L'intervista è stata registrata martedì 12 maggio 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Decessi, Giorgiana Masi, Partito Radicale.
08:30
15:00 - SENATO
8:30 - Parlamento
14:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Senato della Repubblica
15:00 - Camera dei Deputati
13:00 - Roma
15:00 - Roma
9:00 - Roma
9:30 - Roma
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Pensiamo a ponte Garibaldi esattamente nel luogo dove dieci anni fa fu assassinata Giorgiana Masi ci sono dei cartelli del partito radicale della gente che si è separata qui davanti anche la lapide che è stata messa per Giorgiana Masi e c'è una corona del partito radicale a Giorgiana dieci anni dopo controfirmata dal Partito radicale dei compagni con dei cartelli dodici maggio settantasette dodici maggio ottantasette una strage
Di verità ecco vorrei partire da questo con Adelaide Aglietta qui a ponte Garibaldi
I capelli dicono una strage di verità mi pare questo a questo punto sia il punto fondamentale e quello che scrive anche
Partito ieri non solo è stato ucciso Giorgiana Masi dieci anni fa ma non non si vuole non è che non si riesce non si vola fare giusti non si può fare luce su quanto avvenuto è stata sepolta alla verità dall'allora ministro degli Interni Cossiga
Nonostante le testimonianze che comprovava hanno altra verità da quella fermata in Parlamento e purtroppo la verità poi non si è voluta fare sappiamo tutta la storia del processo insabbiato annullato
Infatti
E credo che queste avresti un buco oscurò nella vita del Paese e fino a quando non sarà rimossa e non verrà fatta trasparenza nel ovviamente considera un
Un elemento di tardività ecco una cosa allucinante che queste fotografie che
Fanno vedere questi poliziotti che sia autonomi queste prove
Provati Issime di
Delle infiltrazioni che ci furono e di chi cercò la provocazione il morto in quegli in quegli scontri continuano a girare ormai criticate da tutti questa tutti ormai parlano di Giorgiana Masi uccisa dal gossip dalla cosiddetta
Servizi dell'ordine tutti parlano di queste foto che sono poliziotti travestiti da autonomi erano state queste niente nonostante queste niente del resto credo che anche la strage di piazza Fontana si sappia tutto e tutti parlano ma non
Sì anche sulla strage di piazza Fontana non è stata fatta verità in realtà i giochi torbidi di provocazione che furono fatti in quegli anni mentre per altro verso cresceva il terrorismo e incrementava non c'è puoi anche propri passa già la clandestinità dei giovani operazioni successive anche come sette aprile eccetera devo dire per Giorgiana Masi e la stessa cosa la verità si sa i poliziotti travestiti da autonomi armati io li ho visti per prima perché li ho visti in parte in da piazza Navona venti persone con la rivoltella la cintola più o meno nascosta vesti di Jared o non dà forza dell'ordine da poliziotti hanno da autonomi proprio nella divisa classica di allora la verità è conosciuta all'fotografie si sono la gente sa perché è morta a Giorgiana Masi
E perché si è cercata a strati in quei giorni ma una verità giudiziaria su questo fronte non si riesce ad ottenere tanto meno una verità parlamentare Ionta settanta no all'ottantatré Fui per due anni e mezzo tre mi ricordo presidente del gruppo credo che non ci sia stata quasi conferenza dei il gruppo in cui non abbia chiesto la commissione d'inchiesta parlamentare monocamerale sulla morte Giorgiana ma questo tessuto interrompo
Nel servizio di ricostruzione di quel degli di quello che è avvenuto il dodici maggio tra l'altro si conclude con una tua dichiarazione azione grazie del partito radicale Letta te che diceva non ci sarà momento centrale di gravità nel paese in cui ogni deputato radicale non ricorderà e non farà ricordare quanto avvenuto in questo dodici maggio ecco di fatto però che spazio ci sono ancora per poter tentare perlomeno di percorrere una strada e possa portare a
Verità anche dal punto di vista parlamentare
Beh io non lo so probabilmente adesso andiamo alle elezioni credo che è un impegno dei prossimi e lei dei i nelle liste con una rosa nel pugno di nuovo e nuovamente debba essere la Commissione inchiesta su quanto attende il dodici maggio del settantasette a Roma perché credo che questo sia un elemento necessario una verità da cui qui stare per tutto il Paese e quindi credo che questo possa essere un impegno che fin d'ora ovviamente non lo posso dare io ma insomma ma che fin d'ora io come radicale mi sento di proporre ai prossimi eletti del partito ringrazio
Abbiamo fidarsi di parlare con Adelaide Aglietta per cercare di ricostruire un po'di giorni soprattutto quanto non è stato fatto a quel giorno giovane che tu presente
A questa oggi alle quattro qui a ricordare Giorgiana Masi lo rifaremo tutti insieme questa sera alle diciotto a piazza Navona dicevo con una pala d'aria che la cosa incredibile ecco che a dieci anni di distanza non un passo nulla sicuramente è stato fatto preparare la verità nel momento in cui poi diciamo che determinate fotografi determinate prove che spesso mancano in tante altre occasioni questa volta sono veramente
A davanti a tutti ormai tutti parlano e fanno vedere queste fotografie dicendo e chi erano queste persone che poi hanno anche portato alla morte Giorgiana Masi
E il paradosso degli oggettivamente perché
Oggettivamente quel giorno i non violenti furono assimilati agli assassini
Ai rivoltosi oggettivamente il sottosegretario agli Interni let ieri al ministero dell'Interno mesi dopo dichiarò
Che la polizia non aveva sparato e soprattutto quello che tu adesso ricordi oggettivamente una certa magistratura ha fatto luce ovvero ha coperto mai con
La menzogna di Stato la verità di quei giorni
Sono i paradossi di quel dodici maggio settanta s'sette di una data che
Siccome nelle reale nell'immaginario collettivo era giorno di speranza di liberazione di alternativa e anzi l'unico giorno di vittoria strappata alla quarantennale egemonia è arroganza del regime democristiano quel simbolo è quella data doveva trasformarsi scientificamente fu fatta trasforma
In un giorno di tragedie e di lutto il resto la magistratura alla versione del ministero degli Interni la RAI TV che criminalizza i non violenti sono stati la loro naturale conseguenza credo
è un'altra domanda
Petessi cosa fare che si che si debba fare onestamente di fronte alla totale censura nei confronti del partito radicale ancora lo vediamo in questi giorni nel momento in cui del partito radicale non se ne parla se non tre Creeper finalizzarlo per può lo appunto oggettivamente di fronte dipendenze da questo o da quell'altro partito come possibile garantire ancora seriamente che il partito radicale possa impegnarsi per trovare ancora uno spiraglio per far scattare quel meccanismo apposta iniziare parere qualche verità su questa storia dieci anni di distanza quando per dieci anni nonostante si è stato mantenuto l'impegno di radicali in ogni sede a tirare fuori casa Giorgiana Masi ecco non è stato possibile di fatto tenere una se non il processo agli avvocati che
In qualche modo tentavano di andare avanti su questo processo Luca Boneschi ha avuto un processo per diffamazione se non sbaglio cose del genere
Ma mi pare sì sia giusto legare il problema del
Dodici maggio settantasette della sassi ai georgiana al problema dell'identità
Che per il non violento e tutto
Giesse quel giorno e ritornano alla mente l immagine tantissime
Se quel giorno abbiamo avuto ad un certo punto i non violenti che sentivano spinti una gabbia nella quale qualcuno faceva con loro il gioco del gatto con il topo perché gli aveva intrappolati ed erano disperati non avevano parole sei deputati radicali alla Camera urlavano se Marco Pannella manifesta tutta la sua di l'azione in televisione era perché
I non violenti siano resi conto che era scattato un operazione per colpire un'immagine
Per colpire un'identità per trasformarla per stravolgere
Per fare in modo do in modo come accade in tutt'Italia al giorno dopo che entrando al negozio andando al bar chi conosciuto come radicale non fosse più visto come non violento ma si vedesse scrutare come Co lui che aveva provocato consentito la morte di una giovane vita
E la morte dei georgiana quindi l'immagine dell'equiparazione di costoro agli assassini perché questo era l'operazione fu l'operazione del potere quel giorno brevi per distruggere anch'
Che la forza invece di coloro che magari appunto poteva essere autonomi non autonomi da gente che magari va praticato violenza nei tempi precedente invece era avvenuta questa manifestazione per firmare i referendum per partecipare a questa manifestazione per distruggere tutto quello che dice era ricondotto
Poteva essere riconducibile all'unica cosa che faceva paura in quel momento a regime e cioè l'Italia del tredici maggio settanta può
L'Italia dei cristiani della gente di destra della gente semplice ragionevole l'Italia dei Comunisti d'Italia dei socialisti che
Aveva strappato questa grande vittoria civile alternativa pacificamente
Aprendo la possibilità di una svolta il potere non aveva paura delle P trentotto non aveva paura degli scontri non aveva paura delle Biglia dei bulloni dei terrorismi rossi o neri
Che in quegli anni tanto più imperversavano il potere non aveva neanche paura non ha mai avuto paura delle grandi manifestazioni o sindacalista e oceaniche o pacifiste ocean amiche o antinucleari oceanica non era questo che temeva temeva quell'Italia alla quale poche centinaia di radicali non violenti avevano saputo dare volto e voce
Per la prima volta in quarant'anni battendo
Quarantennale egemonia democristiana e quindi quel giorno bisognava assimilare la data della possibile alternativa Haddad ha una data di morte e trasformarlo in un giorno di tragedia e ridurre i non violenti i radicali che stanno raccogliendo altri referendum erano impegnati nella loro campagna ridurli agli autonomi ai violenti ridurli ridurle all'immagine la P trentotto del resto pochi mesi dopo sarebbero dagli schermi televisivi avremmo ascoltato gli speaker che ricevano i i radicali in parlamento come le Brigate Rosse fuori questa fu l'operazione del dodici maggio del mille novecentottantasette e quel giorno fu coabitano sentita ora è vero che il per un non violento la difesa dell'identità e tutto e anche in questi giorni la difesa e la nostra indica e tutto perché la il de la la sola arma che noi abbiamo e quella di tentare
Di fare in modo che la nostra identità sia conosciuta completamente correttamente
Ma per il resto nel del Nale della morte dell'assassinio di Giorgia
Va detto che per noi ricordare non può mai voler dire vendicare
Ma proprio perché per il non violento e non violento
Deve saper ricordare senza
Senza che questo significhi vendicare
Beh allora però mi sento di dire che il non violento e capace di impegno per la ricerca della verità
Ed è capace dibattiti hippie tenace sino a che giustizia e verità non saranno fatte che i potenti violenti
Dei quali potenti violenti non sono capaci ed è questa la sola promessa che noi possiamo fare e che dobbiamo fare in questo dodici maggio mille novecentottantasette ben sapendo che l'assassinio di Giorgiana
E forse la più grave ferita aperta nella nostra storia forse l'unica grave ferita ancora aperta ancora non rimarginata nella nostra storia di non violenti di questi ringrazio
Bancarelle faccio ritorna qui dieci anni dopo la la morde Giorgiana Masi dopo aver vissuto direttamente anche lei come Adelaide Aglietta Emma Bonino Marco Pannella Maroni quei giorni quindi piazza Navona e di quanto avvenne internet grazie a una terapia ponte Garibaldi e come si sente oggi un cosa cosa prima di venire
Stamattina sono stato a sentire nella rievocazione di radio radicale era appena rientrata da un tiro che avevo fatto a Taranto assolute
Così tante cose nel tempo si affloscia non non certo all'episodio di Giorgiana Masi ma il corso dalla giornata si e quindi rivive sul risentirlo atto per atto momenti delle mie testimonianze ricordarmi di quando era stata completamente resa dalla da i gas per cui non riuscivo più a ragionare c'è una pratica tremenda rendermi in piedi e poi più tardi invece dopo che mi sono ripresa sono venuta qui e sono stata all'ospedale questo che c'è qua e non si è mai nominati dalla regina Margherita dove c'era Giorgiana Masi di cui non si riusciva avere notizia dicevano che non era ancora morta che era già morta attento e poi lei sono andata da un'altra parte dove c'era il giudice Santa Croce che cominciano a fare i primi interrogatori SV lui carabinieri e sulla polizia anzi sempre nell'atrio dell'ospedale
E allora ho chiesto di parlare col giudice Santa Croce in quanto io ero stata testimone dei fatti delle vicende e lui mi ha fatto io gli ho fatto dire che ero lì e che ero pronta a fare una testimonianza lì mi ha fatto rispondere che va bene poi vedremo la manderemo chiamare noi devo dire con molta sufficienza e siccome tutto il giorno telegramma trattati a pesci in faccia la cosa non mi ha meravigliato anche se è stata credo una delle giornate
Le sprezzanti più angosciante della nostra esistenza politica e ben dieci anni da possiamo acqua guardavamo ora questa gente questa dove detiene il tre dozzine dei radicali
Sempre
Presenti sempre con i loro cartelli e sempre con la tenacia e con la volontà
Di sempre ma siamo solo noi in realtà la popolazione non sanno ricorda i giovani non ne sanno nulla
E e il problema secondo me è proprio questa assurdità questo non vollero ricordare non vollero darsi coscienza delle cose e dei problemi della pesantezza questa situazione stamattina riascoltando la revocazione ha sentito anche gli interventi che Marco ha fatto in aula dove io non ero perché io ero in piazza avrei dovuto essere se mai avessero in piazza e e le risposte di Ingrao e davvero la testa questa sordità questo non voleva sapere questa la famosa storia delle tre scimmiette non parlo non vedo e non sento
Che è la nota dominante allora come oggi quando la realtà e dura quando la realtà dimostra che i problemi sono grandi che non si ha il coraggio di affrontarle che si preferisce ignorarle ancora una volta si dimostra che come dieci anni fa siamo in periodo di repressione San il periodo in cui la realtà non deve essere conosciuta dalla gente e in cui noi ci sentiamo profondamente coinvolti proprio di fronte a questa durezza del reale vi è necessità di cambiare le cose ringrazia
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