Rassegna stampa estera

Quel giorno gli scocciatori di radio radicale martedì cinque settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi parleremmo di migranti la crisi o presunta tale che sta attraversando l'unione europea in particolare l'aumento degli sbarchi e degli ingressi regolari in Italia ieri El País vi dedicava un editoriale proprio per questo parliamo di presunta crisi perché secondo il quotidiano spagnolo
Le politiche dell'Unione europea devono cambiare per rispondere a coloro che rischiano la vita per un futuro migliore l'approccio Europa fortezza in realtà non funziona non risolve il problema a proposito di Unione Europea parleremo anche di allargamento all'Ucraina ma non solo anche i Balcani occidentali
Dopo che la scorsa settimana il Presidente del Consiglio europeo cioè a Michelle ha pronunciato un discorso nel quale indicato
Il due mila e trenta come possibile data entro cui la stessa Unione dovrebbe essere pronta per il prossimo allargamento secondo Marti un Sambo del Financial Times l'Unione europea si dirigeva verso un balzo in avanti in termini di ulteriore integrazione questa volta le cose
Si fanno sul serio
Parleremo anche di Cina non grande balzo in avanti ma grande balzo indietro questo il titolo di un commento pubblicato ieri dalle figlie o a firma Nicola
Va be'a proposito della situazione economica cinese
Immobiliare esportazioni crescita l'economia della Cina in panne chiuderemo con la Russia le le parole del del papà che hanno fatto discutere molto alcuni giornali internazionali ieri c'è stata una un tentativo di chiarimento da parte di Bergoglio papa Francesco non del tutto convincente lo leggeremo l'editoriale dal Guardian sul perché quelle parole erano inopportune in Russia il passato viene riscritto come altri autoritari
Vladimir Putin a intensificato gli sforzi per riscrivere la storia del suo Paese al fine di perseguire i propri obiettivi politici altra segnalazione che riguarda in parte la Russia la situazione nel Nagorno Karabakh con un blocco imposto dall'Azerbaijan le monde vi dedica oggi il suo editoriale il blocco del cessare la chiusura da parte di Baku dell'unico corridoio che collega il Nagorno Karabakh all'Armenia
E questo per utilizzare l'arma della fame contro migliaia di armeni non è solo un colossale errore politico e soprattutto una violazione delle regole più elementari del diritto internazionale
Cominciamo però dall'Unione Europea e dalla questione migratoria con uno degli editoriali di ieri di El Pais il dramma di raggiungere l'Europa al titolo le politiche dell'Unione
Devono cambiare per rispondere a chi rischia la vita per un futuro migliore scrive il quotidiano spagnolo la pressione migratoria alle frontiere dell'Unione europea continua a crescere in paesi come l'Italia un simile volume di sbarchi non si registrava dal due mila e diciassette
Lei primi sette mesi dell'anno Frontex l'agenzia europea per le frontiere ha registrato quasi centosettantasei mila ingressi irregolari alle frontiere europee
Il tredici per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno non è previsto un calo anzi al contrario la situazione in molti dei paesi di origine
Di migranti e rifugiati Sudan Niger Senegal Mali sta peggiorando
E questo lascia presagire che i flussi di chi cerca un rifugio sicuro aumenteranno nei mesi a venire
In in i numeri spiega il Paris sono il per mondo Etro con cui l'Unione europea progetta e giustifica le proprie politiche migratorie
Ma quei numeri non riflettono la complessa realtà di un fenomeno che non viene in realtà curato alla radice
Il nuovo patto europeo su migrazioni asilo che la Spagna vorrebbe chiudere questo semestre durante la sua Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea
è uno strumento che dovrebbe servire a stabilire le regole di accoglienza solidarietà e controllo alle frontiere ma solo una volta che i migranti economici rifugiati hanno già messo piede sul continente
Il patto non offre soluzioni per ore per coloro che non hanno altra alternativa se non quella di rischiare la vita
In mare o nel deserto per raggiungere l'Europa più di settanta anni dopo che il mondo a istituito un quadro giuridico per i rifugiati con la convenzione di Ginevra
