Presentazione del libro di Gianadelio Maletti a cura di Concetta Argiolas "Memoriale. Non solo Piazza Fontana" (Mursia)

Nella splendida sala capitolare
Del Senato in questa iniziativa questa presentazione di un libro
Importante a cura dell'intergruppo incassare un intergruppo parlamentare ovviamente come è nella natura dell'intergruppo i assolutamente trasversale che serve a promuovere iniziative presentazioni di libri mostre stiamo facendo veramente tante cose grazie anche al sostegno supporto la partecipazione dei colleghi e ho qui accanto a me
Flavia Nardelli
Vedo in sala autorevoli colleghi cioè il senatore Urso cioè vedo onorevole Bianco far ci sono tanti
Protagonisti diciamo del palazzo in senso ovviamente istituzionale positivo
Abbiamo scelto di presentare questo questo libro con una un approccio che vorrei definire assolutamente
Istituzionale e storiografico e un filtro storiografico quindi lasciando da un attimo da parte le letture
E appunto di parte che possiamo vedere tutti noi che viviamo e siamo
Viviamo nel diorama della politica della storia della politica italiana proprio perché per la natura del volume stesso un bellissimo volume edito da Mursia e curato dall'autrice Concetta Argiolas
Circa dice storica della Istituto Sturzo prestigioso Istituto Sturzo
Fondazione don Sturzo scusate che a questo approccio perché
Si tratta di un volume di memorialistica quindi in un certo senso il protagonista Gian Adelio Maletti che parla e grazie alla curatela riusciamo a ad a vere una sospensione del giudizio come forse è giusto quando parlano i protagonisti
E con questo spirito che apro questo incontro questo dibattito
Che ha un suo profondo interesse perché va attraverso la figura di Maletti con le sue luci e ombre come sempre si dice Manera idiomatica in questo caso
Va ad attraversare
La storia del Novecento italiano la storia
Anche attraverso la sua famiglia della della Prima Seconda guerra mondiale dopoguerra negli anni settanta settanta i cosiddetti anni di piombo delle stragi fino alla sua nuova vita in Sudafrica
Che appunto ne fanno comunque
Con la sua il suo percorso militare ed è questo su cui lui mette l'accento e pone parlerà ovviamente Argiolas un protagonista a suo modo di un periodo assolutamente ancora questo sì tutto da scoprire e da scandagliare dal punto di vista storico ma con Punto con una un punto di vista che non sia fazioso ma che possano attraverso la storiografia abbiamo accanto a me anche professor parlato
Che Possa appunto
Portare in evidenza gli eventi i fatti e che ci aiuti finalmente a ricostruire con le pagine strappate nella nostra storia repubblicana del dopoguerra di questo infinito dopoguerra italiano
Per cui
Abbiamo anche presentato una proposta di legge per una commissione che
Perché abbia più una natura storica di ricostruzione
Per appunto dare una lettura univoca come è doveroso per una comunità nazionale
Io lascio la parola intanto a Concetta Argiolas ringraziando la di questo porti da opportunità ringraziando la casa editrice Mursia perché essa è un'anteprima sapete si sa che nei palazzi istituzionali non c'è possibilità di vendita
Ma la troverete ovviamente Nesta i centrali la Feltrinelli su tutti i canali editoriali soliti e vi ringrazio per sé cui e poi ovviamente interverrò in sede di dibattito
Concetta Argiolas grazie
Autorità gentili ospiti intanto un ringraziamento
Particolare
Mollicone per avvelenamento organizzare
Con generosità questa presentazione in questa sede confermando la sua già nota sensibilità per i temi culturali per i quali si batte quotidianamente con grandissima passione
Un grazie anche ai relatori che hanno accettato di di presentare prima ancora di leggere dedicare il loro tempo per la lettura e la presentazione di quest'opera prima di passare alla mia presentazione di curatrice
Ho il piacere di leggere un breve messaggio che mi ha dettato ieri sera al telefono il l'unico figlio Lucio meglio l'unico erede rimasto diretto dell'autore il figlio Carlo Maletti
Così mi sento così scrive fino all'età di ventidue anni allorché ho lasciato l'Italia per andare a vivere in Sudafrica non posso dire di avere mai perfettamente conosciuto mio padre
Mi ricordo che di Louis serbo in quegli anni giovanili e di una figura autoritaria severa con la quale non c'è mai stato un vero e proprio colloquio
Il mio rapporto con lui è iniziato con il suo trasferimento in Sudafrica nel mille novecentottanta
Pur rimanendo un rapporto improntato sul formale Rispetto padre-figlio come si conveniva alle generazioni di un tempo che lui ben rappresentava ho potuto iniziare a godere di un notevole confortante avvicinamento
Ciò nonostante la lettura delle sue memorie che io stesso ho a suo tempo contribuito a trascrivere in parte mi ha consentito di trovare nuovi e sconosciuti aspetti della sua persona
Sono certo che la rilettura delle stesse ora pubblicate mi offrirà una rinnovata occasione di conoscenza riflessione ed emozione nel suo ricordo
Ringraziandovi per l'incontro di oggi che seguirò con interesse da lontano e ringraziandovi anche per la vostra cortese attenzione diavolo un buon lavoro Carlo Maletti
E adesso passo alla mia presentazione nella funzione puramente di curatrice facendo una premessa sul memoriale sulla tipologia di fondi per il memoriale è infatti una fonte è un che c'è una scrittura sostanzialmente privata
E da tempo questo tipo di fonte sta riscuotendo anche in Italia un crescente interesse da parte della storiografia e grazie anche alle sue funzioni conoscitive psicologiche a volte sin anche Epifani che rappresenta senza dubbio una delle fonti documentarie più importanti
Per lo studio della storia degli anni settanta e ottanta insieme alle fonti giudiziarie e parlamentari e giornalistiche la memorialistica insieme alla Diaries Sica diventa poi fondamentale
Appena entrata in contatto con le memorie del generale Maletti ho ritenuto dunque assolutamente doveroso impegnarmi in questa operazione culturale
Per garantire con la necessaria per per garantire loro la necessaria visibilità
Senza condizionamenti senza prevenzioni consapevole degli ostacoli quale sarei andato incontro e lottando contro il tempo per consentire all'anziano autore ti assistere alla pubblicazione
Abbiamo lavorato insieme per quindici mesi consecutivi in uno stimolante quasi quotidiano confronto nella condivisione delle decisioni editoriali
Dei dubbi circa la convenienza di riemergere dal suo volontario isolamento e dei timori di uno stile accoglienza da parte di un pubblico tradizionalmente maldisposto
L'improvvisa scomparsa nel giugno scorso pochi profitti proprio pochi mesi prima del compimento del suo centesimo anno
Gli ha impedito di godere del risultato finale di cui ho fatto però fortunatamente in tempo ad anticipargli l'esito che lo vede ora collocato nella nota collana di memorialistica dell'editore Mursia
Al quale va il mio sentito e non formale ringraziamento una collocazione perfetta dunque per un memoriale come questo che è innanzitutto il memoriale di un militare
Preciso subito che nel volume non ci sono scoop non ci sono verità inedite in grado di cambiare la storia
Viene edito accetterò la conoscenza di tutta la sua vita professionale disponibile per la prima volta nella sua interezza un valore certamente di non marginale importanza il racconto copre ben cento anni di vita e più di mezzo secolo di attività e di eventi che hanno cambiato l'Italia e il mondo dalle agitazioni del primo dopoguerra nel nostro Paese al tramonto dell'apartheid in Sudafrica
Prende le mosse nel mille novecentoventuno anno di nascita dell'autore proprio nei pressi di piazza Fontana
E procede cronologicamente seguendo i vari incarichi ricoperti dalla formazione all'Accademia militare di Modena la partecipazione alla guerra mondiale la formazione e la la prigionia due anni di prigionia nei campi americani Nordafrica
La frequentazione della scuola di guerra sia in Italia che negli Stati Uniti
Link i vari comandi dal plotone alla divisione gli incarichi allo Stato Maggiore della Difesa e dell'esercito la rappresentanza delle tre forze armate ad Atene
La nuova ditta in Sudafrica passando per i famigerati quattro anni di comando dell'ufficio di del Servizio Informazioni Difesa Eleventh annali conseguenze giudiziarie legate alla strage di piazza Fontana
Fino al congedo finale sobrio ma toccante
Lascio alla lettura del libro l'approfondimento di tutte queste e altre tappe del suo percorso
Ciò che mi preme però qui subito evidenziare anche perché poco noto
E che in questo quarantennale percorso che ha preceduto gli anni di comando anzitempo
Ma letti ha risposto sono successi approvazioni encomi ha goduto di stima e fiducia da parte dei suoi comandanti amici con letizia in Italia che all'estero
Non c'è l'incarico tra i tanti ricoperti che non sia stato coronato da soddisfazione
Un passato luminoso
Che gli viene riconosciuto anche nella sentenza finale su Piazza Fontana dove cito i suoi meriti di servizio e di una ditta svolta con impegno e dedizione determineranno la concessione delle attenuanti generiche
Solo qualche tecnico esempio per dare concretezza a questo passato ad appena ventuno anni per esempio in una frustrante assenza di direttive da parte degli alti comandi in una Sicilia bombardata dagli anglo americani
Il livello formale e disciplinare della sua compagnia viene giudicato addirittura eccezionale da un esigente osservatore come il principe Umberto di Savoia
Ancora prigioniero nei campi americani in Nordafrica conquista la fiducia del nemico fino ad assumere addirittura il comando della formazione disciplinare degli stessi prigionieri di confluiti
Durante i vari comandi tra abili ancora prima cronologicamente dopo la guerra e tra i quattro prescelti dallo stato maggiore per la frequenza dei primi corsi presso istituti militari americani
E durante i vari comandi di caserma accresce la sicurezza dei graduati affidando loro maggiori incarichi di responsabilità
Dà anche più volte prova di capacità di persuasione se dando molti rivoltosi delle reclute nei difficili anni delle contestazioni studentesche
