Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale mercoledì ventuno settembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale in apertura
Anche quest'oggi la guerra della Russia contro l'Ucraina diverse
Le notizie del giorno la Dubai che ha ha votato al alcuni emendamenti al Codice penale Rina sparire i reati legati alla diserzione di fatto inserendo i termini
Mobilitazione stato di guerra
Conflitto al contempo l'annuncio da parte delle cosiddette Repubbliche popolari del Donbass di referendum praticamente in una settimana
Per chiedere l'annessione alla Russia il timore e che si vada verso una dichiarazione di guerra da parte di Vladimir Putin al contempo sulla scena internazionale ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan
Ha di fatto detto che Putin deve restituire lacrime a legittimo proprietario cioè all'Ucraina e lascia intendere quanto Vladimir Putin
Stia restando isolato l'ennesima prova dopo il vertice della scorsa settimana
Dell'organizzazione della cooperazione di Shanghai che si è tenuto a Samarcanda su questo vi leggeremo
Due commenta il primo l'editoriale di oggi di le monde dal titolo Putin in perdita di influenza e l'altro invece l'intervento settimanale i divi Di Livio raccomanda sul fare lo show Times l'edizione di ieri Putin sci e i limiti dell'amicizia la Russia che sta perdendo la guerra in Ucraina è anche una battuta d'arresto strategica per la Cina scrive tra l'altro il columnist del fra l'altro Times affronteremo anche la questione cinese con un editoriale del Washington post dedicato alle ultime dichiarazioni D by then sugli Stati Uniti che proteggeranno Tai Wan in caso di invasione
Le dichiarazioni di Baj dell'Assunta e One sono utili secondo il uno Scinto imposte infine la consueta finestra sulle elezioni di domenica prossima in Italia
Il Financial Times ieri aveva un editoriale su Giorgia Meloni e i suoi molti volti per il quotidiano tra siti permangono perplessità sul Meloni e il suo partito fratelli d Italia
Cominciamo però da dalla guerra di Putin in Ucraina e dal l'isolamento sempre più evidente di Putin sulla scena
Internazionale con l'editoriale di oggi di le monde dal titolo Putin in perdita di influenza scrive il quotidiano francese
La geopolitica eh spietata appena si manifestano dei segnali di debolezza
E Vladimir Putin è stato costretto a constatarlo nel momento in cui le sue truppe hanno subito un cocente rovescio
Costretti al ritiro dalla Regione di Kharkiv per la pressione delle forze militari di Chiesa
Il vertice dell'Organizzazione della cooperazione di Shanghai che si è tenuto a Samarcanda la scorsa settimana
Gli ha dato l'occasione di una foto di famiglia in particolare affianco al presidente cinese Shi camping
Ma i suoi omologhi sono stati a vari in termini di sostegno il padrone del Cremlino ha dovuto ammettere di dover rispondere alle preoccupazioni della Cina rispetto a un conflitto che ha un impatto anche sull'economia del gigante asiatico
La l'amicizia senza limiti che era stata conclusa a Pechino dai due Paesi all'invasione alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina
E chiaramente messa alla prova il premier indiano Narendra modi è stato ancora più diretto con Putin
Sottolineando che questa non è l'ora della guerra Putin ha dovuto rispondere che farà il possibile per mettere fine al conflitto il più presto possibile prima però di dire il contrario davanti alla stampa russa pochi minuti dopo
Anche se l'esito della guerra in Ucraina non è ancora determinato la pessima situazione della Russia non sfugge a nessuno il primo ministro almeno ogni o al Pacini Anna
Lo ha verificato sospese quando ha chiesto invano l'applicazione dell'articolo quattro dell'Organizzazione del Trattato di sicurezza
Collettiva che lega il suo Paese alla Russia la Bielorussia Kazakistan Kirghizistan per e al Tagikistan
Richiesta inviata dopo gli scontri con le forze armate della Zerba i Gianna Putin si è accontentato di chiedere il Bellini Ligier anti di rispettare il cessate il fuoco
Il presidente russo ha fatto la stessa cosa negli ultimi giorni per cercare di mettere fine agli scontri frontalieri che io cooperò che oppongono il Kirghizistan nel Tagikistan
I suoi appelli alla risoluzione pacifica dei conflitti non fanno che sottolineare i limiti dell'ambizione di Mosca di essere il garante della sicurezza nell'Eurasia post sovietica ironia della sorte ricorda le Monde
Il patto dell'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva ricalcato su quello nato è stato applicato per la prima volta in Kazakistan all'inizio dell'anno
L'intervento delle truppe russe per reprimere manifestazioni innescate dall'aumento del prezzo del gas
Non ha impedito all'uomo forte del Paese il presidente Kassim Shammar Tetto Caiazza di prendere le distanze da Mosca nella crisi ucraina e di avvicinarsi a Pechino
Le conclusioni di Redmond negli ultimi quindici anni dall'intervento russo in Georgia Vladimir Putin ha moltiplicato le iniziative all'estero dalla Siria la Libia con interventi militari
E aumentandolo influenza russa in Africa questo attivismo a lungo sottovalutato
è valso il padrone del Cremlino alcuni successi l'umiliazione subita in Ucraina il rafforzamento involontario della NATO che questa aggressione ha provocato la simmetria sempre più forte nelle relazioni con la Cina
Nell'alleanza tra grandi potenze revisioniste e il disaccoppiamento durevole con l'Europa accelerato dalle sanzioni
Costituiscono per la Russia un doloroso ritorno alla realtà così le monde che ci permette di recuperare in commento uscito ieri sul Financial Times a firma di Jon Racman lo avevamo solo segnalato
Ieri mattina
Vale però la pena leggerlo in almeno in gran parte Putin ci Jinping e i limiti dell'amicizia
La Russia che sta perdendo la guerra in Ucraina è un contraccolpo strategico importante per Pechino
Scriverà Ackermann il il quattro febbraio tre settimane prima dell'invasione russa dell'Ucraina la linea Putin ha incontrato Shi Jing Pinga Pechino
Una dichiarazione congiunta dei due leader annunciato l'amicizia senza limiti tra Russia e Cina sette mesi dopo sci potrebbe essersi pentito di quelle parole parlando prima della riunione del Consiglio di cooperazione di Shanghai in Uzbekistan
A Samarcanda Putin è stato costretto a promettere di rispondere alle domande e preoccupazioni che la Cina a sulla guerra in Ucraina
Ne Putin né sci hanno scelto di approfondire queste preoccupazioni in pubblico ma non sono difficili da indovinare la guerra ha indebolito la Russia destabilizzato l'Eurasia e rafforzato l'alleanza occidentale e dal punto di vista di Pechino niente di tutto questo e positivo
La dichiarazione del quattro febbraio ha chiarito che il fondamento dell'amicizia russo cinese e l'ostilità condivisa nei confronti della leadership globale americana
Una rapida vittoria russa in Ucraina a pochi mesi dal caotico ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan
Sarebbe stata un altro duro colpo per il prestigio e la potenza degli Stati Uniti nel mondo sarebbe stato anche perfetto per Pechino avrebbe potuto preparare il terreno per un attacco cinese Tai Wan
Ma al contrario questo conflitto prolungato in Ucraina la prospettiva di una sconfitta russa rappresentano una grave battuta d'arresto strategica per la Cina la ragione
P ovvia secondo Racman è che la Russia il partner internazionale più importante di Pechino
I due Paesi non sono alleati con un trattato formale ma si sostengono a vicenda nei forum internazionali
Organizzano esercitazioni militari congiunte la prima visita all'estero che fece sci Jinping dopo essere diventato primo presidente fu a Mosca
Ci ha definito Putin il suo migliore amico
Ma ora il suo amico sembra essere diventato un perdente
E l'amicizia della Cina con la Russia appare imbarazzante non più una risorsa oltre indebolire il più importante partner internazionale della Cina la guerra in Ucraina ha portato a una rinascita dell'alleanza occidentale
La leadership americana sembra di nuovo sicura di sé ed efficace le armi degli Stati Uniti contribuiscono a cambiare il corso della guerra nuovi paesi stanno per aderire alla NATO ai media statali cinesi piace sottolineare l'inesorabile declino dell'Occidente ma all'improvviso l'alleanza occidentale appare decisamente vivace
Pechino potrebbe almeno trarre conforto dal fatto che il Sud globale se sembrava aver scelto la neutralità se non una posizione filorussa in questo conflitto
Questo importante nella rivalità della Cina con gli Stati Uniti ma il sentimento del sud del mondo sta cambiando secondo Racman a Samarcanda Narendra modi prendere indiano pubblicamente rimproverato Putin dicendogli che lei era di oggi loro l'ora oggi non è quella della guerra il leader russo è stato costretto a promettere di fare del suo meglio per fermare la guerra il prima possibile all'Assemblea generale dell'ONU la scorsa settimana l'India si unita ad altri cento Paesi nel voto per consentire ah Volodymyr Zaleski di tenere un discorso in teleconferenza solo sei Paesi
Si sono uniti allora alla Russia per opporsi al discorso la Cina si è astenuta in patria e all'estero prosegue ancora il video raccomanda sul Financial Times sci parla sempre del suo desiderio di stabilità
Ma la guerra a alimentato l'instabilità non solo in Europa ma in tutta l'Eurasia l'Azerbaijan appena TAR attaccato l'Armenia alleata della Russia
Sono scoppiati combattimenti tra Kirghizistan e Tagikistan una Russia seriamente indebolita imbarazzata e già oggi un partner molto meno utile per la Cina e gli affetti della guerra non sono ancora finiti l'incubo ultimo per Pechino
E la caduta di Putin e la sua sostituzione con un Governo filo occidentale
è uno scenario improbabile ma non è impossibile naturalmente ci sono anche vantaggi per la Cina in una Russia indebolita Mosca è sempre più dipendente dal punto di vista economico da Pechino
Alcuni analisti a Washington dicono che la guerra in Ucraina spingerà Mosca tra le braccia della Cina in modo permanente
Questa scuola di pensiero ritiene che un punto di svolta cruciale nella guerra fredda fu l'apertura di Nixon e Kissinger alla Cina nel mille novecentosettantuno il loro timore
E che ora stia accadendo il contrario che lasse Cina Russia si rafforzerà ma questo argomento secondo Racman tratta le grandi potenze come petto di di una scacchiera strategica privi di valori
La realtà è che Russia e Cina hanno formato un'alleanza informale
Perché le loro visioni del mondo hanno molto in comune non è immaginabile che uno di loro si stacchi decida di al al allinearsi con l'America
Il loro problema sono gli Stati Uniti lasse russo cinese presentato il quattro febbraio
In misura significativa è stato anche un accordo personale tra l'uno due leader forti Putin riuscì lo zar e l'imperatore ma con Putin che assomiglia più a Nicola secondo che a Pietro il Grande ci Jinping rischia di doversi pentire così tra l'altro il racket Manna sul sono Sean Times a proposito della Cina vale la pena segnalare anche il Washington post di ieri
E un editoriale su le parole di Giuba invernale domeniche a proposito di Taiwan gli Stati Uniti che difenderanno risponderanno militarmente a un eventuale attacco cinese
Per il Washington post e dichiarazioni di Baida insulta in One sono utili è la quarta volta che Presidente americano
Dice quello che ha detto questa volta in modo ancora più esplicito salta così
Uno dei degli elementi dell'approccio americano su Cina e Taiwan in vigore da cinquant'anni la cosiddetta ambiguità strategica
Che parli a braccio come fa spesso o con l'intento deliberato di passare un messaggio al
Presidente cinese Shi Jinping le dichiarazioni di intenti di Baj Del hanno un valore importante
Hanno utilmente rafforzato la posizione degli Stati Uniti in risposta alle azioni cinesi
Non solo le mire sul Taiwan ma anche la repressione della democrazia un conga tutto questo e altro ancora mostra che la Cina povera e militarmente debole quella con la quale gli Stati Uniti alcuni decenni fa avevano raggiunto intese deliberatamente reciprocamente non vincolanti riguardo a Taiwan quella Cina non esiste più
By the non ha detto quello che penso non molte persone in entrambi i campi dello schieramento politico americano le dittature devono essere scoraggiate come dimostra il tentativo della Russia di conquistare
Non Krajina così tra l'altro il Washington post infine la consueta finestra sulle elezioni del del venticinque del venticinque di settembre
Ovviamente moltissimi sempre di più gli articoli di cronaca racconto di questa campagna elettorale le Bond oggi è un pezzo diciamo mutevole secondo il quale gli ambienti d'affari
Pendono per me a favore di Meloni
Voterei racconta della riunione di Cernobbio Meloni che ha cambiato un po'posizione diciamo un po'carta molto posizione sulla questione
Della responsabilità fiscale o responsabilità di bilancio una vittoria della candidata postfascista al venticinque settembre non suscita più lo stesso
Rigetto del mondo da parte del mondo dell'impresa El Pais ieri invece con Daniel verdura contava Berlusconi che si lancia nella sua ultima battaglia politica
Ma
Naufraga nei sondaggi con appena l'otto per cento delle intenzioni di voto sondaggio ovviamente
Pubblicati prima del del blackout elettorale
L'opinione piccolo giornale francese avevano interessante intervista ieri a Giuliano da Empoli in Italia i populisti tecnici sollevano le stesse attese messianiche
Siamo il Paese del colpo di scena permanente senza che questo si traduca mai in un cambiamento sostanziale o in una rivoluzione
Vale la pena però tornare di nuovo sul Frasson Tampieri e
L'editoriale dal titolo i molti volti del probabile nuovo primo ministro d Italia permangono dubbi perplessità su Giorgio Meloni
Ricomincia così fanno Sontag schiere la vera Giorgia Meloni un agitatore di estrema destra un conservatore che difende i valori della famiglia un convinto difensore dell'Ucraina o una minaccia per l'Unione europea in uno dei suoi momenti più cruciali
Meloni e abile nel mostrare volti diverso in patria e all'estero nel tentativo di diventare il primo ministro donna
Dell'Italia se come previsto le elezioni porteranno alla vittoria della coalizione
Di destra guidata proprio da Fratelli d'Italia
Nella squadra di personaggi poco attraenti della destra italiana il meglio che si può dire di meloni e che non è Matteo Salvini della Lega la cui stella
Si è sbiadita è svanita con l'ascesa di quella di Meloni anche se sono compagni di coalizione
Fortunatamente per Roussel che deve presentare un fronte unito nella guerra della Russia e l'Ucraina e gestire anche l'impennata dei prezzi dell'energia Meloni non condivide le opinioni filo Cremlino di
Salvini entrambi hanno attenuato il loro euroscetticismo anche grazie duecento miliardi di euro per Recoba rifanno dell'Unione Europea
Sul Meloni non pesa poi il Bilancio negativo di Silvio Berlusconi anche se asservito Berlusconi come ministro in uno dei suoi governi tuttavia permangono per i fra Santa INPS gravi riserve su Meloni in particolare nel momento in cui l'ondata di partiti di estrema destra sta vivendo una preoccupante rinascita in tutta Europa
Meloni si definisce come conservatrice di centrodestra ma a rinnegato ha rifiutato di rinnegare le radici del suo partito la cui bandiera porta ancora la fiamma fascista
Sostiene poi blocchi navali per impedire i migranti di arrivare in Italia e usa slogan come sia la famiglia naturale no alla lobby e leggibili dal canto suo Meloni deride l'ossessione dei suoi dei suoi rivali che cercano di classificarle incasellare la strategicamente ha presentato un volto più moderato durante la campagna elettorale dove la preoccupazione principale degli elettori non è l'immigrazione ma la crisi del costo della vita parte del suo fascino popolare e dovuto allo stile schietto lei è vista come una novità
A differenza di Salvini ha rifiutato di un di entrare nel governo Draghi il rovescio de la medaglia però la sua inesperienza in un momento in cui la credibilità dell'Italia sia a Brussel sia sui mercati finanziari
Cruciale
Meloni farebbe bene a non rinegoziare il Pnr
Sembra capire che il suo successo legato alla stabilità economica dell'Italia ha promesso responsabilità fiscale
Molto dipenderà dalla sua scelta del ministro delle Finanze un ruolo spesso ricoperto da un tecnico quali sono però le conclusioni del Fraktion Times che sono importanti
Il fatto che si sia arrivati a una scelta tra democrazia e competenza è un atto d'accusa contro la classe politica italiana nonostante tutta l'esperienza di Draghi l'Italia non può essere governata da tecnici per cento il fatto che Peroni possa essere il primo presidente del consiglio italiano eletto alla guida di un partito vincente in quattordici anni di per sé è già scioccante
L'Unione Europea dovrebbe quindi incoraggiare questo passo in avanti democratico per quanto sfumato
Boicottare un governo Meloni nonostante tutte le sue opinioni liberali e la fine la spingerebbe verso posizioni più dure in termini di nazionalismo quelle dell'ungherese Viktor Orban
Presto scopriremo chi è veramente Meloni non mancano potenziali crisi per verificare se tornerà alla sua versione originale dalla guerra in Ucraina l'impennata dei costi alimentari ed energetici
Gli italiani e Bruxelles devono sperare che la sua maschera relativamente più moderata non calda
Così fra Shawn Times e ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale