Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì quattro aprile questo è l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui parleremo quest'oggi l'apertura la Breguet siti in particolare
I negoziati tra Teresa meglio Jeremy Corbin per tentare di uscire dall'impasse attuale mentre si avvicina
La scadenza del dodici di
Aprile mancano
Otto giorni
E il dieci aprile mercoledì prossimo è previsto un vertice europeo straordinario proprio sulla Brady Seat prima di quella data deve essere trovata in qualche modo una soluzione non vi proporremo un editoriale
Del Guardian una che dice germi Corbin di essere prudente l'Offerta di Mei arriva troppo tardi e sembra volta condividere più la responsabilità del fallimento che la gloria del Successo scrive tra l'altro il Guardian mentre l'evening Standard ammette
In guardia in un altro editoriale i suoi lettori e da Jeremy Corbin dalla possibilità che alla fine sostenga l'accordo di Theresa May perché l'accordo di ritiro in sé non si tocca quel che andrebbe modificato è la dichiarazione politica sulle relazioni future con l'Unione
Europea parleremo anche di Algeria con le dimissioni di Abdelaziz Bouteflika leggeremo l'editoriale di oggi di le mondo dopo le dimissioni resta da inventare un futuro per
L'Algeria torneremo
Anche sulla elezioni municipali in Turchia con il Wall Street Journal un duro colpo per l'uomo forte della Turchia per Recep Tayyip Erdogan che soffre la peggiore sconfitta da quando è arrivato il potere nel due mila e due cederemo al Venezuela con un editoriale Dio il mondo che critica quella che dà il titolo viene definita inquietante paralisi occidentali per chiudere invece
Vedremo dalle mondo una lunga inchiesta suo Platini il Putin e come il presidente russo è diventato il padrino dell'estrema destra in Europa ovviamente si parla anche se non soprattutto di Matteo Salvini cominciando da un incontro avvenuto a Milano il diciassette ottobre del due mila e quattordici e che nessuno aveva notato se non a praticamente un un semestre dopo nel maggio del due mila e quindici quando Salvini ha pubblicato una foto con Putin su Facebook ma cominciamo dalla Brad site dai commenti a questo tentativo
Di accordo bipartisan tra Theresa May e Jeremy Corbin per uscire dall'impasto era il Guardian l'editoriale di ieri
L'offerta di Mea Corbin arriva con alcuni anni di ritardo l'offerta del primo ministro leader labour sembra volta a condividere più la responsabilità del fallimento che la gloria del successo
Scrive il Guardian la decisione di Theresa May
Di tendere la mano all'opposizione sulla Breguet zitta arriva anni troppo tardi
Me lo ha fatto solo perché è finita fuori strada il suo discorso martedì a Downing Street era quello di un primo ministro sconfitto in netto contrasto con le dichiarazioni
E i toni di sfida degli scorsi mesi tutto questo non lascia ben sperare quanto l'ipotesi che nei affronti queste i discussioni con Jeremy Corbin in buona fede
Semmai tutto ciò racconta altro cioè che solo con le spalle
Al muro il primo ministro ha ceduto al buonsenso accettato di prendere i suoi avversari a bordo sulla questione Breguet set rimane la domanda se lei affronterà la prossima fase con la mente tanto aperta quanto la porta di Downing Street da cui lei potrebbe uscire
Corbin prosegue il Guardian ha detto di essere contento di incontrare Mei ma farebbe bene a essere prudente nonostante le parole di May sulla necessità di unità nazionale per l'interesse nazionale la sua offerta
E basata sulla politica partigiana dei Tories non c'è alcuna indicazione che May sia pronta ad accettare un compromesso
La base dei colloqui del resto il suo accordo di ritiro dall'Unione europea che è già stato rigettato travolta dalla cannula dei comuni
Il leader labour ha fatto votare il suo partito contro l'accordo May
Ora invece sarebbe costretto a sostenerlo il sospetto che May non voglia condividere la gloria di insuccesso ma solo la responsabilità e la colpa della sconfitta in cambio del sostegno di Corbin nei offre al labour una chance di definire la relazione futura con l'unione europea quella del dopo prende Seat segue leader non saranno in grado di concordare una procioni col primo ministro sembra pronto a mettere ai voti una serie di opzioni
Per la relazione futura e permettere ai parlamentari di votare liberamente
Per Corbin questo significa assumersi responsabilità senza avere alcun potere
E questo solleva la questione del perché Corbin abbia accettato questo scambio
Nei aveva già promesso ai parlamentari Tories di dimettersi una volta completato il processo non c'è garanzia che il successore di May si sia senta legato da un accordo tra l'attuale primo ministro il labour
Un processo davvero collegiale richiederebbe qualcosa di più sostanziale per negoziare una partnership futura con l'Unione europea ampia e profonda per il dopo prego Seat ma questo questo processo non è possibile con i falchi della Brezzi con Ibra exit verso l'Unione europea ricorda poi Guardian ha detto che accetterà una proroga solo se May presenterà un piano per uscire dall'attuale caos
Dato che guida un governo di minoranza era chiaro sin dall'inizio che lei avrebbe avuto bisogno di sostegno bipartisan scegliendo questa strada solo l'ultimo momento utile e sulla base delle sue condizioni mentre sta giocando con il fuoco
Se non ci sarà raccordo rapidamente su una forma di break visite se non verrà concessa una proroga dall'Unione Europea il Regno Unito si troverà venerdì prossimo davanti a una scelta revocare l'articolo cinquanta cioè la prego si o uscire senza accordo se il Paese dovesse trovarsi in questa condizione beh sarebbe tutta colpa di Theresa May conclude
Tra l'altro il Guardian l'evening Standard invece in un editoriale
Mette
Sul chi vive i suoi elettori a proposito delle intenzioni di germi Corbin
Il titolo il primo ministro ha lanciato la palla nei piedi del leader lei Borrelli
E scrive lo standard il dovere dell'opposizione di opporsi la Hristo Crati correndo il faccione del circo coniò questa frase il marxista Jeremy Corbin ha trascorso tutta la vita a praticarla
Ma di fronte alla richiesta inaspettata di Theresa May di aiuto sulla Breguet sì per una volta Corbino ha reagito nel modo giusto
Ha deciso di discutere con il primo ministro perché no questa offerta in fondo lo mette là dove vorrebbe essere qualsiasi
Il leader dell'opposizione e cioè al centro degli eventi
E questa offerta
Rende leader labour meno primo amministrabile della storia molto più primo ministra abile
Se intelligente Corbin chiederà i prossimi incontri si svolgano andavano istruiti in modo da poter entrare dalla porta di fronte ma non illudete vi il suo obiettivo principale
Non è trovare un accordo con nei e di far uscire l'inquilino tori per entrare in cui e prendersi le chiavi di Downing Street
Da socialista rivoluzionario Corbin sa che la brand sito offre un doppio bonus distruggere i Tories e danneggiato nel contempo il capitalismo il libero commercio
Lui da buon Breguet sitter
Probabilmente vorrebbe sostenere lei ma ormai la grande maggioranza dei membri del suo partito si è radicalizzata come Prodi europea
Cosa che
E e dunque non è disponibile ad accettare una Brecht versione
Attori
Così scrive ancora l'evening Standard Corbin fingerà almeno l'inizio di essere costruttivo suggeriva di essere pronto a votare una mozione parlamentare emendata ma prima della fine staccherà la spina questo primo ministro non è famoso per la sua capacità di anticipare gli eventi ma presumibilmente sa tutto questo
E la ragione per cui lei è già pronta a presentare un altro piano quattro opzioni a ai comuni su accordò l'unione doganale nessuno accordò la revoca e chiedere ai parlamentari di dire qual è la loro opzione preferita
Questo piano dell'ultimo minuto avrebbe potuto funzionare se fossimo in universo parallelo con al centro un primo ministro pronto a tendere la mano agli avversari mette le righe sui brand esitazione spiegare le necessità di un compromesso ma questo non è l'universo parallelo e il mondo reale i parlamentari labour non sosterranno Mei il resto lo faranno Ibra crisi perso Tories così tra l'altro lei viene in standard in questo editoriale vedremo naturalmente cosa succederà
Nelle prossime ore va segnalato anche un commento pubblicato dal New York Times particolarmente azzeccato che guarda le cose
Dall'altra parte dall'Atlantico con Thomas Friedman un po'scioccato
Il Regno Unito è impazzito il problema quando si cerca al piano Brezzi perfetto che non si può guarire dalla stupidità scrive tra l'altro Friedman che poi in modo brillante
Racconta la sua visione
Di di di di ciò che sta accadendo nel nel Regno Unito sulla brand si trovi oggi però vogliamo tornare anche sull'Algeria dopo le dimissioni di Abdelaziz Bouteflika
E lo facciamo con l'editoriale di di le monde dal titolo dopo le dimissioni resta da inventare un futuro il popolo algerino imposto a Abdelaziz Bouteflika di andarsene inchiodato su una sedia a rotelle dal due mila e tredici mutuo danni rieletto per un quarto mandato nel due mila e quattordici senza pronunciare una parola
Esprimendosi solo con comunicati laconici Patetica marionetta tra le mani di un clan opaco il presidente algerino alla fine ha dato le dimissioni o è stato di Missoni dimissionato martedì
Tre settimane prima della fine ufficiale del suo mandato
Questo epilogo spiega le Monde mette fine a vent'anni di regno assoluto mette un termine all'esistenza pubblica di un uomo che da sei decenni incarnava la storia tormentata della nazione algerina
In il suo orto durante la guerra di indipendenza della fine degli anni Cinquanta ministro degli Esteri tra il mille novecentosessantatré il mille novecentosettantotto
Sotto il regno di Boone DNA richiamato il potere nel mille novecentonovantanove alla fine della terribile guerra civile tra l'esercito islamisti Bouteflika aveva promesso da duri e permesso il ritorno alla pace
Ma al prezzo di un regime sempre più autoritario Clyde ricco prevaricatore che sopravviveva
Grazie
Alle vendite di petrolio e gazzosa
Che sopravviveva secondo le Monde
Senza offrire agli algerini e in particolare i giovani il futuro a cui aspiravano
Ma dal ventidue febbraio e questo popolo che è stato disprezzato il privato di vera rappresentazione politica
Che sta scrivendo un nuovo capitolo della storia di Algeria molti credevano che questo popolo fosse paralizzato dai drammi nazionali e incapaci di risvegliarsi senza piombare il Paese
Nella repressione brutale nel caos invece si è mobilitato massicciamente e pacificamente
E in sei settimane sta mettendo smentendo tutte le previsioni ha costretto Bouteflika all'abdicazione e superato tutte le manovre dilatorie del regime che circondava e agiva in nome del Presidente il dieci febbraio ricorda l'Hammond ripercorrendo la storia di questa rivolta
Popolare il presidente Bouteflika aveva annunciato la sua volontà di correre per un quinto mandato l'undici marzo annunciato che rinunciava alla candidature che l'elezione presidenziale era rinviata sine die
Il diciotto marzo ha fatto sapere che intendeva prolungare il suo mandato il convocare una Conferenza nazionale per riformare le istituzioni il ventisei marzo il capo di stato maggiore dell'esercito che dall'indipendenza dalla colonna vertebrale del regime
Ha reclamato una destituzione per incapacità del Presidente
Il trentun marzo emerso un governo di transizione il primo aprile il clan potere annunciato la rapida immissione di Bouteflika
E il due aprile le dimissioni sono diventate cosa fatta la fine del regno insomma è acquisita ma sottolinea del mondo
Il futuro resta da inventare ed è enigmatico
Repressi dispersi o comprati dal regime movimenti d'opposizione non sembrano in grado di porre le basi
Di un processo democratico e trasparente l'apparente sostegno dell'esercito le rivendicazioni popolari non deve ingannare i militari intendono mantenere un sistema in cui siano loro il pilastro centrale o assicurando la stabilità di un processo di transizione oppure facendo saltare la transizione
