"Opporsi e Governare. Soggetti e contenuti dell'alternativa"

Dunque darà inizio a questa Assemblea che comincia senza una vera e propria intro introduzione
Dirò poche parole di presentazione e di spiegazione forse di di semplice
Discorso su su tale da da che cosa nasce questo appuntamento e perché ce lo siamo proposti e chi sono coloro che lo hanno convocato
Questa Assemblea una breve storia che mi limiterò appunto a raccontare in poche parole
è un'iniziativa è cresciuta all'interno di quello che è stato il gruppo operativo che ha lavorato per la campagna del referendum del diciotto aprile il gruppo del no
Che come tutti sappiamo non ho avuto uno straordinario successo dal punto di vista dei risultati elettorali
E tuttavia questo gruppo alcuni risultati sul piano della propria operatività discussione anche verifica di una relativa omogeneità di orientamenti e di linguaggio perfino all'interno di persone aderenti esperienze molto diverse tra di loro lo aveva verificato
C'era stato l'appello di Pietro Ingrao ancora durante la campagna per il diciotto aprile
Ah no scioglierli un invito esplicito politico hanno sciogliere e questi comitati che del resto erano sorti un po'in tutta Italia
Noi abbiamo preso abbiamo accolto e preso in seria considerazione questo invito
E questo invito non significava naturalmente lo abbiamo visto fin dalle primissime discussioni non si trattava naturalmente di continuare questo questo e lui la la la campagna per il no ovviamente il referendum era alle nostre spalle
Quel voto conteneva già un MOL molte molte cose sulle quali potevamo discute noi quell'appello lo abbiamo assunto abbiamo cominciato a discutere
E pensato che potrà questo appello poteva significare un tentativo il più aperto possibile come come si evince poi dal modo spesso con cui abbiamo convocato a questa Assemblea
Poteva significare continuare un lavoro di discussione e di riflessione
Che cominciasse a mettere in campo un po'i contenuti
I progetti possibili i rapporti possibili nel campo dell'opposizione e della sinistra
Campo che il voto del diciotto aprile evidentemente non cancella ma che anzi a cui anzi
Il tipo di situazione creatasi dopo il diciotto aprile e poi col governo Ciampi a cui pone problemi molto grossi importanti
E in qualche misura inediti
E a partire da questo che è nata l'idea di un'Assemblea ripeto aperta aperta nel suo in nella sua nel suo spirito informatore nella sua dinamica né nei suoi partecipanti aperta tuttavia a chi e su che cosa
Ecco una precisazione che penso sia molto importante la seguente
Noi non siamo naturalmente un aggregato qualunque
Siamo molto il tema di un il tema di un processo unitario a sinistra
Nel campo del mille Hasani nel campo di coloro che oggi si si porranno il problema della del fare politica in una Seconda Repubblica che si prospetta coi caratteri pericolosi che conosciamo ci è molto caro
Tuttavia noi appunto il mondo non intendiamo non siamo mossi da un'idea generica di mutamento
Di battaglia politica di lotta non siamo qualche cosa
Che ha accudiscono siamo a qualche cosa di simile magari sul versante diverso dell'Alleanza democratica che anzi indichiamo qui con me il modello negativo per eccellenza
Dell'attuale pur processo in corso all'interno della delle forze politiche
E dell'intero sistema politico noi vogliamo in un senso preciso lavorare e siamo mossi dall'intento a discutere a lavorare a operare quasi opposto all'Alleanza democratica questo significa ragionare sulla centralità dei contenuti i famosi contenuti solo una parte del titolo di questa Assemblea Soggetti e contenuti dell'alternativa
Che cosa oggi può unire su che cosa oggi quali sono oggi le discriminante di questo fare politica
Verso il quale noi siamo mossi e verso il quale cerchiamo di lavorare un documento abbiamo elaborato una primo documentino che regge uscito sul manifesto e che questi contenuti comincia a delineare
Io non li non vorrei che le spero che ci sia acqua questo documento disponibile per tutti comunque le sue discriminanti solo abbastanza chiare anche queste ha per tema molto chiare
Il no al governo Ciampi che non è affatto un un contenuto così così scontato col tempo essere contro un governo un governo ambizioso importante come questo poteva apparire una discriminante generica oggi l'opposizione al governo Ciampi è un punto decisivo e e niente affatto scontato a sinistra appunto questo è un governo che fruisce di un larga quota di astensioni
La ripresa dell'iniziativa sul terreno sociale perché oggi non si dà discorso di alternativa di cambiamento di rinnovamento della stessa politica
Senza che questo abbia un riscontro è un un'operatività anzitutto sul terreno della capacità del conflitto sociale in questo senso i la campagna per il referendum per i referendum
Che anche qui c'è un banchetto fuori inviti invito tutti i presenti e da firmare se non l'hanno ancora fatto
Per la democrazia e il sindacato un sì tutto quindi per l'abrogazione dell'articolo diciannove campagna urgente molto urgente
E anche altri referendum sui decreti sanitari insomma su quella politica di smantellamento del dello stato sociale i già iniziata dal governo Amato e che prevediamo il Governo Ciampi porterà a pieno compimento
Ci sono altri temi sul tappeto decisivi che sono ancora la questione del lavoro e dell'occupazione
E più in generale a tutti noi che cosa ci preme ecco anche qui avevo detto che parlano poco e mi avvio rapidamente davvero conclude
C'è un problema fortissimo primario che io credo che il referendum abbia messo in evidenza che è quello del modo di fare politica delle forme della politica la sinistra io non faccio nessun riferimento che cosa oggi sta succedendo nel campo delle forze di sinistra e di opposizione
Sotto gli occhi di tutti noi basta seguire quotidianamente quello che succede
E tuttavia questo è un tema che non possiamo illudere
Noi siamo di fronte persino l'abbiamo verificato nella scrittura di dei nostri piccoli documenti nel nel tentativo per e e nella convocazione di questa Assemblea
Noi siamo di fronte persino a una consunzione delle parole
Le parole sinistra alternativa opposizione
Ci sono annuali sono forse volto ad alcuni di noi suonano positivamente ma se avvertiamo persino un'usura nella rapporto nel suolo di queste parole nel come arrivano la gente
Quindi questo è un è una tempesta in matematica sulla quale ovviamente men che mai qualcuno di noi abbiamo delle soluzioni delle ricette non ne abbiamo proprio sappiamo che avviamo un lavoro enorme da compie
Quindi quindi che cos'è questa Assemblea
Abbiamo detto opporsi e governare
La parola governare che qualcuno forse hanno annotato con qualche stupri frazione indica che anche su questo noi non partiamo da un'opposizione Nismo pregiudiziale
Ora o da un otto autogol o dal semplice per scontato desiderio di ritagliarci un ruolo una nicchia oppositiva siamo di fronte a processi
Sociali e politici di tale enormità che non possiamo non porci il problema del governo di questi processi e non significa naturalmente rivendicare
Di qui nel breve periodo l'accesso al governo ecco questo era un po'il senso del titolo opporsi e governare il punto di partenza il luogo il luogo dell'opposizione sociale
Da cui riprendere forza e credibilità il Governo e il governo di questo processo possibile nel senso di ridefinizione il più possibile processuale collettiva di questo tema di questa possibilità di un cambiamento non di superficie e non nuovo visti i Co
Del sistema politico stesso
Quindi questa Assemblea noi la concepiamo come una prima ripeto apertissima tappa di questo processo
Abbiamo in mente qualche tappa ulteriore proprio per difficoltà e per l'urgenza dei tempi ma su questo io lascio la parola proprio al dibattito
E do alla parola subito a Massimo Stroppa del consiglio della uso il di Milano
Numero cinque se non sbaglio comunque un compagno dei consigli di fabbrica
Ovviamente vi ringrazio dell'opportunità
Il potere intervenire a questa questa Assemblea qui come oggi avrebbe dovuto esserci anche il compagno cagna ma purtroppo per i problemi aperti al Corriere della Sera non ha potuto essere presente
Per questo diciamo
è stata passato è stato passato a me il testimone il compito di
Punto svolge l'intervento a questa a questa Assemblea
Ma io credo che le lotte dell'autunno che hanno visto in prima fila le lavoratrici e i lavoratori con i consigli unitari
Contro i provvedimenti antipopolari del governo Amato e l'accordo triangolare
Dal trentuno luglio
Che hanno promosso la manifestazione dei trecento mirante al ventisette febbraio le tante lotte in difesa del posto di lavoro troppo spesso lasciati isolate dal sindacato testimoniano con forza
Le irriducibili ITA delle lavoratrici e dei lavoratori ad essere incorporati nell'unica dimensione dei valori mercantili
Dell'etica del profitto dell'egoismo sociale tanto sbandierati come valore di modernità in questo ultimo decennio lotte che con generosità e a volte con drammatica sofferenza assieme a tanti motivi di smarrimenti do hanno saputo esprimere la possibilità concreta di un'opposizione sociale nel Paese
Per ridisegnare una nuova identità sociale una gerarchia di valori vede per un nuovo rapporto fra società produzione e funzione sociale del lavoro
Riproponendo l'indissolubilità della lotta per il diritto al lavoro con quella sociale e per la democrazia
La battaglia per la democrazia nei luoghi di lavoro
Contro i provvedimenti del governo in merito a sanità e pensioni il depauperamento del patrimonio ambientale possono rappresentare oggi l'architrave sulla quale con cura l'iniziativa sociale e politica affinché nel Paese
La democrazia politica
E delle organizzazioni sociali di massa
Non ha non applichino soprattutto dopo l'esito del diciotto aprile ad una deriva elitaria per approntare una democrazia autoritaria dei poteri forti delle lobby economiche ed è la frammentazione corporativa
Mantenendo così aperto il conflitto sociale sulle questioni vitali che riguardano la condizione materiale di vita di milioni di persone nel momento più alto della crisi di regime
Di questi ultimi quarantacinque anni e del sistema del malaffare
Quello che appare sempre più evidente il tentativo della Confindustria
Del del governo Amato prima e oggi del governo dal governatore di imporre un modello di società basato sull'organizzazione dei rapporti sociali nella formalmente mercantile
E liberarsi per questo di tutti gli elementi
De los degli elementi di condizionamento e di vincolo
Da all'impresa nei suoi processi di accumulazione siano esse il sistema contrattuale delle relazioni sindacali lo stato sociale l'intervento pubblico nell'economia attuare una controriforma moderate neo corporativa delle relazioni sindacali neutralizzando il conflitto sociale l'antagonismo dei lavoratori
Rendere i lavoratori e le lavoratrici le loro retribuzioni loro diritti individuali e collettivi
Valori dipendenti del mercato
Vari scusate frazionando così salario solo sui criteri di produttività e gerarchia intervenendo infine sulle comportamenti anche sugli stili di vita
Oggetto questo che trova sostenitori anche all'interno del sindacato in primo luogo la CISL di D'Antoni il quale con la proposta del sindacato unico degli scritti vuole incorporare il sindacato nella Seconda Repubblica reato realizzando così
Una sindacati istituzionale tutto interno al sistema delle imprese e a questo regime politico attuando una riforma istituzionale del sindacato del tutto coerente con il Progetto di segni di liquidazione della democrazia di massa della mortificazione della partecipazione della gente al cambiamento sociale
Credo siano evidenti a tutti noi le conseguenze sociali devastanti di queste tendenze con il progressivo impoverimento della società
Dell'aumento dell'esclusione sociale di ampi strati della popolazione di intensificazione dello sfruttamento dell'aumento dalla disoccupazione
Penso che per ricostruire una nuova razionalità economica sociale fondata sui valori di solidarietà e giustizia sociale occorre che i soggetti sociali e politici che hanno dato corpo e ragioni
Alla manifestazione del ventisette febbraio allo scontro elettorale per il no del diciotto aprile ed oggi alla raccolta di firme per il referendum per la democrazia sul lavoro la sanità le pensioni e l'ambiente
Che si trovano qui oggi in questa Assemblea
Definiscono assieme a partire dalle proprie culture storia identità obiettivi è un programma attorno al quale favorire le alleanze ecco perché convergente
Oggi possibili a sinistra per favorire percorsi alternativi di sviluppo che sappiano coniugare le questioni economiche
Del modello di produzione abbandonando una concezione puramente quantitativa con la qualità della società le questioni sociali dell'ecologia e della pace
Progettando una profonda e radicale trasformazione della società ripensando gli strumenti della rappresentanza democratica
E le forme di partecipazione sociale politica della gente quale possibilità e l'occasione di cambiamento sociale di uscita dal sistema attuale di dominio capitalistico
Ma per fare questo percorso e per progettare una nuova società occorrono soggetti politici radicati e credibili con un profondo legame nel corpo sociale
E sui movimenti le loro istanze la gente che partecipa e lotta alla sua presenza nelle organizzazioni sociali di massa
Che fonda il suo consenso
E sul quale così si può decidere il suo può decidere il suo sviluppo il suo declino nell'attuale profonda crisi politica e sociale e morale e crisi del di crisi delle istituzioni
Da sinistra sarebbe sconfitta all'interno di una logica di pura resistenza
Occorre insieme resistere ma per costruire una diversa prospettiva in questa prospettiva penso possiamo tutti insieme fare qualcosa
La prima cosa credo sia la questione del lavoro e la politica per l'occupazione
Di fronte ai grandi processi di ristrutturazione dell'impresa che hanno portato l'introduzione nei processi produttivi delle tecnologie informatiche determinando l'aumento della disoccupazione insieme una crisi di sovrapproduzione
Si pone oggi concretamente il problema della ridistribuzione del lavoro e della riduzione del tempo di lavoro
Ed è in questa prospettiva che il coordinamento dei consigli di fabbrica di Genova
Promuove per il ventotto e ventinove maggio sempre agevole appurato appunto un incontro internazionale di delegati di fabbrica
Con il titolo L'Europa dei lavoratori per la riduzione dell'orario
Altro terreno sul quale crediamo sia importante intervenire quello di trasferire le risorse dalla rendita agli investimenti socialmente utili
Dal lavoro produttivo alla società
Dalla sfera dei Pisoni delle politiche ambientali
Riqualificare l'industria e la produzione compatibile con l'ambiente verso la produzione dei servizi
Una restitutio una redistribuzione della ricchezza e del reddito facendo leva anche su una politica fiscale e quant'una politica di sicurezza sociale che affermi i principi di universalità del diritto alla salute allo studio
I diritti di cittadinanza sociale per una pubblica amministrazione nella quale si affermi la sua funzione sociale per il soddisfacimento dei bisogni della gente di essere riconosciuti nella propria dignità
Promuovere una maggiore qualità della vita e del benessere umano
Questi credo sono solo alcuni appunti per un ragionamento in quanto riprogettare una società e la sua fuoruscito dal sistema di dominio capitalistico non può certo esaurirsi in poche righe
Oggi però possiamo avviare con generosità un processo che deve vedere tutti impegnati
A partire dal mantenimento della conflitto sociale
Dalle questioni che oggi abbiamo sul tappeto innanzitutto la riuscita della della della campagna referendaria tra raccolta di firme sui referendum sociali e per la democrazia sul nei luoghi di lavoro
Ed è per questo che approfitto di questa di questa Assemblea per lanciare un appello accorato affinché nei prossimi dieci giorni ci sia lo sforzo massimo di tutti affinché questa battaglia riesca perché credo che se questa battaglia passa e su questo vinciamo
Questo sarà una zeppa concreta al Progetto di sviluppo di società per il governo del governatore grazie
Leggo un messaggio che è appena pervenuto
è breve cari amici vi prego di scusare la mia assenza la importante riunione di oggi ma devo assolutamente andare a San Teodoro in Sardegna dove si tiene un dibattito per la costituzione del Parco Marino di Tavolara
è l'unico caso italiano in cui il Comune sollecita il parco e non la cementificazione con grande interesse anche del Parlamento europeo che presto dedicherà a questo progetto una apposita riunione
Vi prego comunque di considerarmi presente a tutti gli effetti
Con la mia totale adesione per quel poco che può con marine al progetto di proseguire di allargare partendo da contenuti e valori comuni l'esperienza di un'area di sinistra vera di cui tanta gente avverte con forza le le esigenze in questi tempi di grandi ammucchiate politiche e di trasformismo
Con affetto Gianfranco Amendola
Allora la parola Ersilia Salvato
La compagna Rina Gagliardi
Ha detto
Il perché le ragioni ma anche ad alta voce il percorso che abbiamo insieme compiuto
E a mio avviso ha giustamente posto l'accento su alcune delle questioni che ci stanno più a cuore
Le discriminanti stesse sulle quali intendiamo costruire questo processo
L'ha fatto raccontando il tutto con me qualche cosa di normale
Io la ringrazio per questo ma avverto anche che invece stiamo facendo questa mattina assieme qualche cosa di straordinario
E ce lo siamo detti anche nella preparazione dell'incontro stesso
Sapendo assieme le nostre difficoltà avendo consapevolezza grande dei limiti
Ma anche dicendo ci ad alta voce una voglia forte che oserei quasi chiamare grande presunzione
E quindi mi scuserete se nel mio intervento avrò forse qualche torno
Più
Ottimista da una parte ma anche tenterò di ragionare avendo dentro questa volontà e questa presunzione
La cosa siamo partiti da cosa parto io
Innanzitutto da una necessità che quella di non accantonare così come mi sembra rapidamente sia stato fatto
Ciò che è accaduto con il diciotto aprile
E il tentare invece
In mezzo a noi
A quanti abbiamo fatto questa battaglia per il no ma prendo fin d'ora un confronto serio e rigoroso con compagni ed amici che invece hanno fatto la loro battaglia e hanno votato sì
Su quello che è stato il cuore anche della battaglia
Su quello che quel voto ci ha detto ci ha consegnato
E qualche cosa su cui io credo dobbiamo insistere tornare proprio a partire da lì da quel diciotto aprile possiamo e dobbiamo capire di più
Quel voto e il Governo Ciampi che si è formato subito dopo quel voto
Ci consegna più cose io credo che dovremmo innanzitutto darci il non dico già delle coordinate di lettura perché confesso di non averle io queste coordinate tutte quante
Ma forse non li abbiamo insieme queste coordinate pagarci anche appunto un metodo di analisi e tentare un approccio e una lettura io credo che nella nostra sconfitta che quel che è stata tale pesante bruciante ci siano state più ragioni
Ci sia stata soprattutto innanzitutto una ragione il non aver tenuto conto o almeno a non averlo saputo dire trovare le parole giuste nominare le parole
Di quello che l'insopportabilità di questo sistema
Aveva ed ha prodotto io dico innanzitutto nella testa e nei sentimenti dei cittadini dei lavoratori
Quella critica così forte non soltanto ad un'idea di democrazia ad una pratica di democrazia che aveva messo e ha messo fuori
Tutto quanto è considerato eccessi partiamo innanzitutto dei lavoratori ma anche altro Bertinotti qualche tempo fa lo diceva in un'intervista a mio avviso in maniera molto giusta
Di tutto questo abbiamo saputo ragionare poco e male
La nostra battaglia è stata presentata come una battaglia di difesa di questa democrazia invece io ritengo che ognuno di noi quelli che siamo qui
Della democrazia così come abbiamo finora conosciuto in questo Paese conosciamo le luci e le ombre
E le ombre avremmo voluto e vorremmo cancellarle e dissi parlerà pigramente forse con una fretta che ci ha fatto perdere di vista la necessità del rigore e dell'analisi il si cambia è diventato vincente perché dentro c'era anche questo un bisogno profondo di cambiamento che non è soltanto la protesta a volte anche sterile qualunquista ma è anche altro
E quel voto quindi ha scompaginato tutto ma io credo anche che ci ha consegnato il Consegna
Innanzitutto ai soggetti della politica penso a quelli che vivono la politica in forme organizzati ai partiti
Una prima chiave di lettura la crisi della forma partito grandissima
Dobbiamo saperla dobbiamo leggerla tutta quanta
Da questo deve derivare a mio avviso non una rinuncia
Altrettanto velleitarie sterile devono scomparire i partiti
Deve invece a mio avviso venire altro
I capire oggi in questa Repubblica che già c'è la Seconda Repubblica i cui caratteri elitaria democratici sono davanti a noi in che modo un agire politico collettivo Possa trovare forme nella sua quotidianità e soprattutto altra pratica
Sociale e quindi io vorrei dire qui ad alta voce perché ci sia nel dibattito per costruire insieme le risposte che questo luogo che insieme stiamo decidendo di costruire dobbiamo vederlo non soltanto come un luogo di elaborazione di riflessione
Ma anche come una sede di pratica politica di pratica sociale come altra forma da costruire da sperimentare veniva una bello nelle parole del compagno dei consigli
Che io voglio raccogliere immediatamente ne avevamo ragionato ieri pomeriggio lì in via del leoncino
Tra le prime cose da fare
Anche quello di promuovere una giornata nazionale
Promuovere la proprio noi insieme per tentare di dare quello sprint finale di cui c'è necessità sulla questione della raccolta delle firme
Perché dico pratica perché credo che uno dei problemi che abbiamo davanti si è proprio questo la distanza resta netta questa rapido precipitare anche oggi
E lo vediamo soprattutto all'interno delle istituzioni
Questo affastellarsi di ceti politici che cercano soluzioni per se stesse
E però ci dice anche altro che c'è un mondo io dico fuori e che può esserci anche un mondo al quale noi ci rivolgiamo che non vuole riciclaggi ma vuole altro vuole tentare di capire in che modo protagonismo partecipazione
Il senso la sostanza della democrazia diventino qualche cosa di reale di spendibile qualche cosa rispetto a cui ci si impegna questo però significa anche avere appunto già delle coordinate rimane indicava alcuna io voglio tornarci su io sono molto d'accordo né non siamo e non vogliamo essere uno dei tanti generici polli che in queste ore si stanno costruendo si stanno disfacendo
Ecco qui è l'ambizione o forse la presunzione pensiamo di volere essere di voler costruire altro est siamo molto ecco uso un termine che forse non è politico non è una categoria politica
Siamo molto diffidenti rispetto a quanto finisce oggi coll'essere portato in campo in maniera a mio avviso spesso superficiale ma dentro cui poi invece ci sono cose profonde cose corpose diffidenti verso questa rincorsa al centro che da più parti sta venendo avanti diffidente anche verso l'uso di parole molto generiche il progressismo se vogliamo delle discriminanti netta rispetto ai contenuti e ai soggetti che devono essere protagonisti della convenzione dell'alternativa io poi dirò
Che cosa pensiamo che cosa appunto molto in nuce diciamo debba essere questa convenzione
Discriminante venivano indicate alcune qui
Io voglio tornarci rapidamente su e innanzitutto questo nella battaglia per le firme
Guardate non è un tassello qualsiasi di una battaglia per la democrazia secondo me qualcosa d'altro di molto più profondo
Noi ripartiamo dal luogo più difficile dove le sconfitte hanno costruito grumi di quotidianità
Materiali ma anche grumi di senso comune tanti io credo lavoratori tanti operai avevano votato sì hanno votato sì e sono gli stessi spesso che invece sono impegnati una raccolta delle firme questo ci rimanda domande ci rimanda interrogativi
E dobbiamo non eludere a cui dobbiamo costruire risposte
Ma questa battaglia a mio avviso ha dentro lo spessore forte perché mette in campo un'idea di democrazia che qualcosa di diverso da quanto finora abbiamo conosciuto grande interrogativo cosa il mandato
Senza vincolo di mandato con un mandato preciso
Che cos'è la delega come si combatte si contrasta un processo di passività azione che è andato così corposamente avanti e che anche la sinistra a mio avviso a in una certa misura o forse una gran via misura
Non dico avallato ma certamente subito
E quindi ripartiamo da soggetti reali
Con una battaglia che ha dentro aspetti materiali ma ripartiamo da quei luoghi nei quali noi qui riteniamo che debba esserci una scelta netta una scelta di campo siamo un po'partigiani compagni ed amici e quindi scegliamo dei soggetti che sono in tutto quelli i lavoratori
Dire questo però significa dire quello che più ci sta a cuore in questo momento ma significa dire molto poco
Io credo che discriminanti debbono essere quelle dell'immediato e li avevamo indicato in quella prima traccia di ragionamento ma appunto per essere ambiziosa le discriminanti debbono essere affinché altro
Se vogliamo ridare senso e sostanza a due parole che mi sono care sinistre alternativa io credo che discriminanti debbono essere anche quelle che ci fanno ragionare in modo concreto
E fanno costruire una critica radicale all'esistente
Ma ci fanno ragionare di idee e di valori su cui la sinistra non sempre avuto chiarezza e su cui molto si è misurato anche di ambiguità e sono tante questioni io ne cito soltanto due
La questione dell'ambientalismo ad esempio che la questione della cultura della differenza del femminismo
Non mi fermo su altri interverranno altre compagne altri compagni la pace l'uso delle risorse le cose che qui sono state ricordate voglio soltanto dire alcune delle grandi questioni su cui noi abbiamo la necessità di ricostruire terza ed ultima questione mi avvio a concludere le forme della politica perché dico non siamo un qualsiasi Polo e non vogliamo mettere in campo genericità trasversalismo perché lei partiamo
Da due scelte
Che ci siamo detti che abbiamo costruito in mezzo a noi e scusi io credo è anche opportuno stamattina qui una verifica
La come c'era l'alternativa è un percorso che non intende affatto annullare
O mettere in discussione quelli che sono gli accidentati percorsi dalla sinistra oggi
Io credo che invece si tratti d'altro credo che si tratti di autonomia e identità visibilità scesa in campo di tanti soggetti a sinistra partiti forze organizzate singole persone
Credo che si tratti invece di una necessità più in generale di Rifondazione della cultura innanzitutto di questa sinistra
E qui certo in questo accidentato percorso della sinistra la rifondazione e qualche cosa molto teorizzata ma io credo non ancora praticato lo dico anche l'esempio pensando al mio partito al partito dalla rifondazione comunista in cui il processo di Rifondazione a mio avviso stenta e forse non è ancora del tutto partito ma così credo quelle questo riguardi altri soggetti
E quindi e la nostra scelta e quella di dirci che ci sono più soggetti in campo che questi soggetti devono e si stessi rifondarsi
Ma dirci anche che se questa è la e la crisi delle forme della politica se queste quello che sta precipitando in questo Paese da una parte una destra che si attrezza
Io non penso soltanto la destra conservatrice o alle
Pretese non so quanto fondate un poco liste dei vari corsi gli strumenti ma penso soprattutto all'altra destra che quel non residuo ma corposa è quella corposa presenza alla cultura craxiana così ancora operante in questo Paese
Quando penso a questo punto al centro si stanno addensando cose che dicono di moderatismo ma anche gli assetti di potere che si vanno a consolidare del governo Ciampi e questo non è la continuità col passato
E certo insieme mantenere quelle scelte materiali che abbiamo conosciuto ma anche forse compreso usare arbitrariamente un termine che avevamo forse cancellato anche la rosa di flessioni una certa misura ideologicamente e il dire come Del Noce ampi altro cioè il governo dei tecnici il governo degli azionisti il Governo dalla Confindustria c'è qualcosa di molto più serio di molto più corposo che non è transizione per traghettare qualche legge elettorale secondo me qualcosa d'altro e già un tassello di poteri così come si stanno ricostituendo in questo Paese o se tutto questo c'è c'è una responsabilità che compete a ognuno di noi quali forme della politica costruiamo assieme
Quale cose facciamo senza precipitare ci in che modo un percorso lo delineano e allora noi abbiamo detto la strada può essere Maputo dobbiamo insieme fare stamattina questa verifica una convenzione la convenzione dell'alternativa non come un attacco ci rivediamo quello proporremo alla fine a luglio se c'è quest'accordo ma appunto come un luogo una sede un momento vorrei dire quasi permanente in cui noi costruiamo insieme questo percorso
Quale sarà l'esito quale sarà lo sbocco di questo processo io credo nessuno di noi lo sa in questo momento
Credo che abbiamo però individuato quello che più premi in questo momento
A sinistra il sapere che e forse qui sono radicale
Che in questo momento una sinistra è un'alternativa si danno soltanto se c'è una radicalità di scelte e soltanto se c'è il sono discriminati molto forti
Proprio perché questo è il processo e non credo che possano esserci altro modo di vivere anche la sinistra stessa
Prima di dare la parola ad Alfredo Galasso dunque invito tutti coloro che vogliono parlare iscriversi
Presto anche per capire come andiamo avanti
Credo che debba invitare tutti coloro da questo momento in poi che intervengono a contenere non ha non più di dieci minuti i loro interventi
Allora la parola a Galasso
Io
Farò solo qualche considerazione e mi scuso per la schematicità ma se è un processo avremo occasione di discutere anche più approfonditamente anche perché mi pare che stamane
Come dire la cosa importante scusatemi la banalità esserci
Ritrovarci insieme per avviare un percorso una strada io mi ritrovo molto non è cosa che diceva da ultimo
Nell'all'ultima parte del del suo intervento Ersilia Salvato
Ed è la prima considerazione che vorrei fare
Credo dobbiamo essere consapevoli fino in fondo che il momento che stiamo attraversando non è un momento qualunque di di transizione
Io credo che sia un passaggio di epoca di ordinamento
Decisivo
Perché
Da questo punto di vista per esempio condivido la valutazione che faceva Ersilia Salvato cioè attenzione il governo Ciampi ma io dico di più attenzione
Anche
Il il movimento che si riconosce intorno a Segni non rappresentano un vecchio che si ripropone stancamente una sorta di continuità rispetto al passato
Una novità è anch'esso una rottura quella che si è determinata ma naturalmente la il segno di questa rottura la la direzione e possibile svelare la bella chiara se sì
A riferimento ai contenuti ai valori ai principi ad una radicalità di questi contenuti di questi valori e di questi principi
Io non torno sulla questione del della della vicenda referendaria credo che sia stata una battaglia giusta
Le condizioni storiche erano quelle che erano i tempi erano quelli che erano non sottovalutiamo le difficoltà che ci sono state Trovo che c'è stato un germe di vitalità in quel in quella esperienza che non va persa ma che naturalmente va sviluppato ben oltre mi ha impressionato lo dico anche qui perché
Perché non mi sembra un dato trascurabile rispetto al nostro incontro il fatto che insistentemente per esempio Luciano Violante
Direi perfino a freddo
A a attribuito al sì tutto il cambiamento e al nono punto il vecchio perfino la mafia
è segno che c'è un germe di
Cambiamento che
Non in quel periodo abbiamo fatto maturare che osservato tuttavia e osserva
Si tende in qualche modo a metterlo da canto perfino a
Esorcizzato lo
Questo anche questo il segno di un tempo che di cambiamento reale non di di di novità reale e il problema dunque è quello della direzione
Io credo che i principi contenuti valori autentici di sinistra
Che noi ci proponiamo di affermare
Siano radicali e concreti al tempo stesso
Che la nostra innovazione deve essere indirizzata in questa direzione l'autenticità la radicalità anche la concretezza di contenuti valori principi
Un esempio è stato già fatto
Quello della democrazia sindacale
E una novità importante quella che intendiamo introduco
Ed è al tempo spesso un principio
Che si vuole affermare concretamente
Dando la possibilità il potere ai lavoratori e alle lavoratrici
Di decidere il contenuto ai soggetti di un mandato di una rappresentanza qualche cosa che va ben al di là della materia strettamente sindacale
E che al tempo stesso autentico radicale e concreto
Che individua un punto specifico di riferimento e al tempo stesso si inserisce in uno scenario più ampio in un percorso appunto da sviluppare
Un altro esempio che vorrei qui richiamare anche per questo c'è una raccolta di firme non a caso e
La proposta di legge di iniziativa popolare sull'attuazione dell'articolo undici della Costituzione cioè
Quelle che abbiamo definito azioni unite per la pace che badate Lodi sfonderemo ci stiamo lavorando
Nella relazione che abbiamo scritto insieme con Raniero la Valle anzi per la verità la scritta in gran parte l'UE con Mimmo Gallo
Cioè un progetto
Di governo possibile dello sviluppo di governo della pace
Nel ripudio della guerra che qualche cosa anche questo estremamente concreto perché è una battaglia per una legge di questo genere ha un senso ma si inserisce in uno scenario più vasto costruisce un altro momento di un percorso un altro
Tassello
Pensiamo a che cosa sta vedendo impegnato io credo a sinistra in questo periodo tra mille difficoltà e con esperienze diverse l'appuntamento con il governo di alcune città
E come questo rappresenta anche un momento di sperimentazione
Di principi di valori autentici radicali e concreti a contatto appunto con il governo della città in maniera anche molto sparpagliata frammentaria
Difficile naturalmente com'è difficile il percorso che ci accendiamo pacco
Un'altra considerazione
Molto semplice e credo che
Abbia fatto bene stile a richiamare pratica politiche pratica sociale appunto il terreno della concretezza dell'inveramento di questi principi io vorrei dire
Con una qualche forzatura atte a mio parere oggi proprio perché viviamo questo passaggio di epoca di ordinamento non c'è distanza tra pratica sociale pratica politica
Cioè la pratica sociale e già pratica politica
E aggiungo la questione morale e questione sociale la questione sociale e questione morale oggi
E allora questo grande sforzo che stiamo provando a fare appassionante affascinante
Dopo una parola finale su questo fra un minuto
Io credo che ci ci rimette in campo ma ci rimette in discussione
Questo è il punto
Ci rimette in discussione su alcune categorie alcune prassi che abbiamo
Dentro che non intendo minimamente rinnegare io che da anni anni e anni faccio parte
Della sinistra mi riconosco nella sinistra un militato nella sinistra me le portò dentro non le voglia rinnegare però sento il bisogno di rimetterle insieme in discussione
Sento per esempio che la stessa carta costituzionale che che che mi porto sempre dietro per prudenza e per garanzia
Opera affetto c'ha qualche aspetto per esempio quello della cultura della disciplina delle differenze che arretrata rispetto a a ai bisogni emergenti alle alle idealità
Emerge
E dunque
Sì sì ho finito
Un minuto questione sociale questione politica tendono a coincidere questione sociale e questione morale si ritrovano nel nella vita di ciascuno nel nella mente e nel cuore di ciascuno oggi strettissima Amenta legate dobbiamo rispetto a questo fare uno
Gli autenticità di radicalità e di concretezza
L'ultima cosa che volevo dire a ecco e voglio dire il ventisette di febbraio è stato questo
Un appuntamento che nasceva dai Consigli di fabbrica su un terreno molto concreto che acquistati immediatamente una dimensione politica
Così come ci si è ritrovati sul none i gruppi nei comitati immediatamente per una questione istituzionale che era già una questione politica
C'è un elemento di novità importante in tutto questo io vorrei cogliere stimo fino in fondo
Voglio finire dicendo che questi orizzonti ideali sono estremamente importanti se vogliamo coinvolgere le giovani generazioni in questo processo
Che
Non so non è scontato l'esito ecco
Dello scontro sociale e politico che è in atto e nemmeno è scontato in che direzione
Ragazzi ragazze
Si muoveranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Ecco perché questo percorso mi pare importante straordinariamente
Importante per questa proprio anche per questa ragione anche per urla indicazione di una strada da percorrere insieme
E da indicare in qualche modo a chi non ha probabilmente ancora la memoria storica di alcuni fatti che sono accaduti dunque non un insieme di sigle che non ha senso ma un percorso da fare mi dico mi ritrovo assolutamente d'accordo con con questa impostazione con gli appuntamenti che sono stati dati con l'idea stessa di una convenzione e concludo pongo una un semplice considerazione
Quando o contribuito a costituire un movimento il movimento della della Rete
Ero mi sentivo rimanevo
Un uomo di sinistra vorrei aggiungere
Un comunista ma non sapevo qual era non sapevamo qual era il segno che avrebbe assunto questo movimento
Oggi mi pare del tutto pacifico considerare che questo movimento è componente della sinistra ciò non è accaduto perché c'è stata una decisione di qualche direzione o di qualche segreteria
E accaduto perché le scelte quotidiane hanno portato ad una naturale collocazione dunque una serie di rapporti di relazioni di esperienze che si sono radicate
In quello che io considero oggi lo scenario
Di sinistra il tempo
Va probabilmente era accorciato rispetto al sullo svolgimento dei fatti non è moltissimo ma io credo che
C'è un processo già avviato ad un bisogno collettivo che si avverte dappertutto in tutte le direzioni in questo in questo momento stanno i raccoglierlo ripeto come ho iniziato intanto in questa fase la posa importante esserci
La parola Franco Russo io pregherei un attimo se fosse possibile di limitare questo movimento continuo anche poi con questa porta che fa dei rumori spaventosi insomma
Capisco che non si può stare del tutto fermi sempre ma insomma ci sono
Franco
Sembrava che con il diciotto aprile le prospettive di una dunque ampiamente di un raggruppamento di Fort alternative fosse ormai escluso
E che l'operazione trasformisti Ca'con una base di consenso di massa avesse ormai i stravinto le contraddizioni che sono invece alla crisi base della crisi del sistema
Di potere democristiane alla base di una transizione verso il nuovo regime hanno dimostrato che aperti ancora una lotta politica al centro per costituire un centro moderato che abbia delle basi di massa
E contemporaneamente il fatto che i poteri forti di questa nostra società Confindustria Banca d'Italia siamo dovuti scendere in campo direttamente
Testimonia che la capacità di avere una mediazione politica dalla parte delle classi dirigenti è venuta meno
In questo scenario a mio avviso se riaperto una possibilità di costruzione di un campo delle forze alternative
Che stanno lì appunto sfruttare fino fino in fondo campo di Fort alternative plurali con diverse identità ma pure mi pare bisognoso di un orientamento politico comune che è basata appunto su quella che il ti ha salvato più volte ha detto essere la critica dell'esistente contemporaneamente la presenza di pratiche sociale politica all'interno di questa notorietà alternative al sistema di potere che si va delineando e soprattutto al tipo di democrazia che vogliono costruire l'abbiamo detto più volte ma a me pare che questa sia una stella che ci possa guidare cioè a dire si sta costruendo
Una democrazia di è lite che utilizzano duramente anche i meccanismi elettorali che esalta la delega e dobbiamo anche saper vedere che all'interno della società all'interno delle grandi organizzazioni di massa si muovono delle forze che vogliono essere
Può assi portante di questa democrazia derelitti io non voglio criminalizzare nessuno ma la strategia della CISL la strategia di D'Antoni mi pare che semplifichi al meglio
Per un verso un'idea di democrazia di idee lega ma dall'altro anche un'idea di democrazia corporativa che vede appunto le grandi organizzazioni di massa essere le cinghie di trasmissione dall'alto delle compatibilità delle garanzie del sistema
Dei sacrifici che si richiedono sempre ad una parte della società e consentitemi di dirlo
Anche di ribadire delle opzioni dello sviluppo economico e sociale che son contenute nel programma Ciampi in cui la parola ambiente è sparita completamente mente almeno nell'ultima relazione del Governatore
L'ambiente era citato nell'ultima pagina in cui la destrutturazione dello stato sociale continua ad andare avanti in cui la privatizzazione l'asse portante della modernizzazione
Ebbene però noi sappiamo anche che in questa
Lo sforzo di formare
Un raggruppamento centrista per un verso e qui ha ragione Galasso c'è un tentativo di traghettare vecchie classe dirigente dall'altro ci sono nuove forme di mediazione politica la mediazione poetica appunto la deroga
Lei è lite i gruppi dirigenti delle grandi organizzazioni di massa che intorno ad un tavolo decidono il destino di tutti quanti certo la faccia e pulita perché quella di Ciampi sicuramente
Sarà pulita molti altri tenteranno appunto di traghettare ma non è questo l'importante l'importante che ne abbiamo presente che di fronte ad una democrazia dedita ad una democrazia corporativa
Son presenti delle esigenze delle istanze delle contraddizioni come si diceva un tempo assolutamente eliminabile uno a attinente al modello di sviluppo economico la distruzione delle delle risorse i vincoli che dobbiamo sapere immettere né in campo o da quelli dei lavori pubblici alla nuove conversioni che lo dobbiamo imporre anche dello stesso modello produttivo che anche una volta si basa sulla chimica
E la e l'industria dell'auto esistono delle pratiche sociali e politiche alternative
Ed è su questo colle possiamo intrecciare un originale il tema e possibilità di sviluppo di una forza politica che non demandi appunto e quindi ha la sua ragione che non demandi più al cielo della politica le mediazioni le grandi idee perché lo sappiamo che oggi con l'infelice slogan la gente pensa in grande e agisce nel concreto se vuol vedere i processi di trasformazione controllati attuati e queste pratiche sociali che si chiamano non solo la raccolta delle firme sull'articolo diciannove o per difendere i principi dello Stato sociale
Ma che si chiamano centri sociali che si chiamano sindacalismo indipendente che si chiama le associazioni è il tessuto la linfa che lo dobbiamo sapere assolutamente alimentare e la differenza e la differenza con le altre formazioni politiche non vogliamo ecco lo dico senza punti polemici noi non vogliamo avere dei compagni di strada che ci diano del consenso noi non vogliamo che le grandi associazioni o le dico l'associazione di quartiere o i sindacati
Ci girò l'appoggio ad una per una formazione politica noi vogliamo farne protagonisti
Del progetto politico non vogliamo appunto avere dei leader i quali sono interpreti del nuovo vogliamo che chi è protagonista del nuovo sia effettivamente anche il gestore di questa proposta politica quindi vogliamo sviluppare
Una rete orizzontale
Un arredo Rizzon tali quindi non chiediamo a nessuno di sciogliersi non chiediamo di non continuare a testimoniare i valore o pratiche politiche
Vogliamo però così come è una Rete individuali no di attraverso cui insieme possiamo tessere questa Rete
E i nodi possono essere delle iniziative di fondo raccolta delle firme l'articolo diciannove la difesa dello Stato sociale
La lotta per l'ambiente per la riconversione produttiva e per la pace migranti temi cioè che ci hanno visto insieme e contemperamento dobbiamo chiedere e qui c'è una sfida che dobbiamo fare anche rivolta al mondo cattolico
Il mondo del volontariato non può avere come riferimenti ancora una volta semplicemente Martinazzoli o segno dobbiamo saper dialogare e chiedere però un impegna uno spostamento di opzione e sappiamo che c'è un un conflitto anche all'interno delle stesse gerarchia tra Ruini e Martini
E noi dobbiamo anche saper parlare al PDS
Dicendo delle parole molto franche ma non per politici troppe strategie astratte noi sappiamo che c'è un centro che si riorganizza e che vuole attrarre il PDS
In una grande operazione appunto non di trasformismo di classe dirigente mano di grande operazione di consenso di massa
Noi dobbiamo dire al PDS che dobbiamo essere insieme differenti forze della sinistro differenti forte l'alternativa
Per conquistare anche il centro
Ma non che ha dobbiamo preoccuparci di formare noi oggi l'attuale centro e vado alle conclusione su questo io trovo degli accenti molto diversi fra Occhetto che dice l'esperienza di Milano e Torino
Dove il come se non sapessimo che Milano è una cosa e Torino un'altra laddove il PDS a Milano sta con uno schieramento di forze del cambiamento è a Torino ha spaccato il fronte del cambiamento
E a Catania sta con un esponente dell'alleanza da Alleanza democratica questo non è politicismo oggi è tempo di scelte è tempo di scelte per i soggetti politici e per le formazioni politiche
Io credo e chiudo che io ho fatto una serie di esperienze e mi pongo spesso personalmente se anch'io non ho desideri e voglia
Di riciclare in quanto parte di un ceto politico di sinistra e so benissimo che l'esserci di questa mattina
E Lester c'è anche di molte compagne e compagni che hanno fatto da decenni esperienza a sinistra
Io penso che non solo possiamo dar testimonianza ma anche passare il testimone in una pratica di democrazia del protagonismo io ho fatto uno va a sinistra unita e fu un disastro non voglio rifare Nuova Sinistra Unita e non voglio rifare neanche il Perduca e credo che coloro che oggi il polemizzano astrattamente fra chi crede di dover mettere insieme appunto dei ceti intellettuali di sinistra sbaglia perché una vogliamo avere un dialogo con forte sono messi in movimento che certo provengono anche dalle vecchie organizzazioni sindacali o di partito ma appunto lo dobbiamo avere un rispetto oggi dell'identità mettere in discussione le forme dell'organizzazione della politica
Per andare dove non lo so certo mi convince molto quest'idea
Dei nodi e della Rete delle iniziative comune di una convenzione permanente che cosa sarà di noi io penso che sarà di noi quel che si riusciremo in questi mesi affari insieme anche per costruire un soggetto politico in grado dialogare con l'intera società
Per dire anche al PDS non ci siamo forze dell'alternativa vi chiediamo insieme ma non con Alleanza democratica di avere un progetto comune di governo
La parola Claudio Caldarelli della Filt
Della
Non ce n'è
Ma compagno molto brevemente vorrei esprimere alcune mie perplessità
Perché questa mattina
Non ero convinto di venire fino qua poi mentre andava al lavoro deciso detto no ci vado perché come ha detto prima Galasso forse oggi l'importante è esserci qui per capire chi siamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare
Però devo dire che gli interventi che si sono succeduti non è che mi hanno convinto che forse era giusto esserci cioè ritengo importante quest'incontro di oggi
Però mi sembra in un qualche modo che stiamo o cercando di di voleva affrontare il nuovo rimanendo all'interno però dei vecchi schemi cioè io vorrei fare una considerazione
Credo che il linguaggio che dovremmo cercare di usare per capire e per farci capire non può essere più lo stesso linguaggio che in un qualche modo ci fa dipingere come una parte della Rete una parte di Rifondazione e una parte dei comunisti dei democratici che sono usciti o una parte dei verdi che si mettono insieme per cercare di sopravvivere io credo che forse rischiamo di dare questa immagine se non cerchiamo di capire che la domanda di sinistra che c'è all'interno del Paese è una domanda diffusa che nasce dai bisogni e dalle esigenze che la gente si vive sulla propria pelle che nasce dall'incapacità di sopravvivere all'interno delle grandi metropoli che nasce dall'insoddisfazione
Di non essere ognuno di noi in grado di sapere qual è il riferimento che ci può permettere di realizzare un qualcosa che sentiamo dentro di noi
Cioè io credo che stare qui oggi per cercare di costruire o di mettere insieme alcune discriminanti all'inizio Rina Gagliardi quando ha presentato questa cosa diceva
Poiché la compagna salvato ha ripreso altre cose cioè credo però che se cerchiamo di costruire un'ipotesi partendo solo da alcune discriminanti
O Parte non solo da a alcuni obiettivi
Rischiamo sì di costruire un'ipotesi che può andar bene ma che comunque sia potrà andar bene per chi come noi da sempre è cresciuto all'interno della sinistra
Da chi non si è voluto omologare ma comunque sia rischiamo però di rimanere
Scusate il termine ma dei Brontos Zauri in via di estinzione
Cioè faccio solo alcuni esempi perché voglio uscire un po'dallo schema degli interventi che fanno all'interno della ristrutturazione della crisi economica del Governo Ciampi perché credo che queste cose in un qualche modo ce le viviamo tutti i giorni dei paghiamo vorrei riflettere un po'
Sulle emozioni che io fa mattina sentivo venendo qua
Pensavo di arrivare in un'assemblea dove quanto meno l'entusiasmo si respirava cioè l'entusiasmo di dire ci vediamo cerchiamo di verificare se sia Mingus in grado di costruire qualcosa di nuovo e su questo misuriamoci
Però sono arrivato qua insomma l'entusiasmo non è che non ho visto tanto la sensazione che c'è un dove sembrava un po'più padre una rivisitazione
No no siano scusate ma quello che voglio dire non deve non è non vuole essere polemico è una riflessione perché io credo che dobbiamo riuscire a capire come porci fuori poi all'esterno
Per sapere che se l'ipotesi che vogliamo costruire qui deve essere solo per noi o se invece deve essere una cosa che aggreghi e che ci abbia la capacità di respirare allora per questo voglio far parlare dell'emozione delle sensazioni che ho sentito
Quindi eliminando tutta la parte più politica perché credo che in un qualche modo qua dentro mi sembra di vedere che tutti siamo addetti a lavori tutti ricopriamo un ruolo più o meno o da dirigente o da pensatore qualcuno sta sulla strada però credo che il più sono addetti ai lavori della politica quella vera
Faccio alcuni esempi e otto sono il faccia parte della segreteria del Consiglio azienda dell'Acotral che è l'azienda dei trasporti del Lazio che gestisce anche le metropolitane
Da quattro anni sono distaccato alla CGIL perché come membro della segreteria del Consiglio sono stato assunto all'interno di questa azienda nel mille novecentottanta
E c'avevo ventitré anni
Dopo due giorni trentasei
Sino cercava autorevole trentasei e il primo scontro che c'ha avuto dopo tre giorni che lavoravo all'interno dell'officina delle metropolitane è stato con i compagni della CGIL che io non riuscivo a capire
Ed era il periodo in cui c'era l'occupazione alla FIAT
E io all'epoca militavo nel produttore
E però non riuscivo a capire come questi compagni quando si presentavano all'interno del posto di lavoro e facevano le assemblee parlavano e io stavo lì era un compagno che ho militato nella FGCI all'epoca stavo nel produttore ero sempre stato attento non riuscivo però a capire il linguaggio di questi compagni bravi onesti precisi
Però dicevo i bisogni che io sentivo all'epoca erano altri rispetto a quelli di che loro cercavano di interpretare sono passati tredici anni dall'ottanta oggi mi ritrovo io ad essere quello che fa a proporre va a cercare di discutere con i lavoratori all'interno delle Officine
E ad essere sincero mi rendo conto che lo sforzo che devo fare
Non per convincerli della giustezza delle strategie sindacali perché in questa fase tutto incerto e niente giusto perché poi c'è anche il caos perché non so se dirvi se firmare l'articolo diciannove che dentro di me giusto o se firmare
La petizione di la CGIL che in qualche modo ciò che la CGIL sta a fare
Cioè tutto ciò che oggi c'è incertezza i lavoratori rischiano di non capirci più perché ognuno di dice ciò che sente ognuno gli dice la propria ipotesi però i problemi che ognuno si vive sul posto di lavoro o fuori in un qualche modo rimangono qui
E la cosa che io noto è che non c'è ancora un punto aggregante di questi nuovi bisogni che i lavoratori sento per questo prima dicevo c'è una forte domanda di sinistra di obiettivi e dire scriminanti
Che però danno voi
Oggi ancora non sono interpretati
Cioè noi rischiamo di essere coloro che capiscono solo loro stessi fanno tra di noi ci capiamo quando facciamo le riunioni tra di noi esprimiamo le nostre preoccupazioni le nostre critiche al governo Ciampi le nostre critiche
Al sistema economico tra di noi ci capiamo perché c'abbiamo un un un percorso che in un qualche modo è comunque anche se poi le esperienze tempo sono diverse
Quindi ecco quello che io volevo dire ben venga questa ipotesi e concludo di rimettere al centro alcune questioni
Però o il rischio che vedo è che rischiamo di fare una specie di federazione tra piccoli gruppi che vogliono di cercare di sopravvivere e credo che questo lo dovremo spazzare via
Però sequestro dovremo spazzare via io credo che dovremo cercare di capire un po'quello che ognuno sente dentro i bisogni di essere sinistra di essere nuovo per riuscire ad aggregare ed essere veramente una forza che porti un qualcosa di nuovo se no rischiamo di sopravviveranno i stessi però il tempo ci darà torto
A a proposito di questo intervento invito tutti coloro che sono presenti qui a riempire una schedina che sta fuori
Appunto forse vedremo davvero se siamo tutti addetti ai lavori io spero francamente Dino sono una piccola auto schedatura
Spero che non venga vissuta come poliziesca
La parola a Franco Calamida
Del comitato promotore nere dei referendum
Ma
Devo osservare rispetto all'intervento che mi ha preceduto
Che io un contenuto entusiasmo ce l'ho
Ed essendo venuto
Da Milano come tantissimi altri son venuti
Per quanto riguarda questa riunione
Lasciando il lavoro e con questa presenza
A me pare assolutamente significativa certo non possiamo fare come convenzioni americane nelle quali c'è sempre uno che dice siete magnifici e tutti applaudono abbiamo avuto storie complesse
Vediamo i problemi della sinistra
Io intervengo
Su una sola questione che è quella dei referendum
Del movimento referendario
In quanto il referendum
Una specie di Scelta fanatica che si fa sono in generale contro i fanatismi quando si sceglie un referendum va condotto in questa forma
Questi referendum
Sono per quanto riguarda i contenuti io credo il punto più alto
Deve la buona azione
Della della pratica del garantismo del diritto del lavoro
Hanno una lunghissima storia negli anni ottanta sceglie aggregazione di culture di valori e di Bartali negli anni di cui il diritto del lavoro è stato fortemente aggredito
E sono la risposta
Concreta
Ai decreti Amato sulla questione di fondo che la privatizzazione dello stato sociale
E dunque il vero passaggio di società il passaggio alla Seconda Repubblica è sostanzialmente questo
Lo strumento concreto di cui disponiamo sono il referendum
E dunque possiamo definirle come uno strumento di vera e propria progettazione sociale
Progettazione democratiche progettazione sociale
Nel momento in cui la democrazia rappresentativa risulta così degenerata e corrotta
Io credo che la questione di fondo da affermare sia quello che la democrazia rappresentativa
Avrà sempre involuzioni se non ci sono le forme e gli strumenti della democrazia diretta del protagonismo della partecipazione del controllo sociale
Che in questo senso l'esistenza o meno dei consigli l'esistenza o meno del diritto a contattare in fabbrica le condizioni di lavoro e la condizione prima perché la società si è aggregata e non ci sia la Società disperse disgregata
Che osserva la grande ristrutturazione dei poteri
Diceva Bertinotti in un'intervista la liberazione
E il movimento operaio facendo una riflessione storica di lungo periodo e davanti a un nodo
Che è quello che il processo di trasformazione
Sia concepito come l'idea di conquiste di poteri statuali partendo da quello per trasformare la società io credo che la questione sia questa
Che si pone oggi il problema con più forza del primato del sociale come da questo inventive investire istituzioni poteri statuali
Che i referendum rappresenti un esattamente questo il primato del sociale e la capacità ricordi di costruire gli strumenti dell'agire e della pratica sociale
E io credo che questo referendum non siano soltanto progettazione sociale sono anche progettazione politica
Un vero e proprio strumento di progettazione politica
La legge di iniziativa popolare che molto spesso viene chiamata la legge di riforma del sindacato e non è tale perché non ci si propone per nulla
Di riformare il sindacato per legge
La polemica che D'Antoni fa sotto questo aspetto
E assolutamente assurda casomai il sindacato di D'Antoni che si colloca nelle strutture della apparato allargato dello Stato che così intende collocare il sindacato unico
Questa legge se un tentativo
Una proposta un impegno di dare i diritti e poteri ai lavoratori di controllo e di regole nei confronti dei poteri statuali
E nei confronti degli stessi poteri lontani e separati delle confederazioni dei sindacati perché come tali sono vissuti e come tale si presentano e anche la seconda trattativa la trattativa visto sul costo del lavoro avviene senza consultazioni alcuna secondo gli schemi esattamente gli stessi schemi del trentuno luglio
E in nessuna parte del mondo
Ci stanno eppure proponendo un'operazione che via così forti alti livelli di democrazia i lavoratori
La questione della democrazia sul luogo del lavoro uno degli aspetti della complessiva riforma democratica
Aspetto decisivo della riforma istituzionale e come tali io credo Bud assunto in tutta la sua dimensione e valori di progetto politico
Sono anche progetto politico
Perché l'arco di forze che sostiene questi referendum
Non è una mediazione tra partiti
è trasversale ma in questo senso
Che va dei soggetti direttamente interessati al movimento dei consigli una forza sociale
Che
Ha prodotto è stata collegata al grande movimento di lotta dell'autunno alla manifestazione del ventisette febbraio a Roma
A forze di sinistra sindacale e una diversa concezione del sindacato contrapposto a quello unico conflittuale contrapposta
Alle forze politiche che su questo si impegna è dunque una originale concezione di punto di incontro di mediazione di Fort e su questo concludo
Con un solo spunto sui problemi dell'unità della sinistra
Io credo che questa capacità di agire assieme sui contenuti
Che sono i referendum stessi sono la base di un vero e proprio progetto non sono tutto il progetto manico tutto disco la base l'elemento concreto
Noi dovremo raggiungere l'obiettivo della raccolta di firme perché senza questo strumento saremo più deboli e credo che dovremmo avere grandissima capacità di non concepire il Progetto soltanto come l'insieme dei contenuti sacrosanti pensione scala mobile ma che abbia più ampia dimensione respiro politico che questo è il nostro impegno e la nostra volontà condivido e concludo con Ingrao
Il giudizio essendo tanto difficili le condizioni della classe lavoratrice del movimento operaio si può vedere buio
Ma se ci mettiamo in moltissimi cominciamo a ragionare sereno categorie nuove c'è la volontà di ricerca forse riusciremmo individuare qualcosa di positivo forse riusciremo ad agire
Nel prossimo periodo dando nuovo slancio quell'entusiasmo che credo oggi sia necessario
Ha chiesto la parola Giorgio venne dell'Area dei comunisti democratici
Ma cercherò di non perdere troppo tempo voglio dire innanzitutto questo parte
Poche parole perché sono d'accordo con Galasso che importante esserci in questa in questo momento
E l'interesse politico dei comunisti democratici sono rimasti nel PDS quindi anche non solo dei compagni che sono usciti con ricordava il compagno grazie
A questa iniziativa allo sviluppo di questa iniziativa in ordine devo dire anche con sincerità in primo luogo a quel carattere apertissimo
Di cui parlava Rina Gagliardi
A quel carattere apertissimo che va ben oltre i confini come ho detto i compagni di altri compagni delle curve la collocazione della battaglia referendaria sento stato una battaglia importante quella del no ma che ci consegna sicuramente domande e inquietudini che devono essere le nostre e su cui noi dobbiamo non solo riflettere ma dare una risposta positiva interesse quindi non è tanto un contenitore
Quanto un luogo in cui ci si possa dibattere intrecciare i fili di una concezione della politica tutta da ridefinire tutta di ricostruire insieme sapendo che sicuramente quello che diceva rime molto d'accordo se sono molto d'accordo
Cioè da ridefinire in questa fino secolo proprio una concezione una pratica troppo quindi mi sembra importante un carattere di ricerca e di sviluppo e giacché alcuni contenuti già qui posti sono un punto unitario nello stesso tempo anche di ricerca ulteriore
Anche sapendo di diversità reali che possono esistere tremori
Il voto referendario dicevo ci consegna una serie di domande politiche ma anche l'esigenza di capire come la sinistra può aggregare riaggregare un compunto corpo di forze o più ampio
I di modo che l'opporsi l'opposizione sia realmente pagante e quindi possa governare quei processi su sociali e reali di cui parlerà parlavamo già qui sono messe in campo e non lo voglio ripetere però farvi perdere tempo le questioni
Cioè questo sul governo sulle questioni dei referendum sulla battaglia pacifista che ci vedono e ci devono vedere
Diciamo dentro la battaglia politica forma unitaria ma c'è anche una tensione che noi dobbiamo combattere la tensioni che in questa società alla stabilizzazione moderata
Ma io penso come diceva in mi pare di capire dalle parole di Franco Russo che ci sia anche una partita da giocare ancora da giocare ancora nelle forme e nei modi in cui sapremo giocare in forma anche unitaria sapendo che la sinistra è più e oltre e anche altri pezzi detto a cui dobbiamo pensare questo sarà molto dentro la logica che e anche dentro gli risultati
Diciamo che verranno dopo il sei e il venti giugno da lì potremo anche capire meglio quali saranno i destini per ripercorrere e ricostruire i percorsi dell'alternativa cioè il voto dopo il voto delle amministrative
E ritengo che la tenne il senso dell'appello dirlo Franco Russo al PDS sia anche io lo comprendo che c'è anche una battaglia in questo senso proprio per garantire una sinistra più ampie non termini per un'alternativa di sinistra più ampia anche da parte nostra
Quindi voglio concludere brevemente
Questo che noi oggi abbiamo cominciato un lavoro utile ripeto aperto in cui ci sta in cui a cui guarderemo in cui ci staremo con compagni nostri liberamente
Per dare senso ad un lavoro Dellas sulla sinistra e per la sinistra finché da qui si possa trarre anche qui da questo luogo nuovo di nuova linfa per rinvigorire questa parola che c'è tanto e tanto cara
Edo Ronchi
Adesso
A me interessa
Un luogo di confronto
Di iniziativa delle sinistre purché
Purché affronti tre sfide
E parlo delle sinistre e credo che sia sbagliato continuare a parlare della sinistra sotto intendendo che esista un'unica matrice e che tutto il resto non sia sinistra o comunque si debba ricondurre a quella matrice ha un senso riparlare di sinistra se si capisce oggi che si parla delle sinistre che ci sono radici culturali
Riferimenti politici riferimenti addirittura sociali differenti
Se in questo luogo delle sinistre si affrontano tre sfide
La sfida del cambiamento
Che è una sfida generale che deve unire il cambiamento politico ai contenuti
A quello che io chiamo svolta ecologica e sociale
E l'Unire questi due contenuti è l'orizzonte delle nuove sinistre a mio avviso la capacità di non dovrei proporre un vecchio tipo di sviluppo
Ne nella logica industrialista né nella logica capitalista
Questo cambiamento riguarda anche le sinistre
Le sinistre non sono state protagoniste della rivoluzione politica di Tangentopoli le sinistre sono state coinvolte da Tangentopoli non possiamo far finta che i socialisti siano venuti da Marte
Nemmeno cavarcela con l'errore della linea politica degli ultimi dieci anni o degli ultimi quindici anni o del meno dire
Che siccome il PDS coinvolto lateralmente o per settori marginali il problema non riguardi le sinistre io ritengo che sia più grave il fatto
Che le sinistre non siano state non siamo stati i protagonisti di Tangentopoli ma sia nata dall'iniziativa dalla magistratura o da altri o gli scossoni siano venuti da altro
Però questo è un elemento di riflessione non può le sinistre oggi se hanno un senso non può che essere quello di essere protagoniste di questo rinnovamento politico e della politica insieme a Rinnovamento
Dei contenuti dei programmi e dalla soluzione della crisi sociale che stiamo attraversando quindi è un problema di riflessione su valori contenuti ma anche forme della politica delle sinistre
Chi ha parlato di rinnovamento a sinistra lo ha fatto solitamente per finire al centro
Chi ha criticato il rinnovamento delle sinistre lo ha fatto per arroccarsi sul vecchio non si può sposare né l'una né l'altra versione questa io credo debba essere una sede però dove questa sfida viene portata affonda
Seconda sfida mi interessa questa sede
Se qui si accetta la sfida dell'unità e delle diversità delle sinistre
Non una delimitazione un recinto più Rispi stretto più largo ma se questa unità e diversità
Svolge un ruolo diciamo di spirito pubblico di interesse generale di risposta alla crisi del Paese di prospettiva non nostra ma
Del paese dei problemi che abbiamo di fronte
Abbiamo una nuova domanda politica che richiede nuove risposte abbiamo nuove regole elettorali che non possono essere ignorante
Non ci si può limitare all'unità d'azione sulle proprie discriminanti occorre capire che la nuova domanda politica pone nuove responsabilità che del resto
Le nuove regole elettorali maggioritarie costringono dentro determinate regole
Quindi l'unità un diverso livello di unità e di capacità di pratica delle diversità insieme una responsabilità di fronte a questa crisi della politica
Crolla un regime si scioglie il PSI di Craxi crolla la DC
E le sinistre non sono in grado di costruire al momento uno sbocco politico di questa crisi questo è pazzesco ed è inaccettabile
Occorre uno sforzo di unità e di capacità di far vivere di fronte alla gravità di questi problemi ha l'opportunità storica che abbiano la costruzione di una risposta delle sinistre
Che valorizza il positivo delle diversità ma per dare una risposta in avanti
A questi problemi
La terza sfida e la sfida del centro
Il centro significa capacità di egemonia consociativa dei poteri forti anche rinnovati
Nel nuovo centro le sinistre devono fronteggiare il leghismo il centro orientato a destra e la prospettiva del Centa il nuovo centro orientato in senso progressista di Alleanza democratica
Ambedue queste prospettive sono una risposta alla crisi di regime in senso io direi antidemocratico comunque
In senso prevalentemente di continuità in senso prevalentemente anti sociale antiecologica
è possibile che le sinistre diano una risposta diversa e che sia una risposta capace di contendere all'egemonia al nuovo centro
Questo secondo me a me interessa un luogo dove questa risposta si possono costruire con questa dimensione
In buona sostanza io penso che sia necessaria un'ipotesi tipo Alleanza democratica fatta dalle sinistre dalle forze del cambiamento
Penso a un'ipotesi per contrastare una spaccatura del centro fatta contro la sinistra una ipotesi esattamente opposta
E cioè delle sinistre capaci di dividere il centro e di enti e di indicare in questa crisi di Regina uno sbocco un'alternativa anche di governo
Perché la sfida al centro controllo questa egemone nuova egemonia del centro
La si vince se si può apparire una prospettiva di governo e anche qui attenzione
La sinistra si sta dividendo fra il Governo negato salvo che ci sia la la rivoluzione anticapitalista e il Governo ad ogni costo per occupare uno spazio politico
Credo che questo non debba essere il luogo né dell'una né dell'altra opzione perché sarebbe irresponsabile rispetto alla situazione alle opportunità e perché la possibilità come si vede nell'elezione dei sindaci
Di costruire una prospettiva di governo del cambiamento
Che affronti i nodi della crisi economica e sociale insieme ai nodi della crisi politica io credo che questa possibilità esista comunque è una sfida che non può essere ignorata che non può essere ignorata
Perché significherebbe in partenza io ho concluso
Riconoscere l'egemonia del nuovo centro viva che è ineluttabile che passeremo da un centro sinistra democristiano socialista a un centro sinistra
Neo democristiano o neo centrista che cozza di nuovo un pezzo di sinistra
Io credo che non ci si può rassegnare a questa prospettiva che occorre costruire un luogo un progetto
Che abbia caratteristiche costituenti di un progetto politico che consenta di legare la svolta politica a una svolta sociale ed ecologica con un nuovo orizzonte per le sinistre
Vi leggo un altro messaggio
Cari compagni e amici
Vi faccio i migliori auguri per l'esito della riunione di oggi che assume grande importanza nel delineare la possibilità di un'azione comune di forze e posizioni diverse democratiche e progressiste
Penso che non sia il caso di anticipare formule organizzative ma che sia indispensabile tentare esperienze di lavoro impegno unitario per l'alternativa
Rifondazione comunista è pienamente disponibile e Danzica considera essenziale tale impegno per la sua stessa prospettiva politica i più cordiali saluti Sergio Garavini
La parola a Piergiorgio Tiboni
Sì
Al mio atteggiamento rispetto a questo convegno diciamo un molto con contrastato da un lato da un'esigenza forte che avverto credo come avvertiamo in molti di ricostruire la la uno a sinistra con la sinistra in Italia perché anch'io credo che ci siano delle diversità da sola verbale
