Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti il due mila diciannove è un anno OSCE lasciano l'anniversario sono i trent'anni dalla morte di Leonardo Sciascia che è stato viene e sarà ricordato da questa radio speriamo in generale dalla dalla cultura italiana
Anche in questa rubrica dove più volte ne ho parlato
Volevo dire qualcosa di nuovo su questo
Importante scrittore del nostro secondo Novecento oltre che straordinario con polemica militante politico eri
Fustigatore dei peggiori costumi rettori CD italiani
In particolare la sua lo sappiamo è una sorta di filologia civile
Per tanti aspetti vicina in parte speculare a quella di Pier Paolo Pasolini e c'è un tratto che Sciascia aveva ereditato da due suoi maestri Alberto Savinio e vitaliano Brancati
L'idea la convinzione immotivati sì ma che in un Paese come l'Italia la retorica la parola la parola
Inadeguata la parola caricata la parola iperbolica che persuasiva ingannevole
Può creare l'accolga la cosa sbagliata può diventare addirittura mortale può diventare nera
è l'impostura che questa anche alla radice del dell'illuminismo di Sciascia alla che è un illuminismo coupon illuminismo Manzoniano come sappiamo l'illuminismo di chi vede annidato l'inganno lo proprio alla radice della storia dell'emancipazione
E pochi libri lo dicono meglio di quel di quello strano godibilissimo peraltro romanzo che il consiglio d'Egitto in cui alla fine del settecento con l'intento e rivoluzione francese ed europea
L'abate Vella inventa letteralmente un antico codice arabo
E la sua bugia
Ha delle conseguenze immediate nella realtà nella sua realtà biografiche nella realtà sociale
Del Regno delle due Sicilie ma è un tema che percorre questo della parola che crea la cosa che oggi è particolarmente attuale sinistro in epoca di Tecnè uso semplicemente di Bugie gridate ovunque in un mondo completamente mediante il dato è un tema che percorre
Tutta l'opera di Sciacca si pensi a un altro suo romanzo apologo scarnificato uno degli ultimi il cavaliere la morte tu nel quale la rivendicazione anonima di un delitto da parte di una fantomatica setta i figli dell'ottantanove anche qui è in gioco
La rivoluzione francese un altro ottantanove ecco quella rivendicazione che probabilmente è un puro depistaggio crea crea lo spazio per un vero
Gruppo terroristico
Tutti tenti ancora alla per Moro
Il libro nel quale Sciascia constata subito come sia cambiato il modo di raccontare il prigioniero Moro nel momento in cui hanno cominciato a chiamarlo celebrando nel funerale in anticipo il grande statista
Però ecco per ricordarlo in questo anniversario volevo citare un altro brano di di di attualità
Un brano tratto da un libro che pure quest'anno compie una
Moneta a cifra tonda
Nero su nero brano di scampoli correttivi aforismi pubblicato nel mille novecento settantanove da Sciascia Perina unti ed è un brano che riguarda Voltaire e Rousseau quindi il cuore di quell'Illuminismo
Sul quale Sciascia riflettuto così spesso
Scrive nero su nero Leonardo Sciascia Voltaire morì a Parigi il trenta maggio del mille settecentosettantotto Rousseau poco più di un mese dopo il due luglio armeno Ghiglia c'era da aspettarsi che le celebrazioni del bicentenario esplodesse lo tra le due date sono invece cominciate molto prima acquatici stette ad aspettarlo con impazienza questo bicentenario
Per fare i conti perché rare le somme per tentare un bilancio niente ebbero in comune Voltaire e Rousseau nemmeno la reciproca disistima
Voltaire aveva per Russo un villeggiante disprezzo russo odiava Voltaire nella misura in cui avrebbe voluto amarlo ed erano diversi per estrazione sociale carattere idee modo di vita
L'unico legame tra loro e questo su cui noi oggi ci inchiniamo l'anno della morte
E Voltaire moriva dopo un trionfo quello reso gli a Parigi il trenta marzo dopo la rappresentazione degli rende e ce ne ha tramandato l'immagine Moro il giovane russo amareggia endo si è un po'anche consolandosi nell'insuccesso a ottantaquattro anni Volterra sessantasei
Rosso ma questo solo legame stabilito dalla sorte cioè dalla morte quel che occorre a noi in questo mille novecentosettantotto scrive Sciascia per fare come si dice in Marina il punto di dove ci troviamo della rotta da lasciare e di quella da intraprendere la rotta rosso la rotta Voltaire
E a prima vista la rotta russo sembra la più bassa è la più sconfinata la più promettente e certamente la più affascinante
Ma non è quella che è stata percorsa già non è quella del romanticismo della volontà generale della parte maggiore del tutto delitti mi più micidiali
Cerchiamo di far bene i conti e anche te di Voltaire non ci resta molto anche te soltanto Tirapani racconti le pagine sul patto sul caso Calasso
Un mucchietto di lettere questo poco teniamocelo a questo poco a fermiamoci o andremo a fondo con le confezioni ed Emilio di Rousseau appesi al collo
Quel russo che come sappiamo e oggi anche una piattaforma
Una piattaforma che controlla parlamentari che magari citano I Protocolli dei Savi di Sion come se fossero un documento autentico come e non invece uno di quei falsi di cui Sciascia ci ha dato alcuni esempi Roman vecchie straordinari dalle lettere anonime all'impostura dell'abate Vella
E quei falsi dai quali Voltaire ci aiuta
Difenderci molto più di rosso a risentirci venerdì prossimo