RadicalNonviolentNews

Ecco ci era dica non vale chiuso lo spazio dedicato alle novità le iniziative che riguardano in particolare il fronte transnazionale del partito radicale
Anche questa settimana continuiamo a seguire l'iniziativa per il diritto alla conoscenza
Che è stato riconosciuto dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa lo scorso ventidue giugno con un rapporto curato dal senatore
Iscritto al partito radicale dell'atto nel partito democratico Roberto Rampi
Il rapporto è edificato su quattro pilastri che riguardano la pubblica amministrazione con governi che siano proattivi nel mette a disposizione le informazioni pubbliche di interesse pubblico che riguardano non cittadini prima ancora che vengano formalmente richieste
Il secondo pilastro è quello della centralità delle assemblee parlamentari con regolamenti adeguati affinché il dibattito possa dirsi tale possa definirsi tale e Possa quindi portare un confronto approfondito serio come dovrebbe essere il terzo pilastro è quello dell'informazione con una rinnovata richiesta di conoscenza libera da il più possibile libera dagli interessi e dai punti oscuri in particolare per quanto riguarda l'Italia
Si propone il superamento della lottizzazione per far sì che il pluralismo non sia solo quello limitato alle recinto dei partiti e dei gruppi di potere ma che sia invece più libero e autonomo per captare con meno filtri possibile quali le quelle che sono le esigenze del Paese quindi anche i temi che devono entrare nell'agenda del governo il quarto pilastro infine quello culturale in cui si incoraggia si incentiva la diffusione la diffusione e la misurazione di strumenti del sapere luoghi del sapere biblioteche teatri eccetera per far sì che sia possibile coltivare le capacità cognitive
E la libertà di pensiero in fondo
Di ogni società democratica
Ecco dunque lo scorso ventitré giugno anche il governo italiano ha riconosciuto acconto favorevolmente questo traguardo
Con un messaggio recapitato ci il ventitré giugno dal Sottosegretario agli Esteri con delega tra l'altro a questioni relative al Consiglio d'Europa Benedetto Della Vedova
E quello che andiamo ad ascoltare adesso è il messaggio che ci ha fatto pervenire alla conferenza stampa organizzata all'indomani del voto
Un caro saluto a Matteo Angioli tutti coloro che stanno partecipando a questa iniziativa
Un mondo dove non si metteranno in più in discussione i fatti ma le opinioni unicamente sarà un mondo migliore
E il rapporto sulla libertà dei media fiducia pubblica e diritto alla conoscenza
Approvato ieri dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa rappresenta un fondamentale contributo in quella direzione per questo va salutato il giorno saluto sono certo che noi tutti lo salutiamo con grande soddisfazione
A Marco Pannella che dell'imperativo liberale dalla predica inutile Gaudiano al sud conoscere per deliberare
Fece in questa espressione conoscere per deliberare Marco fece un suo mantra e del diritto alla conoscenza alla sua ultima battaglia
Cronologicamente parlando ecco Halloween deve andare oggi il nostro pensiero riconoscente e il risultato del voto di ieri è un modo per celebrare lo rappresenta anche il miglior viatico
Per la prossima presidenza italiana
Per consiglio dei ministri del Consiglio d'Europa che comincerà nel novembre del due mila ventuno fino al maggio del due mila ventidue vi è una forte connessione tra il principio della trasparenza e della responsabilità da una parte gli anglofoni parlano di accountability un termine che non ha una precisa traduzione in italiano già questo
La dice lunga e l'accesso alla conoscenza nonché la difesa delle società aperte della democrazia e dall'altra
Come d'altronde mirabilmente spiegato da Roberto a Rampino al suo ex sollevatori memorandum al rapporto approvato ieri in epoca di narrativa Poste Vita e di manipolazione dell'opinione pubblica lasciatemi ripartire quello che sinceramente penso che cioè lo penso da economista da politico ma soprattutto
Da semplice cittadino l'indice di civiltà di un Paese oggi non si valuta solo in base alle condizioni carcerarie zio volte illuministi
Del diritto in Italia e ci ha bisognerebbe continuare a discutere
Nel nostro Paese soprattutto ma non solo
Alle gambe che lega la condizione carceraria alla civiltà di un Paese ma certamente questo indice di inciviltà
Dipenderebbe deve dipendere anche dall'autorevolezza e credibilità dell'Istituto nazionale di statistica e che deve essere indipendente affidabile
E con forte legittimazione pubblica l'informazione l'accesso all'informazione
è un elemento fondamentale poi dovremo discutere anche di media di tutto quello che conosciamo gli orientamenti della società
E le politiche pubbliche che ne discendono devono basarsi su dati statistici
Da tutti riconosciuti e condivisi in modo tale che i processi decisionali siano innescati nella piena consapevolezza da parte di tutta la cittadinanza altrimenti il rischio e di minare il contratto tra società tra stato Società tra Stato e cittadini e telefono abbiamo visto anche durante
La pandemia lo vediamo ancora oggi
Quanto l'accessibilità ai dati sia decisivo e soprattutto quanto la trasparenza e la produzione dei dati sì è decisiva annui assieme a a tante altre abbiamo fatto una campagna a suo tempo all'inizio della pandemia
Perché se ci si basasse sugli Open Data cioè su dei dati che venissero prodotti messe a disposizione da una parte dalla comunità scientifica degli analisti da parte d'altra parte il cittadino
Questo non significa naturalmente che non ci debbano più essere la difesa della collettività della sicurezza e dell'interesse nazionale
Atti riservati e e anche i segreti distante in senso proprio o che tutto debba essere accessibile in modalità streaming ma che ci siano procedure chiare e trasparenti il muro anche solo di gomma tra cittadini e potere
Non deve ma esistere di iniziativa sul diritto alla conoscenza aiuta proprio a questo spostare il confine e lo dico in una fase storica
Della storia recente
In cui io dico finalmente il diritto lo Stato di diritto e la conoscenza un pezzo dello stato di diritto all'accesso alla conoscenza un pezzo dello stato di diritto tornano centrali nella dimensione internazionale
Europea euroatlantica anche per queste ragioni quindi guardo con molta attenzione
Non so l'opportunità ma anche alle insidie che pone lo sviluppo dell'intelligenza artificiale noto volti impressi John McCain anche qualsiasi fuga in avanti che rischia di provocare
Discriminazioni deve essere attentamente è considerata come pure l'impatto sui diritti fondamentali degli algoritmi
Se è un algoritmo a provocare la violazione un tuo diritto
Che responsabile
L'algoritmo spesso ovviamente no per questo sempre in sede di Consiglio d'Europa l'Italia sta attivamente contribuendo alla definizione di un quadro atto a regolamentare l'impatto dell'applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale sul rispetto dei diritti umani e la democrazia e lo Stato di diritto anche in sede UNESCO sono stato
All'UNESCO la settimana scorsa ho incontrato gli assistenti del direttore generale che stanno occupando specificamente di questo tema scienza
E intelligenza artificiale l'impatto sulla società anche sullo stato di diritto sulle istituzioni e sulla libertà dell'individuo naturalmente se ciò potrà avvenire in una maniera giuridicamente vincolante
O sotto formanti soft law o con un mix di misure vincolanti e non non è stato ancora deciso perché le discussioni a Strasburgo sono ancora in corso e stiamo anche guardando a quello che accade a livello di Unione europea le cui iniziative in questo settore appaiono complementari rispetto alle iniziative del Consiglio d'Europa e del resto
Il tema dell'uso dell'intelligenza artificiale degli algoritmi dei meccanismi dissocia scorre in tutte le cose che stanno costituendo un elemento
Un terreno in in cui
Ahimè le società e i regimi politici di diversa natura rischiano di differenziarsi e quindi di produrre su sul su differenti cittadini indifferenti impatti in termini di libertà personale
E però è importante che il processo avviato in seno al Consiglio d'Europa sia focalizzato sulla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali
E che includa stretti di responsabilità legale di industrie operatori e relativi meccanismi di controllo e di riconoscimento eventuale il rapporto elenca una serie di misure specifiche che il Governo
E anche i privati potrebbero attuare per rendere questo nuovo diritto esigibile
Promuovere la convenzione di tronchi sono sull'accesso degli atti e alle pubbliche agli atti e alla pubblica alle pubblicazioni ufficiali estendendo agli obblighi di rendicontazione delle società finanziarie
Perfezionare la regolamentazione dell'attività
Di lobbying rendere più trasparenti le proprietà dei media oggi oggi o ieri ma insomma ci sono scatole cinesi meccanismi di Cattelan di proprietà e di controllo che rendono difficilmente comprensibile
L'altro la reale proprietà dei mezzi di comunicazione quindi difficile più difficile individuare delle responsabilità nel caso dipinti comportamenti
Gran parte dei dei media inappropriati Orio illegali così come la fonte di finanziamento
Difficile
E è importante garantire e incoraggiare la libertà di accesso alla ricerca accademica sui nuovi biglietti a su quello che come funzionano quello che comporta
Anche l'idea di far crescere l'istituto irrigua Glover va sostenuta come leva fondamentale non solo per fare emergere corruzione e malaffare
Ma anche per far crescere e migliorare il settore pubblico e quello privato come dichiarato qualche giorno fa
Riferendosi all'Italia dal presidente dall'ANAC Giuseppe Busia presentando la relazione annuale al Parlamento
Tutti obiettivi condivisibile e che tra l'altro bene si legano con l'obiettivo sedici punto sette garantire un processo decisionale responsabile aperto a tutti partecipativo e rappresentativo a tutti
I livelli il quindi l'obiettivo dell'Agenda venti trenta per lo sviluppo sostenibile
Un'agenda che a mio parere il mare una guida indispensabile
E c'è un valore politico immenso proprio perché sotto quegli obiettivi eccellenti c'è la firma di tutto il mondo e quindi in principio c'è l'impegno di ben cento novantatré Stati per chiudere vorrei dire che l'aspetto che più ho trovato lungimirante nel rapporto è l'idea di promuovere il pensiero critico rendendo più accessibili luoghi del sapere in senso lato l'arte la letteratura la musica
I teatri i musei allo scopo di favorire la capacità individuale di di di capire di analizzare di farsi una propria opinione perché questo rafforza la natura democratica del dibattito
L'auto determinazione per individui il surf empowerment
E aspetto centrale come perché come è possibile esercitare pienamente la titolarità dei diritti lenta e inconcludente come dicono gli anglofoni eccome favorire scelte informate
Informati come giungere a decisioni consapevoli come coltivare lo spirito critico come continuare a formarsi ad aggiornarsi durante tutto il corso della propria vita evitare
L'obsolescenza nostra delle persone nell'utilizzare i mezzi
Perché che diventano sempre più innovativi ecco queste domande sono domande a cui il rapporto ha cominciato a fornire risposte risposte di cui dobbiamo
Fare tesoro e continuare a sviluppare in un contesto non di democrazia del basso verso l'alto dall'uno vale uno ma di democrazia pienamente partecipativa ciascuno colle rosso con le proprie
Responsabilità di elettore di elettore poi gli elettori diventano eletti ed elettori possono tornare e gli eletti possono tornare essere semplici elettori ma allora dinamica di responsabilità distinte che formano la e danno vita e danno forza alla democrazia rappresentativa quindi io ringrazio
Ringrazio Matteo ringrazio Matteo Angioli ringrazio lavora a tutti quelli che hanno lavorato su questa su queste iniziative nell'ambito della l'utilità del partito radicale transnazionale il ricordo professor Bassiouni e Marco Pannella probabilmente senza valore Energia vale a dire la loro coraggio e anche la loro visione
Questi club discussione così centrale
Per la libertà la democrazia per oggi e per domani probabilmente no questa discussione non avrebbe nemmeno ha avuto luogo ed è una discussione
Ripeto e tutto su questo tanto più importante oggi per qualità qualificare le democrazie lo Stato di diritto e anche ahimè per mantenere una distinzione forte
I valori della democrazia lo Stato di diritto rispetto al resto
Era la voce di Benedetto Della Vedova sottosegretario agli Esteri
Il quale tra le altre cose ha ricordato l'entrata in vigore il primo dicembre del due mila venti della convenzione di Tromsø
Che il primo strumento giuridico internazionale vincolante a riconoscere un diritto generale di accesso ai documenti ufficiali detenuti dalle autorità pubbliche
La convenzione entrato in vigore il primo dicembre due mila venti costituisce una pietra miliare nella promozione della democrazia deriva governance democratica
Dell'apertura e della dell'esercizio delle dei diritti umani e delle libertà fondamentali Adabella ratifiche notificata ad oggi sono pochi Paesi tutti naturalmente facenti parte del consiglio d'Europa e sono Bosnia ed Erzegovina Estonia Finlandia Ungheria Lituania Montenegro Norvegia Repubblica di Moldavia Svezia e Ucraina rispetto al rapporto suggerito la conoscenza la convenzione di Tromsø è solo uno degli ingredienti che vengono inseriti nel rapporto nel testo adottato e per andare a capire che cosa occorre maggiormente fare cosa corre ulteriormente fare per far sì che il diritto la conoscenza di venti esigibile andiamo a riascoltare ora il professor Cherif Bassiouni che Benedetto Della Vedova ha ricordato in chiusura del suo discorso il suo messaggio assieme a Marco Pannella lo andiamo ad ascoltare con un estratto del suo intervento alla con il alla conferenza adesso esso è stato di diritto verso il diritto alla conoscenza organizzata che abbiamo organizzato a Roma al Senato il ventinove novembre due mila sedici
In questo passaggio il professor Bassiouni diciamo riflette a voce alta su cosa occorre fare una volta che il diritto alla conoscenza abbia ricevuto
Un primo riconoscimento da un'organizzazione regionale come appunto il Consiglio d'Europa ma anche da una organizzazione globale internazionale come il l'assemblea generale delle Nazioni Unite
Cioè alla fine dei conti se uno
Riesce ad ottenere una dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto alla conoscenza
Che cosa ha compiuto
Che cosa abbiamo fatto
Perché come diceva il professor Ronzitti quella dagli abbiamo utilizzare gli strumenti internazionali
Abbastanza cose che parlano di certi diritti
Forse troppo eccome metterli in esecuzione diventa il feroce alloggi perciò io non lo so suggerirei che forse il Global commetti ambasciatore potrebbe guardare di non foto diciamo strutturale nei vari sistemi legati per esempio ai miei bello dei parlamenti
Come si può applicare questo diritto alla conoscenza
Non lo so deve essere sulla televisione tutte le sedute parlamentare che cosa dobbiamo fare
Per avere più questo al non lo so ad altri livelli legislativi a livelli amministrativi
Come distinguiamo tra segreti di Stato di diritto alla conoscenza come diceva l'ambasciatore per quello che riguarda anche delle cose assolutamente incredibile come nella seconda guerra mondiale dove il presidente non diceva il Vicepresidente quello che succedeva per per questi motivi
Immagino che ci saranno tanti problemi di questo genere forse sarebbe il caso che il Comitato potesse fare un elenco delle varie modalità
Che potrebbe essere messi in luogo comune secondo alle varie istituzioni statali
Legali per poter avere diciamo qualche cosa di più effettivo prendo l'esempio negli Stati Uniti c'è i per esempio la possibilità di ottenete
Una dichiarazione dello Stato su certe materie o che siano cose di cose generale o pubbliche o cose private
Era una cosa importante ma alla fine dei conti
Tutto può essere cambiato
Nei concludo solo con questo un po'al netto tale un giorno io che ci avevo creduto più di vent'anni fa
Scrivo una lettera alle spigliati e alla CIA
E dico mandatemi la copia del mio fai
Dicevo una copia del mio fan
Alla fine del mio file dell'ASPI Iaia
C'era diciannove pezzi di carta
Che descrivevano
Varie organizzazione internazionale terroristi così dichiarate sta
Il Pirellone
Allora oltre era terrorista non lo so quale altro diciannove organizzazione
Scrivo a lei spia cinquanta signori
Voi pensate che io sono membro di questa organizzazione
No
Allora
Perché lo mettete nel mio dossier eh sì perché lei è una persona che c'ha tanti contatti con tante persone
Ed eventualmente mettiamo nel dossier tutte queste organizzazioni dell'in modo che si qualcuno un giorno dice no abbiamo sentito che Bassiouni mentre era a Roma se incontrato con l'ambasciatore del barocco che ha dei legami dubbiosi con qualche organizzazioni araba estremista e allora lo andiamo a cercare ma insomma per farla breve veri quello che ho scoperto alla fine e che non c'era un sistema avanzato nell'FBI per arredi registrati queste organizzazioni e allora dovevano mettere in ogni dossier di ogni persona questi nuovi diciannove pezzi di carta
Allora naturalmente non mi è piaciuta la cosa faccio causa
Causa fa fino alla Corte d'appello federale
Nel quale i tre giudici della Corte d'appello federale
Delle settimo circuito di estrema destra tutti dicono no questa è una decisione assoluta del governo federale che può decidere quello che vuole basta che dice che sicurezza nazionale una volta che dice questo può fare tutto quello che vuole
Faccio ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti dice no non c'è motivo di accettare il ricorso avrà
Mi rivolgo nel nel dossier CIA prendo il dossier CIA al dossier CIA invece non aveva questo però il dossier CIA
Aveva una nota
Che io avevo ricevuto
Dalle autorità di sicurezza americana
Un top-secret sì
Che in grado molto elevato
Perché perché quando ero presidente della commissione d'inchiesta nell'ex Jugoslavia
L'ambasciatrice Madeleine Albright ha voluto darmi delle informazioni
Sotto quel segreto del top secret
Quando mi sono accorto che questo era vincolato
E che lei doveva approvare qualsiasi cosa che mi dava del mio uso io ho detto arrivederci e grazie il vostro top-secret dello tenete io non ne ho visto
Allora nel mio dossier appariva che c'era un top secret Stevens
Poi un volto allora ho detto va signore ma su questo voto non mettete qualcosa cioè non mettete che questo soggetto ha rifiutato il top secret perché
A un certo punto chiedo apre un giorno c'è ma come mai questo c'aveva un top secret Firenze
No ho perso il caso fino alla Corte Suprema
Perché bastava che le autorità delle sicurezza nazionale decidevano che era nasce fosse più netti
Allora ritornando a questo del diritto all'informazione e il diritto a questo diritto a quell'altro se noi andiamo così da farlo davanti con questa bandiera
Della sicurezza nazionale del TIR terrorismo del radicalismo eccetera
A un certo punto io non lo so il riconoscimento di un diritto come quello dove vai finire in pratica
Perciò dovremmo veramente cominciare a pensare in termini pratici come possiamo tutelare questo
Quali sono di Palau di che dobbiamo mettere per tutelare questo diritto per non permette e che alla fine dei conti non vale nient'altro
E così vi ringrazio
Occorre pensare in termini pratici come possiamo tutelare questo diritto
Quali sono i paraurti che dobbiamo mettere per tutelarlo e non lasciare che alla fine non valga niente mi sembra che queste parole pronunciate dal professor Cherif Bassiouni nel novembre due mila sedici in Senato racchiudono quello che costituisce l'obiettivo ad oggi della iniziativa sul diritto alla conoscenza
Lo costituiscono data alla risoluzione dato il rapporto approvato al Consiglio d'Europa che adesso ci permette di proseguire e di capire come attuarlo come renderlo esigibile
In nei Paesi innanzitutto che compongono il Consiglio d'Europa ma anche in vista della della provo alle Nazioni Unite
Ed è anche significativo l'avvertimento del professor Bassiouni rispetto all'uso e all'abuso della sicurezza nazionale
Come strumento per conservare lo status quo sfuggire alle responsabilità
E rallentare se non neutralizzare del tutto quelle istanze di cambiamento
Verso le quali invece le società e i governi democratici dovrebbero farsi trovare i trovare pronti il rischio è quello di una distinzione Sempre meno evidente nella forma e nella sostanza tra democrazia
Dittatura tra democrazie e governi autoritari e con questo ora dica non Valentini osé termina qua l'appuntamento è per la settimana prossima