Tra gli argomenti discussi: Africa, Cinema, Cultura, Film, Garrone, Immigrazione, Libia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
11:30
15:30
09:00
11:00 - CAMERA
16:30 - SENATO
8:30 - Camera dei Deputati
9:40 - Roma
9:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:30 - Roma
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Una qualità che caratterizza il cinema di Matteo Garrone perché spesso racconta fatti i fatti della cronaca nera dalla realtà più grezza il brutale mantenendo però su quei fatti uno sguardo visionario
Quasi trattando risponde come se provenissero invece dalla pura immaginazione o magari da un sogno
Così nel suo ultimo film dal titolo Io capitano la scena che meglio evidenzia lo stile dell'autore
E forse quella in cui un battello un carico di profughi dall'Africa diretto verso l'Europa e guidato da un giovanissimo ultimo ieri quasi improvvisato
Finisce al cospetto di una piattaforma petrolifera
Ma né il timoniere il suo altrettanto giovani cugino che lo affianca hanno mai visto niente di simile tanto che per un momento la scambiano per il porto di una città così nel silenzio incantato di una lotti ha riaperto quell'entità indefinibile
Assume l'aspetto di un'apparizione fantastica e lo spettatore del film osservandola con gli occhi dei protagonisti finisce per partecipare del loro sumo stupore
Il film di Garrone raccontare una storia di migrazione che si presenta come tipica nel senso che le ragioni che spingono i due ragazzi protagonisti a emigrare dal Senegal
Non sono tra le più estreme tra le più gravi la povertà accerto ma anche le ambizioni musicali e il mito dell'Europa
E le disavventure in cui incorrono durante il loro viaggio sono in parte prevedibili perché le abbiamo già prese
Per esempio da documentari da reportage giornalistici e comprendono la fabbricazione di documenti falsi
Il taglieggiamento a cui gli emigranti sono sottoposti dei Paesi africani dai poliziotti di frontiera le marce del deserto delle quali chi non tiene il passo è abbandonato a se stesso
I campi di detenzione tipo di tortura in Libia in cui finisce per qualche tempo uno dei protagonisti
Ma questi fatti in se stessi risaputi nel film di Garrone o per l'introduzione di dettagli che danno un sapore di autenticità
O per la presentazione di personaggi secondari mai anonimi ti lasciano sempre un'impronta o come anticipavo per la visionarietà più o meno latente che attraversa tutto il racconto perché India momenti i toni della Fenice fantasticheria e a momenti quelli dell'incubo
Ecco per questo insieme di ragioni quei fatti nel film risplendono come il Monti
E se anche forse a volte le regole della verosimiglianza non sono del tutto rispettate si resta comunque trascinati dalla visione di un film come si dice sospendendo l'incredulità
Il film certo un contenuto di denuncia perché le condizioni del viaggio narrato sono evidentemente disumane e si sottintende che dovrebbe essere garantita una filiale chiave protetta per fuggire dall'Africa
Si potrebbe forse obiettare che la denuncia richiederebbe un'oggettività più rigorosa la rinuncia a certe licenze fantastiche
Ma a mio parere ciò che rende il racconto e quindi anche la denuncia efficaci incisivi e soprattutto l'immedesimazione che il film permette allo spettatore nei sentimenti dei personaggi così quando il giovane capitano o del battello diretto in Europa interrompe la navigazione perché il sussulto dell'imbarcazione potrebbe far male a una ragazza incinta
Quando imbocca via radio invano il soccorso della guardia costiera il battello resta fermo per ore del mare deserto come abbandonato da Dio e dagli uomini
Nella voce del capitano che rimproverava sua interlocutrice alla radio che nessuno vuole occuparsi di loro risuona un senso di offesa che toccante perché come un'offesa alla stessa dignità umana
Il film è stato presentato al Festival di Venezia dove ha vinto il leone d'argento per la migliore regia e il premio Mastroianni all'attore protagonista sei tu sarda come mi durature emergente
Si tratta a mio parere di un film da vedere io capitano di Matteo Garrone un saluto da Gianfranco Cercone
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0