Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale venerdì dieci settembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi torneremo a parlare di Afghanistan il del nuovo governo annunciato dai talebani leggeremo su questo un editoriale dal quotidiano americano Washington post secondo cui il tempo delle illusioni americane
Finito i talebani non sono cambiati rispetto al mille novecentonovantasei due mila e uno secondo
Il poste pareggio Lemmon commento Diana fra sciò da le mondo sì nulla perdita di credibilità almeno così dicono alcuni
Degli Stati Uniti dopo il disastro afgano in realtà secondo Fraktion
La lista delle umiliazioni subite dagli Stati Uniti è lunga ma questo nona davvero intaccato la loro influenza globale e poi dal New York Times leggeremo una parte di un lungo commento di Thomas Friedman
A proposito di cosa viene dopo la guerra al terrorismo secondo Friedman è la guerra alla Cina che va però evitata per non fare lo stesso errore dell'Afghanistan cioè guardarsi indietro dopo vent'anni e dire se lo avessimo saputo non lo avremmo fatto altro tema di cui torneremo a parlare la Germania ad elezioni legislative del ventisei settembre i sondaggi confermano
Che la esprime de e OLAF Scholz sono nettamente in testa sulla se de Hoop sale su guidata da Armin lascia et oggi fa soltanto pubblica un commento di Philips di France l'Europa non ha bisogno di altri quattro anni di Merkel lirismo la Germania deve assumersi più responsabilità nel difendere un sistema internazionale aperto
Problema il Merkel lirismo è incarnato da OLAF Scholz scrive tra l'altro questo opinionista del quotidiano della siti
Che tra l'altro sul suo sito internet
Ieri ha pubblicato un un lungo una lunga analisi sulla sull'Italia e la situazione economica il governo Draghi che rappresenta la migliore chance per mettere fine a un declino economico che dura da decenni sempre a proposito dell'Italia vi segnala amo
Nel sommario perché forse non avremo tempo di leggere due articoli che riguardano invece le elezioni municipali le elezioni comunali e soprattutto i candidati presentati dal centrodestra o dalla destra italiana El Pais con Daniel Verdoux il denaro cioè il mondo del business non si fida più della destra italiana
La lista dei candidati alle elezioni comunali dimostra la mancanza di leadership nel vuoto ideologico dopo la caduta di forza Italia el Pais
Spiega che i sondaggi in caso di elezioni politiche a livello nazionale
Fanno pendere lago della bilancia a favore della destra mai candidati della destra in queste elezioni locali per la maggior parte personaggi di secondo piano non entusiasmano i cittadini e il settore economico in mancanza di una destra liberale moderata i poteri economici sono a disagio di fronte alla deriva nazionalista il tono aggressivo della nuova destra incarnata da Matteo Salvini a Giorgia Meloni più o meno le stesse cose anche se in forma più sintetica le scritte Francesco Maselli sull'opinione
Di ieri elezioni locali in Italia la destra corre verso un disastro annunciato dominatrice nei sondaggi nazionali l'alleanza dei partiti di destra non nutre grandi speranze nelle grandi città i suoi candidati sono spesso sconosciuti che moltiplicano gas e polemica
Cominciò però dall'Afghanistan e dall'editoriale del Washington post ieri per commentare il nuovo governo dei talebani
I talebani dimostrano cosa significa per loro inclusivo inclusiva la la richiesta fatta dagli occidentali il nuovo esecutivo a Kabul
Il tempo delle illusioni americane finite scrive il Washington post i leader talebani
Hanno svelato il nuovo Governo afgano e l'Emirato islamico che hanno annunciato molto lontano dal governo inclusivo che avevano promesso il governo costituito quasi interamente da uomini di etnia pashtun e dall'ala intransigenza intransigente della cerchia ristretta dei talebani
Di più vecchia data tra le figure chiave figurano al primo ministro Mohammad azzanna Kundera ex funzionario del regime talebano tra novantasei e due mila e uno
Che sotto le sanzioni dell'ONU e il ministro dell'Interno sì ragionino Haqqani leader della violenta rette Haqqani ricercato dall'FBI per il suo ruolo in attacchi terroristici sanguinosi
Completamente escluse sono le donne
Così come figure importanti della Repubblica afgana sostenuta per gli Stati Uniti come l'ex presidente Hamid Karzai o l'ex presidente dell'Alto Consiglio per la riconciliazione nazionale Abdullah Abdullah
I talebani avevano avuto colloqui con loro ma evidentemente dopo la presa del potere hanno preferito tenerlo tutto per sé in un certo senso però scrive il Washington post i talebani hanno mantenuto le promesse il nuovo regime di Kabul non pretende nemmeno di essere legittimato da elezioni come del resto aveva prefigurato il loro portavoce ad agosto quando aveva detto a Reuters non ci sarà un sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro paese questi secondo il post sono i frutti politici del ritiro americano e della conquista militare dei talebani la domanda per gli Stati Uniti e il resto del mondo come reagire a una nuova dittatura
Illegittima ma per il momento radicata che a tutti gli effetti e presi in ostaggio l'Afghanistan e pretende riconoscimento i negoziati
Che domande sono o quando e se riprendere gli aiuti umanitari e la tempistica e la portata dell'eventuale allentamento delle sanzioni
La cosa forse più importante all'inizio per stabilire principi guida e Washington post suggerisce realismo
Con questo scrive non intendiamo una Realpolitik superficiale secondo la quale gli Stati Uniti dovrebbero conclude raccordi con i talebani in cambio di cooperazione sui gli interessi
Come contenere lo lo Stato islamico Corasaniti e altri gruppi terroristici
Abbiamo in mente scrive il Washington post un tipo di realismo che comprende chiaramente due cose in primo luogo i talebani due punto zero finora non hanno fornito alcuna prova che siano cambiati erano e restano un gruppo estremista senza legge fondato sulle tribù che ha gestito l'Afghanistan in modo disastroso tra il mille novecentonovantasei e il due mila e uno in secondo luogo un'organizzazione di questo tipo non può pretendere di rappresentare tutto il popolo afgano ed è improbabile che stabilisca un sistema politico stabile figuriamoci decente
Le coraggiose manifestazioni delle donne ai ratti Kabul ricordano che gli afgani non hanno scelto questo regime che in molti casi considerano i suoi valori ripugnanti conclusione su questa base e solo su questa base gli Stati Uniti dovrebbero perseguire i propri obiettivi in Afghanistan che devono includere la difesa dei diritti umani
C'è stato già troppo U.I.C. Fool Fink in cioè P desideri così tra l'altro il Washington post nel mondo oggi invece pubblica un
Commento abbastanza originale di alla Fraktion perché la la il ritiro afgano è stato letto come come una dimostrazione del di Chino degli Stati Uniti perdita di influenza a livello globale Fraktion la vede diversamente il titolo l'Afghanistan nel credito di Washington la lista delle umiliazioni subite dagli Stati Uniti negli ultimi decenni è lunga ma questo non ha davvero intaccato la loro influenza mondiale ovviamente
Fra ciò fa la lista di queste di queste umiliazioni
Qual è il punto andiamo andiamo ci direttamente il tempo di una preponderanza americane indiscussa nel mondo non c'è più
Il mondo è pluri Pollack pluri polare onnipresenza della superpotenza cinese revanscismo della Russia di Vladimir Putin emersione di potenze regionali abbozzo di una potenza economica europea
Gli Stati Uniti ritengono che il futuro della loro influenza del mondo si giochi nello scontro in corso con la Cina di cui il pivot verso l'Asia Pacifico e il ritiro ancora molto relativo dal teatro europeo dal Medio Oriente
Gli amici arabi di Washington ne tengono conto non a caso si sono avvicinati Enzo le come rete di sicurezza in più di fronte all'Iran gli europei ne sono coscienti leggono in modo diverso i discorsi di Emmanuel Maicon sulla necessità di un minimo di autonomia strategica ma nessuna delle grandi alleanze concluse da Washington nel corso del secolo scorso e che formano una rete unica al mondo e davvero minacciata
Nessun membro della NATO vuole lasciare l'organizzazione nessun Paese del Golfo pensa a rinunciare alla protezione americana Giappone Corea del Sud e Taiwan attengono tutti e loro accordi di sicurezza con gli Stati Uniti insomma
L'America oggi a tutti gli strumenti della potenza strategica di domani
E che la fiducia sia stata scalfita o meno dalla vicenda afgana i loro alleati ritengono di non poter fare a meno degli Stati Uniti così tra l'altro la Fraktion
Riporta un po'tutti con i piedi per terra
Invece sul New York Times
E sul sito internet Rollo lo ritrovate c'è Thomas Friedman che evoca la prossima guerra degli Stati Uniti
Cosa viene dopo la guerra al terrorismo la guerra la Cina e l'interrogativo
Leggiamo una parte del del lungo articolo il ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan
Dopo un esercizio fallito di vent'anni di nation building
Spinge molti americani e analisti a a dire se lo avessimo saputo all'ora se avessimo saputo allora quello che sappiamo ora non saremmo mai andati su quella strada
Forse non è così ma questa riflessione solleva comunque un'altra domanda cosa stiamo facendo in politica estera oggi per guardare indietro tra vent'anni e dire se solo avessimo saputo allora quello che sappiamo ora non saremmo mai andati per quella strada la mia risposta scrive Friedman si può qui assumere in una parola Cina
E le mie paure possono essere riassunte in pochi paragrafi i quarant'anni dal mille novecentosettantanove al due mila diciannove sono stati un momento epocale nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina ci sono stati molti alti e bassi ma tutto sommato è stato un'epoca di costante integrazione economica tra i nostri due Paesi la profondità di tale integrazione ha contribuito ad alimentare la globalizzazione
Dell'economia mondiale a rafforzare quattro decenni di relativa pace tra due grandi potenze mondiali
E va sempre ricordato che sono i conflitti e tra grandi potenze che portano guerre mondiali destabilizzanti questa era della globalizzazione Stati Uniti Cina ha lasciato sia alcuni lavoratori senza posto di lavoro negli Stati Uniti
Ma aperto nuovi normi mercati di esportazione per l'America e per altri ha fatto uscire dalla povertà centinaia di milioni di persone in Cina in India in Asia orientale rendendo molti prodotti molto più accessibili a un maggior numero di consumatori americani
In breve la relativa pace prosperità che il mondo vissuto quei in quei quarant'anni non può essere spiegata senza far riferimento
Al legame tra Stati Uniti e Cina ma negli ultimi cinque anni Stati Uniti Cina hanno imboccato un percorso di de integrazione e forse si dirigono verso uno scontro aperti
A mio avviso scrive Friedman
E lo stile di leadership sempre più prepotente della Cina in patria
E all'estero accompagnato dalle politiche commerciali pesta vinciamo noi rocce perdete voi oltre alla mutevole struttura della sua economia
Perché responsabili di questa inversione di tendenza detto ciò sei continua questo trend ci sono buone probabilità che entrambi i nostri Paesi per non parlare di molti altri
Guarderanno indietro tra vent'anni dicendo che il mondo è diventato un posto più pericoloso e meno prospero a causa del tracollo delle relazioni tra Stati Uniti e Cina all'inizio degli anni due mila eventi così tra l'altro Thomas Friedman sul New York Times poi il pezzo prosegue vi lasciamo alla alla lettura meno Chicchirichì
Chi chi ne ha voglia sul New York Times perché noi per chiudere vogliamo parlare delle lezioni
In Germania il ventisei di settembre con la Philips i fans del Financial Times l'Europa non ha bisogno di altri quattro anni di Merkel lirismo il il titolo basti pensare a come dire un'opinione abbastanza critica della politica estera della cancelliere uscente
C'è un problema anche che che emerge abbastanza rapidamente e che l'erede del Merkel lirismo il candidato dei socialdemocratici OLAF Scholz
And the winner is Angela Merkel dopo sedici anni la cancelliera tedesca sta per andarsene ma gli elettori segnalano di voler aggrapparsi al Merkel lirismo
Il mondo in tumulto dopo l'Afghanistan alla NATO e appella l'Alleanza atlantica pezzi la Germania però non vuole essere disturbata dopo aver trascorso anni sotto le coperte la promessa i tedeschi vogliono dal prossimo cancelliere è di continuare come prima
Le previsioni in vista delle elezioni del ventisei settembre devono iniziare con un avvertimento la politica tedesca frammentata questo moltiplica le possibili combinazioni di coalizione
Restano due settimane di campagna ma il punto fisso e il desiderio nazionale di continuità i sondaggi
Hanno già smentito tutte le previsioni iniziali la campagna era iniziata con un costo consenso
Sul fatto che la Spd sarebbe stata grande perdente la servitù di Merkel sembrava aver soffocato suo partner di coalizione Junior nelle due grandi coalizioni
Gli elettori centristi dell'Spd si stavano rivolgendo il venerdì elettorato di sinistra delle spende a Die Linke
La sfida allo status quo era incarnata da Annalena verbo la leader dei telegenico ha dei Verdi e ora ora i sondaggi dicono che lei spende a un considerevole vantaggio i tassi di popolarità della sede uno non sono mai stati così bassi Armin lasciare successore prescelto da Merkel ha fatto errori e gaffe a ripetizione
E troppo tardi per passare il testimone a Marcus Darryl liberté l'assedio bavarese quanto all'energica verbo che la freschezza apparsa come inesperienza
Gli elettori preferiscono OLAF Scholz Dellai spende competente solido e noioso
Ciò alza emerso come il candidato più convincente nel rivendicare l'eredità di Merkel ministro delle Finanze nell'attuale coalizione non ha esitato a presentarsi come il candidato della continuità ciò al sud mostra tanto carisma quanto Merkel nelle pubblicità di campagna elettorale si definisce come mandando la cancelliera sia appropriato spudoratamente del gesto della mano caratteristico di Merkel per proiettare un'immagine di calmante rassicurazione sostiene il freno all'indebitamento che limita la spesa pubblica tedesca
E non ha detto nulla che posso impegnare la Germania contribuire a contrastare la moltiplicazione delle minacce all'ordine internazionale liberale su cui si fonda la prosperità tedesca
La popolarità di Merkel spiega Philip Stephens rimane alta anche se si escludono gli ultimi tre primi ministri britannici quelli venuti dopo Tony Blair l'Europa negli ultimi tempi non ha avuto grandi leader di peso si pensi a quanto fosse citabile Nicolas Sarkozy in Francia o all'infinita fra frammentazione della politica
In Italia ecco facilmente spiegati dunque le ragioni della costanza e del successo di Merkel in difesa della cancelliera va detto che ha pagato un prezzo politico pesante per il suo unico atto di audacia aprire i confini a un milione di rifugiati siriani nel due mila e quindici eppure pure la realtà secondo Philips si fermasse
è che la cautela di Merkel si è trasformata in cinismo perché la lungo lamentato l'assenza di un partner credibile a Parigi
Per ridicola righi rinvigorire la collaborazione europea l'arrivo all'Eliseo di Ama nel mattiamo le ha fornito quel partner ma la cancelliera rapidamente trovato altri motivi per dire no alle iniziative francesi la sfida della Cina un ordine globale aperti e basato sulle regole non ha interrotto le esportazioni tedesche in Cina così come le esportazioni tedesche in Russia non sono state fermate dei tentativi della Russia di destabilizzare gli alleati occidentali
L'anno scorso Merkel ha sostenuto un nuovo accordo di Investimenti con Pechino d'accordo europeo quest'anno è riuscita a mantenere in vita il progetto Nord Stream due di gasdotto dalla Russia direttamente in Germania
Naturalmente ricorda Philip Stephens ci sono stati alcuni discorsi occasionali in cui Merkle ha detto che Berlino deve condividere il compito di preservare i valori condivisi dell'Europa in un mondo che cade rapidamente in una nuova era di grande competizioni tra potenze
Ma il messaggio pervasivo che Merkel ha trasmesso all'elettorato è stato quello che l'elettorato voleva sentire
Le cose non sono cambiate molto dal trionfo dell'Occidente sul comunismo la Germania non deve preoccuparsi più di tanto di quello che avviene
Nel mondo fuori macro
Scrive Stevens non è sempre il miglior difensore dei suoi progetti quando parla di autonomia strategica dell'Europa
Ma ha ragione su un fatto cioè che mentre il mondo si divide tra campi democratici campi autoritari europei devono fare una scelta
Possono tradurre il peso economico del continente in una significativa voce geopolitica oppure possono guardare impotenti mentre la concorrenza tra Stati Uniti e Cina fissa i termini di un nuovo disordine mondiale se l'esito sarà questo ironia e che una Germania addormentata sarà tra i grandi perdenti
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale