L'accordo tra Governo e parti sociali sulla fine del blocco dei licenziamenti. Intervista a Stefano Fassina (LeU)

Radio radicale siamo con Stefano Fassina di leu per parlare dell'accordo sui licenziamenti allora
Come tutti sanno sono stati scelti dei settori dove non si procederà all'o sul blocco dei licenziamenti
In un come si può dire in zona Cesarini è stata raccolta raggiunto un accordo tra sindacati e governo o per per evitare i i danni più grossi per il la fine dei licei del del blocco dei licenziamenti che tipo di strada si è trovata
Il cercando anche di di di salvare la pace sociale
A me pare che
Diciamo siamo di fronte
A un compromesso decisamente più avanzato di quello che Draghi
Definito e poi è stato inserito nel decreto sostegni
Credo vadano anche ringraziati i sindacati per aver continuato a lottare in queste settimane non rassegnarsi a quella al soluzione individuata da Draghi
è chiaro che
Siamo di fronte a una
A tutti mento
Di una fase che sul piano sociale sarà molto complicata quindi
Questa proroga
Innanzitutto dev'essere effettiva perché come sapete si tratta di una raccomandazione delle parti sociali quindi più o meno verificare che la raccomandazione si traduca in in un
Concreta poi misura di
Rinvio
Del
Del superamento del blocco
Vanno affrontati a mio avviso ragioni e che rimangono piuttosto fuori dal dibattito
Nel senso che
Non ci si è chiesti abbastanza perché Confindustria insiste così tanto nello sblocchi o dei licenziamenti
A mio avviso non è soltanto adeguare l'occupazione alle dinamiche
Di mercato post colite
Ma perché vuole sostituire laboratori cinquantenni più costosi con lavoratori giovani meno costosi in termini salariali e soprattutto in termini di contributi
Previdenziali quindi l'operazione di sostituzione e di di lavoro questa smania per licenziare in una fase che anche in queste ore arrivano dati che confermano diciamo
Che la ripresa è in corso a mio avviso non è finalizzata a sincronizzare la quantità di lavoro con la dinamica della domanda di mercato
Perché per fare quell'appunto c'è la cassa integrazione ordinaria e straordinaria soprattutto per le imprese industriali più grandi ma finalizzata a fare questa sostituzione grande peso inaccettabile perché dobbiamo allargare
Il numero degli occupati non sostituire il lavoro
E colpire
Comunque questo nel medio periodo provoca anche il collasso dell'INPS
Ma questo cala chiaro che c'è una dinamica inaccettabile perché appunto
Sì se sostituisce i lavoratori i lavoratori che vengono espulsi
Zone che possono stare in mezzo alla strada comunque vengono prepensionato io vorrei avere degli ammortizzatori sociali quindi del sud sul piano della STU insostenibilità finanziaria dell'INPS
Sarebbe drammatico ma è drammatico poiché le persone quindi bisogna fare in modo che è di
La ripresa si una ripresa che genera occupazione si era ripreso in cui il lavoro viene distribuito c'è la questione dell'orario di lavoro che è una questione fondamentale
E che c'era dapprima del computer ma ancora più intenzione e che quindi va affrontata celeste rimetterebbe la riduzione dell'orario di lavoro per far lavorare più per sono comunque per dare
Ma siamo in una fase di straordinaria innovazione tecnologico che può essere positiva anche sul piano della qualità della vita delle persone
Un secolo fa e che scrive Bava un librettino prospettive economiche per i nostri nipoti dove appunto prevedeva lasci il dimezzamento o addirittura due tre ore di lavoro al giorno come liberazione con squadre di liberazione
è chiaro che se invece
Nella gestisce l'innovazione
Può diventare un incubo per tanti
Lavoratori super stressati e i lavoratori disoccupati ecco va gestita questa fase di Gandhi grandissimo cambiamento tecnologico
Senta l'accordo su questo accordo vigilerà il sindacato nel senso si utilizzerà una cassa integrazione ordinaria per quella che ebbe che hanno i soldi in cassa
Sì utilizzerà una cassa integrazione ricchi sarà carico appunto del fiscalità generale non ci saranno contribuzioni aggiuntive
A carico delle il prese Levene evidente che il sindacato deve io e vigilare perché ripeto una raccomandazione non è una norma pene mentre Perre
I settori del tessile e della moda
Calzaturiero calzaturiero pelletterie la la legge che prevede
E il blocco fino al trentuno ottobre qua siamo di fronte a fa una iniziativa volontaria e metrò cubano quelle tantissime piccole aziende
Manifatturiere dopodiché sindacato cioè
Perché a quel punto sarà più complicato far rispettare le raccomandazioni
Senta d'accordo sui settori che sono stati scelti per la salvaguardia
Ma mi pare che sia davvero il minimo minimo minimo indispensabile perché sono settori la cui i dati ci dicono che sono molto indietro in termini di
Ritorno e ritorno diciamo a livelli di attività produttiva prepotente e si sono poi i tavolini centocinquanta tavoli di crisi del apprezza il ministero dello sviluppo economico i tavoli aperti a livello regionale quindi stiamo parlando
L'insieme di difficoltà gravi oggettive e poi appunto
Sottolineo va che il rinvio edito Firenze stanziamenti di qualche settimana e nel frattempo importante che
La vittima in ottobre sì è che la riforma mercato degli degli ammortizzatori sociali entri in vigore perché è chiaro nel comunque siamo di fronte a un periodo transitorio breve un mese più mese meno
Questioni di fondo rimangono STET è soddisfatto del fatto che molti esponenti del governo si sono spesi per per allungare il blocco c'è tutta qui c'è stato per esempio Brunetta che posso più su tutti
Sì ma io ritengo che sia prevalsa la la lungimiranza perché
Un ulteriore colpo al lavoro vuol dire alle famiglie vuol dire consuma ogni vuol dire la domanda delle imprese quindi è soltanto diciamo una una un atteggiamento Hitler corporativo dissidi pezzi di Confindustria
Che magari vive di esportazioni non si preoccupa della domanda interna che può essere così intransigente sul e sui licenziamenti e sul blocco dei licenziamenti per le ragioni che dicevo prima
Bene la la ringrazio grazie come sempre a Stefano Fassina Di Leo