari di Torino
A quelli nelle scuole medie Di Nola
A quelli del liceo vino tutti
Mi hanno dato qualche cosa
E quindi questo
Dice molto sul problema del potenziamento della professione di insegnante altro grande
Perché un Paese va avanti solo se la scuola funzionerà ma la scuola funziona solo se la professione di insegnante viene potenziata e non viceversa depotenziata come ormai è avvenuto direi fino allibiti non estremi nel nostro tempo
Ecco allora
Quando
Fini il primo anno dell'istituto tecnico
Io avevo imparato bene le prime nozioni di latino
Al secondo anno le cose maturarono ancora di più
Al terzo anello
Io avrei dovuto poi fare il parte diciamo essere promosso al quarto a questo punto questa professoressa
Chiamo a mio padre e dice senza signor Masullo
Suo figlio
A una certa forma una certa formazione
Varrebbe la pena fargli fare gli studi classici
E così io arrivato in terza tecnica senza a di passare alla quarta come vai era facile feci l'esame d'ammissione alla quarta ginnasiale come loro circa
Io
Dall'istituto tecnico all'istituto al liceo classico questo pervenire
Come
In effetti
Il condizionamento
Forte
Però
Che ha superato quando la scuola funziona perché quella professoressa la quale chiamò mio padre che Pera aveva avuto la licenza liceale con nove dieci e mi aveva insegnato vitaliano
Ancora oggi c'è scrivo bene senza fare errori di grammatica e di sintassi come spesso si legge sui giornali e anche su qualche libro Prodi mio padre tutto il resto agli inizi degli anni
Era possibile
In una scuola forte forte per gli insegnanti
Per la natura per l'impegno per la qualità
Antiche nonostante Hibiya ricavasse avvenisse qualche scambio qualche deviazioni in senso positivo
E credo che questo non sia stato soltanto il calcio mica ce ne sono moltissimi
Questo per rafforzare la tesi esposta da Bruno
Del rapporto tra formazione e istruzione
E questo per dire che
La
La posizione
All'interno di un ceto e anche una conquista personale naturalmente può avvenire quando ci sono certe condizioni positive che oggi è sempre meno frequente che Cecilia
Questo è un punto fermi
Quanto al problema più generale formazione istruzione
Da oggi la scuola purtroppo pure essendo fatta ancora di bravi insegnanti non tutti ma molti sono bravi impegna
Spesso l'incontro riconosco modo nelle scuole quindi ho una certa
Informazione diretta ma
Da che cosa sono oggi gli insegnanti devastati
E quindi dove sta la debolezza
Della
Della missione insegnante quella debolezza che permetteva un tempo di superare le cibarie predicava le barriere di classe
Sta in due conosce
La prima cosa è come accennato all'inizio il depotenziamento che una lunga politica
Prodotto
Della funzione di insegnanti
E
Dobbiamo anche dire che questo depotenziamento non è nato oggi e neanche ieri
Questo depotenziamento risale agli anni sessanta settanta del secolo scorso
Quando alcuni sottosegretari e ministri democristiani dobbiamo fare i nomi anche dei partiti
Cominciarono a sospendete
L'uso dei concorsi pubblici per diventare professore o insegnante igiene
E comincio naturalmente c'era un interesse di partito
Qual è quello dei costruire via vigna una massa di insegnanti precari perché solo i precari potevano essere ricattati
Nel volto
Nella partecipazione
E questo e Turato fino
C'è stato
Vorrei cento mila ma questo che cosa ha significato il depotenziamento della classe
Che che è in condizioni precarie chi non deve fare il concorso perché i concorsi non ci sono più studio molto di meno è molto meno impegnato senta molto meno il senso del dovere e strappato via via nella sua vita quotidiana dall'occorre Provveditorato aveva per fare le domande è così vincente
No
La richiesta dell'insegnante
Venti trent'anni fa
Fino a ieri
L'altro ieri e arrivati all'altro ieri abbiamo una massa gli insegnanti per i quali ci sono molte
Perbene che tenga
Per ragioni oggettive e non hanno avuto una forte preparazione
Nessuno ne sono fortemente motivati
Quindi l'intera forza
Formate rinunce
Che è la forza della scuola sia indebolita in modo essere
L'altra condizione che ha fortemente depotenziato
La
E nel regia educativa dell'istituzione educativa anche la scuola è il trattamento miserabile
Che lo Stato italiano assente e sempre più riservato alla cava adesso insegna
Sicché vacanze insegna ha perso qualsiasi prestigio soprattutto in una società per la quale il prestigio è legato semplicemente al degrado
Perché un tempo ugualmente gli insegnanti non erano molto retribuiti ma erano ancora
Dopo gli atti di un prestigio
Erano ancora rispettata signor maestro
Io ricordo dei miei anni delle scuole elemento via via questo è scomparso
Quindi quale Energia educativa abbiamo evita nessuno
Perfino la chiesa non c'è più
Che a modo suo pure esercitando una forza educativa non c'è più l'esercito che avvolgono il nuovo pure esercitato una funzione educativa con la leva obbligatoria o cioè siamo in una società nella quale tutte le istituzioni format Ricci sono scomparsi
Al Teatro stesso sono cresciute altre rapidi altre fragilità
Quindi
Oggi il povero ragazzo
Può fare agli e-book lo può fare quello che vuole rimane un miserabile
Questo ce lo dobbiamo dire
Questa è una rete come se
E dobbiamo avere il coraggio di contrastare quello che io dicevo prima a proposito dichiara
In fondo lui ha compiuto
L'opera attentato di ridare alla formazione
A livello universitario sul muro a livello di studi accademici ma comunque
A quella a quel piano superiore che pure
Certamente quando gli inferiori
Si crei danno o addirittura se avevano anche superiore è destinato a crollare
C'era a quel piano superiore attentato dei
Incombere quell'energia
Che uno Stato sempre più dispiegato non era più capace di dare quello che aveva il dovere Dida questa è una situazione generale quindi io non mi meraviglio più
Dei gesti
Di insubordinazione di maleducazione di bullismo di aggressività nei riguardi degli insegnanti rossa è una società fatta così
Questo è il grande critico
E questo io credo sia la forza che non muore con la morte fisica di che era
Questo messaggio più questo questo trasmettere
La forza di ridare
Alle capacità ricostituente
Della nostra società
Quelle forse che viceversa per una serie di ragioni sono scomparso che il PD anzi scomparso spesso il tutto
Credo che quei sia il punto io personalmente avo riflette grazie
Vorrei chiarire che non era niente di preparato perché poi si può pensare che era preparata
Il gioco della scoperta del differenza di classe dall'alto e dal basso ma io non conoscevo questi aspetti della vita personale chiamato fasullo per cui anzi questo mi pare che sia
Un effetto del diavolo nel senso platonico pericoli nacque non sapevo niente
E allora no a proposito delle cose che ha detto lui correvo provare a riprendere alcuni aspetta perché continuando in quel discorso che facevo prima cioè della mia scoperta riconosce
Dall'altro giustamente della differenza di classe e il fatto che questo mi avesse fatto capire che da che c'era un privilegio di cui ero portatore inconsapevole però era portatore di un privilegio
Mi ha sempre fatto pensare che
Questa scesa poi lui impegnarmi che dipende come per lui come peraltro dall'incontro con certi professori perché prima di aver incontrato Aldo Masullo all'università ho avuto un bravo professore di Filosofia
Nei primi due anni dicevo poi andò a fare altre cose che preferiva evidentemente Parigi cerca indoor insegnare
Ebbene su fu sostituita da una personaggi minore molte minore capacità
E io d'altronde anche per riferimento a questa storia familiare quando mi sono iscritto all'università la mia idea era quella poi per altri fatti occuparmi di letteratura di lettere classici oggi letteratura italiana poi veramente l'incontro con lui decise invece mi sarei occupato di filosofi e la cosa è andata bene conduttore no questa volevo dire che il punto per me e spiega anche
Quello che puntano a quel poco che io tuttofare di un impegno politico no
Prima si evocava appunto il sessantotto il movimento studentesco la Sinistra universitaria invio
C'ero lì lo posso dire in genere questa cosa è abbastanza sotto antipatica ma in questo caso c'ero ero presente
Questo momento della storia politica italiana cioè nel senso io ho sempre pensato che poi questa fortuna che avevo ricevuto quando
Questa forte questa fortuna che arrivò al punto del fatto che avessi potuto fare un corso di studi di un certo tipo cimiero incamminato verso sapere della filosofia Manni soltanto quella ovviamente
Sono molto curioso
Saperi per limiti in cui si può ci si può occupare però ho sempre pensato che questo era qualcosa che poi bisognava restituì allora secondo una formula che adesso più rimonta ma che appartiene invece al quando ero giovane e cioè che in
Il problema dei dischi diventava un intellettuale significativo minimo bravo no questo è secondario
Che però avesse come dire la consapevolezza che la sua capi spaccio che lui ha presentato destinato a studi di un certo genere costituiva un privilegio
Doveva poi in qualche modo fare in modo che questo sapere acquisito forse speso a favore delle classi meno abbienti di quelli appunto che non avevano potuto fare questo percorso e c'era questa figura per cui ibridi
Per questo l'intellettuale
Borghese era chiamato alternative la propria classe di appartenenza proprio perché questo lo sapete perché aveva avuto la fortuna di aderire doveva essere impiegato contro la classe
Cui apparteneva e che gli aveva permesso
Li raggiunge
Io sono cresciuto il continuo a pensarla in questi termini ovviamente poi come concretamente questo si può fare dipende dalle circostanze in cui ci si trova di circostanze storiche
Per rafforzare questo discorso volevo richiamare due cose che mi hanno sempre molto colpito
Citazioni poi tutta una
Una è una lettera di Lecce al suo amico che ha stoffa siamo nel mille ottocentosettantuno c'è stata la la rivolta della comune e ovviamente come spesso accade il popolo
Il culto ha pensato bene per come dire esprimerà la propria rabbia di occupare Licciulli e di
Smetterla su
Ovviamente si presume che all'epoca ci deve essere stato una grande indignazione per questo fatto che venivano colpiti da questo popolo ignorante
è come dire luoghi che incarnavano la grande tradizione della cultura trentatré occidentale ebbene vince dice io non me la sento
A di condannare i turisti
Rivolto usi parigini per avere distrutto
Questi oggi e ciò che vi era dentro perché in fin dei conti è vero che hanno attaccato la cultura però è anche vero che la cultura non fa niente per lui cioè la cultura dal loro punto di vista è qualche cosa di estraneo o di mimico addirittura e fa un'osservazione che ovviamente a leggerla sì
Può può essere confermato nel fatto che invece era un porto aperto nazista cosa falsa e cioè ma guardate dice non c'è la cultura e qualche cosa che per essere costruita ed edificata richiede però il lavoro
Quasi da schiavi masse enormi di esseri umani e dunque è come dire comprensibile che a un certo punto queste stesse masse sì quando hanno la possibilità di far sentire la propria voce si oppongono alla cultura
Che hanno contribuito a costruire macchine in realtà non le riconosce
La seconda ovviamente banale citazione dalle tesi sul concetto di storia impegno quando Benjamin era rimasto come dire
Folgorato in modo negativo dal fatto che il Paese che avrebbe dovuto difendere la sua insistenza concreta cioè l'Unione Sovietica si era laureato in un patto di non belligeranza con i nazisti il che si traduceva immediatamente nella morte fisica di Walter venne era un esule a Parigi senza soldi e che appunto nel tentativo di sfuggire ad una Francia ormai occupata perché perfetti immediato del patto
Che il ter ponte spostare tutte le truppe sul fronte occidentale e di conseguenza per poche resistenze francesi crollare un rapidamente la Francia fu occupata ci governo collaborazionista di Vichy e Benjamin di nuovo costretto a fuggire anche dalla Francia
Come molti di voi sapranno nel tentativo di passare in archivio il valico che doveva portare dalla Francia in Portogallo poi dalle forze negli Stati Uniti
Ritenne che non ce l'avrebbe fatta perché non era in grado di reggere alla fatica anche fisica praticamente si suicidò appena
Questa era l'effetto immediato
Grande fatto storico aveva poi come traduzioni immediata la morte fisica grande intellettuale europeo ebbene scusate avete ragione
La sua lingua
Adeguati
Adesso si sente
Ha spento
Allora in queste tesi c'è una tesi particolare che bici tua memoria ovviamente non è il caso di maggior in cui di Benjamin dice guardate i vincitori di oggi sono in gli eredi dei vincitori di ieri cioè la Vittorio dunque il potere di classe si trasmette da una generazione all'altra da un ceto all'altro e i vincitori di oggi sono eredi dei vincitori di ieri perché si fanno forte esattamente di ciò che i vincitori hanno sempre lasciati in eredità il patrimonio culturale che è una cosa sulla quale forse dovremmo riflettere in epoche in cui si parla molto del patrimonio culturale che va difeso che anzi è un bene economico da cui si potrebbe trarre il che è assolutamente vero
Però è anche vero come dice Benigni che forse il patrimonio culturale da bordato anche con un certo sospetto proprio perché il patrimonio culturale che sicuramente è la dimostrazione dell'eccellenza umana e della grande capacità dell'uomo di progredire però anche una funzione di ideologia sociale cioè serve a i vincitori per legittimare il loro potere
Allora su questo chiudo però voglio riprendere questa questione dei professori perché anche qua c'è un
Recentissimo articolo di un signore che io non conosco si chiama Francesco Del Moro che crea ho scoperto essersi occupato per lungo tempo delle questioni educative delle scuole del Comune di Milano
Il quale ha scritto un articolo su un giornale italiano nazionale adesso non mi ricordo quale forse Repubblica in cui Scaparro appunto della condizione attuale dei professori e del rapporto con gli studenti
E lui dice che in fondo questo modo di insegnare tradizionale la cattedra la lezione orale di fronte a trenta studenti probabilmente questo modo non funzione più ed è forse una delle ragioni della disaffezione e degli insegnanti e degli studenti alle possibilità che una scuola degna di questo nome può offrire
E
Qui leggo un passo di questo articolo che mi ha colpito una modalità di insegnamento quello appunto della lezione frontale come si chiama
Che che picchiano ferocemente nei convegni e che gli proponiamo sistematicamente nella realtà quotidiana per trasmettere un sapere che non aggiunge solo alcune anime elette un sapere che viene riversato a pioggia su una classe di una trentina di studenti con la pretesa che venga ingurgita totali presenti con storie vissuti diversi in modo perfetto
In caso contrario ecco ci subito pronti a far scattare un sistema di valutazione assume e dunque propone una serie di modifiche ma dice anche a un certo punto deve esistere evidentemente anche un problema che investe l'insegnante in difficoltà ad elaborare il il motto la perdita il suo ruolo di attore e manovratori principale della sua un luogo che invece potrebbe essere qualificato e valorizzato se trovasse nel gruppo classe un indispensabile mediatore di informazioni una formidabile opportunità per innescare opinioni dubbi perplessità
Curiosità
E tutte quelle domande chi quando rimangono inespresse non consentono di avviare sostenere un vero luogo di formazione
Probabilmente impegna i pedagogisti che si sono succeduti come consigliere dei ministri dell'Istruzione negli ultimi anni forse avrebbero fatto meglio a seguire le indicazioni di questo signore di petto che io non conoscevo e cioè sull'idea di una modifica della tattica che tenga conto anche delle modifiche
Della società contemporanea cioè del fatto che esistono una serie di strumenti che danno molte informazioni ma poca formazione logicamente no la Rete tutti insieme e dove probabilmente molti studenti italiani si trovano in difficoltà rispetto a modalità molto tradizionali di trasmissione del sapere ecco non so se questo è un argomento che rientrano nella nostra discussione super educazione del cittadino e cioè una modifica delle forme della didattica e dell'insegnamento perché probabilmente per riuscire sia a restituire il ruolo e dignità alla professione devoluta dell'insegnante
Sia per stimolare gli studenti e per utilizzare
Secondo perché non è che dice sono diventati tutti quanti deficienti gli studenti italiani probabilmente c'è un problema di adeguamento delle forme dell'insegnamento scolastico e dei programmi del modo
A una nuova diciamo formazione degli studenti
Noi non avevamo tutta questa sera eravamo stupiti da questo punto di vista rispetto a un ragazzo di oggi
Per cui si proiettava amo quello che veniva dall'appunto dall'appartenenza familiare probabilmente oggi uno studio un ragazzo sui is quindici anni quattordici anni a un'infinità di stimoli maggiori ce lo distraggono anche probabilmente c'è anche da considerare se per ottenere un'educazione del cittadino che non sia necessario forse una vera mortificati la del modo di insegnare imposti da parte consegna cosa ne pensa di questa
Io
Il compenso innanzitutto
Perché con questo nostro
Ultimo interloquire potremmo considerare USA la nostra seduta perché ecco uno dei principi fondamentali dell'insegnare e quello che bisogna rispettare i limiti dell'attenzione e della sopportazione da parte di un pubblico sia esso fatto di ragazzi ho fatto di grandi professori comunque
La cosa importante dunque le cascine che vorrei dire stimolato punto dal tuo
Interessante intervento sono due
La prima
La questione sollevata da Benjamin
E cioè che in fondo
Questa cultura questa grande cultura
Che il risultato di una serie di sacrifici precedente
E questo corrisponde anche a quell'atteggiamento di dice al quale tu hai accennato ma
Credo che ancora una volta
Noi siamo irresistibile al livello di mentalità collettiva
Dal considerare la cultura
Come
Un fatto compiuto
La cultura sono i musei no cultura sono i conservatori no cultura sono le scuole e così dicendo
Soprattutto
La cultura da noi viene vista come un monumento e qui mi esprimo l'ICI al momento
Cioè come
Una
Realtà ormai compiuta che deve servire di ammonimento di sprone
Ai gregge cose il forte animo e cioè la struttura culture fondata su questo concetto della cultura la cultura che educa perché Stalin
Quindi noi andiamo la guardiamo la visitiamo la Miriam vice o quant'è bella e la cultura esercita il consumo perfetto no
No
La cultura non è qualche cosa di fatto la cultura è ciò che facciamo
Meno modestamente possiamo discutere stiamo pensando
Ecco allora se
Riflettiamo su questo fatto
Ci rendiamo anche conto poi
Della necessità delle trasformazioni Dida
Cioè
Una scuola per funzionare deve rendersi conto che oggi
Dei monumenti ormai
Siamo tutti
Scusa ne abbiamo piene le scale
Devono
Perché noi nelle no tante cose quanti libri ci sono che riproducono le opere d'arte non un ragazzo che vive in una famiglia
Di quello che ha una certa tradizione ha una testa imbottita di cultura fa
Fa
Gli altri purtroppo non hanno niente
Ma tra quelli che rimarranno lì e quelli che hanno tutto non c'è una grande differenza
Perché quelli che l'hanno rientreranno nel ma quelli che hanno diritto a non tutto che in quanto tutto compiuto è un niente
Cultura esercizio dice con riccioli cioè
Non è cosa facile
Da organizzare
Quindi una scuola nuova può essere sordo a quanto quante volte si è parlato di scuola attiva nel secolo scorso e anche più del secolo scorso tutte le tutte le
Più volte le trasformazioni teoriche della pedagogia bisogna padre passare dalla passività un'attività Antimo in gentile se non lo si va a rileggere i suoi principi programmatici erano quelli di abolire la memoria la ripetizione eccetera eccetera è di fare alle scolastico a scuola ti non è stata mai fatta
Oggi
Tutto però
La situazione storica è cambiata
Pivetti
Perché
Non esiste più
Quello che rendeva possibile
La visita sia pure Granma della cultura fatta e che era
Il tempo lungo
Il dialogo
La conversazione cioè quel processo di riunificazione
Diciamo che era stato fatto dicevo che era stato ingerito
Eravamo come nei ruoli che illuminavano sul passato
Quindi riprendeva boh quell'alimento lavori oggi ma quando il ragazzo USA più
Soffermarsi
Al via la velocità
Oggi anche la musica telefono signorili tutto cambia cosa naturalmente che mi inorridisce
Me vecchio novantacinque enne qualche volta e tuttavia bisogna prendere atto di questo
E tuttavia probabilmente potrebbe essere questa una di quelle necessità che pur non
Gradito ospite
Rendano possibile un cambiamento della scuola
Perché ci troviamo di fronte a un materiale umano che non è più disposto ad ascoltare il professore che Parma dall'altra
Quindi bisogna cambiare
Questo cambiare tutto
In politica
Una mente collettiva che non c'è questura
Il tremendo della CRI dove sta
Dove dove sono i grandi riformatori capaci di mettere in moto questo procedimento
Ecco perché a ognuno di noi rimane il compito che ci ha lasciato Gerardo
Di fare ciascuno
Nel lei nell'ambito che può nei limiti che può un'opera di svecchiamento dimettiamo intero significa mettere fuori gioco invece si chiama entro significa fare in modo che nel rapporto tra i giovani vecchi
I giovani divengano un poco più da in senso positivo e i vecchi divengano un poco meno vecchi in senso positivo dell'orecchio non significa andare dall'estetista
Non è il che significa avere ancora una capacità di reagire
Al mondo che ci circonda
E di costruire prospettive nuove
Qui
Signori ministri e questi era ancora una volta di volontà dobbiamo metterci ci ad agire diversamente la prima il primo campo dove questa decisione urgente oggi esiste poi
Veniamo al
Grazie a Tommaso doveva essere stato con noi grazie a voi di essere tenuti
Grazie