Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
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Rubrica
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giornalista e saggista
Carino agli ascoltatori di radio radicale ben ritrovati a stampa e regime la nostra rassegna stampa
Al centro del pagine dei quotidiani la crisi di governo che questa mattina si apre formalmente con la le dimissioni del premier Conte salirà al Quirinale poi le consultazioni si va verso una maggioranza allargata si cerca la strada di una maggioranza allargata con il rientro anche l'Italia viva ma la crisi come sì immaginava è un percorso al buio da cui può uscire tutto questi i temi e sulle pagine dei quotidiani martedì ventisei gennaio l'apertura formale della crisi di governo slitta
La relazione del ministro della giustizia buona fede sullo stato della giustizia sarà surrogata sostituita da una relazione scritta al Parlamento e non ci sarà il voto intanto Confindustria
Regge fa registrare un affondo sul recovery planner durissime le critiche del presidente degli industriali Bonomi al piano del governo è solo una somma di richieste non conforme alle linee
Della UE parleremo anche del caso Regent solo sette ministri al consiglio per gli affari esteri hanno espresso solidarietà
All'Italia silenzio da Francia e Germania una delusione poi il discorso di Xi Ping a Davos una a avviso un avvertimento agli Stati Uniti basta guerra fredda questi i temi sulle prime pagine dei quotidiani ma ovviamente
E la crisi monopolizza il dibattito politico e impegna tutte le testate dei giornali italiani vediamole Conte si dimette ci riprova e il Corriere della Sera oggi sale al Quirinale poi via alle consultazioni sia una maggioranza allargata
Verso il rientro d'Italia viva la stampa
Conte si arrende scontro sul reincarico
Per isolare il premier e spaccare il Pd Renzi vuole Dimaio a Palazzo Chigi dura replica del leader Cinquestelle giochetti assurdi la Repubblica Conte si dimette e crisi al buio
Il premier oggi al Colle
Puntando ad ottenere ancora l'incarico il suo piano allargare la maggioranza con una pattuglia di centristi forse già domani le consultazioni il Pd governo di salvezza nazionale ma tra vecchie calcoli politici
Tutti i partiti valutano ipotesi alternative
Il Sole ventiquattro Ore Conte oggi dimissioni per tentare il terzo Bonomi manca la forza per le riforme
Il mattino governo conti al capolinea oggi dimissioni al Colle il premier tenta il terzo con i responsabili ma c'è lo scoglio Renzi
Movimento cinque stelle in panne se salta tutto ipotesi incarico a carta abbiamo Patronelli il rilancio di Berlusconi unità nazionale o voto il Messaggero Conte il giorno delle dimissioni un CDM di prima mattina e poi il premier salirà al Colle si lavora al governo
Terra il PD sarà una coalizione europeista e mezzo Movimento cinque Stelle non vuole Renzi nella squadra
Il giornale apre con il libro del direttore Sallusti che ha intervistato Luca Palamara Palamara vi dico tutto in un libro con Sallusti l'ex capo dell'Anm racconta la verità
Dietro le inchieste su Quirinale Berlusconi e Renzi
E la stessa apertura del riformista
Legnini sotto ricatto così sì salvo da vudù Coco esce oggi il libro di Luca Palamara che ci descrive la magistratura più corrotta del mondo questo il titolo del riformista
Poi ancora il domani la resa di Conte il premier oggi sale al Quirinale per presentare le dimissioni con la speranza di ottenere un nuovo incarico e di costruire una nuova maggioranza con dentro sia Renzi sia Berlusconi Milano Finanza Conte spera nel richiamo di caos di governo si intreccia con la penuria delle fiale anticorpi d'la merita Conte lascia ma prova a tornare premier oggi da Mattarella dimissioni per ottenere il reincarico
Così avrà più poltrone da offrire e con quelle tenterà di comprare i voti che gli mancano per resistere a Palazzo
Avvenire Conte lascia e ci riprova il premier oggi al Quirinale per le dimissioni si punta a un governo terra con una base più ampia il tempo report inguaia pure speranza carte imbarazzanti sul governo è stato il titolare della Salute a sottovalutare il coronavirus
Non vale più di influenza aveva detto la notizia Conte si dimette ultima chiamata i costruttori per liberarci di Renzi
Il quotidiano del Sud terremoto italiana ricostruiamo l'Italia e la nuova Grecia sui mercati ma non è la Grecia cerchiamo di non diventare la e poi un articolo a centro pagina di Ercole Incalza sulle Coveri Plant dove sono investimenti e riforme il flop del Recovery clan italiano Libero un uomo solo allo sbando Conte in uscita ma minaccia di tornare il manifesto ricomincio da me
Conte cede oggi salirà al Colle per rassegnare le dimissioni otterrà un nuovo incarico ma sarà in salita il premier punta un gruppo in Senato che gli permetta di fare a meno di Renzi
Il foglio risolvere la crisi con la mossa del canguro è il titolo dell'editoriale di Claudio Cerasa direttore del quotidiano una maggioranza più forte e più europeista meno populista meno giustizialista questo e l'auspicio di Cerasa
Il fatto quotidiano Conte va a casa e Berlusconi al Quirinale il premier si dimette Salvini prenota il Colle
E da ultimo L'Osservatore Romano
Il venerdì santo di Edwin morto di freddo all'Angelus il Papa ricorda il senza tetto nigeriano di quarantasei anni trovato senza vita a pochi metri da piazza San Pietro questi i titoli d'apertura dei quotidiani italiani entriamo adesso nel cuore della crisi con le dimissioni del premier che questa mattina dopo l'ultimo CDM
Saliva al Quirinale per rassegnare
Nelle mani del Capo dello Stato le sue dimissioni vediamo le tappe di questa ressa che maturata nella giornata di ieri
Alla fine ha preso atto scrive Marco Galluzzo a pagina due sul Corriere della Sera c'è voluta una giornata
Di tormenti trattative telefonate incrociate con i con la zingara eletti Luigi Di Maio Goffredo Bettini i possibili responsabili del Senato
E persino i contatti informali con il Quirinale per arrivare a una decisione oggi Giuseppe Conte si dimetterà è stato scelto quasi per caso per il suo primo governo per un'amicizia con il ministro attuale
Della giustizia Alfonso Bonafede ha fatto il salto di qualità come politico di razza sfidando Matteo Salvini in Senato due estati fa e vincendo una partita che quasi tutti gli riconoscono giocata con maestria ora si avvia nelle sue speranze verso un conte ter un nuovo governo ancora da lui presieduto i Cinquestelle il partito democratico e le ho ieri li hanno fatto scudo esiste solo un altro governo Conte europeista
Hanno detto in sintesi ma in questo caso gli interrogativi sono diversi e per la prima volta da trenta mesi
In cui da quando si è seduto sulla prima poltrona di Palazzo Chigi Conte si trova di fronte al bivio più difficile della sua carriera politica
Una crisi al buio oggi salirà al Quirinale ma senza la certezza di uscirne di nuovo in sella all'esecutivo come vedete questa è la lettura che dà il Corriere della Sera ma coincide con quella di tutti i quotidiani le voci e le indiscrezioni scrive ancora Galluzzo si rincorrono sin dal mattino
Sale al Colle forse sì ma forse no al Quirinale attendono una sua chiamata ma non arriva solo alle sette di sera una nota di Palazzo Chigi chiarisce che oggi al termine di un Consiglio dei ministri che inizierà alle nove del mattino
E in cui il conte comunicherà la le sue intenzioni dimettersi salirà al Colle e metterà fine al suo secondo governo ovviamente nella speranza di restare in sella ma consapevole che ci sarà da affrontare
Una crisi al buio dagli esiti imprevedibili
Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l'Italia davanti scrive su Twitter Nicola Zingaretti
Conte la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile solo al suo fianco è l'endorsement del ministro Roberto Speranza di leu fanno scudo anche i Cinque Stelle nero su bianco in una nota non c'è alternativa
Ad un competente
L'ipotesi negli ambienti parlamentari che Sergio Mattarella dia il via alle consultazioni domani pomeriggio per proseguire nella giornata di giovedì
Dall'UDC arrivano segnali in calo scuro dicci cosa sarà il conte terra e Nieri parliamo intanto le trattative con i senatori proseguono nella notte
Al di là delle dichiarazioni ufficiali però la strada di una ricandidatura e di una conferma di Conte
A Palazzo Chigi e molto più accidentata di quanto non dicano queste affermazioni di facciata nel giorno delle sue dimissioni e lo vedremo per intanto cerchiamo di capire qual è lo stato d'animo del Presidente
Del consiglio in questa tormentata giornata il premier sa di giocarsi tutto scrive ancora il Corriere della Sera nel retroscena di Monica Guernsey o Guerzoni
Ora capiremo se ero io l'obiettivo della crisi e lancia lobby l'appello europeista è il momento della verità scrive la Guerzoni
Ha preso atto il Presidente del Consiglio a quanto raccontano fonti di governo adesso capiremo sì ad aver innescato le dimissioni delle ministre d'Italia viva siano state questioni di merito peso o se l'obiettivo era un altro cioè far fuori Rui costringerlo al passo indietro e sostituirlo con un altro premier
La grande paura un nome e un cognome Matteo Renzi scrive
Ancora la Guerzoni ma i sospetti lambiscono anche il Pd e Movimento cinque Stelle perché i renziani hanno ripreso a far girare i nomi di Franceschini e Guerini come papabili successori e perché la sofferta decisione di infilarsi nel vicolo stretto delle dimissioni con la speranza del reincarico è stata innescata anche dal Movimento cinque Stelle
Durante gli ultimi tempestosi vertici Bonafede Di Maio crimine gli altri big Cinquestelle avrebbero in sostanza chiesto Conte di sacrificarsi per salvare il capo delegazione
E la storica linea giustizialista totem del movimento di ricordo che mercoledì
Oggi ore di il ministro della Giustizia avrebbe dovuto relazionare in Parlamento e su quella relazione ci sarebbe stato un voto
Per il quale la maggioranza non aveva i numeri e quindi questo sarebbe suonato come una sfiducia nei confronti del governo ecco la decisione del premier
è vero che il partito che a suo tempo lo incoronò premier scrivo scrive ancora Monica Guerzoni
Per caso sta facendo a parole platealmente scudo a Conte mai cronisti parlamentari non è sfuggita la formula con cui il ministro degli Esteri ha stoppato la conta sul Guardasigilli
Quello su buona fede ha detto Di Maio e un voto sul governo
E adesso ora cambia tutto ha messo la sua preoccupazione Conte consapevole di essersi avventurato in un territorio sconosciuto pieno di trappole e di insidie
Si entra in una partita nuova di cui nessuno può prevedere il fine il gioco e allargare la maggioranza costruire in un grappolo di ore una compagine politica che si impegna a sostenere il suo terzo governo
Con uno spirito che si avvicini alla salvezza nazionale senza la destra sopranista ma con dentro pezzi di centro e magari di Forza Italia
Gaetano Quagliarello scrive la Guerzoni senatore di cambiamo si aspetta una proposta altera alta la salvezza di Conte non è solo i numeri ma nella qualità del discorso di unità nazionale fino a notte Conte ha limato il suo appello europeista che oggi farà in conferenza stampa al senso di responsabilità di tutto il parlamento e oggi stesso lo lancerà
Con un intervento davanti alle telecamere o nel corso di una conferenza stampa
La chiamata è rivolta a tutte le forze moderate liberali che hanno a cuore il destino dell'Italia e a cui Conte potrebbe offrire un finale di legislatura costituente un pacchetto di riforme anche alle opposizioni
Sistema elettorale proporzionale forma di governo recovery plan condiviso
L'obiettivo e far lievitare la maggioranza fino a centosettantacinque senatori grazie a un gruppo parlamentare di una quindicina di nomi sotto il simbolo del Meyer
In grado di controbilanciare Italia viva rendendo così renziani non più decisivi
Ma un vento sul senatori di Rignano non c'è non da parte di Conte almeno io non ho mai fatto personalismi né ho mai voluto far fuori Renzi
Ha assicurato il premier agli ambasciatori ai quali ha confidato l'interrogativo che più lo assilla
La scommessa veri vera è se Renzi farà il mio nome o indicherà al Capo dello Stato un altro al posto mio angoscia comprensibile
Visto la risolutezza con cui per settimane il giurista pugliese si era opposto al conte ter per il quale premevano sia Renzi che il Pd il premier si era convinto che al Quirinale il leader di Italia viva avrebbe posto il veto su di lui
E di certo anche le dichiarazioni di dirigenti Demme del calibro di Orlando dell'invio non lo avevano lasciato tranquillo quindi come vedete Conte sale al Quirinale pieno di dubbi e anche di angosce e e la preoccupazione di non essere più indicato
Come il riferimento della maggioranza c'è ed è forte ma vedremo anche quali indizi in qualche modo avallano questa preoccupazione del premier nelle dichiarazioni degli esponenti di Italia viva e degli alti partiti della maggioranza frantumata per intanto anche la stampa nel retroscena Ilario lombardi si esercita sugli sviluppi possibili della crisi
Renzi potrebbe consumare definitivamente la sua vendetta scrive lombardo soffocando in culla la nascita di un conte ter e trascinando una crisi chissà dove
Anche contestato informato delle voci che circolano sulla mossa che avrebbe in serbo Renzi chiedere a Luigi Di Maio di prendere in mano il governo
è un timore che hanno i massimi vertici del PD e che attraversa anche una buona parte dello stato maggiore del Movimento cinque Stelle
E una trappola orchestrata per colpirmi ragiona Di Maio non sento Renzi da non so quanto tempo e poi come vedremo questa ipotesi viene almeno a parole ufficialmente smentita da Italia viva non c'è la volontà di indicare i Di Maio dicono i maggiorenti del partito di Renzi
Però è un'illazione che ieri è circolata ovviamente aggiungendo inquietudine a questa travagliata crisi al di là delle solite dichiarazioni ufficiali scrive ancora Ilario lombardo su La Stampa tra i Cinque Stelle pensano che sia più facile tornare a sé densi currency che contare sull'aiuto di responsabili
Di chi tra gli azzurri chiede lo scalpo di buona fede come segnale di svolta
Tanto più se Gianni letta non ha convinto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a dare una mano
E Mara Carfagna non ha dato disponibilità a portare acqua e parlamentari alla maggioranza gli ultimi disperati appelli all'unità nazionale e a un Governo che rispecchi questa idea
Coincidono nelle parole dei tempi e dei forzisti ma per il Movimento cinque Stelle e complicato immaginare anche Berlusconi seduto accanto alloro questo Ilario lombardo sulla stampa
Ma la crisi come potete immaginare e nelle mani di Mattarella e vedremo quali sono qual è l'approccio chieda il Presidente della Repubblica a questo percorso ma intanto ancora vediamo la Repubblica come legge
L'esito possibile di questa frattura che si è aperta nel governo nel Conte due cioè l'articolo di Claudio Tito a pagina tre
Il Presidente della Repubblica scrive Tito
Avvierà consultazioni informali per verificare cosa
Quali ipotesi può contare su una maggioranza stavolta però a differenza della scorsa settimana deve essere assoluta e non relativa i numeri al Senato alla Camera devono essere certi e ampi cioè mentre come sappiamo dopo il voto di fiducia alla Camera e al Senato della scorsa settimana Mattarella non aveva la la la le prerogative per pretendere una stabilità della maggioranza ma dovrà prendere atto che il governo non era caduto
Sulla fiducia oggi di fronte alle dimissioni il sindacato del Quirinale si estende
A una verifica concreta della stabilità come presupposto per i reincarico queste la sostanziale differenza che si è prodotta in queste ore e Claudio Tito la segnala sulla sua articolo
Sulla Repubblica per il progetto che viene definito di salvezza nazionale scrive sarà allora indispensabile chiudere il contenzioso con Matteo Renzi e calamitare almeno una parte dei centristi dei responsabili di Forza Italia
Una sorta insomma di coalizione Ursula in sedicesimo qui problemi scrive Tito non sono pochi
Tutti questi potenziali alleati chiederanno tre cose la certezza che non vi siano non vizio non si vada alle elezioni anticipate
Posti nel futuro esecutivo e discontinuità ossia un altro Presidente del Consiglio in particolare gli eventuali fuoriusciti forzisti da Carfagna Brunetta
In questa zona grigia delle trattative poi si muoverà chi nella maggioranza vuol cambiare Conte un pezzo del Movimento cinque Stelle un pezzo del Pd le antipatie in politica contano dice
Tito cioè nelle consultazioni ci sarà chi porrà la pregiudiziale del no a Conte e in quel caso è chiaro che e il il reincarico diventa molto più problematico se il blocco Ursula reclama se discontinuità si dovrà rispondere preliminarmente a due interrogativi il ponte il PD è disponibile
Probabilmente lo sarà scrive Tito l'obiettivo dei REM
E non rompere l'intesa con i pentastellati e conservare la carta elettorale di Conte
Cioè e disponibile il PD ad allargare la maggioranza Forza Italia sì dice Tito nella sostanza preservare il progetto del nuovo centrosinistra e il Movimento cinque Stelle qui la faccenda sarà meno agevole
Una parte consistente non intende impiccarsi a Conte e lo considera un usurpatore un'altra lo ritiene l'unica figura in grado di tenere in vita il movimento
Totti era allora capire se sarà possibile traghettare idilli i grillini verso un altro governo non contiamo ma lo potrà fare solo con il benestare di Beppe Grillo in pole lo stesso di maglio vedete anche Repubblica accredita questa ipotesi
Diversi gradini più sotto Paduanelli per il ministro degli Esteri sarebbe anche l'occasione per riacquistare il controllo del movimento e spostare definitivamente i grillini sul fonte anti sopranista
Nello stesso tempo anche i democratici potrebbero reclamare i loro turno con i con la zingara eletti o Dario Franceschini
La mediazione potrebbe essere dato dal cosiddetto modello Ciampi
Ossia il governo guidato del novantatré dalla loro governa governatore della Banca d'Italia un tecnico alla Mario Draghi a Palazzo Chigi con una maggioranza politica e ministri politici con ruoli preminentemente
Preminenti ai leader e allo stesso Giuseppe Conte
Se anche questo schema salterà e quel governo tecnico vero e proprio larghe intese e mandato a termine una squadra che avrebbe al vertice l'ex presidente della Corte Costituzionale Cartabia
O più probabilmente un economista come Cottarelli o l'attuale Governatore di Bankitalia Ignazio Visco nell'articolo di Quito ci sono tutti i possibili sviluppi della crisi cioè il reincarico accontenterei Air con una maggioranza allargata una maggioranza Ursula che preveda
Anche Forza Italia o comunque con una maggioranza allargata non a Forza Italia ma corroborata
Da una pace con Italia viva e da un supporto dei centristi che renderebbe Renzi meno determinante i centristi del Maya del gruppo misto
Ho ipotesi due o un una chiamata alle armi
Di un Cincinnato come Mario Draghi a capo di una maggioranza politica partecipata di una di una compagine di governo politica partecipata dai leader dei partiti e magari dallo stesso Conte con un ruolo di ministro
Infine un governo tecnico o di larghe intese istituzionale
Affidato alla Cartabia a Cottarelli o a Visco
Che faccia poche e determinanti cose che l'Europa ci chiede per non perdere vigente menti fondere con ripararla
E traghetti il Paese in questa drammatica congiuntura queste le tre ipotesi ma naturalmente c'è anche la quarta che quella più problematica e più drammatica per il Paese che quella delle urne qualora nessuna di queste condizioni si rivelasse percorribile le urne che nessuno vuole e nessuno dice di ritenere probabili ma che sono sempre ovviamente una una scure una mannaia sul destino
Della repubblica
Questo il retroscena di Claudio Tito
La palla come vi dicevo passa nelle mani del capo dello Stato anche qui ci sono Inquiry realistiche hanno delle indiscrezioni
E il fatto che queste indiscrezioni siano coincidenti tra loro fa capire che la posizione del Colle
Chiara rispetto a quello che sarà il ruolo che svolge la
Sergio Mattarella in queste ore
Vediamo subito Marzio Breda il primo sul Corriere della Sera numeri a parte scrive Breda alcune domande riguarderanno il ruolo di Renzi e del suo partito cioè Mattarella gli chiederà queste cose
Pensate di riuscire a superare l'incomunicabilità tra voi superando veti e rivalità personali e sarà possibile ridurre le distanze con Italia viva recuperandola in un più saldo rapporto di governo uno dopo lo chalet questo dell'affidabilità reciproca
E delle prospettive a lungo termine cui il Quirinale guarda per dovere d'ufficio perché se Conte si sentisse cauto Simonato
Da un nuovo e con Group gruppo centrista la cosiddetta quarta gamba i voti dei renziani risulterebbero aggiuntivi e non determinanti per la futuribile maggioranza
Mentre invece se il numero dei volenterosi fosse insufficiente Italia viva tornerebbe a essere determinante contenibile incognite sulla stabilità
Di qualsiasi formula di governo fosse possibile mettere in cantiere ecco il punto politico delle consultazioni che Mattarella dovrebbe cominciare domani pomeriggio al mattino ospita le cerimonie sulla Shoah
E che completerà in tempi brevi ascolterà tutti i gruppi parlamentari qui potrebbe materializzarsi il trappolone che teme Conte
Il rischio è che qualcuno dei possibili nuovi soci destinati ad allargare l'alleanza non indica il suo nome nel ruolo di premier
Vanificando il suo sogno di essere re investito del mandato potrebbe essere per esempio il vagheggiato gruppo neo centrista a pretendere una discontinuità Palazzo Chigi
Ma c'è chi non esclude possa essere lo stesso Renzi in un estremo azzardo
Io credo personalmente che il punto non sarà quello di porre delle pregiudiziali sulla persona ma io temo che le pregiudiziali saranno programmatiche
E cioè sulla possibilità di far convergere forse eterogenee
E e e politicamente antagoniste
Su questioni chiave come per esempio il l'impiego dei soldi del Mes
è l'abolizione della prescrizioni sine die dopo il giudizio di primo grado
Bandiere irrinunciabili per Italia viva ma anche irrinunciabile da parte opposta per il Movimento cinque Stelle e questo sarà il nodo sull'allargamento della maggioranza ma vedremo
Che cosa si coglie di questo aspetto
Contenutistico e politico nelle dichiarazioni dei partiti restiamo per una su Mattarella come vedete questo che quello che ci dice il Corriere della Sera coincide con quello che diceva Tito sulla Repubblica cioè il sindacato di Mattarella si estende
A una verifica concreta stavolta delle possibilità per il governo di avere una maggioranza stabile non è una mera presa d'atto
E questo chiama evidentemente Conte a dare delle garanzie maggiori l'UDC Angelina Palmarini sul Sole ventiquattro Ore un'altra quirinalizia sta molto attenta
E e sagace a fronte dello strappo di Renzi e di numeri risicatissima e al Senato
Dice la Palme Rini ci sarà bisogno di un fatto nuovo guardate questa parola un fatto nuovo ricorre Nelli e di articoli di molti qui finalisti è segno che viene dal Colle
E cos'è il fatto nuovo politico-parlamentare che certifichi l'esistenza di una maggioranza chiara a favore di un reincarico per Conte insomma sul premier dimissionario dovrà compattarsi una nuova coalizione
Con numeri ragionevolmente certi in questo senso pensano i precedenti e quello più vicino temporalmente il tentativo di Bersani
A cui Giorgio Napolitano ha fretta affidò un preincarico che non si trasformò mai nomina perché non trovo i numeri sufficienti
Sotto il profilo pratico le dimissioni avranno come prima conseguenza del fatto che non ci saranno più le comunicazioni del ministro Bonafede sulla giustizia questo ve l'avevo detto ma dovrebbero essere dovrebbe essere consegnata in Parlamento una relazione su cui ovviamente non ci sarà alcun voto e se non dovesse trovare i numeri a suo favore Conte si apriva la porta a nuovi scenari che vanno da maggioranze diverse a diversi premier fino all'ipotesi va bene delle elezioni anticipati quindi un fatto nuovo dice la Palme Rini sul Sole ventiquattro Ore anche la stampa con il retroscena di Ugo Magri dà conto di questa condizione che evidentemente sarà apposta da Mattarella il Presidente scrive Magri
Dovrà s'imporrà sapere fino a dove sono disposti a impegnarsi con chi e programmi e con quali compagni di strada chiederà di indicargli chi vogliono come il premier e quello sarà forse il passaggio più delicato
Che Conte giustamente teme perché in questo momento Grillini ed M non ammettono subordinate si dichiarano pronti a immolarsi per lui ma gli scenari cambiano in fretta
Quasi quanto i numeri dei potenziali responsabili disposti a dare una mano anche qui da Mattarella il premier non deve attendersi sconti per riavere l'incarico alla fine delle consultazioni Conte dovrà disporre di una potenziale maggioranza una volta date le dimissioni
Che testimoniano l'impossibilità di andare avanti senza sbattere contro un muro servirà per forza qualche fatto politicamente nuovo ti giustifichi
La decisione di ripartire da lui esempio se ci sono degli altri responsabili disposti a sostenerlo dovranno venire subito allo scoperto
Entro le prossime quarantotto ore perché probabilmente poi sarebbe troppo tardi
E comunque i transfughi andranno calcolati uno per uno serviranno sostegni parlamentari visibili e non soltanto ipotetici legati ai ai forse ai si dice
Insomma Mattarella dice ma anche lì vorrà essere ben sicuro di non operare forse Lu può forzature nei confronti del Parlamento uguali se nominasse un premier che subito dopo l'inizio è bocciato dalle Camere
Ne andrebbe di mezzo il suo stesso prestigio capite come è cambiata la situazione in questa settimana e quanto delicato sia il ruolo del capo dello stato chiamato in questo caso a fare una valutazione politica e chiaro non politica di parte ma politica rispetto alla consistenza effettiva di una maggioranza questo il compito di Sergio Mattarella
Su questo mi pare che ci ha sia unanimità di valutazioni da parte dei dei dei giornali vediamo un pochino anche quelli che sono gli gli esercizi sotterrare mi di ricerca del consenso in queste ore perché se i responsabili devono venir fuori nelle prossime quarantotto ore e chiaro che la pesca a strascico del Presidente del Consiglio
E ed i suoi collaboratori e sì è già iniziata come ci racconta il Corriere della Sera con Alessandro Trocino sulla a a pagina sei
Il conte ter scrive Trocino se tutto andrà bene come deve nascerà con una squadra di Ministri completamente rinnovata e con quello che una volta quando c'erano partiti più solidi si chiamava pentapartito
Secondo quanto filtra il neonato gruppo potrebbe nascere appoggiandosi
Al simbolo del Meyer italiani eletti all'estero
Ma si ragiona ancora sul Centro democratico più Europa secondo una tesi potrebbe costituirsi visto che ha eletto una senatrice Emma Bonino
Che restando all'opposizione si terrebbe il simbolo di più Europa ma sarebbe necessario un parere della Giunta del Regolamento e questo blocca tutto solo i bizantinismi assurdi dei regolamenti chiosa l'ex cinque Stelle Gregorio De Falco
Conte scrive Trocino punta ad ottenere il via libera di alcuni esponenti di Forza Italia dopo l'arrivo di Renata Polverini alla Camera e di Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin al Senato si parla di Sandro Biasotti
Di bis Maria Virginia Tiraboschi di Andrea Cangini che smentisce di Luigi vitali e Anna Carmela minuto a questi dovrebbero aggiungere secondo le speranze di Palazzo Chigi due senatori dell'UDC Paola Binetti Antonio Sacconi
E tredic'cambiamo il gruppo di Giovanni Toti Sacconi risponde da par suo
Canticchiando ironicamente Avanti popolo alla riscossa e smentendo per qualche ragione per quale ragione dovremmo entrare ora non ci saremo
Sicuro vogliamo scommettere e comunità locali Quagliarello di cambiamo ci sono anche romani e Berruti noi siamo per un governo di unità nazionale
Se Conte facesse un appello per le riforme per il recovery allora non ci saremmo ma dall'opposizione sicuro sì vogliamo continuare a considerarci persone si era in serie
Eravamo né i vertici del centrodestra fino a ieri non un anno fa come potremmo appoggiare questo governo come vedete e molto meno facile di quanto si pensava raggiunto l'obiettivo scrive ancora Trocino esercitandosi in questa ipotetica pesca a strascico
Si aprirebbe anche Italia viva forse convinto dalla continua vocazione del motto di Pietro Nenni non si governa con il rancore Conte potrebbe mettere da parte i veti
Ma a convincerlo sarebbe più che altro il minor peso dei renziani controbilanciati da un nuovo gruppo e probabilmente di Cimatti nel numero si dice che alcuni senatori siano in partenza tra loro egee Eugenio Comincini e Mauro Marino
La prospettiva di un governo di salvezza nazionale prevede una squadra nuova di zecca Cerdan contentare il gruppo dei costruttori che vogliono almeno tre ministri e naturalmente l'Italia viva che non rientra gratis
E c'è da cambiare molte pedine considerati di scarso rendimento o sacrificate negli equilibri delle correnti il primo saltare
Sarebbe il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
Inviso Italia viva ma anche a diversi esponenti del PD e del Movimento cinque Stelle oltre che ai costruttori
Di anche Nunzia catal fu Riccardo Fraccaro il Pd potrebbe entrare con Andrea Orlando Andrea Marcucci e Graziano Delrio
In entrata Stefano Buffagni e Giancarlo Cancelleri e poi naturalmente i costruttori chissà se in nome della salvezza nazionale il Pd accetterebbe la Binetti alla famiglia come si vocifera come vedete sono ovviamente
Toto ministri privi di qualunque affidabilità nelle condizioni date
Ma segnalano però una cosa sulla quale voglio porre l'attenzione e la vostra attenzione evidente che sei costruttori cosiddetti venissero trovati e entrassero nella maggioranza con lo lo scopo di fortificare
La la il governo governabilità di Conte e anche di ridurre il peso d Italia viva evidente che potrebbero beneficiare di un numero di ministri superiore al peso numerico della loro rappresentanza parlamentare
Perché sarebbero decisivi per le sorti della legislatura e su questo i Cinquestelle e il Pd dovrebbero accontentarsi accettare una riduzione di rappresentatività all'interno del governo questo evidente ma questa è una delle ipotesi cioè l'ipotesi che il conte Fossa continuare nella sua permanenza a palazzo Chigi
I partiti i partiti
Sono ovviamente in questo momento la finestra mandarlo dei segnali non tutti di facilissima comprensione vediamo un attimino di fare il punto su questi segnali e capire che cosa che cosa ci dicono partiamo da Italia viva il partito che ha prodotto la crisi allora sul Corriere della Sera
Maria Teresa Meli raccoglie qualche dichiarazione
Quella di Renzi che ringrazia bella nove Bonetti e Scalfarotto e aggiunge avevamo tutti contro ma siamo rimasti compatti e così siamo riusciti a portare la discussione sui contenuti
Tensione a questa parola contenuti e già ieri mattina
Il leader di Italia viva aveva fatto la sua Mossa proprio per giungere all'esito da lui auspicato le dimissioni Italia viva
Dice Rosato che ovviamente uno dei maggiorenti del partito non pone nessun veto su Conte
Ecco questa e la prima questione il veto non sarà su Conte e qui uno potrebbe pensare che questo è un segnale d'apertura però vai a leggere la stampa a pagina quattro
E comprendi che non è così semplice come si pensi
Perché nel retroscena di Amedeo la Mattina
C'è scritto che Renzi si prepara a intavolare una trattativa con lo stesso Conte senza cancellare dall'agenda una serie di richieste che avevano portato lo scontro
Evidente Renzi non può rientrare come un figliol prodigo d'dando così atto e del dell'errore della produzione della crisi lui rivendica e difende le ragioni per le quali aperto la frattura nella maggioranza
Ad esempio il messe una parte del fondo europeo per la sanità il conte terra dovrà scriverlo nel programma e poi la politica giudiziaria la prescrizione che il ministro della Giustizia buona fede avrebbero dovuto illustrare in Parlamento in questi giorni
Dovranno essere di calibrate anche perché secondo i renziani e l'unico modo per aprire la nuova maggioranza a innesti dell'area moderata e garantista del centrodestra provenienti da Forza Italia in particolare ma anche i tre senatori dell'UDC la paura del PD e dello stesso Conte e che Renzi posso indicare Luigi Di Maio
Ma questa indiscrezione viene esclusa dallo stato maggiore renziano ed è credibile che Renzi non indicherà Di Maio perché Lapo la strategia di Renzi è stata quella di usare i temi della politica e la del delle policy cioè i temi concreti delle politiche pubbliche cioè del messo della giustizia eccetera per giustificare l'uscita
E saranno centrali questi temi anche per motivare una possibile rientra un possibile ingresso in maggioranza
Semmai scrive ancora la mattina
Il nome del premier potrebbe essere un esponente del PD e si fanno i nomi dei ministri Franceschini e Guerini c'è pure un piano ci che per i renziani sarebbe preferibile cioè il governo tecnico istituzionale
Il massimo sarebbe che ha presieduto fosse l'ex presidente della BCE Draghi e questo si sapeva e da sempre l'obiettivo di Renzi
Se lui fosse indisponibile a un altro nome quello dell'ex presidente della Consulta Marta Cartabia una figura femminile
Che senza dubbio verrebbe sostenuto ufficialmente da Berlusconi mettendo in grande difficoltà Salvini la stessa Meloni
Per il momento ferma sulle barricate della richiesta di andare al voto tra i nomi che circolano Italia viva c'è anche quello di Carlo Cottarelli colui si tornerebbe alla casella iniziale della legislatura
Quando venne indicato da Mattarella ma poi passo la mano Conte e alla maggioranza Gialloverde ricordate trentuno maggio
Mille nove cioè scusate che due mila e diciotto
La cosa Cottarelli viene chiamato da Mattarella si presenta il giorno successivo il primo giugno
Appare a al Quirinale con la sua valigetta e sui documenti per ricevere l'incarico poi Saline di Mario
Sì lo lo lo surrogano
Presentando a Mattarella l'accordo raggiunto sul nome di Giuseppe Conte e la storia e la storia di questo governo questo Italia viva il PD il Pd che fa ma il Pd come vi dicevo
Ieri e e fermo alle dichiarazioni di Zingaretti quelle del tweet che conferma la fiducia a Conte
I numeri ancora non ci sono
Conte dovrà trovarli facendo un appello a un governo europeista di salvezza nazionale asse era Nicola Zingaretti dopo aver parlato con il presidente del Consiglio
Riunisce Dario Franceschini ministri Demme nessuno nasconde la propria preoccupazione e i dubbi in quella riunione scrive
Maria Teresa Meli nel suo retroscena c'è rammarico nella voce di Zingaretti c'è amarezza per la crisi al buio in cui c'ha precipitato Renzi
Ma il segretario conferma la linea Conte il punto di equilibrio più avanzato e non dispera che il premier riesca a trovare i voti una nuova e più ampia maggioranza è possibile ma solo dichiarazioni di facciata fatemelo dire
Avanti con Conti e dunque ma per fare che e l'interrogativo che sembra porre da Bruxelles Paolo Gentiloni vedete che c'è già una voce che introduce un elemento non di palese dissenso ma di problematicità
Chi ha parlato in questi giorni con il commissario europeo la sentito molto preoccupato per questo tentativo di trovare una maggioranza purché sia attorno al premier
Per Gentiloni il PD ha fatto la sua parte ma avverte l'ex presidente ed Emma bisogna cercare di tenere alta la qualità senza limitarsi a tenere in piedi la baracca un'affermazione questa chi ha tutta l'area di un monito rivolto al suo partito
Partito che in questi giorni ha vissuto una divisione che non ha provocato che approvo che non ha provocato una lacerazione scriverà Meli ma chi ha visto comunque contrapporsi due approcci diversi alla crisi da una parte Zingaretti Goffredo Bettini Andrea Orlando
D'accordo con Conte nel tenere sbarrata la porta Renzi e nel mettere sul tavolo anche l'ipotesi delle elezioni anticipate dall'altra Dario Franceschini e Lorenzo Guerini determinanti
A sgombrare il campo da qualsiasi prospettiva di voto e decisi a mettere attorno a un tavolo Conte e Renzi posizioni come vedete differenziate posizioni che emergono anche da un'intervista che proprio Guerini uno anche di quelli indicati come possibili
Candidati a Palazzo Chigi
Fa alla Repubblica A pagina cinque intervistato da Tommaso Ciriaco Guerini dice una cosa questo non è il tempo della tattica
In realtà la sua intervista e molto tattica e c'è un un linguaggio molto coperto ma vediamo di decapitarlo
E nemmeno di risentimenti e personalismi le colpe se proprio vogliamo attribuirle sono chiare l'apertura di questa crisi è stata per chi ne porta la responsabilità una scelta profondamente sbagliata e fin qui c'è una concessione alle ragioni della ortodossia del PD che attribuisce a a Renzi tutta la responsabilità di quello che è accaduto
Credo non ci siano dubbi soprattutto nella coscienza del giudizio degli italiani ma questo il monte il tempo della responsabilità e della generosità e tempo di costruttori come ci ha richiamato il Presidente della Repubblica e allora si abbia il coraggio di uno scatto
Per affrontare la questione che si è aperta che interpella tutte le Forze Italia vive inclusa
Che condividendo la prospettiva europeista saranno disponibili a misurarsi con questa sfida quindi la posizione di ce li ha discuta di Guerini espressa la Repubblica e che Italia viva debba essere coinvolte in maniera dirette aperta nella partita
E e quindi debbano cadere tutte le pregiudiziali ma è ovvio che il conte le farà cadere perché questa sarà anche la richiesta di Mattarella come presupposto di una solidità della maggioranza
Ancora più esplicito sulla necessità di una prospettive europeista fortemente condivisa
E aperta e pronta a a ad accogliere le sfide che l'Europa indica cioè quelle del recovery e la posizione di Romano Prodi l'aveva espressa nei giorni scorsi con un editoriale sul Messaggero
E invocando una cosiddetta maggioranza Ursula no oggi la ribadisce in maniera molto garbata in un'intervista che gli fa Luciano Nigro sulla Repubblica a pagina otto il Parlamento e le forze politiche
Devono trovare una soluzione indicare una strada per il rilancio subito dice Prodi l'Italia non può permettersi di perdere altri mesi per una campagna elettorale
Nessuno ce lo perderebbe l'Europa non lo capirebbe c'è la necessità assoluta dice Prodi di un Governo che prepari un programma luogo
Come richiedono l'Europa e la situazioni in cui siamo per questo lei chiede un governo con una maggioranza capace di portare avanti quel piano gli chiede Nigro
Qualcuno ha persino parlato di un lodo Prodi risponde l'ex premier ma il logo lo fa chi ha il potere di decidere io solo il potere di pensare penso che occorra un nuovo programma dedicato a prendere le urgenti e necessarie decisioni un programma con poche cose chiare
E cioè la messa in sicurezza di sanità e scuola la riduzione dei tempi della giustizia alcune riforme fiscali urgenti e la semplificazione della burocrazia e degli appalti
Senza questi interventi urgenti che ci chiede l'Europa l'Italia non sarà in grado di spendere i fondi disponibili e questo è un elemento che vedremo tornerà anche nelle parole di Confindustria
E e c'è stata anche nelle parole dei degli esponenti della Commissione europea come lo stesso Gentiloni e troveremo anche in un'intervista oggi alla a scioglierle che li fa la Repubblica c'è chi pensa che questa riflessioni queste riflessioni scrive ancora Nigro implichino un modo per affossare Conte
Ho letto anche questo risponde Prodi ma molti hanno scritto esattamente il contrario
Il Presidente del Consiglio certamente un punto di riferimento che compie oggi è un elemento di equilibrio io però non entro nelle dinamiche parlamentari mi limito a indicare i tempi contenuti per uscire dalla crisi è chiaro che non si può pretendere di trascinare e Prodi per la giacchetta e dire che quel tipo di maggioranza presuppone un altro premier ma l'ampiezza del riforme indicate da Prodi suggerisce una condivisione istituzionale più ampia
E e e più legata alle ragioni dell'emergenza
E questo il messaggio che viene dalla l'ex presidente della Commissione europea naturalmente ci sono i Cinquestelle poi per non si possono dimenticare i Cinque Stelle che sono il trentadue per cento della rappresentanza parlamentare
E quindi hanno un peso e che sono percorsi da tensioni fibrillazioni preoccupazioni e anche minacce di frattura come quella di Alessandro Di Battista vedremo
Il retroscena di Cinquestelle vengono dal Corriere della Sera ancora
Sempre a firma
A pagina
Dunque a pagina otto a firma di Emanuele Buzzi
Di sicuro scrive Buzzi il movimento e diviso lacerato allo sbando su binari diversi i big appendono le mosse di Giuseppe Conte cercano di difendere la squadra di ministri
I deputati sono sempre più attratti dalle sirene renziani sostituirebbero volentieri Riccardo Fraccaro la Bonzo Alfonso Bonafede
I senatori invece sono preoccupati e molto lo dallo spettro delle larghe intese vogliono far sentire il loro peso osteggiando il rientro di Italia viva vedete ci sono due
Partiti c'era preoccupazione di restare in parlamento e quindi di sacrificare il ministro della giustizia che sarà ovviamente una pregiudiziale posta d'Italia viva vola e anche dai centristi
Buona fede non potrà essere il ministro del prossimo governo
Tutti difendono e poi c'è un partito invece che
Di fare difende la la l'Autoroute o sufficienza di una maggioranza immaginando di poterla raggiungere senza Italia vita viva è una posizione un po'velleitaria ma è presente nel movimento
Tutti difendono il premier senza se e senza ma come ribadisce Di Maio i suoi andiamo avanti con il massimo impegno
E serietà e responsabilità ma in realtà scrive Buzzi i vertici del movimento sono stizziti
Per come il premier ha gestito il caso Bonafede dimostrandosi a detta di alcuni pronto sacrificarlo c'è anche questo aspetto nei confronti di Conte Conte che fu scelto suggerito da proprio buona fede che era è stato suo allievo e assistente
All'università e e poi oggi Conte che ovviamente sull'altare della col della prosecuzione della legislatura si ebbe si era detto pronto a sacrificare il suo ministro e questo è un elemento di tensione ma di questo di questa posizioni differenziate all'interno dei cinque Stelle ci parla anche la stampa a pagina quattro dove nel articolo di Federico Capurso si fa cenno alla all'ala movimentista di Alessandro Di Battista
Che di Renzi non vuole proprio neanche sentir parlare l'ex ministro Danilo Toninelli lo dice pubblicamente scrive Capurso
Mentre i suoi colleghi restano trincerati in un prudente silenzio una certezza che oggi abbiamo e che non possiamo certamente far rientrare Renzi
Perché il Luigi ha creato il problema e non può essere l'unica soluzione abbiamo chi chiedono dello sono sa mente nelle chat deputati e senatori
Quindi evidente
Che il dibattito interno a cinque stelle
Non cesserà di essere produttivo di scontri
E poi e poi c'è il centrodestra che è rimasto un po'defilato perché perché la scelta di ancorarsi alla richiesta delle urne
Se a Besso fuori un po'fuori gioco tanto la Meloni quanto Salvini
E però Berlusconi ovviamente
E supposizioni
Di strategica ambiguità
Per cui in qualche modo rientra in queste trattative
E manda messaggi come vi dicevo ambivalenti che possono essere interpretati da una parte e dall'altra da una parte cioè cercando di consolle di tenere consolidata l'alleanza con il centrodestra che gli ha promesso la candidatura al Quirinale
E dall'altra invece la as necessità di dare un segnale di disponibilità di apertura verso una maggioranza più ampia verso cui lo indirizzano anche ampi settori del suo partito
E il suo consigliere tra questi Gianni Letta
In pubblico non vuole parlarne non sarebbe rispettoso nei confronti di Mattarella in privato però scrive Paola De Caro Paola Di Caro sul Corriere della Sera e Berlusconi
L'ipotesi di diventare Presidente della Repubblica la accarezza e il suo desiderio più profondo e non da ora dice chi in Forza Italia lo conosce bene
E qui questo chiaramente è stato un un un amo
Lanciato da Salvini Meloni nei giorni scorsi che secondo i retroscenisti ha un peso nell'atteggiamento nella prudenza dell'ex premier e il leader del centrodestra
Voglio chiarire ancora una volta che nessuna trattativa in corso né ovviamente da parte mia
Negli alcuno dei miei collaboratori medi deputati o senatori di Forza Italia per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica ha precisato il leader azzurro
Per rassicurare gli alleati che l'idea di approdare a una maggioranza Ursula non è all'ordine del giorno
Nonostante il suo partito sia in subbuglio e si moltiplichino le voci di deputati e qualche senatore pronti a sostenere un nuovo governo
La strada maestra è una sola
Rimettersi alla saggezza politica l'autorevolezza istituzionale del capo dello Stato affinché indichi la soluzione della crisi attraverso un nuovo governo che rappresenti l'unità sostanziali del Paese
In un momento di emergenza oppure prestiti dire la parola agli italiani come vedete e sfumata la posizione di Berlusconi non dice urne Urne urna dice la prima e la prima prospettiva è quella di un governo di salvezza nazionale quindi sostanzialmente va nella direzione indicata dalle forze della maggioranza questa la posizione di Berlusconi poi retroscena cielo ce lo racconta Augusto Minzolini con la sua con le sue consuete
Indiscrezioni di cui dispone e sul giornale a pagina due è un sulla scena molto lungo voglio leggere i pro la parte finale perché ci porta un po'dentro questo mondo
Senza le elezioni anticipate scrive Minzolini Conte è diventato un re nudo senza quello strumento di pressione infatti Giuseppe si sarebbe presentato al dibattito sulla giustizia disarmato
Si è passati appunto dal qui
Se l'incubo
Di Gigi Proietti al qui Kissin Q e il premier che ha un forte istinto di sopravvivenza ha capito che era arrivato il momento di fare un passo indietro
Un passo indietro non certo indolore sì perché ora il premier può anche tentare magari riuscire di portare a casa il suo terzo governo si farà il suo gruppo al Senato mettendo insieme una decina di gatti randagi che non muterà gli equilibri in campo ma farà arrabbiare gli al reale atti che lo considereranno l'embrione di un suo partito
Marine infatti si ritroverà in balia di Renzi un Renzi che parla con pochi sicuramente non consegna reti e Di Maio che lo hanno mandato avanti e poi lasciato solo semmai a un ristretto
Artista a un ristretto ha ristretto i rapporti con Franceschini e Guerini e continua a tenere aperti i canali di comunicazione con le opposizioni da Berlusconi a Salvini
Alla Carfagna
Mentre con il premier utilizza solo intermediari tante che ieri alle cinque delle della tarde il leader di Italia viva non sapeva ancora cosa avesse in mente a Conte quest'uomo è un rebus certo dopo le sue dimissioni la liturgia delle crisi vorrebbe che il Colle facesse un giro di consultazioni tra i partiti diceva Renzi
Ventiquattro ore prima
Domenica scorsa invece l'ex premier e scrutando nella palla di cristallo il futuro non sapeva ancora dopo il pallino potesse finire né si sbilancia la sui propri desideri cosa voglio il conte terre tutt'altro che entusiasmante anzi
Mi convince poco ma vi diamo la verità scrive Minzolini e che il fallo a me fallimento della prova di forza del premier gli ha rimesso in mano una partita che sembrava gli fosse sfuggita
Ora molto dipende anche da cosa faranno gli altri giocatori quando si apriva la crisi sul piatto c'è il computer ma anche i governi con maggioranze simili guidati da Guerini o dallo stesso Di Maio
Che ci aspira oppure un governo di unità nazionale guidato da un tecnico o da una personalità istituzionale sulla carta c'è tutto questo ma ogni opzione alternativa Conte
Parte dalla capacità dell'opposizione di tessere la sua tela Berlusconi vorrebbe giocare
Io ha spiegato l'altro ieri a una parlamentare solo per un governo di unità nazionale vedete questo il e il pensiero segreto
Di di Silvio Berlusconi e Minzolini ovviamente lo raccoglie
Dice che Tajani su un'altra posizione vedrai che nelle prossime uscite le calibra era diversamente Salvini Meloni invece parlo solo di urne
Finendo per favorire Conte senza dare un senso alla loro azione politica come il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia di leopardi che bella metafora
E in compenso lusinga del Cavaliere con l'idea del Quirinale c'è da scoprire se Berlusconi per entrare nella partita della crisi strapperà o se lo farà solo un pezzo di Forza Italia
Un dato da Mara Carfagna anche se nella lega molti si sfogano sotto voce così facendo spiega
Marco Maggioni diamo una mano a Conte non ci sediamo al tavolo delle cover Implant deludendo gli imprenditori guardano Loi e magari ci ritroviamo con una legge elettorale proporzionale fatta dagli altri così ci sfottono del tutto
Quello che scrive D'Inzeo lini non è di poco conto perché il tema della della della dello schiacciamento sulla richiesta del voto non divide solo Forza Italia divide anche la lega anche se il dissenso dalla linea di Salvini e molto sotto traccia ma è chiaro che c'è tutto un partito che volentieri
Aprirebbe a un governo istituzionale Giorgetti è venuto allo scoperto nelle settimane scorse con una prospettiva che in qualche modo accreditava queste ipotesi poi in queste ore
C'è il silenzio e le dichiarazioni ufficiali sono quelle disarmati o Salvini ma non sappiamo come evolverà anche da questa parte dell'arco parlamentare la crisi lo vedremo nelle prossime ore
E poi ancora c'è Emma Bonino Emma Bonino che un pezzo della componente parlamentare non solo per la sua forza numerica vanta la sua autorevolezza e il prestigio
Di cui dispone Emma Bonino fa un'intervista al mattino lato oralmente sostiene la necessità di una maggioranza europeista più ampia che non pensi al voto ma si preoccupi di realizzare le le condizioni di un rilancio del Paese
E l'intervista e a pagina sette del mattino la scritta Corrado Castiglione pensare in una crisi come questa di affidare le sorti del governo a qualche senatore sparso s'
Pensa una vera opzione politica è stato un atto di presunzione che contesta pagando e pagherà dice Emma Bonino a proposito della decisione
Del premier di sfidare Renzi in aula la settimana scorsa
Ora in tanti invocano la svolta europeiste la formula Ursula
Richiede le chiede Corrado Castiglione lei che ne dice e questa la strada abbiamo indicato come scenario quello di replicare in Italia la maggioranza che sostiene la Commissione europea
Che in Italia arriverebbe fino a Forza Italia non so se sarà possibile certamente sarebbe un'opzione
Forte per un governo di discontinuità che abbia l'ambizione di essere adeguato alla sfida dei prossimi semestri incerto
Conte non può tenere in ostaggio il Paese perché non vuole mollare Palazzo Chigi nel Pd non può tenere conto che un'altra maggioranza europeista
E riformatrice se si vuole c'è portare il Paese al voto senza nemmeno provare a esplorare altre strade sarebbe da irresponsabili
E poi ancora rincara la dose Conte dice ha sbagliato a non dimettersi subito dopo la conferenza stampa di Renzi o almeno dopo che in Senato non ha raggiunto la maggioranza assoluta
E poi il tema di buona fede
Presentai dice la Bonino maggio scorso una mozione di sfiducia buona fede di stampo garantista sottoscritta in modo trasversale dall'opposizione e prima ancora avevo raccolto l'appello delle camere penali contro l'abolizione della prescrizione
Io oggi voglio rilanciare anche qui la battaglia di Rita Bernardini per la condizione carceraria su cui il governo ha promesso e non fa buona fede non mi ha mai convinto anche prima di questa relazione mi lasci dire conclude la Bonino
Che il Paese reale ha premiato questa politica votando in massa per nazionalisti e populisti oggi l'emergenza il piatto e il piano vaccinale la cui potrebbe venire uno spiraglio positivo come sembra accadere in Israele
E poi misure per l'economia e che non siano i bonus alle imprese che chiudono le partite IVA e che non hanno alcun tipo di garanzia non possiamo dare solo la prospettiva dei Ristori
Distribuire soldi apposta pioggia indebitando lo Stato è facile ma non serve
Fare riforme più difficile a volte impopolare ma restituisce crescita e occupazione e dobbiamo occuparci di scuola assicurando il ritorno della normalità della didattica in presenza gli altri Paesi lo fanno perché in italiano
E questo
Il l'invito di Emma Bonino un altro dei temi
Che stanno a cuore Emma Bonino e più in generale al partito radicale e stanno a cuore anche a chi vi parla oggi è quello della dei diritti
Nei luoghi di di pena nei luoghi di pena cioè nelle carceri
Diritti negati e soprattutto in questa fase drammatica della pandemia dove la vita dei detenuti esposta ha un rischio permanente di cui nessuno si preoccupa
Ne parla oggi sulla stampa
Sandro Veronesi intervistato Sandro Veronesi ha aderito alla campagna avviata da Rita Bernardini presidente di Nessuno tocchi Caino
Lo dello sciopero della fame per promuovere il decongestionamento delle carceri di fronte all'emergenza del copie d'per questo dice
Veronesi mi auguro che domani l'ufficio cioè oggi per chi legge legge l'ufficio di via Reno la sia occupato da un ministro con pieni poteri al quale reiterare il messaggio quale messaggio
Che l'emergenza come due non è uguale per tutti la gestione sanitaria all'interno dei penitenziari è impossibile
Il sovraffollamento non consente di isolare i detenuti positivi
E l'emergenza è la stessa per il personale sanitario penitenziario
Quando Rita apposto per prima il problema il ministro buona fede ha dato risposte liquidatorie annegato la stessa emergenza ci sono voluti giorni e giorni di sciopero della fame di vita e di alcuni di noi per avere un po'di attenzione
Poi c'è stato l'impegno di conti che c'ha ricevuto ero presente e come c'erano personalità come Flick e Manconi il premier si è impegnato a verificare c'è una situazione che il ministro non può continuare a ignorare invece per ora non ha fatto niente
E questo il la la critica molto serrata chi fa Sandro scrittore Sandro Veronesi alla inazione del governo su questo sentissimo tema il tema delle carceri come vi dicevo come dicevo l'affondo di Confindustria e senza sconti perché ieri mattina
Bonomi
è stato molto liquidatorio nei confronti della Comédie Française lo aveva già fatto nelle settimane precedenti ma ieri che è stato non ha avuto diciamo nessun riguardo perché la nettezza dei giudizi
Parla da sé siamo molto preoccupati
Scrive Il Sole ventiquattro Ore riportando le dichiarazioni del presidente di Confindustria abbiamo perso molto tempo
Ma ora il tempo sta scadendo dobbiamo fare presto e bene Carlo Bonomi parla in serata intervistato al TG due posto dopo l'incontro della mattina con il governo sulle copre tranne e dopo che è diventata ufficiale la notizia delle dimissioni del premier un giudizio sul piano di riprese resilienza e la prima domanda
Non è che non ci è piaciuto abbiamo posto in evidenza una criticità sulla metodologia attualmente non rispetta le linee guida della commissione europea dovevano essere indicati gli obiettivi sul PIL ma anche l'impatto sociale non sono indicati quindi per noi diventa difficile dare un giudizio di merito ha detto il presidente di Confindustria
Un'analisi messa nero su bianco in una nota di Confindustria diffusa ieri dopo il confronto virtuale sul piano nazionale di resilienza
E riprende il rilancio con il Governo la crisi politica si è riacutizzato a siamo in un momento in cui avremmo grosse difficoltà a fare le riforme in una situazione come quella che stiamo vivendo difficile
Pensare che ci sia un governo che abbia la forza di fare riforme incisive siamo di fronte alla più grande occasione storica che a questo Paese che non sono i miliardi che possono arrivare dalla UE ma di cambiare il Paese con riforme giustizia e il lavoro questa la posizione
Di
Bonomi nell'incontro che ieri è durato un'ora e mezzo
E apposto una serie di questioni di metodo al premier Conte il piano va affinato
Ha scritto in una nota di Confindustria per comprendere gli impatti effettivi sul PIL senza priorità compatibilità e obiettivi rischia di essere una somma di richieste
E poi ha posto un tema di governance che non è delineata e che dovrebbe prevedere un confronto con le parti sociali strutturate continuativo il tema della governance
Era stato posto anche ieri da Federico Fubini in un editoriale perché è una delle condizioni che l'Europa pone e che alle quali il governo non ha ancora risposto
E sarà anche un oggetto delle trattative per la formazione del nuovo governo sul sul tema
Del recuperi prime e quindi della dell'affondo di Confindustria si esercita anche il Corriere a pagina trentuno ma voglio segnalarvi un articolo molto interessante sul quotidiano del sud
A a firma di Ercole Incalza un manager di lungo corso che smonta
Sostanzialmente il flop del recovery tranne italiano dove sono gli investimenti e le riforme
Ecco il flop dal Coveri
E gli investimenti senza le riforme di pubblica amministrazione lavoro processo civile rischiano di lasciarsi con i solidi noti quegli solidi nodi scusate
L'articolo e molto interessante ovviamente non c'è qui tempo di leggerlo perché affronta questioni anche tecniche
Del re come il dramma ve lo segnalo perché talvolta anche sui quotidiani
Per così dire minori si trovano delle cose di grande qualità questo articolo di Ercolin cancel calza sul quotidiano del sud lo è decisamente e quindi lo sottopongo alla vostra attenzione fin qui le reazioni
Dei partiti delle forze politiche delle forze sociali e i giornali come si pongono rispetto a quello che è accaduto
Anche qui non ci sono moltissimi commenti mi posso segnalare però qualcosa per dare un po'l'idea di quello che e anche l'approccio degli opinion leader alla crisi
In quello del Corriere della Sera segnala una una certa conversione di giudizio il Corriere della Sera era sembrato in qualche modo non proprio difendere ma quanto meno
Non essere ostile alla al premier nelle settimane scorse invece oggi sostanzialmente l'articolo di Massimo Franco segna un punto di conversione abbastanza chiaro è abbastanza netto
Fino a ieri il problema del Governo è stato lo strappo maldestro di Renzi scrive
Franco bisogna sperare che da oggi non diventi anche la voglia di sopravvivenza di Conte sarebbe paradossale
Se il timore di non restare a Palazzo Chigi sovrasta se l'urgenza del paese di avere un esecutivo più forte l'esigenza di passare di di cambiare passo e ormai acuta
E e nel finale il trasformismo più eclatante può essere giudicato solo il nome di un interesse generale superiore
Al contrario la legislatura populista finora ha acuito solo una diffusa sensazione di confusione e inadeguatezza meglio tardi che mai
Si potrebbe dire ma il quotidiano di via Solferino in qualche modo porre delle pregiudiziali che quanto meno avranno possono in qualche modo orientare l'opinione pubblica le forze politiche
Nelle trattative che si riaprono di fronte all'ipotesi di un conte terzo
Poi dice l'articolo di da lì Monte che come sapete un esperto di sistemi elettorali
è un politologo molto attento sul Sole ventiquattro Ore che serve a in quale a a a scoraggiare chi pensa all'interno del centrosinistra che l'ipotesi del voto possa essere una alternativa di fronte alle difficoltà della crisi perché il partito di Conte
Potrebbe dare a quel centrosinistra la competitività di fronte alla sfida contro il centrodestra così non è dice D'Alimonte fatemi passare questo pensiero
Perché e questa fiducia il mal riposta
Il calcolo dei sostenitori del conte o voto non tiene in considerazione scrive D'Alimonte
L'effetto del sistema elettorale se si andasse a votare con l'attuale sistema che è basato su circa un terzo di collegi uninominali diventa essenziale per vincere nei collegi che si formino delle coalizioni prima del voto
Chi farà parte della coalizione di Conte ci sarà Italia viva ci saranno Calende Bonino nel quarantotto e sette di cui sopra cioè della percentuale stimata di un centrosinistra che includesse tutte queste componenti ci sono anche loro e questo è un primo problema il secondo problema è che per poter vincere scrive da rimonte i voti degli elettori dei vari partiti della coalizione si devono sommare
Nei collegi uninominali il centrosinistra si presenterà con dei candidati comuni in alcuni collegi il candidato sarà del PD
In altri del Movimento cinque stelle in altri nel partito di Conte e così via quanti elettori del Movimento cinque Stelle voteranno il candidato del PD e viceversa
Per non parlare degli eventuali lettori di calendari un simbolino nel caso in cui rispettivi partiti facessero parte della coalizione
Ed è proprio questo il motivo per cui il Governo pensa a una riforma elettorale proporzionale ma conti e soglia se fosse il cinque per cento farebbe meno danni
Ma chi può credere che in questo Parlamento con tanti partitini tutti indispensabili al centrosinistra per sperare di vincere
Sì Fossa si possa fare approvare una soglia simile in ogni caso in un contesto balcanizzato come l'attuale un proporzionale con qualunque soglia rischierebbe di produrre in Parlamento una situazione di totale ingovernabilità non vincerebbe nessuno e si finirebbe permettere un enorme potere nelle mani di partitini o di singoli parlamentari magari eletti all'estero o senatori a vita
Chi nel Pd e dintorni nel bel mezzo della crisi di governo volesse continuare a sbandierare il grido Conte o voto ebbene che ricordi una semplice realtà
Il centrosinistra oggi come ai tempi di Prodi e più diviso e frammentato del centro destra
E oggi non c'è l'Ulivo già allora Prodi vinse per caso sia nel novantasette nel due mila e sei vale la pena di riprovarci oggi in condizioni più difficili con una pandemia da gestire un recuperi Plum
Da implementare con i nostri partner europei che non che ci osservano esterrefatti non merita piuttosto provare a rimettere insieme quella maggioranza dissipata che in Parlamento c'è ancora
Con o senza Conte vedete e questo è queste considerazioni di ovviamente frutto della competenza e la conoscenza dei sistemi elettorali ma anche di una esperienza politica
Che non manca ai maggiorenti dei partiti della maggioranza si fanno strada
E questo indebolisce ancora di più la indispensabilità del premier uscente nella formazione più nuovo governo
Poi c'è il punto di vista anche di Cappellini sulla Repubblica che vi segnalo A pagina a pagina ventisette l'articolo di Stefano Cappellini
Anche qui non mancano gli approcci critici
Eccolo qui qualcuno parli dell'Italia
Leggiamo un passaggio di quest'articolo il passaggio formale dal Colle e le trattative per il nuovo governo devono servire scrive Cappellini soprattutto a colmare il grande vuoto di questa crisi la politica
Intesa non solo come accordi di How la forme numeriche ma idee progetti per il Paese che giustifichino la prosecuzione dell'esperienza di governo al di là delle GT mo'istinto di conservazione del potere
O di mera difesa di alchimie politiche decise a tavolino come l'abbraccio tra Pd e Cinquestelle
Negli ultimi giorni è venuto meno persino il tentativo di facciata di riempire di contenuti il dissidio all'interno della maggioranza
Quando Conte incalzato dal Pd ha promesso un patto di legislatura per rilanciare l'agenda del governo ha di fatto messo che fin qui non esistevano nel patto nell'agenda
Un problema che esisteva anche prima dello strappo di Renzi
La disponibilità dei recuperi Fund non è un piano d'azione se mancano certezze sulle finalità strategiche i progetti concreti e la governance del piano tema sul quale si è battibeccato a lungo senza che sia ancora stabilito
Chi è come coordinerà il buon utilizzo dei soldi europei e questo è un è un e un articolo di grande onestà intellettuale perché quando si dice
Renzi a tutta la responsabilità della crisi si esce come dire un dato un fatto nominale vero Renzi ha aperto la crisi
Ma le condizioni della crisi ci sta dicendo Cappellini c'erano tutte ed erano condivise anche dal partito democratico perché l'inazione del governo nelle settimane precedenti è stata assoluta su tutti i fronti
Manca un quadro condiviso sulle politiche industriali fiscali del lavoro scrive Cappellini non generiche linee di indirizzo buoni proposti Siti da volantino cartaceo o digitale
Bensì proposte fattuali irrealistiche adeguate alle urgenze del momento
Latita una versione una visione sulle riforme istituzionali
Rimaste vergognosamente ferme dopo le vuote promesse che hanno preceduto il referendum sul taglio dei parlamentari
La crisi non può risolversi senza lo sforzo di dare risposte su temi inevasi o rimossi per paura delle divisioni interne alla maggioranza paura che è stata la bussola orientativa
Della navigazione di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi
Poi c'è Cerasa sul foglio Cerasa
Che è stato uno dei sostenitori il foglio del governo Conte fino alla fine adesso
Sì in qualche modo riposiziona
Spiegando che con Conte o senza Conte la maggioranza dice celasse che si farà dopo questa crisi
Sempre che Conte non abbia intenzione di governare davvero con lascia un po'Lillo associati sarà una maggioranza decisamente più ampia
Che proverà a mettere insieme non tutti i possibili senatori europeisti ma tutte le possibile forse europeiste presenti in Parlamento
Conte o non conta è la maggioranza che si farà strada dopo questa crisi sempre che le scintille
Tra i protagonisti del duello non si trasformino improvvisamente in un incendio sarà una maggioranza in cui l'agenda del grillismo conterrà probità conterà probabilmente meno e in cui l'agenda dell'europeismo conterà probabilmente di più
Contro un conte dice ancora Cerasa
La sarà una maggioranza in cui sulla giustizia l'agenda delle manette conterà un po'di meno dell'agenda delle riforme specie se la crisi di governo dovesse costringere la maggioranza a sacrificare il più che sacrifica abile ministro della mala giustizia
Alfonso Bonafede ministro della mala giustizia lo definisce il foglio
Se l'esito di questa fase di stabilità prodotte in buona parte dei narcisismi della politica
Coinciderà con l'avere un governo un po'più europeista un po'meno populista un po'meno efficiente
Un po'più forte un po'più adulto un po'meno giustizialista si protrarrà dire che non tutte le crisi vengono per nuocere e si potrà dire che alla fine dei conti anche negoziati più disordinati
Possono trasformarsi in una buona opportunità per raddrizzare la traiettoria di un Paese fare un balzo in avanti in stile mossa del canguro insomma Renzi ha tutte le colpe di questo mondo e gliene attribuisce ancora
Sopra nella stessa pagina
E Giuliano Ferrara però no perché non si può dire però che se poi la crisi Bane la direzione che Renzi ha voluto beh
E allora siamo tutti più contenti quindi forse tutte le colpe di Renzi non sono così colpe così come si deve per dovere d'ufficio dichiarare questa un po'la contraddizione
Che segnaliamo poi c'è Roberto Napoletano sul quotidiano del Sud perché in un editoriale molto duro ci ricorda una cosa importante cioè che sui mercati
Siamo la nuova Grecia ma non vogliamo sentirci lo dire ora dopo ora consolidiamo centesimo
Sopra centesimo sotto il podio del discredito rende per reputazione Ale che misurato dal rendimento del titolo sovrano decennale il BPT
Nel nostro caso mezzo punto abbondante sopra Spagna e Portogallo e in linea con quello della Grecia
Siamo arrivati al punto che il nuovo spread italiano non è più
Con i bund tedeschi ma con i bond greci il classico spread Btp Bund è sostituito con lo spread Btp Bond Grecia questo è un dato dice napoletano
Oggi ma anche nei giorni precedenti guardate che e la crisi reputazionale e solo oscurata dall'intervento della BCE a sostegno del nostro Paese ma se questo intervento non ci fosse noi saremmo esposti alla furia dei mercati perché la nostra instabilità politica di fatto mette il Paese a repentaglio questa la tesi di Roberto Napoletano
E fin qui i commenti come vi dicevo sul sui quotidiani poi vi segnalo sempre sul Foglio un interessantissimo articolo sul cosiddetto ministro della mala giustizia
Di gogna e di ingiustizia Alfonso Bonafede non è solo un male ettaro e il ministro che ha trasformato il processo in un calvario senza fine chi ha taciuto su Mannino e Gratteri le promesse di oggi e quelle tradite di ieri
Dopo due anni la macchina della giustizia è più lenta di prima inghiotte vite onorabilità umilia l'imputato affligge i carcerati l'articolo di Giuseppe Sottile senza sconti per questo ministro
Che ovviamente incarna la linea più giustizialista
Nelle in un paese
Che era un tempo la culla dello stato di diritto
E purtroppo questa linea giustizialista però è in linea bisogna anche dirlo perché altrimenti sembra che il giustizialismo lo abbia portato il Movimento cinque Stelle a palazzo è in linea di continuità anche con i governi del centrosinistra degli ultimi anni
Lasciatemelo dire
Di questo parla anche Massimo Di Nolfo sui in un fondo molto interessante del mattino quei troppi equivoci dell'alleanza giallorossa ve lo segnalo non posso leggiadro ma è molto interessante ed è un fondo
Che ovviamente si occupa di Alfonso buona fede e abbiamo concluso la nostra pagina
Politica ci abbiamo anche a concludere la vostra segna stampa vi voglio però segnalare brevemente alcune cose la prima è la all'incontro
Del la riunione del consiglio degli affari esteri
In a Bruxelles dove solo sette i ministri hanno manifestato solidarietà all'Italia sul caso regge ENI e tra questi sette ministri non c'erano né quello francese né quello tedesco
Ne dà conto la Spagna la la stampa a pagina diciassette
Il caso dei geni non scalda l'Europa il silenzio di Francia Germania e l'articolo di Marco Bresolin
Il ministro Luigi Di Maio torna Roma soddisfatto perché ieri per la prima volta a Bruxelles dietro mio impulso del governo italiano il consiglio degli affari esteri dell'UE si è riunito per discutere del barbaro omicidio
Di judo nei geni ma i frutti della strategia della Farnesina
Chi ha deciso di europeizzare il caso per il momento sono ancora molto acerbi scrive Bresolin il caso resta un affare bilaterali tra Italia ed Egitto con la maggior parte dei Paesi che continua a tenersi alla larga dalla vicenda a cinque anni esatti
Dalla scomparsa di regimi l'Italia ha sfruttato la coincidenza offerto dal calendario permettere il dossier sul tavolo dei ministri degli esteri della UE
Ma c'è rimasto per pochi minuti e senza grandi risultati concreti visto che non era previsto e non c'è stata una dichiarazione comune alla fine della giornata si contano solo poche battute
Di Joseph Borrelli
In conferenza stampa il caso una questione grave per l'Italia e per l'intera Unione Europea ha detto l'alto rappresentante continuiamo esortare l'Egitto a cooperare con le autorità italiane sulle sue responsabilità affinché sia fatta giustizia
L'ex ministro spagnolo si è molto spesso per offrire una sponda Di Maio ma i segnali arrivati dagli altri partecipanti sono stati decisamente scarsi il caso Egitto era stato inserito nella lunga lista degli affari correnti e quindi accorpato ad altri temi per questo
Durante il consueto giro di tavolo soltanto sette ministri hanno fatto riferimento esplicito alla questione Grecia Cipro Malta Bulgaria Estonia Belgio e Lussemburgo
Silenzio come vi dicevo dalla Francia e dalla Germania non è un bel segnale non è un bel segnale per l'Europa se ne se ne parla se ne occupa anche
Luigi Manconi in un editoriale molto interessante sulla stampa che non posso leggermente per ristrettezza di tempo ma vi posso un po'su tutte generare
C'è un passaggio che mi mi mi mi mi tocca profondamente e che secondo me va sottolineato va posto all'attenzione del dibattito pubblico la morte dire geni scrive Luigi Manconi
Non è diventata e non sembra destinata a diventare una vera questione europea
Mentre tale è senza alcun dubbio
Dal momento che la figura di Reggiani incarna in maniera esemplare identità di quei giovani contemporanei
Che rappresentano la meglio gioventù del continente una generazione di persone curiose del mondo e degli altri che attraversano i confini faticando a comprendere la ragione della sopravvivenza degli stessi
Che apprendono lingue comuni che coltivano una naturale inclinazione alla libertà
E un in docile in sofferenza verso tutti gli autoritarismi sono quei ragazzi dell'Europa di cui cantava Gianna Nannini già nei primi anni ottanta quelli che stanno sempre in mezzo a una sfida che non piantano mai bandiera
Giulio nei geni era uno di loro e l'Europa non si vuole assumere la tutela se non altro della sua memoria
Appare drammaticamente incapaci di comprendere quanta e quale sia la ricchezza che così dal dissipando
E altrettanto rischia di accadere a proposito della storia di Patrick Zaki nato a Mansoura
Che ha scelto di essere un ragazzo dell'Europa raggiungendo l'Italia per poter studiare nella più antica università del mondo Zanchi ritornato in patria per una breve vacanza ora si ritrova prigioniero
Senza processo da quasi dodici mesi in un carcere egiziano
Anche gli oggetti considerato un inciampo insignificante nell'agenda delle complesse relazioni geopolitiche tra Europa ed Egitto questo il commento
Di Luigi Manconi che come sempre fra vibrare le corde
La sensibilità di chi a cuore la sorte di diritti e della nostra democrazia e di chi pensa che l'Europa non debba essere una scatola vuota
Di dichiarazioni formali ma un terreno e un patrimonio di valori e di conquiste radicate e da difendere
E e poi vi segnalo ancora due tre cose molto rapidamente perché ho sforato un po'con i tempi ma il giorno della crisi era prevedibile che ciò accadesse vi segnalo a Davos il primo discorso di Xi Ping sempre sulla stampa
Un avvertimento agli USA basta guerra fredda e poi vi segnalo anche come gli avevo detto l'uscita del libero di Palamara e Sallusti
Il riformista e anche il giornale ma il Riformista ne ne fa proprio un paginone e il contenuto della della sua offerta oggi e ci sono interessanti interessantissimi
Retroscena sulla su questo libro
Legnini sotto ricatto così si salvò vudù Cocco c'è un retroscena sulla famosa inchiesta Consip che coinvolse anche l'ex premier Matteo Renzi che che cosa c'è scritto in questo diciamo in questo racconto di Palamara V duca aveva un'intercettazione con la quale teneva in scacco Legnini
Fu in questo modo che ottenne che il CSM non prendesse misure disciplinari nei suoi confronti per il pasticcio Consip infatti butoh Cocco riuscì a uscire indenne dall'azione disciplinare nonostante le accuse fossero molto circostanziate
Secondo quello che dice Palamara
Ovviamente la la ricattabilità di Legnini
Fu l'elemento che indusse
Il presidente il vicepresidente del Consiglio sopra la magistratura di traghettare l'uscita le Exit Strategy
Di vudù Cocco dal dal procedimento di superare è un'accusa un'illazione molto grave ovviamente
Sentiremo se Legnini risponderà nei prossimi giorni però è contenuto in questo libro che farà discutere e quindi ve la segnalo come farà vi fa discutere l'intervista molto interessante
Di Giandomenico Caiazza
Sull'inchiesta calabrese che ha visto protagonista il PM Gratteri Gratteri un totem ma se lo critichi sei U un nemico della legalità scrive
Caiazza ha un'idea anti istituzionale del ruolo della Pop procura Santa Lucia non può condividerla per questo gli chiediamo di intervenire
La difesa dell'autonomia dei magistrati vale solo per i pm o anche per i giudici questo l'appello di Caiazza alla alla procuratore generale al Presidente chiedo scusa dell'Anm Giuseppe Santa Lucia che
E c'è un passaggio dell'intervista presidente Caiazza il procuratore Gratteri vi ha risposto ma lei non basta perché sostiene che sia stato elusivo come mai
E con l'unico tema che a noi interessa scrive dice
Caiazza e che l'abbiamo sottoposto all'attenzione del CSM dell'Anm
Risiede nell'affermazione gravissima del procuratore di Catanzaro per cui dietro il ridimensionamento delle sue inchieste possano esserci possibili collusioni dei giudici
A me non interessa discutere delle intenzioni
Dietro quelle dichiarazioni di fatto quelle parole si traducono in una inammissibile pressioni sui giudici che dovranno valutare la fondatezza degli ultimi arresti
Ma in generale di tutte le indagini del procuratore Gratteri quindi al di là delle sue intenzioni considero le dichiarazioni di Gratteri un'indebita inconcepibile pressione sulla libera determinazione del controllo giurisdizione giurisdizionale sulle sulle attività
Vi ricordo che queste frasi furono pronunciate da Gratteri
All'indomani del blitz dell'ultimo blitz che tratto indago anche Lorenzo Cesa per concorso esterno in associazione mafiosa Brizzi in Calabria quando Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera
Gli chiese beh le sue inchieste sono un po'a orologeria ma soprattutto vengono spesso smentite
Dal dai Gip del Tribunale di Riesame con le scarcerazioni successive e Gratteri rispose anche queste smentite
Hanno la storia dirà acché col da che cosa dipendono facendo intendere che ci sarebbe un un indagine possibile sua stessa sui magistrati che gli bocciano le sue richieste e questo ovviamente ha suscitato un vespaio di polemiche è una critica serrata
E che Giandomenico Caiazza Presidente delle camere penali gli rivolge oggi dalle colonne del riformista vi segnalo da ultimo
L'appello di salviamo Nastassja l'estradizione sia scongiurata o sospese sa del caso si sta interessando Rita Bernardini del partito radicale e Roberto Giachetti d'Italia viva
Che hanno raccolto l'appello degli avvocati Pina di credito e Fabio parole difensori della donna russa
A nel carcere
Di Sassari reclusa Anastasia
Che credeva madre di una bambina di sette anni pronta per essere Presa dalle autorità russe e spedite in luoghi detentivi dove potrebbe andare incontro anche alla morte ogni minuto potrebbe essere troppo tardi
Il governo italiano come ha raccontato il dubbio grazie alla denuncia degli avvocati
Ha concesso l'estradizione richiesta dalle autorità nonostante che sia anche stata minacciata da un importante politico aderente al partito di Putin
Una concessione ad occhi chiusi come denunciano gli avvocati senza nemmeno vagliare il fatto che si lei è sottoposta ad atti persecutori è un procedimento che non assicura il rispetto dei diritti fondamentali in violazione della Convenzione dei diritti dell'uomo
Il caso di Anastasia ceca Eva
E comunque sto segnalazione noi concludiamo la nostra assegna stampa solo il nove il dieci la giornata ci dirà quale sarà l'evoluzione della crisi e non la commenteremo domani mattina alle sette e trentacinque sempre sulle frequenze di radio radicale buona giornata a tutti
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