"Primo Seminario Nazionale sul rapporto tra Comunicazione e Università

I ministri pare che si dice che sarà un consiglio agitata quindi forse è meglio andare a prenderle posizioni migliorie per assistere lo aspetta
Ringrazio la il Rettore Tedeschini Lalli per averci ospitato in questa sede
Sede di quella che oggi è la Terza Università di Roma che noi ci auguriamo cresca
Con adeguate risorse
E perseguendo gli obiettivi per i quali è nata
So che
Di questo seminario
Suo cappotto comunicazione università si parla da molto tempo si parla
Mi hanno detto bar
E
Devo dire che
Se
C'è un momento giusto dal parlare dell'università della comunicazione
Dell'università e nell'università
Forse questo è il momento giusto
Perché
L'università e oggi
Sulle prime pagine dei giornali
Principalmente per le agitazioni studentesche
Agitazioni
In parte legate
C'è un problema di tasse
In parte legato non voglio fare polemica
A motivi diversi
Già molti più squisitamente politici
Io credo che tutto sommato
Gli studenti avrebbero altri titoli per portare l'università
O far portare all'università sulle prime pagine dei giornali
Perché sicuramente
Il livello dei servizi che non riusciamo ad offrire nonostante gli sforzi
Di molte persone che fanno il loro dovere sino in fondo
E nonostante l'esistenza di talune isole felici
Che ciascuno invidia
Sul sono sicuramente livello dei servizi e sicuramente
Non adeguato
Non adeguato al Paese
Non è adeguato allora livello di sviluppo del poi
Devo dire però anche che
Qui quando parlo di livello fallo di livello economico perché questo è un paese in cui l'economia è molto più sviluppata che non la cultura
Noi siamo
Sicuramente una potenza economica industriale ma non siamo per nulla una potenza culturale
Se questo è vero
Non vi deve sorprendere
Che l'università per andare sulle prime pagine dei giornali
Debba vere come occasione
I moti di piazza degli studenti
In realtà all'università dovrebbe andare a sulle prime pagine
Per motivi ben diversi cioè per il contributo che dà alla cultura sia essa umanistica o scientifica per il contributo che dallo sviluppo delle risorse
Né che sono di gran lunga il bene più prezioso di un Paese avanzato dello sviluppo che da Perri contributo che dà allo sviluppo della società civile
Tutto questo in realtà non accade l'università e misconosciuta ancora ampiamente confusa
Con la scuola secondaria
Ampiamente considerata
Come un posto dove si danno esami
Dove si pagano stipendi a persone
Parlo dei docenti
Che spesso non ci sono acque spesso non fanno lezione che spesso eccetera eccetera eccetera
Allora io credo che
Il compito che noi ci dobbiamo porre
E qui mi riferisco al politici
O professori politici se preferite
E quello di
Aiutare il Paese
A fare questo progresso culturale un progresso soltanto economico non è progresso
Di questo progresso culturale all'Università sicuramente non può non essere uno strumento fondamentale
Io credo che un Paese che trascura il suo sistema scolastico in generale e la diversità e la ricerca in particolare
Non sia affatto
Un Paese
Civile sviluppato ma soprattutto non è un Paese con una Venere perché noi oggi forniamo
La classe dirigente del Paese per i prossimi trenta quaranta questo non dobbiamo mai dimenticarlo ogni paese ma una classe dirigente perché ha bisogno di una classe del liceo
E perché è una classe dirigente
Sia
Sempre viva e necessario che ci sia uno scambio
Un'alternanza questo scambio questa alternanza può essere assicurata da un sistema scolastico e soprattutto da un'università
Aperta
In cui il merito hanno un grande ha un grande peso
In cui si studia in cui le risorse che si investono hanno un ritorno adeguato
Io mi rendo conto della difficoltà del vostro lavoro
Mi troverei come mi trovo in qualità di in veste di ministro estremamente imbarazzato spesso a dare risposte
Sul perché
La tal cosa non funziona o sul perché la talaltra avviene o perché è assoluto privata l'altra ancora avviene in un determinato modo anziché in un altro
Credo che spesso
Si sia costretti più che diciamolo francamente
Più che a comunicare
Ciò che è vero si sia costretti a comunicare ciò che ci piacerebbe fosse lei
Purtroppo
Forse è questa una mistificazione a fin di bene ma
Io credo che
Poco per volta
Dobbiamo
Se vogliamo portare la verità
Nel Paese
Dire aveva il coraggio di dire le cose come stanno
E mettere il Paese di fronte alle sue responsabilità mettere di fronte non solo i politici ma anche le classi sociali
Perché la responsabilità di un fatto così grave
E sicuramente responsabilità di tutti
Non è la responsabilità di un migliaio di politici che siedono in Parlamento
Allora
Io mi auguro che
Il vostro compito
Diventi progressivamente più facile
Tutto sommato
Credo che imparare a dire la verità
Non sia affatto
Farà del disfattismo
Forse questo è un momento in cui dobbiamo stimolare
L'opinione pubblica
Sì invoca molto al cambiamento
Si sono create le premesse per il cambiamento
Comunico che non lamento profondo di uomini
Penso che
Occorre andare degli obiettori
Allora io credo che l'università debba uscire
Così
Fuori dai suoi complesse spesso l'inferiorità
Dovuti
Così alla volontà di nascondere le magagne che abbiamo o dai complessivi superiorità
Che ci derivano dal fatto di appartenere tutto sommato
A un'organizzazione
Pur sempre elitaria
Pur sempre
Dominanti
Possiamo dare un contributo
Intanto parlando
Di più col mondo esterno
E poi parlando di più con gli studenti
Col mondo esterno
A mio avviso
Si parla con una maggiore presenza sui media
Con una maggiore presenza sulla stampa
Non soltanto con
In in occasioni speciali perché è successo qualcosa siano ancorato l'anno accademico si è alzato un piano o si sono aperte nuove ma parlando dei problemi quotidiani abituando il pubblico a capire che cos'è veramente università che cosa sono i suoi problemi quotidiani
Perché il pubblico secondo me dell'università non sa quasi nulla
Perché nella migliore delle ipotesi l'ha vissuto come studente e voi sapete benissimo che uno studente vede una parte piccolissima di quella che è la realtà diversità
E poi parlando con gli studenti proprio perché
Proprio per i motivi appena letto
Cioè a far capire agli studenti
La complessità
Di un'organizzazione come l'università
Far capire i problemi far capire le difficoltà
Far capire la situazione in cui spesso siamo costretti a lavorare
Questo servirebbe a mio avviso
Molto a rendere più consapevole più responsabile degli studenti
Che non sono affatto del liscio
E non sono affatto persona che hanno venduto il cervello a qualcheduno
Hanno voglia di capire
E chi se non voi che siete dei comunicatori che deve aiutarli a capire
Spesso l'insegnante del docente ha distratto
Dal contenuto tecnico delle sue Matteo spesso ha delle difficoltà
A parlare
Con i ragazzi
Spesso non vuole
Proprio perché si sente più debole pensa di essere più forte tenendoli lontani
No
Il compito di chi comunica e parlare
E allora inventate trovate mezzi parlare con gli studi
Coinvolge gli studenti rendervi edotti dei problemi delle situazioni difficoltà delle prospettive
Significa
Dar loro un'educazione eh no
Farne domani dei cittadini consapevoli dell'importanza dell'università
E senza questa consapevolezza scusate se mi ripeto il Paese non farà mai quel salto culturale di cui ha assolutamente bisogno
Vi ringrazio
Io volevo in primo luogo ringraziare il signor ministro di averci onorata con la sua presenza in secondo luogo ringraziare tutti voi per averci alla data della vostra presenza il la Terza Università di Roma
Acconto che ha forse una una vita è minore di quella dei tre anni che ci son voluti a fare questo convegno ha colto con particolare interesse la richiesta di Fofi hanno sospira Lita a questo convegno e a questa vostra riflessione perché la Terza Università di Roma in qualche modo rappresenta un in caso estremo di problema comunicativo in primo luogo è un'università che nasce per un progetto civico non per ragioni campanilistiche
E nemmeno per ragioni squisitamente al accademiche che non ci nascondiamo portano alcuni professori a desiderare università più vicina a casa
Nasce come sapete dal fatto che Roma è una città
Oberata da molti problemi
E a un'università ab norma in cui tutti ne abbiamo militato anche come ho lavorato con moltissimo interesse con grande affetto anche per lunghissimi anni per quanto mi riguarda per trentacinque anni
Cioè la Sapienza con centottanta mila studenti questo lo sanno tutti qui sono delle proprie
Notizie che Obama poi vengono superate la pigramente
Quindi Roma tre nasce a Roma con un intento specificatamente civico e non accademica tanto per essere chiari e quindi vorrebbe mantenere questa sua possibilità credo che studenti e professori siano in questo senso ambedue ampi tutti quanti d'accordo
Nasce con la ne è sicuro il esigenza di di dare un riso una risposta a molte delle cose che il signor ministro ha ricordato non a tutte
Verissima bellissima la ricerca della verità sull'università bellissime verissima la ricerca di una informazione sull'università niente come la lettura degli atti parlamentari nelle convince
Le chiedo scusa
E uno dei problemi più grossi ecco
Io credo non solo che lei ama che tu hai ma anche che abbiamo tutti quanti noi che certamente hanno questi signori nell'affrontare una classe politica che nella sua storia ha raramente affrontate il problema con un problema spot sociale politico come esso eh
Non è soltanto un discorso di generico il problema della comunicazione interna per noi un problema grosso per nuovi Roma Tre
Se io continuiamo a insistere per qualche tempo su questo nome a Roma e tre e proprio perché siamo convinti che sta facendo qualcosa per Roma e dunque per il Paese
Non abbiamo non pensiamo che Roma debba essere mortificata per per agevolare per dare soddisfazione al Paese
E perché la l'indicazione di tre Como detta un'altra volta è semplicemente un'indicazione di un numero progressivo credo che Roma una grande università come la Sapienza debba diventare almeno altre quattro cinque università se non le tredici che Parigi
Ha fatto con una con un più coraggioso talia
Quindi non siamo soltanto un numero progressivo non pensiamo di essere la fine del problema però pensiamo che sul no nostro successo sul nostro o sul nostro fallimento si basi largamente l'ipotesi di un progetto
Più ampia
E proprio per questo credo che la comunicazione per noi sia fondamentale non solo nei riguardi delle sterno proprio per riportare in termini concreti che vanno molto al di là della celebrazione non abbiamo molte ragioni che se le braghe devo dire
Abbiamo molte più ragioni per porre problemi e per affrontare il problema
Non solo vinicole sterno ma e soprattutto nei riguardi della del del no del nostro interno docenti e studenti e colleghi del dei dei delle di di organici tecnici amministrativi e purtroppo da noi sono ben pochi ma estremamente dotati di buona volontà questo direi che se dovessimo descrivere con uno slogan che cosa contraddistingue tutto questa tenere proprio la buona volontà queste già tanto perché non è quello che normalmente di cui si fa normalmente credito all'università
Detto questo devo dire che il noi siamo in questo momento a ancora un po'divisi sul territorio ma tenderemo nel giro di non più di un anno un anno e mezzo ad essere fondamentalmente riuniti in quest'aria che un'aria come voi quelli che voi vengono da Roma sanno con grandi possibilità perché fortunatamente ben connessa e però anche con delle con altre possibilità di insediamento proprio perché era un ex zona industriale che largamente dismessa lo stiamo cercando quindi di fare un discorso dialogico anche con il nostro territorio
Per tutto questo niente più importante per noi che il tema della comunicazione e il quindi la spedalità che vi abbiamo estesa e francamente molto più che la lo sfida il l'offerta di un tetto è veramente la condivisione di una speranza grazie
Buongiorno a voi mi trovo con mezz'ora di anticipo rispetto a alla al programma
E quindi
Sarò più sintetico perché vado sugli appunti proprio di massima che ho preso
Per venire qua
Anzi chiedo scusa ritardo ma proprio la le vicende di Palazzo Chigi mano applicato essere a come si dice a passare dall'ufficio prima
Prima di arrivare qui
Io vi parlo con con con prima anzitutto ringraziando chi ha voluto questa iniziativa lo dico sinceramente nel senso che
Ormai quando si parla di comunicazione di pubblica utilità lo sforzo personalmente cerco di fare di uscire dalle occasioni di genericità e andare invece nelle stazioni di calate nel concreto dove c'è una specifica perché parlare di comunicazione pubblica utilità in maniera retorica è un dramma per chi parla e per chi ascolta
E l'unica cosa invece che ha senso fare oggi entrare nel merito delle situazioni specifiche e vedere se l'organizzazione di quello specifico modello fa valore aggiunto o no
Ormai il il tipo di apporto diciamo personale che mi sento di dare o di verificare in queste situazioni e dove un modello organizzativo in condizione in realtà di svolge il servizio
Si è permesso fare in questa sede universitaria una piccola come dire una piccola
Stressare un pochino argomento per spiegarmi
Insegno questa materia l'università
Teoria e tecnica la comunicazione pubblica terzo anno nelle facoltà licenza comunicazione si è quest'anno inserita la materia si chiamava prima in modo diverso la mia esperienza d'insegnamento risale a circa dieci anni adesso si chiama teoria e tecnica della comunicazione pubblica
Mi ritrovo con dei ragazzi diciamo al Terzano diversità che naturalmente non hanno nessuna percezione del problema
Funzionale del rapporto tra un'istituzione piccolo o grande che sia è una comunità di utenza
Però hanno scelto di fare scienza della comunicazione sono dei candidati professionali a essere o di qua o di là
O a servire l'istituzione perché l'istituzione per la parte del mercato della comunicazione come tanti altri soggetti
O a lavorare nell'istituzione o comunque averci a che fare perché poi chi lavora in comunicazione sa che col sistema istituzionale o per via che Cindy si formano regole o per via che lì si assegnano
Provvidenze o perché da lì vengano spazi di lavoro insomma ormai soprattutto in una città come Roma i ragazzi sanno che hanno a che fare con questa materia complicata mal definita
Cioè molto difficile coniugare poi in poche lezioni teoria e tecnica io comincio con una provocazione
E cioè improvvisamente nell'aula
Prendono studente a casa
E gli dico mi faccia la cortesia adesso vado un attimo la finestra questo si alza dalla finestra apra la finestra apre la finestra che cosa sta succedendo mi descriva cosa sta succedendo
Ma c'è stata entrando sta entrando ARIA e umore
A sta entrando Dario rumore e poi lei che sensazione a beh è una sensazione spiacevole perché improvvisamente entrare il rumore
Questo dialogo avviene tra me in questo caso
Lo scherzo degli ultimi giorni era una ragazza trame questa ragazza direttamente
Allora io dico per fermiamoci qua allora lei ha recepito un ordine sostanzialmente di un capo
Di un'istanza comunque che aveva poteri di organizzativi in questo nostro contesto e ha fatto un'operazione organizzativa di apertura verso l'esterno lei ha aperto una porta una finestra di comunicazione
Ha creato una condizione comunicazionale con le stelle
Siccome non aveva alcuna idea di quel che stava facendo ovvero non era per nulla predisposta professionalmente tecnicamente a questa esperienza
Quindi lei non aveva nessuna fondamentalmente organizzazione strategica
Lei la prima cosa che ha fatto non ha per niente percepito le sue potenzialità lei ha percepito il danno di ritorno cioè ha percepito che dall'esterno veniva aria fredda nella fattispecie mentre qui stavamo al calduccio e rumore che era una che è una perturbazione diciamo di un clima interno Stati come ho statico che si era creato
Quindi lei non sapendo bene che fare in quella circostanza avuto un danno dall'esterno che tutta sommato le farebbe chiudere la porta rapidamente chiudere la finestra rapidamente tornare alla sua omeostasi
Secondo il fatto che lei sia relazionata con me e non con i suoi compagni ovvero in una organizzazione complessa diciamo io l'istituzione i suoi colleghi le altre parti dell'amministrazione si direbbe in una istituzione
è la resa come dire un po'vittima diciamo del mio giochetto
Senza avere una funzione rispetto ai suoi colleghi se lei avesse avuto chiarezza del ruolo e una funzione rispetto ai suoi colleghi lei li giocherebbe un ruolo importante sinergico all'arresto
Della sua realtà per esempio lei svolgerebbe un ruolo molto importante loro sono seduti non possono guardare fuori
Lei si e quindi lei potrebbe raccontare loro quello che sta succedendo e trasferire una importante area di notizie utili alla loro posizionamento sta passando Tizio sta entrando Caio quell'altro sta facendo queste cose
Si avvicina al brutto tempo si avvicina al cattivo tempo le può dare un'infinità di informazioni dall'esterno
E nel momento in cui lei rende un servizio
Al resto del sistema interno lei si fa anche carico della loro fiducia per trasferire le loro conoscenze
E chiamare il garzone del la tali e farsi portare un caffè nella fattispecie
Questo tipo di scambio lei non lo può fare perché non c'è neanche pensato che quel ruolo di comunicazione è un ruolo in cui lei deve intrecciarsi organicamente con resto del suo sistema
In più lei è subordinata a me in questo momento per cui è un mio capriccio che lei vive come tale
Allora fine della metafora
Con questo tipo di argomentino
I ragazzi hanno immediatamente chiara una cosa
Anzi due cose anzi tre cose primo che oggi è molto facile molto difficile fare comunicazione partendo da un'istituzione piccolo o grande che sia perché non esiste più la cultura della comunicazione di laterale non c'è più una istanza politica che dice adesso dico io qualcosa si affaccia alla finestra la dice scappa
Cioè il messaggio che parte e che non prevede feedback non c'è più anche quando credi di potere liberamente gestire il messaggio senza ritorno la
I vincoli e la modalità complessa della società il ritorno te lo danno
E in qualche modo lo devi gestire se non logistici turco deve gestire qualcun altro ma qualcun'altro che ti risponde di conseguenza il problema di gestire il ritorno ce l'hai tanto vale che ti mettiti sintonizzati
Sul fatto che oggi oggi comunicazione istituzionale vuol dire gestione dell'interattività
Secondo se non hai un obiettivo strategico se non sai perché lo devi fare e sai quando e sai perché lo devi fare solo quando hai chiaro
Come dire la la funzione
Sociale del della del tuo operato quando la tua realtà asta definito una strategia sa perché devi fare delle cose non devi farle le ha formalizzate
E poi diciamo la verità lavoriamo io lavoro in amministrazione a molti anni nelle amministrazioni non c'è volontà non c'è il volontarismo alta che uno si alza la mattina e si inventa un lavoro e tutta volontà che l'attività di funzionario statale puro volontarismo anzi un di un altro piantano lì di scrivermi ai nostri sindacati dirigenti mi scriverò alla Caritas alle alle organizzazioni di volontariato puro ma
Ma poi la verità vera è che è regolato da leggi e procedure e se non ci sono leggi e procedure la buona volontà non funziona quindi quando parliamo di strategie trame strategie ai sensi delle leggi vigenti e all'interno delle procedure che ci si vuol dare e che sono legittime
Quanti oggi in Italia fanno comunicazione con chiarezza delle dispute delle normative vigenti e sulla base di procedure
Mirate
Se vi do il dato che nel quadro dell'amministrazione italiana
Rispetto alle tre funzioni essenziali di comunicazione che oggi ci consente si considerano integrate
E complementari per poter fare correttamente una comunicazione interattiva con le sterno
E cioè per riepilogare le funzioni di visibilità che sono le funzioni di ufficio stampa sono quelle che permettano diciamo alla realtà
Della gestione democratica dell'istituzione del suo lavoro d'quotidiano di gestione della democrazia di farsi
Largo nell'opinione pubblica facendo sapere le basi essenziali di chi sono e che cosa faccio questa funzione oggi è largamente mediata dai media
In obbliga la qualunque amministrazione piccolo-grande ad avere un'interfaccia professionalmente
Permeabile
E sostanzialmente è la funzione di un ufficio stampa
Quando noi abbiamo trasferito le notizie che cosa ha fatto il ministro ieri chi ha visto perché cosa ancora che cosa che cosa ha scritto chiara come è fatta la sua giornata che discorso ha fatto eccetera noi andiamo un servizio la democrazia perché la visibilità è un presupposto la democrazia
Non abbiamo ancora reso un servizio la signora Maria
La quale fuori poi questa cosa qua interessa sì fino a un certo punto insomma si
La signora Maria intesa come corpo sociale ha diritto avere queste informazione poi per i suoi bisogni
Eccetera questo tipo di informazione lì un pezzo ma certo non ha esaurito i suoi bisogni i suoi bisogni cominciano a essere esauriti quando nasce la seconda funzione
Che proprio di comunicazione integrata cioè quella che
Professionalmente capaci indipendentemente dalla mediazione dei media di trasferire conoscenze adeguate con linguaggi adeguati su quelle che sono le normative e i servizi e le strutture
Tutte cose che comportano oggi un sapere tecnico
Una padronanza dei mezzi una cultura del destinatario una capacità di un linguaggio adeguata a quello specifico servizio la signora Maria quando comincia a saper chiara aver chiaro una norma
A sapere accedere a un servizio a sapere come è fatta una struttura a sapere in relazione al combinato norma struttura quali sono le opportunità e quali sono i vincoli da insomma comincia a essere già più servita
è chiaro che comincia a essere già più servite comincia avere un quadro di bisogni ascolto
E modernamente si credeva che queste due cose ufficio stampa ufficio comunicazione fossero già le due cose sufficienti a sbrigare la partita la verità e che gli una società che ha trasformato costantemente bisogni in diritti
Il terzo fronte diventato oggi un fronte ineliminabile il terzo segmento è diventato ineliminabile e il terzo segmento la legge lo prevede
La legge sul pubblico impiego lo prevede a chiare lettere ed è l'ufficio per le relazioni con il pubblico cioè il momento in cui la signora Maria può fare lei la domanda
Può lei venire
A all'istituzione dire quello che vuole quello di cui ha bisogno
E qui parliamoci chiaro sempre fuor di metafora la signora Maria oggi nel contesto sociale eh a volte la signora Maria con i suoi bisogni
Semplici
Altre volte è sistema complesso e impresa e associazione professionale
è gente attrezzata giuridicamente è un sistema che non ha solo bisogno dello Stato per assistenza al bisogno ma anche come interfaccia dello sviluppo interfaccia dell'organizzazione interfaccia di una capacità di crescita che richiede saperi organizzativi
Non pensiamo che fare sportello sia il vecchio compito dell'usciere Acqui iscrissi scriveva
Al piano terra di ogni amministrazione informazioni che stava dietro un banco il più sventato il più
Meno informato il più il più più disgraziato dei tutti quanti aspetta la gente e a dire dica
Con questo risolvere il il problema dell'accoglienza di bisogni
Io ho fatto un'esperienza su questo terzo fronte Presidenza del Consiglio tre anni fa quando abbiamo creato prima della legge sperimentalmente sulla legge un ufficio di relazioni col pubblico
In cui ho messo un'équipe di ragazzi molto vedi che avevo fatto esperienza di questo genere anche all'estero e poi a capo di questo ufficio ho messo una funzionaria di quelle toste capaci con esperienze insomma una attrezzate
Quando si parla di ufficio Relazioni col pubblico si parla di una pluralità di segmenti interattivi cioè si parla della capacità di gestire l'accoglienza fisica
Quella telefonica quella postale quella telematica insomma un sistema complesso di ricezione e di trasferimenti
Beh dopo due giorni che questa signora era a capo di questa piccola struttura sperimentale
E io che ho visto un clima molto molto casato insomma di di acculturazione Interna
Beh queste arrivata dalle lacrime agli occhi metto ma lei scusi dove mi ha mandato ma non so dove l'ho mandata l'ho mandato a fare una cosa che mi sembra di rilievo perlomeno di video sperimentale no dice guardi lei mi ha mandato a rispondere al telefono
E io vorrei dirle sono un nono livello
Allora gli ho detto
Scusi mi spiace mi spiace tanto io io credevo che lei fosse dirigente
è così ci siamo capiti
Ci siamo capiti e ci siamo capiti su che cos'è la prima linea su che cos'è la trincea su cos'è il problema della accoglienza
Allora per riepilogare uffici stampa uffici comunicazione uffici relazioni col pubblico sono tre segmenti della stessa
Qualità di prestazione che nel grande ministero nel piccolo una piccola propaggine per per periferica dell'amministrazione
E l'università non è affatto una piccola propaggine periferica l'amministrazione è una grande realtà nel territorio istituzionale nel territorio
E quindi in realtà questi tre momenti li deve poter deve trovare il modo di viverli tutti e tre in un certo senso sia pure con figure professionali a volte non definite ma è evidente che il momento dell'ufficio stampa al momento della produzione di prodotti di comunicazione
O servizi e il momento dello sportello vero dell'accoglienza sono tre momenti comune che presuppongono figure professionali diverse di ineliminabile portata di complementare efficace
Ricerche condotte dalla qui parlo dalla nostra associazione su una situazione di comunicazione pubblica
In alcune regioni pilota noi abbiamo in Italia che il trenta per cento delle amministrazioni centrali e periferiche hanno il momento della visibilità organizzata cioè momento d'ufficio stampa chiamiamolo così per alcuni è un vero ufficio stampa per altri è comunque un trasferimento di informazione ai media
Il venti per cento dell'amministrazione a capacità di gestire prodotti di comunicazione il dieci per cento malgrado la legge
A strutture di sportello interattive quindi noi siamo ancora in una situazione in cui larghissimamente l'area dell'amministrazione italiana è fuori da questa esperienza
E tuttavia questo trenta venti dieci per cento costituisce una esperienza di riferimento e costituisce una realtà a cui lo dobbiamo rivolgerci
Allora l'università
E quindi si fino adesso vi ho detto cose generiche gli ho detto anche il disagio
Del cambiamento difficile gli ho detto anche come lavorare sulla struttura interna non sia facile nel creare nuovi fronti professionali perché la resistenza dell'amministrazione e pari a quella della ragazza che ha detto io
Sto imbarcando agli e rumore perché se non sei attrezzato a capire cosa ricevi ricevi disagio e attenzione aprire sportelli all'utente se non lo fai con le spalle coperte è una disgrazia per un'amministrazione perché
Neanche non è formato non è formato il funzionario a parliamoci chiaro non è formata nemmeno cittadini italiana
I cittadini italiani allo sportello pubblico è una belva
Ed è una belva che gestisce colpe non solo su anche della della storia e la cultura di questo Stato fatta di cultura da funzionari anziché come dicono gli inglesi di civil servant
Ma è una cultura che ha prodotto inimicizia
E quindi il il Chi l'arroganza
Di trovarsi di fronte a un ufficio che ti risolva assistenziali mente i tuoi problemi non dovuti e spesso superiore alla qualità di una normale prestazione tra utente funzionario che c'è in qualunque parte del mondo da
Questa è la situazione in cui noi siamo
Parlo dello sportello ma potrei parlare della comunicazione la l'amministrazione italiana continua a fare prodotti di comunicazione senza validati
Spiace dirlo ma i tre quarti della nostre amministrazioni fanno prodotti costosi e a volte e non rivali danno cioè non si perita no mai di andare a dire al contribuente io ho usato quattro miliardi per farti questa campagna adesso ti dico
Con chiarezza e trasparenza come è andata questa campagna se ha preso gli obiettivi se non li ha presi in sostanza quello che
I miei colleghi amici inglesi fanno spendendo ogni lira del contribuente mettendo tutto validazione e lasciando in Condit il contribuente in condizione di sapere se quei soldi di comunicazione sono stati spesi Maniero ficca c'erano
Perché introducendo questi principi dico una sola battuta e poi mi fermo su questa la comunicazione anziché diventare
Come dire
Una concessione un messaggio come dire una una cortesia e un pezzo di economia del sistema
Ma già perché ha funzionato la comunicazione del sistema di impresa anziché nell'istituzione perché ha funzionato prima amico Brioschi la sa lunga su su questo su questo fronte perché la comunicazione era un pezzo di indispensabilità per il successo economico dell'impresa
Non era pensabile che un'azienda che vendeva prodotti sul mercato fosse in grado di avere un marketing moderno capace di individuare l'utente il cliente un servizio commerciale capacità assisterlo ma se poi non c'era la comunicazione che rendeva possibile insuccesso di quel prodotto e la credibilità di quell'impresa tutti andava a casa
E questa cosa è successa quarant'anni fa
E quindi il valore economico della comunicazione per l'impresa è stato realizzato con un valore organizzativo questa cosa nell'amministrazione pubblica dello Stato in generale non è mai stata percepita perché nessuno ha introdotto parametri economici nel valutare quel processo
E allora se vi do un solo dato che ne so formaggi potremmo dirne uno qualunque
E potreste fare come dire bugie vedere voi nel campo delle delle università che economicità la funzionalità di questo servizio so solo che i colleghi dei lavori pubblici hanno calcolato che un morto sull'autostrada costa un miliardo lo Stato
E che un morto oggi sull'autostrada non dico si elimina con la comunicazione ma il sessanta per cento degli incidenti mortali è stato
Abbattuto grazie a una serie complessa di interventi di carattere preventivo organizzativo di cui la comunicazione la centrale
Una banalità per dirvi come si può ragionare introducendo parametri tratti dal mondo dell'impresa applicarli alla vita di
Di un'istituzione allora siamo indietro ma non siamo fermi siamo con problemi ma non siamo all'ora zero siamo con delle realtà
Come dire di cui bisogna percepire innanzitutto la loro legalità noi siamo pieni di leggi su questa materia e nessuna legge esule da vedere
Però noi dalle leggi dobbiamo partire perché non ci possiamo inventare gli uffici come ci pare a noi ci sono realtà organizzative che discendono da leggi procedure che discendono da leggi modalità di gestione di questi uffici che discendono da leggere la prima cosa da fare è quella di prendere questo sgangherato corpo normativo che abbiamo e di vedere di applicarlo al meglio
Siccome questo corpo legislativo è nato non per volontà dello Stato di modernizzarsi non per volontà del Parlamento e scalcinati del ministro
Non c'entra nulla ma è chiaro che un
Come se si ha la responsabilità della politica ma io so che il Parlamento in questi dieci anni queste leggi non le ha fatte per fare del bene al rapporto tra
Stato da da modernizzare il cittadino da servire l'ha fatto perché doveva dare dei contentini a delle lobby che speravano di avere dallo Stato un po'di soldi in pubblicità un po'di soldi macchinette tecnologica un po'di soldi in prestazioni
Malgrado il lobbismo di queste leggi queste leggi ci sono e si tratta di farle funzionare su degli scopi civili allora Wieland partire da lì e questo è il nostro problema questo è il nostro mestiere
Applicare questa mi spiace dirlo adesso in maniera molto veloce confusa ma insomma questa problematica la sua dalle università io lo considero qualcosa di grandissima importanza non un terreno di sperimentazione come tanti altri ma di grandissima importanza e cerco di dire in cinque minuti perché
Primo perché quando si parla di comunicazione di pubblica utilità bisogna uscire dall'idea che essa riguardi i grandi momenti politico istituzionali il governo nel suo insieme il Parlamento questa retorica per cui comunicazione pubblica e portare i bambini alla Camera i deputati certo che lo è
è evidente io credo no ma questo non dico mia che non ci sia il problema
Il sembrava che fosse una cosa lacrime vuole pensare die che il presidente Pertini riceveva un milione di studenti al Quirinale quel milione di studenti
Di bandirà Grazzini quel giorno che è stato al Quirinale avuto un vissuto di rapporto con l'istituzione che sopporta appresso per tutta la vita come valore positivo quindi non è una cosa da da da da marginalizzare dico solo che non è quello il il il il servizio nel suo complesso che può nascere da una professionalizzazione di questo segmento
Allora il problema è calare queste cose nel concreto il concreto vero oggi cambia le cose e laddove c'è valore aggiunto da dove c'è alto valore aggiunto sociale allora la sanità sì prima di tutto la sanità ma mai possibile che ne abbiamo degli ospedali in cui uno entra e non sa dove non sa dove deve andare non sa a chi deve rivolgersi non sa come è fatto
Niente di niente di niente se non la vaghezza di luogo di diagnosi di di tutto non c'è ma io ho ho partecipato a un emozionante seminario a Milano
Di formazione di operatori di comunicazione sanitaria credendo che fossero dei pubblicitari dei dei e i funzionari degli amministrativi che cercavano di riciclarsi erano cento persone erano tutti medici chirurghi di linee che avevano deciso che per far funzionare le loro unità sanitarie e l'ospedali loro dovevano pianta lì di stare in sala operatoria e fare la comunicazione
E si stavano attrezzando a gestire
Il rapporto con l'utente il rapporto con l'impresa farmaceutica il rapporto con le famiglie il rapporto con il personale interno perché avevo capito che era ingovernabile la loro situazione se non si partiva da questa riconversione e siccome il medico chirurgo
Sa i problemi come il professore universitario sa i problemi della
Del funzionamento colgo la battuta del ministro dicendo lo studente le percepisce una tizia della realtà esterna se poi si porta appresso tutta la vita questa dichiara un perché è ma un professore universitario la sua realtà la conosce bene
E la conversione e non può pensare di affidare la comunicazione è un ragazzo appena arrivato
Cioè si occupi di informare la gente non
Tutti occupati convertire la tua modalità anche nel rapporto con l'utenza tu sei il il produttore del briefing interno tu e mi pare che
Le parole rettore siano chiare al riguardo e la responsabilità sia chiara al riguardo questo è il problema della strategicità quando il corpo dirigente di un'istituzione si fa carico di quel momento e lo alimenta
Allora perché è importante l'università perché se dico che la sanità è strategica come la cultura è strategica come fa specie insomma girare per i nostri musei e scoprire che queste realtà istituzionali siano così povere di interfaccia nel rapporto con l'utenza
Il l'ambiente è un altro dei dei dei settori
Di grande rilievo sociale di grande valore aggiunto pensate cos'è una un'azienda municipalizzata che fa la raccolta differenziata dei rifiuti se non spiega la gente come si fa la raccolta differenziata dei rifiuti beh chiude l'azienda
E quindi è evidente che il il
Il valore aggiunto in queste realtà alta esposizione sociale fa della comunicazione in senso lato come l'ho detto prima una indispensabilità e pensare che siamo al dieci al venti per cento di servizi attrezzati fa male perché vuol dire che siamo più indietro del resto d'Europa
Ecco l'università a mio avviso è un banco di grandissimo interesse
Per
Tutto perché a utenze interna esterna da distinguere e perché proprio questo permette di professionalizzare largamente i funzionari quadri dirigenti che si occupa di questi servizi quali imparano innanzitutto distinguere
I destinatari
E cioè a distinguere diciamo l'utenza intanto utenza interna e l'utenza esterna un'utenza interna fatta di bisogni diversi
Diverso è lo studente diverso è il corpo docente diverso uno studente che deve immatricolare si diverso uno studente che si porta appresso il carico di esperienza di quattro cinque anni sita diverso è un'utenza esterna fatta di industria culturale fatta di utenze sociali fatta di rapporti con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni fatta insomma di tutti quei diversi interlocutori che fanno di università un soggetto economicamente rilevante culturalmente rilevante socialmente rilevanti
Capire chi sono i destinatari è la prima come dire lo il primo passaggio ineliminabile di acculturazione di chi fa questo mestiere e danni quel minimo di strumentazione chiamiamolo di marketing sociale che ci fa il bis
Individuare le persone con cui dobbiamo parlare attrezzando rispetto adesso i nostri messaggi e individuando i nostri giusti vettori chi ha detto che la comunicazione costi sempre soldi dipende dal destinatario
è evidente che va il Presidente del Consiglio al momento in cui venduto fare le campagne su come si vota e vedo Dan parlare a quaranta milioni di persone quarantadue persone sono un costo immenso ma non è mica detto che tutte le istituzioni debbano parlare a quaranta milioni di persone
E quando si comincia a fare segmentazione
Cioè si comincia a dire io questo segmento a cui devo dire questa cosa questo quest'altro questo quest'per questo devo sta a tracciare un servizio per questo un altro per questo un altro non sono riusciti Ducoli costi ma si individuano anche dei vettori poveri
Che sono in realtà funzionali a quelli a quel dialogo e a quel bisogno
E a questo punto si scopre una cosa fondamentale che i media non sono tutto
Non non sono tutto
Questo è un mito che ci hanno introdotti politici che hanno bisogni stare in prima pagina sui giornali ma non è vero che dice perché purtroppo un politico se non entri se non se quello che ha fatto non è sui giornali quello che ha fatto non è stato fatto
Ecco nella comunicazione di pubblica utilità questa cosa esiste non la voglio mica
Cancellare ma è mitigata largamente mitigata da un insieme di superfici di tecniche di opportunità che sono di carattere più mirato e quando la vita della comunità
E sostanzialmente Internal un avviso si chiama cronista deve parlare anche a distanza
Ma è fortissimo il il luogo e fortissima l'importanza dei luoghi e quindi i luoghi diventano essi stessi superficie di comunicazione ecco che la possibilità di operare su costi ridotti eh
Non solo straordinaria ma applicabile a tantissime tecniche usate in tutto il mondo io
Imparai dieci anni fa dei miei colleghi danesi che il telefono
Sembra una banalità ma io ho imparato dieci anni fa Sonata vedere come c'è una rete di telefoni pubblici a servizio dell'utente e come loro usavano con cinquanta lire uno cento lire una rete di collegamenti col cittadino per dare notizie di pubblica utilità
Sono andato in Belgio che ho visto come i belgi usano gli uffici postali uno va in ufficio postale in via un insieme di informazioni che dall'essere scorda
E così via oggi abbiamo la telematica per cui ci sono pagine e ho visto tante università anche attrezzate da questo punto di vista con con tecnologia anche se la tecnologia può inno non può non non può non non risolve interamente il problema del rapporto umano ma insomma
Allora io trovo questa vicenda dell'università un banco di prova straordinario per la qualità dei bisogni e per la possibilità concreta di determinare soluzioni adeguate cioè per far crescere quello zoo
Quello zoccolo di esperienza
Chiudo
Vi è una cosa di carattere più generale
Ma se tutto è così semplice
In fondo è semplice
L'uovo di Colombo somma che oggi la comunicazione serva per
Ma poi anche i politici voglio dire
Più moderni hanno capito che l'occupazione totale di questo spazio non la possono più fare
Quel
Andiamo a vedere la storia si capisce tante cose si capisce perché l'amministrazione italiana è stata silenziosa per tantissimi anni vivendo come dire una sorta di vera e propria occupazione di ruolo da parte la politica perché purtroppo in Italia
Nel dopoguerra questo sistema lo Stato l'amministrazione capace di comunicare non era tollerabile dal punto di vista dell'eredità politica che l'Italia aveva avuto perché lo Stato usato l'amministrazione come macchina di organizzazione del consenso e nell'immediato dopoguerra il sistema politico nuovo si era introdotto dicendo
Non sta a me dare giudizi ma insomma questa Amministrazione nata organizzato dal fascismo dovrebbe andare a casa siccome non posso mandare a casa un milione e mezzo di funzionari stiano lì e timbrino le carte quanto a parlare col cittadino ci penso io
Che sono il nuovo che sono la libertà eccetera e questo ci penso io andato avanti per trenta quarant'anni con un'amministrazione del tutto disinteressata aprire la finestra e prendere l'aria del tutto disinteressata beccarsi rumore e quindi disponibile complice sostanzialmente di questa politica dicendo tutti a che era che io faccio tu parla la gente e io ma no anche le carte tanto tu passi io resta ecco con questa filosofia ne siamo andati avanti che il politico si è sentito nella alla fine perché poi il politico non è mica questo mostro è pure uno che la che ha pure ragione io rivedevo visti tanti ministri che son venuti da mia vittima ma che cosa volete voi funzionari quando io la gente me la vedo tutti i sabati tutte le domeniche al collegio vennero da me io gli parlo voi state al al calduccio delle vostre situazioni e al riparo dal rapporto con la gente lasciate fare Emilio che vi parlo io la gente
A sto punto noi dobbiamo dirgli seriamente no signor ministro
Perché
La gente vuole da te il messaggio strategico quello che ha detto prima
Il le cose che ha detto prima il ministro Podestà sono assolutamente le cose legittimi che deve dire un ministro
A cosa serve una cosa qual è il senso strategico dodici mi andare qual è la direzione di marcia qual è la priorità nella nell'uso delle risorse ma se il ministro della Sanità dice questo tipo di discorso sulla X
Per esempio sulle ma non è lui che poi deve dare le informazioni sulla profilassi
Perché cittadino oggi non le vuol più sentire Daloui sede deve sentire dal direttore dell'Istituto superiore sanità col camice bianco che si assume la responsabilità di quello che dice e questo momento la gente lo concepisce molto bene e quindi
Si deve recuperare un ruolo occupato rispetta la politica di fino a qui è la comunicazione legittimamente tendenziosa che la politica fa fino a qui è invece una comunicazione ad alto valore aggiunto sociale ad alta neutralità e di servizio
Se si fa questa cosa può alla fine premia anche la politica
Se funziona i politici ne traggono vantaggio quindi voglio dire l'accordo con la politica oggi è più facile di prima o lo ha fatto e va negoziato su basi professionali
Più difficile l'accordo con la burocrazia cioè più difficile mettere d'accordo i propri colleghi più difficile andare all'interno dell'amministrazione dire io ti servo serva a qualcosa questo un passaggio durissimo
Perché nessuno vi da questo potere e perché voi vi servite male
Perché il potere di informare un potere da di di ricchezze che vanno trasferite
E e White gradi per farlo o se no l'amministrazione non te lo fa fare e questo un problema di serissimo non ho il tempo di dilungarmi ma è un fronte non risolto terzo fronte diciamo il mondo esterno
In cui mi interessa solamente sottolineare che è un fronte che ogni tanto a simpatie sì e parlo di quello professionale sia di quello dei media ma sostanzialmente ancora concepisce l'amministrazione non come un soggetto intelligente ma come una una mucca da mungere
E questa cosa fa sì che i soggetti esterni ci concepiscono con una torta sostanzialmente ma non come un soggetto interattivo il cui funzionamento migliora anche la sua qualità di vita è evidente che c'è il professionista intelligente e giornalista intelligente ma su questo fronte si fa una grandissima fatica anche perché e per concludere quando si parla di media
Ed è Illy la differenza c'è insomma non c'entra a fare questi servizi questa comunicazione di cui vi parliamo è una comunicazione che per quanto possa essere efficace o economica è una eh senza fini di lucro cioè è fatta per rendere un servizio e un giornale è fatto per essere venduto
Il fatto che io dica queste non è perché io
Trovo che i giovani non debbano essere venduti la libertà dell'informazione vendere i giornali che vede che Zappa in positivo quindi se non ci fosse questo ci sarebbe puro assistenzialismo dei media
Però il risultato in termini pratici e che un giornale oggi per dire una cosa banale capace di comprare ogni giorno cioè di patrimonializzare cinque mila notizie ne pubblica il giorno dopo quattro cinquecento il vero problema del giornalismo oggi è buttare infatti si butta il novanta per cento delle notizie raccolte dove crede che finisca la notizia di pubblica utilità nel cestino perché quasi mai a appeal quasi mai fa vendere allora quando noi per dire
Da cinque sei anni a questa parte ci siamo impegnati in una campagna annuale forte sulla tossicodipendenza esce un grande giornale di Roma tra che io stimo e giornalisti dentro di valore che mi dà una pagina al giorno
è finita questa cosa si chiamava insieme contro la droga cosa volete che faccia il funzionario che non sa dove trovare i i i le risorse per fare sinergia con la pubblicità sapendo che la pubblicità da sola
Non basta e che bisogna trascinarci dietro altre cose va e va a parlare col caporedattore e dice parliamone io investo questi miliardi in comunicazione pubblicitaria che si può fare insieme
Duro dialogo
Perché quella pagina intanto al prima volta è occupata per metà alla bella foto anche un po'osé di Ornella Muti
Perché sotto c'è scritto sono tenute redazione per dire che anch'io sono contro la droga
Ora
E mezza pagina se n'è andata intanto
E allora uno dice ma forse in quella colonna di chiusura tu potevi anche mettere il bollettino della uso Roma uno con gli orari
Di servizio a a ai tossici colla le prestazioni col numero di telefono dei medici e con le indicazioni fondamentali per la riduzione del danno che è la vera cosa che serve
No perché quando è arrivata la fotografia del ragazzo specchietto con una bella siringa piantata nel braccio trovato in una livida mattina di marzo nel parco di non so dove
Duecento rimettere quella sei beni perché quello lì
Quel giornalista che fa quella cosa lì è un signore democratico civile perbene padre di famiglia sa benissimo il problema non è che non lo sa però se Luís per tre giorni mi piazza il bollettino della uso e non quella fotografia al suo direttore lo chiama e gli dice
C'è qualcosa che non va
Perché io questo giornale lo devo vendere
Io non ne faccio una colpa sistema dei media so che sistema dei media a questa struttura e di conseguenza un suo forte dibattito deontologico interno su cosa significa fare pubblica utilità pensate la RAI che strutture a da questo punto di vista e tuttavia tutta questa cosa non è che mi fa sperare nel fatto che in media siano il canale più facile
E più normale no mi fa attrezzare
Sulle altre superfici e mi fa dire se io voglio fare comunicazione sulla mia fascia di Sam sui miei segmenti devo attrezzarmi in maniera alternativa devo cominciare a ragionare non dico con IMI come segni che non ci fossero ma come con una mia capacità di parlare ai miei pubblici poi quando ci sono i media
Tanto di guadagnato in alcune occasioni in media si comprano
Se proprio l'indispensabilità di parlare a tutti si usa la pubblicità
Ma ripeto non è quello il modo e qualche volta si litiga per dire qui c'è una notizia di pubblica utilità te ne devi occupare ma anche litigare è un po'ma come dire uno spessore professionale che spesso non c'è nella mini
Stazione dove si dice conosci mica qualcuno ma conosci qualcuno non è sempre sposta adatta per far funzionare questo sistema
Chiuso tutto questo per dire che abbiamo un grandissimo problema di adeguamento e se mi è permesso dirlo in questa sede toccando la sensibilità del rettore
Anche di formazione professionale
Che va al di là della formazione degli operatori di università e lo dico con mamma leggero raccapriccio perché in questo
Hanno ho scoperto che ci saranno in Italia non meno di trenta o quaranta luoghi anche istituzionali che erogano formazione nel campo della comunicazione pubblica
Cioè cattedre che sono formate professori che insegnano corsi che si sono fatti a volte in vendita moltissimi in vendita per cui il piccolo la la piccola agenzie rinuncia che ha messo un corso dove vanno
Segretari comunali piuttosto che assessori funzionari ragazzi che vogliono imparare gente che si vuol prendere titoli la scuola dalla pubblica amministrazione insomma l'offerta didattica su questa materia è giga improvvisamente esplosa
Allora questo ci preoccupa infinitamente noi faremo il Vito Tanzi Brioschi ha invitato lui non lo sa ancora ma lo è
Faremo un seminario credo Venezia diciassette di dicembre anche Tusa invita so perché ho visto l'elenco
Per tentare di riunire la forza docente che c'è in Italia su questa materia e offrirgli un profilo metodologico ragionato ex non dico omogenea perché per carità autonomia dell'università ma un minimo di dibattito sul sui fondamenti metodologici tutto quello che si potrà fare
Nel sistema universitario per sintonizzarsi con questo bisogno metodologico novello su porteremo con la massima attenzione vi ringrazio
Grazio moltissimo Stefano Rolando
Saluto il magnifico rettore della Terza università la consulenza tedeschi Milani che deve scattare deve occuparsi appunto dalla Terza Università
Allora sì sì sì sì allora
Grazie Magnifico Rettore per l'ospitalità non facciamo una breve pausa adesso e poi riprendiamo con gli interventi così ovvio schieri Razzano
Ricominciamo i lavori del seminario con l'intervento del professor Edoardo Teo Teodoro Brioschi che il Presidente Dellai con vale a dire dell'Associazione Italiana comunicatori d'università
Ecco come avete visto nel programma il tema che io dovrà affrontare e quella dell'attività di comunicazione dell'università italiane e delle problematiche che ne scaturiscono
Situazione problematiche che derivano dai risultati di una prima ricerca che l'associazione dei comunicatori d'università un'associazione abbastanza nuovo perché è stata creata nel mille novecentonovantadue su una matrice europea
Ha sviluppato proprio come il primo momento di conoscenza al fine di decidere tutta una serie di interventi a favore degli stessi comunicatori
Ove per comunicatori noi intendiamo tutti coloro che conti perse responsabilità si occupano di di stabilire di sviluppare delle relazioni con i diversi pubblici interni ed esterni all'istituto università
Prima però di entrare nel tema io ritengo utile fare un paio di premesse una premessa riguarda lo stesso ambito comunicazione universitaria
Quando noi parliamo di comunicazione universitaria quando si parla di comunicazione rivisitare nella nostra associazione si fa riferimento non solo delle specifiche attività
Attività di sportello al pubblico o attività di relazioni esterne attività di relazioni internazionali ma si fa riferimento ad un'attività molto più ampia molto più complessa
Per cui possiamo parlare di un'attività di comunicazione che riguarda l'università tutta considerata nei suoi elementi misura spetti nella sua attività quindi l'università
Questo mi sembra un uno evidentemente un punto da chiarire non fa comunicazione solo svolgendo certe certi tipi di iniziative solo sviluppando certi tipi di politiche di cui molto importanti di cui anche abbiamo sentito parlare mai l'università tutta nelle sue strutture nel suo personale nei suoi interventi nel quotidiano come diceva lo stesso ministro che produce identità e che produce immagine
Quindi la comunicazione non è solo l'attività di coloro che si occupano come si dice di comunicazione
Ma tutta l'Università dargli il suo maggior esponente dal rettore fino all'ultimo collaboratore direttamente coinvolta in questa in questo delicatissimo settore
Delicatissimo perché il settore che giunge a proporre come dicevo prima un certo profilo dell'istituzione universitaria e che giunge a sollecitare una certa valutazioni un certo giudizio che lo chiamiamo immagino
Si tratta quindi di un'attività complessa che viene svolta sia nei confronti dei pubblici interni all'università personale docente e non docente sia nei confronti di quei pubblici che noi possiamo chiamare cerniera gli studenti i laureati
Sia nei confronti dei pubblici esterni che sì il pubblico in generale o particolari segmenti di questo pubblico
Che sia il mondo dell'economia che sia il mondo dell'informazione che sia la pubblica amministrazione centrale e locale non importa quale sia il pubblico ma queste l'attività di cui noi ci occupiamo nelle università e se l'università intendono fare comunicazione
Non possono farla nel mille novecento e novantaquattro che accogliendo quest'ottica che vede tutti coloro che operano nell'università coinvolti nel comunicare
Benissimo questa quindi una premessa molto importante che ci dice che la comunicazione d'università non è fatta solo quindi di attività specifiche di comunicazione ma fatta di attività e di comportamenti
Comportamenti di tutti coloro che vivono nell'istituzione universitaria
Io farò un esempio a me caro che è quello della centralinista
Benissimo non c'è una persona così importante nella comunicazione universitaria così importante nella comunicazione di un'azienda in generale come la centralinista
Colei o colui sia un centralinista di tenente con cui si inizia si instaura un rapporto che capisco non capisca ciò che gli si chiede che sia gentile o che si invece sgarbato che ci colleghi col giusto ufficio ci colleghi come ufficio qualsiasi per liberarsi di lui bene tutto questo e comunicazioni
Evidentemente ognuno poi interviene nel processo di comunicazione con la propria responsabilità
Col proprio quindi bagaglio di know how col proprio ruolo però non dimentichiamo che anche coloro che possono essere ritenuti piccoli in verità hanno una grande importanza devono essere istruiti preparati a sviluppare un certo ruolo
Non basta il grande discorso del rettore non basta le nostre attività dire non bastavano satirica di relazioni esterne se tutto il personale non è incentivato non è motivato non conosce davvero l'università e non collabora questo
Quando giusto quando stamattina giustamente il ministro diceva
Si tratta di comunicare evidentemente fissando degli obiettivi certo se mancano questi obiettivi e lo vedremo più direttamente poi trattando dalla ricerca e con che cosa andiamo mai a comunicare
In verità la sensazione che sia in qualcuna delle nostre istituzioni è che la comunicazione sia un ambito che sia istituito che si è attivato perché è cosa buona perché lo fanno anche altri ma che non abbia poi un ruolo particolarmente significativo
Nel comunicare dobbiamo tener conto però di una premessa etica che può anche una premessa di razionalità comunicazionale la premessa etichette dobbiamo comunicare il vero
Se l'istituzione universitaria non produce servizi di una certa qualità non possiamo dire che qui servizi sono di altissima qualità se non è vero
Perché questa non verità evidentemente già un errore sotto un profilo etico diventa un errore madornale nella costruzione dell'identità aziendale
Perché non c'è nulla di peggio nei confronti di un'istituzione universitaria non visitare che la non credibilità
Io cerco di drammatizzare le situazioni pensiamo riprendendo il lavoro siamo dopo un caffè e una brioche Cina la conversazione ceo non drammatizzano corre il rischio che la gente magari pensi a tante altre bellissime cose ma non vinse
La seconda premessa la seconda premessa che mi sembra utile e quella prima di introdurre i risultati di questa prima ricerca dell'alcun di inserire la comunicazione universitari del nostro Paese in un contesto almeno europeo per capire qual è la logica che muove anche gli altri Paesi e per cercare di vedere quali sono supposto che ne esistano i punti di forza i punti di debolezza dalla nostra comunicazione universitaria nei confronti di altri paesi e di altre istituzioni
Per fare questo io farò solo dei brevissimi cenni evidentemente perché il tema è un tema molto complesse che richiederebbe di ben conosce di vari sistemi universitari e quindi di richiamarli attentamente i ma di debbo dire che a livello europeo la comunicazione universitaria è stata un tema portata alla ribalta
Esattamente nel mille novecentottantasei quindi meno di una decina d'anni fa quando la Commissione delle Comunità europea e estremamente preoccupata dei flussi d'informazione che si creavano non si creavano fra la Commissione e la comunità e le istituzioni universitarie
Ha raccolto a Bruxelles ha invitato a Bruxelles dei delegati per i vari paesi della Comunità un delegato per Paese per parlare di questo problema la comunicazione nelle università verso le università e dalle università
Quindi diciamo che nel mille novecentottantasei i rappresentanti dei vari Paesi si sono ritrovati a parlare con i responsabili della Commissione con i responsabili vari direttora e che si occupavano di comunicazione
Per vedere di chiarire questo aspetto allora le istituzioni universitarie nel loro interno sono attrezzate o non sono attrezzate per ricevere delle comunicazioni nella fattispecie per ricevere delle comunicazioni dagli organismi comunitari
In secondo luogo una volta che ricevano queste comunicazioni qual è il processo che queste comunicazioni seguono dal momento in cui vengono conosciuta al momento in cui dovrà essere tradotto in realtà per esempio partecipazione ai programmi comunitari
Per esempio io di commissioni docenti per esempio partecipazione ad un certo tipo di ricerca uscita importanza prioritaria ecco qual è questo iter
E un altro aspetto ancora che si vide in quella riunione di Bruxelles era ma i rapporti fra le università europee esistono o non esistono
E ciò che avremmo modo di constatare mille novecentottantasei torno a ripetere era che i rapporti fra i diversi università in particolare fra le istituzioni
Di maggiore rilevanza le varianti che erano tipicamente dei rapporti personali il professore a dell'università Alfa conoscevo il procione b e l'Università Beta
I rapporti no tutti i fatti in questo modo dico tutti sempre programmati Zare erano grandemente basati su relazioni personali
Non c'erano invece delle relazioni istituzionali
Che facessero davvero verso l'opera però un network delle istituzioni universitari questa era la situazione come dico a meno di una decina d'anni fa
In che modo si è cercato si è programmato di uscirne ma la commissione
Suggerì alcune vie che poi sono state seguite in parte una vi era quella di creare degli avvenimenti in cui i rappresentanti delle istituzioni universitarie i rappresentanti operanti nel campo della comunicazione delle diverse istituzioni universitarie dei vari Paesi si incontrassero
Per dibattere certi problemi e soprattutto per aggiornarsi anche perché si vide che non solo in Italia ma anche negli altri paesi europei
Forse c'erano un paio di eccezioni su cui mi soffermerò fra un istante anche negli altri paesi europei
La provenienza di coloro che si occupavano di comunicazione era la provenienza più diversa
Cioè non esisteva come per tutte le attività recenti un ben tra un comune di formazione di esperienza ma c'era chi proveniva da una carriera amministrativa
Chi proveniva da una carriera da bibliotecario bibliotecaria chi proveniva da studi di comunicazione chi proveniva dall'esperienza legale ma non c'era quel ben tra un comune su cui costruire poi evidentemente un certo tipo di attività
Qualora ciò che si immagino fu quello di creare questi momenti di aggregazioni queste conferenze e ne sono state sviluppate diverse ogni volta cercando di spostarsi dal nord al sud
E questo per un motivo molto semplice per quando ci incontrammo ci accorgemmo che esistevano dei sistemi universitari
Dove la comunicazione era particolarmente sviluppata e ce ne hanno altri invece dove questa comunicazione nell'ambito delle istituzioni universitari era salvo qualche eccezione molto limitata o inesistente
Le eccezioni erano rappresentate da una parte dalla Gran Bretagna che aveva un fortissimo su una fortissima struttura di uffici e stampa e ancor più di Relazioni Esterne quindi tutte le grandi università
Inglesi erano fornite di strutture molto ricche
Io magari farò pervenire a voi o oggi o magari con quella sintesi da mia relazione l'organigramma di un servizio relazioni esterne di universitari Sica e l'ho messa di Edimburgo per fargli vedere come l'università di quel tipo
Ha strutturato in tutti i modi e come sviluppa tutto un business non solo evidentemente occupandosi del colloquio con gli studenti occupandosi dei rapporti con i docenti o con i pubblici si anima di natura vice sviluppare tutto un business legato per esempio a tutti quel materiale che noi chiameremmo souvenir Paget eccetera aprendo le università
A tutta una serie di incontri quindi aprendo Bobo l'istituzione del Senato ma questo è un esempio dicevo l'unica eccezione erano da una parte la Gran Bretagna e dall'altra la a Germania la Repubblica federale
Che aveva anche in quel caso delle forti strutture presso le grandi istituzioni
Poi c'era qualche paese piccolo paese penso l'Olanda penso la Danimarca dove le cose andavano un po'meglio
Ma poi si scrivano dei paesi che si chiamavano Francia Spagna Italia Portogallo Grecia
Dove l'attività di comunicazione era tipica di alcune istituzioni universitarie parlo di una decina d'anni fa adesso le cose sono voluto evidentemente anche se lentamente cui c'erano alcune istituzioni universitarie e poi esisteva il grande silenzio oppure l'attività era svolta all'interno di una combinazione così ampia di altre iniziative per cui poté avere uno spazio direi estremamente limitato
Allora proprio anche sulla base di queste distanze che si erano presentate e sulla base di una conoscenza approfondita fra coloro che si occupava di questi cupa una di queste tematiche a livello europeo
Si decide di individuare dicevo questi canali le conferenze questi grandi avvenimenti
L'abbiamo tenuto diverse dicevo Lovanio
Poi dopo la seconda è stata in Italia a Siena nel mille novecentonovanta poi Berlino coi granata Stoccolma protestano Edimburgo grandi riunioni con delle tematiche molto specifiche
Dove si approfondissero i temi i problemi che erano i temi problemi grandi temi problemi della comunicazione università
Poi un altro a via era presentata nei seminari specializzati abbiamo cominciato a sviluppare a livello europeo soprattutto trovandoci dei paesi di quella che una volta si sarebbe chiamata l'Europa dell'Est dei seminari me ne ricordo uno a Budapest per esempio altri poi sono stati tenuti e un altro aspetto molto interessante era dato dallo scambio di Esperti fra i vari Paesi
Per esempio la delegazione italiana quest'anno si è incontrato ufficialmente con la delegazione con i rappresentanti la comunicazione uscita di Limburgo abbiamo approfondito il al di là di quelle che sono poi posso dire impaludamento di delle relazioni abbiamo pulito le strutture gli obiettivi i compiti concreti
Le consulenze esistenti i costi
E così sono gli aspetti fondamentali
Perché
Penso che sia inutile inventare ogni volta delle cose quando già ne esistono delle esperienze da cui trarre qualche insegnamento
Ecco queste questi sono un po'come posso dire i primi passi che la comunicazione universitari ha compiuto primi passi che ci hanno condotto verso la metà degli anni novanta quando quando davvero l'università l'Istituzione Universitaria si trova a confrontarsi con un mercato che è sempre più esigente un mercato interno ed un mercato
Uno degli studi che sono stati presentati proprio nell'ultima nell'ultima Conferenza quella di Limburgo riguardava l'Università degli anni novanta
Ricordo solo che il tema di questa nostra conferenza era l'Europa del due mila la sfida del mercato USA Cialente Obama la sfida del mercato che cosa il mercato intesi in senso lato chi vuol dire la società che vuol dire i vari ambiti i vari pubblici all'interno cita richiedono all'istituzione universitaria e come questa si attrezza oltre che comunicare si attrezza per rispondere a queste esigenze bene io richiamerò solo alcuni aspetti che mi sembrano però rilevanti
Quali sono le diciamo i cardini su cui deve essere vista almeno secondo questo studioso che ci presenta questo studi interessanti questo professor Vito recinto di biotecnologie di Zurigo te esperite Sancho anzitutto chiarire l'ammissione dell'istituzione universitaria materie vuol dire approfondire benissimo didattica benissimo ricerca ma poi cosa vuol dire in concreto
Chiarire quali sono i prodotti dell'istituzione universitaria prodotti fra virgolette io spero di non scandalizzare nessuno se proveniendo da proponendo dalla facoltà economiche uso questo termine prodotti ma l'università è un'azienda complessa che produce servizi culturali e questi servizi culturali evidentemente vengono poi presentati vengono fui che quindi dà luogo a dei prodotti ulteriori quali sono questi prodotti da una parte gli studenti
Studenti ai vari livelli che dopo avere un certo tipo di preparazione e dall'altra per sé ma Sperti Lisa
Un gruppo di conoscenze una complesso di conoscenze che l'università moderna può utilizzare non solamente nei confronti degli studenti
O di coloro che già laureati vengono ad aggiornarsi ma anche nei confronti per esempio del mondo economico dell'impresa più o meno grandi nei confronti dei grandi problemi della società l'expertise il nuovo quali sono i mercati di un'università moderna i mercati dove siamo derma sono la società inteso in senso lato
Cioè non è più questi mercati non sono più solo costituiti da certi pubblici prioritariamente individuabili certo gli studenti
Certo i docenti certo gli opinion leader no ma è la società nel suo complesso anche se nella società nel suo complesso ne possiamo individuare quelli che vengono chiamati sempre con terminologia mutuata dall'economia i consumatori specifici i consumatori specifici e poi c'è una grande ambito con cui l'università moderna si deve confrontare e quello della sponsorizzazione sponsor
Non vi tedio o richiamando alcuni seri ma semplicemente
Così il richiamo qualche piccolo qualche piccolo riferimento che mi sembra importante
Non dobbiamo dimenticare che l'università l'università proprio come organismo economico e lo sappiamo tutti lavorando ogni giorno in università deve confrontarsi con la dura realtà dei costi e dell'entro degli introiti delle entrate
Costi e introiti quel sta e la bilancia con cui l'università si deve confrontare de per quell'evidentemente per questi costi per questi introiti che deve guardare al mercato
Quali sono le fonti principali da cui l'università moderna dovrebbe ottenere evidentemente i finanziamenti alcune alcune fonti sono direi così evidenti non vale la pena che soffermarsi un attimo alte forse un pochino più interessanti evidentemente c'è una un finanziamento di tipo pubblico
C'è un finanziamento che può provenire all'università da fondazioni private o donatori singoli ci sono poche fonti che possono provenire invece da una apprendimento di investimenti che l'università abbia attuato questo per cominciare vedere alcune Sources suscita alcune fonti di investimento
Il presidente di quindi anche di reddito poi quali sono i pubblici cui l'Istituzione Universitaria si può riferire sono gli studenti considerati evidentemente in tutta la loro latitudine quindi sedimentabili
E sono in modo particolare le aziende le aziende nei cui confronti
L'istituzione universitaria può mettere approfitto in vario modo il know how le conoscenze i frutti della ricerca che essa stessa ha elaborato evidentemente con degli approcci diversi con le impostazioni diverse
A seconda del l'università si rivolta alle piccole aziende alle medie aziende o alle grandissime aziende
Un aspetto interessante di questo studio ora anche il fatto che sono state fatte delle comparazioni per esempio fra il sistema statunitense sistema comunitario per vedere come
Queste varie fonti potevano agire per esempio nell'Europa comunitaria il finanziamento pubblico ha un grandissimo peso come sappiamo tutte nelle istituzioni universitarie statunitensi il finanziamento pubblico un peso minore
Mentre più interessanti più rilevante il finanziamento che proviene da agenzie da organismi governativi nazionali particolare
Sugli il le fondazioni private su cingoli privati non mi soffermo rendimenti di investimenti già abbiamo visto ecco per esempio
Cioè nel nostro Paese in questo momento una fortissima una fortissima con posso dire un fortissimo movimento diciamo fortissimo movimento ad ogni modo per quanto riguarda queste queste tasse che sono state elevate rapidamente al di là di misura
Ecco dobbiamo pur dire però per onestà che gli studenti e quindi le tasse universitarie sono molto più rilevanti nell'economia delle istituzioni universitarie certo negli Stati Uniti che in tutta l'Europa comunitaria
Perché così come noi voglio dire il tipo di tasse che riconosciuto gli studenti sono una minima parte come tutti sappiamo dell'economia generale dell'istituzione certo questa minima parte collegata certe politiche generali certe politiche sociali però se dobbiamo guardare al gli aspetti economici
Ci sono evidentemente c'è una fonte molto più rilevante per l'economia del istituzione stare statunitensi proveniente dagli studenti tenuta no e poi ci sono evidentemente tutte le possibilità di collegamento con le aziende
Che tipi di collegamento ma per esempio collegamenti derivanti da contratti di ricerca derivanti da contratti di formazione derivanti se esiste una esistono delle facoltà di tipo tecnologico da brevetti dal Censis allo sviluppo dell'alta tecnologia e così via quindi ci sono tutta una serie di fondi
Per concludere questa parentesi che solo tale
Qual è la missione di un'università moderna ma Lancieri questa moderna evidentemente prevede alcuni ambiti molto precisi
Anzitutto quella di contribuire allo sviluppo culturale e sociale di un certo Paese va fatto sempre evidentemente ci sono modalità per farlo modalità di un certo tipo rispetto ad altri quello di sviluppare evidentemente i singoli cinque iscritti coloro che ricorrono i singoli che ricorrono alla istituzione universitaria
E di farlo in vario modo soprattutto diffondendo valori fondamentali identificando un certi e principi etici che debbono rimanere e poi svolgendo formazione svolgendo aggiornamento svolgendo lo sviluppo tecnologico ricerca occupandosi di innovazione
In conclusione e così poi arriviamo alla nostra ricerca che cosa possiamo dire per quanto riguarda l'università moderna
Vuol dire che l'università moderna se vuole evidentemente sviluppare e troupe e progredire
Questo ad un livello europeo non solo italiano deve anzi tutto essere maggiormente orientata verso il mercato o i mercati cui si indirizza molto più orientata deve formulare in modo esplicito obiettivi e pubblici nei cui confronti questi obiettivi devono essere realizzati quando lo diciamo studenti diciamo una marea di persone conduciamo mondo economico diciamo una marea di istituzioni
Cominciamo pubblica amministrazione idem acquistata di ben identificare per usare una un'espressione gergale Tanghetti Zare il pubblico cioè suddividere il pubblico in modo tale da parlare da mettersi in contatto con un pubblico il più possibile omogeneo
Pubblicità moderna deve valutare in modo realistico costi-benefici
Non deve sacrificare valori due Dargaud respiro per raggiunge le finalità immediate
Anche se questo può essere un discorso talvolta molto o come posso dire molto molto difficile e soprattutto deve mantenere il la istituzione rischiare le istituzioni stare debbono mantenere a livello di governo
Una certa tensione un'attenzione che non è solo informativi in modo che il Governo il Paese risponda in modo sensato alle esigenze che le istituzioni universitarie via via tutti uno Risari che pure operano in modo moderno alle istanze all'esigenza che quest'istituzione militare imprese
E ora veniamo al nostro discorso italiani
La comunicazione universitaria nel nostro Paese è stata studiata a seguito di un incontro che ha dovuto a Siena nel mille novecentonovanta era la seconda conferenza di questa associazione europea che è stata creata nell'ottantasei di nome e Upiglio quindi l'associazione che a seguito di quell'incontro i pixel raccoglieva i responsabili della comunicazione e dell'informazione delle principali istituzioni universitarie dei vari Paesi della Comunità
Le un primo questa associazione europea
Nello sviluppare le sue conferenze tenne una conferenza la seconda mille novecentonovanta Siena e che cosa ci accorgemmo erano appunto l'inizio del decennio che attraversiamo
Ci accorgemmo allora parlando di comunicazione che esisteva una forte differenza fra lo stato dell'arte nelle istituzioni universitarie pubbliche e lo stato dell'arte nelle università giornalista libere
Ci accorgemmo che mentre le istituzioni universitarie libere
Avevano sviluppato una comunicazione particolarmente articolata proprio perché dovevano autofinanziarsi o finanziarsi in grande misura quindi dovevano mantenere certi collegamenti con il pubblico che avrebbe poi permesso l'istituzione di funzionare
Dovevano tenere i collegamenti con gli studenti proprio perché anche dagli studenti evidentemente deriva la ragion d'essere dell'università dono mantenere tutta una serie di rapporti ecco queste le istituzioni pubblicitarie libere quelle pubbliche avevano ancora
Parlo di quattro anni fa aprono ancora tolte alcune eccezioni delle strutture nel campo della comunicazione estremamente limitate o inesistenti nel senso che c'era un servizio molto più ampio che si occupava anche di comunicazione
Ricordo un intervento di un mio illustre collega i processi Pinelli del Politecnico di Milano che era presente a Siena di quale dopo che qualcuno di noi aveva illustrato la situazione generale fece un intervento dicendo benissimo voi istituzioni libere avete agito fin qui in questo modo ma perché evidentemente vi comportate in modo più vicino all'impresa è più vicino alla io posso dire a degli organismi economici ne abbiamo ritenuto invece di privilegiare certi ambiti sotto il profilo comunicazionale siamo in una situazione diverso dalla mostra e questo
Ecco perché anche su o diciamo su istanza bella dalla vicepresidente di questa nostra nuova associazione chiedono creato nel novantadue di cui parlavo Dellai con abbiamo Intrapresa Marchione che qui con me
Quindi può avvalorare quanto io dico abbiamo deciso di sviluppare un'indagine di base che questa famosa prima ricerca ai comuni
Tenete conto che quando abbiamo scrupoloso stabilito di fare di sviluppare questa ricerca
L'è stato stabilito subito dopo la nostra Costituzione anzi ancor prima che così decimo laico un abbiamo in mente di realizzare la ricerca con l'abbiamo fatta sotto la sito di questa neocostituita associazione l'abbiamo sviluppata come in modo con quale metodologia in modo censimento dargli o tutte le istituzioni universitarie del Paese allora cinquantotto se ricordo bene sono state contattate livello direttore cui si è detto benissimo noi come alcuni stiamo sviluppare un certo tipo di ricerca che mandiamo anche il questionario relativo e poi a livello dei responsabili della comunicazione o responsabili dei servizi che si occupano anche di comunicazione dalle stesse università
Dovremo dire che è stata una ricerca piuttosto faticosa perché abbiamo dovuto prima inviare il questionario poi produttori corre in molti modi a sollecitare la risposta quello che tecnicamente si chiama il Folon sì il seguito
E dopo una serie di mesi in cui amo distribuito il questionario sia per via postale sia per fax grosso modo dal maggio al settembre novantadue dopo quel quel primo ci siamo dovuti mettere veramente a contattare istituzionali visitare dopo l'altra per uscire da vedere risultati alla fine aprile maggio novantatré parlo di poco più di un anno fa
Delle cinquantotto istituzione universitaria che non amo contattato trentotto hanno fornito una risposta per dire evidentemente che svolgevano un'attività di comunicazione più o meno rilevante
Della differenza da trentotto a cinquantotto e sono venti università noi De Rita non sappiamo nulla non sapevo nulla ancora adesso se non per via da amicizia personale ma a livello di ricerca non sappiamo ancora nulla c'è da dire che proprio anche attraverso qualche conversazione fatta stamane
Grandi istituzioni universitarie si sono mosse con estrema lentezza per quanto riguarda il people l'avvio di un'attività specifica di comunicazione
Tanto è vero che solo da qualche mese magari in qualche istituzione sono cominciate a funzionare certe giudice
Spero di non aver detto cose sgradevoli che abbiano turbato l'uditorio ma mi pare che il compito di un relatore si è anzitutto quello di presentare la situazione così com'è
Perché se parliamo evidentemente di gli aspetti edulcorata i allora possiamo dire l'università sempre fatto comunicazione la farà sempre meglio non siamo bravi a livello europeo a patto che non mi sembra di poter non sarebbe
Allora vedendo la nostra ricerca quali sono stati gli ambiti questa ricerca quindi che appare come ricerca con un rapporto novantatré ma che in verità la ricerca che riguarda lo stato o dell'arte alla file del novantadue
La nostra ricerca considerato fondamentalmente tre aspetti l'assetto organizzativo della comunicazione universitaria quindi chi all'interno delle istituzioni universitarie si occupava e di che cosa e con quale formazione
Il secondo aspetto come l'attività di comunicazione dello ne stabiliva programmata concretamente secondo quali modalità con quali difficoltà con quali possibilità e un terzo aspetto qual era il futuro dalla comunicazione universitaria
E come poteva essere migliorata la professionalità dei suoi atti questo è il senso di questa ricerca che ora vi presenterò nei dettagli
Allora cominciamo a dire
Cominciamo a dire
Parlando della ricerca sullo stato dell'arte nel campo della comunicazione
Di quelle trentotto no di quel si vede o non si vede nulla perché sì di quelle trentotto università
Chi possedeva una struttura specifica Bettino come vedete ventiquattro o università possedevano una struttura specifica e quattordici invece non la possedevano
E allora evidentemente ci si è domandati se non esiste chi si occupa di questa comunicazione i risultati principali
Sono stati chi se ne occupava il rettorato direttamente nove istituzioni di quelle famose quattordici o gli affari generali o un altro servizio di questo tipo
Badate vedendo questi risultati uno potrebbe dire beh forse con un po'di buonsenso ci arrivavamo lo stesso
Ecco il buonsenso è apprezzabile ma il buonsenso verificata ancor più apprezzabile e quindi è stata fatta la BCE può vedere qual è lo stato della
Se esiste questa struttura era una domanda ulteriore che ci siamo fatti ma come viene denominata perché tipicamente quando si parla di attività di comunicazione nelle strutture universitarie si parla di ufficio stampa benissimo cioè l'ufficio stampa ci sono anche altre strutture che tipo di rapporti esistono
Ecco di risultati
Esiste un ufficio stampa
Dicevano dodici di quelle ventiquattro istituzioni che avevano un organismo specifico si occupava di compiti comunicazione appunto
Esistono degli Uffici Relazioni pubbliche o relazioni esterne dizioni poiché erano di contenuti presumo geni esistevano degli Uffici Relazioni internazionali oggi se facessimo una ricerca esisterebbero evidentemente negli uffici o degli sportelli per le relazioni con il pubblico
Quando l'hanno così un patto la ricerca ancora quella il tipo di provvedimento temerari ricordo riguardo il febbraio del novantatré ancora non era in atto e quindi sarebbe interessante vedere cos'è successo e poi viste volete qualche altra università che dava denominazioni diverse
Benissimo se esistono queste strutture da quanto tempo esistono questo per vedere un pochino qual era la tradizione di comunicazione nelle nostre università ma in media novantadue queste strutture sistemano da sei anni
Quindi esistevano dalla fine degli anni ottanta non di dobbiamo dimenticare che negli anni ottanta come tutti sappiamo con i vari provvedimenti interventi eccetera ottanta ottantadue e così via il sistema universitario passato radicalmente innovato
C'era però qualche struttura che esisteva da cinque mesi e ce n'erano alcune che si stiano da venticinque anni però le venticinque anni erano delle eccezioni
Questa struttura che esiste nelle nelle istituzioni universitarie da chi dipende da chi dipende
Perché non è tanto importante o sull'importante che ci sia una struttura ma importante anche il tipo di rapporto che questa struttura a e il tipo di se mi consentite di
Rilevanza stava usando il termine potere mai troppo ma diciamo il tipo di rilevanza che presenta all'interno dell'istituzione di Miss Italia
Perché se il capo si fa comunicate sentimenti il capo di un ufficio che dipende da un altro ufficio che dipende da un servizio che dipende dal rettore beh ma allora come si fa comunicazione totale università
Stabile degli affari generali
Quindi sistema questa dipendenza fondamentale
Perché chi sviluppa comunicazione soprattutto fa questo attività di comunicazione in modo totale appunto tenendo conto di tutti questi collegamenti esistenti fra elementi fra specchi fattività
Deve avere un legame funzionale con il vertice perché altrimenti è impossibile e capire obiettivi e cogliere statici e tradurle debitamente in operatività quanti addetti lavorano nella struttura
In media erano quattro addetti
Possono sembrare tanti
Ma se pensate che ci devono essere dei collegamenti con i pubblici interni dei rapporti con i pubblici esterni e poi collegamenti che vanno specificati perché parla con gli studenti e un conto comunicare conducente un altro tipo di problema rivoli se laureati un altro tipo di problema ancora
Allora quattro addetti però molte visite molti di questi organismi erano fatte da una detto e poi c'era qualcuno che dice fruiva di tredici quattordici anni
In questo caso perché qualche istituzione pubblica non incomincia a dire ma ero io ero io non so era pari a Napoli a Bologna in genere erano le università libere e proprio per a riuscire ad avere tutto se i fondi sono strutturate in un certo
Ecco questi addetti che si occupavano di comunicazione queste definisce l'OPA di comunicazione che formazione professionale avevano perché proprio Sindaut l'attività di comunicazione un'attività recente era interessante conoscerà anche il tipo di formazione
Ma
Il tipo di formazione era la seguente
Quattordici avevano una formazione professionale appartenevano e e più esattamente ad associazioni d'ordine professionale
In buona misura noi giornalisti quindi scritti all'albo relativo in una certa misura erano addetti erano iscritti alla Ferpi offerti come tutti sappiamo e la Federazione relazioni pubbliche italiana quindi a questa federazione che riunisce oggigiorno circa sempre nel ricordo
Mille duecento mille trecento professionisti a livello nazionale
Ma un altro quindi come vedete dieci non apparteneva a nessuna associazione d'ordine professionale parate non è un master non è un dovere appartenere ad un'associazione ad un ordine professionale semplicemente si riteneva livello di ricerca
Come ipotesi che chi apparteneva a chi appartenesse ad un'associazione professionale era probabilmente maggiormente coinvolta nelle tematiche avevamo maggiormente desiderio di aggiornarsi di partecipare a quello che lo sviluppo dalla comunicazione e universitarie non tira fuori da questa situazione ordini professionali forse era ancora la ricerca di una propria identità professionale specifica
Un altro aspetto importante era esiste un capitolo di spesa della comunicazione ci si sviluppa un'attività di comunicazione saper dove attingere ecco la risposta che era stata data era la seguente
Di quelle ventiquattro o istituzione stare che pure erano quelle che più avevano al a livello organizzativo a livello strutturale per tradizione devono un organismo di comunicazione solo sei
Dispone Ivano di un specifico specifico capitolo di spesa sedici non avevano nessun capitolo due non hanno risposto forse pensando di rivelarci dei segreti e allora noi non abbiamo insistito più di casa
Questo per quanto riguarda questo per quanto riguarda evidentemente il discorso assetto organizzativo
Come vedete a livello novantadue l'assetto organizzativo nelle istituzioni universitarie del nostro Paese è un assetto organizzativo che vedeva una parte del sistema universitario probabilmente non ancora coinvolto nell'attività di comunicazione in modo specifico
L'altra parte del sistema universitario coinvolto però con gradi differenti evidentemente avere certi strutture avere certi capitoli di spesa o non averli apparteneva certo associazioni o non appartenere aveva un suo senso
Veniamo al secondo aspetto che quello della programmazione se vogliamo fare un uso razionale della comunicazione dobbiamo evidentemente programmare questo uso programmare questo uso facendo tesoro dell'organizzazione esistente
Programmare vuol dire anzitutto fissarsi dei chiari obiettivi e poi come tutti sappiamo e poi cercare di perseguirlo
Quando erano gli obiettivi
Comunicazione spero no è troppo basso
Io volevo creare un assistance e quindi l'unico mezzo di mettere pezzo di metallo devo dire quali erano gli obiettivi che di fare le le le le varie università pensava non le ventiquattro mo'tutte quante le trentotto pensavano di dove realizzare le troviamo in ordine così di citazione creare e diffondere l'immagine dell'università
Accrescere la notorietà dell'università sviluppare la comunicazione interna vedete che sono cifre abbastanza elevato
Così come abbastanza elevate sono le cifre contribuire all'immagine del territorio quindi qualificarsi all'interno di un certo ambito territoriale incrementare le immatricolazioni
Poi c'erano voci diverse migliorare le relazioni con i laureati influenzare gli opinion leader
Allora se noi e poi c'era altro ma erano voglio dire non delle formulazioni talvolta non poi di percorribili badate che la somma di tutti questi obiettivi e fa più di cento come vedete dalle percentuali di chi vuol dire che ogni istituzione universitaria
Cercava di perseguire più obiettivi nell'ambito della Seriola presentata ma se noi volessimo arrivare un dunque in sostanza obiettivi di comunicazione
Lui di comunicazione erano accrescere la notorietà dell'istituzione universitaria o crearla là dove l'istituzione stare muoveva i primi passi
Trentatré su trentotto
Poi
Diffondere creare e diffondere immagine contribuire all'immagine del territorio ecco famose trentacinque ventisette ripetute
Poi vediamo che c'è una una ricerca specifica di un pubblico sviluppare la comunicazione interna
Incrementare le immatricolazioni migliorare le relazioni con laurea però vedete che siamo ancora a livello di obiettivi a livello di utili molto generali molto generale salvo qualche prima precisazione di obiettività è inutile che dica con pedanteria che se noi non fissiamo bene gli obiettivi e evidentemente poi lo sviluppo dell'attività di comunicazione è ben difficile da riferire riuniti invece
Chi erano i pubblici di riferimento questo un altro aspetto che mi sembra estremamente interessante se quelli erano gli obiettivi chi erano i pubblici di riferimento ma pubblici riferimento sempre a livello di quel trentotto università erano gli studenti
Erano i docenti
Erano e quello vedete addirittura come cifra massima i mass media e qui forse si può aprire una parentesi la comunicazione universitaria è stata intesa
Per tanto tempo e ancora oggi è intesa in buona misura come rapporti relazioni con i mezzi di comunicazione di massa
è giusto che i mezzi di comunicazione di massa siano sensibilizzati è giusto che i mezzi di comunicazione Massa destinino degli spazi o dei tempi nonna la straordinarietà dell'istituzione universitaria ma la quotidianità
Ciò che accade giorno per giorno non solo per fatti eccezionali però non dobbiamo dimenticare che la stessa università deve attrezzarsi anche di propri strumenti di comunicazione e sviluppare largamente preciso
Poi ancora parlando quindi sull'andassimo esattamente alla se stessimo esattamente al discorso numeri dovremmo dire anzitutto restituzione citare si occupava dei mass media dei rapporti con i mezzi di comunicazione di massa
Poi si occupava degli studenti poi dei docenti poi del mondo economico mondo economico la cui evidentemente intendeva non solo con cui intendeva stabilire certi rapporti ma da cui teneva pare alcuni benefici in termini di presepio ricerche in termini di possibilità formative anche Sterne in termini di rapporti buoni rapporti per il collocamento dei propri laureati
E poi c'era il personale non docente il mondo politico e poi altri pubblici quindi come vedete era abbastanza composito
Il pubblico ce lo volessimo leggere però mezzi di comunicazione di massa mondo politico il mondo economico evidentemente sono all'esterno personale docente e non docente e l'interno gli studenti sono quel pubblico cerniera di cui parla in precedenza
Qui poi c'è una lunga carrellata io non vorrei degli archi più di tanto sugli strumenti che venivano utilizzati rivediamo rapidamente qui sono stati per capire bene
Appunto per capire bene di che cosa mai in che cosa mai si concretizzasse l'attività no l'attività a di comunicazione signor dopodiché certi aspetti possono profondi che gli strumenti direi vediamo
Rapidamente due tabelle sintetiche poi se manchiamo strumento che strumenti
Al di là dalla tabella precedente dove avete visto che parlavamo dicevamo
Chi sono i pubblici di riferimento ancora si insisteva prima di chiamare prima di sviluppare l'analisi degli strumenti ma insomma allora tutti questi pubblici come possono essere classificati la classificazione era dicendo sotto questa domanda chi rivolta la comunicazione allora le nostre istituzioni universitarie rivolgevano la loro comunicazione nella maggioranza sia all'esterno che all'interno sono ventotto tre trentotto istituzioni universitarie
Dieci altre istituzioni sviluppavano loro attività esclusivamente all'esterno non c'era nessun istituzioni cita che già mi occupo solo della comunicazione
Comunicazione interna che come sappiamo estremamente delicata e qui data a parte quelle ventotto istituzione universitaria pur su Cuba vanno unitamente al la comunicazione
Pongo ora si chiedeva ma di quali attività in sostanza si tratta come vedete c'era questo scippi rito di analisi
Direi pignola
Ma di quale attività esattamente si tratta citata di relazioni pubbliche si tratta dell'attività dell'ufficio stampa e poi potremmo giungere sotto quei famosi quindici si tratta di relazioni internazionali si tratta di relazioni con agli studenti eccetera eccetera
Strumenti gli strumenti erano moltissimi gli strumenti utilizzati dalle nostre università sia per l'interno sia per l'esterno ecco perché ricco forse vale la pena di fare semplicemente una carrellata
Strumenti di comunicazione verso l'esterno
Quegli strumenti eccitati gli strumenti che noi proponevamo e poi qualcun altro se n'è aggiunto erano la Guido Della tenero la Guido Della Pacolli guiderà la fa col delle facoltà un'eventuale bollettino periodico l'annuario poi l'uso degli audiovisivi
Un video sulla tenevo oppure l'esistenza di video sui corsi poi famosi comunicati stampa conferenze stampa rassegna stampa trasmissioni televisive radiofoniche venti fiere
Pubblicità stampa tv radio Esterna pubblicitaria pieghevoli pubblicitari gadget questo molti omaggi con le famose
Omaggi dai più banali e più complessi che il l'ateneo poteva utilizzare chiusura citare poté utilizzare verso l'esterno
Allora molte risposte sono ovvie qualcun'altra forse meno ovvia Guido Della tenero noi chiedevamo se di un certo strumento si faccia un uso sempre dal volto mai
Evidentemente del della guida l'ateneo tranne in caso di due istituzioni su trentotto si diceva che la guida era effettuate utilizzata sempre
Nessuno sempre evidentemente ventisei casi sette talvolta e poi c'è qualcuno che non rispondeva ma francamente non rispondo e difficilmente classificabile
Guide della facoltà grosso modo siamo a quel livello bollettino periodico cioè l'esistenza di una pubblicazione periodica
Su trentotto istituzioni venti sviluppavano sempre questo bollettino tre talvolta e Point c'erano situazioni otto per esempio non avevano un bollettino periodico sette non rispondevano
Annuario anche in questo caso a arrivavamo delle buone percentuali anche se c'erano quattro che diciamo che loro non pubblicavano un annuario
Non l'avevo pubblicato in anni almeno negli ultimi anni
Poi per quanto riguarda altri strumenti
Video ecco se voi guardate l'uso del video cioè l'uso di materiale audiovisivo almeno mille novecentonovantadue è abbastanza limitato
O audiovisivi sull'ateneo sempre quattro università su trentotto talvolta capitava di fare un video sull'università undici quindici università non ha mai fatto un video poi ci hanno evidentemente sempre in onda rispondenti
Materiale audiovisivo riguardanti cioè i vari corsi solo Trevano questo materiale lo facevano sempre John sistematicamente cinque talvolta diciannove mai e così via
Poi invece veniamo agli strumenti che sono gli strumenti più utilizzati da un'università comunicati stampa vediamo che la grande maggioranza si avvaleva di questo strumento conferenze stampa e anche in questo caso c'era semmai da dire che i comunicati stampa rientravano nella quotidianità
Ventinove in ventinove università su trentotto si facciano sempre comunicati stampa le conferenze stampa evidentemente riguardavano gli elementi di una certa di una certa straordinarietà per cui dodici un costituzionalista riservano sempre queste conferenze stampa lo facciano in modo sistematico
Ventidue talco
Rassegna stampa evidentemente esistono voi avete visto quanti uffici stampa esistevano e si faceva sempre talvolta ancora se noi andiamo verso se non andiamo verso
Altri tipi di interventi altri tipi di interventi per esempio trasmissioni tv e radio
Università che si avvalevano di queste sempre sette università su trentotto talvolta ventidue
Poi invece c'erano c'era la grande massa degli eventi convegni congressi quello che che l'università produce in questo caso
Trentasei delle trentotto istituzioni sia pur fra sempre talvolta sviluppavano questi avvenimenti fiere sempre talvolta talvolta ventidue circa c'è da dire per esempio
Varrebbe la pena fra le varie modifiche che probabilmente si faranno con riferimento ad una seconda ricerca alcun di precisare tutte quelle manifestazioni Salone dello Studente dove stanno come si qualificano con quale pubblico con quale attenzione
Perché dire chiedo dire venti va evidentemente ha una parola onnicomprensiva
Poi si facevano anche riferimento al fatto che le istituzioni recitare si avvalesse o di pubblicità come vedete
Malissimo a mente pubblicità stampa ecco capitava talvolta la cucina televisivo radio evidentemente non c'era neanche da parlarne
Per quanto riguardava per quanto riguardava la pubblicità esterna sì certamente comicità esterna ne sappiamo possono essere manifesti pieghevoli perché volete voi
Al limite materiale anche cucita all'interno dei mezzi di trasporto pubblico otto istituzioni citare sì ventidue talvolta pieghevole i pieghevoli invece erano probabilmente lo strumento fra i più diffusi gadget
Gadget nella quale che fosse il gadget non so la penna il perché posso dire la cravatta il sembrano banali ma che fanno business vedeste nelle università per esempio britanniche nonché devono essere d'esempio quanto pesano sul sull'economia
E d'altra parte che tipo di relazioni stabiliscono non so pubblicazioni di un certo tipo proprio ad hoc oppure supponiamo stampe particolari fotografie eccetera di quaranta e l'università
Praticamente qui al Volta dieci ma il venti definito
Un aspetto ulteriore che si è cercato di esaminare ma le un'istituzione esitare si avvalgono di dei capelli si avvalgono degli archivi di dati debitamente computerizzati si avvalgono di archivi fotografici
Per quanto riguardava a un archivio dati ben venticinque su trentotto università aveva un archivio dati evidentemente sei loro dicevano di aver di di di anche qui di utilizzare al volto un dei pavesi
E poi vedete l'altro come si sviluppa archivi fotografici in buona misura queste università ne possedeva c'è da dire che parlando con le istituzioni universitarie molte volte proprio per questa non sempre diffusa pratica della comunicazione varrebbe la pena di insistere ma per via postale difficile sul significato di certe espressioni proprio per fare il massimo di informazioni
Per quanto riguarda poi ed è direttamente collegata al la possibilità di avere degli via don solo di avere ma di gestire degli archivi raccogli scorso di una mailing list giornalista evidentemente in particolare degli studenti dell'aurea eccetera dell'Università potessero amministrare
E pubblici questi cui potessero riferire singoli imprenditori o quel che volete voi ecco in questo caso abbiamo su trentotto università venti possedevano avevo messo a punto una mailing list nove talvolta ricorrevano o stendevano questa mente
Comunicazione verso l'interno
Ma le comunicazioni al suo interno se voleva di altri strumenti come voi ben sapete
Non amo citati Diversi news letta un organo interno le bacheche le riunioni delle convention cedere manifestazioni ad hoc la cassetta delle idee altro ciò che si vede da questo tipo di di risultati ma le cose possono anche essere cambiate che fondamentalmente le istituzioni citare si avvalevano di bacheche poi si avvalevano di un house organo o di riunioni
Molto meno frequentemente nei confronti del pubblico interno sia valevano di newsletter o di manifestazioni ad hoc o di cassetta delle idee sapete questa era una posso dire un analogo era una situazione Diretta dalla comunicazione che si sviluppa all'interno di aziende quali che siano di che se da idee evidentemente non c'è poi c'erano altre manifestazioni ma su cui non vale la pena rifletterci
Due o tre ultimi quesiti la domanda era la domanda rivolta queste a queste aziende era anche ma
Voi vi avvalete di collaborazioni esterne abbiamo visto che in parte c'erano strutture professionali in parte non esistevano in ogni caso anche siano strutture professionale così strutture professionali erano talvolta abbastanza limitate
Allora sulle trentotto università abbiamo dieci università che si avvalevano di collaborazioni esterne venticinque no
Poi c'era qualche non risposta tenete conto che le istituzioni universitarie che facciano comunica tenero ventiquattro quindi grosso modo una metà di queste istituzioni si rivolgeva per collaborazioni esterne ad alta a chi si rivolgeva ecco si rivolge ma diciamo che
Quando parliamo di strutture esterne
Sì le strutture esterne cui l'istituzione citare i si rivolge a Merano agenzie di relazioni pubbliche
Agenzie di pubblicità studi grafici per esigenze vedrete facilmente immaginabili per le attività relative relazioni pubblico Relazioni Esterne o pubblicità alle agenzie e può invece altro materiale per esempio da diffondere da distribuire da studiare graficamente
Poi gli studi di quello
Io direi di saltare tutta un'altra serie di charter che probabilmente non aggiungono nulla quanto è stato detto che magari vi farò avere direttamente con la sintesi di questo intervento quindi arrivare invece ad altre domande sul profilo dei comunicatori questo il terzo aspetto della della relazione il profilo dei comunicatori nell'università
Però si cominciava a dire
Avevo letto che ci sono degli ci sono appunto una serie di università c'erano novantadue
Ventiquattro università che avevano delle strutture insomma esiste la figura del responsabile
Sì evidentemente in quelle ventiquattro università non esisteva negli altri casi
Poi si è fatto una domanda io non so se la domanda qui la domanda che era interessante sotto certi profili solo uomini sono donne ecco grosso modo si equivalgono anche se nel magari nel rapporto o in qualche altra ma ci sono più donne che uomini che apre quest'pressoché sicura ma al di là che siano uomini o donne che poi voglio dire i professionisti sono professionisti
Qual era la loro qualifica quindi qual era la loro posizione all'interno della università
Qui vediamo responsabile che è un termine che si presta poi ad essere decodificato intermedi qualifiche le più diverse poi capufficio
Dunque responsabili diciotto su ventiquattro e quindi a vedere poi tutte le le variegate situazioni capufficio due capo divisione uno dirigente uno professore ordinario uno amministratore delegato
Quindi come vedete noi siamo qui evidentemente a certi livelli di presenza del responsabile so
I vari gradi mi pare che addirittura qualche responsabile forse o qualche collaboratore fosse al quarto livello una cosa di questo genere mentre rarissimi sono dirigenti loro persone che veramente possono in virtù anche del loro ruolo
Dare una certa incisività collaborare e soprattutto tenera relaziona l'intero centro di stare a concerne un certo potere
Voi direte che io sono tornato per la seconda volta su questo tema ma il tema del potere un tema fondamentale l'organigramma aziendale è la distribuzione del potere in un'azienda l'organigramma universitario ci corrispondere alta è la distribuzione il potere in un'unica
Titoli di studio che titoli di studio avevano
I nostri colleghi laureati per tre quarti settantacinque per cento quindi diciotto diplomati gli altri indiano persone che avevano bombe Ground
Generale
Che lingue adesso non non non sarò dettagliare un ente moltissimo ci parlava di conoscenza linguistica perché se occorre partecipare a programmi internazionali si occorre mantenere relazioni internazionali relazioni con istituzioni ci dagli altri Paesi conoscevano le lingue si qui c'è una grandissima conoscenza di lingue
L'inglese era conosciuto dal settantacinque per cento o degli addetti di quelle ventiquattro università il francese anche era ben conosciuta e poi c'era benissimo tedesco spagnolo c'erano tante altre lingue ma che sapessero non sapessero il pachistano questo non è rilevante
Importante che conoscessero politico gli strumenti linguistici che sia un evidentemente ad un etto internazionale
Ecco da quanti anni gli attuali responsabili svolgevano la loro attività da quanti anni
Ma da quanti anni
Sempre stando a quella ricerca in media da sei anni era il discorso cacciamo prima c'erano alcuni che erano responsabili da pochi mesi e altri evidentemente da vent'anni
Appartenenza associazioni od ordini professionali siamo grosso modo nella situazione precedente
Ma più che il discorso di appartenenza a giornalisti o alla Federazione relazioni pubbliche sul piano nazionale un aspetto importante era anche questo
Appartenenza ad associazioni professionali internazionali
Perché se si deve sviluppare un'attività di quel taglio bisogna anche appartenere città opportuno essere associati anche a quel livello benissimo nove dei ventiquattro responsabili facevano parte delle ubique Associazione europea di cui dicevo quindici invece non vi partecipa
Un ultimo interessante aspetto era quello del futuro della comunicazione dell'Università come vedevano il futuro della comunicazione dell'Università i responsabili
Ma diciamo questo
La la possibilità era che si sviluppasse questa comunicazione
Che si era soprattutto andata evolvendo negli ultimi cinque sei dieci anni al massimo oppure se la se in colpendo gran parte di coloro che non responsabili dicevano trentaquattro su trentotto istituzioni citare si svilupperà
Poi c'è la ritenete che diceva che resterà così non si svilupperà diciamo che la grande tendenza era che siamo in un tipo di attività chiama sviluppandosi anzi ricevuta l'ultima rendendoci sempre più complesso
è importante ecco noi abbiamo fatto questa domanda perché la ricerca è stata concepita l'inizio prima della creazione di un'associazione nazionale di comunicatori e importante si diceva a creare un'associazione che noi tutti speravamo che si dicesse sì ma questo non era un suggerimento
Il discorso era trentasei delle trentotto istituzioni ritenevo che fosse utile creare un'associazione dei comunicatori universitari
Quali scopi e qui veniamo per esempio questo questo scopo a questa iniziativa formativa speriamo che altri possano seguire che era stata da noi tanto cercata
Ecco o si diceva quali scopi dovrebbe avere tali associazione di quelle trentotto università abbiamo che trentaquattro dicevano organizzare corsi di formazione
Ventisei organizzare convegno da avvenimenti pubblici venticinque sviluppare azioni per il riconoscimento del ruolo
Qui fa più del cento per cento come vediamo rapidamente anche perché l'associazione prevenuto prefiggersi secondi rispondenti più obiettivi
Per quanto riguarda
Corsi di formazione speriamo evidentemente di svilupparla sempre più grazie anche alla la disponibilità all'apertura del ministero dice collaboratori per quanto riguarda le azioni per il riconoscimento del ruolo
Leit un'entrata già nel novantatré a far parte del cinque sprinter associativo per la comunicazione d'impresa
Cui aderiscono dodici associazioni con circa si occupano di comunicazioni presa con circa otto nove mila Socci
E questa associazione sta cercando di ottenere cosa ormai fattibile anche nel suo Paese una certificazione professionale che abbia una validità europea non solo italiana
Questo grosso compito che l'associazione si porta avanti ma questo per qualificare sempre di più coloro evidentemente che si occupano di questa attività qualificarli in modo tale che il loro ruolo ci sempre più riconosciute sempre più utile all'istituzione
Si faceva un'ultima domanda conoscete le un po'io dei trentotto ventisette la conoscevano e altri no
Per onestà perché non diciate che gli ho presentato solo i risultati che facevano erano funzionali al mio discorso dirò che chiedevamo anche a questi signori
Desiderate informazioni sulle Upiglio evidentemente quei nove signori che ricevono no non conosco l'Europeo otto dicevo non si e uno che era un responsabile delle relazioni pubbliche di una grande università diceva no
Forse avrà letto anche non mi interessa il colletto no su questionari questo vuol dire che era evidentemente ben inserito ben positive e così via
Ancora per concludere dunque mi scuso per la lunghezza della relazione ma era per dare un senso le nostre cose
Dirò che il tempo è mutato la ricerca solo un paio d'anni ma per delle evoluzioni per delle situazioni in rapido movimento la ricerca sta invecchiando rapidamente
Quindi noi ci preoccuperemo anche per vedere quali sono gli effetti di certi provvedimenti legislativi di questi anni novanta di sviluppare una seconda ricerca eccome e di metterla a disposizione poi di tutti i nostri associato spero di non avervi tediato più di misura un po'di tedio pensavo ritardano lo stesso e che ad ogni modo mi auguro che ci siano delle domande grazie
Allora sperando che aveva seconda ricerca rispondano tutte le università e non soltanto trentotto io lascio la parola d'ordine dove Azzano ricordando che domani la giornata prevede un dibattito tra di noi e quindi rimandiamo le questioni le domande tutto il resto al dibattito che ci sarà domani mattina dopo le relazioni pure nella Marchione e di altri
Alfredo grazie a te la parola
Io il dottor all'altri
Ho preparato un breve relazione con uno schema adesso cercherò di approfondire ognuno dei punti dello schema intanto sento la necessità di presentarmi a presentare la Fondazione Rui
Siamo qui presenti sottoscritto che esso sono il direttore il dottor Carlo pinocchietti che il direttore DC mea del centro di informazioni sulle mobilità e le violenze accademiche il dottor Stefano Grossi Gondi che sta in sala
Che il responsabile dell'ufficio stampa della Fondazione Rui
Rui significa Residenze universitarie internazionali per chi è interessato c'è qualche dépliant fuori la nostra attività fondamentale quindi è gestire dei collegi universitari siamo presenti in nove città italiane attualmente dove lo scopo fondamentale non è tanto quello di dare vitto e alloggio agli studenti ma quello di favorire sia i residenti sia a coloro a quegli studenti che frequentano le attività culturali della residenza
Favorire come dire un miglioramento del propria qualità della vita è da poco che abbiamo pensato di istituire nell'ambito della Fondazione Lugli un centro per la promozione della qualità della vita degli studenti
Partendo dal presupposto che nella formazione degli studenti l'università a il compito fondamentale ma non può esaurire tutti gli aspetti della vita della promozione della qualità della vita degli studenti quindi sono necessarie delle strutture
Beh ovviamente verrà il vitto e l'alloggio per esempio noi chiarissimo non c'è problema per gli studenti fuori sede ma anche per sviluppare tutta un'altra serie di attività culturali e formative
Gestite direttamente dagli studenti avere un luogo e un'idea formativa attorno alla quale di unirsi e promuovere
Il loro lavoro
La Fondazione Rui svolge parecchie ricerche fa pubblicazioni da borse di studio ha una convenzione con il Ministero dell'università per la gestione del centro italiano di informazioni sul riconoscimento dei titoli europei d'Europa esiste una rete di questi centri centellinare Hitler quello italiano è della fondazione
Svolgiamo attività di orientamento è questo il tema della relazione quindi ho esaurito rapidamente il punto uno
Chi fosse interessato maggiori informazioni può prendere il depliant il punto due e l'orientamento degli studenti nella scelta universitaria
Necessità di informazioni corrette ed autorevoli
Adesso non farò un lungo discorso sull'orientamento tutti sappiamo che uno dei problemi più grossi dell'università italiana è che avviene una selezione in corso di studi a differenza di quello che avviene in altri Paesi dove la selezione all'accesso e appunto all'accesso nell'università italiana la selezione avviene in corso di studi
Si iscrivono cento studenti se ne laureano trenta settanta vanno via di quei trenta che si laureano non non statistiche precise molti hanno cambiato facoltà
Quindi hanno fatto un orientamento diverso hanno scelto poi una facoltà diversa da quella cui si erano iscritti al la prima volta l'orientamento a braccia una serie di attività quindi per essere fatto bene
Per aiutare gli studenti a non disperdersi nel corso dei gli studi universitari o a non dover cambiare sono stati fatti anche dei calcoli su quanto costa
Alla collettività e al singolo studente no
Mancata mancato proseguimento degli studi o un cambio del corso di studi del ciclo di studi e sono cifre notevoli spaventosa e direi nel poi sommate nel loro insieme quel sta sempre a attenti no a questi
Calcoli mi ricordo quando tanti anni fa a lavoravo nel campo dell'ingegneria stradale
E si faceva il calcolo come ricordava anche stamattina di quanto costa un morto per un incidente automobilistico
Oppure quanto costa l'ha tesa a un semaforo dopodiché se si fa il conto di quanto costa a tutti gli italiani stare fermi ai semafori vengono cifre che l'unico di lancio dell'università si sogna
Ovviamente poi hanno un valore come dire di presentazione del problema non credo che abbiano un valore effettivamente economico no
Comunque anche in questo caso si possono fare dei calcoli di questo tipo e si vede quanto costa un mancato rientra mento ben fatto
Tra le attività che servono per aiutare uno studente a orientarsi essenziale e l'informazione corretta e autorevole
Direi che nella illustrazione che ci ha fatto il dottor Rolando stamattina
Questa parte dell'orientamento attraverso informazioni corrette autorevoli entra nella secondo obiettivo nella seconda funzione della comunicazione che è quella di dare una comunicazione integrata cioè trasferire conoscenze adeguate sui servizi formativi dell'università
Le università lo stanno facendo ultimamente né rispetto a dieci quindici anni fa la comunicazione dell'università attraverso la produzione di guide e migliorata enormemente
Quello che potremmo dire adesso è che forse in alcuni casi c'è troppa informazione
Facevamo il conto con il mio collega Carlo fino a Chieti gli studenti dell'Università di Pavia dico di Pavia perché avevamo fatto l'analisi lì hanno ricevuto quest'anno terribile
Gli studenti non dell'università scusate delle scuole secondarie di Pavia
Hanno ricevuto tre guide gratis a scuola una quella del ministero che abbiamo fatto noi con il ministero due quella della Regione Lombardia tre quella dell'Università di Pavia che l'ha fatta distribuire nelle università e non è un caso
Del tutto atipico
Forse nelle regioni del sud
Se non ci fosse stata la guida del ministero non ci sarebbe stata guidata e quindi in Italia effettivamente la situazione è differenziata
Però forse stiamo in un momento in cui c'è da riflettere anche sulla la produzione di comunicazioni di informazioni
Devono essere corrette autorevoli dice voglio qui scrivevo quando scritto lo schema perché non c'è niente come le informazioni che possano essere scorretto e quando arriva poi dallo studente invece viene interpretato come è corretto e crea dei grossi problemi
Quindi che il ministero si assuma questo ruolo
Di dare un informazione autorevole corretta mi sembra essenziale al ruolo del ministero che di sia come punto di riferimento sull'Offerta del sistema formativo italiano
In questo campo il passo al terzo
Punto del mio intervento Lorrain tale da non a gravare troppo la capacità di resistenza dell'auditorio
Il terzo punto e quello sulla collaborazione tra Ministero dell'Università e Fondazione Rui per realizzare questo sistema informativo di cui accennavo brevemente e ho messo una serie di aggettivi
Capillare deve essere capillare un sistema informativo
Deve essere tempestivo
Deve essere esauriente
Se è possibile multimediale affrontare parecchie strumenti continuo nel tempo non basta farlo una tantum per bellezza
Allora vediamo come abbiamo cercato di dare una risposta a questa esigenza
Così aggettivata
Capillare tempestiva ed esauriente multimediale continuamente
Intanto la prima cosa di cui vi vorrei parlare è una esperienza di informazione che non rientra nel nella seconda funzione della comunicazione di cui parlava Rolando cioè la comune il trasferire conoscenze
Ma rispondere alle ha necessità di informazioni dell'utente
Fra il terzo livello
L'Ufficio per la relazione con il pubblico il rapporto fra quello che lui chiamava ufficio per le relazioni con il pubblico cioè il terzo livello il rispondere alle domande degli studenti perché è vero come dicevo prima
Che forse in certi casi c'è fin troppa informazione
Però è altrettanto vero che è unidirezionale
Arriva al lo studente massa di informazioni ma lo studente non può dialogare con essa e non può porre delle domande
Vi dico anche un'esperienza frustrante francamente che abbiamo avuto quando producendo ormai per il secondo anno consecutivo la guida all'università il mezzo milione di copie quindi per mandarla tutti gli studenti
Abbiamo cercato di avere un rapporto con l'istituzione Pubblica istruzione con i provveditorati con i presìdi per come dire informare che stava arrivando questa guida per cercare insieme qual era il mezzo migliore per trasferiva agli studenti beh non ci siamo riusciti per una serie di ragioni ma impatto è che non ci siamo riusciti Pierre speriamo di riuscirci quest'anno allora direi il numero verde
All'università sull'università ha risposto sta rispondendo un po'a questo
Bisogno come sapete ma brevemente forse vale la pena dirlo quest'anno è ha cominciato a funzionare ai primi di settembre fino al cinque novembre
Abbiamo ricevuto più di dieci mila telefonate
La mia idea era di scrivere poi un libretto alla fine di questa esperienza dal titolo io speriamo che me laurei
Perché le telefonate che sono arrivate danno impulso di quanta quanto bisogno ci sia di un rapporto personale
Ma danno anche l'impulso di quanto bisogno ci sia di differenziare l'utenza di lavorare insieme il ministero dell'Università per creare insieme una Rete
Di rapporti con l'utente che differenzi le domande che vanno fatte alle università e quelle che vanno fatte al ministero
Negli ultimi giorni potrete immaginare la stragrande maggioranza delle richieste al numero verde del ministero era su quanto eccome bisognasse pagare le tasse per i figli
Cosa a cui ovviamente chi rispondeva al ministero non sapeva dare una risposta specificate quella singola università nera il compito di quel numero verde
Devo dire che una nostra collega della Fondazione Rui si apprezza dal dell'imbecille da uno che ha telefonato perché avendogli detto Bema telefona alla Bagli alla segreteria della tua università quello gli ha detto già alla segreteria della biodiversità abbia detto di telefonare a voi e qui va be e qui ripeto manifesta la necessità così sempre per alleggerire un po'data l'ora vi dico un paio di telefonate non so una ragazza di Pescara era proprio a Stefano Grossi Gondi se non sbaglio questa telefonata la ragazza di Pescara gli ha chiesto io vorrei andare a studiare o a Roma o a Napoli sa se c'è un gruppo di pescare anche ci va cosiddetto insieme a Loreto Abbado da sola sembra una barzelletta ma invece testimonia una necessità l'approccio all'università fa ancora paura
Io non l'avrei mai detto ma una ragazza di Pescara voleva darci intima qualchedun altro e chiedeva al numero verde del ministero come fare
Un'altra ragazza queste ancora più divertente ha telefonato il giorno in cui c'erano il test di
Selezione per l'iscrizione alla facoltà di Psicologia qui a Roma la Sapienza chiedendo dove si facevano questi Tess a ma erano le undici di mattina io debba ormai io perché devo andare a prendere mia sorella che li sta facendo
Quindi diciamo del adesso queste queste sono battute che servono per dire come poteva essere scritto questo libro allorché racconta potere ma testimoniano una grossa esigenze quello che devo dire quest'anno l'aggettivo cui il numero verde non ha risposto quest'anno è stato quello di essere tempestivo
Perché fatto ormai a settembre
Il limine tutte quelle informazioni che vanno date per l'iscrizione ai corsi di laurea a numero chiuso che ormai non dico essere la maggioranza ma quasi
E di fatti di fatti
Riproporlo a maggio la vedevamo Merloni Ray era
L'escalation accusano io lo aveva derubato la Tyrone quest'anno è stato intempestivo ma appunto già il programmato di farlo tempestivo
Deve essere continuo nel tempo quindi forse non basta un numero verde io in tutti questi aggettivi che avevo detto probabilmente bisogna pensare a qualcosa di più continuo
In particolare credo che questo sia compito poi delle singole università mandiamo avanti perché da avevo promesso di essere ebreo nel settore invece del secondo obiettivo
Di un
La seconda funzione di comunicazione cioè la produzione di materiale che informi sul servizio che le università italiane offrono con il ministero abbiamo pubblicato una serie
Ho già parlato di questa che il bestseller diciamo la guida Luni Bertelle come tiratura
La guida all'università
Visita per uscire purtroppo non la trovate lì perché esce venerdì la guida ai corsi post-laurea che anche c'è stata molto richiesta
Cioè l'università italiana negli ultimi anni ha un'Offerta formativa di terzo C livello come si dice molto massiccia e poco conosciuta francamente e quindi venerdì uscirà questo che l'uno
Noi ci occupiamo di riconoscimento di titoli quindi ci sono guide sul riconoscimento dei titoli
L'esigenza che abbiamo scoperto diciamo come il lavorando con i colleghi del ministero e che molto spesso l'università italiana è poco conosciuta all'estero
L'italiano sicuramente non è una delle lingue veicolari
Maggiormente conosciuta e necessario fare delle guide in inglese per far conoscere l'università italiana
Trovate qui l'ultimo di questi volumetti che spiega proprio il sistema educativo italiano e le qualifiche che adesso rilascia
Questo in questa collana no tutti questi volumi sono pubblicati in una collana
Volta proprio a informare studenti professori
Persone che hanno interesse a conoscere come costituita l'università italiana questa collana dicevo è un supplemento alla rivista del ministero che la rivista università ricerche
Di cui ovviamente direttore il dottor Roberto Alatri di cui quindi non parlo io
Perché è ma è un aspetto fondamentale della comunicazione mi sembra se approfitto del fatto che la dottoressa infine la dottoressa abbacchio ci non sono qui per farle un elogio se no sì perché sono veramente brave il la segreteria tecnica del ministero nella organizzazione di una serie di pubblicazioni nella gestione del numero verde
Lavora con un efficiente adesso non posso parla bene dell'ufficio stampa perché sta qui invece posso parlare bene di chi non c'è
Lavora con efficienza che per un direttore di un ufficio privato non è facilmente riscontrabile nelle amministrazioni pubbliche devo dire la verità
Quindi c'è questa collana di guide di guide che informano sulla sulla struttura del sistema universitario italiano sia agli italiani sia agli stranieri
Un esempio che di Corniglio fare per capire come va studiato bene il target dei destinatari e questa guida alle borse di studio in Italia e all'estero
Questa guida che non trovatelli perché luglio esaurita ormai ecco questa è una copia ed è già una ristampa ha avuto un successo spetta Coluccio nettamente superiore devo dire la verità al valore della guida spetta perché la vita non vuole essere né potrebbe esserlo un elenco delle borse di studio esistenti in Italia non è questo nello scopo nel contenuto e umida
L'informazione su tutte le varie possibilità esistenti ma come categorie cioè informare gli studenti laureati del fatto che esistono guide per l'estero guide per l'Italia chi sono gli enti che queste di che queste borse di studio danno no è un'informazione quindi previa a quella poi capillare specifica della singola Borsa
Ovviamente invece che cosa succede
Che non trovando facilmente lavoro i laureati o parte buona parte dei laureati italiani si attaccano alle borse di studio ma è proprio un ripiego per cui va a ruba questa guida
Ma non è questo lo scopo né poi riesce a risolvere il problema del laureato disoccupato
Che cerca una borsa di studio in attività quindi Bardeschi va ogni guida abbatto Rovato il target cui darlo no a mio avviso questa va data a tutti gli uffici informazioni Informagiovani
Gli uffici orientamento delle università agli uffici comunicazione e così via
Un altro progetto che abbiamo idea avanzato è quello di realizzare un sistema informativo sull'università italiana multimediale
è allo studio col dottor all'altri un pacchetto multimediale che è fatta dovrebbe essere fatto dalla guida cartacea
Da una serie di Cassette televisive prodotte dalla RAI da una guida all'informatica utilizzando questo software ipertestuale
Se adesso batter la maggiore fatta da noi e dall'Università di Camerino
Questa l'abbiamo già sperimentata in alcuni saloni dello studente quello qui di Roma quello di Camerino stesso
Per consentire perché abbiamo verificato che ormai io c'ho quattro figli due sono all'università i primi due no gli ultimi due
Ho verificato che ormai i giochi nettamente con i miei figli ma tutti dopo lo avete verificato con i giovani che ormai la guida cartacea risponde a certe esigenze ma non a tutti
Lo studente dialoga molto meglio con un computer ha molta più facilità di
Accesso di assonante anche senza conoscere i programmi la
Casa per scrivere i suoi lavori di ricerca approvato a utilizzarlo e a fare l'amido scrittura non c'è riuscita
Dopodiché glielo insegna la bambina di tredici anni è un giorno io tornavo a casa stavano tutte e due al computer e mia figlia mi ha colto dicendo non cesserà
Perché la mamma non riusciva però nessuno gli aveva insegnato a utilizzare la videoscrittura me qui
Con queste premesse diciamo con questa consapevolezza una guida informatica che consenta lo studente di navigare come si dice
Tra le informazioni di crearsi un percorso informativo autonomo e non fissato dalla guida può facilitare molto di più
Il il poi l'interiorizzazione delle informazioni del puro dalle informazioni ha poi deve anche avere la consapevolezza se queste informazioni poi arrivano a essere interiorizzate ogni
Ultimo punto
Ultimo punto per parlare se per ritornare al punto iniziale da cui ero partito la promozione della qualità della vita degli studenti
Stiamo realizzando con le università con il ministero dell'Università una serie di indagini
Che mi sembra utile parlarne di delle quali mi sembra utile parlare insieme perché
Mi sembra che un compito dell'ufficio comunicazione dell'ufficio stampa chiamandolo come volete
Sia effettivamente quello di porsi al servizio per migliorare la qualità della vita degli studenti
Allora la prima cosa che stiamo realizzando dal punto di vista tecnico insieme all'università di Camerino dal punto di vista organizzativo con tutte le università e con la Conferenza dei rettori è una ricerca sulla situazione sociale degli studenti
Che si chiama euro studente perché viene contemporaneamente realizzata in altri paesi della Comunità europea in Germania in Francia in Austria
Il questionario per quasi lo stesso ovviamente in ogni stato poi abbiamo qualificato meglio alcuni a spetti per esempio noi siamo gli unici che abbiamo avuto il coraggio tra virgolette o l'interesse
A chiedere informazioni a chiedere una valutazione
Agli studenti a chiedere una valutazione su le attività didattiche e i servizi offerti logistici offerti dalle proprio università fondamentalmente quello su la l'attività didattica sta solo nel questionario italiano
Abbiamo discusso molto su questo perché ovviamente non era il caso poi di far risaltare il singolo quanto l'insieme del servizio vedremo che cosa esce la ricerca è finita la parte somministrazione di questionario ritornò in missione nel computer mancano solo le tabelle a questo punto una seconda ricerca che stiamo realizzando con tutte le università italiane con il ministero
La sta conducendo il dottor Carlo fino a Chieti
è un rapporto sull'orientamento universitario in Italia e all'estero accenni anche alle per sempre con con l'idea di dire partiamo da quello che c'è vediamo cosa c'è cosa si fa oggi in Italia per orientare gli studenti alla scelta universitaria
Cosa si fa per orientarmi durante il percorso universitario adesso se avessimo tempo potremmo parlare a lungo sono del dell'iter orientativo queste due ricerche entrambe queste ricerche verranno presentate discusso e dibattuto in un convegno che stiamo organizzando con la Conferenza dei rettori a maggio qui a Roma nella sede della Conferenza dei rettori venticinque il ventisei maggio
E il titolo ci abbiamo pensato a lungo eh euro studente dalla parte degli studenti
Vogliamo continuare a porre questo accento sulla necessità da parte dell'East Joni sia ministero sia singola università di pensare anche agli studenti adesso è una cattiveria detta così però è una cattiveria che forse altri nomi
Alcune era vicino
Siccome a un professore un professore universitario come moglie quindi mi posso permettere dire queste cose so che molto spesso lo studente rischia di essere considerato un accidente
Se non un fastidio perché poi l'università deve andare avanti per conto suo adesso queste per Lula quindi va detta in questi termini no
Ecco anzi anch'io ho drammatizzato come diceva il professor bio Brioschi però effettivamente un in realtà invece se vogliamo essere ottimisti come poi sono sempre io
La presenza e nelle università da qualche anno a questa parte di uffici che hanno come utente principale il lo studente universitario dimostra che invece si sta migliorando molto da questo punto di vista servizi di orientamento ci sono
Non quanti dovrebbero non così collegati ma ci sono uffici per dare servizi al pubblico ci sono non tanti quanti dovrebbero essere però ci sono
Ci sono per per dire quando è nato il programma Erasmus di scambi con le Università degli altri Paesi europei
Credo che un
Una due tre università avessero un ufficio Relazioni internazionali adesso non c'è università e non abbia un Ufficio relazioni internazionali che quindi non sia in grado di offrire ai propri utenti agli studenti informazioni più o meno approfondite più o meno precise sui sistemi universitari stranieri e così via ecco
Diciamo il senso di questo mio intervento era quello intanto di informarvi rientrava nel primo dei compiti di delle unità delle funzioni di comunicazione la visibilità
Il ministero dell'Università da qualche anno
Ma in quest'ultimo anno in maniera ancor più accelerata sta facendo una serie di attività di iniziative per far conoscere a tutti gli utenti possibili italiani e stranieri
Il l'offerta formativa delle università italiane
E
Esistendo questa sviluppo diciamo
Informativo si intravede si vede immediatamente la utilità di costituire una Rete
Uffici probabili tra il ministero e l'universo grazie
Della Fondazione cui Abete Razzano noi chiediamo alle mezza per l'intervento di Fabio Matarazzo che il di il capo del dipartimento istruzione universitaria del Munster aspettare di grazie
Se pontino i riprendiamo i lavori
Con Fabio Matarazzo che capo del dipartimento istruzione universitaria del ministero dell'università
Che talea dell'autonomia universitaria e sapete che sull'autonomia insomma le idee non sono ancora molto chiare
Perché da una parte qualcuno ora in bocca e altri però in realtà sono ancora abbastanza
Contrari e alcuni alcuni rettori alcuni operatori all'interno inizia non sono ancora del tutto
Persuasi della della necessità di arrivare davvero all'autonomia universitaria
Lascio la parola Fabio Matarazzo e poi se volete fare domande
Gli è questo ovviamente anche dopo l'intervento del professor Mario Morcellini per chi vuole fare delle domande degli interventi posizione
Abbio
Presidente mi auguro anch'io dice un intervento di carte colloquiale se no qui corriamo il rischio di annoiarsi a quest'ora dopo pranzo
No certo la pretesa di definire l'autonomia universitaria e i rapporti con il ministero perché da tanti anni ne stiamo discutendo ne discutiamo abbiamo libri pieni di atti di convegni dibattiti eccetera però forse un momento di riflessione comune
Su quanto sta avvenendo sul perché ci sono queste resistenze questi ritardi in che cosa si traduce poi la visibilità di questo nuovo rapporto tra università e ministero
E questa nuova concezione autonomi sia da università sarà pure bene e la facciamo perché il momento è interessante
Per certi versi esaltante
Forse siamo a metà del guado di un percorso difficile ma che dovremmo a mio avviso almeno e superare agevolmente e con decisione certo la visibilità di tutto questo dicevo forse allo stato attuale non è molto molto determinata molto individuata se io vedo oggi l'esperienza di mio figlio il giovane universitario la confronto con quella dei miei anni credo la stessa situazione a distanza di trent'anni circa purtroppo per me
E dico non è molto mutata la sua esperienza mi ricorda un già vissuto l'affollamento delle aule i disagi le incertezze
I modi di insegnamento i rapporti con i professori questo
Anche senza trascurare il fatto pure importante encomiabile della crescita del sistema della
Molto più ricca del passato offerta formativa che c'è stata da parte da università e come si vede come numero di corsi di laurea come articolazione dei corsi d'introduzione dei diplomi tutte cose che sapete bene vivendo anche quell'esperienza universitaria ecco però dal punto di vista Boy dello studente
Le ragazze dovrebbe del giovane come tutto questo si traduce in un vantaggio positivo e concreto dovremmo chiederci perché altrimenti rimaniamo nel campo delle formule giuridiche interessanti
L'autonomia statutaria ecco se
Come si differenze oggi da quella del ventitré introdotto da Gentile codificata poi nel testo unico del trentatré
Allora cominciamo a chiedercelo
Intanto cominciamo a capire
Se è possibile perché si è fatta questa scommessa della dell'autonomia perché si è scelta questa strada in effetti se Boy appunto
La tradizione quasi millenario ormai delle università vuole che l'insegnamento sia impartito in certi modi che rapporto sull'anti docente sia connaturato o così come tradizionalmente si è affermato
Non è cosa da poco non è cosa trascurabile no anche perché voglio dire la nostra tradizione universitaria poi non è certo di secondo piano rispetto a tutte le altre
Quindi riferimento valido ecco perché abbiamo sentito lo sentiamo avvertiamo da parte almeno della maggioranza
E così veri dei cultori di libri e di cose universitarie
Si è a a un certo punto al di là del dettato costituzionale no
Molto al di là del dettato costituzionale che sostanzialmente ecco sapete rimasto inattuato articolo trentatré insomma
Se l'ho scritto nel quarantotto ma voglio dire è che questo si è tradotto poi in comportamenti concreti da parte dell'università ogni rapporto Stato università dico perché a un certo punto negli ultimi anni
Soprattutto dalla dall'ottantanove in poi s'impegna né questo percorso si è avvertita questa esigenza beh perché si è detto che cosa abbiamo in Italia abbiamo questo o questa struttura uniforme questo a Prato uniforme questo sistema universitario molto accentrato e questo rapporto tra ministero e università di tipo
Sostanzialmente burocratico no
Il personale amministrato dal ministero selezionano dal Ministero
Prima in per tutte le figure
Addirittura con un'inversione di tendenza rispetto agli anni iniziali successivi alla costituzione nei quali ricorderete nel quarantotto ad esempio alcune categorie di personale erano
Universitari o cioè quindi venivano assunte liberamente dal dalle università no
In posizione magari non di ruolo eccetera però alcune figure erano scelte autonomamente dall'Università Apa invece c'è stata l'armonizzazione l'inquadramento perché appunto tre forme di precariato richiedevano naturalmente la
Inquadramento nei ruoli nazionali lo gli organici e così via quindi questa forma di accentramento da parte dello Stato anche della selezione di tutte le categorie di personale ad iniziare dai professori giù giù fino appunto anche alle
Così
A tutte le altre le altre figure
Il finanziamento
Tutto o quasi di derivazione fibrillazione statale no gli stipendi pagati dallo Stato funzionamento dell'università pagato dallo Stato
Ripartito con criteri così più o meno tenevano conto delle dimensioni delle università del numero degli studenti e così via
Senza mai però poi verificare
Nella sostanza come questi questi soldi fossero utilizzati fossero spesi
Gli ordinamenti didattici titoli di studio il valore legale del titolo di studio imponeva l'uniformità di coordinamento didattico curriculare
Sapete abbiamo avevamo abbiamo tuttora coi lo vedremo meglio in seguito abbiamo le tabelle nazionali no che individuano per la facoltà di giurisprudenza il numero e gli esami da sostenere per quella di Medicina Ingegneria Architettura e così via
Tutto quindi
Più o meno o realizzato in maniera da assicurare questa uniformità di Indirizzo
Di trattamento dello studente si diceva e
Di verifica delle università
Perché questo e proprio per perché partendo dal presupposto valore legale del titolo di studio si si si pensava e si diceva tutte le università debbono offrire lo stesso servizio lo stesso contenuto forma suo informativo lo stesso curricolo di studi perché poi il titolo è spendibile sul mercato del lavoro
E questo ragionamento
Che potrebbe struttura valido
Visto in certi termini però sotto questa
Così
Formalizzazione
Sotto questo aspetto formale
La realtà coi quale quella che ne verifichiamo che c'è una una disarmonia una differenziazione notevolissima e nei contenuti culturali cioè il titolo che rilascia università un un una laurea in giurisprudenza e medicina rilasciata da una facoltà da università poi richiede
Un impegno di che ha un contenuto culturale molto spesso assai diverso da quella che rilascia un'altra università
C'è una forte differenza di impegno dei professori e da università ad un'altra
Squilibri notevolissimi nei costi delle strutture voi l'abbiamo verificato attraverso la commissione tecnica della spesa pubblica
Che l'abbiamo visto in un convegno a Brescia a fine del novantadue quando questi dati sono stati pubblicati cioè noi abbiamo dei costi
Per lo stesso studente che frequenta medicina universitario un'anta che vanno da una dieci c'è uno stesso sull'ente costa uno dall'abate dieci dall'altra per avere la stessa offerta e formativa sostanzialmente ecco allora
C'è veramente necessità ancora di questa uniformità perché perché nata e perché
Si è mantenuta e che cosa ha impedito il cambiamento
E nata forse la le esigenze così dello stato di fine Ottocento di affermare una
Formazione che la classe dirigente unitaria una cultura unitaria per le lite che voleva formare ma ormai insomma questa questa base culturale comune
Può essere superata né mondo in cui viviamo e questa uniformità di trattamento che poi nasconde eccome appunto
Dicevamo prima la più grossa disomogeneità delle situazioni e delle esperienze e perché lo hanno Nistri Tucci analizzarla per far sì che le esperienze migliori in qualche modo possano risultare trainanti rispetto alle altre cioè perché il non guardare ai contenuti più che alle forme perché non indirizzarsi verso
Situazioni di qualità piuttosto che su aspetti idee formali
Precostituiti rispetto all'aria alta dei fatti
In sostanza si è fatto questo ragionamento proviamo a decidere la competizione tra le sedi
Nelle situazioni concrete e vediamo se il sistema migliore in qualità cercando di premiare l'efficienza e invece punire le le punte punire nel senso di cercare di migliorare le punte invece il più ritardate rispetto ad un sistema che ha necessità anche di forte evoluzione di forte attualità di rapporti intende internazionali sempre più pressanti ed immediati
E questa scommessa in tutti questi anni attraverso tutti questi dibattiti eccetera
Cominciato ad essere giocata
E in qualche misura ad affermarsi
Secondo me in misura ancora molto blanda restando a metà del guado e quindi con i rischi poi di creare confusione
E se appunto non si procede decisamente nella direzione intraprese alcuni rischi anche di intorno all'indietro e di così ritorni negativi di questa esperienza
Il punto di partenza
Può essere individuato nell'ottantanove con all'istituzione del ministero unico desiderio e della ricerca no che voleva costituire anche un momento di trapasso tra consiste nel il cui appunto dal ministero si dipartivano una serie di così di relazioni con le università in cui tutto veniva gestito dal centro ma anche cose minute anche cose particolari appunto la nomina del docente la la la promozione del docente il concorso l'atto di concorso il eccetera
Un ministero che invece trascurava il ruolo progettuale di programmazione di coordinamento di verifica di indirizzo politico
Seguendo appunto gli aspetti più voti burocratici a un ministero invece quell'unico di università e della ricerca in cui fosse concentrato il coordinamento nazionale della ricerca scientifica universitaria extra universitaria il coordinamento dell'attività delle varie diversi dall'indirizzo politico insomma la strategia e la costituzione del nuovo ministero
Siamo nell'ottantanove quindi
A che punto siamo adesso di questo discorso cioè è proseguito con con efficacia sufficiente
La posizione del ministero era era accompagnata è stata accompagnata da altre leggi significative per l'università e la stessa legge istitutiva nel ministero mentre appunto realizzava questo questo nuovo centro di riferimento per le università affermava anche questo
Questa nuova fisionomia dell'università autonomistica e gialli nella legge istitutiva del ministero no si sono dettati i principi fondamentali della autonomia universitaria
Autonomia che cos'è
Libertà di scelta di di di autorganizzazione no
Possibilità di darsi dei fini e di strutturare al meglio i mezzi necessari per per conseguirli per perseguirli per ottenerli no quindi dovrebbe richiedere il minimo di normazione il massimo le libertà perché ogni norma ogni prescrizione legislativa regolamentare quello che volete e insomma
è un confine alla libertà del soggetto no alla quale qua al quale quella norma è indirizzata
Quindi è chiaro che bastava dire le università sono autonome no il ministero fa questo sterzo l'autonomia hanno questi limiti
All'interno dei quali posso manifesta la propria libertà
Quindi sarebbe bastata questa questa scelta di principio nella legge istitutiva del ministero però il legislatore è stato molto più cauto molto più attento molto più timoroso e appunto né preoccupato forse del del trapasso
Preoccupato di non focalizzare bene i contenuti dell'autonomia ha voluto rinviare ad una legge successiva invece la definizione dei contenuti di questa di questa autonomia quindi l'affermazione di principi si è poi passati ad una
Promessa successivi legge successiva no
Uno strano meccanismo peraltro una sorta di innesco di di bomba Ruggeri come si è detto alle no per cui il Parlamento a
Dal da se stesso un termine per legiferare su questo dicendo se però entro questo termine io non ce la farò a legiferare evidentemente già
Cauto timoroso di questa evenienza e allora ecco potrà scattare questa autonomia più ampia questa autonomia statutaria
Del delle università però anche qui con con alcuni presupposti con alcuni limiti con alcune paletti già segnati
Paletti realtà così difende gli ordini di governo ai limiti eccetera
La legge dopo un anno non è intervenuta e questo a
Però
Reso caute le università nel avviarsi immediatamente verso questo discorso verso questa prospettiva sapendo
Credo interverrà legge sapendo quindi le difficoltà che c'erano per definire i conti dell'autonomia e naturalmente il mondo universitario
Già di per sé probabilmente resistente di fronte all'innovazione
Lo siamo tutti tutti quanti poi insomma di fronte l'abilità finiamo per essere un po'conservatori no ma comunque voglio dire esistenti anche di fronte a un'innovazione così profonda e mondo universitario SIEM si è mosso con cautela
Una cautela e quindi in un'abitudine anche per la complessità della legge
Il sito del ministero nel definire la
Attraverso i Senati Accademici integrati qui insomma attraverso la partecipazione di tutte le componenti a questo processo di auto Fondazione l'autonomia universitaria e quindi la complessità di questo discorso
E dicevo si dà quindi ci sono mosse il ritardo e con
Estrema difficoltà verso questo Obiettivo
Anche perché nel frattempo
Quasi contestualmente insomma altri provvedimenti venivano approvati dal dal Parlamento
E resi quindi
Che leggi dello Stato gli ordinamenti didattici la programmazione e il piano di Smith di sviluppo la legge sul piano di sviluppo
Che anche sì
Pongono dei limiti dell'IMI di forti all'autonomia nella sostanza
Sempre a carico dello Stato c'era il il finanziamento dell'Università quindi rimaneva la finanza derivata da parte delle università quali sono queste idee limiti anche la trecentoquarantuno
E ribadisce sostanzialmente intervenendo sugli ordinamenti didattici universitari introducendo il costo diploma i costi Laure la necessità di rivisitare i turche e di aggiornarli eccetera mantiene fermo il principio però per cui l'ordinamento didattico desse nazionale ringrazio uniforme quindi destre vanno dal Ministero sentito alcuni assetti degli ordini professionali questo Polato però insomma c'è una tabella
Nazionale alla quale tutte le università si debbano
Adeguare con dei piccoli Maldini flessibilità di correzione
Di intervento integrativo più che altro
Ma l'impianto fondamentale rimane quello centralistico ministeriale statale anche qui il discorso del valore legale del titolo di studio è prevalente rispetto da queste possibilità di innovazione spontanea
Autonoma delle del università
La legge sul piano di sviluppo
Prevede anche se attraverso meccanismi voto Complessi addirittura
Insomma con interventi tutti addirittura del Parlamento delle commissioni parlamentari
Che una diversità se vuole attivare un corso di diploma nuova un corso di diploma una scuola di specializzazione in meno parlo insomma della grande rivisitazione dell'università no ma insomma se vuole attivare qualcosa di nuovo deve prima aspettare che ci sia questo o
Bene placito ministeriale centrale parlamentare del Presidente del Consiglio dei ministri perché impianto ma cioè che francamente
Soffoca io credo no comprensibilmente soffre soffoca qualsiasi slancio innovativo
Eppure ciò nonostante insomma
Siamo andati avanti Biavati però ecco sono paletti importanti questi
La selezione del personale docente
Del personale non docente del personale tecnico amministrativo
Rimane quella delle regole statali
Quindi concorsi quindi il concorso nazionale da parte del il personale docente che cosa può vorrebbe un sistema autonomia che ciascuna università senza elezioni professori che ritiene migliori più adeguati
Più funzionali alle proprie esigenze no che impartì magari li paghi in maniera diverso che che incentivi i migliori o il più produttivi o più interessati più motivati eccetera no differenzi loro trattamento economico anche giuridico perché ci sono situazioni anche molto
Diversificate tra loro c'è chi insegna due mila studenti insegna tre
E così via
Rienza comune invece no lo Stato giudica unitari uguale per tutti la selezione nazionale i concorsi sono centralizzati
Si arriva al punto tale e questo rimane rimane ferma rimasto valido si arriva al punto tale che se poi una facoltà che ha bandito il concorso per un posto di docente e non trova nel nella lista dei dei vincitori che così chi gradisce chi preferisce addirittura lo rifiuta e interviene il ministero glielo manda d'ufficio
Insomma se questo
Perché per prevale la garanzia del docente comunque vincitore del concorso al posto di ruolo al posto stabile e così via di andare comunque ad insegnare in quella sede ma quanto questo sia contraddittorio con l'autonomia è di tutta evidenza ed è cosa che probabilmente dovremo superare sarà superata al più presto io mi auguro certe in questo contesto però lo spazio per una rivendicazione autonomia è una spinta
Come dire molto forte
Da parte dell'università
In vista dello dello mia e uno spazio per per gli statuti per i vedere la loro organizzazione interna di vedere i loro funzionamento muoversi liberamente è molto compresso e compressa molto limitato
Perché anche qui gli statuti sono sono soggetti a tutte le leggi dello Stato no
Agli fondamentali che riguardano l'organizzazione di base dell'università e gli organi di governo eccetera leggi sul personale sul personale statale insomma gli ambiti manovra sono molto sono molto limitati
Accuse si aggiunge lo spazio compresso anche attraverso risorse finanziarie università che ha solo una capacità di spesa non ha una capacità d'entrata
Abbastanza equilibrando te e possono farsi pagare le spese da parte dello Stato no
Mettendo a carico dei professori e così via
Con effetto anche qui poi
Preoccupante
Perché le disfunzioni tanto le paga lo Stato quindi c'è una facoltà sia è un problema di Scelta
L'amico Morcellini lo comprenderà questo è mi scuserà se uso questa questo esempio ma la facoltà che ha un problema di Scelta tra due professori e naturalmente
Gli viene difficile decidere chi chiamare preferisce chiedere un altro posto raddoppiare tanto paga lo Stato e così non si non si spacca all'interno non no nessuno si fa inimicizie e così via no non si fa tacere l'insegnamento con tre studenti perché tanto al professore pagato dallo Stato
Questo poi con comporta vedremo comporta dei costi aggiuntivi non si risparmia sul personale perché tanto paga lo Stato quindi che interesse c'è a fare una gestione diciamo
Così cambia anche
Una sua valutazione economica interesse c'è a farla
Per
Riversare gli eventuali risparmi sospese più più più interessanti più utili per l'università stesse ricerca investimento funzionamento e così via attrezzature eccetera non c'è convenienza perché tanto quelli sono soldi che vengono
Da altra fonte
Ecco tutto questo
C'è indirizzato verso invece un tipo nuovo di approccio a questo problema un primo passo
In questa direzione si è compiuto altri stanno compiendo magari forse ancora non sono visibili ancora non non so di immediata percezione per tutti ma che già viva all'interno dell'università comincia ad avvertirli
Qual è questo primo passo beh l'autonomia finanziaria
Che si è realizzata con la legge finanziaria l'anno scorso il famoso e per tanti aspetti vituperato articolo cinque che ha cambiato un pochino la logica del sistema no non ci sono più spesse
Separate quei del personale quelle del del funzionamento delle scelte alle grandi attrezzature eccetera eccetera ma lo Stato
Contribuisce
Sempre maniera forte in maniera quasi esclusiva naturalmente alle spese di funzionamento
Delle università ma in misura globale cioè unico trasferimento così come avviene per l'università non statali
In percentuale diversa molto diversa nomadi magari siamo statale quale lo Stato da uno certa contribuzione
Qui alla contribuzione che arriva al novanta per cento delle spese dell'università circa però è globale nel senso che consente all'università però almeno nella gestione della spesa una razionalizzazione
Dei costi e delle delle prospettive consente l'Università di dire allora io non assumo o questo professore i soldi che risparmio del suo stipendio che ormai sono di pertinenza da università e non più del dello Stato riversò a vantaggio o appunto dalla ricerca della strumentazione e così via
Questo naturalmente provoca anche dei problemi problemi seri oppure anziché un professore ordinario di ruolo scelgo tre tecnici due tecnici perché tanto mi costa du amministrativi perché ho più bisogno o di loro che dei professori prima non lo poteva fare adesso lo può fare
Quindi è una novità è una novità positiva ma anche la novità che non tutti e guardano con favore o senza timore no
Perché poi e e naturalmente all'autonomia si accompagna la responsabilità la responsabilità di gestione e la responsabilità di risultato perché questa è l'altro connotato
Importante di questo discorso
Cioè autonomia va coniugata con responsabilità autonomia va coniugata con risultati di gestione con verifica
Di gestione ma non di gestione formale contabile amministrativa eccetera non se
E così i decreti sono stati fatti regolarmente Selmi scrivendo stati pagati regolarmente SEL la gara d'appalto per comprare questo o quell'altro a seguito e procedure dovute ma
Sui risultati su quello che effettivamente si è verificato su come università funziona su quello che ha dato allo studente su come esce lo studente è quell'università perché non dimentichiamo perché poi hanno interesse a questo no
Interessa come i nostri ragazzi escono dall'università se nascono più o meno preparati di prima se escono più o meno preparati soprattutto degli altri loro colleghi della comunità europea
A questa flessibilità di gestione però che è un passo importante e adesso si debbano accompagnare così le altre le altre misure non possiamo
Come dire fermarci a metà del guado a questo questo passaggio perché altrimenti e l'esperienza sarebbe monca anche se molto incisiva anche se molto significativa anche se oggi ecco superando un costume tradizionale superando mentalità che però ancora debbano percepire con con consapevolezza questo cambiamento
Non c'è più la richiesta del posto al ministero per quella o quell'altra disciplina per quello o per l'altro insegnamento di quel tipo il tecnico laureato
E questo o quell'altro settore eccetera ma c'è una decisione comune
In sede locale del consiglio d'amministrazione sul utilizzare al meglio le risorse per quello quell'altra facoltà questo o quell'altro settore disciplinare e così via
E c'è un momento di verifica e di riequilibrio nazionale da parte del ministero sulla
Incentivare i settori che sono o così più mortificati nel nelle loro risorse finanziarie o le sedi che sono più
Come dire
Potenzialmente danneggiate da questo discorso perché in contesti territoriali che non consentono magari rapporti proficui con il mondo del lavoro con l'industria e così via e quindi anche l'acquisizione mi ricordo di risorse e strane all'università alla finanza statale
Quindi c'è questa azione di riequilibrio e anche in qualche modo in qualche modo di valutazione e di monitoraggio il ministero adesso si sta attrezzando finora non lo era restato adesso
Con il ministro Podestà si è dato avvio ad una sorta di osservatorio nazionale sull'università che dovrà definire degli standard degli standard
Per il momento rifinanziamento poi
Ci auguriamo di qualità
Con una convenzione con l'Istat si è partiti per questa esperienza dalla facoltà di medicina che come voi sapete è la più complessa la più complicata e questo discorso ma dicevo questo sarebbe appunto un così un provvedimento monco sempre non fosse accompagnato dagli altri tasselli no
Soprattutto a mio avviso qui esprimo naturalmente opinione del tutto personale a mio avviso da
Dagli ordinamenti didattici perché finché gli alimenti da attici rimangono nazionale finché gli insegnamenti sono quelli che sono processi curricolari sono quelli che sono beh certo noi certe con conseguenze così restrittive sul
Capacità di autonomia o di autorganizzazione delle università l'avremmo
E sul versante dei professori
Di concorsi ma voi sapete che su questo ci resta mettendo ci sta mettendo mano quindi probabilmente tra poco avremo un sistema molto più autonomia un sistema concorsuale un sistema di di valutazione
Dei docenti e anche di verifica del loro operato molto più flessibile molto più autonomistico molto più liberale di quello che conosciamo oggi quindici sta mettendo mano e sarà un altro passo avanti importante
C'è poi appunto il versante degli ordinamenti didattici ordinamenti didattici nazionali
Per questo è un grosso problema
Naturalmente perché vedono a favore di questo
Di questo sistema
Tutti gli argomenti che abbiamo visto prima Nord uniformità del titolo di studio del valore legale eccetera
Però oggi abbiamo una novità sostanziale secondo me no e non dovremmo trascurare
E che non comporta neppure l'abolizione in sede il valore legale del titolo di studio no
Cioè perché di solito quando si fa questo discorso ecco la reazione eque dire ma allora andiamo all'abolizione valore legale del titolo di studio con tutti i rischi che ne derivano eccetera però se voi riflettete bene sapete tutti che oggi abbiamo un un sistema di riconoscimento
Dei titoli professionali stranieri no
Che comporta nella sostanza che si accreditano i titoli
Effettivo corregge se sbaglio che si è cretino i titoli rilasciati dal da un Paese straniero da università straniera e si è passati anche in questo sistema di riconoscimento quindi dei titoli stranieri
Da una necessità di armonizzazione preventiva di questi titoli no per cui si vedeva a priori no sei titoli lasciato dalla dalla Francia dalla Germania c'era era corrispondente nei suoi contenuti culturali al titolo nostro
Se non c'era questa corrispondenza si cercava di realizzarlo attraverso in qualche misura l'omologazione de dei percorsi dei percorsi formativi qua nell'ottantanove però con l'ultima direttiva in materia questo sistema è venuto meno cioè ci si fida di quello che si fa altrove no sì e si dice giustamente correttamente secondo me a me ma se uno con quel titolo di studio ho ottenuto in Francia può esercitare la professione di architetto di medico di ingegnere c'era perché non lo deve fare in Italia e perché non viceversa
No
La libera circolazione comporta questo
Allora comporta però se ci riflettiamo un attimo e comporta anche che nella sostanza no noi accreditiamo quello che si fa nelle altre università andiamo semmai a vedere il valore cioè se quello poi è un bravo medico un bravo architetto un bravo ingegnere ogni andiamo a chiedere se ha fatto questo o quell'altro esame
No non andiamo a sindacare questo
Allora perché questo non può funzionare anche in Italia cioè perché non possiamo realizzare un un sistema in cui una volta
Così università sì sia riconosciuta dallo Stato sia sia statale quindi e la riteniamo università una struttura
Di cui ci fidiamo non la lasciamo poi libera aldilà semmai di una soglia minima sulla quale
Si può concordare no
Le Inverardi determinarsi gli insegnamenti necessari che lei ritiene necessari che ritiene più utili per fare architetto l'ingegnere il medico questo e quell'altro e perché quindi non introduciamo un sistema di competizione competizione al meglio no
Tale che appunto assicuri che comunque ci sia una soglia minima valida per tutti al di sotto della quale non si può non si può scendere non si può andare ma che
Le esperienze migliori siano in qualche misura trasfuse tra tutte rilanciate e a vantaggio di quelle che non hanno avuto con la capacità inventiva o che alla prova dei fatti
Sì appunto rivelino più più attuali più moderne di e di quelle conosciute o determinate praticamente dal centro perché poi non lasciare questa flessibilità continua questa così la guida di aggiornamento continuo
Dei processi culturali di ciascun corso di laurea
E
Certo questo forse vuol essere il nuovo l'ulteriore definitivo passaggio in virtù di anch'sistema autonomistico se ci vediamo se lo riteniamo utile ma sempre con quell'obiettivo poi che deve essere l'unico che ci guida quello di realizzare per lo studente una formazione la formazione migliore per giornata che dobbiamo però a verificare ecco il compito del ministero in relazione
Poi ai nuovi statuti all'autonomia universitaria
Deve essere quello
No al di un regolatore formale o o controllore formale di questa o quell'altra operazione burocratica ma un con come dire un osservatore attento di quello che si verifica nell'università della qualità degli studi e della formazione che si lascia un un soggetto che che è capace
Di osservare e di offrire informazioni a tutto il sistema ma anche di intervenire laddove ci siano delle punte di disuguaglianza preoccupanti no
Intervenire proprio per portare
Così tutto il sistema verso le punte di eccellenza che forse oggi raggiungono solo alcune situazioni particolari locali e assicurare
Soprattutto è tecnicamente e chiudo questa introduzione augurandomi coi
E così di suscitare
Una qualche discussione
E assicurando soprattutto un minimo di vera garanzia del diritto allo studio universitario no a vantaggio degli studenti capaci e meritevoli
Un diritto allo studio che oggi secondo me è molto diverso dal passato cioè non sia più soltanto con la mensa con l'alloggio con le sono dalle tasse eccetera questo realizza solo una parte del diritto allo studio la possibilità di frequentare
L'università ammesso che non sia possibile altrimenti
Però è molto limitativa rispetto all'attuale situazione di sperequazione che oggi c'è dal lo studente che
Frequentando l'università studia anche le qui le lingue sa di informatica va all'estero fa perire di stagione perché è su quest'oggi che si gioca e sempre più si giocherà nel nel futuro la diseguaglianza di studenti all'anno e dobbiamo invece preoccuparci di realizzare ecco
Tutto questo anche nei confronti degli studenti che sono o meritevoli e che non abbia la possibilità di raggiungerlo gli ha dato qualche input qualche così qualche
Sollecitazione mi auguro e vi ringrazio
Allora
Siccome ampio Matarazzo può restare con noi
C'è adesso l'intero
Tutte le cose inquietanti che avete da chiedere allora
Buonasera intanto
Prima di rientrare nel nel mio intervento nella presentazione sintetica del mio intervento di cui credo che abbiate già avuto
Un astratto in cartella che io non rispetterò per una volta molto armonicamente mi sia consentito
In modo assolutamente non diplomatico perché parla per questo il fatto che non da oggi ci stiamo occupando di tematiche di questo genere abbiamo crediamo di aver provocato dei processi sociali e istituzionali che confluiscono anche in questa giornata di oggi e di domani con ovviamente il sostegno soprattutto dall'Associazione italiana dei comunicatori d'università
Proprio per questo mi sia consentito a riconoscere l'importanza di aver organizzato è stato a lungo promesso a lungo rimandato
Adesso c'è nel senso che questo seminario il primo seminario dei comunicatori da università suo rapporto comunicazione università è è una realtà che abbiamo il compito di far fruttificare il più possibile
Evidentemente la parte propositiva non può che essere rinviata a domani
Mi pare che già comunque della relazione di Fabio Materazzi emergano degli elementi importanti di quello che la comunicazione può essere per cambiare spiritualmente mi sia consentito questa verbo simbolicamente l'università dall'interno anche in situazione di risorse scarse
Però a mi resta l'obbligo di ringraziare per la prontezza con cui è stato organizzato questo convegno che nei precedenti ministeri veniva sempre trascinato nella parte finale e declinante del mandato
Il direttore Fabio Matarazzo Alatri e il suo staff che l'hanno portato a casa in questo convegno cioè non è più una richiesta che lite i vari seminari dell'I con l'hanno fatto adesso resta solo il problema
Di trasformare questo intelligente Titolo primo seminario i in una rete su questo però io mi riprometto di fare proposte indirette oggi e proposte precise e pertinenti domani allora entriamo adesso nel merito nell'intervento io divido come già dalla dall'astratta avete potuto vedere in cartella il mio intervento in tre elementi te tre parti tra di loro profondamente correlate ma visibilmente diverso il primo e quello che spiega un po'anche il titolo che altrimenti potrebbe apparire enfatico della mia comunicazione la comuni comunicare l'università in un'epoca di cambiamenti non so se poca o era ma c'era l'intenzione di essere in fatica comunque
Il secondo punto le ferite strutturali dell'università e quindi che cosa la cui la comunicazione può fare per non occultare ma a risolvere una parte di queste ferite alcune delle quali non possono in questo momento essere superate e risolte semplicemente con un aumento della dotazione economica quindi occorre con intelligenza pensare a soluzioni flessibili ma che non pesino sul consumatore
Sul contribuente terzo elemento che cosa può fare la comunicazione specificamente nell'università che cosa non ha fatto fino a oggi che cosa può fare ovviamente accanto a questo che cosa ha cominciato a fare con i tentativi che occorre anche se non lo farà oggi censire e riconoscere primo punto dunque l'università i cambiamenti
La relazione di del direttore Matarazzo mi esime dal dover li elencare con la stessa profondità con cui l'ha fatto lui ma c'è una ragione per cui io almeno li debbo citare
Sessili pensare tratti lamenta la storia di questo Paese alla storia dell'Italia democratica quindi dagli anni cinquanta ad oggi se si fa eccezione forse con la per la nascita delle regioni e per l'estensione dell'obbligo scolastico da cinque otto anni
L'università e il segmento che più è stato trasformato più profondamente più simbolicamente più complessivamente è stato trasformato rinunce
Abbiamo cominciato a rifletterci su questo anche con amici storici non c'è nulla che sia paragonabile a quello che è successo in termini di ritmo e di profondità di cambiamento non c'è nulla che sia paragonabile a quello che è successo all'università dalla fine degli anni ottanta ad oggi
è stato già citata la nascita per gemmazione
Del ministero dell'Università che è stato un evento la cui rilevanza è stata probabilmente non sufficientemente chiara all'opinione pubblica e ai media
è stato già lungamente trattato il tema dell'autonomia che implica una trasformazione mentale e culturale e psicologica economica ma io dico soprattutto antropologiche cioè
Io vedo che anche nei consigli di facoltà è difficile far capire ai professori il cambiamento ai professori che sono dovrebbero essere la parte più consapevole del dell'universo della comunità sta in università
Il cambiamento strutturale che implica qualche porta con sé la budgetizzazione cioè che cosa significa per esempio che oggi comperare una fotocopia può voler dire investire di meno sulle chiamate dei professori perché anche questo non è soltanto il problema di pensare che tre posti di ricercatore possono valere un ordinario due di associato eccetera ma che tutti gli investimenti che si fanno tutte le le spese che si fanno incidono ovviamente su un totale che non è più inesauribile assistito quindi diciamo in termini di cultura politica assistenziale mai di tipo imprenditoriale nel senso che c'è una una legge economica costi-benefici rendicontazione certificazione
O almeno diciamo non ci sarà l'inizio perché io sono convinto che all'inizio ci saranno un po'di precedente
Ma a regime questa situazione non sarà certamente aleatoria
Questi cambiamenti strutturali ripeto mutamenti strutturali mentali che nel nostro Paese non sono frequenti e se si pensa forse alla sanità si può ma non è un caso da citare come esempio positivo si può avere nella sanità un tipo di
Anna analogia con il tipo di mutamenti che c'è stato negli ultimi anni non so se però quella si può ancora chiamare riforma
Accanto a questo ci sono poi i mutamenti non di tipo strutturale ma ordinamentale che sono stati già accennati da Fabio Matarazzo ma che per il mio discorso debbo qui declinare
Il tipo di lavoro che ha imposto la la legge sugli ordinamenti didattici e un lavoro
Ancora una volta che ha trovato probabilmente impreparato all'università italiana in tutte le sue componenti
Certamente non ha trovato neanche sufficientemente tempestivo il Consiglio universitario nazionale di cui io mi onoro di far parte anche se mi pare che negli ultimi tempi abbiamo però invertito la tendenza cioè il il lavoro di aggiornamento dei curricula è stato riacceso con una certa con un certo entusiasmo e certamente anche questo occorre dirlo
Il sistema universitario è cambiato perché questa legge sugli ordinamenti didattici acconsentito chance formative
Più moderna di quella del passato tanto per cominciare ha cessato di fare esistere un'università in cui sono che veniva distribuito un solo titolo di studi di fatto e cioè la laurea anche se certo i diplomi non sono ancora una realtà esaltante quindi ha cominciato a scompaginare ad aggregare l'elenco dei titolari dei titoli accademici che l'università
Distribuisce
Ma soprattutto ha completato
L'offerta formativa disco tipica dell'Università lariana se si pensa che fino a tre anni fa in Italia era l'ultimo Paese moderno cui anche poco moderno che c'era un mondo non avere un corso di laurea scienza della comunicazione siamo stati l'ultimo Paese
Ad avere una laurea in Biotecnologie eccetera l'informatica è anche arrivata con congruo ritardo da noi almeno in termini di corsi di laurea di diplomi ecco oggi tutto questo non c'è più sì in nel giro di pochissimi anni stiamo parlando di un mondo che ha cominciato ad assumere un ritmo vertiginoso dall'ottantanove
Su questo bisogna dirlo perché non c'è nessuna ragione al mondo di non riconoscere i cambiamenti quando ci sono
E questo è secondo me lo specifico elettivo della comunicazione ma su questo tornerò
Oggi abbiamo finalmente una dispensa un'offerta di Banco di titoli universitari che competitiva con quella che succede nei paesi moderni possiamo cominciare a confrontarci con gli altri
Ci sono manovre tagliarmi la parola microfono
No no secondo elemento sui cambiamenti i cambiamenti sono avvenuti in un momento in cui il trend delle risorse ha cominciato
Per ovvie ragioni di concorso di crisi ad andare verso la riduzione quindi pensate a che cosa succede ad un sistema che attiva una serie sinti Lante in qualche caso persino eccessiva di cambiamenti in presenza di risorse che vanno invece se posso usare questa metafora verso la contrazione nel senso che non ci sarà più la possibilità di pensare che ci sta che per anni saremo di fronte a risorse espansive quindi occorre fare i conti che con la circostanza che in tutti i Paesi che noi conosciamo il riformismo in genere si accompagna ai Investimenti ovunque tutte le le riforme di struttura che conosciamo sono sempre state accompagnate sì o positivo una questo è un altro discorso da una congrua dal porre mano a ulteriori investimenti questo qui non sarà possibile quindi dobbiamo prendere atto che i cambiamenti e le trasformazioni saranno affidate essenzialmente alla sfera della cultura della elevazione della professionalità e della qualità non più alla sfera dell'investimento economico e finanziario
Seconda circostanza i cambiamenti hanno lavorato essenzialmente per via di leggi per via regolamentari e per via regolamentari
Non altrettanto mi sia consentito di dirlo spero che questo non appaia una critica retroattiva lavorando sul consenso sulla coinvolgimento e sulla comunicazione cioè oso ritenere che una buona parte dei cambiamenti che hanno travolto l'università sia avvenuta senza che i soggetti che nell'università vivono e lavorano abbiano potuto prendere e ci sono anche precise responsabilità loro non sto dicendo che sia colpo soltanto della mancata comunicazione dall'alto abbiano maturato un consapevole processo di accompagnamento al cambiamento tutti sanno che nelle situazioni di crisi e di cambiamento aumenta e il bisogno di comunicazione di conoscenza che dà rassicurazione ecco questa manovra intelligente di accompagnare i mutamenti con dosi
Infatti che di comunicazione che sono tra l'altro quasi sempre a costo zero secondo me un o manovra un miscela di pedali che non è adeguatamente avvenuta
Terzo elemento che in qualche modo mi conducente individuare un quadro problem problematico pur in presenza di una Chiara esaltazione dei mutamenti che sono avvenuti la frammentazione territoriale dell'università che forse chi studierà l'università tra dieci anni potrà considerare come l'attacco più violento che sia stato condotto alla possibilità di portare a casa un un disegno di centralità dell'università nel senso che i momenti di caratterizzati come quelle che ho detto grandi cambiamenti ordinamentali didattici scarse risorse attivare per di più e moltiplicare sul territorio
Una infinitesimale sedi di offerta moltiplicazione di sedi didattiche è stato probabilmente un elemento di cui a mio parere il sistema politico non ha avuto piena contezza e piena coscienza e quindi io lo ritengo un elemento problematico soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei diplomi universitari
In città capoluoghi di provincia il terzino in città che non sono come i capoluoghi di provincia
Tutto questo avviene l'ho già accennato ma per me indispensabile a ribadirlo riassumerlo in presenza di una scarsa cultura della comunicazione
Il governo politico dell'università
Che oppure ripeto a avrà dovrà avere benemerenze storiche per aver capovolto l'inerzia che per anni per decenni aveva accompagnato l'immagine la rappresentazione pubblica della rapporto tra università giovani e paese
Certamente non ha avuto un'alta una altrettanto grande modernità e innovazione culturale nel capire che occorreva fare un salto di qualità salto strategico a favore della comunicazione
Ci sono molti indizi di questo alcuni dovrebbero essere più rigorosamente sottoposti a ricerche quindi dico trepida andò per esempio nei discorsi d'investitura dei rettori delle università italiane non si trova quasi mai la parola comunicazione
Quando la si trova per avventura non la si trova legata a una dispositivo di professionalità
Di cambiamento di modo d'essere nel rapporto tra l'Università il territorio del Paese che è quello che tutti gli studiosi anche i laureandi di comunicazione ormai sanno esser la si trova come la concessione
A una parola gergale e alla fase e soprattutto la si trova come il vento di consacrazione di racconto del gesta
Fatta c'è molto una cultura della comunicazione come gazzetta come reso conto di scelte avvenute come esaltazione positiva di chi ha gestito la cosa pubblica quindi non c'è una adeguato s'assaggio culturale dalla comunicazione come propaganda e come persuasione alla comunicazione come interazione come scambio come verifica in condizioni di mercato e di certificazione
Va beh
Ci sarebbero ancora molte altre cose da dire tutto questo avviene in un contesto questo invece siamo in grado di certificando in termini di monitoraggio della clinica italiani
In presenza di due elementi nuovi il primo un aumento complessivo dell'attenzione dei media generalisti chiamerò primitiva generalisti quindi non specifici quelli che non hanno la vocazione di raccontare l'università
Sul ruolo della dell'Università dell'alta formazione della ed le tematiche della professionalità che mettono in qualche modo in gioco anche la formazione e la professionalità e questo è un dato assolutamente sicuro e tra l'altro sorprendentemente collegato nella analisi storica la nascita del ministero e cioè il picco di cambiamento di attenzione almeno quantitativa che non significa ancora un adeguato standard di attenzione pubblica questo è evidente se no non avremmo fatto un seminario di questo genere
Comincia delinea a diventare significativo dei primi anni Novanta quindi è difficile non accorgersi di una sinergia di un accostamento storico che c'è con la nascita del ministero e con l'ultrà riformismo che ha invaso in quegli anni a partire da quegli anni non in quegli anni l'università d'aria secondo elemento al di là della critica che muove o prima i testi i santini elettorali
Anche se il resto dell'idea che largamente l'immagine della comunicazione dell'Università ancora evoca essenzialmente la cerimonia dell'inaugurazione dell'anno accademico una metafora per un po'da una tesi dello studente
Signor logicamente collegato proprio il complesso delle attività che fanno diversità alla cerimonia liturgica della dell'avvio dell'anno accademico è questo inquietante mentre invece dovrebbe essere una routine un modo d'essere non una cerimonia non un giorno alla Saint-Exupéry diverso dagli altri
Secondo elemento indiscutibile che i c'è stato in questi ultimi cinque anni un aumento di vocalità di tutte le università
Se si vanno a studiare
I giornali dell'università i giornaletti scusatemi il tono apparentemente spregiativo ma invece vuole alludere alla vitalità e la freschezza si si vanno a valutare per esempio i tipi di collaborazione che ci sono solo nell'ultimo anno in particolare tra università emittenti radiofoniche e televisive a qualcuno dei presenti a Roma
Nel passaggio dal novantatré novantaquattro c'è stato una scoperto all'università da parte di emittenti radiofoniche e televisive
Che sembra sconvolgente rispetto alla afonia e alla indifferenza degli anni precedenti non si può non notare che siamo in una conduttura congiuntura d'epoca che ormai impone appunto un salto di di qualità e quindi anche una riflessione sui modi professionali d'essere della comunicazione dentro l'università e quindi impone una riflessione che riguardi la formazione delle competenze
Che riguardi la certificazione professionale delle competenze quindi anche le garanzie professionali sindacali perché no
Delle prove delle competenze quando o opportunamente certificate e sanzionate ma impone più generalmente di cominciare a pensare a dei modelli organizzativi a dei a delle strutture a delle scelte strategiche non più all'occasionalità alla beneficenza comunicativa
Alle scelte di apparente maggior sensibilità di un rettore rispetto ad un altro occorre cioè qualcosa che sottragga in questo caso all'autonomismo eccessivo delle sedi questa vocalità del territorio la faccia diventare una risorsa
In cui anche il centro può concorrere e su questo io avrò ovviamente proposte
Seconda parte del mio intervento su questa sarà molto più asciutto perché molti dei presenti sanno che sto conducendo ricerche sulla dispersione universitaria
Le ferite quelle che ho chiamato le ferite strutturare intendo con questo ovviamente il fenomeno della dispersione
Il fenomeno di ogni io l'accesso all'UNEP all'università che ancora presenti elementi di scarsa modernità e quindi che implica ancora una volta una riflessione in termini di decisioni politiche di governo terzo elemento
Una correlazione tra questi due elementi la dispersione nell'accesso ancora non del tutto
Costituzionalmente corretta cioè aperto ai capaci e meritevoli all'istruzione universitaria collegato alla a un salto di qualità nella concezione di marketing e delle istituzioni della cultura della formazione salterò di fatto quasi tutta questa dimensione ricordando soltanto un dettaglio che però certamente molto noto sì certo alle persone che mi sta sono vicine a molti dei presenti quindi mi scuseranno quelli per cui ciò funzionerà da a ripetizione
Gli studi tutti gli studi che noi conosciamo sulla dispersione sia quelli a livello regionale e locale che a livello nazionale come sapete c'è una recente ricerca
Censis c'è anche credo un'intenzione dell'Istat in questa direzione
Vanno nel senso di correlare strettamente molto in modo molto più preciso empirico rispetto al passato
I fallimenti le ferite la le disavventure dello studente nell'università
Non soltanto all'offerta istituzionale di prodotto e quindi ha la qualità dei servizi erogati
Alla prestazione all'ASP alla presenza o assenza o assenteismo dei docenti eccetera
Alla modernità percepita un reale del degli strumenti di formazione dei curricola ma ha ha un problema di comunicazione anzi gli studi più recenti vanno nel senso della della formula dell'interazione sembrerebbe che molte delle perdite che l'Università registra in tutte le sue tipologie come sapete ci sono moltissimi modi per riconoscere e tipologiche zattere
In rapporto erratico con universitari gli studenti in fase di stallo come li chiamiamo noi quindi sospesi come la chiama
Il Censis ed altri e gli abbandoni che possono essere abbandoni il dichiarati e cioè quelli che dichiarano ritirano il certificato degli studi esiste una quota rilevante
Di soggetti che rompe il matrimonio come Sven sapete entro un anno
Ritirando il diploma originale di studi mediche anche quella una fatica cioè significa volerlo rompere il voler rompere anche tutto ciò che di rappresentazione si ci si era costruito intorno anche se la grande maggioranza e realtà loro un po'ed infatti a un matrimonio
Che che fa pensare la rottura del matrimonio che fa pensare più alla separazione consensuale
Di avara di comunicazione piuttosto che alla rottura esplicita e brutale
Torno un attimo sui dati e questi saranno noti a tutti sui cento studenti universitari che tutte le ricerche c'è un rarissimo caso in cui si può dire che c'è forte consonanza nelle quale che sia il paradigma scientifico degli studiosi che progetta le ricerche
La cosa non è rilevante perché spesso
Le ricerche dei sociologi e degli psicologi demografi riescono a dare magari sulla stessa realtà risultati antagonisti
Bene in questo caso invece abbiamo questa elemento abbastanza interessante che i centri la torta dei di cento studenti medio diversi dell'università
Medi nel senso di media
E divisa in un trentatré per cento circa un po'meno che abbandona
Al primo anno e voi sapete che questo è un dato assolutamente superiore a qualunque standard europeo è un po'meno siamo esattamente alla media del trentuno e tre
Che con miracolosa equità azzera le differenze tra maschi e femmine è un raro caso in cui la modernità del del viso comportamento tra maschi e femmine di sì vero quale mentre gli altri paesi che hanno standard che va sul quarantacinque per cento l'Austria il quarantanove per cento la Spagna cinquantatré la Francia ecco tutti gli altri paesi europei più moderni hanno uno standard che arriva alla in media al sessantasei per cento cioè facendo la media di tutti gli altri si è sui due terzi in Italia
Un terzo circa dei giovani che comincerà l'esperienza universitaria cade alla prima disavventura e quindi qui c'è un problema di cominciare a pensare di intervenire su questa ferite su questo interverrà nella terza parte anche domani
Un terzo abbondante degli studenti lascia invece durante il corso
Ed è in qualche modo una quota più fisiologica rispetto agli standard internazionali anche se è quella che costa di più alle famiglie che innalza il prezzo del fallimento perché lasciare gli studi al terzo quarto
In alcuni casi al quinto anno significa aver sottoposto le famiglie se stessi è uno spreco
Di di energie psicologico hanno seri di frustrazione che poiché impossibile che non abbia altri echi nella costruzione di un cittadino
Soddisfatto Felice competente
E infine c'è un terzo scarso di persone come ben sapete che
Arriva a strappare la laurea anche se ebbe ben sapete che di questo un terzo che residua soltanto una terza parte e quella che completa gli studi in regola cioè rispettando gli anni legali della durata del corso
è interessante su questo elemento aggiungere il fatto che il Rettore della Università la Sapienza di Roma ha disposto qualche anno fa una ricerca sulla dispersione scoprendo occhi due fenomeni che mi sembrano interessanti per una riflessione sul ruolo della comunicazione il primo era che il tasso di dispersione quale che sia la definizione di dispersione cioè sia all'inizio sia durante il corso di studi e abbastanza invariante rispetto alle discipline e alle facoltà e quindi è un elemento trasversale cioè che non sembra tener conto su rispetto alle nostre aspettative di differenze legate ai curricula
L'unico elemento che comincia ad emergere dai primi anni novanta ma in quegli anni ovviamente i i corsi di laurea numero programmato erano purtroppo ancora troppo pochi l'unico elemento che sembra correggere significativamente il tasso di dispersione soprattutto quello più grave cioè quello che vede l'Italia al trentun per cento è la scelta del numero programmato si può ovviamente avere giudizio che si vuole su questo scelta politica strategica che io ovviamente condivide anche perché la pratico da tre anni ma resta il fatto che questo dato e sembra l'unico capace di invertire la tendenza nella capacità dell'università di tenere incollati alla propria offerta agli studenti che fanno una scelta di vita a favore degli studi superiori e universitari
Secondo l'evento erano tre gli elementi rilevanti di questa ricerca non due come ha detto un attimo fa secondo elemento e la circostanza che è altissima la quota agli studenti universitari perché non completa gli studi avendo finito il curricolo muovendo l'ho quasi finito
Altissima in da invariante in tutte le facoltà un cinque per cento a dati novanta certo non freschissimi
Di studenti alleva finito gli studi nel senso di finiti gli esami e oppure al massimo gli mancava un esame eppure danni non pagava più le tasse quindi significa che c'è qualche elemento che giustifica questa ultima fermata nella nel fenomeno che l'abbandono fenomeno basta il cinque per cento a Roma che in una città in cui ovviamente fenomeni di dispersione sono mirabilmente moltiplicati per mille se non se non altro in ragione del dimensioni ingovernabili della università metropolitane i sono state messe in in atto delle politiche di di conoscenza ulteriori colloqui anche con psicologi per vedere di recuperare una parte una piccola parte di questa realtà in alcune facoltà questa Sanza ha funzionato resta questo grande testimonianza che in tutti e tre i gli elementi di di studio sulla dispersione che noi abbiamo condotto immergeva che uno dei valori quasi sempre citato al primo posto che giustificava l'abbandono dell'università era la mancanza di comunicazione poteva essere ovviamente definita in modi empirici che andrebbero tipologie Zarri diversamente non sto qui a raccontarvi che significa la mancanza di una comunicazione efficiente da parte dei negli uffici comunicazione dell'università ma diciamo che la parola che più spesso si associava al perché si lascia l'università è mancanza di servizi mancanza di interazioni mancanza di comunicazione propriamente c'è anche qualche elemento di moda in questo che non bisogna trascurare ma tuttavia mi pare che sia essenziale soprattutto vedere questi elementi in termini di governo terzo delle ultimo a parte della mia brevi comunicazione che diventerà adesso brevissima la proposta
La comunicazione può fare moltissimo spero di perché non mi faccia velo la mia professionalità in questo ma tutti gli elementi che io vado costruendo in questa rappresentazione della fase di passaggio dell'università e soprattutto in questo
Processo di riposizionamento dell'università nel rapporto tra le istituzioni di formazione avanzata il pubblica e il Paese
Fanno sì che occorra pensare di lavorare per alcuni anni soprattutto investendo sulla leva sulla manovra della comunicazione ho già detto le risorse sono sempre più scarse
Non è probabile che ci sia un'inversione di tendenza a questo punto occorre cominciare a pensare a un cambiamento letteralmente del modo d'essere nella prestazione del servizio che l'università
Sono assolutamente convinto potrei anche provare portare qui esperienze che in qualche modo in altri Paesi compresi gli Stati Uniti
Avvalora la questi protesi che la nei momenti di crisi dalle imprese e dalle aziende alle organizzazioni si associa sociali l'elemento che più può valorizzare un'uscita positiva dalla crisi quindi un'uscita che non sacrifichi e non mortifichi il ruolo che l'università deve avere nel cambiamento di un Paese comunque nella nella sua modernizzazione e quella di investire sulla comunicazione Essa ai vantaggio intanto di mettere a nudo
Lei incongruenze le inadeguatezze dell'università nel senso che cambiare modo d'essere quindi far diventare l'Istituzione universitaria una macchina Trust abbastanza trasparente visibile sotto gli occhi del dei dei contribuenti delle famiglie degli studenti dell'opinione pubblica significa di fatto dove scommettere per rimuovere tutte le zone grigie che ancora alle università esistono pensate per esempio il fenomeno tra assenteismo dei docenti
Pensate al ad alcune forme di scarsissimo aggiornamento professionale e culturale dell'offerta formativa rispetto alla media europea rispetto alle trasformazioni invece velocissime in altri segmenti della stessa realtà universitaria noi sappiamo che zone grigie esistono
Solo la comunicazione può snidare adeguatamente le può portare alla luce quindi imporre come prima veniva detto con altro linguaggio imporre standard imporre il fatto che ci siano standard minimi che non possono in nessun caso essere violati da nessuno se non a costo di un'uscita di i quei soggetti dal mercato dal mercato
Anche dal giudizio collettivo dal giudizio etico e professionale deontologico interattivo che deve costituire una comunità scollatura dell'università
Secondo elemento che l'università può comporta comportare una straordinaria implementazione e incremento del servizio e del e delle prestazioni dell'Università rende di fatto al Paese
Insisto a dire che l'università
Ha un'attività mi sono occupato di immagine dell'Università aperta di Roma per tre anni e mi sono accorta di che tipo di offerta didattica e culturale sconvolgente viene offerta giorno per giorno che però la scarsa cultura della comunicazione non riesce a far valorizzare cioè se se solo l'università mettesse sui giornali gli ospiti che ai professori visitatori
Cercando anche con opportuno linguaggio mediale di valorizzare chi sono i professori visitatori cioè di ognuno di loro
Facendo scoprire Lecce Itas la specificità l'originalità la ragione per cui è stato portato lì altrimenti non c'è una ragione al mondo che debba venire a farsi una vacanza in Italia a Roma in particolare ecco già questo porterebbe
Ha una incredibile senza costi anzi
Aumentando i benefici comunicativi e addirittura forse riducendo i costi perché questo potrebbe portare anche ha una visibilità così forte dell'Università rispetto alle imprese rispetto ai soggetti economici Concia dunque favorendo anche la possibilità che i finanziamenti sull'università diventino meno aleatori di quello di quelle che noi sappiamo è di quelle che ancora poco fa Alatri mi ricordava a bassa voce
Infine
C'è un problema di legittimazione e di certificazione di quanti lavorano alla comunicazione dentro l'università su questo mi limito ad accennarlo perché credo che sia il tema soprattutto la giornata di domani a cui io sarò presente quindi lo rinvio ma certo
Un lavoro che sappia anche andare nella direzione di rafforzare l'identità professionale di comunicatori di quelli che fino a oggi in modo un po'piene Ristich che spesso con grandissime difficoltà e con grande sacrificio personale hanno cominciato anche se in modo semplicistico a costruire strategie di comunicazione può portare a cambiamenti
Di tutta la struttura dell'ateneo dell'università e quindi può essere un elemento si è sufficientemente valorizzato rafforzato che ulteriormente incoraggia un processo di cambiamento
Questo processo secondo me deve essere accompagnato da una doppia investimento sulla ricerca e sull'azione sulla ricerca io penso che il ministero dell'Università debba pensare a progettare una ricerca che coinvolga i comunicatori l'università ma coinvolga anche istituzioni accademiche o scientifiche
Per esempio sul sulle voci dell'università sui giornali sul sulla radio ci sono progetti anche di radio
Non so se lo sapete già la Marcucci mi aveva uno ma credo che ce ne siano tanti di radio interamente mirate alla comunicazione dell'università
Io ho la sensazione che su questo occorra fare una riflessione e una ricerca veloce tipologica di quelle che già sono stati messi in campo in passato anche dall'ai con che dia dignità storica intanto alle voci esterne più legate alla tradizione dell'università ci sono testate che esistono da decenni e che hanno una vita sottocutanea una vita catacombale che invece occorre saper rilanciare in un circuito culturale nazionale
E e da queste da questo primo censimento cominciare a pensare anche ha una forma di creazione di una struttura di servizio che possano essere centrale
Al ministero o altrove
Uno anche potrebbe essere presso i corsi di laurea in comunicazione perché no ma mi pare che questo sia l'ultimo dei problemi che abbiamo che si ponga come una struttura di sostegno a tutte le voci locale cioè che sia una specie di agenzia centrale di servizi che renda meno avventuroso meno occasionale anche meno
Legato ai lobbismo i locali l'avventura dei comunicatori dei singoli comunicatori d'università
Accanto alla ricerca sull'editoria universitaria che secondo me è anche una grandiosa benemerenza culturale per cui chiunque la faccia
Può andare a ricostruire anche momenti interessanti nel rapporto tra le voci dell'università i certe forme di organizzazione politica che sono passare attraverso l'università penso per esempio perché è successo durante la Resistenza
Un giornale dell'università è stato a Roma un un nido di nascita dell'antagonismo politico come lo ricordava recentemente
Moro
Ma insomma al di là delle vocali della della dimensione storica quello che fondamentale una ricerca che sappia capire che tipo di imprenditorialità artigianale è stata creata alle sedi per poter dare a queste strutture un tipo di respiro che li sottragga appunto all'avventurosi dal locale accanto a questo ci vogliono ovviamente iniziative pubbliche come quella di oggi come quelle legate alle iniziative di Roland e quindi la comunicazione istituzionale
Come quelle legate a un alla ricerca di un sodalizio e di un fidanzamento più stretto con l'ordine dei giornalisti e con la Federazione dalla stampa su questo
Mi limito soltanto ad accennare questa dimensione perché più specifico che noi la esibiamo domani quando sarà presente il presidente dell'ordine ritengo però che se riusciamo a costruire un azione comunicativa
Adeguata moderna non più legata alle sorti del principe ma legata a una necessità e a un modo d'essere fisiologico delle nuove università
Anche l'avventura di un salto di qualità professionale e di qualità personale quindi anche di soddisfazione deontologica da parte dei comuni con comunicatori l'università avrà trovato un tagliando importante di superamento di cambiamento
E comunque avrà reso un servizio importante al cambiamento del Paese
Ringrazio moltissimo il professor Morcellini e a questo punto se avete domande da rivolgere goduto Matarazzo col professor Morcellini ancora Paola
La
La formula che le accade lei rompere gli anziani spera Venezia Estensi regola
Sì
L'analoga
Beh diciamo che le cose che abbiamo sentito stamattina alle provocazioni dicevo poc'anzi questo pomeriggio lanciato c'è gli inviti che ci sono stati lanciati dal ministro stamattina le stesse provocazione che c'ha lanciato il dottor Rolando e quanto emerso da queste due due o tre conferenze di questa sera
Beh io dico che
Alla luce anche dalla nostra esperienza personale che viviamo
Nei nostri ambienti universitari c'è chi tra di noi ci conosciamo già da tre o quattro anni ma ci sono anche altre alta nuove che ci vediamo per la prima volta quindi non sappiamo quale al loro interno la loro esperienza in comunicazione universitaria beh ma diciamo questo che quanto è stato detto finora
E soprattutto ho sottolineato una frase che ha detto poco fa il professor Morcellini mettendo a nudo
L'università
è un invito è un invito che condividiamo appieno ma siamo coscienti anche almeno io ritengo eppure se parlo parlo sull'esperienza dei quattordici anni di esperienza universitaria nell'università di cult di Cosenza come ufficio stampa badate bene non parlo
Dei diciamo di ufficio di comunicazione in senso generale come ci spiegava stamattina al dottor Rolando non parliamo di pubbliche relazioni
Non parliamo di sportello con di servizio al cittadino di comunicazione cittadino che sono figure nuove che grosso modo dovremmo saper c'è da portare ritengo che già rispetto a questa mia esperienza come ufficio stampa
De a questo punto diciamo che avremmo andremmo incontro a delle grossissime difficoltà
Perché stamattina si è parlato anche di essere al centro di questo progetto del nuovo e sappiamo tutti che cosa significa gestire il nuovo soprattutto se sappiamo che dobbiamo dare il segnale nuovo
Di democrazia matura e non più di democrazia bloccata di fare un passaggio alla Prima Repubblica alla secondo Repubblica e non vogliamo seccati morto su queste cose
Però io dico che bisogna darsi anche bisogna sapersi dare delle risposte Beha abbastanza precise io mi ritengo che questo essendo il primo simposio primo seminario che facciamo sulla comunicazione universitaria
Noi riteniamo almeno io ritengo che nell'arco di questi due giorni dobbiamo ad essere in grado di avere una capacità di sintesi ma soprattutto di uscire con delle proposte importante significative
Che diranno che vadano quel discorso in quella linea che dia dignità
Dignità di lavoro a chi si interessa di comunicazione all'interno dell'università soprattutto se vogliamo andare in quella logica di mettere a nudo l'università e noi sappiamo benissimo anche le corse
Le le gli inviti che c'è stato il voto dottor per Razzano
Ecco che parlava di grosso modo se ho capito bene alla fine che noi potremmo svolge un ruolo anche di osservatorio lutto quello ex che sono le cose che non fanno all'interno
Delle strutture sedare la vera la capacità di mettendo a nudo attraverso questo discorso della trasparenza
Beh a questo punto io dico che probabilmente dovremmo al di là delle semplice enunciazione usciti fuori uscire fuori soprattutto con delle indicazioni precise
Che un po'tuteli no all'interno delle strutture universitaria queste nove figuriamo i chiamo li li chiamo nuove perché probabilmente morti delle per molte delle persone che sono qui dentro questa sera
Sono da pochi mesi o da qualche anno che si stanno cominciando ad interessare di comunicazione universitarie e chi già lo svolge da parecchi anni sappiamo le grosse difficoltà vero salvatore che abbiamo al nostro interno nel saperci rapportare con chi oggi e a capo delle strutture universitarie
Io mi fermerei qui almeno per questa sera perché poi vorrei anche lanciare sulla base di alcune esperienze altre proposto probabilmente nel corso della giornata di domani
Ci sono delle domande delle
Però mi dica
No non è una domanda è un'osservazione
Su un paio di punti della relazione di Morcellini ma anche di quello che si è detto nel corso della giornata
A proposito della mortalità anche perché non vorrei anticipare voglio dire il discorso sulle logiche che guideranno l'ufficio della terza
Noi ci chiamiamo tra i tanti nomi che ci siamo dati Relazioni Esterne e Comunicazione che si è data la terza nella università con tutte le sue caratteristiche anomalie diversificazioni perché
Dobbiamo pensare che siamo nati da due anni e questo credo che ci qualifichi come qualcosa di particolarmente anomalo rispetto al quadro al quadro generale
La questione della mortalità tuttavia in due anni abbiamo anche segnalato abbiamo tra di noi casi di mortalità come sapete è uscito da questa brutta parola per dire i ragazzi che se ne vanno alla dismissione né eccetera
Facendo molti sondaggi
Ne abbiamo fatto anche uno telefonico su questa questione
Da questo risulta che il ventotto per cento dei nostri ripetente certe caratteristiche da e abbastanza buone
Quindi non dico ottimali ma certamente buone con tre facoltà su cinque dal numero chiuso e comunque in una situazione che a Roma e ottimale perché è un'università di tredici mila studenti sedare affrontiamo la sapienza di duecento mila abbiamo immediatamente il senso di quello che la qualità del rapporto ecco il ventotto per cento dei della degli di coloro che hanno abbandonato abbandonato per motivi di lavoro il quattordici per cento per il servizio militare di leva il dieci per cento per motivi familiari abbiamo di contro a queste che sono come dire cause in qualche modo soggettive
Degli studenti un vento un per cento che invece riguarda in maniera molto frammentata altre situazioni di undici per cento per difficoltà incontrate nello studio cioè nell'affrontare le materie di studio
Specificamente si può rispondere beh va bene forse la docente non è stata in grado di aiutare questa parte già un problema comunque è un problema
Di grande rilievo e poi un undici per cento per motivi intrinseci alla struttura e con ma molto frammentata due per cento per costo degli studi
Due per cento al due per cento due per cento difficoltà a seguire lezioni due per cento di già agente trasporti due per cento delusione rispetto alle aspettative eccetera
Che cosa mi interessa però riuscire a capire Moshe lite buon sociologo e può anche aiutare anche se forse degli psicologi
Potrebbero aiutarci in questo perché il ventotto per cento per motivi di lavoro e il quattordici per cento per il servizio militare cioè la stragrande maggioranza delle cifre che ci sono date cioè in parole povere si era all'università
In parcheggio
In attesa che capitasse un lavoro al primo lavoro si abbandona l'università
Ma si abbandona università anche quando si fa il servizio di leva che non è un lavoro o solo in parte può essere per coloro che hanno briglie volontà di una riconferma delle del del del del lavoro militare come dire de dice prendono quella carriera quindi resta aperta una questione di questo tipo
Intorno a questioni di questo tipo che dobbiamo aiutare dove stessi a capire
Per intendere appunto qual è la collocazione reale la volontaria reali l'impegno reale cioè l'impegno ad arrivare ad un certo obiettivo dello studente si pongono poi ci pone poi tutta la rosa delle altre questioni che sono stati accennati a questo faccio un accenno soltanto e alla questione dei giornali
Così domani Pastore parlo molto più rapidamente ma mi sembra doveroso per il fatto che è vero esiste
In tutti noi forse una non ogni alcuni di noi diciamo una non ottimale capacità a raggiungere questo medium
Probabilità probabilmente c'è una questione di rapporti da costruire probabilmente c'è un problema di Lin Quaggio da costruire
Ma certamente c'è una situazione generale
Che sta seguendo un trend particolarmente serio nel senso che se gravemente serio per quello che può essere il rapporto tra università ai giornali ascolteremo domani di rappresentanti dell'ordine
Eccetera ma un dato di fatto che io porto qui e questo a me mi ogni anno inizio ormai due volte fatto inizio un il mio percorso per tutti direttori vicedirettori o redattori capo a secondo
Del giornale laddove Honda hanno la bontà di farmi incontrare con il direttore là dove hanno invece la bontà attualmente di farmi contare soltanto con il redattore capo
Qual è la tendenza che cosa mi si dice questa vorrei usare la frase
La battuta di un il cronista del cronista che si occupa di università da diversi anni quindi abbiamo ottimi rapporti di un grande giornale nazionale
Mi ha detto mio caro voi citate un morto ogni giorno degli ambienti della Terza università ed i guadagni resta in questo caso ogni giorno un titolo a nove colonne o noi non possiamo fare quasi più niente
Nel senso che e a Roma si sta verificando il fenomeno dell'abolizione delle rubriche questo sapere su tutto il su un gran numero di giornali né di le rubriche dedicate specificamente l'università che si erano aperte l'altr'anno
Delle degli stessi appuntamenti che prendono altra collocazione o addirittura l'università comincia a essere ignorata e quello che diceva Mario Morcellini che è sacrosanto a me sembra e cioè il fatto perché c'è una ricchezza enorme in tutte le università
Non solo sa ovviamente anzi
Noi abbiamo delle grosse difficoltà da certamente alla Sapienza e altrove a muoversi e ad andare cioè apportare persone a prendere iniziative a vivere anche un'attività di costruzione culturale
Ebbene in tutte queste situazioni ormai non abbiamo più spazio
L'abbiamo pochissimo spazio di riferimento cioè il signor Tal dei Tali e geloso tarda x terrà la conferenza diventa sempre si abbassa sempre di più questo
Testate potremmo cominciare a Fiore a costruire anche delle percentuali su questo fatto o addirittura improvvise
Situazioni che hanno una logica soltanto il tutto particolare occasionale ma c'era un buco è stato riempito con con quella certa con quella certe notizie
Allora che cosa sta accadendo io mi chiedo in definitiva in questo in queste ore allora noi stiamo pur se andando è vero d'incontro ad una situazione che ha delle radici esattamente storicamente parlando è vicino anche abbastanza recenti eccetera ma precise di un interesse verso l'università sempre non è molto ma molto alto molto forte
Però al tempo stesso un un modificarsi dell'atteggiamento da università non è più quella determinata cosa e questo può essere anche un bene è altra cosa dov'è il punto di congiunture se noi facciamo
Per esempio la sapienza a un grande successo diciamo di comunicazione sui quotidiani romani perché ha una segreta dei concerti e i concerti vengono pubblicati perché prende iniziative cinematografiche giudice Madaro che vengono pubblicate perché ha un teatro attività teatrali vengono pubblica tutto quello che concerne lo spettacolo e la comunicazione
Mario può essere soddisfatto perché ogni anno a articoli su tutti i giornali quando avrà il suo corso
Di comunicazione tutto quello che riguarda io posso essere e io posso essere soddisfatto perché anche noi come Dipartimento dello spettacolo l'abbiamo quali risultati ma il fatto è che se io comincia a chiedere per esempio
Non tanto guardate non tanto una un intervento su un settore umanistico perché può esserci ma un intervento sul settore scientifico io praticamente o il voto e l'ignoranza totale
Abbiamo tentato mandando comunicati specifici ridotti eccetera eccetera c'è il vuoto assume valore indipendentemente da tutto questo
Noi stiamo assistendo a un fenomeno abbastanza interessante che lo vogliamo dire la stessa parola che stiamo usando Dundee spettacolarizzazione dub dove c'è la congiuntura tra situazione per esempio anche universitari
Nei momenti della spettacolarizzazione politica culturale me informativa vediamoli tutti gli aggettivi che vogliamo allora lui scatta il il punto di di raccordo dove non c'è questo elemento
Il il momento che riguardava il caso del laureato cioè di queste trasmissioni televisive devono e esiste chiudo scusate mi ero preso troppo tempo nel esemplare cioè nel senso
Perché l'interesse e tanto altro che diventa la l'università una platea
Ma al tempo stesso diventa una semplice eppure platea di un gioco che decisamente al di fuori dell'università la Terza Università rifiutato di partecipare da questo gioco e non per polemica mio per polemica né per la satira me per questo tipo di satira
Ma semplicemente per il fatto che un gioco costruito in qualche modo di fronte alla platea degli studenti in fondo uno a un'occasione per un ambiente diverso
Nuovo di cui in qualche modo si parla e però e con un degli spettatori che costano poco e che comunque sono la sempre presenti e possono fare
Una bella va bene presento credo di aver nulla da dire domani aggiungerò qualcosa sulla questione delle radio e delle televisioni perché noi non dobbiamo dimenticare che la legge definitiva individua la chiusura delle delle televisioni e delle radio comunitari e credo che le le università potrebbero cominciare a studiare una loro specifica presenze come tutto il mondo da Richard nord-sud una loro specifica presenza nel settore delle radio e delle televisioni utilizzando questa formula giuridica diciamo anche della radio televisione comunitaria grazie scusate la lunghezza
Restituire no volevo semplicemente fare una domanda al dottor Matarazzo
Durante la sua relazione aveva parlato di un osservatorio nazionale sull'università
Inficerebbe chiarire un po'questo questo punto e in particolare che la le convenzioni con l'Istat in che cosa consiste
Comprensione per lo sviluppo
Di servizio che istanza avrà a disposizione del ministero proprio per realizzare
La formazione e la strumentazione necessaria per questo ipotizzato osservatorio nazionale che misure sta intenzionato a costituire qui si tratta di enucleare tutti gli elementi di valutazione
Non di valutazione non siamo ancora alla fase di valutazione di qualità ma di valutazione
Diciamo un punto statistica numerica di standard attuali di finanziamenti o quant'altro per definire
I costi e i benefici che ciascun ciascuna sede ciascuna facoltà allo stato attuale delle cose
Qui questo pertanto in vista di un'azione di riequilibrio necessarie che la legge prevede l'articolo cinque
Del legge finanziaria anno scorso prevede specificatamente dovrà appunto svolgersi dall'inizio dell'anno prossimo per poi proseguire sempre più incisivamente negli anni successivi e lista temporary disposizione sua competenza e la sua Procida di di servizio a questo scopo senza che
Costituisca peraltro un lei se stesso visto il pesce un osservatorio di qualità del sistema che è tutt'altro discorso che dovremmo avviare sulla base di queste rilevazioni preliminari
Mi chiamo Roberta Nencioni sono da poco tempo da marzo di questo anno con la collaboratrice dell'ufficio stampa nella mia università che è la Federico secondo di Napoli
E che è come tutti sappiamo la seconda università d'Italia fondata e mille duecentoventiquattro da Federico secondo
E anzi di Federico secondo mi piace citare una frase che prelude ad Atene Nando ecomafie Bossi va appunto anche in commemorazione verso ottanta tacendo ottavo centenario dalla nascita
Che è molto significativa e secondo me che concorda perfettamente con quanto esposto dal professor Marcellini
Suggeriva Federico secondo di mostrare le cose che si sono come sono cioè questa trasparenza di cui in effetti fin da allora lo Studium sentì la necessità e che adesso conta ottocento anni di distanza e si trovava ancora a dibattere
Questo anche lo scopo per cui è insorto questo nostro ufficio stampa
Grazie a ufficio stampa dell'Università prima c'era un caravan capo di Bain & gabinetto che curava relazioni con l'esterno del rettorato adesso questo organo
è un organo a se stante e quindi la mia esperienza non è come quella del professore e di pochi mesi è recente
Ma volevo osservare confrontarmi con voi su un problema che riguarda certa la comunicazione ma che mi sembra non sia stato affrontato in questa sede ancora
La comunicazione dell'università con l'università cioè con se stessa all'interno dei propri organismi ci sono docenti assegna sociale ordinari ricercatori come lo sono io
Che non sanno quello che succede alla porta a fianco prima ancora degli studenti l'organizzazione delle attività culturali dell'università che si dovrebbe poi esplicitare all'esterno e quindi ritornare con forza
Come Progetto con con grande capacità di ricaduta manca proprio l'interno dell'università
Noi abbiamo approntato notiziario abbiamo chiesto i nostri docente di fornirci tutte le loro attività programmi Vellore attività
La risposta non è stata così sollecita e quindi niente abbiamo preso la frase Federico secondo è e accadde l'abbiamo messa come sigla sperando che sia percepita
E volevo chiedere posso stare seduto volevo chiedere
Solitamente
Quando si fanno questi incontri o quando abbiamo fatto incontri similari non si è arrivati a una conclusione questa volta invece forse si arriva a una conclusione
Lo noto dai piccoli segnali ma soprattutto speriamo che domani ci sia proprio qualcosa di più concreto che ci faccia tornare a casa con la convinzione che finalmente si è posata la prima pietra in questo campo perché io ritengo che ci sia comunicazione molta comunicazione ricerca di comunicazione ma anche un po'di contraddizione
Soprattutto mi ricordo tutto Matarazzo volevo sapere se nel ministero giungono segnali
Da parte dei rettori che dei direttori amministrativi in relazione a questo argomento ormai annoso ormai vecchio direi quasi superato forse non so i nostri nipoti
Potranno vedere nelle università degli uffici delle competenze del personale pagato impegnato gratificato e quindi anche soddisfatto di quello che fa perché ho l'impressione che qui ci vogliamo sposare ma o non lo sono i fidanzati o non lo sanno i genitori e due fidanzati
Ecco voglio dire perché poi alla fine il sacrificio qualcuno ha detto mi iscriverò al alla Caritas non solo qualche dottor Rolando questa mattina ha detto si scriverà una non confraternita un'associazione di volontariato e e dicevo tutto questo volontariato che tutti ci riconoscono ENEL ne abbiamo testimonianze perlomeno sì in Italia c'è l'ipocrisia voglio dire però voglio dire qualche volta qualcuno ci dice anche la verità
Ecco non vorrei che poi noi stabiliamo tutti questi contatti ci rendiamo simpatici ai diversi pubblici tutti segmenti Nino come nel ai vari livelli e poi teniamo conto del rettore il direttore amministrativo
Credo che sia un paradosso che dobbiamo tenere in considerazione
E non vorremmo come purtroppo sta accadendo per qualche collega o il nome del nuovo ogni nome del vecchio scusa del mio modo di parlare o di esprimermi
Qualcosa cambi qualche collega sia stato costretto a lasciare il posto che aveva occupato con grande capacità mi riferisco una collega che tutti sappiamo conosciamo e apprezziamo
Per la sua valenza per la sua capacità ecco voglio dire perché poi torniamo indietro di cinquant'anni di sessant'anni e questo mi sembra un altro paradosso per paradosso scusate la provocazione
Non è una
Mi chiamo inizierà inizio vengo da Palermo sono bibliotecaria
Della facoltà di Economia e commercio di Palermo sono qui perché
Volendo informarmi per l'acconto su un mondo per me
Nel quale vivo ma dal punto di vista strettamente organizzativo per me nuovo c'è quello della i cui
Sono venuta quindi convinta come succedendo ai bibliotecari che facciano parte di una associazione che si chiama il via Associazione italiana biblioteche
Con i suoi problemi e le sue grandezze
Vedo che c'è un primo seminario sul rapporto comunicazione università ma non c'è la sigla della il comma
Cioè organizzata solo dal Ministero dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica
Non lo so questa una prima domanda se si deve dare valorizzazione alle figure dei comunicatori
Credo che la prima cosa sia dare valore al all'associazione anche se ne occupa
Vengo da da Palermo e vorrei citare frasi di personaggi meno importanti probabilmente è molto più recenti
Anche se capisco che la citazione può essere scomoda il sindaco della mia città Orlando può essere simpatico meno simpatico la Rete piacere o non piacere però
Una frase del sindaco Orlando dal novantadue credo debba dare alito riflessioni
In un momento in cui la città si spaccata
Aveva anche motivo di staccarsi visto che parecchia gente era saltata per aria nel novantadue siamo fra il ventitré maggio il diciannove luglio
Si è staccato tutto a Palermo sono spaccate le organizzazioni sindacali sono spaccati partiti insiste staccata la chiesa
Non si è staccata all'università fatti una frase di Orlando che mi è rimasta molto impressa è che quell'università era l'unica zona franca dalla mafia
Certe volte per esperienza personale mi sono domandato se non fosse l'unica zona franca bella mafia non balla
Perché
Sentendo i discorsi di diffusione dell'informazione di comunicazione credo che
Mi si perdoni se sono forse un po'
Legata alle realtà che vedo e che non sono esclusivamente
Paternità né perché ho avuto esperienze estere della famosa decantata Germania dove la mafia non esiste ma hanno anche la parola cumprà Lai si chiama quindi non illudiamoci troppo
Che riguarda i professori universitari in particolare che riguarda i ricercatori che riguarda la distribuzione delle
Delle dei posti di ricercatore di professore e così via quindi credo che la professione del comunicatore debba essere altissimamente qualificata e debba essere resa indipendente da influenze esterne
Penso per esempio ai rettori perché si rischia di trasformare lavoro di comunicazione lavora di vetrina
Devo essere necessariamente sintetica le cose da dire sono molte ma non voglio rubare tempo né errori né altri vogliono intervenire io collaboro la rivista Cronache parlamentari siciliane una rivista regionale già da due anni e tengo una rubrica sull'università
Ho scoperto grazie a questa rubrica che l'Università di Palermo non c'era una forma di comunicazione organizzata cioè ci sono gli annali ci sono le guide dibattito tutte le facoltà ci sono ripetizioni di cui ci sono tutto quello che volete iniziative di giornali di facoltà Economia e commercio né appena partito uno delizioso
Questo non vuol dire fare comunicazione sono d'accordo con la collega di Napoli non c'è comunicazione all'interno un ufficio non sa quello che fa l'altro non c'è comunicazione al verso l'esterno
E mi sono ritrovata dall'esterno cioè in in qualità di collaboratrice a ricercare notizie per l'università e diventare un punto di riferimento con la mia rubrica su un giornale regionale per gli universitari che vogliono sapere qualcosa dell'Università di Palermo
La stessa cosa che è successa con Campus
Collaboro mando per l'appunto notizie al giornale campus mi sento dire finalmente qualcuno da Palermo ora premono né una cittadina di provincia con due mila abitanti siamo un milione di persone cinquanta mila universitari quindi ha un certo peso una certa forza allora mi sono domandata
Quali zone grigie mi rifaccio al suo intervento professore e dove siano le zone grigie
L'informazione è vissuta come vetrina affatto sì che le realtà
Operative che non trovano spazio nella stampa perché non sono rutilanti e son d'accordo perfettamente con l'intervento professore Cipriani
Per ignoranza della stampa
O sono venute a contatto con diversi giornalisti ho chiesto perché non ci si occupasse determinati problemi universitari mi hanno risposto un po'per insistenza un po'per rispetto e Marin testo Rispetto per timore di affrontare argomenti più grandi di loro
Quindi io credo che il discorso sulla comunicazione vada impostato in maniera molto concreta
Sulla opportunità di offrire quello che è un diritto sapere quello che si svolge all'interno delle universitari italiani in generale ai vari livelli
Io vorrei rispondere soltanto un attimo sulla
Rappresentanza dell'Aic un ricordando che qui sono presenti il Presidente Dellai con
Il Presidente Dellai con e il vicepresidente laico che mi sembra come dire la testimonianza più evidente del fatto che l'associazione italiana dei comunicatori è stata presa in considerazione e tra l'altro il presenterà complottisti Moni are del fatto che ne siamo stati in contatto per due mesi per organizzare di fatto insieme come programma
No non non capisco cioè abbiamo fatto questo seminario con Lai con insieme a laico non mi pare che sia stata dimenticata
Non discuto esso parlando di comunicazione cioè c'è tanta bella sostanza che spesso nonna non arriva
Al ai destinatari per difficoltà del canale
Ecco tornando a Palermo per esempio
Io vorrei di
Vorrei poter dire è stato organizzato c'è un'associazione trovarlo scritto da qualche parte che ai non soltanto negli interventi del presidente sentito con molta attenzione e così via può essere che sia una mina semplicemente è una mia abitudine
Cipriano ieri alla televisione italiana biblioteche non lo sono rimettiamo sino Fimbria istante
Simulazione armi consenta condivido molta parte del suo argomentare quindi proprio perché lo condivido con l'obbligo anche dirlo là dove non sono d'accordo capisco il problema di segnale culturale che lei pone però se lei avesse partecipato ma capisco che prendo la bibliotecaria scoperto questa realtà recentemente alle ultime riunioni Dellai con noi abbiamo sempre chiesto qualche volta preteso gridato che in ministero facesse un seminario allora il problema sì sì ma infatti non lo dico per chiarire questo problema il problema che noi volevamo un seminario organizzato dal Ministero
Poi in futuro ci potranno essere altre cose per esempio potrà essere interessante il seminario con i giornalisti specializzati di università sempre che vengano e di segna trovare argomenti pesanti per farle venire ricattando lì un po'dicendo che se non vengono Point
I professori di quell'università non gli danno più interviste cose di questo genere bisognerà ricorrere a tutto però questa volta secondo me era fondamentale il segnale politico e culturale e anche professionale secondo me per molti dei presenti che il ministero gestisse
Non perde lega ma in prima persona quindi con la propria organizzazione la propria potestà potestà in questo caso sia chiaro con la minuscola
Un seminario sulla comunicazione dell'Università grazie
Volevo dire solo alcune cose molto flash su ciò che è stato detto finora
Professor Morcellini le ha detto certificazione dell'attività svolta mi sembra una cosa più che giusta
Per chi sì occupa di ufficio stampa dunque il contatto con Lima mass media qualcosa di continuato
è chiaro che questa qualificazione professionale significa sicuramente iscrizione all'albo dei giornalisti per quanto riguarda ecco l'impatto con il mondo esterno e dunque questo rapporto fra il flusso di notizie che sono presenti nell'università e che dovrebbero trovare pure uno spazio nell'ambito dei mass media il professore prima faceva riferimento a la realtà di Roma dove probabilmente questa grande massa di notizie ecco in questo momento non trova un suo spazio e io allora è chiaro che non io non conosco la realtà di Roma però probabilmente conosco posso posso pensare che fare fare questa attività a Roma significa misurarsi in un grande rumore di notizie
Ci sono tanti giornali tante televisioni ma ci sono anche tante notizie per cui probabilmente poi chi deve decidere cosa pubblicare
Deve anche rispondere all'editore o al direttore allora diciamo che probabilmente ma era un però sicuramente un paradosso qua
Ecco quando si decide di pubblicare la la notizia la fotografia del morto al posto di un'altra notizia si parla brevemente esista anche una una distorta ma e questa è una realtà ecco un'esigenza di mercato si tratta in realtà ecco di avere questa qualificazione professionale che possa
Parlare il linguaggio dei mass media conoscere la realtà locale per quanto riguarda la comunicazione e di conseguenza se questa via non è percorribile trovare quelle alternative che come diceva
Questa mattina Rolando possono essere un sicuro
Stimolo per gli stessi giornale interessarsi voglio dire lei alla ha lanciato delle delle idee speriamo possano diventare realtà per esempio l'utilizzo dalla radio e della televisione ora probabilmente sessi U utilizzino sette si utilizzano ecco questa altre strade anche giornali potrebbero per una realtà proprio di mercato perché alla fin dei conti ecco tutto funziona la logica di questo ecco quindi queste nuove strade di comunicazione sono sicuramente percorribili e quindi c'è la necessità di qualificarsi sempre di più un'ultima cosa ed era in riferimento alla al dottor Alatri ecco il rapporto cosa una cosa secondo me dovrebbe essere sviluppato il rapporto tra le università e il ministero ecco il ministero a probabilmente sicuramente tante iniziative
Ecco il ministero probabilmente dovrebbe utilizzare queste come dire sedi periferiche così come un giornale al suo corrispondente nella città
Ecco il ministero dell'Università potrebbe utilizzare l'ufficio stampa della singola SITA per un'azione mirato per poter attingere informazioni ecco in questa maniera
Si potrebbero già innescare dei dei processi interessanti e quindi voglio dire ecco c'è questa necessità di una maggiore qualificazione
Allora
Sono dell'Università di Venezia facoltà del vettura Istituto di restare lettura oggi stiamo istituendo adesso una Servizio comunicazione
Quindi siamo assolutamente nuovi anche a parte abbiamo letto già alle cose fatte da laico un'inchiesta quindi farò delle osservazioni da neofita
Che però spero che aiutino come dire anche per me poi sei virgola capire le cose
Quindi banalmente mi sembra che come dire il la comunicazione stia diventando la soluzione a tutti i problemi mi spiego se non esiste un problema di esistente c'è un problema così come voluto fa di comunicazione interna
Un problema di comunicazione con l'esterno queste cose nascono e sono probabilmente cose completamente diverse non indolente da una parte da quello che ho sentito oggi come temete estremizzo per farmi capire
La comunicazione interna rivolto a docenti e studenti lo leghiamo la questione all'abbandono quindi alcun problema io son convintissima di informazione per gli studenti sin quando si laureano
Finale Arcuti che non riescono a Prato laureato
E questo è un problema di comunicazione interna
è un problema però di funzionamento non esitano a nessun problema di comunicazione quindi non vorrei che i colleghi si esaurisse presenze informiamo meglio se comunichiamo meglio i problemi si risolvono cioè e un funzionamento dell'istituzione era un po'cioè io adesso esagero per farmi capire ma non è qui che solo che si risolve la questione primo
Il problema della comunicazione con l'esterno è vero secondo me che c'è stato una secondo me c'è stata modificazione velocissime sita in questi anni una che ci lavoriamo dentro forse ce ne siamo accorti in modo più evidente di tanti altri
Il passaggio all'autonomia anche se non è comunque definitiva e chiara prezzi verrà è stato l'elemento decisivo credo che di qui nasca
Per molti elettori l'esigenza ad esempio di potenziare
Un servizio di comunicazione con l'esterno e queste è un'altra cosa io vorrei che faccio questo intervento per chiarire tu hai schematismo perché io credo che dovremmo entrare nel merito dei contenuti non solo dire la professionalità c'è un bisogno di comunicazione questo tirare comunicazione nasce a questi problema qual è il contenuto e la comunicazione
Se per l'interno io credo che io penso voglio al mio futuro lavoro ecco semper l'interno so come muovermi sono immediatamente
Quali sono le esigenze di studenti quali sono le esigenze del personale tecnico e amministrativo in parte quali sono i bisogni dei docenti e rispetto informazione rispetta le strutture sono Aseri qualche credo produzione sappiamo rispetto all'esterno e io credo che il sito questo grande bisogno di comunicazione soprattutto nella decisione di far partire struttura nasce proprio da questo processo autonomia quindi al fatto che comunque e crede in prospettiva i finanziamenti garantiti da parte dello strato saranno sempre di meno quindi uno del comunque proiettarsi fuori giusto nelle forme più diverse nel senso anche di garantire che garantire che i diplomi di laurea siano finanziati l'esterno vengono se non esita ne partono tre la garanzia che è garanzia richiesta e che parte no a costo zero per Università del West dava soldi per investire mi pare che questo sia la linea cosa vuol dire che non è se adesso che hanno portato all'e sterno in termini finanziari anche qui garantirebbero
Allora grazie qual è il ruolo dei comunicatori rispetto all'esterno
Perché faccio questa cosa perché io non credo che si deve sempre rimanere sull'astratto si dovrebbe ragionare su queste nel senso che sentendo i discorsi prima deve dire deve avere un ruolo culturale
Cioè la comunicazione non è stare spetta all'e sterno quale è una grossa funzione culturale rispetto culturali in senso più lato
Politica culturale scientifica rispetto al territorio funzione che a volte nel passato c'è stato non sempre sta ma che potrebbe oggi avere in una stazione radio politicamente
Come dire molto confusa
Punto risolva iniziano tutte queste cose qui
Ma non credo che sia solo questo che si chiede allora credo che sia giusto insomma entrare nel merito perché poi quando si parla di professionalità di competenza
Io vorrei capire quali sono i processi io credo che poi adesso Faccini una parentesi la maggior parte credo di quelli che lavorano nei come nei servizi comunicazione lo chiamo così son persone che lavorano tanto non esita anche perché da anni credo che poche persone entrino nuove con una pausa quindi fra persone che finora ha fatto altri mestieri o fa dentro dipartimento curato le pubblicazioni altri vengono quindi persone che si sono formate entro Nesta ma che non hanno spesso una competenza specifica allora credo che la funzione
Di momenti come questi sia quelle di dare degli strumenti precisi formative no poi domani probabilmente saranno tutte cose però non si dare strumenti precisi formativi in cui io posso anche scegliere se percorrere un solo con l'altro se non si ragiona sul contenuto che non vuol dire parliamo di mostre oppure parliamo di territorio parliamo di case che nel senso più vero cioè la comunicazione riguarda quali elementi signora rispetto alle stelle chiarissimo
Inequivocabili allora io ringrazio molto la collega per questo intervento
Volevo terminare il qua non per togliere spazio ma perché domani noi ritorneremo in realtà su questi temi e ne parleremo e ne faremo domani comunque la ringrazio molto perché ha fornito veramente una serie di spunti molto interessanti e domani avremo modo di sì credo sapevo di sviluppare grazie grazie a tutti e ci vediamo io vorrei rispondere assolutamente ci mancherebbe coi
No replica di Venezia può finanziare che non siamo entrati nello specifico adesso ringrazio diamo allo specifico
Allora non so se tu vuoi per una battuta
Dunque mi corre l'obbligo almeno mi fa riferimento a due o tre interventi ovviamente l'ultimo quello che EasyJet di essere affrontato più analiticamente ma comincia avevano Cipriani per amicizia per rispetto perché il padrone di casa e perché è stato il primo intervento perché l'altro del collega la Calabria era un'integrazione alle relazioni sulla dispersione vogliosa di solo dare un un elemento in più tutto quello che tu hai detto per me perfettamente consensuale quindi voglio sono però dire i dati che tu ci dici sulla dispersione
E cioè per esempio quello del primo motivo strutturale ricerca del lavoro secondo motivo servizio militare che si rincorrono spesso questi ai temi nella spiegazione psico sociologica per fenomeno dell'abbandono in realtà secondo noi sono decreto motivi nel senso che soprattutto il servizio militare ma per molti versi anche il lavoro
Non non risolvono soprattutto a queste percentuali perché noi sappiamo che quel livello di età il trentatré per cento degli abbandoni non è pensabile che vada a lavorare per sempre per la semplice buona ragione che occasione di lavoro questo mercato del lavoro non è che le consenta così generosamente quindi quindi c'è un problema comunque di spiegare la quantità quindi c'è un problema di diverse investimento e cioè come per esempio splendidamente descrive quest'ultima tesi che noi stamattina abbiamo discusso sulla dispersione
Cambia nel giro di pochissimi mesi dall'impatto con l'università a a pochi mesi dopo che l'abbandono avviene spesso nel giro di due o tre mesi quando stiamo parlando del trentun per cento che abbandona subito
Nel se c'è un problema di percezione psicologica nel senso che le aspettative che erano collocate
Sull'università si rivelano completamente diverse da quelle che l'esperienza quotidiana e l'esperienza istituzionale sottolinea questo significa dunque che c'è stato un gravissimo errore di valutazione io non ho parlato di questo elemento all'inizio e questo mi mi premeva dirlo
Perché significa che tutto il sistema ma soprattutto la scuola media superiore non fa uno straccio di attività almeno sul piano quantitativo che sia competitivo arrendere la scelta dello studente veramente competente nel momento in cui se si esercita
Tutti i dati dicono che lo studente sbaglia di più quando nella sua scuola non ha avuto occasione di orientamento non ci sono stati occasioni come quelle soprattutto in aree non metropolitane come quelle di campus eccetera e soprattutto quando la scelta è etero dirette cioè quando la scelta del canale gli studi la fanno i genitori o il gruppo sociale che fa capo alla famiglia
Quello del militare ancora più auto evidente pensare che sia un motivo il fatto di abbandonare per un anno
Fa capire che è un cripto motivo perché significa che lui potrebbe aver sospeso gli studi e rientrare l'anno dopo invece e l'abbandona quindi significa che sono sopraggiunti nuovi significati sociali nel rapporto che lui aveva instaurato con l'istruzione universitari quindi è lì che dobbiamo lavorare andare a scoprire
Dove avviene il fraintendimento iniziale che è sconvolgente rendere quella città più competente su questo io mi limito a lanciare una proposta
Se il tutorato venisse limitato essenzialmente al primo anno alla legge del tutorato è straordinaria ma noi sappiamo che l'università non è attrezzata anche sul piano numerico per poter lavorare e sostenere quindi un patto tra gentiluomini vorrebbe che qui che esso venisse essenzialmente delegato al momento della scelta di la tesi di laurea quindi al quarto quinto anno Emma soprattutto a sostenere gli studenti di primo anno nel momento dalla socializzazione sono assolutamente convinto che se l'università facesse una piccola riforma senza costi di di orientare il tutelato solo su quella frangia avremo probabilmente fatto un'azione che nel tempo sarebbe foriera di ridimensionare significativamente il fenomeno della dispersione
Secondo elemento l'intervento fra iberici hanno quindi la richiamo alla comunicazione interna la citazione di Federico è straordinaria suggestiva me la ricorderò per un pezzo questo mi consenta di cominciare a entrare anche nello specifico perché è già questo intervento da quelle del collega Di Napoli che ci consente di sviluppare un argomento che io ho accennato perché non mi sembrava che avessimo oggi le condizioni per svilupparle cioè quello di un cambiamento di modello
è chiaro che se si riflette su quello che io chiamo un po'con con un concetto localistico un cambiamento di modello significa ovviamente che in termini di conseguenza empiriche di qualità della prestazione della comunicazione
Occorre fare un salto di qualità che chi studia comunicazioni ma anche chi la pratica e la vive semplicemente perché un cittadino moderne consapevole conosce bene cioè
La comunicazione degli anni ottanta è stata essenzialmente alla comunicazione pubblicitaria infatti Zante che raccontava le gesta di armi ed eroi del politico dell'imprenditore del rettore perché no
Era cioè un modello che ancora era ispirata al conto alla cultura dell'informazione cioè trasmissione dall'alto in basso non interazione non retroattività non verifica dei bisogni di comunicazione
Gli anni Novanta non danno scampo questo modello nel senso che una comunicazione di questo genere assolutamente pre moderna
Già è un miracolo che sia sopravvissuta nei terribili anni ottanta Igli anni Novanta dovranno essere gli anni in cui la comunicazione diventa la comunicazione dell'attività
La comunicazione del modo di lavorare non so nel nel caso del dell'università dico che la comunicazione deve ritardare i processi organizzativi i processi
Di assunzione delle decisioni i processi per cui l'assunzione delle decisioni si traduce in scelte politiche economiche a favore di certi settori invece che altri di certi soggetti invece che di altri
Nel caso più sull'organistico potrei dire occorre un modello di comunicazione cui Brioschi certamente più Tela di Meda penserà
Da tessere che metta agli uffici al centro della comunicazione quindi che anche riesca a snidare concretamente lei aree di passività di assenteismo gli uffici a tutti i livelli dagli uffici dei professori agli uffici amministrativi a direttore amministrativo all'ufficio del personale
All'ufficio Comunicazione Esterna una frase ancora generica spero che domani che è dedicato a fare una rassegna di casi emergano questi modelli e cioè il discorso può diventare analitico solo quando ci si confronta su diversi modelli di comunicazioni quindi su diversi
Contenuti e casi specifici
Ultimo riferimento
Un altro passaggio sul problema della certificazione quindi altre due
Piccolissimo i dettagli anzi sulla protezione dei comunicatori ecco questa è una argomento protezione un po'provocatorio usarlo ma la certificazione io l'ho usata nel senso di certificazione non può diventare protezione
L'unica protezione che possiamo cercare e quella che la qualità professionale della prestazione sia talmente alta
Indiscutibile certificabile moderna legata ai linguaggi della società della comunicazione per cui il cambiamento di colore politico e credo di aver capito benissimo riferimento che lei faceva faceva e io sul solidarizzo
Con la persona assente in modo non non diplomatico diventi un evento autolesivo nel senso che un rettore che cambia e si trova un capo ufficio stampa che ha lavorato bene che è in grado di dimostrare un curriculum di aver attivato lady comunicative sarà dura per lui se vuole sopravvivere
Inventare ex novo cambiarlo quindi io credo che l'unica sistema che abbiamo in un momento in cui nessuno può garantire
Come in questo momento la l'eternità nessuno è quello di alzare la qualità di ognuno di noi è di tutti ultimissimo dettaglio ancora una volta sui riferimenti concreti sui modelli sul sull'entrare nel merito non slogan veneziano
Io visto che siamo in incoraggiati a a dire cose più precise su questo però chiudo o una precisa strategia che mi pare che emerga anche dell'intervento di Ivano Cipriani
Mi ripromettevo anch'io di tornarci domani inserita una rotonda che è quella di cominciare a pensare che dobbiamo dialogare sempre di meno con la carta scritta con i giornali che sono sul piano delle resistenze corporative oggi lo possiamo dire domani presenta dei profili non è carina invitarla prigioni traccia sul piano della tradizione sul piano dell'apertura mentale sto usando la terminologia un po'forte spero che la registrazione venga voi attenuata certamente l'interlocutore che anche sul piano delle prove e meno affidabile per l'università
Non c'è il minimo dubbio che se si vuole fare un salto di qualità e un cambiamento di modello occorre cominciare a pensare a un tipo di finanziamento non di matrimonio perché ormai l'aria che tira suggerisce fidanzamenti e matrimoni con l'informazione la cultura audiovisiva radio e televisione queste due realtà hanno molti più problemi di riempire i palinsesti e quindi l'università può diventare un interlocutore che addirittura risolve problemi di monte ore l'abbiamo scoperto e credo anche Ivano basta attivarsi e agitarsi un po'e ci si accorge che mentre nei giornali per avere un trafiletto bisogna faticare una settimana prima dire una mezz'ora in una televisione locale
Né l'abbiamo visto anche con gli studenti di comunicazione che inviano fare gli stage
Si trova una collaborazione che è molto più pronta sul piano culturale e molto più efficace sul piano del ritorno di immagine l'università già parla abbastanza con i lettori della carta stampata nel senso che quello è un tipo di mondo di di di mille cinquecento lettori non adesso non voglio fare riferimenti storico letterari a Forcella eccetera e cioè alla al pubblico colto al pubblico delitti forse con quelli già riusciamo a parlarci perché facciamo diciamo la verità tutti parte di questo grande targhe
Il vero problema dell'università è quello di entrare in con le in comunicazione in collegamento con un mondo con cui è stata assolutamente muta in passato il mondo delle famiglie
Dei della della cittadinanza sociale di Massa sono assolutamente convinto che questo mondo con cui l'università non è mai riuscito a parlare noi riusciamo a rintracciarlo soltanto se investiremo con intelligenza e con professionalità e con prontezza sulle emittenti radiotelevisive di questo Paese anche sulla base della osservazione molto interessante che faceva Ivano Cipriani cioè sfruttando i margini di legge sulla così detta emittenza comunitarie su questo spero che domani emergano proposta grazie
Fare tra
Allora che assimila ci vediamo domani verso le nove e un quarto Ignazio