Il confine: ciò che unisce, ciò che separa

Mi pare che possiamo iniziare con il solito quarto d'ora accademico
Ampi siamo contenti Roberto Alfieri che il presidente del Centro culturale Nuovo Progetto ed io che sono la Presidente della Fondazione Zaninoni
Di avviare con l'incontro di oggi il percorso che ci accompagnerà per un anno intero perché vogliamo dare come Centro Nuovo Progetto come fondazione un nostro contributo
A Bergamo Brescia capitale italiana della cultura due mila ventitré
Prima di entrare nel merito della presentazione voglio comunicare che c'è una ripresa video e se qualcuno non ha voglia di essere ripreso invitiamo ad accomodarsi in fondo alla sala
E la ripresa video fatta da radio radicale che come sempre
Sì ci segue nelle nostre iniziative
Radio radicale trasmetterà in diretta sul sito di Radio Radicale questo nostro convegno ancora una volta grazie a Radio Radicale e al suo direttore alle si Falconio grazie per davvero
Allora Fondazione Zaninoni e Centro Nuovo Progetto e insieme abbiamo progettato il palinsesto
Ma serie di iniziative perché condividiamo
Insieme a pur lavorando spesso in ambiti diversi condividiamo una finalità che per noi è importantissimo che è la il contributo alla formazione di cittadini e cittadine
Consapevoli no conformisti e socievoli
Due brevissime parole su su di noi
Allora la Fondazione Zaninoni è nata per ricordare un imprenditore tessile scomparso prematuramente Jack Zaninoni
E Jack Zani dopo che è stato uno dei fondatori del centro culturale nuovo progetto che nel mille novecentottantasette allora si chiamava solo Progetto
E il l'allora Progetto intendeva essere questo l'obiettivo che ci ha fatto far partire questo centro culturale una voce laica nel panorama culturale della città di Bergamo una voce laiche in questa città
Allora il nostro percorso è un ciclo di incontri che si articola insetti azioni e ha come tema il confine una parola che nell'accezione più più comune significa ciò che chiude ciò che separa ciò che limita ma il confine può essere ovviamente oltre meno ovviamente oltrepassato e la scelta di questo tema è il risultato di una ricerca davvero vi assicuro meditata per rispondere a quella che abbiamo considerato un'idea geniale che ci è venuta dal Parlamento italiano
Di coinvolgere in in un'unica avventura culturale cioè l'essere capitale italiana la cultura i due territori che sono stati più drammaticamente colpiti dalla tragedie del corridoio
E noi volevamo individuare un filone di ricerca che davvero aiutassi a cogliere il significato profondo di questa candidatura che è doppia ma è unica unica candidatura
E quindi scegliendo come titolo del nostro lavoro il confine ciò che unisce strette più vogliamo privilegiare e ciò che separa la nostra riflessione che partita appunto dal dal livello locale di Bergamo e Brescia
E andata progressivamente oltre evidenziando la rilevanza dei confini sulle dinamiche storiche individuali e collettive di popoli ed il territorio
Silvana Tacchio che poi condurrà questa mattinata nell'intervista che con la quale l'Eco di Bergamo ha presentato questa nostra iniziativa ha fatto notare che proprio nelle zone di confine possano accadere incontri inediti e in questi incontri inediti la coesistenza può trasformarsi in una autentica convivenza
E così abbiamo lavorato insomma c'è stata una fase iniziale di confronto fra di noi un gruppo di lavoro e di progettazione abbiamo individuato il filone di ricerca proprio come dicevo prima per cogliere questo significato profondo della candidatura
Abbiamo svolto proprio un'esplorazione a cavallo tra territori fisici culturali storici esperienziali
Era quasi facendo un'indagine per conoscere anche attraversando confini personali e collettivi ed è infatti possibile l'attivazione di processi di ricerca di ibridazione di moltiplicazione dell'esperienza e far nascere così
Uno spazio di mescolamento era questa al nostro obiettivo di mescolamento tra generazioni quindi uno spazio intergenerazionale interculturale interdisciplinare perché è questo l'obiettivo largo del nostro progetto
Poi ci siamo suddivisi in gruppi di lavoro per sviluppare questo tema secondo del declinazioni diverse e proprio da questo esserci divisi nasce nascono le sette azioni del Progetto che sono azioni secondo tipologie diverse di realizzazione per cui ci saranno con dell'ottimo tradizionale ma poi ci saranno anche approfondimenti trans disciplinare i percorsi formativi raccolte documentali momenti di espressione artistica una cosa molto varia
A noi pare di aver fatto un lavoro interessante
E
Speriamo ce lo auguriamo crediamo davvero dirsi il passo la parola verso il presidente
Roberto Alfieri presidente del Nuovo Progetto che ci racconta queste sette sì grazie grazie grazie
Grazie il PA grazie a tutti voi che partecipate oggi come già introduceva Venetia la tappa di oggi è un po'l'inaugurazione di questo nostro programma
è una tappa quindi cornice perché pone inquadrare un po'tutte le azioni che poi si svolgeranno
Nel corso dell'anno
Tutte queste azioni hanno comunque come filo conduttore quello appunto dei confini che possono essere interpretati in modi molto diversi
Ecco io ho soltanto il compito come anticipato al PM di di illustrarvi in modo estremamente sintetico i contenuti di questi ulteriori sei incontri
In modo ecco anche per suscitare la la vostra curiosità quindi spero poiché nel nel seguito in questi incontri
Dio non vedervi e magari anche di vederli ancora più numerosa di quella che sette stamattina
Allora vi vi dico rapidamente del del secondo incontro della seconda tappa
Noi abbiamo previsto
Sì che si svolga tra aprile-maggio non abbiamo ancora definito alla data
Che dovrebbe affrontare il tema di del confine inteso come soglia di equilibrio in cui si inserisce il fenomeno della gentrification una parola
Che vorrebbe significare progressivo cambiamento socio culturale di un territorio che va dall'espulsione dei ceti più deboli dai centri storici
Fino all'aumento dei servizi per i turisti e anche purtroppo anche alla riduzione dei servizi per i residenti
Ecco quindi secondo incontro verterà su questo poi c'è un terza tappa
Che vuole ricordare la storia della trentennale collaborazione di sindacati
Parti sociali istituzioni nelle aree del Sebino e della Valle Camonica e delle loro azioni condivise con la atti di generosità reciproca
Per raggiungere risultati concreti sul piano dell'occupazione e dello sviluppo dell'economia quindi è un attacco secondo me importante che celebra una pagina molto luminosa anche dalla storia sindacale
La quarta tappa rievoca i luoghi e le storie dei garibaldini bergamaschi e bresciani nella lotta per l'indipendenza L'Unità d'Italia nelle bicentenario della nascita di Gabriele Camozzi
All'interno della Ciclovia collegante i due territori
Si proporrà la riscoperta dei luoghi di nascita e delle storie dei garibaldini bergamaschi e bresciani
Il ecco qui è importante anche secondo me questo riferimento alla ciclo via Bergamo Brescia
Non so c'è c'è qualcuno che ama particolarmente andare in bicicletta qui
E quindi è importante questo riferimento perché questa Ciclovia poi permette anche delle deviazioni in in luoghi ricchi di storia ricchi di cultura ricchi di arte
E quindi è un invito poi a frequentarla dopo che sarà stata realizzata
Poi c'è la quinta tappa che comporta un percorso formativo che ha come obiettivo riduca arsi ed educare alla non autosufficienza
Il percorso è strutturato in quattro incontri in piccoli gruppi cui si in cui si rifletterà sulle caratteristiche della vecchiaia
Che viene che non è una malattia una viene a completare il percorso di sviluppo umano
C'è qualcuno che ha delle obiezioni su queste multe
Interpretazione della vecchia
E poi c'è un sesta tappa e anche la sesta tappa prevede un percorso formativo
Questa volta a cavallo fra arte sport col coinvolgimento di persone in situazione di marginalità fragilità
Che mettono al centro il corpo come luogo delle vero trasformazione questa anche
è un senz'altro un tappa sta più strana forse ma molto stimolante
E poi alla fine chiuderemo il nostro percorso negli ultimi mesi dell'anno
Con un concerto narrazione frutto di una ricerca sulla ininterrotta tradizione del canto popolare tra Bergamo Brescia
Da metà ottocento ai giorni nostri sono canzoni composte da maestri di musiche bergamasche bresciani sul testi in dialetto di poeti locali che anche qui credo che
Anche questo forse incuriosito va be io spero di aver fatto la mia parte di avere suscitato appunto qualche curiosità e adesso cedo
La parola Silvana Tacchio che devo dire è stato un po'lì l'ideatrice di tutta la il nostro programma e quindi lei in particolare per un mio ringraziamento è molto sentita
Ecco se Brancher una un attimo solo una importante sì a chi volesse essere informato su tutte le tappe può iscriversi alla newsletter della Fondazione Zaninoni e o del Centro Nuovo Progetto ci sono dei fogli potete compilare quelli modo che per ogni tappa ricevere per informazioni grazie
E con un convegno
Ma innanzitutto grazie buongiorno a tutti a tutte
Sono anche molto contenta felice
Perché per ho visto rivisto tante persone che non vedevo da tanto tempo e quindi questo è un è un superamento già di un certo confine fisico che porta le persone che stavano nel nel loro territori affettivi lavorativi eccetera qui oggi insieme grazie di cuore
Non dirò niente rispetto al confine anche se
La scelta è avvenuta già dal primo luglio del due mila e ventuno in cui in un incontro che è stato organizzato dalle assessore libere da alla cultura di Bergamo Brescia Nadia Ghisalberti Zabatta stelle e Castelletti e altre associazioni perché doveva partire e al di là dei contenuti
L'obiettivo era anche quello di la finalità era quello di fare in modo che queste due città provate come ricordava sia dalla dal convinta tanti morti
Potessero lavorare insieme superando appunto certe idiosincrasie e soprattutto lavorando insieme abbiamo organizzato infatti alcuni atti attività insieme a Brescia
E e questo è stato un po'Lapo desiderio la voglia di dare un titolo a questo percorso appunto il confine appunto con tutta la per vocazione
Del etimologica e mi piace ricordare che mitologica mente
Il protettore
Dei crocevia
Delle degli incontri eccetera e Mercurio e alleati tra l'altro il viso è mio io son nata sotto il segno dei gemelli quindi è il mio Prost forse
Curioso
Ermes Mercurio e quindi del Lincoln
Sì degli incontri delle delle porte che si aprono Dio dalla porta ma è una porta che rimane aperta e quindi un po'con questo spirito che proponiamo questa mattinata ma soprattutto l'intero percorso
Ricordando OSP che oggi siamo stiamo attraversando davvero un periodo storico difficilissimo dalle crisi ambientali dalle catastrofe climatiche dalle dalle dalle guerre dalle tale dalla pandemia e tutta una serie d'aula dalla di soluzione un po'dei legami sociali perché assistiamo per ricordare quello che che ci ha insegnato una filosofo della politica che purtroppo scomparsa che Elena Pulcini
Che ha scritto un bellissimo libro intitolato la cura del mondo a cura del mondo
E lei sosteneva e sostiene che siamo in una dimensione veramente di individualismo illimitato e dice
E contemporaneamente in un comunitarismo radice difensivo immunitario cioè c'è un nido
Esasperato narcisistico e c'è un Novi però che è molto funzionale confusionario difensivo
è uno pseudo legame uno seguendo le gambe
Quindi l'idea del confine apre molte riflessioni
E allora come abbiamo organizzato l'incontro di oggi sarà un incontro che vedrà l'utilizzo di diversi diverse metodologica innanzitutto interdisciplinare
Ma in particolar modo utilizzando oltre alla parola oltre la parola
Per qui avremo la presenza di di due relatori
Che poi presenterò successivamente
Ma con utilizzando anche il cinema il cinema
Perché abbiamo pensato che l'arte nel cinema così poi successivamente invece saranno letti dei brani de vendette versi dei testi lirici di poesie
Intervallando appunto le due relazioni perché il cinema non ha confini non ha confini il cinema la musica non ha confini
Quindi si espandono il cinema le immagini si espandono non sono confinate lo stesso lo stesso Poesia si espande ed è tocca e allora quando qualcosa evoca suggerisce suggestione
Commuove
Commuove
Ci ci cc accompagna verso altre altri mondi
Allora partiremo adesso con l'approvazione di un blog Blob sapete un un insieme
Di sequenze cinematografiche tratte da da filmati in particolar modo questo Colombo che ha come titolo il confine ma originariamente si chiamava Thérèse Passing
E cioè sconfinare violare trasgredire contravvenire andare oltre eccetera eccetera è stato confezionato da Dario D'Incerti per ed incerti un regista ma soprattutto è un cultore e raffinato cinefilo
Che abita a Carpi e che mi ha fornito una il suo blog va e che oltre a est a la lavorare diciamo
Essere presidente di Cina e logos che è un centro fondato tantissimi anni fa centro cinematografico di cinema informazioni insieme a Giuseppe Varchetta e a Aldo Giorgio Gargani purtroppo scomparso
Oltre a questo scritto anche libri sempre ai con Giuseppe Varchetta e anche Massimiliano Santoro intitolati schermi di formazione
E nuovi schermi di formazione sono molto interessante perché sono una raccolta di di di film coniugati con delle parole chiave che riguardano la formazione lui né fra l'altro ultima cosa che voglio dire perché mi sembra molto interessante nel due mila sette ha dato vita al forfait in festa festival del cinema per la formazione organizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna
Questo Blob durerà circa quindici minuti ci sono undici sequenze cinematografiche alcune brevissime brevissime
A conclusione di questa di questa proiezione vi chiederò di chiederò faremo una una specie di ricerca di sala diciamo così chiedendovi quali sono non tanto i commenti su al film a parte il fatto che estrapolati estrapolate le immagini e le sequenze non è più importante a quale firma appartengono può alla alla fine ci sono iter i titoli di coda potrete legge da quale Fini sono state tratte queste immagini
Ma
Così evocazione che cosa hanno suggerito emozioni ma emozioni parole esperienze molto rapidamente io raccoglierò raccoglierò queste queste io particolar modo questo questa raccolta di di sensazione di emozioni di metafore eccetera saranno poi trasferite in qualche modo da nella nella relazione di Anna Lazzarini e successivamente poi anche nella relazione di Giacomo guarisca poi presenterò nei dovuti modi molto formalmente
L'altra cosa che volevo dire che dopo l'intervento di di Anna Lazzarini ci sarà letta la dirittura di brani di poesie che sarà a cura di Agnese Capitanio
Ci sarà poi l'intervento di Giacomo apparisse e poi chiuderemo con una conversazione un confronto l'idea di fare l'idea di fare questo Globo è proprio quello di un po'sgombrare la mente dalle parole le immagini sono molto più evocative delle parole un'immagine l'ho letto da qualche parte non mi ricordo più dove dove che un'immagine vale centosessanta parole crediti è molto suggestivo suggerisce molto l'immagine nello stesso tempo credo che sia importante anche rendere ricco protagonisti de del percorso perché interverrete e dirette a me a me quei tutto l'insieme evocato questo questa metafora questa immagine questa mozione questo sentimento questa esperienza
Un secondo è non è che facciamo la conversazione un secondo facciamo questa raccolta in modo che tutto quello che voi avete detto sarà poi utilizzato usufruito nell'intervento dei dei due due relatori chiaro sì possiamo partire
Grazie
Possiamo spegnere le luci
No non sono no con la luce per esempio grazie
Adesso mi sposto
Io spero Telamonio funzionino bene
Questo è il mio Paese io non sono troppi infatti siamo sulle Alpi Marittime a sinistra Alpi francesi a destra è ovvio
Alpi italiane dicembre ed egli si capisce cercando di frontiera naturale che divide nettamente i due paesi colava dice ma perché era così risulta già per la buonissima ragione perché proprio ciò che ne rimaneva straordinariamente tutt'oggi celebre salutare abbandoni ognuno là dove a suo salgono d'altra parte lo sanno tutti che un angolo francese non somiglia affatto a un albero Italia nei tre su una collina italiana non somiglia né né una bandana ben lei ha una collina francese
Van Gogh barbaricino raggiunge per gli italiani si chiama assolata e per i francesi invece assolata dove io vivo da parecchi anni per metà francese per metà italiana perché la frontiera naturale ci passa proprio in mezzo e lo taglia in due come dai dai due anche l'albergo detto appunto delle due fronti e dove vi può capitare il caso di dormire con la testa in Francia e con i piedi unitaria delle tonalità usare correva il privilegio della doppia nazionalità ha patteggiato tutto va bene ad Asola ed ognuno vivere la sua prendiamo oggi per
Dalla parte francese festa nazionale per noi italiani invece ed è un giorno come un altro si lavora
La storia allora il libero professionista come il sottoscritto però detto fanno urine Frontini era una grande rivoluzione cento tutto andrebbe meglio se non ci fosse di doganieri è immane di scivolare badò brigadiere francese Pasquarelli Ferdinando che mi conosce da lunga pezza e che io considero l'affettuosa il mio miglior nemico prima come dice un proverbio di queste parti c'è sempre un verme nella Brera tabacchiere alla gran
Quello che ti meriti
E cosa condotto ben quella persona cosa è stato notato nel suo futuro
Ma i suoi modi per indirizzarlo al controllo
Ti devi intimamente convincere che quella persona nasconde qualcosa
Che tu devi trovare
I controlli le valigie
Ma il suo furto
Sono i suoi gesti che in realtà ed insomma
Grazie
Ce l'hai di fronte agli occhi
Guardando attentamente che cosa vi
Sì non detrazioni Tanini queste mie idee andarmene per allora bambini non perdiamo altro tempo l'arte varia al Copacabana comincia tra dieci minuti e ci vediamo con la contessa Hillary guai a sono impressionanti veramente avete davvero una casa principesca
Ancora non mi capacito del fatto che ventiquattro ore fa io ero in una tomba egizia non conoscevo nessuno di voi gente stupenda
Ed ora eccomi qui sono alle soglie di un frenetico Weekend Tamara
Mio Dio deve proprio che certi questo sì
A lui sei stata lì tutto il giorno e che avevo già visto altre due volte vicini sì avverte questa è la quinta volta che non ritengono
Di
Devo parlare contro
Sede vecchia mia sei dalla parte sbagliata quotidiana a casa devi stare voglio dare un'occhiata in giro voi continuate
Tutti sanno così succinto ad accertare dove diciamo di qui andiamo dove si può la l'allora Hemingway di Cecilia io sono libero dopo due mila spettacoli l'ossessionante monotona routine sono libero avrebbe nella
Viene viene pensate Silenzio
Favore se potete mettervi carnevale vorrei richiamare all'ordine cinquanta chiacchiera insieme probabili ci obbliga tra le truppe insomma grazie Cedroni rientrerebbe nella Raf non ci era permesso perdere tempo in inutili chiacchiere non anzi grazie cedrone ero
Ma
Conti
Dunque ciò che il nostro ultimo tentativo di fuga è stato un fiasco
L'Attorney abbiamo escogitato istituti hanno fai vedere poi amo passare sotto recinto e non ha funzionato rifugio e piano
Passiamo sopra
Questa in un'ingiusta mettiamo dentro così ma
L'annuncio di una
Pensate ragazze pensate cos'è che non abbiamo provato
Non abbiamo provato a trovare funge pretende infanzia
Sapete qual è il problema di recinti non sono solo intorno alla Terra di nessuno quindi della pasta
Teste
Sì opposta milioni là fuori da qualche parte oltre quella collina esce ben ci siano grandi spazi aperti e tanti alberi
è è
Riuscita Cina
Niente ultimi nessun vaccino prima assunta dagli allenamenti non sia allenamento azione gli allenatori insieme alle maggiori Baba soltanto fa né da nessuna parte ma non capite
Niente conta delle uova al mattino gli allenatori Ganja ogni chiavi niente recinti
In tutta la mia vita mai sentito un tale fantastico mucchio di
No ad affrontate la realtà Occhetto è le possibilità di fuggire da cui sono ma solo io
è sempre non passibili
Sei
Continuiamo quando l'aspettiamo l'anno e non rischiano di perderci
Qualcosa quando arrivò in una valle in prima battuta questo è sicuro che sia partito dalla ribadisco più non mi sembra tutto uguale che cosa le frontiere rendono unica sono un'invenzione dell'uomo alla Coopers Rocco
Comunque vorrei che tutto fosse già finito
Tornano gli avrebbe detto
Va vedo che si tuttavia far passare ritornerà in una squadriglia io in una batteria a combattere per la vittoria con i compagni ed aperto bisogna capirla questa guerra ma speriamo che sia l'ultima occorre fare
Per tornare a se incontriamo una pattuglia
Stupiti da una parte io da quello con il quale l'unica soluzione saranno gli arbitri arrivederci e a fare Davide viene osservare
Alla
Poi
Ma
A
Ma
Carica a a
Dottor quando era ministro saltava fuori ed errori correrò sta
Sollievo giungeva l'onorevole Duilio
Ma dal governo
Del saggio grafico sette apporre belle unico vero io
Grazie
Onorevole Giulio
Fu
Una
A
Roberto
Carlo
Suoi prevalse Ford After ancora da cui europeo presidente tal senso
Penso al Brasile sui
Virtuale rilievo processi aperti lei
Tasse acqua decidere universale otto l'opzione sa dai
Il fatto non faccio commenti
Ma ma
Tocca tanti temi tanti in modo modi di vivere il confine no
Mi fermo qui
Adesso vi chiederei di
Iaia di vi porterà al microfono di intervenire dal vostro posto
Dicendo come dicevo prima come affermavo prima
Non tanto con un lungo discorso ma una parola
Lo dicevano espressione un'esperienza
Un sentimento un'emozione un pensiero breve
In modo che raccogliamo come dicevo prima e Bridget utilizzeremo queste vostre questi vostri brevissimi interventi brevissimi interventi
Nelle relazioni che seguiranno
Gaia pronta si avvicina a chi vuole intervenire
Io mi sono segnata delle parole che mi suscitavano parole soluzione che bisogna citavano gli spezzoni per lo spezzone per me è stato marzo anche lugubre
Il secondo è
Il paradosso dei confini paradossale e reso farlo chiarissimo
A
Nel kit cinque o sei perché per ogni pezzo per il terzo pezzo angosciante
Il cui intorno quello con Mia Farrow l'imprevedibilità
Un altro pezzo quello delle biciclette con quel ragazzo in monopattino la libertà che dall'andare andare senza limiti senza confini
E il
L'ultimo mi pare si sia l'ultimo acustiche della vetrina della biancheria
Quando dice biancheria Nobu order non non limite
Anch'io dico alle parole che mi hanno suscitato questi film rette
Mescola
Sfida
Oltre equilibrio
Passaggio coraggio
Separazione incognita
Io
Passano gli anni signora lì a fianco viaggio ah scusa Gabriella non avevo visto
Funziona
No fra
No
Lello
Non sento io
Sì
Poi il nome
Non c'è stato
No
No bell'assist per
Pongo
E sette quindi il io il
Tratta ma nonché pone
Qualche circa qui Isabella
Dico solo che l'impressione che mi ha dato la visione di tutti questi pezzi molto interessanti e belli
E mi ha suggerito un confine metafisico o no
La vita e la morte la nascita pure no perché il superamento utili
Di un confine che c'è sicuramente Valentina poi la libertà accertaste Mosè di sicuro no però questa cosa mi era arrivata attraverso questi sul suggestioni divertenti tra le altre cose molto umoristiche e anche profonde
Veltroni io segna bah suggestione sottratte molte purtroppo il il lauti io non ero attento
Inviti olio qualche problema tanta diretta
Eccetera
Prima
E io volevo soltanto mettere in evidenza fra le cose che raccolse il più il episodi opta dove c'era sotto
Concetto di stupidità come per l'umanità veramente coltiva
Protti finora in questo dimensione la stupidità
In maniera incredibile quasi che in una fase
Attacca anche della la noia di vivere produce poi nella scottare
Situazioni quel tipo sul quando linee tracciate il confine circolazione gente che fa suscitato questa questa tutti
Prima
Denunciato un
Però
Dunque
Il confine contro proprio
No replica i nostri si
Ah no accusa
Evidentemente
Il non perfetto inesistente
Vi si trovano
Un attimo un attimo
Mentre l'immagine nessuno
Riesce a casa
Passeggiata
Abbiamo fino voglio dire
Profili
Cioè s'infilano
Quanto quindi
Intravede spaesati
Precisa va be'allora sono
Tradizione Obama
Un scaduta
Infiniti e dall'altra parte sente il bisogno invece da veri i confini come anche protezione come anche tutela
Per cui io ho qui
Altre considerazioni Tor per
Prendere coscienza
Io non sento mi spiace potete mettete vicino alla bocca assai
Solitudine
Il passa
Qui c'è piani hanno già chiesto
Scusa
Do città scritti le
E attacca in aspetti
Certo
Date
Direi che sentiamo gli ultimi perché
No ne fa molto piacere
Chi è
Miliardi cioè
L'attore che esce dalla quindi
La verità giorni sulle citare oggi
Zucchero
Questa l'essere interiore
E della
Ingordigia il mega adesso che la frontiera nuovo nuovo intelligenza artificiale
Una
Unanime raramente sia il governo
I nostri
Viene messa su questo confine
Ultimo atto Roberto
Almeno a me viene da pensare alla potenza
Della ironia del dell'ilarità e pertanto contrada lo spezzone del film di Totò nelle esprimere la stupidità umana ma io credo che se dovrebbe essere un mezzo questo dell'ironia probabilmente da sfruttare per valorizzare i contenuti
Vi ringrazio molto
Penso che anche altre persone avrebbero voluto magari intervenire ma mi pare che abbiamo già raccolto vero Anna diverse Giacomo diverse suggestioni diversi suggerimenti
Sì sì
Si si si riserva non certo certo
Non avevo capito no va andasse apparso allora Giacomo Paris che io non conoscevo che ho conosciuto
Al a proposito di ironia appare è sempre molto ironico
E adesso ha fatto una battuta Etò bene abbiamo raccolto una serie di qualche vero e lui dice sì ma adesso possono andarsene ha già capito tutto però questo spero già com'era questo che volevi dire
Ah va bene
A serto certo certo
Sì
Sì racconta de di Trieste di Trieste vero quello sì
Sì sì no
Sì ma i confini non sono solo reale fisici lo sappiamo no ok
Allora grazie
Anna se voi accomodanti
Sì ma ventiquattro
Allora
Lo scontro diretto qui
Allora
Presento Anna Lazzarini con piacere
E che ringrazio per la sua presenza qui oggi
Anna Lazzarini e docente di filosofia dell'educazione del Dipartimento di scienze umane e sociali dell'Università di Bergamo
Ha ha scritto due libri interessanti che che vorrei pubblicizzare il primo libro si chiama policy in favola fabula metamorfosi della città contemporanea
Mi ha colpito il titolo anche del prologo felice la città no a me
Ma diviene ma diviene siamo in continuo divenire ovviamente
Edito mi sembra da Sellerio ovvero il secondo libro che vorrebbe che vorrei ricordare il mondo dentro la città teorie e pratiche della globalizzazione
Confini mobilità retti flussi tempi luoghi consumo spazi pubblici conflitti interazioni esperienze immaginarie
Oggi
Anna Lazzarini ICI
Ci introduce al tema del confine con questo seguente titolo di lavoro la metamorfosi dei confini urbani
I luoghi in cui l'esperienza umana si dispiega in continuo mutamento tra confini materiali e immateriali fisici e simbolici
A te la parola
Grazie innanzitutto vorrei ringraziare la Fondazione Zaninoni Pia Locatelli Roberto Alfieri il centro culturale nuovo progetto in particolare Silvana taccio per questo incontro e anche per la qualità dell'iniziativa che avete
Immaginato per questa occasione importante di Bergamo Brescia capitali della cultura
La molteplicità dei linguaggi la diversità la varietà di temi che questo che chiamerei un vero e proprio percorso
Toccava mi sembrano assolutamente di grande interesse è di grande importanza
Per ricostruire quel tessuto di relazioni e quel mondo comune che abbiamo in comune il fatto di parole di azioni di prese di decisione
Che negli ultimi tempi vediamo un po'affievolirsi quindi occasioni come queste come quelle che avete immaginato per il vostro programma mi sembrano andare proprio nella direzione di rigenerare
Punto quel mondo comune quindi di vi ringrazio molto per questo
Ringrazio anche molto le vostre suggestioni che sono venute appunto dal pubblico la battuta di prima di Giacomo possiamo andare
Era in realtà reale nel senso che come ci diceva prima Silvana un'immagine vale centosessanta parole ecco allora
Le le vostre parole hanno accompagnato e ieri articolato queste immagini ora cerchiamo insieme
Appunto di così
Gettare qualche qualche ponte costruire qualche filo tra quello che avete detto troverete
Più o meno tutte le suggestioni che sono già state nominate da fogli in quello che che vi racconterò
Allora dalle immagini ma anche dalle vostre parole potremmo cominciare così dicendo che insomma i confini sono luoghi misteriosi
Si pagano aprendo un varco cercando un contatto dis giungono e congiungono cose persone luoghi culture identità corpi l'abbiamo visto
I confini danno forma ai paesaggi reali e immaginari cioè disegnano proprio gli orizzonti
Entro i quali noi possiamo pensare possiamo nominare le cose costruiscono delle mappe entro cui appunto abitare pensare guardare in muoversi
Oggetti misteriosi eppure continuamente invocati nella nostra esperienza come il vostro bellissimo racconto ci ha appena suggerito no molti moltissimi hanno avuto qualcosa da dire io
Non me l'aspettavo
Allora abitare voglio dire soggiornare in luogo chiuso limitato non possiamo abitare limitato per questo il confine l'immagine del confine è radicata alla terra
E questa radice terrena è testimoniata da molte lingue indoeuropee dal greco al latino alle lingue stellate all'inglese che descrivono proprio lo sappiamo il confine come il solco tracciato sul terreno attraverso impone
Nella cultura antica il concetto di confine nella molteplicità i varietà dei suoi significati assume un ruolo molto rilevante costituisce quello che si dice un topos letterario no
Ci sono i confini spaziali la porta di casa
Le mura di una città le frontiere di uno Stato i limiti di una regione
Confini temporali diversi periodi storici le fasi del Sole della Luna le stagioni per gli antichi sono separazioni importanti
Ci sono i confini che organizzano in categorie le forme della vita sociale le distinzioni tra le etnie le culture i membri di una stessa famiglia gli abitanti della stessa città
Ci sono i confini sui quali si fondano i principi della legge il confine fra lecito e illecito fra ordine e disordine
Ci sono i confini che separano il mondo dei vigili da quello dei morti quello degli uomini da quello degli animali l'universo maschile l'universo femminile il pubblico il privato ci sono i confini fra le arti le lettere le scienze no e all'interno di ciascuna di queste categorie
Pure nella sua trema pervasività
Bonica antropologica
L'idea del confine però i filmati ce lo hanno rappresentato in modo molto duro torna la parola angoscia no
Il confine mantiene una forte connotazione geografica spaziali
Delimitare uno spazio significa sottrarlo all'indefinito cioè significa dargli una riconoscibilità una visibilità una forma significa rendere quello spazio differente cosa fa il confine il confine annuncia una discontinuità
Ci dice che lui qualcosa cambia
Allora il confine così inteso segnala il luogo di una differenza attenzione una differenza reale o presunta che sia
E allora
E qui veniamo a noi
L'idea di città e l'idea di confine non possono essere separate sono con relative
Quello che cercherò di fare è una Breve brevissima storia delle trasformazioni dei confini delle città particolare attenzione potremmo alla città antica e alla città di oggi per vedere che cosa è cambiato
La città allora
Sì appunto l'idea di città in via di confine devono stare insieme la città è quella porzione di spazio racchiusa dentro confini
Fondare una città significa innanzitutto tracciarne i confini separarla da ciò che città non è
E qui abbiamo due macigni la polis greca
La polis greca esprime un'idea forte di radicamento
La ponesse è il luogo in cui una stirpe determinata cioè caratterizzata da una lingua una cultura delle tradizioni dei costumi
Pone la propria dimora pone il proprio il torso
Allora il corpo politico della polis coincide con il suo territorio con i suoi confini
I cittadini della polis sono coloro che vivono in essa che la riconoscono come istituzione è per questa ragione i cittadini della la scusate le dimensioni della polis sono estremamente ridotte Platone nelle leggi dice non più di cinque mila quaranta
Perché perché questo consente la partecipazione no consente ai cittadini di sentirsi cittadini di quella polis
Quei cittadini ripeto che hanno delle radici comuni che hanno in comune lingua cultura tradizioni una storia eccetera
Nel mondo romano
Il solco del fondere delimita lo spazio sacro entro cui sorge la città separando appunto la città dalla campagna il dentro dal fuori
E l'identità stessa della città espressa nei suoi confini
Per queste ragioni dicevamo prima il rito simbolico della fondazione della città
Dice l'inizio della storia no la storia la storia di Roma comincia con la fondazione della città ab urbe condita
Tracciare il solco nel terreno è il gesto originario
Trasformare il cito da un luogo qualsiasi a un luogo unico inconfondibile che da quel momento ha una storia
Occupare uno spazio attraverso l'incisione del suolo
Ripeto definisce un dentro e un fuori la città e quel dentro
Violare i confini dall'antica Grecia è considerato un gesto e in più
Sempre Platone nelle leggi il sistema sul divieto di spostare i confini del campo della casa dello Stato
Perché violare i confini sacri protetti da zero sei significa muovere ciò che non deve essere mosso significa esporsi alla guerra espulsi alla violenza
Ma naturalmente noi lo sappiamo dalla storia questa prescrizione non avrebbe potuto essere rispettata
Perché è nella natura si pensa della città che c'è questa spinta a oltrepassare i confini accrescere a dilatare sì
E qui ecco l'altra immagine oltre a quella della polis qui c'è la storia di Roma
La ponesse evoca innanzitutto la sede la dimora il luogo delle proprie radici la civitas al contrario
Designato l'insieme dei cultura Cives dei conti cittadini e chi sono i concittadini
La civitas romana è formata dall'incontro di genti diverso provenienti da luoghi diversi che parlano lingue e professano religioni diverse ma che accettano di condividere una legge in Senato un imperatore
Allora l'idea romana di cittadinanza contrariamente a quella greca in una alcuna radice di carattere etnico territoriale o religioso
Addirittura la Città eterna viene fondata da profughi
Esuli banditi dalla propria terra ci ricordiamo tutti e meno fugge da Troia in fiamme attraversa il Mediterraneo fa una tappa a Cartagine spezza il cuore di Didone arriva sulle coste del Lazio e fonda Roma
Allora crescere complicarsi svilupparsi in tutta la varietà dei suoi elementi oltrepassare i propri limiti sconfinare queste il compito della civitas
In un divenire incessante la città
Appare come sintesi di elementi eterogenei
E qui c'è un momento storico importante che ci dice questo che la promulgazione della Costituzione dedicare di Caracalla dei primi decenni del terzo secolo dopo Cristo
La costituzione di Caracalla porta a conclusione questo percorso perché innestarsi dice che tutti i liberi attenzione i liberi
Che abitano dentro i confini dell'impero
Sono cittadini romani
Allora voi capite che qui la prospettiva è molto diversa rispetto a quella greca
La Costituzione romana
Riconosce
Nella civitas
Non l'origine
Ma il risultato
Il fine di quel processo che conduce alla convivenza di popoli diversi sotto le stesse leggi
Allora non il legame di sangue il legame di stirpe non le radici ma il patto
Cioè come ci mettiamo d'accordo per convivere
Detto in altri termini la politica
Allora se la polis prestiti a i propri confini lo spazio entro cui è radicata questa stirpe a Civitas conferma che in Franceschini i confini la civitas è proprio la storia che emerge dalla continua violazione dei confini dall'incontro e dalla successiva integrazione di popoli diversi
A cui poi naturalmente l'intero
Allora
Il problema della città contemporanea è se mi passate il paragone costituito proprio da una rinnovata attenzione fra queste due immagini di città
La polis e la civitas
Cioè la tensione tra la volontà di crescere di espandersi di accogliere popoli persone diverse
E la strenua difesa delle proprie radici dei propri confini dell'identità minacciata
Questi sono nomadi che ritroviamo nel dibattito pubblico continuamente
Ogni città
Costitutivamente segnata dall'attenzione
Fra la difesa dei propri confini cioè l'esigenza di un radicamento di un riconoscimento identitario
E la spinta a muoversi a integrare diversità accrescere a oltrepassare i propri confini
Vado veloce sulla storia ma teniamo presente questa attenzione
Nel Medioevo e nel Rinascimento le città sono costruite intorno alla piazza fondamentalmente che il centro della vita
Cittadina con il palazzo del governo nelle nostre città Palazzo del Comune e la cattedrale che si fronteggiano in un certo senso rivaleggia non sul piano simbolico come sul piano storico
Città medievali e rinascimentali sono città con fatte no capaci di organizzare con ordine e coerenza significati e le funzioni
Legati alla produzione e il commercio all'assistenza alla vita religiosa alla vita pubblica
Sono città circoscritte delimitate sul territorio
Disposte secondo dentro in fuori segnate da confini netti che spesso sono le mura noi e abbiamo no
Spesso sono confini cosiddetti naturali ma tutto ci ha fatto vedere il paradosso note confini cosiddetti naturali che non esistono no ma spesso si usano i fiumi si usano appunto i i rilievi oppure si costruiscono fortificazioni per cingere chiudere
Il mercato e l'industrializzazione costituiranno la vera grande cesura in questa storia della città
Ciò che attrasse formato profondamente questa organizzazione spaziale coinvolgendo le forme del tempo le forme sociali l'ambiente e il territorio
Nella metropoli moderna
Nuovi luoghi simbolici prendono il posto di quelli antichi che certo permangono rimangono i palazzi del governo rimangono le cattedrali
No ma arrivano le fabbriche e ciminiere i magazzini di mercati le stazioni di porti
Ma in particolare la fabbrica sarà
La se attorno a cui organizzare il sistema dei trasporti l'articolazione degli spazi le vie di comunicazione ma soprattutto le relazioni sociali nota fabbrica è l'introduzione della fabbrica nelle grandi nelle città e la vera grande cesura
E questa la metropoli che costituisce la forma stessa della modernità no secondo le grandi scuole di Sociologia HeLa Parigi capitali del diciannovesimo secolo che diventa modello urbanistico per l'Europa
E appunto la filiera
Lo straordinario sviluppo della produzione industriale dei trasporti alla fine dell'Ottocento segnano questa rottura rispetto alla forma urbana precedente
Da questo momento in poi si afferma
Qui dovremo approfondire molto ma non riusciamo la reciproca interdipendenza
Tra l'industrializzazione
E i processi di urbanizzazione
Il capitalismo industriale nasce e si sviluppa come un modello di produzione urbano cari
Questo l'inizio della nuova urbanizzazione del mondo che nasce proprio su questa alleanza urbanizzazione e capitalismo
Da qui tutte le contraddizioni storiche economico-sociali che abbiamo conosciuto il sistema di produzione capitalistico e i suoi luoghi di produzione scambio
Insieme attenzione con la diffusione dell'automobile come mezzo di trasporto individuale del terminano una nuova organizzazione dello spazio e del tempo della metropoli
L'urbanistica moderna organizza gli spazi e i tempi urbani secondo il modello fordista di produzione
Si caratterizzava attraverso la specializzazione funzionale cioè un Luogo una funzione delle diverse aree della città dei costrutti e delle infrastrutture
E la città si sviluppa lungo assi che oppongono sì pare
No impongono il centro e le periferie
Però pur espandendosi lungo queste nuove direttrici la città moderna conserva una forma conserva dei confini
Rimane una città compatta
Malgrado l'impatto dell'industrializzazione dal punto di vista territoriale ambientali demografico sociali economico culturale
L'espansione della città ancora all'inizio del Novecento è tenuta sotto controllo
Lo sfondamento della città moderna e la sua esplosione sono successivi
è stata data riorganizzazione post fordista della produzione industriale
A produrre una sorta di fuoriuscita da assente della città
Negli anni settanta chiamavamo decentramento che riguardava la produzione la configurazione degli spazi la configurazione funzionale nonché quella politico amministrativa
Comincia a diffondersi una sub urbanizzazione scomposta casuale frammentata instabile
Popolazioni attività e servizi vengono via via trasferiti oltre i confini della città
E questa l'esplosione nella città
La città concentrata compatta non scompare noi continuiamo a vivere in città compatte ma
Si espandono cioè collocano una serie di funzioni disservizi di insediamenti di produzione anche di commercio
Anche nel territorio limitrofo fuori della città
E allora i confini labbra no
Ma il processo non ha un andamento omogeneo ordinato
Aumenta la spinta appunto alla diffusione sul territorio
E la diffusione della città è in corso ripeto la città densa compatta non scompare
Ma concentrazione e diffusione si articolano e danno vita a nuove forme urbane salite in alto a Bergamo
Vedete questo continuum Urban urbanizzato senza soluzione di continuità verso Milano e anche verso la bassa
La città diffusa diventa il nuovo paesaggio urbano
Che non si riconosce più dentro la dialettica dentro o fuori
Centro periferia
Il centro deborda
Si riversa ai bordi
E la periferia penetra negli interstizi nelle zone centrali e si dissemina ovunque a città diffusa si dilata
Tende ripeto a dissolvere i suoi confini
Ma in questo modo dissolve anche la forma stessa della città ciechi interroga no sul fatto che queste siano ancora città
Per queste ragioni parliamo di città infinita no quel appunto continuum ma urbano urbanizzato
Fatto di insediamenti di poli produttivi e distributivi di infrastrutture di centri commerciali di spazi per il tempo libero per il divertimento
Di cui non si scorge la fine
Letteralmente una città senza limiti il pianeta
Appare un'immensa regioni metropolitana
Una città di città ne sappiamo che la maggior parte della popolazione mondiale da qualche anno vive inalare urbanizzate questo a ovviamente delle conseguenze
Molto significative e devastanti sul piano appunto
Della sostenibilità del clima dell'impatto no sull'ambiente
Ma è così
Un urbanista americano
Con una formula molto interessante dice oggi è diventato impossibile sfuggire alla città
Non solo perché quasi nessuno può vivere fuori dalle città ma perché è diventato molto difficile per noi pensarci fuori da una dimensione urbana
Dal punto di vista più che altro dell'immaginario non tanto dal punto di vista fisico
Ecco quindi abbiamo descritto no questo la brahmsiana no questo rompere i confini della città
Ma possiamo davvero parlare di una scomparsa dei confini
Ecco nella contemporaneità
L'importanza dello spazio cioè
Delle configurazioni spaziali in realtà si afferma riproponendo delle articolazioni degli ordinamenti delle gerarchie fra gli spazi
Cioè la tendenza a tracciare confini a definire frontiere a in includere ed escludere è un tratto caratteristico della produzione di spazio odierna
Al di là del racconto diffuso sulla scomparsa delle frontiere il movimento incessante dei flussi di persone di informazioni di capitali di merci non genera fatto una scomparsa delle frontiere del mondo
Genera invece una vera e propria moltiplicazione e diffusione delle delimitazioni spaziali
Cioè l'apparente decostruzione delle frontiere corrisponde in realtà a una loro ricostruzione
Nel contesto globale i confini non sono affatto scomparsa e ce lo ha raccontato bene il filmato
Anzi si sono ridisegnati si sonori collocati ma non solo come le frontiere in esterne fra gli stati
Fra le città ma dentro gli spazi urbani
Gli spazi urbani il seguito alle migrazioni di individui di comunità ma soprattutto in seguito alle migrazioni di di di immagini
Di immaginari diventano complessa o caleidoscopio
Di per sé uno spazio muniti locale
Non siamo abituati a pensare alla città nella sua dimensione locale
Non possiamo più farlo perché dentro questa piccola porzione di spazio ci sono tanti luoghi tante culture tanto immaginari appunto come in un caleidoscopio
Quindi un caleidoscopio di culture di identità che a loro volta producono nuovi confini nuove aree di sovrapposizione nuove fronti d'urto
Se i confini attraversa univoche centrali se i margini si spostano anche dentro al centro gli effetti l'abbiamo visto anche questo e l'avete raccontato voi possono essere ambivalenti
Antiche connessioni si sgretola no
Ma possono sorgere nuove micro culture nuove mescolanze
E cita contemporanee stanno attivando un doppio movimento
Accanto a un inesorabile processo di sconfinamento quello che dicevamo prima no si allargano sempre di più fino a inglobare parti che non erano considerati città ecco accanto a questo processo sono impegnate al proprio interno in una molteplicità di strategie di confinamento cioè di produzioni di confini
Da una parte quindi di confini da definiti che vi erano segnati dalle mura dalle fabbriche da caratteristiche naturali tendono a far sì in definitiva a sparire dentro la città infinita quella città che non finisce mai
Dall'altra la vita delle città è impegnata in una incessante produzioni di confini cioè
Tende a moltiplicare dislocare differenziare confini materiali e immateriali fisici simbolici
Sulla superficie della città quindi confini che possiamo vedere ma anche i confini che restano nel nostro assumono immaginario
Allora attraverso una inedita
Disseminazione di confini al proprio interno
La città esprime certamente da un lato la necessità di mettere in atto delle pratiche di ordinamento territoriale cioè l'idea è quella di disciplinare l'uso dello spazio
Ma
Ed è scusate è sempre stato così no anche nella città moderna ci sono degli spazi che sono spazi deputati in cui avvengono solo alcune funzioni
E ci sono degli spazi che sono separati dal resto della città il carcere ospedale cimitero
La fabbrica no e che hanno regole funzionamenti interni
Dall'altra parte però proprio lungo questi confini
Reali immaginari generano intensi transiti di significati di rappresentazioni di simboli di racconti
Il confine allora prende forma come uno spazio intermedio
Ecco che confini inadatti per separare iper disgiunti gerente finiscono per essere continuamente attraversati dunque per congiungere attraverso passaggi trasposizioni
Allora dicevamo i confini stabiliscono pratiche di ordinamento del mondo attraverso la dialettica antica incluso escluso stabiliscono un ordine una gerarchia
Si parano chiedendo chi fuori
Ma attraverso questa separazione
Poi ne parleremo con Giacomo Paris i confini costruiscono identità e alterità
Cioè istituiscono lo spazio proprio solo istituendo lo spazio dell'altro
E questo accade dentro la città
Ripeto se confini esterni si fanno rarefatti al suo interno la città moltiplica sposta sta a volte fortifica i confini l'organizzazione degli spazi le misure di contrasto alle diverse forme di devianza di disagio
I dispositivi per la sicurezza termini chiave individuale e collettiva gli interventi di rigenerazione urbana voi affronterete il tema della gentry ficcarsi eone
Ecco tutti questi process si manifestano una crescente volontà di controllo di ordine no di disciplinamento nell'uso dello spazio
Disturbi gli anni sa sulla vita quotidiana e sulle pratiche con cui le persone abitano gli spazi
Nelle città si vanno formando unità omogenee per culture per etnia per stili di di vita per reddito
E ad un tempo omogenee e differenziate dalle altre
Sì edifica non comunista chiuse spazi uniformi spesso protetti attraverso fortificazioni fisiche comune di troni che che stai buono in un certo senso a per esternare la propria identità
Quell'idea delle radici
Ed evitare appunto forme di contava aggiunti contaminazione con gli altri
E dal punto di vista urbanistico e sociale ci sono diversi modelli che hanno sostenuto queste forme di segregazione i ghetti conosciamo bene no adesso i ghetti
A Monza in questo momento sono i ghetti urbani delle città statunitense
Che si caratterizzano come ore dimenticate no in cui molto spesso l'esclusione fondata su base etnica ma che sono anche caratterizzate da una molteplicità di forme di disagio e di grave marginalizzazione sono stata di recente a New York che abbiamo attraversato il Bronx vedendo appunto queste forme ma vanno anche alle diverse versioni diciamo europee delle bandiere francesi no che sono questi luoghi di bando barriere da bando no c'è di esilio di marginalizzazione
