"Stampa e potere: proposte, soggetti e strutture per una nuova politica"

Onorevole Orlandi prenda posto
Professor Pellicani
Resta ancora intervistando vogliamo aspettare sinistra no
Ecco professore
Professor Luciano
Io vi ringrazio di essere venuti qui
E abbiamo abbiamo aspettato una mezz'ora accademica
Ringrazio anche l'amico Averardi di avermi incaricato di moderare questo dibattito
Tino due parole per spiegare di che cosa si tratta quali qual è la nostra la la il nostro obiettivo e come si svolgerà la riunione
La riunione deve essere contenuta entro all'ora di colazione
Parleranno dopo l'IMEI in due relatori sono il professore Pellicani e il dottor Arturo Gismondi che però parla prima di Luciano
Dopodiché apriremo il dibattito sono già iscritti a parlare
I signori Lo Prete ponti Braccini pulsioni chi vuole iscriversi dopo di loro può farlo senatore Averardi
Di prenderne nota
Il tema di stampo il potere
Non a caso viene agitato affrontato da un gruppo di socialisti socialdemocratici e liberal i laici perché questo è un problema
Che sta a cuore come problema di libertà soprattutto alla nostra area e che invece sta a cuore come problema di potere
Alle destre e alle alla sinistra
E questo credo che sia il primo spunto di riflessione
Quindici anni fa
Noi non avremmo parlato di questo argomento avremmo parlato delle industrie che producono merci merci tangibili merci oggettive
E è chiaro che in questi quindici anni se vogliamo oggi approssimativamente dire
Ha fatto strada la società postindustriale
Le merci immateriali sono diventate molto importanti
E il controllo
Dei mass media è diventato il primo degli argomenti politici di cui si dibatte
Naturalmente questo non è accaduto soltanto in questi quindici anni questa è una lunga storia che nel nostro Paese è stato è stata aperta da Mussolini
Mussolini ha intuito che i mass media erano un fortissimo formidabile strumento di potere quelli lunghi domani lo hanno intuito i nazionalsocialisti
E un protagonista di questa battaglia di propaganda e di controllo spietato dei mass media e dell'opinione stato il dottor Pierre Matisse e lo hanno intuito i comunisti
In effetti la scolarizzazione delle masse
Che da un enorme importanza all'opinione pubblica
Ed è la rivoluzione elettronica che permettendo la divulgazione in tempo reale o quasi di tutte le informazioni da e in tutte le parti del mondo
Crea una esigenze nuove di democrazia
Crea una consapevolezza nuova crea purtroppo una possibilità nuova di distorsione di alienazione
Non solo nel senso marxiano Bertelli di alienazione come perversione della verità stravolgimento per la verità come orientamento
Ideologico
Nel senso che utile ai detentori debbo dire opachi vuole essere detentore del potere
Nella società postindustriale avanza naturalmente come mass medium sovrano la televisione
Il problema di fronte al quale noi ci troviamo
Ha un elemento di grande attualità un elemento di grande turbativa del discorso politico
Ed è il controllo di tre stazioni televisive di tre emittenti televisive
I quotidiani e di periodici soprattutto il controllo di un'enorme massa di pubblicità
Da parte di un solo gruppi
E come se non bastasse questo gruppo si è trasformata da azienda impartito e questo partito ha ottenuto uno stupefacente successo nel giro di pochi mesi e ha portato al Governo addirittura il Presidente del Consiglio
Dall'altra parte c'è una con la RAI
Di cui si stenta ad afferrare addirittura il contorno istituzionale
La RAI è un organismo che sul piano così descritto civile dovrebbe e riflettere le direttive del Liri è un organismo che in passato
Fino a pochi mesi fa si può dire è stato influenzato dal gioco dei partiti che dominavano la Prima Repubblica in particolare del partito democristiano
Per un lungo periodo in regime di monopolio assoluto poi del partito socialista e nell'ultima parte della prima Repubblica del Partito comunista
Nel quadro del compromesso storico nel quadro del detta cosiddetta democrazia consociativa il Partito comunista ha ottenuto
Pur essendo all'opposizione del regime nel governo
Tra maggioranza governativa Penta partitica ha ottenuto grazie all'intesa con la democrazia cristiana con la sinistra dalla Democrazia cristiana ha ottenuto il controllo di una rete e di un telegiornale
Ha svolto questo compito con grande intelligenza con grande penetrazione
Anche se con estremo settarismo
Ma con grande conoscenza capacità di dominare il mezzo
Fino al punto per così dire di Terni creare un primo una prima fase di del De Grazia cioè di democrazia della piazza
Immobilizzazione della piazza intorno a grandi grandi argomenti argomenti non astratti argomenti come la disoccupazione argomenti come la crisi della gioventù argomenti come la criminalità organizzata argomenti come la spaventosa lo spaventoso sotto sviluppo del Mezzogiorno
Poi c'è stata questa fase intermedia dei cosiddetti professori che risulta ma è difficile provarlo e è un così è una delle tante voci è una delle tante impressioni avallate certo la molti fatti ma che non si può statuire come un fatto oggettivo
I professori nominati dai due presidenti delle Camere
Risultano in qualche modo legate nello svolgimento del loro compito legati a alla sinistra del PDS al PDS a Marbella del PDS e alare ancora una volta della sinistra democristiana ma quando diciamo sinistra democristiana
Diciamo qualcosa di molto approssimativo e confuso
Perché ci sono molte sinistre democristiane alcuni celeste hanno dato vita al Partito popolare altre sono invece fuggite per la tangente nella Rete di Orlando
E il fatto che questo che c'è stato nella nell'anno dei professori
Ho doppio un duplice lavoro un lavoro di attenuazione del deficit di direi di regolamentazione del Bilancio dell'esperienza del del personale
E in questo
I professori hanno lavorato bene
E c'era stato per l'altro verso un forte una forte accentuazione del del della impronta politica non tanto e non solo nell'attribuzione di incarichi direttivi quanto nella esclusione faccio un esempio per tutti direttore della seconda rete che aveva colto
Risultati eccellenti in chiave di audience e e anche in chiave di bilancio
Pur non non avendo
Non essendosi segnalato per grandi novità culturali le grandi innovazioni essendosi segnalato per una gestione molto intelligente molto spregiudicata della Rete questo direttore è stato accantonato
Allo stesso modo si stanno comportando i nuovi
Saggi nuovi amministratori nel consiglio nominati invece dopo le elezioni i quali hanno seguito in qualche modo la strada
Della lottizzazione
Anche se in modo più confuso in modo più in organico di quanto facessero di vecchi i vecchi partiti
Si pongono allora si pongono problemi di fondo molto seri
Il primo problema riguarda ovviamente la incompatibilità tra la Presidenza del Consiglio
Altro attività il presidente del consiglio e l'attività della Fininvest
Questo problema è legato tuttavia anche ad un problema fondamentale in una società post-industriale che quella cui accennavo il controllo della pubblicità
Il controllo da pubblicità qui e qui il esiste naturalmente una contraddizione è ovvio oggettiva
In nome del mercato è molto difficile
Obbligare il l'operatore economico ad orientare la sua pubblicità secondo criteri che in termini politici sarebbero è qui
E faccio l'esempio dalla stampa scritta cioè
E abominevole pericoloso e funesto che una confluenza dalla pubblicità sui soli strumenti televisivi Possa annientare praticamente
Sul piano finanziario
Che va affrontato
Sono il frutto di due fallimenti ed i due fallimenti non di avventurieri come
Quelli che hanno comprato ho tentato di comprare la metropoli dove Mary di cui faccio grazia del nome ma di grandi editori come Mondadori e Rizzo
Grandi editori come Mondadori e Rizzoli hanno affrontato la sfida televisiva con una sola rette e l'hanno perduta
Se l'abbiano perduta per inettitudine per incapacità per scarsa conoscenza del mezzo o se l'abbiano perduta perché una sola ride
Non consente di stare sul mercato questo è un problema aperto è un problema perché naturalmente
Va discusso in sette industriale banche ha una grande rilevanza
Sempre in chiave di cultura industriale bisogna chiedersi
Ari
Di collaborazioni ma hanno alimentato quella superiorità quella ricchezza culturale grazie alla quale la RAI abbattuto
Fuor di ogni dubbio la Fininvest sul piano della qualità
Questo è un altro grande problema
E ancora c'è un problema sindacale
Se si riducono le sei reti delle due grandi emittenti
Che cosa
Me sarà
Del personale dei dipendenti
Impiegati operai tecnici intellettuali giornalisti funzionari che attualmente lavorano in queste sei reti
Voglio dire che a monte di tutto questo discorso però ce n'è ancora uno ancora più importante gli abbiamo dinanzi agli occhi il tragico fallimento industriale del cinema Italia
Il cinema italiano in una posizione prima conica
Nonostante inserimento di alcuni giovani talenti
Alcuni dei quali sono un po'frenati da preoccupazioni ideologiche
Retro
Ma che in gran parte hanno dimostrato di saper raccontare saper interessare saper leggere nella realtà della società italiana di avere il talento per farlo anche in termini cinematografici ma che non hanno anch'essi dietro una organizzazione non hanno una distribuzione non hanno una difesa dalla folle concorrenza della delle emittenti delle due grandi emittenti radio France radiotelevisive
Folle perché in nessun Paese del mondo si permette uno spreco una dissipazione una concorrenza così sfrenata al cinema da parte della televisione
Da questo punto di vista la crisi del cinema potrebbe ripetersi esista già
Molto intendo la RAI e la Fininvest noi ci troviamo su un mercato europeo ed internazionale che deve fronteggiare la concorrenza degli Stati Uniti mi riferisco alla Fenice
Ma preferisco anche alla informazione pensate cosa è stata la guerra del Golfo quale realtà virtuale è stata creata inventata genialmente assieme
E come questo forse non è molto noto ma sono molti anni sono decenni che i gruppi più avanzati del terzo mondo si battono per affermare la importanza di un'agenzia di informazioni quotidiana che non sia internazionale che non sia succube dei servizi di informazione
Noi naturalmente non abbiamo non abbiamo mai sposato l'antiamericanismo viscerale assurdo
Della sinistra estrema d'altra parte non possiamo rinunciare ad un patrimonio culturale che appartiene a tutta l'Europa che in particolare in Italia e ancora così forte che è uno dei più grandi statisti contemporanei si picca di farsi chiamare le offro orante
Ora ne abbiamo alle spalle e abbiamo anche adesso oggi una tale forza culturale che non possiamo rinunciare me al cinema né alla televisione quindi il problema al di fuori della battaglia politica
Che arroventa il discorso
E nessuno può pensare di di censurarlo di rimuoverla perché è una battaglia democrazia una grande battaglia di democrazia
Però non va fatta né con l'ipocrisia che molti ex lottizzatore occulti tutti giocatori di oggi pongono in questa battaglia mero fatto ignorando
Il grande barche grandi industriali invece alle spalle noi dobbiamo premunirci
Come europei e come italiani dalla fine di due straordinari strumenti di divulgazione dalla cultura del pensiero
Che sono che è la televisione che il CIPE
La sfida americana va dunque affrontata in molti termini
Sia sul piano della libertà sia sul piano dell'organizzazione sia sul piano delle sinergie
Se non si fosse creata
Non artificiosamente
Oggettivamente un'antitesi un'antinomia così violenta dalla sinistra e la Fininvest se la RAI non fosse stato il simbolo della Prima Repubblica
E la Fininvest non fosse stato il veicolo
Di un nuovo tipo di Telettra Xia
Noi oggi potremmo e dovremo discutere il modo di creare una sinergia
Sul sul piano della fiction sul piano dell'informazione di difenderci
Sul piano nazionale dalla concorrenza straniera questi sono soltanto alcuni dei problemi che il
Il titolo che ne abbiamo dato a questo convegno stante il potere ci suggerisce
Naturalmente ci sono problemi che riguardano la stampa scritta
Nessuno ne parla e nessuno ne parla soprattutto a sinistra
Perché la stampa scritta direi i grandi quotidiani d'informazione solo quello più gran parte non voglio generalizzare ma sono per lo più gran parte schierati
In questa direi singolare italianissima
Forma di Alleanza che io chiamerei partito di produttori
Anche se il partito si produttori erano svolgano del primo Popolo d'Italia ma in realtà il partito dei produttori è stato lanciato è stato sostenuto da la dalla Repubblica ed ecco un un esempio singolare straordinario di influenza sull'opinione pubblica
è stato lanciato ripeto dalla dal da Repubblica attraverso questa sorta di singolare di curioso matrimonio tra i grandi poteri
Industriali che purtroppo in Italia sono legati ai favori che lo Stato tra il l'establishment della sinistra e tra il
Questo centro
Cattolico orientato a sinistra
Questa questa straordinaria curiosa singolare questo blocco di potere questo blocco sociale che in Italia passa lei per i nomi di Scalfari diciamo di De Benedetti di Agnelli
Questo è un aspetto che va anch'esso collocato inserito del problema della stampa e del potere perché noi abbiamo seguito buon stupore
E dire sotto qualche punto di vista anche con ammirazione il Coro il coro che il Corriere dalla Sera che la stampa che Repubblica naturalmente ma Repubblica era il direttore d'orchestra non è non apparteneva al corpo coro con cui sì S il questo coro ha seguito alla unanimità con cui ha seguito anche quando non era il caso di approvarla la cosiddetta rivoluzione dei giudici
E curioso è e che
Bici accorgiamo di un altro punto che è molto grave
La situazione dei quotidiani di provincia dei quotidiani
Regionali in particolare quelle del Mezzogiorno è gravissima
E grave sotto ogni aspetto il caso del mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno va segnalato la vostra attenzione perché non si tratta soltanto del tentativo di Alleanza Nazionale di sostituire i grandi partiti egemoni della prima repubblica in questo settore anche soprattutto in questo settore ma si tratta purtroppo di una crisi finanziaria e di una crisi di pubblicità di una crisi di vendite
Di una crisi di organizzazione del lavoro che naturalmente agevola favorisce
Favorisce l'operazione della destra postfascista
Mentre noi crediamo che i i tre quattro grandi giornali crescono quantitativamente e direi qualitativamente forse non Repubblica che era aveva già raggiunto tocco sia della magistrati della maestri professionale sia dalla diffusione ma certamente corriere della Sera e la stampa crescono di iniziative crescono di supplementi crescono di pagine questo è il riflesso di un straordinario benessere cioè di un grande successo ma se la grande stampa schiaccia la stampa media
E provinciale ne abbiamo lo stesso danno che se le le televisioni di Berlusconi influenzano
Il discorso politico o se il la RAI
Riacquista un certo monopolio politico il problema degli dell'equilibrio tra i mass media è un problema vitale io pregherei i colleghi che vogliono intervenire di non dimenticare però l'aspetto industriale del problema
Se no saremo costantemente scavalcati dalla destra se c'è un punto sul quale la sinistra
Lamenta un grande ritardo e non parlo soltanto della sinistra già comunista ma di tutta la sinistra e nella mancata comprensione dei meccanismi e delle esigenze della società postindustriale
Quando si pensa che un giovane dirigente come Veltroni
E puntuto entrare in lizza con un esponente autorevole dal dell'apparato
Per la verità comunista come D'Alema e da rischiato addirittura di batterlo
è con questo noi dobbiamo chiederci si deve chiedere il Partito Democratico dalla sinistra ma tutta la sinistra che quella liberale
Si deve chiedere come è possibile che umilia un clintoniano
Che è un direttore così spregiudicato e così brillante a mio avviso dell'unità sia arrivato a porre un'ipoteca sul potere
Questo è possibile
Perché Veltroni e forse try dirigenti del vecchio partito comunista già da luglio PDS quello che ha maggiormente più con grande come John intelligenza con maggiore sensibilità moderna capito
Che mettere in prima pagina un commento di Fantozzi
O andare dalla parola Paolo Rossi o o portare in parlamento un cantautore non è un'espressione di goffaggine mai un tentativo magari maldestro magari non sempre riuscito ma è un tentativo di legarsi alla nuova società alla società postindustriale io spero che i gli archetipi del discorso degli anni Cinquanta non lo vogliamo dimenticare sia in chiave di sinistra liberale che in chiave di sinistra
Democratica
E che vogliamo fronteggiare vogliamo misurarci con questa nuova realtà
Vorrei pregare Arturo Gismondi di prendere per primo la parola sulla stampa scritta
Dunque siamo qui avverte Tirelli un gruppo di liberale edile laici che riflettono su un problema come quello dell'informazione
Un gruppo di persone che appartengono un po'alla stessa area alla stessa ispirazione culturale
Che non ha però una presenza politica non è un non costituisce una presenza istituzionale quindi
La mia
Relazione ha un carattere diciamo molto personale nel senso che non impegno nessuno e nel senso anche che è il risultato di una esperienza
Ormai lunga nel campo dell'informazione
L'esperienza più che trentennale e di una particolare sensibilità
Nei confronti di quello che avvenuto negli ultimi anni
Ecco per esempio
Come tutte le mattine come abitudine di molti di noi ho ascoltato anche oggi prima di venire qui le varie rassegna stampa radiofoniche sono l'inizio della giornata di lavoro giornalista tipo diciamo
Che però da qualche tempo questa mia impressione tendono a essere un po'uniformi e si risolvono avrete notato tutto considerato in una specie di comizio contro l'attuale governo e non è che in questo ci sia una malizia da parte del giornalista che deve scegliere i pezzi titoli i corsivi
No almeno se questa malizia cioè si tratta di una malizia non necessaria di un eccesso di zelo in qualche caso perché nella realtà c'è poco da scegliere
Le stesse idee gli stessi giudizi o pregiudizi li troviamo sciorinati ogni mattina e spesso con gli stessi titoli con la stessa collocazione grafica su un arco vastissimo di giornali apparentemente distanti fra loro
Dal manifesto al Corriere della Sera Repubblica naturalmente accennato già
Girelli come capofila alla Stampa Messaggero alla voce ultimo venuto nel coro e a una infinità i giornali e giornaletti locali nel campo della carta stampata quello del quale io mi occupo in questa l'azione la geografia del potere la geografia politica e parzialmente diversa da quella della televisione la quale ha accennato
Accennato Girelli voglio dire subito non mi scandalizza certo torna la la la la coro degli attacchi al governo il compito di questo governo rispondere e soprattutto offrire meno pretesti di quelli che offre
A una stampa che sarà pure
Mal disposta ma alla quale non mancano certo motivi di critica ciò che deve preoccupare almeno una sede come questa e l'uniformità e il conformismo crescenti non assoluti ma crescenti
Che sono disvalori valori negativi in sé quale che sia la linea politica culturale o politica la linea sulla oppure culturale o politica sulla quale ci si colloca
Discutendo un giorno del lancio dell'opinione con un buon amico Arturo diaconale che ha avuto il coraggio di fare un giornale fuori del coro e che ne paga intera le difficoltà per esempio nel silenzio di tutta la stampa
Gli suggerì di uno slogan
Che poi venne in realtà usato ne paghi cinque sei sette né leggi uno con le testate dei vari giornali che uno può scegliere insomma secondo la sua la sua sensibilità naturalmente
Io faccio un quadro generale lettore avvertito si rende conto che in questa uniformità ci sono poi delle differenze ci sono molte voci diverse specie fra i commentatori fra le firme in modo particolare
Galli della Loggia non è la stessa cosa che so di Lietta Tornabuoni dalla stampa Angelo Panebianco è cosa diversa da Vattimo e in fondo anche sulle pubblica Baget Bozzo non è Mino Foccillo
Ma ti faccio questo mestiere da decenni e chi è abituato a leggere diversi giornali e lo fa con occhio più avvertito sa benissimo che agli effetti dell'influenza sull'opinione pubblica
E il tono generale del giornale a contare il tessuto connettivo
Cioè la collocazione dei pezzi l'enfasi data questa notizia e l'oblio
Riservato a quell'altra ed è poi il tono degli articoli malevoli se si tratta di un politico di un intellettuale dello schieramento avverso giudicato tale
Comprensivo se dello schieramento amico
Ed è la scelta degli interlocutori chiede il titolo l'enfasi riservata un elemento magari insignificante in qualche caso addirittura assente nel pezzo
E l'impasse negata per esempio a un altro elemento a dare il segno la cifra l'orientamento della gran parte dell'informazione scritta nel Paese e a lasciare traccia nell'animo di chi legge ed è qui nella impostazione generale improntata a una certa
Uniformità culturale di linguaggio
Semantica direi prima ancora che politica che si manifestano si incontrano essi riconoscono
Le direzioni di gran parte dei giornali scelte fra professionisti che hanno spesso la stessa provenienza che hanno fatto le stesse esperienze professionali inutile fare casi nomi perché riconoscono tutti e
Queste direzioni dei giornali scelto in questo modo è un personale giornalistico selezionato in larga misura negli ultimi decenni in base ha una cultura dominante a una egemonia che appaiono abbastanza trasparenti e che contribuiscono a determinare il panorama della stampa italiana
Anche se la questione non è risolutiva credo che
Intanto l'abolizione dell'ordine dei giornalisti sia una misura difficilmente contestabile l'ordine così come il sindacato unico
Strumenti che somigliano molto a questi associazioni degli spuntoni degli scrittori dei paesi dell'Est
Rappresentano strumenti di perpetuazione attraverso il sistema delle cooptazioni
Di una
Categoria che si tende a trasformarsi in casta attraverso il controllo dell'accesso ai giornali ai media
L'ordine dei giornalisti rappresenta fra l'altro io sto ho avvertito che è una mia opinione l'ordine giornalisti rappresenta fra l'altro una interpretazione inaccettabile del principio costituzionale che riconosce a tutti i cittadini e non ai cittadini
Singolarmente delegati per professione il diritto di esprimere con tutti i medici la loro opinione bandi
Altri chiedo piccole rimane rotante considerare ritorna contrario
Quindi irregolarità altrimenti chiedo scusa è valsa la pena l'informazione e
Chiedo scusa alla curva
Emanuele collego al salgano renderlo intervenire dopo le relazioni umane lombardo se noi ritroviamo nelle aree coperte di un'Assemblea riguarderà
Con tutto il rispetto alla corte costituzionale nel mille novecentosessanta stabilì il principio intoccabile della monopolio pubblico sulla radiotelevisione a questo principio è caduto quindi mi dispiace ma la Corte costituzionale già
Osserva
Mi dispiace
Qualcuna ancora il qualche congolese medica Reno tentiamo di chi assieme allora esiste ancora è la Corte costituzionale magari
Riprendo anche all'ordine in questo dibattito
Siamo alla
Dunque siamo di fronte in generale riprendiamo il nostro discorso dopo questa parentesi dell'ordine però c'è qui Taradash che uno dei presentatori della proposta di legge possono riprendere a luglio
E siamo di fronte a un panorama improntato a una cultura ne ha parlato prima Girelli una cultura che è stata definita di tipo Scalfari hanno nella quale si mescolano in modo apparentemente bizzarro valori Diversi una cultura che ha avuto però l'abilità che bisogna riconoscere di compiere un'operazione in apparenza difficile e cioè rassicurare una opinione pubblica di sinistra in gran parte comunista costretta ad assistere alla rovina dei suoi limiti
E saldare nelle spinte superstiti con la formazione di una classe politica imprenditoriale di una classe dirigente nuova quella venuta alla ribalta nei decenni che hanno visto la nascita
E il tramonto del compromesso storico che la lunga stagione del con Sacha consociativismo che gli è sopravvissuto
In questo panorama dunque troviamo filoni diversi un po'di vetero marxismo un pozzo imposto sessantotto protospatario a senso unico naturalmente
Contro il governo Amato se il governo Amato contro il a favore del governo cioè o non contro il governo Ciampi quando
Pur facendo la stessa politica comunque sempre contro l'attuale governo eccetera
Questo giornalismo questa cultura ha tenuto in caldo e ha partorito un figlio diciamo sul quale vorrei richiamare l'attenzione che una cultura e più ribelli Istica protestatari via che un po'la parodia dell'opposizione classista di un tempo
Così come il Cipputi di Altan non l'operaio massa ma l'idea che di questo operaio si è fatto il piccolo borghese
Che aspira a rappresentarlo politicamente non è l'operaio reale
E il risultato è che il Cipputi finisce per essere il contrario di quel che si vorrebbe e cioè un bel reazionario scontento e frustrato per un mondo che non è più in grado di capire da questo filone che ho definito sommariamente protestatari un po'erede un po'parodia di una cultura di classe marxista allungo prevalente
Classiste marxista lungo prevalente nel movimento operaio italiano solo Germi nati negli ultimi anni valori ispirati a un vero
E proprio nichilismo che trasuda da trasmissioni alla avanzi alla tunnel nei vari blocchi nella Samarcanda in cuore che ne è un po'l'organo politico
Che occhieggia dalle villette dalle vignette dei giornali più importanti ineguali
I cosiddetti satirici esserci Nottola tutti lo stesso tipo di critica e prendono tutti di mira gli stessi obiettivi la cultura che esprime questo mondo assai presente nella sinistra giovane
Fu a suo tempo bollata io mi ricordo di aver avuto delle discussioni in proposito con lui da Giorgio Amendola
Il quale parlò nei primi anni Settanta proposito certi estremismi verbale non per animali di diciannovesimo e ciò per mettere in guardia dai risultati di un estremismo verbale e d'avanguardia ismi che a suo tempo confluirono nella cultura fasciste nel rappresentare una parte rilevante ma lo Scarpa risme riuscita a compiere un'impresa che senza ironia
Giudico importante nella saldatura che è riuscita a compiere fra una cultura tutto considerato estrema o in qualche caso eversiva con una cultura di origini assai lontana
Per esempio con un moralismo elitario postazioni dico e con una parte della cultura liberaldemocratica quella che
Da la Malfa D'Arrigo Benedetti da Scalfari già più utili venti anni di fa aveva puntato sulla carta comunista cioè la sulla carta di un pc ormai giudicato maturo già trent'anni fa
Per scelte di governo e questo già prima degli anni settanta del suo ingresso diciamo nell'arco costituzionale
Una scelta quella di questa cultura liberaldemocratica che ha invece sempre disprezzato o demonizzato di questa cultura liberaldemocratica le posizioni riformiste come confessa candidamente
Eugenio Scalfari nel suo la sera andavamo in via Veneto raccontando il dileggio del quale era fatto segno un uomo come Giuseppe Saragat del quale si è sempre disconosciuto da questa parte il contributo dato alla democrazia italiana di processi ai quali assistiamo sono quindi
Processi che riportano indietro nel tempo
Varrebbe la pena di ricordare per esempio la funzione da avuta da un liberale come
Mattioli come protettore per esempio come finanziatore della di una rivista come la rivista trimestrale di Franco Rodano nella quale già si individuavano nella quale già individuava in questa sua posizione
Un'attenzione delle forze liberaldemocratiche alle due culture dominanti quella cattolica e quella comunista e qui si colloca nella capacità nel risultato nella possibilità diciamo di questo di questa di questa operazione culturale che abbiamo definito Scalfari Ana
Il ruolo del partito politico il pc prima poi il PDS che si è fatto un po'contenitore un po'pericolo di una operazione culturale che è quella la quale abbiamo assistito anche il carattere fondamentalmente dogmatico della tradizione comunista la capacità dei militanti di di questo partito di credere in cose diverse con lo stesso fervore la stessa adesione ideale
Hanno giocate giocano un ruolo nel processo che ho cercato mi descriva ho detto prima che non è tanto l'impostazione largamente ostile all'attuale governo a preoccupare ovviamente quanto il fenomeno della progressiva omologazione di una gran parte della nostra stampa della tendenza a costituire deve un elemento diciamo di di mobilità nella cultura italiana
Questo per un'altra ragione che non può non preoccupare quei giornalisti quegli intellettuali ma anche quei cittadini i quali sono sempre riconosciuti in una sinistra quella liberale e socialista democratica e riformista che non
Esiste più diciamo nella nella rappresentanze istituzionali e questa assenza
Si avverte l'atteggiamento della gran parte della stampa che continua la campagna elettorale risolta sì rovinosamente per lo schieramento progressista questo è l'aspetto più negativo
Ah il risultato di ancorare gran parte dell'opinione genericamente di sinistra quel trenta per cento e passa
Che dal Fronte popolare in poi si è sempre riconosciuto
Disponibile operazioni simile a quelle dei progressisti nei mesi scorsi tende a inchiodare questa sinistra posizioni minoritarie perdenti capaci di mobilitarsi contro il mai a favore di demonizzare le idee degli altri senza essere in grado di costruirne di proprie
Il PDS più nell'ala di Veltroni come ricordava prima Ghirelli che in quella di D'Alema per la verità
Si compiace del naturalmente dell'appoggio di una parte e così importante della stampa dimenticando in questo caso stranamente ogni parvenza di analisi marxista o para marxista non importa
Dinanzi al paradosso dell'appoggio prestato al fronte progressista da giornali una volta definiti i borghesi di proprietà dei gruppi finanziari più forti De Benedetti gli Agnelli oppure oggetti di influenza come quelli del getto influenza di Mediobanca
Si guardi alla sorte del Messaggero di Telemontecarlo una volta che il gruppo Ferruzzi è stato da Mediobanca affidato alle cure
Di Guido Rossi per capire la stretta connessione esistente fra gli equilibri del potere economico e di orientamenti dei media
In una comunicazione come quella che mi è stata affidata non posso spingermi oltre su questo
Punto certo è che la ricostruzione delle radici della cultura dominante in questo Paese
E dell'informazione che ne è una proiezione e la ricerca del come questa cultura si è incontrata con le vicende politiche rappresentano un capitolo interessante per gran parte inesplorato
Al quale in questa sede si può solo accennare come ha cercato di fare col rischio
Di qualche sommarietà che i presenti avranno forse avvertito
La omologazione canta parte della stampa italiana comunque si è accentuata negli ultimissimi tempi negli ultimi anni per effetto di una dissoluzione del quadro politico sul quale si leggeva nei governi di coalizione
Prima
Di quello che è stato definito il terremoto di Tangentopoli
Al quale terremoto una parte della classe dirigente del vecchio regime ha reagito arroccandosi attorno al sinistra alla sinistra quella che poi si è presentata
Sotto il nome di progressista e puntando così come avvenuto in vista delle elezioni di marzo e già prima chiaramente con la formazione del governo Ciampi sul PDS come nuovo centro attorno al quale costruire
Una nuova governabilità e bisogna riconoscere che la costruzione di questa soluzione politica era giunta a buon punto che larga parte del potere non solo nell'informazione
Armiamoci e nell'info all'informazione alla RAI e ai giornali aveva cambiato di segno inattesa di quella vittoria dello schieramento progressista che non c'è stata
è in questo Complesso retroterra culturale e politico che occorre collocare il dibattito sui rapporti fra stampa e potere
Politico un dibattito che ha avuto momenti accesi per l'accusa mossa dal Governo alla gran parte dei giornali di remare contro comunque di essere pregiudizialmente contraria agli equilibri politici emersi dal voto del ventisette marzo
Però non c'è dubbio che molte delle ragioni addotte da coloro che hanno in questo caso chiamata in causa la libertà di stampa
Che sarebbe minacciata dei nuovi equilibri politici sono viziate quanto meno da ipocrisia e anche da una certa smemoratezza
In specie quando vengono da una sinistra che smemorata non dovrebbe essere anzitutto in questa disputa si è assistito proprio da parte della sinistra ex comunista
Ma anche da parte di un certo quattro giornalistico oggi al potere nei giornali nella tv ha uno strano capovolgimento di posizione quelli che dopo il sessantotto sono di sforzati di mostrarci
Che non c'era niente di neutrale nella scienza nella tecnica nella religione nella famiglia nel sesso che tutto è riconducibile a uno scontro sociale
Tentano oggi di convincerci della neutralità dico Timoria come la stampa come la giustizia o della nostra ritardi autorità de di Authority
Come li chiama Veltroni di garanti come il professor Santaniello come i saggi o professori che naturalmente sono più neutrali se nominati da Napolitano e Spadolini non lo sono affatto se nominati dalla Pivetti o da Scognamiglio
Ma soprattutto si dimentica un'analisi che è stata fatta da tempo immemorabile che riguarda la composizione la natura dei rapporti fra la stampa italiana e il potere soprattutto il potere economico si dimentica che a differenza di quel che
Succede in altri Paesi
E questo è stato sostenuto negli anni scorsi in infiniti convegni
Che questo schema non è applicabile nel nostro Paese per talune diffidente differenze strutturali ben note negli Stati Uniti Inghilterra nella stessa Germania i giornali sono per lo più espressione di gruppi editoriali
Che hanno nella loro attività nel confronto con il mercato la ragione la fonte della loro esistenza
Si tratta quindi di un potere soggetto certa molti condizionamenti e che però si propone con una sua forza con la forza dei propri interessi dispetto
Ad altri Poteri anche quello politico sono i famosi editori puri dei quali da noi si è sempre lamentata e non a torto l'assenza
Da qualche tempo si è cessato di lamentarmi
In Italia invece anche questo è noto
Per antica tradizione i giornali sono stati e restano tuttora proprietari gruppi industriali e finanziari che mutano senza mutare però la natura della proprietà editoriali ieri si trattava degli elettrici dei chimici degli zuccheri ieri
Dell'auto oggi sempre l'auto il computer la chimica l'intermediazione finanziaria
E non si tratta di presenza da poco gli ultimi dati resi noti dal garante dell'editoria Santaniello sono abbastanza distruttivi
Restando al campo dei quotidiani il mercato delle copie vendute ha dominato da pochissimi gruppi
I due maggiori De Benedetti e FIAT Gemina comprendono però le testate politicamente più influenti non solo nei confronti del pubblico ma anche di altre testate raccolgono
Inoltre collaboratori che ritroviamo in posizione leader nell'editoria periodica in quelle dei libri nel dibattito culturale eccetera
Comunque il gruppo FIAT Gemina al quale appartengono Stampa e Corriere devo ricordarlo perché queste cose non si dicono più
Il primo e il terzo giornale per diffusione raccoglie un ventidue ventitré per cento della diffusione
Ciò che ha indotto il garante ad a dire le vie legali per violazione della legge sulla concentrazione delle testate un procedimento sul quale stranamente non si è più saputo nulla
Un altro sedici diciassette per cento della diffusione raccordo da gruppo Repubblica Espresso e da una ventina di testate locali fra le quali alcune testate leader come il Tirreno nel litorale toscano la Nuova Sardegna Sassari Alto Adige a Bolzano eccetera
Al quarto posto fra testate nazionali e il Messaggero di proprietà del gruppo Ferruzzi del quale abbiamo già parlato
Ecco ma si tratta questi due gruppi mettono insieme una buona metà dell'etica
Questo gruppo e diventato poi parlamentare del PDS
La geografia editoriale è completata da un dieci per cento del gruppo Monti con i giornali diffusi localmente come il Carlino e la Nazione ma poco influenti sul piano politico
E in più il gruppo diciamo Berlusconi anche se di proprietà del fratello Paolo Berlusconi con il giornale la notte un tre per cento della diffusione più qualche giornale pubblico come di giorno ridotto assai male
Il mattino per col placet del PDS fu a suo tempo affidata alle cure di servi ostaggio Zavoli eccetera
è un panorama eloquente ma non è ancora tutto non solo i giornali più influenti sono proprietà di gruppi che hanno altrove rispetto all'editoria alla regione della propria esistenza
Ma sono di proprietà di gruppi che dipendono in misura maggiore o minore dalle decisioni politiche
E che però sono in grado di influenzarla
FIAT Olivetti Montedison vivono di mercato ma anche e per una di più Sempio rivetti della protezione politica nelle commesse statali vivono di provvidenze elevate a vario titolo
Ricorrono alla mediazione del governo in materia sindacale una mediazione che si esprime in vantaggio offerti in casse integrazioni concesse in prepensionamenti addirittura credo sia un esempio unico nel mondo capitalistico la Olivetti come ricorderete è riuscita a far assumere a amministrazioni dello Stato il suo personale in esubero come si dice
E questo è un motivo di distorsione reale nei rapporti fra politica economia informazioni gruppi industriali o finanziari i quali occorrono all'aiuto al rapporto dello Stato con lo Stato e quindi al rapporto con il potere politico sono anche in grado di prendere su questo politico potere politico e lo fanno e lo vediamo ogni giorno in modo molto deciso
E qui c'è anche in parte la spiegazione dell'atteggiamento di tanta parte della stampa di proprietà industriale
La quale abbiamo parlato
Negli ultimi anni e nella campagna elettorale i grandi gruppi hanno puntato sulla vittoria dello schieramento che sia definito progressista e c'è una ragione che spiega questo atteggiamento che risiede proprio ne parlava anche di questo livelli nella natura per tanta parte anomala
E tale da configurare un vero e proprio capitalismo di Stato di certi gruppi e di certe aziende non sarà sfuggito che la campagna elettorale si è aperta con accordi triangolare governo sindacati aziende che hanno riguardato Olivetti FIAT e sebbene in misura del tutto particolare la RAI che ha avuto il famoso decreto dei seicento miliardi e cioè guarda caso tutte le aziende in grado di
Better in campo un potere di persuasione che non ha raggiunto grandi risultati ma che è stato usato eccome
C'è qui una ragione di incompatibilità fra posizioni dominanti nell'informazione che non è solo legata alla quantità della presenza sul mercato ma alla natura è la qualità di questa presenza questa è un interrogativo
Quando qualche esponente dell'attuale maggioranza maggioranza ha minacciato una norma che sancisse
L'inconciliabilità della proprietà editoriale con la presenza in certi campi economici si voleva fare solo probabilmente una ritorsione vista le polemiche
Sulla posizione dell'attuale presidente del Consiglio ma è certo che il problema esiste non so se esiste in termini come dire legislativi ma esistente Ermini politici
Su questi argomenti si sorvola da qualche tempo cioè dal momento in cui la stampa si è schierata in un certo modo quando si tratti di rapporti tra stampa e potere politico
è un problema reale invece fermo restando che il potere politico non è solo il governo sono anche i partiti e sono anche i partiti di opposizione specie in un Paese come il nostro nel quale decenni di consociativismo hanno costruito attorno a questi partiti una base di interessi formidabile
E analoga autonomia giornalisti dovrebbero rivendicare nei confronti del potere economico quali che siano le scelte politiche di questo potere
Come anche l'autonomia deve esercitarsi nei confronti del potere giudiziario in particolare di quello delle procure che invece influenzano oltre il dovuto l'orientamento dei giornali in materia giudiziaria i rapporti fra la stampa e le procure
Sono stati sono devastanti per i diritti del cittadino accusato e per la struttura della natura del processo penale nel quale l'accusa la fa da padrona anche perché i rapporti privilegiati che riesce a stabilire attraverso la stampa con l'opinione pubblica
Questo fatto è stato denunciato con molta fermezza dal recente Congresso delle Camere penali
Altre autonomia da rivendicare quella dei centri che dominano la vita culturale dal potere accademico editoriale dal quale vengono altri condizionamenti culturali e ideologica
E ideologici insomma i rapporti tra stampa e politica che costruiscono l'oggetto di questo convegno dovrebbero uscire da un equivoco e da un'ambiguità che non aiutano il cittadino a capire di che si tratta
Se il dovere degli intellettuali giornalisti e giornalisti rosso anziché di schierarsi di portare ciascuno il proprio Gandellino all'edificio di una sorta di conformismo nazionale è quello della chiarezza dati come quelli che mi sono sforzato di riassumere non dovrebbero essere come sono sottovalutati o in qualche caso e da qualche tempo addirittura taciuti grazie
Ringrazio ringrazio il collega Gismondi
Saluto l'onorevole Taradash che prenderà la parola dopo il professor Pellicani professor Pellicani analizzerà l'altro corno del dilemma quello che riguarda la televisione
Gismondi
Io
La possiamo cominciare
Dunque Gismondi ci ha parlato del Quarto potere
O se vogliamo fare un gioco di parole dei rapporti fra il quarto potere la stampa e il potere
Cioè del potere dell'informazione così come si è strutturato in Italia attraverso la carta stampata
E come si è intrecciato inevitabilmente peraltro con il potere politico economico
Di cui in gran parte emanazione
Anche perché il nostro sistema politico anzi il nostro sistema politico economico è stato caratterizzato da decenni dalla presenza di pochi gruppi industriali poderosi
A petto di una miliardi di piccole e medie imprese c'è un dato che poche volte viene ricordato ma che è opportuno enfatizzare perché permette di capire due cose importanti
Presidente chiedo scusa Pirelli
Io se devo parlare devo sentire un silenzio è un fatto di educazione prego enorme fare rifiutate
E che purtroppo vi chiedo scusa la sala e così piccola e basta un bisbiglio e crea farsi
In un'altra sala tutto questo non sarebbe accaduto grazie comunque non lo so
Allora dicevo c'è un dato che mette conto ricordare che per solito non è noto comunque non viene come dire enfatizzato come meriterebbe
Se noi facciamo un confronto fra il sistema economico italiano il sistema economico della Germania dalla Germania occidentale teniamo presente questo scopriamo che nella Germania occidentale il trentasei per cento
Eh cara costituito dalle grandi imprese e quello che resta delle piccole e medie imprese
In Italia invece le grandi imprese coprono solo il diciotto per cento tutto il resto e piccole e medie imprese
Da qui derivano due fatti uno
Per tanti versi positivo cioè a dire che la nostra economia a una straordinaria capacità di adattarsi nei momenti di crisi
Per una ragione che intuitiva e che può essere come dire lussata attraverso una meta
Una cosa è far cambiare rotta una portaerei o una petroliera richiedesse richiede molto spazio per molto tempo un'altra cosa è a cambiare rotta a un motoscafo o un piccolo io
L'agilità che rivela l'economia italiani in ogni momento di congiuntura sfavorevole nel riadattata sì alle nuove condizioni di mercato ha sempre stupito gli osservatori stranieri e sempre stata dimenticata non vista dagli USA dagli osservatori italiani perché gli italiani hanno un come vizio nazionale gusto nazionale quello di parlare molto male in se stessi
E questa è una delle ragioni per cui l'Italia riesce quando viene data per spacciata ad uscire dalla crisi
E quello che sta accadendo in questo momento ma c'è purtroppo questo dato anche una conseguenza negativa sul piano dei rapporti fra diciamo potere economico il potere politico perché la borsa e comunque il sistema economico italiano è dominato da pochissimi soggetti
è risultato ed anche che questo potere economico dei della grande industria
Ha anche la capacità di alterare ovviamente il sistema dell'informazione
Del resto Gismondi ha già detto tutto quello che c'era da dire l'essenziale quindi io non mi dilungo d'altra parte il mio compito quello che mi è stato assegnato è quello di dire qualcosa sul Quinto potere quello che è stato battezzato il quinto potere e cioè il potere
Televisivo
E non c'è dubbio quando noi in Italia parliamo di potere televisivo per forza di cose abbiamo parla di Berlusconi è una condanna per loro è per noi siamo costretti a procedere in questa maniera d'altra parte il personaggio
Costituisce indubbiamente uno un'anomalia non c'è dubbio
è un'anomalia che ha cercato di come dire eliminare un'anomalia che stava per emergere
Panorami anomalie che è stata emerge alla fine del novantatré era sostanzialmente un grande monopolio della televisione
Il modello che i progressisti ci proponevano sia con la loro con loro modo di intendere l'informazione
Faziosi Simone
E partigiano sia con le loro ti eri già azioni
Era sostanzialmente questo centralità del sistema televisivo nazionale e Millefiori vale a dire mille Tele Tuscolo ecco il pluralismo che ci volevano regalare
Soluzione polacca
In verità noi non ci possiamo sorprendere
Osserviamo un attimo
Le matrici culturali
Di questi cosiddetti progressisti
La loro cultura è una cultura dominata sostanzialmente dalla dall'idea che lo Stato il pubblico è bello e tutto ciò che è privato tutto ciò che il mercato tutto ciò che non è stato e Bartók
Hanno intossicato il Paese con questa ossessiva convenzione che era cose più reazionarie che si può immaginare
Perché ciò che ha caratterizzato la civiltà occidentale è proprio questo il fatto che è una civiltà che è sfuggita all'onnipotenza del pubblico all'onnipotenza dello Stato a non mi potenze del potere politico tutte le altre civiltà sono state dominate dall'onnipotenza dello Stato
Tutte le libertà di cui noi corriamo e di cui hanno goduto anche coloro che ce le generazioni che ci hanno preceduto dipende proprio da questo equilibrio fra pubblico e privato dalla dialettica fra il pubblico e privato
Lei fonti ispiratrici ma esiste
Rituali
Dei comunisti dei filo comunisti dei postcomunisti dei neocomunisti degli ex comunisti sono invece quelle notissimi
E sono tutte caratterizzate dalla idolatria del pubblico dall'idolatria dello Stato
Quindi l'anomalia che stava per emergere e che abbiamo toccato con mano fino alla fine del novantatré e i primi tre mesi del novantaquattro era quella di appunto di una grande televisione pubblica enorme con una serie di piccole televisioni private che dovevano come dire dare la verniciatura di pluralismo ciò che era semplicemente un Monopoli
Voi mi direte va be'ma le televisioni Berlusconi sarebbero stati eliminati
Oscurate bastava semplicemente che
La famosa legge Mammì fosse stata abolite
E non ci saremmo trovati appunto in una situazione nel modello appunto prefigurato sia nella prassi sia nelle teorizzazioni appunto dal dal fronte progressista
Ci siamo salvati da una da una trappola e dovesse dove siamo andati a finire in un'altra trappola
Questa è la triste realtà
è chiaro che la situazione attuale in Italia la situazione che riguarda il rapporto fra la televisione poteri politici su tutti i cittadini e questo è il punto fondamentale
è una situazione anomala
Per il momento di dire che non è il caso di drammatizzare anche perché effetti particolarmente negativi di questa anomalia che eliminato un'anomalia ma che restano un'anomalia cioè a dire la vittoria di Berlusconi la vittoria politica di Berlusconi
Gli effetti negativi finora non si sono visti non se ne vedono tali da produrre diciamo una almeno così mi sembra da produrre ansietà e preoccupazione
Però è un dato che non può non essere considerato preoccupante che il Presidente del Consiglio si trovi nelle mani tre televisioni nazionali di livello nazionale
è che
Avendo vinto appunto la campagna elettorale essendo il leader di una maggioranza a maggioranza in Parlamento e avendo quindi ora la possibilità
Di
Controllare la televisione nazionale altre tre reti è chiaro che ne deriverebbe o nel già derivate infatti almeno una situazione di monopolio del sistema di informazione televisiva non del sistema di formazione carta stampata
Un quadro fatto Gismondi esattamente grosso modo esattamente quello che ho in mente io e quello che mi pare che corrisponda alla realtà ripeto una situazione di questo genere non può non essere considerato un'aberrazione ed una anomali
Che sia anomalo questo lo sanno anche i partigiani di Berlusconi definitiva
Ogni volta che vengono chiamati a discutere di questo sulla carta stampato in televisione si vede e si tocca con mano l'imbarazzo di che produce una situazione di questo genere
Certo
Si può anche immaginare che questo monopolio di fatto venga gestito con una tale come dire con una tale sapienza con
Con una tale assenza di prepotenza da non produrre da un non produrre tutti gli effetti negativi di cui peraltro il sistema stesso così come si è strutturato in ordine si è gravido
Però non è buona non è buona politica quella che quella di insidie indurre i cittadini ad affidarsi alla benevolenza di colui che esercita il potere
La politica delle libertà è una politica di diffidenza nei confronti del potere
Non può che essere una politica di
Regole che come dire disciplina la gestione potere quale sia la forma del potere al medesimo e di contropoteri e di sorveglianza ed i controlli
E quindi non altre parole la buona politica è quella di
Puntare spingere verso una ristrutturazione globale del sistema televisivo in Italia onde evitare intanto che si discuta continuamente ossessivamente monotona mente e
In maniera logorante sfibrante per tutti per coloro che fanno per coloro che ascoltano soprattutto coloro che ascoltano bensì perché coloro che parlo in qualche maniera possono anche divertirsi
Siamo un po'tutti i narcisisti alla fine avere un uditorio che ci sta ad ascoltare un minimo di gratificazione non può sempre qualcuno
C'è qualcuno addirittura che se gli si toglie un pubblico pare Rebbe
E però i poveri diavoli questo costretti milioni di italiani che sono costretti a essere bombardati da queste continue polemiche discussioni ceri che non finiranno mai fino a quando la situazione è quella che che non c'è dubbio che è una norma di chi quindi bisognerebbe assolutamente pensare un modello che come dire mettessi intanto in discussione il sistema così come se sul si struttura che poi nessuno l'ha voluto intenzionalmente programmaticamente nessuno l'ha pianificato
Le note vicende che hanno colpito il sistema politico italiano che l'anno sposta squassato devastato e che hanno spazzato via una serie di partiti
Politici alcuni proprio completamente altri si sono ridotti ha ben poca cosa come il l'ex Democrazia Cristiana oggi Partito popolare quelle note vicende hanno sconvolto indubbiamente il sistema politico italiano che deve ritrovare un nuovo equilibrio nuova se
E deve anche in qualche maniera per forza di cose
Ritrovi esaminare tutta la faccenda che riguarda la televisione è stato detto giustamente da Tirelli e noi non possiamo affrontare questo problema saltando come talvolta si fa
Come dire quello che è la quelli che sono i vincoli proprio di una società postindustriale detto in altro modo detto con un'espressione che rende subito tangibili di che si tratta
Il problema del mercato della pubblicità quello il punto fondamentale quando si si si parla di
Potere televisivo comunque delle televisioni non poco
Non si può non tener presente che le televisioni nazionali partiva cioè quelle che hanno una capacità di diffondere i loro messaggi a livello nazionale sono strettamente correlate al mercato pubblicitario che possono vivere e sopravvivere
E prosperare eventualmente solo se riescono a ritagliarci una
Quota parte del mercato pubblicitario che sia abbastanza consistente
è che le cose siano così intanto il dire che di evidenza solare anche se spesso e volentieri si tende a dimenticarlo
Inoltre è è confermato dal fatto che lo stesso Berlusconi a suo tempo nel novantatré e più di una volta disse che gli era costretto a tenere tre reti televisive perché dare a davanti
Una televisione pubblica con tre reti televisive quindi dicevo io come faccio a fa la concorrenza alla televisione statale se la televisione statale medesima si presenta sul sul mercato con tre televisivo televisione un argomento corretto
è un argomento che tocca effettivamente uno dei punti del del del del della discussione stiamo qui facendo
E quindi fino a quando esistono tre reti televisive nazionali può nascere può può diventare plausibile la risposta di dire ma così strutturato un settore pur ricorda le informazione televisiva ne deriva che se non vogliamo arrivare al modello appunto di cui si diceva prima il modello tanto caro ai progressisti una bella televisione nazionale
Statale pubblico controllata dai
Dai politici dei partiti e tante tele Tuscolo quindi torno a ripetere un purismo mascherato in definitiva
Noi dobbiamo puntare a ripensare lo spazio che è stato occupato finora la televisione pubblica e soprattutto ripensare ovviamente la situazione che si è
Create determinata nel settore privato
Gismondi poco fa detto anzi proprio in in
Suo incipit è stato questo le cose che vado a dire non impegna nessuno salvo ovviamente Gismondi vedessi
E la stessa cosa devo dire io le cose ovviamente che vale a dire non impegno nessun impegno non solo me stesso come dire motore mentre fra qualche settimana cambierà opinione sull'argomento perché un argomento così delicato così magmatico che ogni ogni ogni soluzione ogni schema che
Uno può elaborare eccetera può benissimo essere messo in discussione da repliche da fatti
Di tale natura da indurre appunto ad una rettifica però quello che mi sembra indiscutibile il fatto che i principi che dovrebbero guidare appunto la
Ristrutturazione di tutto il sistema della informazione televisiva non possono essere messi in discussione una volta che si accetta per vari con la liberaldemocrazia una volta che si accetta come
Come dire un valore imprescindibile il modo con cui idealmente almeno la cultura liberaldemocratica ha concepito i rapporti fra il potere ai cittadini
A cultura liberaldemocratica si caratterizza prima di tutto quell'almeno come dire
Perché ha più solidi argomenti che più dignitosa si caratterizza per il fatto che parte dai cittadini dei suoi diritti e
Struttura al potere quale che esso sia quello economico quello finanziario quello quello politico quello dell'informazione eccetera partendo appunto da i diritti dei cittadini e cercando le strategie piloni per difendere questi diritti
Il diritto di cui stiamo parlando ora il diritto di tutti i cittadini quindi tutti noi e il diritto all'informazione
Essenziale fondamentale perché il cittadino stesso possano essere manipolato posso effettivamente partecipare alla ai riti politici appunto informato bene non informato male quindi con la mente distorta e deviata e manipolata
Un sacrosanto diritto che è essenziale e fondamentale rispettare e tutelare così come stanno le cose in Italia il rischio è che questo diritto non venga tutelato ma dietro appunto una certa retorica del diritto dei cittadini all'informazione poi si nasconde un'informazione monopolizzata
E in qualche maniera alterata
E allora che cosa fare io direi che la prima cosa da e che bisogna pensare a qualche cosa
Come
Un dimagrimento chiamavano così del settore pubblico permessi non si capisce perché ci devono sta tre reti
Io lo
Cioè bisogna perciò diciamo negli anni passati si capiva perché c'erano troppi
C'era un certo rapporto
C'erano certi rapporti di forza
Si era creata una di Artie in definitiva la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista che governavano c'era un'opposizione forte era quella del Partito comunista questi tre poteri forti in definitiva si sono spartiti la televisione
Uso la parola spartire che è una parola brutta subito connotata negativamente ma tutto sommato las la la sistemazione non era poi così infame per così dire perché garantiva almeno quanto meno garantiva quanto meno che non ci trovavamo di fronte a un coro meno male c'era una televisione di opposizione che diceva più o meno il contrario di quello che dicevano che
E che dicevano i due televisioni governative filogovernativo
Lei dicevano queste cose il
Quelli che lavoravano nella televisione di opposizione insomma di visione comunista in maniera che a noi disturbava era un po'troppo fazioso finiva anche per dare un tono molto partigiano alla alla televisione mediatici però non era un comizio poi tanto Bra
Se ragioniamo dal punto di vista dell'equilibrio appunto di potere dell'equilibrio del sistema di informazioni poteva andare e era una soluzione abbastanza ragione ora le cose sono cambiate radicalmente quindi queste tre reti non si capisce perché ci devono stare tra l'altro tempo addietro
Fu proposto dalle dalle dalle regioni
Consociate che mammone così l'acquisto di una rete televisiva per l'esattezza la Terza Rete contro la quale naturalmente colto a quale proposto richiesto fette eccetera tuonò Guglielmi perché gli si toglieva la sua rete si capisce apposto sui avrei fatto esattamente la stessa cosa l'altra parte giustamente Partito Comunista vedeva lesso diciamo una risorsa di fondamentale importanza e si disse di no
E invece questa idea potrebbe essere ripresa in considerazione la televisione pubblica potrebbe benissimo
Noto all'epoca lei era una cifra mi dicono abbastanza notevole quella che erano disposte a dare le regioni diciassette una cifra no
Le cifre che poteva poter sistemare il Bilancio appunto e dall'attrice nemmeno insomma non se n'è fatto nulla non so fino a che punto la notizia sia vera in tutti i particolari
E comunque e suggerisce che una soluzione possibile è quella appunto di creare una rete televisiva di tipo territoriale gestita dalle Regioni attraverso un consorzio come in Germania eccetera eccetera e quindi che avvicini come si dice con una retorica che come dire non è malvagia si avvicini in qualche maniera
Il mezzo televisivo a quelle che sono le esigenze delle dei cittadini nel senso che ci sono problemi che sono specificamente regionali eccetera eccetera
Un'altra rete delle due restanti sequenze questo sistema tira una sua possibilità come mi sembra dovrebbe a mio giudizio essere messa sul mercato
La televisione nazionale dovrebbe uscire proprio dal dal mercato pubblicitario
Prima di tutto vivere solo del cannone di Magris si
E quello che resta cioè le tre reti di Berlusconi c'è la Telemontecarlo e siamo a quattro la quinta che dovrebbe essere la seconda rete messa sul mercato appunto quello che resta dovrebbe essere disciplinato con una con una legge Antitrust rigorosissimo
Tra d'altra parte in quel sì sì paese voi andate
è un'aberrazione il fatto che un individuo da solo abbia una rete televisiva figuriamoci tre reti televisive così enorme proprio
Io penso è un dorama neanche discutere su questo dobbiamo discutere come uscire da questa situazione se abbiamo
Risorse non è abbiamo qui siamo quattro poveri diavoli che non ha nessun tipo di potere questa evidente l'unica cosa che possiamo fare però sollecitare
L'attenzione dei cittadini sensibilizzare l'opinione pubblica nei limiti in cui questo sarà possibile forte di un argomento che è l'argomento che veramente al quale nessuno può replicare in termini negativi Potito che mette in discussione la soluzione proposta questo va da sé
Ma la legittimità di sollevare il la questione e quella è fuori discussione mi pare ci troviamo ripeto di fronte a una situazione abnorme una situazione topica nel senso perché le cose non stanno nel posto giusto
Non sono distribuite come dovrei
E quindi se la televisione nazionale si liberasse dell'ossessione dello share l'ossessione del dell'audience l'ossessione della del del mercato pubblicitario potrebbe benissimo essere concepite nella maniera rigorosa forte fu un servizio pubblico
Non prendo minato appunto dall'idea qui bisogna avere addosso sei milioni di ascoltatori a tutti i costi e allora un certo tipo di problema
Strette di riunione che fra l'altro vengono forniti generate visioni private che bisogno c'è proprie che bisogno c'è meglio spendere il nostro denaro visto che siamo noi che parliamo riteniamo insieme in piedi questa televisione paghiamo l'appunto perché ci diano dei servizi di varia natura e che siano appunto i servizi nel vero senso va però
Quindi la televisione commerciale potrebbe benissimo essere ampliata da una rete in più che si aggiunge però dovrebbe essere disciplinata da un da un da una legge antitrust sì lo so sì posso farmi le obiezioni legge antitrust vengono eluse deviati tutto quello che si vuole far parte nessuna mente
è uscita a scoprire su questo se il terreno una soluzione che vada bene effettivamente perfetta che non non presenti dei buchi per così dire ci troviamo sempre di fronte a delle soluzioni che sono colabrodo inevitabilmente però ciò ci sono colabrodo e colabrodo
Ci sono dei colabrodo che riescono a trattenere qualche cosa degli oggetti ecco lavoro che invece che non trattengono proprio nulla
Quindi una soluzione che sia come dire ragionevole plausibile dentro questo contesto
Purtroppo la situazione non è una situazione allegra perché intuitivo va immaginata l'attuale maggioranza di governo che pone questo problema che dice faccia una bella legge antitrust
Io non riesco a immaginare
Quindi è un compito che deve essere svolto dal dei partiti di opposizione
Quindi qui nascono cominciano subito le dolenti note perché perché una battaglia fatta dal PDS su questa linea è una battaglia che viene fatta da un soggetto che poco credibili
Perché ha manifestato una concezione del controllo della televisione così faziosa così
Intollerante così tendente alla demonizzazione che io vi confesso in quei mesi ho avuto la tentazione di votare Berlusconi ero comunque indignato e volevo solo una cosa che fossero spazzati via tutti quanti indiscriminatamente io ho visto cose oscene
Io ho visto fu
Mineo col ditino polemizzare da un una televisione da me pagata come da tutti voi contro Berlusconi durante la campagna elettorale ma siamo impazziti
Io ho visto il professore
Dematté convocare tutto lo stato maggiore della televisione a gennaio un'ora e mezza a trenta anni di età data la trasmissione
E per porre la all'attenzione dell'opinione pubblica i problemi e la televisione e fin qui vada anche se è un po'l'uso improprio direi della televisione ma dedicare di questa ora e mezza un'ora e venti minuti ad attaccare Berlusconi beh io l'ho trovato scena mossi forse vergognoso
Come se i problemi dalla televisione italiana si risolvevano sa sparando esportando in faccia a Berlusconi
Non ho nessuna simpatia per Berlusconi però quelli hanno incominciato proprio in quel periodo affannate a vere e tanto forte pure perché siamo al fortunatamente quando uno è cretino qua alla fine finisce per no per ricevere in testa quello che ha sputato
Il fatto il risultato è stato controproducente
La gente ha detto beh ma quando se le cose stanno così allora per difendermi da questi che hanno questa concezione del potere televisivo vi toccherà vuol fare poi brusco e quindi sono stati colpiti dalla loro stessa strategia demonizza
Si accendeva la televisione si sentiva un un rapporto irriguardosi nei confronti della campagna elettorale condotta dall'Occhetto condotta dalla da Martinazzoli condotto un po'da tutti poi flash su Berlusconi non scende dall'elicottero l'Italia la guarda dall'alto queste era la televisione servizio pubblico
Quindi la tutto questo diciamo ci pone di fronte ad una interrogativo che poi interrogativo che era già emerso vado alla conclusione dell'AgeNaS dalla relazione appunto di
Di Gismondi c'è anche il problema della deontologia professionale c'è anche il problema che la cultura politica cioè come si intende in definitiva il ruolo il mestiere di giornalista
Se per
Giornalisti si intende uno che deve armarsi di Chabod lone di di di
Di clava
Di e di altri strumenti di offesa e e allora è chiaro che non ci troviamo ci troveremo essere bombardati sempre appunto da questo tipo di informazioni di stampa aggressivo
Quindi c'è un problema anche della deontologia professionale dei giornalisti in particolare giornalisti televisivi direi
E chiudo ricordando che non a caso l'ultimo scritto di campo era proprio su questo problema che è un problema che riguarda un pochettino tutto il mondo occidentale dopo la televisione ha un ruolo veramente o norme ed è un problema che in Italia si presenta in forma ancora più drammatica se volete o comunque informa anche tale da costringerci a a
A riflettere a discutere molto sicuri può andare a delle soluzioni proprio in quanto
Se ci troviamo di fronte ad una anomalia che ripeto non è ancora drammatica ci sono spazi di libertà contentissimi tali e cionondimeno potrebbe nel futuro prendere una piega
Rovinosa per il buon funzionamento delle istituzioni democratiche grazie
Grazie professor Pellicani e naturalmente il discorso il discorso è diventato più politico più polemico
E prima di dare la parola all'onorevole Taradash che il presidente della Commissione di vigilanza interparlamentare
Sulle trasmissioni radiotelevisive vorrei pregare pregare chi interverrà nel dibattito ritenersi molto stretto tra i cinque ENI di otto minuti ma soprattutto di affrontare i problemi più che polemizzare
Perché la polemica rimane circa chiusa in queste quattro mura e mentre noi abbiamo il dovere di porci di fronte a problemi che sono problemi signore e signori problemi nuovi che si pongono tanto alla sinistra quanto alla destra problemi di enorme importanza problemi di formazione non soltanto dall'opinione politica ma del costume e della morale dei giovani
è un problema di libertà ma che non può essere disgiunto da interrogativi prego signori
Allora do la parola al presidente delle Commissioni Terranova dall'onorevole Taradash
Grazie Ghirelli innanzitutto il voglio ringraziare per questo invito ma d'altra parte mi sento a casa mia nell'ambito di una sinistra democratica e liberale che secondo me è l'unica componente di questo paese che vale la pena di rifondare davvero cui è necessario ridare energia vitalità io credo che sia essenziale per la crescita o forse per la nascita della democrazia liberale in questo Paese che una componente di sinistra partecipi al processo di cambiamento che la sinistra non sia all'opposizione conservatrice come oggi
E che invece partecipi da posizioni democratiche liberale allo sforzo comune
Di modificare le strutture portanti economiche istituzionali sociali del Paese e di uscire dalla quel fascismo plurale come ebbe a dire
Amato in un intervento alla Camera che ha avuto con sé tante caratteristiche innovative rispetto al regime fascista ma che si è portato dietro nell'ambito della pluralità tanti connotati del regime fascista noi dobbiamo costruire la democrazia liberale in questo Paese a partire dai dati di fatto non dalle velleità e quindi anche da uno scontro politico interno anche alla maggioranza attuale di governo o alla maggioranza parlamentare per queste io credo ci sia bisogno di una sinistra di governo capace di offrire un'alternativa di un nuovo centro sinistra che abbia una valenza analoga in termini simbolici e quella che ebbe nel all'inizio degli anni sessanta
E che riesca però a ottenere quei risultati che ne il centro sinistra prima e poi l'esperienza così Fertile nei primi anni di Bettino Craxi alla guida del partito socialista non ha avuto per gli errori per le disillusioni
E poi per aver secondo me ha abbandonato la sfida che aveva in un primo periodo plancia quindi io credo che questa sede sia molto importante intanto per riannodare dei figli e si è importante anche parlare di questo argomento della informazione del televisione già Gismondi e quelli che hanno detto molte cose
E credo che noi dobbiamo partire da questi dati di fatto innanzitutto per la stampa
Noi abbiamo non abbiamo l'Italia libertà di stampa abbiamo potere di stampa in Italia ci sono molti poteri che possono permettersi la stampa la libertà di stampa non viene esercitata anche se scritta
Nelle nostre leggi Gismondi ha fatto il catalogo del dongiovanni Isma'padronale se uno andasse a vedere poi il a città per città regione per regione che appartengono i giornali monopolistici a livello locale scoprirebbe le analogie sono il vomito e la Confindustria e grandi imprenditori la società finanziarie che posseggono
I giornali l'editore puro Italia sappiamo benissimo quello che è stato è stato un un editore che non prendeva i soldi dagli industriali
Dipendeva direttamente dai partiti credo che noi dovremmo cercare di costruire un sistema in cui l'editore sia un industriale dell'editoria sia un imprenditore l'editoria
E che quindi riesca a far coincidere il suo interesse particolare con l'interesse generale da vere una stampa al di fuori dai dirette i condizionamenti del potere economico e del potere politico naturalmente poi la stampa non vide nel vuoto sappiamo benissimo il gioco delle influenze dei condizionamenti però un conto è partecipare al gioco delle influenze è un conto è essere una semplicemente un braccio editoriale di una azienda
Che ha interessi in altri settori che si gioca attraverso l'uso della stampa il futuro ove le ricchezze personali e di società questo è il quadro del giornalismo italiano con una l'altro versante quello dei giornalisti molti dei quali sono liberi perché l'assenza di questa di stampa
Non significa che tutti i giornalisti siano in regime di Tati significa che il loro lasciato anche grande spazio di libertà personale purché non vengano toccati quelli che sono gli assetti complessive quelli che sono i tabù generali
Del Paese questo con questa libertà concessa dall'alto ha fatto sì che il giornalista
Italiano sia è un giornalista e sinistra
E che sia al tempo stesso un giornalista conservatore noi abbiamo questa categoria che è generale perché informazione Società e politica sono all'interno di un gioco di specchi abbiamo la caratteristica molto italiana ma molto orientale dell'Europa ex comunista per cui si è di sinistra e conservatori e i maggiori conservatorismi
Sono a sinistra
Mentre il giornalista a insieme il privilegio doppio di essere al potere e al contropotere al potere come struttura al contropotere come individuo e questa è una malattia disastrosa della libertà
Quella di non potere essere esercitata fino alle conseguenze della libertà fino a mettere in discussione attraverso l'esercizio della libertà quelli che sono i rapporti
Di forza costituiti
Da questa situazione di privilegio scaturisca un po'gli annesse e connesse io vi consiglio fra questi l'ordine Angelo se si eviterà ma io consiglio fra questi l'ordine dei giornalisti il sindacato unico dei giornalisti eccetera eccetera strutture di conservazione
A favore di una corporazione chiusa e non liberale
Per quanto riguarda il sistema televisivo che in questo momento mi riguarda più da vicino per l'incarico istituzionale
Non abbiamo innanzitutto un problema industriale di cui si è pure
Parlato e cioè il fatto che la televisione italiana per quanto sia di prestigio tecnico Edy grande ascolto non esistenti sul piano della competizione internazionale non esiste sul piano dell'investimento
Tecnologico
E esclusa completamente dalla percorso di produzione culturale e di spettacolo che caratterizza il gioco delle grandi televisioni europee
E americana noi soffriamo di una chiusura provinciale e di un
Usufrutto quasi parassitario di un bacino pubblicitario
Ricco all'interno del quale RAI e Fininvest pescano senza il competere in realtà sui mercati internazionali da nuovi c'è una grande competizione senza concorrenza sul piano internazionale se c'è assolutamente assenza di e competizione allora noi dobbiamo insieme operare credo sia
Sul settore pubblico che su quello privato proprio per creare mercato all'interno del sistema televisivo italiano
Naturalmente esporre le ricette ha poco senso perché credo che molti di voi almeno dal mille novecentosettantotto ad oggi abbiamo prodotto svariati Issime ricette a partire dai convegni di Claudio Martelli
In avanti nessuna le quali è mai stata seguite almeno quelle serie poi Pellicani ne il accetta l'estremo male di una spartizione che per lo meno salvaguarda il proprio salvare il pluralismo ma il pluralismo una perversione della libertà è un da fissazione di autorità
Che e possono accedere alla libertà naturalmente questa è stata una perversione
Del sistema Pubblico credo che noi dobbiamo cercare di costruire invece in una società che vogliamo effettivamente democratico liberale un sistema dell'informazione anche televisiva più aperto
E più attento alla pluralità delle voci
Di ogni cittadino nel momento in cui la sua voce diventa socialmente significativa piuttosto che dei soggetti autorizzati a far parte del club dei degli ammessi al Circolo della Caccia o della televisione
Allora io credo che innanzitutto abbiamo l'occasione del referendum ci son dei referendum che stanno correndo la loro strada se non saliranno il Quirinale Palazzo Besta quello alla Consulta vedremo che cosa né uscirà
In ogni caso il suo referendum che chiedono la esclusione della pubblicità dalla RAI e altri referendum quelli voluti alle sinistre che vogliono invece che a Berlusconi vengano tolte due reti questi referendum
Fanno il loro percorso naturalmente saranno una sollecitazione a mettere le mani
Al sistema anche se la politica volesse volgere d'altra parte gli occhi quindi tenendo presente che questa sollecitazione c'è e che il teatrino della commedia le parti che è in corso
Può darsi che possano terminare proprio perché esiste una scadenza elettorale di questo tipo
Io credo che noi dobbiamo da una parte porci il problema di che cosa è la RAI di che cosa il servizio pubblico
Tre reti sono superflue e mi sembra che su questo siamo d'accordo io non sono d'accordo sulla regionalizzazione di una Rete perché credo allora sì alle Teletu scolo per l'informazione
Locale e regionale e credo che la RAI deve abbia una funzione nazionale che deve far sì che questa azienda possa portare alla luce della nazione intera quelli che sono i fatti locali ma non debba invece fornire una informazione localizzata che le reti televisive private possono meglio quelli che opera a livello locale posso meglio fornire noi confidiamo nel vuoto siamo in un paese che ha un numero di televisioni via etere quale
Nessun altro paese al mondo a e allora noi non dobbiamo sacrificare questa realtà viva delle televisioni locali secondo me la RAI a una diversa
Funzione ma soprattutto deve avere funzioni di servizio pubblica e non di televisione commerciale per cui a al di là del referendum credo che noi dovremmo proporre una legge che tolga la pubblicità alla RAI di modo che la RAI non debba essere costretta a vendere la sua il suo ascolto
Alle alle aziende commerciale perché vendere l'ascolto la gente proprio commerciale entra direttamente in competizione con la qualità del servizio che la RAI può rendere se
L'ascolto e il fine non il mezzo per aprire la pubblicità
L'obiezione
Che viene portata è a ma in questo modo però si va a intaccare lo share Lara e allora non avrebbe più lo stimolo e la costrizione
A ottenere le stesse quote di mercato e di conseguenza si farebbe regalo a Berlusconi
Ora naturalmente se uno vive in una logica conservatrice dell'esistente questo argomento è fortissimo se la logica non è conservatrice quindi si pensa che non ci sia da una parte la Rai ridotta a due reti senza pubblicità e dall'altra la Fininvest con tre reti che fanno pubblicità che sarebbe uno scandalo della democrazia spaventoso
Ma non a parte la RAI con le due reti senza pubblicità e dall'altra una pluralità di soggetti nazionali allora anche l'argomento dell'audience viene meno perché non capisco come si potrebbe pretendere che la RAI continuasse da vere
Una quota di ascolto alta come a oggi e al tempo stesso consentire l'esistenza di altre
Emittenti quindi io credo anche perché la pubblicità non è un fatto statico la pubblicità cioè se la se c'è l'ascolto ma che scomparendo la pubblicità sulla RAI immediatamente quella parte pubblicità vale mittenti
Privati se non c'è ascolto non c'è neppure pubblicità quindi io credo che in una prospettiva
Noi non dobbiamo avere preoccupazione per il fatto che il servizio pubblico non abbia il quarantaquattro e il quarantacinque per cento di ascolto ma ne abbia il trenta perché significa avendo il trenta che il servizio pubblico
Se lo fa svolge effettivamente servizio pubblico ridà dinamicità alla creatività produttiva nello spettacolo nella fiction nell'informazione e non
Gareggia invece sul piano commerciale in una gara che non può essere al meglio rispetto ai criteri di servizio pubblico l'altro versante la televisione commerciale
Ecco io credo che noi dobbiamo da parte salvaguardare le dimensioni dell'azienda non si può punire la Fininvest per il fatto di essere riuscita acre a costituire un contraltare alla RAI in termini di reti
E in termini
Di mercato pubblicitario e di ascolto è un è stata una condizione esistenziale è stato ricordato la Fininvest è arrivata tre senza partire da trema abbia via rilevando aziende che venivano espulse dal mercato proprio perché non avevano le dimensioni strutturali per reggere il confronto con la RAI
Ma al tempo stesso se non si deve punire l'azienda e lasciarla in grado
E la metterla in grado di competere sul piano internazionale al tempo stesso però non si può accettare che la Fininvest abbia
Il monopolio della televisione commerciale io proporrò innanzitutto i miei i colleghi né di gruppo riformatore poi a quelli Forza Italia fa il Parlamento non so però una proposta
Di legge che prevede che chi ha una sola Rete nazionale può raccogliere tutta pubblicità che riesce a raccogliere
Perché bisogna premiare la professionalità chi vuole
Sta per cento del pubblicità televisiva via etere
Di modo che ci sia da una parte l'incentivo a vendere due reti perché una buona rete nazionale come Canale cinque può raggiungere da sola probabilmente il quaranta per cento della pubblicità
E al tempo stesso ci sia l'incentivo ad acquistare Larry le altre due reti messe sul mercato che non perdono di valore non vengono sottratte alla sfera di impresa aziendale in questo modo credo che sì i indurrebbe anche la Fininvest a rimodellare anzi in termini di concorrenza sul mercato editoriale non soltanto nazionale ma anche internazionale ecco io credo che queste modello molto semplice di antitrust non costi vent'anni di lavoro di modifica come costata la Mammì come probabilmente centotrenta articoli della proposta di legge del PDS costerebbe
Credo che abbia una sua forza naturalmente
Può essere messa in discussione questa forza però vorrei che la discussione non fosse non si sa continuasse a sviluppare nel nei termini come ti difendo Berlusconi come ti frego Berlusconi che più o meno il dibattito in corso da vari mezzi sul tema della televisione
Ecco io soltanto questo
Volevo dire aggiungendo un'ultima questione tornando all'inizio del mio discorso sulla necessità che non riusciamo a ridare vigore a una cultura di sinistra liberale e libertaria
Andrà questo perché in questa fase di rivoluzione degli umori se non se non ancora
Delle istituzioni di questo Paese c'è il rischio che dalla cultura dello statalismo si passi direttamente
A una cultura pre statalisti Ka non si vada alla cultura dell'individuo libero ma anche si sostituisca allo Stato la Vandea
Che si sostituisca alla libertà individuale il valore della famiglia che ha una ad un organici Isma'statalista anzi sostituiscono organi cinismo di carattere sociale
Ho solidaristico anche io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo invece per affermare i valori della libertà liberale
Per costruire a partire da Popper non magari dall'ultimo Popper quello sulla televisione che piace tanto alla sinistra perché moralista ma dal Popper nella sua intera storia liberale anti dogmatica antistatalista
E antistorici Istica e da tutto quello che il pensiero la filosofia la cultura liberale e migliore del nostro Paese che alla cultura liberale radicale ecco ricostruire una capacità di confronto
A livello culturale quindi politico ed elettorale in questo Paese e credo che anche il terreno dello scontro elettorale noi dobbiamo ripensare come affrontarlo insieme cercare di dare ai cittadini italiani che non sono necessariamente bigotti Rossi e bigotti bianche o bigotti neri dare invece la possibilità che i valori laici possano essere espressi e possono avere forza di incidere sulle scelte di fondo del governo e credo che questo sia un compito comune e che le scadenze siano molto ravvicinate per cui dovremmo davvero fare un programma è un ordine di lavoro a tempi molto stretti grazie
Grazie rasata se mi devo assentare ma devo andare alla gara dall'onorevole Taradash rilevare che
Quando cammino
Chiedo scusa mi pare che adesso noi possiamo cominciare il dibattito io raccomando islamici che intervengono le amiche che intervengono di di di contenersi nei limiti di cinque o sei minuti in maniera che le voci siano molte scusa Berti
Io apprezzo molto il suo intervento ma
Però tu hai scavalcato tutti quelli che si erano iscritti prima dove
Dell'autonomia autore che panini schiacciata capito signori non è finito il convegno e mi pare che il concorso di pubblico ne dimostri la validità e l'interesse io vorrei dare un saluto all'amico Larizza e il segretario generale della UIL
E che rappresenta
E che rappresenta una parte molto importante del lavoro io vorrei dire prima di dargli la parola vorrei dire che quando noi polemizziamo con una certa cultura della sinistra la chiamiamo per cortesia
E la chiamiamo conservatrice
Noi ci rendiamo anche conto io credo che sia importante in questo se non vogliamo adottare il sistema del TG tre e di Sgarbi ma vogliamo ragionare noi ci troviamo di fronte ad un dramma
Ad una tragedia della sinistra che è una tragedia della cambiamento dalla proprietà dei mezzi di produzione e questo e quanto e la la conservazione al Thunder Cipputi e tutto quello che si lega ad una certa battaglia
E legata ad un modello culturale che ha avuto una sua grande nobiltà una sua capacità di liberazione di emancipazione dei lavoratori e delle donne
Che è superato
E superato dallo sviluppo economico allo sviluppo sociale come ci insegna il vecchio Marx quindi noi siamo alla ricerca noi non abbiamo verità apodittiche non ce l'ha nessuno nemmeno il Papa
Non ci sono più verità apodittiche c'è una ricerca in questo senso noi rivendichiamo il nostro laicismo noi l'abbiamo vincoli non abbiamo vincoli nemmeno verso il nostro passato che pure ci è caro e che ci è stato distrutto in buona parte per nostra cura in buona parte per nostra
Non abbiamo vincoli però abbiamo principi abbiamo valori uno di questi è quello di discutere lasciando che discutono gli altri ecco perché vi richiamiamo ogni tanto a non far chiasso a non intervenire in modo aggressivo
Prego il collega allora i i colleghi che sono chiamati a parlare possono venire qui dove c'è il microfono
Ha chiesto per il primo di parlare Loprete si prepari Totti
Allora chiedo scusa non posso Tippolotti che Capano per il terzo dovrebbe parlare il collega accanto cure che è chiamato per dovere d'ufficio lasciarci prego lo prete ma io sul problema dei rapporti tra stampa e potere può riportare più ghiotta la testimonianza dall'agenzia Italo dalla quale sono direttore responsabile
Agenzie di cresce da trent'anni era un'agenzia di ambiente socialista socialdemocratico sempre interessata un po'all'unificazione movimento de di sinistra dei movimenti presente da quest'anno da qualche mese ha riorganizzato la propria struttura con un collegamento per telescrivente che attualmente copre l'ottanta per cento del territorio nazionale cioè la Lombardia Roma ma che sta entro l'anno diciamo terminato
Lui aveva avuto un abbiamo un problema con l'accesso procreare fronteggiati che forse per noi sarà o è in corso di soluzione ma che credo sia un problema per qualunque soggetto politico anche per qualunque flusso informativo che voglia accedere alle fonti parlamentari è un problema che avverti conosce bene molti ricorrono spesso nei gesti parlamentari e cioè l'accredito alle sedi alla Camera e al Senato lavello noi eravamo un anno ad un'agenzia diciamo storica per cui siamo stati accreditati con un uno statuto che prevedeva la presenza di due giornalisti professionisti ex articolo uno del contratto nazionale l'attuale statuto prevede addirittura che ampiamente sono scomparse le agenzie che non abbiano una struttura con più di dieci redattori professionistiche
Per Ratti le tecnologie di oggi noi abbiamo una sistema padre un sistema avanzatissimo che diciamo consente con pochissimo gioco pochissimo personale di fare quello che una volta per le quali servivano dieci venti redattori
C'è una velocità di trasmissione notevolissimo una capacità di di memorizzazione incredibile utilizzo dei tempi morti notturne Tonolini Sean tecnologiche ci consentono con tre quattro personalità
In appena ci siamo modificato in questo senso in in questa con questa nuova struttura ci è stato richiesto di coprire questa la nostra relazione con dieci redattori quindi e che sa che in pratica ci è stato chiesto di chiudere perché noi non abbiamo assolutamente la possibilità di coprire i nostri costi potremmo arrivare a tre quattro poteva arrivare a dieci mila giri qualche anno speriamo di aver accento però voglio dire nel nostro un nella nell'attuale questa è la nostra struttura ma il problema non è nostri problemi e di molti giornali lo è stato anche delle dei giornali della Fininvest i tre telegiornali della Fininvest hanno fatto per molti anni sono stati praticamente accampati non sono riusciti mai ad avere una crescita e questo perché come molti di voi sanno l'accredito alle sedi parlamentari non è gestito dal dalla Camera e dal Senato cioè dal presidente dalla cava del Senato da un ufficio stampa o dopo altro organismo che possa assistere i vertici di queste delle due Camere ma dalla associazione è stato parlamentare dalla quale io faccio ancora parte finché non mi cacciano via ma che regolamenta seconda questa struttura che naturalmente nel regola questi accessi secondo una una logica diciamo assolutamente corporativa che noi siamo arrivati nel l'ultimo mese quando c'è stato il richiesto appunto di adeguare la nostra redazione a dieci del dottore cosa che non possiamo fare a minacciare nel caso questa richiesta fosse assolutamente confermata il ricorso al tribunale civile di Roma perché ci dica ci risponda visto che se il diciamo questo associazione è un'associazione privata o è un'associazione incaricati di un pubblico servizio per qualche alle nel qual caso ora questo non è un problema tanto personale perché ripeto noi siamo presenti da trent'anni quindi probabilmente una questione che loro stanno per la soluzione sta ponendo perché non vuole creare dei precedenti neve euro quindi non ma non ve la riferiamo perché non ve la riferisco perché sia un fatto personale ma perché effettivamente per nuovi soggetti
Un nuovo soggetto politico nuovo soggetto che volesse poi si troverebbe di fronte a questa enorme difficoltà
Se non è presente già nelle sedi parlamentari non può accedere se è presente non ha bisogno non è nuovo e quindi è un po'un problema grosso che assolutamente diciamo bisogna risolvere
Qualcuno risponde che in effetti però ci sono i permessi provvisori del sappiamo benissimo che alla camera ossia accreditati e quindi alla Camera e al Senato sia un proprio tavolo sia un proprio terminale noi abbiamo preso indeterminato i nostri imballati
Due terminali che consentono di ridurre la trasmissione in Rete dalla Camera e dal Senato quindi senza passare la nostra sede in San Lorenzo in Lucina che è sempre sono praticamente imballati perché non c'erano ancora fatte montare
Le presidenze di queste le camere delle due Camere per una serie di ragioni preferiscono sempre
Diciamo non hanno mai non ci sono mai fatti carico di questo problema che ovviamente lui riguarda tra operatori non marginali ma piccoli che non per questo sono marginali ma anche se fossero marginali notammo ECA se anche essere inutili potremmo essere assolutamente non professionali possono essere gli ultimi dei giornalisti tagliarlo siamo però lo dire può darsi
Dovrebbe essere anche non riconosciuta questa così da ma e siamo noi già presenti e quelli invece che volessero addirittura presentasse un nuovo soggetto e toga non avrebbe assolutamente alcuna possibilità
Di accedere alle fonti informative questo suonate semantiche voluto porre perché
Grato a chi voleva attaccare grazie io mi scuso ancora comporti prego cantore di venire al microfono
Cantone è un rappresentante del Gruppo dei Cento alla RAI
Io sono un po'fra che avete un po'in imbarazzo perché prima di lei hanno parlato prego personalità di spicco e che hanno titolo per ragionare per discutere del nuovo assetto dei nuovi assetti televisivi
Della riforma
E io devo dire francamente che
Vengo da un'esperienza sindacale
E non sono particolarmente appassionato al numero delle reti lo dico con molta
Molto imbarazzo ma con il spero che nessuno si senta come dire offeso da questo insomma non voglio
Però credo che si stia discutendo un po'troppo del telaio meccanico
Cioè discutere oggi di numero di reti
Ripeto lo dico con rispettando in pieno le opinioni via autorevoli personaggi non ha parlato prima di me mi sembra come dire una battaglia di retroguardia il numero delle reti Vasco abilmente definito numero delle Idee per ciascun soggetto fatalmente definito nella nuova legge ma io non vorrei che il Parlamento le forze politiche l'opinione pubblica in seguisse con così colpevole ritardo la tecnologia
Noi siamo alla soglia di un sistema in cui
Attraverso il doppino telefonico potremmo avere sul nostro televisore di casa
Un equivalente di tre canali e mezzo televisivi e si chiama televisione su domanda io
Detesto i termini inglesi l'italiano lingua importante e ci sono le parole italiane per definire anche le cose si chiama in inglese e allora va tutto bene
Il numero delle reti
E però mi domando
Non rischiamo di fare come quei piani regolatori o quelle strade che giravano attorno ai confini
Delle proprietà già stabilite
Allora è difficile difficilissimo andare a espropriare uso proprio questo termine come dire architettonico si che andare a espropriare degli spazi che sono già occupati
Ed è particolarmente difficile in un sistema
Che non ha ancora soprano il sistema politico sto parlando il parlare del giornalista RAI scritto tutto attaccato
Perché ci sono i giornalisti che lavorano la RAI e poi ci sono i giornalisti RAI tutta una parola sono coloro i miei colleghi e sono tanti che non hanno digerito la fine del monopolio
A volte parlando di sindacato questi colleghi mi sembra di stare in un salotto
Della nobiltà nera nei primi due anni dopo il referendum c'è c'è gente che non si è ancora allora non si era ancora rassegnata alla Repubblica
C'è gente che lavora in Rai che non si è ancora rassegnata alla fine del monopolio ovviamente la soluzione alla fine al monopolio è stata come hanno spiegato
Molto bene prima di me è stata la soluzione come dire
Di duopolio
è che già meglio rispetto al duopolio però al mio al monopolio però mi sembra francamente riduttivo allora il problema
A questo punto è le risorse le risorse pubblicitarie e io sento tante persone che dotta mente disertano su questo io prendo appunti faccio il giornalista quindi sono mentalmente abituati a prendere appunti
E però non sento parlare per esempio
I che fine fanno le provvidenze per l'editoria per la carta stampata
Di come si affronta il problema dei fusti dei flussi pubblicitari fra carta stampata e televisione
E allora io faccio sempre come dire ragionamento molto terra terra ma se io fossi un imprenditore
Se avessi un prodotto da pubblicitarie
E avessi delle risorse limitate da investire per la divulgazione del prodotto come li investirei investire nel mezzo più efficaci
Al più alto rapporto fra spesa e ritorno
E allora né a vedere quanti contatti ci sono sulla carta stampata non siamo neanche a sette milioni quanti contatti al mezzo televisivo
E allora qui stiamo ancora inseguire norme dirigistiche
Che tendono a mettere tetti
Per riequilibrare sulla carta stampata e no mi dispiace ma sulla carta stampata bisogna in intervenire e io mi auguro che venga fatto nella legge di sistema perché non è vero che esiste il sistema radiotelevisivo e il sistema della carta stampata esiste il sistema dell'informazione e questo va affrontato globalmente
E per aumentare i punti di contatto tra carta stampata
Perché io non non non ho una grande simpatia per la Fia chiama perché in Italia deve essere vero che il lettore deve inseguire il giornale
E allora si parla tanto di corporazione io su questo sono in lunga polemica con con Taradash
E perché non affrontare il discorso della diffusione sul territorio della carta stampata in un Paese che ha il record delle anomalie aveva l'anomalia del numero dei giornali politici
Va da sé che è questa la ragione di tutto quanto è accaduto negli ultimi due anni
Perché
Non si può far finta di non sapere
Che c'è un problema per mantenere in piedi nove giornali politici
C'è un meccanismo quindi come dire a a monte tutto questo allora
Io trovo francamente riduttiva tornando un po'all'argomento la proposta di ridimensionamento tout-court
Sia pure bilanciato
Io credo
Che al di là delle intenzioni
Di tutti una televisione di Stato una televisione pubblica
Pensata senza la pubblicità sia come dire un po'come pensare che l'informazione della carta stampata va affidata la Gazzetta Ufficiale
è vero che bisogna essa poter svincolare la qualità dall'audience ma è anche vero che se noi facciamo un prodotto io dicono i scusate perché lavorava bene quel se la RAI viene destinata a fare un prodotto solo altamente qualitativo in realtà come dire perde ruolo e peso assolutamente nel Paese e quindi non serve neanche a quello io credo che serva
Un proposta che utilizzi al meglio le risorse che ci sono allora mi chiedo perché
Non utilizzati in maniera diversa le termiti perché non utilizzare il canone
In maniera diversa sulle tre reti allora che cosa osta a finalizzare il Canone al finanziamento dell'informazione tout-court trasversalmente su tutte le reti
Finisco perché non voglio togliere spaccio nessuno cerco di essere molto sintetico
Io credo poi che vada anche risposto a Taradash su un'altra questione
Ordine accesso alla professione Cardaci ha ragione ha ragione da vendere quando dice
Che l'ordine oramai ha esaurito il suo ruolo
Ma torto quando dice che l'ordine va abolito l'ordine va riportato alle ragioni vere della sua esistenza
Che sono quelle di organismo di controllo sulla deontologia della professione e deve essere un organismo in grado di intervenire su questo deve avere l'obbligo di intervenire su questo
Per quanto riguarda l'accesso alla professione io ritengo che oramai siano maturi i tempi per una riforma della legge sull'accesso
Che può essere così sintetizzata
Se io voglio aprì una clinica privata le leggi dello Stato me lo consentono
Per apro la clinica assumo chi voglio quindi con la chiamata diretta con un solo vincolo per fare il medico debbo chiamare un medico allora io non vorrei che utilizzando le giuste critiche
Alla corporazione alle corporazioni dalla corporazione compresa l'ultima di cui ha parlato chi mi ha preceduto
Si sostituisca un meccanismo di deregulation che certamente non favorisce quella crescita del giornalista che è già in ritardo rispetto agli eventi perché rispetto al sistema politico attuale
I più inadeguati siamo noi giornalisti
Cresciuti tutti quanti in una logica di schieramento abbiamo difficoltà a fare i giornalisti in maniera anglosassone dovrebbe ho finito
Bologna
Con borsa
A conoscere
Siamo socialisti ma di quei file
Io son venuto questo convegno perché come presidente della Fondazione Anna Kuliscioff
Ho la fortuna di avere molte carte di Filippo Turati
Ascoltando molti interventi ho avuto una grande impressione che qui il protezionismo è la parola d'ordine del giorno
Tutti vogliono un limite di protezione e magari a danno di un altro cioè il senso della libertà è un senso ad usum secondo se la libertà serve a me secondo se la libertà darne insieme la scelta delle libertà invece è una sola
Noi siamo preoccupati perché
La libertà è alla base della democrazia
E la libertà e la democrazia sono la base del poter portare antichi ideali socialisti
Vorrei ricordarvi Corbani
Che
Quando il fascismo prese il potere in un primo momento era molto blando andava anzi con la tuba
E addirittura con lo vestito
Bianco e nero però gradualmente che cosa comincio prima tentò di fare i suoi giornali il Corriere Italiano a Milano il popolo lombardi attori c'era quando si accorse che i suoi giornali non andavano bene obbligo
Albertini a vendere il Corriere della Sera a vendere la stampa Frassati ad altri di cedere i giornali perché gradualmente ne prendesse in mano
Sceglieva luglio quindi cavalloni
I Direttori dovevano essere fatti secondo anche se la sua mano era morbida perché per esempio mi ricordava felpa che al Corriere della Sera
Borrelli non era eccessivamente il Mincio anzi cercava di contemperare ma in realtà l'obiettivo qual era di poter fabbricare la massima la la teoria del consenso al capo del governo del tempo all'autarchia e a tutte le altre cose
Quindi qual è la preoccupazione che noi come fondazioni abbiamo
Che la libertà non venga collegata come diceva agli occhi indiani parlando la scala del mille ottocentottantatré
Da progetti di legge delle iniziative di legge che hanno più l'obiettivo di fare la Polizia di Stato o di dare l'argomentazione di Stato le cose ma venga lasciata la libertà perché essa attraverso la sua azione poi regolerà le varie cose le varie le realtà
Voglio ricordare anche un'ultima cosa che quando il fascismo prese il potere naturalmente non subito nel ventidue tutti diventarono
Osanna tori di Mussolini
Ma quando nel mille novecentoventisei ci fu il decreto
Che chiudeva i giornali e che andava in visibilio pur non solo tredici giornalisti che andare in esilio e anche alcuni socialisti del tempo corsero come Missiroli ed altri al servizio di quei giornalisti e Filippo Turati la prima cosa che feci
A Parigi
No no Missiroli era tende anzi scrisse anche famoso libro la monarchia socialista
Era uno che sa che frequentava un orto ma richiamo l'anno
Caso mai Landolfi Tonchi scrive anche altre cose hai detto anche che Bombacci è stato lui che aveva detto della barba di Turati mentre non è vero
Perché eccetera barba di voi di Bombacci ventenne la barba di Turati quella che i fascisti dicevano di usare per pulire le scarpe abiti a Benito Mussolini
Cioè anche su questa cosa certe volte gli ho sentito trasmissione RAI corretto anche articoli sui giornali dove veramente si vede che la gente non va a studiare approfondire edicolanti grandi inesattezze
Che non sono un contributo i veramente alla cultura portare avanti allora qual è la mia il mio di una mia prosa preoccupazione
Che la vera battaglia che lo dobbiamo fare è di garantire la libertà e non di cercare di regolamentare i vari protezionismo a destra a sinistra o al centro grazie grazie Paolo opportuna
Ecco io vorrei pregare il segretario generale della UIL di dirci quattro quattro parole
Mi chiamo grave di essere venuti ascoltiamo i sindacati
Io sono un appassionato del tema anche se mi rendo perfettamente conto che rischiamo tutti di esprimere bellissimi concetti bellissimi de
Che per i potere reale come si suol dire fanno tenerezza
Perché questa è la verità così come tutta la verità qui ci siamo abituati che siamo un Paese libero che se un Paese democratico io personalmente ho avuto sempre moltissimi dubbi sia sulla nostra libertà ritorno staremo Grazia
Ma io forse sono un pessimista ma alcune esperienze le ho vissute personalmente quindi sono in contesti Monet per una parte
Ad esempio
Uno dei principi dalla libertà in tutti i Paesi che la libertà conoscono e praticano veramente quella delle possibilità di accesso cedere possibilità gli aveva una voce di poterle esprimere
Da noi da noi
Le voci
Potevano esprimerle ancora ora possono esprimere soltanto i sistemi organizzati i soggetti provvisti
Di un potere proprio non solo di un ruolo proprio di un potere proprio
Abbiamo operato in un sistema che è tutt'altro che è cambiato che ha una caratteristica visto che punta all'altro vediamo degli esempi internazionale che hanno triste una caratteristica unica in tutto il mondo occidentale per lo meno
Il novanta per cento
Dalla proprietà dei mezzi d'informazione
Fatto da industriale
Non da soggetti privati da industriali
Che titolari di aziende che pur essendo in concorrenza tra loro fra prodotti eccetera eccetera hanno
Hanno alcuni interessi comuni non discutibili e non mimetizza delle
è vero che
Che stanno giornalisti liberi io personalmente ne conosco parecchi che hanno il culto della libertà sicuramente ci stanno direttori liberi che hanno anche loro il c.t. dalla libertà
Però alla proprietà dei mezzi d'informazione
Costituisce un recinto più o meno largo entro cui queste libertà si possono esprimere
Un recinto
E a volte ci hanno i segni visibili
Del come funziona il recinto
Anche se riferita a persone che sicuramente sono e si sentono libere
Io mi chiedevo se parla tanto che sta famosa cena alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio con i maggiori incrociare italiani
Io mi chiedeva ad esempio
Pensate se due avversari tradizionali quali sono l'avvocato Agnelli all'ingegner De Benedetti
Si mettessero d'accordo su una strategia di fondo
E in ragione di questi pure il strategia influenza sono la linea
Dei rispettivi organi d'informazione
Ho pensato che questo non avrebbe influenza sulle vicende dal nostro Paese
Ed ancora
Era ancora pensiamo per un solo secondo che i poteri industriali i poteri industriale
Siano interessati ad una setto un assetto di potere
Venne identificato frappone industriale potere finanzia il potere politico
I cui poteri reali sono cocciuta al sistema industriale e finanziario e i poteri formali sono riconosciute a quello politico parlamentare e di governo
Voi pensate che è una cosa di questo genere non altererebbe i connotati fondamentale di una democrazia
Bene su questa strada noi siamo avviati già da tempo
E nei prossimi cinque sei mesi sì completerà
Non lo dice uno
è stato l'unico in Italia che ha mosso alcuni attacchi
Ad esempio la fase di latte la privatizzazione anticipando tutto quello che sarebbe successo così come ora posso anticipare quello che succederà
Che determina un assetto l'assetto di questa natura nostro paese
Un potere reale produttive finanziaria è un potere formale
Il potere formare
E quello
Che deriva dal consenso democratico che il Parlamento ed il governo
In questa vicenda
Quale che siano le le idee che si hanno sulla Rai
Proprio perché e il servizio pubblico in questa vicenda personalmente
Considererei un danno reale non potenziare
Alla nostra possibilità di dialettica democratica ogni atto che riduca lo spazio di manovra della RAI
Una RAI lottizzata una RAI che viene dalla partitocrazia tutto quello che volete conosco benissimo quella storia la conosco benissimo
Conosco i vizi le malattie difetti problemi finanziari
Però
E l'unico soggetto
Che gestisce l'informazione di massa che ha un legame un solo legale
Con l'espressione più autentica la democrazia del nostro Paese che il Parlamento e l'unico soggetto
Tutto il resto tutto il resto
A vincoli
Esterni a vincoli di altra natura ripeto
Pur essendoci persone libere che liberamente se c'è una professione
Io potrei da fare un esempio ma non voglio tradurla o trasferirla sul piano attuale dalla politica perché non vorrei si pensasse che uso questo tema
Però l'esempio concreto con lo faccio
Noi abbiamo visto nell'arco di dieci giorni una trasformazione
Vistosa visibile per lo meno perché all'informazione sta attento
Della linea editoriale di numerosi organi di stampa nazionale
Sulla manovra economica sul governo e sugli effetti sociale di questa manovra
Ora guardate
Chi mi conosce sa che non sono né uno che bluffa ma uno che improvvisano uno che si inventa le cose
Io sono stato protagonista e scioperi lo Spadolini Condemi con De Mita con Ciampi con Amato di cui sono grande amico e mi onoro di essere grande amico ora stiamo parlando del gioco con questo governo io vi do assicurazione formale posso documentali in ogni sede
Che fra tutti gli scioperi che sono stati fatti queste lo sciopero più motivato e documentato di tutta la storia degli scioperi generale che sotto elevate che io conosco
Il più dopo un meno intatto
Come si dice i numeri non si possono falsificare
Questo in questa situazione
Siamo partiti da una verità documentata documentata dalle cifre
Sì finisco subito
Documentata dalle cifre
Sulla manovra del governo
Documentata nelle falsità che sono state dette nell'alterazione delle previsioni di bilancio che sono state fatte
Nelle nei destinatari della manovra cifre parlo di cifre spesso diventati atto ufficiale dello dello Stato
Bene non stiamo vedendo che lentamente e progressivamente ed in maniera implacabile implacabile
Gli organi di informazione italiana con tutti gli sparse che anni giornalisti stanno adottando chiamando testimonianze nazionale internazionale
Lo slogan
Manovra rigorosa ma soprattutto e qua con il supporto di testimonianze di varie tendenze di varie arie nazionale ed internazionale
Questa cosa succede per caso
Io che ballo di cifre
Io potrei non vi voglio annoiare potrei elencarvi numeri numeri
Inoppugnabili bene questo è il modello che c'è
Nei sistemi negli organi informazione punte televisiva negli organi di informazione televisiva CEO anche lì uno spartiacque netto netto fa la RAI e il resto
Sempre rispetto a questa fase particolarissima della nostra vita nazionale
L'unica finestra che è rimasta l'unica Fini sa che è rimasta
Anche se li si stanno vedendo anche lì dei recinti
Di accesso o di possibilità di accesso ad non ha insulti non a insultare testimonianza di verità diversa da quell'ufficiale rimasta alla RAI
L'unica
Poi c'è qualche giornale di opposizione politica mamme
Non interessano pur essendo una persona che non rinuncia ad annullare le provvidenze
Ed allora
Stampa e potere
Campagna il ponte
La stampa e un potere ma è un potere che serva la democrazia se un potere distinto dagli altri poteri
E un potere che diventa negativo se un potere assimilabile a secondo le circostanze all'insieme di alto potere ha cominciato a quello politico e governative lo dico bisogna della stampa conto
Sicuramente a stampa distinta
Cioè una stampa di capace di rappresentare
Il Paese in tutte le sue facce
Non il potere che nel Paese si esprime perché se si arriva a questo
E vi assicuro io comincio per la prima volta in vita mia per la prima volta in milanese ad avere serie preoccupazione
Che nel passaggio dalla partitocrazia
Ad un sistema come suol dire librario liberale o libertaria
Ci si stia abbassando
Ad un modello di gestione
Che vede l'informazione protagonista
Che di liberale libertario nel migliore dei casi ha solo il titolo
Perché quando si chiudono gli spazi si chiudono i passi di manifestazione del pensiero quando soprattutto si corre il rischio si corre il rischio
Che la pubblicità
E non parlo
Di Berlusconi che accusa di queste usarla pubblicità di un atto si sovrappone fino al punto da sovrastare la verità documentata
E allora e allora entrava in una zona rispetto alla quale e credo che tutti quanti dobbiamo sentire delle responsabilità e non limitarci soltanto a dire che le cose così come stanno non ci piacciono grazie
Io credo che nel corso di questo dibattito abbiamo sentito davvero molte voci e non tutte concordanti
Molte voci
Ok
Molte voci alcune molto allarmate
Molto allarmate rapporti ci ha fatto una un bellissimo intervento ma non ci ha spiegato
Da quale parte può venire un nuovo mille novecentoventisei Dio ne scampi e liberi
E invece Larizza sembra più orientato a identificare la fonte del nuovo mille novecentoventisei questo è un discorso aperti
Io pregherei Braccini divenire al microfono
Con l'intervento breve per toccare due o tre punti prenderanno particolarmente interessato a braccia io sono meglio a suo padre
La Stampa di domenica ha pubblicato un articolo criticava Israele
Il gettonato fucilato e quel poppe che o riporta le indicazioni di Trotsky
Alla direttore delle Svezia della Pravda edera Rabbo Ciaia Moskva
Questo articolo
Molto prede questa lettera dei trofie Chico concludeva dicendo nel post scriptum
Informo redazioni
Che io proporrò al Politburo di procedere secondo le norme del partito contro le redazioni se non eseguiranno le decisioni del Politburo questo è il modello diciamo
Che la sinistra comunista in modo particolare ma anche non comunista ha sempre propagandato con una forma e pluralismo di libertà di democrazia della stampa rispetto al potere politico
Vedete dire che non siamo più nel mille novecentoventidue rifaccio presentata a parte che trofie non è Stalin chiaro
Però effettivamente in alcune delle cose dette da Pellicani prima
Sulla certe exploit di a RAI tre
Nella rappresentazione di quel clima politico che ci ha portato poi al ventisette ventotto marzo
Io credo che ci sia un bel fondo di verità io ricordo che per esempio di aver visto quelle questa trasmissione di RAI tre non solo nei confronti di Berlusconi
Ma anche nei confronti di Gianfranco Fini
In cui il successo dell'MSI e di Gianfranco Fini presente a Roma è stato molto preparato da Rai tre con con le sue trasmissioni rosso nero in cui Fini faceva effettivamente il pubblico simpatizzava naturalmente per l'ulivista la faziosità con cui veniva attaccato
Questo non vuol dire che vi sia stato un rigurgito di fascismo e che tutti si sia un po'Persia improvvisamente scoperti fasciste
Ma il modo come la televisione di Stato RaiTre in modo particolare attaccava Fini pure in presenza di un avversario con Rutelli che non accetto dei più antipatici
Ha favorito chiaramente il rappresentata da estrema destra
Quindi il problema tanto potere
A parer mio va visto per vederlo in termini concreti direi di a richiamava un poco Pellicani a evitare la polemica ma io credo che non sia polemica effettivamente per vediamo in termini concreti bisogna rapportarlo al quadro politico a cui ci si riferisce
Per cui se per esempio noi usciremmo in prospettiva attuava un modello di Alternativa Democratica con polo di sinistra un polo di destra democratici noi avremmo un certo tipo di rapporto tra stampa e potere
Se resteremo invece del bipartitismo imperfetto e sarà l'argomento della prossima riunione noi avremo un altro rapporto tra stampa e potere
Io vorrei concludere però sulla questione la questione dell'ordine giornaliste sia stata sollevata qua mi pare da anche da Taradash
Io porto l'esperienza di una serie di giornaletti di carattere la andando locale anche nazionale anarchici di sinistra comunista per esempio il Partito comunista internazionale
Noi stessi che per esempio da dieci anni pubblichiamo un piccolo bollettino che ha come punto di riferimento
Gli antifascisti scomparsi in Unione Sovietica di cui alcuni parenti sono tornate dirette una quantità assolutamente esigua c'è Macan qualità assolutamente esigua noi vorremmo poter uscire fare i nostri bollettini
E crediamo che questo non debba entrare in contrasto con la difesa dell'ordine professionale dei giornalisti sul tema politico ci deve essere lasciata la libertà noi siamo al di fuori della pubblicità dei miliardi eccetera
Vogliamo avere la possibilità di uscire
Fare avere gli otto responsabile senza passare attraverso la carta
Il cappio dell'ordine giornaliste non glielo regionalista e non c'entriamo perché nelle nostre pubblicazioni non si paga e quindi se non negozio non è documentato anche noi seri siamo regolarmente pagate non entriamo mai dell'ordine giornalisti
E quindi noi siamo sempre costretti a fare fatture false o a cercare degli amici che su questi temi in Italia non esistono razzismo
Pregherei il direttore de L'opinione il collega diaconale ti faccio io vorrei brevissimamente rendere omaggio al coraggio
Politico e anche professionale della Jugoslavia
Che combatte una battaglia non facile
Io io vi ringrazio di questo maggiore
Non so se il medico
Un po'di coraggio ce
Certe volte il coraggio diventa anche un po'temerarietà
Cerchiamo di mantenere un po'di mantenerlo nei confini delle cose reali io volevo dire due cose in maniera molto Breve
Su questo tema che è estremamente intrigante stampe potere e le vorrei dire scomponendo un attimo i termini della questione
Perché stante polvere può essere interpretato anche il potere della stampa
E il potere nella stampa
Ecco allora il potere della stampa credo che mai come in questi ultimi due anni si è verificata
Materialmente la dimostrazione che la stampa e diventato uno dei poteri forti del nostro sistema democratico
Non voglio ricostruire nulla ma bastano due pochissime battute per ricordare come
Questa stampa la nostra stampa il sistema informativo nazionale
Legato ad alcuni interessi forti nel nostro Paese
Qualità e Sempronio interessi che si sono coagulati attorno alcuni settori della magistratura
E attorno alcuni gruppi industriali detentori dei
Mezzi di informazione abbiano determinato lo smantellamento
La cosiddetta Prima Repubblica
Ecco non so se la colpa o il merito questo magari si discuterà si valuterà in sede storica ma è un fatto che il potere della stampa ha determinato lo smantellamento
Della prima Repubblica
Ma se questo potere e così forte
Da influenzare le vicende politiche del Paese ed incidere così pesantemente sul sistema democratico allora bisogna vedere
Il potere all'interno della stampa perché chi gestisce e chi detiene il potere all'interno della stampa automaticamente quello che di fatto gestisce
E detiene il potere all'insegna all'interno del sistema democratico questa analisi bisognerà pur farla
E allora se facciamo questa analisi arriviamo alla conclusione che il potere all'interno della stampa e poi detenuto
Da tutta quanta una serie di altri poteri forti che sono i poteri economici
Che gestiscono direttamente
Le grandi testate nazionali e che influenzano attraverso le grandi testate nazionali
Il sistema politico informativo
C'è il capitolo RAI
Io ho sentito con molto interesse quanto ha detto il segretario del UIL Rizza però colto una contraddizione nella sua affermazione
Perché lui giustamente coglie il punto della proprietà dei mezzi di informazione
E dice che la proprietà dei mezzi di informazione il punto centrale a cui deve ruotare
E poi però difende
Il sistema della RAI come sistema
Che è e deve essere gestito dal Parlamento e dalle forze
Pubblica
Perché la gestione del da del servizio pubblico da parte del Parlamento è una gestione che introduce l'elemento della lottizzazione
Che elimina i criteri del merito crei Limina i criteri della professionalità che suscita quelle ondate di indignazione popolare che hanno che sono state le prime le più forti che hanno provocato lo sconquasso che è stato provocato
Allora non si può continuare nella difesa acritica di un servizio pubblico che viene messo nelle mani del potere politico perché allora a quel punto
Bisogna stabilire quale deve essere questo potere politico
E se e si arriva alla conclusione che se il potere politico e a noi favorevole tutto questo va bene
Come è avvenuto
Negli anni passati
Io non vedo la la la dizione credo che sia andato via
Però non posso dimenticare il comune sentire
Che c'era tra il servizio pubblico radiotelevisivo degli ultimi due anni
E tutto quanto uno schieramento politico e sindacale che in quel polo potere politico si riconosceva
E allora perché allora andava bene
E c'era quel comune sentire e adesso che invece il comune sentire è saltato si affronta il problema anche dal punto di vista delle organizzazioni sindacali e si denuncia il rischio di chiusura degli spazi di libertà eh no la libertà deve avere sempre
Non può valere soltanto in un determinato verso quando va bene per me allora e libertà quando va bene per gli altri e allora e con cui pagamento della libertà no
Allora il punto di fondo è il quello delle proprietà
Vogliamo stabilire
Come e quali debbono essere proprietà dei mezzi di informazione benissimo si faccia una legge seria
Ma si faccia una legge seria che preveda no non quella concezione che scaturisce un pochino secondo me è un grosso e uno degli aspetti del grande ritardo culturale di un certo di una certa sinistra
Cioè quella che ci debba essere comunque del pubblico gestito dalle forze politiche
Si faccia una legge antitrust che stabilisca che nessun potere privato può soverchiare gli altri
Si fa aggio si faccia una legge antitrust che rispecchi quel tipo di società aperta io non voglio citare Popper però mi viene ogni tanto da citarlo
è una società aperta e moderna conflittuale
Dove i poveri debbono scontrarsi
Perché se non si scontrò non c'è la democrazia dove ogni potere è legittimato a partecipare allo scontro
Ma ogni potere non può soverchiare gli altri
Tutto quanto questo per finire con una piccola provocazione
Io credo che il nodo RAI
Perché poi
Gira e rigira ma sono anni che tutta quanta la questione l'informazione ruota attorno a questa faccenda
Il nodo RAI si posso sciogliere in un modo solo
Attraverso la privatizzazione
Non c'è altro mezzo perché se non ci sarà la privatizzazione la RAI sarà sempre gestita dal potere politico
E chiunque sarà fuori di quel potere politico griderà
All'uccisione della libertà
Perché è fatale
Perché lo è stato prima delle elezioni quando quelli che venivano estromessi
Dalla RAI e messi in condizione di non lavorare perché c'è stato una vera e propria epurazione pesante durissima
Altro che il ventidue o il ventisei io ringraziando i brividi io non c'ero nel nel ventidue nel nel ventisei non ci sono stato per tutto quanto il ventennio vi debbo dire che francamente arrivato a una tarda età alle soglie del Duemila sentirmi riparlare sempre ventidue ventisei mi viene un po'l'angoscia no
Pensiamo un attimo al ventidue del due mila
Pensiamo a un attimo ai problemi nostri concreti
E cerchiamo di capire che il ventidue nostro è stato otto mesi fa
Quando nessuno che non fosse allineato all'idea di un regime di sinistra gestito egemonizzato dal PDS non poteva entrare
All'interno del recinto di Saxa Rubra e quello era il ventidue mio
E credo anche il vostro
E allora rispetta quel pericolo che ci dobbiamo rapportare per impedire che ci sia un ventidue Aurora rovescia
Ho un novantatré novantaquattro alla rovescia
Cioè per impedire che i nuovi controllori della RAI facciano ai loro avversari quello che hanno fatto il loro avversaria loro
Il gioco è tutto qui
Questo bisogna impedire e per impedirlo non c'è che un mezzo quello di privatizzare questo benedetto servizio pubblico
Metterlo nelle mani di privati spezzettati in cui nessun privato possa prevaricare gli altri ci si scandalizza dice Magnelli gestisce vi è traccia il Corriere della Sera è la star benissimo
è sicuramente uno scandalo si fa la cena a casa di Agnelli si mettono tutti i guanti attorno al tavolo e poi i giornali di Agnelli cambiano linea scandalizziamo ci però questa è la realtà
Il problema è che Agnelli non può gestire tutti quanti i grandi giornali
Il problema è che Berlusconi non può controllare tutta l'emittenza commerciale
Questo è il punto vero bisogna mettere in condizioni tutti i poteri di poter giocare la loro partita perché gli interessi
Di Agnelli come quelli di Berlusconi non sono il peccato
In una società moderna sono interessi legittimi
E loro hanno il dovere di difenderli con tutti i mezzi legittimi Messina ecco ne sia messi a disposizione dalle leggi e dallo Stato
Il problema è che questi degli interessi
Diventano illegittimi se vengono difesi con mezzi che schiacciano gli altri
Questo è il punto di fondo
E rispetto a questo che ecco il mio piccolo giornale cerca di fare una battaglia per introdurre questi principi
Che credo siano principi su cui ci si possa ritrovare tutti i guanti quelli che credono nei valori della democrazia
Della libertà
E quindi tutti quanti quelli che si riconoscono in un filone di pensiero che liberaldemocratica e riformista senza bolli distinzioni dice ma Missiroli era socialista o socialdemocratico perché ci frega
Che ci fa ma che ci importa
Siamo tutti quanti una grande fa fai una grande melassa
Culturale di via logica no non so polemizzando dico siamo tutti quanti in questa grande melassa
E il problema vero è che questa è una melassa minoritaria rispetto invece a culture che hanno dominato in questo Paese in maniera egemone che l'hanno schiacciati questi valori di libertà
Li hanno schiacciati in maniera micidiale
è la brande battaglia che va fatta è quella di ritirare fuori
Di rompere le incrostazioni di rompere le cupole
Che gestiscono il potere né né all'interno del mondo dell'informazione così come all'interno del mondo della cultura e che non riescono a fare uscire questi valori di libertà
Grazie grazie
Venga borsoni così
E dopo di lui viene il collega Petrina che può portarci la voce della RAI non del Gruppo dei Cento ma del gruppo che aderisce della maggioranza che aderisce all'appello
Il terrorista architetto colte fece
Perché no
Favorito
A Bussoleno
Io ho tentato di fare un'analisi
Partendo da l'Osservatorio vivono
Io faccio il freelance quindi sono a contatto di numerose testate Erotic una sua propria problematica
Ma quello che devo o credo di avere capito e che non esiste un potere esistono diversi potere ed esiste un tipo particolare di stampo la dei rapporti tra stampa e potere e soprattutto dell'autonomia dei giornalisti se ne è parlato se ne continua a parlare come se fossero cosa che piovono dal cielo
Personalmente sono convinto che l'autonomia di un qualsiasi ha detto l'informazione si è un po'come la verginità
Chi ce l'ha se la tiene stretta chiedo se la non può far altro segrete che rimpiangerlo
In certo qual modo concordo con Lamberto Sechi quando anni fa sosteneva io ho paura solo dei colleghi sciocchi di quelli che non hanno ancora capito che la libertà di stampa dipinte da Doni non Danieli e nulla definiti
La situazione cioè potrebbe anche essere qui però dobbiamo domandarci quanti colleghi sciocchi ci sono in giro
Così occorre definire che cos'è un giornale il giornale ha spiegato Umberto Eco non tende affatto potenzialmente a vendere informazioni a tutto il pubblico il giornale è il bollettino di un gruppo di potere che fa un discorso o da un altro gruppo di potere
Detto ciò dobbiamo domandarci esiste in Italia e la libertà di stampa
Dice poi Eugenio Scalfari la libertà di stampa comune potere è un contropotere una serie di strumenti che hanno
Cerchiamo di capire anche che tipo di giornalismo già nel nostro Paese in Italia vive e prospera un giornalismo eccessivamente emotivo nevrotico da una parte c'è abbondanza di informazioni dall'altra constatiamo però una perdita di senso critico ed anche di credibilità il nostro giornalismo anche tenendo conto della feroce provvisorietà del quotidiano che risulta schizofrenico pieno di voglia di innamoramenti subitaneo e di altrettanto pronti abbandoni spesso il nostro un giornalismo avulso dalla realtà
Sì qualche volta mi ricorda il serafico titolo di un giornale inglese burrasca sulla Manica isolato un continente
Ci siamo mai chiesti a fondo a cosa serve un giornale Riccardo Pazzaglia ne ha elencato spiritosamente tutti gli usi possibili dall'incartare la frutta alla sostituzione la carta igienica
I giornali italiani sono fatti male su questo non c'è dubbio colpa del potere in parte arresto dovuto all'ignoranza pigrizia superficialità
La verità è solo quella messa tra virgolette virgolette che rendono lecito tutto e fanno sì che si possa mettere in bocca chiunque quello che ci vuole
Diceva Alberto Cavallari d'informazione e intelligenza della realtà la libertà di stampa di matrice illuministica non è più un problema di libertà politica dentro un quadro produttivo fondato sul tufo Fitto esso subisce forti restrizioni
è una libertà politica il mercato impone il giornalismo di massa atteso conquistare sempre
è solo un più largo mercato lender informazioni grezza spettacolare gridata eccessiva distorta
Non esiste dunque un solo potere con il quale siamo costretti a confrontarci
Con il quale costretto a confrontarci la stampa Basie tanti potere e tutti egualmente condizionanti
Una volta è stato detto vale la pena in Italia fare del buon giornalismo fare un buon giornale qualcuno ha risposto sconsolato c'è il Corriere della Sera una grande firma riesce siano a portare due mila copie in più
Mentre nel in cura lei qualsiasi fa compiere il balzo in avanti di oltre cinquecento mila copie non converrebbe posso fare il replay
Pessimismo a parte cuce insieme sensazionalista pettegola disattenta noncurante della verità la stampa italiana una funzione essenziale ed insostituibile per la democrazia del mostro paese ed è per questo che noi siamo qua oggi
A farmi testimonianza tutto star darle credibilità riducendo quello scollamento tra giornali elettori già denunciato dal Censis
Lettori per i quali ormai è diventato un luogo comune il di regionale l'appunto non vale ma c'è indispensabile mantenere un distacco netto ed individuabile con i poteri diceva un grande giornalista americano Walter vitali se voglio essere libero non da riconoscere al presidente avesse ragione
Oggi però i giornali sono cambiati usando un termine terribile direi sono diventati dei contenitori ha detto Paolo mondiali
è in corso un generale improvvisa polarizzazione i quotidiani si cerca di fronteggiare la televisione non solo parlando sempre più di televisione ma costruendo i giornali il più possibile simili a televisione
Un esempio è quello del dirigismo come lo chiamano fatto dal Corriere della sera di ieri auspicato Burial dei un giornale che affronta un giornale che affrontasse con grande dispendio d'energie anche culturali veri problemi e non si limitasse a gridare solo la cronaca
è un giornale che parlasse a bassa voce che ragionasse questo ci vorrebbe in Italia Emilio i quotidiani sono quelli che vantano le più alte tirature allerto succede il contrario le più alte tirature che hanno i giornali cosiddetti Boulevard scritti personalmente
Sì
E da vedere
Ad avere la meglio a detta di molti corrispondenti esteri nostri giornali sono troppo legati ai partiti alle alle parti politiche intese come multipli
Come gruppi di potere ai poli potentati e mostrano troppa arrendevolezza più o meno interessata e troppa disponibilità verso chi conta
Senza contare i cosiddetti lettini cervice lotti un'indagine commissionata da Panorama ai ha rivelato che nell'ottantanove che no ha rilevato che l'ottantanove per cento degli intervistati che ritiene che i giornalisti siano condizionati dal potere politico ed economico niente male
Un fatto è certo i quotidiani esteri pubblicano troppi fatti quelli italiani troppo pochi tuttologi inesperti intervengono al giorno su ogni problema
In parole sono tutto viene rivisto attraverso il convento spetti spesso di un punto sputa sentenze marito meglio ancora sul personaggio televisivo
I più grandi giornali italiani soffrono inoltre di ripartire la concorrenza e spietata Bussone di brand rivela una conclusione
Va be'c'è un isterismo dominante nei anche nel campo della pubblicità pubblicità che come potere il più delle volte condizione di utilità
Per cui assistiamo spesso soprattutto nel campo dei periodici a repentini cambi di formulare indirizzati verso quei target che ci sperano più fruttuoso
Ritorniamo l'informazione al resto ci deve sempre citare la fonte non esiste la cosiddetta fonte autorevole dall'UDC in Italia esiste uniti per informazione fatta di troppe interviste ma di rarissime inchieste in Italia non si fanno inchieste perché esigono tempo professionalità documentazione impegno che spinge valgono quelli buoni per tutte le stagioni
è un il nostro è un giornalismo dozzinale queste dilaganti interviste spesso sono poco preconfezionate Servono più volte al potere per lanciare messaggi ricordiamoci quello per tutti quella passata alla storia la famosa intervista a Licio Gelli di Maurizio Costanzo
I giornali sono inondati ridottissime ma non hanno senso critico non riescono neanche a mettere in ordine le notizie dall'ordine cronologico non fanno più neanche i titoli perché aspettano di vedere quello che succede
Alla televisione in Italia è il Paese più aperto del mondo ma quello che ha più segreti
Chi fa il giornalista per fini politici ha detto Piero Ottone o impolitico mancato o probabilmente un cattivo giornalista da noi non c'è non c'è mai stato uno scandalo e ci è saltato fuori allo detto sì perché come con Tangentopoli centrale sì no da stampano
Dicevo sì perché noi non possiamo fare intercettazioni telefoniche non possiamo indagare non possiamo non è vero oppure non abbiamo la gola profonda come avevo Watergate e perché non si vuole fare le inchieste perché danno fastidio
Anche i giornalisti hanno la colpa previe rimette una storiella no al tempo delle marocchina in cui un vescovo fa a digitare un convento dove le suore nonostante marocchina te ne trova una forte resa che non hanno subito niente
Il Senatur come mai non hai subito niente diceva che gli ho detto che non volevo lo stesso oggi i giornalisti hanno ritrovato una verginità
Oggi i giornalisti diceva giustamente Umberto Brunetti su Prima Comunicazione la stampa dietro la magistratura con un ciclista dietro la moto in pista basta che dicono qualcosa per ora
Sì condizionano
Oggi le cose la notizia in Italia non esiste la notizia che cosa
Cos'è il concetto di sono l'eccezione è un fatto normale è vero
Io ricordo che ad esempio vicino al muro attraverso da centoquaranta anni c'è una scritta dice tutte le notizie degne di essere pubblicati per questo permette la notizia emesse i nostri giornali ci fermano su sugli aspetti e non vanno e non vanno a fondo
L'obiettività l'obiettività è un falso mito chi è un obiettivo dappertutto io faccio la storia cerco di ricostruire la storia ammetto non sono obiettivo perché tra la scelta di due documenti quando cioè il gonfalone di comodità
Quello che vale essere onesti e sinceri l'obiettività non risulta
Nella televisione dicono i nostri giornali sono i telegiornali parlo i peggiori in assoluto del mondo non sono io che lo dico lo vince addirittura vuol far After corrispondente da Roma della CNN
Scusate scusate s'è scusato cosa possono già avere il controllo trovano siamo ove quadro però non sospetti nemmeno che i giornalisti italiani siano come d'Italia non è il vero questo vago sospetto che esprimano il Paese la guida
Non è che sono importati i giornalisti
Sono escono alle file della nazione italiana
Quindi tutto quello che tu dici contro il giornalismo ma voi regole nel Paese c'era la parte c'era la parte poi delle assunzioni e lo so ma questa è una è una relazione non le aiutano reale robot sapessero a questo turno ma voi a uscire dai limiti per piacere d'acqua
Non è possibile ti ringraziamo moltissimo
Concludo
Noi siamo qui perché crediamo di avere dei valori da spendere lo valore che risentono del leader socialista libertario socialdemocratici
Sì però liberali repubblicani radicali cristiani e poi perché non abbiamo nulla da rinnegare nulla da farsi perdonare e nulla di cui poterci vergognare abbiamo un bagaglio culturale che non deve essere spento che non possiamo lasciare morire
E sappiamo che la nostra dignità la nostra voglia di libertà non può diventare succube del potere di qualsiasi potere di tutti i poteri guidati
Ma cerchiamo ed abbiamo bisogno di qualcosa di un medium per esprimersi
Dovuto secondo me a me pare che da questo dibattito emerga drammaticamente il vuoto che si è creato nello schieramento politico italiano
Per l'inesistenza per la distruzione per il massacro
Di un soggetto politico che quello c'era laico socialisti realizza su noi abbiamo ascoltato ed ascolteremo ancora molti interventi
Pieni di suggestioni pieni di osservazioni acute PMI di allarmi fondati ma sappiamo drammaticamente che non possiamo dar voce non possiamo introdurci nel discorso tra il Poteri
Perché non abbiamo una rappresentanza istituzionale io credo che Escatha questo convegno al tempo stesso la prova della vitalità culturale e quindi politica di questo schieramento in ormai in forme che quello laico socialista quello liberal socialista e al tempo stesso la necessità che il ritrovo che questo schieramento ritrovi un ubi consistam un comune sentire che ci faccia rappresentare al di là o insieme con l'ultimo troncone che è rimasto che è quello di cosiddetti riformisti radicali
L'unico troncone ancora attivo in piena autonomia
Do la parola a pinza utili in grazia hanno Petrina il quale ha rinunciato perché pensiamo di poi viene uscì
Nato
No non è che io devo uscire è che sono appena uscito da un intervento chirurgico che il fiato comincia a mancarmi non mi ero permesso trattare questo non è per per carità si in un metro d'acqua
Poco piacevole no comunque volevo dire che io appena pensando che ormai non ci fosse
Più tempo per voi e più e più fiaba mentre parla aveva consegnato al senatore Giuseppe Averardi il testo dell'intervento che avevo preparato
E naturalmente lo vedete non ci sono neppure con me
Non lo ripeterò sia per rispetto a mio fiato sia per rispetto soprattutto Bosso tempra e limiti che giustamente il presidente Crivelli ha imposto agli interventi
Dirò perciò soltanto spero molto rapidamente due cose la prima e che sono stato letteralmente indignato
Anche se il discorso è stato presentato così come una provocazione al limite dell'humour nero ma sono stato letteralmente indignato quando ho sentito il collega diaconale direttore de L'opinione
Fare euro un raffronto che secondo me addirittura blasfemo
Tra il ventidue il venti sei storici quelli caratterizzati da allenta i misfatti del fascismo con quanto avveniva otto mesi fa
Nei locali di Saxa Rubra sede del del centro di produzione radio televisivo della RAI
Ma io non ritengo che Saxa Rubra sia stato mai ucciso Matteotti siano stati fatti morire
Gobetti ponendo la siano stati partoriti i tribunali speciali le leggi che distrussero la libertà in questo Paese sono stati fatti molti errori a Saxa Rubra ma arrivare a paragonare
Il fascismo nei suoi momenti peggiori
Con
Gli errori o gli eccessi politici di un gruppo di giornalisti oltretutto non sempre influenti mi sembra veramente troppo ho pulirla mi è uscito fuori di prepotenza dalla
Il
Il tema dell'intervento scritto che ho consegnato alla senatore Averardi Rava stelle Croazia un tema che qui mi pare non sia stato
Sufficientemente
Analizzato su cui vorrei dire perciò due parole
Io ritengo che finora non sia stato detto Moon sufficiente chiarezza che la tele Grazia
Che io intendo non soltanto come potere esercitato attraverso la televisione
Ma anche un potere che dalla televisione mutua i metodi di comunicazione e anche di successo
Io credo che la Telegraph sia
Sia nata in questo Paese in tempi abbastanza recenti cioè
All'inizio di quest'anno
è chiaro che al nudo alla pelle che la zia che ha portato
Silvio Berlusconi al governo che ha portato al successo politico-elettorale prima il in marzo poi in giugno
L'alleanza fra Forza Italia
Alleanza nazionale e la e la lega
Quello che c'è stato prima
Non è stata una delle Grazie è stato un tentativo di tale grazia
Quella che il si svolgeva attraverso la RAI prima i governi
Della RAI mono colori fino alla alla all'Ambra riforma mille novecentosettantasei e poi quelli di centro sinistra successivamente
Al settantasei
In quel periodo
La politica era presente
Nell'azienda radiotelevisiva commetteva diversi errori diversi misfatti
Tra cui
La tanto
Pubblicizzato lottizzazione
Ma non riusciva
Nonostante la volontà degli che ornava l'azienda basti citare Ettore Bernabei
Non riusciva Agli influenzare letteralmente in modo adeguato
L'opinione pubblica
Non ci riusciva perché esisteva
Ma diversa situazione politica una situazione di immobilismo situazione
I di paura da parte anche dell'elettorato a cambiare anche perché c'era si era in presenza di una crescita economica che dava a tutti una certa tranquillità sulle prospettive
E non esisteva però anche perché coloro che tentavano di esercitare attraverso la RAI nate le Grazia non sapevano fare questo mestiere questa è la verità
Non si era ancora scoperte o come scoperto
Purtroppo per noi dico per me parlo per me per un gruppo di persone che la pensano come me
E non tutti qui la pensiamo nello stesso modo vogliono appena sentito
Dico e questi
Colleghi della RAI Mariano ancora scoperto quella che è la scienza della comunicazione
Cioè questo tentativo di esercitare la pelle Croazia veniva svolto in maniera non adeguata non efficaci mentre
Dal gennaio di quest'anno le cose sono cambiate ma sono cambiati non incasserà in sono cambiate incasso della Fininvest
Dove
Prima si è lanciato attraverso una rete
Di canali televisivi vastissima con una forte audience un messaggio adeguato
Non parlo soprattutto di Emilio Fede che così come tele adulatore come lo chiamo
Nella mia
Giorno di Vianello di Funari persone
Non politico
Politicamente rateizzate che hanno invitato a votare Berlusconi queste Nora queste persone hanno raccolto tanti voti
Ma la cosa più bella è stata che seguendo uno schema televisivo uno schema televisivo una sorta di talk show
Per
Uno di essi più vasta si è costruito un personaggio televisivo
Che andava in giro con me i microfoni portatili durante i comizi durante gli incontri col pubblico che si chiamava Silvio Berlusconi
Ed è così che è nata la se le graziose De Grazia che che dura tutt'oggi che è più che mai forte
E che adesso io
Credo di poterlo dire anche quella liquidità antichi si preoccupa tanto per le influenze che la RAI possa subire ancora da parte della sinistra io credo che invece questa Telegraph sia di di marca berlusconiana stia lentamente arrivando anche alla RAI
La RAI non ha mai esercitato una forte opposizione a Berlusconi neanche nei giorni della campagna elettorale oggi
La RAI sta diventando una palude
Una palude in cui non ci sono al vertice più teste che abbiano un qualche interesse
Esercitare forme di opposizione
E in cui purtroppo c'è un popolo un popolo e per poco intendo i dipendenti dei giornalisti agli impiegati e produttori registi eccetera eccetera un popolo
Che è sempre più spaventato di qualcosa che conta più della politica che si chiama posto di lavoro
Io pur essendo ormai da due anni fuori della RAI dopo metà della vita professionale trascorso in quell'azienda ogni tanto vado a trovare i miei colleghi
E vi assicuro
Che diventa sempre più difficile trovare qualcuno che dichiari di essere socialista socialdemocratico liberale non allineato con Berlusconi cioè della corrente di costati Biondi eccetera
E perfino questa è la cosa più incredibile che accetti di confessarsi comunista
Dunque date le grazie a sta diventando una sorta di monopolio altro che il monopolio prima democristiano e poi di centro sinistra che c'era prima io credo di tutto questo ne dobbiamo prendere atto con realismo e studiare anche le possibili possibili rimedi che vanno anzitutto quindi fermo perché ho promesso di essere breve
Da un'analisi dal fatto di riuscire a capire perché queste date le creazioni anch'io di uscita ad affermarsi se Achille Occhetto nel famoso incontro a Canale cinque con Berlusconi l'avesse capito forse avrebbe vinto le elezioni grazie
C'è venuta meno per ragioni indipendenti dalla sua volontà alla presidenza di Ghirelli che è stato non soltanto presidente ma è stato anche praticamente correlatore di questo convegno io mi limiterò ora a leggere i nomi
Pro degli interventi programmati probabilmente fra questi interventi programmati che salterà qualcuno per intervenuta assenza
Il primo dei programmatiche trovo scritto nell'elenco è Petrina che vicepresidente e la Federazione nazionale dalla stampa tra popoli l'onorevole furetti
Ciò è iscritto anche Berti che non vedo più almeno che non sia nella nelle arretro stanze o i Angrisani Federico giuridici Cerri
Questi saremmo con questo finiremmo
Con gli interventi programmati e sarei dell'idea di voi di chiudere lei le iscrizioni già pure quegli atti o mi sbaglio
No
Poi gli atti va bene con questo convogliati chiuderei le iscrizioni dopo queste iscrizioni e dopo questi interventi riterrei che sarebbe opportuno perdessimo la parola uno dei relatori per dare per esprimere un giudizio da aziende se gli interventi e sul convegno allora cominciamo da Petrina
Ringrazio
Per l'occasione che mi si offre
E devo dire che
Come vicesegretario la relazione la stanza e consigliere nazionale l'ordine dei giornalisti
Condivido
Gran parte di quanto è stato detto da Arturo Gismondi da Pellicani
Non condivido condivido anche buona parte di quanto detto Marco Taradash non condivido degli interventi di Gismondi nel pensiero che soli Arthur conosco di Arthur diagonale
E naturalmente di Taradash
Questa fobia improvvisa in alcuni non in Taradash che almeno e coerente negli anni di abolizione dell'ordine dei giornalisti
E di attacco feroce in queste settimane alla Federazione della stampa
Chi vi parla uno liberaldemocratico
Probabilmente la pensa da sempre
Sul piano politico
Come
Gismondi probabilmente all'università ero repubblicano quindi libera repubblica non c'è problema leggo con piacere i due fondi
Ma questi attacchi che in questi ultimi di stanno arrivando anche la parte due Arturo da parte di diagonale da parte di Feltri nelle ultime settimane sull'ordine dei giornalisti sono davvero qualcosa di profondamente sbagliato
Te lo dice chi all'interno della RAI dove lavoro da quindici anni
Ha subito negli anni scorsi di tentativi di guarda che dichiarazioni delirio che faccio di persecuzione da parte dell'Usigrai
Come segretario regionale dei giornalisti della Sicilia terra della quale si parla molto poco anche oggi al governo o nel governo della RAI pure
Io ho avuto liti furibonde civili ma furibonde con Giulietti e compagnia bella
Quando c'era un clima in RAI che tu conosci dallo Gismondi durissimo
Ma mi rifiuto di avere altrettante liti per incomprensioni oggi con i miei amici come Paolo Cantore o altre del Gruppo dei Cento occorre un senso di responsabilità totale per cui essendomi stancato personalmente di tentare di prendere schiaffi a destra e a sinistra oli mollo io gli scatti a destra e a sinistra
Il sindacato unico dei giornalisti ha una sua no scusa no per carità certo il sindacato unico dei giornalisti ha una sua funzione non da oggi ma negli anni si tratta di avere una gestione del sindacato unico dei giornalisti
Positiva per i veri interessi della categoria per un contratto che garantisce oggi i giornalisti in tutte le loro dimensioni quindi compresi Casagit in PG e io ci sto olimpici
Giovanni Buffa ottimo amico e collega molto più esperto di me naturalmente ha scritto delle cose con la casa di te che non stanno né in cielo né in terra
Io sono vengo del collegio dei sindaci dell'Impregilo e so che non avesse se non avessimo il contratto intanto noi saremo preda come i giornalisti italiani
Della marea che potrebbe montare e se non avessimo l'ordine dei giornalisti con le necessarie indispensabili modifiche noi consegneremo la professione nelle mani degli editori diciamocelo chiaro così come è stato detto quando la stessa dove nacque l'ordine dei giornalisti
Che avrà oggi l'ordine Giolitti alla funzione devo avere la funzione di garanzia della deontologia perché io non posso vedere o assistere più a degli scontri televisivi al Rosso e il Nero come quelli fra Panza Giuliano Ferrara entrambi giornalisti che mi hanno fatto vergognare questa è la realtà e parlo di Giuliano Ferrara che le persone che io stimo Panza molto meno per essere chiari sino in fondo allora l'attacco che oggi si sta muovendo la persona stampa è un attacco che io non giudico dico soltanto che è estremamente negativo
Perché quando il buon Vittorio Feltri altro ottimo direttore che stimo sicuramente
Scrive che ai suoi giornalisti è disponibile a dare la metà della richiesta che la Federazione stampa fa eppure alla fine tutto quanto ha tratto la stampa ottiene nel confronto coi genitori è una boiata enorme caro Feltri perché io faccio gli scioperi d'impatto perché poi i colleghi che non sovrano usufruisca di notte
Ma siamo in un Paese Rabbi bantu o in Italia
Per quanto riguarda quindi credo che sarò su un breve la unitarietà del sindacato dei giornalisti non la voglio toccata
E dico ai nemici del Gruppo dei Cento io sono stato a Maratea oppure litigato
Perché ancora sono iscritto all'Usigrai perché credo l'unicità del sindacato ma credo che
La corrente del Gruppo dei Cento come la chiamo io sia stata importantissima essi autolegittimazione imbraccia una stampa lo deve anche a Petra Rina
Nome e cognome
Allora le prossime settimane ci giochiamo una partita fondamentale per il sindacato e vorrei credere che la nuova maggioranza bene per la quale anch'io ho votato lo sanno Saxa Rubra ma non da oggi da quando un mese prima delle lezioni due mesi prima dissi a Celli allora capo del personale voglio a casa i muri albi citato poco fa
E Locatelli che non mi stanno bene i professori a casa dicono due mesi prima caro Arturo Gismondi o signori era più pesante in quel clima RAI che giustamente Arthur diagonale caro Mario Pit Salute evocato
Perché due due da due anni non stai a Saxa Rubra Mario non stai a Saxa Rubra quanto ci sto io
Ma ben era un esempio Arturo a voluto soltanto mi puoi conoscendo il suo pensiero Arturo ha molta stima di tutto come Del Debbio medici guardiamo avanti
E ha ragione ed è il motivo di guardare avanti per il quale ha vinto a questa maggioranza che governa il Paese non vorrei che facesse sbagli mi sta molto a questa maggioranza
Io l'ho votata in chiave anticomunista perché io ho visto venticinque anni fa il muro di Berlino io c'ero a a Berlino per cinque volte gli altri no gli altri stringevano la mano dall'altra parte non è che ha e Besta così io me la ricordo da siciliano guarda da liberale se voi non me ne scordo
Non me la scordo
Allora va molto in nella positivi non si sentono risparmia niente guarda amo la mia terra che un continente
Che è un continente no no chi vuole giocare più che mai malafede sta tranquillo non c'è problema non mi hanno mai toccato le critiche ma fatto alcuni dai da compagnie Giulietta data alla alla Bonsanti non mi toccano se sei pulito guarda detto questo e vorrei chiudere
Intangibilità della Federazione la stampa io respingo gli attacchi che si vanno dico che c'è dialettica anche all'interno nostro giorno criticato lo sciopero fatto dall'Usigrai con intervista l'opinione ringrazio ancora tu diagonale ma perché sono dialettico all'interno del della Federazione a stampa
L'Usigrai sono andato a Maratea apportare le ragioni all'interno del GRA e contro le tesi della maggioranza attuale l'Usigrai mentre il Gruppo dei Cento non è voluta Maratea esporsi non me ne frega niente però è un atto di civiltà
A questo punto dico che vorrei non commettessero ore errori questa maggioranza politica perché nell'arco degli interventi sa dove ricordato come sia nata le tre reti di Berlusconi non volendo né sostanzialmente Canale cinque stava fallendo la Mondadori stava fallendo
Il gruppo Rusconi li ha salvati costretto forse da Cuccia comprarle diciamolo pure
Allora in questo clima
Il discorso che si fa sulla RAI sull'asciuga mento delle risorse o su quant'altro e tutto un discorso aperto in nel Paese c'è un dibattito ma naturale io credo che la centralità del servizio pubblico debba essere salvaguardata per
Quanto di democrazia c'è in questo Paese ancora oggi deve esserci ancora oggi forse potenziato
Naturalmente con un essiccamento probabilmente
Di alcune risorse inutili della RAI io che penso che debba fare molta più informazione e meno spettacolo lasciando alla emittenza commerciale molta più o molto più spettacolo se voi e molta meno o mera informazione anche se l'informazione che sarei per tutti
Un'ultima cosa e chiudo la crisi dei giornali cede pesante
L'oligopolio del quale si parla poco cede pesantissimo Agnelli De Benedetti e compagnia bella vedremo le prossime si comanderà certo la federazione a stampa e per un un riequilibrio delle risorse per dare la possibilità ai giornali medio-piccole di sopravvivere vivere ancora meglio di quanto non sia oggi grazie
Grazie
Allora la parola a Poletti
Poiché Martis poi spogliati
Poi se ci sono anche altri iscritti ma se rinunciassero forse
Più funzionale
Allora Poretti
Sarò estremamente prego Orlandi
Non ti preoccupare
Io volevo fare una considerazione di fondo richiamandomi proprio a colui che ha voluto direi questo primo convegno e al quale spero lo seguiranno gli altri cioè Giuseppe Averardi
Allora lo si partiva da una costatazione
Della esistenza dopo la frantumazione del PSI
Di una serie di Ray di meteore è vero che cercano comunque una collocazione in un quadro politico profondamente diverso
Il gruppo che si richiama a non mollare di cui abbiamo visto questa mattina il direttore di rally il gruppo direi della residuo del Turchia
Scosso anche questo dalle ultime dichiarazioni che vengono da a mamme
Certamente
E vero altri gruppi che sorgono e io debbo dire poiché qui è stato detto direi con una certa enfasi non ricordo da chi è vero io mi onoro direi di essere oltre che compagno amico di Giuliano Amato bene io dico visto che Giuliano Amato ci propone una sorta di scuola di politica per il Duemila
Che non ho letta per aspettare tanto a lungo e non ho grande stima di un condottiero che probabilmente nella fase drammatica della crisi del PSI
Avrebbe potuto giocare un ruolo per rendere più facile la salvezza di questo partito allora io o ha preso moltissimo questa mattina ascoltando le relazioni e gli interventi in particolare non perché è presente
Quello di davvero Gismondi che ci ha parlato del panorama dalla carta stampata e ha individuato le forze industriali ed economiche che sono padrone dei giornali
Quando poi ho sentito parlare di deontologia io la metto sul piano Caro Mario Pinza urti della constatazione che è stato fatto che dopo la cena a casa
Agnelli certi giornali hanno corretto dire la linea grazie alla deontologia dei giornalisti che scrivono su una stampa che passa per la maggiore allora il discorso sulla stampa diventa immediatamente collaterale ad un discorso politico
Tenendo conto del fatto che da un lato ho l'impressione che dopo la sperimentazione della gioiosa macchina da guerra
Reinventare una serie di alleanze di quel tipo
Con la scelta di un segretario politico qual è quello del PDS che evidentemente hanno strategie piuttosto davvero di guardare a Rifondazione Comunista diventerà sempre più difficile
Se non prendiamo atto che il voto del ventisette marzo è stato determinato essenzialmente dal timore degli italiani
Di vedere sostituito a una egemonia democratica cristiana un'altra egemonia che guarda caso si verifica quando in Europa e nel mondo
Il sistema comunista e si è battuto quindi per me
Vi devo dire con molta chiarezza il problema della riorganizzazione dice Averardi con molta opportunità politica il dover porre in queste nostre riunione i paletti più lontani per non escludere chi si richiama alle scelte politiche alla cultura Lai con riformista socialista liberale
è una scelta che presuppone tuttavia anche per la legge elettorale un
Una decisione di scegliere tra i due schieramenti e non vorrei che questa scelta si risolvesse non credo alle profezie è vero melodrammatiche però di Buttiglione si risolvesse in un potenziamento o della destra in questo Paese tenendo conto delle incertezze
Che anche per causa nostra a evidentemente il gruppo che si richiama a Forza Italia
Allora il problema della stampa Gismondi io lo vedo in questa funzione
Alcuni mesi fa io scrissi un articolo su L'opinione nel quale esortava Ò
Berlusconi a dar vita ad un partito politico per due ragioni primo perché solo un partito politico organizzato strutturalmente consente una democrazia interna
Cioè io non accetto la spesi che il vertice dell'azienda diventi un vertice politico
Perché l'esistenza di un Consiglio nazionale di una direzione guarda caso anche di posizioni
è vero contraddittoria denti il movimento è la ragione della libertà
Io non posso evidentemente pensare che possiamo andare avanti nei mesi futuri Colombo vivendo che ha un nome che richiama piuttosto legare domenicali sui campi di gioco e non una scelta politica si dovrà chiamare liberaldemocratico socialdemocratico laico come volete
Dopo il quale evidentemente è questo anche il motivo per far perdere
Ruolo a quel movimento Sociale diventato accorta avente Alleanza nazionale stiamo attenti cari amici non c'è pericolo per me di un ventidue ma c'è un pericolo di uno spostamento a destra
Pina direi l'economia verso il quale sensibile il Paese dal momento in cui i vecchi partiti hanno fatto fallimento e si portano dietro non proprie col non può non poche cose
Ecco perché allora il problema caro Peppino del stampe e potere noi dovremmo arrivare a potenziare o a creare quegli organi di di stampa nazionale capaci di portare avanti un discorso che sia la salvaguardia dello stato sociale e non certamente dell'assistenzialismo e di una cultura laica rispetto ma ripescaggi
Da un punto di vista storico impossibili e dobbiamo stare attenti non soltanto ai quotidiani ma dobbiamo stare attenti ai centri culturali e alle riviste culturali
Proprio perché in quelle riviste perdura ancora
Gismondi
La concezione direi comunista vero vi perdura talvolta aggiungendo anche ai dei falsi storici apertamente chiudo con un esempio
Nel terzo numero di Micromega
La rivista
Che espone le ragioni della sinistra
C'è un articolo di Enzo Gulino intitolato Moro e Pasolini
In questo articolo
Golino è anche autore di una pregevole volume uscito da il Mulino su Pasolini si sostiene che esiste un legame tra il poeta delle lucciole
E il poeta che denuncia però le malefatte di Ray del papà si arriva ad affermare che Pasolini e Moro sono state le due vittime di un sistema politico che non tollerava la loro utopia
Qui siamo veramente vedete il modo come si Petra persino nell'analisi critica di un poeta e si erge addirittura si aggiunge si giunge ad affermare che il linguaggio fumoso involuto di Moro trova riscontro in Pasolini che ci giunge persino ad affermare con Enzo Siciliano che mentre Moro è un democratico cristiano opposte Tridentino un cristiano opposte Tridentino
Pasolini si richiama niente di meno a Gioacchino da Fiore no però il proselitismo vedete però quanta stortura dovendo ancora portare avanti questa doppiezza
E non denunciare il carattere pericolosissimo di Moro
Che voleva un'intesa colpirci senza aver capito lui
Stratega di lungo corso che stava fra circa cadendo il comunismo internazionale da cui poi la rovina anche del PC e il la necessità di cambiare il nome si giunge ad affermare di Reda esaltare come un eroe sull'altare colui che se avessimo se l'avessimo seguito anche se come raccomandava farà carte l'abbiamo fatto senza toni gladiatori
La nostra democrazia sarebbe stata in pericolo così come ricorda RAI certamente sismologi smonti che quando venne ucciso Pasolini venne alimentati il concetto di una complotto fascista
Fino a quando poi Dario Bellezza
E ancora con maggiore direi durezza
Ti tipica della sua persona Franco Fortini Mesic evidenza che era stato un incidente sul mestiere che il cane randagio
Che andava cercando di notte accoppiamenti più che maliziosi aveva trovato gli aveva reagito no quindi allora vedete solo di un fatto del genere
Giù una squisita natalizi di natura letteraria doveva essere si costruisce un caso politico
Ecco perché abbiamo bisogno anche di portare avanti una battaglia politico culturale in una fase in cui spetteranno un rincaro Peppino se vogliamo essere dei reduci garibaldini
Mille novecentoquattordici quelli che avevano fatto la spedizione dei Mille nel sessanta
E poiché è stato qui evocato la resistenza ti ricordo che garibaldina erano UNIFIL
All'inizio del Novecento erano diventati cinquanta mila così come i resistenti che scoprono immediatamente il valore della Resistenza soltanto quando non vi hanno partecipato ecco perché al loro io vi è sordo visto che tu hai avuto il merito chiede di alzare e dire questa bandiera di affrontare un argomento così importante di andare avanti e trovare soluzioni pratiche in modo che la voce laica è vero
Posso ancora sentirsi senza scelte dettate dall'opportunismo o omologazioni che servono soltanto a tacitare una coscienza molto labile
Grazie rassicura i fatti
O no sedici e venticinque
Io devo ringraziare i presenti per l'attenzione che hanno dimostrato sono qui dalle dieci la maggior parte del pubblico dovrà a abbandonato la riunione
Io darei la parola su questo punto ai loro autori i cui interventi erano programmati De Martis e poi gli atti
Se ci fossero poi qualcuno che volesse insistere prende la parola potremo esaminarlo ma mi pare che la logica sia che dopo De Martis e poi gli atti potere molta la parola per la replica al relatore in questo caso
Battisti
Aggiungiamo allora
Viene
Quindi virgola a sedici anni perché cioè trentanove
Ma a differenza di molti intervenuti io ho bisogno di presentarmi esodato collaboratore di Tempo presente di Mondo operaio e naturalmente di ragionamenti storia e prima di ragionamenti dove Averardi
è stato sotto in condirettore molto liberale
Devo a luglio che ha salvato l'anima perché devo dire di S. è stato uno dei non molti che ha fatto qualcosa meglio ha detto qualcosa per essere esatti
Per evitare il non glorioso suicidio dell'area laica non raccontiamoci siamo stati massacrati e ci siamo suicidati l'area laica dimostrato un insigne ottusità di fronte a quello che stava succedendo
Ha difeso disperatamente fino alla fine le proprie divisioni le proprie specificità
è andato tutto a farsi forte in maniera non troppo gloriosa insomma nelle elezioni ultime fino alla fine si combattuto contro i referendum non si è saputo neanche vedere quanto il rischio
Della difesa a oltranza la proporzionale fosse grave la pubblicità la proporzionale è stata abbandonata i calcoli radici che ha voluto imporci ha cercato ha pensato di imporsi nuovo diciotto aprile che invece è andato poi a vantaggio di tutt'altri
E del PC che ha creduto di poter rinunciare per l'onda il PDS di poter rinunciare all'Old alla linea ragionevole del doppio turno quando le elezioni amministrative dell'autunno sembravano offrirgli
Una possibilità di saltare al potere col trentacinque per cento dei voti
Posso dire alcune così inutili che mi sembra siano anche funzionari del tema perché la situazione della stampa è anche collegata a un certo quadro politico noi stiamo correndo
Dopo la meritata sconfitta dei progressisti verso qualcosa che potrebbe non
Diciamo migliorare ma far degenerare rapidamente il nostro sistema politico e la geniale proposta del profeta Pannella
Argomentata come al solito nei termini perentori
Catastrofici totali del turno unico
Come nelle grandi democrazie è una pura sciocchezza perché in America il turno unico rivela buchi enormi ci sono come emerso da alcuni studi fatti anni amico are per esempio
Molti punti in molti collegi in cui il senatore il deputato vengono rilette automaticamente perché manca qualunque concorrente la partecipazione al cinquanta per cento e così via l'unico posto perché di questo turno unico funzione in qualche modo in Inghilterra ma in Inghilterra
Un'area vastissima l'area liberal democratica e socialdemocratica viene quasi completamente cancellate dal Parlamento in Inghilterra e sono moltissimi dubbi gli altri Paesi sia quelli Nuova democrazia sorte all'Est
Se la Francia la Germania e la Spagna hanno sistemi che non hanno a che fare col turno unico pannelliano
Noi stiamo cadendo in questa trappola che semplificherebbe tutte che darebbe tornano dalla stampa un ruolo assolutamente anomalo che ci hanno già insomma delle frange
Che sono assolutamente minoritaria e marginale nel Paese pensate il peso che ha in questo momento nella stampa i vari predicare delle delle nuove destre di vario tipo insomma
Sul Giornale Nuovo ad esempio di tanto in tanto il termine resistenza non ci ha creduto nel cui Sismondi appare fra virgolette come fra virgolette apparentemente a Riotta
Dove il direttore può dire l'insigne Shen piantine
Che la resistenza è stato sommato opere di alcuni giovanotti così alcuni giovanotti che fra l'altro era renitente alla leva un articolo ignobile mentre il trio Feltri dove un certo Buscaroli può delirare
Degli antifascisti porta arrivati al potere sulle ombre sul al seguito dell'ottava della Quinta Armata
Questo da parte di chi insieme di chi in qualche modo legittima Rita di chi insieme alle armate tedesche faceva le cose bellissime che non sappiamo ora devo dirvi non non mi pediatrico antifascista viscerale non voglio essere contro la moda anzi io ho sempre combattuto per quando stava in meno i miei limiti di potere
L'antifascismo fascista come lo definiva fase Sciascia semplicemente ritengo indecoroso
Che dal rifiuto l'antifascismo fascista si passi adesso a una replicazione strisciante ed il tutto in contrasto con i fatti e nel fascismo storico
E a una
Sì valutazione strisciante e anch'essa non motivata con argomenti seri demoliti resistenza perché questo era sapere sta venendo non parla di un pericolo fascista io parlo di un degrado del rischio di un degrado aspettare il tema
Per carità questo credo siano assolutamente il tema avrebbe in questo momento in sostanza nella nostra la nostra stampa e altri mezzi di comunicazione stanno dando spazio anomalo a gruppi assolutamente marginali
Che
Presentano una falsificazione sistematica della nostra storia ancorché in termini debitamente ambigue ai compete mi debitamente ambigui
Non è una cosa da poco non era cosa da poco dovremo fare i conti alla cultura di destra demo papista che noi conosciamo sei poco e di cui con cui non facciamo i conti ma che intanto influenza addirittura le posizioni che il nostro Paese va assumerà la Conferenza del Cairo su una questione assolutamente vitale per i nostri figli come quella dell'incremento demografico
Con questo mutuo non facciamo i conti e non è una cosa da poco non è questo in strutture ma questo di contenuti assolutamente assolutamente deprimente assolutamente dirimente
Quindi credo che queste questioni vadano in qualche modo affrontate che non ci ha saputo prendere dalle parole perché ne stiamo raccontando la rivoluzione italiana di una Seconda Repubblica e questo è vero che a un certo punto
Non è che noi dobbiamo dedurre le cose alle parole dovremmo cercare di usare parole che descrivono le cose gli elementi di continuità col vecchio regime elementi condita col vecchio potere sono molti moltiplichi variamente intrecciati così prendiamone atto e ogni nostra azione miri a queste cose
Ogni nostro discorso sulla stampa sulla stampa il potere di cui deve anche guardare a chi rischia di a vere qui da noi un potere assolutamente anomalo che tende allontanarci culturalmente all'Europa
Che tende a farci assumere su questioni mondiali gravissimo come quella demografica posizioni che sono
Di un insulso e di un irrilevante assolutamente
Totale dal punto di vista teorico credo condivisa pratico sono molto dannose che te ne avete certo al al la antenne metterci al rimorchio del peggior tradizionalismo antimoderno
Queste sono cose molto gravi cioè la liberal democrazia va difesa anche questo livello e per prima cosa dobbiamo evitare un sistema elettorale che ci costringerebbe a marciare tutti insieme a valorizzare ciascuno di noi noi a destra e quegli altri a sinistra
Le frange stadi miste come le frange fascista dei tuoi esiste perché altre volte il voto di quei duecento
Sconsiderati potrebbe sì decisivo per vincere stiamo attenti rischi ci cova cerchiamo di non ripetere l'errore marchiano che abbiamo fatto difendendo a oltranza un sistema sciagurato con la proporzionale pura
Evitiamo di fare dei suoi errori inverso di lasciarci passare sotto il naso ancora una volta un sistema che darebbe un peso per norme a gruppi che sono oggettivamente minacciosi però sto libertà usati per Salmo ventidue è stato impedito di vedere che libertà per inteso giorno per giorno e volta per volta di fronte ai pericoli che volta per volta ci sono grazie grazie Angrisani
Poi con gli altri qua abbiamo finito concluso una breve replica di Gismondi a nome dei relatori
Giocare a distanza si sente sente allora tocca velocissimamente soltanto tre punti il primo non sono affatto d'accordo con l'intervento
In con l'intervento del solleva ventuno ventisei perché oggi abbiamo dei pericoli che siano simili a quelle che ventuno ventisei quindi è bene parlarne ha portato proprio per il nostro futuro
Secondo sopra dando ragione al segretario della UIL nella lista
In che in quanto è un deviare in regime di libertà non dei grandi leggi minime libertà perché siamo dal secondo conflitto mondiale siamo colonia americana
Net ecco chi ci dice che lo stesso piccolo uomo di Berlusconi non sia stato messo lì dall'America per assicurarsi la teocrazia chi ci dice che le chiacchiere che banane che stanno facendo in questo momento
E che in questo momento non sia ricevette un trasferimento americano su un altro campo un altro capo nostro partito quindi noi miriamo nella sfera americana quindi questa libertà se non c'era segretamente
Io dico questo e corno Snenghi appartenga zero scrittori appartenga al tema alla all'ordine giornalisti
Io mi auguro solo una cosa in Italia dove i rami investitore che scrive non ha mai quasi mai goduto la libertà perché è stato senta organica una certa Craxi mi auguro che il messi insieme uniti con opportune decisioni si arrivi ad un potere contrattuale che garantisca una vera libertà che possa salvarci dei pericoli attuali grazie grazie grazie ultimo quegli alti
Ok
Abbia insomma
Medesima otto programmate tanto onore cognati forza sano comunque rapido rapido già ricordati i meriti evidentemente di chi ha ritenuto di organizzare questa serie di incontri che speriamo non siano solo ed esclusivamente una raccolta di lamenti
Ma possano costruire qualcosa aiutarci a ritrovarci ma poi a produrre a produrre un po'di politica in più di quanto non si abbia fatto in questi mesi in queste ore in questi tempi in questi anni addirittura ormai
Ma io devo dire che
Condivido l'opinione sostanzialmente di coloro contrariamente a chi mi ha preceduto e che ritengono sia poco utile continuare a parlare di ventidue ventisei però aggiungo che forse poco utile anche parlare di quanto avveniva avvenuto prima del ventisette di marzo è invece molto più utile molto più serio confrontarci con la realtà attuale per quella che sotto tutti i suoi aspetti tenerne conto vedere come ci si può inserire politicamente in questo condizione che io credo di assoluta instabilità dare per scontato che possa durare a lungo questo tipo di alleanza
E che la sinistra la sinistra democratica al centro
Debbano essere per forza confinati in questa specie di dispersione generalizzata io credo che sarebbe ammettere immediatamente la nostra impotenza la nostra incapacità di cambiare le cose
Quindi è inutile questo ma devo dire che va anche osservato una cosa ci sono comunque i pericoli nella situazione attuale
E Larizza ha detto delle cose più che sensate c'è voluto poco a far cambiare veramente atteggiamento a buona parte dalla grande stampa nazionale
Non nascondiamocelo anche un dato di fatto
Io credo che siano la ragione sia evidentemente la dipendenza dalla grande stampa nazionale dei poteri economici di vario tipo
Forse incide un pochino anche rispetto i giudizi sulla manovra economica sulla legge finanziaria soprattutto sui provvedimenti delle pensioni
Che secondo me per un certo numero di cittadini sono un'autentica rapina che che s dedica di cui non può essere ritenuto responsabile solo attuale maggioranza solo attuale Governo ma onestamente bisogna dire che le colpe risalgono indiscutibilmente per quella situazione che si è creata anche a governi ben precedenti a questo
Ma io credo che questo attenuarsi del giudizio critico e invece questo riportare in maniera direi abbastanza puerile
I giudizi positivi che vengono dall'estero dei vari enti etc forse dovuto anche al fatto che i giornalisti ne sono toccati in misura molto modesta da queste misure e da questo pro da da queste misure della finanziaria sulla previdenza
Non vorrei che dipendesse anche da questo
Dette queste poche cose riguardo la situazione generale io sono presidente della consiglio d'amministrazione dell'umanità
Lieto di aver partecipato a questo questo incontro l'umanità entro pochissimo tempo se non succederà qualcosa sul piano della raccolta pubblicitaria chiuderà i battenti
E questo è un dato di fatto batteva con sé credere dato che non crediamo di essere gli unici in questa condizione forse qualcuno che ritiene di chiese più coraggiose di noi forse già sul trovato la soluzione da quanto risulta con raccordi se è alta o cose di questo genere però di fatto la situazione di un giornale che alla sua piccola storia e credo qualche merito
E comunque qualche filo di rappresentanza riguardo questo pezzo di società come la nostra questo modesto pezze società oggi disperso disarticolato ma che bisogna cercare di fare di tutto per rimettere assieme
La situazione è questa
Per quel che riguarda i rapporti Sipra tanto perché si sappia probabilmente il tutto finirà nelle aule giudiziarie
Perché noi abbiamo le prove che la Sipra indipendentemente dalla dalla del problema del minimo garantito meno non compie il suo dovere e non adempia ai suoi obblighi e neanche per quel che riguarda i suoi compiti di concessionaria esclusiva dalla pubblicità nei confronti del nostro contratto
Per quel che riguarda il futuro vedremo cosa potrà su cosa succederà e cosa riusciremo a fare e certo che l'impegno che abbiamo è quello di rappresentare modesta voce questo pezzo di società
Nei confronti dei soci che non si illudono di avere i propri denari di ritorno ma che sono persone serie che credono chiedono solo che si chiuderà senza debiti senza penalizzare nessuno in quanto possibile ringraziando ovviamente coloro che hanno consentito CONSAP gli unici come i giornalisti o con una grande attenzione come l'amministratore delegato di continuare sino ad ora ecco buttiamo
Modestamente sul tappeto sul campo anche questi problemi dato che non sono solo i nostri non sono solo quelli dell'umanità credo che quando si parla di stampa di potere si debbano considerare anche queste cose
Va be'
A questo punto è terminato l'elenco degli interventi programmati ci scusiamo con qualcuno al quale non abbiamo potuto dare la parola si è dovuta a soffocare la discussione
Qui si è detto che la riunione non si è tradotta in una raccolta di lamenti qui sono stati indicati delle proposte fatte delle analisi eh sì anche richiamata l'attenzione su pericoli e che dei pericoli esistono è fuori discussione
Perché non possono esiti che recite sono i pericoli non lo faremo siamo qui soltanto perché esistono dei pericoli abbiamo la ferma volontà abbiamo l'intendimento non soltanto di denunciarli ma a operare perché non abbiano a non abbiano a verificare
Da ultimo Cogliati ci ha dato una notizia ed è una notizia conservato notizie che ci preoccupa umanizzare una blu non avrà avuto non ha avuto mai una larga diffusione
è stato sempre un giornale di una minoranza c'è il rischio che anche questa bandiera venga ammainata
Ma io mi auguro che tutto questo non avvenga
Vi auguro goliardiche umanità non sia Ida venire se riusciamo a trovare una soluzione un coinvolgimento di forze e vuole dire delle forze che sono qui dal punto di vista ideologico rappresentante
Io mi auguro che nel momento in cui partiti che pure hanno avuto una storia non esistono più e certamente non possono avere un futuro
Si apre la porta a determinare la situazione per cui l'umanità possa essere continuare
Ma essendo espressione di un più di un partito che ha un passato con una futuro o può essere espressione di un'aria
Di un'area politica che deve continuare ad esistere
Perché se quest'aria di democrazia socialista di liberal socialismo non avesse più in futuro un punto di riferimento e delle sue voci i rischi sarebbero certamente preoccupanti tutto il nostro Paese
Quindi
Vuole dire a nome di tutti qui che ci sentiamo vicini affogliati anche in questa fase difficile di cercare non di ammainare una bandiera ma di rilanciarla e farla diventare la bandiera di una intesa aria politica
Interventi due Roberto sono chiusi darei la parola oggi mondi
Per una breve replica ombre brevemente brevemente
Versi sono sentito diverse opinioni io l'ho detto all'inizio che anche la mia relazione era una opinione personale figuriamoci le conclusioni dinanzi alla varietà delle cose che sono state dette
Del resto mi pare che l'area cultura liberalsocialista alla quale tutti ci richiamiamo è cosa abbastanza vaga visto che racchiude in sé opinioni tanto diversa in questo ognuno ha e difende le sue posizioni
Io lascio da parte le questioni politiche perché sono state sollevate anche questioni che riguardano la legge elettorale di dove vengono i pericoli se siamo ventidue o al ventisei eccetera eccetera
Parlo delle questioni legate più direttamente all'informazione
Mi dispiace che veterinari andato via sollevato una delle questioni che più hanno appassionato almeno i giornalisti presenti non credo che gli altri per gli altri sia molto appassionante
La questione dell'albo la questione dell'anno non è una cosa secondaria perché coloro che come me sono favorevoli all'abolizione dell'Albo ritengono che il il mondo giornalistico italiano si sia organizzato secondo strutture rigide sindacato unico Albo professionale eccetera che regolando l'accesso da parte di coloro che già sono nella nella professione dandogli questa facoltà questa cosa c'era hanno creato una specie di contestazione ho detto io all'inizio che l'abolizione dell'albo non è una questione decisiva
Però da questo punto di vista è una questione che resta naturalmente aperta o e intanto bisogna dire che
Siccome l'albo ritarderà richiama poi anche una questo il una questione legata al Costituzione articolo ventuno della Costituzione che stabilisce per tutti il diritto di esprimere un'opinione non solo da coloro che sono proporzionalmente delegati a farlo
Su questa materia deciderà il Parlamento perché non è una materia che che riguarda unicamente i giornalisti è una materia che addirittura dei rilievi di tipo costituzionali personalmente posso dire che ho girato mezzo mondo non ho mai incontrato facendo l'inviato in guerra in pace eccetera no mai incontrato giornalisti iscritti all'albo incontrò giuristi americani inglesi che c'hanno
Chi tesserino del proprio giornale o di una propria agenzia chi ce l'aveva
Una specie di di attestato cominciamo noi prima dell'albo vale a dire una una cosa che allora era era conservata al Ministero di Grazia e Giustizia che stabiliva che noi avevamo facevamo quella professione punto e basta
Anche per quello che riguarda il sindacato il sindacato unico dice e e intangibilità dice Petrella siccome l'intangibile non c'è niente sono caduti gli imperi immaginiamo se non cadono altre cose
Non capisco perché i metalmeccanici possono aderire due tre quattro sindacati i giornalisti che hanno poi
Nella nella loro professione anche un un elemento diciamo di distinzione di tipo culturale eccetera debbono stare in un sindacato unico nel quale succedono le seguenti cose
Io sono stato costretto essendo sempre stato lontano da attività sindacale perché non me ne importava niente perché avevo da lavorare
E invece c'erano de dei personaggi dei vari giornali alla RAI che si dedicavano unicamente all'attività sindacale che lo facevo di mestiere io non facevo di mestiere
Sono stato costretto a candidarmi nelle liste ultimo nelle ultime elezioni perché alla RAI e nei giornali non si trovavano
Persone disposte a candidarsi nella lista classica della stampa romana che era quella capeggiata diagonale perché c'era ma paura
Io non ho creduto a questa cosa sono andato ho interpellato i miei amici alla RAI alla Repubblica Messaggero eccetera e ho constatato che era vero c'era la paura a candidarsi
Contrapposti a un a una certa organizzazione quella dell'Usigrai quella della Federazione nazionale dalla stampa in mano ad una
Ad una maggioranza
Che aveva ovviamente il diritto dirige la federazione ma non in modo tale che
Altri fossero scoraggiati dal partecipare alla alla vita dell'associazione quando succedono queste cose io non capisco
Perché dei può essere obbligato a questa specie di dogma del sindacato unico comunque il sindacato unico ci sarà fino a che i giornalisti riterranno
Che il sindacato unico deve esistere non ci sarà nel momento in cui un certo numero di giornalisti riterranno che no questo non del non debba esistere a differenza dell'albo il sindacato è veramente una cosa sulla quale decidono
Solo i solo i giornalisti
O sulla RAI ha risposto un pochino dia Ponale sul servizio pubblica c'era qui dove noi dobbiamo anche intenderci insomma e non possiamo assistere ogni volta che cambiano i dirigenti di un'azienda così come cambiano in tutti i giornali a questa specie di sceneggiata tremenda alla quale abbiamo assistito negli ultimi tempi
Noi o stabiliamo che la RAI è un servizio pubblico
Anzi qui io voglio precisare la RAI è un'azienda pubblica che svolge un servizio pubblico per concessione
Ma anche le altre hanno la stessa concessione nel momento in cui sono obbligate a fare un telegiornale sono un servizio pubblico anche il anche loro la RAI è un'azienda pubblica alla quale si da un servizio in concessione
Non c'è più la situazione che c'è stata dal mille novecentoventisette quando Costanzo Ciano dette alla Uri e poi all'EIAR
Il il il monopolio delle trasmissioni radiofoniche
Dandogli anche la possibilità di alimentare l'azienda e con il canone pubblicitario e con la gli abbonamenti perché l'attuale azienda RAI nel suo edificio giuridico è quello inventato da Costanzo Ciano cioè dal fascismo nel mille novecentoventisette
Coerentemente allora perché quella è una dittatura e quindi aveva il bisogno di avere un'azienda
Lei propone ai suoi servizi eccetera eccetera quella è l'azienda allora se l'azienda è l'azienda pubblica l'azienda pubblica risente necessariamente degli equilibri politici che si vengono determinando
Lei gli arrestata fascistissime nel periodo della RAI
Dopo la liberazione i partiti anziché riproporsi il problema di che cosa esso doveva essere la RAI gli hanno cambiato nome ma hanno lasciato tutta la legislatura del fascismo compresa la Commissione parlamentare di vigilanza che esisteva già
Durante il fascismo che aveva sede del ministero delle Poste
E telecomunicazioni
è stata democristiana nel periodo in cui i democristiani dopo il diciotto aprile governavano diciamo pressoché da soli è stata
Democristiano e socialista cioè con due reti nel momento in cui di socialisti sono entrati al governo è stata democristiana comunista socialista nel momento in cui con l'arco costituzionale
Anche i comunisti sono entrati al governo sfasciando ti la Democrazia Cristiana il Partito Comunista ho assistito io personalmente al fatto che la RAI sia configurata come un'azienda sempre più monocolore con questa ridotta diciamo del TG uno che è riuscito a difendersi il TG due
E la Rete due sono stati sono entrati nell'ambito del del del del PDS è il direttore
Dir ridente le due non mi prenderà per fesso nessuno perché io sono uscito in quel periodo il direttore
Ditele due è stato era un giornalista di Repubblica e tutti sapevano che insomma la cosa era avvenuta fra Scalfari Veltroni si erano sentiti eccetera allora non ci prendiamo in giro su questo se noi vogliamo fare un'azienda pubblica un'azienda di Stato
La questa necessariamente risentirà degli equilibri del potere politico voi vedete che oggi la legge che dava ai due presidenti di Camera e Senato il il dà la facoltà di scegliere
I Consiglieri di amministrazione non è più buona ma questa legge è stata imposta dalla dalle sinistre dall'Usigrai e mi ricordo i i i sindacalisti dell'Usigrai che facevano
Lavoro di lobbying lo chiamano loro nel Transatlantico e che minacciavano di pubblicare gli elenchi dei parlamentari non presenti nel momento in cui si vota la legge quindi utilizzando
La RAI come mezzo di pressione nei confronti di quei parlamentari che non erano d'accordo ora quella legge passata
Sono cambiati i presidenti di Camera e Senato
Hanno nominato un consiglio d'amministrazione di accesso non va più bene
Adesso bisogna ritornare alla Commissione parlamentare di vigilanza e nove è possibile che questo tipo di doppiezza
Possano andare avanti quindi in questo senso io sono d'accordo con molte proposte sono state fatte qui naturalmente non entro nel merito perché Lippi e qualcuno ha detto a ragione ci deve essere una due tre di esse
Qui ci deve essere la per la pubblicità non ci deve essere la pubblicità però noi dobbiamo essere chiari se ne vogliamo un'azienda
Di stato l'azienda di Stato è questa
Allora aggiungo che noi abbiamo l'anomalia di una privato il quale ci attrae in reti televisive e allora si dice in nessuna parte del mondo c'è una cosa di questo genere
Furio Colombo ci insegna addirittura che il Pd americani per gli americani questo è un orrore ma per gli americani anche un orrore l'idea che lo Stato debba avere Ferrari reti televisive
E che si deve moltiplicare a seconda di quanti sono i partiti al governo una quando è uno due quando sono due tre quando sono tre ma anche questo è un orrore e chi ha stabilito che lo Stato il quale il regolatore dell'etere si deve muovere come il padrone
E li deve distribuire ai suoi
La ai suoi Coco come chiamiamole ai a quelli che hanno occupato i pezzi dello Stato che sono i partiti anche questa è una cosa che non
Che non è possibile insomma ecco quindi sulla RAI la cose vorrei dire un'ultima cosa perché insomma se noi poiché apparteniamo a quest'area politico-culturale poi non abbiamo a bande chiare su alcune cose per quello che riguarda l'informazione non non facciamo grandi passiamo in avanti Pinza udì per esempio
Ha parlato di Tele Grazia
Non scherziamo l'idea che Berlusconi ha vinto perché aveva letti pur non regge sì fosse scusi la Gruber Santoro Deaglio Costanzo Funari il quale diceva
Furbescamente che ruota per Rifondazione comunista cioè tutti i persuaso ori eccetto fede che economico e quindi non credo che sia riuscita a convincere un solo elettore de
Tutti questi
Avendo avendo dal dalla loro il Complesso il complesso della stampa dei grandi giornali della stampa scritta doveva vincere la sinistra
Non scherziamo l'il fronte progressista B ha perso per ragioni che sono state dette qui
Cioè sì ha ricostituito un'alleanza come quella del mille novecentoquarantotto ha riavuto i voti del mille novecentoquarantotto questa è l'unico fatto politico sul quale io mi sento diciamo di di di di di di poter insistere insomma
E ha avuto i voti del mille novecentoquarantotto ma badate bene vecchio partito massimalista socialista del Mib nel mille novecentodiciannove ebbe il trentadue virgola nove per cento dei voti cioè c'è un terzo del Paese
Che dal diciannove al quarantotto a oggi
Si riconosce in una politica di questo tipo che può essere massimalista può essere frontista può essere progressista eccetera ma siamo sempre lì e se e e se se noi non siamo convinti di questo allora non riesco non ci resta che accodarci a una sinistra che ha perduto e perderà ancora perché è minoritaria perché incapace
Di di di governare perché rimette in discussione quando sta all'opposizione le cose che fa quando sta al Governo quindi insomma se non chiariamo questo punto non è che andiamo molto molto avanti comunque
Questo era un un dibattito naturalmente sull'informazione ce ne saranno altri sugli intellettuali sul
Sulle fondazioni eccetera quindi questo diciamo questo scambio di idee questo modo di trovarci insieme continua
Queste cose verrà saranno confrontate ulteriormente grazie a Dio nel mondo liberaldemocratico il riformista non esistono i dogmi
E quindi insomma c'è un un progressivo avvicinamento a quello che sarà una una linea di condotta ammesso che quest'area politica abbia un futuro
Io non so se questa area politica avrà un futuro so però una cosa è per questo che sono qui
Che se questa area politica non avrà un futuro nel nostro Paese non avrà un futuro la sinistra se non un futuro di sconfitte un futuro di guasti
Mi dispiace per le cose che ho sentito dire da Larizza qui a proposito del sindacato delle cose eccetera ma insomma questo la diciamo la mia convinzione credo che sia convinzione di molti di noi grazie
Allora un momento abbiamo abbiamo concluso il prossimo convegno il titolo è bipartitismo imperfetto nella seconda Repubblica avrà luogo dopo domani
Alle ore nove e trenta poi ci sarà un terzo convegno in cui peraltro oggetto anche sindacale Jarrah quindi mi raccomando
Dopodomani rinunciato io
Grazie
Moggia
Nella
Tutto