Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena Duso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia questa sera vogliamo tornare sulla la seconda udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia udienza del tredici Maggio scorso accertamenti sullo stato di salute di Massimo Ciancimino il figlio dell'ex sindaco mafioso o di il Palermo
Imputato nella processo d'appello per la presunta trattativa sono stati annunciati lo sentirete fra poco
Dalla presidente della corte d'assise d'appello di Palermo Angelo operino nel corso dell'udienza i giudici sostanzialmente vogliono capire se dopo la grave malattia che ha colpito Ciancimino detenuto
Imputato è ancora in grado se l'imputato è in grado di seguire il processo alla prima udienza lo ricorderete l'udienza del ventinove aprile scorso i suoi legali hanno annunciato l'impossibilità per Massimo Ciancimino di essere presente anche se il medico legale del carcere ha detto che Ciancimino il lucido di parere e diverso la difesa e da qui appunto
La decisione della corte d'assise d'appello
Nell'udienza che sentiremo stasera il Presidente nel Pellino ha proseguito con la relazione
Introduttiva iniziata il ventinove aprile in particolare l'attenzione è stata puntata sugli incontri tra i carabinieri delle rosso Vito Ciancimino
Proprio tramite il figlio Massimo nell'estate del mille novecentonovantadue
Cioè durante le stragi mafiose nessuno degli otto imputati era presente in aula e neppure in video conferenza
Pellino ha ha ripercorso le oltre cinque mila pagine della sentenza di primo grado del presidente della corte d'assise Alfredo Montalto
Nell'aprile due mila diciotto lo ricorderete sono stati condannati tutti gli imputati fatta
Eccezione per Nicola Mancino che era imputato per falsa testimonianze appunto è stato assolto la Corte d'Assise di Palermo aveva ha condannato a pene comprese tra gli otto e i ventotto anni di carcere per la cosiddetta trattativa Stato-mafia
E gli ex vertice vertici del Rosso Mario Mori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno l'ex senatore
E Marcello Dell'Utri Massimo Ciancimino i boss Bagarella Cina
Neanche al adduttore Borsellino gli ufficiali del rosso dopo il venticinque giugno novantadue
Fecero menzione dei loro incontri con l'ambito Ciancimino un rapporto omissivo quest'ultimo volto a instaurare un dialogo diretto con i vertici di Cosa Nostra altra omissione
La mancanza di alcuna ricostruzione documentale sull'argomento memori né De Donno hanno mai redatto alcuna relazione di servizio riguardo agli incontri avuti con Vito Ciancimino così il presidente Pellino nella sua relazione introduttiva
La Corte d'Assise d'appello presieduta da Pellino giudice a latere Vittorio Anania appunto come dicevamo ha ripercorso punto per punto le
Motivazioni con cui l'anno scorso gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli di minaccia a corpo politico dello Stato
Secondo il presidente Pellino né tanto meno Subranni comandante del rosso diretto superiore
Di Mori e De Donno pretese spiegazioni o chiarimenti di tutta questa attività ha proseguito il presidente della corte d'assise d'appello di Palermo non si sarebbe saputo nulla
Se Vito Ciancimino non avesse deciso di parlare con il procuratore Caselli al quale comunque Ciancimino porse la sua verità a secondo la ricostruzione della sentenza la prova della trattativa
Era la stessa accettazione da parte dei vertici di Cosa Nostra Riina in testa alla ricezione della proposta da parte dello stato di discutere
Per fare cessare le stragi da questa sera
Sentiremo per ragioni di programmazione perché dicevamo si tratta di un'udienza molto lunga durata oltre sei ore sentiremo la prima parte le prime due ore sostanzialmente di di questa udienza del tredici maggio di lunedì
Scorso e il significato della parola trattativa utilizzato dagli stessi carabinieri del rosso con riferimento alla primissima
Fase dei contatti con Vito Ciancimino è stata al centro dell'analisi del presidente Pellino proprio all'inizio della sua relazione introduttiva Pelino ha dato conto delle diverse versioni riportate nelle motivazioni della decisione e quelle fornite dal generale Mario Mori che è stato condannato a dodici anni come l'altro ex capo del rosso Antonio Subranni e dall'ex tenente colonnello Giuseppe Di Donno che vedono che è stato condannato
A otto anni che ricollegare o no il termine trattativa all'unico scopo che da loro sarebbe stato perseguito la cattura cioè dei latitanti grazie alla contributo di Ciancimino padre
Ottenuto con la mediazione del figlio Massimo l'altra versione è proprio quella data dallo stesso don Vito nei suoi interrogatori del novantatré novantaquattro e poi dal figlio in innumerevoli ha sottolineato Pellino spesso contraddittorie audizioni condotte dal due mila nove in poi ed ai tre dai pm di di Palermo e Caltanissetta
Scopo dei militari secondo indi Ciancimino sarebbero sarà citato sarebbe stato entrare in contatto con i boss non per catturare i latitanti come Totò Riina Bernardo Provenzano ma per conoscere le loro condizioni e far cessare le stragi
Con questo modo di fare sollecitato da Calogero Mannino che lo ricordiamo è processato a parte in appello dopo l'assoluzione decisa dalla gruppo e per lui trascorre la settimana
E i sostituti procuratori generali hanno chiesto nove anni di carcere radio radicale naturalmente sta seguendo distava documentando anche questo processo all'ex ministro democristiano dicevamo gli investigatori avrebbero rafforzato i propositi stragisti dei capi di Cosa Nostra convinti che avrebbero potuto piegare lo Stato dopo la sentenza del maxiprocesso del gennaio novantadue
Prima con nella strage di Capaci e poi anche con via D'Amelio e successivamente con le bombe in continente del Maggio luglio mille novecento novantatré Pellino c'ha dato atto dei rilievi della Corte d'Assise alle cosiddette prove documentali consegnate da Massimo Ciancimino a riscontro della sua versione
Risultate tutte false tranne due che hanno un'importanza relativa sono di scarsa utilità ha detto il presidente e non dico altro ha spiegato appunto sulla stessa linea peraltro dell'estensore della decisione di primo grado Alfredo Montalto
Gli altri imputati che avrebbero ha avuto un ruolo nella trattativa lo ricordiamo sono Marcello Dell'Utri che è stato condannato a dodici anni e i boss Nino
Cina anche per l'unità stessa penali dodici anni mentre Leoluca Bagarella ha avuto ventotto anni Brusca nonostante la prescrizione è imputato in appello ai soli effetti civili per via del ricorso di alcune parti civili contro di Luigi ma c'è da dire anche molto brevemente che invece per la difesa dimori intanto non vi è prova che i contatti tra in rosso Vito Ciancimino si sostanziare uno in una trattativa tra stato mafia
Inoltre sempre stando ai legali degli ufficiali già in primo grado è emerso come per esempio l'avvicendamento al vertice del DAP il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria nel giugno del mille novecento
Novantatré propedeutico all'attenuazione del quarantuno bis
Sia riconducibile all'ex capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro allo stesso ministro dell'allora ministro della Giustizia Giovanni Conso e ai cappellani
Carcerari non certo al generale morì e poi ancora
La difesa dimori sottolinea come a parte Comisso anche altri vertici istituzionali e di governo come Giuliano Amato Luciano Violante Claudio Martelli è il prefetto Gianni De Gennaro abbiano sempre negato di aver ricevuto minacce da parte degli attuali imputati e questo appunto è uno dei punti deboli dell'accusa quanto infine alla tesi secondo la quale la strage di via D'Amelio sarebbe stata accelerata proprio a causa della trattativa illegali di Mori
Evidenzia hanno lo fanno lo faranno anche in questo processo d'appello
Le lacune probatori e che hanno portato i giudici a a sostenere in primo grado questa tesi visto peraltro che è stata del tutto ignorata anzi neanche ammessa alla sentenza del due mila sei della corte d'assise di Catania che però è stata acquisita nel processo Borsellino quater che dimostra come la morte
Di Paolo Borsellino
Sia dipesa in realtà dalla suo interessamento al rapporto mafia appalti in condotta dai rosso e alla possibile nomina del magistrato a capo della Procura
Nazionale antimafia e non certo appunto per il suo interessamento alla trattativa alla presunta trattativa è stato mafia e dunque come dicevamo noi vogliamo probabile stasera
La prima parte della udienza si tratta della seconda udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia udienza che si è tenuta il tredici maggio scorso sentiremo la relazione del presidente Angelo Pellino e sentiremo anche proprio nella prima parte dell'udienza anche il difensore di Massimo Ciancimino Roberto D'Agostino sentiamo dunque questa un'udienza processo d'appello Bagarella ed altri sulla presunta trattativa Stato mafia
Dello stade comodi processo a carico di Bagarella Leoluca e altre
Sì buongiorno da Sassari è presente l'imputato Bagarella Leoluca Biagio
Bordon Arafat San Vito alle banane abbraccia ancora ancora dall'annunciare all'odierna udienza quindi era una novità Buttazzo vediamo accorpando allenamento
Autorizzato
Pesa l'imputato è assente per rinunzia difeso l'avvocato Giovanni Anania che presente avvocato Luca Cianferoni che è assente quest'ultimo sostituto l'avvocato
Brusca Giovanni assente per rinunzia difeso dall'avvocato Antonella cassando che assente in sostituzione l'avvocato Paolo attribuendo Ciancimino Massimo è assente per rinunzia difeso l'avvocato Roberto D'Agostino che è presente avvocato Claudia la Barbera presente
Da Parma l'imputato Cina Antonino presente
Sì buongiorno qui dopo passi Turoldo otto dalla presenza di Cina Antonino nato a Palermo e trentotto quattro mille novecento quarantacinque do atto che sono grandi tutti per aspettando in materie tenuto videoconferenza
Ciò Presidente l'unica la gentilezza e quando parla dovrebbe tenere sempre i Beatles a doversi microfono altrimenti l'accendiamo alternativamente va bene
Grazie però ad oggi non è presente difeso dagli avvocati Federica foglie Giovanni Di Benedetto entrambi assenti entrambi sostituiti dall'avvocato l'unico De Donno Giuseppe
è assente difeso dall'avvocato nel Romito e che è assente bandito all'avvocato Bassini è presente Dell'Utri Marcello è assente per rinunzia difeso l'avvocato Centonze ed all'avvocato fa domani entrambi assenti entrambi sostituiti alla Francia dall'avvocato Francesco b
Morì Mario assente difeso dall'avvocato Michele presente avvocato muscoli che che assente Subranni Antonio è assente difeso dagli avvocati Placanica né Tognozzi entrambi assenti entrambi sostituiti dall'avvocato Franco Ferrara che presente per le parti civili De Gennaro Giovanni avvocato Coppi che assente in sostituzione opportuni circa per la Presidenza del Consiglio dei ministri avvocato Fabio Caserta
Che è assente
Centro Studi Groton l'avvocato Ettore Barcellona che è presente al comune di Palermo avvocato Giovanni e non fa nulla che assente per la presenza e la Regione Siciliana avvocato Caserta che è assente l'associazione Libre nomi e numeri contro le mafie avvocato Orlando che è assente col sottoscritto l'avvocato Domenico Grasso che presente per l'Associazione tra i familiari delle vittime la strage di via dei Georgofili avvocato Danilo ha mandato che è assente ho terminato
E allora anzitutto devo dare atto che è pervenuta una relazione sulle condizioni relazione aggiornata e dettagliata sulle condizioni di salute del dell'imputato
Massimo Ciancimino la relazione sostanzialmente conferma il responso clinico
Che era stato già anticipato la scorsa udienza sul capacità del dell'imputato di essere tradotto in udienza e la possibilità di presenziare però si riserva naturalmente di fornire parere più dettagliato