Oppure al contrario vanno a Agli e Get It community d'quegli spazi residenziali no in cui punti di accesso sono controllati dalle guardi o dalle telecamere che sono al contrario non sono i luoghi esclusivi appunto dal punto di vista del reddito no della della classe sociale
Allora in quest'ottica la segregazione spaziale la segregazione sociale si accompagnano
Poi moltissimi altri modelli esistono poi magari nel dibattito ci torniamo
Tuttavia ecco questa è una parte del racconto per comprendere però appieno no l'abbiamo sottolineata l'ambivalenza dei confini
Per comprendere appieno le dinamiche che animano l'esperienza urbana di oggi questa rappresentazione non basta
Questi stessi confini moltiplicati dentro le nostre città abbiamo visto materiali ma anche simbolici non sono solido sistemi di controllo e di governo degli spazzini
Diventano anche aree in cui prendono forma
Pratiche molteplici con cui le persone abitano quei luoghi fanno uso degli spazi si muovono
Mettono in atto per esempio forme di resistenza o di contestazioni e rispetto all'ordine imposto dai confini Steps sì il cagnolino
Ma anche i ragazzi che corrono
Quella del CIPE con il skate
Così la città può essere anche in alcune aree interpretata come il luogo in cui è possibile disinnescare quel dispositivo di ordine e di controllo
Le pratiche urbane ossia
Il modo in cui le persone si muovono interagiscono riempie non il tessuto urbano di segni di iscrizioni di gesti di rappresentazioni fanno della città uno spazio vissuto le pratiche appunto presto modo di abitare gli spazzini
Possono anche essere possibilità di resistenza sono un proliferare disseminato creativo di modi di fare appunto creativi anche se provvisori non cambiano l'ordine del mondo
Ma ci sono sono quella una possibilità suddivisione
E sono propri confini materiali e immateriali
Moltiplicati dentro le città i luoghi in cui queste pratiche e queste esperienze prendono forma
E ci restituiscono un'altra immagine della città non solo quella del confinamento ma quella dell'uso libero per gli spazzini dell'uso creativo
Le città infatti nel nuovo scenario globale sono dicevamo
Complessa si crogiola lì di culture e di identità di linguaggi di codici non solo a motivo delle migrazioni transnazionali materni intenso flusso di immagini di informazioni simboli
Che producono nuovi confini e nuove interessanti aree di sovrapposizione
Negli spazi urbani chiunque di noi si trova quotidianamente ad abitare terre di confine fra le culture fra le identità fra le differenze
Un luogo straordinariamente interessante da questo punto di vista sono i parchi urbani
In cui si incontrano le generazioni gli usi più diversi degli spazi dal gioco allo sport al Convivio
No
Ogni città a i propri parchi che sono per esempio a diverse ore del giorno destinate ad attività diverse o auto utenti Diversi che pure si incontrano e spesso si scontrano per l'uso di quel luogo
Allora in questo senso facciamo riferimento a confini che sono fisici
Non sono quasi mai delle linee sono delle aree in cui accadono delle cose
Ma anche ha confini immaginari simbolici quelli che hanno a che fare appunto con le identità con le culture
I confini urbani sono spazi vissuti entro cui si giocano delle questioni decisive
Per la costruzione e per la vita spero stessa della sfera pubblica identità differenze culturali cittadinanze possibilità di convivenza
Allora i confini sono una marea fluida
Di incontri di negoziazioni anche di rivendicazioni di domande di strategie politiche sociali culturali
Sono spazi intermedi in cui hanno luogo le interazioni sociali che si alimentano dei flussi di informazioni di immagini i racconti
Spazi vissuti ripeto in cui si articolano le questioni decisive del nostro tempo le differenze culturali le identità le cittadinanze
Le forme di partecipazione i modelli di educazione
Allora questo spazio intermedio è lo spazio pubblico
è quello che la filosofa Hannah Arendt chiama lo spazio infra
Il mondo che abbiamo in comune
Lì le differenze vengono a contatto lì si articolano discorsi e racconti
Lippi prende corpo il rapporto tra ciò che è visibile e ciò che non è visibile
E linee va però di qualcosa di ulteriore cioè della possibilità di disegnare nuovi ordini di convivenza fra le persone
Allora città e confini e chiudo sono luoghi strategici
Di conflitto sì di conflitto e di contraddizioni
Ma anche luoghi in grado di diventare risorse creative per affrontare le sfide che la globalizzazione presenta proprio la loro valenza politica li rende spazi di contesa
Dove si articolano certo le affermazioni più violente del potere avete richiamato l'angoscia no delle frontiere del filo spinato della violenza
Ma anche forme di resistenza pur provvisorie
Pure fragili
Città e confini rivelano in questo modo il loro carattere di laboratori in cui leggere la complessità del nostro tempo
Nelle forme e nelle trasformazioni assunte dallo spazio ma soprattutto io credo laboratori in cui esercitare una nuova vita immaginazione politica
Rispetto alle sfide
Sociali culturali economiche e politiche che il nostro tempo ci presenta ogni giorno ringrazio
Molti stimoli e molte molti sarebbe ne parliamo poi cioè parliamo poi adesso passiamo invece nella
Struttura della della mattinata passiamo momento di
Leggerezza sì ma la leggerezza intesa come come le intende Italo Calvino nelle sue lezioni americane
Farle leggeremo dei testi lirici delle poesie
Saranno lette
Da francese Capitanio
Che è una cara amica oltre ad essere socia del centro culturale Nuovo Progetto e anche avete Africa partecipato a ha frequentato una scuola una scuola di teatro
Le poesie trattano tanti temi ma il ciò che ne nega
Il tema sempre del confine vedrete che si ci sono anche aspetti chiaramente personali onirici
Reali
Immaginari eccetera
Scusate dimenticavo una cosa che mi hanno detto di dire
Dimenticavo allora il
Ogni poesia sarà intervallata brevemente da da da musica da musica ricorda da musica da musica c'è una musica libera però e che è anche fare sì il titolare ambienti Sonata di di gli antichi Fini un altro nome e se esotico straniero extra
Che viene da lontano ma che noi usiamo oggi
Con una affetto affettuosa vicinanza
Da un testo di Clarice l'ispettore
Soprattutto sul secondo perché ci sono i testi fuori li avete distribuiti grazie scusa
Da un testo di Clarice dispetto
Le cose accadono se solo si desiderano
E non possono che accadere per sorpresa se si è tanto audaci
Da lasciare il varco aperto e ricevere
Se si è tanto audaci
Da andare a tentoni
Occhi chiusi seguendo
Il corso della procura
Spazio spazio da vuoto d'amore di Alda Merini
Spazio spazio e l'orgoglio tanto spazio per dolcissima muovere verità
Poi lo spazio ben cantare cresce realizzare saltare il fosso della Divina Sapienza
Spazi
Dati spazi Chievo lanciò un urlo in umano
Quell'urlo silenzi
Negli anni attorno ma
Estranea da estranea
Vera cuffia de Oliveira
Gli disse all'improvviso non voleva essere seppellita in quel posto perché non era l'unico
Beh quella terra
Non avrebbe riconosciuto la terra
Da dove era venuta
Biglietto lasciato da il franco cacciatore di Giorgio Caproni
Biglietto lasciamo prima umanitari via
Se non dovessi tornare sappiate
Sembra insomma ormai
In via viaggiare resta a tutt'tom prestare qua
Dove mai
Lingua sta incerto confine
Da incerto confine Di Stefano vitale
Non siamo dentro viene pure fuori questo incerto confine mobile greca anche nei giorni di vento quando incespica e passò nel filo nell'ombra impassibile il lembo c'è Moreno
E insondabili
Quel che fa la differenza
Varcare la soglia da spazio diario aperto dalla sì
Ho varcato la soglia quando sono diventata mamma
Varcato la soglia quando ha visto il carcere il mondo mi è crollato addosso ho varcato la soglia della felicità quand'ero povero non avevo niente ho varcato la soglia della vittima giusta ho varcato la soglia di tanti Paesi europei per imparare l'abilità
Varcando la soglia questi paesi per venire in Italia
Questi diciassette tre nove da sillabiche sette a piedi ridimensiona quante volte ho pensato
Infine la Baggina quando la pace era molto robusta come in altre per cento del mare
Ne sanno di vedere l'ha terminato miss batto Stipe Manzi
Per poi scoprire
Sperati vorrebbe
Quante sono dell'indagine quanti bordi
Una la sera
Fino ad Anna e il Vespro
Temo la notte
Che non ci sono sogni maligni
Addentrarsi nella notte addentrarsi un altro mondo che non obbedisce a nessuna legge
Dove sufficiente
Cannonball succedere in un mondo Devin Smith ci secondo sindaco veri Miotti
Senza sapere perché
Una le tre parole strane da la gioia che scrivere di Wislawa Szymborska non quando pronunciò la parola la prima sillaba già ma nel passato da da pronunciò la parola
Silenzi
Visto
Quando pronunciò la parola niente dal credo qualche cosa lì non entra in alcun nulla
Lei
Falsa indicazione da il muro della terra di Giorgio Caproni
Da lì confine lì c'era il
Cercai la droga
Non c'è
Non di
Oltre il cancello
Ombra di terra straniera
Adesso
Ma insomma veramente di tante cose ma ma ma siccome guardo anche il confine temporale cronologico allora ci limitiamo magari a dire alcune cose successivamente dopo dopo la relazione di Giacomo Paris che invito così
E che sono contenta di ospitare
Sei credo bensì da sta
C'è una nebbia riduce scritto episodio va va fatto mica un'offesa semipiano Mazzarri solitamente continuiamo a farla i confini non è vero che definiscono dell'i membri infelice erano gli assomiglio avanzato io non rientra no
No se tutto il tema anche delle delle dei confini di genere no per esempio che
Tempo un altro tema allora presento rapidamente Giacomo Paris
Docente di Filosofia al liceo opera Sant'Alessandro di Bergamo
Che abiti a Coccaglio vero sì all'Aquila al disarmo fenomeno sconfina in territorio bresciano
Ha scritto ecco diversi libri soprattutto romanzi che che cito la cura di John Hassan
Domani dopo le dieci edizioni Bolis se non vado errata e poi una serie di straniera titoli di racconti che mi ha inviato che riassumo morti sintetizzo però in racconti racconti in particolar modo tutti insieme inconsciamente
Che dove i riferimenti sono Young Hegel Freud Schopenhauer e dice
Giacomo parlerà
Di della Sogliano si fa prima prima ne parlava Anna con nella sua relazione
Nella soglia si aprono si aprono tante cose sono in via col molto mi è piaciuto il il riferimento con l'intera di di Hannah Arendt perché è il luogo dove si costruisce la democrazia oppure no oppure la conflittualità per ricordo sempre
Etimologicamente che confliggono vuol dire Ur tarsi scontrarsi ma nel bel Rerum Natura
Lucrezio USA a confliggere anche per i contrassegni
Perché se non perché non se non ci si incontra e non ci si può scontrare ma neppure il contrario quindi mi sembra allora vediamo l'apertura di una soglia il titolo e l'infinito oltre il confine
E il sottotitolo il cammino verso l'altro è un cammino verso l'infinito una scommessa un rischio un salto nel vuoto un possibile incontro
Direi che possiamo mettere un punto interrogativo un punto esclamativo tre puntini di sospensione cioè nel periodo che va incontro anche le virgole anche anche le virgole
Anche le virgole perché c'è un doppio c'è un c'è una un'altra un'alterità
Prego Giacomo a te la parola
Allora il confine è illegittimo
Il confine disse umano
Il confine
Doloroso
Ma il confine cioè
Diversamente da quanto percepito da qualcuno a me l'immagine del cane
Ma ha fatto arrabbiare
Io lo dico da persona che ama i cani
Ma il cane valica il confine
Perché il cane non si interroga sul senso
In questo senso è innocente
Fa bene De Benedetti
Grande studioso di ebraismo dire che cani finiranno in Paradiso prima di noi
Perché sono innocenti ma il problema del confine esistente nominato perché non siamo stupidi
Esiste perché siamo intelligenti
Ce lo spiega visto molte
Non siamo migliori non siamo peggiori ma siamo intelligenti
E ci poniamo il problema del senso della nostra esistenza io non so se questo sia un vantaggio
Quindi i confini sono strutture sono intenzioni
Pensando in questi giorni alle cose da dirvi che ho cercato di dirmi
Pensavo a uno dei più grandi confini interiori
Un confine e l'odio ad esempio
Sito chiunque di voi
A dirmi però lo potrete dire nel dibattito che nessuno di voi ha mai odiato
Io non credo a questo
Eppure l'odio un confine
Freud lo chiamerebbe una difesa ebbene nella nostra intelligenza noi siamo obbligati ad auto confinare
Cioè all'auto costruire delle strutture
I greci
E avevamo capito tante cose
Lo dico anche dedicato i detrattori del liceo classico che propongo di non studiarlo più io
Sono un difensore accanito attaccano fatto quindi
C'è un termine da cui io vorrei partire oggi
Che è un termine che ne inutilizzato sia da Tucidide
Sia da Sofocle
Duomo tori distanti
Questo termine e il termine mettono Rion
In greco messa Orion
Che in Tucidide indica l'inizio e la fine
Della costruzione di un esercito
Quindi posizionato l'esercito l'esercito e stanziato me storia non è dove
L'esercito terminare a sua disposizione
Riappare il termine me storia non in Sofocle
E appare
Quando Sofocle parla di Antigone
Antigone lo vede bene il confine
Il confine la legge
Ma se Antigone ci fosse appostate sul confine
Non avrebbe dato spazio all'amore
Non avrebbe accettato di rischiare la morte
Per amare il fratello
Anche la legge è un confine
Io se posso fare una digressione didattica si parla molto scuola di legalità ultimamente a me va bene cose
Però l'impressione spesso che mi alunni confondono la legalità con la legge
Mentre la legalità è una cosa che sta dentro
Quindi io posso anche rispettare una legge ma non essere legale
Su questo tema magari si ritorneremo
Il punto da cui vorrei partire io oggi è questo quest'idea del mettono a Rio applicato a soggetto umano
E sempre in Sofocle
Mettono io non si applica come dicevo prima non più all'esercito
Ma si applica alla persona umana
Quindi alla persona umana che metta Orion quindi e la persona umana che è confinata
Sofocle dice no esaltati o un uomo
Perché tu sei un fenomeno da confine
Tradotto sei stato buttato nel mondo scaraventato gettato
Utilizzando
La terminologia giovanile non tirar terra Barroso non tirate ma fra
Sei un fenomeno di confine
Stai buono stai Charlotte
Pratica il ceiling
Cioè rilassati
Nel fare un vuole anche dire in Sofocle
Che io sono attraversato dalle cose
E in realtà se voi ci pensate
Una caratteristica del confine che il confine fisico
E che il confine può essere attraversato in ogni momento
Da qualsiasi cosa
E da qualunque persona
è vero che il confine delimita
Ma il confine a trovare perché io lo devo valicare
E pensavo a quanto siamo confinati in realtà e a quanto sia necessario parlare
Del proprio essere confinati dal mondo per parlare del confine e per ipotizzare un superamento eventuale del medesimo
E qui mi venivano in mente alcune cose che vi voglio dire
La prima cosa riguarda Sant'Agostino
Io sono un po'arrabbiato perché qualcuno lo spiega più a scuola
Anche questo un confine vedete
Perché molti vedono una costino un cristiano e non vedono in Agostino un uomo
Se uno legge i primi capitoli delle confessioni
Agostino
Riflette sull'essere confinati
Sull'essere gettati nel mo'è prima esistenzialista lo strillo
Ante litteram
Seconda
Indicazione che vedo
In un arco che in Filosofia è sempre interessante che questo tema dell'essere confinati cioè dall'essere gettati nel mondo dall'essere scaraventati
Lo ritroviamo in un altro grandissimo furioso contemporaneo che Emil Cioran o c'era anche lì si voglia il quale ha scritto un'opera
Rispetto alla quale io rimango sempre Stasi
Amato
Che si intitola l'inconveniente di essere nati
Un libro che è stato un po'bistrattato ma dice delle cose che sono assolutamente vere cioè la tesi Richard la seguente alzi la mano
Tributo una domanda per il dibattito
Alzi la mano qui chi ha deciso di essere nato o di nascere
Nessuno
Quindi la prima espressione del confinamento
E il fatto che io non ho deciso di essere qui
Qualcun altro lo deciso per me
Quindi Barroso fra prima di parlare del confine fuori di testa riflette sul confine dentro di te
Io credo che ci sia bisogno di auto Terapia
Sul tema del confine
E per chi legge pene Cioran cioè lui descrivono cosa che fa ridere
Silvana visiva prima che io sono l'ironico ma sacche di Ronnie ci poi sono anche
Terribili io apprezzo l'ironia esatto è sempre una questione dura c'è una cosa
Che mi avvicina Cioran farsesco e migliore di me ma Luís racconta
Di essere nato effettivamente per caso
E a un certo punto del suo testo vi dice io sono figlio di un corretto interrotto
Cioè il mio padre ha sbagliato
Io chiesi a mia madre
Sì ero stato voluto
E mia madre mi disse no
Sì figlio di un errore di tuo padre
Quel furbetto
C'è però la seconda risposta che mi deve mia madre
E questo significa valicare il confine sei comunque frutto dell'amore
Mi piace pensare di essere io lo sono di fatto ma lo sono costantemente
Figlio d'un coito interrotto cioè sono qui ma potrà anche non esserci
E rifletto sempre su questa risposta
Comunque
Sono il frutto di un confine che è stato valicato a qualcuno
Con quella parola lì molto impegnativo che poi diventa l'amore
Ma tornando sul tema del confine
Essere confinati significa essere attraversati
E il confine non decideva cosa essere attraversato
Mi venivano alcuni esempi di attraversamento che
Avviene sul confida mostra pietre la sofferenza e la morte
La malattia
Il cancro la depressione
L'angoscia
La follia la perdita l'abbandono
Questo il confine
Credo che nessuno abbia mai chiesto al cancro di venirlo ad assistere
Eppure il cancro non spetta al confine ero attraversa
Forse Sofocle quando parla di materia un parla proprio di questa cosa qui
Non solo
Io stesso in questo momento rappresenta un limite per voi perché sto parlando
E sto pregando voi ad imitarli ascoltare le cose che dico
In linea assolutamente teorica
Non c'è nessuna differenza tra le cose che sto dicendo di ipotetico silenzio che io potrei produrre in questo momento
A questo livello che racconta una storia che vi era sapete che nei primi anni del Novecento la filosofia che viene contaminato un po'd'ogni cosa io ritengo questa cosa assolutamente bella
Viene contaminata da questo grandissimo interesse la questione linguistica
C'era un signore che io ritengo monumento che si chiamava l'utilità Lichtenstein
Il quale a un certo punto viene consigliato da un suo amico che un altro studioso linguistica
Che li dice guarda mai da Bertrand Russel a Cambridge della RAI che
Lì le cose cominceranno diventare seri si va
Nasce un rapporto di amicizia che e anche un rapporto molto conflittuale ma pochi sanno una cosa che si legge nei diari di richieste
Rachel diede a Lichtenstein come primo impegno a Cambridge di temere una lezione dal titolo i fondamenti dell'etica
Vite stancherà un pazzo intelligente entrò Cambridge e stette per quarantacinque minuti in silenzio
Si alzò e se ne andò via
Basta una rassegna chiamato infestante gli dissi guarda che tu sette a mezzi più ti pago per fare lezione risposta diritte sta anch'io ho fatto lezione
Ma lei non ha parlato io ho parlato
E di cosa ha parlato ho parlato dal fatto che non si può dire che cosa è bene e cosa è male
Quindi l'etica vuol dire varcare il confine
Del giusto e dell'ingiusto per ritrovarsi in un territorio che un territorio diverso
Che non è più quello del giudizio ma qualora la comprensione
Perché giustamente da più parti ne sentiamo dire che si discutono per avere ragione ma per comprendere
Mi ha sempre impressionato questa cosa
Cioè questa riflessione sull'auto confinamento
Sul riflettere che parliamo e stiamo zitti
In una dimensione che può essere certamente
Compresa in diverso modo
Il termine mettono io non ritorno
A nostro punto iniziale
Indicava anche però in Sofocle
La possibilità dal varcare cioè dall'andare di là
E da qui nasce l'immagine che io voglio regalarmi stamattina
Che rimasi nella soglia
Non intendo utilizzare il termine soglia
Nel suo significato diciamo fisico fisiologico è anche medico perché il termine soglia indica anche
Il confine di una sensazione non si usa con io dico hai raggiunto la soglia del dolore ma vuol dire che di là
Dirà da quello non puoi andare
Ma uso il termine soglia nel suo significato greco cioè
La soglia è lo spazio
Tra ciò che tu stai lasciando
Cioè tra ciò che tu hai alle spalle
E ciò che ti aspetta
Cioè è una terra di mezzo
La soglia
E la mia idea e che in quest'auto Terapia di significati sul confine dovremmo forse parlare un po'meno di confini
Perché poi finiamo per amarli
E a parlare un po'più di soglia e vi spiego il perché il confine produce certezza
Il confine vero che può essere attraversato lo abbiamo visto ma produce una demarcazione cioè delimita qualcosa
E quindi il confine ci serve per essere più sicuri
La soglia invece
E la Zona del possibile naufragio
Paura la soglia
Sì malinconico per quello che stai lasciando
E non sai quello che ti aspetto
Io credo che
Una delle riappropriazione impossibili
Sia questa accettare di sostare sulla soglia cioè accettare di avere paura
Cioè accettare di vivere
Il momento del buio
Il momento dello scompenso
Cioè vuol dire che è arrivato al confine
Non guardino il confine
Ma fanno un passo indietro
Ce l'ha spiegato molto bene siamo al Beckett
In aspettando Godot in realtà Vladimiro destra come non sono due imbecilli
Sono due che aspettano
Da allora
Non si sa
Ma in quello spazio dalla soglia che loro elaborano una certa teoria dell'esistenza
è vero pensano anche di impiccarsi a un albero ma l'accordo non abbastanza lunga
Un altro confine al tema del suicidio ragione come dire quando all'inizio Mito di Sisifo di se la filosofia è un gioco di parole la filosofia un solo problema
Capire se sia
Sensato videro no
Primi naturalmente io che devo parlare da filosofo ritengo che questa sia la domanda fondamentale alla quale rispondere stando sulla soglia
Ci sono tanti altri esempi di soglia ma ve ne voglio citare uno
Perché è l'esempio di sole che mi ha sempre impressionato mi riferisco
All'opera di un grande studioso
Di Antropologia televisioni che si chiama Rudolf foto
Mio novecentodiciassette scrive un libro sensazionale che si intitola il sacro
In breve il sacro e qualcosa di più dalla religione perché sacro è una tendenza interno un'esposizione alla trascendenza perché l'essere può decidere di sviluppare e quando lui parla
Dello spazio di soglia del sacro usa due termini latini
Il primo è tremendo Umma
Il secondo e il fascino Hans
Quindi l'esperienza della soglia è l'esperienza di qualcosa che è tremendo perché
So quello che lascio ma non so quello che trovo
Ma è anche qualcosa di affascinante
La mia proposta oggi viene
Fai un passo indietro dal confine
E finalmente sulla soglia
E abbia il coraggio di stare male
Abbi il coraggio di angosciarsi
Anche per il fatto che il mondo non è bello
Uno ma è solo bello
Il cane questo problema non se lo pone
Perdonatemi ma mi sembra retorica di massima del cane che si varca il confine
Mi ha fatto trasparire quando l'ho vista voleva anche un po'incalzarlo però
Posso appare incerto potevo essere un gatto fosse potevano aprire una parentesi sul cane
No ce l'ho con cane io e la mia no no no no Maria ama alla follia e alla sequenza il problema è che il regista è un un regista greco e la la sceneggiatura del film a che fare con il confine turco ciprioti sì sì ma lo sono la conosco il contro la mano non entrano nella dinamica della hanno tre e o prenderebbe ho preso a prestito il cane non volevo però guardate che questa questa riflessione che che vi porto non è banale
Non è banale sul però bisogna stare attenti anche a questa tendenza che alla filosofia contemporanea avvicinarci al mondo dalla natura ripeto io sono un amante dei cani
Folle perché mi conosce
Si tiene al guinzaglio no scherza parlo anche dei Balcani non è quello il problema
Ma il problema del confine nasce perché non ci chiediamo il perché questo è il tema quindi questa retorica che il confine non c'è il confine deve essere abbattuto il concerto certo certo come
Come
Come
Se io stavo dentro il confine vedo la nave che sta affondando non vedo i cento bambini che rischiano di morire esistono sul continente io guardo il confine li faccio affogare
Devo diventare Antigone
Per portarli in salvo questa è la realtà dei fatti
E questa è la cosa che devo fare con me stesso se voglio salvarmi prima di tutto
Questo secondo me è il grande tema legato alla questione alla questione del confine
Ritorno sul sul testo di Rudolf foto
Sì sanzionarle
La dimensione del sacro
E dell'esposizione alla trascendenza ci aiuta a capire che cos'è una soglia
Vuol dire che tu sai bene quello che la sì ma non sa quello che trovi
Allora il PIL per supposto dell'auto terapia della soglia consiste nel fatto che io accetto
Di non sapere
Diciamo che c'è oltre confine
E accetto di non sapere dell'altro
Che mirava al confine
E di non sapere di me che sono sulla soglia
L'altro mito che Omnitel piste di Nico tipico dalla cultura occidentale e che il confine lo possiamo parcare nel momento in cui conosciamo
No
Ve lo dice uno che fa filosofo di mestiere il confine
Ho varchi quando le piste nere
La salute
La conoscenza e un transito
Ma non è l'effetto finale
Bisogna rinunciare anche a sapere per andare verso l'infinito
A questo proposito per non darmi l'idea di difendermi come congetture che possono sembrare filosofiche ma che sono realistiche entro in un altro campo
Che in un campo dal quale cioè rispetto al quale come filosofo sono affascinato nel campo della fisica so che qui ci sono matematici sono altri quindi parlo con una certa circospezione però penso di riuscire aprire il concetto voi conoscerete senz'altro uno dei più grandi fisici contemporanei che si chiama Maurice Iraq
Chi lo inglesi Zaha perché oggi sintetizza tutto tutto lo chiamano Dirac medi Rak perché lui è svizzero francese quindi io dico Dirac poi ci sono quelli professoresse Lazzarini capivano l'esame di Storia delle religioni
Nella città di Bergamo
Che mi dicono professore vorrei parlarle di cento
Che
S'
No scusi canta
E Tedesco
A pensiamo si dicesse che
E Husserl tedesco diventa Sarlat
Dalla serie i limiti del linguaggio va bene
Tornando tornando a noi
Dire ha causato una cosa io vi dico come l'ho capita
Ha inventato un'equazione matematica
Che è l'equazione matematica che cercherà cercava di mettere insieme le istanze della meccanica quantistica
Con le istanze della teoria della relatività speciale
E con queste equazione Luís
Voleva spiegare che oltre all'elettrone e al suo movimento c'è un un anti elettrone
E lo spiega con una formula matematica ma con questa formula che è un'equazione di rate scopre una cosa che non aveva previsto
E sapete perché la scopre
Perché rimane sulla soglia
Cioè rimane inattesa della verità
Della sua attuazione
E rimanendo sulla soglia capisce che quell'equazione non spiega solamente il rapporto tra la meccanica quantistica e la teoria della relatività speciale
Ma scopre un'altra cosa che l'antimateria
Cioè scopre che quelle stesse particelle che voi lui aveva studiato esistono nell'universo al contrario di come lui lo aveva previsto
In pratica l'antimateria una cosa reale
Quindi se io prendo
Un po'di antimateria e me la butto addosso ce ne vuole tanta perché sono grosso
Io scompaiono
Ma dirà che dice anche un'altra cosa che se io mi butto addosso l'antimateria scompaiono
Non c'è il volto
E non c'è neanche il nulla
Cioè ce l'antimateria che qualcosa
Non la vedo ma è qualcosa
Altri due riferimenti visto che abbiamo parlato di firme mi sono permesso di fare una riflessione anche da questo punto di vista
Parlando di confine parlando di soglia mi sono venuti alla mente due film poi magari anche su questo potremo discutere insieme
Il primo finché sicuramente conoscerete che il cielo sopra Berlino di Wim Wenders
Mi ha sempre impressionato questa cosa perché questo film ambientato nel periodo in cui Berlino diviso dal muro
I due personaggi che che discutono che si trasformano in angeli
Per discutere devono andare in cielo a farlo
Cioè devono trovare una zona neutra che una soglia
Che non è né di qua né di là
Quindi la situazione di soglia che è in grado di superare la divisione e il cielo
Primo spunto
Secondo spunto
Un film di pensione Bard che si intitola al di là dei sogni
FIOM FIM di consiglio di vedere i due protagonisti sono Chris e Anna
I quali
Si apre così il film sono in barca
Che sono in barca
Sul lago che al confine con la Svizzera
E proprio sulla linea di confine del lago
Le loro due barche
Cozzano
Che cos'è la zona di soglia
Cristian avrebbero potuto arrabbiarsi
Anzi Chris Conan perché hanno che fa la mossa sbagliata
Ma Chris non guarda il confine
Torna a casa e si ricorda degli occhi dalla donna
Va a cercare invita si innamorano si sposta
Nascono dei figli
Ma il mettono arrivammo in in agguato
Perché il figlio di muoiono in un incidente
Il loro amore
Non è in grado di fermare la morte
Il confine rimane
Non solo
Tragico per tragico Chris
Sta andando in macchina assistono incidente scende per aiutare
L'incidentato viene travolto da una macchina more
Il confine raddoppia
La sua ingerenza
Ritornare sul sull'immagine della soglia che Uno Mattina e tra l'altro che non ho inventato io perché anche nell'ambito del regime filosofica è stata più volte utilizzata
Però ritorno sull'immagine
Credo che il nostro compito sia quello di
Riprovare a sostare
Riprovare a fare un passo indietro
Perché esce non viviamo l'esperienza traumatica di con lo spazio di transito
Dove c'è la paura di franare come dicevo prima cioè dove c'è la paura
Di non riuscire
Il confine lo possiamo anche valicare ma quello che ci rimarrà dorso sarà il confine
Non siamo soli
Cioè sarà il limite
Quindi l'infinito
Che cito come immagine nel titolo che la mia relazione
Ecco la cosa cui si espone l'Iraq
Quando inventa la sua equazione ma sa che quell'equazione è più forte di lui
E solo sostando Dirac capisce
Che quell'equazione ha il potere di dire qualcosa di più di quello che lui voleva dire
Ma se lui fosse andato al di là del confine
E avrebbe e avesse scusate captato solo il successo
Non avrebbe intuito l'antimateria
L'immagine che vi voglio lasciare questa
Davanti al confine fare un passo indietro
Stare sulla soglia
E recuperare
Il gusto dell'attesa la mia idea che chi non è in grado di attendere non può varcare il confine
Certo questo è una cosa molto introspettiva
Sì penso che vada anche integrazione di quello che ha detto la professoressa Lazzarini
Né prima di me
Con la differenza che
Mentre sul confine esterno che con l'architetto amico costruttivo possiamo
Utilizzare argomentazioni che hanno anche una logica
Quando parliamo dei confini interni discorso diventa diventa più più difficile da fare
Sono i tempi
Sì in
Sì no no no non ho finito è rubato le mano e dire Vacca calando sono le dodici e dieci
Siccome sì dai tre minuti e poi pensavamo di finire attorno alle dodici e mezza dodici e quaranta ma no non contesta
No pensando o non vuoi confini nipponico infine lineare l'aria di dare una vaschetta no due minuti solo ai partecipanti siccome siccome Beppe Cariparma
Io ringrazio tutti naturalmente Silvana che ha avuto il coraggio di invitarmi
Ed è per Crippa una persona tre poche persone che ho incontrato la mia vita che continuano a volermi bene
Nonostante i miei meriti quindi lo volevo dire quindi
Però Beppe quando ci siamo incontrati mi ha detto racconta anche qualcosa di te sul confine
Però io ho due cose da dire e cercando di essere veloce
La prima riguarda la mia vita cioè io
Sono un ibrido nel senso che son bergamasco sono nato Grumello del Monte
Ma nel mille novecentonovanta
Mi chiamano tra un Paese di Brescia che stiamo a Rovato più conoscevo per la Semeraro i tempi
Il medico la RAI pare Cheney cui ai tempi mi stavo lavorando in pedagogia che è stato mio primo passo vieni perché c'è un centro che relazione giovanile ci sono ragazzi problematici cerchiamo un imbecille che venga a fare il il direttore Giannuzzo un fuori di testa da fare
Io mi ricordo che avevo la ancora la Uno FIAT color carta da zucchero sono arrivato al punto di Palazzolo e mi sono fermato non sto scherzando e mi sono fermato perché alcuni mesi prima un mio amico si era buttato da lui
Voi sapete che il punto di Palazzolo che segna il confine
E la soglia della morte
Chi decide di morire quali
E si butta giù
Li ho capito cos'era la soglia
Ho detto mentre lui si è buttato giù io posso andare di là
Perché io ho il diritto di vivere
Rispetto lui che non l'ha trovato ma dilaga
Mi accaduta una cosa come ad Iraq
Ciò che ho incontrato una donna di cui poi mi sono innamorato e critiche altroché è finita in gloria ma non so se per lei ma sicuramente in gloria
E il primo punto è questo
Simoni sentite parlare io ho una certa inflessione bergamasca però ce l'ho un po'anche Brescia Anna e quando sono arrivato a Brescia perché il dialetto bresciano non è come quello per Damasco ci sono delle cose impossibili benedico USA chi mi sa dire come si dice in bergamasco fragola
Prego
In bresciano sapete come si dice
Modelle porte in che il motore dentro io dicevo che Capacchione le modelle
Li ho capito
Il confine
Beh voi ridete linguistico
Vi ricordo una cosa Heidegger
Quando scrive quel bellissimo libro sull'apposito di Hölderlin dice che il custode della soglia il poeta
Il confine linguaggio
Quando anche a Stephen cammino verso linguaggio lui immagina di andare in Giappone di parlare con un giapponese Molise il tedesco
E non capisce niente
Seconda immagine a questa ci tengo
Tra le varie cose della mia vita mi è capitata una bella che è stata quella di lavorare con don Fausto Resmini
Ho lavorato con lui per tanto tempo al Comitato Melanie nella sezione del
Dei ragazzi che facevano l'alternativa al carcere
Al di là di tutti quelli che lo hanno sempre benedetto don Fausto io ho avuto anche tante discussioni colui quindi lo dico qui ma ci siamo amati anche per questo
Ma una volta in una discussione notturna
Lui mi disse una cosa che ha segnato
Il mio procedere
E mi disse guarda Giacomo quando tu e davanti un criminale
Due cose
Oli salti addosso
Perché se pensi a quello che ha fatto l'Inter che vestirà fittizia
O fai due passi indietro
E lo guardi
Quella la soglia grazie
Tête à tête
Ci si
Stiamo ci si sta muovendo
Scusate potete avere la pazienza appunto di so stare perché sottostare in modo che possiamo magari riprendere alcuni temi e alcune
Così evocazioni suggestioni che sono stati
Scusate
Proposti nell'intervento di Anna Lazzarini che invito qui per cortesia degni e le poesie che sono state lette
Il
L'intervento finale di Giacomo Paris vige l'intervento finalità con Paris così un po'
Che cosa ritiene di dire qualche cosa
è una brutta espressione che cosa ci portiamo a casa da questo incontro è valsa la pena arrivare stare qui sabato un sabato mattina di sole e e perché eventualmente ci sono domande ci sono interrogativi ci sono
Perplessità perché ci sono state anche diverse provocazioni non solo gli aspetti storici ma anche di provocazione dal punto di vista
Di ciò che riguarda il nostro mondo interno oltre che il mondo esterno Attilio prego grazie grazie Adriana innanzitutto voglio ringraziarti perché è intimisti e di suo per favore graziare tre prima di tutto perché
Va be'racconta di di pensiero
I
Il tema che avrebbe
Piace molto affrontare
E affrontato come Raf
Tom esploso Saxa Zanini professore
Mi hanno Paris
Mi hanno anche un porto
E certe volte uno studio delle cose poi dopo
Perché tutti studiamo le stesse cose
Ma un po'tratto in merito voglio soltanto aggiungere
Un un argomento perché avrei piacere che questo dibattito
No no
Per dire e su
Ma purtroppo città a tetto a detta disputare come L'Espresso Lazzarini ottimi confine quale espressa ma
Il petto e
Il o il confine e la lingua come diceva per e lo dimostra la va benissimo Cocco pausa
Prima del
Tu otto detta lingua spetta
C'è cerca le già che spunta ti fitti forma
Pentito urbi et orbi
E quarto tematico cioè e linguaggio assolutismo e la nordica
è la è la ricetta oggi Ca'
Comunicativa
E confini e comunicazione
Su
Ma il dio la del cornetto la che il dio del contatto non è soltanto il dio dei venti Bibbò però ecco è posto dico tratte anche il otto de cerca un giorno gli ho detto
Il tiro perdere è il titolo
A altro da pollo
Lo ricambia con la lira lo ricambia con il con con la parola
Ecco questa questa cosa qui
E non a caso quattro
Paris affine cioè la formula di Dirac
è una formula talmente ermetica che che perché la lettera e sono molto porta più Prodi sintetica
I problemi li stimo che
Il su ha letto anche tutto il resto
L'uomo strano oltre che fiera di ti ti dirà che forse uno dei libri più belli cerchio timbro io io otto Aprea non ho altro da dire su
Per esempio una cosa su cui mi piacerebbe
L'idea della città greche romana cioè accetta romana era accettata e la violenza il solco il confine nasce su sulla sul sull'incisione tra fra cioè quindi la la città la città greca non alle mura cioè non non ha se costruiscono dopo Salamina ma però non non è che la città greca la città senza mura è vero che poi le differenze di classe sono
Però diciamo la la partecipazione e la democrazia intesa come confronto tra liberi la Corale cose ecco questa quest'idea della città
Greca no non c'è più si è persa è una delle cose perdute come certi linguaggi come linguaggio Gregorio io io io sono brutto lo scientifico studiato ricorda
Da gratifiche perché perché mi manca
Per per rispondere a queste esigenze questo discorso
Che che
Che che è una ricerca di dica perché a capire insomma per capire queste cose che poi sono già tutte tette nel nel nel dei filosofi
Per quarto quinto secolo
Riferisce ma non lo so sono tanti quelle cose che vorrei dire aprì gli occhi e potrebbe
No davano no ma azione scusa
Mi piacerebbe del Senato
Infatti no no Attilio scusa scusa no no de de prendiamo la decisione possiamo fermarci io ho detto Massimo credo non lo so interpello il pubblico preside fino alle dodici e quarantacinque dare spazio ancora loro per risolvere no no per dare spazi no siccome è stato interpellato betonaggio farebbe vitaccia organico
Poi una sentiamo ancora Prodi e trovo una cosa per sé pensare ultime o di tipica proprio Lazzarini
Un'altra cosa su cui per esempio casello provocare professore dire non è vero che al confine sono illegale il confine è la legalità e il diritto come la linea come la geometria poche che gli antiche Talete aveva individuato nella costruzione della terra
Ecco poi la la cosa invece che al di là di di trovare forme di dialogo per parlare
Mi mi piacerebbe inserire un tema su cui a me piace molto pensare in questi tempi che il pensiero di Michel sei che invece su questa doppia alterità cioè del dire in fondo il confine e l'altro sono ancora io quindi il confine resiste
Il confine c'è lo dice anche Calvino in Palomar che però necessario lo dice cioè in una una complessità
Anche
Sì filosofica ho fatto più complessa e forse non del tutto neanche chiarissima la fine perché l'introduzione questo discorso del terzo escluso che sarebbe poi la soglia insomma che sarebbe poi produrre introdurre nel confine
Il dialogo col col rumore del mondo insomma
Griffe nei propri per grazia Attilio poi magari magari par ti chiediamo di partecipare anche i nostri gruppi di lavoro scusa
Fabio posso Entellina prego rata per associarmi ai ringraziamenti
Mi porto fuori irriducibili cotenna di Schopenhauer nel senso che ma essere vicino più al microfono Adamo al alla bocca mi sembra che questo incontro
Sia
Che unisce
Quindi irrigidisce appena aver speriamo che quest'anno stiano meglio e più vicini terza causa ci sarà un altro incontro Progetto per per tomo cultura e quindi vi lascio grandi indicate grazie infinite grazie
Ci sono altri due volte
Aspetta ricevette Maritati coi Roberto Beppe ti dà atti esprimerebbe sposa Antonio
Non ho visto hai alzato tu l'anno prima scusa Antonio Beppe Roberto
Pulirla investe recarsi no e no e cioè una una pensione a nostro avviso calcio va ci non ti ho visto la città va bene abbattuto preziose
Controesame
A oppositivo ma non può tema Oscar cioè e Pitti
Che poi né e mi invisibili le insidie gallette o il cioè cioè la gente e ma segna più di questa di questa industrie film ma
Qua quella post mitizzato e alle qua coloro che en Anna cura
Andiamo a spasso no la nostra
Le
Parti propri e
Da ispirato queste di
Questo mi sembra te cioè consapevoli e ottenuti udienza
Il fitti alle pure all'interno della polis per Camarca
Ok grazie
Beppe per fermare i dati Roberto Alfieri
Solo
Io
No no ci si
Sono
Pongo
Quasi
Sono
Grazie Roberto
Possiamo
No no sì sì sì sì
Ma io volevo riprendere a mia volta questo concetto di soglia che mi è molto piaciuto
E per per ricordare che c'è secondo me un'analogia molto strette
Tra questo concetto di soglie e un concetto di di di libero arbitrio un concetto tutti inibizione di un'area cerebrale che inibisce
L'aria della programmazione del controllo delle azioni
Questa questa area cerebrale si sviluppa il confine tra l'attore scienza e letale
Ed è ed è una regni vittoria che frappone tra lo stimolo e l'azione è stata frappone la riflessione
E questo ecco sono le neuroscienze che ci dicono questo
Secondo me estremamente interessante perché alla base della rete del libero arbitrio sia di un arbitrio che sia effettivamente in libero c'è un'aria inibitoria
Alla base di in quello che secondo me costituisce un po'la prerogativa dell'essere umano che la nella sua volontà da sua la sua attività la sua scelta
C'è una un'area di
Questo ti e quindi che che che matura
Dicevo prima in quel dettaglio e che ci permette di passare appunto dall'adolescenza
C'è ancora l'intervento
Sì oggi
Silvia Ersilia prego
Pur diktat
No ASP
E
Era indagare
Niente gli e
Cardinali
Possibile
Nuove
Nella
La
Tutto il resto
Il sia
Anche
L'avvenimento Oliva Giacomo rispetto alle interventi che hanno fatto alcune domande e considerazioni eccetera
Molto brevemente allora rispetto al primo intervento no c'erano due questioni
Il mito fondativo la torre di Babele no e l'esistenza di una presunta lingua universale e il tema della violenza no questa opposizione che non la convinceva tra la polizia e la civitas e il tema della violenza che nella civitas allora
Intanto rispetto al primo
Sì la torre di Babele è una delle storie dei diritti no fondativi di una delle immagini
Della città ma
Proprio in virtù della molteplicità cioè
La sappiamo la storia agli uomini vogliono costruire questa torre che tocchi le altezze dei cieli
Dio di punisce no con la la l'attore rimane
Incompiuta egli da lì la confusione la dispersione della della guai delle lingue e delle persone l'incomunicabilità
E però appunto in realtà possiamo leggere dentro la vicenda di genesi
Come la volontà di punire il gesto empio di farsi unno
Una torre una lingua una cultura una identità quando invece appunto l'origine è la molteplicità
è la confusione no e la lingua come dire non esiste che nella traduzione cioè nella molteplicità delle lingue nell'incontro
Fra i diversi e e questa è una è è un'altra lettura no quindi non soltanto
L'esigenza di una lingua che consenta la comunicazione ma la possibilità della traduzione cioè dell'incontro posto che il punto di partenza è già la mescolanza non L'Unità
Invece appunto sulla rapporto Police Civitas
è vero che la Roma che conosciamo e anche la Roma
Della violenza no l'intero
No nell'impero viene da lì e l'idea di fare
Certo certo certo la fondazione tra l'altro lei ha citato Michel Ser
Che scrive il libro delle fondazioni su cui scorre il sangue sempre no
Però è l'inizio simbolico della storia ed è una storia quella di Roma che però purtroppo parte dalla possibilità necessitava
Di fare incontrare
Diversità incontro sul quale scorre il sangue indubbiamente no e sul quale come dire si mondiale il no critico in Romania a come dire
C'è la coi romani in particolare
Perché legge nell'intero
Legge nell'intero la
Come dire la prosecuzione dello sradicamento chi ha sradicato sradicata
Detto questo no ecco e e qui torno a Babele no
Nella civitas che nella scelta politica che poi lo sappiamo no tutte le come dire gli l'incontro della politica con la realtà vive anche di contraddizioni no però l'idea chi per Hannah Arendt e invece vincente rispetto ai romani è l'idea del patto
Quindi ciò che ci tiene insieme non è l'origine che abbiamo in comune forse ma è ciò che potremmo costruire di fare insieme allora questa significa dare alla politica una possibilità poi nella storia sappiamo che questa possibilità spesso si scontrano no si scontra
Non ce la faremo un'altra volta
Ecco invece rispetto ecco invece rispetto al relazioni al concetto di di già come e al concetto di soglia
Naturalmente non è questo insomma non non era questo il il luogo di di fare
Per meno di
Come dire approfondire
L'utilizzo della della terminologia confine piuttosto che frontiera l'utilizzo nelle lingue soglia assolutamente come dire
L'idea del confine noi usiamo confine bisognerebbe usare frontiera perché non è una linea perché è una zona e in questo senso la soglia e l'area in cui accadono delle cose
Accade l'incontro oppure accade lo scontro oppure Ninfa della violenza con cui l'incontro avviene oppure c'è il malinteso perché c'è anche il tema non della se passerà se torniamo alla lingua no nella traduzione non ci si capisce
E avviene appunto questo non avviene certamente su una linea poi noi la chiamiamo confine ma ripeto non sarebbe quello avviene su un'area cioè in una zona
No esatto prima e anche dopo cioè però in un'area tanto che i solchi in realtà erano due no e ed era la la zona fra i due soli chi
Chi era
Ecco poi c'era il tema della
Quanta consapevolezza c'è no o dei confini anche immateriali invisibili
Ecco Sassu questa secondo me ci sono grandi possibilità per intraprendere delle azioni cioè soprattutto appunto nelle aree anche visibili in cui gli scontri o sono palesi oppure appunto sono sottili perché riguardano l'uso degli spazi eccetera ecco lì ci sono grandi possibilità di azione
Per la politica e qui mi permetto anche di utilizzare e ci sono grandi possibilità laddove si utilizzano dei mediatori che spesso sono gli educatori
Le dico nei parchi probabilmente servono meno vigili
E più educatori no nel senso che
Bisogna fa favori certo
Certo certo
Non ho molto da aggiungere però visto no dico sono contento che ci sia qualcuno che non è d'accordo con religioso ben felice non sono contento però dal fatto che uno non abbia capito quello che ho detto quello che mi rattrista un po'di più
Perché l'esibizionismo ma prossima volta mi faccio invitare al circo non secondo però io non so Lele conoscenza che avrebbe esistenzialismo però siccome sospirato sono stato tirato in ballo io lo devo rispondere
Non le parlo di me che amo l'esistenzialismo alla follia lei questo lo ha capito sicuramente
Però le racconta una piccola storia che quella di cammino il quale siccome era un'esistenza viste stava sulla soglia a fare il circense è stato l'unico che ha avuto il coraggio in Francia mentre Jean Paul Sartre fumava il sigaro sparava calzate è stato l'unico ad avere il coraggio di dire che il KGB procurava delle violenze e se lei ha letto gli atti del processo quale esistenzialista che ahimè insieme a tanti esistenzialisti ha avuto il coraggio di varcare la soglia e andare oltre confine è morto insieme a Gallimard e gli ultimi atti del del suo processo
Hanno hanno dato testimonianza del fatto che la macchina era stata sabotata quindici sono esistenzialisti che non vanno sulla corda ma
Questo dovrebbe
Detto questo paese c'è anche l'altro termine che papà non sono andato avanti perché oltre al termine mettono io non c'è il termine mette il rione
Significa andare oltre però bene
Ci siamo
A me è piaciuto comunque complimenti per le
Ma lo so mi è venuto in mente a proposito di sapere sosta sostare
Di recuperare un poeta inglese che Keats
Che parlava di negativo capability
Cioè la capacità di non dire subito dissi
Ma di aspettare e di sostare nell'incertezza noi fra l'altro siamo in un mondo di grandi incertezze e nello stesso tempo siamo tutti interdipendenti quindi credo che sia importante anche lavorare sul nostro confine interno
E e stare un po'sulla soglia come diceva Giacomo e anche diceva prima Anna danza che ringrazio veramente per nel per gli stimoli per i riferimenti che ci hanno fornito oggi voglio ringraziare anche Agnese per la lettura delle poesie
Voglio ringraziare Dario D'Incerti ma lasciatemi dire una cosa voglio ringraziare molto migliaia che sta parlando
Voglio dire ringraziare molto Iaia perché stata preziosissima non aggiungo altro oltre a essere una persona molto intelligente colta sensibile neanche una persona capace di grande generosità quindi grazie anche a lei che abbiamo potuto fare tuffi
Sobriamente grazie a voi tutti che siete rimasti fino a quest'ora è grazie anche per l'attenzione a presto cosa c'è
No poi