Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato quattro aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta un altra edizione integralmente dedicata alla crisi del Corona virus ci concentreremo su due aspetti la risposta o la mancata risposta dell'Europa le difficoltà in particolare legate alla tentativo di mettere in piedi strumenti comuni per reagire all'impatto economico della crisi sanitaria del coronavirus della decisione di chiudere tutto di sospendere mettere in coma artificiale le economie vedremo un articolo da le mondo dall'Unione europea cerca solidarietà disperatamente
L'Eurogruppo del sette aprile la settimana prossima dovrebbe essere l'occasione per attenuare le divisioni scrive tra l'altro l'Hammond critico delle dell'Europa non solo sulle questioni economiche ma anche rispetto alla decisione di alzare frontiere
Danneggiare anche il mercato interno il Guardian quotidiano britannico in un editoriale dal titolo
Anche le nazioni dell'Unione europea si stanno auto isolando la pandemia globale ha spinto i Paesi dell'Europa dividersi
Ora devono riscoprire l'abitudine di lavorare insieme
Sul Financial Times è uscito invece un convento di Adam tu USA che coglie uno degli elementi dibattito europeo tutti dicono ulteriori takes usano la famosa frase di Mario Draghi quella del due mila e dodici all'apice della crisi
Della zona Euro tutto quel che è necessario per dire
Faremo tutto il necessario per reagire al coronavirus e così facendo scriveva dall'ottuso in realtà stanno trasformando questa famosa frase in una banalità il mantra vuota per il teste dell'Unione Europea a un problema l'altra questione che cercheremo di approfondire almeno un po'eh invece di rischi per il mondo meno sviluppato per quelli che un tempo venivano definiti Paesi poveri il famoso Time si rivendicava questo un editoriale è necessaria come urgente per aiutare i più poveri del mondo la pandemia di coronavirus minaccia di provocare una catastrofe umana e economica scrive tra l'altro il quotidiano della siti
Prima di tutto ciò però vogliamo anche segnalarvi
Due cose che riguardano l'Italia continua l'offensiva mediatico diplomatica del Governo per tentare di ottenere quello che vuole dall'Unione europea e in particolare i famosi corona bond lo spiega il settimanale tedesco intervistato il ministro degli Esteri
Luigi Di Maio il titolo è questo ora si tratta del futuro del popolo europeo
Dice tra l'altro Di Maio
Corona bond non mi interessa come chiameremo gli strumenti per i la lotta alla crisi dobbiamo trovare lo strumento migliore e reagire insieme all'aggravarsi della crisi economica abbiamo bisogno di tutta la forza dell'Unione Europea
E delle garanzie
Pubbliche sovrani europea per rendere sicuro il futuro dell'Europa
Colgo l'occasione dice tra le altre cose
Dimaio per ringraziare la Germania per aver raccolto i pazienti italiani ma nessuno è colpevole se abbiamo a che fare con una pandemia se noi abbiamo tredici mila morti
L'Italia ora si aspetta una risposta comune a questo dolore
Che tocca tutti perché la situazione è pesante anche in Germania Francia España l'intervista ripresa anche dalle agenzie di stampa italiana e dunque ci fermiamo qui però va ovviamente segnalata soprattutto dopo le interviste del Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte i riflettori di alcuni giornali sono puntati anche sulla cronache alle mondo sin dalla prima pagina racconta l'impossibile conteggio dei morti in Lombardia
In questa regione italiana gli abitanti temo non Bilancio superiore alla cifra ufficiale di otto mila decessi nel frattempo a Brescia alle autorità
Non sanno più dove mettere le bare poi all'interno c'è un racconto di dice Longo tre il corrispondente dall'Italia le monta a un a un titolo in apertura in prima pagina che però ci aiuta a parlare di Europa è questo ed è un tema che probabilmente si porrà sempre di più forse non domani forse non tra una settimana forse non tra un mese ma tra qualche mese negli anni a venire gli Stati entrano in un'era di debiti colossali i Paesi occidentali hanno lanciato piani di sostegno massiccio alle loro economie per attenuare le conseguenze dell'epidemia e del confinamento
Negli scenari peggiori il debito della Francia potrebbe salire al cento quarantuno per cento del PIL e quello dell'Italia al centottantuno per cento
I deficit degli Stati Uniti del Regno Unito esplodono gli Stati approfittano di tassi bassi o negativi e degli acquisti delle banche centrali
Gli economisti spiega le Monde non sono inquieti sulla solvibilità di breve periodo ma temono la perdita di credibilità di fronte ai creditori
Nel lungo Periodo gli stati hanno già conosciuto nella loro storia livelli di indebitamento più importanti in particolare dopo delle guerre così le Monde che poi all'interno appunto un dossier su questo tra cui un articolo una di vicini
Malanga sull'Unione europea che cerca solidarietà disperatamente l'Eurogruppo del sette aprile dovrebbe essere l'occasione per attenuare le divisioni scrive le Monde tutti solidali dopo il consiglio dei capi di Stato e di governo
Giovedì ventisei marzo e le divisioni tra i Paesi del Nord e del Sud che sono emerse in quell'occasione
Come nei peggiori giorni della crisi della zona euro i ventisette tentano ormai dimostrarsi più costruttivi di mettere in sordina
Le loro divisioni nel momento in cui la crisi legata al coronavirus a paralizzato l'economia del continente
Ultra dovrebbe fatto migliaia
Di morti nel mondo racconta della lettera di Ursula von der Lion su Repubblica con scuse
Della Presidente della commissione la riunione dei ministri delle finanze della zona euro martedì sette aprile che sarà consacrata alle misure per aiutare gli Stati membri a far fronte ai danni economici dell'epidemia
Sarà un primo
Per ora i ministri delle finanze a Parigi Berlino Roma L'Aia
Si agitano per tentare di trovare una soluzione che sia in grado di soddisfare tutti e di incarnare quella solidarietà finanziaria che l'Italia reclama insieme a Spagna e Portogallo senza provocare
Il no da parte di Germania Olanda Austria Finlandia anche la commissione si sta muovendo il rischio però è che questo accordo alla fine
Non sia sufficientemente ambizioso vedremo naturalmente l'articolo di le monde più e più lungo la battaglia per la solidarietà europea non è terminata scrive tra l'altro in conclusione quotidiano francese un commento a questo proposito il Guardian di ieri un editoriale anche le nazioni dell'Unione europea si stanno a otto isolando la pandemia globale
Ha spinto i Paesi dell'Europa dividersi ora devono riscoprire la capacità di lavorare insieme
L'Europa nell'occhio del ciclone globale del Copi diciannove scrive il quotidiano britannico quattro dei sei Paesi con più casi confermati sono sul nostro continente i tre con il più alto numero di morti sono tutti in Europa eppure l'Unione europea spesso vista come un attore di secondo piano e alcuni dei suoi principi più importanti sono saltati nella tempesta
Quando la pandemia colpito sono stati gli Stati nazionali reagire non l'Unione europea
Di fronte un nemico che non conosce frontiere gli Stati d'Europa hanno chiuso le loro di frontiere ci sono concentrati solo sui loro cittadini
I cittadini hanno fatto altrettanto guardando soprattutto ai loro governi nazionali
Gran parte di loro hanno seguito i consigli dei governi non quelli dell'Unione Europea i tassi di popolarità dei leader nazionali sono cresciuti in molti Paesi nell'avversità condivisa dell'Europa gli europei sono ritornati ad essere nazional statalista
Per certi aspetti questa fotografia inganna scrive il Guardian che ricorda ricorda cosa è successo a gennaio
Erano stati a gennaio gli Stati nazionali stessi a dire l'Unione Europea che avevano abbastanza risorse per combattere il coronavirus quando è arrivato in Europa
Peccato che si sbagliasse e di molto il Regno Unito ha fatto altrettanto
In gennaio infatti l'Unione Europea aveva chiesto agli Stati membri di dettagliare le loro necessità in termini di mascherine peste altre forniture
In modo da lanciare un gara d'appalto comune solo quattro Paesi avevano risposto
Di avere dei problemi il Regno Unito non ha risposto per semplici ragioni biologiche aveva e al diritto di partecipare questi appalti comuni perché siamo nel periodo transitorio della break Seat risultato
L'affermazione che tutto era sotto controllo affermazione dell'Unione Europea era sbagliata ma era sbagliata perché erano stati gli stati nazionali a sbagliarsi
Scrive il Guardian detto ciò detto ciò oggi diversi paesi dell'unione cercano di comperare meglio tra loro Germania Austria Lussemburgo hanno aperto i loro ospedali alle vittime
Di Francia Spagna Italia la Francia la Germania non Donato più mascherine all'Italia di quelle tanto pubblicizzate in provenienza da Russia e Cina peccato che ha incassare i dividendi politici non sia l'Unione Europea ma siano Russia e Cina quanto all'Unione Europea
Il problema qual è che a metà marzo ha chiuso tutte le sue frontiere esterne avrà con il resto del mondo
Poi ha assistito impotente al collasso della libera circolazione interna nel momento in cui una cascata di Stati membri chiudeva le frontiere interne all'Europa
La solidarietà è mancata quando la presidente della BCE Christine Lagarde alimentato la mentalità nazionalista dicendo che il ruolo dalla BCE non era ridurre gli spread così corretta
Quando la Francia e altri otto paesi hanno chiesto di creare uno strumento di debito comune premettere dei Corona bond destinati aiutare i paesi più colpiti
Le vecchie divisioni nord-sud sono ricomparse e si sono approfondite Germania Olanda Austria Finlandia non detto no Portogallo Irlanda si sono scambiati insulti la solidarietà secondo i quattro frugali cioè Germania Olanda Austria Finlandia
è la stessa cosa della Zardo morale quando Francia e Germania spesso in passato forza motrice di Unione Europea efficace vanno in direzioni opposte l'Unione europea rimane indietro claudicante
è significativo che quando gli italiani vanno sul bancone per sostenere i loro medici cantano l'inno nazionale non Lauder alla gioia l'inno dell'Unione Europea