Ancora le esercitazioni Daloui minuziosamente preparate vengono classificate da manuale tanto da guadagnare l'incarico di capo ufficio addestramento dello stato maggiore dell'esercito
Per i suoi studi sulle relazioni Italo jugoslave vicenda del maresciallo Tito in persona la loro più prestigiosa decorazione al merito
E in rappresentanza delle tre forze armate presso l'ambasciata italiana ad Atene segnala con mesi di anticipo la possibilità di un golpe in Grecia rimasto inascoltato dei nostri servizi
Poi dal giugno mille novecentosettantuno all'ottobre del settantacinque passa a dirigere l'ufficio di del Servizio informazioni della Difesa e da quel momento il suo nome viene associato alla stagione delle stragi
Subisce quattro processi clamorosi con le accuse di falsità ideologica favoreggiamento depistaggio omesse comunicazioni mancata tutela di documenti complicità in disastro aereo
La complessiva richiesta in primo grado di quarant'anni di reclusione poi ridotti a due assoluzioni con formula piena per estraneità ai fatti
Sei anni per la mancata tutela di documentazione considerata segreta nell'ambito del processo è responsabile per le confidenze a Mino Pecorelli
E ancora quattro testimonianze rilasciate come persona informata sui fatti
E più di un terzo della sua vita trascorsa in aule e uffici giudiziari tra Milano Catanzaro Venezia Trento Roma Padova Torino Ascoli Piceno Brescia Johannesburg
Non entro nel merito di tutti questi e altri noti eventi quello coinvolsero in quegli anni per i quali rimando ai capitoli dove l'autore descrive tra l'altro l'esistenza di un sit nido di vipere come veniva definito da Luigi parallelo e deviato il rapporto con Miceli e con collaboratori come la bruna
La sospetta presenza nel suo reparto di ufficiali molto vicini alla destra eversiva legata a Cosa Nostra l'estradizione di Giannettini e Pozzan l'avere negato che Giannettini fosse fonte del Sid la mancata denuncia
Alla magistratura del famoso malloppone il suo essere privo di agganci e protezioni la persecuzione subita da alcuni giudici ed è loro liberi convincimenti come lui ripete
E il disimpegno dei politici
Ciò che è però desidero mettere in luce e la singolare metta dualità che Caretti caratterizza il percorso professionale di Maletti
Quarant'anni di Contini ininterrotti successi finiti in rovine come evoca questa sua lucida confidenza attratta dal mio carteggio e posta in copertina a estrema sintesi del contenuto di questo volume e a simbolica testimonianza della parabola discendente di un altrimenti brillante capita militare
Un'alternanza della quale ho avuto l'opportunità di parlare con l'autore per cercarlo per cercare di valutare così mi scriveva
Non solo l'intento descrittivo delle memorie ma più in profondità le riflessioni sul bene e sul male che si avvicendano nella vita del singolo e della sera che lo circonda
La lettura che l'autore propone di quegli anni è molto amara ma sempre ferma lucida pacata educata a tratti ironica maglia astiosa
Ho finito per pagare soprattutto io anche per cose che non ho fatto mi scriveva in un rarissimo sfogo consapevole di essere stato cito il capro espiatorio utilizzato con impunità spregiudicatezza
Per dare maggiore risalto pubblico al procedimento nel quale il servizio appariva a molti irresponsabile ciò nonostante Maletti non ha mai concesso spazio alle rivelazioni e senza consentirmi repliche così rispondeva alle mie frequenti sollecitazioni in merito
Io ho fatto il mio mestiere dovere senza mai approfittare per confidenze segrete se non per quanto atteneva ai miei compiti istituzionali non ho quindi mai registrato giochi di potere e voci annesse
A questo punto poiché la ricerca e la conoscenza richiedono molteplici intrecci
Non vorrei limitare la presentazione di questo memoriale alla valutazione del sia pure fondamentali eventi pubblici citati
Ma attraverso una lettura delle caratteristiche distintive più intrinseche dell'opera
Vorrei provare a saldare
Quegli avvenimenti della storia agli soldi dell'animo andando alla ricerca dell'estemporaneità di quel che il grande storico delle mentalità Gabriele De Rosa
Definiva l'appassionamento che provoca il gettito dei sentimenti la parole in più non meditata ma che sa non si rinuncia a conservare perché fa parte di quelle scelte che si difendono fino in fondo
Ora se ci disponiamo anche a questo tipo di lettura posizionando ci si in un angolo prospettico meno scontato forse anche più difficile che si avvalga anche dell'ausilio delle scienze umane
Che cogliendo le suggestioni di questa scrittura dell'io aiutano a valutare fatti e persone in modo forse più oggettivo e pacato e con un supplemento di sforzo che tenga anche conto della sua della sia pur desueta mentalità militare
Emergono immediatamente una serie di tratti distintivi dell'autore
Il primo aspetto che si impone riguarda la sua sfaccettata essenza professionale professionale
Fatta di elementi altamente ideali e fortemente operativi insieme trecento pagine impregnate di senso del dovere fermezza di propositi severità
C'era disciplina contegno osservanza delle norme continui riferimenti alla patria umanità coraggio desiderio di fare sempre il meglio per il Paese
Tratti che si intrecciano agli aspetti più comportamentali
Fatti di operatività concretezza dinamismo anzi ad offrirsi volontario
Di sottrarsi alla ditta spesso troppa Giata della routine attitudine al comando suscita attori di energie entusiasmo voglia di imparare a lavorare e formarsi e formare attenzione all'ordine
Fino a rigore estremo finanche nella tenuta dell'edilizia delle divise
Anche qui potrei fare degli esempi anzi molteplici esempi penso all'azione di pattuglia organizzata nel quarantatré per sollevare il morale della sua compagnia
Impegnando la nella ricerca del nemico a Mazara del Vallo in una Sicilia dove invece tutti scappavano per sfuggire agli americani
O ancora l'assistenza date in prigionia a un italiano morente di asfissia
O ancora lo sdegno che lo assale alla vista di un suo ex comandante che Baratta con due sigarette il nastrino di una pedaliera al valore le frequenti denunce che lo vedevano protagonista alle autorità in Italia e all'estero
Di episodi volti a ledere l'immagine dell'Italia e la dignità delle sue forze armate ancora il costante impiego delli no e della bandiera in tutte le occasioni celebrative
Specie quando erano protagoniste le truppe ma soprattutto la sua continua attenzione al tono all'umore e al morale dei suoi Fanti
Alcuni loro trattamento anche istruttivo nutrizionale non risparmiando loro premi e riconoscimenti nella consapevolezza dei benefici morali e psicologici dati dall'attenzione e dal buon esempio del proprio comandante
Insomma un modo di essere e di concepire vivere la vita militare ideale operativo insieme in cui va cercato il vero filo conduttore del percorso professionale di Maletti ma ancor più del senso esistenziale di questo percorso
Ovviamente troviamo qua in questo memoriale anche profonda cultura storiche militare analisi tecniche critica al sistema e distruttive riflessioni come quella che personalmente mi ha colpito sulla più importante attività della mente umana pensare ebbi letteralmente troppo da fare soprattutto in termini di responsabilità burocratica scrive il riferimento al carico di lavoro che lo aveva travolto Anzid per pensare a largo raggio riacquistare il senso della prospettiva riflettere con serenità
Ricercare la trasparenza discende delle vere priorità tutto ciò continua è indispensabile perché eserciti un comando e assuma responsabilità che attengono alla sicurezza e alla vita stessa della comunità nazionale
E io stesso non seppi raggiungere quel giusto equilibrio tra pensiero e azione dal quale così spesso dipendono le fortune del singolo e delle collettività
E sempre in tema di riflessioni e non posso non ricordare qual è quell'intenzione di essere sempre stato sincero con se stesso
Che per la chiarezza dell'obiettivo conferisce ulteriore forza al testo mi concedo si legge in chiusura da ciascuna di queste mie pagine con la soddisfazione di avere detto la verità tutta la verità nient'altro che la verità
Infine come ogni buon memoriale attraverso l'intreccio di grandi e piccoli eventi
Trovammo troviamo anche gli appunti ritratti delle persone conosciute il ricordo dei suoi raffinati Obi l'amore per la natura e i suoi paesaggi la anche la garbata ammirazione per la bellezza femminile
Il tutto raccontato con stile innato colto intelligente e con pudore per le numerose tragedie familiari che hanno costellato la sua ditta
Abbiamo torni alla conclusione mi sembra però che ciò che oggettivamente più di tutto colpisce
Sia la fedeltà e la coerenza al suo ruolo di militare e ai vincoli che quel ruolo impone a costo della propria reputazione
Dalle pagine di questo memoriale emergono infatti con inequivocabile chiarezza
I più alti valori dell'amore per la patria il senso dello Stato la dignitosa e coraggiosa fedeltà a questi ideali e i forti rischi che la loro difese con difesa comporta
Probabile causa di quei noti errori di commissione omissione in cui Maletti carte
Se sonde Boato o perfidie detto Blame e tonde meno fitte le più d'appello dell'ombra chi pone KB
Questa è la frase di la corda in cui l'autore mi faceva intendere di ritrovare l'estrema sintesi della sua vita militare e dei suoi valori che si possono anche non condividere ma non ignorare
Tutti aspetti autentici non declamati ma che contribuiscono Ata assegnata alla sua esperienza anche umana
Un'immagine non appiattita solo sulle risultanze dei processi e delle inchieste parlamentari nelle quali fu coinvolto per superare la cronaca e consegnarlo a un forse più sereno giudizio della storia
Dimostrando senza ambire a sconti di opinione ma senza neanche rischiare di incorrere in interpretazioni riduttive che Maletti non è stato poi solo Piazza Fontana grazie
Grasso
John Lasseter questa sua introduzione che va di fatto a rappresentare
La curatela del volume
Volume che
Nella sua rappresentazione appunto della vita e della biografia
Di un di un militare che ha attraversato il secolo
Anche arrivando sono a metà assolutamente straordinaria per per limiti e quindi anche per lucidità perché poi questo volume viene chiuso nel due mila diciassette lui muore morirà soltanto
Pochi anni dopo nel ventuno quindi insomma in maniera lucido fino all'ultimo abbiamo ascoltato anche nei confronti con l'autrice la guida curatrice del volume ma dispetto
Lascio la parola Francesco vigneti giornalista come si dice investigativo e addetti ai lavori studioso di tutte quelle sono state
Lei commissioni d'inchiesta che in questi anni due ha seguito in maniera
Direi veramente appassionata seria autorevole uno forse legionis investigativi più equilibrati
E che anche appunto dà dimostrazione del fatto che anche in Italia esista la possibilità di giornalismo investigativo Obiettivo
Non attesi che vada a rappresentare quella che è la verità dei fatti e che vada poi per carità ovviamente come ci insegna Breast ognuno di noi ha un'opinione anche se si occupa di alberelli però e anche i vigneti poiché l'ascolteremo adesso c'è la però tutta la vicenda
Vedete taglia la storia italiana è stata attraversata da chi chi l'ha fatta Vidal protagonisti dei politici dal punto da i servizi segreti dei militari dalla magistratura che ha indagato su molti di questi fatti e dalle commissioni d'inchiesta perché come sappiamo il Parlamento ha una sua funzione ha avuto e il purtroppo in questa legislatura la prima legislatura non ce la ci sono altre commissioni d'inchiesta ma su questo aspetto
E io prima di passargli la parola voglio
Encomiabile
Diciamo mette in evidenza ad esempio invece visto che non c'è stata la ricostituzione di una Moro tre o di una commissione stragi ma il lavoro fatto dal senatore Marinotti del partito democratico che presidente della commissione
Degli archivi del Senato che ha dato un grande impulso alla desegretazione di documenti che pensate un po'solo in Italia può succedere questa questa evenienza
Pure essendo negli archivi
Presenti fisicamente negli archivi di Camera e Senato in realtà non sono consultabili
E oppure formalmente sono consultabili ma solo dietro richiesta perché ancora vincolati
Da segreto funzionale o da segreto di Stato quando in realtà sono stati già utilizzati come documenti declassificati dai vari enti originatori
Dai consulenti hanno fatto parte da con Singleton Bissari hanno fatto parte di queste commissioni ebbene grazie al lavoro di questa di questa infezione agli occhi di questa Commissione
Avete anche letto che sono stati d'archivio Palazzo Madama sono trecentotrentotto documenti relativi al caso Moro una prima tranche centocinquanta dei filoni Gladio stragi perderanno per un totale di novecento pagine che sarà annualmente consultabile ma il paradosso qual è e egualmente abbiamo l'onore di avere uno il Presidente del
Del Copasir ma sta facendo la stessa anche lì trasversalmente il parlamento diciamo sta facendo in maniera bilaterale bicamerale un lavoro di verità proprio su questo meccanismo sulla modalità un'indagine conoscitiva sulla modalità d'attuazione della desegretazione degli atti per conservazione accessibili a dei documenti
E facendo questo ovviamente svolgono dizioni svolgono quelle un po'è l'attività di inchiesta
Quindi cito questi due esempi per dire che pur non essendo e lascio la parola veramente a Trinity pur non essendoci le commissioni d'inchiesta così come l'abbiamo conosciuta e ho avuto l'onore ci tengo a ricordarlo di aver collaborato con la Commissione stragi
All'epoca un ufficio stampa ma seguendo pedissequamente
Le i lavori con l'indimenticato
Onorevole Fragalà col presidente Pellegrino grande presidente del Partito Democratico della della commissione stragi con aver fatto coi il consulente di inchiesta la commissione impedì Anna importantissima e la ritroveremo di lavori di questa sera altre volte né per i documenti che sono stati ricevuti da altri ex servizi sovietici
E e e così via quindi lavoro fino a Moro due che è stata con presidente Fioroni sempre Partito Democratico trascorsa legislatura
Che a seguito e ha riscoperto e ha certificato un filo rosso che lega tutti i lavori di queste commissioni
Lascio ora per la relazione la parola Francesco vigneti
E poi proseguiremo con me con i confronto
Sì grazie
Mi presento sono Francesco vigneti sono un giornalista che lavora la Stampa di Torino
Dissi però per niente Lezzi personali seguo danni queste vicende chiamiamole Segreti di Stato segreti vitale ai misteri insomma su questo argomento stiamo ho scritto quelle cose allora
Mi mi sono appuntato ci andò per tutta la seconda parte della sua vita il generale Maletti e come questo memoriale non manca di raccontarci fu in seguito tra i fantasmi del terrorismo neofascista dalle collusioni del Sid ai sospetti
Che il fido avesse avuto un ruolo nella strage di piazza Fontana ma di qui di questo che è stato un argomento perfino troppo arato oggi non voglio parlare
Non voglio parlare di questo perché il memoriale obiettivamente una un documento inedito movies Simone meritare di essere eletto con occhi sgombri no da polemiche del passato e e perché l'attività del generale mariti al Sid
Si evince dalla lettura si capisce che fu a trecentosessanta gradi e in buona parte non è stata divulgata come è comprensibile che sia però in questo libro leggendolo ho trovato alcuni passaggi particolarmente interessante in particolare un passaggio che esso che andrò a leggere
Che io ritengo una vera e propria pepita d'Oro che il generale non credo a caso abbia inserito nel testo
Parliamo del Periodo che dovrebbe essere il mille novecentosettantacinque
Dice
In Jugoslavia fui ospite di quel servizio per un paio di giorni in una villa sulla costa di un Adriatico tardo estivo color zafferano e con gli ospiti
Sì ma si parlò di mire albanesi sul Kosovo e di penetrazione in Italia via Balcani di elementi eversivi nazionali addestrati in Medio Oriente presso campi dell'Olt ossia membri delle Brigate Rosse allora manifestate sì
Quindi stiamo parlando testate settantacinque
Nel memoriale in precedenza ci sono altri due passaggi molto interessanti assolutamente inediti
Cioè che a metà degli anni Sessanta quando generale Maletti era addetto militare italiano ad Atene instaurò una rapporto confidenziale col suo collega jugoslavo
Sta parlando un periodo né dagli anni sessanta in cui i rapporti fra le jugoslave non erano tra i migliori eppure evidentemente la diplomazia parallela dei servizi funzionava
In quell'occasione ci fu uno scambio di documenti
Autorizzato da le rispettive capitali e e guarda caso pochissimo tempo dopo
Generale Maletti riceve dalle mani del maresciallo Tito una importantissimo onorificenza in occasione del primo Scredo unico viaggio di Stato di Tito in Italia
Nel memoriale il generale
Minimizza molto ma l'episodio non mi sembra cui così secondario
Quindi che cosa ci dice questo incontro jugoslava mo'
E perché perché lo definisco una pepita d'oro ma perché ci mi permette di entrare in una connessione che su cui io sto lavorando da tempo che ci fu tra le Brigate Rosse
L'oltraggio i palestinesi
Diciamo in quel contesto con tante sigle del terrorismo internazionale noi sappiamo che in Italia esiste una vulgata sulle Brigate Rosse
Cocciutamente difesa da le Brigate Rosse stesse di essere stati un movimento esclusivamente nazionale
E senza troppi rapporti con con l'estero ecco qua e là
Arrivano segnali che non fu proprio esattamente così
All'attore o le parole del generale Maletti intanto per cominciare la scoperta che già nel settantacinque sì su un rapporto confidenziale tra i due servizi segreti al punto che il responsabile dell'ufficio di ospite del servizio in una villa in Jugoslavia e e si scambiano informazioni su sui sui terroristi
Allora quindi
Un secondo solo di un brevissimo résumé su i rapporti tra Italia e Jugoslavia
Ricordiamo la questione di Trieste
Circa dieci anni dopo la guerra di governo alleato una ferita aperta per l'Italia una ferita aperta nei rapporti con il vicino jugoslavo
Il Tito che da vita uno scisma nell'ambito del comunismo uno scisma violentissimo
A quel punto entra in una dimensione terza che poi darà vita a quello che fu il movimento dei non allineati
Ricordiamoci che
Da quando Tito
Entra in questa dimensione terza la Jugoslavia diventa uno Stato cuscinetto che per la NATO è importantissimo perché significa non far arrivare il patto di Varsavia nell'Adriatico e quindi
Si fa in modo senza mai mettere in troppo in difficoltà
Il titolo la Jugoslavia si fa in modo di garantirgli questa terzietà e diciamo è un disegno strategico della NATO in questo disegno strategico più generale
C'ha questa piccola guerra fredda fra Italia e Jugoslavia
In altri libri si legge che
Onde evitare equivoci la NATO fu molto chiara con i governi italiani e cioè se ci fosse stato uno scontro militare tra Italia e Jugoslavia
Non sarebbe scattato il il patto atlantico cioè non avremmo avuto
Al supporto dell'alleanza dei partner ai sensi dell'articolo cinque della patto
Quindi fu era stato chiarito che eventualmente sarebbe stato uno scontro nazionale al punto che e qui ce lo racconta insomma altre
Altri documenti di storia militare
A Padova fu costruito un comando militare il designato terzo Corpo d'armata
Che era svincolato dai meccanismi della NATO questo sembra un tecnicismo in pratica significa che gli italiani le forze armate italiane dove l'italiano prendeva atto che se ci fosse stato uno scontro con la Jugoslavia era una questione nostra
Quindi questo tornò per dire che la Jugoslavia
è un grosso problema italiano e tutto italiano ed è
Un problema come dire
è uno è uno dei principali obiettivi della nostra intelligenza ovviamente cioè sapere che cosa sta succedendo dall'altra parte quali sono i loro piani quali sono le evoluzioni politiche
Nel settantaquattro
Quindi pochissimo prima di questo incontro nel settantaquattro c'è una improvvisa inopinata crisi dei rapporti Italo jugoslavi con addirittura movimenti di truppe di qua e della in un fondamentale libro che perché sia interessato
Tito spiato dagli inglesi un libro uscito da poco di ieri dei dei ricercatori Fabio Amodeo e Mario Cereghino e si spiega la preoccupazione enorme di Washington di Londra della NATO
Quindi di Bruxelles
A che questi rapporti diciamo questa questa crisi venga risolta al più presto possibile cioè i nostri diplomatici vengono chiamati a rapporto redarguì ti letteralmente
In cui si intima all'Italia di chiuderla sta benedetta storia con la Jugoslavia che non si può mantenere aperta questa ferita ancora nel settantaquattro
Dopo così tanti anni no dalla fine della guerra
E i fatti puntualmente iniziano delle trattative segrete che porteranno al Trattato di Osimo circa un anno dopo
Allora
Per dire quanto la Jugoslavia invece per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta fosse l'obiettivo principale della nostra intelligenza noi possiamo ricordare l'episodio dell'aereo Argo sedici
Argo sedici di cui sappiamo tutto perché precipitò vicino Venezia perché ci fu un'inchiesta del giudice Mastelloni che ipotizzava una rappresaglia israeliana per tutt'altra questione cioè leggiamo i nostri rapporti con e i palestinesi
Cioè Argo sedici
Aveva base
Nel Veneto a Mestre ed era un aereo adibito allo spionaggio elettronico della Jugoslavia andava su e giù lungo il confine per intercettare conigli sulle strumentazioni dell'epoca le comunicazioni jugoslave
Ora
Se questo è il contesto obiettivamente
è abbastanza stupefacente sapere che invece nel con gli jugoslavi ci si scambiavano documenti sei abbastanza riservati e che pittura nel settantacinque CIN formavano no di quello che sapevano sulle Brigate Rosse
Allora qui
Perché gli jugoslavi e e perché gli jugoslavi avevano un rapporto quasi fraterno con i palestinesi
Perché il rapporto Tito Arafat era particolarissimo che questo rapporto con i palestinesi
Si era esteso a Bari gruppi terroristici europei che si muovevano nell'orbita palestinese particolare i tedeschi
Allora
Dobbiamo dire che di questo rapporto
Tra brigatisti rossi e palestinesi di cui si è sempre saputo pochissimo
Ma che evidentemente jugoslavi ben conoscevano e lo raccontavano al Sid
Dobbiamo dire che
Lo il sito dell'epoca non è che fosse all'anno zero
Perché sappiamo dalla storia intanto che nel settembre settantaquattro fu fatta la grande operazione di arrestare Curcio e Franceschini
Grazie a un infiltrato ricorderete
Frati padre mitra Frate Mitra
E quella era un'operazione del sito
Fu il SISDE che creo le condizioni di infiltrare e creare una vera e propria come dire i carta di identità ideologica tale per cui io Frate Mitra fu preso subito dentro le Brigate Rosse e ed era un infiltrato
Ora
Ho parlato di Alberto Franceschini è importantissimo
Riprendere in mano a questo punto uno il libro di memorie di Alberto Franceschini perché la memorialistica effettivamente è interessante per tutti
E leggo
Sui rapporti che c'erano
Nel periodo mille novecentosettantadue settantaquattro tra Brigate Rosse neonate all'epoca e i tedeschi cioè tedeschi della Raf
Della Bader Meinhof i tedeschi della due giugno che erano un altro gruppo diciamo dire concorrente
A Milano Franceschini e gli altri avevano continui rapporti con in particolare con una compagnia tedesca del e dice però partirà settantadue rotte rompendo i rapporti perché non eravamo riusciti a intenderci con loro parlavano solo di problemi lontani mondiale l'imperialismo il Terzo Mondo
Invece quelli della due giugno di sentivamo più vicini perché vivevamo lo stesso modo discuteva con dell'occupazione delle case della notte degli emigrati degli emigrati continua ma incontrarci anche dopo il sequestro del giudice Sossi che del settantaquattro
Loro copiare una nostra tecnica ne discutemmo a lungo insieme per rapire il borgomastro democristiano di Berlino Peter Lorenz
Quindi è un piccolissimo accenno ma ci dice che i rapporti fra Brigate Rosse e tedeschi sono risalenti nel tempo sono molto molto stretti fin da subito fin dalla fu del dalle rispettive fondazioni
E quindi dopo l'arresto di Curcio e Franceschini non sappiamo che morì Tissi
Sfugge per un grosso fiori per una stranissima soffiata e comunque le Brigate Rosse devono ricominciare daccapo e però c'hanno il sì dalle spalle o Comeglio c'hanno il Cid alle calcagna
Il quale Seat e qui sono operazioni riconducibili all'ufficio del generale Maletti riesce ad a vere una un proprio informatore propone il sancta sanctorum
Qui dobbiamo cambiare completamente diciamo documenti prendere in mano le
L'inchiesta del giudice Priore su Ustica e le risultanze della Commissione Moro due
Da questi atti riscopriamo che il Cid aveva un infiltrato
In altissimi livelli in particolare questa questo infiltrato che si chiamava fonte Damiano e che era un fuoriuscito libico che vivere in Italia ma insomma diciamo si muoveva tra l'Italia e Libano e vari altri Paesi del Nordafrica
Vi escono a vedere
In tempo reale in presa diretta gli i resoconti degli incontri che i brigatisti hanno con Lolth
La fonte Damiano
Racconta
E il Cid ne fa un lunghissimo reso conto un racconta una riunione che avvenne tra palestinesi e brigatisti rossi a Beirut nel febbraio del settantacinque
La riunione si è tenuta a Beirut di notte scrive la Commissione Moro due tra le ventidue e le quattro elegante appartamento in zona contro controllata da parte dei palestinesi che hanno preso parte Abu AIAD Giorgia Basha elementi arabi non riconosciuti e quattro italiani che sono tre uomini e una donna
Argomento dell'incontro secondo di quanto riferito da Damiano la possibilità concreta da parte della guerriglia palestinese di offrire collaborazione alla causa rivoluzionaria dei brigatisti rossi
I brigatisti rossi dal loro canto loro avrebbero manifestato l'intenzione di procedere a dirottamenti e attentati contro obiettivi preferibilmente israeliani
I brigatisti ritenendosi l'unica forza rivoluzionaria presenti in Italia si sono rivolte ai palestinesi in quanti più vicine luridi alito Bruzio narici
E che cercano un po'tramite loro prima di muoversi un Paese disposto a concedere asilo politico per coloro che ne avranno eventualmente bisogno
Pochi giorni dopo diciotto febbraio di Guido Guidi questi incontrò in Italia viene o una riunione una un episodio clamoroso cioè le Brigate Rosse esco a fare evadere dal carcere di Casale Monferrato Renato Curcio
La notizia di questo a di questo operazione viene molto bene ha commentato in ambienti palestinesi dà il segno di un Ebridi Brigate Rosse molto efficienti
Ho dell'inefficienza italiana possiamo anche dire
E
Damiano
Dice che nella seconda riunione che sarebbe giunta di lì a poco
I brigatisti avrebbe potuto indicare anch'altre azioni che avrebbero effettuato in Italia
E indicavano la Jugoslavia come la località dove Curcio avrebbero potuto trovare rifugio
Perché la Jugoslavia in quel mondo in quell'Europa in quel periodo era la via di fuga dei terroristi
I terroristi dell'Occidente non potevano trovare rifugio direttamente in un paese del Patto di Varsavia perché troppo controllato e perché avrebbero messo in imbarazzo
No il l'altra l'altra sera la Jugoslavia nella sua posizione di terzietà è la via di fuga perfetta la usano desidera Raf evidente
Evidentemente si pensava di farla usare anche a Curcio poi le cose andranno in maniera diversa perché venerdì arrestato rapidamente
Damiano avrebbe dovuto partecipare alla seconda riunione addirittura in qualità di interprete
E quindi si decise di effettuare una specifica manovra e e indico al collaboratore di svolge azione di disinformazione ovverosia effettuare opportune alterazioni su quanto riferivano i brigatisti nella momento di fare da interprete
E secondo una linea che non si discosta se troppo dal contenuto dei discorsi ma che tuttavia mettesse in evidenza elementi negativi delle Brigate Rosse al fine di far apparire ai capi arabi
Un'assoluta mancanza di ideali
E di svolgere un'opportuna azione tendente a illustrare la necessità di un appoggiare le Brigate Rosse in quanto organismo banditi esco
La riunione si svolge la sera del venti marzo
Partecipano per parte palestinese Abu AIAD Atef Barzagli su che era membro del commando arrestato ad Ostia due anni prima altri soggetti palestinesi secondo quanto riferito da Damiano la manovra riuscì perché al seguito al alle al di come dire a seguito di quell'incontro ci fu un vertice ristretto dei palestinesi e i palestinesi decisero di non dare fiducia a questi nuovi brigatisti rossi che si erano presentati alla loro porta
L'operazione disinformazione fu considerata un grande successo in un appunto per il capo servizio del venti aprile settantacinque io ritengo firmata dal generale Maletti
Si affermava di un'ottima azione condotta dal raggruppamento centri controspionaggio che allontana nel tempo un serio pericolo per la sicurezza
Interna del Paese
A questo punto torniamo al generale Maletti lessate del settantacinque è praticamente pochissimi mesi dopo
Sa quindi il Cid e intende seguire l'evoluzione delle BR e questo rapporto con i palestinesi e la via che passa per la Jugoslavia
Ma letti audito dalla Commissione Stragi nel novantasette
Racconto
Dice di di quanto avvenuto
Ci fu fatto una fu fatta una relazione scritta al ministero dell'interno dell'epoca che era il ministro bui
Fu un rapporto di circa due pagine nel quale si parlava di questo probabile passaggio di questo salto di qualità delle Brigate Rosse o di quelli che sarebbero stati i successori delle Brigate Rosse perché è è sono i primi mesi in cui Moretti ha preso il controllo
E ancora non si sapeva precisamente neanche se avrebbero dato un nuovo nome di questo sì parlo anche in una riunione nella sala riunioni del ministero dell'Interno emissioni interno al quali erano presenti il capo del servizio
Mi dice mi pare fosse ancora il generale Miceli ma questo non può essere perché Micelli arrestato nel luglio settantaquattro in cui invece ministro nel settantacinque
Io stesso i capi di stato maggiore dei carabinieri la guardia di finanza un incaricato dal capo della polizia il ministro dell'Interno altri funzionari del ministero naturalmente anche il famoso Damato quello dell'Ufficio affari riservati
Se ne parlò e si fece cenno a questa probabilità di un ricco condimento Rin condimento dell'azione del terrorismo di sinistra
Ecco ecco e a questo punto
Finisce il settantacinque finisce quello che ci dice il generale Maletti nella nel suo memoriale ci ha aperto con una finestra
Ci ci dice che evidentemente nel settanta al settantacinque poi quanto meno da settantacinque in poi i rapporti fra i due servizi sono collaudati
Ci racconta di un doppio gioco della Jugoslavia che da una parte offre ospitalità e appare asilo ai terroristi sia palestinesi sia dei vari gruppi eversivi del dell'Europa occidentale dall'altra informa gli italiani per quanto li può interessare
E qui passo ultima o passaggio perché per mettere i miei interessi ritengo che questa finestra sul settantacinque sia così importante ma perché pochissimi anni dopo neanche tre anni dopo cioè nel settantotto
In pieno sequestro Moro
Succede qualche cosa
Di sorprendente che siamo riusciti sono riuscito a ricostruire un po'faticosamente con le ultime acquisizioni delle varie commissioni d'inchiesta e ovvero
Con Moro sequestrato si attiva un canale di trattativa internazionale che passa attraverso i servizi segreti italiani passa attraverso i palestinesi parte dei palestinesi
Passa attraverso i terroristi tedeschi
Arriva Jugoslavia e si tenta lo scambio fra la vita di Aldo Moro e alcuni
Terroristi tedeschi che nel frattempo sono stati
Non del tutto casualmente fatti prigionieri jugoslavi
Di questa partita
Si è saputo sempre pochissimo però oggi come oggi un pochino di più le sappiamo
E sappiamo che ad esempio il primo messaggio che parte da i palestinesi
Arriva agli ambienti eversivi della sinistra ce ne parla Oreste Scalzone che era un un leader dell'autonomia
Scalzone dice
Ci arrivò un messaggio dai compagni tedeschi in particolare da un militante conosciuto fin dal settantotto Johannes vai Rick ricercato come componente del movimento due giugno ricordiamoci momento due giugno gruppo meno nodo della della Raf
Si mette in moto un lunga catena di contatti
Lo storico Robert scarsa
Soligo americano storico e giornalista ci racconta in un suo libro forse ingiustamente dimenticato
Che proprio in quel periodo nel periodo del sequestro Moro
Brigatisti e membri di i vertici della Raf si incontravano a Milano
E addirittura i tedeschi avrebbero partecipato a una riunione in cui si decise la sorte di Moro
Probabilmente
Il la il capo dell'alle della Bader Meinhof dell'epoca che si era rifugiata Jugoslavia faceva la spola tra la Jugoslavia e Milano
E arriviamo a un altro protagonista dei servizi segreti che il
L'ammiraglio Martini di cui nel memoriale
Si accenna qua e là si sa che i rapporti fra il generale Maletti e l'ammiraglio Martini non erano dei migliori
Erano due branche diverse molto conto grande competizione fra di loro anche umana
Fatto sta che è uscito di scena ma il generale Maletti però nel settantotto invece l'ammiraglio Martini
Piena funzione e l'ammiraglio Martini
Il nove maggio del settantotto viene mandato immissione in Jugoslavia
Racconta
Alle dodici
Qualcuno mi fermo dietro un muro ero un uomo del servizio segreto militare jugoslavo
Dice mi portarono a Portorose li cominciamo a discutere
Gli jugoslavi attraverso una lettera riservata di Tito
Avevano offerto all'Italia
Questa moneta di scambio questi capi della Bader Meinhof che erano in una loro prigione
E
Se non che il nove maggio all'ora di pranzo arriva la notizia che il corpo l'onorevole Moro è stato ritrovato
A via Caetani e finisce nel nulla questo tentativo rocambolesco molto complicato ma sicuramente reale di e internazionale di trattativa
Questa storia che io ho cercato di ricostruire relativa al settantotto obiettivamente non si potrebbe capire
Senza conoscere il questo precedente del settantacinque che troviamo nel memoriale
E a questo punto è evidente che non fu un'iniziativa estemporanea degli jugoslavi di Tito ma era nel solco di una collaborazione diciamo in chiave antiterrorismo che veniva da molto tempo grazie
Grazie
L'intervento come si vede sempre documentatissimo e anche certo quanto certo senso assolutamente
Ricostruttivo rispetto a una caso dire un filo rosso che attraversa le commissioni di inchiesta del parlamento italiano della pubblicistica dei libri delle inchieste giudiziarie e che sempre coerentemente quando non c'è stato appunto un approccio diciamo
Attesi
Di fatto portava sia il caso Moro come l'ultima Commissione Moro due sia tutte le vicende compresa appunto la citazione ricostruzione fatta dal memoriale di Maletti ha una dimensione internazionale ma non soltanto il brigatismo in quanto tale ma proprio del dell'Italia come scacchiera della geopolitica della guerra fredda mondiale
Questo ha smentire una lettura in d'oggi una dei fenomeni terroristici italiani
E penso che appunto le ricostruzioni le congiunzioni
Accenna adesso da affresco vigneti
Ma soprattutto evidenziate dai lavori della con particolare della Commissione Moro due
E della Commissione impedì Anna di cui ho fatto parte dove molte di queste tracce sono state già emersa in un certo senso la Moro due la prosecuzione della Imperial come cioè uno come lavoro d'inchiesta
Rende questo memoriale in realtà
Al di là dell'umiltà anche del suo fu estensore
Molto importante un'ulteriore
Tassello di quel mosaico che ancora rimane oscuro nella sua interezza ma che in realtà ha comunque dei profili abbastanza definiti ormai lascia ora la parola alla collega
Playa Nardelli piccoli proprio per perché ci unisce questa passione lei maniera ovviamente
Magistrale anche per per una questione di
Anzianità di legislatura non altro
Esatto
E e quindi ci tenevo perché fosse lei a fare insomma la a partecipare a questo a questo incontro a commentare questo memoriale e
E anche perché penso che in su questi temi il dialogo approccio dialogico sia fondamentale prego
Grazie Federico io naturalmente non ho conosciuto
Gianni Maletti
Ho vissuto però gli anni settanta con consapevolezza e quindi
Il quadro che questo memoriale ma il quadro che la vita di Maletti
Riporta è un quadro che conosco
E e devo dire che questo libro mi colpisce mi colpisce per un elemento soprattutto per l'assoluta asetticità del testo
Che addirittura impressionante
E una settici età ovviamente evoluta che va rispettata
Come con una precisa scelta ovviamente dell'autore del memoriale
Ma che può essere un tratto caratteriale probabilmente lo era può essere il risultato di una vicenda sofferta in quarant'anni di peripezie e di problemi giudiziari evidentemente lasciano il segno un segno pesante
Però
E anche indicativa di un modo di pensare e di una coerenza di pensare
Che poi trovo confermata in moltissimi elementi che sono presenti in questo libro
Perché non c'è
Un accenno se non brevissimo e che ti colpisce proprio per l'ha spedita per
Per la sinteticità alla sua vita affettiva familiare
Del padre
Chi è la figura sicuramente più importante che rimane come punto di riferimento per tutta la sua vita e lo vediamo via via in maniera indiretta nelle cose che dice
Si limita a dire a proposito della sua morte
Accompagnato fino alla stazione Centrale di Milano dalla mia famiglia in una tarda è calda sera di oscuramento fa riferimento al padre mio padre mi parve già lontano da noi come in una dimensione diversa annui non rivelata
Dal finestrino ci sorrise salutò con la mano
O il treno si mosse silenzioso allontanandosi nel buio fu l'ultima mia visione di mio padre vivente quasi esattamente cinque mesi dopo sarebbe caduto in combattimento nel deserto egiziano
è un'unica traccia
Di di questo rapporto che evidentemente
Era un rapporto è stato un rapporto fondamentale nella sua vita ma un altro rapporto fondamentale quello con sua moglie
Dice
Racconta di questo incontro di questa bella figliola Brunati mi aveva sottratto ulteriori figuracce invitandomi ad ascoltare Mozart
Da un disco di recente regalatole si chiamava Rosanna figlia del conte Paolo Pignatti Morano di costose col fervore dei vent'anni me ne innamorai subito mi sorprese lusinghe o ai mezzi a mente che sono Rosanna ricambia se i miei sentimenti
Quando alcuni mesi dopo partite in un'altra zona di guerra eravamo già legati l'uno all'altra da una tacita promessa che doveva poi essere mantenuta col nostro matrimonio al mio ritorno dalla prigionia
Avvenne così che da una pessima figura Bridge scaturì come una bella trama dalle pagine di un romanzo un'unione destinata a durare quasi sessant'anni
Felicemente superando i numerosi trabocchetti che la vita si dilettò a seminare sulla nostra vita
è un libro che racconta
Una vita lunghissima
Due
Una vita chi è fatta di comandi militari
Si tratta soprattutto di vita militare
è fatta ovviamente di una vita familiare
Che però vedete come trattenuta no
Dei figli
Lui ha un figlio c'è una vicenda molto dolorosa del suo ultimo figlio che
Nasce con gravi problemi e che muore a dieci anni
E anche da questo punto di vista
Dice il mio terzo figlio quando racconta che la sua famigliola accompagna in un viaggio di
Naturalmente di addestramento militare negli Stati Uniti molto importante i due figli più grandi vanno con lui il terzo è in una clinica
Perché naturalmente non può partecipare alla vita familiare
Quindi perché vi racconto questo perché perché si è all'interno del libro sono le uniche parentesi in cui c'è un un'apertura su questo sulla sua vita personale
Non c'è politica
Ce n'è pochissima
E questa è un'altra cosa stranissima straordinaria
C'è una nota
Impressionante che dice
Mai di politica
Sta parlando della scuola militare sta parlando dell'addestramento militare mai di politica
E questo non per timore di rivelare sbadatamente eventuale disaccordo con regine senza dubbio non per ascoltarne i meriti ma per il semplice fatto che in quegli anni e per la mia generazione la politica non interessava la facevano altri non noi
La politica non entrava se non in modo occasionale nei nostri pensieri nei nostri discorsi ne eravamo come immunizzarsi un po'per abitudine un po'per ignoranza e questo distacco ci stava bene e non ne soffrivano
E questo torna
Torna in un uomo che attraversa un periodo di storia incredibile
I fatti le vicende di Tambroni le vicende di Genova sono raccontate in dieci righe
Dieci non di più
E non perché evidentemente Maletti queste cose non le sente non e non è viva ma ci serve per capire il peso dell'importanza
Che da alle corse allora se io devo dire in questo libro che mi impressiona si chiama il memoriale Louis chiami memoriale decide di chiamare il memoriale
Concetta è lui che decide di chiamarlo memoriale
Però a luglio
Perché uno pensa memoriale pensa
Ecco perché noi diremmo un libro di memorie no un memoriale ha un che di di a unico
Molto più significativo molto più pesante
Questo memoriale che cosa c'è
C'è la sua vita militari
Cioè quello che è il filo rosso
Ve l'ha detto prima Concetta Argiolas leggendo il libro ancora più impressionante l'impatto che uno ha perché leggendo il libro una cosa fondamentale quella che determina l'orgoglio della sua vita e l'essere stato militari Stresa essere stato un bravo militare aver fatto di parte di una famiglia di militari il Mali importante non era lui era il padre era Pietro Maletti che muore nel mille novecentoquaranta
A Sidi el Barrani
Ho naturalmente Medaglia d'Oro due medaglie d'argento atti di encomio e che evidentemente resta il punto di riferimento ma addirittura i nonni il nonno è un militare
Una notte fa una carriera
Partendo da livelli molto più bassi
E che però naturalmente segna la vita della famiglia l'assegna a tal punto che il padre fa la carriera militare ottiene grandi risultati Cluj
Naturalmente decide decide prestissimo di di di fare la carriera militare dice il primo ottobre mille noi centotrentotto è maturo il ventuno
Quindi aveva diciassette anni
Mi dice quando mi presentai a Palazzo Ducale parla di Modena naturalmente quindi del dell'inizio della suo percorso
Per iniziare sede dell'Istituto per iniziare di miei veri studi militari la mia vera e tanto attesa carriera delle armi la carriera delle armi ecco a carina delle armi è il
Lo snodo centrale del del memoriale delle sue memorie e e alla fine lui dice
Ho portato nei gradi inferiori e quelli di in quelli di generali colori e talvolta anche la bandiera dei seguenti reggimenti successione cronologica dal mille novecentoquaranta al mille novecentosettanta
L'ottavo Fanteria Kunio il quarantasettesimo quarantaseiesimo Fanteria Reggio il sesto Fanteria Aosta il duecentotrentacinquesimo fanteria Piceno il terzo addestramento Klout eh o terzo Car il centocinquantasettesimo Fanteria Liguria il ventiduesimo
Fanteria Cremona
è impressionante
è impressionante perché
Perché quest'uomo che evidentemente noi conosciamo soprattutto per quello che accade
Per quello che accade a piazza Fontana
E per i quarant'anni in cui Luigi idea Johannesburg complice evidentemente
Il suo rapporto con i servizi israeliani che gli facilitano il la fuoruscita il passaggio in nel Sudafrica dell'apartheid fra l'altro
Sono quarant'anni in cui Louis fra l'altro da moltissime interviste ci sono moltissimi
Giornalistiche lo sei intorno lui risponde
La dottoressa Giò la sorella detto risponde puntualmente risponde garbatamente non dice
Non dice non dice come non dice in questo libro
E non dice perché per una scelta ovviamente
In cui il libero
Dovrebbe essere dovrebbe essere a espiare sapete quelle delle soluzioni a chiave di una serie di
Di problemi di temi e la chiave qual è evidentemente in un memoriale di questo genere per lui
Pensa che il compito di un soldato sia quello comunque di servire lo Stato
Nel suo modo nel modo che lui pensa sia giusto ma evidentemente questa è la chiave di lettura che noi possiamo dare di un memoriale di questo tipo no
Poi poi ci sono una serie di di notazioni
Una serie di notazioni secondo me interessanti perché perché anche la scelta di affidare il suo memoriale
A una figura come quella di Concetta Argiolas che molti di voi conoscono e che stimano
Per la sua assoluta correttezza per il suo rigore fa parte di questo stesso schema
Lui non ha lasciato in memoria memoriale a uno storico buon giornalista
L'ha lasciato a una persona che si occupa in maniera straordinariamente professionale con assoluta appunto serietà e correttezza di archivi
Voglio solo ricordare che nel settantaquattro con Andreotti presidente del Consiglio sono Andreotti
E ma letti
Che procedono alla distruzione di centoventotto mila dossier del sindaco
Quasi assegnare
Una cesura fra un prima e un dopo
Quindi con una consapevolezza di che cosa gli archivi rappresenta no
E e voglio solo ancora dire
A Federico
Naturalmente al dottor vignette che questo discorso degli archivi per il Novecento è un discorso secondo me su cui dobbiamo porre molta attenzione
Perché anche questa liberalizzazione no delle fonti
Sta procurando molti problemi
Non per la liberalizzazione delle fonti ovviamente ma per lo stato di conservazione di queste fonti e perché noi rischiamo di perdere
Conforme di digitalizzazione molto diverso e molto frammentate tra le pubbliche amministrazioni fra fonti personali eccetera rischiamo davvero di perdere una lettura complessiva del Novecento
Quindi credo che fra un po'dovremmo veramente creare o preparare un progetto per una storia del Novecento che ci aiuti a coordinare queste fonti a metterle a disposizione degli studiosi a riordinare i LEA salvaguardarle alla stessa maniera
Perché i rischi ci sono e sono molto forti e molto pesanti
Ora
Io spero che
Giuseppe Parlato
Faccia a luglio una parte che a me sembra molto importante che io vi ho solo accennato
Cioè questo rapporto di Maletti con la politica
Perché capite bene anche voi che questo è un elemento estremamente significativo
In questo memoriale che di politica non parla
Se non
Per piccoli cenni
Per spunti che di tanto in tanto emergono per qualcosa che capiamo naturalmente
Sappiamo tutto perché tutto si è detto sui due Sid su su Miceli e Suma letti su chi stava comici eletti stava comma letti chi faceva la politica filo araba e chi la filo israeliana
Ma sono come uno sfondo
Di cui Maletti non dà conto
Che non considerate considera dato poco significativo
Ecco
Io credo che noi abbiamo imparato Concetta lavorando sulle biblioteche sugli archivi che nelle biblioteche negli archivi nelle cose che si scrivono conta quello che c'è e conta moltissimo anche quello che non c'è
In questo memoriale secondo me quello che non c'è conta moltissimo
Per capire che cosa sono stati quegli anni che cosa sono stati che cosa è stato il Cid quali sono i problemi che ci sono ancora che sono aperti nonostante apparentemente non sappiamo moltissimo ormai di quel periodo
Ma che cosa non ha funzionato
Che cosa è mancato
In questo rapporto che evidentemente ha un rapporto che in una vita democratica in un Paese democratico imprescindibile almeno dal mio punto di vista mi fermo qui
Prima
Ringrazio tanto Flavia per la sua sempre esposizione molto diciamo formale ed equilibrata peraltro tipica della cultura di provenienza
Prima di passare la parola professore amico parlato io vorrei cogliere poi riferimento che faceva frane Nardelli
Ricollegandomi anche quello che ha detto Argiolas all'inizio
E di e quello che è emerso anche l'intervento di niente cioè di quest'uomo che prima di tutto è stato militare militare quindi un soldato quindi una
Un rappresentante interprete della dell'identità nazionale intesa in senso anche alto disciplinato leggiamo nelle pagine sia della curatela sia della proprio del memoriale questa sua quasi ossessiva applicazione della disciplina della preparazione dei suoi uomini della correttezza dei suoi uomini della del rapporto empatico con con con diciamo quelli che erano i suoi di volta in volta i suoi reparti e anche dell'apporto sicuramente gerarchico che ci doveva essere tra tra superiore è sottoposto ma anche di aiuto sostegno ai suoi sottoposti ecco
E rispetto a quello che diceva Nardelli
Su quanto nun c'è scritto tra le righe del memoriale io vi vorrei leggere queste questa breve frase lasciando parlare male tutti e lasciandolo parlare attraverso le parole del presidente Pellegrino che ricordo essere essere un stato un grande presidente Commissione inchiesta seppure no non ero d'accordo non siamo d'accordo molte personalmente dico con molte delle sue diciamo letture però sempre stato un grande presidente istituzionale della commissione stragi che forse saranno le commissioni che a meglio lavorato
E beh lui dice nel prolusione alla famosa famigerata audizione
E a Maletti che viene avviene citava di Rieti che avviene in Sudafrica dove proprio vicino i deputati che vanno i senatori vanno in Sudafrica anche intervistarla o dirlo
Nel mille novecentottanta questo è Pellegrino che parlano Maletti
Per rilasciare un'intervista al quotidiano Paese Sera se non sbaglio sia pure parlando dell'ammiraglio Kassar dei sembra che in qualche modo parli di se stesso perché sottolinea che chi ha responsabilità nel settore dello spionaggio del controspionaggio
Spesso può trovarsi nell'angoscioso dilemma tra l'osservanza formale della norma e il tenere invece un comportamento diverso che però ritiene funzionale all'interesse superiore di sicurezza della nazione
Ecco se ove questa è la migliore definizione che si possa dare di Maletti data da un Presidente Commissione inchiesta che Paolo in Cal sarà con le sue domande su quei molti gli aspetti citati sia dei vigneti sia da da Nardelli poi sentiremo anche parlato che però fa capire gli affetti la l'approccio che non è solo il suo poi ho avuto piacere anche di collaborare con con Inzerilli è stato capo di Gladio assolto voi battute tutti i processi con quindi questa mentalità che si ritrova spesso anche nella di libri degli ex HT dei servizi Martini nel nell'esperienza del citata di vigneti quando tenta l'estremo sa salvataggio di di Moro
Mio nome cognome codice Ulisse mi sembra è dovuto anche a raccontarlo in audizione segretata in Commissione impedì Anna dice lo stallo stesso approccio cioè dice noi facevamo cose che spesso non dovevamo dovevamo non metteremmo a sintetizzare lui usava questo per me all'interno dei dei rapporti perché ovviamente non tutto poteva essere raccontato
Ma io e passo davvero la parola ha parlato prima poi di di fare le conclusioni
Voglio ricordare e omaggiare ed è qui presente in sala il figlio un altro diciamo un altro vicenda molto non tragica vicenda che è stata citata appunto da tutti quelli che mi hanno preceduto in particolare vigneti
Che è quella la vicenda di Argo sedici di cui parla anche Maletti nel nel memoriale e e citando proprio questa persona come oltre che suo sottoposto ma anche come suo amico e sorpassando riferimento ovviamente
Al caso dell'abbattimento delle no l'abbattimento scusate un lapsus della
Della diciamo dell'incidente aereo
Dell'Argo sedici
Che ha visto tra gli altri appunto la scomparsa del colonnello pilota all'Aeronautica militare a Nano Borro saluto il figlio che qui e che da anni si batte
Perché una volta riconosciuta la causa di servizio possedesse riconosciuta case del disonorata la memoria del padre
Il ventidue marzo che il giorno della in cui si omaggiano ricaduti servizio dei dei servizi e e questo non può avvenire per una follia burocratica tipicamente italiana di una legge per cui né bisogna fare domanda entro dieci anni perché altrimenti cade in prescrizione come se la morte di un proprio genitore per causa di servizio possano andare
O il dolore possano andare in prescrizione qui noi sosteniamo penso trasversalmente la possibilità che questa legge venga cambiata che ci possa essere questo riconoscimento in un certo senso è anche un modo visto che lo viene fatto anche nel libro ma noi lo stiamo seguendo tempo anche per omaggiare
Omaggiare appunto la la sua memoria che la memoria di un caduto il servizio in una vicenda ancora
Sì chiarita dalla dalla magistratura ma non chiarita nell'ambito del contesto storico io passo ora la parola professor parlavo con il suo e l'ho più preciso
E appunto il suo approccio storico rispettato un po'troppo da me e mi pare sia amica Flavia sia tempo
Ma allora io
Concordo con quello che è stato già detto
Nella individuazione
Di questo personaggio
Interessante come il libro
Un personaggio da cui uno si aspetta qualcosa di più probabilmente nel testo ma che ovviamente questo testo ha detto fra le righe
E comunque io mi occuperò soprattutto di cercare di capire
Il rapporto è stato già sollevato più volte
Del militare
Con la politica con la politica qui c'è poca politica confermo anzi a politica non c'è
Ma questo gesto significativo abbiamo detto che a diciassette anni entra in Accademia
Si parla di nessun indottrinamento politico
Il che è vero
Però non sempre
Perché l'esercito italiano
La polizia la prima politicizzazione l'aveva già conosciuta fiume
Quando c'erano degli obblighi Henze vere e delle obbedienza e inopportune
Fiume fu una ribellione
E coloro i quali furono protagonisti di Fiume reparti interi dell'esercito non ebbero
Se non marginali e formali
Conseguenze disciplinare
Anche la marcia su Roma in qualche modo fu un elemento dove l'elemento militare con quando a a confrontarsi con la politica
Maletti nasce nel mille novecentoventuno pochi mesi dopo è stato ricordato l'attentato del Diana
Ecco forse l'unico elemento attentato anarchico di cui non non molto si parla ma chiede un contributo direi determinante poi all'avvento del fascismo al potere
Se c'è un filo conduttore esile attenzione molto esile e il suo anticomunismo questo sicuramente sì
Un anticomunismo conservatore se dovessi definirlo in termini di ideologia politica ma
Voglio precisare che qui ideologia politica c'entra poco e quindi anche queste definizioni lasciano un po'il tempo che trovano aveva un punto fermo il giovane ma lei chiederà la monarchia
Adesso lasciando perdere l'Arx la vexata quaestio sul giuramento
Sull'iscrizione al partito fascista da parte degli ufficiali da tre
Perché ci porterebbe lontano
Qui c'è una visione totalmente monarchica
Ma monarchica non perché lui non sia repubblicano
Ma perché la monarchia e l'istituzione del momento
Ed essendo stato abituato a essere servitore dello Stato
L'UE sotto la monarchia euro e sotto la Repubblica
è vero che l'unico le uniche lezioni di cui parla sono quelle del due giugno
Dicendo che in qualche modo ma in maniera molto leggera anche qui un pochino di dispiaceva ma un pochino non tanto di più
E ma i moniti sono le uniche lezioni di cui parla non ci sono accenni all'elezione del quarantotto che sono state uno spartiacque nella storia d'Italia e che sono state anche molto combattute
Tra l'altro da quei comunisti che che male ti sicuramente non amava
Sicuramente ci più irredimibile soli Mussolini citato un paio di volte soltanto
Ed è significativo che
Anche perché la la memoria qui ragione ha ragione sia Concetta violasse che fra Vienna delle hanno ragione che il il la figura del padre sovrasta padre Medaglia d'Oro padre importante
Militare severo da cui lui evidentemente eredità anche questa severità
I primi accenni a qualche sfiducia nei confronti del regime anche questi estremamente cauti più che cauti labili sono del quarantatré l'impressione che mi sono fatto e che come molti monarchici e molti nazionalisti parlo di quelli
Degli anni dell'immediato primo dopoguerra
Ugo
Consideravano il fascismo qualcosa di poco elegante sostanzialmente
Cioè il fascismo e rompo quello dei parvenu dico che con le scarpe sporche stanno nel salotto buono
Quindi un po'plebeo un po'così rozzo mentre invece la tradizione monarchica è un'altra cosa
Ma non trae però conseguenze dalla guerra la sua guerra e sì possiamo dirlo un disastro la fa all'ultimo momento in Sicilia
Giusto il tempo poi di essere
Catturato dagli anglo americani e a una performances anche divertente in bicicletta no quando cerca di
Perché era un reparto di arditi che proprio esattamente non erano quelli della prima guerra mondiale questi nella seconda e si sfascia abbastanza rapidamente lui viene preso prigioniero
E anche lì c'è un fatto strano che mi ha colpito molto
In prigionia in in Algeria riceve la visita a lui non solo tutto il il reparto di prigionieri
Riceve la visita del generale Castellano
Quello che ha firmato l'armistizio a Cassibile
E qual è in un po'goffamente e loro lo descrive abbastanza bene un po'impacciato
Chiede ai soldati di collaborare con l'esercito americano
E lui dice ma
L'ha detta proprio male adesso traduco in maniera molto così molto più rapida si gira pagina e dice io aderii
Alla richiesta del generale Castellano
Ma non c'è una motivazione ellissi divise la divisione tra cooperatori non cooperatori come ben sapete dopo
L'armistizio dell'Italia era una questione politica
C'erano quelli che si consideravano
Più vicini logicamente alla monarchia
Che erano la maggioranza
Che accettarono di fare i cooperatori ci fu un piccolo nucleo del dieci per cento forse anche meno di non cooperatori che andarono
Ad avere una situazione di internamento molto più severa
E soprattutto molto più lunga
Quindi Luís aderito ma non ci sono motivazioni di questa adesione e io sono convinto che l'UE ha aderito perché il governo ufficiale era quello del sud
Era la continuazione del Regno d'Italia
E quindi a prescindere da ogni altra motivazione ideologica o emotiva per lui questo era sufficiente
Ho detto non ci sono notizie sulle elezioni successive
C'è però ecco prima delle elezioni però c'è un altro elemento che mi ha colpito particolarmente la caduta di Mussolini
Siamo nel quarantatré Louie in prigionia
E
Non l'ho vista per essere preso prigioniero non è ancora in prigionia
E dopo aver detto non aver fatto certo gli elogi di Mussolini qui ha ragione
Concetta Argiolas non c'è la camicia nera in qualche cassetto del del suo appartamento
O dei suoi armadi
Però quando parla di Mussolini che caduto dice semplicemente una cosa
Parla di un vuoto che avremmo dinanzi e anche questo non vi fu esultanza né aperto rincrescimento Comini ospiti sentivo che la cosa era da tempo diventata inevitabile e ora un gran vuoto ci si apriva davanti ora un antifascista non dice che caduto Mussolini si è aperto un vuoto perché lo vede come una un fenomeno di speranza fenomeno positivo
Qui non c'è c'è una inevitabilità da un lato ma al di là delle navi inevitabilità c'è il vuoto cioè non sappiamo cosa succederà
Dopo la guerra è stato già ricordato entra a collaborare collabora continua a collaborare anzi con gli Stati Uniti
Ma mantiene l'estremità della politica c'è un certo punto in in una delle caserme italiane prima di andare negli Stati Uniti
Nel quarantotto
Si trova Q trova un gruppo di soldati che intonano Bandiera rossa
A cosa
Ma lo secca non da un punto di vista politico
Lo secca perché è uno stile che non ci che non ci deve essere
E li convince non so quanto fossero ideologizzati questi soldati ma si fanno convincere con questa motivazione che se ognuno di loro dovesse cantare un inno
Che gli appartiene ideologicamente sarebbe una gran confusione la caserma
Che voglio dire e una spiegazione ma fa sempre parte di questo discorso di continuità di una mentalità che considera la politica un elemento estraneo
Alla funzione del militare
Al quale poi si aggiunge la funzione del servitore dello Stato nei servizi
Che ovviamente in qualche modo rende ancora più consapevole questa questa certezza
Nel periodo successivo un'altra cosa che mi ha colpito molto e la faccenda dei colonnelli greci
Anche perché il racconto che fa ma letti
Beh insomma è un è un racconto che come dire
Attende il giudizio in qualche modo del suo stato
Quando lui
In forma ai primi del sessantacinque
Segnala i servizi che c'è un movimento
Dicono nel di possibili militari ufficiali golpisti in Grecia
Prego
No di Ray due anni prima
Due anni prima
Nel sessantasette primo aprile sessantasette c'è il colpo di Stato e questo è del sessantacinque
E facendo anche i nomi dei due protagonisti e cioè Pata corso e Papadopoulos quelli che poi fece nel golpe due anni dopo quindi l'informazione era assolutamente precisa non era una cosa vale
E c'è la sua spiegazione
La tragica esperienza della guerra civile in Grecia quella
Scatenata dei comunisti
E che ovviamente l'Unione Sovietica non poté appoggiare perché vincoli di alta valevano per tutti
E il pericolo che si ripetesse uno scenario analogo incoraggiava a prendere le necessarie misure preventive
Non c'è un discorso ideologico
C'è un discorso di sicurezza dello Stato
Tra l'altro aggiunge anche che c'era anche un ben più pericoloso vice Maletti piano approntato da ufficiali simpatizzanti di sinistra
E mirante instaurare in Grecia un regime di democrazia popolare
E quando dice sì le forze armate hanno preso una posizione eversiva facciano colpo di Stato no
Precisa
Tiene a precisare tuttavia non è da concludere che disco che discordi
Nei gradi medi per le cause suddetti delle forze armate fossero profondamente imbevute di spirito di parte
Si trattava di una istituzione pur sempre rispettate rispettabile orgogliosa di una tradizione di servizio al Paese in pace e in guerra queste motivazioni poi hanno indotto qualcuno
A sostenere che lui fosse
Vicino ai colonnelli greci accusandolo mentre c'erano anche di questo oltre che di tutto il resto
Lui spiega che questo golpe nasce da una forte conoscenza coscienza nazionale religiosa sulla quale la Chiesa ortodossa autocefala esercitava ormai una millenaria influenza
Ora questo è un episodio significativo a mio avviso per identificare bene nei suoi connotati almeno io così lo l'ho letto
Il suo atteggiamento nei confronti della politica
C'è un anticomunismo di fondo che lo guida lo guida ma non è così determinante ho sentito molto interesse il il la relazione del dottor vigneti sulla Jugoslavia
E tra l'altro lui comincia a occuparsi di Jugoslavia nel cinquantaquattro cinquantacinque dopo
Che Trieste tornata Alitalia
Ma se voi cercate un accenno alle foibe o all'esodo o alla questione orientale con tutto quello che questo determinato che non l'ho provata
Nemmeno quando riceve l'onorificenza di Tito devo dire
Perché perché e un problema nella sua vita le emozioni le sensazioni
Trasporti trasferisco in campo politico quello che vinceva Flavia sul piano sul piano personale credo che questo poi si anche in qualche modo una conferma
Non esistono
Esiste l'obbedienza allo Stato
Certo l'obbedienza allo stato è una cosa complicata
Perché quando a un certo punto sei nei servizi e che a un certo punto lo Stato ha bisogno che tu vada in galera per coprire certe cose va in galera
Purtroppo purtroppo non non ci sono alternative perché lì non puoi dire comperare l'autonomia e dire no allora io dico la mia per lui non ha detto che Giannettini
Era una fonte e l'ha fatto non perché fosse d'accordo con Giannettini ma l'ha fatto perché bisognava evitare che in questa notizia venisse fuori Ardis d'Oro dello Stato
E per lo stesso motivo a un certo punto gli hanno dato anche quaranta anni di galera a questo punto per fortuna non li ha fatti ecco però la logica è un po'la logica è un po'questa logica
Parlando al telefono con la dottoressa Argiolas l'altro giorno ho detto che notavo nella memoriale
Di di Maletti una certa ingenuità poi mi sono corretto ci siamo corretti perché anche lei ha detto la stessa cosa
Una scarsa malizia ecco mettiamola così no
Un po'come se una persona che ha forti OutKast avuto questo tipo di formazione
Senta vedere le montagne che ci sono vicino e i pericoli che le le vette possono determinare cioè i problemi
Soprattutto di carattere politico
E
Ormai son passati diversi anni dalla fine della guerra
Della seconda guerra mondiale ma scrivere che Pantelleria e caduta inspiegabilmente e senza resistenza ecco su quelle inspiegabilmente probabilmente qualche notizia nel frattempo l'abbiamo anche avuto sul perché Pantelleria non ha resistito che poi è diventata tra l'altro la piazza forte il punto di riferimento degli angloamericani
E quindi c'è questa questa lettura del presente che una lettura molto controllata intanto perché io sono convinto che lui problemi rivedesse
Ma era sicuramente formato organizzato montato diciamo così per non dare importanza
Agli aspetti della della politica e voi capite bene che un personaggio del genere che finisce negli anni di piombo dove tutto è politica negli anni Settanta dove tutti anche i servizi in qualche modo sono stati politica
E si trovava probabilmente non attrezzato
Ha un compito del genere
E ha rischiato di essere frantumato in realtà lo è stato
La Brunet Giannettini ma lo stesso Miceli erano sicuramente i più attrezzati da questo punto di vista il che non vuol dire che essere più attrezzati significa essere migliori attenzione anzi in questi casi forse forse non è proprio così
Ci sono delle noi novità anch'io ho trovato una novità che mi interessa direttamente che non conoscevo
Non sarà una pepita d'oro sarà forse un un centesimo di di di di armonizzato però
Non sapevo che per esempio Micelli avesse finanzino anziana tu qui dice di tasca sua non lo so
Il movimento sociale italiano nelle elezioni del settantadue io sapevo che c'erano per le messi dei finanziamenti americani gli unici in tutta la sua storia ma non sapevo che Miceni fosse anche Luís della partita
Non di quella partita ma insomma che avesse anche lui contribuito poi insomma stato ringraziato nel momento in cui è diventato anche deputato del Movimento sociale dopo la fine della sua esperienza
Diciamo di di uomo di servizi il già non torno sulla penetrazione delle Brigate Al sulla possibile penetrazione delle Brigate Rosse in Jugoslavia
Però interessante lo volesse sottolineare il riferimento alla Cecoslovacchia di cui sappiamo sappiamo benissimo che in Cecoslovacchia i capi
Adda Moranino in poi sono scappati a Praga per sfuggire
Alle sentenze italiane e così come anche molti terroristi
Hanno fatto la stessa cosa
Non solo però dice mi male ma letti era un rifugio dell'eversione di sinistra ma attraverso la Cecoslovacchia partivano armi per l'Irlanda l'Angola e il Medioriente
Ecco anche questo è un elemento sicuramente interessante ecco quindi io credo che questa lettura sia molto utile
Non tanto per andare a scoprire se male che aveva ragione se avevano ragione gli altri da quello che qui appare sicuramente lui aveva ragione da un punto di vista molto specifico
Che lui non ha mai voluto venir meno al suo obbligo di riservatezza nei confronti dello Stato e anche in questo questo libro lo dimostra
Avrebbe avuto avrebbe voluto avrebbe potuto dire tutto quel che sapeva ho seguito ripeto con molto interesse in quello che ha detto vigneti ma perché non l'ha scritto Maletti su questo memoriale anche solo un accenno lui da furetto di di di di archivi riuscito a trovare i punti di riferimento e e e ci ha fatto una bella spiegazione cosa costava
Al generale Maletti di introdurre un paio di notazioni su queste lo glielo impediva questa sua formazione che una formazione che ha avuto da quando aveva diciassette anni
Che l'obbligava a non provare emozioni particolarmente rilevanti dal punto di vista personale che lo invitava che lo obbligava a non avere emozioni di nessun tipo a livello politico
Certo quando torna dalla
Seconda guerra mondiale e e e vede il nuovo esercito repubblicano non può esimersi dal dire che erano Sacchi
Ma siamo solo a quel livello lì
E lascia Texa
C'è e come i fascisti non avevano stive però siamo sempre a livello di punto di di elementi comportamentali non di elementi di carattere di carattere politico questo credo sia l'interesse di questo rito e cioè di come una classe dirigente nata nel mille novecentoventuno
In un momento fortemente politicizzato è riuscita e ed ha vissuto momenti altrettanto e ancor di più politicizzati e riuscito ad evitare la politicizzazione in nome del servizio allo Stato
Io credo che forse non con la stessa freddezza
Forse non con la stessa apatia nei confronti delle questioni politiche oggi questo insegnamento non sarebbe vano perché un minimo di Insiel di servizio di senso dello Stato oggi forse ci vorrebbe e mariti ce ne ha dato un esempio
Ringrazio il professor parlato perché ha completato in maniera diciamo sempre
Diciamo storica ma con una una tesi
Che va a evidenziare ancora una volta un personaggio che alla fine emerge in quello che è nel tratteggio della curatrice cioè di un uomo dello stato che attraversato tempeste anche giudiziarie che ha
Sempre mantenuto una una osservanza alla divisa
I Arisa intesa come diciamo come appartenenza proprio a quasi personificazione della dell'identità nazionale
Lui stesso in conclusione della della audizione famosa lezione sudafricana
Dirà e poi comunque lo dice anche il libro troviamo più volte il motivo per cui io poi alla fine nonostante
Cioè anche potuto rifiutare accetta sulla domanda di un senatore la CEO accettato un motivo e lo posso dire patriottico non è più di moda questo termine cioè di contribuire a conoscere la verità attraverso molte fumisterie che erano state fatta attorno alcuni episodi dei quali forse io o più chiaramente conoscenza ecco
Su questa frase di Maletti riprende un po'diciamo il senso intervento chiuso parlato e cioè e del libro stesso perché alla fine si capisce che maneggia è un personaggio di uno spessore ulteriore
Rispetto sicuramente alle ricostruzioni e alle strumentalizzazioni giornalistiche e ha e le vicende giudiziarie
E che
Molto spesso anche in questo bel memoriale accenna ma non svela e lo fa per un obbligo diciamo di osservanza quelli che erano i suoi con una volta si chiamavano doveri d'ufficio interpretati anche come appartenenza alla a diciamo alla tutela e alla sicurezza al dovere della tutela della sicurezza del della sicurezza nazionale
Quindi questo che cosa ci porta in conclusione a sostenere come diceva anche Nardelli
Ma io diciamo prendo questa sua offre questo suo stimolo e l'uso in maniera maieutica a favore della mia tesi e cioè che invece proprio per questo che bisogna collazionare tutti i documenti organizzarli si usa sicuramente digitalmente ma divulgarlo lì e farli conoscere perché la sicurezza nazionale
Viene tutelata da chi è deputato a farlo e quindi i documenti veramente sensibili non stanno nelle Commissioni d'inchiesta ma nelle Commissioni di inchiesta non è più accettabile che ci siano documenti che contribuiscono alla ricostruzione storica
E che invece vengano trattati come documenti sensibili per la sicurezza nazionale e questo purtroppo perché ancora in Italia e concludo con questa riflessione
E della riflessione pensate un po'che non fa il presidente Pellegrino in apertura di della famosa audizione
Grande paese una grande nazione di davvero il coraggio di ricostruire una storia e una lettura della storia nazionale che non sia di parte che sia completa il più possibile documentata proprio per trovare in essa la grave la propria grandezza vi ringrazio tutti per la lavatrice
Ringrazio ovviamente
Cioè for solo forse dopo questa possibilità
La casa editrice Mursia ricordo che in particolare nelle sedi centrali Feltrinelli Galleria Sordi piazza Argentina potete trovare già Adelio Maletti memoriale non solo Piazza Fontana curata da Concetta Argiolas abusare ancora un applauso grazie ancora