La nota antiproibizionista

Allora ieri si è votato per i cinque referendum per la giustizia giusta promossi dal Partito radicale e dalla lega il quorum del cinquanta per cento non è stato raggiunto e quindi la consultazione non è valida era se vogliamo un esito prevedibile visto che una buona parte degli elettori nemmeno sapeva dell'esistenza del referendum
Lo Stato diciamo così per comodità lo Stato non ha provveduto a informare in maniera corretta esaustiva in tempo utile ai cittadini
Appunto sulla consultazione sul contenuto dei due quesiti sulle ragioni dei favorevoli e su quelle dei contrari
All'abrogazione delle norme in esame
Il servizio pubblico radiotelevisivo che poi ha pagato da tutti noi cittadini avuto bisogno di un richiamo dell'Agcom per programmare spazio di informazione peraltro negli ultimi tempi prima del voto il numero insufficiente in orari discutibili il che non ha impedito poi ad assistere a veri e propri commi ivi sostenitori del no e dell'astensione senza che Duranti così questo anche lenta confronto senza contraddittorio e anche durante il cosiddetto silenzio elettorale sua abbiamo letto degli articoli in questi giorni e il giorno dopo i titoli si sprecano fallimento flop débâcle insomma basterebbe solo questo per porre seriamente il problema delle condizioni la nostra democrazia in cui il popolo cioè noi
Non è in grado di esercitare la sovranità che pure gli è attribuita dall'articolo uno della Costituzione e quindi anche il referendum abrogativo che è stato previsto dei costituenti
Come abbiamo letto e sentito in questi giorni ci sarà di sicuro chi parla disinteresse dei cittadini di quesiti troppo complicati di abuso dello strumento referendario
Argomenti sentiti già innumerevoli volte che si ripetono puntuali immancabili in occasione di ogni tornata referendaria
Altri più bravi e più sicuramente i più preparati di me analizzeranno e spiegheranno le cause dalla mancata partecipazione al voto ci saranno editorialisti ci saranno polemiche i insomma ci saranno tanti che potranno compiacersi per il mancato successo dei referendum però insomma che a loro piace o no la questione è stata solo spazzata sotto il tappeto come la polvere il problema
Della giustizia italiana
è la giustizia spessa e il modo con cui viene gestita e il suo rapporto con con la politica
Il fallimento dei referendum e la debolezza della cosiddetta riformare la giustizia frutto di un compromesso al ribasso lasciano irrisolti i nodi che da troppo tempo sono arrivati al pettine che sono sempre quelli
Separazione delle carriere responsabilità civile dei magistrati obbligatorietà dell'azione penale
A cui si aggiungono poi il problema del sistema elettivo dei membri togati del Consiglio superiore la magistratura
La questione dei magistrati fuori ruolo l'influenza Smith la giustizia anche insomma la presenza dei magistrati in politica le famose porte girevoli
Però al di là di tutte queste questioni che sono e fondamentali Cucciari c'è un'altra questione che viene elusa la maggioranza del mondo politico del dell'informazione della stessa magistratura e sono le alcune leggi leggi repressive leggi punitive che impegnano le forze dell'ordine che intanto il lavoro delle Procure che causano un po'il sovraffollamento delle carceri e la prima di queste leggi quante volte l'ho ripetuto
è la legge sulle droghe in vigore dal mille novecentonovanta
La gran parte del mondo politico e di quello degli organi formazione continua a considerare il consumo di sostanze illegali come una questione di sicurezza e di ordine pubblico con una devianza una patologia
E le risposte d'ordine di polizia in linea con il Pampena lirismo che caratterizza la politica la giustizia contiana ignorare l'evoluzione del fenomeno le evidenze scientifiche le conoscenze acquisite sul campo così come i risvolti sociali e culturali
E come anche questo abbiamo ripetuto tante volte in rete il sistema repressivo codino puntare al basso dietro le sbarre per la maggior parte ci sono pesci piccoli o piccolissimi o tossicodipendenti e io questo lo dicono i dati ufficiali le intenzioni non ottengono un effetto di deterrenza l'inasprimento delle pene introdotto con la la legge mi novecentonovanta la e voi no Vassalli ulteriormente aggravato dalla legge Fini-Giovanardi tra il due mila e due mila quattordici non ha corrisposto una diminuzione dei reati correlati appunto al consumo di sostanze
Proibite e al contempo le sanzioni amministrative che puniscono il consumo personale sono diventate Us Gunnar più strumento di repressione al di fuori del controllo giurisdizionale senza alcun effetto dissuasivo
Il referendum per la depenalizzazione della cannabis avrebbe potuto essere l'occasione di aprire un confronto pubblico sulla politica delle droghe ma la Corte costituzionale con una decisione
E purché appare insomma politica ha preferito non ammetterlo sostenendo che non fosse in linea con le convenzioni internazionali sottoscritta nostro Paese
Una motivazione però che poi i insomma cozza con la realtà di quei paesi che in questi anni hanno legalizzato la cannabis sembra che questo sollevasse particolari problemi pensiamo uno su tutti al Canada
Mentre altri Paesi si apprestano a farlo
Il referendum sulla cannabis e quello sull'eutanasia legale quello sulla responsabilità civile dei dei dei magistrati dei giudici che sono stati non sono stati ammessi alla corte costituzionale
Insieme ai cinque sui quali si è votato ieri ore proprio potuto essere l'occasione per aprire un importante stagione di riforme nel nostro Paese
La politica invece ha abdicato al suo ruolo ha preferito non cogliere questa opportunità e e contro ogni evidenza
Ha deciso di continuare a fare il gioco di una magistratura associata che continua ad avere una concezione proprietaria della giustizia insomma la polvere come dicevo però non è sparite sono solo nascosta sotto il tappeto