Colloquio sulle migrazioni. Con i rifugiati ai crocevia della Storia

Buonasera a tutti
Tutti voi che siete presente intervenuti questo colloquio in occasione della Giornata del rifugiato due mila ventidue del Centro Astalli
Saluto anche tutti coloro che ci seguono on line
Saluto la professoressa Nadia Urbinati un grazie sincero per essere qui con voi ad offrire civile sulla riflessione
Un saluto grazie a monsignor per Gallagher
In questa congiuntura internazionale così delicata ha trovato il tempo di essere con grazie a Marco Tarquinio direttore di Avvenire quotidiano che danni si occupa con solerzia e coraggio dei temi inerenti ad una gestione piuma delle migrazioni grazie di essere qui commenta moderare cioè questo incontro
Con i rifugiati ai crocevia della storia
Abbiamo voluto dare questo è tutto alla giornata di quest'anno
Sottolineare come milioni di persone in fuga a cavallo dei confini ci dicono che proprio siamo di fronte al snodi centrali per il futuro di tutti
Pensiamo ai confini dell'Ucraina attraversati da milioni di persone
Non è solo la guerra il problema ma la sostenibilità energetica quell'alimentare le democrazie queste questioni forse non solo non solo la conseguenza del conflitto
Ma forse ne sono una causare innata
Indice di una disuguaglianza che uccide di una governance globale assente forse sempre piegata da interessi economici in un mondo interconnesso
Dovesse in non si assume la responsabilità degli altri questi altri sono destinati a morire
Lo spostamento forzato di milioni di persone ormai cento milioni dice che l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e un bandito
Le cui dimensioni hanno la forza di un perito assordante che ci dice che occorre imboccare una figlia di fare cassa
Non serve arginare il fenomeno migratorio
Neppure solo confermarlo
Occorre pensarlo ormai come un campanello di allarme dove i rifiuti Clemente coinvolti ben definiti ci dicono che non sono loro ad aver oltrepassato il confine
Non sono loro ad aver oltrepassato ogni limite ma siamo noi tutti ad averlo fatto
Sono forse ad un punto di non ritorno pensiamo solo ai cambiamenti climatici che generano in genere vanno sempre più sfollati
Pensiamo al commercio delle armi che non farà altro che generare morte e disumanità
E poi
Notizie di oggi lo disumanità della procedura di deportazione messe in atto dal governo di Londra solo un altro atto di questa disumanità nei confronti dei migranti
Che ormai interessa molte parti del mondo
L'incontro di questa sera non l'attuale aiutarci a farci stare lì due della storia gioca la sua partita insieme a milioni di donne uomini e bambini
Vittime solo perché desiderano un futuro migliore
In futuro di pace
Guai se questa giornata che celebriamo ogni anno
Non civili facesse sentire il peso della responsabilità che abbiamo
Guai se non ci spronava se a cercare delle soluzioni credibili e percorribile
Allora grazie ancora di essere qui di voler riflettere con noi perché è importante pensare a queste cose per aprirci delle vie per il futuro grazie
Agli relatore che oggi sono qui con noi e ci aiutano in questo percorso
E oggi come e allora come tradizione del Centro-Est Ali sentiremo la voce dei rifugiati alcune persone che ci racconteranno chi sono dove tengo da dove vengono e dove vogliono andare grazie ancora
Devo uno bene ne
Io mi chiamo in USA io stavo male io ero un bambino felice andavo a scuola evitasse
Chiama date Gran Bretagna devono essere salatini sta siviglia catalitica mi chiamo han Jackson era che hanno sono laureato in lingua ungherese diciamo sempre con un solo caso esterno della Repubblica Democratica del Congo
La pace e realizzare processi di inclusione prendendo le nostre comunità in grado di rispondere alla complessità delle sfide globali che questo tempo ci pone
La pace si costruisce il crocevia della storia
Intorno ai valori fondamentali di giustizia solidarietà e uguaglianza
E all'improvviso è morto mio Madrid è un dovuta abbandonare la scuola per andare lavorare cioè c'è stato un colpo di Stato dal ministero mi hanno preso mi hanno inteso come prigioniera due anni Paonessa Catania fatte a a causa della persecuzione Cari azionisti dalla parte intergovernative alla rosse ho perso tutto verso l'Italia iniziò a costruire tutta la vita da zero sono un attore professionista osteggiato l'arte drammatica la scultura avevo iniziato a lavorare
E un giorno comprato una regista che nella proposta di partecipare a un progetto teatrale e cinematografico che denunciava la violenza che facevano i poliziotti alle donne detenute sei ad un certo punto le nevi temi trascinata ne aveva fatta arrivare in Italia è stato molto facile ha inizio ma col tempo imparando lingua italiana ENI ha aiutato ad integrarsi in questa società
Ammesse nuove strutture a scappare dai militari nella mia vita non era più insicuro dagli però costretto abbandonare la mia attività in Mali e ho dovuto andare da un paese vicino in Algeria innanzitutto ho avuto molte difficoltà anche per un panino era un problema qualcuno ha approfittato della mia sensazione in Algeria e mi ha venduto come una strada indiana era peggio che immagini quindi Londra non c'erano altri saltati trasversale il mare
In una sala stata osservatrice indipendente ogni giorno rischiava d'essere trattenuta incarcerata per ogni attività
Minacciavano anche portarlo in via Messina da me attenermi sanno perché non era d'accordo con violenze irregolarità
In un giorno di unitarietà ho dovuto fare una scelta molto difficile per me ora stare rinvio commossa pestato incarcerata per non so quanti anni
Per fuggire continuare la mia lotta e hanno cercato mi hanno minacciato e hanno promesso di uccidermi si vedono correnti della televisione
Poi sono scappato la prima volta arrivato in braccio la caccia a minare spunto non sa per quel motivo sono tornato incombe ne hanno incarcerato mi hanno torturato e alla figlia sono stato ancora fortunato mi ha salvato l'amico del mio padre una persona che ha lavorato con mio padre
E sono arrivato questa volta in Italia Diego grandi cambiamenti ne vieta in Italia è stato l'incontro con il Centro Astalli chili entrata con seconda casa per me è una seconda familia mi sono appassionata all'arte non so come ora non non diventa l'attesa un appassionato di alta in Italia e che un museo aperto ad Ancona da fare cercavo qualcosa chi chi ma il collega con lei e lei dice in Iraq che per cui ho scelto la calligrafia araba come anche un modo di portare la mia cultura Nania arte venne parte invidio richiedere Mietta rapporti a ai i e presentarla in Italia
Diventiamo capaci davvero invocazione deve diventare una città uditive per questo dipende anche dal ciascuno in un da una precisa assunzione di responsabilità personali in questo cammino verso una nuova idea di cittadinanza i rifugiati uscito di un desiderio di pace profondo produzione instancabili guide ai crocevia della storia
Proseguirebbe la mia vita è stata a scappare dalla schiavitù cercando la libertà aspetta un posto
Autorizzando la mia vita sul mare eliminarla civile che a questo oggi da qui netta per i diritti umani per tempo continua rossa caso diretto dell'HCV e più importante della mia vita è stata e e qui a Roma in Italia quando ho avuto l'opportunità di essere colate da da una malattia Draghi e chiedo lo so devo ma anche quando stavo finirà realtà alla festa dove muore durante anche en la mia indica è tassa cerca anche Anna questa è un'altra e l'altro la data in cui ha fatto e fa piazza del midollo in Italia il Cocer il importante della mia vita
Estratto quando sono arrivata e invece no
Non sapevo che potevo chiedere asilo
Devo spiegare la mia situazione
O rimanere con questa paura e tornare a morire in conto adesso continuo la mia vita in Italia e come delle nasce un evento per me creato una famiglia ho trovato un modo continua a fare anche la mia passione altro un po'di cinema
Buon pomeriggio ben trovati sono contento di tornare in quest'aura quest'università insieme agli amici al centro Astalli
Gli amici e le amiche del Centro Astalli
E per un'occasione come questa questa è la giornata in cui
C'è anche la far festa per tutte le storie come quelle a cui abbiamo assistito che ci sono state narrate dalla voce dei protagonisti storie di uomini e donne che riescono a trovare la loro strada
Con con il loro volto col loro nome
Con le loro capacità e i talenti che hanno affinato caro l'umanità
Che sono riconosciuti vengono chiamati per nome
Ma quanti uomini e quante donne cammino nel mondo forzatamente
E non hanno un nome sono solo numeri
Sono solo i fantasmi che vediamo assi è farsi ai bordi
Della nostra parte del mondo la parte emersa del mondo
Non mi donne che si muovono sulla faccia della terra sono un po'come la circolazione del sangue nel corpo umano la società umana vive
è di tale perché gli uomini e donne si muovono si incontrano se potessimo vederlo questo movimento sulla faccia a terra sempre venire nel proprio questo
Ma ci sono dei movimenti dei nomi delle donne che sono come quando ci facciamo una ferita sangue scorra fuori
è un movimento forzato
Il momento doloroso
Uno dei grandi drammi del nostro tempo che non sappiamo riconosciamo per quello che è originato da ferite e quindi magari Arigliano considerarli nemici queste persone che si muovono a raccontarli persino così
E sono parte del mondo delle vittime che la storia che facciamo continuiamo a realizzare drammaticamente purtroppo
Ma c'è anche chi risponde a tutto questo impositivo ricordiamo forse a ogni fatto doloroso e drammatico corrisponde tenacemente ostinatamente un gesto l'amicizia di fraternità di incontro
Non si metrici purtroppo ma costanti che nasce e questa è la speranza
Questo ci dice che nel mondo per a qualcosa che chiamiamo umanità è perché crede che abbiamo provvidenza che arma i cuori del teste le mani
Le persone disarmate
Che non producono vittime non producono
Rifugiati richiedenti asilo ma li riconosco
Ne parliamo oggi con questi due personalità
Monsignor Callaghan poca alla
Segretario per i Rapporti con gli Stati a Santa Sede il ministro degli esteri come diciamo noi giornalisti
Per il per intenderci
E questo in realtà è una una grande esperienza diplomati e oltre che da da uomo di Dio riunire le due cose fa bene ogni tanto anche se viviamo in un mondo in cui sembra che le due cose non vadano necessariamente d'accordo risponde Iddio prendono strade sbagliate usano parole sbagliate
La gli ordinati da politologo importante si spende non solo la ricerca accademica ma anche tanto nella nel dibattito pubblico
Siamo incrociati più volte oggi ci vediamo per la prima volta in persona mi capita sempre così ma è già capitato Consagra Beschi con Gustavo Zagrebelski d'incrociare molte volte la voce qualche volta l'arma
Dialogare molto più spesso di trovarlo proprio qui in un'occasione come questa
Grazie quindi per questa occasione che mi date
Cominceremo con monsignor Callaghan con gli amici al Centro Astalli abbiamo ragionato e cercato di costruire un percorso che abbia
Sopra un filo conduttore saldo
Che Ecomuseo Gallagher col vescovo Paul vorrei partire proprio dal dal movimento delle persone sulla faccia a terra c'è stato detto fate Camillo Ripamonti ricordato la sua introduzione che in questo momento stiamo arrivando percepibili niente ai massimi dei movimenti forzati delle persone che sono costretti
A lasciare la terra dove vivevano a causa a causa di persecuzioni di guerre c'è la guerra d'Ucraina che l'ha reso manifesta tutti quello che accade abbiamo sentito la voce di un giovane uomo comunque viene dal Congo il Congo è stato il teatro della guerra forse più sanguinose in assoluta di quelle
Nella storia remota ma anche la storia recente questo sacro sia iniziato con più di cinque milioni di morti in quel Paese non abbiamo fatto una piega sono eserciti almeno cinque che si trova fronteggiano in quel Paese facciamo finta che sia un Paese in pace
Eppure dentro questo questo vuol dire che ci sono tanti motivi per fare di preoccupazione di persone si muovono perché sono costretta a fare ma dentro questo movimento
Possono essere possono avere saletta chiari segni di speranza discorso e cercavo di fare all'inizio
A lei affidate queste due suggestioni la drammaticità di quello che stiamo sperimentando eccellenza e
L'obbligatorietà la necessità della speranza
Grazie mille e grazie al Centro Astalli per l'invito di stare con voi questo pomeriggio
Come rare celebrare segnalare quest'giornata mondiale dell'effigiato
Io vorrei prima di risponde Clotilde anche che compiaceva ritorno alla alla Gregoriana
Che per me è sempre stato un'altra case qui a Roma sono stato studenti qui per undici anni
E in quattro facoltà diverso e così via conoscevo almeno in quel tempo di abbastanza bene queste comunità di studio dalle Oriana
Vorrei
Anticipare un po'
Segnalare opere trasmettere un po'la mia
Impostazione generale cerchietti di realtà del dei rifugiati
Io credo che i rifugiati in realtà storicamente della storia d'umanità
E una delle fenomeni più comuni più coerente costanti possiamo dire in ogni atto che tu comprendi quasi i primi pagine della vigilia sipario di rifugiati gente che è obbligato di cambiare anch'io sono The scendenti di irlandesi che hanno sono andato sono andati degli anni mille ottocentoquarantaquattro quarantacinque la casa del terribile carestia provocato del fallimento della da delle patate in quell'epoca di che i Länder mangiavano immagino ancora conduce gusto
Però ci sono tanti altri altri fenomeni mia sorella è sposato con una prima generazione polacca i suoi genitori hanno lasciato Bologna
Dopo dopo la seconda guerra mondiale perché non volevano tornare in paese comunista
E così questa mia piccola famiglia vediamo forse no ma però credo che e un po'anomalo che esiste sempre
E così non abbia non è una collina in certo senso fino straordinario quanto chiesto l'ordinario sono lealtà quale che provoca e come si gestisce nostri azione come come sezione
Allora adesso vorrei rispondere un po'più formalmente adatta alle domande
Del direttore
Ovunque vogliamo che il nostro sguardo sembra che ci sia una nuova crisi un nuovo conflitto
Per non parlare poi venuti conflitti protratti che durano ormai da dieci o vent'anni tra cui quello di Siria gli elementi sul Sudan
Come sottolineato da papa Francesco largo e ora è un contro Jean sono domiciliazione
Per questo dal cuore semplice istruzione lavorare la terra creare una famiglia fa crescere la società significa costruire fare da guerra è una meccanica di distruzione
Lei come producono sofferenze indicibili
E conseguenze catastrofiche che obbligano le persone ad abbandonare le proprie case spesso ridotti in Algeria la condizione dei migranti e dei rifugiati non fa altro che esasperare la vulnerabilità ai rischi per la sicurezza e l'attività la persona umana
Quello che si fa con i migranti e criminali
Demenzial evidenziato il Santo Padre so formandosi sul Po ricco tuttavia Angelo che queste persone compiono e sul rischio di non trovare un porto sicuro venendo così arrestati detenuti
L'alto commissario perché in zona su Testori Simoncini senta hanno entrambi sapevate che negli ultimi due anni è stato registrato un numero maggiore di sfollati di persone costretti a sfuggire dalle proprie case
Alla fine del due mila ventuno e il numero di sfollati forzati non mondo esaudito a novanta milioni
Con le querele in Krajina è aumentato il rimanente raggiungendo quota cento milioni
Può sembrare un luogo comune
Ma se non troviamo un modo per costruire una pace giusta e duratura se non sperimentiamo una conversione del cuore
E non diamo testimonianza dell'unitarietà solidarietà che è possibile in Cristo c'è poca speranza
Per il cambiamento radicale che dovremmo vedere
Per porre fine avevo militari in crisi umanitarie conflitti che stanno costringendo un numero crescente di persone fuggire dalle proprie case
Questo è il compito della Chiesa oggi più che mai di fronte alle sofferenze profonde nelle tante divisioni che documenta stabilendo
In occasione per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato a papa Francesco alle luci delle tribolazioni negli ultimi tempi esultato per rinnovare il nostro impegno per l'edificazione di un futuro più rispondente al progetto di tiglio
Di un mondo dove tutti possono vivere in pace e dignità
La comunità internazionale all'obbligo negando i fonemi assistenza umanitaria di salvare vite il mare mentre obbligo morale di raccogliere protegge promuovere integrale migranti rifugiati
Questo risposta secondaria e realtà di primaria importanza tuttavia nostra prima ha risposto non può e non dovrebbe essere solo reattivo o a breve termine
è necessario lavorare sul fronte della prevenzione
Questo significa che gli Stati devono fare di più per garantire l'accesso dei migranti e dei rifugiati ha un lavoro dignitoso anni sussistenza sanitaria istruzione di qualità
Devono inoltre garantire il rispetto alla promozione della loro sicurezza così come dei diritti e delle libertà fondamentali in altre parole vistati hanno l'obbligo di fornire ai propri cittadini tutto ciò di cui hanno bisogno per restare nei paesi d'origine
Creando condizioni di vita migliore affinché l'emigrazione non sia l'unico Simone per coloro che cercano pace giustizia sicurezza perché nel rispetto della dignità umana
In questo senso considerando da profonde interconnessione dell'economia mondiale è necessario che si realizzino sforzi internazionali
Pur avendo i paesi d'origine con la responsabilità primaria nel fare e che le persone non si sentono obbligati ad emigrare
La pandemia copie diciannove aggravata dopo una evitare i rischi a cui i migranti e rifugiati sono esposti da un lato questi ultimi rappresentano però risorse preziose per il mercato del lavoro e dell'economia avanzati ed emergenti soprattutto al fine di colmare la mancanza di manodopera di cui soffrono
Dall'altro tutte figlie i migranti rifugiati sono spesso soggette discriminazione sfruttamento forme di violenza e di sentimento all'interno della società piccoli Enza
Questo profonda contraddizione deriva dal prevalere degli interessi economici suo dispetto promozione della persona e della dignità umana
Venticinque fra territori del Santo Padre denuncia emigranti vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro e ci si dimentica che possiedono la stesse intrinseche dignità di qualunque persona
Ancor più deplorevole e il fatto che i migranti vengono usati sempre più come merce di scambio come pedoni Jonella scacchiere io
Vittime di vitalità e di strategie geopolitiche
Come si possono sfruttare da sofferenza disperazione per avanzare difendere agende politiche come possono prevalere le considerazione politiche quando essere in gioco ed attività della persona umana
La mancanza basilare di rispetto umano alle frontiere nazionali essi ci sminuisce tutti nel nostro umanità Fermor papa Francesco
Arrivati da esperti politici e giuridici delle situazione irregolare
Non dobbiamo mai perdere di vista il volto umano del terra emigrazione e il fatto che al di sopra delle divisioni geopolitiche delle frontiere facciamo parte di un'unica famiglia umana
L'arrivo di persone diverse che provengono da contesti culturali edificio differenti è un grande giorno quando dei migranti sono anche le storie di incontro tra persone e tra culture
Per la comunità e le società in cui Califano sono un'opportunità arricchimenti e di sviluppo umano integrati di tutti i fine della citazione
Un discorso simile oggi sempre più urgente pressante deve essere fatto in merito ai cambiamenti climatici
Siamo tutti responsabili che stiamo tutti vedendo gli effetti disastrosi di questo forme fenomeno tra cui la siccità perdita di biodiversità e crisi alimentari
Nello specifico la vulnerabilità delle persone dico è consistente
Ai cambiamenti climatici differisce notevolmente non sono tra le varie regione ma anche all'interno dei DS essendo accentuato tra gli altri da un uso insostenibile Toni oceaniche della Terra
Da emigrazione e da modelli storici e attuali Pistis uguaglianza
Circa il tre punto tre sei punto sei miliardi di persone vivono in contesti altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici
Essendo pertanto esposto al rischio concreto di dover lasciare le proprie case a causa delle conseguenze drammatiche provocate dai cambiamenti climatici
Salse varie ulteriormente la loro situazione coloro che fuggono una miseria prefata Giorgio grati ambientale
Non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcun tutte normativa purtroppo si constata una generale indifferenza di fronte a queste tragedie
Che accadano tuttora in diverse parti del mondo la mancanza di una risposta a questi drammi è un segno della perdita ti con senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile
Estrema mentre è evidente la necessità di un maggiore impegno e di più azione davvero trasforma attive su queste fronte
Con l'oggettivo di perseguire politiche e mi di mitigazione ed è attualmente ai cambiamenti climatici affinché le persone non siano costrette ad emigrare
E ora questi segni di speranza
La guerra e che continua a infuriare in Ucraina ci ha mostrato di abissi oscuri dell'umanità può raggiungere quando voltò le spalle la pace cedendo invece alla paura dall'oggi credo potere al tempo stesso l'ultimo strato come gesti straordinari di compassione e solidarietà siano ancora possibile
Fin dall'inizio della guerra loro raccolto milioni di rifugiati spesso con grandi costi finanziare e sacrifici personali pepate non so né dei singoli Paesi ma anche di famiglia e di persone comuni
Sebbene alcuni esponenti dalla comunità internazionale Apino sciolto di concentrare la propria attenzione sullo stridente contrasto tra queste risposte il modo spesso indifferente e crudele in cui tanti altri migranti continuano ad essere trattati
Quando cerca rifugio in Europa
è importante non perdere mai di vista ciò che è possibile fare quando si lascia prevalere la carità
Concentrandoci su ciò che possiamo fare infatti possiamo mandare un messaggio molto importante
Come papà Angelo Scola fermato lo sul recente discorso corpo diplomatico agenzie al presso la Santa Sede a nessuno può essere chiesto quanto è impossibilitato a fare
Ma vi è un una netta differenza fra accogliere seppur limitatamente e respingere totalmente
Con la mente dei conflitti tra le conseguenti sforamento degli hastati riconoscono sempre più che le migrazioni fenomeno internazionale
Che può essere gestiti dai singoli governi accordi internazionali come il nuovo atto su immigrazione e l'asilo promosso dall'Unione Europea ed il duello Coppa compatti
Sui migranti e rifugiati adottati delle Nazioni Uniti si dimostrò che di Stati sono consapevoli per necessità di comprare
Per rendere le migrazioni più sicura regolare e ordinata riconoscendo che quando lavorano insieme le intese in progresso sono possibile
In questo senso è necessaria una vera e condivisione delle responsabilità tra i vari paesi con impegno giuridicamente vincolanti e quote sostenibile il rischio redistribuzione emigranti nessun Paese deve sentirsi abbandonato e lasciato da solo nell'affrontare la questione migratoria le sfide ad esse correlate
Dobbiamo pensare da politiche migratorie in modo intelligente deve essere la politica continentale il fatto che mentre sì cimitero più grande d Europa deve farci pensare il nuovo papa Francesco
Su questo fronte spesso il problema è l'assenza di volontà politica da parte degli stati tuttavia non mancano incerto esperienze virtuose e migliori prassi circa misure programmi validi ed efficaci
Si tratta semplicemente di capire se gli stati siano disposti a lavorare insieme ottenere vantaggi a lungo termine sostenendo i costi politici nel breve termine
Come abbiamo visto non si tratta di una scelta facile ma è possibile ed era notevoli frutti in futuro e in conclusione c'è un bisogno urgente di trovare easy e dignitose per uscire dalle situazioni irregolari
Quanto più vie legali esisteranno meno probabile sarà che migranti si vedono trascinati nelle reti criminali dei trafficanti di persone e nello sfruttamento Emilio Busi durante contrabbando
Non può esistere una politica migratoria efficace e sostenibile senza con le strategie di integrazione completa reciprocamente arricchente
La famiglia migrante è un componente essenziale per le comunità dal nostro mondo globalizzato
Ma in troppi Paesi si mettono i lavoratori migranti i benefici della sterilità della lite familiare a causa impedimenti legali
La comunità internazionale deve affrontare con urgenza le condizione che danno luogo alle migrazioni irregolari facendo così dall'emigrazione una scelta ben informato e non una necessità disperata
Particolarmente preoccupanti come condizione di forme di vita dei bambini migranti in particolare quelle di minori non accompagnati i quali sono spesso invisibili e privi di voci rischino di essere vittime di piaghe aberranti come il traffico di bambini lo sfruttamento ed uso di minori
Indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dalla loro provenienza tutti i bambini hanno bisogno di diritti individuali anche quando attraverso le frontiere
Le politiche di risposta devono dare priorità allora interesse in tutte le fasi
Poi conclude ricordando le parole di papa Francesco nei casi non entrasse al trentesimo anniversario dall'organizzazione internazionale per l'emigrazione
In definitiva la migrazione non è solo una storia di migranti Maggi sicuri anzi disperazione degrado ambientale cambiamenti climatico ma anche di sogni e di coraggio chi studia all'estero di rivendicazioni familiare
Il nuovo opportunità di sicurezza e protezione e del lavoro duro ma ci ha dignitoso
La relazione di un'adeguata gestione globale dei movimenti migratori
Una loro comprensione positiva
è una messa a fuoco efficace tenesse un gruppo umano integrale possono sembrare oggettivi di fast portata non dobbiamo però mai dimenticare che non si tratti di statistiche bensì di persone reali la cui fitta è in gioco
Grazie per la vostra pazienza
Grazie grazie monsignor Gallagher è indicato
Molte delle questioni aperte toccando le responsabilità di quelli che hanno potere dovere come dico io dei politici dei decisori del legislatore i ma anche quelle vedete delle comunità civili cui ognuno spetta la sua parte degli imprenditori vede degli uomini delle donne di scuola dei formatori detriti insomma sappiamo che c'è un lavoro comune da fare in parte in corso in parte impacciato di continua a rispondere alle tre sul giornale che mi arrivano da tutta Italia nella quale emerge che cosa che sistema siamo riusciti a costruire anzi a destrutturare in questi anni tutti i tentativi di costruire un sistema d'accoglienza come quello che echeggiato le prove monsignor Callaghan
A seconda le stagioni politiche è stato complicato addirittura demolito
Rendendo difficile anche adesso che abbiamo deciso di aiutare i nostri fratelli e sorelle che arrivano dall'Ucraina in modo specifico è speciale seguiamo con le difficoltà che abbiamo accumulato nei confronti degli altri da noi no questi dati
C'ho riflettuto anche proprio inviato una famiglia schiera dalle Marche soggiornare
Il giornale di ieri
Professore sardina Urbinati con lei proviamo andare avanti
Sul sul né leggere i problemi di questo tetto è perché si aprono queste strade che per alcuni uomini alcune donne sono state obbligate di fuga come ha ricordato mozione Gallagher messi in mano spesso e volentieri a dei trafficanti non compie regolari famosi corridoi umanitari o le strade che anche con qualche difficoltà magari però bloccate
Allarga anche quelle navi dei migranti da da dall'Irlanda dall'Italia quando aveva venti negli Stati Uniti d'America del Nord America ha poi c'è un processo in qualche modo doloroso anche ma sarebbe tutti a casa
Hanno pagato dei prezzi tutti a chi migranti dell'Europa Prodi un molte delle persone che si muovono son costretti a farlo perché già questa dialettica che emerge nella guerra d'Ucraina in maniera creare chiare Recco Chiavari impicci a bocca dello scontro fra autocrazie e democrazie
In realtà del mondo le le autocrazie lei e dittature i regimi illiberali hanno preso piede sempre di più un calcolo sommario dice che sono più di due terzi
I regimi non democratici negli amori da parte del mondo
Non ce ne rendiamo conto il Polo stiamo superando
Io emersa da questo punto di vista ora dato
Però assodato questo
Si può immaginare che le persone che stanno morendo versione sono persona sta democrazia con la voglia di servizio a sistemi perché li desiderano ma se dobbiamo pensare al nostro futuro di qui a qualche anno
Che che Europa possiamo pensare sotto questo impatto che anche un impatto che provoca reazioni e al tempo stesso quali opportunità ci sono in questo incontro d'Europa è stata fatta dalle diversità che ci hanno raggiunto che ci hanno fatto da lievito cambiando oggi dei secoli più e più volte faccio ci ha un po'dimenticato non serve
Grazie intanto io diciamo opera incorniciare mio intervento proprio partire dalle ultime considerazioni fatte da da monsignor dalle camper che ha messo in evidenza abbastanza efficacemente l'attenzione che la tensione umana esistenziale che c'è abbiamo tutti tra
Il fatto che siamo nati da qualche parte ma non sappiamo in realtà nel corso della vita dove finirà la nostra vita quindi era condiziono male medesima che sta insieme a stabilità immobilità non abbiamo come gli altri reati creature
Degli istinti che ci tengono legati ad un luogo specifico è l'unico istinto forse che abbiamo e la Regione
La capacità di adattarci alle varie situazioni dia creare condizioni in quasi impossibili a volte sembra per poter sopravvivere o vivere meglio quindi c'è
Nella condizione umana una condizione una pulsione diciamo ad andare a costruire
E non necessariamente a restare laddove per caso siamo nati e questa condizione di diciamo tensione
Tra l'essere nel mondo e il non esserci perché la condizione di ospitalità la nostra di tutti noi quali che sia
La nostra condizione nella parte del globo in cui ci troviamo diceva Immanuel Kant nel mille settecentonovantacinque in uno che secondo me del ancora oggi saggio più contemporaneo di tutti che la pace perpetua del settecentonovantacinque e ci siamo tutti ospiti in questo mondo e il mondo e Tondo e come diceva all'inizio e piombo ci si incontra pure insomma quindi la condizione di mobilità e con e collegata alla nostra condizione antropologica
Questo significa anche il secondo punto che i confini quelli che noi chiamiamo confini degli Stati sono come tutte le umane creazioni e sociali e politiche sono arbitrari
Sono stati costruiti in qualche momento della storia cambiati molto spesso per le ragioni più diverse dalle guerre addirittura agli scambi di proprietà di famiglia reali
In un'epoca lunghissima si sono stabilizzate più o meno
Più o meno in alcune parti del mondo ancora in Europa fino a pochi decenni fa non c'era nemmeno nella parte occidentale europea una vera stabilità di tutti i confini da quell'irlandese a i blog la questione basca il nord est italiano con problemi appunto legati alle minoranze l ANSA azzera Lorena
E e si potrebbe continuare quindi riassunto con il quale molte volte noi ci confrontiamo quasi assumendo che noi viviamo in una stabilità di confini beh e questo è un poco una
Un'illusione quindi occorre essere almeno attenti a non avere delle certezze
Quasi fideistica su fatti che riguardano umana costruzione ovvero in questo caso confini di confine degli Stati in modo particolare perché continui stati annuale diciamo dalla loro anche il fatto che
Ci sono eserciti di intellettuali storici che costruiscono la narrativa adatta a legittimare confini no pensiamo tutto l'Ottocento italiano è stato una costruzione di
Storie nazionalistiche per costruire giustificare i confini ecco allora in questa situazione occorre essere
Consapevoli della e in questa situazione va inserito il nostro discorso la democrazia
Democrazia terzo punto democrazia è scrive giordane a una parola oggi pronunciata più frequentemente che la parola di Dio
Perché è ritenuto essere la democrazia quasi una
Un mito un'ideologia una fede una condizione che va al di là dell'umana costruzione
E invece la democrazia è un'umana costruzione forse di tutte le costruzioni politiche la più umana perché quella che chiede meno
Ai cittadini non chiede di essere né molto competenti nel molto acculturati né particolarmente afferrato in alcune in alcune materie chiede scusa esclusivamente di impegnarsi a Prodi a difendere o comunque a rispettare le leggi ed essere inclusi a fare il proprio dovere minimo di cittadini
Quindi è una è un sistema che chiede pochissimo e poco pretenzioso perché molto inclusivo vuole essere molto inclusi
Non ha la pretesa di creare virtuosi cittadini virtuosi non è una Repubblica di quelle che chiedevano i cittadini di essere dividere per per la Repubblica avrebbe detto Machiavelli no più importante che la propria anima non è così impegna attiva non vuole essere così impegnativo una democrazia
Vuole a vere quelle accontentare quella condizione costruire nemmeno dare perché nessuno la da viene costruito da coloro che era vogliono costruite in condizioni che siano fondamentali almeno su queste cose primo il rispetto di ogni persona in quanto persona quindi non perché nati in quel luogo non perché dietro proviene da una famiglia non perché ha una cultura in quanto persona
Nella sua diciamo entità minima vita vitale
Seconda cosa che che che riconosce riconosce l'umana fallibilità ovvero noi abbiamo bisogno di altre persone per potere insieme risolvere i problemi vitali non possiamo non siamo autosufficienti non potremmo da soli vivere quindi la democrazia è un dal punto di vista morale forse l'unico sistema che riconosce l'umana limitatezza
E quindi il bisogno di cooperare
Ma per avere operazione occorre mettere le persone in condizioni di libertà e di responsabilità individuale quindi vedete che non è semplicemente una forma di governo la democrazia
è un modo di vita collettiva comune e individuali e anche
Civile
E morale non soltanto politica ora questo è un'interpretazione da democrazia importantissima perché diciamo che e come il tessuto che costruisce l'abito poi l'abito viene ritagliato in base ai paesi ovvero alla persone in questo caso
Ecco allora che i confini entrano in gioco le democrazia una democrazia non è semplicemente una vita collettiva comune di auto-governo della cosa pubblica
Ogni ogni piccola comunità può vivere democraticamente anche non piccola la democrazia però come forma di governo sì costruisce all'interno di confini e a questo punto la democrazia dirci trova di fronte a sé stessa ad un problema enorme perché da un lato
Come forma di governo a e necessariamente deve avere confini
Perché lo stato di differimento il proprio stato di riferimento a una autorità giurisdizionale che non può essere il mondo intero
E quella quelle due autorità che si rifà e si stabilisce sul ponte su quelle con quelle persone su quei confini ma dall'altro lato
Proprio per quella caratteristica che avevo menzionato l'inizio cioè quasi di un attimo lì antropologica dell'essere umano che ha bisogno degli altri che considera l'uguaglianza di condizione della persona come una condizione fondamentale beh la democrazia a una porta con sé un messaggio universalistico
Un messaggio inclusivo ecco il problema nel quale noi ci troviamo ci troviamo tutte le democrazie esistenti come Stati commesso su governi democratici si trovano i no i loro cittadini senz'altro più che ancora le istituzioni si trovano a dovere
Tener conto del fatto che mentre si costruiscono e cioè delimitano i loro confini in termini di popolazione oltre che in termini di territorio
Stabiliscono anche condizioni di esclusione
E questo complicatissimo per le democrazie allora le democrazie devono riuscire a trovare dei metodi giuridici economici e politici
Non per contenere l'esclusione poiché non tutto il mondo può rientrare in uno stato
Vero il nove tonde gli Stati esistono ma trovare dei metodi umani per accomodarsi alle condizioni di bisogno
Che non è soltanto il bisogno della fuga da erano guerre anche il bisogno economico nonostante ancora non venga riconosciuta come condizione diciamo di diritto umano
Affinché appunto sia
Compassione Formenti aperto al mondo uso questa espressione molto morale
Non c'è via d'ufficio non c'è via d'uscita di rispetto questa attenzione e la tensione esistente non possiamo illuderci che
Con la democrazia supereremo queste qualunque sia apriamo la contraddizione non lo superiamo i governi autoritari non hanno contraddizione perché si presume che chiudano al loro discrezione eh secondo loro arbitrio
Questa è molto più complicato nei sistemi che hanno la la sulla le le costituzioni che parlano di uniti di uguaglianza e di condizioni se ne prendiamo in mano la nostra Costituzione lo capiamo la primo articolo dalla sua costituzione non menziona però l'italiano
Per menziona però lavoro
Chiunque può lavorare
Chiunque può essere capace di lavoro no non c'è la parola italiano e questo significa che idealmente le democrazie sono aperte a coloro che corresponsabilità accettano di obbedire a quelle norme ed impegnarsi conformemente ai loro capacità per la diciamo dita funzionale di una comunità
Questa contraddizione non la dobbiamo sentire sempre non dobbiamo pensare che le democrazie siano escluse da questa anzi proprio perché siamo di diamo in Paesi democratici Dabo avvertire profondamente la tensione tra esclusione di inclusione
Esisteva questa tensione
Non ce lo dobbiamo nascondere anzi
Questa tensione e quella che ha portato le democrazie del dopoguerra
A costruirsi con un impegno di una promessa e qui vengo la questione l'Europa con l'impegno di una promessa
Di trasformare i propri confini impossibilità di incontro e non invece di chiusura
Quindi confini come apertura per la possibilità di incontro all'interno del del del continente europeo di una parte del continente europeo certamente però intanto educato generazioni di cittadini europei all'idea che il confine possa essere attraversato all'idea che il confine non sia una chiusura
Verso gli altri all'idea che il mondo vada al di là del nostro territorio e della nostra e del nostro villaggio questo è molto importante quindi l'Europa non è stata esclusivamente soltanto un'alleanza di tipo strumentale e finalizzata ad un periodo sappiamo com'è nata è nato in funzione anti-sovietica non è nata per pura volontà e per puro amore di pace
Però abituato con il tempo senza probabilmente premeditare però e diventata qualcos'altro senza premeditato abituato il tempo pensare che gli stati abbiano confini possibilità trapassare da oltrepassare questo importantissimo soltanto diciamo della comprensione di questa importante perché è importante perché da quando parliamo ingente di diritti umani parliamo sempre del diritto di andare del diritto di movimento ma quando non ci muoviamo non è che ci muoviamo
A caso ci muoviamo per andare da un posto ad un altro posto allora non è solo il vizio di movimento che diverte interessarci ma anche Vito Dell'accoglienza cioè
Dove possiamo andare quando usciamo è vero che c'è il diritto di movimento ma dicevo l'evento non è asimmetrico
Non corrispondano un diritto di entrata quindi uscita definisce le democrazie
Ma il democrazie non ci dicono il diritto di entrata negli altri Stati
Ecco perché il rapporto tra Stati
Un rapporto diciamo quando quello che l'Europa ha cercato di costruire dopo quarantacinque è importante
Appunto per dare al diritto di movimento una pienezza cioè andare da qualche parte cioè il diritto di uscire ed entrare altrove
E questo era il l'utopia kantiana che non era un'utopia secondo tante era una diciamo una desiderio morale come lo chiamava il desiderio morale che ciascuno essere umano potesse entrare ed uscire
Sembra poco noti ma non lo è affatto visoni acquistati si operino
Ordine lo per far questo che trasformino uno stato in una condizione di collaborazione con altri Stati questa è stata l'Europa nei primi intendimenti
Quindi significa
Questo anche importantissimo che le democrazie sono disposte alla pace
Molte democrazie fanno guerra non è che ci sia la storia di democrazie non facciano guerra democrazie nata facendo guerra ce lo racconta nella
Della nella Guerra del Peloponneso Tucidide ma non è solo quelle dunque di fanno guerra perché ci sono altre foto dicono loro ci sono anche i governi che non sono altrettanto democratiche e sono rischiosi sono un pericolo
Comunque le democrazie vogliono la pace
Questo è evidente ma non perché siano buone perché hanno i loro cittadini hanno il diritto della sovranità ovvero godano del diritto di poter dire sì o no alla guerra che il diritto fondamentale
Per il quale gli stati o chi governa non può arbitrariamente decidere di entrare in guerra
Se c'è se c'è bisogno delle legittimità dei cittadini se c'è bisogno del consenso dei parlamenti significa che fare guerra è non solo deve essere giustificato ma non può essere deciso
Indipendentemente dalla volontà dei cittadini queste molto importante ecco perché democrazia e pace stanno insieme
Non perché ci sia una bontà particolare in questi cittadini cittadini democratici sono esattamente della stessa natura di tutti gli altri
E perché il governo è fatta in modo tale da condizionare e da mettere in gioco la vita di tutti
Cioè tutti noi dobbiamo essere corresponsabili delle scelte perché quelle scelte si riversano sulla nostra vita tutti noi dobbiamo quindi essere parte della decisione in qualche modo e questo che rende le nostre democrazie più disposti alla pace
Perché direbbe tante e difficile
O in vincere i cittadini a fare una guerra d'assalto per esempio o a fare una guerra di conquista
Succede di democratici e complicatissimo
Mentre e possibile convincere tutti noi che bisogna difendersi questo è possibile ma l'altro l'altro aspetto che la guerra che la guerra l'aspetto più pericolosa una conquista e quindi il trapasso dei confini con le armi
Questo a quanto le democrazie devono e sono stati ingrato per molto tempo evita ora l'Europa si è trovata quindi in questa grandissima
Diciamo situazione grande dal punto di vista etico morale e politico ovvero scommettere sulla possibilità che le democrazie ben che vivono dentro i confini siano ingrato
Di ampliare i propri confini entrando in un rapporto di cooperazione con gli altri
E chiaro che gli Stati per cooperare devono avere una similitudine interno agli organismi di ore gli ordinamenti e difficile che ci sia cooperazione tra usato autocratica uno Stato democratico quindi c'è una correlazione tra pace e ordine Monteo coordini domestico dei governi l'Europa lo è ne è una dimostrazione ora tutta questa bellissima questo bel discorso sull'Europa che deve essere mantenuto il fatto perché c'è un valore
In questa Progetto le l'Europa e ha un ha un valore enorme perché dimostra che è possibile volendo costruire cooperazione a scopo di pace c'è tuttavia e di libertà c'è tuttavia una
Momento in cui questa associazione l'Europa questo diciamo cooperazione per la stabilita il benessere libertà come si diceva che fosse entra in un diciamo che in una momento attraverso un momento nel quale questa sua stessi identità
Un poco come la democrazia sotto crisi o in crisi perché lo è
Perché non è la democrazia e lo è in copia almeno del ventunesimo secolo cioè negli ultimi ventidue anni io direi che sono tre i le sfide che la democrazia in Europa medesima e tutti i nostri Stati democratici
Hanno affrontato o hanno in qualche modo sofferto la prima la grossa crisi finanziaria economica del due mila otto oggi sembra discorso antico ma e vicinissimo nuovi il due mila otto è stato un momento di una svolta importantissima primo perché non è stato ancora assorbito e molte di quelle persone che soffrirono allora
Non si sono più rialzate quindi è una crisi finanziaria che ha diciamo decimato
Molto bene essere tra le classi lavoratrici e più deboli quindi ha creato più povertà seconda cosa che ha creato quella crisi
Una vulnus all'interno delle democrazie ovvero pensare che governi Forti
Ovvero esecutivi centrali più che i Parlamenti potessero meglio risolvere le questioni economiche o finanziarie i problemi aperti al col
E quindi c'è stata diciamo una è come se ci fosse stata una Interna
Malattia autocratica che si è incuneata nelle democrazie la chiamo autocratica perché la centralità degli esecutivi la centralità della governance come si usa dire cioè di coloro che operano per scopi specifici
Che siano economici che siano di guerra eccetera e che nell'home della loro capacità possono dire di dovere e di essere capaci di decidere senza il controllo il consenso del parlamento per esempio questo importantissimo e questo si è inserito nelle nostre mo'grazie
Secondo
Questo impegno da quelle voleva finanziare una crisi finanziarie mila e otto la seconda crisi la pandemia
Anche i affermato questo quest'idea perché con la pandemia è vero che c'è stato un del bisogno di Corvette coordinamento nel mondo lo sappiamo
E siamo più coordinati di prima probabilmente Rispetto questioni pandemica e e questo è un fatto importantissimo tuttavia
Ha ribadito ancora di più
Che di fronte a questi problemi di emergenza non so emergenza economica ora emergenza sanitaria la centralità del momento decisionale non è più nei Parlamenti ma è ancora una volta negli anni sta nelle nei dei dei governi che mi ha io richiamo quello sugli esecutivi
Ecco terzo finisco la guerra e la guerra a e diciamo e come la conclusioni di questo ciclo perché nel momento della guerra ancora una volta
è le la decisione più importante e quella sempre che viene dai dagli esecutivi e dalle amministrazioni centrali più che dal collettivo parlamentare quindi Nori quando parliamo di crisi delle democrazie non dobbiamo guardare solo quello che c'è fuori ma quello che avviene dentro le nostre democrazie
Che sono più esposte al bisogno di diciamo decisioni che rispondano a competenze che non tutti abbiamo e non possiamo vere
E che per questa ragione si pensa e questo io vorrei ritornare tutto chiudo dopo si pensa che se è vero che occorrono alcune competenze per prendere decisioni buone non è allora è necessario che i cittadini
Siano chiamati ad un vero giudicare attraverso il voto per esempio quindi oggi
G e più concludo qui ma lo voglio voglio ritornare un elemento importante di critica che si nasce dall'interno delle democrazie nel dei Dipartimenti di Scienze politiche lo giallo verifichiamo è la critica allora elezione la critica le lezioni come metodo che crea disordine incontro ma anche competenti al governo crea conflitti e insomma siamo in una vera e propria dall'interno acquisita democrazia
Quindi non guardiamo fuori agli alti regimi guardiamo dentro
I nostri
Lo stimolante salvo qualche cosa da dire ma fatto dall'ultima parola cerchiamo tenere il ritmo
E ancora la guerra
Tagliare la palla monsignor Gallagher
Guerra e pace
In realtà signor professoressa ordinati e difficile democrazie facciano le guerre certo difficile faccio le guerre fra di loro
Ci sono tanti modi fare la guerra oggi ci sono guerre che vengono combattute sulla faccia da terra con strumenti diversi anche per procura penso a certe guerre d'Africa per certe materie prime ci siamo dentro fino al collo
Anche noi europei noi democratici occidentali
Però fermiamoci qui e andiamo avanti con quello che abbiamo sotto gli occhi un grande conflitto di nuovo sul per il territorio di un nuovo conflitto classico
Non è guerra di trincea ma è guerra di carri armati guarda di Barzagli aperti i bombardamenti non aerei come siamo abituati a vedere nelle guerre viste da lontano anche d'inizio secolo
O di fine Novecento
Dopo la la tragedia la Seconda guerra diciamo da grande guerra civile che ha insanguinato l'Europa nella prima metà del secolo scorso ma una guerra aperta
Drammatica con le cannonate invisibili detto i civili inermi vittime doppio piano
Per la chiesa per ogni uomo e donna civile
Quello della solidarietà immediata con le vittime immediata che duri nel tempo
E d'altra parte grande sforzo come una capitale schiera anche a me per sovvertire la logica della guerra
Che sembra inesorabile
Allego signore
E il suo lavoro appena tornato da una missione in Ucraina anche cercando faticosamente di annodare i fili del dialogo possibile oltre quelli della solidarietà
Già in atto
è indiscutibile che queste querele CIA ci ha sorpreso
Questo sorpreso ci ha indicato che quale che noi abbiamo considerato impossibile in realtà una possibilità e nel sistema ente una realtà
E come si crede che questo ecco cosa che dovevamo imparare così in questo in questa situazione come quando uno tocca un conflitto quando uno entra in Induno per toccare personalmente conflitto le cose cambino abbastanza e difficile di guardare così non dobbiamo minimamente sottovalutare giorni terribili che stanno passando in Ucraina anche oggi
E in pari tempo
Tra di loro fra gli altri c'è stato una grande
Unità
Grande unitario qualcuno combattere per resistere per soccorre
Noi dobbiamo credo resistere un po'da tentazione che si vede chiaramente anche nei media in questi in questi giorni che l'attenzione dal mondo d Europa
Quasi come diceva
Che essere distratte dal dal conflitto dalle guerre in Ucraina e così dobbiamo un po'rafforzare le nostre nostra attenzione su su questo questo situazione
Quando sono stato lì con tutte le autorità che ho incontrato non c'ero quasi un appello verso di la mia personale verso anche la Santa Sede di rimaniamo in contatto sentiamoci spesso
Quello che dobbiamo fare
Il dobbiamo anche mantenerla solidarietà perché è vero che in Europa e certi Paesi in particolare come
Come la la Polonia Moldova per esempio sono stati molto generosi però
è c'è un pericolo che si stanca effettivamente sostenendo questo questo popolo
Così io sono sono convinto che dopo non dobbiamo minimamente pensare che il problema si risolve tasse noi dobbiamo in tutti i sensi come credenti spiritualmente
Rafforzando la preghiera a favore del fine dei di questo terribile guerra
E anche aiutando i nostri le nostre autorità di impegnarsi sempre di più per cercare di sostenere e fare pressione per per portare a termini queste quella sofferenza poi non credo che dobbiamo in tutti in tutti i modi di lavorare in favore del
Della pace
E dobbiamo anche come
Uomini donne di Chiesa
Sottolineare una dimensione anche ecumenica di di queste cose cercando di capire le difficoltà delle persone
Questo credo che anche bisogna resistere
Un po'dalla tentazione di via ti accettare fosse un dei compromessi con la territorialità del Paese
Le integra integrità dell'Ucraina dobbiamo o al contrario
Gli USA utilizzare queste come principio di base
Speriamo che possiamo tornare al tavolo dei negoziati prontamente che le due parti possono trovare uno una maniera per
Per iniziare dei negoziati e trattative chiaramente che porteranno i frutti di pace
Quando sono stato dei e noi vi mentre sono state dette molte cose di cui da Roma a favore della pace con l'auspicio ho notato che la sofferenza e dal popolo è talmente profonda
Il tristezza di fronte a i morti Jason Tinari riferiti
E forse troppo presto ripensare che questo popolo ucraine può darsi anche un popolo russo
Possono pensare di di pace di riconciliazione questo deve se fosse nostro oggettivo finale però non possiamo minimamente
è spettare qualcosa di loro che noi non non faremo noi stessi sesso situazioni lo può immaginare
Le famiglie che
Distrutte le
Sofferenze la gente che sfollati Despenser cosa andati via via di casa questo è uno profitti e che possiamo forse aiutare i nomi a guarire però anche loro hanno bisogno hanno bisogni di tempo
E hanno bisogno di anche condizioni favorevoli
Così io ritengo che questo queste guerre in cui siamo tutti implicati proprie tutto perché noi forse non abbiamo così abbiamo considerato tempo fa che una guerra in Europa come questo è impossibile non è più possibile abbiamo riunioni abbiamo nostre strutture abbiamo nostre organizzazioni internazionali
Mentre in realtà e qui e come è stato detto cos'è questo
Ci aiuta a a fare l'esame di corsi coscienza tecnico mi è stato detto in realtà questo non è l'unica Guerrino mondo non è l'unico grande conflitto non mondo ci sono un po'dappertutto
L'accuratezza e cuore mondiale a pezzi come aveva detto dal palco del Papa Francesco anni fa all'inizio pontificato e tutti erano scandalizzati forse sta dicendo questo uomo mentre Alleanza noi le vediamo se guardiamo io ogni tanto faccio questo piccolo diciamo conferenza prendendo l'amato dal mondo
Indicando tutti i conflitti dove sono tutte le tensioni sociali e politiche e purtroppo nessuno scappa
Così io credo che per loro immediatamente coinvolti anche anche per noi che somma in un certo senso spettatori
I nostri governi che sono si trovano di fronte dei che cosa possiamo come possiamo aiutare l'Ucraina è come fosse fra i i Paesi in conflitto così credo che ce ne necessarie di una una o profonda conversione
A conversione spirituale di fede essi però una conversione di fronte alla dettato il mondo
No no no noi viviamo un incerto straziato senso dei sogni la nostra visione del mondo spesso non corrisponde alla realtà del nostro mondo e così perché non capiamo alla realtà non possiamo fare qualcosa per migliorarlo e così queste crete dobbiamo se avviarci troviamo cominciare di aprire gli occhi al mondo non soci società sono si sono realtà anche qui a Roma in Italia sul quartiere di queste citato prima io non ho nessun ma i piedi per paura
Lo so che sta la verità
Però dobbiamo se in sede di troviamo costruito il futuro in un certo senso credo che dobbiamo suonare il presente ti ringrazio
Una risposta problematica che conferma anche le preoccupazioni che abbiamo tutti
Idea che siamo immersi in una guerra che che durerà anni anche quando salirà cessate il fuoco d'altra parte questa è la guerra che dura già da otto anni abbia fatto finta che fosse finita che possa bassa intensità perché ci faceva comodo così
Se se volete essere per veramente pessimisti
No non vogliamo antico però ci aiuti davanti alla da capire la mia propulsiva è che l'inverno che andiamo passare non andiamo dimenticare mai
L'inverno prossimo ero che verrà
Gli addetti
D'inverno
è insomma vuol dire che siamo dentro una guerra che deve conoscere ancora
Le sue atrocità forse guerre nel nel ministero del Nord però avrà anche conseguenze sul suo dovere avaro Adamo si davano è stato stavano raccontando questo
Come stiamo raccontando anche Cara professoressa Urbinati ha cominciato un ragionamento molto stimolante Colere con le tre sfide e condivido molte delle cose anzi condivido la lettura che lei ha dato penso anche che anche la stessa pandemia abbia rafforzato
In alcuni illusione che il governo forte serba perché sembrava che la Cina avesse governato meglio di noi le cose poiché esso vediamo che la Cina ha sbagliato qualcosa e
Il continua a stringere
Intorno ai suoi cittadini incerte fanno in certe parti del Paese le cose comunque comprese la pandemia non è finita la guerra si era detto ma avevamo un po'intuito ci accompagnerà lungo abbiamo tanti tanti i cittadini d'Ucraina cittadini e cittadine saranno riparati in Europa l'Europa ha fatto qualcosa di nuovo
Anche se
Non di perfetto nel nell'accogliere gli ucraini per la prima volta superato di slancio i regolamenti la terra d'origine monsignor Callaghan tra famiglie è un segnale i famosi regolamenti di Dublino
Quella convenzione quel trattato europeo che stabilisce che il paese di primo ingresso rimane quello dove si si sta inchiodati
Si permette a quelli con passaporto ucraino o come permesso terrore per tempi permanente
Di residenza di poter scegliere dove andare dico dico ricollegarsi con parenti amici comunità già insediate sul territorio dell'Unione
Esclusi per il l'azione svolta da due Paesi del Gruppo di Visegrad e dall'Austria
Tutti coloro che hanno permessi temporanei gli studenti i rifugiati richiedenti asilo che non avevano ancora uno status permanente
Noi italiani e gli altri grandi Paesi diciamo di antica democrazia deve europea non abbiamo voluto questa regola ma la stiamo applicando
Io non mi stanco di ricordarlo non l'abbiamo voluto abbiamo fatta quella piccola battaglia perché non si facesse ma poi lo utilizziamo quindi distinguiamo tra rifugiati che arrivano dall'Ucraina vado un po'in base molto spesso a colore della pelle torniamo al punto di sempre comunque è accaduto
C'è stato detto anche ma anche lei ha cominciato a dirlo già capire la durata la durata della crisi quanto la solidarietà straordinaria che si è manifestata che ci ha riportato ai fasti di un modo di concepire noi italiani la debolezza accogliente siamo sempre stati un popolo abbastanza accogliente fino a un certo momento nel quale c'è stata la cesura il rincaro ogni mento degli slogan politici e delle scelte
Allora io le consegno questo tema come ultima tappa del nostro ragionamento da quello che ho detto otto ho toccato il tema de l'uguaglianza disuguaglianze
Passando attraverso i rifugiati d'altra parte il tema di questa di questa riunione di questa celebrazione di questo pensiero comune che stiamo sviluppando e il grande tema del nostro mondo mondo è segnato da disuguaglianze le guerre si producono anche per questo non ci sono solo e ero progettano
Grande papà Paolo sesto
Scriveva Populorum Progressio ma formato quegli anni statura letture formative per me
Che la collera dei poveri è qualcosa di serio no ma anche l'arroganza de di quelli che hanno tutto
Purtroppo al Benson me abbastanza complicato doveri concludere però vorrei continuare questo discorso prima di passare all'uguaglianza e e quindi fermarmi cui gli ovvero dunque noi viviamo in un mondo Inter intera Inter globale Veron per cogliere interconnesso ma anche un poco più di Inter abbiamo obblighi e doveri che non non scegliamo più di avere obblighi e dove vi sono imposti o comunque dettati da queste esigenze di appartenenza
A organismi internazionali ma anche di legami economici
Un esempio per tutti per il prima d'arrivare il fatto che sia così complicato fare sanzioni alla Russia
E questo è un fatto sempre e e troppo le son troppi interessi che ci lega no per potere fare un'azione di questo tipo quindi quando si usava la sanzione verso l'Iraq verso la la verranno eccetera uno Cuba ed era estremamente semplice perché erano stati più diciamo dipendenti dalla dagli Stati
Le centrali e quindi non e non si non si riversava il problema su di loro questo non è più il caso
E quindi dimostra che è necessario avere un altro rapporto con gli altri partner modo costato con la Russia per esempio che l'Europa deve trovare una via per avere oltre l'Unione europea un cerchio più ampio all'interno del quale i rapporti con i Paesi altri
Fuori dall'Unione Europea debbano essere compresi non è possibile noi l'Europa e anche un mondo non è semplicemente l'Unione europea va al di là dell'Unione Europea
Quando ha curato è una grande l'avevamo quindi è e quindi torniamo a chiedere un sereno grazie primo menzionato quei tre momenti e vorrei continuare e finire con questo con questi tre momenti di grande sfida di grande sfida
E si sono tutti questi mettono in in evidenza un fatto importante
Ovvero che c'è una restrizione
Delle condizioni di opportunità per i nostri per noi come cittadini lasciamo non tocchiamo poi gli altri coloro che non sono cittadini
Perché in questo caso la condizioni diventa ancora più problematica ma per i cittadini medesimi c'è una restrizione delle uguali opportunità di accesso e servizi e anche di formazione per forma per noi stessi per una vita futura nostra dei nostri ragazzi abbiamo mai pensato fermiamoci all'Italia ma potremo andare oltre
Abbiamo mai spezzato come difficile per un ragazzo di una stessa prendiamo due ragazzi di vent'vent'anni uno si troverà una regione del Nord uno si trovano le regioni del Sud quanta differenza di prospettive di vita
Dio Successo di lavoro di soddisfazione di grandi gratificazione ci sono enormi eppure la scuola stesse pubblica uguale al nord e sud e io il le tasse vengono pagati uguale nord-sud quindi noi vediamo che negli stessi Stati democratici si creano regioni o parti della società e del Paese
Che sono una condizione di maggiore affluenza o privilegio rispetto ad altre
A tal punto che si creano anche e diciamo dissapori all'interno e si vorrebbe che le regioni più ricche si prendono più possibilità
Di vivere la loro diciamo per merito quello che producono oggi in Italia si parla molto spesso di federalismo differenziato di autonomia differenziata cioè alcune le partite un po'più ricche del Paese vorrebbero tenere per sé di più per non condividere con gli altri quindi è un una lotta quella per l'uguaglianza l'uguaglianza non è una condizione naturale noi naturalmente siamo tutti DiVersi uguali in condizione morale certamente perché siamo persone capaci di soffrire quindi uguali nella sofferenza gli ha potenzialità di soffrire quindi nella dignità
Che richiediamo ma DiVersi e le democrazie sono riuscite dovrebbero riuscire a trust a far modo che quella diversità che ci appartiene come donne e uomini
Anziani o no quella diversità non sia e non diventi una ragione di discriminazione e di subalternità quindi tenere insieme la biodiversità
Con una le condizioni di uguali opportunità per tutti indipendentemente da come siamo
E questa è una sfida enorme che oggi viene ristretta tremendamente profonde viveri stretta perché le nostre società sono più disuguali
Perché nonostante le nostre costituzioni mettono in prima
Battuta queste grandi promesse di uguaglianza sono promesse che purtroppo sono decurtate nelle possibilità economiche gli stati europei hanno meno politiche sociali meno capacità di attenzione per coloro che hanno più difficoltà ed è come se si accetti che con la divisione tra pochi o molti che appartiene a un mondo repubblicano più comodo democratico mondi vocazionali poche volte
E e per questo lei non sa sono più diciamo stratificate
Sono fatte nonni tanti cittadini alcuni bene o meglio organizzati o sistemati ma davvero di diversità di cento Cento all'iniziazione delle società democratiche è un termine tremendo una condizione terribile perché significa che non tutti condividiamo nello stesso modo costi benefici del vivere insieme in re in ragione delle nostre opportunità e possibilità
E quindi si dividono le nostre società sono divise tra coloro che più hanno e coloro che meno hanno e una divisione che non è aiuta la collaborazione la cooperazione tra cittadini ecco perché insieme alla guerra insieme la pandemia insieme alla crisi finanziaria noi vendiamo
La sfida vera non semplicemente soltanto agli aspetti politici procedurali istituzionali ma questo aspetto alla uguaglianza oggi e qui vorrei concludere tutte le società sono disuguali non c'è né uguaglianza perfetta e dobbiamo analizzare in società del passato il presente in ragione della giustificazioni della disuguaglianza
Che giustificazioni diamo le disuguaglianze in una comunità che promette uguale considerazione uguali speck
Oggi la giustificazione la disuguaglianza
Perché venga accettata da tutti e quella della meritocrazia
Io voglio esserci chiaro su questo non è che io sia contro il merito il merito e parte della vita nostra e dei nostri talenti
Ed è la possibilità di sviluppare ogni società
Stabilisce criteri per giudicare quel che noi facciamo meritevoli mente ogni società il merito è un fatto importantissimo e delega l'illegalità e la violazione di un concorso quelle quelle non è merito o no e quindi nessuno discute il merito quello che si deve discutere e l'assunto che la posizione che noi abbiamo in società quale che sia il punto di partenza è opera nostra
E tutto sulle nostre individuali spalle come se la condizione di partenza non debba contare come se quindi lo Stato o il pubblico o da comunità non deve intervenire per fare in modo che quella condizione di partenza non penserà
Terribilmente sui nostri destini sulle nostre scelte quindi secondo me oggi questa giustificazione delle disuguaglianze quella che ci deve fare pensare riflette secondo me anche criticamente
Sono veramente grato all'osso Gala che aveva professoressa ordinati per le cose che ci hanno detto per come ci hanno aiutato a entrare dentro dentro il tema la professoressa biasimo che
La chiusura del suo ragionamento intreccia tante delle battaglie culturale di Avvenire
Sagat salendo la proposta
Che mi rafforza l'idea che appunto che il dialogo e il secondo e le che il alcuni punti volevo riprendere
Intanto
Dall'ultimo intervento
Siamo fatti abbia un poco o più di chiarezza i capelli gli oligarchi non sono soli no gli altri
Nel senso di un'idea che non sono solo quelli degli altri
Ci sia una società russa Società presi dalla Società europea e questo è uno dei grandi problemi del mondo ci hanno raccontato ultimo rapporto Ostend ci racconta che anche durante il tempo la pandemia
Sono fioriti nuovi miliardari nel mondo ben mentre molte persone sono scese come è stato ricordato al limite la soglia di sopravvivenza è sotto di essa sulla faccia della terra
L'esemplarità terribile di quello che stiamo vivendo e che dentro l'idea di una nuova guerra fredda si stanno aprendo delle guerre calde vecchio stile
Lo fanno direttamente o indirettamente potenze internazionali nucleare le spalle in questo mondo ci sono paesi in guerra fra i pochi sono quattro in tutto su quasi tutte le guerre del mondo solo di Stati con pezzi delle proprie società
Con casi si pagherà un po'di raccogliere quest'altra cosa impressionante trecentosessantanove conflitti sensi dell'onestà di Uppsala
Solo quattro con quello d'Ucraina sono formalmente fra Stati pensiamoci sempre è un'altra retorica perché la nostra umanità e cosa accadrà è stato toccato appena il tema del clima ma maniera possente
Dicendo depressione ha fatto mostra galleria ricordandosi di persone dovranno lasciarli a terra dove vivono se c'è chi è già negoziato questo penso
Ai Fori gli abitanti delle Maldive e hanno negoziato con l'India terra di antiche migrazione di quelle popolazioni dei pezzi di territorio dove potranno approdare c'è una via commerciale o delle radici forse per risolvere questioni ma c'è la grande questione l'umanità abbia parlato in libertà d'uguaglianza principio di fraternità ritornato le parole grosse Alcalà che recitando la Fratelli tutti era grande
La grande qui ideatrice la sorella piccola dico sempre con la speranza di prezzi
Rispetta la fede la carità quella che tiene per mano le altre da senza la libertà l'uguaglianza ma senza un principio di fraternità non governeremmo questa vicenda neanche quella delle migrazioni climatiche riguarderanno decine e decine di milioni di persone probabilmente centinaia di milioni di persone
Che dovranno spostarsi letteralmente dal proprio o siamo capaci di costruire gli stati un sistema di governance globale di questo oppure non riusciamo ma noi la società civile l'Accademia quelli che spendono opinione sui giornali gli uomini di io
Che possono aiutare a far capire che la democrazia non basta se si perde ridere che c'è qualcuno sopra anche la democrazia che giustifica il nostro essere uguali in una maniera diversa totalmente libera qualunque consultazione
Per il fatto semplicemente ad essere al mondo come figli fratelli e sorelle principio di fraternità di sonorità
Da qui si riparte grazie al Centro Astalli che ce lo ricordano i fatti all'università Gregoriana al suo magnifico rettore ci hanno ospitato amo cercava Cara professoressa Urbinati buon avvenire a tutti avanti
Grazie a tutti a me il compito di invitarvi ancora le celebrazioni per la giornata mondiale del rifugiato due appuntamenti della prossima settimana uno la rete sul tavolo
Mercoledì ventidue giugno nel centro d'accoglienza per rifugiati decentra stando a San Sabba all'Aventino facciamo festa la festa dell'accoglienza con operatori volontari rifugiati siete tutti invitati e ci sarà con noi
Padre Arturo sullo stato generale della Compagnia di Gesù
Il ventitré alle diciotto in Santa Maria in Trastevere come ogni anno anche quest'anno c'è una preghiera ecumenica un motivo di speranza per le vittime ai confini dell'Europa organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio decentra stallo Fondazione Migrantes gli Scalabrini Ari la Caritas italiana
E tutte le organizzazioni che in Italia sono impegnati a fianco dei migranti quindi questi gli appuntamenti grazie di essere intervenuti questa sera e a presto