Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì sedici marzo questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche l'edizione di oggi sarà integralmente dedicata alla guerra di Vladimir Putin in Ucraina ci concentreremo su un aspetto specifico la richiesta d'aiuto di Vladimir Putin al presidente cinese
Ci Jinping aiuto per aggirare le sanzioni occidentali aiuto dunque economico ma anche aiuto
Militare secondo quanto sostengono gli Stati Uniti Putin fa una magra figura questo il titolo di un editoriale
Di ieri di diverrà sino che di proporremmo leggeremo anche un commento dal mondo quotidiano spagnolo
Secondo il quale l'Occidente fidato dall'alleanza della Cina con punti ne paghi proporremo un'analisi di nociva
Commentatore del martedì vile affidiamo guerra in Ucraina il gioco sino americano ci sono fondamentalmente due alternative di fronte alla leadership cinese
Una trovare una soluzione alla guerra di Putin in Ucraina l'altra è schierarsi con il presidente Perù sul tutto ha implicazioni anche sulle mire cinesi nei confronti di Taiwan
Lo vedremo con un'analisi di Fredrik le mentre di l'Hammond Tai Wan teme di essere l'Ucraina della cena Pechino sta osservando molto da vicino l'andamento dell'invasione russa
E le reazioni dell'Occidente infine se avremo tempo vi proporremo anche un editoriale pubblicato oggi dal Financial Times
Sulla presidente ucraino Volodymyr delle Skip che è diventato un simbolo della resistenza dell'identità nazionale del suo paese il titolo è questo il coraggio di un improbabile leader in tempi di guerra in Ucraina così il quotidiano della City rende omaggio a Gelain Ski ma partiamo dalla questione Cina la richiesta da Yuto di Vladimir Putin e da un editoriale di ieri di Libération dal titolo magra figura scrive il quotidiano francese
Ci si può immaginare lo zar Pietro il Grande chiedere aiuto nella sua guerra contro re di Svezia ci si può immaginare l'imperatore Alessandro primo elemosinare delle armi ai turchi per poter entrare a Parigi
Stalin aveva avuto bisogno dell'avvallo della Cina per battere Hitler
Vladimir Putin secondo Libération fa decisamente una magra figura rispetto i tre personaggi della storia russa che aveva adottato come modelli
Secondo le stime delle agenzie internazionali di rating la Russia potrebbe dichiarare il default a metà aprile
Come una volgare repubblica delle banane che non ha più banane e se il Presidente della Federazione Russa riuscirà le sue manovre finanziare per rifiutare l'evidenza come contestare il conto ricalcolare il debito pagarlo in rubli confiscare i beni degli occidentali che non hanno venduto le loro succursali a Mosca in tempo
Al massimo potrà rinviare la scadenza di due o tre settimane
Per Putin dunque è giunto il momento di chiedere aiuto a un altro oligarca molto più potente forti nato di Luís il presidente cinese sci Jinping
La Repubblica Popolare di Cina non è tuttavia diventata la seconda potenza economica mondiale prendendo parte a una guerra che non la riguarda
Pechino non ha alcun interesse ad abbandonare l'ambiguità e la neutralità di facciata
Insomma secondo inevaso è poco probabile che ci Jinping accetti di fornire un sostegno militare logistico il suo ingombrante alleato russo in ogni caso le difficoltà di Mosca troveranno solo una risposta parziale nel sostegno finanziario indiretto di Pechino
Con l'aumento degli acquisti di grano Energia per quanto tempo basterà uno degli oligarchi più vicini a Putin Vladimir
Potrà Tine lunedì ha dichiarato di temere un ritorno di cento anni indietro al mille novecentodiciassette il mille novecentodiciassette
L'anno del terribile tracollo dell'economia russa di fronte alla guerra civile minaccia oggi Mosca conclude
Libération che però appare un po'ottimista rispetto alle intenzioni cinesi almeno a leggere altri commenti come l'editoriale di ieri del mondo dal titolo l'Occidente sfidato dall'alleanza della Cina con Puntin
Scrive scrive il Mondo l'avvertimento degli Stati Uniti ai loro alleati che la Cina disposta a fornire aiuti militari e la Russia
Rappresenta un salto di qualità nella sviluppo della guerra contro l'Ucraina e soprattutto negli equilibri dell'attuale sistema geostrategico che con questa dichiarazione con questa volontà cinese
Sì destabilizza in modo grave costringendo tutti gli attori a posizionarsi inequivocabilmente di fronte a quella che si configura come un'offensiva della Cina contro i valori e gli interessi dell'Occidente finora ricorda il mondo il colosso asiatico era riuscito a mantenere un profilo basso sul completo decisamente ambiguo non aveva rinunciato i suoi stretti legami con Mosca l'aveva finto anche un certo equilibrio sulla guerra non aveva ostacolato la Cina al sostegno dell'Occidente a chi è vero e aveva espresso fiducia nei negoziati diplomatici tuttavia lo scenario che emerge dopo incontro a Roma tra il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan
Il Consigliere di Stato cinese Yang dieci sulla disponibilità di Pechino di fornire armi a Mosca
Cancella ogni pretesa della Cina di apparire come una potenza neutrale nella guerra in corso sul territorio ucraino insomma è il momento della verità per la Cina che vuole ricoprire il ruolo di superpotenza globale nel ventunesimo secolo contestando l'egemonia degli Stati Uniti
La volontà di sostenere militarmente la Russia non lascia dubbi sul fatto che la sua neutralità falsa Pechino non può mantenere la sua complicità con la Russia al punto da farsi coinvolgere direttamente nell'aggressione e allo stesso tempo
Non pretendere che ci saranno danni in termini di reputazione e commercio anche per la Cina di fronte a questo bivio storico pesci Jinping esiste però la possibilità che la Cina utilizzi i suoi rapporti privilegiati con la Russia per tentare una mediazione nel conflitto
è auspicabile che questo accada subito solo ci Jinping alla capacità di influenzare Putin solo lui può strappare l'impegno di tornare al tavolo del dialogo
Nel frattempo però l'Occidente deve svegliarsi dal suo letargo deve affrontare la follia del satrapo russo alleato della dittatura comunista cinese così e il mondo nel suo editoriale di ieri
Per le nuove gerarchie il commentatore l'opinionista del martedì di figlia o quotidiano conservatore francese fondamentalmente la leadership cinese si trova di fronte a due scelte alternative anche se possono essere in qualche modo mescolate tra loro il titolo del del commento di ieri guerra in Ucraina il gioco sino americano descrivere non girare
Risalenti agli anni mille novecento risalente agli anni mille novecentonovanta la politica americana in Ucraina lasciato il campo regionale per avere conseguenze planetarie e questo il senso dell'incontro a Roma
Il quattordici marzo chiesto da Washington tra Jake Sullivan in Consigliere alla sicurezza nazionale dell'amministrazione by del e Yang dieci responsabile delle relazioni internazionali del partito comunista cinese
America ha chiesto la Cina di rinunciare ad aiutare i russi ad aggirare le sanzioni economiche decretate contro di loro dall'Occidente dopo l'aggressione militare dell'Ucraina questo attacco non provocato è una violazione molto grave del diritto internazionale cari cinesi ha detto in sostanza Sullivan a Yang
Dovete dirci se in questa guerra siete con noi o contro Dinoi i cinesi spiega Renault girare detestano l'interventismo americano tanto più sotto la bandiera democratica ma conoscono anche la storia
Sanno che l'Occidente non ha alcuna responsabilità nella separazione territoriale dei popoli fratelli ucraino russo
Negli anni mille novecentottanta tutti gli occidentali guardavano a Kiev come la più bella delle città russe pensavano che Breznev fossero Urso altare ucraino
E nel mille novecentonovantuno che gli occidentali
Ebbero un divorzio si trovarono di fronte un divorzio consensuale tra Ucraina e Russia pronunciata dai loro due presidenti Crato un circo e Eltsin che volevano sbarazzarsi dell'Unione Sovietica e del suo capo Gorbaciov l'Ucraina
Ha proclamato la sua indipendenza in modo legale dopo un referendum nel mille novecentonovantuno la sua sovranità è stata riconosciuta liberamente dalla Russia senza alcuna pressione degli occidentali
Per contro secondo Renault girar sugli anni due mila le opinioni sull'implicazione americani in Ucraina divergono io e tre artiste ritengono che gli americani da buoni servitori della democrazia e della libertà dei popoli abbiamo avuto ragione a sostenere la rivoluzione arancione pro occidentale del due mila e quattro a Kiev e poi quella di Maidan del due mila e quattordici
Io lo so fili tra cui molti cinesi ritengono invece che l'America
Cerchi in permanenza di estendere il suo impero se necessario con la forza come nel mille novecento novantanove contro la Serbia di Milosevic nel due mila e uno contro l'Afghanistan dei talebani nel due mila e tre contro l'Iraq di Saddam Hussein
Nel due mila e undici contro la Libia di Gheddafi e che l'invocazione della democrazia solo un pretesto per l'imperialismo accusano questi Rousseau fuori
Tra Cuper soffi lì tra cui molti cinesi accusano gli americani di avere ignorato la collera di Putin contro l'espansione continua della NATO verso est collera espressa dal due mila il sette CIN CIN Ping padrone un impotente della Cina
Sicuramente rifletterà prima di dare una risposta alla richiesta di Sullivan
Secondo Rino girare l'invasione della Crimea
Non l'invasione dell'Ucraina non piace sci Jinping
Che inoltre sa che la Cina a ancora bisogno del mercato americano come sbocco della sua industria manifatturiera ma agli strateghi cinesi sono davanti a un'alternativa i cinesi possono scegliere di privilegiare i loro interessi commerciali
Accettare la richiesta dell'America e chiedere in cambio di ritirare le sanzioni
Tecnologiche adottate contro di loro negli ultimi tre anni in questo scenario è immaginabile un nuovo accordo sul nucleare con l'Iran con la fine delle sanzioni l'uranio arricchito che finirà in Cina invece che in Russia
E l'Europa che si metterà importare gas iraniano al posto di quello russo fissi atta economicamente impantanata militarmente in questo scenario la Russia si indebolirà progressivamente fino a quando
Putin non si ritirerà dall'Ucraina o sarà rovesciata da una rivoluzione di palazzo come Milosevici nel due mila ma questo potrebbe portare causa in Russia cosa che i cinesi non vogliono a ad alcun costo ad ogni costo
L'altro scenario l'alternativa è che sci Jinping rimanga fedele al suo amico Putin come gli aveva promesso durante l'incontro a Pechino
A margine della cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici invernali il quattro febbraio scorso l'alleanza delle autocrazie si rafforzerà e assisteremo a una partizione del mondo in due blocchi
Quello occidentale Stati Uniti Unione Europea Augusto che comprende l'Australia Regno Unito Giappone Corea del Sud e blocco euro asiatico impero russo ricostituito Cira Cina e Iran
Ne seguirà una terribile lotta di influenza tra i due blocchi che coinvolgerà al mondo africano quello arabo musulmano quello indiano quello latino americano
è una prospettiva scrive riconosceva orribile per tutti
Le conclusioni
Dell'opinionista di fidiamo l'interesse reciproco di cinesi americani e di mettersi d'accordo su uno scenario intermedio che apra una via d'uscita onorevole per tutti i protagonisti del conflitto ucraino
Le piste del compromesso con la rinuncia al Donbass e alla NATO presentato dal presentate dal presidente Zaleski negli ultimi giorni mostrano utilmente la strada della dell'escalation così
Tra l'altro li fidiamo sempre a proposito di Cina prima di passare a Zaleski
Che tra l'altro ieri ha ribadito in qualche modo la rinuncia all'adesione alla NATO
Le mondo oggi pubblica un analisi di Friedrich che Lemaitre a proposito di Taiwan che tema di teme di diventare l'Ucraina del Cina Pechino sta osservando molto da vicino l'andamento dell'invasione russa e le reazioni dell'Occidente particolare l'adozione di pesantissime
Sanzioni economiche l'isolamento internazionale tutto ciò dovrebbe rientrare poi nei calcoli strategici
DC Jinping nel momento in cui immagina una riconquista una conquista di Taiwan attrezzate più precisi
Invece su Zaleski oggi Frasson Times pubblica un bell'editoriale dal titolo il coraggio di un improbabile leader in tempi di guerra in Ucraina Volodymyr Zaleski è diventato un simbolo della resistenza e dell'identità nazionale comincia così il Financial Times Zaleski
Difficilmente
Può essere paragonato a Churchill o meglio è un Churchill improbabile
Comico
è diventato presidente per un incidente
Vincitore di Ballando sotto le stelle in Ucraina
Non ha mai aspirato ad essere un leader di guerra eppure la sua empatia le sue capacità di comunicazioni
E soprattutto la dimostrazione incredibile di coraggio
Hanno trasformato Zalinschi nella voce del suo popolo e della resistenza degli Ucraini un simbolo della moderna identità dell'Ucraina
Zalinschi parlerà oggi tra l'altro al congresso
E costantemente riesce a toccare le corde giuste
Del dell'Occidente
Accusandolo ancora di non fornire mi sostegno aiuti militari sufficienti
In modo ironico la sua presidenza era in crisi prima della guerra perché perché lui aveva promesso al momento dell'elezione di di di mettere fine al conflitto nel dopo nel nel Donbass
Zaleski però adottato tutta una serie di importanti riforme economiche affaticato riformare il sistema giudiziario
Anche a colpire il vecchio sistema degli oligarchi di Stato ma merita credito secondo secondo il Financial Times anche perché non è stato come si tenta pensava all'inizio
Il burattino di un oligarca incorro Colombo iscritti
Che ha sostenuto la sua candidatura presidenziale
L'invasione
Di Putin
Del due mila e quattordici e quella di oggi
Hanno fatto più di qualsiasi altra cosa per sull'edificare il senso della nazione dell'identità ucraine
De Lance chi è stato in qualche modo un regalo un grande regalo in tempi di guerra che ha dato voce incarnato questo senso nazionale e di identità
La condotta di guerra di Zaleski continua a rafforzare la sua statura morale
E questo nel momento anche in cui chiede caccia no-fly zone ai leader della nato la loro logica quella dei leader della NATO
Cioè non farsi coinvolgere in un conflitto diretto per evitare quello che potrebbe essere una guerra
Apocalittica e quella giusta ma se la Russia continuerà con la sua brutalità
Il alla fine alla fine sarà la stessa Russia spingere i leader occidentali a adottare una posizione ancora più dura così tra l'altro il Frasson Times ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale