Presentazione del libro "La guerra è l’unico pensiero che ci domina tutti. Bambine, bambini, adolescenti nella Grande guerra" di Patrizia Gabrielli (Rubbettino)

A sono stata trattenuta al Senato
Cinque minuti e mezzo
Sono stata trattenuta al Senato per una cosa Patrizia che sicuramente ti interessa neanche a Teheran
Francesco Rutelli ha presentato una selezione di quelli che sono gli spot pubblicitari dei presidenti degli Stati Uniti che sono conservati tutti dal cinquantadue in poi
In questo museo americano straordinario che ha tutto questo materiale di filmati
Chi è
Bellissimo perché Patrizia perché naturalmente per io ho gestito il patrimonio Archivistico dell'Istituto Sturzo che è uno dei grandi archivi dei grandi istituti che si occupano di culture politiche del Novecento
E e che con il gran uscì e con il basso e con l'Einaudi eccetera hanno quello che è il patrimonio anche e della promozione politica che è stata fatta durante gli anni che vanno dal quarantasei poi c'è una differenza incredibile
Perché i perché naturalmente noi venivamo quindi ve lo racconto perché
Veniva bene rispetto a questi problemi che noi dobbiamo trattare oggi ma noi venivamo nel quarantasei da una over dose di immagine del capo
Quindi Mussolini giocato in tutte le maniere possibili e immaginabili
Quindi nel col con la Repubblica sicuramente i leader c'erano ma venivano in secondo piano rispetto a quello che era la storia dei partiti che si confrontavano e e delle ideologie che si confrontano quindi voi non troverete
Se non delle buste cose non so un Fanfani ricordo in un primo programma televisivo in cui in maniera un po'goffa
Sì presente nel presentare il suo programma
Ma per il resto fino a Berlusconi voi trovate tutta una serie di materiali che sono relativi alla storia della DC è la storia del Partito comunista
Con delle realtà che se ne occupavano la spesse in particolare per la democrazia cristiana e la l'analoga forza che se ne occupano una docu-fiction occupava per il partito comunista perché si si copiano poi a vicenda e lavoravano di di conserva da questo punto di vista con degli espedienti per cui trovate da una parte per esempio la storia del popolo molti giornale della democrazia cristiana dall'altra trovate la storia dell'unità
Trovate poi il funerale di De Gasperi I funerali di Togliatti che diventano grandi prove
Per raccontare la storia e l'ideologia di un partito politico trovate uno delle cose straordinarie per ve lo dico così poi cambiamo argomento perché se no dormono parliamo di questa trovate sulla sull'occupazione delle terre sulla distribuzione sul sulla ridistribuzione agrari in Italia
Trovati da una parte trovati una stessa descrizione della povertà del nostro paese di un paese contadino trovati pezzi su Matera trovati pezzi sul Sud sulla povertà nel Sud
Da una parte e dall'altra con due conclusioni diverse da una parte la piccola proprietà e dall'altra l'occupazione delle terre
Con una virulenza e una una forza proprio che qualche volta ci stupisce ti colpisce ancora oggi
Non trovate mai la promozione di un leader e della sua famiglia mentre in quegli spot americani ce n'è uno di Bush con tutti i nipotini intorno con la nipotina che arriva e lui la prende in braccio
Trovati sempre quasi sempre parte quelli i primi quelli di Eisenhower
In cui c'è la guerra che giocare il ruolo che lui ha avuto come comandante
Nella seconda guerra mondiale
Ma trovate invece poi un po'per volta veramente le famiglie la dei dei risposto giocati anche per un pubblico per una e te mia particolare rispetto a un'altra eccetera quindi due realtà molto diverse che ti dicono però tutte tutte e due come comunque sia estremamente importante questo problema della comunicazione politica della propaganda politica
E io oggi ero interessati sì ma anche perché venivo dalla lettura di questo libro di Patrizia Gabrielli
Che è la guerra e l'unico pensiero che ci domina tutti
E venivo da una lettura che per me è stata di grandissimo interesse Patrizia lo sa anche perché parliamo di Prima guerra mondiale
Parliamo apparentemente di una realtà che dovrebbe essere ormai accettata come realtà pacifica ma non lo è perché il quattro di ottobre noi abbiamo avuto qui una serie di mozioni
Che sono state molto diverse sulla prima guerra mondiale su quelle che erano le raccomandazioni al governo nel momento in cui si chiudevano le celebrazioni dedicate dal Comitato nazionale alla prima guerra mondiale talmente diverse che
Noi come Partito Democratico per esempio ne abbiamo presentato una testata di minoranza che non è stata accettata perché perché sulla prima guerra mondiale
Finito una omogeneità di maniera un'accettazione di maniera
Quello che la prima guerra mondiale apportato quello che ha lasciato quelli che sono le riflessioni da fare quello che ha il nazionalismo come album potete immaginare i problemi si ripropongono i si ripropongono con una forza terribile
Che cosa è stato durante la prima guerra mondiale la forza dirompente del nazionalismo la rottura di imperi che comunque avevano ottenuto un equilibrio nel nell'Europa e nel mondo di allora cioè
Non sono situazioni pacifiche
E ecco perché
Credo sia molto importante questa lettura che Patrizia Gabrielli fa che è una lettura con una lente particolare
Per due motivi il primo motivo è perché si occupa di bambini e di adolescenti cioè si occupa di quel mondo di
Bambini che nascono in realtà Patrizia vien detto anche molto bene
Fra che nascono fra il mille ottocentonovantanove mille novecentodieci
Cioè che all'inizio della guerra hanno dai sedici ai quattro anni e che alla fine della guerra ne hanno diciannove e quindi sono pronti a dare guerra all'ultimo anno i Ragazzi del novantanove vanno vanno poi in guerra
Vengono spediti al fronte
E e otto anni alla fine della guerra quindi quei bambini che poi come sappiamo durante il periodo fascista troveranno altre forme di propaganda politica che si inseriranno in una certa maniera sul quello che era già stato fatto durante la prima guerra mondiale
Quindi l'ottica e quest'ottica quella dei bambini e quella delle figure femminili
In questo libro ci sono dei pezzi straordinari
Sul nulla figura della crocerossina su questa idealizzazione
Su questa immagine angelicata da un lato riportata stereotipi materni dall'altra
E la seconda notizia econdo motivo di questa attenzione particolare di Patrizia Gabrielli sono le fonti di cui lei si serve che sono fonti di ieri Stich
Cioè fonti molto particolari lei attinge soprattutto all'Archivio diaristico di Santo Stefano ma anche mi pare a quello del Museo storico di Trento
E sono diari di persone comuni nel borghesi ma anche contadini ma anche con tutte le caratteristiche di quella che è una scrittura
Che viene fatta ad uso personale soprattutto quindi con senza l'intenzione di farne un un elemento di lettura Esterna primari otto vengono scritti per se stessi e sono otto fonti interessantissime qui ne abbiamo abbiamo una particolarmente che mi ha molto colpito
Quella di questo ragazzo che va in guerra
Va di guerra convinto di trovare nella guerra quella che è una ragione
Di di di dare senso alla sua esistenza
E va tutto bene finché va alla scuola ufficiali di Modena e va a a fare il campo di addestramento diventa tragica nel momento in cui vi ha mandato in guerra e si rende conto del dell'orrore della guerra della della crudeltà e dell'inutilità della guerra
Muore muore tornando a casa
Ma un anno dopo il ritorno a casa ma ti consente di vedere in questo diario tutti quelli che sono i passaggi da una
Gestione superficiale anche della propria vita della visione della guerra eccetera a una brutale presa di coscienza poi di che cosa significa camminare in un campo di morti in un campo che
Che da della morte tutti gli aspetti più orribili più negativi ecco quindi io sono gratta Patrizia Gabrielli perché Patrizia ha fatto parte naturalmente una storica
Bravissima secondo me che si è occupata di storia di genere che si è occupata di di bambini d'infanzia di
Di lavori sui su un su queste fonti di arrivisti che che fa parte de ha fatto parte del comitato nazionale per le celebrazioni della prima guerra mondiale che non dia un comitato che ha fatto moltissimo secondo me che bisogna rivalutare per tutto il lavoro che ha fatto
E e sarà io credo lei stessa visto che non c'è Paolo Gaeta non può esserci Paolo Gaeta che lo storico
Amico di molti di noi che avrebbe dovuto parlarne quindi chiederò Patrizia di farlo direttamente ma lo chiedo anche Havana gli ori è un grande piacere e un onore averla qui
Perché Vanna
Ha lavorato alla Camera in Commissione cultura della Camera adesso ahimè sta a fare il capogruppo in Commissione cultura al Senato ma sono temi che vanno agli ori
Conosce segue
Dal punto di vista storico non l'ho mai sentita parlarne e quindi mi interessa in maniera particolare vedere che cosa ci dirà quindi io mi fermo qui chiediamo allora vanno a riparlarne per primo e poi a Patrizia di chiudere grazie
Grazie grazie a tutti voi grazie di quest'invito sono io onorata di essere qui a presentare questo bellissimo libro che a diciamo un pochino scalfito ma lo dice la stessa autrice
Il lo stereotipo delle donne nella guerra la delle donne che con la guerra sia mance panno i e iniziano il lavoro che è anche vero e su questo tema c'è molta letteratura che io conosco io ho studiato ma la cosa sorprendente di queste libro invece la messa in luce degli aspetti DiVersi quindi della Dom domiciliarità diciamo del vissuto della guerra da casa quindi di queste madri di queste attese dire delle attese di una licenza di un ritorno di una lettera e credo che questo aspetto sia molto interessante quando parla di queste bambine che fanno la calza
E con lo sottofondo tra il racconto delle maestre che raccontano l'ente e gli atti eroici
Degli uomini al fronte allora questo è un aspetto interessante perché perché ci dice che da un lato lo stereotipo ovviamente permane perché l'uomo è al fronte e quindi a coraggio astuzia intelligenza e alla donna rimane la la tesa oppure come diceva Flavia
La nobilitazione della sua tradizionali millenario attività di cura nelle attività di crocerossina quindi le donne se entrano nella guerra entrano comunque per per prendersi cura dei soldati dei feriti e di coloro appunto che hanno bisogno di questa presenza femminile
E e questo tra l'altro questo sta stereotipo viene venne rappresentata indicando anche il Corriere dei Piccoli che che veicola appunto questi personaggi bambini
Che in incarnano da un lato l'eroismo o l'aspirazione all'eroismo e dall'altro invece da parte dell'unica bambina questa diciamo questo starsene un po'in disparte questo occupare le zone più in ombra della storia ma non per questo meno importanti allora
Quello che mi ha colpito è proprio questo
Concetto di guerra totale perché la guerra quando arriva è totale ma chi paga il prezzo più alto sono soprattutto i bambini e vorrei soffermarmi proprio su questo perché uso le parole del dell'autrice che dice di Patrizia che dice
Tenere presente la fascinazione della guerra il suo potere seduttivo può forse aiutarci a tenerla lontana e questo credo che sia molto importante che sia l'aspetto che attualizza
Il il questa ricerca storiografica che non è solo storiografica ma che sempre a uno sguardo sulla società di oggi e sul presente e in realtà così eh
Dal momento che occupando mio di bambini in particolare di povertà minorile
Tutti i dati a livello internazionale ci dicono che con un miliardo e duecento mila bambini in condizioni di povertà oggi chi paga il prezzo più alto della povertà sono proprio i bambini che vivono nelle zone dove ci sono conflitti dove c'è la guerra e allora la storia si ripete purtroppo questa storia che i bambini pagano e la pagano imparando a ha detto ad entrare in contatto con il dolore con la per le perdite con i lutti
Con la morte si cominciano a contare i morti no questo è un aspetto che secondo me è importante perché ci dice in questo libro emerge molto chiaramente dai diari
Che i bambini
Cominciano a mettere in gioco il il proprio la propria presenza nella storia sia sul piano della partecipazione
Corale alle iniziative di commemorazione degli eroi
Ma anche sul piano esistenziale sul piano impersonale ad interrogarsi
Su che cosa sia il dolore e da qui l'importanza dell'aspetto diaristico del del diario perché dove se non sul diario si possono scrivere queste cose quindi questi bambini dove possono scrivere altrimenti
Queste cose e e credo che questo sia proprio la l'aspetto importante di togliere la spensieratezza perché questo fa la guerra
Da un lato Pro proponendo dei modelli che sono per esempio quelli dei giocattoli che cambiano anche questa è un aspetto interessante nel libro i giocatori che cambiano e che il CD propongono dei soldati in assetto di combattimento in posizioni di guerra
Dei delle bambole che non sono più le bambole nordiche bionde ma sono bambole coi capelli scuri brune quindi la bambola linee modello italiano
A abbiamo nel anche nella scuola le copertine dei quaderni
Che rappresentano episodi di guerra quindi c'è tutto un cambiamento culturale che fa della guerra un evento totale
E che comprende riguarda e si ripercuote anche sulla vita dei bambini attraverso una simbologia che troviamo appunto nei nei materiali e che pervade talmente tanto la vita che appunto come dice poi il titolo preso da questa bellissima frase la guerra ed è l'unico pensiero che ci domina tutti ecco fanciulli ragazzi e sono questi
Codici di comportamento che che che emergono e che ci dicono anche questo intrecciarsi fra le categorie della storiografia tradizionale della storiografia
Ufficiale chiamiamola così Coni questa storiografia solo apparentemente minore
Io tra l'altro o proprio lavorato ad Anghiari alla Libera Università dell'autobiografia quindi questo è un tema che viene molto caro e conosco e che e che il tra l'altro la scelta di Anghiari come sede non è casuale perché proprio per la vicinanza a Pieve Santo Stefano quindi questa cultura diari Istica che apparentemente una cultura minore ma che in realtà chiama in causa emette di fronte le persone a in modi diversi ai loro vissuti alle loro esperienze alle trasformazioni esistenziali ed incontrare il dolore incontrare la morte
In lunetta che dovrebbe essere nel nostro immaginario l'età della spensieratezza e del gioco è davvero un'esperienza traumatica che non si può dimenticare per tutto il resto della vita e e questo è l'aspetto terribile di segnalato molto bene in questo libro questi adolescenti senza padri
O inattesa del del ritorno dei padri
Mi che nello stesso tempo però sono bombardati mediaticamente dal modello dell'errore no della del dell'adolescente eroe che però in cuor suo e nei diari compare a fa a fianco della storiografia ufficiale compare in tutta la sua fragilità quindi la cultura di guerra che esiti imprime proprio nella memoria dei protagonisti soprattutto dei protagonisti bambini quindi abbiamo questa storia bambina
Di bambine e bambini che attraversano questo tempo della
Della tragedia globale
Descrivendola nei termini delle ripercussioni che questa tragedia globale a nella loro vita personale nella loro esistenza credo che questo sia l'aspetto più innovativo
E più interessante quindi la capacità in questo volume di fare interagire i due livelli e e questo non è non è poco non è frequente non esca non è per niente scontato
E soprattutto scoprire la ricorsi vita
Di questi vissuti esperienziali in adolescenti diversi tra loro che vivono in contesti sociali e culturali diversi ma che sono accomunati da una diciamo una identità di vissuti che davvero è e per me è stata sorprendente cioè vedere questi ragazzi che non si conoscono e che scrivono addirittura cose
Analoghi i denti che in alcuni casi frasi identiche dunque vuol dire che la cultura di guerra
Imprime su chi l'ha vissuta sui protagonisti che l'hanno vissuta delle delle tracce davvero indelebili che dovrebbero aiutarci anche oggi sempre a cercare la pace e a combattere dovunque dovunque ce ne sia e ce ne guerra nel mondo
Grazie Vanna
Mi sembra di poter dire che comunque la lettura di questo libro ci ha sicuramente arricchite no quindi e credo che per un'autrice sia forse il complimento migliore che si può farle Patrizia Tei
Ilva negli occhi per queste queste presentazioni così cricche e ginepro si aggiungerò dirò anch'io qualcosa anche sollecitata da alcune questioni che voi avete e messo in luce di quindi sono molto e per questo vi sono molto grata
Allora d'ormai la grande guerra è studiata che c'è un ampio dibattito storiografico nazionale internazionale con una guerra totale è una guerra totale che coinvolge militari e civili tra i civili le donne bambini bambini e adolescenti
Non solo lì coinvolge perché ci sono delle ricadute tragiche nelle ore nelle loro vite
Pensiamo anche il solo alla rottura di legami affettivi dei legami familiari
Una storica francese che cito spesso ha definito le guerre
Delle catastrofiche sentimentali
Questa è stata la Grande Guerra e questo ci raccontano bambini e bambine coinvolte nella tragedia anzi spesso si rendono conto di cosa che la guerra nel momento in cui si separano da un padre da un fratello maggiore da un parente
E questa è la guerra vicina quella che vivono quotidianamente quindi lo scenario del quattordici diciotto è uno scenario di donne senza uomini e di bambini senza padri
Questo produce la guerra ma insieme a questo Titti gli adolescenti come i i minori in genere sono coinvolti in quella che è la mobilitazione del fronte interno
E e questa mobilitazione passa attraverso una articolata e raffinata macchina di propaganda
Articolata anche a seconda delle diverse fasce di età
E produce è una propaganda ampia e pervasiva tanto da poter parlare di una vera e propria cultura di guerra i canali sono diversi
Si passa dalla letteratura per l'infanzia che aveva avuto come sappiamo un ampio sviluppo già nell'Ottocento
E alla fine negli esattamente alla fine poi dell'Ottocento ormai che anche per l'impulso che lo Stato unitario ha dato i processi di Al fervidi alfabetizzazione
Abbiamo una ampia produzione questa letteratura sito si converte per veicolare un messaggio di stampo nazionalista
Lo stesso accade alla stampa
Penso appunto è stato qui citato dalla onorevole Joris Corriere dei Piccoli il Corriere dei Piccoli presenta una guerra a giusta presenta una guerra giusta contro un nemico Barbaro incivile cattivo che viene denigrato messo in ridicolo ma spesso presente anche i Carrà i caratteri proprio del dello intorno quindi deve in qualche maniera suscitare riproduzioni e insieme a questo o una serie di personaggi i bambini e una sola bambina di tigli e che partecipano come possono senza mi a questa guerra
La scuola è un altro ovviamente importanti piccolo di circolazione di questo messaggio politico quindi la propaganda i giocattoli avete fatto già ampiamente riferimento non mi soffermo su questo
La propaganda dei dei colà dei principi nazionalisti
L'idea di una guerra giusta combattuta per sconfiggere un pericoloso nemico nelle nelle memorie e nelle testimonianze nei diari i di tipo diverso qui parliamo di diversi generi letterari ovviamente per ogni genere letterario è necessario anche mettere appunto una metodologia no di analisi d'interpretazione
Prevale questa immagine dei nemico dell'altro da sì
E dunque si va affermando proprio in virtù di questa propaganda una visione manichea del mondo diviso in beni e nel male
E noi siamo dalla parte del giusto ed è questo che e mi preoccupa molto vi ringrazio per i differimenti che avete entrambe fatto sull'attualità perché è vero che uno storico interroga il passato
Ma è è anche vero che molto spesso uno storico interroga il passato perché ama il presente e i soggetti che vivono col presente
E penso che questa visione tra amico in nemico il rifiuto di un come dire un principio così di tolleranza inteso non come sopportazione ma come relazione ne ha relazioni reale di scambio ecco a me pare che stia circolando ormai da tempo un messaggio che si muove in una direzione opposta questo è pericoloso perché questo è l'inizio anche di una cultura di guerra o meglio è l'ingrediente principe forse della cultura di guerra il fatto di non accogliere l'altro da sé
E di stabilire una relazione questo è il principio diciamo questa è l'idea di tolleranza che abbiamo oggi che abbiamo assunto oggi non è più quella solo della sopportazione del tollerare ma è quella della relazioni
Allora questa propaganda è questa cultura di guerra
Riesce a far resa perché sollecita non soltanto lì che l'elemento della razionalità quanto l'emotività
La propaganda devi essere capace e di colpire la mente ed il cuore
E la Grande Guerra da questo punto di vista è un importante banco di prova
Lo ho diceva all'onorevole Piccoli Nardelli anche per quello che sarà poi l'esperienza del totalitarismo fascista
Allora è una propaganda pervasiva ora a me diciamo interessava da un lato o ricostruire il questa cornice della nella quale si sviluppa questa cultura di guerra quali che i suoi quali sono i suoi ingredienti i peculiari
Tenete presente il dato di genere
Perché è una propaganda che invita i bambini a a svolgere alcune produzioni le bambine altre e da questo punto di vista mia difficile leggere la guerra come un passaggio di emancipazione per le donne
è vero senz'altro che assumono nuove responsabilità e questo produce di cambiamenti anche a livello come dire interiore no a una nuova consapevolezza di se stesse
è vero che sono presenti nella sfera pubblica sono visibili
Più visibili e sappiamo che questa è una sfera costruita al maschile ma questi processi non sono accompagnati né dal riconoscimento di diritti
Ne da nuove rappresentazioni anzi l'immaginario sociale resta fisso sostanzialmente su una ruolo dittatura
Che quello che più preoccupante è che questo ruolo di cura da sempre come dire relegato all'interno della sfera domestica ruolo di cura affetti relazione è un ruolo che deve essere funzionale ai disegni dello Stato e delle nazioni e anche qui vediamo una qualche anticipazione purtroppo
Quindi a me interessava ricostruite questo ho provato a ricostruire questo ma soprattutto
Ho voluto come dire provare a capire quanto questa propaganda potesse essere accolta e per certi versi interiorizzata dei soggetti ai quali era rivolta dunque bambine e bambini adolescenti e per fare questo mi sono rivolta un tipo specifico di fumetti
Diari memorie autobiografie la mattina il nucleo principale raccolto presso l'archivio nazionale di diari a Pieve Santo Stefano
Altri editi e devo dire di crediti oppure raccolti presso l'archivio di Trento
Devo dire che quello che colpisce è proprio questa ATP Titti vita
Cioè i motivi della propaganda sono acconti son fatti troppi si mescolano con il linguaggio proprio dei bambini no e quindi se hanno essi entrano come dire ora lasciatemi passare il termine frasi fatte in qualche caso perché hanno attinto dalla propaganda da questa propaganda che li coinvolge e i per certi versi responsabilizzi i bambini vengono catapultati in quello che è il mondo degli adulti
Sempre una storica francese scritto vengono svitati dalle loro camerette del loro nascondigli
Ecco e e questo si coglie in tanti passaggi dei diari e le storie per certi versi e paradigmatiche di questo fenomeno
E sono quella che Flavia citato cioè di Giuseppe Salvemini il quale proprio Lissi empio di un Giovanni che vive da un lato una guerra
Atti vide la guerra perdonatemi attraverso la propaganda e quindi il mito dell'eroe del soldato visibile è un giovane pensa che farà grandi conquiste anche amorose
E interessante questa metafora tra l'amore e la guerra
E forse ci dice qualcosa su come l'amore e le relazioni erano concepite e forse ancora oggi sono concepite
E e dall'altra poi quella guerra che la guerra vicina
Quando arriva al fronte il il suo giudizio cambia sulla guerra cambia il suo immaginario di guerra e allora non c'è la bella morte
Non c'è la morte Etica delle Roy ma c'è il tuo compagno che il timore accanto e in una trincea in e la morte non è più sublimata la morte purtroppo si manifesta
In tutta la sua dolorosa realtà
Quindi in questi diari troviamo sempre questa guerra vicina che quella della quotidianità e una guerra lontana che quelle immaginava Thai che però viene in qualche maniera assimilata
L'altra storia interessante insieme ad altre e quella di Maria Morelli una giovane dell'alta abortì sia fiorentina
Di una ragazza molto devota religiosa nella quale dapprima scongiurato la guerra scongiura che l'Italia intrigo R ma poi assistendo alle manifestazioni numerose degli interventisti a Firenze sappiamo essere uno dei centri più rilevanti dell'interventismo niente
Le manifestazioni anche chiassosa e degli interventisti
E allora lei resta colpita ha desiderio di partecipare invidia bonariamente il padre il fratello che si recano a queste in manifestazioni e pian piano
La sua attività nel fronte interno va crescendo da prima false in maglie di lana
Spero sa insieme alle sue amiche nei salotti cittadini o del nelle casse di villeggiatura poi pian piano la Prisa di parola pubblica
Neri inizia inviare a un giornale una rivista molto diffusa all'epoca Cordelia giornale per giovinette
Dei gli articoli che certo sul piano giornalistico non hanno un grande valore ma a
Il come dire sul piano simbolico il valore questa giovane decide di scrivere per manifestare il proprio patriottismo e quindi questo diciamo questi passaggi mi sono trattarsi molto molto interessanti e credo che il possa esserci ancora molto buon lavoro da compiere e vi ringrazio per essere qui per l'ascolto in particolare Lanna Iorio il Flavia piccoli Bertelli grazie
Grazie Patrizia grazie a voi che ci avete ascoltato come avete capito
è un libro di grande interesse che consente poi letture
Ulteriori secondo me rispetto a quelle che vi abbiamo proposto noi perché le tematiche che che tratta sono tematiche poi ci sono al centro di dibattito di attenzione
Nel corso del tempo ma anche oggi quindi credo valga davvero la pena vedersi grazie