Il costituzionalismo democratico moderno può sopravvivere alla guerra?

L'altro regista allora giù cita l'ok
Restando a disposizione no
Non possiamo iniziare
Va bene va allora
Grazie di essere intervenuti a questo nostro seminario
Credo che fosse assolutamente necessario una riflessione
Sui tragici fatti che che ci riguardano direttamente una guerra
Noi abbiamo pensato a un seminario di discussione non un vero proprio convegno con interventi relativamente librerie io farò una breve introduzione di carattere generale per non intervenire nel merito più specifico perché invece qui invece si occuperanno gli altri territori dopo di me seguiranno due introduzioni generali uno di e ha giocato interrogherà Cardigans particolarmente il nostro illustre collega di diritto internazionale sicuramente e poi che sicuramente i profili di diritto internazionale sono determinanti
C'è parso assolutamente necessario l'intervento di un termine centrista però ce l'ha fatta l'altro introduzione verrà svolta da Claudio De Fiore che
Ha scritto sulla sulla pace sull'articolo undici vedremo poi se le cose che lui ha scritto sono ancora attuali oppure oppure no e poi seguiranno altri interventi programmati su tematiche specifiche poi vi dirò ovviamente che vuole intervenire da parte del pubblico gli interventi da parte del pubblico sono assolutamente gratuiti
Io rapidamente vorrei appunto formulare un quadro di carattere generale rustico e partirei da una sorta di assiomi
Che formulerà in questi termini sotto le bombe il diritto tace ma per ristabilire la pace deve parlare il diritto il diritto costituzionale in particolare per quanto ci riguarda
Sotto le bombe scritto tacesse zero
Soprattutto se non si crede allo jus ad bellum cioè la possibilità alle possibili istanze di una guerra giusta
Che perciò sia legittima la guerra è sempre illegittima
Ciò sotto le bombe il diritto tace cioè ancora più vero se si percepisce la fragilità dello jus ad bellum
Cioè la verificando verificata l'incapacità di far valere un tot una tutela dei diritti umani in situazioni di scontro armato
Forse
Dopo la guerra qualcuno sarà condannato per genocidio da un tribunale dei vincitori ma intanto il genocidio c'è stato
Il ripudio della guerra
In fondo il nostro costituzionali richiudere guerre in fondo motivato proprio dalla consapevolezza dell'impossibilità di porre freno alla barbarie la guerra al flagello la Carta dell'ONU che sarà presente
Ma anche il produttore la consapevolezza forse li posso giocare la schedina
Ma anche frutto nella consapevolezza che la guerra non è destino
E dunque
E frontone la caparbia volontà gente ho anzi dell'assoluta necessità di far cessare i conflitti armato ma chiunque promossi
Quale che sia il barbaro con i barbari che lo hanno provocato
E per questo io credo che debba parlare il diritto debba parlare il diritto costituzionale mi verrebbe da dire che
Chi cerca la pace parla il linguaggio dei diritti chi pensa alla guerra rinuncia invece ai diritti stessi
Che cerca la pace dovrebbe anzitutto pensare a salvaguardare o meglio a ripristinare i diritti conquistati con fatica de'popoli proprio dopo gli orrori della seconda guerra mondiale
Quei diritti che sono stati previsti delle nostre costruzioni
Ma anche nelle carte internazionali di quell'organizzazione capace sono penalizzate all'ONU
Che non possono essere sentita assimilati a mio modo di vedere da quelle diverse alleanze che hanno come finalità quella di difendersi dalla Quercia
Con la forza delle armi
Alla NATO tanto per intenderci
Io penso questo
Che al noto sciagura però motto latino si vis Pacem para bellum dovremmo preferire un più energico si vis Pacem para pacem
Ecco perché si dovrebbe parlare soprattutto la lingua del diritto costituzionale democratico moderno come abbiamo messo nel titolo
Ecco perché io credo che ci si debba preoccupare assai quando si ode la voce che la Costituzione quando non si ove la voce del costituzione nel dibattito sulla guerra ma si consente solo laico
Delle battaglie delle ali
A me sembra che la Costituzione in questa fase non tanto la si voglia contrastare e questo è un punto
E ricatto istruito quanto e peggio
La si vuole semplicemente rimuovere
Rimuovere dal proprio inconscio dall'orizzonte l'impossibile
Lo si può rimuovere come strumento di lotta alla guerra dico questo perché sono stato fra le io personalmente francamente impressionato fortemente impressionato dal fatto che nella discussione sulla guerra intensa in Ucraina svolte in Parlamento la Costituzione non è mai stata richiamata
Ne nell'intervento del presidente del Consiglio Nenni la riduzione approvata con il concorso di maggioranza e opposizione
Mentre è stato ben presente la NATO
Richiamato al presidente del Consiglio Draghi nel discorso rivolto alle Camere per ben sei volte
Quasi e vincoli internazionali
Quelli legati all'Alleanza atlantica avessero sostituiti o quelli derivanti la nostra legge suprema
E nella stessa rivoluzione parlamentare
Assai generica in verità l'età alle Camere si sono limitate a delegare al governo nel pur doveroso contrasta la guerra il quale ha poi potuto emanare su questa base due decreti il quattordici e il sedici due decreti legge che in deroga alla normativa vigente quello del novanta ed in accordo con gli impegni assunti nell'ambito dell'Unione europea ha permesso la concessione di armi e flessibili giranti quella definito
S'intende
In fondo è un segno questo della superiorità in questa fase del diritto sovrannazionale
Delle politiche di Potenza oltre alle potenze rispetto al diritto e la voce della Costituzione costituzione rimossa
Eppure nostra costituzione non è muta sulla guerra
Un principio fondamentale è spesso evocato ma estremamente declinato quello dell'articolo undici che ammette limitazione della propria sovranità sì in condizioni di parità però a favore dell'istituzione internazionali che promuovono la pace all'ONU dunque non all'altro non alla NATO
Ma poi un intero sistema costituzionale articolato che passa attraverso un vero di disposizioni di diverso tenore marginale o poco costrutto
L'articolo dieci sull'obbligo delle conformazioni del diritto di asilo i cinquantadue sul diritto di difesa della patria della propria parte
Il ruolo di garanzia del capo dello Stato degli stati di crisi in generale
O come anche espressamente richiamato nell'articolo ottantasette
La centralità del Parlamento in generale ma anche nei casi estremi di conferimento di poteri necessari al governo come indicato nell'articolo settantotto ed iniziato persino l'elastico ottanta sulla proroga del Parlamento in caso di guerra
Di tutto questo però non si fa
In realtà
Non solo in Parlamento e nella discussione pubblica che non si parla di questo che lascia perplessi non tanto non mi stupisce almeno a me tanto il fatto che la discussione sia schierata in quell'edificio non prende partito
In questa guerra e ben chiaro e ben chiaro che l'aggressore ricchi l'accredito
Ma proprio per questo
Tutti tutti credo schierati dalla stessa parte persino coloro che sino a ieri indicavano in Putin un modello di governante e nella Russia un partner affidabile tutti
Schierati dall'altra parte a me pare sfuggano nel dibattito ad alcune questioni di fondo sfuggano alle ragioni di quello che potremmo chiamare il diritto costituzionale di pace
è una pratica di testi
Cioè coloro che si sono arresi alla realtà della guerra ma che non possono che essere non ma che non non possono che essere anche consapevoli del terribile rischio costituito dal conflitto nucleare
Pertanto si schierano con forza dalla parte giusta ma senza pensare di poter entrare in campo fanno di tutto per far resistere gli organici
Fornendo loro armi partecipando sia la guerra ma solo per conto terzi
Potremmo in questo caso usare questa immagine che mi rendo conto essere sacrilega e per questo gravoso
Sì ti fa dagli spalti e si forniscono i palloni alla squadra aggredita perché la partita continui
Ma così continuano con i massaggi nella speranza che le difficoltà della guerra di conquista inducono a rendere più dolce del nemico il nemico dell'Occidente dell'Occidente di un Occidente pacifico
E dalla convinzione che la guerra si combatte con una guerra che qualora qualcuno si schiera dall'altra parte dalla parte dalla parte della pace senza armi
Ovvero condanna rinvio Mariani stesse e propongo un sostegno disarmato alla distanza Ucraina temi subito tacciato di offendere dimenticare la propria resistenza
Quella contro il nazional socialismo nazionale fascismo nazifascismo
La quale ben formata
Ma non fu per conto terzi
La verità perché non regge il parallelo tra la decisione di fornire armi all'esercito ucraino
Gli aiuti ricevuti nei nostri partigiani per combattere i fascisti e l'invasore tedesco durante la seconda guerra mondiale le armi erano forniti e da alleati
Tento in uno scenario di guerra dichiarata Alfina di applicare il conflitto e sconfiggere militarmente le truppe tedesche che stabilizzando il Paese perché la resistenza
Cioè il Senato Pavone
è stata una guerra civile
Questo ci è stato spiegato ora invece le armi sono forniti con scopi essenzialmente tattici non con la prospettiva di sconfiggere le armate russe ma per scambiare di indebolire praticamente l'aggressore vendendo rendendo meno agevole la guerra la sua guerra di conquista la sua terribile guerra di conquista
Fornendo così una sorta di solidarietà armata al popolo vittima dell'aggressione e al suo esercito
Ma mi chiedo può dirsi per la solidarietà quell'armata e poi e questa mi sembra domanda principale da porsi
Non sono forse altri altri i gravosi compiti cui la comunità internazionale a chiamata dalla voce del diritto
Vero è che l'articolo cinquantuno dello statuto dell'ONU legittima la resistenza anche in avvio del popolo e dell'esercito ucraino del di tutta la nazione ucraina poche almeno a me così sembra poi abbiamo qui Cannizzaro che
Correggerà
A me sembra che possano entrare in quel che è stato definito articolo cinquantuno il diritto naturale di o tuttora in udienza autotutela individuale e collettiva
E dunque è illegittima più che legittima anche moralmente dovuta forse la resistenza del popolo ucraino e del suo esercito che in fondo è lo stesso principio espressione dello stesso principio scritto nella nostra Costituzione
Che definisce sacro il dovere di difendere il territorio italiano da parte di tutti i cittadini
Ma e questo è il punto
All'in azioni non belligeranti mi chiedo se non spetti un altro compito
Quello di farci quello di far cessare le ostilità
Di porre
Cito fine al conflitto non riesce a diventare siamo di fronte ad una drammatica emergenza umanitaria e occorre una straordinaria iniziativa per ripristinare cito la pace e la sicurezza internazionale individuando una soluzione pacifica
Come richiede la Carta dell'ONU agli articoli cinquantuno cinquantaquattro
Certo oggi scontiamo la debolezza tolse il fallimento dell'ordinamento
Quel qualcuno aveva immaginato diverso dall'ordinamento internazionale
Fondato sulla parità dell'Istat è in grado di e per proprio per questo in grado di assicurare la pace siamo pagando a caro prezzo la sua mancata riforma e quella del Consiglio di sicurezza in specie con la conservazione dei poteri di veto attribuito al Pala potenze
Vincitrici della seconda guerra mondiale e però è anche vero che l'ONU
Che non è stato del tutto assente una voce flebile flebile si flebile
Però potrebbe essere raccolta e quindi se flebile amplificata all'Assemblea dell'ONU delle Nazioni Unite adottato a maggioranza a maggioranze mai raggiunti in precedenza
Centoquarantuno nel primo caso centoquaranta Stati a favore di due importanti risoluzioni di condanna dell'aggressione russa con la richiesta esplicita che cessi immediatamente l'uso illegale della forza in Ucraina
Sono ora gli Stati che dovrebbero dar seguito alla richiesta di pace indicando indicando una conferenza a tal fine
Non lasciando soli Paesi belligeranti e questa Svizzera francamente colpisce su questo vorrei sentire anche la nostra le vostre riunioni non lasciare soli Paesi belligeranti gli ucraini e i russi il l'aggressore e l'aggredito che abbia difendersi soltanto a questi due soggetti il compito di trattare la pace perché la pace non è sono una far loro
Io credo inquilini vorrei sentire la vostra opinione che la sull'unica costruzione possibile sia l'inizio della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa e nel mondo sul modello Conferenza di Helsinki non invece sul modello la conferenza di Yalta che decise la questo è la la divisione delle sfere del mondo influenza nel mondo
Può essere questa la figlia forse l'unica via per ritrovare la pace e per la costruzione di un diritto che riprenda pensare a come realizzare il principio del costituzionalismo democratico moderno si parte Capograssi
Diceva che dalla catastrofe della guerra si può imparare
Ma aggiungeva non è detto che lo si faccia
E dunque c'è il rischio che mi è sempre più reale che questa non sia l'ultima guerra in corso bassi invece l'ennesima di una serie infinita avviandoci sempre più verso la disumanità della guerra stessa
La mia convenzione la mia convinzione e allora
Che non si possono lasciare le cose come stanno
Sottolineo che non si possono lasciare le cose come stanno in una inattesa della prossima avventura bellica di prossimo leader che vuole farsi imperatore del mondo
Il diritto costituzionale democratico moderno sopravviverà se e solo se alla guerra ci riuscirà se la guerra si riuscirà a ripudiare sulla e non solo a sconfiggerla materialmente e questo e quanto avevo da diretti adesso passerella per la sua prima vere introduzione la parola al professor Cannizzaro che credo che non debba essere su che non deve essere presentato un nostro collega diritto internazionale dico soltanto che magari qualche studente che ancora non ha fatto diritto internazionale e se lo vedrà da quest'altra parte del tavolo
Prego entri grazie verrà natura disponibilità
Professor pensarono e bisogna essere presentato perché impresentabile grazie professore Azzariti di questo invito che ho accettato veramente molto velocemente perché mi faceva piacere mi fa piacere era avere un confronto diciamo che insomma ecco parlare di costituzionalismo indicatori costituzionalisti pure verrà distrutto su un po'scomoda ma a me fa piacere lo stesso mettiamola così e mi scuso del ritardo tanto che insomma mi sono svegliato un po'presto pensato di portare la macchina in carrozzeria in via Tiburtina dieci minuti in data cinquanta ritorna presumere nello stato di Roma ma insomma parliamo di altre cose
Insomma bisogna parlare il costituzionalismo in casa dei costituzionalisti cinque minuti solo è chiaro che non parlerò del costituzionalismo costituzionalista non mi sentirei minimamente qualificato
Vorrei solo spendere come dire una parola sulla costituzionalismo internazionalista che forse c'è e forse non c'è chi lo sa se c'è o non c'è
E insomma noi abbiamo un ordinamento internazionale fondato da starci
Formato e fondato strazio fatto negli Stati per distanti
Le Nazioni Unite
Si reggono su un accordo internazionale che tentano giustamente chiamato statuto non lo chiamo carta con l'idea che sia una forma di costituzione
Ma se lo fosse e cioè qualche elemento per dirlo non lo dirò oggi perché Gaetano mi ha ingaggiato per un altro compito se lo fosse sarebbe la costituzione della comunità internazionali distanti
E non di altro
Anche se gli stati nella Carta delle Nazioni Unite sono impegnati a garantire i diritti degli individui
Però ecco altre nazioni del mille novecentoquarantacinque quasi cent'anni fa ormai tanti anni fa circa ecco e nel frattempo sono fiorite nuove concezioni quanto all'assetto al governo della comunità internazionale
Nuove concezioni che riconoscono agli individui in forma organizzata o in forma individuale diritti importanti
E tuttavia ancora la Carta delle Nazioni Unite rimane imperniata per l'appunto sull'equilibrio fra scatti anche il Consiglio di sicurezza e io direi che volendo precisare proprio facendo una la persona pedante per non è che il proprio tra carte le Nazioni Unite e in particolare la formazione del Consiglio di Sicurezza rispecchi tutti i dettami dell'articolo undici
Lì si parla di parità con gli altri stati il Consiglio di Sicurezza poche fondato sulla ineguaglianza attendista
Cinque Stati sono più uguali degli altri
E questo spiega non solo questo però questo sicuramente spiega in maniera molto evidente per quale motivo le Nazioni Unite non possono agire quando una delle grandi potenze a con interesse
E questo spiega perché fino all'ottantanove non hanno praticamente mai veramente Egitto nazioni spiega perché dall'ottantanove in poi una cinica hanno agito anche in forma molto accentuata
Si è parlato in quegli anni veramente di costituzionalismo internazionalista che insomma è un ossimoro abbastanza complessa decifrare
Ma poi spiega anche per quale motivo questo movimento che possiamo chiamarlo come vogliamo noi si è fermato
Perché la componente principale della comunità internazionale l'unica componente a quel punto dominante dopo la fine del bilateralismo del della bipolarità e cioè la componenti occidentale ammesso in essere delle politiche il dominio questo non c'è dubbio
Direi e tecnicamente dimostrabile e dimostrato a quel punto all'inizio io ci o una data in mente e quella della Libia la l'intervento in Libia di Mila e dodici a quel punto quel movimento si è improvvisamente fermato
Perché le due nazioni escluse da questa Rete di dominio hanno cominciato esercitare il proprio diritto di veto egli non ce n'è più per nessuno dagli comincia il nuovo bipolarismo di cui stiamo vedendo anche i frutti se la Russia attaccato in Ucraina e verosimilmente inverosimile lo abbia fatto avendo alle spalle un mondo un po'meno potente meno tecnologico di quello occidentale distanti anni luce
Anche per non solo per la tecnologia ma anche le libertà civili e politiche ma un mondo alternativo
Detto questo è l'unica cosa che vorrei dire che sappia vagamente di costituzionalismo non so Gaetano forse sarà certamente sa che io penso che insomma un nuovo costituzionalismo internazionalista deve nascere
E inevitabile che nasca nei tempi lunghi e tempi lunghi in cui come diceva Keynes saremmo tutti morti per carità non è che non domani o dopodomani ma per esempio io credo che questa grande tragedia
E son d'accordo con questa definizione del professor Azzariti in tempi lunghi farà bene al diritto internazionale e al suo forse possibile Urbino direbbero gli inglesi costituzionalismo
Certo sarebbero meglio se non ci fosse ma c'è c'è possiamo cogliere i benefici a lungo termine
Anche le guerre che dal mille novecento il novantanove al due mila e dodici sono state condotte dall'Occidente in vari Stati hanno fatto venne all'ordinamento internazionale
Hanno fatto capire che oggi il mondo è troppo complesso per essere governata da una sola componente quale per quanto potente essa fosse e questo io lo considero un argomento il diritto costituzionale internazionale
Però questo veniamo alla alla questione della guerra appunto fatto cercato di mascherare un po'da costituzionalista mentre ci io sono stato assolva assoldato equa soldato imporrebbe dice un soldo indossa un dato non proprio Inc assunto ecco
Per parlare dei profili internazionalisti però è interessante notare che io cercherò di parlare di questi profili anche alla luce di quello che ho detto in termini un pochettino sommari ma insomma ecco
Padova ancora da una considerazione del professore Azzariti non c'è una guerra giusta
Sono perfettamente d'accordo non esistono le guerre giuste le guerre giuste che sono stati fatti anche di recente
Ne potrei fare una figlia sarà ecco quella più nota è quella del Kosovo
Le guerre giuste sono tendenzialmente guerre di dominio questo non v'è dubbio
Però vi è una guerra ingiusta e qui sono cerchiamo un poco come dire
La scienza della conoscenza per cui noi conosciamo solo per rispetto all'opposto di quello che vogliamo conoscere come è possibile che non ci sia una guerra giusta ma che ci sia una guerra ingiusta ecco sembra abbastanza difficile
Perché con la guerre ingiuste tale in opposizione alla guerra giusta
E allora io lo leggo proprio nella Carta delle Nazioni Unite carter nazioni che ha fatto qualcosa che nessuno avrebbe mai pensato che potesse essere fatta fino ad allora ha vietato l'uso della forza
Però prerogativa principale o forse unica della sovranità statale gliel'ha sottratta
E a ripercorro sto per grandi linee il contratto al lirismo ove siano visto che non sappiamo stare in pace demoliamo a una ente superiore l'uso della forza in esclusiva nonostante dirette le guerre ci sono come possibili tutto ciò c'è un obbligo internazionale per tutti gli stati di non utilizzare la forza un obbligo di divieto di uso della forza che è assoluto
Abbiamo passato sessant'anni e discutere sì assoluto relativo sessant'anni di i battiti dottrinali e di prassi internazionale
E io penso che anche la prassi internazionale dimostra che il divieto si assoluto
Cioè una dimostrazione logica che può uno risultare poco appagante praticamente nel caso Nicaragua la Corte disse
Se è uno Stato vi era l'uso della forza viola il divieto di uso della Focus alla forza
E invece di dire la forza l'ha un suo perché ho il diritto di farlo dice scusate oggi per legittima difesa
Oppure scusate ho agito per esigenze umanitarie scusate oggi dove che questa questa situazione meritava giustizia la guerra giusta in qualsiasi occasione in cui lo Stato USA alla guerra adducendo delle giustificazioni più o meno plausibili
Ecco che l'ha condotta il fatto il fatto brutto cede rispetto alla giustificazioni giuridica certo sul terreno avremo il fatto brutto ma in diritto noi abbiamo un rafforzamento della norma sull'uso della forza
Anche la Russia lo ha fatto e andiamo a vedere come lo ha fatto saranno sia a invocato una serie di motivi che a suo avviso giustificano la forza per legittima difesa tanto per cominciare legittima difesa contro una pretesa minacce alla sua sicurezza da parte della NATO
Devo dire che la NATO negli ultimi anni ma da dalla fattasi più rigidi ma soprattutto in questi ultimi anni è stata molto disinvolta è chiaro che un po'di saggezza politica non altro un poco prigioni saggezza politica avrebbe dovuto come dire dissolvere la NATO ad arrivare proprio ai confini della Russia accerchiando la quasi questo non c'è dubbio
Ma poiché è l'unico eccezioni al divieto dell'uso della forza come ha ricordato Gaetano e la legittima difesa
E poiché la legittima difesa presuppone appunto la guerra l'attacco la guerra ingiusta l'attacco armato non ha non diversamente qualificato articolo cinquantuno parla di attacco armato
Poiché era nato non ha evidentemente attaccato maniera quello sul fermate la Russia né lo ha fatto l'Ucraina si tratta di una giustificazione palesemente infondata
Dopodiché la Russia anche invocato una genocidio in corso da parte della dell'Ucraina voi sapete che la Corte internazionale di giustizia è stata addita dall'Ucraina
Rovesciando il paradigma russo
La Russia avrebbe potuto a dire l'Ucraina per il genocidio è invece intervenuta
Cosa ha fatto l'Ucraina è una cosa molto carina divertente
A adito alla Corte Ente nazionale Giustizia dicendo io una controversia con la Russia perché lei dice io sto commettendo il genocidio io non lo sto commettendo e quindi tu accerta che io non ho commesso un genocidio
La Russia non si è presentata al procedimento evidente dicendo che la corte a quel punto io ne ho la giurisdizione ma ce l'aveva perché gliel'aveva data la Russia la giurisdizione dicendo che appunto c'è una controversia con l'Ucraina sul genocidio
Diciamo sono divertimenti giuridici per un verso si però o questo ha portato ad una ordinanza vincolante per la Russia
Certamente e qui si misura il costituzionalismo degli Stati rispetto al costituzionalismo come dire
Interi individuale è chiaro che non ci sono mezzi coercitivi rispetto ad uno stato e in particolare rispetto a uno stato membro del Consiglio di sicurezza
La Carta delle Nazioni Unite ha immaginato all'articolo novanta sei mi pare novantasei sempre insomma da quelle parti novantacinque novantasette
Ha immaginato uno strumento di coercizione per garantire l'efficacia della sentenza la Corte lo strumento è fondato su consiglio di sicurezza il principio del mondo solo che il Consiglio di sicurezza ancora una volta abbiamo visto e l'espressione dei questo costituzionalismo interstatale
Ci siano gli Stati ci sia l'Istat non è la Commissione europea che peraltro insomma ha tanti meriti ha tanti demeriti ma insomma viene osteggiata dalla degli degli Stati perché troppo sovrana ecco mettiamola così e invece se mai forse avessimo uno sviluppo in quel senso di un costituzionalismo con proprie istituzioni non fondate o Stati ecco che le cose forse non sarebbero arrivati a questo punto ma questo riprenderlo riprenderà in seguito quindi la legittima difesa e manifestamente infondata
Anche l'idea di una responsabilità Ucraina per genocidio sembra infondata ma non va presa alla leggera e questo lo dico subito insomma non bisogna ora perdonare l'aggredito perché è stato aggredito te guarda insomma le organizzazioni umanitarie indipendenti hanno o un fatto di rapporti molto precise su quello che succedeva don Paz
