La nota antiproibizionista

Il due mila diciotto assegnato un forte aumento dei consumi di cannabis terapeutica in Italia quasi cinquecentottanta chili rispetto ai trecentocinquantuno del due mila diciassette
E quanto emerge dall'ultimo aggiornamento sulla distribuzione di cannabis per uso medico diffuso dal Ministero della salute nello stesso lasso di tempo è più che raddoppiata la produzione dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze ed ai quali ottanta chili del due mila diciassette ai centoquarantasette del due mila diciotto
Importazione di farmaci Cana binarie passata da centoventotto chili nel due mila diciassette accento quarantasette nel due mila diciotto
Attualmente lo stabilimento chimico farmaceutico militare differente distribuisce alle farmacie due preparazioni a base di cannabis per uso medico e denominata FM uno ed FM due
Il prezzo di vendita stabilito sulla base del costo stimato di produzione di poco meno di sette euro al grammo al netto di Iva il Ministero della Salute precisa che le quote di produzione delle due sostanze
Tengono conto del consumo degli ultimi due anni era il suo incremento annuale e che il quantitativo necessario la continuità terapeutica può tuttavia essere integrato con l'importazione
Dal due mila e quattordici
Le vendite totali di farmaci a base di cannabis prodotti in Italia importati sono in forte e costante crescita se cinque anni fa erano cinquantotto chili e mezzo l'anno successivo erano già diventati centodiciotto
E mezzo nel due mila e sedici erano ulteriormente salite ha quasi duecentotrenta appresi in assoluto sono tutti dati positivi e incoraggianti e purtroppo però la realtà quotidiana dei malati molto diversa
Alla metà di marzo infatti l'associazione pazienti cannabis Medical scritto nuovamente al Ministro della Salute Giulia Grillo per denunciare le enormi criticità che si registrano per reperire farmaci cannabinoidi e la situazione di nuovo insostenibile per i malati
La lettera denuncia che la scarsità di alcuni Tito Complessi soprattutto Bettiol Betica impedendo ventidue nota mettendo in crisi la continuità terapeutica di migliaia di pazienti
La portavoce fondatrice dell'associazione Elisabetta Biavati parla di una situazione a macchia di leopardo in Italia
Con pazienti che aspettano anche da molte settimane
E trattandosi di persone comarche cronica dolorose la situazione si sta facendo davvero drammatica
La lettera diffusa tramite ai profili socio dell'associazione Società ATO una prima reazione del ministero che ha chiesto spiegazioni perché sembrano fossero ben al corrente di una situazione che però si ripete periodicamente costringe le persone che vivono una condizione di sofferenza e di grave disagio a rincorrere i farmaci un altro problema grave
Inalato sempre dall'associazione è che le farmacie non possono far sapere di avere a disposizione la cannabis medica
Perché verrebbe considerata pubblicità di stupefacenti ne possono utilizzare per questi farmaci il sistema di ricerca usato per qualsiasi altro preparato per sapere in quale farmacia sono reperibili è una assurdo no eppure qualche mese fa
Alcune farmacie sono state multate fino a otto mila euro per aver indicato i malati e dove trovare la cannabis medica
La conseguenza è che i malati non sanno dove trovare i farmaci e farmacia non potendo far sapere di avere a disposizione rischiano che rimangono invenduti o che accadano
Insomma una totale assurdità
Frutto della anacronistica normative italiano ma anche dell'ipocrisia che continua a governare la nostra politica in materia di droga
L'associazione pacchetti Carla Bisleri che ha quindi rivolto al ministro una serie di richieste molto precise che la cannabis medica sia dispensata come tutti gli altri farmaci
Che è garantita la continuità terapeutica tramite il giusto rapporto di produzione e importazione che ha integrato l'Elenco delle patologie che possono essere curati con queste terapie che esse vengano erogata tramite il Servizio sanitario nazionale
Che ha recepito l'articolo diciotto quattro quater della legge di bilancio due mila diciotto per regolare
Le norme regionali eliminando le disparità di accesso alle cure in base alla residenza che assicurati aumentata l'importazione di prodotti a seconda delle necessità reali dei pazienti e non venga a mancare la fornitura di quelli italiani
Che erano previsti corsi di formazione per tutti i medici e anche incentivata la ricerca sugli impieghi terapeutici della cannabis che sia preso in considerazione la produzione a livello regionale e anche che siano definiti i criteri per il rinnovo delle patenti di guida in modo che i pazienti non incorrano come purtroppo succede nelle sanzioni previste per l'uso di sostanze stupefacenti io ma non sembrano delle richieste irragionevole tanto più che stiamo parlando di malati spesso affetti da patologie gravi dolorose invalidanti e tanto più che stiamo parlando di un Paese il nostro dove la Costituzione all'articolo trentadue proclama solennemente che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino e interesse della collettività