"Cinque delitti imperfetti" presentazione dell'ultimo libro Claudio Fava (Mondadori)

Signore signori buonasera ben tenuti a questo pomeriggio culturale pomeriggio culturale che verrà dedicato all'ultimo libro di Claudio Fava dal titolo cinque delitti imperfetti
Prima di presentarvi i nostri graditi ospiti gradirei ringraziare la nobildonna signorina cappellani Margherita per averci concesso l'uso di questo
Ma il mitico giardino grazie
Bene allora alla mia sinistra abbiamo Antonio Roccuzzo giornalista al centro il motivo Claudio Fava a sinistra Ennio Remondino giornalista bene ora io dopo aver detto queste pochissime parole passo subito il microfono ad Antonio Roccuzzo
Sì
Sì e finché la presentazione di una decina di minuti agile così da non annoiarvi no scherzo cerchiamo di fare una cosa quanto più agire sia anche perché insomma in tondo
Più che degli intellettuali siamo dei dei cronisti e quindi la cosa che anche leggendo questo libro di Claudio ci ha incuriosito sia me che Ennio credo
Un po'il suo lavoro come la sapete questo libro che nasce da un
Da una precedente inchiesta televisiva che è andato in onda su Canale cinque
Diciamo che è un prodotto moderno uno se un prodotto si deve sinergico con questi signori si direbbe in un termine moderno Claudio conosciute tutti quindi non c'è bisogno assolutamente di fare presentazioni e che sarebbe un po'retoriche soprattutto perché io come sapete forse il abbiamo molte cose in comune anche sul piano della memoria con Claudio insieme anche drammatiche anche belle
Che abbiamo fatto insieme qui professionalmente siciliani storia inutile ripercorrerla per qui viene un po'anche difficile come dire non non mi va di fare il presentatore di Claudio e presentano del libro ho letto il libro è un libro che come al solito nella buonissima tradizione che proviene dalla dal migliore giornalismo investigativo da una parte ma più che investigativo narrativo
La nostra scuola come dire quella cui quella di Pippo Fava nella sostanza
La cosa che mi ha colpito molto che apprezzo molto di questo libro come degli altri e Claudio scritte questo
E questa forma moderna no abbastanza sconosciuto norma nel nostro giornalismo soprattutto di narrativo che è quello di mettere sempre al centro di qualsiasi storia un uomo che come forse molti di voi sapranno è come dire la miglior scuola anche americano quello che si dice un uomo una storia
è partire da questo qualsiasi storia si racconta e si costruisce intorno a un uomo in questo caso si tratta ovviamente di cinque storie drammatiche
La prima cosa che vorrei chiedere a Claudio
è proprio questa questo libro parla di cinque persone che hanno un comune destino la mostrano la morte per aver esercitato in qualche modo fino in fondo senza nessuna mediazione il proprio mestiere il proprio lavoro
Un un militante di sinistra che fa Peppino Impastato che fa il la denunzia civile su una piccola radio alternativa di un ma in un paesino alla fine degli anni settanta un paesino non qualsiasi cinesi la patria di don Tano pulp Badalamenti
E
Così come in altri casi dice la verità in in solitudine la racconta la grida uno sbirro tra virgolette come si dice Boris Giuliano che fa il suo lavoro fino in fondo senza nessuna nessuno sconto nei confronti dei potenti in cui si imbatte sono potenti di altissimo livello un portaborse la miglior figura di portaborse
Che negli anni cinque parlo dell'ex sindaco di Palermo
Giuseppe Insalaco che negli anni Cinquanta fa il segretario di un ministro degli interni Restivo e poi fa tutta la carriera dentro
La l'amministrazione pubblica e poi come portaborse politici un sessantottino Rostagno voi conoscete che dall'India c'è da Milano dal Macondo
Poi sbarca in India e poi a Trapani a fare quasi il missionario tra virgolette per continuare la sua battaglia politica civile di liberazione
E un giudice un giudice non un giudice il giudice no Giovanni Falcone che tutti sapete ecco che cosa mette insieme qual è qual è il filo rosso
Che mette insieme queste cinque storie così diverse dal punto di vista dell'esperienza personale soprattutto qual è l'imperfezione otto è chiamato il libro Cinque delitti imperfetti qual è l'imperfezione che li mette insieme
Ma già il colore del filo in qualche modo un un doloroso presentimento un filo rosso sono cinque storie di di morte
Ma in realtà non sono tenute insieme da questo destino comune sono tenuto insieme dal una sensazione che io rispetto a queste cinque storie ma rispetto a tutte le altre storie di mafia a tutte le storie di mafia e sono concluse anche tragicamente con la morte
E c'è l'assoluta normalità di queste storie
Che un passaggio si è particolarmente delicato
Perché siamo portati più fuori dalla Sicilia che in Sicilia immaginare ad attraversare a vivere queste storie la memoria di queste storie come storie assolutamente anormali lontane da noi epiche fantastiche di una diversità di una grandezza di un eroismo di un martirio che non appartengono alla quotidianità della mostra la nostra vita del nostro confronto quotidiano delle nostre cronache e questo secondo me è un grosso errore di di impostazione di analisi che in questi anni spesso è stato ripetuto sulle vicende degli anni di piombo siciliani
E diventato anche un alibi perché ritenere Giovanni Falcone al portatore di una storia assolutamente diversa da quella di tutti gli altri giudici o la maggior parte di altri giudici
Ritenere Mauro Rostagno un uomo diverso perché eroi perché
Vola più in alto perché ha più coraggio perché ha un destino irrimediabilmente segnato dalla sua personalità
Ritenere Boris Giuliano un poliziotto diverso dagli altri poliziotti perché ha più temperamento più lucidità perché fa qualcosa che soltanto lui avrebbe potuto fare ritenere la stessa cosa questa forte diversità
Anche di Giuseppe Insalaco il primo sindaco di Palermo pentito mostrate fosse il prodotto di quella cultura di potere mafioso che imperava Palermo dieci anni fa fatto Irene Peppino Impastato
Portatore di una drammatica diversità lui che da solo si ribella contro la cultura la mafia l'Inter la sua stessa famiglia questo è un errore
Perché l'altr'anno siamo di fronte a cinque storie normale di normale ribellione di normale senso dello stato di normale culto della legalità l'elemento di anormalità che poi traduce queste storie in Martino in morte
E quello della solitudine
Ma la solitudine non è qualcosa che queste persone hanno aggiunto alla loro storia e qualcosa che altri hanno sottratto alla loro storia
Peppino Impastato muore perché solo perché solo perché è stato lasciato solo anche dalla sinistra ufficiale perché in paese questa sua battaglia contro la mafia l'interno la sua stessa famiglia contro un boss mafioso che passeggia in piazze che da quella piazza gestisce traffici del rovina fra la Sicilia e l'America e gestisce gli appalti del Comune di Cinisi sotto gli occhi di tutti alla luce del sole ed è l'unico a dire quello che tutti sanno
Allora a raccontare i nomi e le impresa i misfatti che tutti conoscono neanche quando muore Peppino Impastato è solo difficile
Fare un volantino in cui si si celebri la morte di un militante di sinistra ammazzato dalla mafia bisogna avere molto più pudore molta più attenzione allora alcune parole saltano dal volantino
Che i compagni del piccino di Palermo preparano per la morte di questo giovane sconosciuto non è più il compagno impastato ma il giovane Impastato non è più un delitto di mafia ma c'è bisogno di indagare in tutte le direzioni
E la solitudine la dimensione centrale anche dalla vicenda di Mauro Rostagno il quale non aggiunge nulla in più a quello che il mestiere di giornalista richiede
A un cronista di trattare un cronista di qualsiasi città di provincia raccontare essere testimone essere presente essere consapevole di ciò che sta accadendo
E ci sono altri che hanno sottratto a Mauro Rostagno e che lo hanno lasciato solo ci sono gli altri giornalisti siciliani ci sono gli altri cronisti di Trapani ci sono i corrispondenti dei quotidiani siciliani ci sono le televisioni di Trapani che hanno scelto
Di voltarsi dall'altra parte allora questo lavoro quotidiano metodico semplice
Senza scopo e senza ansia di verità ma di quotidiana documentazione di quotidiana testimonianza
Una telecamera in spalla un microfono in pugno raccontare una città allevata nella cultura del Silenzio diventa una irrimediabile solitudine a solitudini Giovanni Falcone
La sua normalità ma in questa normalità questo elemento forte calo contro estinguere agli altri che la solitudine l'uomo che alla fine si trova incontro si trova
A la certezza che il suo destino non sarà
Deciso da coloro che sono da sempre i suoi nemici storici i mafiosi capiclan i capi bastone le cosche criminali Palermo
Ma in qualche modo sarà deciso da coloro che dovrebbero combattere accanto a lui da coloro che rappresentano pezzi di quello Stato per i quali Giovanni Falcone si è battuto e per i quali rischia la vita
A soli Today Falcone e la sua fuga da Palermo quando capisce che il processo di delegittimazione ormai in corso che quelle anticamera cui è costretto
Per essere ricevuto dal suo superiore del giudice in merito
O quel fascicoli che si ammucchiano sulla sua scrivania perché è giusto che anche lui ha deciso il suo capo si occupi di scippi di rapine ogni giorno gli arrivano i suoi dieci quindici fascicoli inchieste su scippi e rapine affinché tutti si occupino di tutto
Questa continua delegittimazione che diventa poi anche la solitudine personale
I vecchi amici qualcuno dei vecchi amici che per invidia per debolezza psicologica per fragilità per eccesso di narcisismo decide di diventare suo nemico nella storia per le votazioni al Consiglio sulla magistratura lo conferma e con la fine ciò che tiene insieme queste storie
E ciò che altri hanno costruito attorno a queste storie la solitudine di queste persone
E le tiene insieme
Anche il fatto che non ne parliamo questo vuol dire per menti Cinque delitti imperfetti il fatto che oggi
Posso scrivere un libro su queste cinque storie il fatto che a quattordici anni dalla morte di Peppino Impastato Peppino Impastato venga ricordato e vengano ricordati i nomi dei suoi assassini e venga ricordata la ragione della sua morte
Il fatto che tutto questo oggi non sia soltanto come dire oggetto da museo da contemplare ma che sia anche ragione di
Di indagine di analisi di memoria di riflessione questo vuol dire che sono sicuramente imperfetti questi cinque le liti come credo in definitiva visioni perfetti tutti
I delitti rimase che sono stati consumati in questi vent'anni in Sicilia e fuori dalla Sicilia perché di tutti anche se frammenti è rimasta invita una memoria
Ed è questa memoria alla fine il filo rosso più denso più forte più robusto che tiene insieme tutte queste storie
E che permette di raccontare all'interno di uno stesso libro all'interno di uno stesso viaggio in Sicilia Pastore di Peppino Impastato morto di terza serie
E in fondo alla Sicilia un punto nero di cui pochi
Colori si ricordano che alla morte di Giovanni Falcone che un eroe
Sulla cui sulla certezza del cui martire delle cure a giorni
Nessuno ha dubbi in tutto il mondo alla fine ciò che unisce questo morto sconosciuto
E questo grande giudice che ha rappresentato per molti anni l'emblema lotta contro la mafia e il filo della nostra memoria il fatto è questa nostra memoria possa continuare o stante questa ansia e normalizzazione cui pare poi magari parleremo
Più avanti possa continuare a sopravvivere credo che questa sia la ragione per cui questi delitti sono imperfetti
Per porre la domanda Claudio debbo fare una notazione personale io ho seguito le vicende siciliane le vicende che riguardano
La parte giudiziaria dalla vita siciliana in particolare dall'ottantacinque al novanta
In maniera abbastanza puntuale negli ultimi quattro anni ottenuto rapporto con le con la cronaca drammatica della vita di questa Regione leggendo nonno per motivazioni giornalistica diverse potuto più seguire il filone delle grandi inchieste di mafia dei grandi avvenimenti che negli ultimi quattro anni sembravano aver squarciato alcuni misteri mi sono accostato dunque al libro di Claudio
Attendendo mi quello che Claudia sino a ieri aveva prodotto cioè giornalismo d'alto livello
Molto puntuale molto mirata in grado di di svelare in linea di massima
L'impatto è stato stupefacente nel senso che questo libro di Claudio credo che si vede molto poco non è un'inchiesta giornalistica quindi ho scoperto un aspetto dalla personalità di Claudio
Che mi mancava non perché non sapesse i nella sua capacità di raccontare ma mi sono interrogato sembrava quasi e so che questo libro viene dopo una ricerca ed un'inchiesta di documentazione di testimonianze per un'inchiesta giornalistica che lui ha fatto
Per Canale cinque ricordo che avevo visto con le trasmissioni molto interessanti molto belli alla fine quindi è una ricerca il frutto una riflessione sua su una ricerca giornalistica venuto il dubbio non è che oggi in Sicilia o comunque in Italia
A parlare
Dei grandi misteri
E dei
E delle questioni ancora irrisolte il problema mafia sicuramente uno di questi
Non c'è più spazio per l'inchiesta giornalistica che non è forse il momento in cui
Le rivelazioni sono tutte giudiziarie le rivelazioni sono tutte
Affidate agli organi dello Stato
Quel giornalismo curioso che ha segnato un passaggio che è stato determinante in una certa fase oggi non serve più e Claudia C dalla strada il momento di riflettere
Cioè siamo in un momento di riflusso per rivalutare è un dubbio la preoccupazione non so se la domanda è chiara già una risposta
La trasmissione credo curato con Marco Risi aveva un obiettivo molto più divulgativo di questo libro
Ed era molto più legata anche ad una cronaca
Documentata spiegate elementare dei fatti con alcuni elementi di di analisi forte
Ma che erano la cornice nella quale posi sviluppava la storia la cronaca questo libro realtà e poco un libro sulla mafia ed è molto un libro sui luoghi sui personaggi sui testimoni anche sugli aspetti secondari sui dettagli
Di cinque anni di cinque storie di mafia di quindici anni rimase
Ed è anche se mi consentite un mio percorso attraverso queste cinque storie per trovare
Elementi di di comparazione di misura anche della della mia storia della nostra storia e per tentare di capire come questo filo rosso alla fine tutto tenga e tutto raccolga
Dentro di sé in questo senso
Non ci sono verità giudiziaria non ci sono scoop giornalistici c'è un'ansia forte
Di dettagli in quelle tali che spesso sfuggono a questo giornalismo
Sì che consuma rapidamente i tempi ha bisogno quindi ridare informazioni rapide facilmente percepibili facilmente memorizzare video invece ci sono alcuni dettagli alcuni passaggi umane
Sono essenziali per capire perché queste storie sono accadute perché sono accadute tutte in Sicilia e perché sono tutte storie di delitti impuniti allora il libro si apre con questa immagine che per me e determinante per capire che cos'è la Sicilia
Ecco se questi rea di contiguità di cui spesso si parla in termini giudiziari si apre con questa immagine
Di cento passi di cento secondi che separano acidi sino a casa di Peppino Impastato alla casa di Gaetano Badalamenti
E che io ho misurato contato cento passi cento secondi fra la casa del carnefice la casa della sua vittima io credo che soltanto in Sicilia esista questa capacità di di sintesi a volte di grande confusione
Né i luoghi né gli spazi né i tempi fra le ragioni della vita è quella della morte per ragioni delle vittime quelle dei loro carnefici soltanto in Sicilia può accadere quello che accade a Palermo
Dove nell'arco di un quadrilatero di condomini sono morte una dozzina di persone e se si fa questo giro a piedi al dei sessi va al di là dell'emozione un po'macabra di contare le lapidi e di sostare sulle parole di queste lapidi uccisi si capisce che cos'è stata la violenza è una città come Palermo la capacità di condensare sì tutta in quel quadrilatero di cemento e scoprire che lì no more soltanto il sindaco Insalaco ma anche il giudice Chinnici anche il poliziotto Boris Giuliano anche il medico Bonsignore anche il commerciante Libero Grassi e così molti altri con loro e che questa violenza continua in qualche moda pervada atta ad essere presente
In questo quadrilatero di cemento perché ci sono i vivi ci sono i sopravvissuti fra una lapide l'altra tu poi
I segni dell'esistenza di sopravvissuti
Dalla garitta di cemento dalla camionetta dei carabinieri ai soldatini col fucile con la baionetta innescare innestata da una serie di elementi ti fanno capire che la violenza può continuare a colpire all'interno di quello stesso quadrilatero
I condomini palermitani ecco questi sono dei passaggi importanti per capire che cos'è accaduto in questi quindici anni
Importante capire come la violenza sia stata una cosa molto più quotidiana molto più normale molto meno cinematografica molto meno spettacolare
è importante capire come al di là delle grandi violenze si siano consumati in questi anni molte altre piccole piccole da un punto di vista della dell'informazione dell'impatto ma durissime violenze
Di cui a volte vacilla la memore allora io ho voluto raccontare la storia di Giovanni Falcone confrontandola incrociando la con altra storia assolutamente sconosciuta ma che è profondamente collegata quelle Giovanni Falcone che quella l'agente di polizia
Una ragazzo di ventisette anni ammazzato assieme alla moglie pochi mesi dopo l'attentato all'Addaura una omicidio rapidamente archiviato si dice cause d'onore delitto passionale
Un fidanzamento spezzato dieci anni prima e per il quale oggi presentano il conto e rapidamente viene archiviata e poi invece si scopre si scopre perché qualcuno vuole che si conservi memorie dubbio su questa vicenda che realtà questo poliziotto di provincia non era soltanto un bravo ragazzo di un commissariato ma era utilizzata anche in alcune indagini particolarmente delicate
E probabilmente una di queste indagini aveva portato a interrogarsi su che cosa fosse veramente accaduto all'Addaura la villa di Falcone
E chi fosse realmente il responsabile di quell'esplosione se soltanto la mafia accanto alla mafia ci fossero state anche altre coperture alla fine
Sulla vicenda di questo poliziotto che forse è stato lui stesso complice o forse Statella stava tentando di capire una verità scomoda per troppi si innesca questo procedimento rapido prima la violenza e poi l'oblio
E la memoria di questo ragazzo resta mentre allora Giovanni Falcone resta nella memoria di ciascuno di noi perché e Giovanni Falcone la memoria di Antonino Agostino resta soltanto della Bardane capelli del padre
Il quale ti dice io non mi taglio la barba la tre M da tre anni otto mesi e ventuno giorni
Che l'età del mio dolore l'età che mi separa dalla morte di mio figlio domani saranno tre anni otto mesi e ventidue giorni non mi ritaglierò barbe capelli fino a quando non avrò certezza sulle ragioni della morte di mio figlio
Allora capisci che in questo filo rosso ci sono molti nodi molti passaggi molti elementi molti dettagli umani che ti fanno capire
Attraverso che cosa la memoria sia sopravvissuta ma anche attraverso che cosa il potere si sia rigenerato in che modo il potere abbia conservato questa grande capacità di impunità io ho avuto la sensazione di incontrando alcuni potenti che sono rimasti sostanzialmente immuni
Non più al loro posto ma comunque soltanto scalfiti da questo onda di giustizia
Io ho capito perché sono rimasti al loro posto perché la loro impunità anzitutto la loro capacità di arroganza alloro certezza di essere comunque più forti degli altri l'ho capito
Con una conversazione quasi surreale con l'ultimo Cianci Mignano che esiste a Palermo che è un
Vecchio assessore del sindaco Insalaco
E che
Da una conferma anche di alcune non si ipotesi Lombroso cane perché ha la faccia dell'assessore Cianci Minia e piccolo Grasso con la faccia butterà alta con i capelli unti con i baffetti grigi fuma Nazionali senza filtro
E ti parla come ti parlerebbe che avrebbe parlato vent'anni fa un assessore sancì Mignano si chiama Midolo
E quando al termine di una lunga serie di negazioni abbastanza arrogante anche perché erano fatte di fronte a una telecamera quindi sapendo che quelle sue negazione spudorate sarebbero poi andata in pasto ad alcuni milioni di italiani
A finire gli ho chiesto senta Mitolo lei però mi consenta una domanda
Lei non sa che Ciancimino era mafioso non sa se c'è stata un collegamento tra la mafia la gestione di appalti non sa dove la mafia appare meno ha detto che se c'è si nasconde bene benissimo ma un dubbio
Su questo personaggio su quest'uomo su questa dimensione del potere a Palermo che era Vito Ciancimino sulla sua correttezza sulle sue virtù l'avrà mai avuto lunga risposto di fronte a una telecamera con riflettore che lo illuminava affinché molti milioni di italiani conoscesse la sua risposta che in effetti Ciancimino aveva un difetto
Era avaro non offriva mai il Caffé bisognava sempre ricordare di Vito offrirci il caffè allora attraverso un passaggio come questo si si realizza molto più che attraverso
Molte indagini giudiziarie sulla mafia si capisce che cosa è stato il potere a Palermo di che cosa si è nutrito Miceli Crimi
Joseph Micelli Crimi medico piduista che spara alla gamba di Sindona che questo trade unione che lega P due massoneria con le cosche criminali che il grande custode dei segreti di Sindone che da quindici anni grande custode di segreti di sì nonostante sinora sia stato ammazzato siamo stati ammazzati tutti gli altri amici mafiosi Sindone Luís
Né per timore né per eccesso come dire di di narcisismo ha deciso in qualche modo di offrirsi di offrire la propria verità ma non si sottrae nemmeno si lascia intervistare se qualcuno con un po'insistenza lo va a cercare
E io lo andai a cercare lo trovai sapevo che non mi avrebbe raccontato nulla ma sapevo che era una testimonianza importante per fare capire cos'è stato il potere in questi anni il linguaggio del potere la sua faccia le sue espressioni la sua mimica facciale
Nel corso di questa conversazione che aveva anche una una una scena molto bella molto simboli che era nella sala degli degli affreschi di villa Igea con questa ambiente liberti
Un po'come di ambiguo con queste ombre lunghe proiettate da riflettore io e Miceli Crimi attorno a un tavolino cui costruisco in mano a un certo punto tira fuori dalla valigetta che se rapportato un enorme volume
Saranno stati quattrocento fogli dattiloscritti devo pesa sul tavolo con le telecamere che conti doveva riprendere io sento che forse siamo alla svolta della storia della Sicilia perché dicevi Crimi per la prima volta forse perché l'imbecillità o forse perché ormai ha superato gli ottant'anni e quindi vuole in qualche modo consegnare questo segreto prima di ritirarsi per sempre immette sul tavolo questo volume sul quale c'è scritto io e Sindona
Dico ma professore Miceli che mi questore il suo diario del suo limpido il suo viaggio con Miceli CRI con Sindona sì questo è il diario del mio viaggio con Sindona e qui ci sono le annotazioni il re il il diario di tutti gli incontri frequentazioni con i politici che avete incontrato i mafiosi avete incontrato le parole che avete detto quelle che avete ascoltato ce no qui c'è soltanto il diario degli incontri che Michele Sindona abbiamo fatto con le donne
Le ragazzine che abbiamo adescato le giovani prostitute con cui siamo andati a letto in Sicilia in mezza Europa per tre mesi viaggiando insieme
Era un libro che narra realmente scritte che mi ha dato perché lo offrisse all'istante i cieli Crimi sopravvive come questo così come l'avvocato guardarsi che al grande vecchio di Palermo
Che ha attraversato indenne tutte le vicende Guerrazzi per intenderci è quello che è stato considerato vent'anni fa più di vent'anni fa
Il mandante dell'omicidio Julian ancora prima la sta un Senato il mandante dell'omicidio Mattei e poi è stato consigliato il mandante di molti altri omicidi e comunque il consigliori
Di quella fascia intermedia di quella zona d'ombra che si muove tra politiche madre che ha avuto per esempio la famiglia Cassina un'espressione molto forte era l'avvocato dei Cassina
è stato il consigliere politico di buona parte ripresenta Regione Siciliana eppure parlate con lui vi rendete conto che il tempo le accuse i sospetti mi sono scivolati addosso la sua ironia la sua capacità di attraversare indenne tutto questo allora alla fine a me andava raccontare questo
Mandava inchiodare
Vice di crimini o l'avvocato guardarsi su una responsabilità da cui per vent'anni erano riusciti a sottrarsi a me andava a capire in che modo questi uomini fossero sopravvissuti e perché in che modo fossero morti loro avversari
E attraverso quali meccanismi che cosa rappresentava questo filo rosso che univa queste storie e sicuramente questa è una chiave di lettura meno giornalistica
Ma sicuramente una capigliatura e con più intensa più più mia più personale più legata anche a chi legge e chi sente che attraversa queste storie credo che ci sia bisogno di questi ho la sensazione e gli ultimi tre anni sono stati scritti troppi libri sulla mafia pochi buoni molti pessimi sosta riscritti troppi libri sulla mafia perché il mercato non ha bisogno di libri sulla mafia allora il libro sulla mafia e l'emozione facile mozione Facci del diario
Della povera vedo per il diario della
Per fare mi fa piacere che un libraio condivida anche il disagio con cui bisogna vendere alcuni libri io credo che occorra un attimo fermarsi e dire cerchiamo di capire
Cerchiamo di misurare fino in fondo tutto quello che è accaduto non dice recare un'altra mozione di offrire
Al pubblico facile come se fosse un'eterna telenovela cerchiamo di capire anche perché dobbiamo cercare di evitare e alla fine questo Poirier
Il senso di questo mio percorso attraverso questo libro in quindici anni di storia siciliano
Sì questo
E chiaro leggendo in questo senso secondo me non so se sei d'accordo libro che hai fatto assomiglia molto di più molto molto a me anche da questo punto di vista mi mi ricorda molte cose no al libro di di di Pippo di tuo padre
Da da Giuliano Dalla Chiesa è un percorso di quel tipo non ho abbiamo detto tentativo di mettere insieme la memoria personale con la memoria collettiva di raccontare la storia attraverso il proprio vissuto anche no che ha una dimensione dalmatica mente purtroppo molto tipica di questa terra no perché lo tu sei fuori e dentro la cronaca no in qualche modo queste quello che si percepisce moltissimo leggendo questo libro
Però voglio dire una criticano che ti potrà avvenire secondo me verrà da qualcuno un quelle agli dal lettore che legge questa va bene stiamo parlando di un libro che appunto parla un poco da questo contesto libro tradizionale tra virgolette sulla Sicilia non non è detto che sia negativo questo manico e tradizionale appunto perché ripercorre
Tutti i temi diciamo della della anche della buona grande letteratura nostra il tempo di scandito dalla morte no perché rafforza tipica siciliana
La solitudine sulla solitudine della della rivolta no non so come dire no non è mai una rivolta colare corale quest'anno e sembra rivolta individuale che poi semmai dopo la morte diventa collettiva nozze nella migliore delle ipotesi
E tutti questi temi sono tradizionali non non so se se sei d'accordo e se sei cosciente di questo no siccome in realtà il tuo vissuto per intrecciare sempre la cronaca e la sua vita perché nel libro ecco e fare questo no
In realtà tu hai rappresentato la fa il volto uno dei volti negli ultimi anni
Attraverso i quali la gente pensava che questa rivolta potesse diventare collettiva di tutti non soltanto individuale non soltanto l'errore tra virgolette solitario ma una rivolta di popolo che è una cosa sconvolgente non a caso abbiamo parlato un po'pomposamente di rivoluzione no perché era questo il principe era una cosa contraria alla storia siciliana non più un su un eroe solitario che Rizzi rivolta si ribella dicevano hanno ha un potere così assoluto così ramificato ma mutuo di uomini piccolo prima poi un po'più grande le piazze piene no c'è stato questo tutta questa stagione tu
Paradosso dei paradossi una città come Catania dove si dieci anni fa noi
Dicevamo Mascia
A Catania e Drago il principale uomo politico diciamo a coma Catania no volevo ma sono pazzi no
E e questo avveniva tre ore settantadue ore dopo che avevano ucciso tuo padre allora voglio dire questa era la Sicilia dieci anni fa poi improvvisamente tu ha incarnato
La Lotus il tuo volto le tue parole con il tuo impegno politico alla fine hanno incarnato un'altra cosa un'altra speranza non alla speranza che questa cosa qui questa rivolta potesse diventare finalmente collettiva potesse diventare cultura collettiva nonno patrimonio individuale di singoli uomini no
Allora adesso improvvisamente nell'arco di brevissimo tempo sembra quasi che in questo tempo il tuo intervento il tuo libro ritorna di attualità hanno o meglio non è mai uscito dalla storia da questo punto di vista questo problema no
E questa rivolta individuale o collettiva e questa memoria no in tempo di revisionismo in cui si vive di veri sono a tutto allora anche l'Antimafia
Ricomincia dalla dal Dalida i singoli e non dai dal collettivo e viene rimosso tutti questi temi non so
La rivolta e inizialmente sempre individuale
Peppino Impastato muore si ribella soltanto lui la rivolta di Peppino Impastato diventa già collettiva il giorno dei suoi funerali
Perché suo funerali Tano Badalamenti ha deciso andranno soltanto la madre il fratello e i quattro cinque disperati compagni per la sua radio
E invece Funari Peppino Impastato ci sono mille persone e non sono i compagni Radio aut non sono i compagni di Lotta continua ci sono loro ci sono anche loro a c'è gente che non c'entra nulla con Lotta continua
E che si ribella contro questo morto che vogliono far passare per una storia brutta triste un piccolo terrorista di provincia che morto perché stava tentando di fare un attentato e che invece è stato fatto a pezzi con la dinamite
Simulando questo fallito attentato e questa è una verità che hanno scoperto i suoi compagni andando in giro lungo i binari della ferrovia raccattare i pezzi di Peppino che ancora sono sugli alberi fra grande fra le traversine
Della dei binari e poi scoprono è una casupola accanto ai binari una schiuma pietre quella pietra sporca di sangue quel sangue il sangue di Peppino Peppino è stato ammazzato là dentro è stato trascinato sui binari
Gli hanno legato a dinamiche addosso il medico legale dirà che gli hanno infilato un Candotti tramite anche imbocchi così lo hanno fatto apprezzi perché dovevano cancellare Peppino dovevano cancellarne la memoria doveva cancellare il senso della sua lotta i suoi compagni dal giorno successivo alla morte di Peppino erano costretti a scappare o nascondersi complici morali di un terrorista invece tre giorni dopo mille persone sono al funerale di Peppino Impastato
Peppino si ribellava solo la ribellione cresce dopo Peppino la stessa cosa è avvenuta
Per ciascuna di queste vicende le ribellioni sono individuali
Quando si concludono con la morte perché se non fosse in divani non si concluderà ebbero con la morte oppure sono
Ribellioni collettive ma dove in questa dimensione collettiva c'è qualcuno che ha fatto un passo otro che ha una personalità una dimensione una visibilità più alta degli altri per questo comunque
Paga il prezzo per conto di tutti gli altri dopo le rive le le il
Il senso la cifra di queste ribellioni diventa collettiva è stato così anche a Catania
Che dopo la morte Giuseppe Fava questa ribellione diventata collettiva prima la morde la morte Giuseppe Fava era una consapevolezza di pochi intimi una consapevolezza molto elitaria che apparteneva soltanto ad alcuni che avevano attraversato da cronisti
Queste esperienze questa città e quindi sapevano
I fatti di cui si parlava ed altri che avevano se non la consapevolezza la sensibilità di capire che questa città era molto diversa da quella che voleva una magnifici
I siti soliti signori della politica della notizia ma la ribellione anche in questa città comincia nel mille novecentottantaquattro
Il problema è un altro
Il problema è che abbiamo ritenuto hanno fatto credere che questa ribellione collettiva corale avesse finalmente raggiunto il proprio scopo che in qualche modo questa battaglia si fosse consumata avesse definitivamente raggiunto i propri obiettivi che la massa fosse definitivamente sconfitto
E che queste esperienze queste storie la memoria di queste storie potessero essere
Con cortesia e anche con sollievo essere relegate in un grande museo
Che non è una volta all'anno andiamo a visitare ci soffermiamo con animo animo grato di fronte alle lapidi che ricordano da Peppino Impastato impone tutti morti poi usciamo fuori fuori invece c'è altro
C'è la vita c'è un ritmo che va oltre queste vicende quello che è accaduto a Palermo
Per non andare lontano alle lezioni di un mese e mezzo fa ad Antonino Caponnetto esattamente questo
Antonino Caponnetto che l'emblema vivente di questa lotta contro la mafia che l'emblema più puro più autentico perché non ha nessuna
Nessuna discriminante ideologica nessuna discriminante politica perché si è battuto e si è battuto con la sua faccia con i suoi poveri mezzi e continua a battersi o i suoi settant'anni che lì pesano sulle spalle va in giro nelle scuole nelle piazze a raccontare di una di una sfida importante in una battaglia importante
Eppure perde perde perché a Palermo gli preferiscono un neofascista il quale ferisce che lo chiamino fascista perché lui si ritiene
Consapevolmente di essere un'espressione di cultura neo fascista signor Lo Porto era il compagno d'armi di Concutelli ecco la memoria che vacilla vent'anni fa furono arrestati insieme
Spiegarono che andavano a caccia di quaglie con alcuni mitra un paio di bombe a mano e un centinaio pallottole Carone in macchina i carabinieri credettero che sarebbero andati a caccia d'altro nella migliore delle ipotesi
E si beccare un paio d'anni di galera attestare allora hanno fatto carriera tutte e due Concutelli fa l'ergastolano lo porto fra il vice ministro
A Palermo non hanno scelto lo porto perché improvvisamente siano diventati tutti amici di Concutelli è fieramente erano fascisti a Palermo hanno scelto lo porto le stesse persone che poi
Si scappa e l'anno quando passa Caponnetto e che dicono per fortuna c'è uno capo come Caponnetto e che dicono siamo antimafiosi
Siamo antimafiosi ma questa battaglia l'abbiamo vinta
Siamo antimafiosi ma Caponnetto lo ringraziamo per fortuna c'è stato uno convenuto è giusto che si accomodi altrove in un museo
Perché oggi dobbiamo andare avanti dobbiamo di carcere cosa che sono molto più prosaica molto più concrete cento mila posti di lavoro Forza Milan i campionati del mondo e per tutto questo è più utile lo porto che Caponnetto
Questo è il messaggio subliminale che per molte stagioni è stato costruito nelle ultime stagioni è stato costruito in questo Paese che fossimo ma è un punto di svolta che potevamo chiudere un capitolo che queste battaglie erano state vinte si trattava soltanto
Però
Quei per capirci si fa questo e poi queste esattamente il cuore del problema no questo significa anche leggendo il tuo libro questa suggestione io ce l'ho avuta no anche se è bella dal punto di vista letterario però diciamo settimo ci ragiona politicamente e di un disastro ad un certo punto Isa perché vuol dire
Se non capisco male tu stai dicendo che la storia in qualche modo qui rischia di non cambiar mai è un messaggio
Di difficile
Oltre al completo il messaggio
La la battaglia continua il messaggio è questo non abbiamo chiuso un capitolo e chiaro che oggi siamo infinitamente più avanti dell'epoca di Peppino Impastato
Perché quindici anni fa quattordic'anni fa comunque era facile
Ho non era particolarmente difficile camuffare un omicidio di mafia per un fallito attentato perché si trovava ufficiale dei carabinieri disponibili si trova più facilmente un magistrato
Disposta a chiudere un occhio si trovava con molta più facilità una stampa distratta e complice senza che altri si rendessero conto della distrazione dalla complicità di quella stampa che faceva papà passare Peppino Impastato per un terrorista
Morton in un incidente di lavoro oggi è molto più complicata
In quindici anni la storia andata avanti ma non ha raggiunto lo scopo che è quello di poter dire a noi ai nostri figli abbiamo Pinto il messaggio che è passato era questo
Alla fine il senso di questo libro anche se questo libro è stato pensato e costruito in epoche antecedente ma con una consapevolezza che avevo dentro comunque indipendentemente dall'esito del voto perché Antonino Caponnetto che questa battaglia non era dentro
Oggi questo messaggio subliminale abbiamo vinto dedichiamo ci ad altro costruiamo una un'immagine più lieta della nostra vita rechiamo in un museo dolente
Da celebra una volta l'anno le memorie di questo passato ma sono solo memorie e sono passato occupiamoci d'altro accanto a questo messaggio ne sta passando un altro formalizziamo
Normali diamo tutto facciamo in modo che
La situazione torni ai livelli di guardia i punti di garanzia che toccò cinque o sei anni fa quando venne fatto a pezzi il pool antimafia di Palermo quando venne legittimato il giudice Falcone
Quando venne sconfitta
Lavoro che per anni e anni aveva permesso ricostruì alcuni solidi punti di riferimento la battaglia contro la mafia e io mi chiedo per quale ragione non hanno messo
Un candelotto di dinamite o hanno versato una bottiglia di benzina
Sull'auto di questa decina di assessore di sindaci un anno fa
Quando sono diventati i sindaci quando sono diventati assessori perché non l'hanno fatto una settimana dopo quando hanno cominciato a lavorare perché avevano fatto un mese dopo quando nato il primo esempio amministrativo di senso della legalità
Lo fanno adesso lo fanno tutti adesso lo fanno solo adesso solo adesso
Di fanno saltare in aria una dozzina di Houghton e tono bombe a una decina di case solo adesso si rimette bruscamente brutalmente in discussione l'agitazione sui pentiti
Nell'ansia di un di un garantismo a senso unico solo adesso soltanto adesso
Tutti gli imputati dei processi di mafia decidono tutti insieme di ricusare il loro
Avvocati per denunziare in Fania dei pentiti solo adesso perché adesso si può ottenere qualcosa perché adesso il clima e di normalizzazione perché adesso forse esiste ancora una volta
Un interlocutore col quale potere dialogare fino a ieri erano sconfitti i loro padrini però sconfitti anche loro
Dovevano guardarsi le spalle erano stati lasciati soli
Il gioco di Carnevale era stato scoperto era difficile riuscire a setacciare le sentenze a fare in modo che si fermasse a uno dei tanti gradi
Il giurisdizione oggi probabilmente qualcosa è cambiato in questo Paese allora io
Credo che la lettura più opportuna se quella che ha data che ha dato il giudice Di Lello queste bombe questi candelotti tramite questi giochetti da ragazzi perché può versare una bottiglia di benzina sulla macchina o fa un bambino di quindici anni di un paese come San Giuseppe Jato
O fanno adesso perché vogliono una parte intimidire questa gente far capire che oggi sono un po'più soli di ieri dall'altra voglio lanciare un messaggio voglio dire noi siamo sul mercato
Volevo sapere chi è sul mercato assieme a noi vogliamo sapere se esistono dei punti di sintonia in cui si possono saldare i vostri interessi di garantismo e i nostri interessi d'essere garantiti
E di fronte a questo rischio normalizzazione io non dico che
Le cose vanno male che siamo stati sconfitti dico soltanto che non possiamo cullarci che le cose avevamo conquistato erano certezze assolute
Dobbiamo fare in modo che il senso di queste battaglie diventi il senso di una quotidiana battaglia e il messaggio positivo che questo libro contiene
Nella grande
Nel grande realismo che io mi porto dentro quando vivo e racconto storie di mafia e soltanto questo
Noi dobbiamo far capire a tutti che questo capitolo non è ancora chiuso che la battaglia la continuiamo a combattere che siamo consapevoli e questa battaglia una battaglia ancora lunga ma dentro la quale noi ci siamo
E ci siamo fino in fondo
Rispetto a chi vorrebbe farci credere che avendo commemorato il ventitré maggio Giovanni Falcone avendo partecipato a un altro paio di fiaccolate avendo ascoltato con la mano sul cuore un paio di fremente omelie abbiamo fatto il nostro mestiere di bravi cittadini siciliani perché la mafia oggi Lanzillotta la mafia oggi si deve ridurre soltanto alla ritualità della celebrazione io credo che dobbiamo andare oltre la celebrazione
Che non abbiamo che dobbiamo tutelare garantire alcune conquiste che sono anche la storia del sacrificio di Falcone di Rostagno di Orlandi
Peppino Impastato e tutti gli altri che su questo dobbiamo costruire anche la sto dalla vostra battaglia nei prossimi anni
Difficile andare avanti perché siamo arrivati veramente al nocciolo duro si potrebbe concludere qua forse restiamo un attimo sulla problema della memoria però visto che c'hanno suggerito di tenere per un'ora il il microfono l'attenzione e ancora credo che sì è utile restare davvero su questo problema sul problema che ha fruttato adesso
Claudio voglio aggiungere qualcosa sul problema la memoria sul problema
Di certi valori che rischiano di ritornare
Do una notizia in qualche modo anch'io in questo periodo ho provato percorre quei cento passi i di Cinisi
Che separano la casa di Impastato dalla casa di Badalamenti lo sono mai stato a Cinisi ma per un lavoro giornalistico qui in corso che vedrà la luce tra qualche mese se tutto andrà bene ho avuto l'opportunità di chiacchierare alcune volte con l'interlocutore
Diciamo nella storia di cinesi drammatica di Impastato ho incontrato Gaetano Badalamenti
Gaetano Badalamenti e in carcere negli Stati Uniti a una condanna sessantacinque anni avendo la settanta Luís teoricamente via e lì dovrebbe restare
Sino alla fine dei suoi giorni
E il boss dei boss un personaggio che non mostra alcun segno di pentimento rispetto alle sue storie personali pur negando tutte le responsabilità le imputazioni che gli vengono rivolte dalla magistratura
Di fatto questo personaggio per la prima volta accetta di uscire allo scoperto di incontrare un giornalista di parlare descrive cosa esprime e rilancia oggi i valori della cultura Della vecchia mafia
è un'elegia
Lui che fu posato dalla cupola
Perché si opponeva al traffico della droga questo è almeno la leggenda giudiziaria quanto vera sia e quanto può il clan Badalamenti fosse davvero nemico della droga e tutto da accertare questo e il suo disegno allora la vecchia mafia che gara garantiva la Sicilia ordine
Benessere
Una situazione di convivenza meno violenta
Chi ha voluto cacciare via noi è uno dei ragionamenti che fa Badalamenti
E parte di un progetto e componeva destabilizzare rendere diversa la Sicilia buttare nel caos l'Italia allora c'è un parallelo di trama politica dei confronti la vecchia mafia che garantiva
La stabilità che garantiva la la convivenza l'ordine
Minimo di benessere
Parallelo questo progetto di stabilizzazione a chi ha voluto cancellare una vecchia classe politica e oggi rilancia il suo messaggio politico
Ne siamo vittime di una trama noi garantivamo alla Sicilia all'Italia un certo tipo di stabilità un certo tipo di convocazione
Siamo vittime di un'altra
Non ha un progetto politico complessivo non potrebbe essere un progetto politico complessivo Claudia denunciato prima tutta una serie di di valori che vengono considerati non dico superati ma comunque che rischiamo di metterci alle spalle di buttarci alle spalle come acquisiti in realtà non è acquisito nulla
C'è una situazione politica che è mutata sostanzialmente escono fuori questi segnali le bombe da un lato che intimidiscono i sindaci dei piccoli paesi ma dall'altro c'è quasi un arrogante uscita programmatica di alcuni personaggi che testimone ne garantiscano come il vecchio ordine fosse comunque ordine
E posso rappresentare forse domani una prospettiva di sicurezza di sviluppo orientati più verso il benessere meno verso le inchieste meno basso dietrologia e più nella prospettiva di una sicurezza di qualche tipo magari garantita anche da un dal vecchio ordine
Io sono convinto che sia esattamente questo
Il problema questa gente la sta lanciando un messaggio si sta offrendo per garantire in qualche modo per essere una cerniera
Conserva tutela garantisce questo ordine costituito che un ordine in cui alla fine la violenza diventa realmente episodica ma il prezzo perché la violenza torni ad essere episodica e che alcuni meccanismi giudiziari si rivedano
Che alcune normative alcune legislazioni
Vengano in qualche modo riesaminate che alcune costruzione anche di lavoro comune che vanno dal pool di Palermo al pool di Mani pulite di Milano
Vengano in qualche modo riesaminate allora si sta aspettando il segnale i segnali che questo governo lancerà
E che ha fatto capire lancerà al più presto segnali secondo me preoccupanti segnali secondo me gravissime il fatto che la Commissione antimafia che comunque rappresentato in questo Paese
Una sorta di camera di compensazione rispetto alla alcuni silenzi ufficiali alcuni pudori di troppo di un pezzo la magistratura
La Commissione antimafia che ha rappresentato
Perché è stata gestita da una presidenza dell'opposizione quindi si muoveva anche con toni conflittuali spetta che andava al governo ha rappresentato comunque un momento di ulteriore analisi e possibilmente e a volte è stato così in passato anche di verità che si andava ad aggiungere alcune verità un po'scomoda e che erano state tenute da parte o che erano state adeguatamente sottovalutare bene la
Che devono occuparsi della che del controllo della vigilanza
Sull'attività che altri che sono al governo fanno sono state monopolizzato il dalle dalla maggioranza di governo che ha deciso di chiedere riottenere perché hanno i numeri quindi sono in condizione averlo la presidenza di tutte le commissioni anche delle commissioni di controllo anche nelle Commissioni di vigilanza quello che nemmeno i democristiani
Erano stati capaci di fare in un in un guizzo di buon gusto costituzionale avevano lasciato alle opposizioni
La Commissione di vigilanza sulla RAI la commissione parlamentare contro la mafia la commissione parlamentare per le stragi a commissione riforma dei servizi segreti questo elemento di minimo buon gusto è venuta a cadere oggi la commissione
Antimafia viene reclamata dalla maggioranza di governo sono segnali preoccupanti
è un segnale preoccupante che ci riguarda direttamente sul quale io non ho sentito
Questo governo intende battersi all'intendo all'insegna di una recuperata legalità ho sentito alcun procinto pronunciamento alcuna esitazione è un segnale preoccupante riguarda questa città il fatto che il primo deputato
Che sia stato iscritto nell'albo degli indagati
Il primo deputato che ufficialmente ha aperto la stagione e gli inquisiti della Seconda Repubblica dodicesima legislatura è un deputato catanese è stato eletto per Forza Italia nella provincia di Catania si chiama Ilario Floresta il premio per questo suo malinconico primato è stato quello di essere nominato viceministro
Non è questo un segnale preoccupante
è un altro segnale preoccupante che ci fa capire come la tenuta della legalità
Nel momento in cui bisogna lanciare segnali suadenti segnali di disponibilità stiamo sul mercato siamo disposti a trattare è una tenuta minima è una tenuta formale una tenuta puramente e propagandistica abbiamo segnali grati
Che io vorrei in qualche modo offrirà la riflessione del ministro Maroni lui in qualche modo si presenta anche all'interno di questo governo a rappresentare dentro il governo
Un momento di ancor maggiore legalità di vigilanza rispetto agli eccessi di una vecchia destra rispetto alle alle accelerazioni di quest'ala liberista e Maroni ministro riterrei bene a Palermo offrì la sua solidarietà a dire che questo governo si si batterà senz'altro si batterà non ha avuto una parola
Per denunciare un fatto che noi da siciliana riteniamo oggettivamente gravi che il primo deputato inquisito della dodicesima legislatura venga rapidamente sul campo promosso mostrate sia assolutamente sconosciuto a viceministro e che fa presumere che dietro ci sia altro che ci sia una ragione di come dire di i vecchie promesse di vecchi debiti di gratitudine e grave che la prima intenzione del ministro di Grazia e Giustizia
Dopo avere ricevuto un dignitoso rifiuto da parte del minimo della giudice Di Pietro entrare a far parte del governo comunque a lasciare
A sua funzione il suo lavoro di magistrato e grave che la prima cosa che il ministro Biondi detti alle agenzie
Sia una dichiarazione regalata a Di Pietro che Di Pietro faccio il giudice che si occupi dei suoi processi nel momento in cui Di Pietro aveva detto una cosa che tutti i giudici
Non soltanto quelli del pool di Mani pulite a Milano ma tutti i giudici di questa Repubblica e tutti i cittadini cosciente consapevole sta Repubblica afferma che non vogliamo tollerare un colpo di spugna che non possiamo tollerare
Un colpo di spugna che sotto le forme di un'amnistia cancellerebbe colpe colpevoli per il passate quando Di Pietro
Si fa come dire garantire espressione di questo dubbio che un dubbio legittimo consentite non dubbio legittimo che abbiamo perché il colpo di spugna
è un tentativo che tarda per due volte già nella scorsa legislatura è stato portato avanti dal vecchio governo e perché ci sono state alcune indicazioni alcune disponibilità alcune così un clima che fa capire che si può anche studiare il ricorso un'amnistia che serva a chiudere definitivamente il conto compassato e aprire questa grande stagione politica morale per l'Italia lo ha di fronte a questo dubbio è giusto è normale
Che sia il giudice Di Pietro che ha deciso di continuare a fare il giudice tra indagini in corso e sono indagini pesanti che riguardano peccati di quella Prima Repubblica e dica noi non vogliamo ammessi e l'Italia non accetterebbero ammissibile grave
Che il ministro di Grazia e Giustizia scelga quella frase
Per uscire pubblicamente dichiarando
Il giudice faccia il giudice Di Pietro stia al suo posto sono segnali
Significativi sono segnali di un clima che è cambiato Sacha aveva inventato una parola bella perché è una parola che in Sicilia rende molto contesto ecco il contesto io in questo libro ho cercato di raccontare il contesto in cui sono maturate queste cinque storie per tentare anche di confrontarlo al contesto che oggi stiamo vivendo che stiamo attraversando che un contesto preoccupante dove abbiamo a disposizione nel regie forti perché la gente molto più attenta più preparato e più consapevole ma abbiamo anche intenzioni di forte normalizzazione
Allora rispetto a questa normalizzazione io sono convinto che il teorema
Di Gaetano Badalamenti anche se lui ha bruciato a parte una generazione che ormai è stata spessa e quindi viene relegata in una galera americana è un teorema perfettamente valido per la madre che ha una struttura molto conservatrice
E conserva anche le proprie caratteristiche mentali le proprie il proprio modo di porsi nei confronti del potere oggi la mafia
In Sicilia sta facendo il discorso che Tano Badalamenti affatto ad Ennio Remondino
Poi oggi ci offriamo di nuovo garanti di un potere che ha bisogno di noi perché se decidiamo di cominciare a fare saltare in aria le macchine dei giudici non più soltanto leve spine degli assessori con una bottiglia di benzina questo Paese va allo sfacelo
E allora questa garanzia che garanzia come lady tenuta di uno di una ordine di un normale ordine pubblico di fare in modo che la Sicilia non sia di nuovo laboratorio infame di esperimenti militari gli esperimenti di violenza mafiosa
Ed è questo sul mercato a un prezzo e il prezzo noi lo misureremo nei prossimi mesi il giorno in cui e accadrà
Se accadrà rapidamente verrà presentata al Parlamento un progetto di legge
Che prevede il ridimensionamento forte oggettivo per il ruolo dei pentiti come se non sapessimo che grazie a questa gente che potrà anche non essere pentita ma avere parlato solo per ragioni di interesse grazie a questa gente
Giovanni Falcone e molti altri assieme all'UE hanno potuto costruire pezzi di verità
Certo non è bello sapere che per raggiungere la verità giudiziaria uno Stato ha bisogno e la testimonianza di un mafioso ma sappiamo che questo è stato Inc fondamentale per salvare la vita di molti altri che altrimenti sarebbero morti accanto a Boris Giuliano e accanto a Giovanni Falcone non tutto questo non possiamo frantumarla non possiamo azzerarlo come se ormai appartenesse al passato giorni cui questa battaglia si combatterà nelle Aule
Del Parlamento romano credo che si dovrà combattere anche nelle piazze Italia perché se questa legislazione sui pentiti verrà azzerata verrà ridimensionato in termini puramente garantisti credo che questo filo rosso che unisce queste cinque storie che in qualche modo unisce la nostra indignazione la nostra voglia di lottare anche per queste cinque storie sarà spezzato irrimediabilmente questo la dobbiamo interi sì non lo so se ancora avete un po'di pazienza ma comunque una delle cose non sotto elettore parlano di contesto no
Sasha inventato anche un'altra parola che della Sicilia giudicano la famosa la cosa che un'altra cosa da decodificare bene perché a me personalmente in a dica così di primo acchito mi dà fastidio no dettano Pogliese ci ragiono sopra
Mi sento un po'sbandato anche un'altra cosa del questo governo incentra la persona del ministro degli interni ha detto adesso moglie ieri
Che questa storia che complicata che poi per ritorna al tuo libro ritorna sempre l'abbiamo già parlato la storia che siciliana le per le ragioni del tradizionale delle radici della storia siciliana e poi dall'altra parte
Invece la modernità il la storia che va avanti il tentativo di su Milano
Allora qua il problema è noi pone il ministro degli Interni pone un problema che appunto ha messo un po'mi sbandano perché e come siciliano voglio di come siciliano che non è un siciliano vecchio tradizionale che ha cercato di superare una parte della sua si similitudine un supplizio e ci siamo riusciti io penso di sì ovviamente ma non so quanto lo siamo riusciti a comunicare agli altri non le ragioni di questa modernità di questa diversità rispetto alla tradizione
Eccetera lui dice va be questo problema volano Sorbolo dovete vedere voi no
E deco l'avete letto i giornali quindi sapere dico sto parlando nove dice va be'questo problema di dal punto di vista della delle delle diciamo l'aspetto strettamente poliziesco sbirro esco in base allo statuto da Zaina se ne occupa il presidente della Regione hanno a che de codifichiamo questo questo questo questo problema perché è vero che una parte di questi delitti imperfetti sono di quel di una parte di tanti altri sono vittime diciamo dei siciliani che sono stati visite ai diversi che hanno introdotto gli altri altri messaggi culturali hanno trasmesso altri modelli culturali
Il comportamento professionali eccetera però è anche vero
Che questa storia uno bambini e quindi da questo punto di vista come dire io
Sono sarei orgoglioso mo'che anche questo anche se non non mi interessa molto il regionalismo come nel caso del ministro degli interni mi interessa poco mi sembra un falso problema a proposito di questo non è il problema che la Regione Siciliana deve avere più autonomia dice prima tu lo spieghi anche in alcuni passi del libro
Cioè qua il problema di avere un'altra autonomia non so se di meno di prima comunque un altro modello note distribuisca meno risorse
Indiscriminatamente sul piano economico che faccia pulizia all'interno dei suoi apparati non so è un discorso molto più complicato è facile ed è una battuta anche questo abbastanza propagandisti
Dall'altra parte però dico è vero che noi l'abbiamo detto ti ricordi una delle cose che ci ha insegnato tuo padre questa anche professionalmente no dire va be'non esiste nessun riscatto se non c'è un riscatto dei siciliani che non è una cosa siciliani se una cosa vera perché siccome il problema
Diciamo si è manifestato in forma grave qui è ovvio che da qui deve ripartire una rivolta ma non rivolgendosi dall'altra parte al Presidente alla regione che poi detto tra parentesi in questo momento è l'ultimo baluardo dell'Ancien Régime uno ancora si deve e rinnovare bisogna vedere come verrà rinnovato allora cos'è questa questa proposta del ministro ha buttato un un tentativo di
Passare la patata bollente ad altri un un patto non so come dire un patto fatto durante la campagna elettorale ora che no abbia ora gestite vi di nuovo i no non c'entriamo più e la rottura secondo me questo in gran parte almeno sul piano culturale no è una rottura di una solidarietà
Non so quanto solida eravamo riusciti a tutti anche passando attraverso storie drammatiche e imperfezione di questo tipo è uno dei di cui tu parli però alla fine la gente
Sentiva questo problema un problema dico a vigevano non a Canicattì sentiva come proprio il problema Dalla Chiesa in poi un po'era scesa in piazza allora
Questo messaggio che cosa significa secondo te è un ritorno indietro un passo avanti
Ma io credo che Maroni faccia il ministro leghista con grande coerenza e rispetto alla sua
Storia politica la sua impostazione ideologica è un ministro leghista va a Palermo e dice la mafia sono affari vostri spiegata da voi
Fate in modo che non tracimi oltre lo stretto ma che sia un problema di ordine pubblico per il quale avrete la massima solidarietà
Ma che sia un problema che voi dovete superare che voi dovete vincere ma non in termini di ribellione civile di di
Crescita di una cultura diversa che intanto Insicem deporre le radici o da un punto di visto per attivo il Presidente Regione Sicilia poi mi interessa poco sapere se un vecchio democristiano o se appartiene a una nuova generazione politica il responsabile dell'ordine pubblico in Sicilia
Affari suoi
Bistrot Maroni fa un discorso che si muove in rotta di collisione con la storia
Se lo sa
La storia ci insegna che questa gente non è stata
A mazzate in Sicilia perché la loro morte serviva soltanto a qualche piccolo nucleo di potere siciliano
La storia ci dice che in Sicilia è stato costruito un laboratorio politico criminale che è servito a offrire stabilità tutto il Paese in alcuni momenti determinanti la storia ci dice che quando hanno ammazzato Boris Giuliano il ministro degli Interni
Che non è un palermitano richiamo stappa Lerma ma sta a Roma risponde a un governo ha deciso che Palermo andava normalizzate
Mi ha inviato al posto del questore apposto il capo dalla squadra mobile due signori che rispondono ai nomi di Nicoli chiavi in Parlamento i quali avevano in comune una sola cosa a tessera della P due
E nel mille novecentosettantanove quando Boris Giuliano viene ammazzato perché ha intuito che c'è qualcosa che non sa come si chiami perché la P due esploderà dopo due anni ma che c'è
E che passa attraverso Sindone attraverso le sue banca presso questi strani rapporti che uniscono pezzi del mondo politico pezzi e la finanza pezzi e le cosche criminali Palermo e decide di indagare su queste va a parlare
Con l'avvocato Ambrosoli liquidatore delle banche di Sindona e muoiono
Nel giro di una settimana o l'uno dopo l'altro Michele Sindona Palermo l'avvocato Giorgio Ambrosoli a Milano
E da Roma mandano immediatamente un questore è un capo alla squadra mobile piduisti che hanno un unico scopo normalizzare che vuol dire sbattere altrove
I colleghi che in qualche modo avrebbero potuto ereditare di da Boris Giuliano la sua memoria anche la sua le sue intenzioni tutto questo non è una storia palermitana come la morte Giovanni Falcone non è una storia palermitane sappiamo tutti che non è una storia palermitana ma non soltanto da un punto di vista operativo anche come qualità
Degli interessi a cui rispondono queste morti a cui rispondono queste violenze
Allora non venga il ministro Maroni a dirci
Sono i nostri morti vendicate lì voi questi morti appartengono a tutta la nazione
E devo dirvi che queste cose lo hanno capito in questi anni che non sono stati sprecati non sono corsi via invano l'hanno capito tutti
Io ho fatto un giro in questi giorni in posti lontanissimi da Palermo lontanissimi da cinesi ho presentato questo libro a Ventimiglia
E ti volti e se in Francia
A Parma la città più ricca d'Italia
A Ferrara a Firenze luoghi che sono lontani anche da un punto di vista mentale
Dalle dinamiche siciliana c'erano ogni volta due trecento persone non emigranti felici che si parlasse della Sicilia ma gente che vive a Ventimiglia che opera a Ventimiglia e che sa che non è una storia siciliana se non altro perché a Ventimiglia nel Casinò di Sanremo
E sanno che cosa rappresenta oggi il terminale come terminale finanziare le rotte del riciclaggio il Casinò di Sanremo
Sanno che comunque la geografia della mafia ma la geografia degli interessi politici e finanziari collegati alla mafia non è più un'agiografia della periferia palermitana
Però è utile
Per questo governo che il messo all'interno venga a Palermo a dire sono affari vostri sbrigate nella voi
Anche questo secondo me un piccolo ma pesante affronto alla memoria alla nostra memoria perché la memoria di quei due signori piduisti che andava al postriboli Giuliana d'amore dovrebbe appartenente al ministro degli Interni e fargli capire come Palermo
E sarà sempre metafora di discorsi
Giochi molto più alti di quelli palermitani e che il clima sia cambiato
Il contesto sia cambiato che dall'altra parte ci sia un'intenzione di rapida cortese normalizzazione io ho ho scoperto
Quando mi è arrivato una citazione a giudizio la parte di Nicoli che e rimpallo meni i quali mi hanno querelato e mi hanno chiesto alcuni miliardi
Per avere scritto una cosa che in questi quattordici anni hanno scritto almeno cento giornalisti che hanno scritto almeno in venti libri
Che hanno raccontato in decine di trasmissioni televisive leggerete libresco prete chiude dico un rigo a Nicoli che in Parlamento dicendo poi dopo la morte di Boris Giuliano col cadavere ancora caldo vengono mandati prima in parlo Menippo di Culicchia
Vicequestore questore entrambi piduisti con un unico scopo normalizza alla questura di Palermo e che questa intenzione sia manifesta lo si scopre quando il rapporto che aveva preparato Boris Giuliano
Sussi in dono anche sui suoi complici della mafia viene spedita l'autorità giudiziaria senza il nome di Sindona che è stato tagliato via dal signor in pallone in questa cosa che un dato oggettivo
Che è stata più volte come dire affermata e in un sacco di articolo un sacco di testi
Loro stessi hanno confermato confessato quando esploso lo scandalo P due furono mandati ad espiare le loro colpe in questure di provincia
Bene oggi fanno una cosa che non avrebbero potuto fare sei mesi fa esattamente come se mi si fa non avrebbe avuto senso mettere la bottiglia di benzina sull'auto dell'assessore di San Giuseppe Jato oggi querela no
Perché oggi capiscono che con una sentenza che dichiara brave persone assolutamente in offensive
Tutti gli aderenti alla loggia P due oggi nel momento in cui il capo del governo è un piduista e santo dio volete che due più pristino mi quereli lo perché li ho chiamati piduisti e mi chiedono qualche miliardo di danni
Questo è un segnale
A questo segnale poi come si risponde io continua schermi libri Aschini articoli a fare la mia attività su questo voglio che la magistratura in questo caso un giudice le indagini preliminari la Spezia sia in condizione
Di non dimenticare lui per primo la storia di questi quattordici anni che ancora storia il modo in cui a P due in questo Paese ha rappresentato una struttura di potere il modo in cui la P due a Palermo ha trovato uno dei suoi
Luoghi di esperimenti più radioso raffinati per finire per fare capire che non potrà mai essere una storia soltanto palermitana a vicenda di Andreotti l'incriminazione di Händel la richiesta di rinvio a giudizio di Andreotti il modo in cui in termini perversi c'è un filo rosso che è rappresentato da André otto e che tiene insieme non morti siciliane insieme Aldo Moro
Pecorelli il generale Dalla Chiesa i delitti politici palermitani
Perché probabilmente appartenevano a un unico disegno unica strategia un unico bisogno
Di oblio di dimenticare di cancellare tracce che altrimenti sarebbero
Facilmente trasmesse da città a città dal giudice giudice bene tutto questo ci confermo che non sarà dando pieni poteri al presidente la regione siciliana che noi potremo affrontare vince la nostra battaglia
Come gli altri alla conclusione non credo che sì però c'è Ennio Remondino anche mi pare che abbia preso qualche appunto attendeva phone capito era una domanda di riserva prepara
Va bene abbiam parlato di memoria soprattutto negli ultimi interventi applaude ci ha aiutato molto a collocare il contesto dalla situazione attuale
Siamo entrati davvero con i piedi nel piatto come si usa dire nel tema dalla politica oggi torniamo a parlare al di là del contesto della situazione scendiamo dall'aspetto politico alle questioni più concrete cavillo domandine che mi viene è questa tu in un certo passaggio parlando di Boris ravvicinate racconto di del giudice Falcone parli
Della persona che era un po'più poliziotto degli altri dirà persone che era un po'più giudice degli altri
Sono persone che hanno fatto loro mestiere con la marcia in più con la coscienza civile in più questa portata ad alcune conseguenze allora da questo punto di vista la mutata situazione mutato contesto ha già mutato per quanto tu hai potuto rilevare osservare ha già mutato situazioni su questo terreno sul terreno del contrasto tecnico
Del fenomeno mafioso e questa è la domanda
Tecnica un'ultima cosa parlando siamo qua per presentare un libro ma colpita all'inizio un'affermazione siano stati scritti troppi libri di mafia
Alcuni di questi anche assolutamente rilevanti e non utili
Domanda banale
Quali altri rimedi ma sembrano scritti come oggi nel contesto dell'Italia che sta creando sarà opportuno importante con la classe intellettuale che la società civile più impegnate più cosciente Silvio si occupi di mafia vigili e ed eventualmente intervenga
Su questo fenomeno
Dal punto di vista tecnico certamente abbiamo
Fatto passi in avanti quando io dicevo e Boris Giuliano un poliziotto che ha fatto un passo in più rispetto agli altri
Hai dovuto dire altri poliziotti appare ma ho fatto un passo indietro rispetto a Giuliano hanno lasciato la garbatamente solo tranne alcuni colleghi un po'quello che succede
In anni successivi con con Cassarà con Montanara con la riproposizione di quella grande attività investigativa che era stata proprio la squadra mobile di Palermo
Alla fine degli anni Settanta c'è l'intuizione
Che per esempio Boris Giuliano aveva avuto sull'evoluzione della mafia Palermo che non era più soltanto circuito criminale gestione traffici rovina ma altro capacità di reinvestire i proventi capacità di collegarsi ai circuiti finanziari capacità di utilizzare banche come terminali finanziari
Questa intuizione che
Poteva essere condivisa dagli altri venne vissuta con grande diffidenza anche da alcuni magistrati
Io parlo di un episodio secondo me è stato determinante nella e la vita e la morte di Boris Giuliano quando Giuliano trova nella tasca di spatola un biglietto di carta c'è un non tasca di un altro
Nella tasca di una giacca abbandonata Luca Bagarella nel suo covo vanno in questo contro Bagarella c'era soggetta un'agendina un pezzo di carta un numero di conto corrente una banca
E la banca in cui Sindona depositato sotto falso nome
Un conto corrente ma aperto un conto entra depositata alcune centinaia di milioni che gli servono in quei mesi perché in Sicilia per nel costruire questa sua Rete di di complicità con pezzi e il potere politico e alcune famiglie mafiose
Giuliano non sa che quel conto sieri sin d'ora non c'è scritto il nome Sindona traccio una banca c'è un conto corrente c'è un nome di fantasia tale questa banca
E pare chiedere di sapere le vicende di questo conto da chi sia stata per Torino Stati movimenti denaro il club prese il direttore la banca d risponde come inevitabile perché alle giocatore non è ancora entrata in vigore
Caro signor commissario lei venga con un mandato del giudice io le darò questa informazione Giuliano si rivolge a un magistrato il quale gli da questo mandato tre settimane dopo tre settimane dopo
Il conto ormai è stato prosciugato non c'è più traccia di Michele Sindona non c'è più traccia i suoi denari
Si scoprirà dopo che il direttore di quella banca era cugino dell'espatrio comunque era un personaggio organico
Non era stata scelta per caso quella banche quella filiale con l'agenzia
Ma quelle tre settimane rendono inutile il lavoro di Boris Giuliano e soprattutto lo scoprono delegittima voraci un isolato la magistratura non lo copre non lo aiuta non lo supporta Giuliano poi anche su questo
Muore perché si capisce si intende che eliminando Giuliano si elimina l'unico l'unica scheggia impazzita di questo sistema giudiziario che potrebbe dare fastidio può arriveranno i piduisti da Roma
A mettere sotto controllo a questo rituale ma non ci saranno più problemi rispetto ad allora siamo andati avanti certamente
Aspetta allora c'è
Anche sulla storia di queste persone una
Una capacità di di intervento di indagine una capacità di intuizione che allora era al
Soltanto embrionale perché si immaginava qualcosa che anche le testimonianze di Buscetta di contorno e molti altri pentiti hanno consentito di vedere finalmente perfettamente a fuoco però e questo non basta
Nel senso che se poi questi strumenti vengono a mancare
Questo lavoro viene vanificato e questi strumenti possono venire a mancare in qualsiasi momento io vorrei ricordarvi quale di ricordarvi qual è stata la sorte e a legge la Torre Angela Torre porta il nome di una persona che è stata ammazzata dalla mafia
E logica avrebbe voluto che dopo la morte di Pio la Torre quella legge quel progetto di legge andasse in votazione venisse approvato dal Parlamento perché era la legge per la quale quell'uomo era stato ammazzato in Sicilia
Qual è già andata in Parlamento è stata votata e non è passata
Perché ci sono stati trenta franchi tiratori nella maggioranza che hanno scelto di
Sommergere con loro voto negativo quel progetto di legge trenta franchi tiratori che rappresentavano quella Cortina politica di impunità che a Palermo l'indispensabile perché reggeva Torano entrasse in vigore perché una certa normativa non cominciasse ad essere utilmente applicata il Po entra in vigore soltanto dopo la morte di dalla Chiesa
A questo punto non la seconda domanda di Ennio in che modo continuare a raccontare tutto questo
Io non lo sono chiesto
Cominciando a scrivere questo libro me lo sono chiesto sapendo che una di queste cinque storie la storia di Giovanni Falcone e su Giovanni Falcone hanno scritto tutto hanno scritto tutto tutto quello che si poteva immaginare tutto quello che si poteva scriverne invece interessava un'altra cosa
Capire come Giovanni Falcone era diventato Giovanni Falcone
Come la sua normalità era diventata in quel contesto in quella stagione di Palermo ragione alla fine di di martire o di morte
Che cos'era
E che cosa rappresentava la storia il Giovanni Falcone non il dettaglio delle sue analisi non il dettaglio cinico dei moventi non la ricostruzione delle indagini non sapere che oggi ci saranno sicuramente alcuni ergastoli
Che c'è un processo in corso che ci offrirà i nomi di alcuni colpevoli questo passaggio tecnico mentre sarà capire
Attraverso quali passaggi umani
Giovanni Falcone diventa Giovanni Falcone ma io vado oltre mentre stava capire attraverso quali passaggi umani
Gli assassini di lo Giovanni Falcone diventano gli assassini di Giovanni Falcone perché anche questo fa parte la storia perché anche questo non può essere rimosso perché anche questo e ragione di una terribile normalità la normalità dei nostri eroi ma anche la normalità dei loro assassini
Allora io mis mi sono posto scrivendo le ultime pagine di questo libro e ricostruendo
Ricostruendo soltanto per me stesso
La la la dinamica rapida di quegli ultimi istanti di vita di Falcone mi sono posto
Una domanda sull'attesa di quei tre quattro killer che stavano in collina e che dalla collina aspettavano che passasse il corteo di auto blindate che avevano
Costruì organizzato questa attese in modo molto metodico in modo molto puntuale uno tagliato gli alberi li rami degli ulivi che impedivano loro la visuale si erano appostati lì con accanto il detonatore il pulsante il dito pronto
E hanno aspettato alcune ore lo sappiamo perché hanno raccolto un'ottantina di mozziconi di sigarette
Io mi sono chiesto in queste ore
Quali pensieri avranno attraversato
La mente di questi assassini che sicuramente non hanno soltanto pensato e conversato su quell'istante rimorchio su quel possente premuto su quella fiammata avrebbe fatto a pezzi alcuni esseri umani provente avranno parlato anche i loro figli e loro moglie le loro esistenze c'è una densità umana che noi non riusciamo a percepire che non è assoluzione o condanna ma che comunque ragione
Di curiosità di dubbio capire perché un ragazzo a quindici anni
Inizia a crescere modo diverso da come crescono i nostri figli a trent'anni diventa un signore che sta per prendere un di un pulsante che farà saltare in aria cinque sei sette dieci quindici esseri umani a cento metri Daloui questo passaggio è mancato
In buona parte le cose che sono state scritte sulla mafia andrà sicuramente non è l'unico passaggio che ci interessa
Un passaggio che a me interessa allora devo pensare quali libri verranno scritti in futuro sulla mafia pure pensare che presto scritti libri
Sulle persone non i protagonisti ma le persone il lato umano anche la debolezza umana anche la fragilità umana ma anche la quotidiana grandezza che non emerge
E anche quella di coloro che non sono vittime che sono testimoni che sono comunque protagonisti o comunque dietro le quinte assistono che non sono soltanto spettatori per tentare di capire perché può alla fine attraverso queste storie questo percorso questo libro io alla fine cerco di capire
E cerco di trasmettere quest'ansia di capire chi mi leggerà perché se non cerchiamo di capire non riusciremo mai a sapere perché muore Falcone perché nascono e perché crescono è perché diventano
Agli assassini di Falcone quei quattro cinque sei dieci personaggi che oggi sono imputati un maxi processo ma che sono anzitutto cittadini palermitani gente che ha vissuto la stessa stagione politica che ha vissuto Giovanni Falcone allora se riusciamo a capire perché Mauro Rostagno diventa Marolo stanno che cosa cari una città come Trapani attorno
Ad un cronista che con una telecamera in spalle un grande camicione bianco microfono in pugno racconta la quotidianità gli affini senza stufe le cui sedute del consiglio comunale in tutta la loro malinconia
E le sedute di un processo che nessuno ha il coraggio di raccontare che cosa
Spinge Peppino Impastato ad essere il primo a ribellarsi dentro la famiglia alla mafia e a dire al padre mafioso io sono contro dite la costringe il padre a buttarlo fuori di casa e alla fine che cosa
Che cosa porta una donna come la Mare di Peppino Impastato
A ad essere una povera donna siciliana
Poco abile con le parole ignorante condannata una cultura che la giù è una cultura di servitù
Alle regole della società alle regole la marca le regole la famiglia e che cosa porta questa donna adesso invece rigida fiera dura
Nel suo dolore nella sua voglia di non dimenticare la marea di Peppino Impastato forse sicuramente il personaggio più intenso di questo libro ma anche il perdono personaggio più intenso di questi quindici anni perché una donna che avrebbe tutte le ragioni
Per
Piegarsi sotto il peso del suo dolore per dimenticare o per ricordare senza dignità lamentandosi invece non si è mai lamentato
Ha accettato di essere lei figlia di mafiosi sposa di un mafioso madre di un ragazzo ammazzato la mafia la testimone più incrollabile
La memoria di questo ragazzo ma non soltanto perché gli hanno ammazzato perché era così anche quando Peppino Impastato era vivo quando Peppino Impastato era vivo e tutto il Paese aveva paura di questo ragazzo
E dentro la famiglia tutti lo aveva abbandonato i nonni il padre di Zilli lei era l'unica continuare a dire a suo figlio vai avanti mai avanti
E allora la fine se noi non ci domanderemo nelle cose che scriveremo
Perché ci sono anche donne come la madre di Peppino Impastato
Perché queste donne rappresentano non un'eccezione ma probabilmente una normalità di cui non ci rendiamo conto che abbiamo mai fino in fondo misurato
Fino a quando non attraverseremo questo passaggio qui della nostra coscienza sia quando conteneva ritenere che amari Peppino Impastato è una persona troppo lontane troppo mitica da noi come Giovanni Falcone come tutti gli altri
Poi promette continueremo a scrivere le cose inutili
Forse la cosa più importante sarà scrivere storie normali anche se sono tragicamente diverse per loro epilogo ma sono normali a loro densità umana e nella densità umana di tutti coloro che stanno attorno a queste persone questo
E anche la ragione per cui io ho voluto dedicare questo libro alla marea di Peppino Impastato
Qui la presentazione è libero di Claudio Fava
Io ringrazio appunto Claudio Fava Ennio Remondino Antonio Roccuzzo e principalmente ringrazio voi meraviglioso pubblico che ci avete dato appunto questa vostra presenza grazie grazie