Trasmissione a cura dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buonasera Holborn giorno gli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando ci ascoltate questo è il consueto
Appuntamento settimanale con l'organizzazione non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative in corso future nonché fornire commenti analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi la puntata è dedicata a due argomenti principali
In primo luogo con Gianfranco Dell'Alba presidente di Non c'è pace senza giustizia parleremo della conferenza sulle sfide
In materia di Governance sviluppo diritti umani e sicurezza nella regione del Sahel tenutasi nella capitale Mauritania il ventisette ventotto di giugno e che contava Non c'è pace senza giustizia tra gli organizzatori
In secondo luogo sentiremo l'onorevole Brando beni Frey capo delegazione del partito democratico al Parlamento europeo nel quadro di un'intervista registrata la settimana scorsa
Per un commento sia sulla decisione della Corte Suprema americana che ha capovolto la tutela del diritto alla Bortot finora in vigore a livello federale che sugli sviluppi
Relativi alla politica migratoria europea a ridosso del dramma recente avvenuto Amelia
Enclave spagnola in Marocco orientale dove trentasette immigranti africani hanno trovato la morte a seguito di scontri con le forze di polizia
Come di solito diamo per lo spazio prima alle notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Roma e ci vengono lette quest'oggi da viola Brandini viola a te la parola
Grazie Nicola un po'un giorno buona sera tutte tutti per quanto riguarda la nostra raccolta settimanale ci riguarda il tema dell'immigrazione dalla Turchia alla Grecia
In particolare il trattamento dei migranti una volta superato il confine
Molteni investigazioni condotte da giornali internazionali hanno portato alla luce storie testimonianze sulle terribili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere secondi racconti una volta superato il confine segnato dal fiume Evros centinaia di persone vengono arrestate dalla polizia greca e poi sottoposti a maltrattamenti forti e detenzioni stazioni di polizia per poi essere legalmente rispediti indietro
Alcuni esempi riguardano persone che vengono avvicinate da capisci Minali che in cambio del loro lavoro offrono dei permessi di soggiorno in Grecia per circa venticinque giorni
Una delle stime testimonianze ci racconta di un uomo di origine siriana che una volta arrivato in Grecia ha passato ben tre mesi in una prigione sovraffollata dove stava rinchiuso durante il giorno ma veniva liberato durante la notte affinché aiutasse la polizia greca
A respingere chiaramente in maniera brutale i richiedenti asilo verso l'altra sponda del fiume
Tutto ciò nella speranza di ricevere un permesso di soggiorno di un mese
Le condizioni e le storiche vi riportiamo sono testimoniate anche dall'Asia e dall'esistenza di prove grafiche come fosse il video che alcune persone sono riuscite a fare
Queste esperienze sono state soprannominate da coloro che le hanno vissute come la fase di schiavitù che sono costretti ad attraversare se vogliono raggiungere mete più lontane
è essenziale che le autorità competenti internazionali provvedere proteggano
E i migranti che affrontano queste barbarie
L'ultima notizia invece riguarda la crisi climatica a cui stiamo assistendo e che affrontiamo oggi in Italia
E la gravità soprattutto di questa situazione in termini di siccità caldo e gli effetti che mi derivano tutti ci siamo resi conto che questo caldo non solo eccessivo per il periodo dell'anno in cui ci troviamo ma soprattutto sta durando da troppo tempo
Le prime ondate di calore stanno sono arrivate due mesi fa e non si sono mai fermate anticipano in maniera significativa ITIS astici della stagione estiva
Ad aggiungerci a questa strage aggiungersi a questa situazione troviamo anche un inverno particolarmente mite e con precipitazioni non molto frequenti che ci hanno portato all'arrivo della stagione calda senza grosse risorse idriche questa settimana ben sei regioni italiane hanno dichiarato lo stato di emergenza a cui non sappiamo come far fronte e che sta impattando moltissimi settori in particolar modo quello agricolo
Caldo e siccità avranno infatti degli effetti incalcolabili per quanto riguarda la resa dei raccolti la vendemmia e la conseguente produzione del vino e poi la raccolta delle olive in autunno
Gli incendi sono sempre più frequenti e il razionamento dell'acqua sembra essere inevitabile se non ci sarà un cambiamento in tutto ciò l'Italia arriva molto impreparata in termini di misure per far fronte a questa emergenza
Moltissimi progetti che dovevano essere realizzati anni fa vennero abbandonati per mancanza di risorse economiche adesso che abbiamo questi stessi progetti che richiedono anni per essere completati risulterà risultano già o psoriasi su carta
Inoltre i dati dimostrano che la rete idrica italiana registri delle perdite pari al quarantadue per cento la situazione è grave e dobbiamo rende iniziare renderci conto che non si può più parlare sul di cambiamento climatico uno bensì di crisi climatica
E senza azioni significative andremo incontro a disagi sempre maggiori
Grazie viola per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito gli argomenti principali della puntata odierna come anticipato in apertura con il contributo di Gianfranco Dell'Alba presidente di Non c'è pace senza giustizia vogliamo per iniziare parlare trattare delle sfide
Politiche economiche ambientali oltre che in termini di sicurezza che i Paesi della regione del Sahel si trovano ad affrontare questo era proprio il tema della conferenza tenutasi la settimana scorsa a Nouakchott capitale della Mauritania cortile con organizzata dall'associazione falchi in più uniti
L'eurodeputata Maria Arena e il gruppo socialisti del Parlamento europeo il rappresentante speciale
Dell'Unione Europea per insider oltre che non c'è pace senza giustizia vi propongo ora di ascoltare Gianfranco Dell'Alba per un resoconto di questo evento a cui ha ha partecipato
Se la svolta a no Choctaw capitale della Mauritania ventisette ventotto giugno due mila ventidue una conferenza destinata ai Paesi del cosiddetto G cinque i paesi del Sahel confrontati alla carestia alla in sicurezza
E alla
Diciamo cattiva governato effettiva pratica di governo per le quello che sta accadendo che anche in questi in queste ultime ore è costato la vita
A dire alcune decine di fedeli cristiani colpiti e uccisi d'dei bande già viste che infestano diciamo tutta la regione del set è stata una iniziativa alla quale Non c'è pace senza giustizia ha contribuito all'organizzazione accanto a fai ti in più uniti
E con in ma rappresentante speciale della
Vertenza l delle della Viacom dell'Unione Europea Emanuela Del Rey e la presidente della sotto commissione diritti umani del Parlamento europeo Maria Arena quindi una un'iniziativa assunta a quattro
Per diciamo abbordare i le problematiche quante ce ne sono del di questi cinque Paesi che compongono il sa l quindi nell'ordine Mauritania
Ma lì Burkina Faso Niger e Ciad un'area vastissima poco popolata fondamentale per tutta una serie di diminutivi
Primo fra tutti perché è il bacino dal quale transitano o giungono
Purtroppo
Molti degli immigrati che poi si ammassano sulle coste diciamo mediterranee dell'Africa pronti a venire in Europa e quindi area che oltre che essere molto ricca di risorse naturali eccetera è certamente un'area molto strategica non a caso oggetto propone gli ultimi due-tre anni di dell'attenzione anche dei russi che come alcuni ascoltatori probabilmente conoscono sono riusciti con diciamo forse Malliani opposte al regime precedente a rovesciare
Il governo che c'era prima e a instaurare un governo di fatto controllato o comunque molto influenzato dalla presenza russa quindi un elemento di grande di grande diciamo sconvolgimento degli equilibri della regione sulla quale l'Unione europea aveva cercato di impostare tutta una sua politica appunto creando il gruppo del G cinque investendo in dietro la Francia ma per non lasciare la Francia da sola con
Qualche strumento finanziario pochi troppo pochi per i bisogni della regione
Con anche investimento diplomatico militare ed insicurezza ad esempio l'Italia negli ultimi anni aperto ambasciate che prima non esistevano in molti di questi Paesi a dimostrazione di un interesse
Che però degli ultimi appunto negli ultimi due o tre anni è entrato in crisi
Per da una parte appunto questo interesse russo che è riuscito a penetrare in questa zona non certo
Necessariamente nella delle mire immediate non è il disegno strategico immediato di Mosca a dimostrazione che questi hanno vedono le cose e e che tanto è vero che alcuni ex alcuni interlocutori che abbiamo avuto nel corso di questo convegno ci hanno detto che una delle regioni della presenza russa e quella di potere controllare in qualche modo il flusso dei possibili spostamenti di popolo di popolazioni d'immigrati
Di ricerca di migranti migrazione verso che costituire quindi una specie di minaccia latente di aprire il rubinetto per fare il mare andare magari qualche centinaia di migliaia di persone
Direttamente nelle coste pronti a sbarcare
In in Sicilia in Spagna piuttosto che che in Grecia
Dicevo che l'Europa ha investito ma probabilmente ha fatto anche qualche sbaglio fatto è che si è perso in qualche modo il polso della situazione anche perché
Quello che quello che accade da alcuni anni come sappiamo che una influenza jihadista
Che è venuta dall'Algeria ma che poi si è sviluppata con con elementi locali e che ha ha creato una sorta di Stato islamico tra alle frontiere del Mali del Burkina che sta cercando di entrare in Niger che sta
Cercando di e che probabilmente beneficia di qualche santuario o comunque di qualche giorno
Di protezione nella vasta aria completamente desertica diciamo tra la Mauritania e e il il Mali
Non c'è pace e che ha avuto una grande esperienza precedente nel nei paesi del Sahel nella campagna contro le mutilazioni genitali femminili abbiamo organizzato
Nel corso degli anni conferenze diversi di questi Paesi che abbiamo una rete di contatti con
I rappresentanti della società civile e non solo con parlamentari impegnata in questa battaglia difficile difficilissima in questi in questi Paesi
Ha sempre mantenuto dicevo un interesse nella per la regione anche se lo abbiamo per ora limitato a alla alla dimensione violenze contro le donne che purtroppo fanno parte di tanti dei tanti mali che affliggono il SEL perché purtroppo come è stato ampiamente dimostrato dai tanti oratori importanti che hanno partecipato a questa conferenza
N violenze diciamo e le prime persone essere vittime di di di tutto quello che accade il combinato disposto della crisi energetica della crisi alimentare dell'insicurezza
Della non governo denominati una non presenza di di di di di uno stato ovvero della presenza di milizie che quando hanno bisogno grazie a nuovi villaggi spogliando le popolazioni del poco che hanno naturalmente le prime vittime sono sono molto spesso le donne quindi con questo spirito abbiamo coinvolto diverse nostre diciamo interlocutrice privilegiata e con questo spirito abbiamo
Deciso di utilizzare questa due giorni per fare il punto su quello che occorre fare per
Provare a venire
A fare un'altra politica la politica più efficace più che sia più in grado di entrare i peli del Sahel che non mancano di risorse da un certo punto di vista di che quindi potrebbero se evitati
Uscire dalla situazione di estrema indigenza che purtroppo di colloca fra i Paesi con il minor tenore di vita
A livello mondiale ecco questo è un po'lo spirito che ha animato questa questa iniziativa e col sul quale vorremmo naturalmente e lavorare anche con l'ottica di essere molto consapevoli che il Sahel è diciamo torna come dire
La penultima tappa del cammino dell'immigrazione africana verso verso l'Europa e che quindi ci sia un legame molto forte tra la la solidità la stabilità del SEL e il fenomeno migratorio questo
Sono elementi molto chiaramente emersi in questo seminario il quale
Quale poi
Pubblicheremo gli atti pubblicheremo quindi ci sarà una pubblicazione che farà il punto di quanto emerso con spunti molto interessanti e di tanti i tanti studiosi di tanti militante
Donne parlamentari rappresentanti della società civile
Dei cinque Paesi e di altri che hanno dato il loro contributo che ha compreso questo evento diciamo particolarmente significativo
Per il quale sono stato contento di avere partecipato che imputato contento che non c'è pace sia stato tratti gli organizzatori
Grazie Gianfranco Gianfranco Dell'Alba per questo resoconto sulla conferenza tenutasi la settimana scorsa hanno acciottolato capitale della Mauritania e che ha visto tra gli organizzatori e non c'è pace senza giustizia proseguiamo ora subito
Con il secondo ospite della puntata odierna l'onorevole Brando beni Fein capo delegazione e del Partito democratico al Parlamento europeo a cui in un'intervista registrata la settimana scorsa abbiamo chiesto di come entrare due temi caldi della tua vita e che rispecchiano anche priorità interesse per non c'è pace senza giustizia onorevole beni sei
Prima di tutto grazie per la sua disponibilità e bentornato sulle nostre onde
Primo argomento su cui volevo sollecitare il suo parere
E la sua analisi riguarda la recente decisione sentenza della Corte Suprema
Americana che di fatto ha annientato annullato la tutela in vigore a livello federale del diritto
All'aborto una decisione che ha sconvolto profondamente e gli Stati Uniti dove già si vedono proteste ma anche e l'Europa
La decisione della Corte suprema che dopo ben tre nomine durante il mandato di Trump e a tradizione conservatrice
Rischia di polarizzare ulteriormente un'America già divisa
Onorevole beni Fai crede che questa onda lunga iper conservatrice che parte dagli Stati Uniti possa arrivare anche fino all'Europa l'Unione europea andando ad intaccare conquiste consolidate sia come il diritto alla volto che come le unioni per le persone dello stesso sesso o le adozioni e di copie omosessuali e dei Singh al
La decisione della Corte suprema americana ha un impatto certamente per gli Stati Uniti ma anche per l'Europa è chiaro che questa scelta questo giudizio
Di Tommaso Di Tanno sentenza storica Roe vs Wade a certamente sconvolto appunto l'opinione pubblica americana diviso Renato immediatamente
Lo scontro anche fra stati americani ma un dibattito immediatamente nato chiaramente anche dall'altra parte lo c'è un po'in tutto il mondo perché oggi vediamo anche in questi giorni purtroppo casi di cronaca pensando all'ottantanove ci sono donne che sono state minacciati criticate attaccati addirittura colpite fisicamente perché decidono di abortire perché vanno a a prendere una decisione è sempre difficile Marche appartiene alla libertà del corpo delle donne dell'autodeterminazione femminile
Una situazione qui est anche nel nostro Paese che vede un dibattito sui diritti più in generale questo periodo ci sono entrai io sarò il prime di Milano proprio per esprime questo fine settimana unica importante
Attenzione e supporto che deve essere io spero di tutte le forze politiche anche in Italia conquiste di diritti anche nelle donne appunto nel caso elaborato di cui si parla Patti e dalla sentenza negli Stati Uniti siano mantenuti siano difesi
In un ambito normativo che tiene conto di diversi interessi Facchetti scrive un punto di vista chiaro diritti fondamentali sono qualcosa che anche nel nostro paese in Europa devono essere tutelati devono vedere
Un ripristino dove sono minacciati pensiamo in alcune parti d'Europa tema dell'avvolto è stato com'è noto oggetto di campagna durissime
In Polonia ad esempio
E appunto i diritti in generale sono oggi una frontiera dibattito e io spero non troppo di scontro perché nel momento in cui sempre in queste settimane si discute dello ius coni all'interno del Parlamento italiano non può diventare questo come i diritti LGBT come diviene risanamenti riprendere un percorso di approvazione nelle camere del nostro Parlamento e appunto il tema delle nostre leggi la legge centonovantaquattro in Italia non possono essere oggetto di una spaccatura ideologica di uno scontro manuale spero che questa destra
Che esiste in Italia che ha una sua forza
Norme voglia mettere in discussione qui le rette sono conquiste storiche e anche qui le frontiere di di dibattito di confronto
Su nuovi diritti su cui invece anche il nostro Paese sta portando avanti discussione ingiusta e che devono essere fatte ma che devono vedere un avanzamento di un'agenda dei diritti penso quindi che quello che è accaduto negli Stati Uniti ci debba mette in guardia sul fatto che nulla è dato per acquisito per sempre la discussione confronta che la mobilitazione dei diritti fondamentali dell'autodeterminazione delle persone la libertà intesa come responsabilità e rispetto quindi anche lì la dignità di di di tutte tutti è qualcosa che non finisce da un giorno all'altro ma è un impegno una battaglia fino non termina mai ecco che deve vedere io credo davvero una maggiore unità possibile delle forze politiche delle forze sociali cercando di guardare alla nostra Costituzione alla carta di europea dei diritti fondamentali come le stelle polari aveva societario
Nessuno si possa sentire discriminato ignorato il proprio diritto
Quindi conculcata
Onorevole beni Fai l'altro tema su cui le volevo chiedere un commento riguarda la tragedia avvenuta Militia
Dove trentasette migranti africani ha trovato la morte a seguito di scontri con le forze di polizia marocchine e spagnole
A fronte di ciò che è accaduto varie organizzazioni
Per i diritti umani hanno chiesto l'apertura di un indagine indipendente per fare chiarezza su quanto avvenuto e anche identificare le responsabilità ancora una volta purtroppo questo evento dimostra in modo particolarmente tragico i fallimenti o le mancanze profonde nelle politiche mirando a gestire governare l'immigrazione e assicurare il rispetto dei diritti umani dei migranti
Secondo lei c'è spazio per uno per un cambio di gestione del fenomeno a livello europeo c'è la volontà per mettere in campo una nuova politica migratoria
La tragedia di Melilla in Spagna
Riguarda un confine di quelli più caldi appunto per tragedie purtroppo e diritti conculcati violati negati
Nel Mediterraneo ci riporta questa discussione mai terminata suo la riforma delle regole europee sulla migrazione sui diritti persone migrati dei richiedenti asilo con un purtroppo un mare Mediterraneo risponde dell'Africa le nostre sponde europee che hanno visto negli anni violenze morti e non soluzioni stabili bisogna andare a fondo anche di quello che è accaduto in queste settimane queste vicende devono vedere approfondite le responsabilità e anche l'Estonia insomma delle persone che sono coinvolte anche quelli che purtroppo sono morte e a chi è rimasto ferito e capire come evitare che questo questo sì questo fatto si ripeta fatti di questo genere si ripetano prima di tutto quindi salvare le vite anche le vite di chi la rischia la vita in mare e quindi proseguire con un impegno per la ricerca e salvataggio che deve diventare sempre di più
Uno un impegno pubblico europeo come è stato in determinati periodi non solo affidato a la buona volontà delle delle ONG come purtroppo oggi accade
Abbiamo bisogno anche di lavorare perché queste regole cambino perché ci siano accordi con i Paesi di provenienza che non siano lesivi dei diritti fondamentali che inviano apposita comunque a chi deve poter essere un richiedente asilo di potere fare richiesta d'asilo di poter
Esperire questa possibilità nel rispetto dei del diritto internazionale
E fare in modo che le regole attuali i regolamenti Dublino venga modificato in modo che le persone non siano intrappolati nell'organismo che si trovino un un meccanismo di maggiore sostenibilità e solidarietà fai paesi europei oggi quella pandemica
Con la guerra e quindi anche l'impatto questa avuto pensiamo su il flusso dei profughi ucraini
Il dibattito sulla migrazione può cambiare perché siamo fuori da quel lutto
En mentale io dico del dibattito che vedeva negli emigranti il la fonte di ogni problema purtroppo abbiamo visto per anni in media alcuni alcune forze politiche e trasformare il tema dei rifugiati richiedenti asilo anche nella sua complessità che che nessuno nega come centro di tutti i problemi dell'Italia e dell'Europa
Non è così è un tema che va affrontato con serietà sapendo che le migrazioni sono un elemento fisiologico che riguarda la migrazione economica la richiesta d'asilo e serve razionalità e uno sguardo lungo allora nel momento in cui siamo discutendo
Ad informare le competenze dell'Unione Europea
Il suo funzionamento vedere maggiori politiche comuni europee sul tema migrazioni per esempio anche sulla migrazione economica non solo sui richiedenti asilo avere quindi una competenza programmatoria dilungo sguardo europea e non solo
Nazionale frammentata come oggi la politica europea sulle migrazioni credo sia intanto una scelta senza dubbio giusta e utile per fare migliori scelte e poi come ho detto serve chiarezza dal punto di vista politico il tema migrazioni non è la fonte di soltanto di i problemi difficoltà il centro di un dibattito politico come ho detto per anni pervertito da questa discussione spesso slegata dai fatti slegata dai dati spesso senza umanità oggi abbiamo bisogno di guardare invece a soluzioni concrete assunzioni possibili utilizzando anche le risorse oggi a disposizione straordinarie quelle dei piani di ripresa così come è fare una battaglia politica chiara culturale perché dopo la pandemia con la guerra alle porte sostenere una politica dell'immigrazione sostenibile
Organizzata razionale
Rispettosa dei diritti umani si può fare si deve fare e deve essere un impegno onesto chiaro delle forze politiche che vogliono risolvere i problemi non anche lavarli per poi specularci sopra su questo
Secondo me serve fare una battaglia
Più chiara più attenta più diretta anche da parte di chi la pensa in un certo modo e pensa che questi temi vadano affrontati per quello che sono
Anche l'opportunità non solo un una fonte di complessità di gestione e sapendo che noi verso chi fugge dalla guerra dalla morte
Dalla
Ma dalla possibilità di sopravvivere anche a causa dei cambiamenti climatici e noi dobbiamo dare rifugio ascolto supporto e aiuto lavorando tutti insieme
Grazie onorevole Brando beni Fai capo delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo per aver contribuito a questa puntata che ora giunge alla sua fine non mi resta quindi che ringraziare viola Brandini che oggi ci ha letto le notizie nonché in via Mosca per aver curato la redazione e la parte tecnica io vi ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che n p W. J. punto org
Oppure non c'è pace senza giustizia punto org
Nella sezione donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la giustizia penale internazionale la promozione dei diritti delle donne era lotta contro le violenze di genere come ad esempio i matrimoni
Minorili oppure le motivazioni genitali femminili oltre che per la difesa dell'ambiente e la lotta contro la deforestazione in Amazzonia
Vi ringrazio molto per l'asso per l'ascolto al Lido appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Intanto vi auguro un buon proseguimento su a Radio Radicale ciao