All'esito degli accertamenti diagnostico strumentali che sono tuttora in corso quindi dovremmo avere a giorni l'esito di questi aggiornamenti dopodiché valuteremo
Sì presidente subito la parola brevissimamente avvocatura minimo vuole riferire in relazione a quanto testé letto alla signoria vostra circa le condizioni del Ciancimino ha partecipato all'udienza
Mi permetto di sottolineare ai fini di un'eventuale indagine di codesta Corte vorrà fare che hai la problematica non è legata così come rappresentato la questa difesa esclusivamente alla capacità del Ciancimino Yes del prodotto in una Auletta per seguire questo processo in videoconferenza
Io sono stato personalmente a domare il Ciancimino venerdì scorso sono stato a Regina Coeli però potuto notare in maniera pratica Diretta come il Ciancimino sia nell'incapacità quasi assoluta di poterne parlare atteso che balbetta in maniera molto nervosa è incapace di esprimere concetti non dico fruenti ma oserei dire quasi compiuti è oppure un'incapacità di riuscire a focalizzare quelle che sono le problematiche legate a questo processo e quindi alla sua di Faenza in maniera anche qui assoluta quindi a me pare che l'indagine che ha la Corte dovrebbe andare a fare oltre che a verificare la sua capacità di essere tradotto da un posto all'altro è anche quella di partecipare in maniera cosciente al processo trovata solo per diciamo per amore di verità
Quando parlavo di responso clinico non mi riferivo soltanto alla
Possibilità di tradurlo fisicamente ma al fatto risultava all'esame clinico orientato e quindi in grado di intende però
Ripeto che questa era sabbatico a parte l'accertamento di qualche altro medico rispetto al medico del carcere che orientato rispetto alla persona che come non mammina Imperia conosciuto non è più il momento di fare polemica con un medico del carcere però francamente mi pare una valutazione che sia extra rispetto a quella che può fare con qualsiasi medico fra va bene per questo che manteniamo senz'altro ai sembra perché a giorni attendiamo l'esito di questi accertamenti e poi senz'altro provvederemo sulla richiesta che è già stata avanzata grazie
E allora proseguiamo quindi con la relazione siamo come già anticipato la scorsa udienza al
Presenti un po'al cuore della vicenda che ci occupa cioè alla prima fase di quella che è stata denominata come trattativa avviata dagli ufficiali del ROS qui imputati attraverso il tram per il tramite di vittime di Vito Ciancimino stabilire un'interlocuzione con i vertici mafiosi secondo la prospettazione accusatoria fatta propria dalla corte di primo grado finalizzata a sapere quali fossero le richieste della di Cosa Nostra per porre fine a una strategia di attacco allo Stato alle istituzioni a singoli esponenti
Politici è istituzionali e in questa prima fase che
Sempre il secondo quella che è la struttura portante nella prospettazione accusatoria fatta propria dalla corte di primo grado in questa prima fase
E quindi che prenderebbe corpo intanto la condotta di minaccia a corpo politico dello Stato per cui
Sì procede quella contestata Capua
E si recherebbero anche si dedicherebbe anche il primo profilo della dei tre profili di contestazione che interessano specificamente la posizione degli ufficiali del del ricorso ai quali si contesta anzitutto proprio di avere con una condotta definita improvvida
Suscitato provocato in qualche modo una sorta di mutamento genetico nella strategia finì lì perseguitata i vertici di Cosa Nostra una strategia di attacca sì allo stato quindi già in sé
Contenente una carica di intimidazione ma sormontata diciamo prevalentemente
Da
Ho notata prevalentemente da finalità tipicamente
Ritorsivo mentre attraverso questa iniziativa finalizzata a stabilire dialogo e si sarebbe provocato appunto il una sorta di evoluzione dalla minaccia generica
Ancora indeterminata a quella minaccia qualificata che integrerebbe gli estremi appunto del reato di minaccia a corpo politico dello Stato
Nel dunque senta in questa prima fase e quindi della utensili si colloca collocherebbero anche i successivi snodi nella vicenda cioè l'accettazione che la Corte ritiene provata
Da parte di Salvatore Riina nella sollecitazione a far conoscere quali fossero le richieste della organizzazione mafiosa per porre fine alla strategia di contrapposizione frontale allo Stato e il successivo snodo approva
Della niente il fatto che utilizzando ritrovò sullo stesso canale che era stato individuato appunto dagli ufficiali del ROS Riina avrebbe fatto pervenire appunto quali erano le sue richieste
Richieste
A cui ovviamente erano associate secondo la prospettazione accusatore associata l'implicita minaccia di riprenderà poi proseguire la strategia stragista al sette alle richieste non fossero state accordo
Allora per quanto riguarda quindi la fase proprio che i contatti instaurati con Vito Ciancimino lo stadio raggiunto da questa allo svolgimento di questi contatti
La sentenza
Ricostruisce nella vicenda sulla base di un cospicuo ed eterogeneo compendio di fonti in cui spiccano anzitutto le dichiarazioni orali o scritte dei protagonisti di questi contatti comunque
Acquisite nel presente processo ovviamente valutate anche alla luce
Delle altre acquisizione dibattimentale a partire dalle risultanze del primo processo che ha affrontato anche
Questo tema che era quello tenutosi a Firenze innanzi alla Corte d'Assise di Firenze per le stragi della continente del novantatré
Peraltro
Risultanze di questo processo a loro volta fondata almeno per questo aspetto proprio sulle testimonianze che erano state rese in quella sede per la prima volta dagli imputati morì erette dopo
Quindi di questo compendio che cercheremo di
Ripercorrere sinteticamente fanno parte la sentenza numero tre novantotto la sentenza numero quattro mila uno messe rispettivamente dalla corte d'assise di Firenze alla Corte d'Assise d'appello di Firenze nel processo per le stragi incontinente
Che la corte di primo grado naturalmente
Sì riserva di
Cioè rivendica a a se stessa l'autonoma e libera valutazione venne e risultanze
Richiamate condensate in queste sentenza poi le deposizioni i Mori e De Donno rese all'udienza del ventiquattro gennaio novantotto nel giudizio di primo grado nel processo richiamato per le stragi in continente
Poi il memoriale consegnato dal generale Mori alle procure di Palermo e Caltanissetta sente ancora nella veste di testimone
Poi le deposizioni Mori e De Donno ma soprattutto quella del primo all'udienza del ventisette marzo novantanove nel processo cosiddetto Borsellino ter dinanzi alla Corte d'Assise di Caltanissetta
Poi ancora le dichiarazioni rese da De Donno all'udienza dell'otto marzo due mila undici nel processo a carico di Maurice continuo le dichiarazioni spontanee rese in questo processo d'amore da Subranni e ancora le dichiarazioni spontanee del coimputato Cina
Poi le dichiarazioni orali e i documenti dell'altro protagonista di questa fase della vicenda cioè quelli che prove promanano capito Ciancimino e anche
Alcuni stralci delle dichiarazioni rese da il figlio Roberto Giovanni Ciancimino
Della sentenza
Sentenza di primo grado della corte d'assise di Firenze la la sentenza qui impugnata riporta ampi stralci delle motivazioni per le parti che interessano questa fase è ovviamente quindi non non starò a ripeterle
Quindi mi limiterò
A rammentare che all'esito appunto del deposizioni rese in quel processo da muri De Donno
La Corte d'Assise di Firenze
Ritenne
Acquisiti
Come nei punti fermi della testimonianza resa dai due ufficiali del rosso che non furono mai fatte da Ciancimino proposte concreto avanzate richieste per conto di Cosa Nostra
Che
Non sentirono mai parlare di del papello nel corso di questi contatti né tanto meno fu consegnato un documento di tal genere c'è un documento contenente le richieste che Riina avrebbe fatto avrei attraverso il canale
Cina Ciancimino
Che la trattativa si interruppe perché e gli ufficiali postumo spiazzati dalla mossa di Ciancimino in occasione del quarto e ultimo contatto che ci sarebbe stato alla con la partecipazione di e morì
Che nessun contributo di Ciancimino alla cattura di Rinaldi
Nel senso che questa cattura avviene Axa per tutta un'altra filiera investigativa
Vedremo adesso di approfondire alcuni punti
La sentenza procede poi con una sintesi della deposizione testimoniale un'ampia sintesi dalla deposizione testimoniale resta alta Mario Mori
E da Giuseppe De Donno all'udienza del ventiquattro gennaio novantotto anche qui rimando ovviamente
Alla nel sentenza appellata
Rammento solo che viene attenzionate in particolare alcuni passaggi della deposizione testimoniale di Giuseppe De Donno
Cioè in sede di controesame
Ha ribadito quello che già aveva anticipato nel corso della prima parte del suo esame dibattimentale e cioè che nel momento culminante fu proprio la nello svolgimento di questi
E nell'evoluzione di questi contatti fu rappresentato proprio dal soprattutto al sopravvenire della strage di via D'Amelio che avrebbe un po'cambiato i termini dell'iniziativa nel senso che fece precipitare la situazione inducendo
Gli ufficiali delle ossa forzare i tempi a forzare la mano a accenti facciamoci proprio per questa ragione De Donno in particolare si risolse a
Chiedere Ciancimino disse consentisse perché i successivi incontri avvenissero con la partecipazione del colonnello morì
Perché quello approverebbe rappresentato nella prospettiva anche di giungere a una formale collaborazione una piena collaborazione di Ciancimino un punto di non ritorno se avesse se se il Ciancimino avesse accettato e inoltre sempre secondo la versione di De Donno
Si rese conto che se se si voleva ottenere dell'informazione realmente utilità Ciancimino era necessario che il sì portasse come interlocutore un interlocutore nel massimo livello
Quale poteva essere appunto nel Cornello morì responsabile operativo del del cross vado direttamente alle
Alla messa a fuoco a come la sentenza né mette a fuoco
Le più significative risultanze in punto di fatto desumibili darle due deposizioni e testimonial sulle quali come già detto si fondono con le le conclusioni rassegnate nella sentenza di primo grado primo punto colonnello Mori commosso dopo la strage di Capaci dal dovere professionale di fare qualcosa per cercare notizie all'interno della struttura mafiosa
E quindi per un verso venne costa allestita una squadra investigativa con il compito specifico di attivarsi erba tenta farvi pervenire alla cattura di Riina e altri e pericolosi latitanti
Mafiosi su un altro versante invece questa viene avviata questa attività di tipo info investigativa
Nell'ampio in questo contesto fu De Donno a suggerire di contattare Vito Ciancimino tramite il figlio Massimo col quale aveva acquisito una certa familiarità in occasione delle precedenti vicende giudiziarie che avevano interessato il il padre
E questa questo suggerimento di De Donno senz'altro accolto dal colonnello Mori che il nuoto Rizzo quindi a procedere in tal senso quindi De Donno aggancia Massimo Ciancimino
Chiedendo di di farli avere un incontro con il padre che poi avverrà per la prima volta tra la strage di Capaci e quella di via da me qui naturalmente c'è un primo punto di divergenza
Ce ne sono altri in questa rassegna vengono evidenziate dalla dalla sentenza qui appellata più di quanto non sia stato fatto nella sentenza di primo grado del processo
Di Firenze i contatti sono stati sicuramente quelli tra catrame De Donno e Vito Ciancimino
Furono più o Bruno
Si collocherebbero a cavallo anche per la strage di via D'Amelio secondo De Donno invece questi contatti con gli senza la partecipazione di Mori sono tutti compresi invece
Nella fase tra nel periodo tra la strage di Capaci e la strage di via
D'Amelio
Lo scopo dichiarato di questi incontri il colonnello Mori esclusivamente acquisire spunti investigativi sia poter individuare latitanti ed eventualmente identificare i i responsabili Del Bene stragi sia in generale
Per acquisire elementi utile allo svolgimento delle indagini in corso sull'attività su questa recrudescenza di violenza
Mafiosa avendo come obiettivo quello sì di interrompere possibilmente la strategia stragista ma attraverso questa via
De Donno conferma l'obiettivo era quello di spingere Ciancimino a collaborare con la giustizia acquisendo quante più notizie
Utili e avendo come obiettivo quello di far cessare le stragi anche se si registra una divergenza su quello che sarebbe stato il senso della proposta fin dall'inizio
Diciamo avanzata allora Ciancimino te secondo De Donno sarebbe stata appunto quella di farsi tramite per una presa di contatto con gli esponenti dell'organizzazione mafiosa quindi trovare un punto d'incontro un punto di il dialogo
Diciamo finalizzato all'immediata cessazione dell'attività di contrasto netto di contrapposizione frontale nei confronti dello stato
Il discorso in questi primi incontri si allarga al fenomeno ordini Tangentopoli rispetto al quale Vito Ciancimino si offre di fornire le sue conoscenza
Per questa ragione secondo morì
Per questa ragione secondo morì cioè per il fatto che
Ciancimino aveva in questi questo primo approccio dimostrato d'essere in effetti una fonte notevole spessore che quindi Imperia
Se fosse stato
Diciamo convinto a instaurare un rapporto di collaborazione avrebbe potuto fornire davvero notizie ultimi per questa ragione in questa prospettiva De Donno organizza il primo incontro con lo stesso morì con quindi Cornello morì diciamo chissà sul sulla rilevanza della sopravvenuta strage di via D'Amelio che invece sarebbe stata determinante secondo De Donno
Innalzare il livello dei contatti innalzamento che è avvenuto appunto dopo la strage di via da meglio e per indurre definitivamente Ciancimino a
A collaborare
E in occasione del primo contro che poi sarebbe avvenuto secondo un'annotazione ricavata nel giugno di moniti cinque agosto del novantadue
Morì fece anche a Vito Ciancimino il nome del generale
Subranni
Il generale Subranni perché il discorso cambia appunto su su conoscenze comuni
Quindi il il generale Subranni poi sarebbe stato informato dallo stesso morì dopo questo primo incontro e quindi prima del secondo incontro secondo De Donno secondo la testimonianza
Di De Donno invece fin dall'inizio fin dall'inizio il colonnello Subranni sarebbe stato informato né di questi contatti addirittura
Muori avrebbe dato il via libera ai contatti di
Che ne dite Donno prima con Massimo Ciancimino poi compito Ciancimino
Dopo averne informato un punto in generale Subranni che avrebbe quindi approvato l'iniziativa
Arriviamo quindi al secondo incontro con Subranni già ventotto perduta a di questa di questi contatti
Il secondo incontro viene datato al sempre con lo stesso metto Rocca ricavandolo da un'annotazione dell'agenda del Cornello morte dell'allora colonnello Mori
Il ventinove agosto del novantadue
E in questa occasione morì sapendo dei problemi giudiziari Ciancimino gli chiede se superando questa sorta di muro contro muro che si era sembrava essersi impegnata da ultimo tra Stato e mafia fosse possibile
Parlare con questa gente cioè in qualche modo stabilire un dialogo con i vertici mafiosi in questa in questo secondo incontro che secondo il resoconto fatto no lo stesso morì nel corso della sua deposizione del ventiquattro gennaio novanta novantotto Morina pronunciò avrebbe pronunciato ha pronunciato anzi queste quelle frasi che poi sono state più volte
Contestate nessun
Sulla sua disappunto per il fatto che il disappunto espresso per il fatto che si era delineata questo muro contro muro quindi questa situazione di contrapposizione frontale tra Cosa nostra e lo Stato
E si si invitava Ciancimino appunto a sondare la possibilità di stabilire un contatto per parlare con questa gente fu una sorta di né provocazione secondo no
Una testimonianza la prima testimonianza di morì
La butto lì convinto tra l'altro che Ciancimino avrebbe
Declinato anzi respinto
Questa offerta e invece Ciancimino mostro la propria la disponibilità e si di disse di essere in condizione di procedere in quel senso
Qui la la sentenza annota appunto questa divergenza rispetto al
Rispetto al senso della della proposta che per Moriero ha soltanto così una provocazione tanto per creare un clima di di fiducia e parlare un linguaggio che potesse essere in qualche modo gradito al
Al Ciancimino mentre secondo De Donno il senso autentico della procura poco dalla proposta era quella di stabilire un'interlocuzione
Con i vertici mafiosi proprio per finalizzata alla cessazione della strategia stragista al modo
Vito Ciancimino accetta si dichiara in grado di potere
Intraprendere questo tentativo Moriero sollecita a farlo
Qui anche qui c'è
Una ulteriore divergenza secondo De Donno già in questo secondo incontro Ciancimino condizione ha aperto il suo intervento alla possibilità di spendere
Ai suoi referenti i mafiosi i nomi dei carabinieri gli era in contatto richiesto alcuni Mori e De Donno avrebbero ha consentito facendo credere al Ciancimino che essi avevano il potere di rappresentare lo Stato come istituzione
Il secondo morì questo sarebbe avvenuto invece nel successivo incontro datato al primo ottobre novantadue
E qui che Ciancimino gli avrebbe detto di gli disse di avere preso contatto con i vertici mafiosi tramite un intermediario
Che però questi per questi referenti volevano sapere per conto di chi agissero
Il primo carabinieri
Quindi
Diciamo morì colloca allora
Al al terzo incontro quello che invece secondo De Donno sarebbe avvenuto in occasione del secondo incontro sempre questo incontro del primo ottobre morì
Fece bluffando
Fece credere Ciancimino che la sua iniziativa era nota che avrebbe potuto interloquire
Fattivamente con i vertici mafiosi e quindi invita Ciancimino ad andare avanti
Ulteriore risultanza fattuale
Moni Ciancimino si lasciano concordando di sviluppare la trattativa
Testuale restammo d'accordo che volevamo ospiti pare questa trattativa
Il termine trattativa in questa prima nella sia nella deposizione nella prima deposizione di Monica e nella prima deposizione di De Donno
Ricorre ripetutamente ed espressamente
Anche De Donno infatti ha usato il mestiere di uno stesso termine riferendo di aver detto a Ciancimino che i carabinieri in quella trattativa rappresentavano lo lo Stato
Successivo incontro quarto e ultimo incontro questa serie di questa prima serie
Morì Ciancimino si rivendono il diciotto ottobre
E in questa occasione Ciancimino comunica che i referenti mafiosi lui contattati attraverso un intermediario avevano dichiarato di accertare sulla
La tratta
Anche qui si ripete il termine trattativa cioè testualmente Mori ha dichiarato Ciancimino mi disse guardi quelli accettano la tratta
Assolutamente conformi a dichiarazioni di De Donno al quarto incontro Ciancimino si fece portatore di un messaggio di accettazione della nostra richiesta di trattativa di diamo di discorso dei vertici di siciliani e cioè ci disse sono d'accordo va bene accetta
A condizione però che Ciancimino fosse l'intermediario che la trattativa proseguisse all'estero
Con conseguente richiesta di Ciancimino di ottenere il passaporto
In questa occasione appunto Ciancimino chiede e cioè riferisce che edili referenti mafiosi però volevamo sapere che cosa lo Stato offrisse loro
E qui si verifica quindi quello che la le sentenze della la corte d'assise di primo grado e di appello della processo sulle stragi in continente definiscono come inatteso show dando
A quel punto
Vengono spiazzati
Colti alla sprovvista gli ufficiali del del cross che non si attendevano
Pensavano che il questa questa trattativa avrebbe avuto tempi più lunghi
E di fronte a quella richiesta avendo in realtà loro interloquire perché nessuna
Avevano fatto credere sì a a Ciancimino di di agire per conto di esponenti istituzionali ma così non era
Ma in realtà e quindi formula una sorta di proposta ultimativa cioè dicono Ciancimino lavoro proposta era quella di invitare il mafioso a costituirsi con in cambio la promessa di trattare bene le loro famiglia provocando una reazione furibonda da parte mia quindi di Ciancimino che disse che non avrebbe mai potuto riferire una risposta di questo genere ai suoi referenti perché non sarebbe sopravvissuto
E allora
Sì concorda e qui c'è un altro punto di divergenza
Le rispettive testimonianza di due ufficiali prossimo sì concorda di chiudere senz'altro la trattativa trovando però una formula che potesse farla in qualche modo digerire
Alla ai referenti mafiosi e quindi si versione di Mori si stabilisce che e Ciancimino avrebbe riferito che la trattativa aveva si ripete anche qui testualmente il termine trattativa maltrattati avrebbe avuto un momento di ripensamento
Che perché i carabinieri non non erano immediatamente pronti appena bensì del mare le carte
E poi si sarebbe trovato un sistema per chiuderla senza testualmente senza ulteriori conseguenza versione diciamo di
Di De Donno
Sì concordo che non avrebbe Ciancimino non avrebbe fatto cenno al suo interlocutore della proposta ultimativa in quei termini così perentori come era stata formulata appunto dal dagli ufficiali del cross ma per prendere tempo e non vanificare questo rapporto questo spiraglio che si era aperto con Cosa Nostra avrebbe soltanto riferito che per il momento
Per esigenze diciamo negli stessi carabinieri il tutto veniva
Congelato
Sospese quindi per il momento non se ne faceva niente ma il messaggio sarebbe stato sì un messaggio negativo ma non un messaggio ultimativo quindi restava aperta la porta a un'eventuale ripresa di dialogo
Ai primi di novembre ulteriore risultanza fattuale che può ritenersi acquisita ai primi di novembre novantadue Vito Ciancimino chiede di incontrare di nuovo i carabinieri anche su questa interruzione della trattativa
De Donno
Aveva ritenuto ormai fallita lavoro iniziativa mentre morì confidava nel fatto che Ciancimino avrebbe
Sarebbe tornato a
Sondare la loro disponibilità ha un rapporto di collaborazione così avvenne perché i primi di novembre novantadue Vito Ciancimino chiede di incontrare di nuovo carabinieri
Avviene e questo incontro ai primi di novembre viene viene collocato
E si incontra De Donno con Ciancimino e
Ciancimino gli chiede che cosa vogliono definitiva dal mi e De Donno risponde che volevano catturare prima
Questo tema cambia a questo punto no lo spartito
Vito Ciancimino in questa
Nuova prospettiva dichiara di accettare di aiutare i carabinieri a tal fine chiede di fargli avere le mappe di alcune utenze di precise zone di Palermo attraverso quali risalire a possibili favore genitori della latitanza di
Di Riina
Adesso non non mi dilungo diciamo sulla natura di questi
Di queste mappe che erano state richieste
Arriviamo al all'ultimo atto di questa di questa fase secondo morì De Donno porta le mappe a Ciancimino il diciotto dicembre mille novecento novantadue
Ma Ciancimino era insoddisfatto chiede un ulteriore integrazione documentale diciamo così
Che però non fu più possibile farmi avere perché il giorno dopo Ciancimino fu arrestato il giorno dopo appunto
De Donno avrebbe dovuto portare questi nuovi questi ulteriori nei documenti a Ciancimino ma non poté farlo perché Ciancimino fu arrestato inversione di De Donno
No lui a effetti anche consegnato le mappe a Ciancimino però le ha consegnate lo stesso diciannove dicembre poco prima che quest'ultimo forse
Arrestato
Ancora
Le ulteriori risultanze che la sentenza considera acquisite soltanto sulla base frammenti di questa prima ricostruzione che si fonda sulle testimonianze degli ufficiali del prossimo
All'epoca ero testimonianze
Soltanto quando Ciancimino nel marzo novantatré ne parla con con i magistrati
Che cominciano gli interrogatori
Dinanzi alla
Al procuratore Caselli al nuovo procuratore di di Palermo
Nove De Donno vengono a sapere che intermediario tra Vito Ciancimino ai vertici mafiosi era stato indotto vicina perché fino a quel momento in realtà i loro contatti diretti Ciancimino non moglie Nava fatto menzione
Morì sostiene di avere sempre informato il superiore generale Subranni dello sviluppo degli incontri con Vito Ciancimino a partire almeno dal dal primo incontro
Morì mentre secondo De Donno con già detto sin dall'inizio addirittura prima ancora che
L'uomo coalizzarsi a contattare Ciancimino morì aveva informato questa loro iniziativa il generale Subranni morirà consapevole che Vito Ciancimino effettivamente conosceva i mafiosi Corleone sì
Pur avendogli chiesto se li conoscesse ma in realtà sapeva benissimo che gli riconosce e per mafiosi corrono e si intendeva Riina Provenzano e ne ebbe conferma quando Ciancimino
Siena adirato per la richiesta ultimativa di invitare egli vertici mafiosi a consegnarli quelle un momento anche quelli un momento utopico nella ricostruzione della vicenda perché il momento in cui del per bocca nello stesso umori ed anche di De Donno i due ufficiali del ROS avrebbero avuto la certezza che effettivamente Ciancimino non stava millantando ma aveva davvero contattato attraverso il suo intermediario di cui all'epoca ignoravano l'identità liberticide mafiosa perché la reazione quindi dicendo Cimino fu tale nella sua genuinità da convincerli appunto che non stava
Millantando e noi dice anche che
Aveva intenzione di fare pedinare Vito Ciancimino se la trattativa fosse proseguita per scoprire con chi si incontrasse il né prefetto
Poi vedremo che anche su questo punto ci sono poi secondo la sentenza delle divergenze
Tra le narrazioni offerte dalla dell'ufficiale del ROS
Ciancimino comunque non può mai proposte concrete per la trattativa e quindi non si parlò mai di appello su questo punto nessuna divergenza tra morì
Però
Questo diciamo la ricostruzione nella sentenza sulla base incrociando le testimonianze
Le prime testimonianze del
Degli ufficiali del ROS che risalgono appunto alla al processo di primo grado nelle stragi continuo
La sentenza riporta coi anche qui
Ampi stralci della motivazione della sentenza di
In secondo grado sulla quale trenta non non mi soffermo
E annota
La sentenza impugnata che in sostanza i giudici anche i giudici dalla corte d'assise d'appello pur non lesinando come vedremo poi in seguito delle né puntate critiche sull'operato degli ufficiali del del rosse nostrano sostanzialmente di credere al racconto di due e di nuovi
De Donno e ciò perché confermato intanto nel corso del serrato esame a cui entrambi erano stati sottoposti e poi perché combaciava perfettamente con quanto dichiarato al riguardo dal collaboratore di giustizia Giovanni Brusca
Quindi
La versione che viene diciamo ritenuta credibile dato da dalla corte assise di Firenze anche la corte d'assise d'appello è che la proposta
Degli uffici rosse di farsi la proposta a Ciancimino di farsi mediatore di una disponibilità dello Stato sarebbe stato solo un éscamotage
Nasca mutato il volto a superare diffidenze RM di Ciancimino ad accettare di potrei diventare un loro confidente per poi arrivare eventualmente a un rapporto di piena collaborazione
Annota la sentenza che l'ha sempre che la la i giudici d'appello in sostanza dalla corte d'assise d'appello di Firenze non aggiungono ma nulla ai dati di fatto già inquinati e la sentenza di primo grado salvo rilevare che i contatti tra i due ufficiali con Vito Ciancimino erano iniziate
Nel giugno novantadue come se
Anche morì avesse partecipato i primi incontri e quindi rendendo dubbia la datazione nella sequenza di questi incontri altra fonte attraverso cui ricostruire mandamento di questi contatti quindi in questa prima fase del cosiddetta
Trattativa è costituito dal memoriale
Che qui presentato da Mario Mori prima la Procura di Firenze il primo agosto del novantasette poi alla Procura di Caltanissetta il ventitré settembre novantasette anche qui si rimando alla sentenza per le parti
Estrapolate da questi memoriali c'è una ricostruzione sintetica dei contatti con Ciancimino sostanzialmente coincidente con con quella che polmoni fece deponendo come testimone in quel
Il processo
La sentenza qui impugnata sì limita diciamo a rimarcare perché anche in questo memoriale morì utilizza espressamente e ripetutamente la parola trattativa per definire i contatti
Con Ciancimino
Sulla utilizzabilità del memoriale come fonte di prova ex articolo centotrentasette Codice procedura penale insomma non me nel caso di ritornare viene richiamata comunque la ma costante giurisprudenza di legittimità
Altra fonte
Di ricostruzione della vicenda ancora un contributo di tipo testimoniale è la testimonianza di Mario Mori al processo Borsellino ter all'udienza del ventisette marzo novantanove
Qui la sentenza in realtà la stessa udienza depose pure
Pure De Donno però la sentenza tralasciati di riportare questa testimonianza perché nella una testimonianza e devono concentrata più sulla figura sul ruolo di di Angelo persino
In sintesi anche qua vado per sintesi perché la sentenza diciamo riporta un ampio estratto per la deposizione di Mario Mori in sintesi morì dichiara che precisa che il rozzo e di cura diventato vicecomandante nell'agosto del novantadue
Quindi proprio nella nel nel pieno mentre i contatti con con Ciancimino è uno dei servizi centrali di polizia giudiziaria istituiti e regolati con la legge del novantuno
Fa riferimento a un incontro in cui verificheremo poi la nella rilevanza a un incontro con il dottore Borsellino che si tenne alla caserma di Carini il venticinque giugno
Precisando che era stato lo stesso magistrato a chiedere questo incontro e ti avvenisse in un luogo riservato con morì a scegliere ma caserma ettari motivo di quell'incontro dottor Borsellino
Gli aveva chiesto se il rosso fosse disponibile a sviluppare un'indagine nel settore mafia e appalti che lui riteneva essenziale per compiere un salto di qualità nelle indagini contro la criminalità mafiosa
Non gli disse però il dottore Borsellino se per quel filone di indagine fosse in qualche modo collegato all'indagine sulla strage di capace
Precisa ancora in quella sede il attuale alle morì che la risposta di Ciancimino che accettava in incontrare vedo no quindi prima ancora diciamo di quell'innalzamento del livello che ci fu con l'intervento proprio dimori ma risposta di Ciancimino di accettare di incontrare non nacque successiva al venticinque giugno
Ne certo morì perché altrimenti ne avrebbe informato lo stesso Borsellino
La sentenza nota che comunque non non risulta che lo abbia informato neanche dopo
Ancora il
Generale Mori e precisa che Ciancimino prese davvero contatto con i vertici dell'organizzazione né
Me ebbe certezza vero comprese proprio per la genuinità della paura mostrata al momento di quella Brusca chiusura dell'antica trattativa a seguito della richiesta perentoria che dichiara gli avevano proprio formulato
Dopodiché in quella sede morì che ricostruisce il diverso percorso investigativo che condusse alla cattura di Riina a partire dalle soffiate racconta al compianto maresciallo lombardo dal contributo del pentito Di Maggio
Anche qui rimando ovviamente alla sentenza che riporta ampi stralci di questa ricostruzione operata fra morì nel corso della testimonianza resa a Borsellino
Quello che emerge comunque da questa testimonianza nota sentenza con tutta evidenza è un tentativo già
In quella sede di moribondi sfumare alcune affermazioni che invece erano state fatte
In occasione della precedente testimonianza resa a Firenze poco più di un anno prima
In particolare con riferimento ai primi i contatti con Vito Ciancimino
Sarebbero avvenuti nel mese di giugno novantadue qui
Già tende
A a spostarli in avanti perché esclude e addirittura che possano essere avvenuti anche quelli con De Donno prima del venticinque giugno del novantadue
Mentre ventiquattro gennaio novantaquattro su questo punto era stato molto più chiaro e anche perentorio no va detto che
Questo primo contatto ma sono più di uno tra De Donno e Massimo Ciancimino avviene tra capaci pediatra mai da meglio quindi diciamo nel giugno del novanta due
E al Borsellino ter non fa nessun
Non cioè non aveva fatto una alla nella prima nella prima testimonianza il progetto che tra diffidenze non ha fatto alcun cenno all'altezza di risposte
Da parte di Vito Ciancimino e al fatto che non posso ancora pervenute sino al venticinque giugno del novantadue altro punto evidenziato una sentenza
La remora a definire quei contatti come trattativa prego remora che in occasione della prima testimonianza non aveva assolutamente avuto e remora anche a indicare espressamente come Fini finalità ultime di quella iniziativa intrapresa con contatti con Vito Ciancimino
Indicare la finalità con la cessazione delle delle stragi su cui invece era stato molto più esplicito nel corso della sua prima
Testimonianza
Nel senso che aveva sì detto che la trattativa era finalizzata a cercare di sapere no acquisire quante più informazioni possibili sullo stato del dell'organizzazione poter arrestare questa gente come aveva detto testualmente la Colella confermato e comunque l'obiettivo finale era quello di interrompere la strategia
Stragista
Riguardo ancora altro punto che viene evidenziato dalla sentenza la risposta ai mafiosi ha risposto anta
Dare ai referenti mafiosi Ciancimino su chi dei carabinieri e rappresentassero in quel frangente anche qui di annota la Corte nella versione resa in occasione della testimonianza al Borsellino ter e questo aspetto viene un po'
è sfumato
Morì ripete gli avrebbe dice di avere detto a Ciancimino non si Biocom andiamo avanti che poi si vedrà
Mentre invece era stato molto più esplicito
Sul punto nella l'occasione della prima testimonianza è ancora più esplicito per la verità era stato il capitano
De Donno perché aveva detto testualmente che noi facemmo intuire al Ciancimino che chiaramente questa non era una nostra iniziativa personali lasciando intuire che eravamo Lima avevamo la capacità di fare questa iniziativa facevamo capire Ciancimino che sopra i nove c'era qualcun'altro rappresentavamo allo Stato
Noi rappresentavamo allo Stato che è una cosa diversa dalla politica noi una trattativa eravamo lì investe di rappresentanti dello Stato quindi noi rappresentavano veramente Ciancimino le persone istituzionalmente competenti
O con il potere istituzionale che poteva garantire un discorso di questo genere anche questo quindi che era stato presentato in occasione della prima che finanzia in termini molto nitidi e netti viene sfumato
Riguardo poi alla
Qui la la sentenza nota anche un ulteriore differenze rispetto alla prima narrazione sull'idea originaria di cercare un contatto in Cosa nostra che in attribuita senz'altro da tremori
Data morì al solo De Donno senza fare riferimento alla sua preventiva
Autorizzazioni aveva sua stessa e di azione in definitiva di iniziativa di cercare contatto con una fonte di livello per acquisire informazioni
Ancora nella sentenza annota che in occasione di questa deposizione in questa seconda deposizione ventisette marzo novantanove voi appunto a posticipato in qualche modo la nelle conoscenza dei contatti con Ciancimino da parte di Subranni al momento successivo
Al primo incontro dello stesso morì con Ciancimino in data cinque agosto senza però smentire la precedente affermazione molto precisamente London sul fatto che generale Subranni in realtà era stato fin dall'inizio
Edotto questa iniziativa e andiamo alle dichiarazioni mi resse da Giuseppe De Donno l'otto marzo all'udienza dell'otto marzo due mila undici
Nel processo a carico di mogli ordini per il reato di favoreggiamento qui De Donno già viene esaminato una veste diversa come indagato procedimento connesso
Precisa De Donno che i contatti quindi ribadisce perché contatti con Vito Ciancimino nascono nel giugno novantadue
Mentre prima della morte di Falcone aveva avuto con Ciancimino solo rapporti inerenti a compiti investigativi per perquisizioni esigenze connesse all'Inter gli interrogatori ma nulla che avesse a che vedere
Con la vicenda che qua ci occupa
Dopo Capaci il generale Mori decise di avviare una serie di iniziative investigative Aliquò appunto il affidato il compito di individuare potenziate atti di fonti informative che potessero fornire spunti elementi per capire quello che sta accadendo in quel periodo
E nella nell'esplorare diciamo questa prospettiva del nonno ritenne che potevano tentare di avvicinare dito Calogero Ciancimino per verificare una sua eventuale disponibilità ha collaborato
Quindi riferisce di questi contatti con Massimo Ciancimino intorno approfittando in volo
Aereo
La risposta di Massimo Ciancimino alla risposta affermativa del del padre nella fece avere dopo qualche
Giorno e quindi lui
Andò al al primo incontro al domicilio Romano di Vito Ciancimino in via San Sebastiano San Sebastianello ne seguirono altri tre incontri con in tutto sarebbero stati incontri tra le donne Ciancimino quattro
Tutti a carattere però interlocutorio e compresi nell'intervallo tra le due stragi
In tutti questi incontri e fin dalla prima volta De Donno chiese a Ciancimino
Di avere elementi utili per capire qualcosa stesse succedendo
Quindi avere elementi per poter indirizzare le indagini e quindi arrivare ai responsabili della strage quindi la sentenza annota un po'un un allineamento rispetto alla versione di morì
Li ricorda con incontri molto faticosi perché si dovrà riuscire a vincere la diffidenza di Ciancimino a guadagnarsi la sua fiducia su quelle che fossero
Le le reali intenzioni ma poi sopraggiunge la strage Borsellino ecco qui De Donno ribadisce un punto che lui aveva fatto presente fin dalla suo primo racconto della della vicenda
La tragedia Borsellino lo indusse indusse De Donno a compiere quello che lui stesso definisce testualmente un salto di qualità
Nella nel lavoro anche approfittando del fatto che Ciancimino sembrava davvero scosso e turbato una la sequenza di quei tragici avvenimenti quindi fece presente la necessità l'urgenza di capire e al fine di lo sollecito ad accettare di incontrarsi con il suo
Comandante
E De Donno sottolinea quindi che quello un passaggio molto importante della della vicenda che avrebbe potuto rappresentare
Per gli ufficiali del ROS un vantaggio addirittura incommensurabile insomma parole testuali di De Donno perché introducendo il colonnello Mori Ciancimino accettavo un'interlocuzione di livello che non era più capita dei carabinieri ma era il rappresentante il sostentamento per il responsabile operativo del della Rossa
Quindi significava per Ciancimino accettare implicitamente un rapporto con lo Stato per la poneva ormai al di là di certe e scelto una sorta di punto di nonché poco rispetto alla prospettiva di installare un rapporto di collaborazione
Poi
Ribadisce che il primo incontro con Mori avviene il cinque agosto comuni successivi nessuno era presente
I innanzi aggiunge De Donno che sin dal primo momento del primo incontro
Vito Ciancimino gli disse di non parlare assolutamente in questa attività con nessuno tanto meno con il figlio
Perché non riteneva il figlio riferendosi a Massimo che non riteneva assolutamente adeguate a conoscere queste notizie perché doveva rimanere un discorso soltanto tra loro dunque
Il suo cosiddetto scusa per l'interruzione sì ci dal Torino prodotti stanza denuncio prosecutore udienza asserendo che autorizzò io Cozza attivazione del collocamento può essere disattivato il collegamento
Grazie e buona giornata
Secondo incontro a fine agosto in tutto quindi sarebbero stati
Quattro divini incolte
E nel corso già del primo incontro venne fuori l'idea di tentare di entrambi Ciancimino in contatto con Cosa Nostra per capire quali erano le intenzioni le idee di Cosa Nostra però dice De Donno attenzione non in rotta
Non abbiamo mai inteso gestire nessuna trattativa nessuno azione di discussione di gestione niente di
Tutto ciò
E sottolinea che quando Ciancimino al secondo incontro accetta di farsi portavoce delle nostre stanza nei confronti di Cosa Nostra poi al terzo incontro mi torna dice gli ho parlato
Con il mio referente ma non ci dice in realtà con chi aveva
Parlato
Gli ha visto qui introduce un elemento
Inedito De Donno
Gli avviso e forse due il colonnello ebbero il tocco anche di sottovalutare l'ammonimento che da quel momento non si scherzava più su cose di quel genere si poteva anche morire
Poi ribadisce De Donno anche
Ciancimino
Avrebbe rassegnato la sua disponibilità a cercare
Contatto a patto che potesse spendere i loro nomi in tempeste loro che vengono di avviare il loro
Quei contatti perché dovessero è chiaro che non è non era stato Luciano Cimmino l'ideatore dalla faccenda nera lui il referente dei carabinieri perché questo poteva costargli nella vita quindi segnala che fosse chiaro fin dall'inizio quali erano le rispettive posizioni può al successivo incontro disse
Che aveva contattato un referente che voleva sapere per conto di chi agissero i carabinieri perché o erano pazzi o avremo davvero le spalle coperte per poter avviare un'iniziativa del genere
E andiamo in una prova se erano davvero che diciamo di essere dopo non riusciva a risolvere i guai giudiziari Ciancimino e allora avrebbero potuto discutere con l'altra parte
In questo momento inficiare del gozzo sempre secondo il racconto di De Donno
Intuisco o o si convincono nel che Ciancimino stesse bluffando che interessasse solo risolvere i suoi problemi
E infatti già gli risposero che per i suoi processi non non potevano fare e nulla ma nel successivo incontro Ciancimino comunica la disponibilità l'altra parte
A parlare ecco chiede appunto
Di
Sapere cosa i carabinieri ovvero gli esponenti istituzionali per conto dei quali loro anzi
Proponevano avesse conta a offrire qui si verifica appunto la
La interruzione della trattativa perché Ciancimino capisce che in realtà loro non avevano niente da offrire niente da trattare e addirittura fece loro dice De Donno una specie di testuale Gazzi Ottone perché
Se voi qui si muore qua ci ammazzano
E qui c'è appunto una sentenza evidenzia questo passaggio delle dichiarazioni di De Donno anche qui si verifica in qualche modo uno scostamento rispetto alla prima
Narrazione e un avvicinamento un allineamento al racconto di
Morì
Nel senso che
Nella discussione si si sarebbe chiusa bruscamente
Però Ciancimino
Avrebbe riferito ai ai suoi referenti mafiosi avrebbe fatto sapere ho fatto credere
Che appunto
Non la la discussione per il momento era chiusa ma in realtà intenzione di di Ciancimino intenzione condivisa fu quella di chiudere a questo punto la la trattativa e di non farne più niente non se ne parla chiediamo la questione qui e non se ne parla più
Mentre prima De Donno aveva fatto cenno a a una
Messaggio che lasciasse comunque aperto uno spiraglio una possibile ripresa deriva astratta
Sulla
Sul sul nuovo spartito della trattativa poi e ripresa ponga Vito Ciancimino quindi sulla seconda fase dei contatti con Vito Ciancimino De Donno confermo anche questi e Massimo Ciancimino lo contattò effettivamente ai primi di novembre dicendogli che il padre
Voleva incontrarlo e qui De Donno ripete insomma le le pregresse dichiarazioni cioè il racconto che aveva già fatto alla Corte d'Assise di Firenze ribadendo comunque che Ciancimino non
Non diede non arrivò non piace neanche in tempo a dare alcun contributo come pure si accingeva a fare per la cattura di Riina perché fu arrestato il diciannove dicembre c'è proprio il giorno in cui lui De Donno
Era andato a portargli le carte che lo stesso Ciancimino ha chiesto per tentare di individuare possibile covo di carina rispetto al ecco una sentenza annota sul punto che rispetto all'ECU iniziale del racconto
Quello con riferimento quello fatto con riferimento alla prima fase dei contatti con Ciancimino
Il solo a seguito di una specifica contestazione del pubblico ministero che ricordava altre donne monde
Precedenti dichiarazioni rese dinanzi alla Corte d'Assise di Firenze
In cui aveva descritto quei contatti e la finalità dichiarata di quei contatti con una vera e propria trattativa si decide a ripetere lo stesso termine che in precedenza sia lui che morì avevo un sacco senza per remore
De Donno conferma quello che aveva dichiarato dinanzi alla Corte
Ringrazio se dicendo ma e quello che ho detto prima certo certo non potevamo andare a titolo personale nel senso che conferma di avere fatto credere al Ciancimino che i due ufficiali del ROS non si stavano muovendo a titolo personale ma come rappresentanti di apparati istituzionale
La corte Chiozza diciamo questa deposizione
Rimarcando che il la Corte primo grado di questo processo chiosa questa deposizione rimarcando che il De Donno
Chiaramente influenzato dall'imputazione che nel frattempo è stata mossa era stata mossa non il processo al processo mogli Obinu
Al suo superiore e morì e quindi scompare del tutto il concetto il nome stesso di trattative che riaffiora soltanto poi a seguito di specifica contestazione del Pubblico ministero
E veniamo infine alle dichiarazioni di Mario Mori nel presente e processo sui diversi passaggi della
Nella vicenda arresto dichiarazione spontanea all'udienza dell'otto settembre due mila sedici in particolare
Per un verso ha rinviato alle più dettagliate conoscenze del il del De Donno per quello che riguarda la sequenza degli degli incontri e contatti con Ciancimino senonché De Donno
Neanche De Donno accettato di sottoporsi all'esame delle parti e non ha riferito nulla spontaneamente neanche come dichiarazioni spontanee sul tema dei contatti con Ciancimino rinviando
A sua volta
Alle dichiarazioni Mario Mori quindi c'è stato questo questa sorta di circolo che si è creato tra i rispettivi rimandi in sintesi comunque la
Per le dichiarazioni perdente riguardano questa parte durante la vicenda morì ribadisce che il loro obiettivo era solo quello di acquisire elementi utili alle indagini mirate all'individuazione dei responsabili della strage di capaci
Dice anche che e poi Ciancimino avrebbe accettato l'interlocuzione con De Donno spinto dall'orrore per le per le morti di Salvo Lima Giovanni Falcone e Paolo Borsellino Fini
Come se gli incontri con Conte donna addirittura fossero avvenuti dopo Laffranco tutti dopo la strage di via D'Amelio
Sottolinea in queste dichiarazioni morì che nel corso dei primi contatti Ciancimino descrisse un po'le vicende che lo avevano visto porta buonista N emergeva la sua funzione
Dice nera nei rapporti tra mafia e mondo politico e imprenditoriale
Ciancimino
Sosteneva che il sistema tangenti ci fosse connaturato all'economia nazionale che si sarebbe ricostituito fatalmente abilmente alla fine dell'inchiesta di Mani pulite in questo prospettiva le fece la proposta di infiltrarsi per conto dello Stato in un sistema che lui già ben conosce ma quindi ha proposto iniziali Ciancimino una controproposta era quello appunto di
Agire come infiltrato ma in relazione a questo terreno che lui meglio conoscenza vedono però farebbe presso tempo percependo che quella poteva essere effettivamente una
Il primo spunto cioè c'erano comunque la disponibilità a ad avviare un rapporto di di collaborazione e gli avrebbe chiesto la disponibilità a incontrare morì ottenendo alcuna risposta
Una risposta affermativa
Morì sottolinea perché a dire il senso di ancora una volta dell'iniziativa a suo tempo intrapresa
Ribadisce che all'epoca egli era convinto che per combattere concretamente la mappa bisognasse confrontarsi con chi dell'organizzazione conosceva perfettamente i personaggi tra le trame anche se
Stabilire questo tipo di contatto era molto problematico e presentava indubbi pericoli però dico faceva affidamento sul fatto che
Ciancimino quella in quel momento era una situazione di particolare
Debolezza dal punto di vista psicologico perché era in attesa di decisioni connesse ai propri procedimenti giudiziari che se a lui sfavorevoli come già era ipotizzabile perché per me era in grado d'appello la
Il procedimento associazione mafiosa aveva già riportato in primo grado una pesante condanna vorrebbero riportato in carcere
Definitivamente
E allora
Partendo dalla consapevolezza del con sicurezza che era frutto delle recenti indagini condotte proprio dal rosso un settore mafia appalti consapevolezza del ruolo che Ciancimino aveva ricoperto
E il suo ciò che lui si riprometteva era acquisire elementi che potessero fare progredire le indagini per l'individuazione dei mandanti e un po'delle stragi di Capaci e Lidia da me in realtà su questo terreni e proprio su questo terreno ammette morì Ciancimino non fece nessuna rivelazione però restava il fatto comunque significativo che aveva ammesso di conoscere persone fatti collegati a Cosa Nostra si avesse portato qualche notizia di tipo sia pure interlocutorio sarebbe spinto da missioni o considerazioni che avrebbero
Perché gli investigatori agli inquirenti avrebbero potuto nel sfruttare
Affronta anche il tema della mancato diciamo
Mancato riferimento alla procura di Palermo
Dice che
Decise di non rivelare nulla alla Procura di Palermo avvalendosi della facoltà di mantenere il suo segreto su fonti confidenziali
Che l'articolo duecentotré attribuisce appunto agli ufficiali di PG e lo fece anche perché memore dei contrasti che erano insorti con quell'ufficio a seguito proprio degli sviluppi dell'inchiesta Macchia appalto
Poi ribadisce che Ciancimino al successivo incontro disse che era riuscita a contattare un referente interessato ma che voleva sapere a che titolo raggi X agissero e consegnò due copie la bozza di un suo libro intitolato le mafie
E poi vedremo moglie fece avere anche al presidente della Commissione antimafia vedremo tra breve
E e libro che riguardava infatti appunto da lui conosciuti come protagonista negli anni appena trascorsi adesso di fondo di questo libretti e vi fosse una sostanziale convergenza d'intenti tra mafiosi politici e un quell'occasione per la prima volta chiese
Dice dice Mori mercificazione spontanee Ciancimino il chiese di perorare la sua richiesta di incontrare il presidente alla commissione antimafia Luciano viola
Il libro poi fu trasmesso la Procura Repubblica Palermo ma questo il tre febbraio novantatré dopo che già erano iniziati gli interrogatori di Ciancimino nel frattempo
Arrestato la convinzione Trappe trapela insomma da questo
Libro ecco che dietro le morti di Salvo Lima Giovanni Falcone e Paolo Borsellino oltre alla matrice mafioso vi fosse un disegno nel più ampio di natura politica questo è il motivo per cui dice Mori
Ciancimino era interessato
A all'incontro con col presidente della della Commissione peraltro e peraltro
Lui avrebbe preannunziato appunto una lettera al presidente della Commissione rinnovando la richiesta che già in passato aveva formulato di essere sentito questo già negli anni ottanta
Al quarto incontro riferisce conferma moglie le sue dichiarazioni spontanee ci fu la rottura sulla
Clima circostanza in cui avviene questa
Rottura
Morì
Ritorna proprio perché vuole sottolineare come dal modo in cui si pervenne a questa né cultura
Tra pelle rende appunto la conferma quali fossero le sue reali intenzioni né reali intenzioni degli ufficiali del ROS cioè la proposta ultimativa che provocò una reazione così furiosa
Di Ciancimino di cui poi lo stesso Ciancimino riferirà confermando la confermando quindi la la la narrazione di vi dimori De Donno negli interrogatori resi alla procura di Palermo
Sarebbe la migliore riprova che fin dall'inizio gli ufficiali del ROS non avevano niente da offrire
E non era mai stata loro intenzione negoziare con i vertici di
Di cosa nostra perché dice Mori se io fossi stato un intermediario di una trattativa ovviamente per conto di di referenti superiori se questa fosse stata la mia l'intenzione non avrei risposto nel in cui ho risposto in comune e Vito Ciancimino conferma nelle sue dichiarazioni ma avrei chiesto tempo per acquisire valutazioni degni mandanti e riscendere eventualmente disposizione poi ulteriore puntualizzazione morì non è vero che il generale Subranni siccome ha detto a garante del loro agire perché era morì di ufficiale di PG più elevati in grado responsabile dell'attività operativa e quindi la scelta e degli indirizzi investigativi ritenuti più efficaci mentre è vero che sembrano dagli avvisato dei contatti avviati con Ciancimino ma solo dopo il primo incontro prima quindi nell'imminenza del secondo me incontro
In realtà Subranni dall'alto della sua esperienze gli avrebbe consigliato di muoversi con estrema prudenza considerato la identità dell'interlocutore il suo vissuto che lui ben conosceva
Altra puntualizzazione di umori tende a sfumare il significato anzi diciamo
Protesta contro l'uso strumentale che è stato fatto del termine trattativa che lui impiegò effettivamente nel corso della prima deposizione resa sulla vicenda
E chiarisce che quel termine usato da lui così come andava De Donno nelle dichiarazioni dinanzi alla Corte d'Assise di Firenze e poi anche
Dinanzi alla Corte d'Assise di Caltanissetta ma come sinonimo di altri vocaboli affini come nel contatto relazione rapporto scambi di idee non non come il concetto evocativo in realtà di un'interlocuzione diretta a stabilire una negoziato con i vertici di di corsa di Cosa Nostra
E ribadisce che
Per luglio Ciancimino era solo ed esclusivamente una potenziale fonte informativa da trattare in base al disposto dell'articolo duecentotré
Che consente all'ufficio del PG questi tipi di contatti consente anche di mantenere
Riservata all'identità deriva della fonte
Dalle parole che Ciancimino attribuiva al suo referente si comprende pure dice modiche i vertici mafiosi non riconoscendo agli ufficiali del ROS nel ruolo di controparte perché ritenevano che fossero falsi o che avessero qualcuno dietro di loro
E insinua che se una trattativa che è stata non è non sarebbe da attribuire a Mori e De Donno ma qualcun'altro che agli occhi di Cosa Nostra apparirà senz'altro più qualificato
Disponibile
Per quanto riguarda poi i tempi dei suoi contatti con Ciancimino nega quanto riferito da Massimo Ciancimino e cioè che alla data del ventinove giugno
Lui morì avesse già incontrato tre volte suo padre invito rimanda piuttosto ai tempi che erano stati già indicati da Mori da De Donno alle Corti d'Assise di Firenze Enti Caltanissetta
Richiama anche a ulteriore riprova nel bar
Fondatezza nella sua nella ricostruzione
La testimonianza mi ha resa dalla dottoressa Liliana Ferraro
Direttore generale degli affari penali del ministero
Della giustizia all'epoca
Che la dottoressa Ferraro sentita sedici giugno due mila sedici questo processo
Pregiudizi primo grado ha precisato che l'incontro con il capitano De Donno avvenne subito dopo la cerimonia altri gesti la morte il dottor Giovanni Falcone
E prima di un incontro che poi la stessa Ferraro ebbe con il dottore Borsellino datato al con certezza al ventotto giugno novantadue
E nella sua deposizione appunto la dottoressa Ferraro a richiesta specifica ha precisato che il capitano De Donno le era apparso molto turbato per la morte del dottore Falcone aveva già incontrato Massimo Ciancimino è sir riprometteva
Di agganciare anche il padre con l'intento di scoprire gli assassini del dottore Di Falco ora
La sentenza
Commenta diciamo con una serie di considerazioni
Le dichiarazioni spontanee rese no muri sulla vicenda su questa parte della della vicenda
Il commenta nel senso che salterebbe salterebbe con evidenza un tentativo comprensibile di Mori di ricalibrare in qualche modo la ricostruzione degli accadimenti in modo da non lasciare nessuno spazio alla tesi accusatori
Non a caso avrebbe scelto con lo strumento delle dichiarazioni spontanee per sottrarsi diciamo a un esame nel contraddittorio delle parti
Quindi in questa narrazione affidata a dichiarazioni spontanee
Rimane spazio solo per l'intenzione dichiarata di Mori di utilizzare Vito Ciancimino esclusivamente come confidente per acquisire notizie utili all'indagine sull'organizzazione mafiosa nessun c'è un
All'idea originaria che l'aveva indotto a cercare quel contatto cioè fare qualcosa per far cessare le stragi
Quanto meno diciamo concomitanti intrecciata con l'obiettivo di individuare i responsabili della strage di capaci cosa che invece in modo molto più diretto chiaro esplicito era stato riferito inizialmente anche da De Donno
Quando aveva detto nel senso che la proposta a Ciancimino era quello di farsi da tramite per trovare con i vertici mafiosi un punto di dialogo finalizzato all'immediata cessazione di questa attività di contrasto nei confronti dello Stato
E questo spiegherebbe secondo la la corte di primo grado
Spiegherebbe perché nella sua ultima ricostruzione Mario e amori
Pizza completamente sul passo più significativo della tutta l'intera interlocuzione con Vito Ciancimino che era quella punti in cui gli esprimeva il disappunto per questo nuovo nuova strategia di contrapposizione frontale allo Stato
Formulava l'auspicio e l'invito a a sollecitare i vertici mafiosi stabilire un dialogo per sapere cosa volessero o
Tornare a un rapporto di non contrapposizione perlomeno frontale
Sulla finalità instaurare un dialogo con i vertici mafiosi per ottenere immediata
Cessazione per la strategia stragista
Che appunto viene tra lasciata la moglie direzione spontanea
Torna a ribadire la sentenza molto esplicito era stato appunto Giuseppe De Donno con riferimento alla proposta al senso che la proposta che era stata inoltrata a Ciancimino
Quella frase invece proprio quel passaggio dell'interlocuzione con Ciancimino a parere riducendo i primi eppure dimostrerebbe in modo inequivocabile che non si intendeva affatto
Non ci non si intendeva sa affatto limitare quell'iniziativa a
Raccogliere delle confidenze di Ciancimino utilizzandolo come informatore ma lo si voleva utilizzare proprio instaurare dialogo con Cosa Nostra quindi un'attività
Che tra scendeva assolutamente quell'almeno informatore e non era neanche quella del della gente troppo provocatore o
Opel in più o dell'infiltrato
Ma era una vera e propria richiesta di dialogo avanzata
Da Mori
Sollecitare Cosa Nostra appunto a me fa sapere cosa volesse cessare la strategia stragista e quindi istiga allora di fatto annota la sentenza alla formulazione di
Richieste inevitabilmente di carattere minaccioso nei confronti dello Stato
Richieste c'è il cui risvolto sarebbe stata minaccia di riprendere o di proseguire la strategia stragista se le richieste non fossero state a
Accordo
Quindi nella sentenza critica la questa tentativo di
Rettifica
Semantica del termine trattativa e ribadisce che in realtà all'epoca e fu usato il termine trattativa nel senso più appropriato
Nel senso perché iniziativa era diretta e provocò in effetti l'apertura di una vera e propria trattative intendendo per trattativa accezione comune del termine un'attività propone preparatore
Che mediante scambio di proposte e controproposte prelude alla conclusione di una accordo e in questo caso l'obiettivo finale era appunto un'intensa per far cessare la contrapposizione
Mafiosa allo Stato e quindi
Il strategico
Che andiamo all'altro protagonista della della vicenda quindi
Che cosa si ricava dalla
Narrazione di Ciancimino
La sentenza qui propone anzitutto le dichiarazioni rese da Ciancimino in occasione dell'interrogatorio avvenuti nei primi mesi del novantatré dopo l'arresto del diciannove dicembre novantadue primo luogo però
Le ci sono tre verbali dichiarazioni rese da Vito Ciancimino al Pubblico ministero rispettivamente in data tre giugno novantasei cinque agosto novantasette tre aprile novantotto
In sintesi questi
Prima etiche in queste dichiarazioni che non sono ovviamente le prime perché poi successivamente
Saranno acquisiti anche ulteriori verbali d'interrogatorio in particolare quelli del diciassette
E e del trentuno marzo del novantatré
Ciancimino racconta la sua verità
Il capitano De Donno gli aveva chiesto di incontrare amico
Indica come amico del figlio Massimo gli aveva chiesto di incontrarlo Helmut dopo precedenti rifiuti dopo l'uccisione di clima dopo le stragi di Capaci e di via la maglia Valentina consentono
Poi dice di ricordare meglio forse i primi contatti tra De Donno e suo figlio Massimo era avvenuta erano avvenuti addirittura dopo l'omicidio di me prima delle stragi comunque
De Donno
Aveva esplicitato le ragioni del di quell'incontro lui
Aveva subito preso la parola dicendo che
Prendeva le distanze tutto quello che era accaduto dalle
Stragi
Diceva perché getto il precedente già dietro il precedente omicidio Lima ci c'era un'unica strategia di tipo politico
Ed era
Pronto a offrire la propria collaborazione purché fossero coinvolti superiori livelli istituzionale
Dopo questo primo incontro che Ciancimino colloca addirittura al venticinque agosto del novantadue primo incontro fra Vito Ciancimino è De Donno
Le parti avrebbero deciso di rincontrarsi e quindi cioè un successivo incontro che Ciancimino colloca al primo settembre
Questa volta con la partecipazione del colonnello Mori a cui lui ribadisce la disponibilità a collaborare chiede se ci fosse spazio
Portare avanti questo dialogo
Morì del nonno ovviamente lo incoraggiano a a proseguire
Dopo circa venti giorni Ciancimino contatta Cina al
Che inizialmente ha un atteggiamento altezzoso evasivo e lo invita quasi modo sprezzante a utilizzare questo contatto con i carabinieri per sistemare i suoi affari personalmente le sue
Vicissitudini giudiziarie per un secondo momento finali fa sapere
Che
Aveva contattato diciamo all'altra parte cioè referenti graffiò sì
E quindi fece sapere che era autorizzato a trattare con i carabinieri quindi Ciancimino torna a contattare i carabinieri che li propongono però di consegnargli sfizi alcuni latitanti in cambio di un migliore trattamento per i familiari
Per i familiari quindi diciamo una sintesi del degli sviluppi di questi contatti
Lui d'accordo con i carabinieri in un primo momento di non comunicare quella proposta in quei termini perché troppo perentoria gli aspiranti inidonea ad aprire qualunque possibilità di di dialogo però
Rimasero d'intesa che cioè
Continuo l'unico
Era determinato comunque a proseguire i rapporti con i carabinieri però a titolo il personale
E quindi chiesi ai carabinieri di intervenire sui suoi processi offrendo in cambio la propria collaborazione e disponibilità a inserirsi in un'organizzazione mafiosa a quale ovviamente estraneo nell'interesse del
Dello Stato
Pur essendo consapevole che se fosse stata questa sua attività l'infiltrato scoperta avrebbe potuto rimetterci la pelle nera anche l'occasione per riscattare la famiglia carabinieri accolgono la sua proposta gli chiedono di esaminare alcune mappe utenze all'Ama al fine di individuare ovvi
Di latitanti
Così genericamente indicati
Nel frattempo sempre d'intesa con i carabinieri il diciassette dicembre novantadue Ciancimino che stava a Roma torna a Palermo per riprendere contatti con l'intermediario di Cosa Nostra al quale aveva racconta alla quale aveva fatto credere che lui
Stesse agendo per conto di esponenti politici
Che però il suo interlocutore non non era non in quanto non era potuto avvenire il suo interlocutore si era impegnato a darmi una risposta per il martedì successivo ma non ci fu possibilità
Di andare oltre perché nel frattempo venne bene arrestato
In occasione di questi interrogatori Ciancimino consente anche un documento intestato paradigma collaborazione in cui per la parte pertiene a questo processo tra l'altro si legge che lui aveva fin dall'inizio manifestato la volontà di di collaborare con i carabinieri arresto che fu giustificato con il pericolo di fuga perché aveva chiesto il nostro passato al contrario anche questo lui lavora ha fatto di intesa con i carabinieri
A seguito delle dichiarazioni spontanee rese da Mario Mori all'udienza dell'otto settembre due mila sedici d'accordo le parti sono state acquisite anche le dichiarazioni rese da Vito Ciancimino il diciassette e il trentuno marzo nel novantatré il diciassette marzo novantatré la una sentenza mette in evidenza in particolare
Alcuni passaggi di questo verbale di interrogatorio perché è uno dei primi
In cui Ciancimino non racconta la sua verità
Ribadisce di avere cioè cioè chiarisce di avere accettato ed incontra il capitano De Donno a saper fare ma Romanazzi solo dopo la successione dei tre delitti chiede
Avevano suscitato tanto orrore minitour quindi non solo lì ma non solo
Capaci ma anche via D'Amelio
Ipotizzò subito che dietro la matrice mafiosa di quei delitti potesse essere un disegno politiche quindi manifestò l'intenzione di collaborare pretendendo però un interlocutore di livello superiore cosa che poi avrebbe ribadito anche nel dichiarazioni successivo
Quindi il incontro successivo uno settembre il capitano De Donno si presenta con il colonnello morì
E in quella sede Ciancimino espone il suo piano che era quello di ricerca quindi sarebbe stata addirittura Duni a proporre
A proporsi diciamo come come infiltrato cioè cercare di stabilire un contatto con i referenti mafioso
Ecco perché una ventina di giorni dopo incontro la persona individuata come il suo possibile referente però
Come poi dirà anche successivamente all'assunto inizialmente un atteggiamento arrogante altezzoso
Ma successivamente questa stessa persona mi fece sapere
La l'altra parte era interessata alla cosa e quindi lui era autorizzato a trattare
Quindi contatto di nuovo i carabinieri che però gli fecero una proposta assolutamente
Per così dire
Irricevibile come quella di consegnare alla giustizia alcuni grossi latitanti garantendo in cambio un buon trattamento alle famiglie
Con ben meno comunque di far sapere che per il momento la trattativa era sospesa senza fare cenno di una proposta in quei termini che avrebbe è precluso ogni spiraglio futuro
E decise comunque di proseguire a titolo personale sui contatti con carabinieri
In particolare riuscisse per così dire di passare il
Il pubblico ne e comunque ai carabinieri che di voler portare avanti una proficua collaborazione che venne in cambio che sia i processi altro basati ovviamente secondo l'ultimo su accuse inventate avessero un buon esito quindi proposi di infiltrarsi per conto all'organizzazione mafiosa però gli serve un passaporto
Per i suoi spostamenti poi riferisce ancora
Dei contatti che alcuni giorni prima del suo arresto parte per Palermo si incontra con intermediario qui
Nelle dichiarazioni diciassette ma marzo dice di essersi incontrato con l'intermediario che gli avrebbe fatto avere una risposta entro il martedì e successivo perché lui aveva raccontato
Una paura sonora grossa come una casa e cioè che un'altissima personalità politica che in realtà non esisteva perché era un'invenzione mia e dei carabinieri
Voleva ricreare un rapporto tra le imprese senza che potesse riprodursi l'effetto Di Pietro cioè in sostanza
Ritornare a una situazione pre Tangentopoli o pre Mani pulite
In questo interrogatorio del diciassette marzo
Per la prima volta dopo essersi consultato proprio difensore Ciancimino fa il nome del misterioso interlocutore che lui aveva e contattato
Avanzare la sua proposta che aveva concertato con carabinieri
E fa il nome del dottor Antonino ci Cina precisando di averlo incontrato due volte a settembre e ha dicendo
L'interrato al trentuno marzo poche battute
Ribadisce
Che fin dal primo incontro sarebbe avvenuto il venticinque agosto del novantanove e spontaneamente Ciancimino aveva deciso e comunicato per la sua decisione di collaborare con i i carabinieri
Chiede somme ritiene che di ciò vengano informati il Capo dello Stato il presidente del Consiglio e ministro il ministro dell'Interno il ministro di Grazia giustizia al verbale
Del trentun marzo novantatré sono allegati alcuni manoscritti dello stesso
Bene Ciancimino in cui un ribadisce appunto questa sua spontanea autonoma determinazione di collaborare con i carabinieri e andiamo alla fonte documentale cioè di scritti di Vito Ciancimino su questo
La io
Il giudice le prime cure a operato una selezione rigorosissima
Nel senso che sono stati acquisiti moltissimi documenti e attribuiti a Vito Ciancimino che contengono riferimento a questa parte della vicenda cioè i contatti con Mori è De Donno a molti di questi documenti
Sono stati consegnati direttamente da Massimo Ciancimino nel corso degli interrogatori resi al PM già nella fase delle indagini preliminari la Corte però di primo grado ha deciso di farne un uso estremamente limitate escludendo non solo quelli di cui è stata accertata con certezza proprio la manipolazione l'alterazione
Ma non fare
Non fare uso neppure di quelli di cui e incerta l'attribuibilità affitto Ciancimino o o ad altri ancorché non sia stato possibile accertare la loro falsità e questo vale anzitutto proprio per il famoso il papello il documento che conterrebbe appunto le miele richieste formulate da Rina in risposta alla sollecitazione rivolta agli tramite incentivi canale Ciancimino Cina di far sapere quali fossero
Le condizioni poste da Cosa Nostra per cessare la strategia
Le stragi
Di questo documento non è stato possibile individuare l'autore e a fronte dell'accertata falsità o della accettata manipolazione di tanti altri documenti
Parimenti spacciati per autentici da Massimo Ciancimino invece
Risultati appunto falsi una doverosa regola di prudenza diceva la sentenza impone di accantonare anche questo documento perché da elevarsi a sospetto
Essendo
Forte il rischio che sia stato appositamente confezionato dal Massimo Ciancimino per supportare le sovrastrutture da lui create su fatti di cui ha avuto occasione di avere cognizione però per essersi trovato in compagnia del padre captato commenti o molto più
Spesso per avere letto e sfruttato popoli in alcuni scritti del Papa
Stessa conclusione quindi esclusione vale per tutti i dattiloscritti indirizzate al governatore della banca d Italia poi ci sono due documenti
No al foglio dattiloscritto allegato all'interrogatorio del dodici luglio due mila dieci sempre di Massimo Ciancimino
Un foglio dattiloscritto allegato al successivo interrogatorio del diciassette luglio
Si tratta di due dattiloscritti che sembrerebbero compatibili con l'attribuzione a Vito Ciancimino e contengono alcuni passi che si riferiscono i contatti di quest'ultimo con Mori e De Donno ma anche questi vengono
Esclusi
Perché
Per quanto riguarda il il primo documento classificato con la sigla quattro a già per scindere la mancata attribuzione della grafia manoscritta di un'annotazione a margine è stato accertato dalla polizia scientifica che la firma
Certamente autografa apposte in calce di vita di Vito Ciancimino è stata trasposta mediante fotocopiatura di un altro documento unite questo un documento
In qualche modo manipolato
Stessa cosa per quanto riguarda il secondo dei documenti prima citati
La mano scultura nell'annotazione a margine a scopo di garantire trentine è stata e questa è la frase mi risulta manoscritta è stata accertata l'alterazione mediante trasposizione del primo ricco
Ulteriore
Stessa regolabili prudenza induce a non tenere conto neanche del documento classificato tre i costruito due fogli dattiloscritti quelle in cui si fa riferimento tra l'altro il grande architetto sorta di super burattinaio
Che ma non vorrebbe dei filari tutte
Le trame che il presunto autore asserisce di conoscere lamentando che da quasi quindici anni minuta abbia voluto ascoltarlo in merito e qui non mi dilungo ovviamente sul su tutte le considerazioni svolte per dimostrare
La falsità o il sospetto di non genitali questi i documenti
Alla fine di tutti i documenti consegnati da Massimo Ciancimino che
Tornano qui
Rilevanti perché contengono specifici riferimenti ai contatti dei carabinieri convitto
Ciancimino Messner restano utilizzabili solo due uno è il documento classificato documento sei consegnato da Massimo Ciancimino l'otto marzo due mila dieci
Con riferimenti alla vicenda del passaporto e al fatto che in merito a questa vicenda
Morì e De Donno al processo di Firenze Lorenzo una falsa testimonianza questo caso si tratta di un originale scritto a matita la cui grafia è stata attribuita Vito Ciancimino
Fermo restando però questo la sentenza lo lo riterrà che il documento è costruito soltanto da una porzione di foglio e quindi non si può escludere che è un'alterazione possa essere stata operata mediante mutilazione di una parte del foglio
Eventualmente contenente altro scritto collegato a quello residuato poi c'è un secondo documento
Consegnato da Massimo Ciancimino
Utili potenzialmente utilizzabile perché anche qui è stata verificata la grafia ad opera di tutto Ciancimino del manoscritto composto da quarantasette fogli aventi titolo paradigma collaborazione in cui si fa un'analitica ricognizione di ben diciotto episodi
Che attesterebbero la volontà sincera del Ciancimino di collaborare includendovi anche la vicenda del passaporto
Vicenda sulla quale
Ciancimino al si sarebbe pronunziato già nell'interrogatorio del trentuno gennaio mille novecento novantaquattro secondo quello che risulta da questo da questo documento vi è poi un si ribadisce tra l'altro in questo documento che la collaborazione con i carabinieri sarebbe iniziato il venticinque agosto del mille novecentonovantadue c'è poi un riferimento al libro del giornalista Lino Jannuzzi il processo del secolo
Con l'annotazione
Riferimento a quanto annotato quanto scritto le pagine duecentotrenta duecentocinquantatré duecentocinquantacinque di questo libro annotazione a margine manoscritte il falso non è chiaro lampante nel documento comunque di scarsa utilità quindi
Non dico altro
Sono invece certamente utilizzabili
Alcuni di questi sono anche considerati dalla sentenza significativi
Per ricostruire questa parte nella vicenda
Tutti quelli che sono stati sequestrati a Vito Ciancimino in data tre giugno novantasei seguire perquisizione effettuata all'interno
Della sua cella presso il carcere di Rebibbia un
Roma
E che sono allegati ai decreti di perquisizione ed in sequestro qui è stata accertata l'autenticità della grafia ecco il luogo dell'iter del rinvenimento consentono di fugare qualsiasi dubbio sulla riconducibilità di questi documenti eticamente
A Vito Ciancimino tra questi
La sentenza annota come nel significativi
E due fogli manoscritti il primo dei quali è richiamo il contenuto del verbale dell'interrogatorio reso il diciassette marzo novantatré diciassette fogli in parte del dattiloscritti in parte manoscritti col titolo paradigma la collaborazione
Qui bisogna dire che questo dattiloscritto richiama il contenuto di un analogo documento consegnato da Massimo Ciancimino sempre con lo stesso titolo
Il seguito nella nella nella stessa pagina nel titolo da un appunto manoscritto
Virgolettato Matteo mai inviate appalti idem Cop
Ancora un manoscritto in cui lamenta che la collaborazione iniziata alla fine di agosto novantadue fu bruscamente interrotta dal suo arresto motivato dal pericolo di fuga per avere richiesto il rilascio del passaporto ma lo ha fatto l'accordo con i carabinieri come risulta anche nel verbale di interrogatorio
In cui era presente De Donno
Un manoscritto in cui parla dell'interesse mostrato da Caselli per il suo convincimento potessero essere dal procuratore Caselli
Per il suo convincimento che potessero essere ancora di notevole interesse investigativo anche dopo la cattura di Riina le ricerche sul mappe di covi utilizzati del Moscow innanzi nella zona di Monreale e a questo fine si dice in quel documento
Erano venuti a Rebibbia per interrogarlo Castelli e morì il ventuno gennaio novantaquattro ma poi non si chiude Vietti nessuno solo il due giugno presenti stavolta il dottor Caselli il dottor Ingroia si riprese l'argomento mostrando i due lo stesso interesse di prima
E poi ancora un manoscritto sulla questione le planimetrie sugli intempestivo resti Ciancimino avvenuto prima che potesse esaminare il secondo quello che gli hanno dato in questo manoscritto prima ancora che potesse esaminare le carte planimetriche che aveva richiesto e che De Donno avrebbe dovuto consegnarlo
Poi ancora un manoscritto sul medesimo tema sempre con il solito riferimento al venticinque agosto novantadue come data di inizio dalla collaborazione con i carabinieri
Ancora foglio manoscritto in cui espone l'angoscioso dilemma di come impostare il suo rapporto di collaborazione cioè se saltare il fosso e passare a una veste ufficiale di pentito che avrebbe messo però in pericolo tra famiglia o proseguire come confidente o qualcosa di simile
La mente risentirsi addirittura testualmente sequestrato perché è stato arrestato benché sapessero carabinieri e magistrati che non aveva alcuna intenzione di fuga
Foglio manoscritto noto contenuta un conto contenuto che la corte annota poi per considerazioni
E tra breve vedremo
Significativi particolarmente significativo dove si dice testualmente se Cangemi facesse parte della cupola doveva sapere nella trattativa condotta da come a cupola come membro autorevole della cupola d'accordo con i carabinieri
Poi ancora
Foglio manoscritto nella cui parte iniziale si legge mafioso secondo marchese diciotto novembre novantadue se avesse fatto parte di un'associazione mafiosa non avrei potuto ipotizzare
Quella collaborazione fatta con i carabinieri poi c'è il nome di uomo politico però incomprensibile
Perché sarei stato costretto a dire il nome come ho detto durante la trattativa
Sia Cornello morite al capitano lungo quindi c'è riferimento anche qui a concetto di trattativa
Foglio manoscritto in cui vengono precisato una serie di particolari sugli ultimi contatti con il presunto referente della trattativa avviata con i carabinieri
E a proposito del del fatto che
Era proprio partito per Palermo il diciassette ed era tornato il diciannove qui si dice però senza avere potuto incontrare il referente che comunque gli avrebbe fatta per la sua risposta per il martedì successivo
A quali conclusioni giunge la sentenza sul dichiarazioni gli scritti di Vito Ciancimino
Quindi su quest'altra fonte premesso che per quanto riguarda il contributo testimoniale di Massimo Ciancimino che pure in cui sarebbe un contributo cospicuo sulla ricostruzione di questa parte della vicenda la la il compendio diciamo probatorio è in partenza mutilato di questo contributo per le ragioni già dette della inaffidabilità del di questo contributo testimoniale la sentenza reputa di scarso aiuto in realtà ai fini della ricostruzione della vicenda gli scritti di Ciancimino perché nell'isola ne risulta un racconto
Sommario frammentario con imprecisioni contraddizioni in sia sotto il profilo temporale che contenutistico per non dire che poi ci sono tutta una serie di riferimenti che restano assolutamente
Criptici
Ma che a parere della Corte sembrano finalizzati piuttosto che a spiegare a fare conoscere di fatti all'annunciare per proprio tornaconto personale messaggi comprensibili soltanto ad alcuni dell'interrogatorio da lui prefigurato quindi
Diciamo una scarsa rilevanza si connette sul piano probatorio
Sotto il profilo temporale a me era titolo esemplificativo si evidenzia che Ciancimino colloca la prima visita a casa sua del capitano De Donno dopo
La strage di via da meglio e nelle dichiarazioni il più recente addirittura propone la fine di agosto novantadue quindi c'è questo spostamento in avanti dell'inizio della presunta trattativa in contrasto anche con le ammissioni
Fatte dagli stessi morì soprattutto da De Donno fin dalle loro in
Deposizione ma e tra annota la sentenza che questa per costruzione temporale a riprova del fatto che e a Sorrentino attendibile questa ricostruzione temporale di Vito Ciancimino è smentita pure dal suo difensore e si fa riferimento
Alle dichiarazioni
Del dell'avvocato di rom che sono state
Indicazioni che Como Varese diciannove febbraio due mila di e dieci nella veste di imputato di reato connesso che sono state acquisite al fascicolo del dibattimento come atto irripetibile a seguito del sopravvenuto decesso e quindi la corte richiama
A riprova dell'inattendibilità di questa ricostruzione temporale le dichiarazioni dell'avvocato di Roma e anche le dichiarazioni del figlio di Vito Ciancimino il figlio Giovanni Ciancimino per quanto riguarda Tironi in particolare di non solo
Che questi
Ha dichiarato di avere visto il capitano De Donno uscire dall'abitazione romana Ciancimino
Di Vito Ciancimino
Tra la fine di maggio i primi nel mese di giugno novantadue e allora
E e riconobbe il il capitano furono De Donno gli usciva proprio da casa Ciancimino
E poi successivamente
Prima di allontanarsi da Roma
Per le vacanze come faceva di consueto quindi intorno al venti luglio novantadue aveva incontrato a Vito Ciancimino e gli aveva chiesto chiarimenti su quella
Visita del capitano De Donno e dal dalle parole ma soprattutto dall'atteggiamento danza sorrisino di Vito Ciancimino ricavo
L'impressione
Che
Questi avesse già incontrato non so il capitano De Donno ma anche il colonnello morì
Ecco ci fermiamo qui per questa sera con la seconda udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia udienza
Del tredici in maggio scorso è l'avete sentito il presidente Angelo
Pellino nel corso di questa udienza ha proseguito con la relazione introduttiva in particolare l'attenzione è stata puntata sugli incontri tra i carabinieri del rosso e Vito Ciancimino proprio tramite il figlio Massimo
Nell'estate del novantadue cioè durante le stragi mafiose
Pellino ha ripercorso le oltre cinque mila pagine della sentenza di primo grado del presidente della corte d'assise Alfredo Montalto
Nell'aprile due mila diciotto lo ricordiamo sono stati condannati tutti gli imputati fatta eccezione per Nicola Mancino che era imputato per falsa testimonianza la corte
L'assise di Palermo a condannato a pene comprese tra gli otto e ventotto anni di carcere per via la cosiddetta trattativa Stato-mafia per la presunta trattativa Stato-mafia gli ex anch'io e vertici del rosso ma
Morì Antonio Subranni e Giuseppe De Donno l'ex senatore Marcello Dell'Utri Massimo Ciancimino e il boss Bagarella e Cina
Accusati di minaccia a corpo politico dello Stato in sostanza di aver veicolato in tempi diversi le minacce di Cosa Nostra
Al governo allo scopo di imporre iniziative legislative in cambio della fine delle stragi
E termina così anche per questa sera la puntata dello speciale giustizia a tutti grazie per l'attenzione dallo fino ad un sono buon ascolto i successivi programmi di radio radicale