Tocca al popolo algerino organizzarsi per proseguire la rifondazione che ha avviato e continuare a dimostrare dei mesi avvenire l'intelligenza collettiva di cui adatto prova così l'Hammond in questo editoriale
Sempre a proposito dell'attualità internazionale due due accenni uno la Turchia l'altro il Venezuela la Turchia alle elezioni municipali
Un duro colpo per l'uomo forte della Turchia il titolo dell'editoriale del Wall Street Journal secondo il quale il partito di Erdogan soffre la peggiore sconfitta da quando arrivato al potere nel due mila dodici e questo mette Erdoğan di fronte a un bivio cioè continuare con la sua deriva autoritaria oppure tornare in qualche modo alle alle origini quando quando nel due mila e due versi come
Sì conservatori islamista ma al contempo liberale in economia e apparentemente democratico
Invece Valenzuela il mondo ieri criticava in un editoriale quella che dà il titolo viene definita l'inquietante paralisi occidentale il fatto che perché di europei gli americani non facciano nulla malgrado invece altri attori come la Russia di Vladimir Putin stiano intervenendo in questa crisi
Dove dove qualunque Dole presidente riconosciuto viene sempre più messo in difficoltà
A proposito di Putin
Vale la pena chiudere con un'inchiesta pubblicata oggi dal mondo la prima di un di una serie di di di inchieste
Quella di oggi è come Putin è diventato il padrino dell'estrema destra in Europa dal due mila quattordici l'annessione della Crimea Mosca non si imbarazza più nel sostenere l'estrema destra europea
Il capo del Cremlino si è mostrato al fianco di Marine le Pen Matteo Salvini un ministro austriaco Dellai spero legami tra il Cremlino e alcuni dei partiti più estremisti d'Europa occidentale diventano sempre più forti e l'inchiesta parte da Milano il diciassette ottobre del due mila e quattordici
Dopo l'incontro tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Petros puro sceicco presenza diffuso Olonne Angela Merkel per tentare di a risolvere la guerra Ucraina
Quello quell'incontro doveva essere l'ultimo appuntamento del capo del Cremlino in occasione del suo viaggio in Italia dopo due giorni di discussioni a Milano dove si erano ritrovati una cinquantina di dirigenti nel quadro del vertice Europa Asia
In realtà al presidente russo restava un ultimo interlocutore da incontrare Matteo Salvini l'incontro non era su alcune agendo ufficiale
Nessuno immaginava che prima di andare dal suo amico Berlusconi Putin
Si sarebbe incontrato in un bar
Con un altro personalità all'epoca Matteo Salvini era solo deputato europeo segretario federale della Lega Nord partito razzista e xenofobo
Eppure e proprio lui che il presidente russo sceglie di vedere al di fuori degli obblighi protocollari del vertice la foto di quell'incontro il solito è apparsa solo più tardi Matteo Salvini attende il nove maggio due mila e quindici per renderla pubblica su Facebook accompagnandola con queste parole io sto con Luís
E la scelta non è casuale la data corrisponde al settantesimo anniversario della grande vittoria patriottica la fine dalla seconda guerra mondiale per la Russia
Damon poi racconta di questi legami che il Cremlino tessuto con la lega con dei Germania la formazione allora sommo nazionali in Francia il jogging in Ungheria ma spero in Austria l'Ukip nel Regno Unito
Legali che non si basano solo se l'influenza ma anche sui soldi
Ci sono messaggi diplomatici che raccontano come un partito bulgaro sia stato finanziato da Mosca Marine le Pen nel due mila undici ha ricevuto un prestito da nove milioni di euro da parte di una banca russa
L'inchiesta sul presunto accordo dello scorso ottobre
Per finanziare la legga nord
Spiega un giornalista di Novaya Gazeta è un sistema di finanziamento amichevole come quello che c'era ai tempi dell'Unione Sovietica
Ma oggi sono i partiti estremisti che né approfittano ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale