I giovani e la politica nei primi anni sessanta

Ecco ci base di nuovo sono Luigi Giorgi dell'Istituto Sturzo coordino qui le attività culturali ed con vero piacere insomma che noi accogliamo questa iniziativa fatta organizzata noi insieme con l'associazione degli ex parlamentari e con la Fondazione socialismo purtroppo presidente Antonietti non può non può essere presente non può portare il suo messaggio
Ma io diciamo volevo soltanto ecco salutare ricordare che questa nasce per la anche per lei il fatto che è stato consegnato in istituto per completare la nostro già ricco patrimonio bibliografico alcuni numeri dei per l'azione che completano un po'tutta la alla alcuni dei fondi che noi conserviamo che Mammana stiamo mettendo a disposizione degli studiosi
Ecco l'argomento mi sembra molto interessante colto in soprattutto nei primi anni Sessanta insomma che sono anni importanti per il nostro Paese per per tanti per tanti aspetti per il momento cattolico per la per il movimento socialista
E quindi non non vi rubo ulteriore tempo e lascia ho speso in grazie onorevole o fermi
Lascia spazio ai relatori grazie
Grazie
Allora abbiamo con ritmi piuttosto serrati diamo una mano lava professoressa Simona Colarizi che aprirà i nostri lavori
Si sente sì grazie di avermi invitato visto che ci sono tantissimi
Testimoni e che se è importante farle parlare tutti io cercherò di fare solo una le una piccola cornice una piccola cornice che inizia con un discorso sul
Passaggio
Di generazione no si sente
Vediamo un po'così dal Medio se parlo più vicino va meglio ordine
Allora
Non è che tutti i passaggi da generazione a generazione producono movimenti è in realtà il movimentismo giovanile è un fenomeno che si produce quanto il passaggio da una diciamo il da una cambiamento della società cambiamento profondo della società
Marca una forte discontinuità e in quel modo le generazioni le nuove generazioni si trovano a vivere questa discontinuità
Naturalmente negli anni successivi al quarantacinque non stona a ripeterlo a voi la discontinuità ma è una discontinuità profonda in tutta Europa in tutta Europa di stati si vanno rifondate indotto
E non si diffondano solo sulle macerie diciamo materiali maschere fondano soprattutto sui sui valori sulla struttura economica sulla struttura sociale sulla struttura culturale
E con una rottura molto marcate rispetto al passato e questa rottura è particolarmente marcata la dovute e la il passaggio è tra un sistema
Totalitari e dittatoriali e totalitari io e un sistema democratico ovviamente la questione rovesciata per quello che riguarda i Paesi dell'Est
Che passano sotto la sfera d'influenza sovietica
Per l'Italia per l'Italia postfascista questo il cambiamento istituzionale dalla monarchia alla Repubblica e la Costituzione democratica
La formazione di un sistema politico pluralista aprono veramente una nuova epoca e attorno una nuova epoca che marca una rottura anche col passato più remoto cioè il passato dello stato di operare allora come sempre e questo è un concetto che va spiegato la radicalità del cambiamento
Si misura del rapporto tra quelli che sono gli elementi della continuità e quelli che sono gli elementi della rottura
Non non si torna mai all'anno zero no
Sì sì ci sono sempre questo rapporto che è un rapporto dialettico nel caso dell'Italia
Per un certo periodo e io direi dal per i primi dieci anni gli elementi della continuità sembrano prevalere
Sugli elementi della rottura il paese è rimasto in larga misura il Paese
Il paese del periodo fascista a livello economico e ancora un paese contadino a livello valoriale a livello di mentalità e di costumi
E e in e irrealtà diciamo malgrado il Paese venga guidato dalla Democrazia Cristiana che difende fortemente le istituzioni democratiche
E intorno a cui alla il governo che poi sì costruisce i primi governi che si costruiscono intorno alla democrazia cristiana sono dei governi diciamo che li possiamo definire moderati e conservatori vale a dire se è vero che leghi elementi di continuità prevalgono i governi devono essere equilibrati su quello che è la realtà del Paese
Ma in realtà le spinte al cambiamento ci sono
E le spinte al cambiamento ci sono e direi che più o meno
Ammetta del del cinque qual degli anni cinquanta in particolare nel cinquantasei
Così comincia a rovesciare una situazione quale era quella precedente è in questo senso e su questo scenario il movimentismo che a noi interessa oggi e analizzare è il movimentismo delle generazioni più giovani noi sappiamo che diciamo ha davvero condotto questa prima fase
Della nuova democrazia italiana è ancora la classe dirigente sia per quello che riguarda il governo la maggioranza quindi l'egemonia della democrazia cristiana sia per quanto riguarda
I cattolici sia per quanto riguarda le forze di opposizione cioè la sinistra socialisti e comunisti che sono in prevalenza sono tutti figli sono tutti sintomi figli scusate sono tutti padri dell'antifascismo cioè sono coloro che hanno realmente costruito la Repubblica e la democrazia dopo anni e anni di lotta antifascista vengono da più di trent'anni di lotta antifascista vengono da una resistenza
E sono appunto coloro che riescono a capire che cosa sta avvenendo in Italia
Perché e sta avvenendo in Italia un cambiamento che non era così evidente nei primi anni quaranta e cinquanta ma che comincia a diventare sempre più evidente ed è un cambiamento fortissimo che sta
Ma che sta cambiando il vero e proprio culto dell'Italia stiamo passando cioè stiamo iniziando lei era della industrializzazione ed è un processo velocissimo
E per ricordare il fatto della velocità del processo
è importante per capire la mobilitazione dei giovani la mobilitazione dei giovani sia negli anni Cinquanta risposi sulla fine ovviamente del cinquanta sia quella degli anni alla fine del decennio dei sessanta
Noi qui abbiamo i testimoni di questo perché sono così importanti è ancora la generazione diciamo dell'antifascismo
E ancora generazione dell'antifascismo che capisce il cambiamento questo non è così scontato
Io la chiamo un porto un un'età dell'oro è l'unica generazione politica dell'Italia del secondo dopoguerra che in realtà par il cambiamento lo vive Lomelo percepisce e quindi
Lo vuole governare
E mette in cantiere
Quella che nel momento di massima progettualità per la classe politica italiana a mio avviso in tutta la storia della Seconda Repubblica della Prima Repubblica e ahimè in quella della seconda
Non c'è mai stata un entusiasmo progettuale e una capacità di capire il cambiamento perché e questo che si lega poi al Progetto di quanto non abbia fatto questa
Generazione antifascista
E i giovani i giovani a quell'epoca e stop quindi parlando più o meno della fine degli anni Cinquanta quando questo cambiamento comincia ad emergere
Sono i primi accoglierlo non hanno nessuna remora sono entusiasti del cambiamento che sta avvenendo nel Paese è un cambiamento e e e vogliono accompagnare diciamo i loro i padri i loro padri cioè la classe dirigente antifascista in questo processo
Hanno più o meno diciamo hanno più o meno vent'anni intorno ai vent'anni sono oggi sono sono già all'università oppure stanno cominciando a entrare nel mondo del lavoro
E questi giovani sono pronti a prendere il testimone
E in parallelo nelle organizzazioni ci sono le organizzazioni dei partiti naturalmente ma ci sono anche le organizzazioni fuori dai partiti che sono i cosiddetti parlamentari Rini università e questi giovani sono impegnati fino in fondo nella politica
Vogliono la politica credono nei partiti e credono nella politica
Anzi in un certo senso credono al primato della politica
Cioè una politica che è capace di capire il cambiamento e di capire che il cambiamento è qualche cosa di perpetuo
E quindi si propone di governare il cambiamento quando li vediamo sulla scena poi voi ce lo direte siete stati i testimoni di quell'epoca
è la prima volta che entrano sulla scena io in maniera diciamo clamorosa
Cioè quando cominciano ad arrivare proprio sulla scena nel senso che entrano nelle piazze
Secondo me è la svolta e Tambroni e non credo che sia io sola a considerare quello il momento della svolta
Quando cioè questa generazione che a mio avviso va bene la Cederna Lea definitiva ragazzi con le magliette a strisce non avevano le magliette a strisce in realtà però era un modo o ce l'avevano tu avevi le magliette a strisce curate va be'ed alcuni di voi avevate le magliette a strisce molti erano ancora un po'più conformistico comunque i ragazzi con la maglietta e coro definiti così per capi
Per marcare qual è la loro rottura comportamentale persino che si vede persino a me nell'abbigliamento ora i ragazzi con le magliette a strisce entrano in piazza
Vanno in piazza
Vado in piazza per sostenere l'apertura a sinistra e soprattutto per combattere quella che viene definita un tentativo di svolta a destra
Cioè un tentativo di legittimazione dell'MSI ma soprattutto di freno
Di freno nei confronti di quello che era una deriva secondo la destra che stava portando
In realtà al al centro sinistra stava portando a quell'accordo a quell'apertura a sinistra
Resa possibile tra la Democrazia Cristiana il Partito socialista resa anche il possibile perché a quell'epoca il partito socialista sia già staccato dal Partito comunista a partire dal mille novecentocinquantasei e dia di India
Perché il cambiamento lo percepisce chi è il ritardo nella capacità di capire il cambiamento è in un certo senso proprio partito comunista pur avendo delle forti radici nelle marzo
Bisogna aspettare più o meno mille novecentosessantadue perché con il convegno del Gramsci
I comunisti comincino a capire che è in atto una grande svolta una svolta che in pochi anni sa portare sta portando al tramonto dell'età contadina
E l'inizio della Italia industriale in pochi anni limitare di strada diritta al settimo paese
Più industrializzato del mondo
Bene c'è questa e questa forte resistenza della delle destre che culmina con Tambroni io penso che vale la pena di riflettere
Su due elementi che in un certo senso secondo me non dico che sono stati sottovalutati dalla storiografia perché la storiografia su questi temi è una storiografia vastissime
Però ci sono due elementi che volevo riportare alla vostra attenzione e soprattutto a bere dai testimoni che hanno accettato di di partecipare a questo confronto delle verifiche innanzi tutto il passaggio
Diciamo dal centrismo o posso un po'diciamo un po'slabbrato negli ultimi anni cinquanta del Penta per del quadri partito al centrosinistra ancora non non proprio centrosinistra organico ma con un intervento del partito su
C'è lista all'interno della comma dell'area degli esecutivi per questo passaggio innanzitutto è un passaggio sanguinoso
Va bene sapete un passaggio così tranquillo
Perché come noi sappiamo ci sono i morti in piazza ci sono le cariche in piazza
A Reggio Calabria ma non solo scusate
A Genova dove per fortuna ci sono duecento feriti ma nessun morto
Ma a Reggio Emilia ci sono i morti Alicata ci sono i morti a Catania ci sono i morti a Palermo ci sono i morti
E guardate che questo non è un passaggio così scontata secondo elemento che secondo me va fatta su cui è necessario fare una riflessione è che è talmente forte questa reazione
Delle forze dell'ordine ma anche della destra si era addirittura evocato l'idea che il governo Tambroni dovesse preludere a una riforma istituzionale di tipo presidenzialista stiamo all'epoca di del golpe e quindi e c'è una sorta di quasi di imitazione
Detto questo però quella riflessione che che forse va fatta è che quando ci meravigliamo
Guardate che metta a fare il professore ha chiuso positivo chiosava positivamente non lo so comunque
Queste ovviamente sono delle mie riflessioni dicevo una vera riflessione che che vale la pena fare che e se noi pensiamo a quanto succede nel mille novecentosessanta
Be'
Non ci meravigliamo molto poi delle reazioni che ci sono a cominciare dal sessantaquattro e in via di via negli anni settanta da parte della destra
Cioè c'è una parte del Paese che è ancora profondamente che avrebbe che reagisce ancora profondamente al cambiamento bene e i giovani sono sono protagonisti ci vanno dentro
Sono loro che cominciano perché i giovani perché i giovani appunto come dicevo prima e come spero voi mi confermerete è hanno hanno il polso della situazione
Nel senso che che non hanno paura vogliono il cambiamento e capiscono quello che sta montando nella società e quindi a portano queste loro esperienze questi loro
Queste loro pulsioni che raccolgono dai loro coetanei le portano all'interno del mondo politico che sta elaborando il centrosinistra
Vedete col tutto su questo movimentismo
è stato in parte oscurato dura per tutto il de il decennio degli anni sessanta
Ed è stato in parte oscurato dal grande faro che è stato acceso sul Sessantotto
Dal grande faro che è stata accesso su sessantotto cioè si è parlato molto del sessantotto si è parlato molto meno dei fratelli maggiori del sessantotto che invece sono quelle che hanno accompagnato il cambiamento hanno creduto ai partiti hanno creduto alla politica alla pari alla politica come interprete del cambiamento
E in realtà i giovani del sessantotto non non voglio diciamo
Gettare tutto il sessantotto nella spazzatura per per
E il sessantotto è importante il Sessantotto porta queste istanze di rinnovamento questa volontà di rottura con tutti i lasciti di un'Italia ancora fortemente fascista
Li porta in piazza
Portandoli in piazza una funzione e da cioè una funzione di diffondere in tutta la società guardate dall'operaio alla casalinga
I nuovi diritti e le nuove libertà
Che è poi la generazione
Del cinquantanove sessanta per capirci la generazione dei nostri testimoni di oggi traduce in leggi
Perché il i i movimenti sono stati un praticamente una incubatrice della nuova classe dirigente
Nel primi anni Settanta questi giovani voi giovani poi testimoni eravate al governo
O cover malate o eravate nelle nelle diciamo nei punti focali della Società dove potevate portare avanti questo
C'è un'ultima considerazione che va che voglio fare e poi vi lascio la parola ho parlato anche troppo mi pare
C'è una differenza fondamentale tra i giovani del sessantotto e i giovani del cinquantanove sessanta
E la differenza sta nel fatto che paradossalmente i giovani del sessantotto rompono compiono un atto di rottura nei confronti della vecchia classe dirigente
Per antifascista
E sembra un paradosso perché i ragazzi del sessantotto si riempiono la bocca di antifascismo e di resistenza
Ma non hanno capito quello che i padri dell'antifascismo hanno fatto
E sta e avevano continuato a fare negli anni della Repubblica
Perché ma perché pensano che la resistenza alla Resistenza tradita alla Resistenza al ad aver perso l'occasione il rivoluzionaria
Per andare al potere per cambiare quello che loro definiscono un regime diciamo clerico fascista perché allora si diceva così
E questa è una differenza fondamentale perché in realtà
Loro aprono quella stagione che è una stagione indimenticabile per tutti per l'Italia perché la stagione che ha messo a rischio le stesse istituzioni democratiche che hanno che ha creato la nuova classe dirigente
Del resto vedete mentre voi testimoni
Siete dei costruttori o siete stati dei costruttori Bellanova la generazione del sessantotto è stata quella dei distruttori
è stata quella dell'antipolitica se vogliamo andare addirittura le origini dell'antipolitica del della Seconda Repubblica e degli anni settanta e degli anni Ottanta però perché già si è manifestata
Beh dobbiamo andare laddove lo slogan del Sessantotto era l'immaginazione al potere
Grazie
Dopo questa interessante apertura della relazione della professoressa Colarizi
Non so se
In funzione l'una con l'omicidio che funzionano
Vogliamo
Questo questo ecco grazie dopo questa interessante apertura professoressa Colarizi sul prima e il dopo sessantotto con tutti gli interrogativi che apposto
Cominciamo i nostri lavori con un intimo piuttosto serrato proprio per i tempi che abbiamo vincolati con l'istituto allora potrei iniziare con l'ordine alfabetico ma possiamo dare una parola anni Gennaro Acquaviva così
Così
Diamo la parola a gennaio poi mediamente la fregatura subito vedere Petruccioli evidenzierà commessi come sto
Stingo buonisti don Zega mio nome
No io sono un un un angolo di visuale un po'un po'strano quindi va be'dirò quello che penso che il mio amor di dio prenderglielo
Per quello che vale io non non mi informo nella politica mi informo nel preambolo evapora politica per vent'anni
Forse anche per vecchiaia insomma che se uno dei più vecchi ugualmente cinquantatré cinquantaquattro cinquantacinque incomincio addirittura in un affare che si chiama segretariato della gioventù forse qualcuno se lo ricorda
Che era fatto di illustri sì mi personaggi voi famosissime cacciati dalla giacca dei rossi quando cella la rottura con cogente
Casellati
Ci cartellini che era a spasso sposò in quella fase quindi faccio un'esperienza data Mino tante di Damiano realizza di gatto Rigoni le mie sorelle sottocute cattolico né
Quindi io faccio prima hanno Ligresti da un po'abbastanza seriamente poi cerco disperatamente trova qualche cosa da fare non ci voglio solo
Distante trovano a studiare un avanzo di una insomma erano amiche aveva Falcucci della Cotelli che era la presidentessa dei verso tutto un mondo
Femminile democristiano insomma democristiano cattolico vedi preimmaginali lega razza
Di reazionari Smoke erano non abbiano inumane la mia storia mie tradizioni ma dove li faccio un po'questa esperienza dove otto conosco queste personalità
Straordinarie pace Agostino sono ripeto personaggi straordinari stravolgenti compreso ripeto
Il bombardano e poi mi rimetto a studiare vada a finire dopo sempre nella stessa logica dentro una cosa ben più seria c'ho Q ventiquattro venticinque anni
Si chiama ammasso di azione a maestri cattolici Maria Badaloni presidente assolutista totalizzante potentissima
Mille novecento cinquantasette cinquantotto cinquantotto per la verità visibilmente fa fa di faccio per la prima volta la campagna elettorale nel senso che vado con lei
Era eletta qui nel Lazio per la seconda volta era stato eretto aveva oltre cinquantatré insomma il mio mondo è un mondo di socialismo di socialità
E cattolicesimo stretto
Imparò a lavorare da questi della dei maestri cattolici
Tutte pie donne dell'Opera della regalità di Nostro Signore Gesù Cristo anche le impiegate
Tutte tantissime serissime tanto per dirne una
Sì la sera non non avevo figliolo di di ufficio di battere a macchina risistemare carpe e trote di ogni ente straordinario
Sundown in che in chiesa tra ci mettevano in ginocchio slava confessare non avevano compiuto il loro lavoro andavo via Traspontina
Avvio dalla considerazione a confessarsi io imparo questa lezione
Fini fin troppo clericale potremmo dire oggi ma questa è la mia formazione originaria della mia famiglia e di queste diciamo dipendenze
Quindi quando poi alla fine litigò anche una Badaloni per via delle incompatibilità possiamo parlarne perché l'incompatibilità è stata sicuramente tra il sociale
E il il il il politico una un atto decisivo non dico quanto al sessantotto Anzio di grande rilievo nel fare la politica nell'impostare la politica diversamente se nel sindacato e per le ACLI
Poi farà finire nelle anche la mia è un'esperienza di dieci anni prima che decidiamo di fare un partito contrario ove si siano rientra della politica alla fine degli anni Sessanta collabora
E gli altri novanta per primo è e tutto sociale e tutto prepolitico
Mi domando questa è la mia unica domanda che pongo a tutti voi ma come si fa a fare la politica se non c'è questo retroterra
A formare una classe dirigente se non c'è quel non quel tipo di notorietà che avemmo noi che Bino fortunatamente ringraziando Dio io ero stato fortissimamente fortunato della mia pertinenza di fornire e
Non mi sono infilato in un giro non dico di potere ma tipici di cose tremende impartito erano per noi era tutta socialità
Era tutta convinzione degli altri era tutto darsi da fare per un progetto superiore un progetto di elevazione degli uomini delle donne di questo mondo nel ruolo
L'euro uguaglianza erano ripeto solidarietà come si fa a non fare questo io dico
è complicato e forse impossibile oggi ricostruire una classe dirigente perché poi questo è il punto che mi interessa sottolineare
Come si fa a a a formare una classe richiede innovativa oggi senza questi mondi io dico il mondo cattolico per fare una sintesi per parlar per dirne uno
Dove si trovano queste realtà cos'è il terzo settore queste robe qui anche il sindacato ognuno se fatti i fatti suoi
Il sindacato leali che abbiamo una forte bistrot donò i trenta quaranta anni fa quarant'anni e passa fa erano son diventate quando sale sconfitte e anche il sindacato è stato sconfitto
Negli anni novanta è diventato una famiglia cioè i Icardi desse indagato devono sistema i loro figli e nipoti il la la Rete solidaristiche familistica di questi mondi
Tre politici diciamo così di solide verso il politica non ha più una realtà è una forza propria
Fino alla dimensione della politica pensa ai cavoli loro a a all'Autogestito sì perciò tra l'altro anno perso tot così drammaticamente preso Energia e forza e capacità di orientamento allora
La mia è un'esperienza ripeto probabilmente unica e strana quindi
La metto lì che però senza che mi porta a dire che senza un aggancio forte a grandi organizzazioni a grandi solidarietà a grandi momenti collettivi di aggregazione
Io al mio mondo il mio tempo era quello lì quello del mondo cattolico senza è un questa realtà non si riesce a ricostruire un classe dirigente queste forse l'esperienza che più mi avvicina agli altri relatori più risponde in qualche maniera al tema dei giovani la politica i giovani da allora andavano alla politica con questo almeno io sono andato con questo retroterra con questo formidabile e serissimo retroterra come si fa a ricostruirlo per il presente è assolutamente necessario non si riesce a una volta possiamo Girardi partiti le grandi famiglie può darsi quasi che siano queste le le le forme però ripeto senza questi grandi aggregati solidaristici e disinteressati non si fa politica
Grazie Gennaro per questa puntuale
Il coro rigori versione no no no sugli anni Cinquanta perché non gli ma non c'è la storia senza la preistoria quindi senza gli anni cinquanta non ci sarebbero gli anni sessanta
E
Adesso diamo la parola seguendo seguendo l'ordine a Luciano Benadusi lo dico anche ai molti che sono qui Luciano Benadusi è stato segretario del movimento giovanile della Democrazia Cristiana
Dal sessanta al sessantotto quindi e-mail Periodo pare il Sessantotto citato prima per me stessa Colarizi
Poi naturalmente siccome è un animo tormentato questo io lo posso dire conoscendolo ringrazia ringraziandolo per l'iniziativa che è stata presa insieme tra me Luini quest'incontro che per avere recuperato attraverso la vedova di Francesco Mattioli numeri viveur nazione poco posti nel sito on line della della dell'Istituto Sturzo gli diamo la parola sentendolo perché la sua se lavorare è stata sempre nella scuola ecco diciamo a te la parola
Sulle questo intervento mi avvarrò ampiamente nella rilettura dei numeri per l'azione la rivista culturale del movimento giovanile democristiano che pubblicava allora addirittura due riviste anche un'altra più centrata sulla congiuntura politica
Oggi che i movimenti giovanili dei partiti sono tutti o quasi mitzvah portati e l'alfabetizzazione dei giovani politica dei giovani si fa sulle tecnico USA e dei social sembra di raccontare una favola dei vari fattori che mettono a rischio le democrazie questo non è affatto tra i minori
Nel mille novecentosessantuno
Ossia all'inizio del periodo in cui sono stato delegato del movimento giovanile della DC
Delegato nazionale mentre si avviava al congresso di Napoli super l'azione parlavamo apertamente di un'ambivalenza nel nostro stato d'animo
Da un lato moderato ottimismo fiducia nella riconferma da parte di Moro e conseguente prosecuzione del processo che stava portando all'alleanza con i socialisti
Un obiettivo la cosiddetta apertura a sinistra già da alcuni anni conclamato dal l'MG e dalla sinistra del partito
Tale conferma al successivo congresso di Napoli effettivamente vi fu per di più è inquadrata dal segretario Aldo Moro in un discorso storico politico di grande respiro
Dall'alto però sfiducia perché il processo non ci appariva affatto lineare
Ad esempio era già evidente la tendenza che poi si realizzò a ricomporre il congresso l'unità della corrente di iniziativa democratica
Spaccata sia la Domus Maria quando Fanfani venne destituito la segretaria del partito proprio per l'avversione una cospicua parte di essa iniziativa democratica cioè dei dovuto Tei a quel processo
Inoltre si scorgeva immesso un'intrinseca fragilità in ragione del fatto che nella di cimeli socialisti
Questi profondamente divisi al loro interno lo stavano interpretando come una prospettiva strategica di tempo lungo una delle parole d'ordine con cui avevamo appena vinto il congresso dell'MG
Basta pensare alle giustificazioni in termini di stato di necessità e al celebre ossimoro di moto che definiva la collaborazione con i socialisti una convergenza parallela
La convergenza che si stava verificando per noi doveva rappresentare non un punto di arrivo bensì il punto di partenza di un azione speravamo divenisse progressivamente più incisiva
Dice a formazione della Società italiana è anche l'occasione per una ridefinizione dei compiti storici della DC alla quale ci spronava
La relazione di Ardigò appena avvenuta nel nostro convegno di Faenza
La richiesta di dotare il partito di una visione strategica se ne portava così dietro un'altra
Quella di una riflessione ideologica che ponesse fine alla cristallizzazione della sua identità nello status quo o meglio nell'esperienza storica fino all'una compiuta
Compresi i limiti e gli errori in essa presenti
Così scriveva Francesco Mattioli lo straordinario direttore di perversione poi prematuramente scomparso con il quale avevo molto omogeneità di vedute
Anche senza l'anticomunismo essenzialmente classismo della bozza ora al cerchio borghese ora la botte proletaria
E anche senza l'unità dei cattolici nondimeno la democrazia cristiana avrebbe sue ragioni di essere lineamenti ideologici inconfondibili
Soprattutto anche senza tutto questo avrebbe spazio abbondante dove investire la fondamentale ispirazione cristiana che la muove
Compare quindi un tratto costante distintivo del discorso politico del movimento giovanile in quegli anni o più esattamente se vogliamo della sua maggioranza
La critica dell'unità politica dei cattolici di un principio un dogma considerato allora intoccabile sia dalla Chiesa sia nella DC e nemmeno messo in discussione dalle correnti di sinistra
Anche perché non l'ha tolto lo si riteneva il fondamento nel primato elettorale
Sotto la spinta del Concilio Vaticano secondo la critica andava invece diffondendosi nel mondo cattolico in particolare ma non solo tra i giovani
E infatti il tempo del fiorire delle comunità di base e dei gruppi del dissenso alcuni esponenti dei quali erano allora assai vicini a per le azioni e avevano non di rado voce sulle sue pagine
Il tempo altresì di una crescente inquietudine domanda di novità in organizzazioni importanti del cattolicesimo in quel italiano quali le attiene a Fukushima
Quattro d'anni dopo era appena nato per la prima volta un governo organico di centro sinistra con ingresso dei socialisti
Ma lo stato d'animo restano ambivalenze tra fiducia e sfiducia perciò rilanciavano il nostro discorso anche sull'unità dei cattolici
E ancora a mansioni che scrive tempo e all'indomani del Concilio di darsi nuovi strumenti nuovi metodi
Uscire dalla mortificazioni integralista della politica della religione
Uscire dal vuoto e dall'immobilismo che invano si ricorre oggi della mitologia unitaria dei cattolici in politica riprendere un cammino patto di Florenzi e di ricerca e di conseguenze iniziativa detto beh e per inciso con la sua irremovibili tasso unità politica dei cattolici anche dopo il Concilio la chiesa invece di avere due partiti cattolici che allora potevano esistere per quanto tempo non lo so ha poi finito con i non averne più nessuno
Quanto all'ideologia ragione Simona nel distinguere i fratelli maggiori lei vinci ti ama e i fratelli minori i giovani del sessantotto eravamo anche noi ideologici per la verità
Ma diversamente ideologici e Siemens attuazione eremiti rivoluzionari dei fratelli minori mettere la condanna foriera di camminare di calamitosi sviluppi del sistema dei partiti
Certo come valori fondamentali a cui ispirare l'azione politica già indicavamo Lantieri autoritarismo e la giustizia sociale gli stessi divenuti poi dominanti nel sessantotto
Eravamo tuttavia ben consapevoli della necessità di tradurre tali valori in contenuti programmatici che fossero in piegamenti e fondati nonché storicamente e politicamente realistici
Quindi impronta radicale si in mare riformista un riformatrice non rivoluzionarie
Di qui la critica al pc a cui pure istruiva la centralità valoriale della giustizia sociale
Ma che accusavamo di contraddittorietà tra le persistenti professioni di fede rivoluzionaria e le pratiche riformiste
Spesso onde mascherare la contraddizione non perdere consensi elettorali insaporite da sopra dosi i massimalismo demagogico
Tipico quello mostrato sulla riforma della scuola media quando dopo avere combattuto insieme ai socialisti alla sinistra DC la battaglia per liberarla Dalì canalizzazioni di tipo che assista
E riportato un sostanziale insuccesso nel voto finale fecero tatticamente dietrofront
Le pagine di per l'azione sono pieni di articoli sui contenuti programmatici di un autentico governo di centro sinistra e di consenso azioni dell'azione frenante esercitata dalla DC
Come sosteneva allora nella relazione al secondo convegno degli Amici di per l'azione riportata anche sulla rivista per noi il punto di partenza dell'approfondimento ideologico e programmatico e nella critica al neocapitalismo
In quanto subordinazione dell'etica della politica all'economia la programmazione democratica scrivevamo e un metodo pratico per inventare e sperimentare soluzioni non ne ho capitaliste
Non così per la larga maggioranza della DC cui moderatismo frenante serviva sfianca are
Il Partito socialista delegarlo come accaduto e sua il reati durante il centrismo ha un ruolo su
Cioè comunale ai giovani socialisti e comunisti il tema delle riforme di struttura quali la nazionalizzazione dell'energia elettrica realizzata e la legge urbanistica insabbiata
Ma da premesse inquadramento DS per noi per i comunisti all'inverso fungeva la programmazione tema su cui si sembravano preziose e anche in sintonia
Dei veri Saraceno e quelle di economisti vicini più posto ai socialisti quali foie Sylos Labini
Era in corso tra le correnti di sinistra della DC un dibattito sulla priorità da attribuire ai contenuti programmatici sindacalisti forse nuove o al cosiddetto metodo delle alleanze la base in accordo con Moro e Moro Tei
Ne discutevamo anche nel movimento giovanile in larga maggioranza schierato a sinistra ad esempio nei discutevamo con Galgani che scherzando chiamavamo il portavoce di De Mita nel nostro esecutivo
Mancato su questo da messo Tola pensassimo diversamente abbiamo avuto con lui oltre che un'autentica amicizia una feconda e duratura collaborazione
D'altronde la maggior parte del gruppo dirigente dell'MG rifiutava il dilemma l'alleanza con i socialisti senza una convergenza sui contenuti programmatici svolta
Restava in balia dell'azione frenante della destra democristiana che lei ammira fragile e la svuotava di significato d'altra parte i contenuti senza il metodo delle alleanze c'avrebbero fatto ricadere nell'integralismo naturale quindi il rifiuto di identificarsi con l'uno con l'altra sinistra DC e l'auspicio realizzato di una loro confluenza unitaria alla quale anche noi avremmo potuto portare il nostro contributo
In termini non di le Mans uscì del resto a fronte Varmo anche la questione connessa dell'eredità
A molti di noi lascito di Dossetti che tra l'altro aveva seguito con molto interesse e simpatia di riforme laburisti inglesi sul welfare
Non ci pareva meno pregnante del lascito di De Gasperi di Sturzo
Proprio su questa sensibilità file contenuti programmatici temuti antico centro sinistra si andava formando Mammano una consonanza con le posizioni portate avanti da reati di labor e da sindacalisti cattolici
E un avvicinamento alla sinistra socialista anche faceva capo a Lombardi
Malgrado fosse proprio questa l'alleato più scomodo per la leadership e dici di acconto a tal proposito un episodio quando lombardi divenne direttore de L'Avanti rammento che in una riunione della direzione
Di cui come delegato regionale coperte nuovo ebbe a confessare eccetera
Di di andare a dormire inquieto ogni sera prima del giorno non ricordo se fosse la domenica in cui avrebbe dovuto leggere l'articolo di fondo che Lombardi era solito scrivere su quel giornale un accenno questo che rimanda alle mie scelte dopo l'uscita dal l'MG per raggiunti limiti di età adesione all'Hapoel dimissioni dalla DC esperienza delle mie PL adesione al Partito socialista
In verità furono tutte scelte personali e di pochi altri non condivise dalla e neanche discusse con la maggior parte di coloro che erano stati commercio estive
Il movimento giovanile nella prima
Metà degli anni Sessanta molti di loro rimasero nella DC credendo ancora nella possibilità di un cambiamento
E fecero pure come Bonalumi qui presente un buon lavoro quale delegato nazionale altri come Giancarlo Perone sono lieto che farà anche l'un intervento abbandonarono la politica attiva
Ne parlo perché molti alcuni recentemente incontrati di nuovo grazie a me a me with zio fermi al suo bel libro
Dopo più di cinquant'anni ho il piacere di vedere oggi qui presenti anche per concedermi questo piacere mi è venuta l'idea del convegno di oggi qualcuno ha già chiesto che altri potrebbero chiedere lo le ragioni di quelle mie lontane scelte che causa la diaspora seguita all'uscita dell'MG per raggiunti limiti di età non ho mai avuto occasione di spiegare ragioni di cui resto tuttora convinto benché dice Ernesto non giovarono nero consapevole la mia successiva carriera politica
Prima chieda son casi come vari altri per dedicarmi lo sapete interamente all'università
Il riformismo non moderato ma radicale certo aggiornato ai tempi tanto cambiati e liberato delle illusioni di allora credo sia ancora la strada da battere
No
E anche i tormenti rispetto a tutta la fase programmatica
Adesso diamo la parola perché sulla richiesto beh a Beppe Facchetti che ha un po'c'è un problema di di mezzi di trasporto e quindi noi lo accontentiamo pregandolo di rispettare i venti ci sei minuti
No
Via abbia testimoniato essa con particolare
Un po'diversa da quella che va da parte di voi
Perché tanto ricordo in periodo comune a molti di voi parallelo ma un periodo in cui ruolo che svolse il numero era molto piccolo ma i ruoli piccoli
La prospettiva storica dovrebbero essere nel tempo sempre più valorizzati io spero che possano esserlo eroi segretario nazionale regione dei giovani liberali
Da nel sessantanove dopo essere stato vice segretario nazionale eletto al Congresso del sessantasette
E in mezzo tra sessantasette sessantanove c'è questo numero sessantotto che che è il tormentone di quell'epoca
La professoressa con la visita liquidato dicendo che forse fin troppo abbagliato il decennio e giustamente già il viso avrebbe
Per pensarlo più ampiamente ma in sessantotto è un momento di grande svolta
Per tutti anche per noi
Immediata nell'immediato e successivamente portarci siamo quasi vantati io per fatto il sesso noi liberali giovani liberali
Il sessantotto dalla parte sbagliata perché eravamo diversi o contrari al movimento che si stava esprimendo
Ma in queste accontenta ci siamo anche molto formati e devo dire che non ho nessuna invidia per coloro che di quel Periodo sono stati i testimoni possiamo
Si divide in tante categorie ma esso e alla categoria di quelli che hanno fatto carriera che hanno fatto i carriera nel capitalismo dopo il Sessantotto quanti direttori di giornale nell'agenda
Esponenti di Forza Italia accettabile un po'rivisto cresce delinque negli decenni successivi che venivano da lì
E poi ci sono quelli che avevano sbagliato ma sbagliato davvero la deviazione verso il terrorismo
E non possiamo dimenticare che le radici sono stati anche quelle poi c'era un sessantotto positivo cioè giustificato dalla storia stata ricordata dalla professoressa Colarizi è salita inventate di Acquaviva delle da la storia degli anni precedenti
E la parte positiva tra virgolette positiva perché no e poi alla fine l'abbiamo interpretata ma io più positivamente di quello che fecero i protagonisti invece del sessantotto e l'ha fatto di esser stato movimento chiamiamolo per semplificare per risolvere anticonformista controcorrente che spaccava le convinzioni dell'epoca
E io non all'epoca
Dar ragione liberale e non potevo riconoscermi nell'Italia di Mariano Rumor no
E molti non si e quindi per questo dovevo diventare sessantottino no però apprezzavo la sfida che veniva da questo da questo anti conformismo ripeto che caratterizzò in molti il per molti aspetti la il successo del sessantotto anche se il il rovescio della medaglia era il provincialismo perché sessantotto italiano è stato moltissimo anche imitazione di sessantotto un po'più ricchi di cultura come quello francese o quello
O quello tedesco quindi sarebbe lungo ragionare su questo però perché sessantotto per noi liberali giovani liberali è stato importante
Nonostante tutto e e ne parliamo dopo tanti anni meglio forse bellica ripeto erano allora i protagonisti precari dal sessantotto è venuto l'occasione anche per noi per meditare sulla potenzialità delle energie che si sprigionato hanno si sprigionano dal movimento dal e il movimentismo di cui parlava con la Rizzi e in realtà nel sessantotto trovò la grande la sua grande espressione contanti movimenti giovanili quasi tutti diciamo pure
E che si muovevano in quell'ambito
E in quella del visione delle cose anche noi demmo il nostro contributo oltre che essere osservatori attenti dia qualche fenomeno che mi sarebbe forse ricordare
Come testimoni anni come testimoni di quell'epoca per esempio la questione del Manifesto
Questa da manifesto che nasce in quel momenti e che che esprime un dissenso
Molto più importante di altri dissensi che c'erano stati nel Partito Comunista nel cinquantatré o negli altri vicende successive
Beh la storia del manifesto interpella vent'molto fortemente noi liberali perché era un problema di opinione era un problema di liberazione di alcune ore idee perché lì dietro c'erano le idee Maria mi eravamo questa questa questa posizione avevamo ammirato meno
Ma Periodo leggermente precedente la scissione di laboratori che andava in un senso completamente diverso rispetto alla scissione tra virgolette sempre tra virgolette coraggiosa
Dei esatti del manifesto questo ci ci interpellava e da lì cerchiamo di tirar fuori alcune cose che ci sono poi servite per far che cosa ecco c'è una testimonianza dobbiamo portare le quel lungo di quello interno Periodo per fare in modo di incidere nel nostro partito e io come rappresentante nazionale dei giovani liberali il mio segretario che poi appunto era stato eletto nel congresso ma poi divento vice segretario del partito lascia il posto a me come nuovo segretario
Il segretario da Paolo Battistutti colui facciamo delle grandi battaglie dico grandi perché tutto sommato in un partito come Partito liberale
Aprire dibattiti come aprimmo sull'obiezione di coscienza queste interpellano profondamente anche e la la coscienza dei cattolici in quel periodo ma noi abbiamo avuto il coraggio di farla diventare una battaglia che fu del partito
E oppure la battaglia contro la leva obbligatoria
Contro la leva obbligatoria ci sarebbe poi realizzata tanti anni dopo per una serie di ragioni che inutile sono ovviamente Prodi esaminare ma soprattutto poi la batteria dei diritti civili la battaglia dei del divorzio
Di qui noi noi giovani siamo stati protagonisti trascinando il partito
Portando Lola
E dalla e e poiché la Bortolotto oralmente queste battaglie sui diritti civili che era un mutuato dall'ammirazione che avevamo avuto perché non ci occupavamo di politica estera anche questo un aspetto che nei giovani rimanenti giovani vere molto importanti
Occupandoci politica i estera avevamo apprezzato la presidenza Johnson di cui la storia non amato mai molto voluto riconoscere i meriti che sui diritti civili si era fortemente esercitata dopo l'esperienza molto più luminosa
E ben nota di John Kennedy no
E da lì abbiamo tratto alcune indicazioni da lì abbiamo fatto le battaglie che ho ricordato rapidamente vinte
Persino il voto ai diciottenni vincemmo in un partito conservatore in un partito che faceva fatica a farsi trainare in cui la generazione antifascista
Di cui noi eravamo figli non avevamo prima sulla protagonismo di quella stagione di a Fini l'altra quella quell'antifascismo lì che c'era e c'era orgogliosamente bisogna pur ricordare nell'ambito del Partito liberale è in quel era gente che ci che faticava a seguirci su queste cose però vincemmo queste battaglie allora secondo me ecco una cosa da dire tanti anni dopo gli anni sessanta per parlare di giovani
Di allora e della politica è che all'interno dei partiti il ruolo dei
Movimenti giovanili è stato molto importante
Ciascuno ha fatto la sua esperienza
Successivamente noi quattro abbiamo costruito una classe dirigente del partito liberale che è quella che poi nell'arco di qualche anno fa faticosamente nel sessantotto intanto facemmo un corso di di studi politici perché anche noi avevamo una specie di piccolo scuole di partito i partiti si assomigliano tutti dal punto di vista del modello persino per i piccolini che senza soldi come potevamo essere noi
Rispetto ai grandi colossi guidati da Pola lumi Petruccioli all'epoca segretari dei due per le più grandi partiti
Però nel sessantotto proprio nel sessantotto facciamo un convegno nel quale venne Malagodi fece una lunga una lunga al relazione
E intitolò quella relazione libertà nuova che sembra lo slogan con lunghe ma che poi invece all'interno di una spiegazione che stava all'interno di questa scelta dimostrava la svolta che antiliberali potevano produrre e proporre alla quadro politico dell'epoca e che si può sintetizzare tanto per farsi capire da chi non può essere stato testimone di quelle cose
Era la svolta di della condanna dei cosiddetti liberali oligarchici
Questa era la frase che disse lui Giovanni Malagodi oligarchico da tanti punti di vista però disse in quel convegno ed Alinovi fu fonte una specie di guida per poi arrivare negli anni dicevo
Alla segreteria Zanone con la segreteria Zalone ad una svolta che è una svolta importantissima perché la svolta di un partito laico che va a dialogare con gli altri partiti laici apre una prospettiva con il Partito socialista soprattutto apre la Breve ahimè non molto fortunata stagione del dei Blair che ha avuto la sua importanza ma che ha creato qualche movimento
Qualche conseguenza diciamo nel sistema politico italiano no la farei troppo lunga ma sono cose che forse molti di voi
Non vedo e non l'ho vista l'ho visto da lontano
E che quindi in una testimonianza come questa non possono mancare per sottolineare no che c'è un'evoluzione che sale dagli anni Sessanta a questi ragazzi negli anni sessanta che poi diventano classe dirigente non ci ci occupammo la la dirigenza del partito con i congresso del settantasei col Consiglio nazionale poi congresso del settantasei e quindi nei quali appunto portava la segreteria un quarantenne che era Valerio Zanone di cui bisognerebbe ricordare un po'di più anche gli storici dovrebbero ricordare un po'di più
Quel quelle battaglie che sono pure state fatte dal piccolo partito liberale menzione per tutta un'attenzione particolare Prinosil carissimi amici cugini repubblicani di cui di cui abbiamo grande stima soprattutto al giorno d'oggi ricordi ricordiamo con grande affetto grandi amicizie che allora non avevamo ma nel caso del partiti laici ecco c'è stato un contributo io voglio dire conclusivamente solo questo perché appunto i minuti sono scusa scaduti abbondantemente che il sette i giovani e la politica
Di quegli anni hanno costruito qualcosa che non è stata una pura formazione politica eppure avevamo le i nostri antenati Benedetto Croce che aveva detto che i giovani hanno solo un problema quello di crescere quello di diventare grandi
Oppure che aveva detto che il Partito Liberale stesso era un prepartita
E lì c'è una grande discussione non valeva fa non valeva la pena di trasformarlo in un partito vero e proprio di luglio poi è stato anche presidente ma fa lo stesso ecco ma non era la la formazione quanto o fermi
Voglio dire quanto la costruzione di un'esperienza politica
Non c'è più questa realtà riflettiamoci perché mancando questa realtà c'è un grosso vuoto nella politica italiana di oggi che dobbiamo denunciare per il poco che possiamo fare parlando di cose che sono di più di cinquant'anni fa grazie
Del tempo che che era stato assegnato e abbiamo dato spazio ai liberali così come abbiamo dato spazio a tutti siccome già in sala un rappresentante repubblicano
Non per giustificarmi ma volevo dire che proprio su indicazione di Cicchitto avevamo chiamato Del Pennino ma non abbiamo avuto risposta sappiamo che non ha che aveva problemi di salute quindi non c'è nessuna preclusione verso nessuno adesso diamo la parola
A Franco Bonferroni il quale Franco Bonferroni era un giovane che nel mille novecentocinquantasette ha partecipato al famoso convegno del Sestriere
Con convegni è importantissimo sulla scuola c'era Luciano Benadusi c'era anche Bruni presente tutti i responsabili dei giornali scolastici
E i rappresentanza delle Regioni partecipare a questo grande convegno in cui c'era relatore Del Noce Coser
Ed altri grazie al acché la parola
Cinque minuti
Contento ecco
Analitico
Esso
Io devo ringraziare Benadusi debbo ringraziare Perrone debbo ringraziare tutti gli amici che al tempo del movimento giovanile guidato da Luciano
Mi avevano coinvolto perché se non mi avessero aiutato e coinvolto io non sarei neanche dimenticato democrazia distinti siccome ci tengo a esserlo stando hanno sono qua per ringraziare io ho avuto un altro maestro per professore corpi non so se qualcuno di voi la collezione come ma è una persona che ha avuto un suo ruolo politico è stato anche segretario provinciale della Democrazia Cristiana non è mai riuscito diventa deputato
Ma sembra aveva un suo un suo ruolo info spazi
Cosa voglio dire
Voglio dire che sono stati anni molto molto gradevoli almeno per me
Perché avevo in contatto dei veri amici delle persone intelligenti che mi hanno aiutato a capire
E che mi hanno portato a fare tante riflessioni
Noi quando parliamo dei nostri grandi capi
Parliamo sempre di Moro
Ma della democrazia cristiana
C'era anche Marcora
Tirati Bisaglia c'era anche Molino eh insomma voglio dire noi il problema di non sapere chi fa del Presidente del Consiglio se dovessimo deciderlo
In una settimana non aveva perché avevamo molta abbondanza
Aveva tutte persone di grande livello
Voglio dire
Una cosa
Che prime sfuggite credo alla signora che a favore introduzione
Guardate che girano anche i comunisti
Io vengo da Reggio Emilia
A Reggio Emilia i comunisti o il loro le loro truppe partigiane ancora in servizio
Hanno fatto più di mille morti in tre giorni alla fine della guerra che la guerre finite al venticinque aprile bene i tre giorni successivi hanno fatto soltanto che circa tre minuti che circa mille morti
E voi capite che in una situazione così non ci si può meravigliare se ci sono reazioni conservatrici le reazioni conservatrici erano anche di quelli che non volevano fare la fine
Di chi li aveva preceduti sottoterra ecco che c'erano delle reazioni molto forti perché il Partito Comunista non era mica uno scherzo
Io il sette luglio
Del settanta ero in piazza e so chi erano quelli che giravano con con le mitragliette o quelli che da un paio di cantieri che erano proprio le cento dire operativi nel centro di Reggio butta buttavano giù
I cosiddetti doppi uno questo o quel mattoni con tutte in testa ai ai ai
Alle mani alle macchine della polizia
Che doveva innanzitutto difendersi da loro
Voglio dire adesso un'altra cosa
Quello che io non sono riuscito a vedere e chi mi interesserebbe moltissimo vedere
è
Che cosa avrebbero potuto fare alcuni nostri amici a cominciare da Benadusi a Perrone a a Cicchitto
Se fossero diventati ministro della pubblica istruzione
Non abbiamo mai trovato la forza o la in solidarietà per riuscire a spingerli fare occupare la loro
Delle posizioni di questo tipo e farli diventare protagonisti io credo che
Sarebbe anche il caso di fargli provare adesso
Se fosse possibile
Perché perché forse ci porterà però qualcosa di nuovo qualche novità che ci aiuterebbe a fare dei passi avanti
Io mi fermo qui perché perché non voglio tenerla lunga inutilmente voglio solo dire che
Io debbo ringraziare atti tutta la devozione cristiana
Perché è stato un grande partito ho conosciuto dei leader molto importanti ho avuto il privilegio anche di essere amico con qualcuno di questi e oggi purtroppo se le cose vanno meno bene di qualche di qualche circostanza del passato è perché gli uomini
Siamo discese un pochino grazie
Grazie Franco per questa testimonianza adesso darei la parola proprio per evitare che ci sia un altro democristiano nel dare la parola Fabrizio Cicchitto
Ma io credo che
Vada adottato
Il metodo di Togliatti delle analisi differenziata
Poi con gli atti come dire questa analisi differenziata la fece in ottimamente sul fascismo
Meno bene sull'Unione Sovietica però diede fece una riflessione articolata allora io parto da un punto
Il punto è
Che dobbiamo distinguere i piani
C'è stata una esperienza
La quale diversi diversi facciamo riferimento che è quella degli organismi rappresentativi delle associazioni universitarie
Articolate c'era l'intesa cattolica che aggregava tutti cattolici
Laggiù illiberali
Lugi in una prima fase radicali socialisti in un secondo momento si sciolse il QD entro entrò nel nel nell'Unione goliardica italiana
Fu Anna insomma c'era dobbiamo cogliere un dato
Che non c'è più chi è stato spazzato via dal sessantotto tensione spazzato via
C'era una democrazia universitaria
Che è stata per certi aspetti paradossalmente una fucina di classe dirigente rispetto ai partiti
Poi ognuna all'interno di queste organizzazioni universitarie tutti erano in polemica con i rispettivi partiti cioè non c'era un appiattimento rispetto però la classe di per tutta una fase
La classe dirigente una parte della classe dirigente dei partiti è uscita dall'altra attività dell'associazionismo libertario
Che si fondava anche sul voto attenzione
Cioè tu negli organismo rappresentativo dovevi prendere due voti il voto per la tua realtà associativa e può voto personale per essere letto nell'organismo rappresentativo quindi c'era anche un certo livello di rappresentanza
Poi all'interno di questa realtà
C'era una vicenda lo scontro politico durissimo
Ideologico per un verso e che arrivava fino al gioco del di corridoi e chi ha anticipato tante cose io sono entrato nell'Unione goliardica
Quando Craxi veniva fatto fuori da una coalizione costituita da perso di sinistra del Partito socialista dai radicali e per certi aspetti anche da quindi della FIGC quindi lì furono anticipate tante cose nel senso che c'è il così
Giunte chiamiamole così le le giunte Bron Doni Craxi e chiamiamole così di centro sinistra anticiparono molto il centrosinistra reale e poi furono sopra avanzate furono sopra avanzate successivamente
Ma era tutto un tipo di dialettica culturale e pone politicista
Diciamo così molto fondato su un certo modo di far politica
Per tutta una fase Luci per esempio fu gestita e governata da un accordo fra i giovani lombardi anni e esponenti come Petruccioli della del partito comunista in polemica
Con forse che si rifacevano i Quaderni rossi e così via de che rappresentavano l'alternativa di sinistra a tutto questo però attenzione tutto questo si svolgeva in termini ideologici e politici molto insistiti
Io devo dire che la mia esperienza anche personale
è agli antipodi di quella Di Gennaro nel senso che la mia è stata tutta e nata tutta da una vicenda culturali ideologica politica di frazione di corrente interna al Partito socialista
E non nel vivo della Società dei rapporti sociali di cui Gennaro cioè di quei Gennaro di cui Gennaro cioè di questo Gennaro c'ha c'ha parlato
Ecco tutta questa roba aveva dei rapporti strettissimi con le varie correnti dei per i con i movimenti giovanili però era una realtà che diversamente dalla piattezza dei movimenti giovanili
Si doveva misurare sempre con gli altri con gli avversari con i nemici e con gli alleati
E tutto questo anche in spericolate manovre di corridoio venivano teorizzate sulla base delle citazioni che andavano da Gramsci e Gobetti e così via era un incrocio diciamo così un crocicchio abbastanza significativo Kea alimentato
Per certi aspetti partiti
E però poi dobbiamo dirci
Che
Allora la la vicenda del sessanta io la metterei da parte nel senso cioè che il sessanta fu prodotto per certi aspetti da una catena di errori che avvennero nella DC
Tra non dimentica tra Gronchi Tambroni e così via i punti di partenza erano per il centrosinistra Tambroni non Maneggio bene le cose essi arrivo esattamente all'opposto
Per molti aspetti Genova fu segnata fortemente da un'iniziativa di base però del Partito comunista paradossalmente quella iniziativa così estremizzare da una parte
E dall'altra parte dalla risposta militare del ministero degli Interni
Al di là delle forze in campo
Fece precipitare il centrosinistra perché tutti si resero conto all'interno anche della DC che esse non si andava rapidamente a un equilibrio di quel tipo sì andare incontro ad una serie ad una serie di pericolose avventure
Sessantotto è tutta un'altra storia
E il sessantotto ha spazzato via proprio in termini in materia tutto a questi forme di democrazia universitaria di associazioni universitarie è venuta fuori tutt'altra roba è venuto fuori tutt'altro che poi ha prodotto le più varie cose
Nella sua accezione migliore c'è stata una rivoluzione del costume e questa è una cosa però dall'altra parte cessa potere operare Lotta continua
Delle troppe hanno limite del terrorismo e qualche pezzo prodotto proprio che ha prodotto il terrorismo
Quindi dei sessantotto va visto come una faccenda Carlotto completamente con la storia
Di quei movimenti giovanili poi ciechi accerchiato di agganciare ci fu un tentativo nel Partito Comunista ci fu un tentativo anche nel partito nel partito socialista c'è stata tutto un altro percorso perché poi una parte di questo sessantotto è entrato nella magistratura
Nel nel nel giornalismo e così via e ha interpretato la sua ipotesi rivoluzionaria facendo il magistrato in un certo modo e facendo specialmente il giornalista in un altro modo
E ed è entrato però contemporaneamente pure lui salotti buoni della borghesia
Via borghesia italiana potremmo fare dei nomi ma è inutile fare ma son tutti divertenti
Tutti divertenti questione
E insomma quindi noi abbiamo avuto una vicenda dei movimenti del mondo giovanile
E molto complicata
Che però col sessantotto ha avuto un suo punto un suo punto di rottura poi la vicenda
La vicenda italiana ha avuto i percorsi che ha avuto la strategia dell'attenzione dal sessantaquattro al dal sessantanove al settantaquattro e tante altre opere
Però ecco di tutte queste cose dobbiamo cogliere diciamo così
I vari momenti che sono stati tutti i diversi sono stati tutte diverse nella vicenda del
Dei movimenti giovanili aggregati all'università si sono anticipate tutte le forme politiche che poi sono emersi a livello nazionale sono state pure bruciate poi sessantotto ha spazzato via tutta questa roba quindi poi ci sono state storie politiche culturali che sono andati additati in questi anni però ecco dobbiamo cogliere questa riposa e poi non raccontiamoci balle il sessantotto è stato un calcio fra i Colleoni aperti a tutti i partiti tradizionali le ho sentito Facchetti che dice dei rapporti no non ci stavamo proprio eravamo espulsi perché era una contrapposizione totale per certi aspetti anche fisica che avveniva che avveniva che avveniva nelle università
Ci sono state anche e concludo cose molto complesse
Perché un pezzo dell'estrema destra vedi Valle Giulia cioè col inserirsi in mensa e io ero all'università
Antonio Roma è uscito mandato perché c'era una grande manifestazione a Roma del sessantotto che avrebbe dovuto esprimere il dibattito politico culturale e così via solo che ci fu un piccolo particolare
Che siccome il movimento sociale italiano era molto preoccupato
Dal fatto che un pezzo dei suoi giovani a Valle Giulia avevano si erano scontrati con la polizia insieme agli estremisti di sinistra vennero Caradonna e Almirante con trecento picchiatori credendo di spadroneggiare
Malgrado i loro atteso che si trova e in generale Università di Roma i fascisti sul piano fisico fino allora avevano sempre prevalso con lui
E invece che una volta si trovano in una situazione che se non interveniva il commissario di pubblica sicurezza Mezzaroma
Chiaramente filo fascista che riservava stavano chiusi nella facoltà di legge con un assalto che era molto pericoloso perché si erano rovesciate in tutti gli stati d'animo
Ma però coloro che andarono all'assalto
Per certi aspetti poi valutati escluso disse qualche anno dopo furono anche coloro che cacciarono via Luciano lama dall'università quindi voglio dire dobbiamo vedere applicare questa tematica quella che appunto Togliatti chiamava l'analisi differenziata
Grazie ai cicli questo questa testimonianza sul sessantotto a Roma adesso noi abbiamo il piacere di Hamelin sana
Il professor Piero che avrei è inutile che vi dica chi è Piero Craveri uno storico insigne e autore del in un grande libro su De Gasperi quindi gli diamo la parola perché anche assai portarci un saluto grazie
Prego prego
Grazie grazie
Ma io sono d'accordo con Simona
Nel fare iniziare tutto nel sessanta perché la piazza del sessanta vero quello che ha detto ora Cicchitto
Dietro c'è il Partito Comunista spingeva non c'è dubbio in quell'abitazione
Ma la piastra per sessanta non nella piazza delle sinistre prima del sessanta è una piazza molto più ampia in cui effettivamente confluisce
Una spinta che non chiamerei ancora movimentista ma certamente
L'elemento giovanile cioè
Ed è giusto quello che diceva
Simona
Che
Siamo nel cuore del processo
Di sviluppo dell'industrializzazione del più questa modificato
Rapporti profondi interni alla società italiana gli ha messo in moto
Questo movimento
E che questa spinta è una spinta che attraversa tutti gli anni sessanta e lentamente si organizza in movimentismo
E poi trova il suo momento diciamo di aggregazione finale proprio nel sessantotto sono d'accordo con il con Cicchitto quelle e del resto l'ha detto anche Simona
E il momento in cui si organizza del movimento e rompe con
Con la classe politica
E
Da quel momento inizia un'altra storia di quel che non è a mio avviso una storia poi positiva perché sappiamo qual è stata la storia
Del delle e l'estrema sinistra del
Che era solcato poi così pesantemente anche gli anni settanta
Ma qual è il punto che secondo me tra l'altro mi stupisce che nessuno abbia detto che c'è stato il Sessantotto ma dopo c'è stato anche il sessantanove
è la congiunzione delle due cosa importante che sessantanove una mobilitazione del movimento sindacale che inizia con di meccanici
Con la rinnovo del contratto dei meccanici del
Dal settembre ottobre
Mille novecento si sessantanove
E mette in moto un processo parallelo e che è un processo molto più profondo per certi versi
Di quello che
Poi lentamente sarà l'esaurimento e il travisamento del movimento del
Sì movimento
Studentesco
Non mi ricordo ancora un'intervista di credo che sia
Ancora tarda del settantacinque di Bruno Trentin in quale la domanda e il salario risponde il salario non è la cosa importante la cosa importante il controllo operaio
Abbiamo avuto un sindacali in una parte del sindacalismo italiano rivolto
Diciamo una
A una sorta di
Tre rivoluzionario con rivoluzionaria trasformazione del sistema industriale che non era il Polo non era possibile non era possibile io mi ricordo che ero alla all'ufficio studi della UIL e sostenevamo il modello tedesco una volta ricordo trentine mi incontro e mi disse se tu continui con questa storia del modello tedesco fai solo il servizio dei palloni
E
Radicalismo
Questo radicalismo certamente
Non è stato un elemento poi positivo
Nella storia sindacale né in genere
Come vicenda della storia italiana ma quello che vorrei mettere a fuoco e che mi sembra sia mancata come riflessione
Ma perché nasce questo perché c'è questa spinta perché nasce si sia detto c'era sistema industriale
Aveva
Aveva modificato i termini della società
E quello che
Più tardi il Moro dirà
Siamo passati da una società verticale a una società orizzontale
Quello era quel il processo che si stava verificando iniziava a verificarsi
E bisognava organizzare lo Stato rispetto a quel cioè si creava una nuova società di massa notate che poi questa trasformazione una trasformazione rapida
Perché
Il sindacalismo cui sindacalismo rivoluzioni impara rivoluzionario a cui ho fatto riferimento prima si esaurisce con la fine degli anni Settanta
Con l'esaurirsi della stessa classe operaia cioè c'è tra dagli anni settanta agli anni Ottanta una modifica stessa strutturale
Rispetto a quella che era stata la fondamentale modificato colare negli anni Sessanta cioè la creazione di una grande classe operaia nel senso che la casa operaio sì modificare lentamente di un'altra cosa
E naturalmente mette in moto altri processi
Di ordine politico
Ora
Questa decorazione questo adeguamento
In Italia è stato lento e tardivo e faccio un accenno soltanto sulla scuola perché bisogna ricordarselo
Il generale De Gaulle e che noi allora consideravamo un pressoché è un fascista vere grande uomo di Stato
Nel sessantotto fece le elezioni
A giugno
Li vinse
A settembre fece la riforma universitaria creolo l'università di massa
Noi abbiamo creato
Uno università di massa di fatto io mi ricordo che quando andavo a scuola all'università io agli inizi ancora degli anni mi sono laureato all'inizio degli anni sessanta i professori universitari ritardi erano tre mila
Oggi superano i cinquanta mila
Voi capite che insomma in questi travasi cambiano molte cose anche i livelli eccetera le modalità
De Gaulle
Creolo università di massa lascia in piedi le strutture verticali apicali diciamo di formazione del questa fu l'operazione
In Italia non ci fu nessuna operazione di questo genere
Io mi ricordo eravamo velluti
Come ricordata bene Cicchitto inserto Luigi fu travolta diciamo così dal la seconda ondata da queste ondate
Che erano andate d'una società che tendeva organizzarsi
Diversamente poi non si è organizzata in nessuna maniera per quel che riguarda la rappresentanza universitarie
Io non so che cosa ne pensa Simona ma sono stato preside di una facoltà e devo dire che non era certo la rappresentanza degli studenti che mi creava qualche problema
Realmente come se avessimo annullato diciamo totalmente il problema di una rappresentanza di una presenza civile politica nelle
Nelle università
Ma
Detto questo
Effettivamente allora
Il il Pirelli il problema
Sì porse
In termini
Io mi ricordo davamo
Non c'è non c'è signorile qua
Come oggi con signorile non eravamo in ottimi rapporti non rappresentava Codignola avevamo sempre un un segreto sospetto con con con con lui
E del resto Codignola poi nel sessantotto ebbe un ruolo centrale in tutta questa vicenda perché
Libera Rizzo tutto pecora significa che il liberalismo tutto che fece cadere dice tutto lo sostanzialmente una parte dello satura di quella che era la scuola italiana
Poi la riforma della scuola fu fatta alla fine degli anni Settanta
Ci fece il regalo cattocomunista
Dell'ingresso delle famiglie nella scuola che se non togliete quello non si va non avremo mai una buona scuola non se non c'è Paese che vai famiglie disse le mamme inserite in quel modo istituzionalmente nel sistema scolastico
E la riforma universitaria e l'abbiamo avuta all'inizio degli anni settanta
Cioè non abbiamo siamo riusciti a costruire
Costruire ho visto l'altro giorno delle dichiarazioni del come si chiama il ministro qual dichiarava dichiara
Mariana
Che veramente mi hanno impressionato erano una critica la riforma Gentile no ma indubbiamente non è che si può rimanere alla riforma Gentile perché adesso è entrato in in crisi il sistema che abbiamo riformato la fine degli anni Settanta
Però il problema non è quello di aggiungere o togliere
Nelle materie la riforma Gentile era un pregio che aveva una è unità interna è una logica interna a tutto il sistema delle delle materie ora è difficile oggi truffa a fare una cosa del genere i francesi
Ne hanno c'hanno lavorato sopra tanto senza raggiungere però è questa quindi discorsi consentito fare all'attuale ministro fanno veramente
Ancora colpiscono ma vengo rapidamente alla conclusione
L'ho detto
Il Sessantotto
Il Sessantotto
Io lo considero un momento negativo
Negativo proprio per le modalità in cui si va a organizzare il movimento studentesco e quindi a introdurre diciamo un nuovo elemento se vogliamo politico di interlocuzione il quale ha avuto tutto il sistema politico in polemica e che poi lentamente si riduce
Insomma abbiamo passato
Qualche anno una decina d'anni
Noi che
Facevamo l'attività degli studiosi a studiare Marx
E io
Ho letto i tre libri del capitale in un triste con con ne ha ne sono contento nel senso che quello è un grande autore anche molto formativo lo dico
Ma non era proiettarsi nella società moderna in quel modo
è stata scusate dieci anni di follia dal punto di vista culturale diciamo la verità
E questi sono quest'atto un po'oltre un prodotto anche questo
Di quella spinta di quella spinta del sessantotto all'ATER sessantotto poesia organizzato e ha avuto la fine che ha finito avuto
Il movimentismo poi riprende più tardi riprende petardi
Ma con altre modalità gli altri non entro nel merito di queste cose ci tenevo a dire che fu un grande fatto positivo che non ha avuto una risposta perché la risposta doveva venire dalla classe dirigente da una trasformazione della scuola e l'Università dello stato e questa è stata tardiva
E effettivamente anche molto discutibile grazie
Grazie
Eric adesso diamo la parola Riccardo Pedrizzi invece è un esponente possiamo dirlo della destra
Nella destra e quindi
Codeina neppure l'anello
Tredici gli a comandare pieno
E mi raccomando i tempi sono l'unico di destra tutti ex democristiani e socialisti sei mila i due minuti in più forse possiamo mettere le cose a posto
Io innanzitutto
Voglio fare i complimenti per
Questo convegno che avete organizzato anche i ringraziamenti per avermi invitato anche a ad Alina perché ho dovuto chiedere di partecipare altrimenti sarebbe stato ad una direzione
Io mi solo posto un problema
Se questi convegni devono servire
A qualche cosa
Non devono rappresentare il racconto
Nostalgico di quello che ciascuno di noi ha fatto
Io non farò Autobiografia
E ritengo che non si debba fare Autobiografia ma soltanto leggere la realtà
E allora se noi leggiamo la realtà seriamente e non faziosamente ci rendiamo conto che quei passaggi epocali che ha citato la professoressa
Non si limitano esclusivamente al passaggio dal fascismo alla democrazia
Ma
Come recita il titolo del convegno nei primi anni Sessanta ci sono stati dei momenti topici dei passaggi determinanti
Che hanno fatto è cambiato la storia del nostro Paese
Se noi leggiamo questi passaggi ci rendiamo conto allora
Che contrariamente a quanto si è detto la gioventù post bellica
Non è risultata ha fatto una gioventù totalitaria menti antifascista
Basta vedere il ruolo delle organizzazioni giovanili di quel periodo di tempo pacis che Petruccioli
Altri amici hanno citato le rappresentanze universitarie il fu alle gestiva molti consigli universitari in tante università
Se voi pensate che nel mille novecentocinquantotto la Giovane Italia che era stata fondata creata nel mille novecentocinquantaquattro tra l'altro ricevendo
Un messaggio del Santo Padre Pio dodicesimo che creo grossi problemi a tutto il mondo al mondo cattolico aveva qualche cosa come
Sessantacinque mila o scritte a metà anno scolastico del mille novecentocinquantotto alla fine dell'anno aveva cento mila iscritti
Novantadue centri provinciali centinaia e centinaia di centri comunali migliaia di rappresentante degli istituti negli istituti scolastici
Allora se noi andiamo ad estrapolare in questi primi anni sessanta determinati momenti storici si vedrà come giocava la gioventù di quei partiti giustamente ha detto Fabrizio Cicchitto completamenti in autonomia dai partiti politici
La giovane Italia aveva su tutto il territorio nazionale delle sedi quasi ovunque Autonomie staccate dalle federazioni del movimento sociale italiano
Perché rivendicava la propria a autonomia allora vediamoli professoressa questi passaggi e come ha giocato la generazione di quel periodo di tempo non facciamo una storiografia così
Solamente diciamo parziale
Questi momenti sono il mille novecentocinquantatré la questione di Trieste
Di fronte alla questione di Trieste italiane ci sono movimenti e motivi in tutt'Italia e addirittura morti Pierino addobbati viene ucciso dalla polizia inglese a a Trieste
Il mille novecentocinquantasei la rivolta in Ungheria
In tutt'Italia le manifestazioni di protesta gli assalti al Partito Comunista vengono guidati dai giovani della Giovine Italia e del Movimento Sociale Italiano cioè è è una realtà perché non si vuole leggere la realtà cioè questi convegni servono esclusivamente per leggere la realtà
Individuare i criteri di interpretazione di quella realtà e poi dare delle prospettive per il futuro altrimenti non serve non servono a niente per le nuove generazioni per cioè importantissimo un convegno come come questo presidente
Io ricordi mille novecento cinquantasei attaccati tutti noi io avevo tredici anni attaccati a alle radio sentivamo gli appelli degli ungheresi che chiedevano piangendo all'Occidente diari di essere aiutati in Prada Astoria si si si ripete abbiamo sempre abbandonato l'Afghanistan abbiamo sempre abbandonato dei popoli a cui abbiamo dato delle illusioni
E poi mille novecentosessantuno la notte dei fuochi cioè di ricordate i quarantadue tralicci abbattuti dai sud tirolesi e le manifestazioni che si furono fatte in tutt'Italia per l'Alto Adige io nel mille novecentosessantuno avevo diciassette anni
Ero a Napoli
Guidavo un corteo che scendeva dal liceo dal liceo classico
Dentro a me l'incarico di parlare a piazza dei Martiri a migliaia e migliaia di giovani
è in quel quella vicenda furono assalite le ambasciate e i consolati del del del della serio cioè come si fa a negare questa realtà negli organismi rappresentativi Petruccelli della mia stessa età abbiamo vissuto luridi per esempio a Viareggio il congresso nazionale dirlo il fu alla era era predominante in tutte le università
Avevo una maggiore e si doveva unire AG utili ed intesa per poter battere il foie gras nelle università cioè se non se non si prende atto di di di di questa realtà insomma vuol morire falsare la falsare la storia e poi
La battaglia contro l'istituzione delle Regioni
Profetica pattizi vede attualmente cosa combinano le regioni con la vicenda della rivolta di di Reggio Calabria che chi c'era
In questi movimenti di piazza in questi movimenti di popolo se non la gioventù la gioventù di destra e poi il mille novecentosessantotto
Ha ricordato molto bene
Fabrizio questo momento determinante anche per la storia della destra italiana la dance italiana in quell'occasione si spaccò
Si spaccò perché la componente universitaria cioè quella culturalmente più attrezzata che aveva contrapposto Julius Evola ha già anche Air One da il il la la componente universitaria che aveva studiato
Gli uomini e le rovine
Rivolta contro il mondo moderno contrapponeva questi libri a Onderon Sulla strada di Kerouac
Le i principi e i valori di Marcuse sul piano culturale
E non solamente sul piano del del dell'azione politica e la messa si spaccò
Perché il partito ufficialmente Kuhn Arturo Michelini fece quell'operazione sbagliatissime nell'università di di Roma a a giurisprudenza e da quel momento molti giovani
Del FUAN universo universitari che si erano formati più avuto lezioni tanto per fare una direzione autobiografica c'avevo detto che non ha non avrei fatto le mie lezioni io ho avuto lezioni da Gioacchino Volpe
Da Ugo Papi chiari il il il rettore dell'università di Roma può essere il livello Acquaviva a cui faceva riferimento prete culturale a cui noi facevamo riferimento cultura controcultura prepolitica contro pre pre prepolitica
Da quel momento dal mille novecentosessantotto
I movimenti giovanili sono stati spazzati via quelli dei partiti politici entro sulla sulla scena le grandi masse masse studentesco e poi dopo il tema era i primi anni Sessanta quindi io
Tenendo fede anche all'impegno mi fermo
Ma dico e raccomando solamente
Leggiamo la realtà obiettivamente andando a trovare a scovare professoressa anche i dati anche i dati statistici delle rappresentanze ad esempio universitari chi governava allora L'Orientale di Napoli
Chi come il dato all'università di Perugia e tante tante a altre e gli altri partiti erano minoranza ero minoranza nell'ambiente giovanile dopo il mille novecentosessantotto è cambiato il mondo e sono cambiati anche i rapporti tra i giovani e i partiti politici grazie
Per la prima volta mi sono sentito chiamato presidente dopo che io vi invece chiama voluto residente perché era mio presidente la commissione dirà
Detto questo caro Presidente Pedrizzi davvero i ricordato la notte dei fuochi eccetera
Però la notte dei cuochi tu devi sapere che ci fu un grande personaggio scomparso Aldo Moro
Che mise in piedi la commissione dei quarantuno e detti esclusione a pacchetto Alto attici quelle nei grandi personaggi era segretario della Democrazia Cristiana
E c'era un giovane parlamentare trentino che sia ma la Giorgio Costa che faceva il segretario della Commissione di quarantuno rileggere quegli atti per capire no questo per dire era movimento giovanile del sessantuno parliamo
Ha detto a diamo la parola a questo punto ha un segretario del movimento giovanile che è Gilberto Bonalumi
Mille novecentosettanta
Ancora segretario
Ai sei minuti fammi così sette tre
Allora
Questa è la tipica situazione che il mio amico Mino Martinazzoli diceva
Che quando
I dibattiti si snodano con un elenchi così lunghi bisogna stabilire quello che non si deve dire piuttosto che quello che dobbiamo dire
E soprattutto la tipica situazione in cui bisogna cercare di essere compresi operati essere insieme le due cose è complicato comunque
Io credo che sia Statuto il pre memoria che ci è stato inviato e quanto come ricordato Benadusi io sono stato delegato nazionale dei gruppi giovanili della democrazia cristiana dal sessantasette al settantuno quindi anni cruciali
E in quelle prime righe del di questo promemoria fatte dalla professoressa Colarizi mi trovo
Un mi trovo un po'anomalo nel senso che io non ho fatto nessun liceo non ha fatto nessun università
Dopo la terza media faticosa perché geograficamente molto lontana dal piccolo paese di montagna dove abitavo e per quasi quindici anni la mia università sono state le fabbriche alle Commissioni interne la raccolta delle quote sindacali nei luoghi di lavoro
E in Bergamo dove c'era una grande azienda una delle più forte a livello nazionale Italcementi questo movimentismo anche da parte di esponenti del mondo cattolico era mal sopportate infatti riuscì anche licenziando per fortuna vivo in una città che allora come oggi
Il posto di lavoro lottò qui se pensate che oggi a Bergamo la disoccupazione e molto al di sotto del tre per cento quasi il due
Quindi
Io ho avuto però la fortuna
Vivere in un quartiere della città di Bergamo
Oggi tra i più vivaci
E anche allora vivace perché a cento metri di dalla mia abitazione c'era una trattoria
Dove nel mille novecentocinquantaquattro si riunirono per due giorni interi in una notte compresa
Una realtà giovanile che allora era capeggiata da Beppe Chiarante delegato provinciale dei giovani democristiani e presente Lucio Magri
Luigi Granelli la moglie Adriana Guerrini che poi alla Cattolica di Milano ebbe un ruolo importante e Leandro Rampa che fu l'autore di due numeri culti il ribelle conformista
Che oggi giacciono presso l'archivio Di Giovan
Mi Marco
Alcuni rimase non ha radici altri emigrarono nel PC
E successivamente già in quel dibattito i cui non so se riusciremo con alcuni amici e pubblicare gli appunti era già in nuce la nascita del Manifesto che qui è stato ricordato in un intervento quindi quando io arrivo guidare a i gruppi giovanili avevo alle spalle questa eredità ma soprattutto la eredità di un movimento giovanile
Di allora di cui Benadusi ha espresso tutto un suo profilo è che erano veramente dei Geati io francamente
Quando sentivo gli interventi di Francesco Mattioli che come porre l'azione proseliti proseguiva non so se qualcuno si ricorda una grande rivista sulla quale da autodidatta
Mi sono un po'anch'io
Mi sono anch'io ho anch'io ho preso voglio dire queste curve culturale che era questi taglia di Wladimiro Dorigo grande rivista questo può poi solo emozionato nel vedere qui in sala
Gente come Rodolfo Brancoli
E Giancarlo Perone per cui no ancora capito perché in maniera così temeraria mi avete affidato alla guida del movimento giovanile essendoci questa ti Ispra ma in realtà non ho avvenuto da loro nessun tipo di avversità
Quindi questo me porta a a a dire che rispetto a questa a questa fase diciamo politico intellettuale ho raccontato il cinquantaquattro
A averne Moggi dove già in nuce Lucio Magri
In quei passaggi in quelle motivazione quando si ribella radici e partecipa per la prima volta al congresso della pace ad Helsinki eccetera
In quel momento cos'è che succede che rispetto a questa fascia la mia delegazione giovanile passa voglio dire a un movimento giovanile più di massa
Cioè erano anni quelli dove credo Stintino sbagliare la Ricci
Aveva più di due milioni di iscritti quindi alla fascia giovane era settecento mila persone anche il PC era un milione otto tracce voglio dire non dobbiamo neanche dimenticare come voglio dire i partiti allora erano dentro la struttura a da della della della della società
Quindi lo qui ho sentito molte cose su sessantotto molto molte molte sono ancora da da discutere Cicchitto otto è aperto un dibattito che credo che non sia chiuso voglio dire c'è molto materia in cui va messo sotto lente di ingrandimento da questo punto di vista è infatti con una persona che molti di voi ha conosciuto che credo oggi ISFOL che svolga col presidente Mattarella qualcosa di più dell'essere un semplice consigliere come Gianfranco Astori con la casa editrice bresciana la Morcelliana stiamo pubblico proprio per pubblicheremo il prossimo anno un libro sui giovani democristiani al Sessantotto e quindi voglio dire Cicchitto preparati perché per le per Cicchitto preparati stai attento Cicchitto cicchetto
Cicchitto misto revolverate
Quindi per pari quando uscirà questo libero provocatorio sarei sicuramente invitato perché ci aiuterà i a mettere sotto lente d'ingrandimento allora queste queste queste cose ora
Da questo punto da questo punto di vista
Per farla breve a dimostrazione di questa roba qui il movimento già della democrazia cristiana già nel mille novecentosessantatré faceva Atti del convegno Giovani Pera ma qui ci sono delle relazioni
Magari ci fossero dei politici come Guido Bodrato che in questa relazione se uno non mette la data fa un'analisi del movimento operaio di quell'epoca
Sul tema sindacale nel rapporto incredibile e soprattutto le conclusioni di Achille Ardigò qui dentro c'è una relazione
Del delegato dei giovani DC di Ivrea Ettore Moretti che era il braccio destro o sinistro della esperienza Olivetti anni in quel per cioè voglio dire voglio dire cioè questo agente siamo attenti voglio dire di mettere di mettere dentro il Sessantotto occultando tutti questi momenti questi queste colonne ci ha parlato del sessantanove andate a vedere gli atti sia il movimento giovanile
Che per la prima volta riunisce attende i tre segretari dei metalmeccanici Carniti trentine
E benvenuto usciamo noia a Terni qui da questo punto di vista
Durante il Sessantotto avvengono delle cose
E sempre in quel periodo in quel periodo
Noi abbiamo fatto sfilare otto mila dieci mila giovani prestati Milano nel sessantanove
Il tema è il manifesto era per la pace cambiare la NATO relatori Bonalumi e Granelli e allora c'era un giovane emergente nella deciso otto segretario
Alla difesa con Sica mandato da Rumor non poteva chiederlo carene lei
Ma mi mi mi chiese in maniera quasi pressante Quanzhou quasi da buttar perché voleva vedere la relazione che io avrei esposto quindi da questo punto di vista
Chiedevamo quei cartelli e via discorrendo e nel mille novecentosessantotto
Il nome Todi crisi particolare nei rapporti nei rapporti tra Moro tra Moro e che il rumore
Chi ha pari la campagna la campagna la campagna elettorale
Di quell'epoca fu il movimento giovanile riempiendo il il teatro il teatro di di di di di di Bologna e facemmo un libretto
Colti che qui non trovo ma per ragioni di tempo e cioè che fu pace protesta proposta
Che a leggerlo ad oggi e e pieno di di un'argomentazione in Kreia quindi fummo noi del momento giovanile
Che ha prima la campagna elettorale della Democrazia Cristiana del mille e novecento mille novecentosessantotto
E sul tema operai studenti con un altro grande di quel Periodo che
Bene ho già raccontato Ugo Trivellato che fu voluto centro recita di Pato molto importante facemmo voglio dire a Berna un convegno sui giorni alla città industriale dove ci sono due relazione fondamentale che riguarda il mondo operaio e il mondo e il mondo e il mondo e il mondo nel mondo studentesco
Quindi da questo punto di vista
Voglio dire qui non so se ti riaprire un discorso perché non non l'abbiamo mai pensato alla stessa maniera su questa cosa con Claudio Petruccioli
Che sa voglio dire sì allora avrei veramente io e lui governavamo dei gruppi giovanili forti e presente
Quando ci fu Valle Giulia Aldo Moro presidente consolino ci chiamò entrambi a Palazzo Chigi
Per chiedere Annoni qual era il modo con cui noi osservammo quella vicenda di Valle Giulia che c'è il disco
E sempre in quegli anni i gruppi giovani riuniti
Mi sceglierlo come sul progetto a raccontare i fatti Chiavola visto che nei nostri discorsi voglio dire lasciamo fuori dei momenti importanti come quello come quello che stiamo stiamo stiamo stiamo ricordando quindi da questo punto di vista in movimenti giovanile voglio dire furono dei grandi protagoniste e aggiungo una cosa molto importante perché accanto per l'azione facevamo questa rivista de Italia cronache dove tante volte mi fa sorridere quando dicono ma a ogni stagione politica si nomina i suoi né alla RAI ma
Ma abbiamo in mente
Voglio dire quel periodo del centro sinistra e che dell'ICI e chi è che nominava amo dirigere la RAI
Voglio dire da questo punto di vista ma noi avevamo mamma mamma mamma lo vediamo in questi anni uno come Biagio Agnes che perché checché che ho Fabiani che hai che che che che io o altri Fausto cioè voglio dire
Intendevo uomo Mattioli corrispondente da da da da Bruxelles e degli scoraggiati io capisco che è un però voglio dire
Credo che in quel periodo non ci mettevamo anche qualità e finisco da questo punto di vista perché noi in parallelo
Questo è un libro che se venisse ristampato andate si chiama all'azienda la libertà dell'uomo
Dove tutta questa tematica industrialmente
Noi avevamo
Una un uno di Perugia Sergio Cini che faceva delle analisi sul tema capitalismo e democrazia
Sul tema del diritto del lavoro
Perrone ricorda un altro membro del Periodo i Benadusi Salvatore setta un docente di diritto del lavoro enorme da questo c'era l'onere Orazi c'è quel preliminare ci sarà stato Emma ma non è che questo dove occultare che facevamo politica
Oggi voglio dire io ritengo che la crisi dalla sinistra è la crisi della politica
è la crisi della politica la crisi d'ansia e in parallelo noi facevamo un grande lavoro con i giovani democristiani latinoamericani in quel periodo eravamo al governo tra loro per l'America latina in dodici governi
Ma guardare cos'era la realtà la realtà
La realtà latinoamericane questo per e questo l'ho portato perché leggi o di quei periodi che da questo punto di vista non il tema non era a destra a sinistra il problema echi di ispirazione cristiana ci portava amore reati carissimo
Riformatore enorme ma qui ci son delle cose e cito una sola cosa che in questo momento in cui si sono ricordati cinquant'anni e i cinquant'anni del golpe incivile
Questa rivista che ha il profilo di Camillo Torres io ho avuto la fortuna di conoscere la madre io dopo io cioè la Lucia Annunziata nel suo libro la quale da sempre zitta
Ogni tanto si chiedeva ma Bonalumi come fa alla sera andare a cena dall'ambasciatore americano in Salvador e io che da tempo aspetto vistoso un mio biglietto per andare a Marano per incontrare
E i guerriglieri dei decessi cantare che erano nell'altro lato durata e io invece il giorno dopo dopo aver cenato con l'ambasciatore americano salvo andavo a parlare voglio dire per vedere se si poteva accelerare il processo di pace
Questa cosa è importante perché il direttore di questa incredibile di una ricchezza da cui poter trarre un sacco di cose
Si chiama Juan Enrique Vega che lei si è recato dei giovani ci cilene che poi uscito colma colti mamma appunto
Con la col gruppo Omnitel ma povero campesino
Ma perché lo cito
Perché noi parliamo quando ricordiamo il Cile sempre dell'undici settembre mai del nove settembre
Il nove settembre era il giorno in cui Allende aveva scelto di fare il
Come si
Pasto finito
Dicevo una cosa importante ma credo
Che attacca venata Tassone non interessa quindi
Che deve stringere i tempi
No
Dei
Il nove settembre il nove settembre agli enti e credeva veramente quello che chiamava gli Amato il plebiscito e il testo di questo Lia Amato il plebiscito cioè io l'ho visto perché umane ricche beve ma l'aveva fatto vedere
Io non so se questo avrebbe evitato la tragedia dell'undici settembre perché dal punto di vista militare le le le cose erano troppo avanti
Certo è che quando io ho ricordo e
In un discorso che doveva durare mezz'ora su queste cose l'undici settembre Ottorino qui di qualche giorno fa ho tirato fuori tante gli avvenimenti per cui quella conversazione durata due ore perché la gente ci ma come
Agli ente non ha vinto le elezioni certo che è arrivato primo ha preso il trentasei per cento
Quello della veste il trentaquattro per cento
Quello da lei ci è arrivato terzo ma agli enti diventato presidente perché non sei o sette deputati democristiani ma settantaquattro democristiana rimprovera detenute ha votato per agire poi per come sia logorata
Uniti e Palma L'Unità popolare era e è un altro discorso ma ricordo e ciò manifesto Pausania quando ora dominano Tomic convinse i deputati democristiani a votare per Allende concludendo il suo discorso
Che vorrei dire accerti che si illudono quando sei Ghana accollate Rezza
E sulla tenerezza Keegan
Questo per dire qual era la ricchezza di questo due
Io oggi e concludo veramente non credo che l'attuale momento politico sia in grado di portar fuori il nostro Paese e da lì si torna dalla situazione in cui si trova
è la prima volta che il mio amico Pagnoncelli che abita sotto casa mia mi spiega è la prima volta che in Italia siamo guidati Berizzi
E legittima la no non non presente sia illegittima la memoria legittimissima come legittime
Però non so perché Pagnoncelli non descrive nei suoi nelle sue paginate del sabato ma lui mi spiega che era prima prima volta che in questo Paese non siamo guidati da minoranze
è una minoranza chi governa N è una minoranza chi fa l'opposizione
E quando mi tira fuori quanti infoltire al mente prende Salvini che può decidere di tutto podio mettere in difficoltà anche la meno è dire che è una minoranza è dire poco è una è infima minoranza e quindi la qualità democratica del nostro Paese è veramente mi inquieta allora io in questo momento pur essendo iscritto
Non del tutto completamente comunque sono iscritto al Pd siamo lavorando a Bergamo su due esperienze che chi viene dice unico stiamo facendo Molte fedi sotto lo stesso cielo ogni due giorni
Passiamo dai mille perché dalle mille persone che che ho portato gli Inti Illimani a Ottavia Piccolo che ha fatto una recezione una recitazione nome di quella giornalista russa
E il sette che Pagnoncelli parlare parlerà con Genti lo
Ogni siamo mille duecento iscritti e ne avevamo già respinti quattrocento accanto a questo Molte fedi sotto lo stesso cielo con serate incredibile c'è anche qualcuno ricorda che ogni anno facciamo BergamoScienza
Ma lo dico perché sono due elettorati enormi
Molto giovanili
Quella che io chiamo la Società rasoterra di cui nessuno parla nessun talk show dei discorrendo
Sono venuti giornalisti come Massimo Franco
Giannini e dice ma noi dovremmo partire che in questo Paese voglio dire c'è una realtà di cui non si parla che ancora attratta dalla politica dalla cultura questo lo dico perché è sempre Pagnoncelli che viene a qualcuno in questa ma questa gente
Che ancora affascinata è attratta da questa tematica politico-culturale
Cosa vota
Secondo ma questa gente va a votare lui comincia a tirare conclusioni e che questa gente che ogni sera
In in sei mesi iniziali Molte fedi semiserio BergamoScienza che riempie ogni sera
Le cose no non emigrano per nulla Nenè ai partiti
Ne è adesso che a Berlino rinnoviamo duecento consiglio come non ne troviamo uno che ha disposto a entrare leghista fare il consigliere comunale sul riflettiamo su questa cosa
Ci sono il territorio appassionati di nuovo alla cultural politica
Ma che non se la sentono di entrare nei partiti non se la sentono di assumere cariche istituzionali grazie
Ai abbondantemente debordato dai denti
Caro caro Gilberto campi io vado avanti dei miei fare aperta nel dire ai novantuno è fatta anche uniamo ventotto anni che ha come fine la
Ai fatti tocca agli schiavi hai fatto anche uno spot personale noi cerchiamo di evitarli spot versione comunque adesso di a darei la parola
Proprio perché siamo stretti con i denti a Claudio Petruccioli perché dobbiamo rispettare anche quelli che hanno diciamo come dire dato la prima adesione al convegno
Grazie
Procura Saro rigorosamente dentro in sei minuti
In queste circostanze si molto
Io sono molto travagliato fra
La testimonianza dell'intervento invece sia pure cauto
L'approccio storie insomma che ci è stato proposto inizialmente invece affaroni per sono una testimonianza del insomma
Nel cinquantasei
Io quindici anni due più vite
E facevo le manifestazioni per l'Ungheria
Chiaro a lo scritto tante cose fitto sull'Unità in più
E va be ho capito ho capito ma per dirti la complessità oggi tutt'oggi oggi tu nella sua rivista che mi hai dato per dire la complessità
Della politica che si svolge nel tempo la rivista che mi hai dato c'è un'analisi da te è firmata sulla questione diciamo Ucraina che io non mi sento di condividere
Da una parte che tutti potete immaginare perché io sono convinto che bisogna contrastare duramente l'aggressione
Russa all'Ucraina ma queste sono solo esempi ora
Ho voluto fare questo testimone questa cosa per dire i tempi così
Insomma io ottantatré anni
Non so quanti quanti più giovani ebbe che volete fare quanti sono più giovani o più vecchi di me qui preme qui presenti passiamo più o meno lì io vorrei osservare però e non è la prima volta che mi viene da fare questa osservazione
E nei convegni non solo dell'Istituto Sturzo
E che bisognerebbe
Lavorare
E organizzare questi incontri
In modo un po'in modo che risulti un po'più produttivi
Perché qui abbiamo affrontato una quantità di questioni sulle quali io su ciascuno dei quali io magari avrei qualcosa da dire perfino le questioni più lontane da me perché per esempio intervenire su movimento giovanile democristiano
Negli anni sessanta cinquanta sessanta quando e io sarei molto interessato a farlo può sul movimento l'organizzazione che cos'era la rappresentanza universitaria
Punto non c'è Acquaviva andato via a quella sa che io ho scritto un una lunga abbastanza lunga testimonianza per un libro che dell'uscita verso su
Che ricorda Luigi Covatta che ha attraversato diverse delle delle delle esperienze che voi avete qui rievocato
Quindi per e tanti altri queste e invece si parla di tutto
Si parla di tutto e alla fine che cosa tiriamo fuori io almeno cosa tiro fuori poco e niente scusate poco e niente
Per esempio mi piacerebbe molto discutere con Benadusi di quello che è stato per l'azione io sono stato molto amico
Di marche oggi perché era effettivamente una persona di di grandissima cultura e di grandissima apertura come mi piacerebbe discutere con Cicchitto
Della della fase in cui e i Comunisti entrarono a a a Roma nell'Unione goliardica italiana
Guidati da me
è l'unico
Faceva fuoco e fiamme per non farci entrare mentre i radicali litio Doni ma tutte queste cose qui sono
Si possono tirar fuori se sono inserite in un contesto in cui quello che tu dici è un rilievo qui come testimonianza o come navi storica hanno significato quindi il meglio hanno finito il mio invito è la prossima volta cerchiamo di organizzare e convegni su temi magari più delimitati ma più precisi perché allora sì le cose possono dare luogo ad un confronto e anche a delle conclusioni di una certa utilità grazie
Grazie Petruccioli non volevamo fare un convegno soltanto di cinque esser volevamo fare un discorso aperto a tutti gli altri partiti uguali
La naturalmente le critiche sono benvenute quindi cerchiamo di Van un altro più delicato a a questioni specifiche adesso diamo la parola a a me oggi a Mario Tassone
Mario Tassone
Annemasse abbia
No o no
Tanto fino a quando non ci piace ma c'abbiamo il presidente dell'istituto possiamo rimanere
Ma nessuno vi vuole trovare
Gli avvisi
Arrivato a questo punto credo che dobbiamo fare qualche battuta e qualche riflessione proprio partendo dalla
Dalla provocazione di Claudio Petruccioli che ha fatto in questo momento dici che corse qual è il nocciolo
Per e tutto questo nostro convegno questo problema che noi abbiamo affrontato questi problemi che non ha più improntato
Gli amici hanno fatto un resoconto molto puntuali quelle che è stata la loro esperienza all'interno del movimento giovanile
L'introduzione della professoressa è stata puntualissima che io ho seguito con molta attenzione va apprezzato
E c'è stato uno sforzo ecco di cogliere
Quelle che sono stati i passaggi più salienti i di una storia che non c'è più
Geppetto che notano riconosciuto poco prima fuori preti a evitare su passati moltissimi anni Conte ho fatto un tuffo nel nel passato e noti interrompendo ricordavo la vicenda del Cile
Gli incontri che ne facevamo come Edoardo Freyja Piccola Roma
E quindi anche parti tipo di valutazione che abbiamo fatto di qualche errore che abbiamo consumato anche il passato
Per arrivare a una conclusione qual è il nostro che ne parliamo della vivacità di allora quando il cielo di movimenti giovanile quando c'è ripartiti
Le iniziativa che nasce dalla intelligenza e dalla puntualità soprattutto da questo sforzo che fanno altri offendi
Nasce proprio tutto su questo tema su questa domanda importante fondamentale
Prima c'era in movimento i giovani e cioè dalla vivacità all'interno del partito c'era dialettica c'è il confronto c'è lo sconto e noi eravamo già Rossi per la nostra autonomia anche rispetto al partito
Noi dicevamo che eravamo una finestra aperta sul mondo dovevamo certamente monitorare perché ripassati quelle che erano le evoluzioni perché erano le esigenze di giustizia e di civiltà
Tutto questo mondo giovanile oggi dato vero tempo orbitante in questo momento riscontrati questo credo che si senta iniziativa che non c'è più la politica lo ciò che i partiti
Non ci sono più i movimenti non c'è il movimento giovanile non c'è il passaggio degli ed è questo il discorso e il tema di oggi l'attenzione quando non c'è la politica non ci sono i partiti muore
Si è parlato dei sindacati dei sindacati non ci solo
Solo rappresentanti dei vari rossonero iperbolica fasciste diviso del sistema e del potere e all'interno del nostro Paese non ci sono le associazioni di rappresentanza non c'è un mondo giovanile ovviamente che si organizza
E i sessantotto voi l'avete detto con estrema chiarezza il Sessantotto c'è stato una rivolta ovviamente della di una getta estrema sinistra per la mancata rivoluzione
Era la sinistra che si votava contro l'estrema sinistra che si voltava contro il Partito Comunista impatto contro il partito socialista
E quello che c'è stato un errore di fondo lo è stato anche detto che lo Statuto il sabato accoglie nel gestire quelle che erano gli imputi positive che venivano dei movimenti è stato fatto in termini paternalistico in termini grande superficialità
E poi abbiamo avuto ovviamente il riscontro d'uno di una situazione che certamente non l'abbiamo controllato lo stato a cui abbiamo saputo sviluppa
Il petto parlava della sua vicenda dalla storia
Ecco di Bergamo diritti civili ma non soltanto della nostra storia della nostra esperienza del movimento giovanile patimento gioie fino a settanta poi il settanta col complesso dell'inverno settanta settantadue abbia fatto riminese tanto settantotto settanta
Con il bruto Pignata e c'è stata una gestione forse vivevamo e c'era un'organizzazione c'era un'intesa e c'erano i movimenti c'erano le attività oggi non c'è più l'associazionismo giovani
Concedendo il socialismo come partiti noi dobbiamo possiamo vivere di ricordi l'abbiamo vissuto stasera volutamente un momento una pagina bellissima di rivolta anti
Vediamo oggi perché viviamo soltanto di corte perché non c'è più un presente
Perché non c'è la vivacità presidente perché non ci sono le possibilità non c'è la politiche c'è soltanto una minaccia ovviamente di liquidazione di quelle che sono le istituzioni democratiche all'interno del nostro Paese c'è un disegno in atto Bel Paese con le riforme con l'abbattimento di questa Costituzione c'è un tentativo di scivolare verso l'autoritarismo io ritengo che questi siano i temi
Di una ripresa alte del dibattito mai un problema del movimento giovanile e basta
E il problema dello strumento del movimento giovanile per recuperare la bellezza della politica e soprattutto della della sacralità delle istituzioni democratiche come presidio di libertà di democrazia di città io ritengo che sia questo il messaggio che dobbiamo dare
Questa sera il fisco quindi mi punto appoggio un punto in questo momento poi il resto tutte le posizioni per la pesca deliberare
La ricchezza io non ostaggi a degli sconti delle mille novecentosessantotto vino centosettanta
E lo scontro sull'idea ha risvolti confronti con quali sconti quelli visti imporre tesi su quelle su su quale posizione alternative con quali occhi suo quale opzioni su quale progetto alternative
Su quale missioni c'è una visione della società non ci sono visione della società
Ecco perché io ritengo che sia stato importante fondamentale
E lo filo ma di ringraziare Maurizio fermi
Per questa sollecitazione che fa continua con la grande passione ecco se noi vogliamo sintetizzare la passione di Orizio fan rappresenta in fondo la passione del mondo giovanile che noi abbiamo ovviamente testimoniato negli anni ecco perché manca la passione
Quello che manca l'anima esigere i movimenti giovanili e c'era la passione c'è dall'anima dagli partita e cellulite
Su posizioni diverse con gli scontri e gli scontri che era la bellezza e di passare dalla democrazia oggi non c'è più nulla c'è soltanto questo questo queste locomotive che vanno da una parte e un altro
Questi emigranti non lo immigranti venne scriminante all'interno e siccome corruttore cioè la convenienza io ritengo che questo e la scritta una prospettiva e noi invece vogliamo sulla luce del passato super ed abbiamo rappresentato sulle sulle sulle ricchezze che noi abbiamo ovviamente vissuto sul piano delle idee vogliamo che questo eccesso esperienza possa dare un certo contributo allora
La domanda che faceva Petrucci Artioli chiamato però Petruccioli se n'è andata evidentemente aveva ovviamente l'esigenza di portare avanti questo discorso
Segue in questo questo quest'invito dei di io Franny nell'essere raccolto
Diciamo che ha fatto una relazione movimento uno spaccato importante anche Luigi c'è vera deve essere raccolto io ritengo che questo è una sollecitazione
Non finiamo l'acqua in questa giornata del ventisette di di di settembre del mille del due mila e ventitré quindi continuiamo se un messaggio non dei nostri
Anche sub potremmo lentezza dello stadio ci passaggi dalla vita
Perché in questo Paese
Perché è stato tolto ed era stata strappata varrà vogliamo ricostruire attraverso la passione attraverso il regista dico assise posizione in qualsiasi collocazione ma che ci sia un confronto e uno sconto perché poi c'è la sintesi e si accetta tesi antitesi e poi c'è una sintesi volle che si fanno passi in avanti
Io ritengo che questo sia il grande messaggio che questa sera e che dobbiamo raccogliere ecco perché dobbiamo essere grati aspetteremo poi certamente con grande attenzione le conclusioni del Presidente grande grazie grazie presidente
Tassone perché ai rispettato i tempi
Non lo so sì se è stato proprio europeo
Adesso prima di dare la parola non abbiamo ancora
A lungo poi abbiamo il professore Verrone e poi signorine che a questo non so se si è allontanato e pochi chi chi vuole intervenire duramente le conclusioni di Gargani
Io volevo dire soltanto con tre quattro cosine a proprio in in rapida sintesi
Recentemente un lucido messaggio novantenne come Giuseppe De Rita ci ricordava l'importanza della rivista piuttosto che il giornale come luogo di confronto e di dialogo nella profondità del pensiero abbiamo visto che questo tutto questo è scomparso solo Mondoperaio per Ingrassia Acquaviva Luigi Covatta è stato collocato in Senato ed è on line
Auspichiamo che possa avvenire anche veri rinascita perché ci sono delle biblioteche personali che meritano di essere valorizzati
Oggi siamo a soltanto alle collezioni dei derivati su e-Bay quasi una rottamazione del Sabin al contrario di quello che diceva Marcuse
Sull'industria dei saperi nell'assetto valoriale dell'istituzioni considerato nel sessantotto anzi prima del sessantotto e a Berkley autoritario di repressi
Ci sono le parole che abbiamo sentito qui terza generazione nuova generazione della FIGC per esempio
Dopo le parentesi di Gianni d'orari ma quel mito ricordato dalla Simona Colarizi carte cadde tredici doviziosamente
Taglio lo la questione del del Sestriere che sarebbe importante rileggerà perché lì c'erano delle relazioni meravigliose di
Di di Bodrato di Del Noce e di Francesco Mattioli che scrisse i resoconti sul popolo e vedo vedo anche
Golfo Brancoli che ringrazio per essere venuto
La questione marxista però mi dispiace che Pedrizzi viene parla e poi se ne va
La questione marxista travagliati i giovani socialisti e porterà Leo Solari a dire non avevamo capacità e astuzia di Andreotti e Togliatti noi anarchici Eretici non subalterni al potere e alla egemonia comunista
I nostri vicini facevano incontri annuali che hanno dei congressi
E poi mettevano in piedi Faenza uno Faenza due Faenza tre sempre alla ricerca di un nuovo non fine
A se stesso quindi era il secolo delle riviste e quello del dopoguerra proprio come momento storico in reazione alle libertà che erano state compressi
La memoria ha detto prima Petruccioli a memoria ma la Comunità del porcellino alla Chiesa Nuova Bartolucci Cordini ricordava
Che si incontravano diciamo sterline democristiani dopo che hanno fatto le riunioni ognuno nella propria sede e discutere
Di politica
Però l'autonomia era il confronto intellettuale di quegli anni la libertà di pensiero che era più forte di qualsiasi compromesso
Nel libro postumo di Enzo Carra mi piace citarlo
Enzo Carra voluto ricordare Ruggero Zangrandi con la particolare History personalità di un socialista rivoluzionario può confluire olimpici io di questo ne ho parlato con lui in lunghe conversazioni serali
L'ultima opera questa di Zangrandi fu l'Italia servita del settantuno
E nel cinquantadue CV una grandissima polemica sulla per l'azione su Rinascita tra Zangrandi e mal fatti Malfatti scriveva sul giornale dei giovani che era la la prelazione e mentre Zancani stile sceglieva rinascita
Per Marco infatti la cultura non potrà essere ridotta propaganda pensa in grande la cultura il modo per giudicare le ingiustizie del mondo
Noi comunisti diceva anneghiamo l'autonomia della cultura e sosteniamo che anche la cultura legata alla società in cui nasce e si sviluppa e si trasforma connessa che serva ad essa
Questo era il dibattito che c'era prima naturalmente prima è andato via Pedrizzi incerto le rivolte di Bolsena e le rivolte di Buda di Budapest furono chiamate provocazione da Togliatti Pajetta Ingrao nonostante quello che diceva Petruccioli e ciò portò a dire io però non voglia che coloro che lasciano il pc perché troppo poco rivoluzionario non vadano letti sia pretendere da esso ciò che non può dare
Quindi nella DC prevaleva un realismo non rinunciatario
Perché si doveva portare avanti
I leader delle riforme di piano porta dei rinvii a disabilità
Da Fanfani che porta avanti il piano Sardegna piano ferrovia abbiano per i fiumi attuazione piano verde autostrade e naturalmente la riforma del del della dell'ENEL del dell'energia elettrica
E perché vi Illy la sinistra DC il comunque il capitalismo
Si abbatte quindi
Diciamo adesso salto tutte le altre cose
C'era il cosiddetto ideologismo dimostrativo che Luciano Cafagna dice nel nell'ottantuno
Perché Fanfani guardava capitalismo corretto il Moro guardava capitale all'orizzonte politico per spezzare il fronte dei comunisti e portando il PIL si nell'area di governo io ho letto o riletto
Un discorso di mo'sulla nazionalizzazione dell'IRI genetica ma di una durezza contro Togliatti che nemmeno possibile immaginari
Quindi tralascio tutte le cose che volevo dire super l'azione sul Mattioli no no no no finito finito
Io no dico soltanto una cosa
Che oggi i giovani
Sono in un diluvio di approssimazione si vuol malamente costa andare io non ci sono delle nuove del vino nuovo
è pur vero che ci sono giovani preparati affermati di ieri non hanno quello spazio culturale di Allevi dice sanno dare per fare emergere le opinioni
I giovani devono essere coinvolti in questa partecipazione parlando il linguaggio loro abbattendo le barriere d'ingresso ma la proposta politica deve rimanere in serie A competente moderna e competitiva
Però i giovani si devono sentire irresponsabili come non fece uno allora negli anni cinquanta e sessanta irresponsabili eminenti giovanili qui a che abbiamo avuto di pronta assistenza ai problemi nell'impegno dividervi e risolverli
Quindi un'azione adesso diamo la parola a Colombo accusa sì allora scusami Palumbo la così vieni vieni qua vieni qua scusa
Noi tutti Coburgo ogni penultima mille e di una
No come a ritirare Callari inferiori com'è vero se ne abbiamo dato la relazione appena Molinari aveva la relazione trattamentale fra l'altro poi Simona Colarizi è bravissima quindici ha dato un quadro generale no
Io sono imboccata tra virgolette nel senso che vi posso parlare
Della buona scuola del due mila quindici per diretta esperienza ma per tutto il resto vi posso parlare invece soltanto per darvi un quadro metodologico perché devo dire che Petruccioli ha detto una cosa molto giusta oggi io sono gratis sì ma a Maurizio perché ci ha dato delle straordinarie testimonianze di storia orale che noi raccoglieremo comprarti tutto Sturzo e metteremo da parte ma è a partire da queste testimonianze che poi va costruito un percorso e vanno approfondite determinate cose
E lei determinate cose che io volevo dirti erano soltanto il ricordo del fatto che dal due mila in poi l'Istituto Sturzo ha raccolto
Trentacinque archivi provinciali tutti italiani che erano quelli che siamo riusciti a salvare degli archivi provinciali sapete come era organizzata la Democrazia Cristiana
Seguiva il sistema delle diocesi no quindi erano circa novanta chili provinciali
Virgola trentacinque chili provinciali Perotti sono stati depositati non qui ma nei luoghi d'origine appoggiandoci o agli archivi diocesani o agli archivi statali o a fondazioni amiche quello che mi preme dirvi è che c'è sempre
Quasi sempre una parte dedicata al movimento giovanile
A dimostrazione la testimonianza di un'attenzione che c'è sempre stata fortissima è la testimonianza di quello c'è un'altra cosa che è stata fatta in un istituto e che di prendo un giorno di venire a vedere piena testimonianza delle niente
Cioè delle novelle Kite internazionali che Vegas nascondono immediatamente alla fine del conflitto alla fine della guerra ai giovani
Erano Andreotti erano Franco Nobili erano tutti quelli che insieme
Riunirono sia
I giovani cattolici europei sia quello dell'America Latina sia quelli dell'Europa dell'Est e ci sono quattordici congressi straordinari in cui c'è una Stilo che sui testi da cui si capisce perché poi nasce l'Europa in una certa maniera come i Paesi dell'Est purtroppo vengono liberati
In ritardo rispetto a quella classe dirigente ma quella classe dirigente c'era all'Ovest alcuno comincerà all'Est dell'Europa alla fine del conflitto quindi vi assicuro sono testimonianze straordinarie che noi abbiamo fatte da venture anche era un rumeno e fatte da dice Antonini durante voi sapete lo studioso francese che di questo soprattutto se è occupato ultimo punto
C'è una ci sono testimonianze
Molto interessanti un è questa di Paola Belotti De Biase che racconta in questo in un suo ultimo libro come nasce la sua esperienza universitaria in come nascono i gruppi giovanili
Cattolici dentro l'università
Con la punta e con l'affermazione poi e chi c'è intorno a quei gruppi
Quindi c'è Franco Nobili prima poi c'è Andreotti poi c'è Dall'Oglio e come il tessuto anche lì è un tessuto chi rimane e che diventa fondamentale per il Lelli successive tratte dello sviluppo della democrazia cristiana nel Paese quindi solo per dirvi che gli archivi che ci sono qui
E che io ho visto e ho raccolto nel corso degli anni testimoniano di questa attenzione che il partito aveva compresa ahimè sociologica
Perché perché quando nasce Sociologia che cosa molto diversa dal sessantotto e che va tissutali studiata in maniera diversa dal sessantotto Sociologia nasce con Beniamino Andreatta che fa saltare
Il tentativo della Cattolica di fare una scienza
Forestale a Trento e dice sta cambiando il mondo e noi dobbiamo cercare di essere presenti sul mondo che cambia quindi solo a testimonianza di questa attenzione continua che noi
Possiamo vedere dimostra
Grazie allora adesso abbiamo Palumbo e Paperone
Nel come non non preoccupato e via
Le carte non significano nulla o meglio significano tanto ma ma non ma non in questa circostanza non sembri strano
Da liberale corre sono di concordare sul metodo che invece aveva suggerito
Claudio corretto Petruccioli non credo che se ne sia andato va bene
Io sin da ragazzo no
Da quando stavo alle medie alla al liceo
Ero abituato a stare ai temi per cui se ti davano un tema no e poi tu scrivevi pezzi riparati insomma sono un'altra cosa va bene il due un sulla sullo sporco tornerà assicurato quindi io starò al tema
E il tema e per l'appunto i giovani nella politica nei primi anni Sessanta
I giovani nella politica e nei primi anni Sessanta vuol dire i giovani la politica universitaria nei primi anni Sessanta perché i movimenti giovanili dei primi a della fine del degli anni cinquanta e poi dell'inizio degli anni sessanta almeno fino al sessantotto non erano altro che come ente partitici intercity in in Italia Steve diciamo perché che che che che il perito che che si creavano attorno ai partiti politici non hanno altro va bene che le organizzazioni politiche che servivano che servivano per le elezioni università per l'elezione dei parlamentini universitari
Beppe Facchetti
Ha parlato
Della taxi del delle degli episodi che in qualche maniera hanno riguardato il sessantotto in poi
Ma del sessantotto la politica universitaria era purtroppo nega anche se nel frattempo aveva dato e ha dato grandi frutti
Tra i principali protagonisti
Degli anni della politica sino al mille novecento novanta quattro va bene i reduci degli anni unire
Citare a meno sono stati i protagonisti dalla vita politica italiana
E vengono tutti dalle associazioni universitaria
Piero vimini per Titti va bene universitario vengono tutti dalla rappresentanza universitaria dall'umori qui c'era Craveri poco fa che è stato uno dei responsabili del Gloria selezionarlo assieme ad altri Gerardo Mombelli ad altre va bene Nuccio Fava
Va bene che è stato presidente dell'onore nell'ultima fase della politica universitaria
E quindi la mia testimonianza sarà necessariamente Merzagora alla a quella che era la presenza dei liberali nelle università italiane amene proprio tra la fine degli anni Cinquanta ed inizio degli anni sessanta sto quindi al tema
E io devo dire che interventi più interessanti non me ne vogliano
Islamici che sono qui presenti gli interventi più interessante sono stati in particolare va bene quello di Fabrizio Cicchitto
Che non vedo mi dispiace
E di Riccardo Pedrizzi perché hanno riportato
La discussione al tema essenziale della discussione medesima
Rappresentando quello che era successo in quegli anni perché questo di questo noi dobbiamo oggi doveva dobbiamo oggi parlare
I liberali quindi c'erano c'erano subito dopo la guerra io non so quanti di voi ricordi uno la dichiarazione di goliardia del Caffé Florian del mille novecentoquarantasei
C'erano dopo
E c'erano soprattutto quando la scissione dell'UDC che Fabrizio Cicchitto ha rievocato per cessione Bellucci del metodo novecentocinquantasette a seguito della un ingresso nell'UG del dei comunisti usciti dall'UPI a costretto i liberali a uscire
Da quella organizzazione e a creare Maggi associazione dei goliardi indipendenti io su tutto questo ho scritto un
Un lungo rapporto se vogliamo che posso offrire anche alla disponibilità della organizzazione del convegno va bene se cioè l'interesse ad avere una testimonianza va bene di quello che è accaduto realmente nelle associazioni universitarie in quelli in quegli anni ne furono anni cruciali per la politica italiana
E devo dire a questo punto un evento particolare alcuni eventi particolari che sono nati in quella in quella in quel periodo credo
Due hai ricordato al congresso di Napoli Osvaldo del Singles tredici sessanta valore e centrosinistra nasce ufficialmente in Italia il centro trattino sinistra beninteso non il centrosinistra di oggi che tutt'altra cosa
Nasce a Napoli nel congresso segretario
Moro segretario Moro in cui c'è la cosiddetta svolta a sinistra
Quello svolta a sinistra fu fortemente ostacolata combattuta dai liberali in particolare per Giovanni
Malagodi in quella in quella prospettiva nasce proprio una scissione dell'oggi
Da e laggiù nasce proprio in quella prospettiva
E tuttavia in quegli stessi anni accade nella mia università di cui ho in qualche maniera sono stato protagonista nasce in nella mia università di Messina il primo cento
Ma io sinistra
Essenzialmente parlati del mille novecento che era una Spoon socio azione prego a predominanza una un'università a predominanza del fu hanno
Cioè degli organi del
Degli universitari diciamo vicine al Movimento sociale e che tuttavia già nel cinquantanove forma dapprima giunta esecutiva formata da democristiani
Dell'intesa cattolica
I socialisti dell'Unione goliardica italiana allora almeno a Messina
A direzione autonomista e dai liberali nel quale c'ero anch'io va bene perché fu il primo direttore otteniamo messinese e questa esperienza fu ripetuta l'anno dopo l'anno dopo
Quando presiede e il primo
O con la prima giunta esecutiva formata ancora una volta da liberale socialisti
Democristiana
Era anni sessanta
Quando anche essere diciamo fautori o sostenitore di una tesi del genere va bene ti attirava ovviamente i fulmini veniva dei partiti dei partiti di riferimento allora con un accordo che un globo che consentì a me di presiedere la prima giunta a i socialisti di presiedere quella dell'anno successivo
E a democristiani di presiedere quella dell'anno ancora dopo con un accordo d'onore che fu puntualmente rispettato questa è la mia testimonianza volevo dar corale Sire che va bene in certi casi va bene anche universitari e in particolare il presidente della mia città
Hanno preposti fan grazie vide grazie grazie Enzo
Ringraziamo Palumbo per questa testimonianza adesso diamo la parola al sì certo perché Gennaro Acquaviva voleva fare anche una degli atti
Diamo la parola a Giancarlo Perone e anche lui è stato un protagonista del convegno del sazia del cinquantasette
Noi lo ricordiamo Giovanni Dima Mitchum sì vieni vieni
Unico
Sì
Vorrei riprendere una considerazione che faceva
Chi l'ha fatta
Petruccioli circa la decisi impostazione di questo incontro io credo che questo incontro è importante perché si è fatto
Da tanto tempo avevo desiderio di discutere di politica perché io ciascuno di noi non può non avere conservato dentro di sé questa
Questo passione questo germe quello che volete voi però mentre abbiamo potuto
Realizzarla
Direi una delle
Dei misfatti che
A credito al sessantotto è proprio quello di avere spazzato via il gusto di fare politica a me la la definitivamente spazzato perché e non era la ragione per cui io e molti credo che le persone che sono qui presenti oggi e tanti altri avevano
Sì avevano scelto l'impegno politico e qui vorrei che riflettessimo su questo riflettessimo
Sulla
Realtà del movimento giovanile e dell'impegno politico nel movimento giovanile perché riflettendo si possono credo avere dell'il testimone delle speranze di potere vedere una situazione diversa io non ce la faccio più assentire alla televisione pelle
Faccio fatica a non usare la parola
Giusta perché si non si dovrebbe parlare in Italia misure pari per Napoli dove parlare Trivial mente perché sono cose triviali veramente al
Sentire
Delle discussioni che sono fatte sul nulla io ricordo come invece eravamo abituati però vorrei ricordare con il titolo di un articolo sul nostro giornale che era intitolato parole senza cose me lo ricordo perché
Perdonatemi la
Ambizioni lo scrittoio noi volevamo uscire da quello che già da allora si avvertiva cioè vedi o da una discussione che non era fatta su la realtà che non non non non non toccava la verità
Ma toccava una liturgia proseguita per se stesse si sapeva qual era il la primo atto il secondo atto terzo atto ma sapeva anche il brano concludeva in nulla
Il movimento giovanile è stata una realtà caratterizzata da autonomia autonomia te cosa vuol dire vuol dire una distinzione rispetto al partito e questo non era affatto sulla base dello Statuto perché sullo statuto del della DC in realtà non c'era una federazione giovanile eravamo un movimento come c'era il movimento delle donne dopo tanti altri ma non ce la siamo conquistata perché avevamo una ragione di ingresso che era particolare
Nel movimento giovanile Gilberto non tutti entravano
Sì però
L'autonomia l'autonomia ce la siamo conquistata e debbo dire che da questo punto di vista
Senza neppure troppa
Lotta però l'abbiamo fatta quando era necessario anche con molta decisione e debbo dire che su questo punto di vista il partito con proprio in realtà questo voglio essere onesto fino in fondo
Io ricordo alle volte la persona che lo venero che si chiama si chiamava Aldo Moro la prima volta che qui incontro e si discuteva proprio in termini di composti
Suggerimenti di comportamento che erano come al solito il saggio che non l'avevo capiti fino in fondo però erano suggerimenti non erano mai posizioni
Ecco autonomia del gruppi giovanili e nasce da che cosa nasce anzitutto dalle ragioni che ci hanno portato a entrare molti di noi dei gruppi giovanili è bene che lo pensiamo
Io rifletto sulla mia esperienza individuale ma qui credo che non sia solo un'esperienza singola io credo che
Ciò che ci ha portato a entrare mi gruppi giovanili sia stato un'esigenza di di pensare associativa mente di pensare insieme di non
Restare isolati io ricordo che com'era per me e per molti altri Dinoi
Interessante come ci sollecitava una serie di esperienze provinciali che su questo erano molto più avanti io ricordo sempre quella di Cremona ogni volta che andava a Cremona in particolare
Provenivano a Roma gli amici cremonesi mi sentivo
Con un pizzico di bonaria invidia perché vivevano in una realtà dove si realizzava quello che non vivevo cioè questo spinta associativa e questo è stata molto importante perché questa spinta associativa ha significato anche
Pensare insieme
Il pensiero collettivo ne Piramo le parole
Da estrapolandoli significato propensione collettivo significava che non solo si discuteva ogni giorno di politica ma si discuteva andavamo a vedere il film insieme ricordo sempre
Quando andammo a vedere con una serie di amici credo che ci fosse pure
Non c'era c'era solo
Degli amici avellinese chi ci ha girato con Gerardo andammo a Béjart Dobbiaco andammo a vedere
Un film di Visconti dove c'era rappresentata una materia meridionale e note fatta da una da una vi dico cosa molto particolari ma significano queste era un'attrice spagnola e come non ci non ci piaceva non ci piaceva perché la sentivamo fasulla avevamo un grande desiderio quando discutevamo di problemi culturale di verità ed eravamo spinti veramente da questo
Per questo è stato importante perché se da un esperienza
Non
Fatta per conto terzi è un'esperienza che abbiamo fatto in primissima persona però non voglio dire che c'era non soltanto luci c'erano anche ombre c'erano anche i limiti nella nostra nel nostro nella nostra autonomia intenti ai cose posso dire che ci sono dei limiti e ci sono dei limiti per quanto riguarda la ricerca di radici perché noi abbiamo sentito il bisogno di trovare qualche realtà dove potevamo innestarsi non si ha bisogno di sapere la propria paternità quale sia e però non la cercavamo soprattutto nelle generazioni immediatamente precedenti nei nei generazione di giovani immediatamente precedenti
Gilberto tu ne hai nominato talune perché erano poi molte di quelle che tu hai citato erano anche i riferimenti per antichi viveva lontano dalla dal Bergamo e dalla Lombardia ma cosa c'è mancato ecco io voglio parlare dei limiti in cui
Questo c'è mancato ed è una cosa che credo che sia grave e sulla quale dovremmo riflettere c'è mancato di
Cercare un innesto su una realtà ulteriore rispetto a quella delle generazioni giovanili DC ed era la realtà la classe dirigente popolare noi abbiamo fatto
Salvo alcuni
Riferimenti ma non veramente approfonditi abbiamo lasciato un vuoto uno iato tre noi della classe dirigente popolare e debbo dire su questo punto di vista io
Più passa il tempo più mi pento di non avere capito
De Gasperi i degasperiana
Non avere capito anche la realtà diciamo le cose abbiamo sedi di partito liberale questo il cattolici e liberalismo
Per noi liberalismo con
Errore crociano l'abbiamo
Trapassato tutto nel liberismo l'abbiamo identificato nel liberismo e salvo quello spunto Peci dava chi leggeva nord e sud inizi del Mulino non ci siamo nutriti di liberalismo
Io liberalismo lo sto scoprendo adesso troppo tardi e questo è stato una grave limiti limite perché c'è impedito di guardare con occhio sereno al tema credo che sia più grosso il tema del potere
Non il potere l'abbiamo io credo che non è possibile fare politica senza avere il senso della confidenza con il potere ripeto lo dico come lo dei poteri e l'abbiamo facilmente
Esorcizzato come certe il volto demoniaco del potere ma c'è come si può fare a pensare di essere riferimento guida di una popolazione di un popolo di qualcuno senza avere il senso del potere perché
Non è possibile infatti questo spiega in fondo anche la storia personale di molti di noi che a un certo punto ci sono note e la la la politica
Sedesse sinceri era troppo brutte eravamo noi incapaci di essere politici e quelli sto
è stato atti per mancata riflessione su quell'esperienza dove
Io mi domando che cosa spingeva
Identikit
La classe dirigente liberale
Cattolico-liberale
Al potere certo c'erano degenerazioni non abbiamo distretti generazioni chissà per Roma
Siamo entrati col pugnale tra i denti per combattere quelle degenerazioni però non abbiamo creato altro ecco io vorrei uno dei motivi di riflessione su cui vorrei se avessimo la fortuna di poterci rincontrare e portare anche con l'io stavo pensando una cosa si usa nello sport fare degli incontri padre e figlio sarei tentato la prossima volta di dire facciamo un incontro portandoci figli e nipoti io sono disposto a farlo
Ecco su questo tema
Credo sia in caso di discutere di di cattolici democratici e il potere
Perché se non è se non non ne usciamo
Non siamo interessanti non diciamo nulla finiamo per di restare
Rinchiusi in quella miserabile schermaglia feci
Che mi atterrisce tanto che la politica italiana e da quelle schermaglie bisogna uscire perché è uno dei frutti peggiori del sessantotto io sono contento di sentire dite
Io non non l'ho mai digerito il sessantotto perché è stata una
Abbuffata di
Illusioni sinistre io quando penso al sessantotto non posso dimenticarmi quello che mi diceva Guido Bodrato delle occupazioni di Torino dove non si poteva
Discutere di marxismo perché il marxismo andava letto e non discusso con una ottusità intellettuale che farebbe invidia anche ai khomeinisti di oggi ecco io quello
Accompagnato a quella di altri miei podio coi lasciata la politica ho fatto come sapete opporsi al mondo
Un'altra professione ha fatto il professore e mi ricordo che in una delle facoltà dove insegnavo lettera l'allora magistero di Roma era accaduto anche questo che si era diffusa una mozione con
Da parte di alcuni colleghi che protestavano per l'ingresso della polizia invasione al lesione dell'autonomia universitario che andavano alla ricerca
Peraltro corredato da successo di un deposito di armi pieni era stato occupato ecco
Quello da cui dobbiamo uscire è ripeto questa
Questa limitazione questo iato
E ripensare le le istituzioni il discorso delle istituzioni non l'abbiamo avuto
Se no
è chiaro che il Paese in mano no quella massa di cialtroni che
Fanno
La loro fortuna su una Massa di imbecilli
Di imbecilli rancorosi
E utilizziamo tutti gli strumenti perché il sessantotto non è morto nelle università il sessantotto ha ragione Cicchitto e proseguito ed è proseguito la realizzazione puntuale del sessantotto e Mani pulite
Scusate questa volta non vado molto per le
Sottile le cose le dico
Apoditticamente forse ma sono disposto a fare ecco io concludo dicendo
Impegniamoci su questi temi uno se volete il potere l'altro se volete l'eredità del sessantotto e cosa può essere una ripresa di un partito di ispirazione cattolica perché non possiamo fare una versione socialdemocratica del con i cattolici che fanno i socialdemocratici perché se no ricadiamo nella crisi della socialdemocrazia
Senza via d'uscita ecco
Grazie onorevole
Un minuto Alaimo e poi il presidente Gargani e ringraziamo Radio Radicale per Presadiretta grazie
Non era mia intenzione intervenire però dopo tre Mantegna verrà sconfitta
Di questi interventi interessantissime ritengo che assorbe utilizzato anche a mia storia meglio vivere in politica
Non è problema di essere nostalgici
Perché parecchie cose che sono state dette
Con argomentazioni con angolature diverse
Possono essere anche trasformate nell'attualità
E credo che
A Maurizio bisogna ringraziarlo e alla situazione ex parlamentare e ha Sturzo e propongo anzi già dal da ora propongo che questi atti siano raccolti e siano pubblicati
A anche con il con l'aiuto dell'associazione ex parlamentare perché abbiamo parlato di politica con l'istituto il tour ciò perché Maurizio fatto un
Una ha dato un'occasione a tutti noi di rivivere quella che è stata la nostra vita quella che è stata la politica quella che sto sono oltre destituzione la politica odierno eccetera e dico subito
Esce fuori da questi da questo convegno
Che obiettivamente
Le origini e la natura
Di tutta tutto il sistema politico dal dopoguerra in poi
Si è fondato
E proviene da altre realtà
L'università
Il movimento giovanile dei partiti
Il sindacato
Chi vi parla
Proviene da tutti e tre queste realtà
E ricordo
Perché dobbiamo dirlo perché venda parlavate io ricordavo anche le cose della mia regione della Sicilia
Dove c'è una tradizione di movimento giovanile di università e di sindacato grandissima
Diliberto Bonalumi e Luciano un buon Benadusi ricorderanno per esempio persona scomparsa da tempo ma che ha dato nel giovanile un grande contributo nazionale dopo Saetta
Che è stato un grande è stato
Collega delegato del movimento giovanile nazionale quindi e credo che questo qua ha detto
Va ricordato per essere chiari
Va ricordato i fratelli mantenere tutti e due sia e che io ho avuto l'onore di riconoscere da ragazzo
Mattarella avvelenò purtroppo ammazzato dalla mafia
Sergio che oggi rappresenta con orgoglio la nostra
La nostra azione
Ricordare
Le romane
De cordate Rino Nicolosi ricordare lo stesso Leoluca Orlando ormone vedo che allora però e in una certa posizione di contestazione ma che alla fine ha dato in quel momento un'impronta di Umberto tipo si può condividere o non condividere però è stato proveniente dall'Università dal movimento giovanile
Lo stesso Totò Cuffaro proviene dall'università dal momento in giovani la
La Calogero Lo Giudice ex presidente dalla Regione
Dando bandoni proviene io gli ho dato le consegne nel sindacato siciliano
Lo stesso
Angelino Alfano forse nessuno lo sa Angelino Alfano
Proviene da una famiglia di democristiani doc
Il padre era assessore al Comune di Agrigento io segretario lungi dall'adulazione Giancarlo spiega il delegato provinciale delle opinioni potete parlare delle tante altre cose
Io preferisco data l'ora tarda non era mia intenzione del petrolio intervenire nel però visto che mi sembrava opportuno e doveroso ricordare questo pezzo di storia siciliana grazie passeggino Alaimo
Adesso diamo la parola nelle conclusioni
Al presidente dell'associazione ex parlamentari emeriti
Giuseppe Gargani che ha voluto quest'incontro
E che ha consentito di realizzarlo ricordando gli anni sessanta quando lui era
Dice nasce il buon
Residente anzi è un parlamentare Maurizio che sia un Parlamento Air
Cita quest'occasione
La prima cosa che li comanda e politica
Va bene per quando mi riguarda perché fai vedere gli amici con i quali come dirò abbiamo costruito non politiche non vedevo Perrone per esempio da tanto e non vedevo Benadusi
Pure da tanto provvisto pochi mesi fa per faceva piacere vedere tutti gli altri
E siccome questa vecchia classe dirigente aduso ai convegni come vedete ci siamo tutti disabituati perché la sala naturalmente a quest'ora ripiene io ho un'ossessione da vari anni
Che
Basta siano che vi porta a scrivere libri per cercare di correggere una storia
Perché attraverso la magistratura e attraverso i mass media
Noi stiamo verificando che le cose che sono capitate negli anni sessanta cinquantasette soprattutto negli ultimi anni
Sono cose che non corrispondono alla verità sono scritti in maniera diversa
I partiti sono corrotti la mafia la trattativa siccome contengono i dieci minuti mi fate grazia ma siccome questo è il presupposto questo convegno mi piaceva per questa ragione perché vorrei dire a Pedrizzi e dei piedi spiace che non c'è il professor Craveri che noi oggi abbiamo dato piccoli contributi come ognuno di noi deve fare
Per guidare
Pezzi di storia pezzi che la storia che gli storici poi ricostruisco
Io per esempio avere Brancoli e che che abbiamo visto molte volte in televisione ma rivederlo mi darà con la tenerezza che dello stream ad alta voce perché abbiamo vissuto momenti molto belli
Io nego io sostengo che non c'erano ancora una storia della democrazia Serra dei partiti forse troppo presto perché siccome ogni tanto scopriamo anche episodi fatti che erano fuori dalla nostra mente che avevamo dimenticato
Ecco che oggi predire Petruccioli può darsi abbiamo messo molta carne a cuocere però essenziali a dire
E c'era presente un grande storico moglie era vera le varie cose che hanno costituito e hanno costruito il progresso dal nostro Paese
Io sono stato vice segretario
Giovanile di Benedusi
E non è che voglio fare Rosanna dallo stato di grande sentimento però gli ogni sera cerco di interrogarmi se faccio solo Nostalgia invece voglio fare politica
Negli anni sessanta ha ragione ha Colarizi io sono entrato
Propongo di ritarde diceva questo
Si è costituita la generazione antifascista in quegli anni
Perché siccome arrivavamo più o meno all'università io alzo un po'Amelia fors'anche rispettate
Prima ho tutti dall'università
E Periodo dalla fine della guerra
Eravamo quella classe dirigente che anche sul piano culturale per l'intervento delle università costruiva non cultura antifascista
Io che sono
Esperto di diritto costituzionale si fa per dire insomma non mi voglio ma che studiavo allora diritto costituzionale ho fatto la teste diritto costituzionale si costruiva in quegli anni l'evoluzione della Costituzione
Sulla quale naturalmente dall'ora si impernia ma il sistema della Repubblica
Parlamentare e il sistema istituzionale
Siccome noi ha detto va Colarizi la politica serve per cercare dice capire il cambiamento noi avevamo capito in quegli anni e guardate
Io c'ho la collezione di per l'azione è stato ricordato un'altra rivista quella lì ma noi scrivevamo Mattioli c'era e che ricordiamo sempre che era direttore
Io io vi prego di andarle a rileggere
Perché noi abbiamo dato un contributo alla costruzione della democrazia del rapporto con i partiti
Perché poi in quel periodo anche allora nella dialettica che portavamo avanti un po'ci distingue avevamo è vero per i periodi in cui si superava il centrismo e si costruiva il centrosinistra
Che era un avanzamento ma dell'Italia richiamare le forze popolare nell'ambito diceva con quello queste cose allora e allora c'è da costruire questo che era
Il sistema democratico
La consapevolezza di che cosa fosse la Costituzione repubblicana perché non è che era stata capita silos con un uomo un lettore di volumi che si scrivevano in quel periodo
Da sessanta da settanta in poi si è capito lo spirito la vera funzione e la consistenza giuridica peraltro della Carta costituzionale
Siamo davanti su questo se mi consentite senza trionfalismi nel sessantotto quello che è capitato è stata una versione al sistema sin d'allora perché quello che noi avevamo costruito come classe dirigente non era stata recepita dalla vecchia classe dirigente e c'era stata la reazione
Io questo ve lo dico come e quindi quella classe dirigente erano stando alle nostre sollecitazioni perché
Eravamo ancora considerati giovani voci hanno e non arrivi non ha capito il cambiamento come
Io sostengo sembra che bisogna fare una critica e capire
Come la classe dirigente siamo illuminata negli anni novanta non ha capito qual era il cambiamento perché se siamo in questa situazione così deteriorata se siamo senza i partiti
Perché questa classe dirigente capiva
La politica credeva nella politica venivamo dalle carrette dalla politica io per esempio nel mio Paese avevo fatto l'opposizione alla sezione con l'opposizione al Comune
E la guida che Giliberto velato dopo di noi perché dopo Benadusi sensazione mentre viene aveva continuato su questa prospettiva un grande movimento giovanile come ha detto Perrone autonomo
Ma rispettato e anche aiutato dalla democrazia essere quante volte Fanfani veniva perché si occupava del movimento giovani tutto questo è finito tutto questo è aria passata ma noi non dobbiamo ricordare soltanto per lo sa agire lo dobbiamo ricordare come contenuto allora se vogliamo dare un contributo a storie per esempio
Ecco ciò io dico questo questo è una cosa che io vorrei che ognuno si vedessi basse in questa riflessione che fare
Sentiamo parlare vari anni di centrodestra e di centrosinistra il centrodestra centrosinistra soprattutto non esiste da quando Moro scomparsi
Perché il centro sinistra il centrodestra seppur il centrodestra in qualche modo seppure in maniera pallida
Registrava la presenza di un centro era il mille interno dei partiti Endor un movimento giovanile abbiamo dato un grande contributo c'erano espressioni culturali che erano di centro che erano di sinistra che erano anche di destra interno dalla Democrazia cristiana
A destra era talmente rispettato dalla DC che Moro quando aveva fatto il famoso passaggio per la l'unità nazionale voleva che fosse la destra della Democrazia Cristiana
A convincersi non solo che alcuni di noi dal sessanta Pondo per superare il centrismo lavoravano per l'alleanza con i socialisti eccoli i repubblicani con liberali ma fa passare anche i socialisti
Allora siccome questa posizione
è stata una posizione Forte
Ecco di coro e abbiamo avuto che
Moro avrebbe capito proprio fatto dalla dire questo stupidaggini Moro forse avrebbe capito dopo il Sessantotto se non fosse morto perché poi
La prima Repubblica nonostante il terrorismo nonostante alla mafia Rossanda le stragi
è durata che dorata come
Concezione Rispetto assisteva costituzionale istituzionali ho detto un altro collega l'altro giorno che la Francia erede dalla rivoluzione francese solo mette in discussione la rivoluzione francese la e va all'America rispetto alla costituzione di duecento anni fa
L'ho il venticinque settembre a ben noto l'inversione
Fino al venticinque settembre tutto il sistema era coordinato alla Costituzione ai valori che Rudi fuori dopo Troccolo di fascismo
Che noi abbiamo declinato politicamente e culturalmente e quindi abbiamo contribuito con università a determinare una situazione di consapevolezza del paese
E invece venticinque settembre c'è una discontinuità paga c'è una destra che non vorrebbe questa Costituzione adesso al di là delle cose non parlo dalla polemica quotidiana
E contro l'Europa dentro contro l'Euro contro però la la contro la Costituzione positivo per i valori che ha determinato e allora questo il grande passaggio per cui
Dobbiamo avere la consapevolezza ripeto che se ci troviamo in questa situazione ora qualche responsabilità ce lanciando tutti i partiti ma giova anche la democrazia sia e ricostruire la storia
Se noi diamo un piccolo contributo anni a questo credo che serva per instradare le nuove generazioni il tema era i giovani e la politica
è il giovane aveva politiche erano tutt'uno allora c'era una passione
Ascensore sociale come dice De Rita oggi ha fatto un articolo faceva riferimento a questo saliva
C'era la partecipazione popolare la scolarità che era diffuso portava che il figlio di Gondar Dino delle di un contadino diventava professore quindi c'era tutto una società che con una cultura che allora Cerro con riferimento culturale forte
Che oggi non c'è niente che la crisi della politica
Derivato dalla crisi della cultura portano avanti in maniera energica tutto questa situazione allora non lo dobbiamo nostalgicamente
Contrabbandare quello che è stato fatto io senza trionfalismi dico che questo è un valore che abbiamo dato nella storia della DC e il movimento giovanile in quel periodo erano all'avanguardia diciamo fino agli anni settanta ottanta poi
I partiti sulle comincia ad andare in crisi partiti non esistono più esista il personalismo si è disperso quel senso di appartenenza e quella passione politica
Che è la ragione per la quale si tende a fare il bene comune oggi il bene comune è sparito
E allora noi
Non lo sa algica meglio darsi in parlamentari credo che dobbiamo dare una educazione dobbiamo dare un esempio
Dobbiamo dare una istruzione ai più giovani
Credo che ne abbiano bisogno raccontare la storia e spiegare loro che senza la storia non vanno avanti oggi invece si immagini di cancellare la storia e di andare avanti con sole non è possibile umanamente e non è possibile neppure socialmente
Grazie del questa partecipazione intenti a interiore di dibattito diciannove
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