Voi sapete che uno degli scopi della della Russia è quello di catturare i membri del battaglione anzi hospice sembra non possiamo fare i giudizi sembra che siano resi colpevoli tanti crimini da un bus
Sembra mettiamola così manco una multa tutto ciò non può giustificare
L'uso della forza in assoluto non è genocidio
Perché il genocidio in diritto internazionale ha una sua componente tecnica particolare di genocidio o è un reato fatto da altri reati composto quindi uccisioni torture stupri massacri tutte queste belle cose ma con un fine specifico se non c'è il fine non c'è il genocidio e cioè il fine di cancellare un gruppo etnico
Questo è un po'l'idea un'azione Ale ci sono tre o quattro definizioni senza questo dopo lo specifico si parla di massacri
Che sposa una cosa bella di stupri non sono cosa ben uccisioni meno sommarie
Tutti i crimini ma non genocidio su questo non vi è dubbio e comunque e anche qui bisogna dire questa cosa il genocidio ancora una volta non giustifica l'uso della forza
Dato che l'unico presupposto e l'attacco armato contro lo Stato anche qui
Insomma vediamo veramente questo dilemma continuo nel diritto internazionale fra le esigenze individuali libertà giustizia collettivamente individuali se vogliamo
E invece le esigenze degli Stati che hanno plasmato l'ordinamento a propria immagine e somiglianza ma per uscire da questo dilemma e ci vuole un diverso costituzionalismo
Su occorre che si rinunci alla nostra sovranità a quello che rimane nostra sovranità a noi rimane un po'pochino perché molto abbiamo ceduto altrove ma in Russia penso che la sovranità sia una cosa molto importante e io credo che proprio questa guerra ci dica molto per l'appunto sull'idea che uno Stato
Posto al veramente autodeterminarsi sceglie liberamente le proprie politiche che l'essenza della sovranità ma veniamo al problema forse
Mi raccontò
Fabio Gobbo no no cinque
Cinque minuti spesi vediamo al problema fondamentale gli Stati terzi cosa possono fare
Ma allora qui sappiamo tutti cosa stanno facendo o perlomeno tutti sappiamo ma non sappiamo tutto quello che stanno facendo
Io non voglio Trust trasformarmi da stratega non lo so non militare ma non credo che una fornitura di armi così sic et simpliciter abbia potuto contribuire alla resistenza di un esercito RAI non in un rapporto una dieci rispetto all'esercito russo probabilmente era già in corso non fa una fornitura di armi ma anche un appoggio logistico una fasi di addestramento e così via probabilmente è illecito tutto ciò no
Non è illecito perché la legittima difesa che viene definita come naturale dalla carta e su questo naturale potremmo aprire un dibattito ma non lo facciamo ecco può essere anche collettiva
Può essere anche collettiva e la legittima difesa collettiva Agnelli fa alla come dire
All'intervento diretto dello Stato a favore di quello attaccato
Opportunamente ci deve essere il consenso dello stato attaccato perché altrimenti no tutti potrebbero far finta che non fate fa attaccate andare come è stato fatto varie volte la storia in cinquanta sessanta
Legittima difesa collettiva ma gli Stati occidentali come diceva Gaetano non sono intervenuti
Non hanno usato la forza ecco questo è come dire controverso la fornitura di armi
Sempre nel caso Nicaragua del mille novecentottantasei è stata qualificata dalla corte di giustizia come un mutuo minore della forza un uso minore della forza che quindi non si può fare se non c'è un attacco armato
Ormai siamo tranquilli che in questa condizione un attacco armato c'è ma un uso minore della forza la fornitura di armi addestramento logistica e così via ecco che potrebbe essere illegittimo se non ci fosse stato un attacco armato ma l'attacco armato legittima e per questo io dico che non c'è una guerra giusta ma c'è una guerra ingiusta l'attacco armato legittima
L'uso maggiore della forza è giuridicamente anche l'uso di nomi
Ma unicamente forze ma giuridicamente alla luce delle regole attuali che sono regole fondate come vi ho visto sull'equilibrio fra Stati
E io credo che invece a differenza forse di quanto ho percepito non conoscevo già le posizioni del professor Azzariti credo che questa sia stata una buona corsa
Una buona scelta per nella degli Stati occidentali
Una buona scelta per quale motivo innanzitutto perché gli ucraini
Ce lo chiedono c'è il consenso totale ci hanno chiesto anche di fare il più di dare i cosiddetti armi offensive posto che questa differenza farmi difensive armi offensive non è né giuridicamente né anche tecnicamente adeguata ma insomma ecco
Ce lo hanno chiesto per quale motivo
Esattamente per il motivo che noi troviamo riflesso nella Carta delle Nazioni Unite all'articolo cinquantuno uno stato ai diritto difendersi
Uno stato ha il diritto di difendersi anche utilizzando la forza io non avrei voluto non so se è possibile o per prenderlo troppo tempo fa rivivere sullo schermo o l'ultima frase che chiude il parere sulle parere sulle armi nucleari della Corte di giustizia dell'ottantasei
La corte di giustizia dice guardate che alla luce del diritto oggi vivente
Le armi nucleari l'uso e la minaccia di armi nucleari esitato sono vietati
Non è vietato il possesso ma è vietato la minaccia e l'uso ma questa a sottigliezze giuridica non di poco conto di RAI ma insomma
Poi però la corte si chiede ma se lo Stato è attaccato posare armi nucleari la corteccia assolutamente no proprio per il crac indiscriminato
E poi arriva la questione ma se lo Stato staff comprendo e qui la Corte ci ferma
Dice non c'è il diritto non c'è una norma che lo regola
Io credo di poter dare una risposta tecnica a questa frase perché non è porterà detto non c'è diritto come riportano tutti i libri dice semplicemente la Corte non è in grado di dire se la minaccia o l'uso delle armi nucleari sia lecita
In una situazione di estremo pericolo in cui è in gioco la sopravvivenza dello Stato
Questo dice la Corte più o meno a memoria insomma
Beh invita l'altra lascio dettagli tecnici credo che ci sia una risposta ma se non c'è il diritto c'è libertà di farlo come minimo e quindi il diritto in qualche misura c'è
Quindi il diritto internazionale mette su un piano come dire quasi paritario
Non solo l'esigenza di la sopravvivenza di uno Stato
Ma anche la l'esigenza della sua libertà
Anche a costo di usare armi e armi nucleari
Quelle più impegnative da un punto di vista umanitario
Io credo che questa conclusione barra molto raffinata in termini tecnici però questo credo che distinguere risponde all'idea del diritto internazionale non c'è una guerra giusta ma c'è una guerra ingiusta
Prego direi che
Il mi posso fermare qui tanti dice
Ti ringrazio molto anzi sono professor Cannizzaro per il quadro problematico che ci ha proposto di diritto internazionale con noi io come costituzionalista ricomposizioni Sandro
Imparato diverse cose anche cose inquietanti devo dire
Limite del diritto alle ultime cose che ci ha raccontato si sono inquietanti perché in qualche modo decisioni questa Corte internazionale
Che fa trapelare
Un sito un mutuo che cito in estremo pericolo chi lo decide l'estremo pericolo se non non accenna critiche anche vista al dettaglio cosa aggiunge Roberto sette affette con casting volto del Presidente
A dimostrazione di come di come da un altro credo si possa dire il diritto ai suoi limiti rispetto alla forza bruta li rafforza alla distruzione perché la guerra infilare con lui nella distruzione Humanitas si ferma davanti a questo da un lato d'altro lato però credo che debba rafforzarsi tutti quanti per non farsi prendere dal terrore delle parole
Il professor Cannizzaro di reagire ancora una volta ribadisco facendo valere la voce del diritto non arretrando la voce urlando ancor di più alta all'ancora più alta voce
Esprimere le ragioni del diritto e del diritto costituzionale e per questa ragione per la quale abbiamo chiesto al professor De Fiore anche lui non ha bisogno di di essere introdotto sono sul lusso collega che insegna all'università di Napoli Luigi Vanvitelli
Illustre collega che ha scritto tante cose tra le tante cose che ha scritto c'è no poc'anzi sono anche diversi contributi su www sull'articolo undici sulla guerra sulla pace con riferimento però a Guerra e pace
Non si può più citare come pace perché uno scrittore russo adeguate le Paci nati altre guerre ed altri pace diciamo così dai tempi più recenti e allora cioè parto propriamente importante sapere le sue considerazioni
Su questa guerra su questo spiccato il placet penso che siano essi
Grazie ringrazio inseriti per l'organizzazione del seminario ringrazio anche a Paola soci che più di altre Nanter la rivista sollecitato questa iniziativa è un'iniziativa quanto meno però San soltanto perché legata alla drammaticità del momento
Quindi che anche per ragioni in qualche modo genetiche perché la rivista nasce nel due mila e tre in pieno tempo di guerra in pieno conflitto iracheno e nasce con una premessa di fondo quella di affermare la prescrittività del dettato costituzionale
E di assicurarne la normatività come leggiamo nel littoriali presentazioni scritti in quegli anni ITA Gianni Ferrari creta sentiti
Ora una questione quanto mai attuale quella della prescrittività della costituzione soprattutto circa affrontate della dell'obbligo dell'articolo undici della Costituzione
Lo diceva età soluzione sull'articolo undici calato l'oblio
Ne ha parlato il presidente del Consiglio nell'informativa alle Camere non ne ha parlato ne hanno per la fretta nella risoluzione approvata quasi all'unanimità
Non non è stato richiamato l'articolo undici nemmeno nel dibattito parlamentare siano stati i fugaci richiami il più delle volte devo dire quanto mai fuorvianti
Eppure l'articolo undici sappiamo non è una norma diretta la Costituzione italiana innesti Sancisi punto e la guerra un principio supremo dell'ordinamento in grado di vincolare l'azione di tutti i pubblici poteri di prevalere automaticamente su qualsiasi altra fonte del diritto interna questa nel nostro ordinamento
Il cui alla guerra costituisce pertanto come è stato recentemente lucidamente ha affermato primus nel senso che orienta immediatamente la postura internazionale dell'ordinamento repubblicano sui sia un'istanza quella pacifista che il costituente ispirandosi allo Stival costituzione repubblicana spagnola del mille novecentotrentuno vuole formulare impiegando parole quanto mai forti fino a preferire la meno efficace formula denuncia il verbo ripudia proprio in considerazione dell'accento energico che implica sigla condanna ma anche la rinuncia alla guerra ma ciò che più stupisce questa progressiva rimozione dell'articolo undici è nell'oblio che si registra anche in ampi settori della cultura giuridica
O per altri versi l'utilizzo manipolativo che di esso viene fatto nel tentativo spasmodico di convertire questa disposizione alle stazioni della Quercia
Risoluzione interpretativa avallati in questa settimana non differiscono significativamente questo è un elemento di alloggi accollare descrizioni facevo molti anni fa sugli amori di globalizzazione
Non differiscono si si indicativamente da le giustificazioni addotte il passato
L'a cavallo fra imprese Dorelli indipendenza che è possibile intercettare su questo terreno
Da una parte il tentativo sentito alcuni ambienti culturali di presentare l'articolo undici alla stregua di un Giano bifronte una disposizioni composta di tre parti sorretta da due principi quello pacifista e quelli internazionalista
E quindi una disposizioni che a seconda delle circostanze ripudia ugualmente la guancia
Ci si riferisce a quell'orientamento dottrinale che ormai da tempo ammette di corso lo strumento bellico individuandone il relativo fondamento costituzionale in quella parte dell'articolo undici che prevede la partecipazione dell'Italia organizzazioni internazionali
Finalizzate alla protezione della pace e della giustizia di qui la persistente tendenza raffigurare le disposizioni sulla pace e sulla guerra sulle relazioni internazionali alla stregua di entità normative complesse dalla realtà mutate le circostanze della storia
Fino al punto di teorizzare
Una sostanziale decostituzionalizzazione ripudia la guerra un'opzione interpretativa che non trovavo convincente ieri e che trovo complice ancora meno convincente voci e non solo per ragioni di carattere sistemico ciò che si intende in qualche modo sancire la caduta di prescrittività non più una norma costituzionale ma di un principio supremo dell'ordinamento ma anche per ragioni di ordine ermeneutico concernenti la struttura la trama normativa dell'articolo undici
Un articolo composto da un unico comma coi e sulle sue formulazioni omogenei i suoi proposizioni inscindibile in tutte le sue disposizioni e ciò non solo per ragioni carattere testuale l'unicità del comma appunto sintattica i tre periodi non sono mai disgiunti da un punto ma perché questo articolo assi che esprime un discorso unità sul terreno costituzionale
Ne discende che la promozione di organizzazioni internazionali a venti quelli finiti assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni e quindi la connessa limitazione della sovranità hanno un'unica finalità e un'unica giustificazione il ripudio della guerra non si tratta pertanto di una norma vigliacca com'è stata definita da qualche organo di stampa la difesa la patria resta lo ricordava deterrenza Editore costa Mezzaro sacro dovere del cittadino come recita l'articolo cinquantadue della Costituzione
Che non è vero nemmeno che di fronte a gravi atti di offesa alla libertà degli altri popoli insidiosi controversi internazionali la Costituzione obblighi la Repubblica come è stato scritto a voltarsi dall'altra parte nulla di tutto ciò
L'effetto della costituzione di Trisulti e un altro
Sospingere ordinamento democratico a perseguire con costante con lucida determinazione per via diplomatica e questo è il ruolo che l'Italia perché l'Italia parte l'articolo undici richiamata svolge nello scenario internazionale
Una vera e propria missione di pace tanto più efficace e credibile quanto più l'Italia apra dimostrato sul terreno delle relazioni internazionali
Di essere in grado di operare in coerenza con i principi della propria costituzione e di aver fedelmente adempiuto a quell'imperativo etico giuridico in essa contenuto il ripudio della Quercia un'indicazione precisa netta quella veicolato dal testo costituzionale e che nettamente sta per commentati siedo costituente
Le parole pronunciate da Ugo Damiani nel corso del dibattito non lasciano margine Tupi dice Damiani la guerra questa follia questo sostenibile che ha sempre perseguitato nei secoli merita noi vogliamo eliminarla per sempre ti conosciamo che qualsiasi contrasto per quanto grave per quanto astro può essere sempre risolto con ragionamento
Perché il ragionamento dobbiamo riconoscerlo rappresenta l'arma più poderoso dell'uomo
Per il costituente quindi scartata a priori la soluzione belli tenuti starle confidare nella politica nello sviluppo delle relazioni internazionali fra gli stati nelle organizzazioni internazionali nate al file
Di assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni
Un riferimento implicito ma chiaro all'Organizzazione delle Nazioni Unite il come è stato ricordato sarà fondato qualche anno prima del mille novecentoquarantacinque
E passo quindi a descrivere la seconda regioni di crisi della dimensioni prescrittiva dell'articolo undici
Perché proprio a partire dal ruolo del ricoperto da organizzazioni internazionali è avvenuta nel corso del tempo emergendo la convinzione che il tributo di LaGuerta debba essere letto ristretta aderenza ai vincoli internazionali
Tra l'altro decenti editoriali apparsi su un centinaio sulla sul solito impicci ventiquattro ore
Ci dicono che tutto debba essere rapportato e letto la luce l'articolo centodiciassette della Costituzione disposizioni che sancirebbe l'assoluta supremazia sul terreno normativo
Dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e tra gli obblighi internazionali
Il riferimento è ricorrente in questi casi
Talvolta implicito talvolta Espresso che all'organizzazione militare della NATO
Ora si tratta di una soluzione interpretativa che in un certo senso conferisce coerenze sistematicità all'altra lettura ecco appena illustrato perché dal combinato disposto di questi due differenti motivi interpretativi emerge una conclusione non solamente nei suoi contenuti ma anche particolarmente risoluta nelle sue implicazioni normativa
Una volta de costituzionalizzato se si vuole declassato il principio pacifista non resterebbe altra soluzione sul piano interpretativo che arrivare al rango di principi supremi le disposizioni fondamentali contenute nei trattati
Senza rendersi però conto che così rischieremmo di ridurre chiusi c.t. della guerra una sorta di variabile dipendente della volontà della NATO
Dico variabile perché variabile è stato in questi decenni la strategia perseguita dall'utilizzazione nord atlantica patto difensivo per arginare la minaccia sovietica all'origine
Alleanza di quasi difensivo non difensiva dopo no grande mutamento che è avvenuto molto cinquanta anni dopo
La fondazione del trattato quando si ha avuto un'altra definizione anche di quello che il ruolo della NATO la possibilità anche di effettuare azioni al di fuori articolo cinque articolo cinque non il cardine
Non San Cipirello carattere difensivo della NATO poi nel corso del tempo leadership militare nella lotta contro il terrorismo internazionale
Dopo l'attacco alle Torri Gemelle vettori di costruzione del nuovo ordine globale dopo la risoluzione
Dell'unione storia etica e oggi nel Nuovo Mondo Hulk multipolare ebbe globalizzato superiore Defensor della civiltà occidentale nella sfida contro il mondo orientale sono queste parole
Utilizzate dall'attuale segretario generale Donato Scott
Ora
Quello che mi sembra a questo punto evidente che con la missione della NATO l'ordinamento giuridico italiano si è trovata a fronte dell'acquisto di una scatola vuota come è stato scritto in dottrina circostanze che avrebbe dovuto indurre le istituzioni repubblicane a ponderare la conformità dell'alleanza ai principi costituzionali
E nona pilotando i principi costituzionali non è a priori limitarsi a osservare dall'esterno i contorni la superficie di questa scatola
Ma a partire dalle sue tramite i suoi risvolti concreti dalle sue scelte insomma come stato opportunamente evidenziati in dottrina il passato da autorevoli giudice costituzionale attuali giudici costituzionali la questione che bisognava porre sul tappeto con riferimento all'articolo undici non era se stare dentro o fuori dalla NATO ma una volta assunta questa decisione ponderare scrupolosamente si scrive
I modi differenziati di integrazione vedere come starci
Ora la crisi innescata
Della quell'Ucraina e l'ultima dimostrazione in ordine di tempo
Di queste il passo ordinamentale
Minime di questa sera indicare brevemente alcuni passaggi politici istituzionali con formativi di questa tendenza
L'avallo offerto al parlamento italiano di politiche di riarmo già sollecitati in sede NATO nel due mila quattordici il che porterà un incremento significativo degli stessi militari fino al due per cento
La proroga fino al trentuno dicembre due mila ventidue che la partecipazione italiana quattro dispositivi nato già concetto di autorizzazione parlamentare ai sensi della legge sulle missioni internazionali
Fino alla decisione di in fornire rifornire di armi un paese in guerra decisioni concordate dal governo italiano nel corso del summit straordinario della NATO svoltisi in videoconferenza il venticinque febbraio
E qui esiti saranno successivamente fatto propri fatti propri dall'Unione Europea da alcolici sionismo e tre di politica estera trecentotrentotto e trecento trentanove
è che successivamente l'Italia inseguì governo avrebbe fatto proprio con l'adozione del decreto legge quattordici del venticinque febbraio due mila ventidue decreto con il quale si utilizza la cessione l'Ucraina leggo testualmente a titolo gratuito di mezzi materiali di equipaggiamento militari non letali di protezione
Però non letali in sarebbero state successivamente oneste nel seguente il decreto legge quello numero sedici
Un atto quello dell'invio delle armi che i giuristi americani sono soliti definire di nel tuo di progressivo scivolamento nasce nel linguaggio
E perché credo Tato sulla scorta di mandato quanto mai vago e generico conferito sotto forma di risoluzione nel Parlamento italiano
Un mandato che avrebbe avuto guai
Vestita pressoché esclusivo il ministro della difesa investito attraverso un provvedimento d'urgenza del potere di redigere per niente congiuntamente i ministri che fa di esseri comuni all'elenco dei mezzi materiali equipaggiamenti militari oggetto di una cessione nonché le modalità di realizzazione della stessa e quanto poi sarebbe avvenuto con la redazione dal decreto ministeriale del due marzo due mila ventidue
Una soluzione quella dell'invio delle armi che dal mio punto di vista trovo coerente con il ripudio della Costituzione ma anche in vistosa contraddizione con i contenuti specifici quei pochi contenuti specifici Conte
Che noi troviamo nella risoluzione risoluzioni che impegnano il governo a sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile a una descrivesse no militare che alla ripresa di un percorso negoziale perché se Mosca
Anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgerlo un ruolo di mediazione questo treno scritto una risoluzione
Siamo in presenza di una di un atto di una risoluzione infarcita di sospetti e di fascismo politico e che invece grammatiche distanti circostanze come quelli attuali sarebbe stato meglio evitare e ciò per almeno due ragioni
Innanzitutto perché non è necessario consultare un manuale di diritto bellico Ballatore Paglieri Palmieri e altri
Per apprendere che è vietato uno stato neutrale mezzo miliardo munizioni mostrato belligerante e soprattutto per comprendere diciamo ancorché si tratti di una soluzione destinata a inasprire ulteriormente
E non certo risolto il conflitto armato
In secondo luogo devo dire che anche che a dir poco ambiguo se non in sincero
L'ospite il coinvolgimento e la Santa Sede contenuto nella risoluzione visto che parlamento e governo si sono fino a oggi mossi in direzione esattamente opposta a quella indicata dal Pontefice
Che poi sia detto per inciso è l'unica autorità che nelle alte sfere a invocata ripetutamente io dico il ripudio della Quercia il prossimo alla quale il nostro Paese avrebbe risposto appena detto con la decisione senza precedenti nella sua storia sono parole del presidente Draghi di acquistare rifornire di armi in paese guerra e da chi ha ragione
A regione perché fino a oggi non era mai avvenuto che un governo decidesse di fornire tirarmi in Paesi in guerra
E mai era avvenuto per la semplice ragione che non
Poteva a finire a impedirlo era la costituzione della Repubblica e sui principi ma devo dire anche dei suoi nemici
Gli atti politici normative menzionati risoluzioni parlamentari le comunicazioni anche i decreti pur ammettendo come abbiamo già detto ogni riferimento all'articolo undici della Costituzione sono prodighi di richiami riferimento di alcune leggi una repubblica
A Desenzano sono in particolare tre
Legge sessantasei del due mila dieci il cosiddetto Codice dell'ordinamento militare in particolare l'articolo trentanove che io ho letto cioè li chiamo quanto nell'uscivo
Alle invio di armi non è a del tutto contingente di voi
Poi rinvio al testo scritto per spiegarne le ragioni la legge centoquarantacinque due mila e sedici concernente le missioni all'estero legge derogata l'articolo ventitré si fa si riferimento decisione dimentichi materiali ma non ti materiali di armamento la cui disciplina continua ad essere contenuta nella legge centottantacinque del novanta ammettendo rinvio di materiali di armamento il decreto ha portato quindi una deroga estensive la legge del due mila sedici marzo che suscita maggiori perplessità e preoccupazione che che tutto ciò che è avvenuto al non ampliando
Come sarebbe stato con geniale i poteri del Parlamento ma limitandomi ulteriormente mi riferisco in particolare alla deroga introdotta in via d'urgenza finalizzata a sovvertire ad Ambra
L'impianto della legge sulle missioni militari che seppur faticosamente è riuscito in qualche modo ad istituire una certa centralità al Parlamento nella definizione delle politiche in Italia e veniamo alla legge centottantacinque del novantadue regge in queste settimane strattonata alla stregua di una coperta troppo corta sia dei critici dell'invio delle armi all'estero intente a sottolineare il divieto di esportazione di armi verso i Paesi extra per il conflitto
Cioè da coloro che hanno ammesso la congruità questa soluzione alla luce delle disposizioni contenute nel medesimo articolo che esclude
Da suddetto divieto l'invio di armi verso gli stati aggrediti o ritenuti tali ai sensi dell'articolo cinquantuno la Cartoni
Disposizioni che indurrebbe a ritenere l'invio delle armi adulta tutta autorità ucraine pienamente legittimo e verrà rivista deroga all'applicazione della legge stabilita con decreto sostanzialmente inutile
Devo ammettere che questo contesta sulla sull'interpretazione del comma uno della legge però non mi convince e questo perché ad essere stato derogato dal decreto non è a mio giudizio il comma uno dell'articolo uno della legge ma il comma nove che la lettera b che esclude espressamente dalla disciplina Lecce le esportazioni o concessioni dirette da Stato a Stato affinché assistenza militare e in base ad accordi internazionali
Due sono le ragioni Pallone d'avvio alle conclusioni due sono regioni che mi inducono a privilegiare questa soluzione
L'istituto perché la legge centotrentacinque del novanta recante nuove norme sul controllo delle esportazioni importazioni e così via è stato Tata atti Losurdo alcuni scandali bancari
Sul commercio di armi registrarsi in quegli anni il caso più clamoroso
Riguardava il la finale del PNL negli USA ad Atlanta che durante la prima guerra del c.t. del golf aveva offerto non sostenne in armi Saddam Hussein
Oggetto della legge non è pertanto l'invio di materiale bellico da uno Stato un altro ma l'export di armi il fine precipuo di questi di di essa l'obiettivo che tende a perseguire nell'assistenza militare di un Paese ma semmai quello come si legge nell'azione su tutti i grandi assicurare un maggior controllo politico-amministrativo sull'attività di commercializzazione dei materiali tecnico le cessioni materie bellico da Stato a Stato non rientra prestato nella disciplina della legge poiché è parte integrante dello spazio normativo
Tradizionalmente assegnato alla competenza dei trattati bilaterali o multilaterali in particolare il trattato NATO
E non è un caso che il richiamo ai fini di assistenza militare il contenuto la disposizione evoca seppur allusivamente i vincoli di mutua assistenza sanciti dall'articolo cinque del Trattato del quarantanove e talvolta inseriti anche in altri trattati bilaterali se la dichiarazione
Che il governo Repubblica Diana sulla neutralità di nate per altri versi raccolto con l'Albania c'è stato un successivamente
A disciplinare quindi sul piano normativo rinvio delle armi resta soltanto la legge centottantacinque legge c'è
Che non ammette la cessione
Ora mette in presenza di vincoli quanto mai stringenti deve trattarsi di aprile dichiarate obsolete esclusivamente difensive che in ogni caso previo parere vincolante delle competenti commissioni parlamentari fattispecie normativa che e isola con evidenza delle modalità recentemente seguita al governo per l'invio di materiale bellico alle autorità ucraine in ragione di ciò espressamente derogate
C'erano anche dei riferimenti al al ruolo che ha assunto il Consiglio supremo di difesa alla ricezione a di affermazione della cosiddetta dal fisco così per semplicità convenzione Napolitano certi nel progressivo
Progressiva dilatazione del ruolo del consiglio schiavi festa indebolimento del ruolo del Parlamento che interviene Commissione Napolitano in quegli anni a conforto della decisione del Consiglio supremo di difesa
E quindi aggiungo le conclusioni affronti questo contorto scenario sempre più segnato dalla incalzante Cinisello dal progressivo smaltimento delle ragioni dell'Europa
Della persistente caduta di prescrittività dei testi costituzionali non so devo essere sincero se il costituzionalismo democratico moderno sarà in grado di sopravvivere alla guerra comici chiede il titolo del nostro convegno proprio per vorrei però concludere con le parole di Armani disse che nel mille novecento dice ventotto scriveva
La guerra resistere ancora a lungo probabilmente per sempre tuttavia il superamento della guerra oggi come ieri continuerà ad essere la più elevata delle nette dell'uomo nella modernità
Tenere aperta questa prospettiva e oggi il compito più nuovi e ambiziosi che grava sul diritto e in particolare sul costituzionalismo che dell'umanesimo moderno è stato essenza anima pensiero ringrazio
Grazie grazie a professor Desio avesse io ricordo che nel due mila due sono su data
Professor delle ore sta pubblicando un libro che era l'Italia ripudia la guerra punto interrogativo mi sembra che i punti interrogativi siano ricorrente l'abbiamo messo anche noi questo titolo mi sembra che la sua analisi preoccupata dell'articolo undici
Non abbia sciolto
Come dire che non abbia non abbia sostituito il punteggio riunione appunto affermativo forse perché la guerra ci mette ci dovrebbe far riflettere forse perché hanno più il tempo nuovi non soltanto non penso soltanto alla guerra del degli interrogativi da porsi tre
Per per sistemare un attimo le cose del mondo e forse anche le cose diritto costituzionale va bene adesso abbiamo una serie di interventi su argomenti riusciamo distribuiti diciamo così
Pregresso noto nove interventi se non ho contato male poi magari cercando di lasciare anche nello spazio per interventi dalla sala per chi volesse
Intervenire quindi pregherei tutti di di limitarsi a una decina di minuti perché siamo in tanti abbiamo tante cose da dirci quindi è così
Allora abbiamo parlato dell'articolo undici non abbiamo parlato relativo cinquantadue che in qualche modo molto spesso viene ricordato che il diritto di difesa sacro diritto difesa della patria e su questo abbiamo chiesto al professor Massimo villone
Illustre collega napoletano di di dirci la sua se il nostro tecnico riesce a farlo vedere Massimo puoi parlare ecco a te la parola grazie bisognerebbe se ben forte e chiaro
Da allora grazie dell'invito gran stamattina questo incontro mi dispiace di non essere qui con voi la via assenza del novanta distanza economico anch'io partigiano mio personale ma insomma
Nero disturbo lasciando lunga in presenza di due giorni fa e quindi sarebbe concludente
Compartecipare pensavo
Io credo che non ci sia costituzionalista dell'imposta nuovamente
Come dire
Appoggiare non essere contrario alla guerra è chiaro che noi non non possiamo questo questo questa relazione
Direi rimediato siamo stati tutti colpiti con rilevava Gaetano in apertura lo ha fatto io costituzione sia scomparsa il Presidente del Consiglio in Parlamento e non non ricordano che il sistema una tessuto costituzionale quale misurarsi in un momento come quello che vediamo veramente colpisce e vecchi vediamo viviamo un momento di difficoltà costituzionalismo
Diceva Gaetano Mai più guerre però Nizza giustamente sottolineava non non esiste una guerra giusta esistono quel rinvio e quindi al vertice comunque le parole della Corte costituzionale dalla Corte internazionale veniva anche durante non c'è di lì
Parole che cretesi hanno colpiscono che poi pongo una domanda
Come facciamo ad affrontare
Su che fare
Perché urlare a gran voce certo ma è meglio andare a gran voce vedere che il Guido rimane ascoltato è questa e questa è la scelta migliore oppure o questo indebolisce ancora ancora di più
Melchiorre esserci al patron senza e puntuale di criticarla nato sulle mio delle armi studente di quattordici e sedici quindi
Non c'è dubbio che il quadro complessivo è un mio quadro di grande difficoltà
Costituzionalismo e si giustifica la domanda ma di popoli che costituzionalismo democratico moderno può sopravvivere bene e chi no se può sopravvivere l'articolo cinquantadue si inserisce io credo in questa in questa tematica
Confermando la difficoltà di affrontarla soprattutto per un profilo che io vorrei mettere stamattina in in evidenza perché nel davvero un certo in un certo modo l'articolo cinquantadue fra le norme della prima parte che in qualche modo non toccano il tema del conflitto armato che sono appunto il dieci e l'undici all'accesso cinquantadue
Forse è quello che più riflette la realtà nella quale nato cioè la realtà della guerra novecento
Nasce subito a valle due nella Grande Guerra e e quindi le domande che pone sono le domande che vengono da quelle guerre trovano risposte
Attivamente agevole in quel contesto cioè cosa è difendere chi difende il concetto di difesa è quello che voglio guardare in quello di parte credo che si possono più facilmente gestibile anche il rapporto al dieci all'articolo dieci all'undici quello che mi pare pongo al proprio la difficoltà maggiore concetto della licenza il tempo c'è
Cosa è difendere chi difende cosa si difende come si difende
E nel contesto del del novecento il risposta sono relativamente Diego ripeto vive chi cosa e difendere contrastare o un esercito invasore
Si riprende i soldati dei soldati quindi il tema della leva
Ma siamo in un contesto di guerre tra popoli quindi dalla rivoluzione francese cerchino venne il concetto del per la guerra non tra eserciti di mercenari al soldo del sovrano ma di guerra tra popoli
Quindi tutti i cittadini in armi di qui il sacro dovere avviene proprio da qui alla d'Annunzio in termini soggettivi
Di una guerra di popolo è cosa si discende si difende un confine territoriale come impedendo con le armi
Perché venga superato dall'invasore
O cacciando l'invasore che lo abbia superato
E quindi ci sono accenni corollari i soldati in armi l'applicazione di un regime speciale
E implica sottoposizione a un ordinamento particolare all'ordinamento militare con tutto quello che comporta
Che cosa ci colpisce
In questo considerando questo questo profilo vediamo che c'è una variabile indipendente per così dire che cambia lo scenario via via che la tecnologia delle armi cioè nei conflitti noi vediamo svolgersi un cambiamento che un cambiamento del seduttore di tipo tecnologico e quindi nella prima guerra mondiale vediamo una guerra che si rivolge fa sondati
In armi in trincea e con le artiglierie nella seconda guerra mondiale vediamo la la la una guerra di carri armati e aerei Klotz flotta navale e però poi vediamo che il Mammano le cose cambiano perché per esempio le linee di carri armati che decisero la seconda guerra mondiale molti scenari
Di conflitto
Penso all'Africa per dirne una
In nelle guerre mediorientali si rivelano S.r.l. costosa scatole immortali scatole di latta perché nel frattempo sono cresciute le tecnologie dei missili
La terra la guerra in Vietnam mossa
L'importanza dell'elicottero armato i famosi al fascino abbiamo visto nei film poiché si sviluppa la teoria dei missili terra-aria che abbiamo visto tra l'altro in qualche rinvio proprio del della guerra
In Ucraina
Ora siamo alla guerra dei giovani e dei missili e in qualche misura i soldati in armi sul campo sono o uno Shawn al e che in questa la la vera è la vera novità se vogliamo del nella guerra di ordine in teoria noi potremmo anche avere delle guerre senza soldati del POR
Però la guerra di popolo rimane il sacro dovere rimane cioè abbiamo un un come dire un disassamento di queste di queste due li abbiamo visto un largo uso per esempio dei giovani non pilotati piccoli aerei pilotati a distanza mi in Iraq e in Afghanistan
Adesso ce ne sono in atto nel nella sul nello scenario di guerra
E pare che abbiano siano uno uno degli strumenti principali
Dell'Asia dell'offesa che del e della difesa
E allora è la domanda che ci dobbiamo porre se cambia la tecnologia della guerra fra può non cambiare la difesa e questo concetto che c'aveva un articolo cinquantadue ci dice sempre le stesse cose oppure ci sta dicendo cose nuove è diverso
Si sente molto parlare per esempio nella nelle cronache dalla dal dallo scenario di guerra in atto di per ibrida
Ecco che cos'è la guerra ibrida
Se guardiamo altre cane neologismo nella Treccani ci dice che non la Servedio militare
Caratterizzata da grande flessibilità che unisce la guerra convenzionale la guerra è regolare
E la guerra fatta di azioni di attacco e Sabor nel sabotaggio cibernetico qualcuno aggiunge anche alla guerra nella comunicazione del pettirosso e tutto il ma dice regali si combattono senza strumenti militari ma l'obiettivo rimane comunque la conquista di un Paese questa mi mi pare una parte molto significativa perché se rimane la conquista di un Paese
Anche in questo governo in questa tipologia di guerra il sacro dovere di difesa rimane
Ma come si declina il sacro dovere di difesa in una guerra
Di questo tipo
Come si declina esagonali salgono vere in una guerra cibernetica una sembra muore
Quando diciamo l'attacco si sostanzia nella nella nella Caraglio di
Noli strategici di comunicazione di Milano del dell'elezione di per dirne una nel funzionamento dei mercati
Guerre che sono a volte alla conquista del Paese come diceva Carmen che però non hanno nessuna dichiarazione di guerra nessun superamento dei confini territoriali nessun colpo sparato da un cannone o da un fucile
Quindi le anche le norme della seconda parte comprendente vengono completamente by passante perché non non c'è nulla
Diciamo del non si attivano gli strumenti che sono previsti dalla dal settantotto all'ottantasette dall'ottanta e come ci si difende dal fondo in una guerra ibrida
Per un verso si può cercare di adattare alla realtà nuova
A quella a quello che Lonigro dal quadro normativo per esempio segue se guardiamo i giovani non pilotati
Da qualcuno che sa magari molto lontano o piccoli aerei che poi colpiscono il
Guidati da remoto allora io mi dicendo come non posso attaccare il il soldato che guida da remoto perché magari ci fa Balkan molto lontane magari a migliaia di chilometri con mega
Era caduto in molti casi ma posso attaccare l'arma e quindi io mi difendo contro l'arma che mi viene guidata guidata contro e quindi in qualche modo posso far rientrare nello schema classico della guerra questo questo questo tipo di azione e di relazione
Ma
Tosap appare ancora un passo avanti tutta adesso l'ultima l'ultima generazione io non mi sono andato un po'a documentario su questo su questo terreno il proprio in vista della riunione milioni sono le lolite vengo Hamptons
Non so se qualcuno ha sentito parlare del noi tregua eppure Larizza
In inglese un verbo che cito la luce con il è vagabonda no filogenetica il vagabondaggio
E quindi queste armi sono armi vagabonde
E che sono vagabonda e un e si sono già badate non è che stiamo parlando di una di un futuro tipo Terminator occupa cose del genere un'analisi storica
Ci sono delle armi sono dei dei mini Johnny sostanzialmente
Dei doni kamikaze d'altronde una kamikaze pare che sia stato forse è stato usato proprio qualche giorno fa per attaccare un palazzo di governo bissa dell'obiettivo di uccidere
Uno a uno un'autorità diciamo no
La cosa è stata forse è stato allora kamikaze passata la notizia
Ma in questa dove tenue Ponce son dei doni kamikaze e hanno una particolarità e cioè funzionano con intelligenza artificiale quindi non sono guidati
Attualmente in Ucraina sono in largo uso un Bruni guidati da tablet o da smartphone
E quindi c'è qualcuno sul campo che diciamo una Luigino informatico Ermanno e guidare il drone
Però questa questa nuova generazione l'ultima generazione e fatta dei cloni che identificano la propria
Il proprio obiettivo
Perché l'intelligenza artificiale
Li mette in grado appunto di individuare Lorbek e quindi riconoscono il carro armato riconoscono i camion trattori camion trasporto pubblico truppe riconosco dando la persona anche all'ufficio del palazzo la fitness dello tale ufficio come potrebbe essere accaduto che non credo che lo siano che non mi pare che sia usa in questo grande guerra ma potrebbe domani
Domani a cadere sono riconoscono con
Software di riconoscimento facciale la persona quindi vanno ad uccidere quella persona
Il dei killer praticamente perfetti possiamo dire no non sono individuabili sono invisibili sono un po'di plastica un motorino elettrico magari un chilo di esplosivo ad alto potenziale che portano sul sul sul bersaglio e bene e dalla la capacità distruttiva
E quindi queste queste sono queste sono le ha denunciare che un Done di questo tipo sia conservando invece ha conservato
In cilindri del della dimensione di dei civili centimetri per
Ripiegato conserva accanto ai ciellini dieci centimetri per cento e quindi vanno benissimo diciamo in qualunque borsa lavoro qualcosa di ora
Domani potrebbero esserci dei missili intelligenti che quindi vanno a colpire io avevo posto ci sono già chi lo sa se ci sono Honda oppure no
Allora in questo contesto la che cosa che cosa significa la difesa che cos'è la discesa con Conselvan cosa il sacro dovere di licenza
Cosa diventa perché vedete quando si parla di una situazione soggettiva
Ci sono le due facce ci sono come dire
C'è la faccia della garanzia della tutela della definizione di quello che
La situazione individuale dell'individuo che sia in senso positivo o negativo poi
Può essere l'uno all'altra
E c'è ovviamente
Al di là di questo confine che definisce la situazione soggettiva per l'individuo la indicazione delle scelte politiche possibili
No quindi con una libertà un diritto da sempre queste due eparchie sono garantito sono tenuto a e ovviamente il potere pubblico poco fa ABCD
E allora quando si guarda l'articolo cinquantadue si vede il sacro dovere del cittadino
E però poi rimane aperti
La possibilità del degli indirizzi politici che sono molti volti a realizzare la prescrizione
Che cosa può fare come si può realizzare l'intento del decisa in un contesto che è quello di una tecnologia militare che ha completamente cambiato
Quadro del possibile conflitto perché come dicevo potremmo noi arriviamo a un contesto nel quale il soldato in campo devono scialli potrebbe anche non esserci
E allora che si fa
Quello che si può dire io ma la minima idea di come si possa rispondere a questo interrogativo ma mi pare mi pare di capire che quello che può succedere diciamo in prospettiva
E che di non conta il sequestro del la la guerra come dire
Si sposta dal confronto in armi dei sondaggi sul terreno e diventa essenzialmente una guerra fondata sull'Intelligence
Che altro ci può fare sano relazione se io mi trovo un Undone che entra
Nella nel nel mio spazio è che punta uccidere
Un Presidente del Consiglio
Unione kamikaze dotato di l'intelligenza artificiale io non lo fermo se non se non conosco la prima che è colpa Santucci
Quindi stiamo parlando di una necessaria di un necessario perfezionamento
Non tanto di del della di Cesar Malta ma conto della dirigenza sul sul cannoli linciare l'intelligenza informatica Man
Mettere in campo delle reti di relazione mentalmente ampi è talmente a maglie strette che non mi sfugge che sta per succedere a una certa cosa
Ma questo che cosa vuol dire che allora il dovere il sacro dovere la discesa è quello dove lasciarsi sottoporre a forme di sorveglianza e sono impensabili
Esempio che esso forme generalizzate di rilevazione gli shop di rammento bracciale in modo che si sappia
Con assoluta precisione sei nel paese interno soggetti che non sono nel database del riconoscimento e quindi automaticamente diventano sospetti perché non riusciamo a sapere chi sono
Non me lo chiedo che cosa che cosa sarà
Terreno sul quale si dispiegare hanno le politiche di difesa domande essendo i mezzi di offesa una cosa assolutamente nuove assolutamente diversa rispetto al momento in cui il sacro dovere di Cesar fu
Pensato
La la domanda può sembrare così posta in vista di un lontano improbabile futuro ma potrebbe non essere così
Noi potremmo trovarci di fronte a un'attualità di questa domanda già fin d'ora
Se facessimo parte di un team per garantire la neutralità come sappiamo questo è uno dei temi in discussione può darsi che succeda
E se succedesse noi potremmo trovarci in vita
Di qui hanno molto dover fronteggiare domande di questo genere osso che queste tecnologie
Per una buona parte sono già in atto
Ne esistono di nuove che non c'è in versione nato in questo momento nel teatro di guerra ma potrebbero esserle domani laddove si scosse da gestire una difficile neutralità e quindi suggerisco che rivista costituzione di nuovi faccia come dire continua a riflettere faccia magari una prossima riflessione sulla sulle nuove forme della guerra sulla guerra non convenzionale e probabilmente avremmo l'impronta di ringrazio il cielo qui
Grazie grazie al professor Villone che per questa interpretazione adeguatrice estensiva
Preoccupante dell'articolo cinquantadue e anche delle informazioni belli che ci ha fornito che a me sfugge ammesso ma non mi è sfuggito dunque nella durante la guerra del Golfo
Io scritta scrive che esiste una seconda potenza mondiale
Che può fermare la guerra e questo era allora il movimento pacifista
Oggi mi sembra che il momento quasi dopo una manifestazione in cui ricevuta mi ricordo oceanica in tutte le capitali del mondo occupa oggi non mi sembra che si vedono più manifestazioni c'è anche questo può essere considerato problematico
Però certamente
Un ruolo
Un rapporto tra pacifismo guerra e movimenti ha ha da esserci e preoccupa e occupa anche la la nostra riflessione infezioni così tristi questa è la ragione per la quale abbiamo chiesto alla Alessandra
Agostino di di di di esperta i movimenti
Nonché di diritto costituzionale di fare una breve riflessione prego ma invito al palco io prego Anco ora tutti miei colleghi amici che con relatori di attenersi per quanto è possibile dieci minuti perché perché siamo tante seno impediamo mi sentirei a prego
Sant'Agostino di Torino non ha bisogno presentazione prepotente regolare inizio presenti
Walter Maria Grazia
Il telefono
Ha fatto lo brucio tutto chiaro
Il e il tema ovviamente è molto complessa e io ho cercato di focalizzarmi per questo intervento sulla comprensione di come viene inteso il principio pacifista
Nel movimento per la pace cercando di di unire le due anime movimento e e diritto costituzionale quindi il fil rouge che cercherò di seguire e la ricerca della Costituzione nelle iniziative contro la guerra
Costituzione intesa sia come richiamo esplicito all'articolo undici sia come implicito orizzonte di riferimento per cercare quindi poi di riflettere sul significato che l'uso della Costituzione da parte dei movimenti
Può assumere per il costituzionalismo cesseremo Chimenti possano nascere delle forze sociali e politiche che veicolano i principi e su quale possa essere anche il compito dei costituzionalisti in dieci minuti sarà molto difficile ma cercherò di farlo
Verso perché i movimenti a differenza del parlamento è differenza del Presidente del Consiglio si decreti legge invece menzionano spesso all'articolo undici della Costituzione
Le fonti che ho cercato di di seguire sono volantini ma anche quella di un'antropologia viene definita l'osservazione partecipante fasti situazione Alitalia iniziativa io appunto ho avuto modo di sentire citare più volte l'articolo undici della della Costituzione
Allora diciamo
Brevemente sui soggetti che si mobilitano contro la guerra allora con i primi presidi delle ventisei aprile due mila ventidue
Si risveglia anche se ancora un po'intorpidita o quelle che la il movimento per la pace cioè la galassia di tutti i soggetti che fanno riferimento a questo movimento
Tentando una stigmatizzazione e rapida direi che si possano individuare nel movimento per la pace o nell'iniziativa perché ancora è difficile ragionare di un vero e proprio movimento tre anime
Da un lato l'anima per così dire politica cioè le posizioni della sinistra radicale e antagonista di sindacati di base di settori della CGIL dei centri sociali e dell'area anarchica
L'area non violenta cioè tutta una serie di pluralità di associazioni che hanno il proprio focus nella non violenta del disarmo e nel perseguimento della pace
E l'anima per così dire della solidarietà cioè tutte quelle associazioni interventi finalizzati ad aiutare le vittime della guerra e ad accogliere i profughi
Ovviamente sono tre profili che si intrecciano tre profili che si che si intersecano come è evidente in varie in varie iniziative che non ho il tempo di elencare quali sono le interpretazioni del principio pacifista nelle mobilitazioni
Allora l'elemento comune e la condanna dell'aggressione e della guerra mossa dalla Russia ovvero da Putin
Ma l'unanimità nella condanna si accompagna questi in da subito ad alcuni distinguo nel senso che da un lato che la condanna della guerra
Che richiama in modo più diretto ed esplicito il principio pacifista e tende ad esprimere una condanna in sede la guerra cioè delle guerre al plurale
Dall'altro che l'insistenza sulla condanna invece della guerra della Russia che pone l'accento sull'aggressione compiuta dalla Russia e sulle ampiamente legittima difesa del dell'Ucraina
Ecco questo mi pare che costituisca anche il suo stato di quella che poi è la grande frattura tra coloro che sostengono l'invio delle armi e coloro che in nome della pace invece vi si oppongono
E una frattura che attraversa il mondo della cultura in senso lato di sinistra basti citare le posizioni favorevoli all'invio delle armi di Paolo Flores ad esempio di Luigi Manconi ma la frattura che segna anche le piazze
Da un lato vi sono quelle mobilitazioni che sintesi si possono definire pro Ucraina spesso immette dall'istituzione occhi vedono comunque una partecipazione anche istituzionale
Che sono connotate da uno schieramento e da un appoggio che contempla anche in via delle armi dall'altro vi sono i cortei pacifisti che contestano l'invio delle armi e l'aumento delle spese militari
Ora la prima posizione e richiama quello che l'orizzonte etico della guerra giusta in nome della libertà della democrazia
O dell'aiuto all'inerme che soccombe sul piano giuridico la legittima difesa e quindi si si evocano in modo secondo me distolto di contestualizzato orizzonti resistenziali orizzonti di difesa dei valori
La guerra in questo caso tende ad essere imputata alla Russia senza discernere fra la responsabilità del governo di Putin e il popolo russo sottacendo in questo modo anche vuole di una dissidenza che viene repressa in Russia
E esacerbare hanno in questo modo anche quella che è la divisione amico nemico isolando chi in uno Stato autoritario tenta comunque di esprimere il proprio dissenso
La seconda posizione riflette invece in maniera più diretta l'approccio della non violenza
E si lega ad un'interpretazione che valorizza ripudio della guerra ma anche riferimento a pace e giustizia come obiettivo che connette le tre proposizioni come spiegava prima promessa dei più avesse dell'articolo undici della Costituzione
Cioè è una posizione contro la guerra che da un lato richiama rifiutato ogni forma di violenza dall'altro esprime una condanna più marcatamente politica
Di una guerra intesa come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli cioè espressione di una politica imperialista e di dominio
Che evoca anche il riferimento alla giustizia come obiettivo nella costruzione di una comunità internazionale
Ecco un'interpretazione costituzionale questa che non è spesso articolata esplicitamente ma sfiora implicitamente
In molte delle analisi e delle parole d'ordine mostrando un'interiorizzazione un'affezione nei confronti del principio pacifista
Ecco quanto alla pace come obiettivo poi questa risulta marmorizzata nell'insistenza della richiesta del cessate il fuoco o di una intensificazione degli sforzi diplomatici
Ma anche nelle proposte di interposizione non violenta di diplomazia dal basso
Penso all'idea di una marcia per la pace Pierrot o la creazione di corpi civili di pace richiamo al concetto di citate Hertha non difesa o gli appelli alla diserzione
Ecco infine si manifesta poi come in diretta attuazione dell'articolo undici nella prospettiva di una disobbedienza civile che evoca una resistenza nel nome della Costituzione l'azione dei lavoratori portuali aeroportuali che si rifiutano di caricare materiale bellico
Ecco un altro elemento coi che genera divisioni e la contestualizzazione della guerra all'interno dei movimenti che si traduce quasi lo slogan né con Putin ne con la NATO c'è un tentativo di storicizzare e di leggere l'aggressione all'Ucraina nella sua complessità suggerendo alla logica semplicistica amico nemico ed esprimendo nello stesso tempo una condanna di tutte le guerre ecco una contestualizzazione questa molto difficile perché istituzioni forze politiche hanno indossato un abito belligerante
Che le prime ogni tentativo di analisi non appiattita sulla dicotomia russe cattiva e Ucraina eroica
Un atteggiamento che contrasta indubbiamente con la democrazia come pluralismo e che ha acuisce quello che clima emergenziale una criminalizzazione del nemico
Sperimentata nei confronti dei Novak ancor prima dei migranti in un crescendo di omogeneizzazione culturale di distrazione delle conflitto sociale
E si crea un clima che costringe chiunque intende riflettere in maniera diciamo non semplificato applicando le categorie di un pensiero complesso a preventive giustificazione di non appartenenza filo putiniana
Roma ultima elemento al secondo me interessante che emerge nelle mobilitazioni
E la saldatura fra il no alla guerra nella versione no all'invio di armi no alla NATO e le lotte sociali ambientali è ecco questo emerge in particolar modo nelle mobilitazioni nazionali del venticinque e del ventisei marzo che vedono la firma di comunicati congiunti a di da parte di Franco il sostituto rende il collettivo di fabbrica dei lavoratori della GK AN
Che mettono in luce come vi sia un legame tra tutte queste mobilitazioni si coniugano quindi quelli che sono slogan pacifisti temi ambientali del lavoro femministi
Insistendo su quella che è la stretta correlazione tra forme diverse di oppressione di dominio e parallelamente forme di connessione delle lotte ecco la speranza nel senso di lotte di una ottimismo critico militante e che i movimenti dal basso si saldi no
Si saldi no
E e che questa tendenza diciamo ad esprime una visione complessiva che unisce le lotte le istanze nella consapevolezza di una loro interdipendenza cresca creando una forte l'impressione quel potente movimento delle masse risultava Rosa Luxemburg
Oggi non c'è ancora d'accordo però la speranza che questa unione delle lotte crei questo movimento
Il pacifismo aggiungo non è equidistante ma pacifismo a stare dalla parte degli oppressi
La domanda è come il costituzionalismo
Nei movimenti per la pace mi avvio a concludere viene la consapevolezza dell'esistenza del principio pacifista che appare sedimentato
Tuttavia questa frattura sull'invio delle armi e sul ruolo della NATO si riflette sull'interpretazione del principio la cui apertura alla guerra di difesa viene dilatata sino a ragionare di ossimori cavia armate alla pace o di un pacifismo interventista
E quel rapporto tuttavia tra movimenti e Costituzione si può configurare come rapporto di mia mutuo appoggio nel senso che i movimenti richiamano come orizzonte di legittimazione delle proprie posizioni l'articolo undici
Ma in tal modo conferiscono anche forza alla costituzione come paradigma di riferimento
Contribuendo a creare quelle forze che possono e sottolineo possono perché il momento non indulge ad una facile fiducia consentire per riprendere il titolo di questo incontro la sopravvivenza delle costituzionalismo democratico
E qui c'è anche un possibile ruolo per i costituzionalisti e chiudo proprio con una battuta
Nel senso che il nostro compito può essere anche quello di favorire l'incontro tra le stanze del costituzionalismo ai movimenti e il dialogo fra i movimenti del circuito politico rappresentativo le istituzioni grazie
Grazie grazie ringrazio la professoressa Algostino per il suo intervento diciamo militante direi
Dunque oltre al ma ai movimenti pacifisti certamente una vittima potrà la pace diciamo una vittima della guerra fredda libertà d'informazione insomma la libertà di informazione e comunicazione certamente
Deve deve schierarsi diceva all'inizio subisce l'ha subito distorsioni parchi naturali infatti no il principio principio costituzionale libertà manifestazione di comunicazione messo sotto stress è la ragione per la quale abbiamo che aveva chiesto la professoressa marzo cinque sta di questa tenero esperta in tema di di parlarci in libertà e informazione e comunicazione al tempo della guerra prego professoressa Marcocci
No no insomma grazie al direttore grazie agente avvenuto fino adesso soprattutto i due colleghi che si sono presi l'onere di introdurre questo dibattito
Anche io leggerò prestare cercare di Stalin nei tempi stabiliti
Sin dai primi giorni di questo conflitto la libertà di espressione la cultura la copertura mediatica delle notizie sono apparsi temi centrali del dibattito pubblico
Il tema è appunto quello della formazione dell'opinione pubblica in periodo di guerra e del suo peso nel covo determinarne eventualmente le sorti
Della strategia di guerra colpisce la strategia di guerra colpisce per prima la circolazione delle notizie
Che come per altri beni o merci essenziali diventa scarsa e per questo motivo ancora più sentita come essenziale
E ovviamente è sempre stato così si può dire che questo sia un elemento costante da tenere in considerazione
Però occorre valutare con attenzione se in questa specifica guerra sussistono elementi di novità che possono orientare anche la ricerca giuridica verso considerazioni almeno in parte nuove
Ce lo diceva adesso il professor Villone davvero lo ringrazio perché ogni volta riesce
A fare emergere il tema dell'utilizzo delle nuove tecnologie digitali non soltanto come spesso invece molti altri nomi fanno con riferimento alla comunicazione ma in generale con riferimento a qualsiasi tematica fondamentale e comunque connessa
Alla questione dell'esercizio di diritti libertà
Quindi ogni guerra in parte nuova perché ci sono nuove armi tecnologica perché ci sono nuove forme di difesa
E non ne parlerò nello specifico ma è ovvio che è un tema da approfondire è quello appunto che va sotto il grande nome di cyber guerra
A fare dell'informazione una vittima sono gli Stati in guerra ovviamente per primo l'aggressore che per sortire l'effetto del pieno controllo accentrato e della manipolazione
All'interno dei suoi confini
Organizza la propaganda falsi revocatoria approva leggi liberticide costringe i giornalisti alla fuga dalle loro relazioni le chiude del tutto arresti comunisti insieme ai manifestanti
Impedisce lusso del web oggi sempre lo state oppressore all'esterno dei suoi confini abbatte le infrastrutture della radiotelevisione e gli altri obiettivi strategici legati alla comunicazione per impedire la controinformazione
è ovviamente quello che è accaduto anche questa volta questa guerra appunto ha preso il via con la manipolazione della verità quando Putin e il ventiquattro febbraio
Annunciato al mondo che era iniziata un'operazione speciale sul territorio dell'Ucraina per dei mezzi Figari s'militarizzare questo Stato sovrano e al contempo annegato esplicitamente ogni possibilità di attacco militare
Ancora oggi in Russia vietato nominare con il suo nome guerra e questo quello che accade
Gli altri stati compreso quello aggredito organizzano la controffensiva anche relativamente al governo dell'informazione e punto alle nuove forme di difesa
Con la palese differenza che gli stati popoli non immediatamente coinvolti possono far ricorso a tutte le concrete potenzialità del sistema dell'informazione e della comunicazione pubblica e come onere aggiuntivo devono fare i conti con il fatto che in periodo di emergenza
Le inefficienze debolezze e contraddizioni in questo ambito emergono con più forza e vengono gestite ancora devono essere gestite
Con ancora più responsabilità mentre lo Stato il popolo aggrediti vengono appunti appunto meno amati nell'esercizio dei poteri e dei diritti legati a tale sfera
Perché da ogni prospettiva si analizzi il tema si deve sempre per rimettere che tra gli attori privilegi protagonisti della formazione dell'opinione pubblica le istituzioni pubbliche si muovono nella logica dell'esercizio del potere
Mentre nella logica dell'esercizio delle libertà si muovono sia attori privilegiati come il giornalismo professionale e gli altri competenti per professione appunto gli internazionalisti
I giuristi in generale gli scienziati della politica gli economisti
Sia i cittadini e le loro formazioni sociali a partire dai partiti politici fino a tutte le considerazioni impara in gran parte condivisibili da fatta Sandra prima cioè il loro punto movimenti
Il contributo alla rivista cercherò di analizzare tutte queste prospettive per evidenziare i nodi l'interesse del diritto costituzionale nel dibattito pubblico sulla circolazione delle notizie legate a queste emergenze umanitarie
Qui non senza qualche scrupolo stamattina i giornali hanno riportato la notizia che finalmente oggi qualcuno dice dobbiamo parlare di tutte le altre anche trenta tre guerre attualmente in atto quindi l'opinione pubblica è stata stamattina sollecitata su questo mi limito a commentare una questione già messe in evidenza da molti anche stamattina e comunque negli editoriali che abbiamo pubblicato come rivista quella della polarizzazione del dibattito pubblico nel nostro Paese
Sin dai primi giorni del conflitto tutti gli attori ho appena citato si sono trovati nella condizione di prendere parte dichiarata
Si è voluto far schierare arruolare in due parti contrapposte quelli che stanno con Putin e quelli che stanno con l'Ucraina
E catalogare con la stessa distorcente semplificazione come categoria terza in Meghni
Che in tono dispregiativo vengono raccolti nel gruppo di voci che non hanno neanche il coraggio e l'onestà di schierarsi
Ma rispetto a quello che diceva Alessandra prima appunto in ciascuna di queste presunte tre gran macrocategorie ovviamente c'è una varietà di di differenziazioni posizione che appunto soltanto una distorta semplificazione comunicativa vuole invece impedire di fare emergere
Non si tratta di una tentazione si tratta di quanto di fatto è avvenuto e sta avvenendo insieme ai partiti alle associazioni nei contesti dell'informazione radiotelevisiva e ovviamente nel dibattito sui social media
Colpisce in particolare il fenomeno che io chiamerei isolazionismo culturale ossia quanto è effettivamente successo archi dal mondo della scienza del nostro Paese tra loro storici politologi fisici
Ha ricevuto questo stesso trattamento è stato cioè etichettato e così incasellato in uno dei tre schieramenti
Se ricordate il titolo della Repubblica uno dei tanti del tredici marzo scorso era questo Garavelli Acanfora i teorici del Maine menti fra virgolette l'Europa si pentirà
Con cui in estrema sintesi davvero molto efficace per quanto capisco io si è riusciti a ostracizzato e due persone
Dire che già la professione di studioso incasellare in una categoria così denominata allude alla pavidità di chi non riesce a prendere una delle due posizioni in campo e ciliegina sulla torta si fa dedurne solidi iettatore
Nel contenuta nel pezzo che pubblico ovviamente poi viene detto chiaramente che questo è proprio sintomatico della della categorizzazione troppo netta va inserito nello stesso clima di belligeranza nel quale siamo immersi ma resta il fatto che Rovelli Acampora abbiano ricevuto ossia dal mondo dell'informazione che dal mondo della comunicazione privata che tutto sommato rimane ancora oggi è quello dei social quelli che oggi vanno sotto il nome
Di discorsi d'odio questo porta tutti in epoche in inevitabilmente a chiederci dopo che tutti gli argomenti sono almeno emersi pubblicamente e gli schieramenti contrapposti si sono formati in questo clima che serve il dibattito
Un confronto continuo tra rappresentanti di M uno dei dei tre delle tre aggregazioni di pensiero che cosa porta
Poter assistere e o partecipare a un dibattito articolati argomentato esterne comunque arricchiti per orientare e riorientare pensieri ed azioni diventa così addirittura velleitario
Viene concettualmente prospettato solo come un utopia
Nei fatti è rappresentata come mera retorica la pratica del pluralismo democratico
Ebbene ribadiva invece che nulla di tutto ciò deve essere confuso con la dialettica anche accesa conflittualità non armata né tanto meno violenta che caratterizza in senso pluralista e partecipativo le democrazie quando sono veramente vitali questo atteggiamento magari subliminali mente secondo me è possibile che si sia trasferito alle attese riferiti alle azioni diplomatiche alle stesse mediazioni da tentare per la pace
E mi chiedo come appunto già indicato anche da particolare da Claudio dai colleghi
Se saranno tra i superstiti il principio che la via diplomatica sia quella che il dettato della nostra Costituzione impone e il principio che impone la dialettica pluralista il richiamo che è stato fatto al mutismo all'oblio delle sul dei nostri articoli costituzionali e ovviamente assolutamente emblematico
Sempre nel dibattito italiano la tendenza a polarizzare schematizzando sta riguardando e questo forse un punto leggermente differente rispetto a quello che diceva Alessandra prima
Schematizzando sta riguardando la rappresentazione della Russia come Paese che al suo interno corpi separati da un lato i cittadini il popolo dall'altro le istituzioni
Si tratta probabilmente di proiettare le speranze dell'Occidente
Che l'opposizione civile Interna sarà come dicono alcuni titoli l'arma forse più potente usata contro il Cremlino
Anche su questo c'è un appunto consistente secondo me dose di retorica
D'accordo sul fatto che l'opposizione politica e culturale sia una leva preziosa per accelerare la fine del conflitto e che noi dobbiamo fare assolutamente la nostra parte per alimentarla senza cadere nell'errore cruciale di solare la cittadinanza della cultura russa
Teniamo sempre presente però che per un cittadino europeo oggi è possibile e non particolarmente pericoloso quasi mai insomma partecipare ad una manifestazione pubblica
In Russia il controllo totale dei media anche sociale la mette seriamente a rischio fino alla vita chi pagherà organizzarla la protesta e ovviamente di partecipi
Chiudere i rapporti culturali con la Russia fa parte comunque del pacchetto di sanzioni
Magari si ma con le istituzioni russe non con gli esponenti della cultura della scienza di quel Paese qua ovviamente mi riferisco ai tanti episodi che voi conoscete e che non richiamo attenzione anche i toni dei messaggini contro informazione perché potrebbero anche compattare i giovani a tornare a regime a quello che poche definirsi tale
Infine il dibattito sul ruolo del giornalismo uno dei tanti temi che è possibile toccare in questa circostanza mi sembra offra tanti spunti per esempio la questione della equidistanza nell'esercizio del diritto di cronaca e la funzione sociale della professione anche riferita alla di festa alla diffusione della cultura costituzionale
I giornalisti e non solo i costituzionalisti hanno l'onere di comunicare i concetti che prima ho richiamato i principi che prima ha richiamato e nei periodi emergenziali da loro e la nostra responsabilità fortemente sollecitata
Informare un pubblico vasto comporta un onere di semplificazione a partire da quella linguistica per nulla semplice da sostenere professionalmente
La necessità di esporre narrare fatti opinioni in modo chiaro sufficientemente completo invalidato quanto alle fonti efficace ma continente nei toni pensate immagini e parole da usare davanti agli orrori della guerra
E alle sue conseguenze non rinunciando anche alla dovuta a profondità di ragionamento continua con tutta evidenza essere invalido fondamento normativo e deontologico da rispettare
La guerra si dice cerca sempre di ucciderla Reviglio la verità lo si dice senza non senza infissi ricordiamo però che durante i conflitti ci sono maggiori vittime umane anche per i giornalisti
Sempre le uccisioni infatti in questa categoria professionale non sono affatto poche molte decine per esempio sono già
Ci sono già state sia in Afghanistan che in territori come quello del Pakistan
Essendo progressivamente diminuito fino a quasi ad azzerarsi il numero degli inviati delle testate nei territori di guerra commentate il numero dei freelance morti e feriti
Quanto più le notizie sono rilevanti infatti tanto più il con il cronista può diventare un obiettivo reale
Inoltre in momenti di emergenza la possibile scarsa esperienza ma soprattutto la precarietà lavorativa e la connessa scarsità di garanzie legate a come oggi si pratica questa professione anche in termini di sicurezza emerge a tutti con forza chiudendo nella comunicazione pubblica l'uso a mio parere improprio della metafora della guerra per l'emergenza sanitaria comodità
Almeno in questo regge
Non si può non pensare al parallelismo con la situazione del precariato del personale sanitario seguita la stretta
Sulle spese per l'erogazione di questi servizi pubblici quindi il tema della Spesal di cui indirizzare la spesa pubblica sarà banale ma di questo che si parla anche quando si parla della spesa
Per le armi o per la difesa
E e di questo abbiamo tutti avuto contezza maggiore con la con con la con la pandemia ecco chiudo con quello che diceva allietano prima dell'emergente dall'emergenza si impara sempre
Lui ha citato Capograssi
Ma non è detto che secondo me si impara sempre non è che c'è l'eventualità che non si tali però questo non non comporta automaticamente che la consapevolezza individuale diventa diventi consapevolezza collettiva ecco questa la differenza sostanziale è questo che
I paesi della democrazia consolidata come vogliamo continuare a essere noi devono impegnarsi a fare uno dei piccoli contributi e proprio questo
Va bene
Grazie grazie anche alla fusione Sasso Cissé la libertà d'informazione e comunicazione sotto stress certamente tra le vittime indirette o dirette della guerra
Sono rifugiati e allora la ragione per la quale abbiamo chiesto professionista ho diritto
Di di parlarci di questa preoccupante problema rifugiati protezione temporanea agli stessi mi raccomando i tempi come al solito come e come al solito non rispettata però confidò
Dalle preoccupa
Quarantasei
Cinquantasei nessuno va
L'edizione
Dunque
Européenne brava gente vorrei titolare suite argomento in questo modo
Europei brava gente che si sta però ho passi assuefacendo a crisi così cosiddetti crisi dei rifugiati degli sfollati
Nel pensare al mio intervento inutilmente una
A un passo di una bellissima poesia di Wislawa Szymborska nulla di una volta Academy accadrà pertanto ha ragione lasciamo senza esperienza moriamo senza assuefazione invece gli europei questa osservazione
Incominciano ad averla purtroppo cosa è stato fatto dalla a livello europeo
Intendendo con europeo a livello dell'Unione europea degli stati membri agli sfollati dall'Ucraina
Per la prima volta è stata attivato meccanismo della protezione temporanea prevista una una direttiva ma risalente del due mila uno
Che era stata adottata pensando agli sfollati in conseguenza della della guerra nell'ex Jugoslavia direttiva adottata con molte discussioni e contrasti tra gli Stati membri ma poi mai
Attirata neppure nel due mila e quindici due mila sedici quando invece si scelse armi diverso elaborato complesso meccanismo di ricollocazione
Attivato per la prima volta una direttiva che invece nel programma nel nulla così detto sedicente nuovo pro patto sull'immigrazione e l'asilo
Del di due anni fa la Commissione europea indicava con una direttiva che avrebbe dovuto essere abrogata e sostituita da nuovo ancor più flessibile strumento una direttiva che è stata adottata appunto nel due mila uno quindi eravamo ancora nella prima fase di sviluppo della sistema euro europeo comune di asilo è una direttiva che comunque in uno dei suoi articoli prevedeva e s'esprimeva l'esigenza di Evita Vigli evitare comunque prevenire movimenti secondari di sfollati all'interno degli stati membri
Mi è stato imposto in questa occasione una rapida abbastanza rapida decisione presa all'unanimità per l'attivazione del meccanismo
Di protezione del temporanea che va quindi una tutela immediata intensità Oria ad alcune persone
Un anno su proposta della commissione del quattro marzo il Consiglio dell'Unione adottato una decisione trecentottantadue
Una decisione impresa
Penso anche in considerazione del fatto che questo è richiamato nella decisione cittadino crani sono esenti dall'obbligo del vista all'atto dell'attraversamento delle fonte esterna una decisione presa anche espressamente con la consapevolezza che si rischiano ancora una volta in presenza della massiccio
Afflusso di sfollati di
Va be'ripercussioni nel negative sull'efficace funzionamento del sistema europeo di asilo e quindi con rischio di sovraccaricare gli Stati nel dover esaminare smaltire con procedure iper burocratizzata e le domande di protezioni internazionali
Prego decisione presa all'unanimità questa decisione però è segno è stato sottolineato nella dei vari commenti nei primi commenti a questa decisione
Sulla base di un doppio standard un doppio standard in un duplice senso doppio standard perché
Nel due mila e quindici
Con la crisi dei rifugiati
Cosiddetti desideri rifugiati non fu attivata questa direttiva il doppio standard all'interno della decisione e delle vari attuazioni nazionali perché si fa una distinzione tra i beneficiari della protezione
Temporanea
Ora appena andare avanti io queste differenze dei veri corsisti distinzione tra i beneficiari della protezione temporanea
Direi che posso sottolineare in queste differenze guardando a come l'Alitalia ma dato attuazione alla decisione trecentottantadue pochi giorni fa con dici DPCM del ventotto del ventotto marzo
Allora l'Italia allo esercitato come molti altri stati membri la discrezionalità che la la decisione da nel poter escludere dalla protezione temporanea alcuni degli sfollati per cui beneficiari ai sensi di questo DPCM sono i cittadini ucraini
Residenti in Ucraina prima dell'inizio del conflitto e solo se sfollati
A partire dal ventiquattro febbraio di quest'anno poi attori di concittadini di Stato terzo beneficiari già di protezione internazionale in Ucraina prima del ventiquattro febbraio e loro familiari
E poi chi vi sono gli apponi dei cittadini di Paesi terzi diversi dall'Ucraina che possono dimostrare che soggiornavano legalmente in Ucraina prima di quella data sulla base di un permesso di soggiorno permanente
Non i loro familiari per questa terza categoria non è prevista la possibilità di ingresso anche per i loro familiari
La protezione temporanea sulla base del tipici hanno invece lascia fuori in Italia ma ripeto anche molti altri
Gli Stati membri vista la discrezionalità lasciata sul punto dalla decisione nonostante vi sia un incoraggiamento
A farlo e i cittadini di Stati terzi
Diversi dall'Ucraina regolarmente soggiornanti lì però un permesso di soggiorno non permanente
Coloro che sono fuggiti anche dall'Ucraina non molto tempo prima del ventiquattro febbraio del due mila ventidue OP trovavano lì a ridosso di quella data
Ai su questo vi era stato proprio incoraggiamento nella di nella direttiva nella decisione
è per questi altri soggetti quindi escluso dall'ambito di applicazione della protezione temporanea rimangono le procedure d'asilo ordinario eh
Da noi in Italia boh protezione speciale a seguito degli interventi con il decreto Salvini e poi con il decreto buona Morgese con discussioni che sappiamo ci sono a tutt'oggi su quella un'attuazione piena o meglio andrà fatto piena dell'articolo dieci terzo comma della Costituzione
Vorrei sottolineare alcune alcuni profili intanto i fondi per la per protezione temporanea la questione dei fondi posto che gli sforzi per messi in atto dagli Stati membri per rispettare gli obblighi provengono dalle decisione sono sostenuti finanziariamente dai fondi dell'Unione
è questa questione dei fondi si intreccia con l'Aler l'uccisione dello scorso febbraio della corte di giustizia che ha respinto i ricorsi di Ungheria e Polonia contro il meccanismo di condizionalità
Polonia è un bene gli hanno fatto presente la necessità di non andare Atlantico eventuali procedure d'infrazione nei loro confronti proprio per l'alto numero di sfogliati che di sfollati che stanno accogliendo ora sulla base di questa decisione di attivazione della protezione temporanea
I beneficiari risalgono una protezione immediata
Di natura collettiva nel senso che sufficiente l'ingresso non no non viene sottoposto all'alloro il loro la loro domanda una valutazione delle condizioni dei singoli
Per richiedenti quindi non c'è necessità di passare attraverso le lunghe procedure di asilo
è
A questo proposito sottolinea la differenza con quanto accaduto nel due mila e quindici del due mila e sedici perché questa volta si è scelto di utilizzare come criterio come meccanismo quello della libera scelta da parte degli sfollati
Criterio della libera scelta che invece è proprio il criterio per impedire l'applicazione del quale sono stati sostanzialmente costruiti e applicati criteri di Dublino per evitare i cosiddetti sans shopping
Lago
Protezione che quindi viene riconosciuto in questo caso è una protezione sulla base di razionalità o di Stato sul già riconosciuto e della residenza senza la previsione di condizioni
Di individuali o condizioni da soddisfare in relazione alla situazione del nell'aria effettiva aria di provenienza e vi è anche un accordo per la non applicazione dell'articolo undici della direttiva cinquantacinque del due mila uno sulle riammissioni
Cioè non trovano applicazione quelle disposizioni della direttiva che invece avrebbero richiesto la riammissione negli Stati membri che avevano già rilasciata una protezione temporanea nel caso Ingres d'ingresso illegale
Tentativo d'ingresso illegale nella in un altro stato membro
Ora questa diretti quel sarà l'attivazione del meccanismo di protezione
Temporanea ha dato vita ad una serie di problemi darà vita a mio avviso una serie di problemi che riguardano le incertezze giuridiche
Che ci saranno sull'interpretazione anche della stessa decisione
Inter incertezze giuridiche che potrebbero ripercuotersi anche sui movimenti secondari
E quindi sulla ingresso circolazione nell'area Schengen qualora quel meccanismo è quel criterio della libera scelta dovrebbe dovesse risultare in una discrepanza troppo forte tra le preferenze di destinazione dei beneficiari l'effettiva accoglienza messe in campo dagli stati membri seconda conseguenze e ci sono e sono già tangibili in alcuni
Non con gli stati membri in termini di respingimenti legali ai convitati Contini sia esterni che interni di cittadini di Paesi terzi diversi
Dall'Ucraina mi riferisco in particolare quello che sta succedendo al colpa al confine polacco e al confine tra Italia
E Francia
è stato salutato questa attivazione come un grande passo in avanti dell'Unione europea e degli stati membri come non primo significativo anche se eccezionale e temporaneo discostamento
Dai criteri di Dublino ricordo però che nel momento in cui lo stato membro dovesse rilasciare il permesso di soggiorno
Per protezione temporanea quello stato diventerà poi responsabile pro presenzi dei criteri sulla base dei criteri di Dublino
Io credo che però non bisogna dimenticare che già dopo l'accoglienza iniziale di persone in fuga dalla guerra in Siria all'inizio della crisi neri effigiati
Nella pratica allora il diritto d'asilo dello dell'Unione Europea ha preso poi la svolta
Che è stata definita da pista una svolta distopica niente che ha assegnato il giallo ora la discesa agli inferi nel sistema europeo da Silvio con respingimenti
Illegali con pratiche illegali di respingimento collaborazione con Stati come la Libia
Secondo accordi con una la Turchia di professore a Cannizzaro aveva parlato proprio di una criticato il negazionismo dell'unione europea proprio rispetto al sei d'accordo con la Turchia accordi di riammissione informali un'agenzia come Frontex i cui comportamenti sono oggetto di attenzione negli anni per cui se è al momento la decisione sulla protezione temporanea sembra mostrare il lato migliore dell'unione europea
E degli europea almeno nella misura in cui temporaneamente rinunciato alcuni dogmi
In materia di asilo
La scelta che è stata fatta solleva però già dato da da ora domande non solo sui due pesi e due misure nel due mila quindici non fu attivata oggi è stata attivata
è due pesi e due misure anche
Tra le categorie di sfollati dalla medesima guerra
Ma più in generale visto quello che è stato il passo è stato compiuto il quattro marzo solleva delle domande sulla tenuta del sistema europeo di asilo
E sui rigurgiti intergovernativi che ricorrentemente ne pregiudicano
Prospettiva di riff prospettive di riforma bere e più lungimiranti grazie
Grazie grazie anche la Russia è solito mi sembra di poter commentare che dunque non tutti i rifugiati sono uguali
Però forse anche possibile imparare dalla catastrofe quindi sperare che avvenga che gli ultimissimi vi aggiungono i penultimi e non viceversa chissà
Dunque una questione che abbiamo molto discusso in questa aula Gian ma soprattutto forse fuori fuori la questione della l'esistenza della Resistenza e Ucraina rispetto alla nostra resistenze altre desistenze
E la ragione per la quale non poteva mancare una riflessione su questo punto cioè Luca scrittori sociologa Bastianini
Che si occupa di storia oltre che di diritto pasticcini ci riferiva di questo se è vero non so quello che ci dirà se verrà comunque rapporto tra le resistenze che si sono sviluppate che si stanno sviluppando sono sviluppato
Sempre occhi tempi prego Gianluca
Proposta
Grazie
Grazie certo storie preesistenza rischia di essere insomma intervento un po'forse fuori luogo nel senso che parla più di quello di cui si discute qui da noi che non di quello che sta succedendo lì da loro
Mi auguro credo non fuori tema
Perché questo dibattere su storie resistenza che credo abbia molto a che fare con l'oggetto del seminario quali risorse può attingere un pensiero un discorso costituzionale democratico di fronte all'esplodere della guerra
Il titolo scrive la storia resistenza entrambi al minuscolo io sono perfettamente d'accordo perché storicamente si sono dati molte molti casi e molte forme di resistenza
La Russia ha invaso l'Ucraina c'è un aggressore è un aggredito non vedo alcun problema quindi a parlare di resistenza in Ucraina
Come in qualsiasi altro Paese che viene invaso anche al di là della simpatia quindi può suscitare il governo di quel Paese
A quel titolo aggiungerei una specie di sottotitolo di nota però da noi resistenza lo scriviamo con la maiuscola
Lo scriviamo con la maiuscola perché nella vicenda italiana la resistenza non è stata solo come dice la Treccani in un'azione di difesa contro il nemico l'avversario
Mai avuto parte propria i specifica in quella che è la storia costituzionale del Paese
Ha dato avvio alla transizione che ha condotto alla stagione costituente ha lasciato in grandissima parte pur nominata tracce nel testo costituzionale e i richiami a quell'esperienza accompagnano e continuano ad accompagnare le interpretazioni e le reinterpretazioni di quell'esperienza continuano a segnare importanti i tornanti della vicenda repubblicana per questo quella storia per nuovi anche sul piano costituzionale rimane sempre in qualche modo una storia contemporanea
Due rapidissime considerazioni introduttive
Mi sembra che in questo dibattito in questo conflitto più che in altri conflitti come ha detto una delle poche giornaliste oneste mi sembra col commenta questa guerra circola un eccesso di testosterone
Assistiamo a scontri fra maschi alfa Udine Zaleski rappresentano anche nelle loro apparizioni nelle loro dichiarazioni questo atteggiamento
Ma anche senza lo stesso physique du role penso che certe intemperanze verbali di Baiano di Johnson ne rispondano un po'allo stesso criterio dei due cani maschi al giardinetto
Questo irrigidimento delle posizioni se me lo concedete questa sfida kitsch al carrarmato più lungo contribuisce come dire a polarizzare il dibattito come ha già detto
Alessandra e altri all'interno di un paradigma binario che ha già fatto particolare fortuna al tempo sulla pandemia un paradigma
Figlio a sua volta di un'applicazione della politica la tecnica che non è cominciata certo con la pandemia
E che è stato già detto anche questo non lascia spazio a terze vie non ammette opinioni interlocutorio non ammette il dibattito in quanto tale perché questo non sarebbe il tempo dei ragionamenti ma sarebbe il tempo degli schieramenti
Schieramenti peraltro in cui noi siamo chiamati a posizionarci attorno a posizioni apponi
Costruiti più attorno come dirà la breve durata dell'emozione che non ad una maggior costanza del sentimento l'emozione lavora sull'impatto dell'evento simbolo l'immagine scioccante
Sentimento come dire dovrebbe lavorare su una più cocente rappresentazione di quell'evento
Se da costituzionalista da studioso del diritto costituzionale dovessi immaginare un sentimento da cui partire partirei dalla solidarietà con tutte le implicazioni costituzionali che essa comporta
Seconda rapidissima considerazione che ha più direttamente a che fare con l'oggetto dell'intervento la sensazione che in questo gioco di rimandi fra la nostra e la loro resistenza anziché ragionare di pratiche resistenziali adeguate alla situazione in atto
Si sia andati un po'alla ricerca di un bel Grifo di una Teoria del partigiano il riferimento al comitato voluto il quale infatti nel suo lavoro si soffermava sulla Spagna sulla Prussia ma si guardava bene dal parlare di quella che era stata la resistenza
E antifascista e antinazista siamo insomma di fronte a un uso della storia appesi ma se anche il servissero L'ideologia tedesca
Quell'uso della Squall uso che fa della storia successiva allo scopo di quella precedente
Siamo in presenza o almeno siamo stati anche quello è un argomento che c'era già avvenuto annoia
Di una strumentalizzazione della Resistenza italiana mediante il ritaglio di un figurino semplicistico e neutralizzato
Semplicistico perché non tiene conto non ha tenuto conto quel dibattito delle complessità e della tortuosità oltreché della pluralità di pratiche
Che ha caratterizzato quella resistenza neutralizzato perché ci guardiamo bene sei ci siamo ci sono guardati bene
Dal ricordare quelli che sono i tratti maggiormente disturbanti di dei quella che fu la nostra resistenza
Di quei tratti perturbanti mi limiterei a ricordarne due uno in parte lo aveva già richiamato Gaetano Azzariti prima per un verso come ha scritto Claudio Pavone il valore che assunse la scelta di combattere quella guerra civile in termini di di assunzione di responsabilità dinanzi al crollo dell'otto settembre il plus di moralità
Che quella scelta esprimeva il valore legittimante che in tal modo veniva ad assumere
Su questo magari su quest'aspetto della scelta complicato non ho parole definitive come non ce ne dovrebbe avere nessuno in un dibattito io mi limiterei a dire a questo gruppo a questo proposito che la scelta della parte con tutto quel plus di moralità che quella scelta dovrebbe assumere secondo l'insegnamento della nostra resistenza
In questo conflitto non si disloca lungo l'asse dei contendenti quanto come ha già detto Alessandra Agostino dalla parte degli oppressi o delle vittime
E non sto parlando qui di un rifiuto aprioristico della violenza neppure da tempo circola nel pensiero occidentale e che Galli della Loggia in un suo recente articolo proprio di qualche giorno fa ha imputato a chi questo conflitto non si schierava con un sol uomo dalla parte dell'Ucraina continua a pensare che certe guerre soprattutto certe guerre civili meritano di essere combattute non credo che questa sia una di quelle guerre ma c'è un altro rimosso su cui spenderei se possibile le tue parole di più
Che ha a che fare con il carattere antifascista della nostra resistenza vorrei spenderci due parole di più perché ritengo che abbia direttamente a che fare questo con le risorse a cui quelli costituzionalismo democratico di cui parla il titolo che vuole essere attento alla storia deve attingere per guardare la guerra in atto
Parlo di quell'antifascismo della Resistenza che come scrisse Baldassarre ma erano tanti Baldassarre fa come dire costituisce la la la la l'ordito assiologica procedurale su cui poggia la Costituzione italiana
La Resistenza lo scriviamo con la maiuscola perché è stato un momento di passaggio sappiamo che quella transizione può ampiamente incompiuta incompiuta in parte per un'attuazione della Costituzione solo parziale ritarda
Incompiuta anche per tante continuità col fascismo e non parlo qui delle epurazioni parlo delle continuità degli apparati parlo di circostanze interne ed internazionali che favorirono retoriche autoassolutoria lo citava prima
Elisa Italiani brava gente le parlare degli europei bene quelle retorica nell'issato l'esperienza resistenziale ed evitato i conti col fascismo
Di quella rimozione della Resistenza e del fascismo
Troviamo tracce in Costituzione non mi soffermo la dodicesima disposizione scriveva Luciani guarda un fenomeno passando da un passato che non torna Lavezzini ne ha dato più di recente altra interpretazione diritto di resistenza scompare da quello che poi è diventato l'articolo cinquantaquattro e in Assemblea Costituente anziché parlare dei fatti erano appena caduti della Resistenza appena caduta si è discusso di filosofia del diritto
Al di là di queste tracce per sottrazione
Nella Costituzione la Resistenza ha lasciato tracce
Non particolarmente visibili nonostante la posizione ma comunque abbastanza importanti
Penso all'idea di sovranità popolare consegnava all'articolo uno ma penso come ha ricordato Claudio De Fiore si in un suo articolo sul manifesto poco tempo fa che in fondo quell'esperienza ha lasciato traccia anche nel ripudio della guerra dell'articolo undici
In questo caso come dire no stiamo parlando come per il dodicesimo per la dodicesima disposizione per il diritto di resistenza di una traccia del fatto resistenziale stiamo parlando delle tracce lasciate
Dei risultati di quella lotta quindi non tanto dal fatto ma dall'esito
Di quella resistenza
La quale come dire una traccia dell'esito di quella resistenza che evidentemente non riduce non permette di ridurre quel fatto alla sua componente militare ecco quale secondo me il punto della discussione arrivo all'Ucraina
La Resistenza come hanno dimostrato gli storici e non solo è stata un'esperienza ben più larga dei soli combattimenti sempre quegli storici hanno mostrato l'importanza delle varie forme di resistenza messe in campo in diverse esperienze
I sabotaggi le diserzioni boicottaggi le sanzioni e soprattutto l'accoglienza l'accoglienza di cui ha già parlato Elisa
L'invio di armi ma l'ha già detto bene Gaetano Azzariti forse riflette anche una postura etica legittima ma cento mi sembra che qui risponda più nel nostro caso all'urgenza di toglierci un peso dalla coscienza che non c'è niente affatto partecipi
Di quella resistenza
Gli affetti di quelli in via via mille immaginiamo come dire per per i giudici siamo Ciprì giudichiamo o forse ci esibiamo da una qualsiasi azione di mediazione
Quell'invio di armi si collega peraltro assai più discutibile politica di aumento delle spese militari e tanti cari saluti all'Europa che dovevo uscire sociale solidale davanti a mia allora e arrivò rapidamente fallire all'Ucraina e alle conclusioni
Quali soggetti con cui possiamo interloquire in quel conflitto quali modi con i quali contribuire a quella resistenza
Secondo me quelli che recuperano che conservano l'accezione antifascista della nostra Resistenza è come ricordava già Alessandra
Di questi resistenti nostra questi resistenti non stanno solo sul fronte dietro le linee dell'aggredito ma forse anche dietro le linee dell'aggressore
Il movimento femminista russo ha lanciato un appello con contro la guerra in Ucraina secondo me assolutamente condivisibile
Noi non siamo ancora non siamo in guerra non siamo forse ancora in guerra quindi certo non possiamo disertare ma forse come hanno fatto certe associazioni potremmo richiedere il disarmo dei checkpoint e l'eliminazione della legge marziale
E poi soprattutto praticare l'accoglienza praticare solidarietà accogliere gli scappa e allo stesso tempo cercare di allargare le maglie per generalizzare le politiche di accoglienza che si stanno attuando per i profughi ucraini anche a chi viene da altri Paesi
I richiami alla nostra esistenza riducono quella lotta alla sua componente militare
Forse sarebbe il caso di valorizzare anche nel dibattito altre figure non solo il figurino del partigiano combattente col fucile ma nel fazzoletto al collo
Penso alle staffette nella gran parte donne pensa il passo fra si guardi non solo a chi combatte ma anche a chi crede esistere Boca frontiere attraversa fronti forse dovremmo chiederci
Quale dentro questo stato di guerra e oltre questo stato di guerra la qualità di quel paradigma antifascista quali argomenti possiamo spendere noi in un dibattito sempre più attraversato da quella che Furio Jesi chiama una cultura di destra
Nella quale il passato è una pappa omogeneizzata che si può modellare nel modo più utile in cui si dichiarano valori non discutibili indicati da parole con la maiuscola
A quali risorse dovremmo chiederci possiamo attingere dinanzi alla riproposizione da entrambe le parti del conflitto nel dibattito che accompagna quel conflitto
Di molti di quei caratteri da Umberto Eco diceva caratterizzarsi è colui il fascismo il fascismo eterno
L'azione Chico eco
L'azione è bella
Che va attuata prima di e senza una riflessione il sospetto verso gli intellettuali perché il disaccordo e tradimento il razzismo il nazionalismo il machismo le liti Isma'popolare il populismo qualitativo l'idea che il pacifismo sia collusione col nemico
Allora e concludo
Riprendo restano se vogliamo capire come come la storicità della nostra resistenza coinvolga la nostra esistenza nel presente
Forse suggerirei torna di tornare a riflettere su quella profonda matrice antifascista della Resistenza
E non parlo della pregiudiziale incarnata nella dodicesima disposizione né tanto meno di quell'unità antifascista usata come fattore di legittimazione del cosiddetto arco costituzionale bipartitica governato la Prima Repubblica
Parlo proprio di quel paradigma procedurale Baldassarre Luzzatto Pezzini
Baldassarre in quell'articolo tanti anni fa quasi quaranta parlava di un duplice criterio procedurale e sostanziale da una parte sul versante procedurale l'antifascismo come sinonimo di democrazia parlamentare
Dall'altra sul versante sostanziale confine dei principi fondanti la convivenza
Il criterio procedurale diciamo la partecipazione italiana queste guerre alle guerre da tempo non segue quel criterio procedurale
Deve Cottini non recente seminario ha definito l'articolo settantotto un reperto di archeologia costituzionale allora se vogliamo ragionare
Dei contributi che la nostra riflessi che la riflessione sulla nostra Resistenza abbordare al conflitto in atto si insista quantomeno sul criterio sostanziale
Su quel confine dei principi su quella che Luzzatto ha definito la soglia del non rinunciabile anzi al sì
Aprire ai profughi sostenere le resistenze di entrambi gli schieramenti sottrarsi alle competizioni vittima aria senza smarrire il punto di vista delle vittime
Contestare le apologie atlantista e l'ipocrisia dei doppi standard senza nulla togliere alla condanna dell'aggressore evitare di rimanere rinchiusi all'interno di una dimensione angusta mente geopolitica
Fare la conta dei salvati come diceva il titolo di un bel libro di un po'di tempo fa anziché quella delle vittime
Bene grazie grazie a anche altro esso debba scrigni
Sì la resistenza sostanziale
Richiamata mi sembra importante oggi però sembra che la resistenza positiva sostanziale come dicevano i dubbi Passerini e Baldassarre
Oggi sembra che vada ascritta invece a chi la resistenza lo fa per professione evolversi alla NATO
Ma la NATO e le polemiche le hanno percorso anche questa giornata
E allora e allora non potevamo che riflettere sulla NATO ma in qualche modo intermedia Uto provocatori sostanzialmente su come questa o organizzazione atlantica
Si inserisse nella logica che fino a ieri solo fino a ieri era prevalente quando si parlava di guerra e cioè il disarmo
Nato e disarmo su questo chiederei alla professoressa morosi Caterina Morosini ecco la lite di di dire la sua ricordandoli sempre il rispetto dei tempi
Come tutti grazie
Grazie perfezionare tenterà di rispettare i tempi anche se quello del disarmo un tema veramente
Compreso un concetto Complesso le sue analisi infatti coinvolgono la sociologia antropologia la filosofia ad esempio se si è distinto fra il disarmo materiale e il disarmo morale disarmo degli individui e disarmo dello stato ora ovviamente da Ranieri nella mia dente
Vedete il riflessione mi concentrerò sul disarmo materiale e dello Stato
E anche questo però è stato oggetto di studio da parte di diverse branche della scienza ed è ovviamente differentemente interpretato nel tempo
In effetti la guerra la corsa alle armi la cultura della da un lato e la cultura della pace
Dall'altro una percorsi teorici giuridici e filosofici che ovviamente volgono e mutano a seconda dei periodi storici e soprattutto con gli preme sottolineare che la cultura della guerra e del riarmo sono indissolubilmente provvede magicamente legati all'economia
Alle politiche economiche e quindi abbiamo scelte economiche che producono guerre e guerre nate per difendere aspetti economici
Ma diciamo che concentrandomi sul disarmo ovviamente dello stato che qui interessa
Quest'ultimo può essere unilaterale negli Stati senza esercito può essere preventivo o anche progressivo che già quando uno stato inverte le proprie politiche quindi alla crescita degli armamenti sceglie la ricrescita provocando in qualche modo l'avversario di una reazione diciamo ponendolo davanti anche all'opinione pubblica mondiale
Prendiamo il disarmo bilanciato patteggiato bilaterale e questo è il disarmo diciamo cercato l'oggettivo cui aspirano tutte
Almeno parola tutele conferenza dei trattati e gli accordi internazionali si può aggiungere a queste categorie quell'un quarto il tipo di disarmo che è quello cosiddetto democratico volute pretesto dal balzo quello che ricerca né movimenti antiguerra movimenti anti armi sì
Bisogna poi distinguere fra i possibili contenuti di questo disarmo quindi chiedersi quali armi
Infatti il disarmo materiale può riguardare armi offensive ma guardi guardare anche armi di distruzioni di massa ed anche le armi difensiva
Seguendo l'artiglieria del pranzare mo'a cui spero se frattempo di accennare in conclusione
Prendiamo in considerazione avviamento in questa breve riflessione posto solo quando André in considerazione il disarmo patteggiato bilaterale quindi quello oggetto delle conferenze dei trattati e degli accordi internazionali
Dunque in questo ambito il termine disarmo si riferisce alla limitazione o l'abolizione degli armamenti bellici
Attraverso un complesso di norme relativa al loro uso nel diritto internazionale in disarmo il controllo degli armamenti hanno una disciplina esclusivamente convenzionale bastata quindi sulla volontà degli Stati
La questione del disarmo si impone programmaticamente come insomma è noto nel Novecento non c'è quello che ha visto uno sviluppo senza precedenti delle armi belliche e lo scatenarsi di due guerre mondiali
Questo ha dato luogo ad accordi internazionali tesi a ridurre il numero delle armi esistenti attore di Vienna la produzione l'uso e il commercio
Bisogna preliminarmente osservare che le convenzioni internazionali in materia di disarmo e di non proliferazione riflettono le particolari condizioni geopolitiche esistenti al momento della loro conclusione
Quindi possiamo distinguere su un trattati sullo disarmo nucleare trattati sul disarmo chimico batteriologico e sul disarmo convenzionale
Diciamo che provo ad analizzare sono strane in maniera estremamente sommaria i trattati sul disarmo nucleare
Tralascio comunque trattati sul disarmo nucleare di tipo regionale trattati bilaterali fra Russia e USA
Quindi tralasciando questi ambiti le convenzioni internazionali in materia di disarmo nucleare e non proliferazione più importanti
Sono il conosciutissimo CNP ovvero il Trattato di non proliferazione concluse nel mille novecentosessantotto ed entrato in vigore nel mille novecentosettanta
Poi abbiamo il trattato di cessazione completa degli esperimenti nucleari cosiddetto Citti Beattie
Che dovrebbe sancire la definitiva se cessazione di tutti gli esperimenti nucleari
Quando entrerà in vigore ma entrerà in vigore soltanto in seguito alla rettifica da parte di quarantaquattro Stati cosiddetti di soglia
Fra cui India Corea del nord Pakistan Israele Cina e USA poiché abbiamo infine molto importante un trattato sulla proibizione delle armi nucleari
Diciamo firmato nel due mila diciassette anche questo però entrerà in vigore soltanto dopo che verrà ratificato da cinquanta stati
Dunque
Concentrandomi sul CNP sul Trattato di non proliferazione questo è considerato la pietra miliare
Del disarmo nucleare rappresenta il solo strumento convenzionale a livello multilaterale vincolante nei confronti degli Stati che possiedono armi nucleari
Si propone di limitare la diffusione delle armi nucleari al di fuori dei paesi che già ovviamente le possiedono
Che sono USA Russia Francia Gran Bretagna e Cina alla base ci sono tre principi che reggono questo il cosiddetto contratto nucleare il disarmo la non proliferazione e l'uso pacifico del nucleare
Il trattato proibisce agli Stati firmatari che non possiedono armi nucleari di procurarsi questi armamenti
E diciamo vincola quelli invece che possiedono questi armamenti nucleari al nonno fornire agli Stati che hanno dei costi ad uno armi nucleari e anche al fine appunto di procurarsi per Mione targhetta di armamenti
E anche di non fornire loro tecnologie nucleari bellica
E impegna anche questo trattato le cinque potenze nucleari apportare conclusione negoziati efficaci per raggiungere il disarmo generalizzato
Quindi nel che ne Pirlo oggettivo della non proliferazione viene fondato su due principi teorici distinti il disarmo e il controllo della crescita degli armamenti
Si tratta di di due approcci teorici che apparentemente sono contraddittori
Ma diventano complementari secondo alcune letture nell'articolo sei del trattato di non proliferazione chiarendo che i fondamenti del trattato e il suo duplice obiettivo
Di e scongiurare il ritratto proliferazione zone sia in senso orizzontale che il senso verticale
Dunque il diciamo il asserito successo del tiene piedi alta può essere messo da diversi punti in discussione
Anzitutto che il problema dei Paesi rimasti al di fuori di questo trattato
E inoltre c'è anche un problema riguarda le verifiche che un punto cruciale del Kenneth Pitt perché nelle vene diciamo il problema delle verifiche riguarda il fatto che c'è un'evidente disparità di trattamento
Tra i paesi non militarmente nucleari e i Paesi militarmente nucleari
Il testo del trattato impone l'applicazione delle misure di salvaguardia solo agli Stati non nucleari
Mentre rimesso la buona fede dei contraenti l'impegno dei cinque Stati nucleari a non trasferire a paesi terzi appunto come ho detto prima informazione che con la regia connessi all'impiego militare del nucleare
Il compromesso alla base di questo regime internazionale di non proliferazione nucleare si fonda quindi sull'accettazione da parte degli stati militarmente non nucleari dell'intrinseca discriminazione alla base di questo trattato
E il grado di accettazione di questa discriminazione dipende ovviamente nella misura in cui gli Stati nucleari si sentono protetti dalle limitazioni poste dal trattato tuttavia diciamo che l'equilibrio tra potenze nucleari estati non nucleari sembra per esempio certi essere stato stante instabile
La non proliferazione si scontra sempre più con gli obiettivi di politica estera di alcuni Stati se nucleari che non nucleari
Nel corso degli anni si è assistito ad un progressivo disallineamento fra gli obiettivi della non proliferazione e del disarmo che invece nella politica orig del TNT avrebbero dovuto viaggiare su binari paralleli
Un altro limite fondamentale detiene ieri l'assenza di un meccanismo punitivo automatico per gli Stati che ne io non ne ho e di termini
Il che ne infatti non istituisce un'altra alcuna utilità chiamata a giudicare l'eventuale inadempienza di una stato firmatario grande rilevanza come abbiamo detto già all'inizio assume un altro trattato
Un altro trattato il cosiddetto Citti Beattie il cui testo definitivo è stato siglato nel settantasei ed è stato firmato da cinquantacinque nazioni questo trattato metterebbe al bando tutti gli esperimenti in alternando e nucleari compresi quelli sotterranei che finora erano ancora stati erano sfuggiti
Però questo trattato rischia di rimanere lettera morta a causa della mancata adesione come abbiamo già anticipato di diversi Paesi
Dunque
Aggiungendo al l'ultimo dei trattati che ho menzionato il trattato sulla proibizione
Delle armi nucleari del due mila diciassette questo è stato il primo trattato internazionale legalmente vincolante per il completo divieto dell'uso delle armi nucleari il quale come fino a un ultimo appunto quello di eliminarle completamente
L'adozione di questo trattato sul divieto ha suscitato però reazioni diametralmente opposte
Per i sostenitori di questo accordo la sua approvazione costituisce un importante contributo all'attuazione degli obblighi di disarmo previsti dall'articolo sei del trattato di non proliferazione nucleare
Colmando inoltre un vuoto infatti riconoscere catastrofiche conseguenze umanitarie dell'arma atomica
E ne proibisce l'uso in ogni circostanza e mi impone la distruzione al pari delle convenzioni già esistenti relative all'altri più tipologie di armi di distruzione di massa
Ossia quelle chimiche quelle batteriologica
Per gli oppositori al contrario di questo trattato questo trattato appunto avrebbe l'effetto inverso di indebolire il sistema di deterrenza nucleare fondato sul TNT
Il tratto essenziale del trattato sul divieto delle armi nucleari è chiesto si configura come un accordo di disarmo anziché di non proliferazione
Quindi ne consegue che è un aspetto fondamentale e la non discriminazione fra gli stati parti patì il trattato si ispira alla Convenzione sul disarmo chimico del novantatré e la pietra angolare di questo trattato è rappresentato dall'articolo uno che Sat in cui così statuisce la formula nata Andreani circle grazie cioè ovvero mai in nessuna circostanza
Superando così il carattere discriminatorio appunto del tiene Pini quanto alla portata degli obblighi e dei diritti in capo i contraenti
La disposizione quindi prevede sia obblighi tipicamente di disarmo ma anche norme che appartengono alla sfera del diritto internazionale umanitario cioè il divieto della minaccia o dell'uso di queste tipologie di armi di distruzione di massa
Tuttavia questa è la cosa che più rilevante la NATO ha espresso una ferma contrarietà a questo trattato
Prima di parlare di questo però molto molto brevemente cercherò di guardare in genere il rapporto fra la NATO e il disarmo
Bisogna esternare anzitutto che desta preoccupazione in questo ambito il cambio di rotta dirotta che ha caratterizzato la NATO dal mille novecentonovantanove in poi
Ovvero dopo la riformulazione dei suoi obiettivi strategici avvenuta nel vertice di Washington del mille novecentonovantanove appunto
Parla appunto della dottrina della sull'autodifesa preventiva che determina un'aperta violazione del diritto internazionale e se guardiamo al nostro ordinamento costituzionale si pone anche il contratto
Con i fondamentali principi dell'articolo undici dell'articolo cinquantadue della nostra Costituzione
Il nuovo concetto strategico della NATO adottato confermato a Lisbona nel due mila dieci nel vertice di Lisbona del due mila e dieci ribadisce che fintanto che ci sono armi nucleari nel mondo
La NATO rimarrà un'alleanza nucleare
Il vertice della NATO di Lisbona inoltre ha dato il via libera all'attuazione in Europa del progetto americano di difesa antimissile
E qui di stato definito il calendario per l'attuazione di questo piano che prevedeva in sintesi l'installazione
Nel giro di dieci anni di numerosi missili a lungo a medio a corto raggio
In diverse zone dell'Europa in modo da arrivare entro il due mila venti allo sviluppo di una nuova generazione di missili intercettori contro missili balistici intercontinentali
La Russia aveva già avanzato le proprie riserve sull'attuazione di questo piano e sui confini occidentali
Tutto ciò conferma quanto si allontana la realizzazione di una sicurezza reciproca più fondata sulla fiducia che sulla forza nel tempo nel caso europeo
Deve inoltre nel vertice di Chicago successiva al vertice di Lisbona il messaggio politico che viene confermato è quello che la NATO rimarrà la lealtà nucleare ripeto finché esisteranno le armi nucleari
E che il mix fra forze nucleari convenzionali e missilistiche
E dista cento ai fini della deterrente alleata
Le dichiarazioni di questo summit leggano quindi in modo ancora più esplicito gli ulteriori diciamo ogni ulteriore passo della NATO in fatto di disarmo a misure equivalenti da parte russa in un'ottica appunto di maggiore reciprocità
Da lungo tempo allenato il dunque
Riconosciuta la minaccia delle armi nucleari egli ha egli altre armi di distruzione di massa pongono alla sua sicurezza
Alla luce di queste considerazioni però sarebbe naturale per Lara per per la NATO rafforzare accelerare gli sforzi verso il disarmo nucleare
E invece l'assemblea nuove nella direzione opposta contro anche i propri obiettivi e la propria sicurezza
Nonostante gli impegni presi con il trattato di non proliferazione a ridurre gli armamenti nucleari via limitarne le prospettive di uso
I tre Stati nucleari della NATO stanno modernizzando accrescendo i loro arsenali in alcuni casi costruendo nuove armi e progettando nuove missioni
Altrettanto inquietante l'inasprimento della retorica della NATO a favore delle armi nucleari
Partite bene il trattato del Nord Atlantico non faccia menzione di armi nucleari o di deterrenza nucleare e molti membri della NATO non condividono la dottrina nucleare
Nel documento elaborato Lisbona del due mila dieci appunto la NATO viene ufficialmente soprannominata un'alleanza nucleare ed allora questa identità è stata appunto continuamente rafforzata
L'effetto dannoso di questa tendenza a riconoscersi come alleanza nucleare risulta particolarmente evidente
Appunto nel rapporto fra la NATO è il trattato del due mila diciassette
Il Consiglio del Nord Atlantico che il principale organo e decisione politico della NATO come sappiamo ha rilasciato una dichiarazione riguarda l'entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari
Con cui si è opposto fermamente a questo trattato in quanto questo trattato con parere appunto del consiglio della NATO
Nel riflette il complessivo contesto di sicurezza internazionale è sarebbe in realtà in contrasto con gli attuali accordi riguarda la non proliferazione e al disarmo nucleare
La ragione principale è legata al dissenso della NATO nei confronti di questo trattato sarebbe quindi l'incompatibilità con la norma con la natura difensiva dell'alleanza stessa
Secondo il Consiglio fatti uno scenario internazionale in cui la NATO non è dotata di armi nucleari non sarebbe più sicuro in quante paesi membri non sarebbero in grado di difendersi nel caso di aggressione e di prevenire eventuali coercizioni
Si tratta di una posizione però che anzitutto non era necessaria e chianche direttamente contraria agli stessi interessi di sicurezza della NATO
Infatti a ben guardare l'obiettivo della del trattato di abolizione e lo stesso di quello dichiarato dalla NATO cioè mettere fine alla minaccia rappresentata dalle armi nucleari grazie alla loro totale eliminazione le differenze emergono se vogliamo né i mezzi ma questo è legittimo all'interno di una Comunità di Stati democratici sovrani
Lungo tutta la storia della NATO infatti membri dell'Alleanza non sviluppato approcci DiVersi sia in relazione alle armi che in relazione ad aspetti strategici
Il trattato che la tradizione degli armamenti nucleari infatti offre membri della NATO un mezzo concreto per rinnovare e rafforzare il conseguimento degli obiettivi iniziali della NATO
E quindi ripeto quello di ridurre e alla fine eliminare le minacce alla sicurezza che derivano proprio dalle armi nucleari
Alla luce di questo di tutto questo e realtà difficile conciliare quella che fu la missione fondante del trattato del Nord Atlantico con intransigente opposizione che oggi la NATO da al trattato del due mila e diciassette
Dunque diciamo spostando brevemente sperando che stia un po'nei denti
Sostando brevemente lo sguardo sull'Italia come è noto l'Italia pur essendo parte del Trattato di non proliferazione ospita nel proprio territorio armi nucleari statunitense di della NATO nell'ambito di accordi proprio nato appunto
La compatibilità fra questo stanziamento la partecipazione all'Italia
Al che netti come Stato non nucleare ovviamente è stata trovata nel sistema cosiddetto della doppia chiave
Ovvero le armi nucleari restano sottoposte al controllo degli Stati Uniti cui spetta stabilire se lo sa non meno però il loro impiego è consentito se lodo sono dopo l'autorizzazione dell'Italia
Ma l'Italia appunto conferma la NATO fa parte del dei paesi che forniscono all'alleanza riequipaggiati per trasportare bombe nucleari su cui gli Stati Uniti mantengono l'assoluto controllo però
Quindi questo insomma si pone in il rapporto quanto meno stridente con l'articolo undici della nostra Costituzione
In particolare se consideriamo che la bomba di sessantuno ad esempio che una delle bombe si trova si trovano stanziate sui nostri territori
Ad esempio un'arma nucleare testé schierata indica statistiche si trova schierata in diverse basi USA nel nostro territorio che si trovano in Italia appunto
Questa bomba sarà sostituita tra l'altro tra non molto dalla bomba di sessantuno dodici che è una nuova bomba nucleare estremamente potente e pericolosa da considerarsi un'arma non tattica ma addirittura strategica
E mentre l'altro non si sa quante di queste bombe sessantuno dodici verranno schierate in Italia e in altri Paesi europei
E potrebbero essere anche più numerose delle precedenti B sessantuno e potranno anche essere installate a non in più balzi e non soltanto in quelle precedenti
A queste nuove bombe inoltre si aggiungono le armi nucleari della Sesta Flotta di stanza in Italia il cui tipo di numero addirittura il cui tipo il cui numero sono addirittura segreti
Quindi l'Italia ufficialmente è stato non nucleare svolge così la sempre più pericolosa punizione di base avanzata delle strategie nucleari USA è nato senza contare poiché si tratta non solo di armi tattiche difensive ripeto ma anche di armi strategiche offensive
Il cui utilizzo si pone in assoluto contrasto con i principi costituzionali in materia articolo undici e cinquantadue i quali dispongono ricordo l'assoluta limitazione degli armamenti alla difesa legittima di popolazione territorio e istituzioni
E quindi esigono in qualche modo che la Repubblica italiana non possieda
Armi offensive
E tali sono sicuramente tutti i sistemi aerei navali missilistici capaci di lunga gittata
Le armi di distruzione di massa a maggior ragione ovviamente dovrebbero essere ripudiata dall'Italia
Vi erano inoltre sembra allontanarsi sempre di più dal perimetro costituzionale che descrive il nostro comando ordinamento che ripudia la guerra come strumento di offesa
Dal momento che la spesa militare italiana come è stato anche ampiamente ricordato nei negli interventi precedenti non accenna a diminuire in particolare quella dell'acquisto in odierna hard armamenti è sempre in aumento la Camera ha approvato recentemente larghissima maggioranza un ordine del giorno collegato al Decreto Krajina
Che porterebbe le nostre spese militari dagli attuali sessantotto milioni di euro al giorno a centoquattro milioni al giorno
Una voce di spesa che negli ultimi anni è sempre stata in crescita in questo modo il governo si impegna ad avviare l'incremento delle spese per la difesa verso il traguardo del due per cento del PIL
Possiamo dire quindi che l'Italia non ha avuto una contrazione delle spese militari negli ultimi anni ma al contrario ha avuto una crescita molto rilevante dal due mila diciannove in poi l'acquisto di non aver momenti appunto la voce più cospicua
Ma inoltre bisogna notare che sempre più sono le armi italiane venduta
Ai Paesi in guerra nonostante i principi della legge centottantacinque novanta che è stata richiamata dal professor De Fiore
E che prevedono il divieto di esportazione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armato e pesi la curva ellittica contrasti con l'articolo undici della nostra Costituzione
Concludendo vorrei ritornare sullo concetto appunto che ho appena ci raccontano accennato nell'inizio e cioè al quello di pranzare mo'lo studioso io anche Galt lungo ha proposto questo concetto
Il trattarlo il transitarono consiste nella trasformazione dell'armamento da crescente a calante soprattutto da strutturalmente offensivo aggressivo a strutturalmente poi esclusivamente difensivo
Secondo questo noto studioso andrebbe gente tra il riarmo e il disarmo quindi esiste una terza via
Che è quella del trans armo
Inteso come leggo testualmente come un processo di transizione da un modello di difesa fondato su armi di offesa
A un modello di difesa che utilizza esclusivamente armi difensive fino alla loro totale estinzione nel caso della difesa popolare non violenta
Questo quindi comporta un mutamento profondo della dottrina di sicurezza militare costituisce l'effettiva premeditato in un reale e duraturo disarmo generalizzato in quanto non si limita a proporre lo smantellamento dei sistemi d'arma
Lasciando inalterato il meccanismo che rigenera
Ma modifica il punto di vista il paradigma e la dottrina militare
Quindi la parola tentar mongole tradurre Progetto e realtà mentre il disarmo evoca una prospettiva nel negativa il pranzando in qualche modo suggerisce un passo costruttivo prima di potere disarmare in altre parole bisogna poter lucidare le armi diverse da quelle della violenza
I concetti Inter torme di disarmo tuttavia mi preme sottolineare che non sono antagonisti anzi una delle finalità del progetto del trenta tanta è proprio quella di rendere possibili delle misure effettive per arrivare alle disarmo
Il cantante o mira in qualche modo a creare un'alternativa alla difesa militare quindi mirato organizzare una difesa civile non violenta
Ad ogni modo diciamo tralasciando questi questi diciamo ulteriori approfondimenti su questo tema
Quello che mi diciamo quello che mi viene da la frase con cui viene di concludere
In risposta al titolo SIS perché avessero scelto di dare a questo seminario
è quella che sicuramente abbandonando la strada del riarmo estinguendo quella del disarmo o del trans armo che il costituzionalismo democratico moderno potrà sopravvivere alla guerra soccorrere disarmare negoziare sono queste le parole d'ordine se vogliamo veramente seguire l'articolo undici ripudiare la guerra
Grazie grazie anche alla professoressa amorosi ne ho parlato stato erogato molto spesso Baschenis modo esplicito tra tanti altri in modo implicito la questione della solidarietà
Anche qui le parole cambiano abbiamo sentito orrore nuova una nuova figurazione tra un salmo creati hardware disarmo
Bene anche la serenità è una è un concetto che va mutando nel tempo tempi di guerra sentiamo molto spesso ripetere solidarietà armata che a me sembra un po'come una conduzione un ossimoro una contraddizione tra i due termini perché la solita armata no
Come il pacifismo armato in qualche modo sono forzature il linguaggio e però io credo che dobbiamo pensare a una società anche in caso di guerra anche perché lo statuto il riferimento per la prossima comunicazione adesso diretta titola prossimo comunicazione che solidarietà tra stati articolo cinquantuno quell'articolo
Della Carta dell'ONU che in qualche modo definisce una certa una sola vita armata una società armata il diritto naturale a tutte le individuale e collettiva in fondo quanto può può e deve essere interpretata in questo termini
Quindi li la societa in tempo di guerra potrei riassumere io di questo ci parlerà la collega la professoressa Massa Pinto da Torino in un collegamento che adesso dovremmo veder comparire aspetta un attimo Ylenia
Siamo ecco ecco ci siamo grazie prego a te la parola
Quindi sì però aspetta che non ci vediamo più adesso chiediamo sì che sentiamo vai
Grazie grazie
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Fatto di produttiva studiare nel dettaglio c'è niente la
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Dunque abbiamo sentito
Questi giovani
Nel momento Espresso questi
L'Occidente senza
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Sì
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Siamo conseguì fronte comuni
Almeno lui
In un momento storico scuri
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E quindi continuare a ragionare invece nell'altro mondo significa continuare confondere mia sovrappone impianti all'estero e credo non esiste che non è del il bando delle
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Qui
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La linea vinsero occidentale si è progressivamente spostata
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A quelle analisi economiche
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L'espansione
Spazzare calda l'emendamento del debito estero Vanda
Serata nella storia quindici esistono compagna
Il campo trasformato da guerra economica benvenuta
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Ed ha ragione venisse cinque scriveva
Civili c'è una cerca ingannati
E l'Europa in questo comunque dovuto apparentemente in assenza messo al centro diurno Marcello Vigli riduzione e purtroppo ci sono poche inizio Varzi
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Lei repressivi possono entrare il Waldemar guerra si faccia oggi in Europa
E con questo può essere forse il sigillo della nostra cifra qui ci sarebbe da attendersi insieme questa spaventosa raramente Reinhart non sia davvero l'ultimo segno della senza d'Europa del centro del mondo Luisa il luogo in cui inadeguati si potevano fare e ha Sos prossimo psicosomatico
Grazie grazie al progressista Massa Pinto dunque da insomma mi sembra abbastanza chiaro che una delle questioni fondamentali del rapporto tra diritto costituzionale diritto internazionale giustappunto collega amico di entro la presenza del collega Nicola Cannizzaro lo dimostra dal punto di vista del diritto costituzionale abbiamo pensato che gli ultimi due interventi programmati così abbia un po'di tempo spero ne chiedo averlo sentiamo altre voci l'ultimo interventi programmati sono dedicate esattamente questo rapporto tra diritto internazionale articoli dieci e undici il primo di questi duetti alla professoressa
Apostoli che dovrebbe essere invidia dove sta nostro ecco ecco di negli anni
Prego ottima prova Lazio grazie grazie grazie e grazie presieduto interventi mi scuso su presente voluto venne info
Allora cercherò patrimonio di fornire qualche spunto di riflessione
Sulle tra scusi una lacuna sui sui dice
Va be'anche costituzioni nazionali azienda nazionale Kim Jong il a muovevano sancito subito nel secondo conflitto mondiale anche in realtà bisogna ora che forse la riflessione a a piuttosto è enorme eleganti ossia viola due mila il signor Grassi Istat
Alle Garcia di precise condizioni naturalmente nella storia sono stati riguarda involontariamente fisicamente considerati Ugo come dire
Angela geometria variabile consentire possono quindi una riflessione guarda più ad eccezione Caligola
A questo fine due son così mi ha versione avevo importanza con un passaggio regge conguaglio alcuni passanti la dichiarazione e tutti fa nella intenti Vincent Gallo nell'ambiente in cui annuncia appunto l'inizio della guerra in realtà no farlo perché già prosa sofferenza iniziò a fare con riferimento ad alcuni passaggi chilometri zero
Pertanto come dire Vito già sentiti una questa di una minata
E di come dire considerazione ovviamente in generale la dichiarazione utilizzate concordo naturalmente con coloro che ieri vengono e le parole che sono state utilizzate sono stati naturalmente esce con molta attenzione
E queste parole hanno attinto rimaniamo dominerà concetti giuridici alcuni politici eminenti storici ma tuttavia avviso alle ultime qualche riflessione e cominciata passaggio che fa riferimento alla circostanza che l'intervento armato viene chiamato Operazione abilità speciale sarebbe funzionale occuparsi del del Donbass
Un tiene richiama utilizzo una giustificazione della scelta e fa a verticale internazionale della responsabilità proteggere allora MacMurray quest'ultima sì Antonino Buonfiglio unica una versione aggiornata ed altri intervento umanitario che attribuisce a ciascuno Stato dove protegge i concittadini in violazione dei diritti fondamentali
E trasferisce in caso di inadempienza questa responsabilità all'attività internazionale oppresso
Allora io non vorrei no credo che non sia necessario Dinoi aggiungerà sul tema dell'uso della forza sì ma aumentare concretizza tra l'altro di legittimità etica e giuridica
Ovvero su quell'idea sarebbe stata personalità di diritto non può non corrispondere l'universalità dei terreni fermati necessari per tutelare in più di un'occasione
Sappiamo nostro paese non solo ha giustificato siamo un ruolo attivo forte provenienti dal monastero garanzia domande di guerra giusta
Continuo sottolineano sempre rispetto all'intervento di continui ricorso pensando anche a un altro che nonostante non sia nel caso specifico sostenibile chiama diritto di legittima difesa
Naturalmente in una interpretazione estensiva secondo assunto preventivo della forza specularmente mi pare assumere un fatto stabiliti nel contesto della crisi irachena rientra è indubbio come è già stato ricordato che l'articolo cinquantuno della Carta dell'ONU ha ponte anche una dimensione collettiva la legittima difesa che consente un intervento armato mi sembra un soggetto sta all'universalità niente
Ora sembra che anche questi pochissimi rende quanto inserimenti
Sono capaci di Roma rappresenta classicamente fragilità interpretazione degli sforzi che a partire dall'articolo undici della Costituzione italiana sono stati ripresi dagli anni Novanta impone variamente proposti dalla dottrina sovranazionale a giustificazione erogare l'ammissibilità dell'uso della forza armata naturalmente queste sovvenzioni qui non è possibile riassume ma come io credo che imponibili pari sufficiente ricordare l'articolo undici della Costituzione contiene due importanti dichiarazioni intimamente omessa dopo mi è piaciuta tantissimo la ricostruzione Claudio fatto di questa legame
Diciamo così lineare delle dichiarazioni dell'articolo undici
L'articolo undici o meno otto naturalmente con l'articolo undici costituenti avevano l'obiettivo di corretta nei rapporti internazionali vigili democrazia giustizia libertà e uguaglianza azioni oltre alla protezione ma e a proposito hanno sancito a sostegno dei principi dell'Unione Europea fra le eliminazioni della serrata cessare abbinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni oltre naturalmente a un'azione e io a favore questi tipi di organizzazione
Io credo che la porta gli impegni internazionali assunti nel nostro Paese no può rimanere in alcun modo cristallizzata al momento storico originario in cui questi impegni sono stati assunti ma necessita questo lo hanno fatto antichi sono intervenuti prima di me di una grande azienda venga merito ordini mutamenti intervenuti nel contesto geopolitico internazionale
Le condizioni radicalmente differenti dell'agitazione mondiale dei rapporti di forza utenze io credo che ci autorizzino a un'interpretazione assai differente non solo in generale
Mi impegno a limitare propria sovranità in condizioni di parità con gli altri Stati
I favori appunto di queste organizzazioni internazionali promuovono facile ma anche in particolare di un amore assente stringente valutazioni quelle organizzazioni che arrivino anche l'utilizzo della forza grazie stabiliranno pace
Mi pare che di poter dire che pur non mi sembra il mio campo che le regole del diritto internazionale nomi una vita propria
Camminando sulle scene negli ordinamenti nazionali sono previste sistemati a formare attuale comprometterne l'autorità effettività mettendo a rischio le prospettive dell'umanità
Il mantenimento della pace è una responsabilità estive cambia scuola singolo sta
Queste sono ragioni chiamiamo avviso in qualche modo sostengono l'interpretazione dell'articolo undici assai più rigida quelle fino ad ora elegantina fulminato
E che rigido sistema dello spazio dovrebbero far discendere illegittimità anche qualsiasi altro sostiene di natura politica economica militare compreso dunque l'invito degli anni mezza ma ad uno stato di guerra
A me peraltro questa posizione come dire che capisco esame particolarmente diffuso sistema dispiace anche di come dire velocemente così sostiene
Sia in qualche modo rafforzata la convinzione che questo è un problema positivo dentro costituzionale europeo in maniera anche abbastanza chiara che anche veridicità internazionale
Se è possibile diversa così contro i limiti che però rientra le norme dell'ordinamento sovranazionale il presidente Dino punti di frizione quindi elementi identificativi ed irrinunciabili dell'ordinamento costituzionale e successo punto sottratti anche la revisione costituzionale
Sono le stesse farlo dei rapporti saggista no in quella decisione riguardante il diritto delle vittime dei crimini di guerra ottenere risarcimento dando allo Stato tedesco
Quindici attraverso l'articolo uno della legge otto quattro nove cinquantasette attinenti all'esibizione allo statuto delle Nazioni Unite l'Italia consentiva alle limitazioni della propria sovranità a condizione ciò si verifichi nei rispetto dei principi fondamentali e i viola del mattino costituzione
Nessuna governo introduttiva da altre attività nel parere verso Roma esistono incontrarsi inconciliabili tra la guerra e diritti umani
Chi l'ha detto chiaramente tra gli altri anche Gaetano Azzariti lanciandosi nell'introduzione
La contemporaneità credo sia tragicamente contrassegnate da fino a un voluti di natura politica assistiamo ad Atene o un arretramento nel avranno che qualificano gli ordinamenti democratici
Analizzati dall'impiego dei concetti quali il pluralismo e rispetto delle libertà fondamentali della solidarietà la coesione sociale
Principi appunto che cerchiamo in qualche modo teneri Vieri quindi appunto quando parliamo di prostituzione benissimo democratico e moderno
Le architetture politico-costituzionale del secondo dopoguerra assumo profondamente malattie e a me pare indubbio che aveva politica in generale nell'arco guerra pace termina forte sia è per questa ragione credo sia necessario per quel poco di pace bene quel vuoto di guerra fatto sempre al secondo conflitto mondiale anche rispetto del ruolo che in qualche modo ha cercato di esercitare cercansi sale Nazioni Unite che l'Italia mai non attraverso in violazione di statistica messe in campo
O meglio deciso dal governo decisione si difende il regista sostenuto da un frammento capace di Steve Reich persino al principio contesta mi fa piacere quello che ho ascoltato durante Luca
E sono profondamente d'accordo che esista che siamo mossi molto solidarietà
Indi come come dire all'opinione pubblica che stabilizzano in ragione appunto di un concetto di parassiti pacifica convivenza effettuabile in azione e naturalmente tutto questo non solo do riesce non sono operate senza avere vicina esaudito tutti i mezzi pacifici intervento
E naturalmente anche in questo caso sotto la propria residenza io credo che sia assolutamente come dire fondamentale che si guardi sì giudizi il principio pacifista che nell'orizzonte ordinamentale costituzionale imprescindibile e fondamentale elemento di riferimento politica nazionale ringrazi
Grazie grazie professoressa apostolico dunque è l'ultimo degli interventi programmati della professoressa Ronchetti sul medesimo tema e quindi chiedo di venire chiedo anche di ricordarsi dei tempi poi avremo un po'di tempo per altri interventi liberi dice
Buongiorno saranno velocissima vista allora ed è anche perché l'intervento di Atene non posso che sia è molto convergente con il mio quindi questo mi consentirà di essere ancora più sintetica e parte esattamente dalla sentenza a cui faceva riferimento Adriana della quale richiamo
Lo stesso passo una prospettiva diversa
In particolare mi riferisco a quando si scrive anche una prospettiva di realizzazione dell'obiettivo del mantenimento di buoni rapporti internazionali
Ispirati a principi di pace e giustizia
Il limite che segna l'apertura dell'ordinamento italiano nell'ordinamento internazionale e sovranazionale è costituito dal rispetto dei principi fondamentali diritti inviolabili dell'uomo
Appunto come dice Adriana elementi identificativi dell'ordinamento costituzionale siamo nel due mila quattordici lo stesso anno in cui inizia la crisi russo ucraina connessa
Alla Crimea e perché la Curti si esprime così a mio modo di vedere si esprime così per tentare in un ordinamento rigidità costituzionale dalla forte apertura internazionalista dei partecipare
Al processo di formazione del diritto internazionale e generale
Espressamente infatti la Corte dichiara
Di voler contribuire in tal modo ad una ASPI auspicabile da più parti auspicata evoluzione dello stesso diritto internazionale in questo caso appunto in particolare a favore di una nuova consuetudine che non comprenda l'immunità degli Stati dalla giurisdizione civile in relazione ad azioni di danni derivanti a fini di guerra
Il contro l'umanità come quelli compiuti dai nazisti in Italia e il collegamento all'intervento di tasche Dini
è chiaro no
Che l'ordinamento giuridico dalla comunità internazionale si basi su un principio di condotta incentrato sull'affidamento nel parta sunto o con seduto est servanda implica che sono partecipando attivamente alla formazione
Del diritto che poi ci si applica un ordinamento eserciti davvero autonomia certamente nella consapevolezza dell'interdipendenza nelle relazioni internazionali ma anche un dell'interdipendenza tra diritto internazionale il diritto costituzionale
L'intreccio tra queste due discipline è proprio nella scuola italiana di diritto internazionale né d'altra parte ha trovato formato Teoria
La mente va necessariamente a Tomaso Petrassi figura chiave dell'Assemblea Costituente successore proprio in questa tenero del positivista Anzilotti che aveva sostituito a sua volta
Illustriamo Mancini ora Mancini alla sua famosissima prolusione del mille ottocentocinquantuno
Dedicata alla nazionalità come fondamento del diritto delle genti
Contrappone si contrappone diciamo al dispotismo degli Stati
E cita nel farlo allungo Giambattista dico ma poi soprattutto Pellegrino Rossi che comunque a Tito e il titolare della prima cattedra diritto costituzionale Oropa
Sorbona ottocentotrentaquattro
Ora quel diritto delle genti mo'arriva fino a un'assemblea costituente fino a quando sarà proprio un emendamento presentato da Pera sì
Ad imprimere la formula che poi confluisce nel nostro primo comma dell'articolo dieci che invece parla di diritto internazionale
In riferimento alle norme generalmente riconosciute però Concia non si intendeva cedere ad alcuna valenza stato Centrica a costituzionale
Che d'altra parte lo stesso Anzilotti a me sembra sembrò voglia superare quando nella presentazione alla riedizione su corse mille novecentoventisette affermava che avrebbe voluto qualificare la trattazione che prima della Grande Guerra
Era intitolato appunto alle risoluzione delle controversie internazionali avrebbe voluto chiamare dedicarla all'attuazione del diritto nella comunità internazionale
Altrettanto credo intendesse costituente questo si può dedurre dal soggetto del successivo principio pacifista che Alitalia
Che parola in cui
Esordisce la nostra Costituzione articolo uno e che corrisponde più praticamente proprio all'espressione altri popoli
La cui libertà non si tende offendere con la guerra quindi stiamo parlando è stato comunità
Non di Stato apparato e conferma neanche la lettura complessiva dell'articolo dieci che esprime l'atteggiamento della Repubblica nei confronti delle persone straniere cioè delle singole persone che appartengono ad altre nazioni
La cui condizione giuridica non solo viene garantita con riserva di legge duri insomma comunque in Costituzione viene garantita con riserva di legge rafforzava la conformità ai trattati internazionali in una Paolini era qualificata
Come diritto soggettivo perfetto di ingresso e protezione nel nostro Paese per i richiedenti asilo fino a prevedere un limite assoluto e trattati di estradizione verso gli Stati di appartenenza
Per motivi politici quindi che vuol dire che il costituente ben consapevole che la comunità internazionale passassero è composta da Stati che non aderiscono le conquiste del costituzionalismo democratico moderno e per questo individuare garanzie
Per praticare quell'effettiva solidarietà con i cittadini del mondo che dovessero patire nelle conseguenze
Questa consapevolezza però nulla toglie all'estrema apertura alla comunità dei popoli e la Costituzione questo lo fa prima ancora di promuovere e favorire l'organizzazione internazionale impegnata a costruire si dice la pace e la giustizia
Tra le nazioni con quello che Grassi invece denominò dispositivo di atto ha vinto di adattamento automatico al diritto internazionale generale
Ora
Pure qui bisogna sottolineare che ciò che vi si conforma è l'ordinamento italiano
E l'ordinamento per per anzi non consiste meramente un insieme di norme ma un concetto strettamente connesso proprio la comunità nazionale e quindi proprio a quell'Italia che immediatamente dopo ripudia la guerra
Come mezzi di offesa agli altri popoli nonché come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
Ora Elia di Fini vasta esigente
L'interpretazione del principio pacifista che fa perno come giustamente ha fatto cambio
Su questa prima proposizione dell'articolo undici e tra in nome di un costituzionalismo esigenze dovremmo affermare che su tale proposizione devi far perno anche l'individuazione dei contro limiti richiamati Adriana
A quelle trasformazioni permanenti è il concetto di guerra e quindi anche del suo divieto che è considerata proprio dalla sentenza di Caravà una norma con sito dinari è generalmente riconosciuta
Che pure ha segnato il diritto internazionale negli ultimi decenni
Come questa rivista denunciava già nel nel due mila e tre e mi sembra continua a fare
Questa postura esigente intreccia indissolubilmente il primo comma dell'articolo di assicurarti con undici impone a mio modo di vedere all'Italia di attenersi dalla consentirà un'involuzione del diritto internazionale
E anzi di farsi portatrice delle stanze di pace e di giustizia
Per mediare e risolvere pacificamente i disaccordi e conflitti ribadendo la cogenza del principio pacta sunt servanda nonché consecutiva strettamente quindi concludo citando Anna carente che scriveva qualche rimedio all'imprevedibilità la caotica incertezza del futuro è la facoltà di fare e mantenere delle promesse
Grazie grazie anche professoressa Ronchetti dunque noi avevamo previsto molti interventi molto numerosi sono stati anche mi sembra molto ricchi e quindi abbiamo impiegato pratica molto tempo diciamo così
Però abbiamo ancora una mezz'ora per poterne discutere
Quindi qui indichi in presenza o anche
L'assenza Ossola o distanza dal centro è difficile razzista se vuole intervenire può farlo
Tra l'altro Marco tu che sei un esperto non credo che tutti i Paesi De Marco Benvenuti no non Tonti voglio obbligare Marco Benvenuti a lo dico al tu al al vasto pubblico ha scritto non soltanto sull'undici ma pure sul dieci e a intervenuto non fa parte altro che parlare di guerra e quindi nel frattempo se altri vogliono parlare alzavano oggi diciamo un'osservazione non so se dissenziente concorrente è una domanda verso faccia sulla domanda riguarda proprio perché diciamo questa questa occasione diciamo del guaio in cui l'Ucraina finita no illustrate di seguito però si si impone pari scavare sentenza che stiamo mettendo mano Maselli materiali innovativi e la legge sulle sulla partecipazione italiani senza nazionali poco considerata legge reale novanta che effettivamente almeno io l'ho sempre retto con una certa rapidità e quindi la la mia domanda riguarda proprio la la la deroga non vedo grandi questa legge nel senso che la la lettura che io avevo dato una una lettura che che che che che era su cui ragione quinto sesto insegna voi e che c'è una clausola derogatoria che per l'appunto che citava il professor De Felice perché non si applica la legge
E quindi come dire se non si applica la legge azzererà deroga cioè il punto è questo se la legge novanta attiene soltanto all'esportazione dei materiali
Quindi idea per cui l'Italia produce una reale eternamente fargli rende tanto diciamo no permane l'Egitto ma non trasferimento tra stati il problema non si pone
Quindi non capiamo decreto legge Milosevic prima ventidue che cosa avrebbe derogato se invece diciamo entra in gioco quella clausole di esclusione che si riferisce alla cessione tra Stati
Che dice in questo caso non si applica la legge nuovamente non sappiamo che cosa abbiamo derogato quindi da questo punto di vista nell'un caso come nell'altro la legge centottantacinque del novanta non avrebbe impedito la il trasferimento per meglio dire la cessione di materiali di armamento all'Ucraina
Ma insomma questo poi diciamo oggetto difensore no io ripeto una un punto di vista leggermente diverso sull'articolo undici della Costituzione sulla prima proposizione nel senso che come dire l'articolo undici nella storia posizione vieta
Non soltanto la guerra ma tutto quindi integrazione dato tutto quello che orbita intorno alla guerra ivi compresa l'eventuale cessione di materie d'armamento
In caso di grave depressione
E quindi
Cioè se il materiale d'armamento Allo stato aggressore non vieta a mio modo di vedere non rientra dunque nel peggiore di quello che la guerra l'intervento in questo caso con la cessione di armi a favore dello Stato credito
E secondo me diciamo questo è un punto centrale ed è un punto centrale non soltanto nel merito della questione punto centrale perché chiama in causa il rapporto tra ditte politicamente il Palio sono convinto che vi sia vi siano tanti divi di guerre per la costituzione le pelli odiate sono quelle che l'articolo undici riferisce appunto
Chiamiamo le semplicità alle guerre di aggressione
O le guerre iniziate alle guerre di offese e così via perché vi sono delle guerre invece necessarie si è parlato tanto ebbene dell'articolo cinquantadue della Costituzione ma che questi due spazi vi siano spazi poteva politica
E questo diciamo mi sembra un punto importante perché la mia preoccupazione è sempre quella di dire che alla fine invece se tutto fosse diritto costituzionale nulla sarebbe diritto costituzionale e quindi il tema è il limite in questo caso non soltanto il limite di contenuto quello che si può non si può fare a al limite che appunto il diritto costituzionale può stabilire rispetto a queste misure mi sembra molto importante e poi come viene fatta diciamo si aprono veramente
Praterie di di di problemi visti davvero diciamo
Una una discussione pubblica non consentitemi di dirlo all'altezza per i tempi che viviamo grazie
Grazie grazie al professor Benvenuti
Dunque per
Secondo
Non so come si chiama quindi non olio pronunciare una studente
Gentili professori ospite tutti qui presenti ringrazio innanzitutto per la possibilità di questo intervento e mi scuso per il possibile disordine ma gli interventi di questa mattina mi hanno Donato importanti argomenti di riflessione
E mi hanno portato a condividere con tutti voi queste parole José Eduardo vincere uno studente del primo anno di questa facoltà
E la mia non sarà una riflessione di carattere giuridico perché non nuovo quelle conoscenze che mi permettono di analizzare la situazione sotto determinati aspetti
Tuttavia vorrei approfittare di questo tempo per condividere con voi le domande i sentimenti che la domanda principale di questo seminario il costituzionalismo democratico moderno postura vivere alla guerra interventi precedenti la trama si drammaticità di questa situazione hanno suscitato in me
E non parlerò però di me bensì di tutti quei giovani studenti che come me sento né riflettono su ciò
I sentimenti e le sensazioni che nascono emergono in in questa situazione sono principalmente due il primo dispiacere e delusione delusione nel guardare da una vicinanza apparentemente troppo lontana un contesto che sembra ricercare un dialogo con una ricerca più immaginaria che reale
Ciò forse inopportunamente mi riporta ad un giorno drammatico per la nostra per la storia del nostro Paese il nove maggio mille novecentosettantotto
Il giorno in cui è stato ritrovato il corpo di Aldo Moro nel portabagagli di un'automobile Renault quattro rossa
Circostanze e situazioni diverse troppo diverse per essere messa a confronto ma con un nesso un legame inaccettabile
Quel sentimento di un giovane che sceglie il suo futuro che ideali valori speranze e sogni arriva ora al secondo sentimento un sentimento che a volte si dà per scontato un marchio è scontato non è
Ed è la speranza quella speranza che ci permette di vedere oltre senza dimenticare anzi pensando proprio a tutti i bambini uccisi alle donne uccise agli anziani agli uomini uccisi e a quelle persone che hanno salutato è stato salutando le loro famiglie e i loro amici
Ma è però qui che la speranza deve impedire alla rabbia al populismo e all'ipocrisia di attivarci
Poco più di un mese fa gli studenti del primo anno abbiamo iniziato l'approccio con il diritto costituzionale con la celebre citazione di Piero Calamandrei imputata al discorso del ventisei gennaio mille novecentocinquantacinque
La Costituzione è un pezzo di carta lo lascio cadere non si muove perché si muova bisogno ogni giorno rimetterci dentro il combustibile bisogna metterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità
Oggi si parla spesso di responsabilità ma principalmente con l'accezione interrogativa
A chi spetta il potere decisionale dimenticandosi spesso del primo e principale significato di questa parola derivante dal latino rispondente
Che attribuisce all'utilizzo del termine responsabilità l'obbligo di risposta delle conseguenze derivanti dalle provocazioni
E chi deve rispondere chi deve intervenire chi deve assumersi la responsabilità di questa triste indifferenza nei confronti della nostra costituzione arrivando alla conclusione alla domanda principale di questo mio intervento perché sia responsabile ha paura di difendere quel pezzo di carta così importante di permette oggi di decidere di ricoprire determinati ruoli
Perché chi è responsabile a volte antepone i propri interessi personali agli interessi di tutti a quegli interessi quei valori che si insegnano uno studente universitario di giurisprudenza fin dal primo anno
A quei valori a quegli ideali che hanno portato i nostri antenati a sacrificare se stessi per gli altri e per una realtà che ci permette oggi dibattere su temi così importanti e fondamentali
Ringrazio per l'attenzione per l'opportunità leggendo una parte di quel discorso di Pietro Calamandrei che precedentemente ho citato
Dietro ogni articolo di questa costituzione o giovani voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo fucilati e impiccati torturati morti di fame nei campi di concentramento morti Russia morti in Africa morti per le strade di Milano per restare di Firenze
Che hanno dato la vita perché libertà la ingiustizia potessero essere scritte su questa tratta quindi quando gli ho detto che questa è una carta morta
No non è una carta morta un testamento un testamento di cento mila morti
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andare nelle montagne dove caddero i partigiani nelle carceri dove furono imprigionati nei campi dove furono impiccati
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità Anda dell'io giovani col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione noi non possiamo e non dobbiamo rinunciare a certi valori e a certi sogni grazie
Grazie grazie il allora
Sindaco Mauro Volpi imita la voce mi sembra di capire che andavo ci guarda da lontano tre grandi metterlo in video grazie
Un aspetto un attimo Mauro perché qui perché c'è un problema tecnico ecco aspetto ancora
Adesso io lo vedo lo vedono tutti volevo solo io
Vi si risentiamo ma credo solo io aspetto che lo avevano ecco adesso che gli apre vai in alto
Professor Mauro Volpi nella sanità
Sono persino uno del modificò video ma semplicemente il mal di schiena
Allora tre osservazioni molto sintetiche la prima parte da una domanda un po'provocatoria degli anni e in guerra
Formale no non c'erano partecipazione indiretta cooperazione militare da fare nel nostro Paese ma ma reale è sicuramente una novità una priorità di residenza ritiene con a meno che io sappia
E allora questo direi giustificarlo facendo riferimento alla guerra difensiva rivista all'articolo undici della Costituzione
Di autodifesa collettiva presente nell'ambito dell'iter terrà grazie io devo dire che condivido molto alle considerazioni fatte da noi correvamo stupri che lo vede internazionale possano comunque arrivare discussioni diviso principi supremi principi fondamentali l'ordinamento costituzionale come il principio verrà e ci sono problemi molto concreti durano anni e anni resta unendo granate e non è neanche stato membro amiche europea e non c'è nessuna autorizzazione del Consiglio di sicurezza sa no nel doveva esserci mediamente è sufficiente il fatto che si alza un errore l'uomo
Per invocare l'autodifesa collettiva beh forse narrava una battuta polemica questo diritto allora deve essere rivendicato registrati fino al mille novecentonovantanove in poi la bombardati occupabilità Meridiana onde centinaia di migliaia di morti tra civili
Che erano tutti gli stati membri dello
E quando non c'erano Mondovì vari fondamentalismi rivendica la guerra difensiva da mesi difensiva si trova di fronte a una contraddizione di fondo
Che rappresenta realistici nucleare
E allora si arriva fanno la guerra vediamo come va a della se trentennale in guerra e si paragona per interposta persona attraverso una resistenza del popolo ucraino
Quindi per motivi come dire geopolitica internazionali e sulla pelle che lei
Un
E sicuro che si sono forse si può dire che noi siamo in guerra che però c'è in Italia Enzo Di Michele un clima e una parlare di di pubblicista
Quindi sta bene gli interventi e si sono susseguiti un'intolleranza posizioni crediti quindi dissonanti da ultimo su una questione di ordine avevano se arrivati a parlare di contenitori di un disertore
Forse la stessa cosa dovrebbe essere vedeva eventualmente maggioranza dei cittadini italiani fissando la sonda sono non sarebbero contrari al hanno seconda osservazione a ventunenne Gaetano Azzariti senza obliterazione della Costituzione ma poi in particolare il fine nobile nazione del Parlamento e cinque primo la segretezza sui grandi inviate stabilire con decreto interministeriale gli istituti difesa richieste economia e non volgare neppure a conoscenza
Nelle commissioni competenti del Parlamento sì nel Copasir ma oggi è venuto alla segretezza ma non rivela uno sì prego
E poi c'è la visione miriamo nell'ambito nato qui si fa riferimento a un accordo
Chi universale nei quattordici in una riunione dei capi di Stato e di governo
Senza che vi sia stata nessun insegue dibattito parlamentare e senza che vi sia nessun'atto parlamentare che abbia recepito quella in Brindisi
Infine un'ultima osservazione
Qual è l'assetto internazionale ironia può prefigurare
Allora io credo che siamo di fronte ma non da oggi a un nuovo unilateralismo che in qualche modo si richiama non arriva alleanza una trentina di anni fa capire su contropiede circa che immaginano del loro prassi uccide occidentali il mondo democrazie occidentali contro un solo le auto grazie
E ci sono quartieri Ciampino bene primo il centro questo mondo democratico occidentale ci sono in grado di muoversi liberale a Bologna
C'è la Turchia che forse chiunque esitato democratico
Dico sui rischi
Secondo problema le regressioni intermedi stessi Stati democratici consolida quindi nove c'è una crisi sociale c'è una crisi morale eccetera visite istituzionali provinciali non si trova in crisi del principio di rappresentanza dei quali ci occupiamo molto come costituzionalismo netti
E insomma io credo che bisogna prendere il il mondo multipolare
E essendo l'unico modo che riusciremo ad istituire nucleare
E quindi occorre assolutamente sostituire queste concessioni non vai proprio concezione nefasto della guerra preventiva che si è affermata
Con la presidenza del secondo Bush e stava portando avanti interventi militari occidentali che si sono succeduti e quindi occorre ricercare una linea diversa
Che è quella che questa tecnica anche da papa Francesco che avviene di rado sa vi ringrazio
Grazie grazie e Mauro professor Volpi da questo punto se non ci sono altre romanità è così non che anche sono Buccino animano Bucci Giuseppe Parigi ad emettere in in video adesso un attimo apparirà il professor Pucci Colorno ancora ecco adesso dividiamo vai
Come se non ci convince Van ad alcune
Ecco cinque una lungotevere perché il periodo
Www corsi antico costituito appare un po'più chiaramente perché ci sentiamo male scusami professor Bucci
E non è
Adesso forse meglio sì mai
Sì ma è volevo soffermarmi diciamo brevemente solo io ritengo assolutamente obiettivo che i costituzionalisti consumistica Borellini emessi pure erano diciamo a delle decisioni incostituzionale no e quindi analizzare minuto Gigi interno oppure fino al giorni ritiene diciamo il tempo all'amnesia deve appartenere però io credo che oggi se pluralismo democratico sociale imponga un obiettivo un ulteriore più ampio cioè quello portare la impresa protagonismo a curvare abnorme organizzazione intanto in via generale diritto di pace a un boccone vivi come sentenziare
Può libero uguale grazie decretazione e la con le unità ma soprattutto dovrebbero pubblicati
Altre volte dei conventi sociale come ogni giorno propositivo chiedendo un uovo
Vorrei interpretare venga effettivamente emancipata ovvio un po'in giro di nuovi linguaggi proprio che
La la persone nazionale internazionale
Insomma giornalistica competenza uguale dovrebbero sforzarsi di ora ettari andiamo il nuovo tipo di polvere il vice di Borrelli appare dello Stato sovranazionali internazionali commilitone europea enorme Bondi che quando libri di governo e appunto sia capace le cose che siamo capaci ormai la ammonita
Oppure il timore parentesi
Una proposta di organizzazione sociale autonoma politicamente non banali e emanciparci mediche molto si tratta di formulare anche cosa ove atti convinzione che dei mostri che per onestà nuove nuove decisionale quindici impianti ogni immobile decidere dispotismo via rappresentando una difesa luogo e quindi del Parlamento tale e i sì quindi diventa arriva morale poco benissimo la sovranità popolare ieri in materia di rapporti internazionali politica Linate
Cioè voglio dire che non lo so questi giorni e ma residente a Roma oggi come nuove e vorrei fare proposte oblique all'alba no ancora ma a volte nell'ottantadue vuoi per esempio governare popolare per stabilire il tempo giorno provocazione impariamo nazionali fisico nucleare ora labile la rilevanza quella proposta consiste nel fatto quindi come riconosceva la necessità di un intervento democratico ornitologico alla conclusione di che decisionale vai mobile probabilmente Quindici anni da
Da una vita dagli organi di vertice in uno stato in sede appunto una qui si propone incontra funzione interventi volti a formulare profonda popolare soffre organizzata con centoventi che statico io cinque decisionali
E quindi insomma quelle famose esiste
Intendeva cardinali via escono venticinque possono decrescente parte guerra decidere chiamati o intervenire lira posti transitare e quindi ricordava dall'avvento pochissime relativo alle decisioni esecutive nei Balcani parlare cioè quindi umori quindi siano interpello così rilevante d'altra parte della NATO in una prima che quattro milioni politica internazionale dare che la la
Componibili ai propri lungo A uno dove Simone insomma nel decisioni impopolari
Un
Come
Ci sono effettive del governo
In materia diciamo busillis piante all'orchestra Roma dalle sul momento chiediamo allusiva riproduzione di sovranità popolare dovuta dell'articolo uno della Costituzione
Insomma forse comprendere siano formalistica da l'opinione secondo alcuni deporre sovranità popolare ho tramite
Giù pesante su quell'articolo più comprensivo e ma Polo insomma
Un incubo e di Nino creare forme collegati conferma che ha detto su ove future decisioni via
Buona volontà curare
Il prelievo dico RV però incrinatura oppure amore comunque igienico distinguo
L'arrivo e orienta fortemente profonda nell'ambito di Isonzo casa provare a
O all'acquisizione Zoff articolazione di ancora radicale questa poi cercare
Il movimento interrogano riserva Palmer gravi attorno meridionale distruggono valore che non consapevole le nuove iniziative Rizzoli l'ordinamento
Che come cimitero ad appurare io e suocera una democrazia Rover Rover organizzato sarebbe un Parlamento si inserisce con gli strumenti Marco Rondini ordine attitudine pongo ridicola segrete stanze cioè Tuscania Rizzoli vengono vero infatti tra trombolisi Favalli profonde grazie
Popolare audizione neanche ci saranno inammissibile io sembra localmente nel quartiere Queens presentazione nella legge Obama dai composto eccome no dove interno utile ma calcolare un esempio ristretta impone dei governi in cui si decidono le sorti della pace nessun'risonanza ma panamense
Sociale ma uno avendo più tasse ma ho comprato umana
Perfetto grazie grazie dunque abbiamo meno di dieci minuti diciamo che siamo perché in base al principio d'uguaglianza ci dividiamo tre minuti ciascuno per brevissime repliche penso a te
Quel buon cuore verso le due dovremmo andarcene due tre quattro ma visto che sei ospite a te cinque e due e mezzo noi RAI
Effettivamente ci sarebbero tantissime cose da dire ma dirò chiaramente sono contento di essere stato qui ho ascoltato molti interventi di cui condivido impostazione etica e giuridica ricordo fra l'altro il primo intervento del professor Villone impeccabile ricordarci il mondo è cambiato e la guerra è cambiata
Ma vorrei soprattutto come dire dedicare ogni tre minuti che fonti meno di due e mezzo al problema fondamentale
Quello della fornitura di armi il problema dibattuto dei più insomma quindi qui visto delle posizioni che mi hanno appunto fatto riflettere altre posizioni che mi hanno colpito come una freccia io metto più come San Sebastiano colpito dalle frecce perché mi mi son sembrate difficilmente conciliabili con non con quel che io penso ma con l'attuale Stato del diritto internazionale della comunità internazionale
Ogni comunità determina i propri interessi e valori così fa comunità internazionale degli Stati
E l'assetto o dei valori di interessi eh pressappoco quello che cercate di scrivere all'inizio c'è un diritto di fornitura di armi sì indiscutibilmente c'è un dovere
No però
Parola è soddisfacente questo meccanismo che poggia la garanzia del divieto pressoché esclusivamente sulla legittima difesa collettiva e altamente insoddisfacente evidentemente
E altamente insoddisfacente
Tiro fuori un argomento come dire che mi sembra veramente decisivo al riguardo perché chi ha amici potenti film vecchi amici meno potenti non si difende però e un diritto
Quello di intervenire a difesa di chiedere e di ottenere l'intervento difesa non è un dovere
E di conseguenza la doppia morale dell'Occidente che state evocate io condivido appieno non si traduce in termini giuridici l'Occidente interviene quando vuole intervenire
E fra l'altro contro l'Occidente e difficile
Fare interventi perché la componente più forte con la guerra tecnologica poi figuriamoci quindi e altamente insoddisfacente
Come superarlo in un minuto e mezzo è difficile dirlo ma mi ha colpito l'espressione dello studente senza nome purtroppo lo studente non sarà
Prego
Tengo a firma
La mia la mia memoria
La metafora della Costituzione citato dall'opposizione che come fogli di carta sta fermo e così anche la Carta delle Nazioni Unite anche il diritto internazionale sulla carta scritta senza senza benzina non cammina
E mo'o l'articolo quarantuno della degli articoli sulla responsabilità degli stati dice che e dovere di ciascun membro della comunità internazionale poi vai a vedere chi sono
In caso di violazione del diritto cogente cioè dei limiti di degli interessi e valori fondamentali della comunità internazionale
I quali indiscutibilmente la violazione del divieto sulla forza contraccambiare dovere di cooperare per far cessare illecito
Non c'è un dovere intervenire militarmente neanche di fornire armi dovere di cooperare me significativo che pone in capo a un soggetto astratto
L'obbligo di far cessare la violazione la comunità internazionale
Quindi la comunità internazionale a questo obbligo uno stato operare come dire moralmente va be siamo contro la guerra quattro Stato può fornire obbligo altro Stato si interviene militarmente
L'ultimo l'ultima manciata di secondi vorrei Carlo al titolo costruzioni monocratico moderno può sopravvivere alla guerra io invertirei i sostantivi
Per toglierei il punto interrogativo
Da quanto emerso oggi ma lo sapevamo già
Sei costituzionalismo democratico a problemi di sopravvivenza la guerra non li ha la guerra può benissimo sopravvivere al costituzionalismo democratico
Soprattutto se le comunità parziali distanti si chiudeva all'interno di essi mai siamo perfettamente in grado giuridicamente viene non forniamo arma nessuno non interveniamo sul nulla eccetera eccetera
Questa sarebbe la cosa
A condizione di trasferire il nostro costituzionalismo all'esterno e non all'interno quelli che occorre sviluppare il nuovo costituzionalismo internazionale
E pare che qualcuno abbia detto che non c'è e ne abbiamo bisogno e la guerra continua ad esserci grazie
Tracce rapidamente non imporla proprio dove ovviamente la prima
Allora c'è anche la la la la domanda principale quello che veniva posta tra De Marco Benvenuti peraltro un attimino sempre occasioni diverse anche altre quindi alle avremo allora confronto quanto mai scritto su queste privati
Ora mi rendo conto che in il problema quella diverse interpretazioni che diamo della legge centottantacinque il novanta c'è un problema di base che penso che sia anche condiviso sul piano interpretativo che discende dal fatto che la circostanza e ci troviamo di fronte a una regola indistinta giudizi fa riferimento a una legge in un articolo e allora su queste risente sono venute deviando deposizioni che semplificando volte facendo riferimento al dibattito di oggi potremmo sempre Milan così da una parte Mauro Volpi che dice il comma uno non consente il la cessione di armi a stati i io sito condizioni belligeranza Marco su un conflitto
Giustamente due sinodale visi no c'è una de ulteriore della denuncia che dice che che pone che fa riferimento all'articolo cinquantuno no quindi per cui se questo invio alle armi forniture riguardano sta credito questo possibile
La mia idea è che invece nel modo dal momento che la legge
Centottantacinque non riguarda l'invio come dicevo il comma nove della cessione di anni tra Stato e Stato la questione non riguarda il comma uno perché la legge nel suo complesso è stata redatta pensato in mattinata approvata per arginare un problema che era quello dell'export e del traffico di armi legali perché c'era ci furono mosse vicenda
BNL di Atlanta e che aveva consentito in qualche modo aveva favorito la vendita illegale di armi a Saddam Hussein proprio nel corso del primo conflitto bellico
E allora la deroga Dellas dal mio punto di vista ovvero anche sbagliarmi riguarda il comma nove Cervino metti in cui si deroga alla deroga miglioramenti in cui si nega la negazione si introduce affermazioni spiega la vela si introduce la regola perché che quella che consente in qualche modo nell'assetto legislativo Italia a seguito di un decreto di consentire favorire anche la gestione via mi chiamava Oria l'Italia offensive perché mi pare che fino a quel momento questo nuance fossi riscontrabile sul testo normativo perché anche la legge il codice militare la legge sessantasei no il decreto legislativo sessantasei novanta passi riferimento la cessione di armi
Però si parla di armi che devono avere determinate caratteristiche cioè a dire devono essere armi obsolete no no offensive e per di più ci deve essere un parere previo parere del conte la Commissione parlamentare per cui
In questi casi non si io ho visto un po'verificare quello stato d'accordo con con con l'Albania dice quasi anche l'eccesso che messi in evidenza Volpi dell'elenco segretato lì non c'è in Parlamento è intervenuto
Affronti in elenco esatto di armi che venivano inviate dall'Albania
Sì veniva giustificato dal governo eccitante al riarmo insolite per quale ragione e poi si diceva tutta una serie di altre motivazioni obbedienza della NATO rapporti buoni collaborazione e così via
Quindi queste interdizione noi stiamo parlando di due disposizioni diverse però mi pare che a di fatto non in passato non non non esplicitati nessun testo
Di legge una possibilità di militari armi da Stato a Stato indossati italiano un altro Stato
L'ultima questione
Non sono tornando alla alla alla al al titolo della mi scusi concludiamo degni di questo seminario dentro l'abrogazione io nizzardi giusta se grazie c'è qualcuno in questi determinato questo il costituzionalismo la guerra termica maggiori problemi sicuramente il costituzionalismo alla guerra positivamente può sopravvivere
Però insomma diciamo l'espressione del movimento operaio alienato
Intorno a un ministro no nel vento forte che Ranieri alla gliela faccio mio il nostro obiettivo il costituzionalismo democratico perseguito questa di no dare spazio di non legittimare ma nessun caso di corsa da due ringrazio
Grazie grazie dunque io avendo pochissimo tempo andò all'essenziale e mi scuso per non poter fare una sintesi d'altra parte le sintesi ci mancherebbe altro
Appunto soltanto punto quello che mi sembrano essenziali quali sono i limiti dell'intervento costituzionalmente ammissibile
Per mostrare solidarietà a chi è aggredito quindi nei confronti dell'Ucraina in questo caso è stato detto adesso per esempio dal collega amico Cannizzaro beh certo non vi è un dovere ma non è impedito va fuori misura di armi
Perché non Cannizzaro annuo anche molti altri perché il in fondo non siamo in guerra
Bene
Io però vorrei fare questo tipo di riflessione in conclusione al attenzione all'esteso lo dico che il concetto di guerra avuto trasformazioni stra stra straordinarie e se dobbiamo applicare la Costituzione al concetto di Vienna così come trasformato
Forse così come si è andato a trasformare forse dobbiamo fare uno sforzo di
Disvelamento di denuncia enti configurazione riconfigurazione della guerra stessa per ragioni che tutti noi conosciamo su cui dunque non insisto
Sappiamo che da molto tempo a questa parte non adesso stizzite cerca di usare termini neutri curvati perché evocano la pace quando si fanno interventi di Forza Armata
Pesi billing peacekeeping pence McIntyre forsennata import per Symphodus mensa polizia internazionale fino alla formulazione coniata dal dal dittatore dal dall'invasori di turno Putin che parla non di guerra ma di intervento di polizia speciale
Bene io credo che in qualche modo ciò comporta un'estensione del concetto di due ratei che la netta distinzione che pure in Costituzione posta tra quella dichiarata è quella non dichiarata fragile anzi diciamo come stanno le cose il momento dichiarativo non c'è più la procedura costituzionale di controllo formalizzazione della guerra con la dichiarazione da parte del Parlamento
La dire deliberazione a parer suo elemento il conferimento remoti riesce al Governo la dichiarazione da parte del Presidente da Repubblica
Non è nell'ordine delle cose io non dico che la
Che abbiamo fatto la guerra del Kosovo però certamente non abbiamo fatto la pace alcol con il Kosovo e comunque un problema c'è e se questo è e a me sembra che questo è storicamente
Io mi chiedo e pongo una domanda
Preoccupata di diritto costituzionale sì certo anche di politica internazionale maggiormente a Milito pur costituzione perché questo mi sembra che stia avvenendo e possibile rimettere le decisioni sulla dichiarazione di guerra sostanziale si intende
Agli esecutivi agli esecutivi cioè la decisione sull'uso della forza
E sul controllo della forza stessa su UniCredit e modalità di difesa ma evidentemente anche di aggressione
Al esecutivi che a me sembra l'ho detto all'inizio lo voglio rilevanti in conclusione che quella discussione in Parlamento quella risoluzione approvata di tutto di tutti i due decreti legge di decisione le attribuzioni delle armi ai belligeranti
Che giusta o sbagliata che sia con la secretazione che qualcuno ha ricordato esserci esserci stata
Nelle modalità esecutive ben costituiscono un problema politico ma certamente diritto costituzionale perché mi chiedo sin nelle questioni di intervento armato agli esteri difesa di guerra non formalizzata
Possa escludersi per esempio il controllo successivo del sul controllo del Parlamento
E se domani dovessimo inviare le truppe all'estero come è stato in altre esperienze che lo fa il governo senza un controllo senza visto che non siamo in guerra
Visto che non siamo in guerra se noi inviamo magari attraverso le la NATO le truppe all'estero incorso tricosuro il Ucraina
Abbiamo dichiarato la guerra formalmente e qui e persino quella nucleare scusate se è poco ecco io di questo mi preoccupo
Perché perlomeno alla prima guerra mondiale è vero che è stato di dichiarata fuori dalla dalla comunicazione al Parlamento e quindi con grave violazione dello Statuto
Non ha al poi lo il Parlamento ha ha protestato insomma non faccio una storia voglio dire un'ultima ultimissima cosa
Anche qui riprendendo in dobbiamo imparare dalla catastrofe dalla catastrofe e credo che questa sia una catastrofe dalle tante catastrofi che succedono Majid Al la ritiro se un'altra catastrofe ecco se non impariamo dalla catastrofe che in questo periodo si rincorrono non so che cosa
Dobbiamo fare forse dicevano al popolo impariamo sempre sì ma impariamo anche male cerchiamo invece in Bahrein bene perché se l'insegnamento e la catastrofe dovesse essere la prova al venti hanno le braccia allentiamo le briglia e permettiamo interventi che in cui degli esecutivi segreti perché questo ed è questa la tendenza beh credo che non avremo imparato bene
Cannizzaro ancora i apostoli pure hanno ricordato e vorrei concludere su questo hanno ricordato lei giustificazioni ingiustificata le aberrazioni che hanno con cui punti nel famoso discorso richiamato ad entrambi realizzare a posto il ha giustificato l'intervento di polizia speciale sostanzialmente la la denuncia del genocidio c'è un intervento prefetti umanitari
E la legittima difesa preventiva perché lei i missili del che non ci stavano comunque che vanno alla all'ipotesi del del dell'inserimento del
Dell'accoglimento del dell'Ucraina
Nella nato
Io credo che dobbiamo imparare dalla catastrofe e in qualche modo ricordare che senza voler fare paralleli storici intervento umanitario aveva giustificato nel mille novecentonovantanove l'intervento in Kosovo perché non era una guerra
E non è una guerra grave come questa ma non era una guerra ed era soltanto l'intervento di polizia speciale
E la maledetta arteria di George Bush la legittima difesa preventiva ha permesso l'intervento in Afghanistan e a seconda guerra in Iraq questa rivista la rivista Kira
Promosso costituzioni punti etiche ha promosso questo nostro incontro
Ha aperto il suo primo fascicolo come ricordava Claudio Rationes nel due mila e tre con un fascicolo
Dedicato al ad contrastare con le armi con le armi spuntate per il diritto costituzionale l'intervento militare queste queste categorie Ritter la seconda quello del che Gracchi in particolare
Criticando dichiarando del ritenendo illegittimo l'intervento umanitario in corso e la difesa preventiva in Iraq e prima ancora in Iraq io ricordo scusate se chiudo ma solo per per dire seconda cosa io ricordo che allora scrissi la guerra quella guerra è illegittima
Oggi Michiardi piace chiudere dicendo che la guerra e senta illegittima sempre qualunque sia il dittatore di turno
E il folle che la vuole
Che la vuole fare che lavori fare
Tiglio
Voglio anche rispondere allo studente che ci richiamava giustamente alla nostra responsabilità io credo che io sento molto la mia responsabilità una nostra responsabilità di costituzionalisti che abbiamo armi spuntate ma responsabili stiamo e allora io credo che non si possano fare a meno di pensare che
L'ho detto prima e lo ripeto non si possono lasciare le cose come stanno perché l'Ucraina è il frutto di un prodotto di rapporti geopolitici in cui ad oggi abbiamo molto chiaro chiede il l'aggressore
E però è il frutto di rapporti geopolitici che non possono essere lasciati così come stanno perché dobbiamo rispondere alla responsabilità nostra e non e e se vogliamo
Non sono dare carburante alla Costituzione non solo dare carburante Comencini aggiustamenti ricordata la carta dell'allo Statuto dell'ONU
Ma in qualche modo se vogliamo dare carburante altre costa al diritto costituzionale democratico moderno beh ci dobbiamo dare da fare perché eccetto la guerra non ha bisogno del costituzionalismo
Ma il costituzionalismo in qualche modo la guerra lo deve sconfiggere
Dunque tutto quello che deve avete detto vi prego di scriverlo
Di consegnarlo rapidamente non faremo l'instant book perché solo la parola agli stand Duc mi fa degli accapponare la pelle però cercheremo invece di fare corposi saggi di pubblicare i vostri corposi saggi sulla rivista o vedremo in che modalità diciamo che diamo tanto per teorizzare dieci giorni a a tutti coloro che sono intervenuti per fornirci
Il testo scritto e poter proseguire così la nostra riflessione ringrazio tutti anche per l'attenzione fino alle due e dieci abbiamo sforato di qualche minuto grazie prego
E devo ringraziare
A dunque ringrazio allora potrei utilizzare una formula una formula che utilizzava non mi ricordo chi Zagrebelski forse no non mi ricordo ringrazio tutti quelli che devono essere ringraziati però in particolare in particolare che la ringrazio alla Consob si direbbe dice nelle migliori Tocio Francesca Angeli ringrazio anche Andrea Granata che ci ha aiutato per per l'organizzazione e a parte le battute ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questa giornata che mi sembra francamente interessante ricca grazie a tutti