Il giornalismo alla sfida del futuro

E
Emendamento
Ma non il tre febbraio mille novecentosessantatré è una data importante per la storia del giornalismo italiano
Quel giorno viene approvata dal Parlamento una legge che regola la professione del giornalista e istituisce l'ordine dei giornalisti
All'ordine possono appartenere ai giornalisti professionisti che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione
E i pubblicisti che svolgono attività giornalistica retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi
è una data importante perché i giornalisti italiani conquistano uno strumento che regolamenta la categoria
E tutela la loro autonomia
O un precedente c'era già stato un albo professionale dei giornalisti era stato istituito nel mille novecentoventicinque durante il regime fascista
Ma aveva tutti altri intenti
Era uno strumento non nelle mani dei giornalisti e degli editori
Ma in quelle dei politici che attraverso il controllo dell'albo potevano gestire tutta l'informazione in Italia l'esercizio della professione giornalistica era consentito solo agli iscritti nell'albo
Per diventare giornalisti bisogna visibile un certificato di buona condotta politica rilasciato dal prefetto
E l'albo era gestito dal Sindacato nazionale fascista dei giornalisti confrontiamo con la caduta del fascismo la stampa torna libera nel mille novecentoquarantaquattro viene istituita la Commissione unica per la tenuta dell'Albo
Che ha il compito di verificare i requisiti di appartenenza e cancellare i giornalisti epurati l'articolo ventuno della Costituzione del mille novecentoquarantotto dichiara
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure
Nel mille novecentocinquantanove il ministro di Grazia e Giustizia del secondo governo Segni l'onorevole Guido Conella presente alla Camera un disegno di legge sull'ordinamento della professione giornalistica che diventa legge il tre febbraio mille novecentosessantatré due anni dopo viene eletto il primo consiglio nazionale dell'Ordine presieduto dall'onorevole Gonella vediamo arrecando coprono segretario nazionale dell'albo dei giornalisti che cos'è l'ordine dei giornalisti perché innovazioni comporta
L'ordine dei giornalisti regola la professione giornalistica pressappoco come regola come sono regolate tutte le attività professionali liberali avvocato ingegnere medico come una serie di esami
Tra cui determinando un esame di Stato da sostenersi a Roma per i giovani praticanti
E la caratteristica fondamentale potrei dire dalla dal nuovo ordinamento e che mentre fino ad oggi per poter diventare giornalisti era necessario un rapporto con un giornale d'ora in avanti comunque vicario assai più liberale e ne e quindi un rispetto più ampio della costituzione tutti coloro che desiderano esercitare la professione giornalistica naturalmente alle condizioni previste dalla legge non possono
La legge definisce il giornalismo un'attività intellettuali a carattere professionali caratterizzata da quell'elemento di creatività che fa del giornalista non un impiegato o un operatore esecutivo
Ma un professionista mi riconosce la rilevanza sociale
Istituisce l'ordine dei giornalisti reintroduce l'albo professionale della categoria con l'obbligo di iscrizione per chi vuole esercitare questa professione Giorgio Vecchiato il capo dell'ufficio romano del Giornale del Mattino di Firenze
Senta le chiavi il nuovo ordinamento introduce il concetto di responsabilità morale del giornalista
Lei che ne pensa
Ma io credo che ciascuno di noi dovrebbe avere la sua morale personale indipendentemente da qualsiasi legge
Se non ce la non c'è barba di legge che gliela posso imporre ecco restando enti e il più giovane professionista della sala stampa lavora per la Gazzetta del Sud
Lei che cosa si aspetta dall'ordine
Io fatto tanta fatica a diventare giornalisti
L'ordine potrebbero alimentare il film professionale
Perché poneva FIAT recita abusivo mentre la loro professione l'articolo due dell'ordine dichiara
è diritto di insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica
Ed è l'obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede
Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori giornalisti ed editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario DSi
E a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi la cooperazione tra giornalisti ed editori e la fiducia tra la stampa e i lettori
Alberto Giovannini e il direttore del Roma di Napoli
Senta giovanili dal suo punto di vista di direttore di un quotidiano lei come considera la nuova regolamentazione della professione di giornalista
Vede il giornalista a mio giudizio più che animale associativo è spesso un animale politico
E sotto questa specie
Che le risponderò praticamente con un augurio
I giornalisti in altri tempi furono valorizzati professionalmente con l'albo professionale
Nel momento stesso in cui perdevano la libertà di stampa
Mi auguro che soprattutto in questo campo la storia non si ripete
La storia non si è ripetuta
L'ordine dei giornalisti ha difeso l'autonomia della categoria e ha definito i principi della deontologia del giornalista ha perseguito quindi ragioni è svolto funzioni completamente diverse rispetto al suo precedente se nel mille novecentoventicinque l'ordine era stato pensato come uno strumento di controllo che il potere politico sulla categoria
Dal sessantatré ad oggi l'ordine dei giornalisti ha sempre cercato di proteggere la categoria e garantire la sua indipendenza dalla politica
L'
Buongiorno pregati di prendere posto grazie
Così possiamo iniziare
Buongiorno e benvenuti ringrazio
Detto così impressionanti utilizzata per terra ho capito grazie stavo dicendo che ringrazio le autorità i rappresentanti delle istituzioni le rappresentanti i rappresentanti che sono qua con noi le rappresentanti ai rappresentanti delle forze dell'ordine le lenti di categoria delle scuole di giornalismo
Ma per lavoro e tutti gli altri colleghi che hanno accettato il nostro invito
E lo sa
Tale da questo forse adesso mi sentite
Ripeto tutto dall'inizio mi dice sono buongiorno ben arrivati allora il mio ringraziamento vale autorità ai rappresentanti delle istituzioni alle forze dell'ordine e ai rappresentanti alle rappresentanti
E lenti di categoria delle scuole di giornalismo e ad alcuni dei nostri colleghi che sono qua per lavoro oltre a tutti gli altri colleghi che hanno accettato il nostro invito questo evento lo ricordo ancora è organizzato dal Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti in occasione di un altro tre febbraio quello del mille novecentosessantatré sessanta anni fa quindi
Quando il Parlamento approvò la legge istitutiva dell'ordine
Un'occasione di riflessione e di analisi e con proposte con uno sguardo rivolto al futuro nella nostra professione nella consapevolezza di una professione che sta cambiando che è molto cambiata eccome continuerà inevitabilmente
A cambiare
Voglio ricordare ringraziare inoltre coloro che ci hanno accompagnato in questo percorso nel di questa mattinata poco fa avete visto le immagini bellissime donate dall'Ansa nostro media partner
E il film l'alto
In particolare ringrazio RAI cultura Rai Storia che collabora collaborazione della Fondazione muri alti
Hanno che ha fornito il materiale fotografico hanno montato e prodotto questo bellissimo video che avete appone appena visto
Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci ha inviato un messaggio che adesso andrò a leggere
Il bene dell'informazione gode di esplicito a tutela costituzionale
L'articolo ventuno della carta nell'affermare che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
Questo riguarda ogni cittadino sottolinea il valore della stampa come mezzo indicando che non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure
L'informazione è un veicolo di libertà e non è un caso che la stessa Assemblea costituente volle approvare una legge in materia di disposizioni sulla stampa
Che tracciava dopo vent'anni di bavaglio un percorso di ritorno all'indipendenza per i media
Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel vivificare le se potete accendere la luce calcistiche Fazio
Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel verificare le norme costituzionali trovava poi tutela con implicita definizione di professione intellettuale
E il riconoscimento della funzione essenziale svolta dal giornalismo indipendente
Nel rendere effettivo l'esercizio delle regole della democrazia nella legge Gonnella che regolarmente nel mille novecentosessantatré
L'ordinamento scusate per regolamentarla nel mille novecentosessantatré l'ordinamento della professione
Attingiamo da queste norme fondamentali che specificano ancora oggi la natura dei diritti e dei doveri è un diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione di critica limitata
Dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui
Ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti
Si fonda qui la responsabilità enorme che fa capo alla professione giornalistica una responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web
Alla professione giornalistica anzitutto viene affidato il ruolo di espressione della libera critica Secondo dovere di lealtà e buona fede ai giornalisti in questo contesto è rimesso il compito rilevante ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini del rispetto della verità sostanziale dei fatti
Ecco il valore della definizione dell'autonomia professionale di ogni giornalista
E dell'autogoverno della categoria a cui viene demandata come per ogni altro ordine professionale Lai essenziale e preziosa format funzione di difesa della deontologia
Le sfide che il mondo dell'informazione è chiamato a raccogliere a partire dalle applicazioni dell'intelligenza artificiale non possono prescindere dal rispetto dei canoni fondamentali tracciati per la professione
Dalla legge Gonella il mercato globale con cui siamo chiamati a confrontarci nella società dell'informazione
Necessità di robuste garanzie quali quell'offerta a livello di Unione europea
Dalle proposte avanzate in sede di elaborazione del media Freedom tatto il rispetto delle attività professionali dei giornalisti è componente essenziale del nostro sistema di libertà
Le aggressioni le intimidazioni di cui il loro lavoro è ancora talvolta oggetto sono intollerabili per la Repubblica grazie al presidente Marta
Adesso invito sul palco il ministro della giustizia Carlo Nordio
Signori
Delle autorità
E soprattutto
Colleghi giornalisti
Dico colleghi perché pur non essendo iscritto all'Ordine
Nemmeno dei pubblicisti da venticinque anni
Salvo ovviamente questo momento di incarico governativo ho scritto
Editoriali terze pagine
Su vari giornali
Sono stato iniziato al giornalismo
Da un grande Giorgio Lago direttore del Gazzettino di Venezia
Che manco qualche anno dopo Madan mille novecentonovantadue
Poi sono passato al tempo
Ricorda con grande simpatia il direttore Cresci
Anche lui mancato
Poi sono passato alla messaggero
Rivolgo in meno carissimo Saluzzo all'attuale direttore contemporaneamente continuando a scrivere sempre sul Gazzettino a credo di aver raggiunto la soglia di due mila a oggi tre mila articoli che mi legittimerebbe a far parte del quantomeno dei pubblici
Essendo magistrato ma ormai ritenuto di dovermi iscrivere all'ordine
Neanche dei giornalisti malgrado le insistenze del qui presente amico amatori
Ma
Spiritualmente mi sono sempre sentito metà magistrato e metà vostro collega
La stampa libera
Quasi banale dirlo no uno dei fondamenti uno dei cardini della democrazia liberale
Ma è anche uno dei cardini della cultura
Io vorrei ricordare con una deferente
Venerazione quasi quelli che sono stati i maestri del giornalismo che mi hanno insegnato scrivere
Perché
Il
Cosiddetto giuridiche esente
Cioè quel linguaggio giuridico
Si apprende l'università e poi noi usiamo nelle sentenze dei nostri provvedimenti
è un poco quello che Montesquieu edizione dell'attività
Info da Prowler e Cirulli eh
Bisogna prenderlo perché Dida una bella struttura logica mentale ma bisogna dimenticarlo perché esprimersi in latinorum dà sempre un'impressione di pedanteria
Di saccente
Mancanza di presunzione
Questi maestri del giornalismo
Erano maestri di stile
Della lingua italiana
E hanno contribuito almeno per quanto mi riguarda proprio a farmi dimenticare il giuridiche cioè di cui pure mi servivo a mi sono servito nei provvedimenti giudiziari
Per transitare nella
Lingua più bella
E quindi ricordo con venerazione forse molti di voi questi nomi non dicono nulla
Sono persone scomparse da tempo
Però Augusto Guerriero alias Richard detto
Panfilo Gentile
Uno dei grandi professore di filosofia avvocato ma soprattutto grande editorialista del Corriere della Sera
Domenico Bartoli
Vittorio G. Rossi
E naturalmente Indro Montanelli Enzo Biagi e tanti altri ma vorrei dire i due grandi maestri del giornalismo liberale secondo me sono stati appunto Augusto Guerriero e Panfilo Gentile
La stampa come ho detto
è una tanto libera è una delle colonne democrazia
Solamente
Deve coniugare la sua questa sua prerogativa con il rispetto dei della dignità
E della libertà dei cittadini
Libertà che può essere talvolta violata
Violando la segretezza delle loro conversazioni
Perché come sapete come insegnava Pascal
La libero la la libertà o meglio la segretezza delle conversazioni l'altra faccia della libertà
Non per nulla il voto è segreto proprio perché deve essere libero
E lo stesso Pascal diceva che se tutti sapessero quello che noi diciamo degli altri non avremo un amico
Però voglio anche essere chiaro visto che a suo tempo è stato una polemica su questo argomento
Che per quanto sia odioso citare se stessi
Già nel mille novecento e novantasette nel primo libro che io scrissi intitolato giustizia
Vi era un capitola
Intitolato Non sparate sul cronista
Questo libro è reperibile penso su Amazon perché è vecchio di venticinque anni è purtroppo ancora attuale perché purtroppo molti di quei problemi che sono stati affrontati non sono stati risolti
Ma il senso di questo
E questo capito letto così intitolato
Era morto esplicito è comprensibile
Se un giornalista pubblica una notizia riservata nell'ambito delle indagini giudiziarie
La colpa non è del giornalista e non è il giornalista del Giornale che Eva menti eliminato e nemmeno censurato
La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie o non visita abbastanza perché non vengano divulgati
Questa
Ovviamente il limite è quello che si tratti di conversazione avute lecitamente e preferibilmente che rispettino la verità
Per quanto riguarda il resto io penso che la libertà di stampa
Non consista tanto nel fatto che un giornale in quanto tale sia del tutto libero
Quanto meno perché ciascuno di noi è condizionato dai nostri pregiudizi
Le nostre idee
Se no fa lei diceva che i transiti vedono fidei
Con i capelli rossi gli occhi azzurri
Mentre i gli africani dipingevano gli darei all'immaginavano neri e con i capelli Ricciuti
E concludeva sempre Senofane che sono triangolo potesse pensare vedrebbe Dio come triangolo
Questo significa che ognuno di noi vede la realtà attraverso la lente più o meno deformata o deformante dei suoi pregiudizi io per prima
Ma la libertà di stampa consista appunto non tanto nel fatto di avere un giornale che sia sgombro
A da qualsiasi pregiudizio è assolutamente Obiettivo
La libertà di stampa consiste nel fatto che ci siano molti giornali il più possibile idee di impostazione diverso né e che il cittadino possa scegliere questa è la vera libertà di stampa
Quindi magari possano formarsi e anzi debba formarsi un'opinione propria però può essersi confrontato con le opinioni
Potendo oggi tra l'altro in modo abbastanza facile con internet senza doversi a cumulare
Chili di carta e cosa farlo dopo aver ascoltato e letto le opinioni degli altri
Questa è la vera libertà di stampa
E infatti nei regimi totalitari magari
I giornali sono soltanto sono di tiratura non solo di tiratura ma di testate limitati
Ecco più un'edicola oppure oggi Nidia visto che oggi così si chiamano a traboccano di testate e di opinioni diverse tanto più in questo senso
Con la stampa libera e quindi libero anche il cittadino di formarsi le sue opinioni
Quindi io vi ringrazio per il vostro nobilissimo indispensabile lavoro la vostra professione ripeto da collega o da ex collega invio in in paura di giocare
C'è un piccolo problema con le luci ma spero che sta risolto in fretta
Allora ringrazia il ministro per queste parole per essere stato con noi e passo il microfono e la parola alla nostro Presidente Carlo Bartoli
Mi sto attrezzando
Da solo l'illuminazione perché vedo che ci sono pochi problemi
Grazie a tutti grazie
Ministro grazie al viceministro
Grazie a tutte le autorità presenti
A tutti i colleghi ai ragazzi e questo ci preme tantissimo delle scuole di giornalismo e anche ai ragazzi della Sapienza che hanno voluto partecipare a questo momento
Il tre febbraio del sessantatré sessant'anni fa il Parlamento approvava la legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti
è trascorso un lasso di tempo enorme per la nostra società e ancora di più per la nostra professione che in questo periodo ha vissuto una straordinaria e tumultuosa trasformazione
Una trasformazione che ha portato nel tempo i giornalisti svolge le funzioni che in precedenza venivano svolte da figure che sono state progressivamente espulsi dai processi produttivi
Una trasformazione che ha portato nel bene o nel male il giornalista a essere non so più sono protagonista del proprio articolo ma dell'intera gestione editoriale dei contenuti prodotti l'onorevole Conella ispiratore della legge per primo sentì la necessità di istituire l'ordine dei giornalisti a garanzia dei professionisti dell'informazione ma soprattutto dei cittadini
Ai quali deve essere assicurato il diritto di essere informato informati questo hanno fatto i padri del giornalismo italiano
Le ricordo solo alcuni Indro Montanelli Enzo Biagi Oriana Fallaci Sergio lepri Gianni Brera Sergio Zavoli e tanti altri
L'ordine dei giornalisti in questi sessant'anni attraversato la storia della Repubblica con i suoi successi le sue eccellenze le sue tragedie i suoi lati oscuri
Per illuminare la storia di questo Paese i giornalisti hanno offerto un pesante tributo
Di sangue
Trentuno colleghi trentuno Dinoi hanno pagato con la vita il loro impegno per raccontare verità nascoste o scomode uccisi dalle mafie dal terrorismo
Un ente atti di guerra uccisi perché testimoni scomodi di conflitti sui campi di battaglia o di guerre non dichiarate
Testimoni di stermini di barbarie di atrocità
I loro nomi se permettete quindi vorrei ricordare
I nomi di Cosimo Cristina di Mauro De Mauro Giovanni Spampinato di Giovanni Impastato di Mario Francese
Di Giuseppe Fava di Mauro Rostagno
Giuseppe Alfano di Mino Pecorelli di Giancarlo Siani Di Carlo Casalegno di Walter Tobagi di Graziella De Paolo di Italo Toni e Amerigo Grylls
Di Guido bulletti Marco Lucchesi Lucchetta Alessandro OTA Dario D'Angelo
Ilaria al Milan Hrovatin Marcello Palmisano
Gabriele
Antonio Russo Maria Grazia Cutuli Raffaele Ciriello Enzo Baldoni
Fabio bollenti Vittorio Arrigoni Andrea Rock ieri Simone Camilli
A tutti loro alle loro famiglie
Pagliuca
Va il nostro pensiero commosso otto
E pensare
Che oggi colleghe e colleghi
Vengono additati spesso nemico pubblico
Diventano oggetto di odio motivato e colpiti durante il loro lavoro
Lo abbiamo visto in tante manifestazione Novak s'dove sono stati attaccati proprio da coloro a cui avrebbero dato voce
Vediamo le violenze le intimidazioni delle tifoserie non c'è classifica deludente in Italia che non trovi quale capro espiatorio un collega o meglio ancora i giornalisti
Una scena che si ripete in molti troppi episodi di cronaca con cronisti fotografi video reporter bersaglio di una rabbia cieca
E poi ci sono le aggressioni e le minacce alle colleghe e colleghi scomodi l'Italia
Detiene un triste primato in Europa sono ventidue i giornalisti che per poter lavorare sono costretti a vivere sotto scorta
Ma non sono gli unici ci sono molte altre storie
Auto bruciate bus buste con proiettili animali sgozzati recapitati a domicilio avvertimenti di ogni tipo di ogni genere
A minacce e violenze si aggiungono altri atti intimidatori più sofisticati ma non meno terribili
Ogni anno sono centinaia le azioni giudiziarie palesemente infondate che pesano come macigni sul lavoro di giornaliste i giornalisti
E sono ancora più pesanti
Quando Lei querele le esorbitanti richieste di risarcimento colpiscono le fasce più deboli della professione
Sono azioni vigliacche
Che talvolta raggiungono lo scopo però
Di far desistere dallo scrivere il vero
A queste difficoltà si aggiunge la condizione di lavoro giornalistico sempre più frammentata con troppa precarietà
Che inevitabilmente incide sulla qualità del lavoro di colleghi e colleghe sottopagate a fronte di un enorme impegno spesso senza prospettive di stabilizzazione ma nonostante tutto noi siamo ancora qua
Dopo sessant'anni l'ordine dei giornalisti svolge ancora un ruolo fondamentale a tutela dell'informazione professionale in grado di affrontare le sfide del futuro e di offrire un servizio ai cittadini e alla democrazia
Avendo come stella polare i principi della nostra Carta costituzionale che l'articolo ventuno che sancisce il diritto di la libertà di informare e di essere informati
Viviamo oggi in un ecosistema digitale che non modifica soltanto le modalità i meccanismi del lavoro giornalistico ma la dimensione stessa delle nostre vite delle nostre abitudini dei nostri percorsi di conoscenza e di informazione
Un ecosistema che offre enormi opportunità e rischi e ma anche rischi ma rischi mai prima sperimentati
Vediamo con preoccupazione crescere gli effetti distorsivi e linciaggio digitale questo sì senza davvero difese senza appello e senza possibilità di ottenere giustizia
Licia giudici tale che avviene sui social media e che viene amplificato dal con ritmi che alimentano discredito discriminazioni linguaggio gotico
Siamo vittime spettatori tutti noi di ondate di disinformazione in manipolazione il cui obiettivo e distorcere la percezione della realtà a favore di poteri e potenze il cui volto è occulto
In questo quadro l'informazione professionale assume nuova centralità il giornalista deve avere ancora più attenzione propri doveri non derogare mai
Dalla verifica rigorosa delle fonti
Attenersi alla continenza del linguaggio avere a cuore l'accuratezza della narrazione e praticare sempre e comunque con grande scrupolo il rispetto per la dignità delle persone
Il giornalismo deve ritrovare la dimensione etica del proprio lavoro
Quell'orizzonte di valori fondanti basati sulla nostra costituzione
Per fare questo
Però è indispensabile garantire l'accesso alle fonti a cominciare da quelle giudiziarie estendere a tutti gli iscritti all'albo la norma sul segreto professionale senza il quale i giornalisti
Verrebbero privati di fonti importanti e cittadini finirebbero per essere imbavagliati
Così come è urgente una norma che scoraggi azioni giudiziarie temerarie le cosiddette querele bavaglio
La presunzione di innocenza è un principio sacrosanto ma non può diventare un alibi per tacere di fatti di grandi rilevanza pubblica
Sulle intercettazioni esiste già una legge che deve essere applicata con maggiore attenzione dalla magistratura e comunque non siamo aperti
Alla possibilità di stimolare i colleghi effettuare un vaglia più attento
Selezionando brani di conversazioni che sono rese disponibili dall'autorità giudiziaria beninteso non utili alla comprensione dei fatti ma che portano alla ribalta relazioni fatti privati del tutto ininfluenti e non di interesse fu
Oggi
E veniamo ai compiti dell'ordine
Anche per un semplice richiamo disciplinare si possono avere fino a cinque gradi di giudizio un caso unico a livello mondiale occorre quindi una norma che permetta inoltre agli ordini di dare pubblicità alle sanzioni comminate
Senza rischiare di essere sottoposti esorbitante richieste risarcitorie per violazione della privacy chi sbaglia deve pagare
Ma noi ci stiamo che le colpe di pochi noti
Possano screditare l'opera preziosa di decine di migliaia di colleghe e colleghi
Che raccontano la nostra terra le nostre vite con impegno con dedizione con scrupolo con rispetto la deontologia
Lo dico
Anche a qualche illustre collega che pontifica di tanto in tanto in maniera ingenerosa e un po'qualunquista condannando a priori tutti gli altri giornalisti ma che magari poi dimentica di fare le pulci a quanto avviene sul giornale su cui scrive
Operazioni di clinico senza non servono a nessuno c'è il risparmio
Occorre piuttosto vere un giornalismo responsabili al passo con i tempi
Ma siamo legati ad una legge professionalità e principi validi ma con tante norme obsolete e inadeguate
Non è possibile vista la rapidità con cui mutano gli scenari dell'informazione
Pensare di normare sino al più piccolo dettaglio una professione che invece deve essere dinamica e in grado di adattarsi all'evoluzione della società
Abbiamo necessità di avere strumenti più incisivi di autorevolezza autoregolamentazione anche sotto il profilo disciplinare per l'accesso all'albo per l'esame di Stato per modificare le cervellotiche norme elettorali a cui siamo sottoposti
Noi
Siamo pronti alla sfida dell'innovazione del cambiamento chiediamo alle istituzioni qui abbiamo avuto l'onore di avere ministro il viceministro della Giustizia
E la testimonianza autorevole
De prestigiosa del signor Presidente la Repubblica quindi lo chiediamo alle istituzioni atti concreti
Per poter svolge contingenza e onore quei compiti costituzionali che sono fondamentali per un Paese libero come l'Italia grazie
Grazie
Finalmente grazie
Grazie e la parola adesso abbiamo un collegamento anzi abbiamo in collegamento da remoto con Alberto baracchini sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'editoria e all'informazione
Bene chi tra l'altro è un collega e un giornalista ben arrivato
Grazie grazie buongiorno mi scuso per non essere con voi ma purtroppo precedenti impegni mi costringono a Milano
Prego
Grasso ha saluto si era spenta la luce ma non è un problema che stamani alla biblioteca non so perché ma ogni tanto spento e la luce ma non vuol dire questo che abbiamo finito qua quindi a lei la parola la ringrazio
Importante che non si spenga la luce sul sul nostro futuro sul futuro dell'editoria del giornalismo io vi ringrazio mi scuso ancora per non essere con voi ma Presidente impegni come dicevo mi costringono a Milano
Ho ascoltato gli interventi ascoltato anche le parole del presidente Mattarella e ovvia mente all'UDC rivolgiamo con particolare attenzione per il suo messaggio sessanta anni fa
La legge Gonella è stata un punto di approdo importante presa salvaguardare i professionisti dell'informazione i cittadini il loro diritto essere informati
Un diritto che lo sappiamo tutti è riconosciuto e ricondotto dalla Corte costituzionale sotto la tutela dell'articolo ventuno proprio quello richiamato oggi dal presidente La Repubblica Mattarella un diritto che però deve essere Conso
Dato in questo contesto tecnologico e ancorato a norme e regole deontologiche su cui è nostro compito compito dell'ordine giornalisti vigilare il diritto di essere informati diritto vitale nello sviluppo della mo'Croazia ma è reale se la catena di responsabilità non diventa carsica se il controllo editoriale
Costituisce sempre di più un punto fermo nell'editoria anche digitale come lo è
Spesso non sempre sufficientemente nell'editoria tradizionale senza un'informazione corrette pluralistica lo sappiamo il cittadino non ha tutti gli strumenti per poter comprendere a fondo la società in cui vive il contesto mondiale i meccanismi che regolano le istituzioni nazionali e sovranazionali
Non ha i meccanismi per valutare le scelte politiche di un governo le posizioni dei partiti in modo da esercitare un altro diritto fondamentale è quello del voto
è di tutta evidenza quindi quanto sia cruciale per tutti noi la professione del giornalista e quanta responsabilità ci sia ci debba essere nell'esercitarla
Tanto più in una realtà digitale come quella che viviamo ormai sommersi IVA da cui indietro
Non si torna
In una sintesi molto efficace Papa Francesco il nostro papà cronista se vogliamo usare un'espressione del nostro mondo ha detto Dio ama molto le domande e in un certo senso le ama più delle risposte
Be'questo è un esempio straordinario di cosa sia la mediazione giornalistica e di cosa sia invece la disintermediazione che avanza con i social network che mortifica lo spazio delle domande depotenzia gradualmente la credibilità del giornalismo di qualità
I processi delle nuove tecnologie non sono però non devono essere da parte nostra da demonizzare perché l'interesse a essere informati esiste è concreto
Esiste c'è magari questo interesse frammentato parcellizzato ma una domanda di informazione
è visibile in ogni momento della nostra vita analogica e digitale
Molte realtà editoriali però lo sappiamo non riescono a rispondere a queste nuove domande
Ma lo abbiamo detto poco fa indietro non si torna la vita digitale un vestito che non toglieremo più di dosso ma dobbiamo renderlo un abito sicuro
Abbiamo visto recentemente piccoli se volete episodi
Di notizie costruita ad arte false faccio un esempio su tutti quello della vide la pendolare una notizia tecnicamente perfetta per i quotidiani non soltanto quei tradizionali ma anche quelli on line Bezzecca cadiamo in queste trappole
Dobbiamo ragionare sui rischi che corriamo su trappole molto più delicate molto più pericolose
Di queste la velocità non è un valore in sé ma è una necessità che va coniugata con la competenza e l'esperienza professionale l'immediatezza di una verifica in tempi così rapidi non è e non può essere una scelta non può essere un'opportunità ma è un dovere un imperativo categorico
E quindi non abbiamo scelta noi responsabile istituzioni una scelta l'ordine giornalisti
Che deve accettare la sfida di essere sempre più rapido anche nella lettura della realtà delle innovazioni delle loro ricadute più efficace nel vigilare per fare questi cambiamenti sono certo che sia opportuno lavorare insieme a una riforma dei giornalisti ma con alcune cautele
Allargare le maglie dell'accesso deve comprendere un miglioramento delle qualità professionali della categoria un rafforzamento della capacità di vigilanza altrimenti i rischi potrebbero equilibrare o superare addirittura i vantarci
Credo fermamente che nel loro che ci sia un ruolo cardine della professione giornalistica per la democrazia e in ogni occasione pubblica ribadisco che la mia convinzione assolutamente solida è quella di sostenere l'informazione
è un nostro dovere lo facciamo con i contributi diretti e indiretti lo faremo anche con una revisione dei contratti per l'acquisizione dei servizi con le agenzie di stampa perché vengano ridefiniti in un'ottica pluriennale di pluralismo e di sostegno diciamo alle realtà editoriali tramite appunto queste acquisizioni contratti per un periodo più lungo di quello attuale e superando la logica delle proroghe
Ma perché tutto si tenga
Torniamo a quello che si può fare perché l'editoria
Pesca come è necessario da questa momento di crisi cominciamo a valutare quelle che sono le luci alla fine del tunnel e non parliamo soltanto il solo di una situazione di emergenza
Quali sono queste Lucia alla fine del tunnel sicuramente il Regolamento Agcom sulle compenso per esempio è un passo in avanti
Perché sì amo arrivati a comprendere quanto l'informazione di qualità si paghi
E le norme europee si stanno dando una mano stiamo lavorando come Dipartimento moltissimo sul miliardo di Roma
Che ha citato il presidente Mattarella stiamo lavorando in sede europea stiamo collaborando con l'istruzione con le Commissioni parlamentari che se ne occupano il lavoro è lungo sarà lungo
Ma estremamente importante e delicato questa è una nostra responsabilità ma tornando appunto presenta Regolamento sull'equo compenso
C'è un esempio e dobbiamo sicuramente segnalare quello che i negoziati sono appena cominciati saranno sicuramente molto importanti per le grandi realtà editoriali ma dobbiamo vigilare anche sulle realtà più piccole su carta meno
Potenti che in questi negoziati potrebbero non ha vere riconosciuti sufficientemente i diritti che invece a loro spetta no
E c'è un tema per esempio che non è stato affrontato da Regolamento quello del cosiddetto traffico indiretto che ci preoccupa il nostro compito è avere visione non continuare soltanto a rincorrere
I problemi quando il danno è stato già fatto ma anticiparlo
Faccio un esempio su questo se oggi un editore volesse aprire un sito di notizie utilizzando esclusivamente i prodotti dell'intelligenza artificiale quali strumenti avremmo per certificarne l'autorevolezza e la responsabilità editoriale
Sappiamo che questi siti si sostengono soltanto con la profilazione degli utenti ed è un grandissimo rischio questo da un punto di vista non soltanto informativo ma anche di approccio sulla cittadinanza che può diciamo disabituati sì al prodotto informativo come un prodotto che ha un costo
Umano costo professionale una ricaduta occupazionale e quindi anche un rapporto diretto con una reputazione di chi in quella struttura lavora
Io tornando alla collaborazione che abbiamo istituito e vogliamo continuare con l'ordine giornalisti voglio ribadire di nuovo un concetto cerchiamo di porci problemi
Prima prima possibile per evitare che i nostri interventi regolatori nascano già antiquati o vecchi per questo insisto sull'importanza di accogliere innovazioni ma cercare di regolarlo e di governarle
La realtà editoriale oggi lo sappiamo non può essere che integrata fra mondo tradizionale mondo digitale perché il mondo digitale l'unico in espansione diciamo tendenzialmente importante
Noi abbiamo già contributi sia diventi che indiretti nei confronti dell'editoria digitale su questo lavoreremo anche a capire se assieme necessario sostenere i modi ulteriormente
Importanti questo mondo perché questa è una realtà che può dare un futuro professionale solida molti giovani professionisti
E noi abbiamo anche molti rischi come quello della pirateria on line una rischio che tocca direttamente creando un danno ingente al mondo dell'informazione perché mette a rischio la filiera dell'editoria predicando e lavoro di editori autori giornalisti distributori edicolanti a quanti contributi contribuiscono direttamente la diffusione e la cultura dell'informazione
Anche qui dobbiamo lavorare rafforzamento delle disposizioni normative a livello europeo nazionale perché dobbiamo combattere un'educazione civica digitale una cultura che riconosca ulteriormente o torni a riconoscere il valore del diritto d'autore dei diritti connessi
Sono convinto che l'ampia diffusione tra la popolazione delle pratiche di pirateria purtroppo sia legata anche a una sorta di disvalore a un comportamento che in qualche modo non viene percepito come illegale da molti italiani allora per questo stiamo lavorando con le dipartimento
Per il contrasto alla pirateria sulla Cyber Security e come ho detto prima con tutti
Coloro che sono attori di questo momento istituzionale come con l'ordine noi assicuriamo la nostra collaborazione perché crediamo nel futuro
Della professione giornalistica crediamo nel futuro dell'informazione crediamo in quelle luci in fondo al tunnel che dobbiamo vedere insieme e dobbiamo cercare di avanzare verso quelle luci il più rapidamente possibile grazie
Grazie
Grazie sottosegretario
A questo punto la salutiamo la lasciava i suoi impegni noi ritorniamo in sala con un altro ospite qua vicino a me e Giovanni Maria Flick costituzionalista
Ex magistrato presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex ministro di Grazia e Giustizia un tempo si chiamava così nel Governo Prodi
All'UE quindi la parola per un suo intervento grazie
Grazie
Sarò lungo perché non ho avuto il tempo di prepararmi a sufficienza stante la complessità del tema
Un ringraziamento particolare al presidente dell'ordine in modo molto più sintetico e molto più efficace ha detto le cose che vorrei provare a dirvi io
Intercettazioni tocca ai pubblici ministeri impedire gli abusi e non ai giornalisti sono pienamente d'accordo con questa impostazione
Un piccolo particolare di cronaca
Che nel momento in cui si celebra il sessantesimo anniversario dell'istituzione dell'ordine venga a mancare la luce non è un buon auspicio speriamo che la luce continui
Allora vogliamo col primo
La Costituzione era appena entrata in vigore da pochi giorni
Che uscì
La legge sulla stampa la legge quarantasette del mille novecentoquarantotto che tutti conoscete
Rimuovere a controlli preventivi autorizzazioni ma appare come dicevo in fondo ispirata da un po'di grazie da un po'di diffidenza
Perché più che dalla fiducia dal timore sembra ispirata dal timore di un uso eccessivo della libertà ritrovata
E né un discorso in cui si riserva al governo l'emanazione di tutte le norme per l'attuazione della legge
Nei sessanta anni trascorsi sono state poche
Perché c'è stata solo una modifica del mille novecentottantuno sulle modifiche sulle rettifiche
E poi c'è stata una dichiarazione di illegittimità costituzionale molto travagliata recente a proposito della reclusione
Nel caso di diffamazione con l'attribuzione di un fatto determinato una lunga vicenda preceduta da un intervento della corte
E i diritti umana per i diritti fonda la Corte europea per i diritti fondamentali
Dal rinvio di un anno della dichiarazione di illegittimità costituzionale la seconda volta in cui la Corte costituzionale ha cercato
Senza riuscirvi scusate un accordò col Parlamento per la modifica di una legge ritenuta incostituzionale
Ecco questa insieme la modifica dell'articolo cinque cinquantasette del Codice penale
Che ha sostituito il principio della responsabilità oggettiva il direttore del giornale con il principio dell'omesso controllo spesso di difficile applicabilità dati i tempi le difficoltà la professione giornalistica è stata l'unica modifica al quale credo affatto abbastanza seguito
A tutte le polemiche che certamente ricordate tra mondo dell'informazione e mondo dei grandi interessi industriali e finanziari a volte interessati direttamente come editori ai giornali
Nonostante tutto questo dibattito mi dicevo soltanto nel mille novecentocinquantotto
Sì arrivo alla modifica dalla responsabilità oggettiva
Per il fatto della notizia pubblicata alla responsabilità per colpa in vigilando come è stato possibile
Attraversare tutto questo tempo senza altri interventi senza un'altra specifica attuazione di quello che era il messaggio lanciato dalla Costituzione
Ma io credo che trovare un equilibrio tra la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero e tutti i diritti fondamentali delle persone della reputazione dei singoli e delle imprese e di ogni altra entità collettiva
Danneggiati dall'attribuzione di falsi ecco io credo che
Non si era ancora trovato questo equilibrio
Si è cercato di escogitare uno attraverso la nostra nota abilità a aggirare i problemi piuttosto che risolverli
In un primo momento vennero girati con la sequenza di amnistie mila novecentosessantasei settantotto ottantuno ottantasei novanta
Cinque amnistie senza soluzione di continuità poi
Blocco dell'amnistia è intervenuta la prescrizione dei processi sempre più lunghi e l'apertura di un nuovo fronte il fronte non solo della domanda in sede penale
Ma della domanda in sede civile nell'accertamento delle responsabilità in termini sempre più gravosi e non sufficientemente coperti dalle situazioni da Lecco coperture assicurative
Allora il problema cioè apre drammaticamente il rapporto tra procedimenti penali e cronaca giudiziaria
La pubblicazione delle notizie di atti giudiziari
Spesso viola le norme sul segreto investigativo e sul divieto di pubblicazione degli atti di indagine ma fondo queste violazioni non sono perseguite per molteplici ragioni
Interessa però il fatto che rappresentano una sorta le norme rappresenta una sorta di scudo penale e civile nella loro non implicazione nella loro non applicazione l'informazione fa sempre grazie il suo dovere
Pubblicando notizie di interesse pubblico purché rispettino vengono i noti principi della verità della continenza della pertinenza
Rispettino
Questi principi fondamentali e questi limiti
In questo caso non soltanto si beneficia della scriminante del diritto di cronaca ma in realtà a ben vedere si scarica e giustamente sul provvedimento giudiziario
Ancorché non sia ancora sentenza il ricordo di sconto del requisito della verità
Cioè
Non spetta al giornalista nell'articolo nel titolo verificare che il fatto attribuito ossia vero
Ad essere vero è il fatto che il pubblico ministero il giudice delle indagini preliminari sulla base della richiesta del Pubblico Ministero affermino determinati fatti
Formulino certe ipotesi di reato prognosi di colpevolezza dai la sussistenza dei presupposti per le misure cautelari
Basta aver la cautela di usare qualche condizionale di attribuire alla magistratura la paternità delle ipotesi di accusa qualche virgole statura di stralci sottoscrizione di conversazioni intercettate
Senza dimenticare che la persona indagate presunta innocente fino a sentenza definitiva nel rispetto del decreto del due mila e ventuno
Applica una delle tante riforme Cartabia che attua una direttiva europea badate la direttive rivolta agli Stati
E alle autorità giudiziarie non ai giornalisti ecco dove giornalista può trovare uno spazio di ragione di relativa sicurezza nel dire io dico la verità che è quello che hanno fatto il Pubblico ministero il giudice istruttore non
Il fatto insiste
Questo discorso e abbastanza importante perché da questo punto
Definire il codice di continenza
Questo tipo di discorso definire urlando la questo tipo di di concitazione
Mi pare che sia abbastanza sconcertante che sia necessaria una direttiva europea per ricordarci di attuare dei principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione già settantacinque anni fa
Definire il concetto di continenza aspetta i giornalisti alle esperienze professionali tra loro
Agli organi disciplinari o anche eventualmente al giudice il cuore la continenza e il rispetto dell'altro
E riferire ciò che e io ritengo necessario per dire quello che penso e per l'interesse pubblico non è continenza la Giunta di valutazioni qualificazioni
Insinuazioni di tipo politico che trasformino questo discorso in un discorso che non è più soltanto la continenza degli atti giudiziari ma una scelta politica personale
Veniamo alle intercettazioni
Da chi da cento giorni se ne parla molto
Siamo tutti convinti che il problema esista
Venticinque anni fa circa come ministro della giustizia proporvi un giraffe informatiche naufrago in Parlamento e che per molti versi e in alcuni istituti somigliava
A quella del mio successore Orlando che una volta adottato è stata modificata prima ancora di entrare in vigore ed è stata rinviata
Anche allora si è parlato di dare un impulso la riforma delle intercettazioni ambientali ora finalmente siamo arrivati due capisaldi la selezione delle intercettazioni rilevanti da parte del PM e l'istituzione di un archivio riservato
Sotto la sorveglianza e la responsabilità del PM i parametri che avevamo cercato di indicare nel mille novecentonovantasei con quel famoso disegno di legge
C'era fin da allora l'intenzione di limitare in modo effettivo il ricorso alle intercettazioni ai soli casi di assoluta indispensabilità
Quando sia impossibile lo dice il codice di procedura penale proseguire con altri mezzi un'indagine già in corso
Prima deve esistere una notizia di reato con una fattispecie ben delineata e i gravi indizi di quel reato anche contro ignoti
Se non è possibile procedere diversamente se il reato per la sua gravità rientra tra quelle intercettabili e giusto che la Procura chieda al Gip di disporre le intercettazioni
Siamo Nesti non è stato così in passato e mi auguro che lo sia oggi e proporrei di verificare a campione in una piccola indagine
Qual era
Quali erano i reati ipotizzati nella richiesta del pubblico ministero al Gip
Quali erano dopo i reati effettivamente contestati al momento di esercizio dell'azione penale alla fine quali erano i reati effettivamente riconosciuti e validati dalla cent e aggiungo anche che l'assoluta indispensabile indispensabilità asserita
Delle ricerche di proroga
Beh tutto sommato lascia perplessi perché il primo gradino per quella che corri o linguaggio comune chiamiamo la pesca a strascico
E questo è un discorso che va tenuto presente
Sono convinto che le intercettazioni sono indispensabili
Sono consapevole che nessun cronista e insensibile di fronte alla possibilità di ottenerle son preoccupato per il loro abuso
Credo che sono quattro ragioni per giustificare l'incandescenza sono in gioco interessi primari dell'ordinamento nel tema delle intercettazioni
Libertà personale riservatezza sicurezza diritto di informazione dicono decidere quale interesse debba prevalere sull'altro non sempre facile
Dovremmo ricordarcelo dirà dei mantra e degli slogan che o c'è un'indicazione che proviene dalla Costituzione
Quando si comprimono per legge o per provvedimenti e con provvedimento dell'autorità giudiziaria i diritti e le fondamentali libertà si devono rispettare i criteri di proporzionalista e adeguatezza la seconda ragione di incandescenza e questione non tanto le norme ma di comportamenti la legge prevede appunto l'assoluta indispensabilità
Regola e che non si possono utilizzare in altri procedimenti che risulti in vista albo che risulti indispensabile per accertare specifici delitti indicati dalla legge non è consentito
Utilizzare le intercettazioni per aprire nuovi procedimenti o per una ricerca indiscriminata degli elementi di prova
Nella prassi questi limiti
Troppo spesso vengono forzati o delusi magari al fine giustissimo
Ma non pertinente a questo caso di soddisfare esigenze di sicurezza collettiva non ci si ricorda che lo strumento penale serve per punire fatti criminali non per reprimere o risolvere fenomeni sociali
La terza ragione che gli interventi del legislatore occorre ammetterlo sono stati caotici e contraddittorio e le norme sono estremamente con torte complicata
La minor la riforma del ministro Orlando come dicevo non è mai entrata in vigore
E dopo numerosi riferimenti è stata modificata dal successore con decreto legge dal ministro Bonafede
Fra l'altro estendendo l'intercettazione anche ai delitti contro la pubblica amministrazione oggi oggetto di molteplici polemica
La quarta ragione di incandescenza e che l'evoluzione tecnologica ha coinvolto tutti i mezzi di ricerca della prova
Dalle analisi del DNA alla qualità delle riprese video la geolocalizzazione e agli strumenti del forensi
Per le comunicazioni lo sapete meglio di me alle intercettazioni prima telefoniche
Poi ambientali tradizionali sia giunto al captato ore informati col Troia
Che uno strumento molto invasivo la cui utilizzazione incontrollata rischia di porsi in contrasto con l'articolo quindici della Costituzione io credo che al di là delle nuove regole rispetto alle fughe di notizie alla ricerca inarrestabile dei cronisti non è
L'unico profilo del rapporto fra giornalisti e pubblici ministeri che non può esser circoscritto alle sole intercettazioni
Più in generale il rapporto fra atti giudiziari intercettazioni incluse e diritto di cronaca
Oggi lo sapete meglio di me la maggior parte delle intercettazioni pubblicate dai giornali proviene da ordinanze di custodia cautelare che non sono soggette a restrizioni
E al di là del fatto grave che sono in possesso dei giornalisti qualche volta prima della notifica all'interessato all'avvocato
Non sempre rispettano le ordinanze e le richieste la continenza e la pertinenza prevista espressamente dalla legge che riguarda il Pubblico ministero
In città Pubblico ministero chi chiede il Gip che concede ecco perché sono d'accordo con lo sbrigativo titolo sintetico che è stato dato alla alla intervista da lei resa recentemente basta un giornale di Roma
In definitiva l'autorità giudiziaria fornisce materiale appetibili per il mondo dell'informazione sotto molteplici profili
Sono materiale che agevolano il controllo sociale sui pubblici poteri da parte dei giornalisti e questo è il compito primario dell'informazione in un Paese libero
Sono materiale che permettono di conoscere approfondire le attività e i comportamenti della criminalità organizzata che rilevante per la sicurezza pubblica e per la tenuta delle istituzioni democratiche
Sono materiali che soddisfano curiosità
Umanamente comprensibili ma che devono essere sottoposte a un vaglio critico e un rigoroso filtro deontologico
La fonte giudiziaria in tempi di magra per il giornalismo di inchiesta e per i rischi anche economici di chi lo pratica e un palco in prima fila
è un minimo di cautela nella narrazione molta narrazione nessun rischio nessun rischio giudiziario probabilmente ma molti rischi su altri piani
Parto da un esempio non troppo lontano l'incapacità della politica di affrontare e risolvere questioni sociali e offensive criminali
Ha determinato la sempre più ingombrante
Anche se generose pagata a caro prezzo dai migliori magistrati sempre più ingombrante supplenza giudiziaria nella lotta al terrorismo nella lotta alla mafia nella lotta alla corruzione
Salvo poi lamentarsi di questa e illudersi di porvi rimedio con continue trattative contiguità tra partiti e correnti associative dalla magistratura
Lo dimostrano
In passato Maffi in passato ancora recente le contiguità e ma presa riscontrate nelle procedure per le elezioni dei membri del consiglio di amministrazione ma lo dimostra anche oggi tutta la serie di
Discorsi che hanno accompagnato e hanno preceduto l'elezione delli membri del Consiglio laici del Consiglio superiore della magistratura dopo tenta la riforma Cartabia su questo specifico
E teniamo conto che la lotta politica finisce inevitabilmente per trasferirsi tra virgolette nelle procure perché gran parte dei procedimenti sono originati da esposti di avversari politici denunziare
Abusi e malversazioni o per proseguire nelle aule giudiziarie le battaglie perdute nelle aule parlamentari o dei consigli regionali
In altre parole l'ansia di informazione Ettore la prestazione e soddisfare così come l'illusione di stare dalla parte giusta
Della storia e dialettica
E alimentano il fenomeno ma sono guasti pesanti quelli che si provocano come il disorientamento nell'opinione pubblica che crescente la credibilità dell'informazione che è sempre più declinante testate schierate su fronti opposti che forniscono al legislatore lo stesso menu
Con impervi con ingredienti diversi
Il pluralismo dell'informazione si dice si certo è giusto
Ma il pluralismo dell'informazione paga un prezzo pesante quando non è alimentato dal confronto delle idee dalla selezione delle notizie e dalla demonizzazione mediatiche e giudiziarie degli avvocati
Oggi molte autorevoli direttori economisti di punta fanno ammenda per il passato forcaiolo e pettegolo non di rado spietato dei loro giornali soprattutto ai tempi di Tangentopoli
Ricordo che ieri è scomparso Carra
Un protagonista di quella che la mala giustizia attraverso la camminata con gli schiavi Toni fra i carabinieri che il gesto melodrammatico del pubblico ministero chi dice no o avevate glieli però intanto gli ha lasciato fare la passeggiata con le manette e questo va ricordato ecco io credo
Però non vedo accanto al riconoscimento degli errori del passato alcuna ammissione oggi sulle responsabilità attuali sono inesistenti lo spero
Mi quando arriverà la celebrazione dell'ottantesimo anniversario del vostro ordine vorrei esserci almeno da un'altra parte se non da questa per vedere che con la filiera c'è un altro responsabile di questa deriva
La lunghezza dei processi quanto dall'ordinanza cautelare all'avviso di conclusione delle indagini passa un anno o due poi altri mesi per chiedere il rinvio a giudizio poi il dipartimento che senso ha
Dire che si dovrebbe aspettare Pella
Divulgazione degli atti
Cioè il problema di fondo è un altro e quello proprio della endemica durata del processo speriamo che la riforma Cartabia sulla quale io non non mi permetto
Sia come cittadino sia come uomo delle istituzioni e come precettore predecessore dire se funzionerà ONU funzionerà non sono un profeta aspetto vedere come funzionerà per esprimere una mia valutazione
Insomma ci troviamo per festeggiare per festeggiare per ricordare i sessant'anni dell'ordine dei giornalisti
Mi sembra siano stati anni di faticosa ricerca di equilibri in mai conseguiti e troppo spesso illusi aggirati
Di libertà di stampa insidiata sopravvissute progredita più grati al pluralismo informativo che alla stabilità dell'assetto normativo
Nel frattempo sapete meglio di me che la rete e le innovazioni tecnologiche
A cui plaudiamo tutti i giorni tranne che esso comincerà a vederle pre i ricchi
Hanno indebolito l'editoria ridimensionato le testate tradizionali impoverito e precarizzato i giornalisti privandoli anche dell'Istituto di previdenza allora mi domando quale sarebbe oggi la situazione non solo per l'informazione
Ma per la nostra libertà senza l'articolo ventuno della Costituzione con quel suo lapidario commento tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto
E ogni altro mezzo di diffusione
Ricordo che la Corte costituzionale ha definito la libertà di stampa una pietra angolare dell'ordine democratico fin dal mille novecentosettantanove
Nel mille novecentosettantuno ha detto che il diritto all'informazione il più alto fra i diritti fondamentali
Nel mille novecentottantacinque lo ha definito un cardine della democrazia l'informazione e la linfa della politica e della democrazia liberale senza libertà non c'è democrazia
Se l'informazione è limitato carenze la democrazia e carente i padri costituenti furono prescritti guardarono al futuro non potevano immaginare quando fecero quell'affermazione ma forse era a livello inconscio
Quello che era lo sviluppo della televisione di internet della Rete dei sociale ora del metrò verso strumenti che hanno arricchito ma hanno anche insidiato il diritto all'informazione
Per fortuna che c'è quella formula onnicomprensiva dell'articolo ventuno della Costituzione
Io credo che il diritto alla libertà di comunicazione si fonda su due pilastri il diritto all'informazione cioè a informare e ad essere informati cioè a comunicare con tutti gli altri articolo ventuno della Costituzione
Est ma c'è anche un diritto a comunicare liberamente segretamente con un'altra persona sola escludendo i terzi dalla manifestazione del proprio pensiero
Solo due alternative entrambe valide complementari l'una con l'altra ce n'è anche una terza prospettiva quella di non comunicare del tutto e cioè il rispetto del diritto alla privacy riserbo in alternativa al diritto di comunicare a tutti ciò che penso e allora fin qui è tutto chiaro tutto bello abbiamo tre diritti di volta in volta scelti azionati dalla libertà di ciascuno se non che l'informazione che in sé è un diritto compiuto e anche strumentale ad altri obiettivi e ad altri diritti costituzionali primo fra tutti la pari dignità sociale che può essere che condizione dell'eguaglianza e che può essere esaltata ma può anche essere profondamente depressa e alterata quando vengano attraverso l'informazione e ceduti quei limiti
La persona nei confronti della quale sia stato esercitato il diritto di informare in questo modo può subire un pregiudizio talvolta difficilmente irreparabile
La libertà di informazione è sovraordinata lo ha detto anche la corte ampiamente rispetto ad altre libertà pensare ragionare conosce ed esporre la propria conoscenza e molto vicina alla libertà personale
è una libertà strumentale all'esercizio di molte altre libertà politica sindacale religiosa professionale
E architrave del sistema pluralistico e democratico perché l'opinione pubblica svolge un controllo fondamentale nel controllo dell'esercizio dei poteri pubblici e nel dare concretezza alla sovranità popolare
Quindi dal diritto all'informazione discende il riconoscimento del pluralismo delle fonti
è una condizione ma non la garanzia non basta per l'obiettività l'imparzialità e la completezza dell'informazione
Tema del pluralismo al verrebbe molti altri percorsi sia quelli compiuti negli anni scorsi sulla emittenza radiotelevisiva sia quelli attuali del prossimo futuro
Nella Rete nel cyberspazio con le grandi opportunità
E le terribili incertezze che ci propongono e i pericoli e le manipolazioni agli abusi che ci propongono rispetto al rispetto della persona e alla tutela dei diritti civili
Non è questa la sede per parlarne vorrei solo ricordare la saggezza di Stefano Rodotà non lo rimpiangeremo mai abbastanza
Partiva dall'habeas corpus che abbiamo ereditato dalla Magna Charta per dire che il diritto la disponibilità del mio corpo vale anche per il corpo elettronico labile affidata
Vorrei concludere sia un coro momento di tempo se mi viene consentito con un richiamo ad alcune vicende al tempo della nascita dell'ordine che voi conoscete molto meglio di me
Testimoniano che la costruzione di una patta piattaforma a tutela della libertà di informazione è stato un cantiere incessante tuttora aperto
Anche attraverso l'attribuzione di uno status d'indipendenza i giornalisti e dell'autogoverno alla categoria
Incluso il controllo deontologico e disciplinare a tutela dei lettori e della dignità della professione prendiamoci c'era qualcuno che era contrario
A cominciare da Luigi Einaudi in Assemblea Costituente il quale temeva la realizzazione di un recinto professionale tra virgolette
Incompatibile in una visione liberale col diritto fondamentale riconosciuto dall'articolo ventuno della Costituzione
Perciò l'istituzione dell'ordine alla confluenza innesto degli albi preesistenti
Fu stralciato dalla legge sulla stampa del mille novecentoquarantotto in attesa di tempi migliori fu una proposta di una persona profondamente esperta in queste cose l'onorevole Andreotti
Ecco io credo
Che tra l'altro guardate com'è strana la vita
Un altro democristiano giornalista dieci anni dopo
A bloccare la nascita dell'ordine
Guido Gonella ministro della giustizia e questa è un'altra coincidenza importante e giornalista che proporrà nel mille novecentocinquantotto il disegno di legge che venne approvato nel mille novecentosettantatré
Ne divenne il primo presidente dal mille novecentosettantacinque affine mille novecentosettantuno quando si dimise per tornare a fare ancora una volta il ministro della giustizia
Sul versante associativo sapete meglio di me
Come è cresciuto una componente che contestava l'ordine uno scarso coraggio nella difesa della libertà di stampa dagli attacchi dei gruppi economici più potenti e dall'ossequio alle versioni ufficiali sul disordine nelle manifestazioni
Ecco io credo Gonella fu invitato a dimettersi non lo volle fare fino a quando non lo poté fare spontaneamente
Era libero giornalista
Dal gli anni Trenta nei famosi Acta diurna dell'Osservatore Romano quando veicolare in Italia informazioni sulle idee sulla situazione internazionale che la dittatura fascista non consentiva altrimenti di arrivare ebbe anche un arresto intimidatorio fu un precursore da questo punto di vista per fortuna di reato punibile durato pochi mesi io una sua recente biografia di cui avete ho parlato nel sito dell'ordine Guido Gonella la passione della libertà che andrebbe ripescato e militanza
Insomma e concludo nonostante il cordone ombelicale che lega il giornalismo dei giornalisti alla politica
Mai forse ai partiti
Un cordone mai forse del tutto tagliato anche per l'importanza della stampa di partito in precedenza
E per la presenza di molti autorevoli giornalisti parlamentari
L'ordine dei giornalisti ha favorito largamente seppure senza contrasti contrapposizioni interne alla categoria la libertà di stampa la dignità della professione il diritto dei cittadini all'informazione
E un prezioso e indispensabile ruolo istituzionale a volte competitivo sempre complementare
Solo in qualche occasione contrapposto a quello del sindacato delle associazioni ed è un ruolo del quale ringrazio come cittadino come uomo di cultura e come già rappresentante delle istituzioni l'ordine
Ho già detto che cercherò di collegarmi nell'ottanta da remoto per i settanta spero proprio di essere invitato alla prossima
Grazie grazie davvero per questa lezione per questa questi momenti che ci ha regalato la ringraziamo davvero di cuore
E un altro ringraziamento permettetemi di farlo ad un decano della nostra professione che quest'oggi ha voluto essere qua con noi
Nuccio Fava che vedo seduto accanto al tema
Oltre a tutti gli altri colleghi ovviamente insomma non me ne vogliano Malpensa può fosse doveroso un un omaggio
Andiamo avanti quindi adesso mi sembra che sia tornato sì certo Francesco Paolo Sisto
Che chiamo qua sul palco avvocato viceministro della Giustizia che lo voglio ricordare insomma lo sappiamo tutti però magari nostro al ministero vigilante
Grazie a voi
Buongiorno grazie di questa importante occasione di
Testimonianze
Perché è vero che il ministero vigilante
Ma nella idea che insieme al presidente Bartoli abbiamo coniato
Dei rapporti ministero ordine
Ci si sforza di essere primi inter pares
Cioè non più un ministero che sia arroccato sulla cima della montagna della burocrazia ma che questo è un giorno che scende forse non è anche un po'delle competenze
Da quella montagna e discute si mette in discussione prova a ragionare insieme a coloro che sono protagonisti del fenomeno
E la presenza fisica oggi non casuale del ministro Nordio e anche del del viceministro delegato le professioni credo che offra una sintomatica
Certezza di come l'informazione sia stia a cuore del del ministero
Ma ci sta a cuore per un motivo molto vicino alla lezione magistrale che il professor Flick appena terminato di di condurre ci sta a cuore perché a tutti quanti noi sta a cuore la Costituzione i beni che la Costituzione prevede questa è una legislatura in cui il luce con il tentativo di portare alla costituzione in auge di raccoglierla
Dal pavimento su cui Calamandrei dare l'avevo
Ma relegata ove non fosse stata munita di quel propellente che consente a quella costituzione di essere viva ne abbiamo cercato di partire rapine nella scorsa legislatura ma in questa legislatura vi è la ferma convinzione la e il forte convincimento di fare della Costituzione un punto di partenza e di arrivo non c'è nulla di costituzionale che possono avere delle appartenenze questo è un grande punto di forza
Significa poter trovare un discorso di sintesi il discorso di riappacificazione fra categorie che molto spesso sono stato ingiustificatamente contrapposte politica
Magistratura giornalismo come suo se fossero mondi diversi e non dovessero dialogare naturalmente in nome di beni di valori che sono poté protetti dalla carta fondamentale
E se questo è vero se il metodo che ne abbiamo cercato e cerchiamo costantemente dello presidente di rappresentare con incontri anche informali anche ad horas quando è necessario proprio nel tentativo di in come come posso dire accorciare quella distanza che abitualmente si immagina fra il ministero e la realtà diversa dal dal dal Ministero
Il vero problema che noi dobbiamo cercare insieme di risolvere proprio questo bilanciamento questo equilibrio fra i beni costituzionali cercando delle soluzioni che siano normativamente plausibili e condivise ma con un convincimento caro Presidente che io assumo
A mio interlocutore
Che un passo indietro di ciascuno può significare due passi avanti di tutto
E questo è una da questa questo regime transattivo che in qualche maniera ci deve vedere interessati vede vicini almeno tre valori costituzionali
A mio avviso molto rilevanti e non ho timore di affrontare in una platea così qualificata e così sensibile a questi fenomeni
La riservatezza dall'articolo quindici diritto di cronaca dall'articolo ventuno la presunzione di non colpevolezza dell'articolo ventisette dalla Costituzione sono tre beni che vanno necessariamente coniugati e messi in equilibrio sul come
Ci si può mettere d'accordo si può trovare la maniera di disegnare dei percorsi che possano essere plausibili ma impossibile negare oggi per un operatore del diritto voglio dire un giurista al quale mi considero da come posso dire pista da Maratona o se volete non maratoneta della delle aule giudiziarie che oggi siamo di fronte in questo Paese a due tipi di processo un processo giudiziario che quello delle Aule e un processo mediatico che quello dalla comunicazione
Ecco questa distanza fra i due fenomeni l'uno con delle garanzie l'altro
Senza difese senza appello ci dà una responsabilità la da tutti quanti noi
Quella di fare in modo che il processo della comunicazione non sia un processo lontano dei beni costituzionali
La presunzione di non colpevolezza e la riservatezza devono essere beni che anche nella comunicazione giudiziaria in senso ovviamente a tecnico la comunicazione dei fatti giudiziari debbono essere necessariamente rispettati su questo noi dobbiamo essere d'accordo
Perché questo è un punto di partenza che ci deve vedere uniti nel tentativo di offrire all'utenza
Io ascoltato per orecchie indirette il discorso del presidente Bartoli che condivido e devo dire che mi è piaciuto molto quando ha fatto riferimento ai giornalisti che diciamo si contrappongono anche le associazioni criminali e devo dire che e di qualche tempo fa la ammissione della costituzione di parte civile
Anche nei confronti di associazioni criminali da da parte di organizzazioni di di giornalisti la la situazione del sindacato l'ordine diciamo che i giornalisti sono anche capaci di combattere mafia
E chi meglio dell'informazione anche delle volte a un prezzo altissimo ha dato idea e forza alla necessità che lo Stato si contrapponga l'antistato quindi un giornalismo che diventa Stato che si impadronisce
Giustamente delle regole fondamentali dello stato dei valori fondanti di uno stato di di diritto ma se questo è vero
Possiamo mai in un altro frangente fare in modo che la stampa non sia perfettamente allineata agli stessi valori dello Stato
La tesi il processo mediatico bit lo dico con un dato esperienziale
Evidente quanti bambini ho visto non andare a scuola perché il giorno prima sul giornale c'era la foto del Papa che aveva ricevuto l'informazione di garanzia è un problema
è un problema che noi dobbiamo risolvere o provare a risolverlo abbiamo sforzarci di trovare una soluzione che ci metta nelle condizioni come nei percorsi formativi che presidente Bartoli come più più volte a sponsorizzato che possano consentire una migliore formazione informazioni come la sicurezza sul lavoro e darci la possibilità di un giornalismo qualitativo ma attento all'unico soggetto a cui ci riferiamo le riforme della giustizia il diritto di cronaca hanno un unico Obiettivo il cittadino
Noi ci muoviamo in un asse cartesiano che ha un unico fulcro
La tutela del cittadino allora se noi pensassimo per un attimo di sacrificare questo a qualsivoglia forma di libertà tra virgolette ecco io penso che noi non saremmo sulla via giusta allora il il ministero per il mio tramite
O tra un invito lavoriamo insieme
Proviamo insieme cerchiamo tre soluzioni non mi nascondo neanche dietro un dito se fosse come un un transatlantico al tema delle intercettazioni ultima su cui si discute tanto certo non si può pensare di privare il processo della del fondamentale presupposto da intercettazioni qualcuno lo ha spostato corresponsabilità dei giornalisti io non condivido neanche questo presupposto però è un problema di cui dobbiamo darci carico
Primo cercare di ragionare cercando delle delle soluzioni ecco userei una parola in questo in questo bellissima occasione dei sessanta anni
Dell'ordine dei dei giornalisti responsabilità ecco se noi fossimo capaci di caricarci questa responsabilità e pensare ad un articolo ventuno commisurato al quindici
Al ventisette ma professor Flick e le chiedo scusa se do un altro numero al ventiquattro cioè il diritto di difesa del cittadino quadrati ventiquattro una norma che va letta con attenzione l'esordio non è che il diritto di difesa inviolabile
Tutti hanno diritto difendere una norma straordinaria che a un esordio che riguarda il diritto di tutti di potersi difendere e credo che questo ci renda felici nel poter sponsorizzare un'impostazione che sia complessiva sia e sia allora è una festa oggi e ovviamente non non voglio essere come posso dire in non in sintonia con questa festa però sarebbe una bella festa se tutti quanti insieme con la consapevolezza dei nostri volerà nostra responsabilità aprissimo non classico tavolo
Ma aprissimo come posso dire posso dire una cosa un po'retorica
Il cuore della responsabilità ad un dialogo che ci posso portare poi ad una corretta determinazione dei ruoli io cito sempre diciamo che questi sono temi che mi appassionano moltissimo il vostro articolo otto del Codice deontologico
Che una norma che a me piace perché una norma che in qualche maniera è una specie di di monito costante
In cui i doveri del del giornalista sono veramente costituzionalizzato ecco se io dovessi indicare un bonsai una sorta di di luogo amato dalla Costituzione citava il fatto quell'articolo otto allora se c'è nella vostra di ontologia già un germe se volete
Insieme di di di costituzionalità per io penso raccogliamo questo o quel questo seme proviamo insieme a scrivere delle regole che ci consentono in modo moderno senza per carità
Penalizzare il sacrosanto lo ribadisco diritto all'informazione sui fatti giudiziari pensiamo a scrivere insieme delle delle pagine che oggi in un giorno di festa possono aprire un nuovo capitolo nei rapporti fra cittadino informazione e giustizia
Chiederei a questo punto alla regia di mettere il contributo che ha voluto inviarci Pina Picierno europarlamentare del Partito Democratico e vicepresidente del Parlamento europeo
Oggi celebriamo i sessant'anni dell'istituzione dell'ordine dei giornalisti ed è un anniversario importante che pone la vostra categoria di fronte Aspide alte sfide importanti in un mercato lo balle Sempre in evoluzioni e con sfide di oncologi che è sempre sempre nuove essere giornalisti ancora oggi non solo un lavoro ma una vera e propria missione civile e anche sociali in prestito sessant'anni la vostra categoria appagato fatemi dire col sangue la vostra buona battaglia per la verità è che la libertà ha pagato e paga a carissimo prezzo i difetti il sistema legislativo che espone spesso i giornalisti a querele temeraria contratti su otto la soglia della decenza e al sottodimensionamento delle delle tutele previdenziali anche lavorative occorre io credo un nuovo patto sociale sta istituzioni e i giornalisti tra editoria il mercato un uomo patto che deve traghettare questa professione verso un futuro dove la classe media Lita il Digitalia ora anche le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale non rendano agli occhi dei lettori inutile intermediazioni tra accadimento il racconto e allora da vicepresidente di questa istituzione del Parlamento
Europea assieme a Paola Spadari a realtà o associative importanti come ossigeno per l'informazione ci siamo ritrovati a Strasburgo lo sapete per il premio Caruana Galizia in quell'occasione importante abbiamo io credo fondato le basi per una collaborazione concreta sulle tante vertenze che affrontate ogni giorno il mio auspicio è che si formi un canale di lavoro ma anche di comunicazione che permetta al giornalismo italiano ed europeo tra qualche anno di essere sempre più libero e sempre più forte naturalmente io vi ringrazio dunque ancora per quest'invito di aspetto prestissimo a Bruxelles per discutere ma soprattutto per lavorare insieme perché l'Europa ancora una volta può essere il centro di un cambiamento radicale allora davvero buon lavoro a tutti a tutti voi a prezzi
La luce oggi è un problema in questa sala va be'andiamo al buio andiamo al buio ma non andiamo proprio al buio perché iniziamo con dialogo una una chiacchierata con tre giornalisti tre colleghi che lavorano sul campo
Inizio Dunn nello scavo
Che è qua con noi che chiamò sul palco due parole su un lo scavo nello scavo è un giornalista d'inchiesta anche se credo che insomma un po'tutti lo conosciamo però inviato di guerra del quotidiano Avvenire è un reporter internazionale ha collaborato e collabora con molte testate estere
Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo dal New York Times ha Washington post all'assieme Anna El Pais del mondo insomma potrei andare avanti per un po'
Negli anni ha indagato la criminalità organizzata il terrorismo globale e e poi su questi ha lavorato in praticamente tutto i paesi del mondo dalla ex Jugoslavia la Cambogia il Sud-Est asiatico i Paesi dell'ex URSS l'America Latina le frontiere più ostile in Turchia in Siria
La rotta balcanica il Corno d'Africa il Maghreb nel due mila diciannove ha svelato il negoziato tra autorità italiane trafficanti di petrolio armi ed esseri umani in Libia a causa delle ripercussioni internazionali di quell'inchiesta è stato posto sotto tutela
Credo che ancora adesso sia sotto tutela snello ecco quanto è importante nello essere sul campo esserci per raccontare le vicende che accadono nel mondo tu adesso sei stato sei senza spesso ancora a Kiev bastasse stai seguendo la guerra russo ucraina ha scritto anche un libro molto bello tra l'altro che noi mi ricordo abbiamo di cui abbiamo parlato quest'estate
Che si intitola chiesta tu conosci molto bene questa realtà ecco quanto è importante ancora per un giornalista essere sul campo prima di rispondere mi lascia ringrazio avere gli amici i colleghi dell'ordine nazionale
Che hanno voluto questo questo appuntamento è per avermi dato anche questo momento così con le luci che si accendono e si spengono io diciamo vista la mia non sono timido però non mi spiace quando le luci si spengono così non mi si vede mi si ascolta
Di solito mi basta nominare Putin e si spenga il microfono però per fortuna non è successo
La mia vuole essere una testimonianza prima di tutto di gratitudine ai colleghi ai colleghi che non ci sono più perché noi davvero camminiamo sulle spalle di giganti
E lo dico pensando ogni volta che ci occupiamo di criminalità organizzata di crisi internazionali di di conflitti
E e di gratitudine ai colleghi più giovani questa cosa io tengo molto a dirla perché la guerra in Ucraina al di là della necessità di essere lì nei luoghi le scuole di giornalismo ci dicono che molte delle iscrizioni di quest'anno sono frutto anche dell'attenzione spero non della seduzione
Della nostra presunta celebrità
Ricavata ricavata dal trovarsi sul campo
Beh ho molta ammirazione per questi colleghi più giovani perché ci ha dato l'occasione di conoscere da vicino grandi talenti del giornalismo alcuni nuovi talenti altri talenti che si confermano dopo li ascolteremo tra l'altro
Il danno la Grandes
Speranza insomma io ogni tanto penso che cosa spinge un giovane a buttarsi in un conflitto come come l'Ucraina non solo l'Ucraina senza avere molte volte alle spalle una una testata
Molti di voi lo sanno in questo momento un'assicurazione per un giornalista in Ucraina costa circa nove mila euro a settimana
Questo vuol dire che molti giornalisti scelgono di rischiare senza avere diciamo neanche la certezza di un risarcimento se qualcosa dovesse andare storto
E questo mi interroga molto perché evidentemente c'è qualcuno che è disposto ad andare
Oltre qualsiasi anche calcolo pur di esserci per per raccontarla tra l'altro con una chiave anche nuova questo insegna molto a noi
Perché
Conta un po'meno il dato militare sul campo e mai come in questo conflitto contatore contato così tanto il saper raccontare accostarsi alle storie del delle persone
E questo è un bene per tutti per tutti noi diciamo per la categoria una parola che non si usata questa mattina la uso io anche se non mi piace molto perché rilancia anche il significato della nostra appartenenza una professione che non è un mestiere e basta
Molte sono le minacce che noi incontriamo io voglio citare in particolare un aspetto e cioè la minaccia alle fonti dei giornalisti
Sul tema delle intercettazioni questa cosa tengo molto a dirla mi scuso se sembra un atto di vanità ma la condivido con altri colleghi
Tanti di noi tanti di noi parliamo di una ventina di giornalisti
Dai giornali al Manifesto passando per per la la RAI a finire settimanali radio televisioni
Allungo sono stati intercettati da una procura nella speranza di poter carpire attraverso le comunicazioni con persone indagate poi totalmente archiviate quali fossero le fonti delle nostre informazioni
Queste intercettazioni sono state ritenute ininfluenti dal punto di vista investigativo ma anziché essere messe da parte i magistrati che se ne occupavano hanno dimenticato diciamo di cestinare il e sono finite sono state rese pubbliche niente di imbarazzante naturalmente però c'è un problema
Le fonti con cui abbiamo parlato hanno cominciato a preoccuparsi certo che molti di noi prendono delle precauzioni anche grazie alla tecnologia per tutelare le fonti ma il messaggio che si è voluto mandare e fate attenzione a parlare con quei giornalisti e con i giornalisti
Poi mi rincuora molto pensare ad alcune di queste fonti ne cito una mi ha autorizzato diciamo a rivelare in parte è un ammiraglio il quale a un certo momento io ho detto guardi che lei rischia parlare con me
E lui mi ha detto viviamo in uno Stato di diritto finché viviamo in uno Stato di diritto io continuerò a parlare con un giornalista che ritengo affidabile bontà bontà sua
E poi però vorrei dire una cosa positiva invece visto che di solito quei due o tre che ogni tanto così incappano nelle cose che scrivono sanno e non sono tenerissimo con i governi che ogni colore sul tema dei diritti umani in particolare
E proprio ripensando i colleghi che non ci sono più io ricordo che nessuno di questi colleghi era sottoposto a una qualche forma di tutela
Cosa vuol dire questo vuol dire che il loro sacrificio in qualche modo non è stato vano che molti di noi ne beneficiano tutti i giorni
E che comunque un segno di maturità di una democrazia una democrazia che tante volte ci troviamo a criticare il sottoscritto per primo
Il fatto che ci sono delle autorità anche politiche che decidono di insistere nella tutela nella protezione dei giornalisti aldilà del denunce che fanno io per esempio sono sotto tutela non ho mai fatto una denuncia
Alla magistratura apprendo di di investigazioni che nascono da attività di approfondimento che svolgono le nostre forze di polizia io credo che questo sia un segno comunque di maturità di una democrazia cioè lo scegliere di tutelare i giornalisti al di là di ciò che dicono di ciò che pensano e del fatto che possono essere critici con il governo di oggi di ieri o o di domani
E lo dico perché confrontandomi con Paesi con colleghi di altri Paesi sento invece molto la difficoltà che questi hanno nel non sentirsi tutelati
Nel nella loro nella loro attività dunque la nostra è una realtà come sempre visto che per stare in tema tra luci e ombre
Credo che bisogna continuare a lavorare
Sulla possibilità di costruire spazi di dialogo con con le istituzioni e io ringrazio in questo senso
L'ordine naturalmente tutti Presidente l'ordine dei giornalisti in questi anni ci sono impegnati
Però è molto importante per noi anche ritrovarci come comunità di colleghi e provare a discutere e riflettere su quello che è il nostro mestiere
E quindi per chiudere io direi che consentire a ciascuno di noi esercitare con libertà responsabilità il nostro mestiere significa inevitabilmente consentirà una comunità di essere informata liberamente ogni volta come è successo nel caso le intercettazioni che vi dicevo
Che non si tratta quindi evidentemente solo di minacce che arrivano dalle querele temerarie che sono un problema enorme o dalla pistola puntata alla tempia ogni volta che si minaccia un giornalista nella sua libertà si minaccia la democrazia di un'intera comunità e noi in questo senso abbiamo anche sforzarci di più per fare capire ai lettori e non solo tra i lettori insomma i cittadini che da c'è bisogno di questo giornalismo con giornalismo di prossimità come sentirete dopo di colleghi che stanno sul campo che rischiano tutti i giorni
E che quando tornano a casa in fondo sono grati di appartenere a una comunità nella quale ci si può confrontare liberamente anche da posizioni molto diverso e perciò davvero grazie
Grazie
Grazie minareto che vorrei ricordare anche un Consigliere nazionale quindi oltre il suo impegno sul campo si impegna anche all'interno dell'ordine
E a questo punto ci colleghiamo con Andrea Lucchetta che dovrebbe essere collegato con noi a quello che lo vedo ciao Andrea Andrea Lucchetta in collegamento dalla sede RAI di Trieste Andrea un classe mille novecentottantacinque quindi abbastanza giovane adesso sì
Per la nostra categoria
Laureato in Shenzhen diplomatiche e all'Università di Trieste internazionali con laurea specialistica Ginevra ha lavorato per molti anni alla Gazzetta dello dello sport e quindi anzi prima riformista poi alla Gazzetta dello Sport
Quindi ha superato le il concorso per entrare in tv e adesso è inviato del TG uno fino a pochi giorni fa si trovava in Ucraina
Andrea raccontaci il tuo percorso cioè il tuo lavoro sul campo come reporter della della RAI ovviamente per la televisione per la televisione di Stato
è un percorso a ostacoli nel senso come potete immaginare il contesto è difficilissimo e a domanda produttiva estremamente elevata etneo acconsentimento sotto stress
Ma una cosa in cui io credo profondamente penso che ognuno di noi ha delle ragioni molto personali spesso ex nunc ignote anche a noi stessi per fare una scelta del genere questo fermarmi sulle ragioni forse più collettive
Parlare dopo nello è difficile perché tendenzialmente se c'è qualcosa di intelligente da dire l'ha già detto lui ma insomma ci provo
Siccome ci sono tre cose fondamentali primo luogo
Capire qual è la nostra responsabilità in questo conflitto
Questa guerra forse uno soltanto la guerra nei Balcani una guerra che dipende direttamente dalle nostre scelte e il modo in cui si concluderà dipenderà dalle nostre scelte e questo è fondamentale da capire ed è fondamentale da capire quali sono i costi delle nostre scelte
Io vedo un dibattito specialmente in Italia che estremamente povero e tende a ignorare quali sono tanto i costi della guerra quanto i costi della pace
Tono a Trieste in questo momento a poche centinaia di chilometri da qua
C'è stata sembra inizia nel mille novecentonovantacinque che è stato il più grande atto genocida commesso in Europa dalla fine la seconda guerra mondiale in un momento in cui la comunità internazionale ha scelto di privilegiare la forma sulla sostanza
Ma in questo momento sappiamo che centinaia migliaia di persone sono imprigionate negli scantinati dei territori occupati torturate come elettricità e con comunque altre forme veramente perverse e non possiamo ignorare che con chiudere le ostilità significa abbandonare queste persone
Non non spetta a me non sta indicando nessuna strada non spetta a me fare un ragionamento di questo tipo non penso per la società per poter prendono la decisione matura sia fondamentale luminari quali sono i costi della nostra scienza la seconda cosa fare se credi capire il contesto io sono stato estremamente sorprendo quando sono arrivato in Ucraina listato a seguire il conflitto a giugno perché penso che forse la propaganda russa forse anche un approccio un po'stenotipico all'Europa orientale che è abbastanza appartiene purtroppo la mentalità italiana
Mi faccio aspetta ritrova una società molto più arretrata da certi aspetti per certi aspetti in realtà una società in fermento continuo estremamente dinamica che si interroga
Con una maturità con un senso civico commovente a tratti su quello che sta succedendo e su quale la respinge la la scelta il percorso da da seguire
Ed è un percorso che prosegue ormai da almeno dieci anni se non addirittura da venti e quindi provare a raccontare questa cosa se non è fondamentale
Soprattutto nella prima fase della guerra il dibattito era molto influenzato la propaganda russa cioè è una società fascista quanto è forte nazionale Astra racconto una cosa minuscola ma nelle scorse settimane a Kiev c'è stata
Una mostra sul contributo dei combattenti omosessuali in Ucraina e come tanti omosessuali in Ucraina all'interno dell'esercito hanno una società che vigila sulla tutela dei loro diritti e non mi sembra esattamente una cosa di fascista fondamentalmente quindi penso che sia fondamentale capire di cosa stiamo parlando e lo dice l'anello neanch'io
Credo in questo conflitto tanto nel giornalismo da prima linea e fondamentale raccontano ma non penso che sia la cronaca militare a fare la differenza penso che sia fondamentale raccontare l'impatto sulla vita delle persone raccontare l'impatto sulla società
E in ultima analisi c'è un aspetto forse più individuale ed è la la comune radice umana di quello che sta succedendo cioè quando ci si trova di fronte a una cosa così orribile così enorme
Sorgono delle domande su le domande esistenziali secondo me che interrogano l'uomo dalla dalla notte dei tempi no cos'è la vita cos'è la morte cosa può essere più importante della mia vita per cosa assenso combattere per cosa ha senso fare dei sacrifici
Io ho trovato un pochino di questa curiosità esistenziale in Italia ai tempi del corridoio come molti colleghi ho lavorato a lungo su questo tema e per molte persone aveva e acceso una lampadina adesso è come se ci stessimo dimenticando della prova
Comunque stiamo continuando ad affrontare che è stata più dura
Negli anni scorsi le come se queste domande fossero state nuovamente espunte viviamo in una società che tende a espungere la morte tende espungere gli interrogativi più importanti e andare in Ucraina secondo me anche un modo per riconnettersi a queste verità più profonde
Ti ringrazio Andrea
Grazie per
Per questo contributo è per il tuo lavoro per il lavoro che stai facendo vi ricordo che Andrea collegato alla sede RAI di Trieste grazie un'ultima cosa vorrei ricordare che Andrea è il figlio di Marco Lucchetta
Quindi
Il collega scomparso a master ventisette anni fa
Grazie Andrea ancora
Azioni
A questo punto chiamo sul palco sarà Luca Romani sarà Lucaroni Arona giovane freelance eccola che arriva alla quale io sono molto legata fa un motivo
Perché qualche anno fa la Cherif si tra tra i che cioè scelsi suo lavoro tra i tanti che erano arrivati e la premiali
Con un premio appunto dell'ordine
Sarà Lucaroni e a una giornalista professionista freelance autrice di importanti reportage spazia dalla carta stampata ha collaborato con L'Espresso con Avvenire con Sky TG ventiquattro e con molte altre testate ha vinto molti premi importanti
Ha realizzato reportage importanti sia in Italia che all'estero però rappresenta una parte di categoria che appunto quella non garantita
è vero stare a che cosa ci racconti oggi del tuo lavoro
Intanto vi ringrazio tantissimo per gli indietro sono sono molto tesa e sono veramente onorata di essere questa mattina tra tanti colleghi
Allora io vi racconto un episodio
Qualche tempo fa era un premio
E ho incontrato un collega di quelli molto celebrati
Anzi hanno un veterano della nostra categoria
Che è diciamo ha come caratteristica quella di essere molto caustico cha dice le cose in maniera molto netta però lo fa con un'eleganza che a volte ti ti spiazza insomma quindi arriva dopo il contenuto di quello che che dice con cinismo
E caro caro con una collega e disse ragazze voi vi dovete rendere conto che i giornalisti non sono tutti uguali ci sono io ci sono gli intellettuali come me io scritto decine di libri
Ho fatto la storia di questo Paese non raccontata e poi ci sono i piccoli giornalisti di provincia quelli che magari firmano qualche pochi pezzi stanno in una testata locale seguono i le attività dei sindaco di paese così quindi voi vivete del vostro lavoro
Allora è indubbiamente un intellettuale è indubbiamente una persona di grande cultura un grandissimo quella cattivo comunque stimolante apprezzato per la nettezza e cinismo con cui mi ha fatto notare questo questo aspetto della nostra professione
Prometto anche chi mi ha ferito perché quelli della mia generazione diciamo che l'hanno vissuto l'anno
Io dico subito ma non è la parola giusta l'hanno vissuto questo fascino la fascinazione per quell'ideale quel giornalismo romantico in cui i grandi inviati si trovavano negli scenari di guerra più incredibili più complessa si possono le interviste ai grandi della storia le interviste con la storia
E con quella sta
Mozione era come se lui mi allontanarsi da quel sogno da quel mondo quel mondo in qualche modo mi rifiutava quindi ci sono con la mia amica ci sono ci siamo un po'offese insomma
Lui naturalmente la buttava sulla questione del genio della qualità del merito e indubbiamente per me sono elementi fondamentali
Però lui si rendeva fino fino in fondo conto di tanti mo'di accadimenti scenari contingenza opportunità che ci separavano
Secondo me no
E quindi
Com'è cambiata la nostra professione io di farlo per la mia esperienza personale
Il curriculum che chi è eletto Bobo forse non è non è neanche il mio perché io mi sento sempre in un percorso
Non si arriva mai in questo lavoro e soprattutto una di quelle professioni in cui la passione fondamentale ma sono pericolose le passioni in cui che si basano sulla padre delle le professioni che si basano sulla passione pure c'è sempre qualcuno che in qualche modo se ne approfitta
Che mi trovo oggi a dover avere delle capacità multimediali totali ciò devo creare notizie per ogni piattaforma quindi ogni notizia stimano una piattaforma differente dall'altra deve essere confezionata in modo diverso
Quindi devo fare foto dirette video devo Nieri come sempre qualità originalità e velocità bisogna essere il Brando di non essersi
Perché dobbiamo fidelizzare i rettori quindi offrendo qualcosa che gli altri non non offrono
Non si tratta solo di trovare delle notizie di verificarle scriverle un semplicemente firmarle dobbiamo talvolta essere veramente degli influenze hard però in questo caso essere giornalisti fa la differenza
Dobbiamo farlo quando i contratti che cozzano con l'idea di essere lì dovrà essere imprenditori di noi stessi
Ci fa un'inchiesta ci mette delle settimane e a me è successo spesso vi faccio un esempio qualche anno fa dovevo fare un'inchiesta ho voluto fare un'inchiesta sul traffico di organi dei migranti
Quindi comunque non era una non sarà facile da raccontare nel giro di una notte son dovuta accorrere da Arezzo Roma colonia
Per intercettare un ragazzo a cui era stato rubato grane in Turchia
Io l'ho fatto in dodici ore son tornato a casa rotto talmente sconvolta però dovevo assolutamente montare quel pezzo perché erano inchiesta multimediale e mettere il primo per il prima possibile on line
Ma diciamo che il compenso è stato pari a un perso di quelli che si iscrivono velocemente a casa
Quindi c'è qualcosa effettivamente da rivedere
Un altro problema quello delle querele ci Maremma del delle quella querele temerarie
A me è successo di recente è arrivata una lettera da uno studio legale
In cui non mi chiedevano conto di quello che avevo scritto anche perché non c'erano appigli mi chiedevano la polizza assicurativa per i danni perché si ritenevano danneggiati ma nella lettera non ci sarà il motivo
Quindi anche su questo fronte insomma dobbiamo forse rivedere qualcosa anche perché molti colleghi di fronte a questi fatti smettono di scrivere o quando si trovano davanti al computer per scrivere un'altra notizia un'altra storia un'altra inchiesta ci pensano due volte prima di esercitare il proprio diritto e quello di di essere liberi di essere liberi di informare in questo caso e poi capita anche che dobbiamo essere molto veloci perché le persone si informano si sociali spesso e magari la testata gioca molto su questo aspetto e allora dobbiamo appena ci sono notizie a essere in grado appunto di scriverà con dovizia di particolari
Ma capita anche purtroppo ed è capitato anche spesso che non ci fosse il tempo di verificarli tutti quei dettagli e tutti quei particolari
E quindi si vede come
Favorire o puntare sulla velocità dell'informazione a scapito dell'approfondimento mi permetto di dire crea spesso dei mostri
Allora cosa che mi lega che Legambiente nella mia amica in quel caso l'orientamento a quell'episodio a quella quell'intellettuale quel grande giornalista secondo me c'è qualcosa e noi lo stiamo celebrando proprio sì
è la l'articolo due della della legge che determina la nostra professione
Che in realtà parla della dignità della nostra professione della nostra professione e nella nostra professione quindi tra Mello in realtà non c'è alcuna differenza
E questo articolo che è stato scritto negli anni Sessanta in realtà è di una lungimiranza meravigliosa perché ci sarebbe soprattutto a c'è una sorta di sentiero luminoso
Perché anche questi davvero lo ha sentito nel corso dei vari interventi noi siamo sotto attacco
Ma non tanto per le sfide della Rete delle sfide del Solazzo al che sono dei mezzi ma anche delle fonti
Ad esempio in questi giorni abbiamo sentito anche prima si discute molto di un aspetto delle intelligenze artificiali sono che sotto dei programmi che con acqua e vi sono in grado di scrivere dei pezzi degli articoli io francamente non ho paura di questo aspetto
Poco perché sono state fatte delle prove delle verifiche l'invito anche all'azione in rete
Ci sono degli esempi fatti dai nostri colleghi insomma molto molto interessanti aggradano informazioni false perché non si sono verificate o elementi che appunto circolari decreti e non mancano di tutta una serie di verifiche quindi sono notizie quelli sono pezzi totalmente inattendibili quindi nessuno potrà mai sostituire un giornalista se molto sotto attacco dicevo perché anche nel nostro Paese ma io credo anche in Europa e nel mondo c'è chi continua ad alimentare la paura
Nei periodi in cui ci sono crisi incertezze per il futuro le crisi economiche la pandemia ci sono guerre ricordiamoci che non c'è solo la guerra in Ucraina perché le bare sono tutte interconnesse protagonisti sono sempre gli stessi
E le motivazioni sono tendenzialmente di natura economica
Quando c'è la sfiducia nella politica e quindi gli scenari si complicano e neanche la Democrazia ci sembra faticosa ci sembra difficile entra in gioco la paura
E allora anche ci informa divampa sotto attacco quante volte anche a voi sarà successo sentirsi dire sta è un servo del pensiero unico siamo servi del potere siamo giornalai siamo un penny vendo lì e giù commenti quindi e insulti sulla nostra credibilità sulla nostra professionalità sulla nostra dignità e chiaramente qui ci sono tante colleghe quando si tratta di una donna si toccano veramente delle vette altissime di pop di cultura proprio degli intellettuali
I lettori i telespettatori era già ascoltatori hanno da tempo gli esodi delusione di potersi informare da soli questo è anche perché c'è quella paura di qui di di raccontavo prima c'è la teoria del complotto ovunque
La disinformazione la disintermediazione
Io mi informo da solo io non la troverete ho trovato un sito come ha spiegato il Coni da chi c'è dietro Scola Linda come sicura il cancro c'è un professore della Virginia bravissimo candidato al nobile che ce lo spiega molto bene
La guerra nel cane un complotto l'Olocausto non è mai esistito
Ci sono anche dei colleghi che l'hanno la applicano proprio bene bene bene bene bene del tutto la tanto Lucia e questo è un altro motivo dell'essere sotto attacco ad esempio penso a certi titoli sparati
Che sottintendono a terzi o notizie informazioni che non sono informazioni ma sono propaganda la fazione
E questo certo non aiuta la nostra categoria non aiuta tutti noi perché siamo un gruppo io credo molto alla solidarietà tra colleghi alla Fratellanza alla sorellanza tra colleghi
E capita anche che non si rettifica e non si chiede scusa e secondo me è una cosa fondamentale perché ce l'abbiamo noi un patto con i lettori ce l'abbiamo anche con con gli editori questo è chiaro e proprio la legge che noi ricordiamo oggi ce lo spiega molto bene
Ma ci sono anche dei programmi che fanno spettacolo e non giornalismo le persone confondono le do il come si e fanno danni
Lo sapete non non cito nessuno però però è così
E poi l'Italia c'è il problema dell'educazione digitale che riguarda non tanto i ragazzi ma proprio gli adulti che è la grande assente l'educazione digitale quanti quante volte anche questo era successo di finire dentro uno scippo forma su Twitter ad esempio in genere partono sempre da una regia ben precisa e ci sono stati insomma grazie nostre forze dell'ordine in molti casi in cui queste regie sono state appunto perseguite sociale quando si parla di temi sensibili come quello dei migranti come il tema dei vaccini
Risorse nella rete sono percepiti diciamo con una con una certa separatezza cioè on line io Flying sono due mondi diversi realtà e la vita e non c'è nessuna separazione nessuna separatezza possibile
E soprattutto parlando dei Solazzo al ci dobbiamo rendere conto che la libertà di opinione non è la libertà di diffamazione c'è un'altra cosa è totalmente diverso
Allora c'è una sfida secondo me che noi dobbiamo affrontare che tanto come difenderci noi come categoria perché alla fine ci difendiamo insomma
La sfida credo che dobbiamo accogliere a come difendere la sacralità dell'informazione cioè il diritto sacro dei lettori ad essere informati a crearsi un'opinione
Ad avere sempre gli strumenti per saper leggere il mondo quindi come possiamo continuare in questa epoca in cui la realtà e la verità sembra che si moltiplichi sembra che ce ne siano tante sembra che tutto Fragni
Quindi lo come facciamo ad essere una radice e un albero
Come possiamo noi garantire che i lettori abbiano sempre la propria opinione e garantire che abbiano sempre il proprio senso critico attivo con le antenne dritte
Come contribuire soprattutto la garanzia dei diritti civili e dei diritti umani in un mondo dove Dango onerosi e lo vediamo non solo nel mondo ma anche nel nostro Paese quindi io dico
Intervenendo sulla nostra dignità deontologica
Quindi informiamoci il più possibile impariamo impariamo i nuovi linguaggi impariamo a verificare impariamo e le tecniche del fact checking le analisi facciamo in modo che il lavoro di giornalista sa davvero tardi tale sia affidabile sia verificato impariamo a usare la Rete in termini di immediatezza di diffusione ma sempre quindi come fonte
Ma gestendola con le nostre tecniche deontologiche le nostre capacità di analisi
Mettiamo al centro dell'informazione le persone questi sono cosa che dice spesso anche papa Francesco lì parla di strada siamo sulla strada parliamo quelle persone ascoltiamole mettiamola al centro delle notizie
Investiamo anche sull'approfondimento sull'indagine investiamo sulla complessità del mondo non facciamo in modo che le notizie sono semplificate perché semplificare la complessità del mondo secondo me ha molto pericoloso perché in questo modo le persone
Sono ancora più alla merce di slogan
E quindi di disinformazione e di propaganda è più facile Credaro uno slogan
Capire la complessità del mondo invece è molto difficile invece dobbiamo fare proprio quello upper fondando non facendo notizia Smart per il sociale ma per fondando delle notizie spiegandole bene
E dobbiamo anche essere trasparenti secondo me non solo nelle metodologie del nostro lavoro ma anche come persone io vedo spesso nei giornali pezzi in cui la notizia non è la notizia ha fatto il giornalista che la scrive
Quindi secondo me c'abbiamo anche questo difetto di autoreferenzialità perde io vedo tanti colleghi non quelli che mi hanno preceduto perché sono eccezionali sono persone quella che a cui voglio molto bene
Ma vedo
Persone che partono ad esempio per scenari come la Guarino Krajina non sono preparate la notizia sono loro
E purtroppo grandi testate hanno attinto nelle fasi più concitate iniziali della guerra proprio da quelle fonti di che non erano verificate infatti poi diciamo abbiamo scoperto tutto un altro scenario
Tuteliamo le multiformi figure che compongono il nostro ordine la nostra professione in generale
Mentre mi ha mosso le querele temerarie interveniamo sui contratti interveniamo se con Tanzi
Su chi lavora per più committenti periferie Lanza sul consorzi indipendenti
Combattiamo quelli che ci impongono di leggere un una dichiarazione sul sociale un comunicato stampa e che non organizzano più conferenze stampa dove invece si possono fare domande quindi anche questo combattiamo
Io presso il tesserino con qualche difficoltà
Ci tenevo tantissimo con le volevo essere professionista per me questa professione veramente più che una passione prova a quello dovuto cedere d'ufficio perché come dire le redazioni quale quale devo collaborato non avevano tanto voglia di investire su di me come su altri naturalmente quindi non avevo accumulato immessi insomma che mi servivano per il per il praticantato
Ho dovuto fare una questo veramente tra il capiredattori delle testate per cui collaboravo alleato che io mi sono prima prima mi sono iscritta all'ordine come pubblicista e poi mi sono laureata finanzi lavoravo per una tv che per un servizio CDC girato e montato quindi sul posto con la mia macchina mi dava due euro e cinquanta con la ritenuta
Quindi
L'ho proprio voluto il tesserino
E devo dire che c'ho pianto spesso sopra quel tesserino per tanti motivi
Perché non mi rispondevano alle mai il i capiredattori quando mandavo una proposta questo no cosa su cui io veramente mi batto tutti i giorni rispondente alle mail dei ragazzi e dei giovani dei collaboratori è orrendo quando non lo fate risponde
Accanto sopra il tesserino perché
Mi teneva Certe notti all'anno a studiare al gira informarmi
E poi usciva il Texas come veniva pagato normalmente ma dentro quel pazzo sarà dentro una cos'
Se l'azione la costellazione di Orione e nessuno se ne era accorto
Oppure perché anche lo dico senza nessun tipo di vergogna me quel tesserino non mi permette di comprare un frigorifero arrivati a me le rate non le fanno perché sono un freelance perché non posso offrire garanzie quindi il tesserino che noi tutti abbiamo il piccolo ma pesa come il piombo realtà
Però voi non sapete quanto gli voglio bene a quel tesserino
Perché è una sfida tutti i giorni
Perché mi fa scaricherà quanto perché mi fa essere l'altro mi costringe a conoscere a vedere a imparare ad ascoltare mi fa essere tutti i giorni in qualche modo una persona migliore la migliore versione di me
Non solo per me ma anche per i lettori che Milan conobbe che io non conosco
Grazie
Grazie sarà grazie davvero per questa testimonianza
Molto utile concludiamo siamo arrivati alle conclusioni io darei a questo punto la parola alla nostra segretaria
Paola Spadari per grazie cedere questa giornata grazie grazie mille mi dispiace sarà che se è andata avviata avrei abbracciato più che un intervento conclusivo io voglio fare dei ringraziamenti
Ringrazio il Presidente della Repubblica tutti i rappresentanti delle istituzioni
Il professor Flick che ha voluto rimanere con noi fino alla fine ringrazio i colleghi che hanno trascorso con noi questa mattinata e soprattutto saluto e ringrazio i colleghi delle scuole di giornalismo
Delle università che sono qui non in fondo alla sala e per loro
Perché noi abbiamo soprattutto voluto ricordare questa giornata
Non è sontuosa non è stato una celebrazione è stato un sancire una data per per citare lo stato di salute della nostra professione oggi avete condiviso con noi una giornata importante in cui
Sono state delineate delle luci delle ombre sono state dette delle parole importanti da parte del ministro da parte del sottosegretario dei colletti
In cui si è fatto il punto nello stesso uno stato di salute di una professione ma su una cosa siamo stati tutti d'accordo
E l'abbiamo sentita in quest'Aula e l'abbiamo sentita dalle parole della collega
E la passione e soprattutto di quelli che sono i fondamenti di questa professione noi abbiamo il dovere di consegnare anche colleghi Giovanni
Una informazione al passo con i tempi è in buona salute noi cerchiamo di fare questo
E l'ordine a come ha detto il professor Flick
Difeso di diritto dei valori a concorso la libertà di stampa non vogliamo proseguire su questa strada
Sono stati aperti dei diano che sono state dette delle parole importanti su dei temi scottanti quello delle intercettazioni la difesa delle fonti
Vedremo un lavoro che dobbiamo proseguire e sul quale già noi siamo tutti impegnati però io credo che dovremmo ricordare a tutti noi
Il il dovere che fondamentale in nome del quale noi lavoriamo il nostro dovere che ha il diritto dei cittadini ad essere informati non per noi noi per questo che ci poniamo lavoriamo
E questo e ciò in cui noi ancora crediamo grazie a tutti ha veramente buona giornata alla prossima grazie professore
Ha dimenticato prima di andare via c'è un piccolo pensiero per voi al desk per tutti voi è un ricordo di questa mattinata che abbiamo trascorso insieme grazie