L'intervista è stata registrata giovedì 13 dicembre 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Forum I Democratici, Partito Radicale, Partitocrazia.
La registrazione audio ha una durata di 18 minuti.
Rubrica
14:30 - CAMERA
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9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
RAD
In studio come vi avevamo preannunciato giovani Nigri per un filo diretto sabato quindici dicembre domenica sedici dicembre come noto appuntamento a Roma con i il convegno con la convenzione del for un ma in in democratici ecco prima di iniziare il filo diretto una breve intervista con Giovanni Negri uno degli slogan uno dei principali argomenti une dice la denuncia azioni del Forum i democratici e superare lo sta lo stato dei partiti una delle maggiori iniziative la maggiore attualmente in campo per cercare di superare lo stato dei partiti o per me o la partitocrazia che dir si voglia e rappresentato sicuramente dall'iniziativa in materia di referendum elettorali in particolare il primo quesito referendario litri d'unzione di una meccanismo un in un Ale di tipo anglosassone corretto per l'elezione del Senato oggi però abbiamo visto per esempio sulla titolo del quotidiano l'Avanti a in grandi titoli referendum per la grande riforma ecco anche i socialisti sono per la grande riforma ma quale grande riforma secondo te e perché solo un referendum propositivo quanto l'abbiamo un referendum abrogativo sul campo
Beh meno male che qualcosa in comune l'abbiamo con con i nostri compagni amici socialisti nel senso che quello slogan poteva essere adottato perfettamente pure essere adottato certamente da noi
C'è il piccolo particolare che
I socialisti parlano di grande riforma intendendo per grande riforma l'unica l'unico profilo concreto che si intravede
Elezione diretta del capo dello Stato
E di referendum parlando il referendum che non esiste cioè del referendum propositivo
Ora la differenza la piccola differenza che c'è
E che noi invece parliamo di un referendum che esiste
E che al di là del polverone Gladio un di queste polemiche
E il nodo è il nodo dello scontro politico delle prossime settimane
Perché Miseno tante Bugie questo e e anche mi sembra che quelli che scrutano nella sfera di cristallo per capire se ci saranno le elezioni non elezioni eccetera
Un tengono conto di questo elemento di verità cioè Golfo e sentenza la Corte costituzionale Guerra nel Golfo e sentenze la Corte costituzionale sui referendum elettorali sono i nodi attorno ai quali si giocherà il confronto lo scontro politico la prossima settimana
Per tornare però la domanda ecco il referendum elettorale ci sono sono una realtà e sono una realtà che attrae
La sola riforma elettorale potrebbero imporre il disordine amento dell'assetto partitico e partitocratico che il nostro fine
Affinché si creino nuovi schieramenti politici e un diverso sistema politico
Dopodiché si può discutere anche di elezione diretta di Capo dello Stato o meglio di capo del governo o di referendum propositivi ma questo il punto noi non siamo mai stati degli innamorati gran tour ti delle riforme istituzionali e tanto meno di quella grande scienza che l'ingegneria costituzionale non abbia sempre misurato le proposte sulla loro capacità di aprire impatto disordine ante sul regine dei partiti quindi sono contento che ci sia questo slogan sull'Avanti lo slogan lo adotterei le differenze purtroppo sono molto chiare molto netto perché qualcuno forse pensa di risolvere i problemi magari sostituendo la parola partito la parola unità socialista o con delle iniezioni
Di democrazia forte cosiddetta che andrebbe anche andare molto bene non ci fosse di mezzo la ragione il cuore reale della protesta della disaffezione degli italiani e della richiesta di cambio del
Sistema politico ovvero partitocrazia e su questo il silenzio purtroppo totale ecco sabato e domenica questa convenzione dei Democratici questa convenzione di fu del Forum dei in democratici dove volete arrivare dov'volete andare cioè l'iniziativa referendaria ma il fondo e democratici no
Un si vuole esaurire suppongo nell'iniziativa referendaria ecco dove volete andare ma io credo che ogni ogni ogni aggregazione ogni movimento che si mette in marcia spero che quest'
Tu lo sia che sabato e domenica lo si formalizzi per essere serio deve dire deve rispondere alle famose tre domande chi siamo cosa vogliamo e dove andiamo ad essere sottoposto nel giudizio della sua credibilità
Ed è la sua proposta alla alla gente
Beh chi sia
Lo tanto siamo siamo dei liberali siamo dei comunisti siamo dei repubblicani siamo dei radicali
Siamo tanti senza partito siamo anche se scorro il nome del Manifesto dei centouno che ha convocato questo appuntamento
Siamo anche delle persone non chi parla ma ve ne sono fra questi centouno che hanno scritto contribuito a scrivere le poche perché non sono molte pagine civili della storia pubblica del nostro Paese
Se scorro dei nomi Massimo Severo Giannini con le Sandro Galante Garrone e credo siano sufficienti ne voglio ricordare anche altri due Piero
Che sono quello di un magistrato come Enzo vitale che ha avuto il coraggio qualche anno fa quando si andò a votare per il referendum sulla responsabilità civile il giudice di schierarsi per il fronte referendario per la giustizia
E sono anche poi non vedo perché farsi questi scrupoli certo persona come Gianfranco Spadaccia credo che abbia contribuito a scrivere
Insieme ad altri qualcuna delle pagine civili della storia pubblica del nostro Paese quindi siamo questi contrariamente a quello che maliziosamente anche simpaticamente scrive l'amico Andrea Barbato
Non siamo un salotto di buone intenzioni non ce ne frega niente di fare un salotto di buone intenzioni
Perché invece siamo riuniti da quello che vogliamo
Quindi oltre ci siamo chi siamo e anche la la storia di ciascuna cioè cosa abbiamo fatto
E
Noi vogliamo quello che vogliamo noi vogliamo la riforma noi vogliamo la riforma esattamente fare questo paragone né più né meno che come deve vi fu la riforma luterana rispetto alla allora religione con la R maiuscola ecco noi in fin dei conti un po'in effetti vi richiamo a questa etica protestante
Ebbene e anche credo sia giusto rispetto al modo di essere della politica dei partiti in Italia in effetti forse lascia un po'di protestanti
Non protestatari ma protestanti che e vogliamo la riforma la riforma la riforma dei partiti la riforma e la politica
Io credo che i radicali democratici quasi da radio radicale dico in primo luogo i radicali
Nel momento in cui siamo alla fine del sistema politiche de si gioca la sconfessa io sono aperte è aperta la fiera della costruzione la Seconda Repubblica
Io penso che questa partita noi la dobbiamo giocare e guai a non giocarla pena la deriva del radicalismo verso sbocchi minoritaria e marginale
Vogliamo la riforma e la riforma non è soltanto quello che però già abbiamo fatto perché in fin dei conti di politica ne abbiamo fatta parecchia cioè in questi ultimo anno e mezzo dai referendum elettorali partiti e che sono il vero nodo adesso atteso dal sistema dei partiti li abbiamo messi in moto per i referendum elettorali
A i due terzi della Camera attorno a un Parlamento che è sempre più in un parlamento a difesa di un Parlamento mi riferisco a legge Scalfaro Biondi che è sempre più svuotato e attaccato dagli stati maggiori partitici
Quando Giuliano Amato dichiara se il Parlamento non fare riforme ricorreremo al referendum propositivo racconto una grande balla perché
Sono gli stati maggiori partitici che bloccano il dibattito sulle riforme a
Anche in Parlamento contro il Parlamento e per evitare il referendum abrogativo chiacchierano podi referendum propositivi che non esistono per noi invece questa carne al fuoco questa politica l'abbiamo fatta
E adesso con sabato e domenica vogliamo andare oltre cioè non basta che i partiti siano obbligati ridiscute sì da nuove regole elettorali non è che di per sé sia la bacchetta magica
Non basta che il Parlamento sia difeso da chi sta pensando magari di scioglierle mandando a casa per evitare i referendum elettorali occorrono delle norme delle leggi e quindi un movimento istituzionale
I nomi che disoccupato i lo Stato un Comitato di liberazione nazionale dello Stato e del pubblico del parà pubblico dall'occupazione partitica questo è il tema ma il dovere in quelle acque quei l'insieme di queste cose fa per noi la riforma con la R maiuscola e e dove andiamo infine l'ultima domanda chi siamo cosa vogliamo e dove andiamo beh andiamo a organizzarci andiamo organizzarci perché disorganizzato
Sì per perché da troppo tempo siamo disorganizzati perché i riformatori della politica non possono permettersi il lusso di essere disorganizzati in questo voglio chiarire subito che non c'è non è che noi vogliamo organizzarci perché abbiamo questo ardente desiderio
Sacchi non si tratta affatto di questo noi dobbiamo organizzarci perché il partito dello status quo della difesa della partitocrazia e organizzatissima chi e disorganizzato e versante riformatore della politica e noi intendiamo essere senza presunzione di volere essere i soli per la carità un punto di riferimento nell'ambito dei dei riformatori della politica nel l'ambito
Il movimento i democratici che deve costituirsi nascere prendere gambe prendere corpo predetto istituzionalizzazione del forum dei Democratici organizzazione realizzazione dei riformatori della politica nasce dunque un nuovo soggetto politico
Sicuramente un nuovo soggetto politico non un nuovo soggetto partitico sicuramente un nuovo soggetto politico
Io credo che i riformatori farebbero per esempio un errore in questo momento a rinunciare alle proprie appartenenze partitiche noi fino in fondo abbiamo necessità di amici e colleghi e compagni deputati comunisti
Amici colleghi e deputati repubblicani e liberali e federalisti europei e socialdemocratici e socialisti speriamo ce ne sia qualcuno e perché no servizi vi fossero dei democratici cristiani
Non si tratta di fare un tredicesimo partitino di partitini vecchi e nuovi ce ne sono già troppi si tratta di fare un movimento che nelle istituzioni e nel Paese
A partire anche dalle appartenenze partitiche di ciascuno e dalle militanze partitiche di ciascuno sappia prendere sul sistema dei partiti sia magari più efficiente coordinato dirittura di un per ito politico cioè abbia parole d'ordine abbia delle direttrici abbia dei progetti abbia delle mete abbia degli obiettivi abbia delle sue proposte
In questo ci avvaliamo credo di di di di buone di ottime esperienze di di ottimi consigli e valutazioni
Ma che certamente e chi e che costituisca sì un soggetto politico nomi un soggetto partitico
Alla termine della giornata di domenica alle ore undici anzi non è provato immaginario medica alle ore undici di sabato scusate sì c'è e ci sarà una tavola rotonda con Umberto Bossi con Marco Pannella e Mario Segni tra l'altro sono valeva però è stato invitato anche l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando ecco perché questa tavola rotonda cosa lega insieme questi personaggi cosa lega insieme queste persone qual è il tuo giudizio su Bossi e sulle leghe
Io spero che non ci siano defezione che questa tavola rotonda si possa svolge l'importante secondo me lo spirito però già del del dell'averla pensata e dell'avere invitato questi interlocutori quindi includo anche Leoluca Orlando
In questo c'è la nostra spero non presunzione
La nostra umiltà e il nostro non tre giudizio
Se è vero quanto andiamo affermando io credo che sia vero che nel paese di già
Cioè la grande divisione fa i difensori dello status quo ai riformatori
Bene credo sarebbe un errore capitale affermare che noi da soli rappresentiamo i riformatori e che gli altri che si dicono che sono se di Centi
Antipartito pratici sono invece non lo so che cosa dei traditori degli eretici gente con la quale non confrontarsi
E qui invece il in questa fase credo sia necessario indispensabile ascoltare le ragioni di senza apre giudizi ma appunto il famoso Enna odiano conoscere e giudicare anche il senatore Bossi
Anche Leoluca Orlando sì ma secondo che c'è una strategia della Democrazia Cristiana per cercare di colpire la Lega non la lirica la lega nord della lega lombarda movimento
Bossi come più volte ha denunciato lo stesso leader della Lega io credo che le leghe siano un grosso problema per per il sistema per il regime per per concretamente per il personale politico della Democrazia Cristiana di tutti i partiti e che le spinte che conducono a la legga in questo momento identificare la lega come non ha niente affatto non ci crede il soggetto razzista o
Peraltro verso regionalista federalista non credo sia in questi gli argomenti di fondo mai essere il grande contenitore della rivolta anti partito che
Dica sono ragioni assolutamente sane giustificata insomma sono le ragioni delle quali poi da molti anni e radicali se non erro
Abbiamo parlato e parlano se esiste una strategia della DC io credo certamente questa strategia esiste una strategia del sistema per riassorbire il fenomeno
Ma questa strategia e non la vedo tanto con una strategia che utilizza diciamo strumenti quali servizi o non so cosa queste cose che sono state denunciate la vedo più come una strategia di riassorbimento politico nel senso che se vedo un itinerario una parabola possibile delle leghe
E se non vi è altra iniziativa di carattere anti partitocratico non protestatari ma questa volta riformatrice e non di protesta ma di proposta e ebbe se non vi se non
Se non vi fosse questo condizionamento in prospettiva che mi auguro vi possa essere di movimento e di iniziativa beh io vedo piuttosto una strategia del riassorbimento fondato a stabilire con le leghe un rapporto simile a quello che è intercorso e Inter in Germania fra la CDU e la CSU della Baviera di Franz Josef Strauss cioè una una una dinamica politica che conduce poi le leghe il leghismo a divenire qualche cosa di federate compattato vuoi con la Democrazia Cristiana voi col Partito socialista
Magari in termini di nuova assetto di Stato o di accordo politico tout cour e quindi non la svolge un ruolo di riforma democratica ma svolgerà un ruolo di nuovo o pezzo elemento determinante per il sistema in questo credo che una strategia ci sia un ultima domanda quale spazio e quale futuro vedi per il partito radicale
Cioè questo nel congresso italiano convocano per la io mi sono iscritto al partito radicale e invito voglio invitare da qui a iscriversi al partito radicale per una ragione molto semplice tanto più dopo gli appelli che sento a Radio Radicale perché e che leggo se non sbaglio su una lettera è stato inviato a tutti gli iscritti
Lì c'è scritto che occorrono almeno mille iscritti per convocare mi pare in un ordine cronologico viene convocato un congresso italiano
Un Consiglio federale a Pasqua è un congresso se non erro del partito transnazionale ad agosto
Bene io credo si incide descrivere perché affinché i radicali si conquistino questo questo questo grande questa grande cosa che è un congresso del del Partito Radicale
Iscriversi se non altro per fare il congresso per celebrare il congresso e a mio avviso per un'altra ragione l'ho detto nella mia motivazione d'iscrizione
Io non credo che ci si possa associare in corpo politico informazione politica per affetto e quindi non mi sono iscritto per affetto anche se nutro un grandissimo affetto nei confronti di tantissimi compagni radicali
Non credo neanche che l'affetto se l'affetto non costituisce una ragione sociale di per per per iscriversi a qualche cosa non non basta almeno no
Non basta a me non credo che basti neanche la Nostalgia io non so se molti alcuni hanno Nostalgia di quello
Di passate vicende del del Partito Radicale probabilmente ogni tanto capita a tutti capita capita anche a me ma devo dire che la la nostalgia non è di per sé un'altra ragione fondante di una scelta di iscrizione
Ecco l'iscrizione al partito radicale come atto di volontà e di speranza perché nasca perché vi sia perché si costituisca perché
Si attivi il Partito della Riforma
Della riforma con la R maiuscola questo credo che valga Almè il nuovo almeno almeno duecentootto mila lire tatto duecentootto mila lire un ottimo affare di già per per a per per fare il congresso perché e utile e poi comunque due centootto mila lire invece di volontà e di speranza perché il partito radicale Possa attivarsi fino in fondo su questo su questo terreno di battaglia politica
Ecco quindi il mio è un appello credo con delle motivazioni molto che io mi dico molto e credo siano motivazioni non generiche resta lì ripeto ne affettive né nostalgiche ma che guardano al presente e al futuro con gli occhi puntati sull'orizzonte non con
La testa girata di tre spazi
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