Cinema & cinema: "Richard Jewell" di Clint Eastwood

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Una qualifica che spesso attribuita a quell'autore cinematografico che Clint Eastwood è conservatore
Ora al di là delle preferenze politiche che Espresso Clint Eastwood in quanto cittadino degli Stati Uniti qui si tratta soltanto appunto dell'autore cinematografico
Conservatore significa a mio parere nel suo caso che egli ama almeno nei suoi tratti essenziali la forma di vita che si è stabilita degli Stati Uniti che appunto per questo vorrebbe che si conservasse
E chi la descrive nei suoi film con profonda simpatia
Ma il suo conservatorismo non gli impedisce certo di osservare che quella forma di vita e a volte macchiata contaminata da gravi ingiustizie
E non implica nemmeno che gli sia un conformista perché anzi spesso nei suoi film sfida certi pregiudizi che allignano nel senso comune
Per esempio nel suo ultimo film intitolato Richard oggi UE ispirato a un fatto realmente accaduto il cui protagonista aveva lo stesso nome del personaggio che dà il titolo al film
Clint Eastwood racconta e a suo modo celebra un'impresa eroica
Ma il suo eroismo ma quasi nessuno dei tratti positivi che sono spesso attribuiti agli eroi è un uomo frustrato avrebbe voluto entrare nell'F Biava i ma al momento non gli è riuscito
Ed è stato licenziato come sorvegliante in un campus universitario anche perché ritenuto esageratamente scrupoloso
Non è bello che Grasso non ha relazioni sentimentali non amici a trent'anni tuttora convive con la madre non appare nemmeno spiccatamente intelligente
E però un osservatore eccezionalmente attento
E soprattutto ha un profondo senso del dovere assolve integralmente il compito che gli viene affidato anche a rischio della propria incolumità
E obbedisce ai regolamenti anche laddove i suoi colleghi riterrebbero più opportuno sorvolare di
E grazie a queste sue qualità che a volte potrebbero essere scambiate per difetti che un giorno in cui nella città di Atalanta nel novantasei si tiene un concerto in piazza in occasione delle Olimpiadi lì avvengono in quella città
Dieci a sventare almeno in parte un attentato terroristico saldando tante vite umane
Ma sarà forse proprio la sua diversità la sua immagine non conforme al cliché che gli eroi
Che lo renderà suscettibile di un sospetto infame che sia stato lui stesso a organizzare l'attentato per attribuirsi il merito del salvataggio
Il film di Clint Eastwood oltre che un fine ritratto di un eroe che all'immagine di un perdente e anche una sua difesa basata su un principio
La qualità che più conta in un individuo non è il suo prestigio la sua fortuna sociale ma la capacità di compiere il proprio umile dovere per il bene comune
Se l'avvocato che difende Richard Jewell è lui stesso un perdente che ha però la cui di intuire contro il dilagante pregiudizio l'innocenza del suo assistito
E riceverà questa certezza la determinazione a difenderlo con vigore
Un contrappunto a entrambi i personaggi è il funzionario dell'F viavai che indaga contro Richard giù nel il quale invece i tratti del cittadino integrato elegante e disinvolto bello
Ma che contravviene al proprio dovere e non perché indaga sulla pista sbagliata
Per il primo luogo perché c'è ed è una debolezza rivela il nome del sospettato a una giornalista per sedurla
Lo sguardo di Eastwood proprio perché scevro da pregiudizi fedele a una saggezza maturata dentro di lui
Riesce a ritrarre fatti e personaggi di con un suo tocco sobrio e preciso dandoci costantemente un senso di verità di un racconto libero da artifici e da in fasi retoriche
Cioè dell'eroe non solo taciute le debolezze il senso di inferiorità che sottostà al suo coraggio il concerto in piazza per leso nella sua allegria intaccata però da un'ombra di tristezza
Perché è una società che celebra la sua coesione mentre una forza potente la minaccia
Si tratta di un bel film da vedere Richard G. Wagoner di Clint Eastwood un saluto da Gianfranco Cercone