ADAPT - La pillola con Francesco Seghezzi. I dati ISTAT sui contratti a termine e le prospettive per i giovani nel mercato del lavoro

Torniamo all'appuntamento con adatte con la pillola a cura dell'Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali chi vi parla Valeria Manieri abbiamo in collegamento Francesco Seghezzi che è presidente della Fondazione Arafat bella ritrovato
Bentrovati a voi
Parliamo ancora di fotografie in movimento del mercato del lavoro e degli ultimi dati
Istat su appunto l'andamento di questo difficile Periodo ci sono delle novità ma insomma alcune cose sono quelle che ci aspettavamo serie sì
Sì ci sono una serie di conferme importanti cominciano a essere abbastanza sostanziose
La prima è la grande smentita dall'affermazione
Del governo di Conte anche nessuno prenderà il posto di lavoro perché avevo fatto blocco dei licenziamenti eccetera
I dati Istat civico la Beta marzo del maggio di quest'anno abbiamo perso trecentottantuno mila occupati quindi l'nel periodo dell'Oak dava un possiamo dire più o meno
L'onda un lago perché c'è anche tutta la prima parte di marzo e tutta la seconda parte di maggio
E sull'anno sono mai seicento mila occupati in mi chiedo ovviamente questo occupati sono quasi principalmente occupati a termine venga su da centottanta mila trecentoventi mila
Sono sono a termine su seicento dieci mila in un anno cinquecentonovanta mila solo
Quindi è evidente che inizia in qualche modo a comporsi la a fisionomia della del del lavoratore tipo che è stato un po'colpito da per situazione quindi i lavoratori a termine che non ha visto rinnovato suo contatto
Quindi semplicemente ha perso il posto di lavoro non in virtù di un licenziamento ma semplicemente veniva messa a meno del contatto io credo che nei prossimi mesi
Di questa dinamica continueranno di ogni mese vediamo che cioè quando si fa con la battaglia si decide una data di scadenza tendenzialmente la fine del mese quindi ogni mese man mano che scadono contatti ne vediamo che che che c'è una quota in meno di di occupati l'altro dato che si conferma riguardava l'andamento ce lo prendiamo per classi di età
In cui i giovani sono profondamente svantaggiati Istat calcola calo degli occupati del cinque per cento ai quindici trentaquattro anni contro un calo dell'uno per cento da cinquanta
E i sessantaquattro anni è una media complessiva del due virgola tre per cento quindi vuol dire che i giovani hanno un andamento più del negativo più del doppio rispetto alla alla media
E questo un doppio problema perché da un lato appunto sono più penalizzate in quanto perdono il posto perché hanno contatti
E dall'alto evidentemente sono quelli più intaccati dalla assenza di nuove assunzioni perché incidentale assunzioni evidentemente è soprattutto per i inizia Kosovo nel mercato del lavoro non perché de chi è già dentro
E questo ci pone un problema secondo me stiamo continuando a occuparci soltanto dell'i dei dei licenziamenti della cassintegrazione
E mal che vada del tema dei contratti a termine che per tornare a regime prevede credo dignità questo va benissimo ci può aiutare a allungare i contatti che se la finirebbero
Però teniamo conto del fatto che l'incidenza del contratti a termine è alta sullo sui giovani resterà alta
Quindi qui il problema è capire cosa dare in mano cosa offrire ai giovani nel momento in cui i col fratello che naturalmente si conclude
Ecco di questo oggi non si sta discutendo ho visto che nel Piano nazionale di riforma che sta circolando in questi giorni nel governo si palla tra le tantissime cose inserite in questo piano di
Di politiche attive di insistere sui centri di i centri per l'impiego Cavalleri è tutto fermo
All'ad oggi sono fasi diciamo che la sito molte volte vini convincono convincono poco se soltanto si mettesse a disposizione l'assegno di ricollocazione che è uno strumento concreto di politiche attive che pur non ha funzionato molto però c'è
A tutti coloro che percepiscono l'Anas quindi al termine di un contratto a termine ad esempio sarebbe già qualcosa ad oggi gli assegni ricollocazione lo percepisce soltanto chi avete cittadinanza sappiamo che non sono gli unici che hanno problemi sul mercato del lavoro ecco quindi questa situazione ci conferma che non possiamo continuare con una visione difensiva e
Bitta un puledro sussurrano gli autori sarà sarà anche interessante capire diciamo quando la fotografia sarà un po'più chiara cioè quando smetteremo di avere tutti i cassa integrati sostanzialmente che cosa si deciderà di fare anche con il cosiddetto reddito di cittadinanza e con l'ANAS qui perché immaginiamo che è anche diciamo ci sia uno ulteriore fase in cui dati e numeri alla mano bisognerà scegliere come come utilizzare le risorse almeno io come ricollocare tutta la Cinzia di inattivi o disoccupati disoccupati da lungo tempo disoccupati da breve tempo per causa covi del diciamo così
E per un disegno complessivo e ed è ovvio che se dovremo esser pronti con una piano di questo genere bisognerà iniziarne a parlare già da subito in realtà bisognava già averne iniziato a parlare
Assolutamente anche perché l'incidenza del numero di disoccupati potrebbe essere molto grande cresciuto ai trecento mila in un mese
Quindi capivi capisce che gestire
Questi flussi di impegnativo a fine anno avremo altre altri numeri anche per quanto riguarda appunto reddito di cittadinanza nastri e altro è lì e lì saranno un problema programmi seri su solide
Grazie ancora a Francesco Seghezzi ricordo Presidente della Fondazione adatta prestissimo altrui