E dall'altro da anche dal titolo scelto anche da alcuni interventi che ho sentito che mi pare
Fanno più intendere operazioni di galleggiamento che se quando si parla di governo secondo me si pensa più operazioni di galleggiamento che la sinistra che non resiste e credo che non posso porsi un problema di governo se ci si pone un problema di governo pudore si pensa a uno delle tante operazioni
Da giocare dentro dentro i palazzi l'altra questione
Mi pare carente in questo dibattito e come si fa a parlare di sinistra se non si discute del sindacato
C'è la sinistra in Italia credo nel fatta anche della sinistra sociale rappresentato dal sindacato dei lavoratori io credo che il problema principale s'invola appunto
Fare qualsiasi ragionamento di sinistra quello che abbia
Dare un contributo alla ricostruzione del sindacato dei lavoratori
Io credo che non si può far finta che non esista ruolo sono qui consecutiva parlare di D'Antoni
Bastano fa un po'ridere nel senso che quello che dice D'Antoni oggi è quello che le tre confederazioni ha già realizzato assieme ad alcuni anni non anche D'Antoni si sta inventando niente
Il comportamento di CGIL CISL UIL è quello voglio dire e quella la pratica e la pratica sindacale
Lo deve affrontare la questione sindacale di ricostruire il sindacato dei lavoratori significa prendere atto di cosa sono diventate oggi CGIL CISL UIL
E sciogliere queste equivoco rispetto al punto a a ragionamenti che si stanno facendo che si stanno facendo qui dentro che se non si scioglie queste equivoco non ci spiegherà mai perché le lotte importanti dei lavoratori finiscono da un po'di tempo con delle grosse sconfitte
Allora è cominciata questa vicenda nel mille novecentottanta la Fia alla figlia di operai hanno perso perché pensavano di lottare solo contro Agnelli
E invece avevano un altro avversario ce l'avevano in casa e sono stati quelli che han fatto l'accordo
Consentendo la figlia di avviare una grossa operazione di normalizzazione dalla classe operaia non solo non solo a Torino oppure vogliamo parlare degli scioperi generali qui ci sono molti tra di noi che nell'ultimo anno e mezzo hanno chiesto
E ottenuto da CGIL CISL UIL dagli scioperi generali
Se ottenuto lo sciopero generale per difendere la scala mobile può è un fatto l'accordo per abolirlo c'ha proposto e ottenuto lo sciopero generale per difendere lo Stato sociale e sappiamo come è andata a finire
I lavoratori code sull'occupazione costa succedendo lode straordinaria la lancia di Chivasso all'Alenia di Pomigliano
E comunque le cose vanno a finire male che vada a finire male per i lavoratori ma che vada a finire male per il lavoratore venga all'improvviso
Patronato governo son diventati particolarmente Pepe perversi L'Avana finire male perché la carica antagonista dei lavoratori non ha gestito dalle organizzazioni che storicamente li hanno rappresentati e che oggi sono CGIL CISL UIL i quali assecondano i processi di governo dell'economia portati avanti Damato Italia da grande da grande padronato
Io credo che p o discutere anche di questa cosa altrimenti se la discussione non affronta questo problema
Credo che non si va non si va molto lontano ci si può ci si potrebbe trovare come dare cento passate passato facendo finta di essere tutti d'accordo poi in realtà non sia d'accordo su niente perché la gestione pratica portò in altre direzioni
L'altra questione che brevemente voglio affrontare riguarda
I tempi
Allora è giusto io son convinto che si ricostruisce la sinistra intorno a dei contenuti che Bill o discutere
Ma bisogna anche sapere che ci vogliono cinque o dieci anni per radicare nel nostro Paese una pratica di massa di sinistra c'è qui se qualcuno pensa che
Insomma fuori non è successo niente degli ultimi dieci anni che basta che in cinque
La seconda che a questa sostanziale inadeguatezza di sinistra in questa risposta
Come dire non riassume tutto il il possibile potenziale di lotta a queste tendenze
Che invece potrebbe essere naturalmente senza dispiegare magnifiche sorti e progressive essa in campo con ben maggiore efficacia di quelle in cui c'è oggi su questa contraddizione io credo noi dobbiamo intervenire i tempi perché questi
A me pare che noi siamo di fronte del resto lo diceva l'introduzione a una eccetera azione violenta nel corso della quale secondo me
Sì definisce tende a essere definito si definiva il Tirreno dello scontro per i prossimi anni il terreno dello scontro a più lambito la morfologia le sue caratteristiche il terreno in cui si è già cita il conflitto sociale le tensioni per la liberazione delle persone il contrasto fra ambiente e sviluppo di un accordo tra nord e sud il nel nostro Paese
Tutte queste questioni fondamentali dell'agire politico
Interverranno in una situazione tutt'affatto modificata la modificazione di questo terreno eh io credo il problema principale del nostro intervento per poteva influenzare la definizione di questo quadro
Il governo Ciampi da questo punto di vista è una sollecitazione su Dinoi fortissima a ragionare in questi termini e assimiliate compagni hanno ricordato in termini che io non ricordo perché mi totalmente consenziente
Diciamo la vicenda del diciotto aprile e l'analisi sui processi sottostanti a quel vuoto anche tu lo ricorda
Bene il governo Ciampi è in fondo insieme lecito
Di quel voto e lo scioglimento di un'ambiguità che in esso è contenuto
Nel senso che alla domanda ambigua ed elementare di cambio per usare un'accezione spagnola
Che in che aveva gradita dalla richiesta al cambio delle classi dirigenti allora chiesto il cambio del ceto politico dirigente a questa domanda viene data una risposta comico che annuncia
E ed è una risposta efficace
Io credo che noi non possiamo saltare il fatto che in una larga parte di opinione pubblica c'è un volano di consenso a Ciampi e al suo governo perché in qualche modo esso rappresenta la faccia pulita
Rispetta la faccia sporca dei governi dica sia Andreotti e di caccia però
Anzi si potrebbe dire che la borghesia Ippolito la sua faccia scusate la la formula un po'troppo sinteticamente classista
Ma io credo che noi non possiamo non vedere insieme la continuità il salto che c'è nel governo Ciampi rispetto al precedente governo Amato la continuità e il salto
Nel senso che questo governo si presenta come un Governo istituzionale del mercato
Il mercato assume il Governo del Paese attraverso la figura del governatore cioè attraverso il programma che il governatore invero insegne quello de la stabilità della moneta
Cioè quella della cancellazione di tutte le Autonomie di classe della persona della natura rispetto a questo paradigma del mercato che viene assunta dal governo e assolutizzato
Badate questo cambia cambia nel profondo
Il rapporto tra la politica e il governo tanto più se io dovessi scrivere una formula renano scriverei o le somme non la vedo ma opporsi governare c'è insieme
Che a me anch'io come in questo periodo non si pone mi fa un piacere sempre un po'paura insomma questa cosa
Partito di lotta e di governo insomma insomma c'è io io sarei più tranquillo a dire opporci oggi per governare domani ecco cioè insomma scandirà e anche una sequenza temporale
Rispetto rispetto ai programmi praticabili all'azione confederazione conseguibile ma ma bisogna sapere che questa struttura questo governo Ciampi a realtà modifica profondamente la politica
La coalizione che viene formata non è più la coalizione di governo sulla base dei programmi che i partiti presentano su cui prendono i voti e poi si mettono d'accordo magari anche per l'utenza
Ma invece il mercato nella forma del governatore che sceglie la coalizione
La compagine cioè gode di un consenso extraparlamentare
Sulla base del quale compone il Governo e interviene nella costruzione degli schieramenti politici infatti i partiti vengono scardinati e tendenzialmente si dà luogo a delle aggregazioni che si configurano come coalizioni elettorali
Il punto su cui secondo me bisogna insistere e che questo tentativo è quello di in mortificare ogni condizione di autonomia insisto delle persone
Delle classi
Delle aggregazioni degli antagonismi
L'idea cioè è una è un'idea di stabilizzazione moderata
E di forte curvatura autorità Elia autoritaria sia perché i contenuti sono gelati in partenza il mercato sia tale forma di governo dei processi
In questa condizione in questa condizione
La sinistra è di fronte a una sfida di vita o di morte
Perché o è in grado di concepire un'alternativa a questo processo
Oppure neanche il più nobile dei vecchi modi di atteggiarsi spetta alla politica funziona più
La sinistra ha sempre fatto ha sempre in realtà criticato le conseguenze sociali delle politiche dei governi in carica e la sua iniquità
E insieme ha sparato diciamo così sul carattere di inefficienza inefficacia cialtroneria lattoneria delle classi dirigenti
Questo impasto in nome del quale si potevano far valere gli interessi nazionali contro diciamo le deviazioni del governo in carica non funziona più
Perché il governo Ciampi appunto la faccia pulita dalla borghesia
A questo punto se vuoi vivere devi vivere in nome di un'alternativa di democrazia e di contenuti non puoi vivere il nome del fatto che loro sono straccioni e tu saresti più bravo di loro
La la la B il vecchio impianto insisto anche il più nobile da sinistra quello di essere un'alternativa in nome della nazione
Ed è il Paese questa cosa non esiste più e bocciata da questo drammatico passaggio di regime dal vecchio regime al nuovo regime e e ormai noi dobbiamo essa è in grado di Candida c'è un'alternativa rispetto al governo borghese rispetto al governo borghese
E questo governo borghese dalla faccia pulita è un Governo che appunto rimodella la politica e la società
Questo a me pare il punto di il punto drammatico di oggi
Ma se questo processo per questo perché questo processo si possa compiere ecco qui questione di tempi ha bisogno di due elementi uno
L'omologazione
Di tutte le forze politiche che contano
Al primato del mercato e a questo nuovo paradigma del Governo l'omologazione
Cioè in qualche misura deve covare dentro al Paese una nuova grande operazione trasformista non più quelle in nome del quale l'assegnista fa la politica la gamba destra ma quella in cui la sinistra fa la politica del mercato
Cioè del suo avversario storico la sinistra dismette non solo le ambizioni di come dire
Fuoriuscita dal capitalismo
Ma dismette anche le sue ambizioni di forte con forte condizionamento del mercato
E e di regolazione del mercato e si candida a essere si candida a essere un Governo del mercato
Questa è la nuova operazione trasformista che sta covando lascia italiana
Condizione peraltro necessaria per garantire la stabilità di questo processo e l'altro elemento coessenziale
Un governo dell'economia fatto attraverso un assetto neo corporativo
Durante il quale venga cambiata la natura del sindacato non più rappresentante dei lavoratori dei loro interessi ma invece istituzione che insieme altre due istruzione il Governo e sistema delle imprese partecipa al concerto dell'economia dato il paradigma d'accatto e tentando di operare degli elementi come dire di
Di adattabili di adattamento
Al mercato e del mercato a queste di esigenze ai fini di consenso sociale
Se questa operazione riesce il futuro della sinistra quella che giustamente ammenda sotto indica come via per segnare una discontinuità
Ai comincia da un punto terribilmente basso
Ai comincia popolo e in termini occhi in cui sarà obbligatorio proporsi una lunghissima marcia attraverso la società le contraddizioni e la politica
Questo esito secondo me non è ancora obbligato e scontato
Questo esito possibile anzi secondo me
In termini di previsione
Probabile probabile per lo stato di scasso delle sinistre per il coinvolgimento nel sindacato ha già realizzato negli anni ottanta e fin qui nella istituzionalizzazione in accettazione logica compatibilità e nella crisi capo per i lavoratori va bene
Perciò è probabile questo esito ma non è non è scontato
Si può ancora tentare di Aprica dalle contraddizioni in questa in questo percorso in grado di determinare non
Le condizioni per una lunga marcia tale a società sono lesioni ma attraverso attività di attivare l'agire politico con una capacità di influenzare i processi reali in corso
Sapendo che è intervenuto a Piergiorgio
Un punto drammatico io non dico neanche una parola in meno della sua critica sindacato confederale
Ma tu non puoi saltare però che questo processo ha mangiato immagine riformismo economico distributivo
E che le basi materiali del compromesso cioè questo pura sono saltate per cui la sinistra e Falco gli fa i conti diciamo con questo problema cioè con l'amica e apertura di spazi affinché le conquiste possono davvero realizzasse
Ma come si può riaprire allora delle contraddizioni io vedo finisco subito tra i campi in cui lavorare mai e insisto con questa drammatica urgenza dei tempi proponendo cicche fare interni e di mesi e non di anni di mezzi Primo il rapporto con il conflitto sociale
In Italia ancora qualche minuto si può le istruzioni Sosuke d'Italia in Italia diversamente dagli altri Paesi d'Europa e bisogna pure che prima o poi cerchiamo di capire perché è
è si è è sceso in campo un movimento di lotta
A sui provvedimenti Amato senza confronto con nessun'altra esperienza contemporanea in Europa
Perché è
Come mai
E come mai questa materialità di un contatto di classe ha preso la forza di un movimento di queste proporzioni insieme ordinato dal sindacalismo confederale quello che lega il richiamo ordinato perché i sindacati non hanno promosso il movimento
E insieme a fatica al mente critico di massa nei confronti del sindacato ma quel movimento è durato al fine di consigli in reti di questo elenco traduzione fanno la manifestazione del ventisette che uno dei fatti politici e sociali più importanti del Paese e promuova e promuovere i referendum
E e
Nelle lotte articolate
Quando i lavoratori scelgono la via della ragionevole a di carità come nel caso della legna e Pomigliano avviene un fatto compagne e compagni che mi piacerebbe discutere a lungo con voi
Perché un fatto inedito nella storia sociale d'Italia
Sono tra quei compagni che ha partecipato alla vicenda di trentacinque giorni alla FIAT che considerano dicendo straordinari
Questi operai di Pomigliano hanno scioperato
In uno sciopero a oltranza per cinquantasei giorni cinquantasei giorni
Voi che pensassimo la condizione di un lavoratore che tra due mesi non prendo l'attribuzione lui la sua famiglia per due mesi
E voi che pensassimo quale pressione violentissime si esercita sul singolo lavoratore dopo venti trenta quaranta giorni di sciopero
Quella dotato di al Fatah uno sciopero a oltranza senza neanche un picchetto davanti alla fabbrica non ce n'era bisogno
E dire una classe ed è una classe operaia ad altissima professionalità gli ha fatto una lotta in cui ci sono impegnate il sindacato locale affondo con quello straordinario con Silvio la comunità di Pomigliano ma aveva contro il sindacato nazionale di categoria confederali
Ha tenuto cinquantasei giorni ha subito un accordo fra cui punto cui ha votato controlla limita e poi ha votato segretamente come proseguirà la lotta non si è spaccata non sia divisa non sia lasciata e ha deciso di rientrare in fabbrica Paolo cha particolato e oggi è ottava ora diciotto articolato che fanno in fabbrica pene nel dicendomi che si conclude intermediari Cal mentre idea sulla vicenda FIAT radicalmente
E quell'avvocato e si incontrano sulla piazza il il primo maggio la sedia senza cedere il nuovo federale ma con un po'di noi di di compagni intellettuali di che gli dice va be'insomma davvero avete vissuto ha stornato ce ne sono di Marco la mia domanda è non perché hanno perso secondo me è evidente che perdeva acqua quella partita la mia domanda che mi sembra più interessante e perché esistito un compito così
E che ha un compito così non si non finisce la disperazione della cottura ma invece alla continuità di andare avanti perché se non è cambiato qualche cosa anche la coscienza di quella gente
Se non è cambiata cioè la percezione del fatto che il sindacato di può anche essere avverso ma tu non lo molli e lo costringe a fare i conti con questa spina nel fianco
Ma se è così qual è il nostro compito allora è stato il conflitto sociale non interni di invocazione ma in termini di costruzione in termini di ragioniamo sull'appuntamento successivo col ventisette sei e su che base
Secondo
La domanda di democrazia
Domanda ambigua contraddittoria
Ma mentre vanno avanti questi processi che appunto hanno questo segno di elitario oligarchico
La domanda di democrazia nostre spezzato su molti fronti lega moltissime ma ce n'è una come qui è stata ricordata
Da Galasso da Calamida
Che ha un peso di società che non è una questione che riguarda il sindacato e neppure soltanto l'avvocato e della questione che vive attorno al referendum sull'articolo diciannove
Perché in una in una tendenza appunto ad una ad un governo oligarchico è una tendenza all'Italia a istituire ai lavoratori
Il diritto certo di rappresentanza democratica loro e dei loro interessi
E il diritto certo di conferire un mandato al sindacato appare o non fare l'accordo
è un lamento come dire solfa ordinatore di qualsiasi altro elemento che riguarda le politiche sindacali sindacato dopo dopo che ci fosse una una condizione democratica così può fare come vuole essere unitario non esserlo essere unita che pluralista estero pluralista o no
In ogni caso ci sarebbe una garanzia per i lavoratori che il sindacato può fare un accordo solo se lo gli attribuiscono la facoltà di farlo e se no no
Questo elemento è una zeppa mortale sul cammino del sindacato unico così in condizione quella sindacato unica necessaria paganti ha lasciato neo corporativo ma se si agli atti da qui
Si apre una contraddizione ci si riferisce anche al conflitto fortemente destabilizzante
Perché questo sistema economico sociale dagli aneddoti immagini von mistici vive soltanto scompaginato il suo i suoi avversari
Non consentendo una comunicazione tra le domande di da sui cambiamenti di resistenza perché nel momento alta ancorché attraverso il conflitto si stabilisce un rapporto con una forma di democrazia di partecipazione questa soluzione della crisi italiana non sarebbe possibile
Terzo
Ho finito le domande diciamo così
Extra mercantili che già vivono nella città italiana Mexès mercantili e quindi di critica in qualche misura vivente di questo primo animato di questo paradigma anarchia
Mi riferisco a quelle che riguardano la pace
A quelle Cologgi Ste
All'esperienza di volontariato a storiche come quelle dei centri sociali
Mi riferisco insomma d'una percezione
Che non è come dire racchiusa nel campo della sinistra storica
E della sua cultura pure
Necessaria nella sua evoluzione a costruire un nuovo a sinistra e vera sinistra
Mi riferisco a forme diverse di critica dell'ordine delle cose esistenti che avviene sul terreno dei comportamenti invece che sul classico terreno Della politiche come noi la conosciamo
Che rapporto c'è tale esigenza necessaria di ricostruire la politica come modalità di relazione tra la condizione sociale
La lotta politica le nuove forme di democrazia la questione del governo e i comportamenti
Tanti comportamenti che appunto già assunto uno quella condizione mi ha extra mercantile che sarebbe necessaria per prospettare una qualche cambiamento il significato di questo asse
Quale rapporto teniamo
Ecco io vedo qui la necessità per noi allora di pensare un movimento politico di massa
Questa convenzione per l'alternativa di cui si è parlato deve essere il fare e il pensare il fare e il pensa
Debbo dire per questo ma forse c'è una differenza terminologica che io non sono d'accordo con Edo
Che noi dovremmo fare un'alleanza democratica di sinistra no noi dovremmo essere lo specchio della FAO Pescia mento dell'Alleanza Democratica Sinisi Alleanza democratica è il contrario di quello di cui noi abbiamo bisogno noi abbiamo bisogno non di una coalizione elettorale
Che propone uno sbocco a destra della critica della politica come partecipazione di massa ma invece della revisione attraverso un radicale com'critica dei nostri comportamenti della politica fa corrente del movimento operaio di quest'ultimo decennio della possibilità di chi e privato oggi della politica ed è privato e la politica sia che lo sappia che non lo sappia cioè sia attraverso i processi di passività azione che dia stagnazione che di esclusione
Di degli appropriarsi della politica
Questa i credo io credo il compito che ne dobbiamo avere e secondo me ci posso anche decidere delle cose concrete da poterlo fare Print
I banchetti
Non un non è su una bozza petizione di sfatare
Bisogna raggiungere i settecento mila firme per il referendum tra la democratizzazione del sindacato è la Parigi sarebbe la prima inversione di tendenza nei processi evitarli oligarchici in corso la prima zeppa ripreso a l'esigenza di ricominciare da un altro punto di vista il banchetto è un problema di apporto di idea dalla politica di processo di costruzione di io organizzazione della forza
Secondo
Lassini segreto a posto
Un'assise come dire che che è pronto che proceda dai bassi
Se vogliamo farla non so quanto a due mesi Carlo non so quando la vogliamo fare dei bisogna cominciare adesso
A consentire che le forme di associazione le forme di autorganizzazione quelli che vogliono provarci comincino a discutere a incontrarsi a scagliare a Cometa confronto a socializzare
Delle relazioni l'assise non può essere la convenzione dei grandi capi del movimento operaio che si è incontrato insieme cosa di cui c'è assoluto bisogno ma devono incontrarsi insieme a quel popolo di sinistra che oggi non è in grado di darsi un senso di identità di appartenenza di programma
E che diresse suscitato perché questo diventa il protagonista insieme alle forze della sinistra di cui si sono per fare questa nuovo patto fra fare questa nuova convenzione io credo che un elemento che potrebbe aiutarci questa strada e darci un appuntamento questo più avvicinato
Per approvare a delineare quattro o cinque al obiettivi di alternativa al programma del governo Ciampi e pensare a progettare la crescita di un movimento intanto di opposizione a questo governo grazie
Allora è il compagno pesci lavoratore della scuola
Una discussione secondo me dovrebbe partire dalla condivisione di un dato di fatto che poi è emerso anche però non se ne traggono le conseguenze a mio padre
Dalla ormai irreversibile crisi delle forme di rappresentanza di organizzazione del conflitto sociale di classe in particolare nei Paesi a capitalismo maturo
La percezione che ognuno di voi credo a del carattere parziale della propria appartenenza all'interno delle forze che hanno sostenuto il no
O che stanno sostenendo
La raccolta stessa delle firme in materia sociale sindacale
è strettamente legata alla più generale crisi del sistema politico che indipendentemente dal merito della magistratura va collocata su scala sopranazionale
Io insisto su questo perché noi discutiamo però siamo più capaci di collocare quello che sta accadendo su scala sulla nazionale
Non si può
Costruire un soggetto politico nuovo senza affrontare i problemi dei vincoli internazionali
A questo proposito i grandi movimenti che hanno caratterizzato dall'ottantanove in poi lo scenario internazionale per esempio la gente che ha varcato il muro a Berlino o lo seniores o le lotte degli immigrati a Parigi e lo stesso in parte movimento dell'autunno nostro
Si sono sviluppati fuori o comunque in contraddizione con le forme classiche rappresentanza politica e sindacale
Quindi dato dalla crisi rappresentanza non è soltanto italiano e specifico della vicenda di Tangentopoli a un percorso più generale
E quindi di conseguenza aveva bisogno tranne leggo tutte le considerazioni da questo ripetere che siamo in una situazione di crisi rappresentanza politica e sindacale e continuare
A discutere per Stati maggiori o dividersi
Indipendentemente da una chiarificazione su questo mi sembra veramente
Paradossale
Le forme di strumenti di organizzazione sindacale di partito e anche certo associazionismo collaterale ai partiti vedi costituente dalla strada ovvio di esperienze di altro tipo
Sono esprimo questa crisi stanza qual è il motivo qual è l'origine quali sono secondo me le origini lì tre motivi di questa crisi di politica e sindacale di rappresentanza
Primo l'ha detto mio a Bertinotti e qui però bisogna approfondirlo la crisi del meccanismo di ridistribuzione del reddito
E degli ammortizzatori sociali
Connessa alla grande riorganizzazione del modo di Puccioni capitalistico per entità dimensione paragonabile a quella intorno agli anni Trenta
Non è possibile noi coprire fare delle lotte delle iniziative di lotta sugli interessi parziali senza sapere che questo tipo di e il scadenze iniziative sono già vecchie perché presuppongono qualcosa da ridistribuire presuppongo qualcosa che lo Stato debba ridistribuire pulizie delle lotte concrete
Da qui la crisi del riformismo strutturale
Quindi le illusioni di alcuni otto anni del Governo o tramite organizzazioni di patteggiamenti belli pere sopravvivere circa quello che resta da ridistribuire soldo il modo migliore per affossare le residue
Volontà di opposizione antagonistica
Secondo punto una crisi sul piano teorico del paradigma e di lettura del sociale esclusivo possiamo solo affronta che però sono il fatto che se non l'abbiamo categorie uni univoche di approfondimento
Il DiVersi le diverse organizzazioni verdi Rifondazione Pippo si dividerà continuamente al proprio interno
Magari il suo sulla scorta di questa scadenza di oggi ma conserveranno quella schizofrenia di lettura diversa usando categorie diverse rispetto al fatto
Terzo il ruolo determinante dell'informazione della formazione una sinistra che che voli non si occupa di informazione non è il modo in cui compaiono gli ha opposto il polo informativo e formativo nel modo in cui si ritorna nel sociale nei luoghi in cui si distribuisce l'informazione e la formazione
A causa di tutto ciò
Gli apparati della sinistra non soltanto riformisti ignorano o al peggio o al meglio c'è un ascolto tattico in particolare l'esperienza ambientaliste femministe
Diventando sempre più autoreferenziali sistemicamente come si dice oggi
Anche le attuali forme di opposizione restano in larga misura interni all'orizzonte di una rappresentanza anche quella relativa al lavoro che continua a basarsi su quegli stessi meccanismi di concertazione distribuzione vedi raccordo trentuno luglio
A tutto ciò
A tutto ciò seppure in forma spesso caotica e a volte ambigua negli anni ottanta si è tentato di rispondere con la realizzazione di forme di autorganizzazione che hanno avuto il merito di dire che la Seconda Repubblica era già realizzata vedendo vedi così chimismo competitivo trovò la banca italiana parlava a Bertinotti
Del mercato ebbe è il compimento l'esito di alcune scelte che nella nota lo so infatti oltre una gestione monetaria la separazione la banca dalla corte solo ha portato che la politica è stato omesso dal mercato davo sulla incidenza sul livello coloro
Speriamo che le forze che animo questo dibattito non rinunciano a svolge il proprio ruolo qui adesso
Senza aspettare i rispettivi congressi di organizzazione senza aspettare che Rifondazione Comunista faccia il suo congresso in autunno senza aspettare che il PDS faccia il suo congresso in autunno senza aspettare che la Rete
No faccia la sua incontri e qui ci desse una presenta indios chiara e certa
No che cosa significa aver partecipato a questa iniziativa all'interno finito all'interno delle rispettive organizzazioni perché noi rischiamo così di ulteriormente di disaggregare di dividere se voi anche Beldi Rifondazione vede
In conseguenza che all'interno dei gruppi gli apparati delle organizzazioni esistenti presenti qua c'è una lettura probabilmente diversa di quanto lo discutiamo
Allora o l'uno o l'altra o c'è un'assunzione responsabile ho finito
Posso togliendo mi costringe a toglierti la parola però se io sentito Bertinotti di fatto va be'interessa questa revisione da lavoro ma interessa Io donna lavora e ciò diritto ne parla chiaro
Io poi io io pago adesso la CGIL ha vent'anni e quindi c'ho diritto e parla come gli altri Nocco DiVersi chiaro per caso già d'informazione non può bordure su questo non costruiamo niente ho richiamato anche Bertinotti sì ma io so soltanto ma non è sottoposto a Coppa questo è chiaro no ora io posso pure esse due Debbie Scola ma il problema è la concezione che se ripete qua
Che non modificheremo niente se non rispetteremo integralmente no il fatto che ognuno è in grado di ragiona vado a testa chiaro chiaro filo scusate viene
Speriamo di finire diversamente in un'altra occasione
Prima di dare la parola Raniero la Valle dava notizia di una Assemblea
Convocata per il quattro giugno quindi fra una settimana le cinque nei locali della Cooperativa vivere due mila piazza Sonnino
Ed è un'assemblea convocata da vari centri da associazioni come arci Alice nella città Auro e Marco blitz Brancaleone Breakout CFP Spinaceto Capodarco Casa dei diritti sociali vivere due mila eccetera insomma una serie di associazioni proprio sul tema della dell'esperienza dell'associazionismo e dei centri sociali parecchi dei quali hanno delle difficoltà e sono minacciati di sgombero
La parola Raniero la Valle
Vorrei
Enunciare cinque o sei punti il principio come un'agenda per una riflessione ulteriore che non per una discorso perché non c'è il tempo per farlo
Ora il primo punto che vorrei dire e che secondo me non si può neanche cominciare a discutere
Su un ruolo della sinistra senza che noi prendiamo una posizione facciamo una scelta riguarda un evento che ci può coinvolgere di qui a pochissimo tempo e che la guerra nell'ex Jugoslavia
Noi possiamo trovarci tra pochissimo tempo coinvolti in una guerra una guerra europea una guerra civile europea probabilmente disgregazioni GP d'Europa con tutti i suoi sogni di unità di competizione con gli Stati Uniti eccetera eccetera
Possiamo essere coinvolti in una guerra civile europea con forze di terra italiani c'è un ministro socialista
Della difesa perché per questo pare che il primo socialista ancora sopravviva un ministro socialista la difesa che aspetta una revoca dell'impedimento dato della CSCE all'intervento di un Paese
In in un in un paese confinante per mandare le truppe italiane in Jugoslavia per un intervento che non è quello dell'ONU che sarete pur necessaria un'altra cosa e la partecipazione ad una guerra
E vorrei dire a parte le grandi questioni pace guerre certo di cui parlerò tra un momento e questo sarebbe una cosa credo distruttiva per l'Italia e per le cose che ci interessano anche sul piano degli interessi dei diritti dei lavoratori
Perché un coinvolgimento italiano in una guerra adriatica
Europea alla vigilia della stagione estiva turistica può portare un collasso di tutta l'industria turistica con una perdita forse trenta mila miliardi quindi con conseguenze gravissimo su tutta la questione
Del dell'economia italiana più punto secondo punto
E che a mio parere la sinistra si definisce non per rapporto a una destra non dobbiamo credo essere in nessun modo corrivi a questo luogo comune ormai invalso che siccome ci sarà il maggioritario bisogna polarizzare su due schieramenti di testi di Sinisa per cui la critica la DC perché non si ostina a non volere era al assolvere al ruolo di destra che questi architetti del nuovo sistema
Le le le le attribuiscono io credo che la sinistra si definisca non per la porta una destra in contrapposizione con la destra ma in una contrapposizione al mondo così come cioè la critica all'esistente di cui parlava
Sì l'ha salvato c'è la sinistra sì contrappone all'esistente al mondo come in quanto questo mondo abbia di ingiusto di invivibile
Di infelicità ante e così via
E quindi il compito della sinistra e di cambiare il mondo scusate
La parola forte ma per cambiare il mondo bisogna cambiare anche noi stessi questo è una cosa che i vecchi rivoluzionari sapevano benissimo non si può pretendere che cambino gli altri se non mettiamo in gioco negli stessi se non cambiamo
Noi stessi treni allora che cosa c'è da cambiare in questo mondo il mondo come il mondo com'è che appunto è diventato tutto il solo mercato come diceva Bertinotti
Il mondo com'è che noi critichiamo si organizza intorno due cose assunte come assolutamente dominanti prioritari
Di queste due cose una è fisiologica al mercato
L'altra no e perciò la sua scelta è una scelta politica siccome perversa la prima cosa su cui si struttura il mondo come solo gli interessi
Interessa niente di illegittimo attualmente ci sono interessi legittimi interessi legittimi
Ciò che è illegittimo e mentre gli interessi al centro e alla suprema gerarchia di ogni di ogni priorità e di ogni scelta politiche sociali in Teresa e questo per il profitto la rendita o gli interessi subì dei lavoratori dipendenti comunque gli interessi al centro di tutto quindi come assolute determinanti di tutti i comportamenti politici e sociali ma l'altra scelta che connessa a questa è la scelta della guerra
La guerra connessa agli interessi e la scelta dello strumento ultimo per difendere e affermare questi interessi
E direi che c'è quasi emblematicamente questo nuovo modello dello stato ristrutturato nel capitalistico nel modello italiano di difesa che trasferisce dalla difesa della patria la difesa degli interessi il compito delle forze armate fa della guerra lo strumento per la difesa degli interessi quindi interessi e guerra cioè violenza in tutte le sue formicolio e poi va dalla mafia
Fino al conflitto internazionale interessi e violenza
Per realizzarli questo il mondo come nel suo nucleo
Fondamentali allora una sinistra secondo me che si vuole contrapporre a questo mondo deve assumere esattamente l'inverso vale a dire assumere la priorità dei diritti sugli interessi e della pace contro la guerra questi Parisio i due elementi che in qualche modo dovrebbero caratterizzare una scelta di sinistra primato dei diritti della lotta per i diritti e Scelta dirimente della pace
E perciò scelta e quindi aggregazioni di quei soggetti che sono per condizione sociale per cultura per scelta gli assertori del primato di diritti sugli interessi compresi i propri e del primato della pace su qualsiasi pretesa utilità della guerra
Allora quarto punto cosa vuol dire i diritti la lotta per i diritti la lotta per i diritti vuol dire la lotta per i diritti dei singoli delle persone nelle loro differenze qui del sud la tralascio tutte le esemplificazioni donne eccetera e i diritti dei popoli i diritti dei popoli che sono altrettanto pregnanti e forti per un contenuto
Di un programma di sinistra
Questo che cosa vuol dire che nessun interesse né nazionale né corporativo né internazionale può essere perseguito
Che lei da i diritti delle persone e dei popoli
Diritti fondamentali a cominciare dei diritti fondamentali che sono inerenti alla persona i popoli e quindi in un certo senso i diritti devono andare indietro alle persone ai popoli in qualunque condizione essi siano e dovunque essi siano e dunque per esempio c'è un diritto dello straniero in Italia
Che inerente la sua qualità di persona che deve far parte di un programma di sinistra
La la di essere tutelato e c'è un diritto del popolo e dei popoli
Sia che questo popolo abbia uno Stato sia che sia fuori del suo stato sia che non abbia uno stato c'è un diritto del popolo bosniaco o del popolo serbo o del popolo palestinese che dovrebbe essere lo stesso dovunque questo popolo vive in qualsiasi configurazione istituzionale e politica si trovi
Esemplifica o per il popolo palestinese è chiaro che esiste un diritto del popolo palestinese è uno Stato e questo è fuori discussione ma i diritti dei palestinesi criteri prestigiosi anche come i palestinesi cioè come il popolo palestinese
Devono essere realizzati anche prima della realizzazione dello Stato sia quando il popolo palestinese sta nei territori occupati sia quando sta in Israele e sia quando sta anche in Italia c'è un diritto degli stranieri come tali che va riconosciuto anche nel nostro Paese
Quinto punto la sinistra
Deve essere las la sinistra dei diritti di tutti non la sinistra degli interessi di sinistra
Qui mi pare che sta si debba ristabilire una certa distinzione di ruoli
Gli interessi dei lavoratori in fabbrica in quanto contrapposte da altri interessi sono peculiare in materia di lotta del sindacato appunto contro la tendenza alla corporativi Zazie ora la concertazione
Ma il diritto dei lavoratori infatti che ha i diritti dei lavoratori sono degli universali politici
Perché nel diritto di ciascuno si giochi il diritto di tutti e perciò queste una materia politica per eccellenza e in materia di una sinistra politica non di una sinistra associare la sinistra sindacale
Per esempio semplifico rapidamente l'abolizione della scala mobile non ha leso un interesse dei lavoratori abrogato un diritto
Che è quello del rispetto del contratto originario di lavoro per cui una prestazione d'opera corrisponde la prestazione di mezzi monetari che sono prossimi voti un certo potere d'acquisto
Sia qui mezzi monetari corrisponde un minore potere d'acquisto non c'è solamente una lesione di interessi c'è una violazione di un diritto di quel diritto che era stato fissato in quel contratto originario che poi ieri al centro del sistema capitalistico del sistema di mercato
Oggi la cosa che va segreto analizzata e che questa nuova repubblica che sta nascendo non solo lede gli interessi dei deboli dei poveri dei lavoratori dei dipendenti di tutti i minori ma lei de ed vivono agli inizi i diritti
Ti
Di tutti a cominciare naturalmente dei diritti più deboli e meno garantiti e perciò oggi c'è una grande lotta per i diritti che deve essere deve assumere una estrema priorità Sesto punto allora la dei diritti e della pace la pace al centro della scenetta la pace come principio ordinatore della vita sociale non solamente come rinuncia alla guerra per per fratellanza o per buon cuore la pace come diciamo il criterio ordinatore di una società che appunto rinuncia all'uso della violenza per far prevalere certi interessi contro altri interessi e che mette invece al centro di tutto i diritti
E perciò
Insomma la rivendicazione di questo contenuto scusate se faccio questo accenno mi pare importante per la storia nostra anche della sinistra la pace
E è chiaro che come concetto ideale un patrimonio di molte tradizioni che arriva qui attraverso molti fingono spesso molte storie
Però dobbiamo una buona volta riconoscere che la possibilità storica della pace oggi dopo la terribile era della della del possibile olocausto nucleare automi quella possibilità storica di una pagina o realizzata Moggi possibile fuori dell'orrore della contrapposizione locali tra i blocchi è un'eredità politica
Che il comunismo ci ha lasciato morendo in eredità
Se fino a prova contraria Gorbaciov offre tutta la dirigenza sovietica era in qualche modo il punto terminale della storia comunista dell'Unione Sovietica del campo socialista beh
Non dimentichiamoci che morendo quel sistema ci ha lasciato questa cosa straordinaria che nessuno riteneva possibile cioè il superamento della primato dell'arma nucleare e la possibilità non raccolta neanche dalle sinistre europee di cominciare a costruire un mondo interdipendenti pacifico e non violento e così via così com'era nell'estrema proposta di questo comunismo
Morente o Dario che non voglio vendere la mia merce l'articolo undici della Costituzione invece dell'articolo diciannove per carità
Però voglio dire che quando noi proponiamo una grande lotta di massa per e portare in Parlamento una legge che dia attuazione concreta giuridica precettiva
Al ripudio della guerra che sta dell'articolo undici della Costituzione e nello Statuto dell'ONU noi facciamo un discorso e facciamo una proposta alla sinistra che non è solamente la proposta di un settori d'un sentimento
Di un suo possibile programma di opposizione
E di governo
Ma è la proposta di un'altra società di un altro modo di stare al mondo di un altro mondo di lottare per i diritti e perché
Se cedere d'accordo io raccomanderei a tutti noi la conseguente cioè noi vogliamo anche per ragioni
Operative tecniche di sala di ritorno indietro degli amici e compagni
Noi vorremmo diamo chiudere verso le due e mezza
Quindi lavorare intensamente certamente si prende un caffè chi ci riesce
Quindi per io pregherei di di tenere un po'presenti questi tempi anche per coloro che adesso parla ma abbiamo ancora sette otto iscritti
Possiamo ascoltarli tutti tranquillamente se questi sono i tempi e dare la garanzia tutti i partecipanti che verso le due e mezza concludiamo ma sul fatto che concludiamo davvero nel senso che dobbiamo prendere poi delle decisioni un modo nuovo di agire ma prendiamo decisioni vere non le deleghiamo mica qualcun altro se no dopo le decisioni che prendiamo dovremo farle nei prossimi nelle prossime settimane
Fatta questa piccolissima filippica allora Claudio Olivieri poi si prepara De Sanctis
Le ore semplicemente spiegare perché
Non sarei mostri compagni di strada dico non saremo vostri compagni di strada perché come militante
Di socialismo rivoluzionario penso che appunto i luoghi della discussione siano importanti e anche la chiarezza
Dire le cose come stanno io penso che Bertinotti aveva ragione a dire che c'è un'accelerazione indiscutibilmente in questi mesi forse in questi anni molto seria forse io dico un'accelerazione chiamala solo istituzionale significa vedere il pallido riflesso di questo di quanto è successo molto più profondamente nelle visti nelle viscere la società non solo nel nostro Paese ma più in generale
Scusa grazie
E dico anche che non non solo d'accordo non mi trova d'accordo
Quello che Bertinotti definiva l'inadeguatezza della sinistra perché di inadeguatezza non penso che si possa parlare quanto penso con molta più serietà bisogna parlare di un vero e proprio fallimento della sinistra ufficiale
Della sinistra istituzionale della sinistra così come l'abbiamo conosciuta o per lo meno come diciamo conosciamo la sinistra riformista del nostro Paese
Molte cose sono cambiate negli ultimi anni
Sicuramente c'è il crollo di un vecchio mondo
Sicuramente ci sono dei flussi profondi basta pensare solo alla più grande a ai più grandi flussi migratori che io penso da da decenni forse da secoli l'umanità conosca e l'incapacità di una sinistra di capire semplicemente questo il divorzio di questa sinistra dalla realtà è fortemente indicativo della incapacità di offrire una una risposta
Perché senza dubbio una svolta epocale io non penso che una svolta epocale che non è soltanto quello che è successo ovviamente il diciotto aprile
No la svolta epocale
Una svolta nella mondializzazione una svolta nel nostro pianeta e un uragano che si abbatte anche sull'Italia perché è senza dubbio quello che è successo da un anno a questa parte anche riflesso nel nostro Paese di quello che sta succedendo nel mondo
E anche Stato la radicalizzazione il cambiamento il movimento reale di centinaia di migliaia di persone riesce strano veramente ieri è un po'paradossale sentire certi commenti anche all'indomani
Dei risultati al diciotto aprile come se effettivamente dal ceo dal nota una consultazione che ha visto comunque in un certo modo superficialmente parzialmente coinvolta la popolazione si possa giudicare il senso la volontà di cambiamento la la domanda profonda che in questi anni è maturata come se appunto ci fosse una svolta a destra
Come quelle stesse persone che qualche settimana prima avevo dato vita appunto a scioperi generale manifestazioni all'ottava contestazione radicale delle burocrazie statali delle borgate sindacali di Stato
Come quella che ci sia quella che c'è stata in Italia cambiamenti estremamente profondi qualcuno citava Los Angeles beh io penso che quando si parla del governo delle città forse bisognerebbe pensare quello che è successo a Los Angeles
Non più tardi di un anno fa a quello che è stato comunque una rivolta così radicale all'interno di una le più grandi città dell'Occidente e non è più così lontano quello che è successo non Angelo perché incomincia a esserci qualcosa anche a Parigi
E attenzione che domani chi vuole governare città Koch cosa dovrà pensare anche rispetto a Milano rispetto a Roma a quello che dal basso si prepara allora
La sinistra italiana che disastri o penso bisogna dirlo con chiarezza senza senza senza paura di tracciare una linea netta
Di divisione e di critica e verificare all'interno di questa di netta chi ha il coraggio anche di fare un bilancio serio non superficiale di ciò che è accaduto e del perché è accaduto e non riversare le proprie in potenze
E i propri disastri
Su quelle che dovrebbero essere interlocutori certi in ultima analisi sulla gente e io penso che prima che di risultati elettorali organizzativi di crisi di militanti e cosa e cose del genere sia un problema di disastro politico in capacità di risposta politica e impotenza e impotenza che di comprensione
Basta pensare al fatto che noi ci troviamo ad alcune centinaia di chilometri da un genocidio in atto dalla genocidio delle popolazioni bosniaco musulmane da un'operazione che ricorda i peggiori crimini dell'umanità
Per farlo dello stupro etnico
Tempo si allo stupro etnico e ci preoccupiamo della stagione balneare sull'Adriatico perché queste purtroppo la risposta che che che rischiamo di dare alla incapacità di dire la verità di questa sinistra e purtroppo è tramonta una delle bandiere della della sinistra italiana la cosiddetta diversità la così detta diversità della sinistra italiana della e del comunismo italiano tramonta
Lo si diceva non per operazione di un'altra sinistra non per la critica rimase ordinata sinistra della critica corrosiva della realtà perché la tangentopoli bisogna dirlo e anche di sinistra e non solo del partito socialista
Qualcuno pensa anche anche
Ha ironizzato sui settantadue casi isolati che hanno coinvolto anche la storia della della della sinistra del partito comunista italiana e dei suoi eredi dei tronconi cui il Partito comunista
Italiano si è diviso allora dov'è il bilancio storico dove la diversità della sinistra italiana
Della sinistra riformista italiana perché non c'è stata solo questa sinistra io penso che a lei migliaia
Di giovani di lavoratori che negli anni settanta hanno alzato le bandiere di un'estrema sinistra di una sinistra extraparlamentare rivoluzionaria questo bilancio non non non va bene non non è accettabile
Allora ho porse governare e il titolo di questa di questa Assemblea
Bene governare francamente copie ci saremo aspettati qualcosa di più dal punto di vista di una proposta di governo se qualcuno vuole dal governo perlomeno dovrebbe dire che cosa significa andare al Governo al governo dell'economia dove non la società al Governo di chi sta in basso un luogo riformismo
Si è parlato di nuovo Riformista io penso che esattamente su questo che nasce una discriminante dagli organizzatori promotori di questa Assemblea perché riproporre oggi quella interni età alla lo stato di cose esistenti quella possibilità di riforma del dell'economia nazionale così come viene poi descritta
L'organizzazione dell'economia di questo Paese o lo stato sociale così come viene descritta subalterni la subalternità lo statalismo di tutta la sinistra riformista di questi anni esattamente riproporre il vecchio inganno in uniforme allora
Ne pensano che ci sia possibile una strategia di cambiamento radicale concludo su questo che sia extra parlamentare
Cioè che non abbia il proprio baricentro all'interno di quelle che sono comunque ne crediamo anche purtroppo interno di questo tipo di manifestazioni in ultima analisi le sirene elettorali le sirene del sei giugno lesive delle prossime elezioni politiche che sono poi alla alla alla alla fine l'elemento predominante nel mettere in crisi aggregati o nel ricomporre aggregati anziché guardare a quello che il baricentro reale di una forza che vuole cambiare radicalmente c'è la società e non per rivolgersi alla Società chi sta in basso e ricondurla all'interno delle istituzioni
Ma creare un percorso necessariamente rivoluzionario
Per l'autogoverno
Per l'anti statalismo per la possibilità di una nuova possibilità di socializzazione e di rivoluzione allora una strategia extra parlamentare una strategia indipendente dallo Stato ed all'economia nazionale altro non è che l'economia così come organizzata oggi c'è un'economia capitalista
Una strategia che si basi sulla possibilità di un cambiamento anche negli assetti dell'organizzazione di base lavoratori Tiboni parlava prima di quello che è stato il i crimini non solo quella FIAT ovviamente perpretati da una burocrazia sindacale nel nostro Paese certo il movimento dell'ottobre di quest'anno non è stato provocato dall'autorganizzazione non è stato provocato nemmeno la CGIL CISL e UIL questo sia chiaro
L'autorganizzazione comincia a raccontarsi l'autorganizzazione ha cominciato a verificarsi due ottobre per esempio l'autorganizzazione ha messo in campo messo in atto un'iniziativa per esempio l'abrogazione secca dell'articolo diciannove
L'autorganizzazione ovviamente ha di fronte un interrogativo è possibile che in Italia nasconde sindacato diverso
Un sindacato diverso da CGIL CISL e UIL un sindacalismo che sia indipendente dallo Stato e dal capitalismo un sindacalismo che sia effettivamente non solo democratico ma un sindacalismo che sia in qualche modo alternative rivoluzionarie che indichi
E che sia una leva di cambiamento radicale della della società per conclude
Una strategia di cambiamento che si rivolge a quelle energie per parlo di collettivi parlo di lavoratori di giovani di associazioni rivoluzionarie che esistono all'interno nostro paese perché esiste una tensione disperse diffusa all'interno del nostro Paese a cui ci rivolgiamo
Perché si possano unire
Ed è questo l'impegno che ne prendiamo c'è seguire un'altra strada ovviamente si continuerà a discutere nel merito si potrà continuare a polemizzare ma c'è una discriminante che una riproposizione
Ipotesi neo riformista è una ipotesi rivoluzionaria per una nuova idea di rivoluzione diminuzione democratiche rivoluzioni democratiche socialista di un cambiamento radicale che si rivolge oggi a tutti coloro i quali vogliono discutere vogliono pensare attorno a questa ipotesi e propone esattamente la riaggregazione L'Unità dei rivoluzionari attraverso percorsi democratici ciascuno attraverso la propria storia la propria indipendenza
Sì perché questo possa essere effettivamente una ricostruzione in una nuova sinistra rivoluzionaria
Peppino De Santis dopo palissandro
Carissimi compagni
Io avverto come radicale
La necessità di
Fare le cose che possiamo fare in squadra le squadre dei bassi o cose del genere
Sento la difficoltà enorme di questo lavoro
Eppure
Ho una fiducia sincera in questa
Ragionevole
E però
Qui sono state dette cose bellissima importanti stamattina
Come posso dire noi dobbiamo di più
Saper ascoltare e saper dire
Perché la faccenda e molto più complicato dei degli ottimi
Punti di vista che diciamo
Noi dobbiamo con grande sincerità
Legittimare
Molteplici punti di vista
Radenti
Anche estremi Zatti
Teoricamente audaci
E però ci dobbiamo sentire
Nel senso che noi dobbiamo coniugare due cose
Pensiero come posso dire
Il più volatile
è una concretezza però maniacale
Io parlare addirittura di esperienze
Nel senza badate carissimi compagni che le nostre scuole i maestri
Del moderno
Di questi due secoli che la sinistra anche questo no
Sono tanti
Io personalmente mi attribuisca tantissimo
Do eguale importanza la lettura di Elia scaletta di Massa e potere Marx
E anche a nel
Cosa voglio dire
Voglio dire
Pensieri
Audaci
Con la grande capacità anche di ripensare indietro
Le radici alla memoria
Il ragionamento che faceva Fausto sul conflitto così
è importantissimo determinante è però dall'altra parte oltre come dire questa pluralità stare ai fatti e io vi propongo un punto di vista quindi faccio così un intervento di metodo
Ecco mi piacerebbe
Come dire attirare la vostra attenzione
Sull'Italia guardata da Palermo
Ma non come fare un punto di vista da lì
Per arrivare a Milano a Torino ai Consigli di fabbrica
Domanda perché la sinistra le sinistre
Ai soldi con formule un po'veri non hanno avuto in questi anni
Non hanno intuito dieci anni fa la nuova mafia e non hanno avuto il protagonismo su questo
Di un gigantesco movimento di liberazione antimafia è tutto da fare
Nessuno si illuda
Perché un regime un regime crolla per corruzione e le sinistre
Sono assolutamente fuori campo
Questo è il punto la dobbiamo rispondere a queste domande
Oltre anche a queste
Io quello che dicono per esempio Da Rin le cose le dica Fausto devono dialogare con quest'altro punto di vista che anche territoriale
La centralità dei territori delle città
Questo è un paradigma da riassumere non so se se c'era forse c'era un tempo
Noi dobbiamo saper ragionare radicalmente su Palermo Palermo Palermo Milano Milano
Firenze
Roma su quali c'è un mistero
è una gran palude io parecchia né non tornava soltanto un mese qui sono rimasto sconcertato
Della manca insomma vanno non dico così cosa manca
Allora
Guardate che
Io dico così il punto di vista qual è il ragionamento che noi facciamo sulle cose di stamattina assumendo un dato il comando politico mafioso
Come peculiare dittatura sulla Sicilia
Come ragioniamo sul lavoro siciliano sul lavoro
Il lavoro dentro il comando politico ma più
Come ragioniamo sul mercato che non c'è
In Sicilia e poi potrei parlare del Mezzogiorno ma insomma chiaro cosa voglio dire
Cioè un mercato che non so se c'è o non c'è regolamentato è governato dal da una soggettività criminale
Il lavoro terziario cinquecento mila sono i lavoratori pubblici in Sicilia se parliamo di lavoro proprio parla della ore mare
Bene
Dentro una pubblica amministrazione altro che weberiana e clientelare una pubblica amministrazione criminale
E bisognerebbe scrivere su questo modello posta weberiano e post clientelare
La Pubblico ed è vera
Allora altra questione uno spunto allora carissimi amici e compagni
Lavoro va bene
Articolo diciannove benissimo centralissimo qui e ora
Stiamo dicendo tutte che adesso poi vediamo se a giugno diciamo quella lavora tutti qua
I tavolini non partono spiritica ammenda da solo in allora
La questione questa la contraddizione la dico così cittadino pubblica amministrazione nei trattino politica io voglio discutere anche di questo teoricamente e praticamente
Cioè come si costruisce il passaggio dal cittadino dalla su Taddei sud sudditanza dalla sovranità rispetto alla pubblica mi alla risorsa pubblica
Perché forse una delle cose più geniale da inventare il movimento per la liberazione dalla corruzione della pubblica amministrazione forse altri movimenti
Che non ci appartengono come Schiele pure stiamo sperimentando ecco perché bisogna sentirsi
E così via
Peppino aggiunge conclusesi no erano solo lo spunto di metodo
Allora
Guardate signori voi carissimi compagni vedete le cose della mafia militare in questi giorni Nitto Santapaola l'ultima evento e Novella
Guarda dello scenario siciliano ma io mi pare la Sicilia per parlare dell'Italia
è completamente diverso da una ne fa
Lima e l'ordinanza Andreotti l'autorizzazione tutti giovani politici quarantenni
Parlamentari
E giù di lì
Presi più o meno per ma le retate complessive no non con destinatari non quelli i militari gli altri quelli amministrativo politici cinque seicento casi diffusi di Tangentopoli non è ancora esploso tutto
Catania
Si sta mettendo male su Catania
La massoneria della sanità
Signori sapete qual è lo scenario siciliano che si avvertono inferno si è scoperto il sistema
Il politico mafioso massonico totale
Se scoperchiati in un anno e non c'è nessun movimento quello agisce
Per cui poi tirarti indietro o farti sparare adesso non c'è nessun movimento
In questi giorni l'attenzione tutto spostato sul lato militare che va benissimo chiudo sul serio
Dicendo così altro punto
Ragioniamo su tutto ma io so alcune punte sarei molto radicale allor volenti o nolenti strutturalmente il sistema politico è cambiato
Quindi ci dobbiamo dobbiamo cambiare nome
Secondo
Caratterizzati come vogliamo chiamarli noi dobbiamo puntare pure al cinquantuno per cento anche anche per vincere elettoralmente
Ma io dico la cosa fondamentale
Guardate che la cosa che dobbiamo imparare quella su cui lavorare in un decennio forse può rinvenire qualcosina eh che dobbiamo costo vogliamo superare la democrazia consociativa anche con il comando mafioso alleanza che si sta riproducendo secondo il fallo fuori corleonesi per le perché si rinfacciano patti ad un altro livello e sta già succedendo a voi
Alla figura la mafia è mille volte più forte di cinquanta anni fa non ho capito come fa interrompersi questo legame perché prendono Nitto Santapaola ma non diciamo sciocchezze
Quindi la democrazia dell'alternanza deve se
E quindi la grande confederazione orizzontale di sinistra quello che vi pare luoghi
Con un fatto che non esistono più i comitati centrali
Il politico e sociale si è avvicinato quindici a saremo tanti la squadra la chiamo io vari soggetti direttamente politico elettorali associazioni pezzi di sindacalismo nuovo dentro ecco testimonianze dirette
La politica come testimonianza su un altro punto
Ecco questo solo alcune cose che mi fanno dire che questo è un passaggio che abbiamo fatto come dire
Con molto desiderio secondo me utilissimo però adesso dobbiamo scatena ce n'è lavorare sodo prepara benissimo questa convenzione nazione comincia ad entrare un po'nel merito insomma ecco questo è un po'il punto ripeto il punto fondamentale saper dire e saper ascoltare
Quindi collegamento materiale alla concretezza e voli anche pindarici teorici
Mauro Paissan
Ma io farò un intervento parzialissime no non complessivo come hanno fatto
Parecchi altri Company
E lo faccio con una certa fatica con un certo disagio
Cioè con la fatica il disagio che mi provoca la difficoltà
Mia personale ma forse non solo a individuare in questo momento
Un itinerario positivo
Un itinerario che insieme
Primo valorizzi gli aspetti indubbiamente positivi del cataclisma politico in atto
Un itinerario secondo che
Renda chiari est venti gli enormi rischi di regressione che sono inseriti in questo processo
Un itinerario terzo che favorisca la presenza e la crescita di una componente radicale alternativa all'interno di una più ampia aggregazione di sinistra
Che si ponga anche per il domani la questione di una sua candidatura
Al governo per il cambiamento opporsi oggi diceva Bertinotti
Governare doma
Come vedete da questo elenco troppe cose troppi fronti troppe esigenze troppi pericoli
Troppo poco tempo a disposizione sopra
Ed è qui la mia fatica il mio disagio tutto personale di cui dicevo che nella mia esperienza politica ad esempio mi fa fare parecchie cose ma non la cosa se ciononostante io prendo la parola per poco minuti eh non solo per ovviamente per ringraziare di queste di futura occasione di confronto di ascolto
Ma per offrire alcuni dubbi alcuni interrogativi solo su un punto
E lo farò in maniera
Forse provocatoria forzando la mia stessa posizioni in modo da rendermi qui
Impopolare
Di destra
Mi capita spesso d'altronde i vari contesti essere definito
E mi riferisco al alla grande rimosso di questa
Discussione
Cioè la rimozione verso la realtà il rapporto con il PDS e con il Partito democratico della sinistra mi hanno parlato alcuni ma non direi che questo argomento
Ha avuto la visibilità che merita
Per dei compagni e per le due realtà che vogliono opporsi un discorso di sinistra nel nostro Paese
Mentre parlava Fausto Bertinotti io pensavo alla sua scelta anche la scelta di Ingrao di altri compagni che sono usciti dal PDS io rispetto molto questa scelta ne comprendo le motivazioni politiche
Ne comprendo le motivazioni anche personali di biografia politica e credo anche nella loro nella soap probabilità di questa scelta dal punto di vista proprio politico io unitario paradossalmente
Ma aggiungo anche
Che rispetto e comprendo
Anche la scelta di coloro che in base ad altre motivazioni ad altre biografie e ad altre relazioni politiche
Hanno deciso di vivere questa transizione dai luoghi della loro contingente collocazione di partito di organizzazione o di movimento
PDS compreso
E questo mi fa dire che oggi
La disponibilità a determinare una diversa strutturazione onde diversa articolazione diverse relazioni delle forze di sinistra alternativa
Può essere vissuta da ovunque da qualsiasi collocazione cioè dai diversi fronti
In cui siamo finiti collocati dalle nostre biografie ed esperienze Politi
A me non fa differenza
Nella mia disponibilità ad esempio a questo processo
Se Kimi accanto è un senza tetto è uno sfrattato è un randagio una accasato
In termini di organizzazione politica secondo me tutti costoro devono a vere lo stesso titolo
Per partecipare un process che deve coinvolgersi non per l'appartenenza
Ma per le ma per la condivisione e la convergenza su valori su scelte di campo su programmi su obiettivi sui contenuti di cui parlava
Rina Gagliardi
All'inizio e con tutta la Reietta radicalità e che evocava qui Bertino
Il problema insisto si pone soprattutto ma non solo
Riguardo al PDS
Che rimane ancora nel bene e nel male
E alcuni studiando il male altri il bene la più grosse radicata esperienza organizzativa non solo della sinistra badate bene ma del panorama politico italiana
E del PDS mi interessa agire sui suoi legami sociali su alcuni dei suoi fondamenti culturali
Sulle sue spaventose contraddizioni in questa fase
Sui suoi problemi di prospettiva di identità e di collocazione non dando per scontato
Fatto bene a ricordarlo Franco Russo stamattina las la deriva di questo partito verso Alleanza democratica e offrendo invece una sponda per un pollo
Realmente di sinistra tra le sinistre di questo Paese
Perciò dal mio punto di vista la configurazione che io vedo positivamente di un polo alternativo
Io la interpreto in funzione anche di una proposta che ponga questioni e offra termini di incontro anche con il Partito democratico della sinistra
In vista di una realtà
Anche elettorale dirò poi
Delle sinistre dove ognuno possa mantenere la propria identità e la propria autonomia
Che questo tentativo Baratta bene possa essere possa essere travolto da una constatazione di inconciliabile antagonismo io lo metto nel conto ovviamente
Ciò che io non accetto e che questa dichiarazione di inconciliabili antagonismo sia il dato di partenza di un processo appena alla fine anche perché aggiungo solamente questo
E questo però da parte mia un un punto decisivo
Noi dovremo dovremo saremo costretti siamo costretti ad abituarci purtroppo
A vivere in modo diverso il momento istituzionale ed elettorale
Da quello che è e dovrebbe e dovrà essere il nostro invece l'impegno sociale nostro impegno come movimenti come sollecita attori da amplificatori di organizzazione sociale culturale e civile il sistema maggioritario e da questo punto di vista ci obbligherà
Ci obbligherà a non riporre più nel momento elettorale la rappresentanza non mediata della nostra identità
Della nostra radicalità delle nostre istanze di cambiamento questo ci può ripudiare ci può discostare ci può far ribellare
Io provo tutte queste reazione ma siamo ormai su questo terreno e ce l'hanno imposto e su questo terreno dobbiamo combatte
Mi vengono spesso in mente in questo periodo pensando
A queste questioni
Le lotte radicali di minatori inglesi Rina se lo ricorderà andremo manifesto quante abbiamo tante aperture del manifesto abbiamo fatto abbiamo titolato su quella esperienza straordinaria di lotta opera
Però penso a quelle lotte e penso insieme alla loro riconduzione poi
Allo sbocco politico elettorale assai deludente di quel Labour Party e di quelle Trade Unions
Forse addirittura meno esaltante dei loro omologhi italiani
è una contraddizione questa che toccherà anche a noi da qui in avanti che ci brucerà moltissimo
Nei prossimi e anni io non intendo rimuoverla
Intendo vivere nella fino in fondo per sfuggire alla maledizione inglese
Il come si possa viverla positivamente con quali sbocchi
Dipenderà molto anche da quali rea relazioni riusciremo a costruire
E a realizzare tra di noi che probabilmente saremo nel futuro i minatori italiani grazie
Franco Giordano
Sì
Allora Rescigno
Recidivo
Ora dopo che aveva parlato Bertinotti
Io avevo deciso di non parlare
Perché mi pareva sbagliato
Ripetere male quello che lui ha detto molto bene
Siccome però l'intervento stato fortemente sollecitatorio
Ho continuato a riflettere sulle cose che aveva detto mentre parlavano gli altri no
Mi son convinto può intervenire anche
Perché ho ascoltato con attenzione dall'intervento di Paissan
E io vorrei allora portare questo contributo
Partendo da una
Riflessione che secondo me deve deve continuarsi a fare sul risultato del diciotto aprile
Io vorrei partire da dal significato che credo si possa attribuire al referendum sulle tossicodipendenze
A me pare che soprattutto se misuriamo gli scarti
Che sono politicamente molto significativi nelle votazioni
E quindi cerchiamo di interpretare il senso razionale e consapevole
Che da queste variazioni si ricava
Coloro che hanno votato cioè ha votato sapendo bene quello che facevano neoclassica né maggioranza tant'è vero
Che le percentuali dall'ottanta ottantadue per cento su alcuni referendum sono scese al cinquantacinque per cento non è casuale ovviamente
A che cosa dimostra questo referendum ma io credo che dimostri una cosa banale ma che vada ribadita che in Italia come d'altra parte però anche in altri paesi
In tutti i Paesi più o meno dell'Occidente
Esiste un fronte progressista io vorrei usare questo termine mi pare il più adeguata anche se vecchio
Esistono fronte progressista che oscilla sempre intorno al cinquanta per cento
Molte volte perde
Qualche volta vince ma c'è
Si manifesta continuamente
E molto dipende da
La capacità di trovare le strade di unità è un fronte potenziale che però può rompersi può disgregarsi
Può quindi essere incapace di mettere in campo tutta la la sua forza quando però si unisce
Mi pare che questo sia un caso riesce a ottenere significa significativi successi
Allora se noi dovessimo valutare il nostro futuro ma senza
Molto nazionalmente molto freddamente
Io credo che
Per che
Si colloca genericamente in un fronte progressista alle il futuro non è molto diverso dal passato
Nel senso cioè che su tanti temi
Ci saranno battaglie io penso che tra non molto
Dovremo ridiscutere fare battaglie sul tema dell'aborto perché mi pare chiarissimo che che sta maturando un tentativo di riportare in campo la cosa
Sono convintissimo che fra poco e sarebbe bene cominciassimo a discutere dovremo misurarci col tema della scuola perché secondo me fra poco le cose a modo logica le vittorie della borghesia comporteranno inevitabilmente
E territorio dato che sia dalla Chiesa
Perché la Chiesa sta vincendo
Comporterà inevitabilmente lumeggiare la scuola privata ecco sono tutte battaglie su cui di nuovo vedremo dei grandi schieramenti genericamente moderati conservatori già reazionari e dall'altra parte e genericamente
Progressisti certo cambia moltissimo
Chi guida il fronte
Il fronte progressista in Italia dal mio centoquarantotto a poco tempo fa è stato guidato dal Partito comunista
E questo questo dava un carattere particolare al fronte progressista Italia
Molto diverso da quello di altri Paesi
E quando parliamo un po'di fronte progressista non è una cosa che è sempre uguale o che si ricompatta sempre e io per esempio penso che noi dobbiamo custodire con attenzione l'intervento di lavarle di tutti gli altri e sul tema la pace perché io credo che questo sia un tema discriminante
Come ci siamo divisi
A proposito della guerra sull'Iraq li facciamo un po'i conti vediamo come oggi il PDS come si schiera Debré in quella in quella vicenda è una vicenda analoga vicenda del genere si riproporranno continuamente a mio avviso penso che sia banale dirlo ma dobbiamo prevederlo il tema della pace e della guerra il tema degli schieramenti traccia è un tema di fondo non ammette
Dubbi o incertezze anche ottenuto da una parte o dall'altra o si sta dentro il mondo occidentale sotto l'egemonia degli Stati Uniti
E si è parte di quello che secondo me io continuo a chiamare perché sono leggi imperialismo
O si sta dall'altra parte ma che ci sono tante tante poi tante possibilità
Ecco è già sul tema però della pace la guerra io ho il sospetto che quel fronte del cinquantacinque per cento che ha votato per depenalizzare eccetera eccetera ecco già forse anzi sicuramente oggi non è al cinquantacinque per cento invece molto molto molto
Molto più ridotto allora
è una situazione complessa e e molto dipende unicamente da chi prende la testa da chi volta a volta riesce a guidare a dare il segno a questo fronte e allora ecco inevitabilmente però ecco io questo vorrei concludere su questo perché non nascono illusioni
Io credo che sia giustissimo appunto sforzarsi di cercare Sempre le strade pratiche
Anche
Di buon senso qualche volta
Per raggiungere l'unità di un fronte ampio
E quindi io sono totalmente d'accordo Compay Sanna quando lui dice
Noi non dobbiamo regalare il PDS
Al fronte avversario ma io sono ma non sono molto più drastico secondo me il PDS non sarà mai un partito di destra non non ha senso
Il problema è che non sappiamo e credo che lo sappia neanche gruppo dirigente esattamente dove si va a collocare
Perché propriamente chiaro a tutti che
è profondamente diverso il PDS che diventa la quinta ruota del carro di Alleanza democratica guidata da Segni ho e il PDS invece è che si pone come perno eh di una nuova aggregazione di sinistra che cerca intorno a sé di aggregare il massimo possibile contro segna finalmente a questo punto
Controsterzo
Sto finendo un minuto solo concludo sono Esposito opera allora il il PDS comunque ecco io ripeto non sa oggi il PDS sulla nuova guerra contro Doug come rischierebbe perché già allora a mio avviso ci fu una forzatura dalla base contro sul gruppo dirigente perché era contraddittorio il suo schieramento con la sua linea politica degli avversari lo fece notare ecco quindi un partito ha una forza politica che non possiamo dare sempre per scontato però il discorso delle lei sinistri al plurale io sono d'accordo questo perverso un'acquisizione definitiva a mio avviso anche di linguaggio
Evitare di parlare di sinistre però è sempre di le sinistre perché molto più più vero e più adeguato comunichiamo comunichiamo meglio però inevitabilmente il problema che c'è e che si pone oggettivamente che nessuna buona volontà nessuna punizione può eliminare
Chi poi guida e le sinistre e e secondo quali prospettive e allora il tema ritorna ad essere l'anticapitalismo cioè nelle sinistre e ci sono anche coloro che non sono anticapitalista
Non solo contraria al mercato solo per una
Una
Sincera onesta correzione del mercato benissimo si fa alleanze ovviamente si fa blocco anche con loro però ci sono anche altri invece sono anticapitalisti e che in questo momento hanno provato andamentale e di ridare di restituire senso prospettiva questo loro generico anticapitalismo cosa vuol dire oggi enti capitalismo una via si è chiusa è fallita
Il crollo dall'ottantanove ha chiuso settanta dispone popolo allettati da duecentocinquanta
E forse o forse bisogna ricominciare a settanta anni ma insomma in qualche modo se se e se ci sono e se ci sono forze compagne che seriamente credono in questa parola anticapitalismo è inevitabilmente inimitabile
Che ci sarà una scontro un conflitto una discussione accanita perché si tratta e questo punto di ricostruire riposo e questo comporta inevitabilmente al tema del partito allora
E illusoria a mio avviso e concludo su questo pensare che l'esigenza dell'Unità e l'esigenza del fare fronte del costruire fronti l'esigenza del consiglio dei popoli possa nascondere quello che è inevitabile e cioè una accanita accanita discussione anche qui un'accanita lotta politica perché poi inevitabile sulle prospettive di fondo per chi ci crede e siccome ce ne sono molti non posso solo minoranze non importa ma che ci credevano che si sappia che su questo e non ci si non si abbia poi dopo come dire una sorta di rinculo o di scoraggiamento che questi questi temi sono nelle cose e che ne emergeranno inevitabilmente e che tipo di partito che tipo di oggettiva
O che tipo di non partire perché qui stiamo per detenuti in discussione ma l'anticapitalismo del può diventare qualcosa di molto più chiare concreto di quello che oggi è cioè soltanto una parola
Antonia sani
Io faccio parte del Comitato per la difesa il rilancio della Costituzione e ho preso parte alla fase organizzativa di questa assemblea di oggi
è mi rendo purtroppo conto di essere la prima la prima donna in termine numerico dopo le Rina Versilia
Quindi capisco che c'è un lavoro un lavoro molto grande da fare anche per questo e cioè tutto quanto sta avvenendo sul fronte elettorale riguardo alle liste che devono garantire la presenza di almeno un terzo di donne ha un senso se si parte veramente da un discorso di ecco di ricreazione ricostruzione direi se non addirittura costruzione in questa fase perché ogni fase ha una sua costruzione di un reale movimento
Antagonista di sinistra ecco io traggono spunto da un intervento non mi ricordo forse Edo Ronchi che ha messo l'accento su un fatto molto interessante cioè questa rivendicazioni questa grande stagione diciamo di di aver messo le mani addosso a chi pareva intoccabile è partita non dalla sinistra purtroppo ma è partita dalla magistratura
Allora questo che cosa comporta questo comporta un fatto secondo me di fondamentale importanza cioè noi abbiamo da una parte gli inquisiti arrestati
Sì state messe le mani addosso a persone come Andreotti come Ciarrapico
In un certo senso si è riusciti anche con Craxi ecco però tutto questo non ha fatto aumentare di un passo i diritti di chi non conta
Di chi non è importante
Di chi non è super protetto se invece fosse stata la sinistra né in in condizione di mettere in moto questa grande avanzata che è stata fatta però per appunto dei magistrati credo che le cose sarebbero state diverse
Quindi questo nostro movimento che sta nascendo e io qui provo un certo entusiasmo mi riferisco all'intervento di Cardarelli all'inizio una piccola dichiarazione di entusiasmo la fare cioè questa Assemblea è andata bene secondo me proprio perché ci sono quelle presenze
Che io mi auguravo ci fossero e c'è presente che ritengo si possono impegnare proprio perché ci sia una ricostruzione di una sinistra antagonista capace non solo di mettere le mani addosso agli intoccabili ma di far progredire i diritti
Di chi non conta queste è al secondo me è un punto fermo un punto fermo che sembra semplice a dirsi ma che è molto invece difficile a farsi perché per fare questo bisogna contribuire a fare rinascere un bisogno dei diritti
E questo è l'aspetto culturale su cui alcuni interventi si sono molto bene molto molto opportunamente soffermati perché questo perché nessun diritto può essere rivendicato se non c'è il bisogno di questo diritto
Per esempio il discorso del dei banchetti sui quali noi io ci dobbiamo assolutamente impegnare è un grande discorso culturale
Lo diceva mi pare Bertinotti cioè la ricaduta immediata può non essere una ricaduta opportunistica cioè che conviene al lavoratore in quanto tale può non esserlo ma quello che conta è il fatto di ad rivendicare il proprio protagonismo sul luogo di lavoro
Il dire no a un monopolio sindacale ora tutto questo mentre forse anni fa poteva essere una mole importante oggi lo è meno perché si è abituati a ragionare più in termini di vantaggi immediati
E concreti nel senso spicciolo della parola che in termini reali queste un grande discorso ideale invece non dimentichiamo che mentre la gente rivendica il cambiamento ha votato sì a quelle ferendo un che era portato avanti dai partiti e non dimentichiamo che c'è ancora gente che preferisce pagare la mafia che pagare le tasse
Per avere certe garanzie che fa solo una questione di soldi nella denuncia di Tangentopoli dice va be insomma mangiava bene ma insomma tutto c'ha un limite ecco allora tutto questo non può essere certamente cambiamento
Allora io qui dico
No ai poli cioè il nostro non va assolutamente confuso con un discorso di polli perché a lei il pollo sapete prima di tutto non lo posso vedere perché è la trasmissione a pratico proseguimento lo diceva Paissan
Di quella vittoria Dempsey Steno maggioritario contro il quale noi ci siamo molto battuti
Ma poi il pollo io lo vedo un po'come il cilindro di un prestigiatore in cui entrano delle identità che si ritengono non più presentabili come quando entrano le Tortorelle nel cappello di un prestigiatore escono dei nastri
Ben altri così un po'legati l'uno all'altro
Che diventano queste alleanze
Noi invece manteniamo la nostra identità io non sono di nessun partito ho capito ma sono tre minuti per non sono di nessun partito forse anche per questo non vorrei però che fosse solo per questo che io devo parlare poco
Ma non appartengo a nessun partito sono parte del comitato per la difesa il rilancio della Costituzione e ritengo battermi soprattutto insieme agli altri compagni del Comitato perché questi diritti diventino cultura
E spesso sono d'accordissimo con Rescigno laicità e scuola sono i temi che sui quali possiamo forse costruire la base culturale
Perché questa sinistra antagonista che parte da oggi e va verso una convenzione in cui dite speriamo di essere ancora di più sia però su delle scriminanti discriminanti molto precise molto certe e non sia assolutamente confondibile con un discorso progressista
Che in questo momento è assai pericolosa perché alla fine è un sito o un per lo meno un mi al governo Ciampi che ha
Tutti quei caratteri che sono stati qui evidenzianti grazie
Per voi
Scusate un attimo di concentrazione si è opposta inchini ma insondabili facciamo uno sforzo di attenzione che ci stiamo avviando alla conclusione dell'Assemblea ci sono ancora
Questo intervento un altro intervento dell'intervento conclusivo Rino Serri
Bene io posso tentare appunto di orientare il mio intervento verso le conclusioni cioè nel senso che una serie di cose che mai avrei detto all'inizio quando sono iscritto da un po'superate dal dal dibattito fortunatamente nel senso che siamo d'accordo insomma e invece il problema è proprio quello di del che fare in quale prospettiva ci muoviamo premetto che io intervengo ovviamente come tutte a titolo personale però certamente diciamo nel detto di micio questa esperienza collettiva di cui sento di far parte di una rivista come a sinistra di un sei licenze culturale come il CIPE che che da anni lavorano nella prospettiva dell'alternativa addirittura rivista si chiama laboratorio per Alternativa sociale politica come ben sanno parecchi dei compagni che in questa sala in varie fasi diciamo hanno partecipato a questa ricerca
Ecco voglio dire quindi che la ricerca di delle strade per ragion per realizzare questo obiettivo l'Alternativa sociale politica non è una cosa che nasce da oggi così come non nasce da oggi dal diciotto aprile la crisi del regime
E che è stato detto più o meno passaggio da prima a seconda Repubblica s'volendo rileggere le negli ultimi anni io penso che bisognerebbe dare altrettanta importanza che al diciotto aprile allo strappo al vero strappo costituzionale compiuto sull'articolo undici della Costituzione al momento in cui l'Italia per la prima volta nella sua storia
Di mezzo secolo ha partecipato ufficialmente a una guerra pur avendo una Costituzione diciamo formalmente pacifista insomma no anche quello significò
Così come tutte le esternazioni di Cossiga furono sono stata altrettanti piccoli matura diciamo per abbattere un vecchio regime costruirne uno nuovo insomma no
Ecco ora il problema di sapere di avere chiara coscienza che in questo processo che poi ci ha radici internazionali chiarissima insomma è la il riflesso del del passaggio dell'Italia da una sistema bipolare a un sistema mono polare
In cui o al cosiddetto nuovo ordine mondiale che sotto molti aspetti del nuovo disordine mondiale insomma no ecco in tutto ciò la sinistra inadeguata le si distrae ecco io sarei molto contento di poter dire le sinistre invece la sinistra perché la battaglia per il pluralismo culturale mi appartiene
Però io vedo pericolosamente in questo plurale non un pluralismo ma una frammentazione
Ma una disgregazione una perdita di identità quindi il problema di una ricostruzione di identità il vero problema va oserei dire un problema di Rifondazione di un'idea di sinistra
E
Quello che noi rappresentiamo siamo per così dire forse ex se volessimo darci un'autodefinizione alla sinistra del popolo di sinistra CEE che de sicuramente c'è altra sinistra fuori di noia del resto in Italia nessuno farla destra forse solo adesso boss ci farà questo favore non lo so
Ma diciamo siamo tutti tutti democratici tutti progressisti dotte e quindi diciamo in questa uniformità si annega
Diciamo anche il proclamasse di sinistra per cui diciamo al limite io pensavo all'inizio stavo per proporre se facciamo la convenzione proponiamo la convenzione del polo conservatore italiano visto che insomma nessuno se vuol chiamare così e certo non l'abbiamo fatto anche se diciamo polemicamente dire che volevamo fare
Aveva talora la fame prevale su ogni altro distinte
Allora la parola Rino Serri
La Camera
Il fatto sì sì allora la parola Falco Accame scusa
E qui fa
Comunemente
Io sono abbastanza d'accordo con questi ultimi due interventi
Che ci sono stati il ruolino di vincere una rivista che si chiama a sinistra
Capita qualche volta di scriverci anch'io
No io credo che questa rivista oggi
Si dovrebbe chiamare al di sotto
Perché la problematica non è più quella della sinistra o della destra che una problematica molto vecchia
Oggi la situazione è cambiata c'è un al di sopra e c'è un al di sotto Vanoli dopo credo che dobbiamo avere il coraggio di collocarci in una nuova dimensione
Nella dimensione dell'al di sotto
Che è quella che è stata indicata chiaramente dal referendum
E che bisogna cercare di ribalta
Io credo che ieri sera abbiamo suonato le campane fischiati campanelli agli ordini della P due e del conto Protezione
E nessuno si è ribellato a quello che è successo i nuovi padroni del pensiero che parlano dalla televisione
Francamente il Corriere del compagno Ingrao io l'avrei preferito ancora
Nella sua collocazione politica piuttosto di fondi al timore di veder meno a un talk show
Concorsi nel TG tre
Ulivo Sendero
I nuovi eroi che si affacciano oggi
Sulla ribalta politica sono degli eroi poco credibili
Hanno molti nomi dei padri si affacciano già le sorelle
Non hanno nessun passato politico salvo un nome
Che pubblico che la televisione rende pubblico
E che noi di televisione poi adora noi qui a sinistra non credo che possiamo mettere insieme alcunché o al di sotto come io dico
Piuttosto che a sinistra non possiamo mettere credo alcunché assieme se non abbiamo una qualche voce una qualche radio una qualche cosa che porta il senso o collettivamente diviso di qualche punto che può emergere da una riunione come questa
Io credo che i punti non non sono molti
Perché non so quante frange del PDS possano sposare quelle che qui chiamiamo cause della sinistra credo che queste frange forse ci siano ma siano limitate
Forse più ampi sono di spazi nella Rete
Rifondazione Comunista visto che dobbiamo pensare al tema in termini di qualche aggregazione futura Polo che non Polo si chiami non so quanto il mondo sindacale possa farsi tolte datore di queste istanze perché in fondo di peggio del mondo del lavoro e il mondo del non lavoro e guai se noi confonde esimo solo le istanze dei lavoratori con le istanze molto più importante che emergeranno sempre più degli emarginati
Anche dal mondo del lavoro e qui i dati e qui la dialettica
Qui la dialettica nel sindacale ESE anche di Bertinotti a mio parere non convince assolutamente insufficiente a rappresentare quella che sarà la situazione del Duemila visto che come diceva
Giustamente Jervolino non è questione ovviamente chiaro di opposizione di fare opposizione governare che sono scelte agile ma semmai di fare opposizione poi la la questione del governare rimandarla a tempi debiti probabilmente al prossimo secolo forse non ai primi anni del prossimo secolo se si signor se si riuscirà a costituire una qualche aggregazione solita quindi bisogna avere il coraggio di mettersi dalla parte del del di sotto
Ma mettersi da parte di quelli che stanno sotto con un coraggio perché anche qui è bene ricordare cosa è successo in questi anni e c'è stata la questione Cossiga
Il comitato per la costituzione aveva risolto abbia raccolto qualche cinquanta mila firme per per le dimissioni in tempi in tempi lontani anche poi tutta questa proposta è caduta ma cosa c'è ancora dietro a questo noi dobbiamo riflettere
Dietro queste stragi ciò che la Corinne il tipo di linguaggio dei mass media
Dario è mai stato sciolto veramente
O ci sono ancora sono stati sciolti manovalanza di ma i dirigenti quelli che fanno parte effettivamente dei servizi sono stati sciolti
E tutto quello che noi addebitiamo oggi alla mafia tutti quei mali tutte quelle bombe quelle bombe sono proprio bombe della mafia
Compresa quella che ha fatto lei trama Costanzo
Sono bombe della NATO io sono altre bombe
O sono più vicine alle bombe di Piazza Fontana delicato il Ribot di Bologna e tante altre barricate altre bombe
Allora una sinistra o coloro che sono al di sotto di questo grosso sistema di potere se lo pongono ce lo poniamo questo tipo di problema chi ce le ha messe le bombe per Sambo sellino e per San Falcone
Non lo so
Da chi sono venute e se si tratta di una grossa operazione di ricreare un nuovo nemico come i vecchi terroristi
Buona memoria accorciò movente e compagni che hanno saputo in fondo creare il nemico controllo Stato questo Stato che ci sentiamo dire ogni cinque minuti alla di via alla televisione e al prefetto dal capo della polizia che quello sempre poi lo stadio di Bari ve lo ricordate eccetera
No
Ed è quello che ha difeso il contrada e la questi sono i grandi i grandi problemi che che sono i problemi di oggi di quello che avviene nel di come si cambia attraverso la televisione il sentire degli italiani
Se può fare da sé da solo opachi da solo di qualche cosa in rapide giuridica persone raccolte in una sala piccola come queste o ci vuole qualcosa il modo più incerto ci vuole qualche cosa di molto
Ho finito ci vuole qualche cosa di molto di più io non sono contrario anche se si si tenti qualsiasi colloquio con Rifondazione comunista con la Rete e forse anche con qualche sparuta frangia
Del del PDS purché certi problemi che sono nel sommerso che non si ha coraggio di di portare avanti vengano finalmente messi alla luce con chiarezza oppure a Roma ci ritroviamo come sindaco Francesco così la comparsa di tutti
Esclusa Rino
Avevo messo una una breve lettura di un'altra lettera che tra l'altro arrivata all'inizio di Paolo Cagna
Il consiglio di fabbrica Corriere della Sera
Dunque ve la leggo tutta ombrosi è un po'lunga
Ma diciamo va be'si riferisce al fatto che anzitutto non può essere qui a causa della crisi sindacale che lo impegna proprio al Corriere della Sera
Ricorda ovviamente il movimento dei consigli e l'esperienza come sua esperienza decisiva e conclude così
In questi giorni si è messo in moto un processo all'interno della sinistra non mi riferisco solo al fatto più rilevante la scelta di Ingrao di Bertinotti e delle compagnie dei compagni che si sono separati dal PDS
Che mi sembra un segnale di vitalità della sinistra Ciampi la possibilità che si formi un gorgo nel quale valga la pena di stare io in questo processo vedo la possibilità di costruire una sinistra sociale forte
Senza la quale non credo possa esistere una sinistra politica e come credo
In questo ritrovo la volontà di un impegno e di un senso personali
Se questo come credo si ritrova nella vostra iniziativa penso di potermi ci ritrovare per quello che vale anch'io fraternamente Paolo Cagna minuti consiglio di fabbrica del Corriere della Sera
Allora Rino Serri
Ecco passi punto del solo considerate un in
Così un intervento di che di lo dico la mia cerco di riprendere un po'quello che nel Gruppo promotore abbiamo cercato di dare rispondendo a problemi proposti dal dibattito e soprattutto di proporre poi alcune decisioni sul modo come andare avanti più che concludere una discussione che abbiamo solo avviato
Tuttavia
Mi consentite di esprimervi francamente un'opinione in io voglio esprimere riconoscenza tutti quelli che hanno partecipato e che hanno parlato
Perché io sono convinto la mia sensazione è netta lo dicevo anche con gli amici compagni qui la mia sensazione e che oggi qualche cosa è avvenuto
Il dibattito che si è sviluppato il nuovo il sociale il politico si sono fusi si è fuso l'alto e il basso
E lo so che siamo solo agli inizi l'alto e il basso per modo di dire chiaro cioè chi parlino come la rappresentanza politica chi parla come singolo eccetera si è fuso comincia a fondersi
Vedo un elemento positivo incoraggiante
Per quanto riguarda tutto il giudizio sull'analisi della fase che il Paese sta attraversando mi pare francamente che ci sia poco da aggiungere che sia l'elemento sul quale forse ci porti troviamo più
Ma come dire in sintonia è una delle ragioni che ci porta qui analisi della fase
Aggiungerei solo
Diciamo alla svolta moderata la corsa al centro a questo questa ristrutturazione forte dei poteri finanziari economici
Io coglierei come nostra analisi quell'annotazione che mi pare facesse Bertinotti
Che non solo c'è un problema di riduzione vediamo drastica della rappresentanza spinta all'omologazione
Ma c'è proprio una messa in discussione della condizione di autonomia del singolo delle classi dei gruppi delle culture questo è molto importante perché tocca direttamente quella nuova soggettività individuale con la quale la gente oggi vuole fare politica vuole agire e si coinvolge direttamente ed è un'analisi è un è un punto secondo me di grosso rilievo che noi dobbiamo immettere la nostra valutazione
La seconda questione mi pare che siamo tutti d'accordo
C'è poi un problema ma lo esaminiamo rapidamente e poi nel corso siamo tutti d'accordo che noi non stiamo costituendo un polo
Che siamo contrari decisamente proprio come punto di partenza come base fondante
Ad ogni operazione che si colleghi in qualche maniera il trasformismo imperante al verticismo a questa spinta all'omologazione che fa sì che partire dall'alto oggi nella condizione data significa produrre
Omologazione
Il tentativo di attrarre la sinistra verso il centro
Facendone uno o due dei poli al centro badate possono anche essere due uno di centrodestra e uno di centrosinistra che si collegano tra di loro
Ma io non mi voglio molto fermare su questo perché mi pare che tutti i partecipanti hanno convenuto si sentiva anche lo spirito e l'Assemblea oltre quello che è stato detto sul fatto che ecco io rimarcare i molto lo dicevano già reine Ersilia eccetera
Ma penso che anche questo sia stato colto da tutti noi
Abbiamo avviato stiamo avviando un percorso nuovo
Non è non lo definirei un pollo ma lo definirei un processo politico
Un processo politico ma questa definizione non vuole essere diminutivo lo dico dopo
Questo processo politico credo
Che che è anche un processo politico sociale culturale quando dico politico
Voglio contenere tutte queste
Accezioni
La prima questione che mi pare viene fuori con forza dalla nostra esperienza dall'Assemblea è quella che bisogna ricostruire l'identico un'identità alternativa della sinistra
E di forse più ampie anche rispetto a questo termine ha ragione Orlando che insomma la parola sinistra non è sempre oggi sufficiente a definire io credo che ci siano spinte alternative che non che non percorrono il tradizionale cammino dalla sinistra che forse non usano questo termine ma ci sono nella nella realtà del Paese gruppi associazioni circoli ma l'esigenza di una forte identità alternativa bisogna ricostruirla si è persa per tante ragioni
Soggettivo oggettive eccetera
La seconda questione evitare un corpo reale a questo superamento H questa ricostruzione vini d'identità cioè
Siamo entrati in una fase in cui le parole non sono più sufficienti
Non sono sempre pietre ecco
Purtroppo per certi aspetti oppure vicina
Ecco viceré d'inventare tali parole che abbiamo il peso delle pietre
E quando non si hanno non si dispongono ancora bisogna costruirne si inventano lavorando
Allora bisogna che noi superiamo questa fase e diamo a questo processo di ricostruzione un corpo reale
Nel quale ci sia De Sanctis la relazione la comunicazione il dialogo ma che ci sia anche l'impegno che sia in qualche maniera impegnativo
E io vedrei
Due aspetti infine porsi in questo c'è un punto della discussione solo che io riprenderei brevemente
Vedrà i due aspetti naturalmente do per scontate
Tutte le cose che con le quali sono d'accordo qui sono stimoli del tutto utili necessarie
In sostanza io vedrei nella nostra iniziativa due aspetti collegati tra di loro ma che non
Si riassumono in un solo punto
Il primo a ricostruire una identità alternativa della sinistra usiamo questo termine ricostruirla nella pratica sociale
Nella iniziativa di sui contenuti abbiamo detto e il secondo è far partire da qui una rinnovata tensione unitaria verso tutta la sinistra e tutte le are democratiche
Ma io credo che oggi già dopo una prima risposta a ai problemi seri proposti da alcuni interventi Mauro Paissan Edo Ronchi altri
Se non esiste e purtroppo è ancora troppo frantumata
Se non esiste questo processo di ricostruzione non c'è un primo un dopo
Ma se non esiste questo processo di ricostruzione di unità anti di un'identità alternativa secondo me una ipotesi di unità più ampia delle sinistre solo d'accordissimo con il plurale
Le sinistre
Una ipotesi di unità più ampia non è perseguibili non è realistica e inevitabilmente la sinistra verrebbe attratta al centro perché manca un polo forte alternativo
Manca un'aggregazione forte manca un'area a forte da questo punto di vista allora noi dobbiamo costruirla questa non in senso esclusivo nomine negativo
Ma costruire o ricostruire questa identità forte di un'alternativa nel Paese
I Arica riconoscendo l'anche con la parola sinistra ma nel modo come ha detto con la tensione unitaria perché guarda anche al di là di se stessa non pensa di esaurire in sé stessa tutto
Allora la prima questione che si propone in questo vorrei che ne coglie Simo tutto il valore anche i nostri interlocutori di oggi e di domani cogliesse Rol il valore di questa di questo primo aspetto che come si ricostruisce queste identità alternativa io penso ma mi pare che anche qui siamo largamente d'accordo che si ricostruisce vi come dire rielaborando
Facendo due operazioni Ria lavorare opzioni e valori forti
E nello stesso tempo avere una pratica sociale re politica culturale effettiva reale dentro alla dentro le cose in mezzo alla gente questi due aspetti
Opzioni forti e pratica concreta grande radicalità nei contenuti nei contenuti anche in spiccioli ma visibili concreti e che siano sostenuti da opzioni e valori forti che via via noi ricostruiamo
In questo senso noi vogliamo avviare un processo politico reale che non è qualcosa di meno
Ecco i qui vorrei rovesciare un po'ragionamento non non mi pare che sia qualcosa di meno rispetto a un polo o a un'alleanza elettorale noi qualcosa di più
E qualcosa di più perché
Perché intanto è un fare un agire sui problemi ma è qualcosa di più perché ha ragione Galasso in qualche maniera continuamente ci rimette tutto in discussione
Ma non perché noi vogliamo l'abbiamo detto e lo ribadiamo con estrema chiarezza non solo non vogliamo fare un partito ma non vogliamo superare partitivo viventi formazioni politiche esistenti
Il vanta il direi che quello che ci proponiamo è proprio quello di come dire coinvolgere partiti formazioni e c'era dentro un processo nel quale ci siano soggetti collettivi e individuali
Che condizionano che impegnano di più i partiti se ci sono parlo del mio per esempio Rifondazione Comunista lo impegnano di più lo costringono a a stare ad andare più in alto
A riflettere di più ad agire di più rapida sui sui contenuti e meno sulle pratiche burocratiche meno sulle battaglie interne
Cioè
è questa la questione io addirittura lo voglio il partito come tale dentro al processo e che rimanga
Se partito è ovviamente poi ci sono invece forse che non sono partito la Rete un movimento i Verdi sono un'altra cosa e speriamo domani che ci siano altre che sono anche formazioni collettive
Quindi mi pare che anche questo punto sia chiaro ma io li volete vi vorrei dare una forte valenza sul positiva non negativa non è una concessione che facciamo è qualcosa che chiediamo è un impegno a cui costringiamo il singolo
Il soggetto collettivo
Mi pare che
Con questo anche qui per essere estremamente esplicito
Mi pare che si possa dire che siamo tutti d'accordo tra i promotori ma anche nel dibattito
Noi escludiamo che questo diventi anche
Domani
Non so quando anche
Elemento che stimola
Alleanze intese di tipo elettorale no assolutamente no non lo escludiamo
Ma non è l'obiettivo fondante di questa cosa non lo è se da qui dentro da un pezzo da fuori nasce anche questo se se favorire in un processo di questo genere
E soprattutto come altri hanno spiccato ma ci verrò per un attimo non o quasi finite le riflessioni politiche
Se se riusciremo a favorire questo è soprattutto un più ampio processo di tale sinistra benissimo
E è è nei nostri finire i nostri obiettivi ma non è in funzione di questo che nasce perché altrimenti rischiamo di ripercorrere strade che sono troppo percorse e usurate nel passato e soprattutto adesso
Allora la prima questione torna la questione dei contenuti
Ecco c'è questo è un'altra delle scelte che qui facciamo non è una scelta marginale perché se lo diciamo soltanto è una cosa ma se decidiamo che queste la natura fondante beh allora bisogna esserne conseguenti e farò poi delle proposte operative
Io per riassumere non omicidio di riassumere sarebbe troppo ampio ma mi pare che tutto quello che si riferisce al conflitto sociale primo punto al secondo punto alla domanda di democrazia
E io non mi riferisco solo al sindacato l'ho già fatto Bertinotti io vorrei aggiungere una cosa mi ci faceva riflettere un compagno che è qui presente
Adesso ci sorge il sei giugno
Tutti siamo impegnati in varie forme in questa battaglia badate che questa legge elettorale mi si faceva riflettere
Scardina uno dei punti fondamentali di collegamento tra le grandi masse e lo Stato che era il Comune
Con una sua rappresentanza
Come dire democratica ampia viene rotto e da questa
Come come ricostruirlo questo sarà un bel problema
Sarà un bel problema mai io che vengo da una piccola città i piccoli comuni ma pensate cos'era il consiglio comunale rappresentativo con i poteri eccetera di collegamento tra le masse e lo Stato era uno dei dei veicoli della nuova democrazia postbellica in Italia
Cosa dopo la guerra dopo il fascismo cosa sarà nel futuro è tutto da costruire questo è un altro dei temi quindi la domanda di democrazia l'allargo ancora e si potrebbe proseguire con il campo dell'informazione va be'ma non non andrà
Terzo punto sono usiamo questo termine per capirci perché efficace lo usava Bertinotti
Le domande extra mercantili
Non è la qualità della vita la pace l'ecologia eccetera ne aggiungerei un quarto perché io in questi invece sento fortemente sento fortemente non avrei l'atteggiamento che che teme immagino che lo prima soltanto Accame
I problemi della formazione e informazione
In un'epoca come quella di oggi secondo me sono diventati talmente pervasivi e centrali e in questo Ingrao amo secondo me pone un problema che riguarda tutti e dovremmo pensarci sopra vedere che sia un terreno di iniziativa
Su questo io credo che noi possiamo decidere già adesso tre iniziative
E vi propongo
Una riguarda il
Una giornata nazionale di impegno di tutti tenete conto che abbiamo già l'impegno come gruppo d'iniziativa che ha promosso l'assemblea per questo ve lo proponiamo anche con dello stesso Ingrao di Bertinotti Garavini di Orlando
E poi di tutti quelli che sono qui immagino spero di tutti quelli che siete
In sala
Perché il nove giugno
Mancheranno dieci undici giorni alla fine della raccolta delle firme
Alla scadenza raccolte le firme per il referendum lanciamo una giornata in cui in prima persona tutti impegnati davanti a un mercato davanti a una fabbrica eccetera a raccogliere le firme perché dobbiamo raggiungere bisogna che i comitati raggiungano le seicento mila firme questa è la prima e darebbe non cioè non ho bisogno di insistere un carattere di massa di reale collegamento popolare con la gente con i cittadini con i lavoratori a questa nostra all'età questo nostro processo che si colloca lì dentro in collegamento con questo che gli dà una forza notevole
Prima iniziativa questa secondo iniziativa
Affrontare diversamente quest'anno la finanziaria è una proposta che Orlando fece alla conferenza alla costituente della strada non è stata raccolta da raccogliamo noi
E cioè in un rapporto tra questi soggetti e i gruppi parlamentari singoli parlamentari la finanziaria la discutiamo per tempo facciamo le controproposte ne facciamo
Fatto di massa proprio perché la Finanziaria sarà il segno di quel processo di cui tutti abbiamo parlato
Terzo punto io qui mi permetterei se i colleghi compagni amici
Sono d'accordo di addio di accogliere una richiesta che già vede che è venuta
Fare io un'iniziativa
Sulla questione della padella you della PAC della pace nella ex Jugoslavia del no all'intervento NATO del no all'uso del territorio italiano a questo fine e rilanciare tutta la questione
Della pace articolo undici come abbiamo sentito da Raniero la Valle queste tre iniziative dovrebbero precedere forse la finanziaria quella sulla Finanziaria la compagna
La convenzione
Che noi proporremmo
Ritenere ai primissimi giorni di luglio potrebbe essere il tre luglio
Ma se mi consentite della lo dico alla fine ho bisogno ancora di due minuti per riprenderlo unico punto che dicevo volevo aggiungere qualche considerazione politica e cioè
Una volta stabilito il primo punto ricostruire questa identità alternativi contenuti la pratica la la radicalità delle scelte
Io credo che il problema dell'unità delle sinistre plurale è un problema che non solo non ci è estraneo ma che noi dobbiamo assumere
Noi dobbiamo assumere
E io dico anche che vedo qualche novità
Vedo qualche novità
Non userei ma poi ci siamo chiariti anche chiacchierando con Edo Ronchi
Io ho cercato di capire cosa voleva dire quando dice vorrei un'alleanza abbia democratica della stelle sinistre
Anch'io non userei questo termine sia per quello che implica sia per quello che contiene ma ci possiamo capire su un punto invece ecco e concordare su un punto
Anch'io non dò per scontata la deriva in atto nel partito democratico della sinistra
Non lo do per scontata
Non non non do per scontato né la deriva insieme il modo come ci arrivano né come né in quanti francamente non lo so e quali siano le contraddizioni
Faceva riferimento Paissan quante sono e e quali sono le contraddizioni
Io penso che la l'operazione
Il processo politico che noi stiamo cercando di avviare è un elemento che peserà fortemente anche qui dentro
E anche dentro a quella parte della sinistra Partito Democratico dalla sinistra ma se volete per spesso persino a qualche settore dell'elettorato socialista che oggi di fronte al crollo del del Partito socialista dovrà pur anche lui interrogarsi e e io penso che la costruzione di una sinistra alternativa di un effetto importante
Abbia un effetto importante offre una sponda l'intervista di D'Alema oggi sul manifesto sembra già cogliere qualche cosa di questo genere quando addirittura non solo esprime un giudizio non negativo
Su questa Assemblea c'è una domanda che l'intervistatore gli fa ma ipotizza anche il fatto che probabilmente in Italia
Una ipotesi che veda una un'area diciamo di sinistra
Come più radicale e più più riferita ai contenuti più che dire di più nella sua pratica sociale nella sua rappresentanza diretta dei lavoratori della emarginazione eccetera
E un'altra area di sinistra otto a o altre aree di sinistra è probabilmente una cosa ipotizzabile
Ma
Ecco io riportare il tutto a quel diciamo a questo ragionamento
Io le decisivo e ricostruire quest'area
Di sinistra alternativa di alternativa decisivo e questo anche ai fini di potere stimolare processi unitari
Dentro la la politica e cioè i cioè se non facciamo rivivere nella società sui contenuti eccetera un movimento reale
Alternativo badate che anche qualunque ipotesi unitaria che in sei
E sempre apprezzabile eccetera né niente la sconfitta c'è il riferimento che faceva proprio Mauro all'esperienza dei degli inglesi mi faceva riflettere non vorrei che dei minatori no che la battuta forse troppo semplice
Ah mi faceva ripetere in questo senso cioè
Certo lì la distanza tra il sociale il politico
Tra i minatori che lottavano e sono andati a una sconfitta drammatiche il partito laburista che si spostava destra era drammatica
E addirittura ribaltata
Il tentativo è proprio quell'invece di mettere in una forma nuova con un processo politico diverso che lo mette molto insieme un punto di riferimento
La sinistra alternativa che riesca a far pesare la spinta sociale lì spinte culturali le nuove soggettività i processi che vengono in in modi che vengono in moto e che possono agire poi anche sul piano politico istituzionale
Nel senso che siamo anche qui mi pare tutti d'accordo non a caso abbiamo fatto è stato Ersilia che ha inventato quella formula opporsi a governare
Forse
La questione del governo ci si pone in due modi e se interpreto bene mi pare che così l'abbiamo interpretata tu governi sia quando sei all'opposizione ma riesce a segnare i processi in atto è già dato svolge un'azione di governo
E quindi noi governiamo a ci opponiamo a certe cose governiamo perché abbiamo la capacità con il movimento di imporre dei processi ma non escludiamo anche di usare come no l'arma del governo vero e proprio quando resistono le possibilità e le condizioni non solo non lo escludiamo Malù auspica ma ma ma lo auspichiamo e stavo arrivando e stavo arrivando questa battaglia non è poi così lontana perché in una serie di città
è una battaglia di oggi badate io spero che la questo schieramento anche col PDS a Milano altri dicano quando avessi avesse vinto avessero vinto questi schieramenti dobbiamo pensare a quello che ho detto prima cioè come oggi governiamo un comune con dal una nuova legge una nuova situazione l'elaborazione nostra qui ancora molto
In sostanza e ho finito
C'è sufficiente materia per partire e partire bene un'idea di sinistra alternativa di alternativa nelle cose come ho detto abbiamo l'esigenza ma anche le possibilità
Il partito ai contenuti della pratica sociale con una nuova radicalità che non ha niente a che fare con l'estremismo
Anzi badate che più noi sposteremo questa radicalità di contenuti più l'elemento di estremismo ideologico proprio
Io credo io lo capisco uno dei degli intervenuti che ha detto io vi tengo a dire che non ci sarò lo capisco perché è è un'altra matrice è un'altra cosa
Quindi penso che i gradi carità ci siamo intesi che cosa vuol dire un processo politico impegnativo anche se del tutto aperto nel senso che non abbiamo formule dato ne vogliamo dare formule organizzative eccetera male Tapperi decideremo insieme
Quale sarà il percorso costruirlo insieme dal basso e dall'alto temere questa badate che questa è una novità
Le due cose sono sempre contrapposte
Ma il testo procedere dal dal dall'alto no bisogna ripartire dal basso escludiamo tutti eccetto l'ho trovato anche in cose recenti cui poi c'era il miscuglio strambo
Io dico no dall'alto dal basso insieme perché è questo che rende impegnativa la cosa per tutti anche per
Strutture già organizzate politicamente
Ci rivolgiamo a tutti
A tutti i democratici a tutte le forze di sinistra tutte le esperienze nuove sia perché stiamo dentro a questo processo e ne siano protagonisti e sia perché siano eventualmente interlocutori di questo processo
Proponiamo quindi a me pare che se il mio giudizio è esatto quello che ho dato diciamo sull'andamento ma mi pare che nelle chiacchiere ebrei brevissime fatte lo lo si condivide proponiamo questo appuntamento grosso che non è neanche questo esaustivo una grande convenzione
Convenzione dell'alternativa
Abbiamo discusso
Convenzione dell'alternativo convenzione per l'alternativa
La proposta che io mi faccia e convenzione dell'alternativa ma vorrei che tutti capissero che non è con la la parola dell'alternativa esclusiva di altri non solo noi vogliamo che prima della convenzione possibilmente altri partecipino
Ma vogliamo che
Dire convenzione dell'alternativa sia anche un elemento di identità
Non solo un obiettivo politico
Tant'è che lei tra iniziative che ho proposto
Dovranno essere indette dalla convenzione dell'alternativa
E quindi qui molto semplicemente senza grandi eh trombe e fanfare ma c'è un atto fondativo che facciamo la convenzione dell'alternativa
Che comincerà a lavorare fa tra iniziative e si dà appuntamento il tre luglio per avere una per avere una grande assemblea molto ampi io penso a mille mille cinquecento persone anche
Studieremo vi farò la proposta come organizzarla perché ci sia al il massimo di pubblica di di apporto di contributi reali eccetera se siamo d'accordo
E
E valutare poi li quali sono gli ultimi ulteriori fasi tappe del percorso
Infine vi leggerei
Una cosa riassuntiva ovviamente non vi chiedo di approvare le mie parole ma abbiamo tentato di mettere giù correggendo l'anche adesso alla luce della discussione
Una una paginetta gli ordini del giorno conclusivo di questa Assemblea e poi vi propongo un comitato Orb promotore anzi chiamiamolo comitato della convenzione che naturalmente va da qui fino a che è un comitato aperto chiunque di voi domani chiunque aderisca può venire la riunione del Comitato dire eccetera eccetera quindi è un
Diciamo che questo è più impegnativo perché ne fa parte ma poi perché è chiamato a dare un contributo se siamo d'accordo
Allora avete pazienza un attimo ve lo leggo rapidamente è tenta una sintesi molto impropria badate
Io vi prego di non
Come dire date suggerimenti non lavoriamo per emendamenti perché se no io sono il primo a farne quattordici
L'Italia è un passaggio di fase c'è una crisi delle classi dirigenti un crollo delle forme politiche in cui si erano espresse che è ormai evidente si tenta di superare riciclando al centro e con il non nuovo trasformismo il potere di ieri
Nel futuro del Paese prossimo e più lontano essenziali il ruolo in gran parte da costruire di un'area culturale sociale e politica capace di produrre nuovi valori forti
Di uguaglianza che si fonda sulla valorizzazione delle differenze di effettiva legalità democratica di solidarietà sociale
Di affermare una nuova idea di sviluppo economico sociale alternativo a quello produttivi sta industrialista con la sua boh alla sua base una nuova relazione armonica tra società
Umana e natura di produrre una qualità del lavoro e della vita profondamente diverse da quelle di oggi di costruire una stagione della pace
Nel rispetto dei diritti degli uomini e dei popoli a cominciare da quello essenziale e decisivo ad uscire dalla fame e dalla miseria
Forze politiche movimenti settori sindacali gruppi politici e culturali singoli individui
Che in questi mesi di grande mutazione si sono incontrati nel sostegno alle battaglie dei lavoratori e per i diritti sociali contro il regime della corruzione dell'intreccio con i poteri criminali
Nella raccolta delle firme per i referendum
Per la democrazia sindacali in tanti impegni ambientalisti e pacifisti
Tutte queste forze vogliono dare continuità alla loro iniziativa infittire le loro relazioni
Cercare una nuova dimensione di un agire politico comune che non supera né sminuisce la natura e l'autonomia di ogni forza politica soggetto collettivo o individuale che a questo processo
Voglia essere partecipe e protagonista
Le tappe i traguardi di questo percorso nasceranno nel suo farsi
Si parte dall'agire comune concreto sui problemi
E si arriva all'obiettivo di far crescere un'area politica di sinistra alternativa capace di virgolette opporsi e governare di stimolare una unità più ampia della sinistra delle sinistre
Di dare il segno dei suoi valori dei suoi contenuti a una nuova fase della vita repubblicana sollecitiamo l'impegno il contributo di tutte le forze che nelle varie parti del Paese agiscono in questo senso ci diamo un appuntamento più vasto in una convenzione dell'alternativa tra virgolette
Che vorremmo convocare a Roma per il tre luglio prossimo concordiamo di arrivare alla convenzione con il contributo di incontri locali provinciali o regionali
E di lavorare a tra iniziative di valenza nazionale
Una giornata di impegno a generare la raccolta di firme per i referendum il nove giugno un'iniziativa sulla pace nella ex Jugoslavia per l'articolo undici un impegno comune per affrontare la legge finanziaria che il governo Ciampi si appresta a presentare
Questo sarebbe l'ordine del giorno conclusivo con il quale avviamo la preparazione della Convenzione delle iniziative che abbiamo indicato se siamo d'accordo
Vogliamo procedere prima questa verifica rapida su questo ordine del giorno e poi di leggo idoli futura perché non si tratta mica di votare niente di un primo chiamiamolo così il primo nucleo del Comitato
Per l'alternativa libero e aperto a tutti gli altri
Non come iniziativa perché non ce la facciamo ma come diciamo
Dublino Guarini
Aggiungere questo riferimento sì
La le le l'intervento ci sta ci dice che bisogna fare un riferimento alla questione formazione informazione così come contrario e
Un accordo credo che si possa accogliere molto
Esame Marcello scusate se siamo rapidi non c'è bisogno tutti
Eccetera è già scritto è già detto ha già detto
D'accordissimo sottolineiamo ulteriormente il punto che era già contenuto nell'ordine del giorno conclusivo va bene altri valida nominando tra virgolette
Ma Margaret Antonio è chiaro che Civitavecchia è tra virgolette Antonia va bene non mi pare che ci siano prego
No senza però respinta
No no
Come
Vorrei però va bene scusate
Nodo atto
Commenta ma non solo scuse scusami
Scusa meno insomma
Scusate scusa scusa scusa che do Do Do conto ai ai presenti perché non non sentono
Lui dice che vorrebbe che ci fosse anche un riferimento alle matrici culturali no dovrei particolare cristiana marxista comunista eccetera signori risponderei così badate io ritengo che il problema posto non è privo di
Di un suo valore ma richiede un seminario di riflessione non non un documento
Riferiamo qui raccordarla fra allora
Caso mai ci riflettiamo sopra ecco
Va bene bene cristiano nel marketing
Va bene ma va bene scusa scusa un attimo a seno richiede che venga snellito Noemi nel pezzo che usciranno sicuramente domani sui giornali in particolare sul Manifesto scusa
Va bene va bene d'accordo d'accordo posso procedere naturalmente non lo mettiamo in votazione vera e propria credo no no va bene siamo d'accordo
Allora se siete dei se abbiamo finito l'iter rimane solo questo punto
Vi leggo in fretta questo gruppo di persone che il Gruppo d'iniziativa contattato sentito ascoltato eccetera chiedendo a loro un impegno per preparare le iniziative che la convenzione sempre aperto a pari titolo cioè uno viene parla e decide come tutti gli altri e sia chiaro
Va be'vieni vieni sicuramente che ti facciamo parlare al Comitato
Allora leggo queste proposte che nascono che abbiamo queste richieste che abbiamo fatto Rina Gagliardi Fausto Bertinotti Franco Russo Rino Serri Ersilia Salvato Perugia Maria Cristina Semenzato Falqui
Schettini De Sanctis Galasso Antonia sani Mario Rubini Valentino Parlato Serafini Gianni Ferrara Raniero la Valle Sergio Gentili Elvira carpini Giancarlo Aresta Giovagnoli
Danielle Mazzonis Bruno Morandi Andrea Bianchi Paolo Cento Aldo rotolo
Anna Giovanna Henze
Cotture di Marcello Vigli
Sono parte di chi era nel nel dei comitati del no altre forze forze associative Arce eccetera
Compagni amici della Rete di Rifondazione Comunista dei PDS di usciti e del PDS
Forze di sinistra che hanno agito in questo periodo
Diversi amici e compagni che ci hanno dato una mano giovani compagni nel no
Della battaglia del no
Consigli di fabbrica
Per esempio Marcello Rubini Mario Rubini è una prima raccolta di queste forze alle quali abbiamo chiesto di avere questi impegno se c'è qualche segnalazione importante la cogliamo subito ma spoglia aperto e sia chiaro
Fausto
Bravo bravo solo accorda cioè d'accordo mi pare che questa proposta saggia di Fausto risolva anche i problemi possiamo concludere grazie arrivederci alle iniziative e alla convenzione grazie sebbene questo avrebbero vediamoci allora prevede raro documento Carlo favorevole ancora
Noi gli orrori al ginepraio Roma insieme siamo interlocutori provveda pagine Mariano