Non deve sorprendere sì le integrazioni sta più celebrato d'Europa già dell'ora sia riemerso dal suo silenzio in marzo per avvertire che la mancanza di solidarietà costituisce un pericolo
Mortale per l'Unione europea dello avrà ragione le forze centrifughe nell'Unione europea stanno diventando sempre più potenti con questa pandemia la deriva autoritaria dell'Ungheria e un atto di sfida nei confronti dei principi base dell'Unione europea cioè essere una comunità di democrazie
La terribile esperienza dell'Italia alimenterà il crescente scetticismo di questa nazione nei confronti dell'Unione Europea
Come d'individui in tutta Europa che si isolano dagli altri la stessa cosa sta accadendo tra gli Stati europei
E prima di tornare insieme ci vorrà molto tempo secondo il Guardian
Il Financial Times pubblicando un intervento di Adam tools
Coglie un un elemento solo parte marginale della di quanto a volte la classe politica europea a tutti i livelli Stati membri istituzioni
Sia inadeguato il titolo è questo il mantra whatever it takes dell'Unione europea ha un problema le divisioni interne alla zona euro stanno trasformando la famosa frase in una banalità quella frase lo ricorderete
Fu usata da Mario Draghi nel due mila dodici all'apice della crisi della zona euro per dire agli investitori faremo tutto quel che è necessario
E funzionò malgrado il fatto che quella di Draghi fosse stata una scommessa nel senso che non aveva ancora il sostegno di tutti i governatori della BCE
E soprattutto era una scommessa in termini di orizzonte futuro più integrazione
Finanziaria e fiscale
Nella nella zone euro ecco quella frase debenza è tornata di moda scrive
Scrive tra l'altro ad avventurosa nel due mila e venti di fronte alla pandemia del coronavirus abbiamo bisogno
Di parole coraggiose e così gran parte dei dei leader europei hanno cominciata addio pubblicamente whatever it takes faremo tutto quanto necessario per per vincere il coronavirus salvo poi e viene spiegato nell'articolo
Che ci si ritrova come nel nel due mila dodici per attivare lo e mettiti alla BCE prodotto di quella frase
Bisogna passare dal fondo salva Stati
Il messe nessuno vuole farlo perché ci sono le condizionalità così c'è stata la proposta dei Corona bond da parte dell'Italia Francia
Altri sette Paesi un gruppo di nove Paesi a cui però fu Olanda Germania hanno detto semplicemente
No
E insomma siamo immobili di fronte all'urgenza della crisi la zona euro non più riesce ad offrire qualcosa che sia assimilabile a un programma adeguato di spesa pubblica
Comune per chi sostiene la solidarietà europea e vede la politica macroeconomica in termini pragmatici cioè come un mezzo per massimizzare la produzione l'occupazione e welfare
Combinare un'espansione fiscale con il sostegno monetario e la cosa
Il più importante
Ma in realtà questa risposta coordinata non c'è insomma le conclusioni il Uther il Tex oggi e al meglio una ricetta di ripiego al peggio una Prensa in giro dal Financial Times di ieri però vogliamo proporvi dedicare almeno due minuti a un'altra questione importante spesso dimenticata è necessaria un'azione urgente per aiutare i Paesi più poveri nel mondo la pandemia di coronavirus minaccia di provocare una catastrofe umana ed economica
è un'ovvietà che il coronavirus non conosce frontiere pure quando si tratta di aiutare i Paesi più vulnerabili al mondo questo fatto sembra eludere ciò che rimane delle strutture di governance globali
Molti Paesi a basso reddito iniziano solo ora essere colpiti da una pandemia H
Già colpito Cina Europa Stati Uniti le ultime cinque nelle ultime settimane i casi in Africa sono passati da zero a più di cinque mila
Se il coronavirus inizierà a diffondersi tra città sovraffollate baraccopoli e campi di rifugiati il costo umano potrebbe diventare devastante per i Paesi poveri il disastro economico potrebbe essere perfino peggio della stessa malattia
Paesi che dipendono dall'esportazione di materie prime dal turismo dalle rimesse dall'estero vedono le loro risorse
E va appurare l'equatore lo Zambia sono sull'orlo del default i titoli del Sudafrica sono stati declassati a spazzatura per la prima volta in venticinque anni la calamità
Colpisce anche i i paesi a reddito medio-basso come l'India
E la Nigeria che hanno tra le popolazioni però più povere del mondo le scene in India dove la decisione improvvisata dello da una provocato un esulto di migranti dalle città
Indicano un costo umano enorme ma di fronte un'emergenza di queste proporzioni la risposta del mondo è stata quanto meno frammentata i Paesi ricchi sono concentrati sussiste su se stessi Washington e Pechino sono in conflitto permanente la leadership globale ma anche in modo drammatico per il Financial Times deve essere restaurata e in pochi giorni una risposta coordinata da parte delle principali organizzazioni internazionali a partire da Fondo monetario internazionale Banca mondiale
è cruciale sia in termini di assistenza finanziaria che sanitaria la risposta globale deve essere forte e immaginativa soprattutto deve essere rapida così il Financial Times con cui chiudiamo per oggi e per questa settimana da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale