Il processo penale nella morsa tra bisogno emotivo di punire e garanzie

Spesso è consentita perfetto il processo penale non ha mostrata bisogna motivo di punire garanzie organizzato dall'associazione di Annalisa Chirico che è fino a prova contraria
E abbiamo come ospiti poi arriverà anche il presidente Stefano Bonaccini abbiamo il procuratore di Bologna Giuseppe Amato
Il professor Vittorio Manes di diritto penale dell'università l'avvocato Roberto D'Errico presidente della Camera penale io vorrei dare subito la parola ad Annalisa perché presenti brevemente che cose
Non volevi fare questo clima no me l'avevi detto ieri
Ma calma innanzitutto grazie a ciascuno di voi per essere qui ma facciamo cambia scaletta avremo l'operatore hanno impegni sai subito dopo intanto grazie
Tavolo non è la prima volta che siamo a Bologna parliamo stasera soprattutto il processo penale di quel difficile equilibrio tra garanzie di esigenze di sicurezza di giustizia che talvolta però rischia di essere giustizia sommaria
I tempi del processo è un grande tema sul quale fino a prova contraria è lanciato la sua campagna per questo due mila diciannove
Insieme proprio alla processo penale e quindi alla a quella a quella a quello strano altro momento ecco che serve però in ogni stato di diritto allora io passerei
La parola subito proprio al procuratore capo Giuseppe Amato ringraziandolo ancora per la sua disponibilità rinnovata
E anche scusandosi per lieve ritardo degli dei lavori della definizione lavori grazie
Anch'io mi scuso nel ringraziarvi perché come sapete c'è la festa dalla polizia e non possiamo e non possiamo mancare io voglio sviluppare qualche riflessione su un su questo tema che possa imparare
Una sorta di contraddizione bisogno di punire e esigenze di garanzia in realtà quello che noi dobbiamo continuamente auspicare sci che quel di questo bisogno di punire si coniughi sempre
Con il rispetto delle garanzie proprio perché quello che va evitato e purtroppo in Italia non sempre lo si riesce esclusi riesce ad evitare e quella emotività quella sorta di populismo giudiziario per cui di fronte ad un fenomeno che in un certo momento viene ad emersione fenomeno vero o magari
Suscitato in maniera esagerata rispetto a quello che in realtà è
A questo di fronte a un fenomeno di questo tipo nasce una risposta normativa
Che non soddisfa quell'altro quell'altra espressione quell'altra nozione quell'altro momento significativo cioè
L'esigenza del rispetto rigoroso delle garanzie il processo non è uno scherzo non è una barzelletta e probabilmente esso stesso quando soprattutto si dilata come da anni si dilata in un arco di tempo esagerato esso stesso una pena quindi dobbiamo cercare di migliorare il processo di dare una risposta in termini di rapidità del processo ma anche dal punto di vista della risposta sostanziale credo che non si debba cadere nel tranello della emotività e seguire una pretesa emotività che non ci porta molto lontano io penso per esempio in questo momento storico a quello che c'accompagnati in questi mesi
Fino al approvazione della legge sulla legittima difesa
E studiandola
Ho sono arrivato alla convinzione che non cambia assolutamente nulla
Rispetto al sistema precedente perché questa giudizio di proporzionalità assoluta che quella legge sembra evocare e quindi sembra evocare una sorta di diritto alla reazioni con le armi sempre e comunque di fronte ad un'aggressione in realtà non corrisponde al vero
Perché senza entrare nel tecnico questa stessa legge in un altro passaggio limita questa giudizio di proporzionalità assoluta alla ricorrenza di due venne determinate condizioni una condizione di grave disagio psicologico della vittima e quella condizione che potremmo genericamente definite di minoranza difesa in cui si trova la vittima
Al di là di queste approfondimenti tecnici e la migliore dimostrazione che questa legge non è quello che viene rappresentato ovverosia questa sorta di patente assoluta di reazione caratterizzate qualificata da una impunità ma questa legge dimostra che cosa dimostra che di fronte ad un fenomeno bisogna rispondere a volte con una legge manifesto il fenomeno vero è quello della insicurezza a cui dobbiamo essere in grado di dare una risposta forze dell'ordine e poi certamente magistratura ma è anche vero che ha questo bisogno bisogna dare delle risposte che sono normativamente coerenti questa legge probabilmente una legge manifesto che non cambia e quindi è sostanzialmente inutile che però è evocata
Ecco emotivamente
Una situazione diversa senza realmente cambiare questa situazione ma penso anche al tema su cui poi si era diciamo soffermata Annalisa quando ha parlato di esigenza della lunghezza del processo il tema delicatissimo della prescrizione
Io credo che
Il tempo della risposta giudiziaria
Debba essere ridotto inevitabilmente perché ce lo impone
La Costituzione ce lo impongono gli obblighi internazionali ce lo impongono diciamo le nostre esigenze di coscienza temi come dicevo un processo che dura e esso stesso una pena bene a questa esigenza giusta
Cui noi possiamo e dobbiamo dare una risposta con l'aiuto del legislatore attraverso metodiche di riforma del processo che superino magari
Garanzie inutili lacci lacciuoli formalismi ecco a questa esigenza di di di civiltà del tempo che va ridotto
E abbiamo una risposta di questa legge del due mila diciannove inserita nella legge
In materia di lotta alla corruzione che sospende a partire dal gennaio del due mila e venti il corso della prescrizione dopo la sentenza
Di primo grado
Ora
Possiamo da giuristi da persone rispettose dei principi costituzionali
Rispettoso e degli obblighi internazionali accedere ad una situazione che non è una sospensione ma è sostanzialmente la neutralizzazione della variabile tempo
Che si risolve in un qualche cosa di inaccettabile in primo luogo per lo stesso imputato
Che rimane a tempo indeterminato
Sotto la spada di Damocle del giudizio
è una cosa inaccettabile per la persona offesa
Che non riesce ad a vere una sua risposta sanzionatorio e paradossalmente e un qualche cosa di inaccettabile anche se vogliamo per le amministrazioni vuoi pubbliche voi private perché questa neutralizzazione a tempo indeterminato per esempio porta con sé il tema
A volte trascurato ma fondamentale della
Inevitabile risposta deontologiche disciplinare nei confronti del soggetto che trasgressore fosse condannato e di ed è giusto che abbia anche una risposta sanzionatoria livello deontologiche disciplinare per cui ne avremmo
L'assurdo di un processo che prosegue sine die
Con esito a questo punto incerto perché la sospensione conseguirsi ad una soluzione che è una sentenza di condanna e potremmo avere quella stessa persona finito il periodo di sospensione obbligatorio facoltativa dal rapporto di lavoro che prosegue
A tempo indeterminato a svolgere il proprio lavoro pensiamo al pubblico dipendente chiamato a rispondere di un reato di corruzione
Quale viene dopo questa sentenza di primo grado
Sospeso il processo e seguita magari cambiato in ufficio ma svolge le sue funzioni da potenziale corrotto da sospettato corrotto da soggetto comunque è chiamato a rispondere del reato di corruzione
All'interno della stessa amministrazione è un qualche cosa che certamente grida
è indetta da un punto di vista di
Approccio ad un ad una soluzione ragionevole e comunque non è questa io credo che da questo punto di vista io sposo appieno le considerazioni fatte dagli avvocati dal delle camere penali non è questa la soluzione abbiamo detto anche in altre occasioni
Dovrebbe essere questo il momento in cui i magistrati e gli avvocati
Insieme al legislatore possono fare una sorta di costituzione di rivoluzione di riorganizzazione delle norme processuali per arrivare a rimuovere quello che il tema della lungaggine processuale
Rispetto al quale e lo dico con chiarezza
Noi non dobbiamo trovare gli alibi
Delle carenze
Anche recentemente
è stato evocato questo tema rispetto ad una vicenda dove avevamo si la rapidità comunque la tempestività del processo ma avevamo un momento di incertezza nella fase della esecuzione della pena
Ma non è questa la risposta
Perché chi ha una assunzioni di responsabilità quale che essa sia in qualsiasi organizzazione complessa
Pubblico privata deve trovare all'interno della propria organizzazione pure nella carenza delle risorse che sono indiscutibili nel settore giustizia un momento di organizzazione per dare quel minimo di risorsa accettabile di risposta accettabile alle problematiche intercettando per le diverse problematiche che vengono alla attenzione quelle che sono realmente significative sulle quali bisogna spendersi
Quindi non è il mobile tema
Trito e ritrito della carenza delle delle strutture ma è il tema invece della necessità di superare i particolarismi che certamente dividono avvocati magistrati il legislatore e trovare quelle comuni risposte per dare diciamo un miglioramento alla tema del tempo nel processo
E questo come dire
Invece non è perché se noi andiamo
Ad analizzare proprio altri interventi normativi
Ci lasciano ci lasciano perplessi
Perché quando
Vediamo le difficoltà del processo penale
Le difficoltà nascono anche da un eccesso di normazione del non è possibile
Che ogni momento patologico debba trovare una risposta penale
E debba trovare una risposta penale con l'innalzamento delle pene perché questo non è corretto non è in linea con i principi costituzionali anche quello del della rieducazione che devono essere propri della pena perché si finisce con l'appiattire
Le violazioni tutte nella stessa maniera dando a tutti una rilevanza penale quindi un tema e certamente quello il Cile a selezionare all'interno delle norme
E merita una risposta sanzionatoria quelle che l'americano dal punto di vista penale ed allora ho avuto già occasione di riflette arrivare con l'avvocato De Rigo
Del fatto che ci troveremo a discutere e ci troviamo a discutere della ripiena l'inflazione per esempio dell'accattonaggio molesto o della ripiena di gestione del comportamento del parcheggiatore abusivo recidivo ora
Sono situazioni che meritano una risposta perché la collettività rispetto a certe situazioni
Vuole avere una risposta perché l'accattone la claque Accattone molesto e qualche cosa che turba il senso di decoro della città turba nel senso della sicurezza collettiva ma la risposta non può essere quella del processo penale
Ma non può essere quella del processo penale perché noi spariamo con il cannone
Di fronte a fatti che sono diametralmente diverso se noi andiamo a vedere il ruolo di una qualsivoglia
Sezione della Corte di Cassazione in qualsiasi giorno della settimana
Noi crediamo che quei collegio giudicante in quella stessa giornata discute della strage del Vajont per esempio o di otto omicidi colposi per infortunio lavorativo o i due ipotesi di responsabilità professionali ma discute anche della guida in stato di ebbrezza
Ho discuterà dell'accattonaggio molesto o discuterà del furto del parmigiano al supermercato
Questo è la dimostrazione che è un sistema che non può funzionare
Perché è un sistema che funzioni e mi rivolgo a chi lavora nel privato
No e più attento come di Avati economicità dell'agire lo può trovare un'unica risposta rispetto a fatti diverso
Imprenditore positive di fronte a situazioni diverse se vuole mandare avanti la sua azienda con criteri di economicità non può non dare ai diversi problemi le diverse situazioni una risposta diversa
Dove invece non siamo in grado altro di fronte ad un fenomeno e viene all'attenzione più o meno fondata e dare una risposta sanzionatoria penale oggi un amento della della risposta sanzionatorio penale
Questo è io credo un errore e noi non possiamo permetterci ricorrere
E quindi io credo
Anche per conclude perché vorrei veramente limitare
Del vento a a queste riflessioni
Ecco io credo che una
Idea
Per coniugare queste due apparenti dicotomia le esigenze di garanzia e il bisogno di punire credo che
Debba essere trovato
Andando alla verifica degli interessi veramente in gioco e rispetto a quelli concordemente si ritengono meritevoli di attenzione ecco lì intervenire per una risposta sanzionatoria anche seria ed importante mentre sul resto bisogna trovare soluzioni diverse perché diversamente il sistema
Sanzionatorio non regge e per diciamo come dire corrispondere ad una esigenza che sta fuori uso ad Annalisa Di vico definiremmo con l'essere sempre
Non adeguati rispetto alle esigenze della collettività e della economia cioè il processo certamente quello civile ma anche quello penale finirebbe con l'avere una tempistica e
Oltre che violare i principi costituzionali non da quella esigenza di risposta pronta
Che unica che consente di dare tranquillità agli operatori economici e l'unica che consente di dare una certa tranquillità a coloro che vogliono venire in Italia ad investire perché faremmo sempre la figura del Paese
Magari pieno di garanzie apparenti ma che non riesce a dare la soluzione e una risposta alti ritto di avere una rissa una risposta puntuale nel caso di una violazione di una regola nel caso di un contrasto nel caso in cui si debba dare una risposta anche penale rispetto ad una trasgressione quindi io credo che questo debba e possa essere
Una risposta e credo che questa risposta la si debba trovare essendo tutti uniti per trovare su unico del Reno delle risposte e
Possono condurci in una soluzione di ma strada di miglioramento di quella che è la sede situazione attuale grazie
Grazie procuratore intanto salutiamo presidente Bonaccini che è arrivato
Ci siamo assestati e finalmente io chiedo scusa anche perché prima non mi sono presentato voi giustamente non sapete che sono sono Michele Brambilla nuovo che il Rettore del quotidiano nazionale
Come giornalista e mi sento molto coinvolto anche come cattiva coscienza in questo dibattito perché noi siamo quelli che danno ormai da un bel po'di anni una pena accessoria che spesso è più intuitiva di quella che dà la magistratura nel senso che la lunghezza del processo può rifarsi anche con imputato rimanga sulla graticola dei giornali per molti anni e non abbia dai giornali
La giusta soddisfazione quando poi magari viene assolto abbiamo scambiato ma da molti anni la l'avviso di garanzia per una condanne in Cassazione di questo noi dobbiamo fare autocritica vorrei e sentire il professor Manes ordinario di diritto penale dell'università
Grazie
Grazie anzitutto all'associazione fino a prova contraria e Annalisa Chirico per questo invito io ho accettato con con piacere condividendo a fondo anche le ragioni impegno che muovono questa iniziativa
Diceva prima il procuratore Amato proprio partendo dal titolo di questo seminario di questa riflessione
Che bisognerebbe trovare un equilibrio tra bisogna emotivo bisogno di dare risposta determinati fatti penalmente rilevanti che suscitano
Allarme sociale e garanzie e diritti fondamentali principi che sono quando la mia impressione è che questo equilibrio oggi si sia infranto
Cioè che non c'è più una equidistanza tra quella che la pressione che reclama spesso a gran voce la punizione nei confronti di determinati fenomeni e il rispetto delle Garanzie
Che rappresentano appunto i limiti al potere di punire cioè la giustizia penale ma questo ovviamente la mia impressione e ormai stretta nella morsa del consenso e si tratta di un consenso ormai a senso unico che grida che reclama sempre più pena punizione
Reclama un diritto penale Faster frugali veloce frugale che debba funzionare in modo più pronto una certezza della pena più severa più carcere e reclama soprattutto questo consenso una istanza sempre più importante rispetto ai principi fondativi del diritto penale
Che purtroppo ce ne siamo accorti nel discorso pubblico non compaiono quasi mai anzi i principi di cui i giuristi sono in qualche modo portatori la legalità la presunzione di innocenza la proporzionalità tra reato e pena
Sono principi
Ormai demodé diciamo così sono principi contro intuitivi anti logici e probabilmente ormai sono dimenticati o vessati quotidianamente nel discorso
Ora il consenso ormai attanagliato nella sua morsa alla legislazione lo sappiamo
Ce lo ha ricordato prima il procuratore ma in realtà che la legislazione penale che gli itinerari della politica criminale siano ormai trainati dal consenso
Elettorale diciamo così è un'abitudine a cui siamo tristemente assuefatti non è di oggi abbiamo esempi recenti legislativi che sono stati trainati
Dal desiderio di rispondere ad un'aspettativa diffusa in modo spesso irrazionale pensati all'omicidio stradale che presenta delle pene tra Coni Annette fatti che meriterebbero certa una sanzione ma una sanzione ragionevolmente più contenuta pensate
Alla legge recente spazza corrotti che ha comportato l'abolizione di fatto dell'istituto della prescrizione che non è solo diciamo la morte processuale della dei percorsi della giustizia penale ma è un istituto che preserva molte garanzie per chi si vede travolto da un'indagine penale pensate alla riforma recente della legittima difesa ne accennava prima il procuratore della legittima difesa domiciliare
Che vorrebbe in qualche modo anteporre la inviolabilità del domicilio all'inviolabilità della vita umana peraltro con una riforma davvero
Che sa molto di slogan perché l'impressione anche la mia è che questa riforma poi non cambierà granché rispetto alla posizione tutto sommato equilibrata che la giurisprudenza aveva raggiunto
Pensate all'accelerazione che ha avuto la riforma del cosiddetto Revenge porno ancora una volta trainata da determinate vicende
Assurti all'onore agli onori della cronaca recentemente pensate da ultimo alla riforma del rito abbreviato in controtendenza con tutte le indicazioni che in qualche modo vengono anche dai giuristi dai dalla platea o dalla comunità degli interpreti che vorrebbe ampliare la possibilità di accesso ai riti speciali per consentire una deflazione del giudizio del dibattimento
Limitandolo solo a casi eccezionali invece qui si è ridotto
La possibilità di accedere al rito abbreviato per reati gravissimi quasi che di fronte a un reato all'imputazione per un reato gravissimo non si possa avere una sentenza di assoluzione
Non ebbe anche di fronte a reati molto gravi resta viva tanto la possibilità di una condanna quanto quella di una soluzione dunque il consenso mi sembra ormai dominare gli itinerari legislativi ma quello che più preoccupante
E che il consenso domina sempre di più la giurisdizione cioè la giurisdizione che si sta diciamo abbandonando viene risucchiato sempre di più nella spirale del consenso ne abbiamo avuto un esempio
Recente
Proprio qui a Bologna quando un giudice applicando le regole i principi che le regole del codice penale e del Codice di procedura penale la corte d'appello di Bologna qualche settimana fa ridotto la pena per un omicidio gravissime ferrato ma applicando correttamente il bilanciamento previsto dal Codice penale tra circostanze attenuanti e circostanze aggravanti pur contestate ma ritenute equivalenti ha ridotto la pena da trent'anni a sedici anni non una pena Bagatella
Applicando le regole del codice e sappiamo bene che tipo di risposta appunto nella dinamica mediatica questa scelta pur tecnicamente mi sembra ineccepibile e coraggiosa da parte di un giudice
Ora il problema del rapporto tra consenso e giurisdizione mi sembra quello oggi più preoccupante
E vorrei dedicare qualche considerazione proprio questo perché
La mia impressione è che l'influenza del consenso dell'aspettativa diffusa da parte della collettività rispetto all'operare del giudice si sia in qualche modo incanalato
In una dimensione patologica e rischi davvero di produrre una serie di effetti collaterali molto preoccupanti
Perché
Mentre il consenso è sempre stato base della legislazione la legislazione politica si basa sul consenso trae dal consenso legittimazione o delegittimazione
Ma la giurisdizione non ha mai trovato una sua legittimazione nel consenso anzi
Mentre la legislazione e fondata sul consenso la iuris Tizio o c'è la possibilità di dire il diritto di applicare il diritto e e deve essere distante e distinte dal consenso non deve guardare al consenso non deve anelare al consenso per antonomasia deve applicare i principi che possano essere anche applicati e devono essere contro la volontà della maggioranza anche della maggioranza parlamentare
La giurisdizione alla funzione cognitiva deve accertare dei fatti deve accertarli secondo regole e ora questo rapporto di distanza tra giurisdizione consenso è stato inquinato a mio avviso da diversi fattori
Il primo e l'idea che che che ormai il diritto penale uno strumento di lotta rispetto a determinati fenomeni si parla sempre di più di non contrasto repressione ma di vera e propria lotta alla crimine organizzato alla corruzione alla immigrazione clandestina
E si parla sempre di più di giudice di scopo quasi che il giudice debba in qualche modo raggiungere un risultato conformemente all'impegno di lotta che il legislatore gli ha dato questa curvatura del diritto penale mi sembra abbastanza chiara di fronte a leggi come la legge spazza corrotti addirittura l'aggettivazione che accompagna questa legge evoca l'idea di un diritto penale utilizzato come una sorta di strumento di class action che vorrebbe eliminare una certa classe di soggetti raggiungendo appunto soddisfacente a questo scopo dirlo
La seconda il secondo fattore inquinante
L'incidenza sempre maggiore della
Attenzione
Della amplificazione mediatica sugli itinerari della giustizia penale
Ora
Quando una vicenda processuale con una vicenda interesse penalistico viene fatta oggetto di attenzione da parte dei media
Sia che questo porti al plauso sia che questo porti alla gogna del giudice le ricadute sono particolarmente gravi ne segniamo due in particolare molto gravi la prima è una neutralizzazione della presunzione di innocenza
Perché l'attenzione mediatica si rivolge anzitutto la fase delle indagini e durante le indagini soggetto indagato viene presentato dai media non come presunto innocente ma come presunto colpevole quindi c'è un rovesciamento di una curazia costituzionale
La seconda incidenza molto più sotterranea ma molto più grave denunciata con grande coraggio dal presidente del tribunale di Torino Massimo Terzi qualche mese fa
E che la giustizia mediatica sostanzialmente finisce con l'espropriato e la giurisdizione dalle mani dei giudici
Di fatto si sviluppa una giustizia parallela affidata a quelle verità di pronto consumo diciamo offerti dal palcoscenico catodico dei media che soppianta la giustizia reale di più la sentenza del giudice dopo che c'è stata questa prima forma di giustizia parallela
Viene ridotta o svilita OPA Gattelli Zatta ad una sorta di opinione una come tante tutto sommato abbandonata al Baccanale delle opinioni diffuso né il posto o sui soci
Ecco questa forma di te istituzionalizzazione della giurisdizione a mio avviso è molto preoccupante né verifichiamo diciamo
La l'impatto nelle vicende recenti che non sono più sporadiche perché il caso di Bologna di qualche settimana fa
A questo caso ha fatto seguito il giorno dopo una vicenda del tutto analoga a Genova affatto
Seguito una vicenda molto simile ad Avellino sempre più sono le ipotesi in cui le sentenze dei giudici soprattutto le sentenze che conducono ad una assoluzione ad un'attenuazione della pena vengono fatti oggetto di una feroce attacco da parte della folla diciamo che la forza in tumulto della fall amplificata dai media
Io ho l'impressione che a questo processo diciamo e a questa relazione patologica che si sta sviluppando tra consenso e giurisdizione si affianchi oggi
Un dato ulteriore cioè
La sempre maggiore propensione del legislatore ad affidare ai giudici degli strumenti illimitati il diritto penale
Che si vuole in qualche modo approntare Easy approntato recentemente un diritto penale senza limiti prima si faceva l'esempio della prescrizione
Ma se pensate alla riforma della legittima difesa o alla legge spazza corrotti che ha introdotto interdizione perpetua addirittura Perini chi ha commesso un reato contro la pubblica amministrazione come la corruzione
Un'interiezione capace di sopravvivere persino alla riabilitazione quindi avulsa da ogni requisito di proporzione
Stiamo di fatto approntando una macchina senza limiti nelle mani del giudice questo avrà tre conseguenza secondo me la prima è una deresponsabilizzazione della politica che in questo modo di fatto rinuncia al proprio compito di contrasto di determinati fenomeni e lo scarica sulle spalle della giurisdizione la seconda è un iter responsabilizzazione della giurisdizione
Che a questo punto si vedrà sempre più gravata di compiti che non le sono propri e Laterza e la conseguenza di tutto questo potremmo dire le conseguenze del futuro cosa accadrà
Potranno accadere scenari abbastanza
Preoccupanti io ne ho riassunti quattro e chiudo tutti nel senso diciamo di una anzitutto primo scenario delegittimazione della magistratura
Perché evidentemente la magistratura una volta che è stata dotata di strumenti così pervasiva e così avvicinata alle dinamiche del consenso qualora Norris non riesca o non sia in grado di arrivare attingere al risultato sperato sarà considerata corresponsabile di quel mancato obiettivo
E guardate che siamo già in un contesto dove il tasso di fiducia nella giustizia nel nostro Paese credo che sia uno dei più bassi nel contesto del Consiglio d'Europa
E persino inferiore al trenta per cento la fiducia dei cittadini sulla sistema giustizia Italia la seconda secondo scenario un rischio tutto interno alla giurisdizione è un rischio che la cui diciamo significatività è stato anticipato dalle evoluzioni della medicina il rischio della fuga nella giurisprudenza difensiva
Un giudice che si senta chiamato sollecitato da questa aspettativa diffusa che voglia in qualche modo rispondere al bisogno emotivo di punire sarà in qualche modo portato condotto ad adottare determinate
Decisioni che anzitutto difendono alla sua sentenza la sua pronuncia e quindi spostando per esempio la commisurazione della pena su livelli più alti più elevati concedendo la misura cautelare sulla richiesta del pubblico ministero invece perché vagliarne criticamente i presupposti
E adottando tutta una serie di meccanismi che in qualche modo possano tutelare la propria decisione
La terza è un rischio ancora peggiore un rischio Esterno alla giurisdizione quello che innesca minata la stessa indipendenza della magistratura perché quando la giurisdizione
Diventa così prossima a diventare un'articolazione del governo è molto facile che ne sia inglobato
Tutto sommato se la giurisdizione diventa il la longa manus di chi in qualche modo vuole combattere fenomeni il passo verso una sua fagocitata mente molto breve e il quarto disco è quello e chiudo davvero
Che ci viene dall'esperienza americana America ci anticipa sempre di vent'anni
In America
Come in molti altri Paesi nel contesto europeo sempre di più si va sostituendo sempre di più la discrezionalità del giudice
All'esattezza delle macchine
E dell'uso degli algoritmi cioè si comincia a preferire quasi come una vendetta postuma di Beccaria quello che sosteneva l'idea del giudice Bush dell'agguato il giudice macchina per sillogismo una sorta di giù box del diritto si cominciano ad utilizzare gli algoritmi
Chiave di giustizia predittiva anche in materia penale in qualche modo credendo che una macchina possa intercettare meglio o più razionalmente con maggiore esattezza
Le pulsioni anche emotive che possono accompagnare o neutralizzare le magari meglio di quanto possa fare un essere umano
E questo rischia di spostare diciamo
L'orizzonte di Ardenza e di attenzione di noi tutti dal traguardo che dovrebbe essere doveroso verso una giustizia giusta al traguardo verso una giustizia esatta che potrebbero però produrre
Gravissime disparità di trattamento
Grazie professore mi ha fatto riflettere su quanto noi espropriamo in due sensi il il ruolo dei giudici sia quando condanniamo con i nostri articoli delle persone semplicemente indagate che poi rimangono rovinate
è assente in me e sia quando al contrario facciamo dei processi e processi mi viene in mente il caso di Yara Gambirasio che ha visto tre trasmissioni televisive dove si contestava l'operato dei giudici
Senza sapere poi esattamente di quali prove disponeva la magistratura giusto così per il gusto di creare un giallo no quindi in tutte e due le direzioni Noemi dobbiamo fare un esame di coscienza capire quanti danni ai me possiamo fare io non so se presidente Bonaccini deve e anche lì un impegno istituzionale
Lei ha fretta di
D'ha un altro impegno mi pare o possiamo dalla parola
Al
Allora diamo la parola presenta Camera penale l'avvocato Roberto terricolo grazie
Grazie
Ma un ringraziamento particolare va ad Annalisa Chirico
Presidente di fino a prova contraria che
Della quale oggi siamo ospiti
Bologna il luogo nel quale è stata organizzata questa iniziativa ma il in casa
Se vattene ragione di casa sei tu
Ed io te ne sono grato perché c'hai offerto l'opportunità di discutere insieme gli argomenti che come tu sai sono stanno molto a cuore insomma la Camera penale e all'avvocatura penale italiano
E certo che noi dobbiamo fare alcune importanti riflessioni
In modo molto consapevole con razionalità
Prendendo atto però del contesto della situazione per quella che
Chi mi ha preceduto ha indicato
I punti di crisi
Le scelte di questa fase storica
Le ragioni più intime degli errori che questa fase storica dal punto di vista della politica produce rappresenta e il bisogno assoluto di tutti noi che siamo consapevoli di misurarci in modo opportuno con questo Fontes
è chiaro che in una fase storica nella quale le ragioni dell'economia devastano i percorsi umani e personali ma anche collettivi
La crisi avanza e colpisce
I diritti le ragioni di tutti
E più c'è crisi e più c'è situazione di contese di disagio
E più probabilmente in assenza di proposte corrette e di una politica che sappia far fronte a questo contesto
Sì scatta la guerra tra i poveri
E in questo contesto è evidente che le scelte le più facili le più forti quelle che producono il consenso immediato la fanno da padrone che la giustizia ovviamente il processo penale sono sempre stati uno strumento finalizzato anche purtroppo a raccogliere consenso
In Italia negli ultimi venti venticinque trent'anni noi abbiamo insieme percorso questa strada
Non è una novità
C'erano modi diversi contesti diversi però certo che il processo e gli imputati nei processi sono stati largamente piegati anche ad altre ragioni
E il consenso si è costruito utilizzando il processo
E allora la prima questione da affrontare e
In questo momento così delicato intanto che noi che siamo consapevoli gli avvocati per primi intendiamo resistere a questa ondata di populismo di giustizialismo che attraverso il Paese resistere
Costruendo
Le alleanze giuste
Est e certamente con la magistratura italiana
E con nelle sue forme più rappresentative che sono la sofferenza né magistrati con la quale peraltro da alcuni mesi del procuratore Amato lo sa perché anche lui è stato protagonista
Di una stagione che iniziata proprio a Bologna i primi di febbraio nella quale le camere penali italiane
L'Anm ci sono messe ad un tavolo ed hanno costruito un primo tavolo possibile da offrire alla politica
E devo dire che questo tavolo nonostante le difficoltà e i tempi difficili ad oggi resiste
Per le proposte sono state avanzate
Proposte che fanno i conti con la necessità certo di rendere tempi più celeri e conseguentemente ragionevoli al al processo
è evidente che il processo dura troppo
E il fatto che il processo dura troppo anticipa una pena al di là del fatto che così si assolti o condannati quindi il processo deve trovare un percorso di tempo più ragione e per questa ragione abbiamo indicato alcune alcuni percorsi possibili
E questo tavolo condivisone individuati alcune di proposte
Una e rendere l'udienza preliminare diciamo così più legata a quello che dovrebbe essere un luogo di maggiore filtro si processa soltanto quella persona per la quale già si prevede che possa essere domani giudicata
Aumentare il percorso dei riti alternativi
Aumentare la pena nel patteggiamento
Coltivare il rito abbreviato in modo più sistematico e più significativo
Però mentre questo tavolo avanza e al ministro offre questa proposta al contempo la politica di governo che cosa fa
Va nel segno contrario perché immediatamente introduce la legge modifica che impedisce il rito abbreviato per certi reati ed allora sapete che cosa succederà
Che è un fatto irragionevoli razionale succederà che imputati confessi di omicidio saranno costretti a tornare in Corte d'Assise a fare un processo che allunga i tempi perché ci vorranno
Ci vorrà sei mesi un anno per ascoltare cinquanta testimoni quando l'imputata ha confessato perché non può fare l'abbreviato perché il problema è che se fa l'abbreviato non marcisce in carcere questo è il punto della questione
E allora noi dobbiamo su questo argomento su questo modo di ragionare fare delle riflessioni
Ma se gli operatori del diritto gli avvocati i giudici e l'Accademia italiana
Offrono una soluzione che è quella di allargare e di consentire il rito abbreviato anche per quei reati
E di mantenere questa scelta legislativa che è stata fatta a suo tempo corretta razionale logica
Ma perché bisogna invertire la rotta e introdurre tempi che allungano il processo lo intascano e impegna no altre decine e decine di magistrati in processi che invece sarebbero di pronta e immediata soluzione
Perché l'idea che si debba marcire in carcere cioè uguale casco lo fine pena mai è l'idea che il momento come questo crea consenso
E allora
Vedete che se noi accettiamo che le ragioni del processo e delle sue regole
Siano piegati alle ragioni della politica del giorno dopo o del consenso facile ebbe non siamo in un contesto nel quale bisogna stare molto attenti
D'altra parte
Le fotografie e le immagini dei protagonisti della politica segnalano la direzione
Io rispetto tutti e le idee di tutti
Però interpreto le foto i movimenti di tutti quando il ministro
Dell'interno
Un giorno si mette il giubbotto della polizia e un giorno si mette quello della Guardia di Finanza da un'immagine
Stata una parte intesa nel senso che quella modalità di rappresentarsi e tipica dei Paesi nei quali c'è lo Stato di polizia non è il segnale di un Paese democratico Senna nel quale c'è una sorta di immedesimazione automatica e allora politicamente nel senso che la polizia giudiziaria questa fotografia dobbiamo raccoglieva per quello che è un segnale allarmante dobbiamo essere lucido e consapevole d'affrontare questo tema e dobbiamo su questo impegnare le nostre forze
Perché questa situazione
Non patiscono ulteriori e drammatiche conseguenze
Perché poi le conseguenze sono quelle che il professor Manes
E il procuratore Amato in un qualche modo disegnavano
Quando il giudice nella sua autonomia la sua indipendenza che è sacra
Noi quando viene messo in discussione un giudice che ha fatto il suo lavoro c'ha fatto una sentenza ha fatto una scelta noi lo difendiamo e lo difenderemo fino alla morte perché questo significa tutelare quella professione quel compito poi potremmo criticare la sentenza dal punto di vista del suo apparato argomentativo post potremmo essere d'accordo non d'accordo ma non possiamo incitare al linciaggio perché temo che la sentenza sia sbagliata dobbiamo rispettare le ragioni più intime e sindacata nel percorso che il processo ci ha consegnato
Sulla cui succede questo che il giudice viene additata come opinione e viene considerato il responsabile di una situazione di un rito processuale senza capire che invece in quel contesto il giudice ha fatto una scelta una scelta legittima
Ha valutato le circostanze attenuanti equivalenti l'aggravanti
E a
Con l'uso del rito commisurato la penna con le modalità che professore mi diceva
Ma fatto un ragionamento giuridico
Non si è d'accordo bisogna per forza condannare all'ergastolo perché oggi punire significa soltanto punire pesantemente senza di educare dobbiamo cancellare quella parte di costituzione
Io penso che noi dobbiamo resistere su questo dobbiamo riaffermare invece la valenza assoluta di questi principi di questi valori guardate una Costituzione si può mettere in discussione nessuna Costituzione e immodificabile per principio
Però bisogna apprezzarne la portata verificare se quella Costituzione a esaurito il suo percorso o se invece e ancora una costituzione giovane saggia
Costruita secondo un criterio di razionalità dotata di un significativo equilibrio capace di garantire le ragioni di una comunità democratica
Io credo che oggi non soluzione vada difeso
E dentro a questa difesa ci sta la difesa della giurisdizione di quell'esercizio per il quale il giudice affatto
La sua scelta perché altrimenti effettivamente ci mettiamo in un percorso nel quale poi non soltanto si critica la giurisdizione
E si fanno i processi sulla stampa in modo anticipato o sui mezzi di comunicazione
E ovviamente si fa il processo che ne tiene conto dell'imputato dell'indagato per la sua autodifesa dal difesa tecnica eventuale perché si guarda soltanto alle ragioni di un'ordinanza di custodia che magari interviene cinque anni dopo il fatto perché per emette un'ordinanza c'hanno messo otto mesi
E allora
Bisognerà pure deviare questo percorso e capire che un processo
A un suo rito ha una sua logica una sua ragione un suo percorso degli attori degli artifici dei protagonisti che sanno quello che fanno e che devono fare
Dobbiamo noi su questi argomenti credo
Mantenere un atteggiamento critico e costruttivo perché criticare e non accettare il percorso che ci viene imposto e doveroso
Ma siamo anche consapevole del fatto che dobbiamo in qualche modo trovare rimedi perché anch'io credo che
Settori importanti della comunità patti Scano un contesto sociale di disagio
è evidente che il parcheggiatore abusivo aggressivo
Infastidisce i cittadini le loro ragioni
La tutela di un diritto a vivere tranquillamente camminare per strada serenamente così come tutti siamo cose del fatto che la signora anziana che viene scippata patisce un danno enorme va tutelata
Ma qui il problema non è tanto di utilizzo del processo penale
è di controllo del territorio ed iniziative preliminari preventive che impediscano che si possono mettere in opera queste condotte e una volta che si colpisce il reo va punito ma va punito secondo criterio di razionalità senza bisogno di un mental le pene e di arrivare a condanne che hanno il senso più dell'esemplarità piuttosto che quella di un di un giusto processo di una giusta sentenza
Noi siamo ad un bivio
La deriva in corso
La politica ha le sue responsabilità enormi responsabilità
Tutta la politica nel suo complesso
Ormai le ragioni dell'ideologia del tempo trascorso sono superate qui nessuno può come dire alzare il dito e dire io ho fatto bene perché qui nessuno ha fatto bene tutti hanno perso per strada
Nel corso di questi anni
Come dire i pallini principali si sono rifugiati nella logica del consenso però bisogna fermare questa deriva e bisogna che oggi opportunamente chi ha consapevolezza
Torni a ragionare in modo corretto e torni a rendere possibile una riflessione che faccia del processo verte penale uno con il quale si processa un cittadino un soggetto relazione un fatto
E intorno al quale si dovrà accertare se colpevole innocente ma senza presunzioni nella tutela dei diritti e valorizzando le garanzie di tutti
Grazie avvocato presidente Bonaccini la politica è stata chiamato in causa anche se non è l'amministrazione regionale che può risolvere questi problemi
Grazie chiedo scusa del ritardo ma ero impegnato in una complicata Conferenza Stato Regioni che col forse proseguirà domani o dopo foto foto varie
Su un tema cui caro quello dei Navigator immagino
Hai detto bene primi intanto auguri di buon lavoro
Ci siamo conosciuti direttore con lei alla guida la Gazzetta di Parma aveva prestato equilibrio
Che come dire non sempre mi permette di dire nel campo dell'informazione anche in tema di giustizia prova una sua espressione positiva ovviamente adesso alla guida del gruppo UM ruolo così importante ovviamente le auguro il massimo di fortuna è come sarà la nostra disponibilità nell'autonomia reciproca collaborare ogni volta che sia possibile ho dovuto lei ha detto bene la Regione non sono titolare di funzioni legislative non hanno competenze dirette in materia di giustizia
E questo
è evidente per cui chi è intervenuto prima di me a una tale competenza e professionalità
Che non solo non voglio mettermi a quel livello ma non mi permetto di entrare nel merito nel merito tecnico delle questioni anche affrontate però come presidente ovviamente avverto la centralità della materia per la comunità che amministro
è un tema cruciale che tocca i diritti dei cittadini delle imprese dunque della società non te la STET nonché la stessa capacità di operare delle istituzioni
è un equilibrio virtuoso fra politica amministrazione giustizia che dovrebbe essere un tratto caratterizzante la nostra democrazia costituzionale
Ci stiamo dicendo che quando è questo equilibrio non c'è molto spesso
La stessa comunità né prende conseguenze certamente non positiva e per questo quando entra in crisi le conseguenze arrivano a tutti i livelli
E diffusa anche forse soprattutto fra gli operatori del diritto
La preoccupazione che il bisogno è motivo di sanzionare
Di punire quando si trasformi in criterio guida delle scelte di azioni politica posso in effetti compromettere quel delicatissimo equilibrio l'abbiamo toccato con mano se posso permettermi anche nel recentissimo dibattito sulla riforma della legittima difesa tutti noi legislatori statali e regionali amministratori operatori di giustizia non possiamo perdere di vista l'obiettivo fondamentale che vengano garantiti i diritti e libertà fondamentale e questo anche nel momento in cui come ora ci sono più sicurezze non una sola da garantire
Lo dico avendo chiaro l'obiettivo della coesione della mostra come sono in gioco dinamiche di grande complessità e probabilmente nuove frontiere nuove sfide
Che obbligano tutti coloro che hanno responsabilità di governo garantire plurime esige l'esigenza di sicurezza nuovi diritti mai dimenticarlo che si affannano diritti consolidati nella nostra tradizione occidentale
Torno alle questioni di fondo che efficace mentre sono indicate dal mio punto di vista nel manifesto dell'associazione fino proprio contraria che ringrazio
Per aver promosso questa iniziativa e che voglio dire ad Annalisa condivido nel merito e anche nel metodo con cui è stato proposto e discusso state discutendo in giro per l'Italia in questi mesi
Tra queste l'incertezza direi la casualità che caratterizza spesso la giustizia italiana è inutile girarci intorno e la fa cadere in uno stato di vera e propria emergenza
Quando all'opposto sarebbe proprio la certezza del diritto e della giustizia a costituire il fondamento stesso dello stato di diritto i cittadini chiedono certezza evidente
Ma anche gli investitori chiedono certezza le imprese stesse il mondo del lavoro chiede certezza
Se siamo diventati la Regione più attrattiva del Paese in termini di investimenti dall'estero
è dovuto ad alcune questioni dalle infrastrutture alla stessa burocrazia pur pesante ma molto meno che nel resto del Paese o alle condizioni del sistema di welfare che abbiamo che garantiscono che quell'impresa piuttosto che rivolgersi altrove nel Paese stanno venendo in questa regione
Ma se quelle che oggi chiamiamo virtuosità fossero impedimenti
Succederebbe come morto parte del paese dove le imprese estere non vengono e se guardiamo al Paese in generale ci siamo sempre detti
Che uno dei cinque fattori chiave per attrarre meno investimenti dall'estero di tante altri paesi europei occidentali esattamente i tempi biblici della giustizia dare giusto o sbagliato una risposta e anche chi amministra la cosa pubblica chiede certezza
Vorrei mi fosse chiaro il motivo per cui noi voteremo a fine anno e non come a scadenza naturale sarebbe stata la volta precedente
Nel maggio o nel giugno del due mila e venti come accade a tante altre regioni successe qualcosa in questa regione e lo dice uno che anche quando fu
Coinvolto seppur marginalmente non c'è ma il permesso
Di criticare giornalisti o magistrati ritenendo che l'equilibrio anche nelle parole che chi ha responsabilità il governo politico utilizza debba sempre avere a che fatto con la fiducia
Che il massimo della trova i del valore sia chi opera in ambito di giustizia o anche chi fa informazione non venga intaccato da un teatrino che credo abbia stancato i più queste affermazioni già da sole danno la dimensione di un fenomeno per cui alla validità dei principi di fondo non corrispondono sempre affettive risultati
Soprattutto una società così complesso e multiforme come la nostra
Quanto siamo lontani dall'assunto per cui la giustizia si fonda sulla legge e mai sull'arbitrio quanto dall'avere leggi chiare uguale per tutti quanto da garantire accesso paritario la giustizia o quanto da una giustizia amministrata abbiamo detto in tempi ragionevoli
E da strutture effettivamente percepite come indipendente competente anche questo vorrei diventasse elemento di riflessione
Proprio queste considerazioni rimandano ad un problema che tutti gli indici dove l'attuazione descrivono impartendo il particolarmente critici d'uso non femminismo per il sistema Paese
La certezza della giustizia in particolare quella civile amministrativa
è il fattore decisivo per l'attrattività di un territorio ci siamo detti viceversa l'incertezza del diritto nel contesto di un sistema amministrativo complicato e farraginoso e persino un freno allo sviluppo l'attrattività di capitali specie di quelli che provengono da fuori
E che quindi più liberamente scelgono dove andare
Per citare solo alcuni numeri della Fondazione Einaudi una causa civile in Italia dura in media oltre mille cento giorni
Per una sentenza di bancarotta indipendentemente persino dal territorio in cui succede Milano come Palermo
Ho senza eccezioni per le regioni più avanzate si può tendere fino a dodici anni prima che una banca posso recuperare le garanzie reali in caso di fallimento passano in media almeno sette anni ordinamenti amministrative giudiziarie possono e debbono collaborare anche dalla loro complessa azione quotidiana
Anche in questo rapporto devono però prevalere i principi costituzionali della leale collaborazione buon andamento delle strutture degli uffici imparzialità efficacia ed efficienza dei quali occorre sentire il peso e la responsabilità
Si tratta di principi che pur sanciti dalla nostra Carta costituzionale
Non vivono di vita propria ma richiede un'assunzione di responsabilità precisa uno sforzato attivo concreto anche proiettandosi al di là delle rigide separazioni di competenze apparati e dunque servirebbe una nuova cultura uno sforzo di questo genere lo dico senza tranne dinamiche proprie della vicenda processuale
D'altra parte ha consentito di celebrare nel pieno rispetto delle garanzie degli imputati della difesa di tutte le parti civile costituitesi fra cui la stessa Regione che amministro un processo quale quello denominato ai miliardi
Che per le sue dimensioni della natura particolarmente grave per reati contestati
Doveva necessariamente svolgersi nel territorio dell'Emilia Romagna per consentire così dicemmo a tutta la comunità regionale nessuna esclusa in tutte le sue componenti di prenderne pienamente atto e di provare a reagire a ferite inferte da fenomeni particolarmente odiosi ricordo l'amministrazione regionale investì un milione e duecento mila euro soldi di tutti per allestire prima
La l'aula dentro la fiera di Bologna dove esplicitare il dibattimento preliminare
E poi acquistando una struttura che consentisse anche le il massimo di garanzia possibile dagli imputati e per chi doveva tutelare la sicurezza dovuta ma anche agli operatori di giustizia
All'interno del tribunale di Reggio Emilia e lo facemmo proprio per non sentirci dire a proposito il teatrino della politica
Che avremmo avuto interesse da queste parti a far svolgere quel dibattito fuori dall'Emilia Romagna quasi per una vergogna rispetto a quello che accadeva come non fosse certo
Che la mafia o le mafie da decenni avevano spostato i loro affari e la testa verso la parte ovviamente più ricca del paese
E però anche in cui
Ha proposto di informazione o di parole utilizzate
A volte persino l'irresponsabilità di dire che questa è terra di mafia
Perché se fosse terra di mafia vorrei venisse certificato che dentro a questa sala
La gran parte di coloro buona parte di coloro che partecipano anni in qualche modo attinenza diretta o indiretta persino colle attività criminose altra cosa che non piegare la schiena non nascondere la testa sotto la sabbia
E dire che bisogna qui
Come altrove provare a mettere insieme gli anticorpi che a nostro parere ci sono
Tra la parte migliore dell'impresa perché li riguarda del mondo del lavoro
Della stessa magistratura del istituzioni perché se c'è un dato drammatico in quell'inchiesta e come era penetrata l'attività criminosa
Nei nostri territori ma se c'è un fatto tutto sommato da non scartare e poco sottolineato positivo e che la politica e le istituzioni sono state appena sfiorate l'ambito e non era una cosa assolutamente così scontata cadesse e dobbiamo preservare lo dico perché di fronte ne abbiamo fatto una legge pochi anni fa
Una legge regionale addirittura per la diffusione della legalità il contrasto alle mafie degli strumenti che ci sono proprio le forze politiche indipendentemente dalla loro collocazione nel Parlamento italiano quindi da destra fino all'estrema sinistra
Dovrebbero su questi temi invece trovarsi unite e lottare come un sol uomo perché è un territorio in cui viva la legalità un territorio in cui si vive meglio e anche l'economia è evidente proprio può garantire più opportunità di lavoro non è solo quello che ho fatto il solo esempio di collaborazione a mio parere virtuosa fra Stato Regione di ordinamento giudiziario su cui posso testimoniare e ringraziare gli operatori di giustizia in questa regione
E noto come sull'efficienza della macchina giudiziaria incitano i profili organizzativi e l'adeguatezza delle dotazioni organiche certi in termini non risolutivi ma quanto meno con numeri concreti e spirito di fattiva collaborazione
Qui abbiamo cercato sempre di contribuire alla mitigazione di questa emergenza mettendo a disposizione parte del nostro personale delle cancellerie degli uffici giudiziari non sottraendosi fin dove la legge e oltre alle risorse citava l'opportunità di collaborare in una reciproca assoluta autonomia come peraltro deve esserne va sottovalutato
Il sostegno che abbiamo fornito negli ultimi anni ai molteplici processi di semplificazione informatizzazione dei processi dalla messa a disposizione delle reti infrastrutturali per le prime sperimentazioni sul processo telematico
Ai recenti protocolli sui cosiddetti uffici di prossimità e se lo abbiamo fatto
Dobbiamo fatto nella convinzione che si tratti di obiettivi cruciali a cui anche personalmente come Amministrazione regionale proprio rappresentata dei nostri concittadini non dovevamo non dovremo in futuro sottrarci ultima questione
Io credo che la politica
In conclusione rispetto alla domanda dovrebbe fare meglio ebbene le leggi ho dotare chi opera
L'amministrazione giudiziaria di svolgere al meglio le proprie funzione piuttosto che ogni giorno
In questi anni nessuno escluso
Esercitarsi invece
In un teatrino
Che utilizza la giustizia o il bisogno di società di sicurezza più per fare propaganda e continua campagna elettorale piuttosto che risolvere i problemi del Paese per questo quel manifesto io credo sia particolarmente importante per rimettere al centro persino i diritti costituzionali
Grazie presidente
Annalisa tocca sì siamo stati bravissimi nei nei tempi
Allora innanzitutto devo ringraziare di nuovo le persone che sono qui in questo pomeriggio e
Gli autorevoli ospiti che sono a questo tavolo che ciascuno con della gente complicate sono riusciti appunto esser tutti tutti quanti qui io ho trovato molto interessante il dibattito dalla tutti gli interventi che che ho ascoltato perché secondo me hanno messo sul tavolo quelli che sono poi i nodi del mondo giustizia nodi di cui si parla da anni la giustizia è stata per vent'anni ostaggio di schermaglie partiti che in questo Paese
Proprio perché nulla cambiasse oggi forse c'è un clima nuovo c'è un clima da una parte inquietante perché il populismo penale di cui parlava prima il procuratore capo Giuseppe Amato
E che è ripreso anche il professore Vittorio Manes nel suo intervento e chiaramente una in un allarme nella nella o sub cultura antigiuridica che però forte anche in una parte di questo
Governo lo vediamo appunto su tutti i provvedimenti dei nomi spazza corrotti quello che si vorrebbe fare sul
Il rito abbreviato e quello che c'è nel contratto di governo sostanzialmente che abbiamo criticato il contratto tra leghisti e Grillini abbiamo criticato col contratto di governo proprio per le misure draconiane che dei giacobine che venivano appunto enunciate in quel contratto e vigne e poi perché oggi il quando si parla di giustizia sommaria
E di istinto ecco punitivo di fatto si parla anche di un tema che ha fino a prova contraria è particolarmente caro cioè quello dei tempi del processo
Questa dei tempi del processo non è soltanto una questione che riguarda il rapporto tra giustizia l'economia e già solo questo basterebbe per renderlo diciamo omettere oltre cinque punti in agenda politica
Di un governo responsabile perché un Paese dove non c'è certezza della legge in un Paese dove non c'è certezza sui tempi per far valere un contratto in un Paese in cui l'imprenditore non può formulare delle aspettative e quindi non può pianificare è un Paese che rinuncia alla crescita economica che quindi rinuncia al al suo futuro alla a alla a alle alle opportunità ecco per ciascuno di realizzare la propria vita attraverso il lavoro no prima Presidente Bonaccini rigor dava anche le diatribe di questi giorni attorno alla figura del Navigator che forse saranno gli unici che troveranno sicuramente un posto di lavoro grazie al reddito di cittadinanza
Per il resto insomma e un Paese che si ripiega su una logica puramente assistenziale chiaramente a deciso di rinunciare alla al suo futuro allora i tempi del processo sono appunto una questione importante non solo per il rapporto giustizia ed economia ma anche perché un paese dove i tempi sono incerti anche un Paese dove appunto l'inchiesta diventa di fatto il momento centrale di un procedimento e così quella che a tutti gli affetti lo dicono a Prati anche gli avvocati quindi lo sanno bene quella che tutti gli effetti è una ipotesi accusatoria rischia invece di diventare come ricordava prima il direttore Brambilla una ne condanna preventiva e le condanne preventive soprattutto quando arrivano per mezzo di un avviso di garanzia e magari se la personalità e anche una personalità pubblicamente Spohr stante attraverso le pari al paginate articolo insiste chiaramente è una presunzione d'innocenza quell'articolo ventisette della Costituzione che rimane lettera morta che nei fatti
Non esiste più
Allora nei il non eravamo qualche giorno fa al confino a prova contraria a Bollate nel carcere di Bollate che un carcere modello in Italia in carcere con una recidiva sotto il venti per cento cioè meno di due detenuti su dieci tornano a delinquere scontata la pena
Mentre in Italia sappiamo che in media la recidiva intorno al settanta per cento sette su dieci dopo l'esperienza carceraria tornano a delinquere siamo stati abbonata perché un carcere modello perché ci piacerebbe vedere
Bollate moltiplicata Nerina tanti in tante province italiane e li o la frase chiave che può mi tornava alla mente proprio ascoltando il presidente Bonaccini me l'ha data un detenuto quando ha guardato nella delle cucina
Il tra i fornelli il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e il quale ha pubblicamente promesse e ribadito che non dirà più marcire in galera e guardandolo appunto di mentre lui giocava tra tra nelle tra il pentolone vario gli ha detto
Ma io sono contento di questa iniziativa che ha organizzato appunto che avete organizzato perché è importante ha detto questo detenuto Rodrigo si chiama
è importante unire mondi DiVersi
Ed è questa appunto la mission di fino a prova contraria è questo che facciamo
Ormai da due anni e quello che secondo me rende anche particolarmente positive esperienze di governo come quella della Emilia Romagna cioè al di là degli steccati ideologici parlare invece tra mondi Diversi Mondo dell'avvocatura quello dei magistrati quello delle imprenditoria quello della politica
Collegare mondi diversi nella speranza che le cose possano cambiare ma perché le cose possano cambiare necessario appunto
Né che attorno a un obiettivo si mettano insieme anche persone che magari vengono da esperienze
Molto differenti allora proprio dal confronto tra le parti tre magistrati tra gli avvocati e gli altri operatori
Niente del mondo dell'industria e non solo io mi sono convinta ascoltando fino a prova contraria praticamente ogni due settimane circa organizza uno di questi momenti di approfondimento in giro per le università di città italiane
Mi sono convinta che il tema adepte dei tempi del processo è davvero oggi il tema
Cruciale se vogliamo che le cose cambino ed è un tema che non richiede l'ennesima riforma del Codice è un tema che non può essere affrontato con l'ennesima legge o per decreto
Nei tempi stemma dei tempi del processo va affrontato sul piano organizzativo cioè di come si organizzano gli uffici giudiziari
Qualche settimana fa eravamo in un focus group all'ambasciata americana è un avvocato americano ha spiegato
Spiegava questo in America la persona che si occupa all'interno dell'ufficio giudiziario di come organizzato il lavoro dei magistrati non è un laureato in legge non è un magistrato non è un giudice non piemme
Ma un avere un alleato in business administration cioè una figura che si occupa di organizzazione aziendale
E mi ricordo che quando il presidente l'ex presidente della Corte d'Appello di Torino barbuto a un convegno sempre fino a prova contraria dove mi ricordo che c'era anche Stefano Dambruoso che oggi li vedo in platea
Spiegava come gli era riuscito ad ad accorciare i tempi a Torino
In proprio attraverso cui diamo accorgimenti organizzativi i suoi colleghi lo avevano accusato di deriva aziendalista perché poi anche nella magistratura purtroppo ci sono insomma delle sacche più resistenti
E mi al al cambiamento di deriva aziendalistica allora noi il dal sette maggio quindi fra poche settimane torneremo a Mila no per un evento dedicato proprio rapporto tra i giù impresa e tribunali
Con la presidente della corte d'appello di Milano Marina Tavassi da qual è riuscita accorciare i tempi e la corte d'appello di Milano che ha un pendente pari a un quarto del pendente del carico pendente della corte d'appello di Roma
La seguendo diciamo non so morendo ci nel solco delle cosiddette sezioni specializzate
Qualcuno di voi ricorderà quello fu un cavallo di battaglia dell'allora ministro della Giustizia Paola Severino c'è l'idea di magistrati specializzati per materia un magistrato specializzato per materia permette di intervenire e di
Dare una risposta alla domanda di giustizia in tempi più celeri e garantendo anche uniformità del giudicato e prevedibilità delle decisioni perché e il cittadino così come l'impresa hanno bisogno di decisioni prevedibili
Allora come organizzare questi uffici magistrati specializzati anche crei qualche cambiamento sulle notifiche tempi morti delle notifiche in un momento in cui nonna era storica in cui ciascuno dica con il cellulare con l'innovazione tecnologica riesce
A a adattata da tagliare i tempi di qualunque scambio di informazione
Sono molte le cose su cui si può ragionare certo che certo che quando mi colpisce insomma prima il procuratore capo diceva c'è il tre maggio trito e ritrito della carenza di risorse io penso che anche quello sia un tema su cui magistrati vanno ascoltati
Perché è in realtà il problema delle risorse cioè il problema dei cancellieri che non ci sono è un problema che esiste
Ed esiste quando per esempio pochi giorni fa un ragazzo Stefano Leo viene ucciso in strada da un uomo che aveva una condanna a diciotto mesi di carcere amo la condanna che non era ancora stata eseguita
Una condanna che non era ancora stata seguita per mancanza di cancellieri con tanto di scuse della del del presidente del tribunale di Torino
Allora re che cosa che questo dei liberi sospesi così si chiamano e sono circa cinquanta mila in Italia sono persone che hanno avuto una condanna
Definitiva e che attendono in un limbo che non si sa quanto durerà attendano che quella condanna venga effettivamente seguita
Io me ne ero occupata scopo giornalistico un paio d'anni fa Napoli dove l'imputato dalla Procura
Il capo della corte d'appello di di Napoli aveva lanciato l'allarme quello dei libri sospesi cioè addirittura migliaia di persone a Napoli che devono andare in carcere che vorrebbero andare in carcere l'oratorio raccontano
Dicono fateci scontare la pena perché altrimenti se da un giorno all'altro possono chiamarmi e non riesco a programmare nulla presto pianificare se devo cercarmi lavoro la mia famiglia non riesco a programmare nulla se so che c'è questa condanna gli come una spada di Damocle che pende ma che ineseguite che ne è seguita per mancanza dei Cancellieri un Paese dove non c'è certezza della pena è un Paese incivile
Io credo che uno dei motivi
Uno dei motivi che ha reso debole fronte garantista in questi ultimi anni crea reso diciamo meno appealing di altre
Di altre narrazioni politiche è stato anche il fatto che abbiamo giustamente ha posto l'accento sulle garanzia su un procedimento rispettoso delle garanzie dell'imputato dell'indagato dell'imputato
Ma che forse sulla certezza della pena e che è stato quanto meno debole perché in Italia non è vero che la pena certa non è affatto vero che la pena certa
Non è affatto vero che la pena certa dobbiamo dirlo e non c'è solo il caso dei libri sospesi ma c'è anche il fatto che su questo poi servirebbe un altro convegno ma che spesso insomma una serie di benefici penitenziari finiscono con ridurre sensibilmente
Delle condanne
Abbiamo il caso prima si sentiva di quello a trent'anni ridotto a sedici anni
E però poi sedici anni sono davvero sedici anni e quando c'è di mezzo un omicidio e questo è difficile che non susciti un senso di ingiustizia ecco nel nel cittadino
Che valore diamo alla vita umana alcuna scarcerazioni indignano alcune scarcerazioni indignano e di questo possiamo dirlo anche da garantisti senza sentirci per questo diciamo sminuiti nella nostra attenzione per le garanzia
Quindi temi diciamo che stasera abbiamo affrontato sono stati
Molti e svariati io credo poiché anche sulla giustizia mediatica potremmo fare ancora un altro Michele un altro pane erano altro momento di di di di riflessione perché è vero che oggi forse più che le carriere dei magistrati andrebbero separate le carriere di certi magistrati quelle di certi
Giornalisti
Nella magistratura politicizzata non è più il tema ci sono singoli magistrati politicizzati ma sono un'esigua minoranza purtroppo gettano discredito dobbiamo dirlo sull'intera categoria Moggi realtà sono un'esigua minoranza che la stessa magistratura vuole
Diciamo Nieri censura censura perché sa che ne né appunto una perdita di fiducia e di credibilità agli occhi dei cittadini non lo fa fino a prova contraria commissionato l'ultimo sondaggio e segugi sulla Fist sulla fiducia dei cittadini nella nella giustiziare i due italiani su tre in un rapporto rovesciato rispetto al novantaquattro
E e al novantatré novantaquattro posta Amgen topolini dichiarano appunto di non avere fiducia nella magistratura italiana questo un grande tema ed è un anche un dato allarmante però dicevo oggi la magistratura politicizzata non è il il tema piuttosto il tema secondo me l'uso politico della giustizia l'uso politico che non certa politica debole fa presente degli avvisi di garanzia contro agli avversari o delle veline sui giornali voglio dire lo stesso presidente Bonaccini è stato come dire vittima di una protagonista ecco diciamo così di una vicenda che proprio sui tempi della giustizia ha poi giocato la sua differenza perché avrebbe potuto anche diciamo segnare
In maniera
Letale una carriera politica è chiaro che una persona politicamente sposta anche bisogno di sentenze più rapide perché altrimenti come si fa poi a spiegarlo il giorno dopo il giorno dopo è troppo tardi
Allora io mia ringraziando i primi ringraziando radio radicale che qui fece registrare alla quale auguriamo lunga vita quindi ormai in queste settimane in ogni giorno ogni volta che la radio registra
Ed è presente al nostro evento io torno ad augurare lunga vita a Radio Radicale
Ringraziando ciascuno di voi appunto per essere qui lasciatemi fare anche il piccolo momento svolto sui nostri canali fino a prova contraria Facebook Twitter già da domani ci saranno foto e video
Del nostro evento ringrazio poi direttore Brambilla per la copertura per la sensibilità che ci conosciamo da diversi anni che che che mossa criteri mostre testimonia su questi temi
Il prossimo appuntamento quindi sarà il sette maggio a Mila no vi invito magari ad informarvi attraverso i nostri canali sulla serata che animerà un dibattito importante una tavola rotonda proprio sul tema giustizia impresa con molti ospiti illustri sempre nella con il metodo che fino a prova contraria che quello di unire ripeto mondi diversi con la formula che mi ha suggerito una cucina di Bollate Rodrigo
Quindi troverete davvero dalla imprenditoriale la politica la giustizia a persone diverse che hanno voglia di parlare di giustizia nelle nella speranza che le cose cambino
Non sappiamo quanto questo governo durerà sì durerà sappiamo però che sulla prescrizione sulla sospensione della prescrizione dopo il primo grado
Ancora al suo l'ultimo spazza corrotti ne continuiamo a manifestare il nostro dissenso
Radicale rispetto a quello che il governo fa in materia di in materia di giustizia continueremo a farlo io torno sempre molto volentieri a Bologna perché qui c'è anche una comunità e qui c'è nel suo questo tavolo una parte alcune persone che con le quali davvero è interessante l'edificante Co confrontarsi e Mounier quindi grazie a ciascuno di voi è lascio la parola al direttore Brambilla per la chiusura grazie ancora
Io ringrazio Annalisa di avermi invitato ringrazio tutti voi ringrazio i relatori Tyco sono una piccola cosa su questo incontro che magari un giorno faremo sui giornali la giustizia secondo me che cosa succede succede che i cronisti giudiziari che lo dico perché io ho fatto sette anni questo giudiziario del Corriere ho fatto anche Mani pulite
Hanno un pregiudizio favorevole alle procure perché vivono con le procure tutto il giorno hanno rapporti con il PM tutto il giorno
E siamo un po'tutti figli di una cultura soprattutto io che sono anziano non lei che è giovane ma di una cultura in cui il film sono fatti con i buoni e i cattivi la polizia sono i buoni e i cattivi e quindi ne pensiamo sempre una cosa che se ci pensate diabolica e cioè siccome il magistrato pagato dallo Stato
E imparziale siccome l'avvocato pagato da un privato fa gli interessi di un privato anche se questo è colpevole
L'avvocato deve cercare di tirarlo fuori tra i quali quindi c'è sempre un sospetto di buona fede per il magistrato e di malafede dall'avvocato invece questo non è buona fede e di malafede questione
Di giustizia noi abbiamo rovinato tantissime persone io ho mollato Mani pulite nel novantatré a metà del novantatré perché non accettavo più il clima
Nata altri cotte con cui noi seguivamo quell'inchiesta un'inchiesta che secondo me i direttori di giornali sbagliato no a lasciare
Ai cronisti giudiziari
Ne compreso perché ci voleva un occhio più ampio bisognava capire che non era solo una questione giudiziaria quello che stava seguendo da lì è nato secondo me un clima che ha portato poi un certo giustizialismo certo forcaioli Isma'da un certo uso politico della giustizia di è cominciato secondo me tutto
Un andazzo
Nel quale noi giornalisti abbiamo poi spazzato la casta e così via quindi è un argomento che mi sta molto a cuore io ringrazio Nagisa di di avermi invitato la ringrazio davvero per avere creato questo movimento sì ma
Di no certo ma
Non c'è dubbio
Ma quello che mi colpisce è che partito da tu sei una giornalista e è importante che una riflessione del genere venga dal nostro mondo
Vi ringrazio e vi auguro una buona serata