Oggi l'Unione europea va in tutt'altra direzione sta normalizzando il fatto che migliaia di persone che cercano rifugio
Vengano torturate nei centri di detenzione in Libia espulse senz'acqua e cibo dalle autorità della Tunisia
Ho utilizzate come arma politica da parte della Turchia o del Marocco questi sono tutti paesi finanziati con fondi dell'Unione Europea per controllare l'immigrazione irregolare
Negli ultimi anni poi abbiamo visto come i dibattiti sull'immigrazione
Si siano polarizzati e come i Paesi abbiano radicalizzato le loro politiche
Per inseguire la chimera di blindare le proprie coste i propri confini terrestri
I risultati sono discutibili a causa del loro costo delle loro inefficienze delle sofferenze che queste politiche causano
Le persone continuano a fuggire e continueranno ad arrivare anche se ha attraverso rotte sempre più pericolose
L'Unione europea spende milioni di euro per fortificare i territori mentre le persone che fuggono dei loro paesi in cerca di sicurezza o di opportunità non solo riescono ad arrivare
Finanziando il business multimilionario dei trafficanti
Ma alla fine lavorano anche clandestinamente in settori dove l'Unione europea ne ha bisogno nel frattempo migliaia di persone continuano a morire senza che questo si scuota i pilastri di un sistema che secondo il Paese continuerà a fallire
Finché il problema non verrà affrontato alla radice
E affrontare alla radice il problema non significa solo avviare progetti di cooperazione da miliardi di euro di cui l'efficacia abbastanza discutibile
Ma anche di vedere per esempio i nostri rapporti con il continente africano dalle politiche agricole agli accordi di pesca che lasciano svantaggiati i produttori locali gli stessi che poi finiscono per salire sull'imbarcazione alla ricerca di un orizzonte europeo più prospero
In un contesto in cui il populismo cerca di spazzare via i valori essenziali dell'Unione Europea offrendo ricette semplicistica dei grandi sfide
L'Unione ha bisogno di un dibattito politico molto più elevato un dibattito che affronti il tema della mobilità umana
Come una questione che avvantaggia sia chi emigra sia i Paesi che raccolgono un dibattito che soprattutto sottragga i cittadini all'indifferenza di fronte rischi alle sofferenze
A cui sono sottoposte centinaia di migliaia di persone che alla fine diventano nostri vicini
Così il Paese in questo editoriale che fa giustamente il quadro della del fallimento fondamentalmente della politica Europa fortezza promossa da alcuni Paesi che fatta propria anche senza dichiararlo apertamente dall'unione europea a proposito di unione europea oggi vogliamo tornare a parlare di allargamento non solo l'Ucraina ma anche i Paesi dei Balcani con il Financial Times un commento firma Martin sambuco
Su un discorso che è stato pronunciato la scorsa settimana dal Presidente del Consiglio europeo Jean Michel che ha indicato il due mila e trenta come data per essere pronti per il prossimo allargamento l'unione europea si dirige verso un grande balzo in avanti in termini di ulteriore integrazione questo il titolo del Financial Times
Scrive Martin Samburu il il cliché secondo cui i Paesi europei si uniscono sullo di fronte a una catastrofe imminente
Deriva da una frase spesso citata diciamo ogni secondo cui l'Europa sarà fatta
Attraverso le crisi e sarà la somma delle soluzioni adottate per quelle crisi
Il problema è che questo cliché
Va contro la capacità dimostrata dall'Unione Europea
Di perseguire un'integrazione più profonda come obiettivo politico deliberato di lungo termine
Gli esempi sono molti la creazione del mercato unico alla fine degli anni mille novecentottanta l'adozione dell'euro negli anni mille novecentonovanta l'assorbimento dell'ex blocco comunista negli anni due mila
Tutti questi eventi hanno legato più strettamente l'Europa
E non erano stati risposte disperate a una crisi acuta ma erano stati il prodotto di scelte politiche ambiziose volte mettere in comune maggiore sovranità nazionale
I risultati appaiono ancor più notevoli se si considera la rapidità con cui sono stati raggiunti
Vale la pena tenere a mente questo pezzo di storia secondo Martin sambuco quando
Si guarda l'appello lanciato dal presidente del Consiglio europeo Jal Michelle in un discorso la scorsa settimana
