Festa di Avvenire - Il silenzio dei complici: la mafia dopo Matteo Messina Denaro

Ma
Paolo allora intanto buona serata a tutti grazie per la vostra partecipazione volevo soltanto invitarvi a prendere posto in apertura della seconda serata con la festa di Avvenire due mila ventitré
Dico grazie anche alle persone che ci che ci stanno seguendo da casa grazie alle dirette televisive DT RM e della nuova e grazie anche a chi ci segue attraverso i soci al del quotidiano Avvenire dell'associazione Giovane Europa e della cooperativa sociale Auxilium passo la parola detto questo al moderatore della serata che etico Motta capo della redazione interni del quotidiano Avvenire una sera
Grazie mille a Vito Salinaro che alla splendida organizzazione che ci ospita questa sera
Seconda serata della festa di Avvenire un benvenuto a tutti in particolare i nostri ospiti prestigiosi
Per iniziare la serata darei subito la parola don Marcello Cozzi delegato della Conferenza episcopale della Basilicata per quanto riguarda l'Osservatorio sulla criminalità
Grazie
Grazie
Io vorrei partire con queste parole
La mafia è la crescita di uno stato illegale dentro lo Stato legale
I due organismi vivono utilizzando gli stessi apparati respiro uno la stessa aria
Sono i giurati dello stesso sangue
Vivono in simbiosi insomma tanto che la morte dell'uno sarebbe stando così le cose la morte dell'altro
Nessuna radio scoppia vi permetterebbe di distinguerli l'uno dall'altro
Nello stato legale si fa ricorso a espedienti illegali
E nello Stato illegale
Si fa largo uso di espedienti legali
Era un'intervista fatta
A padre Ernesto Balducci uno di quei preti che hanno fatto il pensiero
Del novecento il pensiero cattolico del Novecento un'intervista rilasciata il primo settembre del novantuno sulla stampa
E quindi alla vigilia della stagione delle stragi
Le parole di Balducci mi richiamano e ci richiamano altre parole che qualche mese prima parole più o meno simili che qualche mese prima aveva invece pronunciato Giovanni Falcone
La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano
Vive in perfetta simbiosi con una miriade di protettori complici debitori giorni tipo gente intimidita e ricattata che appartiene a tutti gli strati della società
Ecco perché parto da queste parole perché penso
Pensare al titolo della serata penso che la mafia dopo Matteo Messina Denaro
In fondo forse la stessa di prima
Attenti certo
Che cambieranno e forse stanno già cambiando ma poco tra poco
Il procuratore di Palermo ci dirà sicuramente meglio molto meglio di me
Cambiano Accetti strategia equilibri
Ah sì siamo a una continua evoluzione delle mafie della mafia ma a queste Evoluzione noi stiamo assistendo già da anni
Già dopo le stragi si iniziò a dire di una mafia che si stava evolvendo anzi a pensarci bene
è sempre stato così
L'evoluzione il cambiamento l'adeguamento
è la caratteristica fondamentale delle mafie
è il loro DNA
Cioè la capacità di adeguarsi a contesti ma anche a tempi che cambiano alle regole sempre nuove dell'economia del mercato insomma
Un'offerta la mafia che si adegua continuamente alla domanda
E poi ancora continuerà ad avere la sua forza la mafia le mafie continueranno ad avere la loro forza come è sempre stato fuori DS e cioè come direbbe Falcone in quella Rete di protettori complici dei pittori di ogni tipo
E se permettete allora è questo che mi preoccupa
Continuare cioè a confinare il fenomeno mafioso sui volti dei soliti noti
Sui volti di Provenzano divina ora sui volti sul volto Di Matteo Messina Denaro mentre a volte penso che se loro le mafie
Sono state quelle che sono state sono diventate quello che sono diventate loro lo devono tutto sommato a quell'enorme zona grigia fatta
Di protettori di complici di debitori di ogni tipo esterno alle mafie stesse e che tu non chiami mafia
Mi hanno sempre fatto riflettere e vado alla conclusione le parole di un boss
Di una locale di 'ndrangheta che qualche anno fa in una inchiesta giudiziaria in Brianza e quindi non in Calabria neanche in Sicilia in Brianza
Intercettato al telefono diceva
Fra i reati che gli venivano contestati a luglio la sua locale non c'era soltanto il quattrocentosedici bis ma anche riciclaggio usura
E diceva io sono una sorta di banca d Italia
Noi dobbiamo essere come polipi agganciarci dappertutto
E i lavori che facciamo mi raccomando non dobbiamo farli da 'ndrangheta
Mi hanno sempre fatto riflettere queste parole mi fanno riflettere
è la mafia che dice però mi raccomando non chiamiamo ci mafia i lavori che facciamo però non li facciamo da 'ndrangheta allora
Non tanto il silenzio dei complici
I dotte mo'
Lasciate che vi dica da loro dai complici
Io me lo aspetto il silenzio
Lo metto in conto
E soprattutto alla fine tutto sommato nonostante tutte le difficoltà che ci possono essere alla fine
A volte questi complicità usciamo anche individuare vino permettetemi io temo il silenzio complice più che il silenzio dei complici e cioè il girarsi dall'altra parte
Indifferenza
Le generalizzazioni l'accettazione di tutto
Perché tanto non uccidono e quindi va tutto bene quando cioè si inizia a dire che tutto è mafia
Oppure quando si inizia a dire che non c'è mafia e quello che mi preoccupa tanto il silenzio dei complici alla fine forse tout-court riesce anche a perimetrare sulla confinarlo il silenzio complice no
Il silenzio complice no perché in silenzio complice e cultura e mentalità che ti pervade che ti invade dentro e che te lo trovi anche paradossalmente seduto accanto
E magari perché no lasciatemelo dire in qualche manifestazioni antimafia e questo
Quello che mi preoccupa della mafia del dopo Matteo Messina Denaro così come mi preoccupava del prima
Di Matteo Messina Denaro
Prima della prossima festa di Avvenire che penso sarà fatta sempre più a Matera
Quest'anno qualcuno mi dice di no quest'anno quest'anno noi ricorderemo due grandi
Che purtroppo le mafie ci hanno tolto anzitempo e che noi come Chiesa permettete non possiamo non ricordare e che io questa sera non posso non ricordare due grandi che hanno spesso la loro vita perché il silenzio complice piuttosto che si Enzio dei complici fosse combattuto Dompé pugliesi che ricorderemo nel trentesimo anniversario il prossimo quindici settembre Elton per e Anna che ricorderemo nel trentesimo anniversario il prossimo diciannove marzo e voglio rubare in conclusione proprio le parole di don Peppe
Che potrebbero andarci bene sicuramente che sicuramente anche don Pino avrebbe detto la camorra dice don Peppe io voglio dire la mafia le mafie hanno assassinato il nostro Paese
Noi dobbiamo farlo risorgere questo Paese
Bisogna risalire sui tetti Erri annunciare la parola di vita io penso che Don Pugliesi don Diana come tanti altri martiri di mafia c'hanno lasciato questo testimone risalire sui tetti
Grazie
Non c'era modo migliore di cominciare questa serata perché le parole di don Marcello ci aiutano non solo correggere il titolo il silenzio complici la mafia dopo la cattura di Matteo Messina Denaro ma anche a ha da ad aprire lo sguardo su la luminosa testimonianza di alcuni Martini proprio delle mafie che sono appena state citate e le presenze prestigiose di questa serata circa consentono subito di entrare nel vivo del dibattito era il sedici gennaio scorso
Diciamo intorno alle otto e trenta poi preciserà meglio sicuramente il procuratore quando Matteo Messina Denaro veniva fermato in una clinica a Palermo e si compiva il cerchio si chiudeva il cerchio di una latitanza durata trent'anni
E questo queste evento che poi ci ha portato a ragionare sul giornale Avvenire su tutti i media rispetto al fenomeno della mafia ovviamente si inseriva anche in un anniversario simbolico che è stato appena ricordato le stragi di mafia il biennio novantadue novantatré
Allora il procuratore Maurizio De Lucia chiedo subito di aiutarci a ricordare come è stata quella mattina per Luigi e perché poi nel pomeriggio nella conferenza stampa che lo ha visto tra i protagonisti lui ha parlato illuminando un po'i fatti del fenomeno della borghesia mafiosa grazie ascoltiamo
Intanto una sera buona sera a tutti e grazie grazie per l'invito di Avvenire grazie per quello che fate venire perché tanto non è pubblicità e uno dei migliori giornali che ci sono in Italia sicuramente
Per l'equilibrio e la capacità di approfondire di fare analisi quella che
Molto spesso manca e che secondo me è mancato in una parte della narrazione conseguente alla cattura Di Matteo Messina
Poi prima di parlare poco di quella di quella mattina
Devo dire che molto mi hanno colpito le riflessioni fatta dal padre padre Cozzi
Perché c'è molto di vero in quello che è stato detto e e segna in modo di capire le mafie è vero mafia e qualche cosa che in rapporto con lo Stato
Ma che non è però lo Stato per come è stato descritto nelle parole che abbiamo sentito perché la mafia convive in maniera parassitaria con lo Stato ma è cosa diversa lo Stato siamo tutti noi davvero vittima mafia tenta di infiltrarsi ma grande sforzo è quello TTT di tenerla distante e soprattutto di sapere che la mafia è vero che una struttura elastica che sia dei durante ma si adegua all'altra entità che è presente sul territorio dello Stato se lo Stato fa il suo compito gli spazi per la mafia si riducono se lo Stato si distrae dista gli spazi per le mafie
Diventa una cosa più importante
La partita si gioca sempre solo su questo secondo me l'attenzione che noi dobbiamo prestare al fenomeno mafioso e di guardarlo in maniera appunto analitica non di guardarlo
Com'è una cosa ineluttabile
Nel senso che si la mafia si trasformano anche deciderei di trasformarsi la mafia si trasforma in rispetto a quello che fa lo Stato nei suoi confronti se lo Stato esercita le sue pressioni la mafia è costretta a ritirarsi Sela uno Stato si distrae la mafia tende di nuovo espandersi quindi è compito di tutti
Fare in modo che quegli spazi si riducano e uno dei momenti in cui anche dal punto di vista simbolico quegli spazi sono ridotti è certamente quella mattina del sedici gennaio del due mila ventitré che segna un momento in cui io l'ho già detto attento l'Italia vento veramente l'italiano ha vinto tutti quelli che c'hanno creduto e tutti quelli che sapevano che esisteva un debito
Che andava sanato nei confronti dei martiri in particolare di quegli anni del novantadue e del novantatré ma quel giorno
Io sono il magistrato come dire mi piace dire che si è assunto la responsabilità di quelle indagine ma io sono soltanto come dire
Un volto dei tanti volti che hanno lavorato per arrivare a quel risultato che sono vuoti prima di tutto di carabinieri dei carabinieri del ROS ma poi anche di poliziotti di finanzieri tutti quelli che hanno
Lavorato per togliere acqua appunto al allo stagno in cui Matteo Messina Denaro accampato per trent'anni trent'anni sono un problema perché lo Stato ha avuto per trent'anni il problema della cattura di Matteo Messina Roma
Non va visto tolto dal contesto perché in questi trent'anni
Lo Stato ha fatto molto contro la mafia siciliana contro Cosa Nostra c'è un carattere di continuità nella reazione dello Stato dopo le stragi del novantadue che infatti ha fatto sì che si Matteo Messina nell'ultimo che abbiamo preso ma prima di lui li abbiamo presi tutti i capi della commissione provinciale di Cosa Nostra
Che ordinarono le stragi del mille novecentonovantadue e del mille novecentonovantatré quando Cosa Nostra venne ammettere le sue bombe non più soltanto contro i cittadini ma contro la storia di questo Paese colpendo i beni del nostro patrimonio artistico da Firenze a Milano e a Roma
Poi con il giorno come dire io da magistrato osso
Che non è il libro più di giornate come quella e che non tutti i miei colleghi vivranno una mattina come quella del sedici gennaio del ventitré perché lì come dire
Si è vissuto appunto uno di quei momenti che smettono di essere momenti di di studio di diritto ma in qualche misura è stato un momento io penso legittimo
Compiacimento di abbracci e di anche emozione e di ricordo perché non c'era prima ha perso la vita
Perché ad esempio questa indagine io ci tengo molto a ricordarlo è stata dedicata dei carabinieri del ROS a uno di loro un maresciallo che si chiama Filippo saldi che è caduto mentre lavorava
Che è caduto mentre lavorava a collocare delle microspie non posso dovere difficile collocarle quindi il suo nome è rimasto nell'ombra
Sino a quel sedici ecco il sedici gennaio e però quel ragazzo un ragazzo come tanti giovani carabinieri ripeto poliziotti finanzieri
Ci ha messo la vita e allora questo poi va ricordato che possiamo fare tutte le polemiche che vogliamo sullo stato che non funziona sullo stato che si distrae però ci sono pezzi dello Stato come quell'uomo
Che ci ha lasciato la vita che ci impegna a fare sì che lo Stato sia una cosa diversa sia quello del rispetto verso i diritti verso le persone quello che contro la mafia erige davvero una barriera questo è stato il sedici gennaio del ventitré per me
Grazie grazie grazie poi
Nel giro di tavolo avremo ancora tante occasioni per per tornare su questo tema devo dire che questa serata è stata preceduta da un momento a mio parere bellissimo lo diranno forse meglio loro che ne sono stati protagonisti nell'episcopio
Perché alcuni giovani hanno avuto la possibilità di fare delle domande ai magistrati ai giornalisti che sono a davanti a voi
E una delle domande importanti interessanti ha riguardato proprio la Basilicata
Il procuratore Francesco Curcio cui adesso do la parola cioè
Come possiamo capire novit
Dentro la nostra terra se ci sono segnali
Che
Rimandano la presenza mafiosa e come possiamo evitare di cadere in quella chiedo Marcello questa mattina in un'intervista definiva la normalizzazione della criminalità non ce ne accorgiamo ma la mafia intanto avanza do la parola a Francesco Curcio grazie
Chi è la stessa domanda
Mi aveva posto un ragazzo io non posso che ripetere quello che
E ho detto c'è la prima cosa che voleva
E lei che se uno non la vuole vedere
Anche se sì grande davanti all'UE nulla potrà mai comprende
E c'è
Una cattivo modo di fare informazione un cattivo modo di fare
Politica
A cui evidentemente come convenuto
Far passare l'idea che la Basilicata fosse immune che poi è una cosa talmente ridicola perché come ci sta in Lombardia come si è accertato Cissé ci sta in Piemonte come accertato ci stesse in Emilia Romagna non si vede perché la Basilicata che sta al confine con con le mafie
O con i luoghi dove sono nate le mafie non dovesse averne di questi problemi quindi prima di tutto un approccio culturale ci sta per forza perché c'è comunque
E c'è ovunque dove c'è l'opportunità di di fare di fare business cioè poi ci sono stati dei fatti
Ma conosco obici in questa regione ci sono state delle faide
In comuni che non sono sulla luna a loro penso a Montescaglioso penso a Melfi quindi per fare un'equa ripartizione fra le province in cui ci si è sparati come nel far West grande
Abbiamo un traffico di stupefacenti impressionante
Di recente ultima operazione che è stata fatta
Parliamo di quasi una tonnellata di cocaina che passata in in pochissimi mesi
Sul litorale ionico che più flagellato
Quindi si tratta di traffici che non possono essere gestiti da da dilettanti
Ma con la criminalità che necessariamente e organizzata ben presente sul sul territorio
Quindi
Va cercata ovviamente come
Si è detto prima
Non più seguendo semplicemente il fatto eclatante che oramai è molto raro ma è molto raro anche in Sicilia in Calabria non è che in Basilicata Errani
Va cercata
Come insegnava Giovanni Falcone seguendo il denaro
Ho fatto l'esempio in precedenza
Abbiamo fatto uno screening per esempio di alcune società
Che avevano avuto delle impennate fortissime essendo in situazioni di crisi perché delle situazioni di crisi che le mafie approfittano
Che avevano avuto
La moltiplicazione dei loro fatturati arrivati a decine di milioni di euro
In settori fondamentali come per esempio quello dei carburanti
Per la distribuzione della grande distribuzione lì andando a studiare analiticamente i flussi finanziari i soci occulti e non occulti della società ci si accorge della presenza di esponenti di mafie storiche
Non non lontano da Potenza
Sono state sequestrate degli impianti di pale eoliche che risultava nella disponibilità di famiglie di Gela che erano venute fino qua ha investito
Quindi la ricerca è diverso
Ma questo non significa che il fenomeno non sia
Altamente preoccupante ma soprattutto io voglio dire una cosa
Il dato fondamentale che consente di vincere questa battaglia
E la memoria
Guardate che ci sono segni preoccupanti che questa memoria viene meno io raccordo mette potrà darmi ragione Maurizio
Basta pensare alla
Alla legislazione in materia di di quarantuno bis che per fortuna è stata in qualche modo recuperata con l'ultima normativa ma lì partiamo da problemi che stanno a livello europeo
Laddove ci è stato detto che il quarantuno bis che è invece stato uno strumento essenziale nel contrasto alle mafie
In Basilicata per esempio per la prima volta che abbiamo applicati in sei casi il quarantuno bis e non ce n'era uno dal due mila sette
O voglio dire c'è l'idea che noi siamo stati degli incivili perché questo diciamo la corte di giustizia dice che noi siamo stati per anni applicando un regime che non rispettava
Il diritto del detenuto a redimersi è un diritto che nessuno vuole conculcare il problema e che loro non sanno che noi questa legislazione l'abbiamo avuta fino al mille novecento novantadue
E ci ha portato a cosa c'ha portato a Periodo delle stragi ci ha portato alla mafia ancora più invasiva di quanto Polo sia attualmente
Perché alle mafie questo tipo di legislazione sicuramente civile non si adatta perché è una cosa diversa
Rispetto a quello che può pensare un giurista francese e tedesco norvegese o polacco
Però l'Italia si deve far sentire su questo e la gente si deve far sentire
Perché la sensibilità politica nasce quando c'è il nuovo un'opinione pubblica attenta
Grazie grazie anche per i tempi perfetti che relatore stranamente ci permettono poi di ascoltarle ancora è stato posto il tema del quarantuno bis su cui sicuramente poi torneremo perché è un tema di grande attualità e
Faremo sicuramente un altro giro di tavolo
Abbiamo citato una data siamo partiti dal sedici gennaio
Due mila ventitré io oggi questa mattina venendone leggevo di Prodi Paolo Borrometi che voi a Matera conoscete bene perché ama questa città e ne è riamato diciamo ha scritto un bellissimo libro che si chiama traditori per Solferino
Non è pubblicità occulta nessuno poté trovare tranquillamente vi vi auguro di poterlo comprare e leggere
E in questa in questo libro lui cita questa data il sedici aprile due mila quattordici che invece per lui è stata una data fondamentale spartiacque e dentro questo racconto intrecciando la sua vita personale alla vicenda della mafia allora lascio la parola a Paolo che su questi temi su come ha vissuto ovviamente anche da ricevere da cui siamo partiti quella di Messina Denaro
Può raccontarci bene dentro il mondo dell'informazione essendo condirettore dell'Agi passa esperienza di cronista ma anche la sua esperienza personale per cui prego Paola
Grazie innanzitutto permettetemi di ringraziare di cuore
Avvenire che ci dà l'opportunità di di unirci vedi riflettere in un tempo in cui persino la riflessione sembra qualcosa di esagerato
Auxilium e questa straordinaria Matera io sono per la seconda volta alla festa di Avvenire per me veramente un piacere è un onore innanzitutto
E fammi fare però ne parlavamo prima una una una considerazione da cittadino e poi una da giornalista
Da cittadino probabilmente noi non abbiamo ringraziato a sufficienza e probabilmente anche questa piazza dovrebbe tributare l'applauso più forte ai magistrati e agli inquirenti che in tutti questi anni hanno lavorato seriamente per arrivare alla cattura di Matteo Messina Denaro
Perché
Perché vedete
Alla fine Matteo Messina Denaro la catturato mi ha condotto le indagini il procuratore De Lucia che a differenza di tanti altri
Non è arrivato a Palermo promettendo la cattura Di Matteo Messina denaro
E invece poi lo ha arrestato in questi anni troppe volte si è promessa la cattura di Matteo Messina Denaro se sono fatte promesse politiche si sono fatte
E e quindi questo lo dico da cittadino da giornalista è stato detto sulla cattiva informazione lo ha detto il procuratore Curcio lo ha detto poco prima il procuratore De Lucia guardate noi operatori dell'informazione abbiamo una grandissima responsabilità
Il sedici gennaio del due mila e ventitré noi dovevamo chiudere una ferita una ferita che era aperta lo ha detto il procuratore De Lucia appunto
La latitanza dell'ultimo stragista qualcuno lo ha definito l'ultimo corleonese anche se di Castelvetrano ma effettivamente lo era l'ultimo dei di quella parentesi di Cosa nostra che è stata appunto
I corleonesi e invece immediatamente senza neanche esultare per l'arresto noi abbiamo cominciato a raccontare tutto una dietologia che poi non c'era
Perché veramente se c'è un arresto in tutti questi anni che è stato frutto di un'attività certosina d'indagine è stato questo
E quindi io penso che innanzitutto noi operatori dell'informazione abbiamo una straordinaria importanza vedi io sono innamorato della nostra carta costituzionale nomi dicono le leggi antimafia beh la Costituzione la più importante legge antimafia innanzitutto
Ma c'è un articolo lo ripeterò fino a allo stremo
Ed è l'articolo ventuno della Costituzione l'articolo ventuno della Costituzione e il diritto dovere del giornalista informare ma lo ripeto sempre e soprattutto il diritto del cittadino a essere informato
E allora se noi proveniamo in televisione delle tesi per le quali qualche condannato persino per reati mafiosi va Premoli Inzaghi e l'arresto di Matteo Messina Denaro no e noi gli diamo credito
Come se avesse una palla di cristallo fosse il detentore di chissà quali segreti non abbiamo fatto bene il nostro logo dovere di informazione perché l'informazione serve proprio per darvi
Quelle quelle condizioni fondamentali affinché possiate leggere ciò che accade nel nostro Paese questo lo dovevo perché appunto c'è un modo di fare informazione e altri modi di fare informazione io sono innamorato
Del modo di fare informazione lo si diceva prima di Avvenire che approfondisce quello che cerchiamo di fare come ANCI quello che cerco di fare da tanti anni e allora chiudo sulla vicenda personale quali tu hai fatto riferimento
Io non amo parlare
Della mia vicenda personale e ma non parlo della mia vicenda personale parlo invece della vicenda di una persona che ci sta seguendo mi ha mandato prima un messaggio che si chiama Giuseppe Antonucci
Giusta tanto CE era il presidente del Parco dei Nebrodi e semplicemente perché ha fatto il proprio dovere ha subito un attentato
Questo è il paese felice che costrinse Giovanni Falcone a dire nel mille novecentottantanove nel fallito attentato all'Addaura
Quando parlo poi in una famosa intervista sulle cosiddette menti raffinatissime
Ma lo costrinse ad andare in televisione a dire questa il Paese in cui se ti mettono una bomba è quella bomba non scoppia qualcuno ci dirà che quella bomba te la sei messa a tu per fare carriera la stessa cosa è successa a Giuseppe Antonucci scampato a un attentato arrivammo addirittura a dire
Che quell'attentato fosse una messa in scena
Ma grazie ai servitori dello Stato che sono l'esatto opposto della provocazione traditori
Noi oggi sappiamo che quell'attentato non solo c'è stato ma Giuseppantonio si è vivo grazie alle forze dell'ordine che quella sera gli hanno salvato la vita e allora concludo dicendo
Questo applauso arriva a Giuseppe Antonucci
E e allora concludo dicendo noi abbiamo finalmente asta curata alla giustizia
L'ultimo dei corleonesi ma è anche probabilmente il primo che ha compreso che meno Scrubs uno e diciamo in Sicilia meno chiasso meno omicidi si facevano
E chiusi poteva investire perché oggi la mafia e soprattutto questa e attenzione oggi la mafia
E quella che tenta di inserirsi nella sanità e quella che fa affari e che sta tentando già di aggredire i fondi del PM RR e allora perché è importante fare informazione farla correttamente
Proprio per questo perché se tutto è mafia nulle mafia ma noi non possiamo stupirci quando il procuratore di Potenza ci dica ci dice che la mafia c'è in Basilicata
Noi dobbiamo indignarci per tutti coloro i quali e si stupiscono di queste parole perché in questo il primo modo per favorire le mafie e proprio quel silenzio e proprio quella rassegnazione o quell'indifferenza
Di cui parla sempre papa Francesco il vero rivoluzionario del nostro tempo noi abbiamo bisogno di papa Francesco che ci ricorda che il la vera nemica del del nostro tempo è il comportamento della rassegnazione dell'indifferenza
Ma in questo non lo possiamo accettare e allora grazie per questo momento di confronto perché probabilmente e arrivato il momento noi non solo di partecipare alle iniziative antimafia ma di domandarci ognuno di noi cosa può fare per lottare veramente quei comportamenti mafiosi
Grazie a Vincenzo Morgante direttore di TV due mila
Chiedo proprio di raccontare anche qui
Il tema è venuto fuori molto molto in modo molto cristallino no il ruolo che ha avuto l'informazione in quei giorni e non solo ruolo che anche tu da siciliano e appunto ai è rivestito in quel in quella fase come dire come direttore della televisione non solo anche rispetto alla
A tutte le coincidenze che questa vicenda Di Matteo Messina Denaro hanno avuto in una terra come la Sicilia grazie
Parto dalla coincidenza
Il giorno prima due giorni prima a Palermo
è morto
Fratello Biagio Conte
Personaggio
Fa piacere che arriva l'applauso perché vuol dire che Roma è un personaggio conosciuto a livello nazionale ma perché non non sapesse esattamente chi fosse e Biagio Conte Biagio Conte era un
Un fratello laico
Molto
Molto vicina molto presente nella vita della Chiesa palermitana e siciliana
Che da giovane figlio di un di un imprenditore una famiglia tutto sommato benestante
Decise
Di fare una scelta radicale alla alla San Francesco di rinunciare ad una carriera assicurata dei rinunciare a tutti i beni e dedicare la propria vita
Alla accoglienza e all'assistenza degli ultimi dei fratelli e delle sorelle più bisognose
I funerali sono stati il giorno dopo la cattura di Matteo Messina Denaro
E la sera stessa
Della della cattura
Il feretro di di
Un viaggio Conte è stato portato in cattedrale sulla via il corso Vittorio Emanuele di Palermo dove altre cento metri ha sede il comando dalla Regione carabinieri
Intitolato ad un altro martire Carlo Alberto a Carlo Alberto Dalla Chiesa
E devo dire io in quella circostanza feci un editoriale per la televisione
Alcuni colleghi si stupirono quando è ma perché mettiamo insieme
Matteo Messina Denaro
E Biagio Conte
Il collegamento erano trent'anni
Trent'anni
Di un delinquente di un criminale
Dedicati
Alla corruzione
Dedicati alla violenza
Dedicati al malaffare
Trent'anni dall'altra parte
Di un impegno
Sostanzialmente antimafioso ma mai dichiarato tale
Perché intervenire a favore dei diritti dei cittadini
Tentare di togliere dal bisogno
Le persone
Significa concretamente togliere ossigeno alla criminalità organizzata
Significa
Evitare
La possibilità di avere a disposizione una manovalanza fatta soprattutto di giovani
A modico prezzo
E quindi a proposi di coincidenza mi sembrò significativo e ne sono tuttora convinto
Ma Biagio Conte non rivestiva ruoli istituzionali
Biagio conti nera
Un personaggio pubblico nel senso che al
Era officiante di una carica particolare
Era un cittadino come noi che aveva deciso di impegnarsi
Di fare
In maniera esemplare come è stato detto prima il proprio dovere
E questo mi richiama un altro personaggio che è stato già citato stasera
E cioè don Pino Puglisi padre Pino Puglisi
Il quale in una
In uno dei suoi scritti lascio
Questa frase e se ognuno fa qualcosa
Il che ricorda tutti noi che abbiamo
A prescindere dalle funzioni dei ruoli che ricopriamo abbiamo un dovere straordinario
Fondamentale di impegno di rispetto della della regalità certo chi svolge poi il ruolo di giornalista di informatore che svolge questo mestiere probabilmente ha un dovere in più
E nel caso della mafia qual è questo questo dovere
Quello di evitare suo che soprattutto la stampa italiana non tutta ovviamente ma una parte della stampa
Fa diffusamente cioè
Quella che qualcuno definisce un'informazione Frigi e Mangia e cioè mi spiego
Di fronte al caso eclatante
L'omicidio importante cattura ci siamo
Ma ormai nel giro di poco
Si cambia subito argomento
Ecco la mafia insieme ad alcuni altri temi
Uno di quei temi di cui non dico ci si dovrebbe occupare sui giornali quotidianamente ma quasi
Perché è un tema come sappiamo come i magistrati qui presente ci insegnano
è un tema che riguarda la vita il futuro della democrazia la tenuta di un Paese
E non dobbiamo guardare soltanto all'oggi ma dobbiamo guardare anche al futuro dobbiamo guardare alle generazioni
è stato detto la mafia da sempre
Si è trasformata la la mafia segue l'evoluzione dei tempi
E la mafia oggi
Si avvale di professionisti di caratura internazionale
Compiendo Investimenti in Paesi che non non immaginiamo neanche
E probabilmente facendo investimenti anche in settori
Forse già c'è
Che qualcuno potrebbe dire badi modo ormai insostenibili il green quindi da quasi da ammirare insomma no
Ma l'obiettivo come è stato detto e fare e compiere affari devo dire che mi ha molto colpito sentire che da Gela sì sì è venuta di investire a in Basilicata ma questa è la conferma
Che anzi non si sono molto allontanati insomma dalla Basilicata ormai gli investimenti si fanno in tutti i Paesi in Paesi del mondo quindi ritornando lei coincidenza questo richiamo la necessità davvero
Che il tema riguardi ciascuno di noi in maniera esemplare
Perché il mondo dell'informazione dedica questo tema l'attenzione che merita
Vorrei chiudere
Riprendendo le parole di don Marcello
Quando ha parlato del silenzio complice
Ha richiamato in me è una frase di Mater Luther King
Il quale diceva
Non mi fanno paura le parole dei disonesti
Ma i silenzi degli uomini giusti
Allora abbiamo ancora circa una mezz'ora facciamo un giro veloce il tavolo che non ci tiriamo indietro ovviamente i sindaci molti giornalisti questo tavolo da un po'di temi d'attualità ovviamente don Marcello può intervenire quando vuole perché
La la statistica anzi è fondamentale su certi tipi so che deve dire cose
I temi sono già stati messi sul tavolo uno è sicuramente il tema del quarantuno bis il carcere duro
L'altro lo aggiungo io il nodo delle intercettazioni che sono state fondamentali nelle nelle nella vicenda di Matteo Messina Denaro ovviamente su questo chiaramente ogni ogni magistrato può dire quello dopo senza nessun problema
Anche astenere si può però immagino abbia sicuramente un'idea e il procuratore Curcio prima
è stato molto chiaro da questo punto di vista l'altra cosa che mi interessava è quello che succede dietro le sbarre perché mi sembra che quando parliamo di mafia non possiamo non non sapere quello che accade ad esempio in carcere questa settimana Palermo
C'è stata un'operazione molto forti
Chi ha portato all'arresto di una serie di persone perché c'era un boss che dalla cella dava ordini
Dava ordine al figlio sostanzialmente digestione di controllo di un intero quartiere allora il mondo del carcere cosa ci sta dicendo come possiamo analizzarlo rispetto a questo microfono libero si accettano candidature se vuole partire denunce ovviamente
Candido mi candido io per dire tre cose la prima è che non diciamo una cosa che però è un problema perché ad esempio esiste una legge recente però precedente governo che pone dei serissimi problemi
Ai magistrati nel raccontare le cose mi spiego fermo restando tutta una serie di principi che in quella legge ci sono ci sono anche tutta una serie di limitazioni che impediscono all'opinione pubblica di conoscere le cose
E questa è una precondizione perché fermo restando una serie di limiti di continenza eccetera ad esempio sul tema della operazione
Di qua di tre giorni fa che ha fatto il mio ufficio l'ultimo che può parlare ovviamente sono io perché se no domani io sono passibili precedente disciplinare e siccome non ho ancora l'età della pensione ho il dovere di preservare per i miei figli una potenziale liquidazione fino alla fine
E quindi questa è una cosa su cui veramente poi bisognerebbe riflettere perché è difficile trovare il punto di equilibrio per un punto di equilibrio davvero si deve trovare
Fra esigenze di tutela della dignità di chi è sotto indagine che è un valore sacro santo ma anche l'esigenza di conoscenza dei fan
Altri da parte dell'opinione pubblica e quindi il lavoro che devono fare i giornalisti perché noi siamo anche impazzire mosso una serie di autorizzazioni comunicati cosa che cui lasciamo stare andiamo ai due temi di sostanza che sono state i posti ho trovato del quarantuno bis
Io su alcune cose non quasi mai ma sul quale così io sono categorico allora noi abbiamo posto l'organizzazione mafiosa che s'chiama Cosa Nostra che quella che io conosco per avere lavorato per trent'anni su questa organizzazione meglio delle altre in una condizione di grave difficoltà
Su perché abbiamo fatto quattro cose
E cioè abbiamo catturato tutti i campi dell'organizzazione perché quella è un'organizzazione che ha un vertice quindi colpire il vertice l'organizzazione la indebolite in maniera fondamentale abbiamo accredito i patrimoni di quell'organizzazione perché chi vuole fare il mafioso vuole diventare ricco gli abbiamo tolto ricchezza abbiamo continuativamente continuato investigare ad arrestare quelle che io chiamo le giovani leve ma tra le altre cose che abbiamo fatto in un quarto di quelli che chiamo i pilastri della politiche giudiziarie antimafia di questi anni è stata che i campi una volta chiediamo catturati li abbiamo messi in condizione di non continuare a comandare dal carcere Illy
Lei avrà in in in diritto l'articolo quarantuno bis è una misura di prevenzione serve a prevenire che un soggetto dal carcere continui a comandare e non è un'invenzione estemporanea ma nasce dall'esperienza degli anni ottanta i collaboratori di giustizia io sentivo negli anni novanta quando mi parlavano per il calcio di Palermo degli anni Ottanta ridevano e lo definiva il Grand Hotel certo perché era il posto dove ad esempio il pesce più fresco di Palermo prima di andare nei ristoranti andava nelle cucine del carcere per consentire ai posti continuate a fare la vita che faceva ma soprattutto di continuare a comandare il territorio qua dentro mica
Allora
In regime di quarantuno bis è un regime irrinunciabile su questo però bisogna dire altre due cose che non deve essere interpretato diversamente da quello che serve impedire di comunicare e basta cioè non è una pena in più se io ho ucciso cento prezzo
Io ma
Ho virgolette diritto a essere punito con cento regala storie ma non cento ergastoli e il quarantuno bis ma non abbiamo applicato nel mio ufficio questo istituto a killer con decine di omicidi perché quelli erano bravi a sparare ma non sapevano neppure perché sparava niente
L'abbiamo applicato a Signori over ottanta
Anche in precarie condizioni di salute
Il cui cervello però era quello che ordinava agli amici
Va applicato come ed è giusto che sia applicato cioè se io so che un capomafia in grado di comunicare con il
Con l'esterno attraverso suo nipote minorenne che riceve suggerimenti allora
Io trovo legittimo anche se
Con il dissenso rispetto alla Corte costituzionale
Io trovo legittimo che gli si impedisca di abbracciarlo e che quindi ci sia un vetro che impedisce l'una cosa né l'altra
Trovo incomprensibile che ci sia una disciplina sulla misura delle foto che il detenuto può detenere in carcere o sul numero dei libri che può avere perché questo non c'entra in del comma prevede diventa un'affezione ingiusti
Quindi come al solito bisogna ragionare sulle cose
Dopodiché il vero quarantuno bis per la mia esperienza personale e non per fare del mondo in questo momento non è quello del capomafia che isolato in una sua cioè il con i suoi spazi ma è quello del povero Cristo che in cella con altri cinque
Mia e di religione diverso
E che alle nove di sera subisce l'imposizione del più forte per vedere questo programma televisivo anziché quello in una condizione di promiscuità inaccettabile
Per il problema del carcere
è un problema che è molto diverso da quello per il quarantuno bis che va visto in una sua dimensione che è una
Sulle intercettazioni io credo di esser
In diverse che e lo dico con grande se
In un mondo in cui si comunica con
Della telematica quando nelle intercettazioni non definisce perché oggi le grandi organizzazioni criminali usano piattaforme criptate
Comunicare che sono molto avanti rispetto a noi
E qualunque crimine organizzato e organizzato perché c'è una comunicazione e questa comunicazione oggi non è più il pit che pure Cosa Nostra continua usare per
Quindi se noi vogliamo sconfiggere le mafie indagare le mafie in maniera seria lei intercettazioni comunque li si voglia chiamare sono uno strumento irrinunciabile
Modificare questa disciplina
Anche se ad onor del vero devo dire che il tema delle intercettazioni in questo evento non riguarda le
Sul crimine organizzato tipo mafioso però riguarda tutta una serie di fenomeni come dire parente perché la caratteri a parte che realizzazione mafiosa prima di userà le armi USA come dire la persuasione i mafiosi dicono ce lo siamo messi nelle mani
L'esponente pubblico che poi delle garanti
Dico a parte questo rimane il fatto che un delitto di corruzione io lo scopro siccome per sua natura è un delitto omertoso
Nel corrotto nel corruttore a me interessa denunciare io lo scopro solo se di ascolto
Concludo siccome spesso si parla di corruzione in termini percepite non realizzata sarà anche vero ma io ogni mese trovo sacchi di soldi non vi faccio vedere i filmati ma Sacchi di soldi di funzionari corrotti
E non sapendo più dove metterli ce li hanno nei sacchi di a centinaia di
Quindi il problema della corruzione
è un po'come la mafia in Basilicata si può fare finta di non vederlo però cioè e poi ragionare su quali sono gli strumenti più idonea a sconfiggerlo per carità dicono che i magistrati non devono fare politica ma che non facciamo politica però la politica deve sapere che se vuole fare una seria lotta anche alla corruzione lo strumento delle intercettazioni è uno strumento rispetto al quale non si può dire di no
Grazie molto molto chiaro forse don Marcello e poi facciamo
Su quarantuno bis volevo dire due cose molto velocemente
Le mafie i clan mafiosi sono fatti di uomini non ci sono soltanto i puri e duri ma ci sono anche gli scagnozzi ci sono anche i picciotti ci sono cioè quelli che sono strutturati in maniera molto più fragile rispetto i duri e puri che cosa voglio dire delle mie esperienze riaccompagnamento dei cosiddetti collaboratori di giustizia dei pentiti di mafia io ho avuto la possibilità di ricredermi molto sul regime del quarantuno bis
Perché se c'è una cosa che non possiamo fare su quarantuno bis e penso che chi è qui presente sia d'accordo con me l'approccio ideologico le semplificazioni e le generalizzazioni
Quando tu senti uno come per esempio uno degli autori dell'omicidio ricordate del vicepresidente della Regione Calabria Francesco Fortugno
Uno degli autori di quell'omicidio che ci viene a dire all'inizio i primi mesi sono stati terribili ora apro una parentesi l'abbiamo fatto e contiamo a fare battaglie ma tutti quanti noi per il rispetto dei diritti dei detenuti nelle carceri
Per cui quando poi tu trovi un regime carcerario che un modo di Stalin Gachet poco fa lo dice il procuratore di Lucia che che viola quei quei diritti è chiaro che che non può essere il sito ma quando poi tu
Incontri uno come quello che ha ucciso che ha fatto quell'omicidio e che ti dice all'inizio è stato terribile
Io sbattevo di testa contro il muro non ce la facevo l'isolamento mi ha dato la testa pian piano però ho iniziato a ringraziare testuali parole
Pian piano però ho iniziato a ringraziare il Padreterno perché gli sbirri mi hanno messo in quarantuno bis perché se non fosse stato per loro io non sarei diventato la persona che poi sono diventato inutile che vi dico qui non si tratta di fare la difesa d'ufficio di nessuno però si tratta di toccare con mano che effettivamente poi no guarda ovviamente dal mio punto di vista effettivamente poi ci sono dei cambiamenti in alcuni magari nei duri e puri Novo ma quelli che entrano in quarantuno bis che entrano in carcere che entro in quel regime così duro già con un tarlo che ti cammina dentro tu non regge
Non regge e ti porta un cambiamento
E poi ancora io non posso dimenticare quando all'inizio del mio cammino del mio accompagnamento a Gaspare Spatuzza vi mi disse guarda Marcello anche lui mi disse le stesse cose
Io ringrazio il cielo perché il quarantuno bis per me erano quattro specchi non quattro mura erano quattro specchi nei quali io ho iniziato a guardarmi dentro
Se non fosse stato per il quarantuno bis io non avrei iniziato a fare il cammino che poi ho fatto be'queste sono cose che mi fanno riflettere che forse ci permettono di dire che certi approcci fatti con semplificazioni con cioè realizzazione sul quarantuno bis non ci aiutano per niente
Grazie grazie grazie anche per la testimonianza molto umana perché viene fuori appunto di un di un rapporto anche con tanti detenuti lo so sì procuratore Curcio voleva aggiungere consultabile sì sul quarantuno bis ripeto si tratta
Di una delle chiavi di volta che ci ha portato
A fronteggiare in modo efficace dopo un secolo
Tutte le mafie quindi
Abbiamo il problema che ci viene posto a livello europeo perché tutto nasce da una sentenza della Corte di giustizia europea poi recepita dalla Corte
Gli ho parlato nel capitale incidentalmente di parlare con uno di questi giudici ma insiste
Tutti il diritto alla speranza
Sire ebbe una frase bellissima anche scritto nella Costituzione americana che esiste il diritto alla felicità problema è che bisogna sa per soppesare
E più importante proteggere la vita di chi potrebbe essere ucciso per un ordine che viene dal carcere o dare la speranza applica il Minari soggetti che tra l'altro possono uscire sponsor Barcelona speranza se veramente cambiare
Io penso che il primo dovere di chi fa il giurista Maria che li fa il politico e questo soppesare gli interessi in gioco
Sulle sulla questione del dell'interruzione dei rapporti fra chi sta in carcere che è un tema cardine e chi sta fuori
Ebbene dire una cosa
Che forse è anche opportuno che un giornale come l'avvenire
Ossa
Mettere sul tappeto
Oramai le carceri italiane sono con la brodo totale cioè
Esistono carceri in cui praticamente quasi in ogni cella
C'è un piccolo telefono
Ora
Quelli questo
è un fenomeno che esploso negli ultimi anni prima non c'era
Sarebbe semplicemente risolvibile basterebbe schermare legarci
Non è che
Ma i danni che sta ma non solo questo nelle carceri entra di tutto
Quindi quello che un cittadino normale dice va be'sono stati assicurati alla giustizia relativamente relativamente
Qui è un problema di volontà veramente di volontà politica prendere delle misure efficaci di controllo impedire questa cosa
Infine sulle intercettazioni anche qui è un problema secondo me
Di buona informazione io come buona informazione per esempio ritengo lo stile anglosassone
Di incalzare il politico che fa delle affermazioni
Abbiamo adesso una serie di politici uno dirige il ministero della giustizia che continuamente dice che ci sono una serie di eclatanti violazioni del diritto
Alla privacy di soggetti indubbiamente in passato ci sono state
Ma
Perché nessuno gli chiede ma ci fa un esempio concreto negli ultimi tre anni negli ultimi quattro anni quali sono questi grazie
Abbiamo avuto una riforma gaffe sotto questo aspetto ha funzionato si può sono migliorare alcuni aspetti ma funziona obiettivamente io non vedo più
Di fatti privati buttati in piazza
Allora una buona informazione pone anche delle domande al politico che fa delle affermazioni pura che si può far passare tutto uno dice qualsiasi cosa e poi come si diceva una volta come dicevano
Qui c'è da dire per simile Bugie alla fine diventano una
Grazie cioè Vincenzo parka Vincenzo e poi il Paolo
Una parola molto breve
Sul tema della tenuta delle carceri il procuratore De Lucia non è voluto intervenire in quanto titolare di un'indagine in corso ma l'operazione alla quale facevi riferimento tu penso si riferisse a questa operazione che riguarda il quartiere Santa Rosalia di Palermo che non è un quartiere dedicato alla patrona di Palermo ma diciamo meglio dedica così ma non gode di una protezione particolare
E da io come dire riferisco de relato da quello che ho letto insomma dai colleghi
è venuto fuori che Durante la pandemia venuto fuori tra le altre cose e durante la pandemia in occasioni di videoconferenza
In una chiave appunto di umanità cioè di consentire come dire ai familiari di poter avere notizie contezza dello stato di salute e dello stato d'animo del Parente detenuto invece è venuto fuori che il detenuto riusciva a dare degli ordini perché in famiglia erano presenti appunto insieme ai familiari anche picciotti affiliati e affiliati ma ed è anche venuto a proposito della portata ancora criminale dalla potenza economica il procuratore in questo mi potrà correggere il fatto che
Si è ricordato come
La cosca poteva e doveva erogare dei mutui a tasso zero
Ci siamo noi a dare i soldi a chi ha bisogno e senza chiedere nulla ovviamente siccome la mafia non fa beneficenza il nulla non esiste proprio il ricambio o la paga sarebbe stata ben altra e molto pericolosa
Vorrei però spendere qualche parola anche a proposito del tema delle intercettazioni
Sottoscrivendo tutto quanto è stato già detto
Mi pare che venga fuori
In generale anche sul tema della della giustizia delle riforme ma quale ogni governo mai vediamo mette mette mano
Una patologia
E cioè
Un rapporto tra politica e magistratura di totale contrapposizione
Di permanente guerriglia e queste patologico stiamo parlando di
Due poteri dello Stato
Il potere esecutivo e il potere giudiziario
Che dovrebbero in qualche modo coordinarsi e collaborare
Invece l'idea che si è avuta
Nel corso degli anni di una appunto di una guerriglia per cui iniziative talvolta dall'una talvolta dall'altra sono dettate non dalla volontà di migliorare
L'efficienza della dell'apparato giustizia di migliorare il lavoro di quanti sono impegnati i magistrati forze dell'ordine ma di dare delle risposte
Di di di di mettere in pratica delle sorte di piccole vendette piccole o grandi e a proposito dell'intercettazione
Come è stato ricordato è vero ormai come dire nell'era digitale
Ma le tracce vengono lasciate ovunque e non soltanto in ambito mafioso ma in qualunque ambito criminale
Pedofilo la violenza alla violenza la violenza privata la violenza alle donne ma chiunque ormai insomma basta guardare la vita dei nostri figli per vedere come siamo segnati
Da questa da questo meccanismo digitale che pervade tutti quindi non è quello il problema
Però procuratore Curcio è vero nel due mila venti c'è stata questa riforma che è una riforma appunto emendabile ma che ma che dà risultati
Però quanto è successo in passato non lo possiamo e non dobbiamo dimenticare cioè se siamo anche a questo dibattito oltre a quella volontà come dire
Non sempre adeguatamente celata di di mettere un bavaglio di condizionare le indagini soprattutto rispetto a certi a certi ambiti
Istituzionali però è anche vero e come cittadini ci siamo indignati che soprattutto in passato abbiamo visto messi in piazza
Dettagli particolari della vita di soggetti che con quelle indagini probabilmente c'entravano c'entravano in maniera assai collaterale ora è vero che mi viene riferito si finisce nelle informazioni di polizia si finisce nelle nelle nelle nel nelle foto che vengono scattate nelle indagini e se ne riferisce perché bisogna dare contezza talvolta dello spessore criminale del soggetto
Ma diciamolo francamente non sempre questo è vero talvolta c'è talvolta c'è
La volontà o comunque la disattenzione nel mettere in piazza dettagli di persone perbene
Che hanno avuto un qualche contatto o comunque dettagli che con le indagine con lo spessore criminale non c'entrano nulla questo indignato e questo secondo me continua nonostante
Questo avvenga sempre meno come lei giustamente ricordava continua a condizionare il il dibattito e a proposito anche di intercettazioni
E della disponibilità di informazioni
Io non solo a ospitò un rapporto come dire franco e sereno tra poteri dello Stato
Ma anche un rapporto altrettanto franco autonomo tra gli apparati dell'informazione gli apparati investigativi e giudiziari
Io ho fatto quasi trent'anni in RAI
E ho ben presente nella stagione calda
Degli omicidi Palermo
Quando a qualche collega della redazione dalla RAI
Arrivavano quelli che si chiamavano una volta i floppy disk
E arrivavano da magistrati
Al primo telegiornale questo veniva veniva come dire il contenuto veniva spiattellato i complimenti al collega
Ma il collega che cosa aveva fatto
Vieni con viabile quale tipo di attività investigativa aveva posto in essere aveva soltanto lucrato beneficiato di un rapporto secondo me anomalo tra un qualche magistrato e lui stesso
Perché cosa per una sorta di corruzione no spesso
Come dire io mi dai la possibilità di fare una bella figura di fare il cosiddetto scoop e tu di avere una visibilità ecco e anche lì mi aspetto
Grazie a Dio la maggioranza dei casi e quella che io mi aspetto e qui ce ne sono magistrati posso parlare soprattutto del procuratore De Lucia perché il procuratore il mio procuratore il procuratore della mia città mi aspetto dei magistrati
Che con il tema della visibilità con il tema della presenza sui giornali sul sulle televisioni sulle radio quotidianamente non abbiano a che fare e che dimostri una contenente sa uno stile un equilibrio per cui devono essere i fatti successi
L'attività concreta e non questa esigenza anche qui come talvolta avviene di apparire e di esserci
Grazie grazie
Paolo ai
Allora sì
Dopo per assolutamente a soprattutto quello che si è detto plaudo anche a quello che ha detto Vincenzo Morgante quando parlavo di Avvenire prima ovviamente parlavo anche dell'informazione straordinaria che fa cinque mila non non l'ho detto e me ne scuso però due parole sul tema del quarantuno bis sul tema del carcere
Allora
Il procuratore De Lucia con garbo che gli è proprio prima ha parlato del Grand Hotel l'Ucciardone no
E ha parlato del pesce che arrivava prima in carcere e io lo dico in maniera un po'più dura rozzo ha forse nome mi perdonerà il il basta bene perdonerai il procuratore De Lucia dal carcere
E si ordinavano omicidi essi continuerebbero a ordinare se non ci fosse uno strumento importantissimo quale il quarantuno bis
è stato spiegato benissimo quindi non Ciliento ro ma io ho molta paura quando si tenta di picco arare quella legislazione perché è stata fatta appunto con il sangue di chi purtroppo non Cile non c'è più
E e qua sul tema invece delle intercettazioni
Si diceva benissimo prima quando si accennava al fatto che il problema inizia con la Cartabia e non certamente con gli ultimi provvedimenti
Che stanno per essere o insomma sono proposte del governo proposte legislative del Governo e allora io però dico
Noi quella libertà di informazione perché poi riguarda molto i giornalisti ma riguarda innanzitutto i cittadini la dobbiamo difendere sempre al di là di chi c'è al governo guardate questa è assolutamente fondamentale
Uno del tema più dei temi più importanti su cui avvenire si è distinto e si è distinte e il tema sull'accoglienza e quindi questa narrazione che si fa drammatica sulle spalle dei migranti
Ma non possiamo dire lo faccio su quello che mi viene più semplice
Beh non possiamo dire che e questo governo sono stati i governi di destra i primi a fare queste può politiche sull'immigrazione
Il memorandum il l'accordo con la Libia non l'ha fatto il Governo di destra lo sa bene Angelo Chiorazzo qui davanti ma l'ha fatto un ministro che non era certamente di quella
Parte politiche allora noi dobbiamo difendere la Costituzione dobbiamo difendere la libertà dobbiamo difendere la libertà di informazione
E di essere informati a prescindere da chi c'è al Governo lo dico in parole chiare io sono assolutamente contro questa riforma sulle intercettazioni assolutamente contro ma non perché non mi dà l'opportunità di raccontare quello che c'è all'interno delle intercettazioni ma perché voi avete il diritto non avete il diritto di sapere se è un politico non indagato
Perché non è indagato per una sbagliate RAI
O o un operazione delle forze dell'ordine di oggi non dico di quale
Procura voi avete diritto a sapere se
Un Ex presidente del di un Parlamento importante come quello siciliano oggi parlamentare
Fa o non fa uso di cocaina
Attenzione io lo so che fare uso di cocaina non è un reato
Però danza all'immagine di una classe dirigente e allora se quello ce l'abbiamo grazie alle intercettazioni
Se quella informazione la sappiamo grazie alle intercettazioni e fondamentale che voi la sappiate o meno e che noi giornalisti
Della diamo affinché voi possiate decidere da che parte stare perché poi è sempre tutta lì il problema anche la politica deve fare di più perché fare tanto di più perché noi
Per troppo tempo in questo Paese abbiamo delegato e lì poi il corto circuito fra magistratura e politica voi per troppo tempo in questo Paese abbiamo delegato alla migliore magistrature ai migliori magistrati e la M a migliore forse inquirenti che abbiamo
Ma la politica non può lavarsi la coscienza affidando tutto alla magistratura
Deve fare molto di più ecco perché dobbiamo difendere strumenti fondamentali come sono le intercettazioni
Strumenti fondamentali come sono il quarantuno bis o aggiungo il quattro bis che è l'ergastolo ostativo di cui si parla sempre
Troppo poco ed ecco perché perdonatemi dobbiamo ricordare persone come Umberto More mila proposito delle carceri
Che era un educatore carcerario che credeva perfettamente e assolutamente nelle concetto della riabilitazione della pena
E che è stato ucciso e sul quale ancora oggi non c'è
Piena giustizia solo e unicamente perché appunto credeva nella riabilitazione della pena aveva scoperto però che all'interno del carcere in quel periodo si facevano dei patti indicibili che purtroppo in questo Paese si sono fatti
Grazie grazie mille grazie anche per questo ricordo
Ci sarebbero molte cose il dibattito su come andrebbe avanti ancora perdere per le mezz'ore un progetto molto bello è il progetto liberi di scegliere ad esempio che è un progetto che consente anche questi percorsi un per un progetto che della CEI liberati tanto terzo settore che recide proprio
Quei legami che ci sono tra
Figli di famiglie mafiose che possono rifarsi una vita anche come dire lontani dai dei propri genitori hanno diritto a una un'esistenza libera senza al gioco dell'illegalità che magari i propri genitori hanno avuto perché erano di famiglie mafiose ci sono un sacco di cose da dire su questi temi c'è molta educazione molto si è vista anche anche oggi come dicevo prima con
Gli interventi dei ragazzi all'episcopio io direi che al momento potremmo concludere io devo dare se ci sono altri interventi volentieri e qualcuno
Perché forse Angelo sicuramente Angelo Chiorazzo presidente agevole Europa può farci un saluto così mi dice Vito Salinaro dalla regia
Segni nel frattempo ancora qualcuno vuole precisare sono direi Angelo poi possiamo chiudere anche se andremo avanti volentieri per pertanto
Solo per dire grazie grazie ai vescovi della Basilicata direttore generale di Avvenire Alessandro Belloni che qui con noi grazie ad Marcello Cozzi che ha accettato oggi di introdurre queste vento che da sette anni viene introdotto sempre solo da Invesco da un vescovo ogni sera un vescovo diverso quindi però questo tema
Questo tema non poteva non essere affidato a don Marcello Cozzi che danni specie alle nostre coscienze le coscienze dei cattolici e non sa ma no no non facciamo battute
Poi un grazie davvero di cuore al procuratore di Lucia che ha accettato quest'invito sia
Da una all'altra
Facciamo all'atto della sua presenza noi io avevo diciannove anni tanti di noi erano ragazzi quando nel novantadue
L'arresto di Matteo Messina Denaro è stato un po'la chiusura di una ferita aperta
Una ferita che ecco era giusto finire così non poteva morire in libertà è giusto che lo Stato vinca sempre quindi grazie a lei per i suoi uomini per per quello che avete fatto
Grazie al procuratore Curcio per aver accettato l'invito per essere qui e grazie per le sue relazioni che spesso solo un pugno nello stomaco ma che servono a dirci da quale parte dobbiamo stare
Grazie per avere accettato questo invito grazie di cuore che poi
Davvero gradi grazie a tre grandi giornalisti a al nostro amico Motta per capo degli Interni di Avvenire per la prima volta alla pesca di Avvenire grazie
Grazie al direttore di TV due mila
Anche per lei è un esordio
Grazie di cuore per aver accettato l'evidente per la prima volta
Il TV due mila insieme adagi media partner di questa festa grazie
Paolo grazie anche a tema tu qui sei di casa quindi grazie di cuore per essere tornato e ora c'è un dono per i procuratori un dono fatto da persone speciali Angela
Ci sono
Venite questa l'anno scorso in quest'anno il laboratorio che si è fatto in una casa di pazienti psichiatrici è stato tutto sul su Falcone Borsellino sulla mafia
Poi voglio solo accennare a una cosa oggi
I due procuratori e Paolo che vivono sotto scorta
Sono li abbiamo voluti fa scortare così come accade con Gratteri oltre che dagli uomini da questi grandi servitori dello Stato che sono i carabinieri i poliziotti e gli uomini della guardia di finanza che ogni giorno rischiano la vita
Li abbiamo voluti far scortare dai ragazzi per dire anche una cosa che non si non dovette mai essere soli mai non deve succedere quello che Paolo prima
Accennato a l'amarezza di Falcone quindi i cittadini stanno con voi vogliamo essere convogli sempre
Allora Angelo spiegano buonasera
Siccome il tema è il tema della mafia in tema quindi noi nella nostra struttura abbiamo molta importanza e quindi noi Korn attraverso cineforum e laboratori
Del reddito momenti di riflessione è sempre presente tra di noi noi facciamo all'interno della nostra struttura un sacco di laboratori laboratorio di di camorra di tutto punto croce fatto a mano dove abbiamo voluto
Rappresentare un affare ornato una frase di Borsellino di Falcone rappresentata dalla libellula la libellula momento di libertà
E con la frase sia del di Borsellino che di Falcone e quindi questi interamente l'han fatto a mano da Lucia tutto pronto
Poiché abbiamo realizzato nel laboratorio di pittura con il carboncino e tela due ritratti dove si cimentano nella caricaturale nel nei ritratti abbiamo fatto Giovanni Falcone e Borsellino
Eppure Giuseppe eccetera al bar
Vediamole
Grazie
Allora grazie a tutti grazie ancora procuratore spero le sia piaciuto il carro è stata la prima volta che l'ha visto forse anche per il procuratore in corso il calo della bruna avuto modo di vedere questa piccola Santa Rosalia
No va be'
GRA grazie di tutta l'ospitalità grazie di questi doni grazie alla vista del carro però con un po'di campanilismo piccolino rispetto a quello che saltano lì
No