Per rendere l'Unione europea pronta ad accettare nuove membri già nel due mila e trenta lungi dall'essere una fantasia questa proposta esattamente il tipo di iniziativa mossa che rientra tra le scelte politiche ambiziose l'intervento di Michel non rende di per sé il più probabile l'ingresso di nuovi membri però Michelle sta spingendo le porte porte che erano già state forzate dalla necessità politica col geopolitica
E Introna fine di quest'anno i leader dell'Unione europea dovranno decidere si avviare i negoziati di adesione con l'Ucraina
è inconcepibile che si rifiuta Tino di farlo secondo commentatore del Financial Times
Ma non c'è solo l'Ucraina ci sono anche gli altri aspiranti membri i paesi dei Balcani occidentali
La questione non è se i negoziati inizieranno e nemmeno come o quando finiranno ma come questi negoziati trasformeranno il blocco dell'Unione europea e da questo punto di vista due
Dibattiti animati sono già in corso
Il primo riguarda la capacità dell'Unione Europea di prendere decisioni in caso di adesione di nuovi membri sia la Francia sia la Germania hanno sottolineato la necessità di riformare il processo decisionale prima del prossimo al allargamento a volte questo viene visto come un modo per ostacolare le nuove adesioni ma il brutale ritorno della geopolitica al centro della scena in Europa
Fa sì che l'allargamento sia sempre così sempre più considerato come inevitabile di qui la necessità crescente di una riflessione seria sulle riforme un gruppo di lavoro franco tedesco
Avviato questa riflessione all'inizio dell'anno a maggio è stato creato un gruppo di amici
Sul voto a maggioranza qualificata in politica estera e di sicurezza in materia fiscale perfino la Danimarca Paesi tradizionalmente considerato tra gli euroscettici
è favorevole contro questi appelli a mettere fine all'unanimità il primo ministro polacco Matteo sommarie Ski ha risposto dicendo che le numerose decisioni prese dopo la pandemia e l'invasione russa dell'Ucraina dimostrano che l'unanimità non è un ostacolo alle decisioni
Inoltre molte capitali saranno in sintonia con l'affermazione di Michel secondo cui l'unanimità e di per sé una forza politica perché significa unità anche i sostenitori del voto a maggioranza riconoscono che sono necessarie salvaguardie per rispettare gli interessi nazionali principali il secondo dibattito prosegue Samson Times riguarda il denaro
Michelle ha affermato pubblicamente ciò che molte capitali ammettano in silenzio e cioè che il prossimo bilancio pluriennale dell'Unione Europea due mila ventotto
Due mila e trentaquattro dovrà essere scritto proprio sulla base dell'allargamento questo significa che le trattative tradizionalmente il momento più doloroso ed estenuante del ciclo politico
Mitico dell'Unione saranno ancora più difficili la prossima volta
E chiaro che su Klett Ucraina o altri candidati aderiranno
La rese redistribuzione dei fondi favoriva i nuovi membri quelli più poveri molti attuali beneficiari netti del bilancio europeo diventeranno contributori netti e gli attuali contributori netti
Non saranno in grado di resistere alla pressione per avere un Bilancio più ampio soprattutto visto l'imperativo di maggiori investimenti sulle priorità comuni europee come le emissioni la sicurezza energetica la difesa
Le conclusioni di Martin Sandu gli ultimi tre anni di crisi hanno prodotto un'Unione europea più coesa come del resto aveva previsto Moni
Ma questa unità reattiva potrebbe non essere nulla in confronto al deliberato grande balzo in avanti
Che il leader dell'Unione Europea stanno per intraprendere per il resto del decennio così tra l'altro
Il far Sun-Times dal grande balzo in avanti europeo che forse un po'ottimista
Al grande balzo indietro questo il titolo di un commento pubblicato ieri dalla figlia o firma Nicola balneare a proposito della Cina immobiliare esportazioni crescita l'economia cinese
Panne commento molto pessimista
Molto più di altri che vi abbiamo proposto
Nelle ultime due settimane sulla situazione economica della Cina
Ad ogni modo scrive le Figaro l'euforia della ripresa posta né mia è stata di breve durata motore principale della crescita cinese del mercato immobiliare in crisi prezzi scendono il principale promotore locale bancarotta causa dei bassi ordinativi poi le esportazioni cinesi stanno diminuendo alcune fabbriche sono inattive il consumo interno non c'è e sempre più in imprenditori o industriali stranieri sono riluttanti a investire nel Paese
L'estate del due mila ventitré è stata mortale per l'economia cinese
Nel secondo trimestre la crescita è stata limitata allo zero otto per cento il che rende fuori portata l'obiettivo del cinque quest'anno l'indice dei prezzi consumo sceso da dello zero tre a luglio in un contesto di inflazione globale
Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al ventuno virgola tre per cento e questo ha spinto le autorità di Pechino a sospendere la pubblicazione di questo dato
Insomma la Cina mostra tutti i segnali di un inizio di deflazione questa situazione
Non è ciclica ma strutturale il modello economico cinese basato sullo sviluppo di imprese private sulle sport azione di prodotti industriali è obsoleto
Il riorientamento verso il mercato interno e il controllo dell'economia da parte del Partito comunista cinese hanno portato ad un calo della crescita
E all'annientamento degli incrementi di produttività il calo della popolazione non consente più alla Cina di essere la fabbrica del mondo la crisi al contempo immobiliare e finanziaria
Le banche sono destabilizzata e dalla proliferazione dei crediti inesigibili la Cina e dunque intrappolata nella trappola dei Paesi a medio reddito
E può dare solo la colpa se stessa secondo Nicola Bono fare di fidiamo la fine del miracolo cinese non è dovuta alle sanzioni americane ma alla politica e alla strategia DC Jinping
Shiji impegni che associa ritorno al nuovismo il culto della personalità irrigidimento ideologico all'interno e imperialismo aggressivo all'estero
La presa di del controllo delle in prese da parte del partito comunista e il primato delle imprese pubbliche sul settore privato si riflettono nel calo dell'attività e nella paralisi dell'innovazione
Lo scontro avviato con le democrazie
Attraverso la partnership strategica con la Russia di Vladimir Putin porta al disaccoppiamento con l'Occidente tanto che le importazioni americane dalla Cina sono diminuite del venticinque per cento nel primo semestre e ora
Vengono superate da quelle di provenienti da Canada e Messico
Secondo ballare ci Jinping a metodicamente distrutto le fondamenta della crescita cinese ha messo in discussione il contratto sociale che permetteva libero sviluppo dell'attività privata condizione di non mettere in discussione il monopolio del potere politico da parte del Partito comunista ha rotto l'integrazione economica vicina America designando gli Stati Uniti come il nemico ha distrutto la globalizzazione che aveva fatto la fortuna della Cina e ora si rinchiude nel negazionismo di fronte al crollo demografico e alla crescita
Lenta
Questo commento di barbarie
Si chiude con Deng Xiao Ping ha che quando aveva lanciato le quattro modernizzazione della Cina
Aveva dichiarato non importa se il gatto il bianconero purché catturi i topi
Nella Cina DC Jinping Gatto e rosso e solo rosso ma non prende più nulla bloccando lo sviluppo della Cina
E risvegliando l'America ci Jinping potrebbe entrare nella storia come il leader che insieme a Vladimir Putin
è il vero salvatore della democrazia dell'Occidente del nel ventunesimo secolo così
Così tra l'altro Nicola vale forse un po'un po'troppo eccessivo nelle sue conclusioni vedremo naturalmente
Non abbiamo più tempo però vi segnaliamo sul Guardian di ieri un editoriale a proposito della storia che viene riscritta in Russia e sul perché le parole del Papa a proposito che tornano d'attualità oggi dopo una
Chiarimento tentativo di chiarimento a proposito della Grande Russia l'eredità per i giovani russi eccetera eccetera Superchicche quelle parole fossero del tutto fossero e siano del tutto fuori luogo nel contesto
Della guerra contro l'Ucraina perché perché la storia viene usata e viene descritta da Vladimir Putin per perseguire i suoi obiettivi politici George Orwell e lo ricorda al Guardian
Era era stato preveggente chi controlla il passato controlla il futuro chi controlla il presente controlla il passato ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale