Servizio sul Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano

E torniamo a ricordare la figura la vicenda politica di Giorgio Napolitano naturalmente lo facciamo attraverso i documenti dell'archivio di Ilaria Di Chiara e Giorgio Napolitano è stato uno dei protagonisti
Della vita delle istituzioni del nostro Paese sono l'undicesimo presidente della Repubblica ricorderemo
Napolitano anche con i documenti relativi a queste importanti
Tappe della sua vita politica ma della vita politica del nostro Paese però partiremo in questo approfondimento di questa sera dall'incontro diciamo così dal l'intersezione tra questa vicenda la vicenda appunto politico istituzionale
Di Giorgio Napolitano con le iniziative politiche del partito radicale con l'iniziativa la politica di Marco Pannella partiamo da un documento molto breve
Che ascolteremo tra un istante un documento a cui Marco Pannella teneva molto una breve intervista a cura di Roberto Spagnoli realizzata nel corso della Marcia di Natale del due mila e cinque marcia
Per l'amnistia è uno dei punti uno dei punti decisivi in cui l'iniziativa politica del partito radicale si incontra con la disponibilità di Giorgio Napolitano una interlocuzione tra Giorgio Napolitano Marco Pannella difficile anche dura in alcune fasi che prende avvio almeno in questa fase che vogliamo ricordare questa sera proprio da questo momento cioè dal giorno di Natale del due mila e cinque quindi ascoltiamo prima di tutto questo documento
A lei mentre il compianta quel bando attaccherà Maddalena da barbiere chiama col governatore
Una qualità appunto replicava compilato anche quindi chiamiamola andiamo a guardare nell'avvenire Spagna arrivare completo fu lei ha detto che ha aderito e a valutarne presente va be'francamente non avrei occultare l'argomento che non ho mai ma hanno un marchio d'infamia quindi in un batter d'ali dove nel concreto palpare e varrebbe la pena vengono e e di contribuire a intanto del film
Leone neanche largamente l'utilità e corrisponde ad una liquida il Pirellone
La domanda inevitabile tre brani che riflette gli ho chiarito che la politica ancora una volta Picardi questioni tecniche purtroppo il problema ma io non penso che sia un problema di carattere mentre lui è un problema di volontà politica se c'è volontà politica chi entra nel merito che ritrovati guaritore una proporzione tutti o il loro estensione del provvedimento di entrambe invece prevalgono le pregiudiziali o prevalgono i muri non non venne chiari beh allora non parte in quintetto la ringrazio al gran parte ecco democratico operatore la qualità
Ecco poche parole di Giorgio Napolitano raccolte da Roberto Spagnoli il giorno della Marcia di Natale del due mila e cinque
Con le quali abbiamo aperto questo servizio con i materiali d'archivio per ricordare Giorgio Napolitano e ora vi facciamo ascoltare un intervento ancora di Giorgio Napolitano in un convegno che aveva questo tutti titolo
Giustizia in nome della legge e del popolo
Sovrano un convegno che si svolse il ventotto luglio del Duemila e undici presso la Sala Zuccari di palazzo Giustiniani sede del Senato intervento anche questo molto importante per Marco Pannella perché fu questa l'occasione in cui Giorgio Napolitano pronunciò delle importanti parole relativamente alla urgenza da riforma della giustizia nel nostro Paese una prepotente urgenza di agire da questo punto di vista quindi ascoltiamo questo intervento di Giorgio Napolitano
In questo convegno del ventotto luglio due mila e undici
Signor presidente del Senato autorità signore e signori questo incontro
A cui promozione ho molto apprezzato
Nel rendo merito
Al presidente Schifani ha un'ispirazione e un'impronta che lo rendono diverso da altri tradizionalmente rivolti per iniziativa di singole forze politiche o di competenti istanze parlamentari a porre in evidenza un tema di interesse più o meno rilevante e o attuale
Perché esso da un lato ma sollecitazione di un movimento e di una personalità non riducibili agli schemi politici dominanti e dall'altro si concentra su una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile la figura di Marco Pannella animatore di una lunga teoria di battaglie radicali nel Parlamento e nel Paese ha sempre avuto un suo singolare il timbro di assoluta autonomia da tutte le logiche di schieramento di intransigenza morale e di forza mobilità Trichet ben oltre i limiti del partito ora accorpamento di avanguardia da lui guidato
Il filo rosso delle battaglie radicali è sempre stato essenzialmente quello dei diritti costituzionali e del progresso civile
In una visione non puramente formale e non reticente dei problemi e dei limiti della nostra democrazia
E oggi l'occasione penne insieme per l'insieme delle istituzioni repubblicane pertanto ideato
Pieno riconoscimento a Marco Pannella al di là di tutte le differenziazioni legittime rispetto a suoi giudizi o a sue iniziative e tre problemi costantemente dal dei posti c'è certamente quello della giustizia
Del diritto dei cittadini a una giustizia giusta i all'effettivo rispetto della loro dignità se colpiti da sanzioni per imputazioni o per condanne
Ora quelle che ci si vuole ci si può proporre nel convegno che si apre oggi non è una ricognizione o ricapitolazione esaustiva di infiniti confronti e scontri su tutti gli aspetti della questione giustizia
Si intende piuttosto a mettere a fuoco il punto critico insostenibile cui è giunta la questione
Sotto il profilo della giustizia ritardate negata o deviata da conflitti fatali tra politica e magistratura
E sotto il profilo dei principi costituzionali e dei diritti umani negati per le persone ristrette in carcere private della libertà per fini o precetti di sicurezza e di giustizia
I più clamorosi fenomeni degenerativi che si sono prodotti in primo luogo quello delle condizioni delle carceri e dei detenuti
E anche le cause di un vero e proprio imbarbarimento di quella già pesante penosa realtà
E infine le indicazioni circa possibili vie d'uscita hanno formato oggetto gli interventi di alto livello come quelli degli oratori che mi hanno preceduto e di ciò credo che dobbiamo essere grati in special modo per lavoro sapienza ed esperienza specifica al presidente Lupo e al giudice Lattanzi
Non è mio compito dunque comunque non potrei pretendere di farlo ribadire o integrare considerazioni e orientamenti così puntuali e giuridicamente appropriati
Mi limiterò a ricordare come e venne abbondante documentazione
Io sia tenacemente intervenuto nei già trascorsi cinque anni del mio mandato sul preoccupazioni ed esigenze relative sia al superamento di gravi inadeguatezze e insufficienze del sistema giustizia in Italia sia al rispetto degli equilibri costituzionali nel rapporto tra politica e giustizia
L'ho fatto ancora pochi giorni fa nell'incontro con i nuovi magistrati in tirocinio dopo averlo fatto in numerose occasioni dinanzi al Consiglio superiore della magistratura o in altre sedi
E non è necessario che sarebbe di pessimo gusto che io ricorre essi ad Autun citazioni quel che mi preme riprendere sottolineare e un dato molto significativo emerso dagli interventi precedenti
E cioè il peso gravemente gravemente negativo di in e Intini il oscillanti e in certe scelte politiche e legislative oscillanti e incerte tra tendenziale in principio depenalizzazione consentitemi il termine dei penitenziari trazione enciclica
Riteneva di stazione con crescente ricorso alla custodia cautelare abnorme estensione in concreto della carcerazione preventiva
Di qui una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma per la sofferenza quotidiana fino all'impulso a togliersi la vita
Di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate quasi un femminismo
Per non parlare dell'estremo orrore
Dei rischi di ospedali psichiatrici giudiziari
Inconcepibile in qualsiasi Paese appena appena civile
Strutture se è un ospedaliere che solo recenti coraggiose iniziative by partisan di una Commissione parlamentare stanno finalmente mettendo in mora
Evidente in generale e l'abisso che separa come si è detto la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducativa della pena e sui diritti e la dignità della persona
è una realtà non giustificabile in nome della sicurezza che mi viene più insidiata che garantita
E dalla quale non si può distogliere lo sguardo arrendendosi all'obiettiva costatazione della complessità del problema ed è la lunghezza dei tempi necessari
Specie in carenza di risorse finanziarie adeguate come ha sottolineato il presidente Samp politica Giampaolino per l'apprezzamento di soluzioni strutturali e gestionali idonee l'emergente l'emergenza assillante
Dalle imprevedibili e al limite ingovernabili ricadute va affrontata senza trascurare i rimedi già prospettati in parte messi in atto come ha ricordato il sottosegretario Caliendo ma esaminando ancora con la massima attenzione ogni altro possibile intervento non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possano rendersi necessaria
Ho apprezzato il richiamo del presidente Lupo allo sforzo cui d'emergenza che altera carceraria chiama anche i giudici mai fondamentalmente dalla politica che debbono venire Degli Esposti sappiamo che la politica quale si esprime il confronto pubblico e nella vita istituzionale appare oggi debole e irrimediabilmente divisa incapace di produrre scelte coraggiose coerenti e condivise
Ma non è proprio di scelte di questa natura che ogni giorno di più si impongono dinanzi alla gravità dei problemi e delle sfide che abbiamo dinanzi non solo nel campo cui si riferisce
Questo convegno ma in altri non meno fondamentali non dovremmo tutti essere capaci di un simile scatto di una simile svolta non foss'altro per istinto di sopravvivenza nazionale
Ci si rifletta seriamente e presto da ogni parte
Ecco così dunque Giorgio Napolitano già presidente
Della Repubblica nel momento in cui fu autore di questo importante e decisivo intervento sulla giustizia nel nostro Paese il ventotto luglio del due mila e undici seguirono momenti di interlocuzione come dicevamo anche a sprazzi
Con il mondo radicale in particolare con Marco Pannella che culminarono però in una importante iniziativa decisiva politico istituzionale del presidente della Repubblica fra l'unico messaggio di cui fu autore Giorgio Napolitano in qualità di Presidente della Repubblica alle Camere appunto fu un messaggio dedicato alla urgenza
Della riforma
Della giustizia il nostro paese in particolare di prendere provvedimenti sulla situazione delle carceri italiane vi facciamo proprio ascoltare il momento istituzionale in cui questo atto prese format cioè la lettura da parte della presidente della Camera in carica in quel momento
Tra Laura Boldrini alla Camera i deputati del messaggio il presidente Repubblica Giorgio Napolitano l'otto ottobre del due mila e tredici ascoltiamo
Onorevoli parlamentari
Nel corso del mandato conferitomi con l'elezione a presidente il dieci maggio due mila e sei e conclusosi con la rielezione il venti aprile due mila tredici
Ho colto numerose occasioni per rivolgermi direttamente al Parlamento al fine di richiamarne l'attenzione su questioni generali
Relative allo stato del Paese delle istituzioni repubblicane al profilo storico e ideale della nazione
Ricordo soprattutto i discorsi dinanzi alle Camere riunite per il sessantesimo anniversario della Costituzione e per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
E potrei citare anche altre occasioni meno solenni in cui mi sono rivolto al Parlamento
Non l'ho fatto però ricorrendo alla forma del me
Saggio di cui la Costituzione attribuisce la facoltà al presidente
Va a fare un po'di silenzio
E ciò si spiega con la considerazione già da tempo presente in dottrina
Della non felice esperienza di formali messaggi inviati al Parlamento dal Presidente della Repubblica senza che ad essi seguissero
Testimoniando nell'efficacia dibattiti e iniziative anche legislative di adeguato e incisivo impegno
Se mi sono se mi sono risolto a ricorrere ora la facoltà di cui al secondo comma dell'articolo ottantasette della carta
è per porre a voi con la massima determinazione concretezza una questione scottante da affrontare in tempi stretti nei settori termini specifici e nella sua più complessiva valenza
Parlo della drammatica questione carceraria e parto dal fatto di eccezionale rilievo costituito dal pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo
Quest'ultima con la sentenza approvata l'otto gennaio due mila e tredici secondo l'approccio la procedura della sentenza pilota Torregiani e altri
E altri sei ricorrenti contro l'Italia accertato nei casi esaminati la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea che sotto la rubrica proibizione della tortura poi divieto di pennette di trattamenti disumani e degradanti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario in cui i ricorrenti si sono trovati
La Corte ha affermato in particolare che virgolette la violazione del diritto dei ricorrenti di beneficiare di condizioni detentive adeguate non è la conseguenza di episodi isolati ma trae origine da un problema sistemico risultante da un da un mal funzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano
Che ha interessato e può interessare ancora in futuro numerose persone chiuse virgolette
E che riaperte la situazione constatata nel caso di specie è costituito è costitutiva di una prassi incompatibile con la convenzione chiuse virgolette
Per quanto riguarda i rimedi
Al carattere strutturale sistemico del sovraffollamento carcerario in Italia la corte ha richiamato la raccomandazione del Consiglio d'Europa virgolette a ricorrere il più possibile alle misure alternative alla detenzione
E arriva orientare la loro politica penale verso il minimo ricorso alla carcerazione Allo scopo tra l'altro risolvere il problema della crescita della popolazione carceraria
Chiuse le virgolette
In ordine all'applicazione della convenzione la corte ha rammentato
Che in materia di condizioni detentive i rimedi preventivi a quelli di natura compensativa devono considerarsi complementari e vanno quindi apprestati congiuntamente
Fermo restando che la migliore riparazione possibile è la rapida cessazione della violazione del diritto a non subire trattamenti inumani e degradanti
La stessa decisione adottata con voto unanime dalla corte di Strasburgo ha fissato il termine di un anno perché l'Italia si confermi si conformi alla sentenza ed ha stabilito di sospendere impegni densa di detto termine le procedure relative alle diverse centinaia di ricorsi proposti contro l'Italia
Ricorsi che in assenza di effettiva sostanziale modifica della situazione carceraria appaiono destinati assicura corre accoglimento stante la natura di sentenza pilota
Il termine annuale decorre dalla data in cui la sentenza è divenuta definitiva ossia dal giorno ventotto maggio due mila tredici
In cui è stata respinta l'istanza di rinvio alla Grande Chambre della corte presentata dall'Italia al fine di ottenere un riesame della sentenza pertanto il termine concesso dalla corte allo Stato italiano verrà a scadere il ventotto maggio due mila quattordici
Vale la pena di ricordare che la sentenza del gennaio scorso segue la pronunzia
Con cui quattro anni fa la stessa corte europea aveva già giudicato le condizioni carcerarie del nostro Paese incompatibili con l'articolo tre della Convenzione
Ma non aveva ritenuto di fissare un termine per l'introduzione Didoni rimedi interni
Anche perciò ho dovuto mettere in evidenza all'atto della pronuncia della recente sentenza Torreggiani come la decisione era presente virgolette
Una mortificante conferma della perdurante incapacità del nostro Stato
A garantire i diritti elementare dei reclusi in attesa di giudizio e in esecuzione di pena e nello stesso tempo una sollecitazione pressante
Da parte della Corte imboccare una strada efficace per il superamento vitali ingiustificabile stato di cose chiuse virgolette
L'articolo quarantasei della Convenzione europea stabilisce invero che gli Stati aderenti sì impegnano a conformarsi alle sentenze definitive della corte sulle controversie nelle quali sono parti
Tale impegno secondo l'interpretazione costante della Corte costituzionale rientra nell'ambito dell'articolo centodiciassette della Costituzione secondo cui la potestà legislativa esercitata dallo Stato
Nicoletta e nel rispetto della Costituzione nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali chiuse virgolette in particolare la costa la Corte costituzionale ha recentemente stabilito che in caso di pronunce della corte europea dei diritti dell'uomo che accertano la violazione da parte di uno Stato delle norme della Convenzione
Rigoletto è fatto obbligo per i poteri dello Stato ciascuno nel rigoroso rispetto delle proprie attribuzioni di adoperarsi affinché gli assetti normativi lesivi della convenzione cessino
La cessazione degli effetti lesivi sia innanzitutto con il porre termine alla lesione del diritto
E soltanto in via sussidiaria con la riparazione delle conseguenze della violazione già verificatasi
Da qui deriva il dovere urgente di far cessare il sovraffollamento carcerario
Rilevato dalla Corte di Strasburgo più ancora che di procedere a un ricorso interno idonea ad offrire un ristoro per le condizioni di sovraffollamento già patite dal detenuto
Questo ultimo rimedio analogo a quello che la legge venti qua de la legge ventiquattro marzo due mila uno numero ottantanove introdotto per la riparazione nei casi violazione del diritto alla durata ragionevole del processo lascerebbe sussistere i casi di violazione dell'articolo tre della Convenzione limitandosi a riconoscere all'interessato una equa soddisfazione pecuniaria
Inidonea a tutelare il diritto umano del detenuto oltre che irragionevolmente dispendiosa per le finanze pubbliche
Da una diversa prospettiva la gravità del problema è stata da ultimo denunciata dalla Corte dei Conti
Pronunciata se in sede di controllo sulla gestione del ministero della giustizia dell'anno due mila dodici sui gli esiti delle indagini Kondo dell'indagine condotta su l'assistenza elargì agitazione dei detenuti
Essa evidenziato che il sovraffollamento carcerario
Unitamente alla scarsità delle risorse disponibili incide in modo assai negativo sulla possibilità di assicurare effettivi percorsi individualizzati volti al reinserimento sociale dei detenuti
Viene così ad essere frustrato il principio costituzionale della finalità rieducativa della pena stante l'abisso che separa una parte peraltro intollerabile ampiezza del reato della realtà carceraria di oggi dai principi dettati
Dall'articolo ventisette della Costituzione
Il richiamo principi posti dall'articolo ventisette e dell'articolo centodiciassette della nostra carta fondamentale qualifica come costituzionale
Il dovere di tutti i poteri dello Stato di far cessare la situazione di sovraffollamento carcerario
Entro il termine posto dalla corte europea imponendo interventi che riconducono comunque al rispetto della Convenzione sulla salvaguardia dei diritti umani
La violazione di tale dovere comporta tra l'altro ingenti spese
Derivanti dalle condanne dello Stato italiano al pagamento degli equi indennizzi previsti dall'articolo quarantuno della convenzione
Condanne che saranno prevedibilmente numerose in relazione al rilevante numero di ricorso ora sto di ricorsi ora sospese a quelli che potranno essere proposte a Strasburgo
Ma l'Italia viene soprattutto a porsi in una condizione che ho già che ho già definito umiliante sul piano internazionale
Per le tantissime violazione di quel divieto i trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto ha lo stesso diritto alla vita
E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi nella sua estrema gravità a quelle anche se numerose concernenti la durata non ragionevole dei processi
Ma l'inerzia
Di fronte al dovere derivante dalla citata sentenza pilota della corte di Strasburgo potrebbe avere altri effetti negativi oltre quelli già indicati
Proprio in ragione dei citati profili di costituzionalità alcuni tribunali di sorveglianza hanno recentemente sollevato questioni di legittimità costituzionale dell'articolo centoquarantasette del Codice penale
In condizioni contrari al senso di umanità
Il possibile accoglimento della questione da parte della Corte costituzionale avrebbe consistenti Effetti sulla esecuzione delle condanne definitive a pene detentive
Sottopongo dunque all'attenzione del Parlamento
L'inderogabile necessità di porre fine di porre fine senza indugio a uno stato di cose che ci rende tutti corresponsabile del di delle violazioni costanti
All'Italia dalla corte di Strasburgo
E se si configurano
Non possiamo ignorarlo come inammissibili allontanamento dei principi e dall'ordinamento su cui si fonda quell'integrazione europea che il nostro Paese allegato i suoi destini ma si deve aggiungere che la stringente necessità di cambiare profondamente la condizione delle carceri in Italia costituisce non solo un imperativo giuridico e politico
Bensì in pari tempo un imperativo morale le istituzioni che la nostra opinione pubblica non possono e non devono scivolare nell'insensibilità e nell'indifferenza
Convivendo senza impegnarsi riuscire a modificarla con una realtà di degrado civile disco sofferenza umana come quella che subiscono decine di migliaia di uomini e donne reclusi negli istituti penitenziari
Il principio che ho poc'anzi qualificato come dovere costituzionale non può che trarre forza da una drammatica motivazione umana e morale ispirata anche a fondamentali principi cristiani
Com'è noto ho già evidenziato in più occasioni l'intollerabilità della situazione di sovraffollamento carcerario degli istituti penitenziari
Nel due mila undici in occasione di un convegno tenutesi in Senato avevo sottolineato che la realtà carceraria rappresenta virgolette
Un'emergenza assillante dalle imprevedibile limite ingovernabili ricadute che va affrontata senza trascurare i rimedi già prospettati e in parte messi in atto Mesa minando ancora con la massima attenzione ogni altro possibile intervento
E non escludendo pregiudizialmente nessuna ipotesi che possa rendersi necessaria
Chiuse le virgolette
Orbene dagli ultimi dati del Dipartimento dell'informazione penitenziaria da parte del ministro del ministero della giustizia
Aggiornati al trenta settembre due mila e tredici risulta che il numero di persone detenuti è pari a sessantaquattro mila settecentocinquantotto mentre la capienza regolamentare di quarantasette mila seicentoquindici secondo i dati statistici relativi alla percentuale dei detenuti sul totale della popolazione dei diversi Paesi pubblicati dal Consiglio d'Europa dell'anno due mila undici in Italia vi erano cento dieci
Centodieci virgola sette detenuti ogni cento mila abitanti
Nel confronto con gli altri Paesi europei tale dato è sostanzialmente pari a quello della Grecia e Francia e viene superato da Inghilterra e Spagna
Peraltro l'Italia dello stesso anno due mila undici si posizionava tra i Paesi dell'Unione europea ai livelli più alti
Nell'indice percentuale tra detenuti presenti e posti disponibili negli istituti penitenziari
Con una percentuale pari al cento quarantasette per cento solo la Grecia ci superava con il centocinquantuno virgola sette per cento
Per il due mila dodici non sono ancora disponibili i dati del Consiglio d'Europa
Da una ricerca di un'organizzazione indipendente International Center for Prison statista risulta comunque confermato intollerabile livello di congestione del sistema carcerario italiano che nonostante una riduzione percentuale rispetto all'anno precedente ha guadagnato il nonno encomiabile primato del Sol sovraffollamento fra gli Stati dell'Unione europea
Con la percentuale del centoquaranta virgola uno per cento
Mentre la Grecia si ci seguiva con un indice pari al centotrenta sei virgola cinque per cento
E vengo ai rimedi prospettati o già in atto per risolvere la questione del sovraffollamento si possono ipotizzare diverte strade da percorrere congiuntamente
A
Ridurre il numero complessivo dei detenuti attraverso innovazioni di carattere strutturale quali punto uno l'introduzione di meccanismi di probe esce ogni a tale riguardo il disegno di legge delega approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato
Prevede per alcuno per taluni reati e in caso di assenza di pericolosità sociale la possibilità per il giudice di applicare direttamente la messa alla prova come pena principale
In tal modo il condannato eviterà l'ingresso in carcere venendo da subito assegnato a un percorso di reinserimento punto due
La previsione di pene limitative della libertà personale
Ma non carcerarie anche su questo profilo incide il disegno di legge ora citato che intende introdurre la pena irrogabile direttamente dal giudice con la sentenza di condanna della reclusione presso il domicilio
Punto tre
La riduzione dell'Area applicativa della custodia cautelare in carcere
A tal proposito dai dati del DAP risulta che sul totale dei detenuti quelli inattesa di primo giudizio sono circa il diciannove per cento
Quelli condannati in primo e secondo grado complessivamente anche se circa il diciannove per cento il restante sessantadue per cento sono definitivi cioè raggi raggiunti da una condanna irrevocabile
Nella condivisibile ottica di ridurre l'ambito applicativo della custodia carceraria è già intervenuta la legge numero novantaquattro del due mila e tredici di conversione del decreto legge numero settantotto del due mila e tredici che ha modificato l'articolo duecentottanta
Del codice di procedura penale elevando da quattro cinque anni di reclusione il limite di pena
Che può giustificare l'applicazione della custodia in carcere
Punto quattro l'accrescimento dello scorso diretto a far sì che i detenuti stranieri possono espiare la pena inflitta in Italia nei loro paesi di origine
In base ai dati del DAP la percentuale dei cittadini stranieri sul totale dei detenuti e circa il trentacinque per cento
Il ministro Cancellieri parlando recentemente alla Camera deputati ha concordato sulla necessità di promuovere e attuare specifici accordi con i Paesi di origine dei detenuti stranieri
E l'ha tuttavia dato notizia degli scarsi risultati concreti conseguiti sinora nel corso del due mila dodici sono cento trentuno detenuti stranieri sono stati trasferiti nei propri Paesi
Mentre nei primi sei mesi del due mila tredici il numero è di ottantadue trasferimenti ciò secondo il ministro dipende in via principale dalla complessità delle procedure di omologazione delle condanne emessi in Italia da parte delle autorità straniere
Il ministro si è impegnato per rivedere il contenuto degli accordi al fine di rendere più rapidi agevoli trasferimenti per stipulare nuove quando invenzioni con i Paesi da cui proviene la maggior parte dei detenuti stranieri
Tra i fattori di criticità
Per il meccanismo il trasferimento dei detenuti stranieri va annoverata anche la difficoltà sul piano giuridico di disporre tale misura nei confronti degli stranieri non ancora condannati in via definitiva che rap presentano circa
Il quarantacinque per cento del totale e detenuti stranieri
Punto cinque
L'attenuazione degli affetti della recidiva quale presupposto ostativo per l'ammissione dei condannati alle misure alternative alle alla detenzione carceraria intensa Enzo
Un primo passo è stato compiuto a seguito dell'approvazione della citata legge numero novantaquattro del due mila tredici che anche introdotto modifiche all'istituto della liberazione anticipata
E se consentono di detrarre dalla pena
Da espiare i periodi di buona condotta riferibili al tempo trascorso in custodia cautelare aumentando così la possibilità di accesso ai benefici penitenziari
Sesto punto infine una incisiva depenalizzazione dei reati per i quali la previsione di una sanzione diversa da quella penale può avere un'efficacia di prevenzione generale non minore
Ora passiamo al punto b
Aumentare la capienza complessiva degli istituti penitenziari
In tale ottica
Recentemente intervenuto il già richiamato decreto legge numero settantotto del due mila tredici che ha inteso dare un nuovo impulso al piano carceri
Il ministro della Giustizia Cancellieri ha dichiarato intervenendo alla Camera che virgolette entro il mese di maggio due mila quattordici saranno disponibili altri quattro mila nuovi posti detentivi
Mentre al completamento del piano carceri i nuovi posti saranno circa dieci mila chiuse virgolette
In una successiva dichiarazione il ministro nel confermare che al completamento del piano carceri
La capienza complessiva aumenterà di dieci mila unità ha precisato che entro la fine della corrente anno saranno disponibili due mila cinquecento nuovi posti detentivi
E che è in progetto il recupero di edifici oggi destinati ad ospedale psichiatrico giudiziario e l'aria riapertura di spazi detentivi nell'isola di Pianosa
Ma in conclusione all'incremento ipotizzato dalla recettività carceraria certamente apprezzabile appare in relazione alla tempistica prevista per l'incremento complessivo
Insufficiente rispetto all'obiettivo di ottemperare tempestivamente e in modo completo alla sentenza della Corte di Strasburgo
Tutti citati interventi certamente condivisibili e di cui ritengo auspicabile la rapida definizione appaiono parziali in quanto inciderebbero verosimilmente pro futuro
E non consentirebbero di raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto
Dalla Corte europea
Ritengo perciò necessario intervenire nell'immediato il termine fissato per la sentenza Torregiani scadrà come già sottolineato il ventotto maggio due mila quattordici
Con il ricorso a rimedi straordinari
Punto c considerare l'esigenza di rimedi straordinari
La prima misura su cui intendo richiamare l'attenzione del Parlamento è l'indulto che non incidendo sul reato ma comportando solo l'estinzione di una parte della pena detentiva può applicarsi ad un ambito esteso di fattispecie penale fatta eccezione per alcuni reati particolarmente odiosi ritengo necessario che
Onde evitare il pericolo di una rilevante percentuale di ricaduta nel delitto da parte di condannati e scarcerati per l'indulto come risulta essere avvenuto in occasione della legge numero duecentoquarantuno
Del due mila e sei
Il provvedimento di clemenza si è accompagnato dai doni misure soprattutto amministrative finalizzate all'effettivo reinserimento delle persone scarcerati
Che dovrebbero essere concretamente accompagnate
Nel percorso di risocializzazione
Al provvedimento di indulto potrebbe aggiungersi una amnistia
Rilevo
Che dal mille novecentocinquantatré al mille novecentonovanta sono intervenuti tredici provvedimenti con i quali è stata concessa l'amnistia solo la onestamente all'indulto in media dunque per quasi quarant'anni sono state varate amnistie con cadenze inferiore a tre anni
Dopo l'ultimo provvedimento di amnistia
Risalente al ventitré anni fa è stata approvata dal Parlamento soltanto una legge di clemenza relativa al solo indulto
Le ragioni dell'assenza di provvedimenti di amnistia dopo il mille novecento novanta
E l'intervento ben sedici anni dopo tale data del solo indulto di cui alla legge duecentoquarantuno del due mila sei sono denti bitumare oltre che nella modifica costituzionale
Che ha previsto per le leggi di clemenza un quorum rafforzato
Anche in una ostilità agli atti di clemenza diffusasi dallo nell'opinione pubblica ostilità cui si sono aggiunti anche in anni recenti numerosi provvedimenti che hanno penalizzato
Ho sanzionato con maggior rigore condotte le cui reali offensività è stato invece posta in dubbio da parte della dottrina penalistica
Ritengo che ora di fronte a precisi obblighi di natura costituzionale e all'imperativo morale e giuridico di assicurare un civile è stato il governo della realtà carceraria
Sia giunto il momento di riconsiderare le le perplessità relative all'adozione di atti di clemenza generale
Per quanto riguarda l'ambito applicativo dell'amnistia ferma restando la necessità di evitare che essa in curva incida su reati di rilevante gravità è allarme sociale non ritengo che il Presidente della Repubblica debba o fossa indicare limiti di pena massimi o le singole fattispecie escluse
La perimetrazione della legge di clemenza rientra infatti tra l'esclusiva competenza del Parlamento e di chi eventualmente prenderà l'iniziativa di una proposta di legge in materia
L'opportunità di adottare congiuntamente amnistia indulto come storicamente è sempre avvenuto fino alla legge numero duecentoquarantuno del due mila sei di sulla concessione dell'indulto
Deriva dalle diverse caratteristiche dei due strumenti di clemenza
L'indulto a differenza dell'amnistia impone di celebrare comunque il processo per accertare la colpevolezza o meno dell'imputato e se del caso applicare il condono totale o parziale della pena irrogata
L'effetto combinato dei due provvedimenti
Potrebbe conseguire rapidamente i seguenti risultati positivi
A l'indulto avrebbe rimediato affetto di ridurre considerevolmente la popolazione carceraria
Dai dati del tappa risulta che al trenta giugno due mila e tredici circa ventiquattro mila condannati in via definitiva si trovavano ad espiare una pena detentiva residua non superiore a tre anni
E si quindi per la Germania per la maggior parte sarebbero scarcerati a seguito di indulto
Riportando il numero dei trentuno dei detenuti verso la capienza regolamentare
Di l'amnistia consentirebbe di definire immediatamente numerosi procedimenti per fatti bagatellari permettendo ai giudici di dedicarsi a procedimenti per reati più gravi e con detenuti in carcerazione preventiva
Ciò avrebbe l'effetto di ridurre il periodo sofferto in custodia cautelare prima dell'intervento della sentenza definitiva
Punto c
Inoltre un provvedimento generale di clemenza con il conseguente rilevante decremento del carico di lavoro degli uffici potrebbe sicuramente facilitare l'attuazione della riforma della geografia giudiziaria recentemente
Divenuta operativa
La rilevante riduzione complessiva del numero dei detenuti
Derivanti da provvedimenti di amnistia ed indulto consentirebbe di ottenere il risultato di adempiere tempestivamente alle prescrizioni della corte europea e insieme soprattutto di rispettare i principi costituzionale
In tema di esecuzione della pena
Appare infatti indispensabile avviare una decina una decisa inversione di tendenza sui modelli che caratterizzano la detenzione modificando radicalmente le condizioni di vita
Dei ristretto dei ristretti offrendo loro reali opportunità di recupero la rieducazione dei condannati cui deve per espressa apre
Costituzionale tendere l'esecuzione della pena necessita di alcune precondizioni
Quali la non lontananza tre il luogo di espiazione la residenza e familiari
A dischi la distinzione tra persone in atto di Judith in attesa di giudizio e condannati l'adeguata tutela del diritto alla salute
Dignitose condizioni di detenzione differenziazione dei modelli di intervento che possano realizzarsi sono se si eliminerà il sovraffollamento carcerario
A ciò dovrebbe accompagnarsi l'impegno del Parlamento del governo a perseguire vere e proprie riforme strutturali oltre le innovazioni urgenti già indicate sotto la lettera a di questo messaggio
Al fine di evitare che si rinnova il fenomeno del sovraffollamento carcerario
Il che mette in luce la connessione profonda
Tra e considerare e affrontare tale fenomeno e mettere mano a un'opera da lungo tempo mature attesa di rinnovamento dell'amministrazione della giustizia
La connessione più evidente quella tra irragionevole lunghezza dei tempi dei processi ed effetti di congestione e ingovernabilità delle carceri
Ma anche rimedi qui prima indicati come un'incisiva depenalizzazione
Rimandano a una riflessione di insieme sulle riforme di cui ha bisogno la giustizia e per giungere a individuare proporre formalmente obiettivi di questa natura potrebbe essere concretamente di stimolo il capitolo quinto della relazione finale presentata il dodici aprile due mila e tredici dal gruppo di lavoro da me istituito il trentuno marzo che a fianco ai temi delle riforme istituzionali quelli appunto dell'amministrazione della giustizia
Auspico che il presente messaggio possa valere anche a richiamare l'attenzione sugli orientamenti di quel gruppo di lavoro condivisi da esponenti di diverse forze politiche
Onorevole parlamentari
Confido che vorrete intendere le ragioni per cui mi sono rivolto rivolto a voi attraverso un formale messaggio al Parlamento e la natura delle questioni che l'Italia ha l'obbligo di affrontare per imperativi pronunciati pronunciamenti europei
Si tratta di questioni e ragioni che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro Paese non può lasciare compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni
Della politica carceraria e della politica per la giustizia firmato Giorgio Napolitano controfirmato Enrico Letta Roma sette ottobre due mila tredici
Ecco questo dunque il messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano letto dalla presidente della Camera
Di allora Laura Boldrini lotto ottobre del due mila e tredici il tema della giustizia è un tema che attraversa l'incrocio
Con la iniziativa politica del partito radicale ma proprio anche con il rapporto personale tra Giorgio Napolitano e Marco Pannella
Sentirete appunto adesso una breve intervista nel proprio il giorno della morte di Marco Pannella e sentirete appunto le dichiarazioni di Giorgio Napolitano in quella giornale
Marco è il santo
Un grande e unico personaggio nella politica italiana e poi molto presente nella società soltanto nelle Aule parlamentari e ci siamo incontrati abbiamo anche tante volte dissentito però consentito e lavorato insieme su fondamentali cause di libertà di diritti umani
Ricorda in particolare qualche corteo cui ho partecipato insieme con l'uso delle armi stia ed è stato pensando all'UIC che da presidente rivolto l'unico messaggio
Mio primo il secondo mandato al Parlamento dedicato al problema dei detenuti nelle carceri gli dobbiamo tutti molto la presidente ha detto non ha ottenuto tutti i riconoscimenti che meritava forse pensando anche alla nomina a senatore a vita che non è arrivato il peso non non mi permetto di parlare sono scelte che fa
In determinate occasioni ciascun presidente ma voglio dire che gli è stato anche effettivamente poi se n'era fatto una malattia tenuto molto distante dall'accesso alla televisione e quindi avuto in questo senso dei torti ci sono state sue proposte che non sono state raccolte
Però lui tutto questo finiva sempre per scavalcarlo per andare oltre e continuare irrevocabilmente la sua battaglia grazie a questa rete
Ecco queste le parole di Giorgio Napolitano il giorno della morte di Marco Pannella ma vi vogliamo ancora farà ascoltare per raccontarvi innanzitutto
Di questa vicenda questi momenti di incontro tra il mondo radicale Marco Pannella Giorgio Napolitano un intervento che lo stesso ottenne
In un convegno che si svolse alla Camera dei deputati alla Sala della Lupa in particolare il diciannove maggio del Duemila
E diciassette quattro generazioni ricordano Marco Pannella a coordinare i lavori di questa giornata
C'era Maurizio Caprara naturalmente sul sito di Radio Radicale recuperare integralmente tutti questi eventi
Di cui vi stiamo riproponendo alcuni stralci in questa nottata di programmazione di Radio Radicale realizzato appunto con i documenti dell'archivio di radio radicale naturalmente linee questa trasmissione vi facciamo ascoltare quanto disse a un anno da la morte in questo convegno Giorgio Napolitano ascoltiamo
L'idea è in senso stretto uno testimonianza come avevo preannunciato ad Emma Bonino
Non proiettata sul presente sul futuro secondo l'approccio
Che a seguito Spadaccia soprattutto la mia vuole essere una testimonianza di verità
Non edulcorata per l'occasione e non trattenuta dal ricordo doloroso nel precipitare delle condizioni e infine della morte di Pannella
Testimonianza
Non edulcorata dunque
Discontinui e di incontri tra nuovi di reciproche contestazioni e via via di reciproci riconoscimenti sul piano politico morale e affettivo
E difficile distinguere schematicamente tra le posizioni di metodi di lotta e di obiettivi che caratterizzavano l'operato di Pannella e difficile per me e anche procedere storicamente come in qualche modo ha fatto Stefano Folli
Seguendo ciascuno dei principali periodi succedutisi nella vita pubblica
Dell'Italia una volta rinata a democrazia
Marco
Se ci troviamo a dare delle definizioni Marco è stato una forte individualità politica
è stato d'invenzione l'inventore e i leader di un partito e soprattutto di un movimento militante nato per una continua mobilitazione combattente
Un partito sui generis bisogna aggiungere per la identificazione vorrei dire per l'unione personale quasi tra Pannella e la sua creazione
E tuttavia ebbene metterlo in rilievo un partito collettivamente Vigliar uscissimo e operosissime o straordinariamente attrattivo di energie giovani e aperto alla loro valorizzazione in senso come diceva Antonella transgenerazionale
Un partito sui generis per un'acca per eccessi caratterizzato
Come organizzazione di lotta
E questa caratterizzazione di lotta non distingueva non consente di distinguere ancora oggi tra azione nel Paese azione in seno al Parlamento e nelle altre istituzioni era un partito che in quanto
Movimento di lotta arte si articolava in tutti il mentre operava nello stesso modo su ogni terreno
Il filo conduttore della visione politica delle tante battaglie del Partito Radicale guidato da Pannella con così forte impronta è stato sempre quello delle istanze di libertà e di giustizia sociale in termini nazionali e come si giunse a dire con grande convinzione densa se in termini sopranazionali
Quelle stanze venivano certamente poste in chiave di estrema appunto radicalità e Radicali erano le forme in cui si lottava per la loro affermazione di qui incomprensioni e tensioni tra i radicali di Pannella e i partiti di sinistra a cominciare dal partito comunista
Ma bisogna pur dire che per molto tempo e soprattutto nelle fasi maggiormente polemiche dei rapporti tra i nostri partiti anche da parte mia non si comprese adeguatamente il valore della presenza
Radicale della voce di Pannella delle grida di Pannella della sua sensibilità per i decisivi valori di modernità e di civiltà
Gli scontri tra noi nascevano non solo sul terreno delle divergenze di merito ma piuttosto scaturivano dalle opposte concezioni del fare politica e dai toni che assumeva in confronto tra noi
Non mancarono
Da parte mia da parte del PC
Chiusure valutazioni riduttive del ruolo di Pannella del Partito Radicale da parte sua ci arrivavano critiche talvolta sbrigative pesanti che mettevano in particolare
Riflettevano in particolare una sua tipica tendenza al vittimismo drammatico
Ricordo la polemica di Pannella nel mille novecentottantadue verso la condotta dei deputati comunisti di cui ero allora presidente nella discussione della legge sulla fame nel mondo
O la polemica del mille novecentottantatré per una presunta scelta nostra di esclusione del Partito Radicale dalle consultazioni del PC in vista delle elezioni di quel danno
Ma voglio più allargare il discorso
Per richiamare una delle manifestazioni più eloquenti del talento di Pannella
Il suo modo di porsi rispetto alla realtà del sistema dei partiti in Italia e alla questione delle vie di accesso alla vita politica e istituzionale nel nostro Paese
Non credo che l'atteggiamento di Marco si possa collocare nell'aria del della denuncia più scontata e ambigua un dato momento della partitocrazia
Le contraddizioni lei chiusure gli arroccamenti del sistema dei partiti furono certo un bersaglio
Che ittico tra i più aspri del discorso di Pannella che faceva talvolta magari di tutte le erbe un fascio
Ma quella che va sottolineata
Fu la capacità sua e del partito radicale di aprire l'accesso all'attività politica e alle rappresentanze istituzionali di soggetti estranei a un tradizionale percorso politico
Egli seppe candidare far giungere né in Parlamento soggetti portatori di
Singolari qualità culturali o di sofferte vicende di ingiustizia e di misconoscimento ad opera dello Stato
E non occorre ricordare qui nomi rispettabili ed emblematici di quei deputati del partito
L'amicale ciascuno rispettato nella sua personalità indipendente
Torniamo ora alle sue più appassionate anticipatrici battaglie la fame nel mondo
Le leggi e i referendum sul divorzio sola Borotto e poi ancora contro l'inaccettabile degenerare dell'universo carcerario
Ma non lo metto e ancora oggi
Si è talmente non rinnego il fatto di aver considerato come un grave dissenso e preoccupazione la radicalità dei mezzi
Cui venivano affidate proposte sollecitazioni
E non parlo
Del mezzo principe della radio radicale che merita soltanto
L'elogio per il debito storico che la democrazia italiana a contratto nei suoi confronti parlo d'altro essenzialmente parlo del dilagante ricorso allo strumento referendaria
Col rischio era il mio parere di banalizzarlo e svuotarlo e lo soluzioni
Mo'parlamentare
Rammento un giorno in cui mentre da ore parlava alla Camera uno dei deputati radicali che ho più bus stimato estivo Marco Boato l'impulso che mi scusi che mi spinse ero seduto accanto all'Hui al tavolo della commissione ad interromperlo affettuosamente ma vi rendete conto che così non si valorizza ma si colpisce il Parlamento e questo voglio dirlo nel senso appunto di non edulcorare in alcun modo
Il ricordo complessivo così variegato dei rapporti con Marco le sue battaglie comunque Pannella le per Gava di persona con l'esasperazione psicologica cui giungeva nel denunciare la chiusura della radiotelevisione pubblica
Nei confronti della sua personale dei suoi messaggi e quante volte
Capitava di parlarne capitava veramente di cogliere questo suo animo esacerbato pagava i prezzi delle sue battaglie esponendo la sua salute a ogni sfida e a ogni azzardo con i suoi scioperi della fame e perfino dell'assente
Il rapporto con Marco
Era un rapporto difficile si diceva vedevo che molti per esempio quando Marco partecipava alla conferenza dei capigruppo della Camera che io presiedevo molti erano in partenza allarmati per i numeri che avrebbe fatto Marco debbo dire che sono sempre scelte riuscito ad avere colori
Un rapporto positivo costruttivo e ad avere da parte sua ha sempre un riscontro ragionevole e un'attenzione per le mie preoccupazioni istituzionali
Ma voglio in definitiva dire che mi sento personalmente confortato nel ricordo di come di Fiumicino dal Presidente della Repubblica comunicando con lui di persona o telefonicamente per indurlo quante volte a recedere tale prassi che si facevano sempre più esiziali per il corso della sua vita ed era lì davvero resistente ai suggerimenti e alle personali quasi preghiere che gli rivolgevo
Mi sento confortato nel ricordo di momenti ditemi di impegno e di lotta nei quali ci siamo trovati in via via a fianco a fianco
La Marcia per l'amnistia poco prima della mia elezione a presidente la scelta da parte mia in aperta complicità con Marco
Del dedicare l'unico messaggio al Parlamento inviato nel corso della mia lunga presidenza al tema della intollerabilità
Grazie
E della sconfitta
Perché la sollecitazione di nuovi indirizzi di politica penale e penitenziaria e mi fa davvero piacere che siano qui con noi detto detenuti e detenute di Rebibbia
Cari amici l'incontro decisivo per la missione sua e per quella del Partito Radicale Maroccolo ebbe con Emma
Che integrò quella che altrimenti sarebbe stato una leadership solitaria con la forza della sua personalità con la sua vocazione di governo con la sua cultura e passione internazionalista
Emma che
Con spirito indipendente insieme con profonda condivisione delle alta svolse il suo ruolo nella guida e nell'affermazione anche sul piano dell'immagine
Nel Partito radicale e che ha in diversi momenti fatto da tramite affettuoso e saggio
Nel rapporto tra me Marco fino agli ultimi giorni della sua vita e di ciò voglio ancora ringraziarvi
Ecco così dunque Giorgio Napolitano a un anno dalla morte di Marco Pannella quattro generazioni ricordano Marco Pannella questo intervento che avete ascoltato del diciannove maggio due mila e diciassette lo volete recuperare insieme agli altri
Sul sito di Radio radicale ma abbiamo detto siamo raccontando
Un aspetto della vicenda politica istituzionale
Di Giorgio Napolitano ora di proponiamo un momento essenziale e decisivo di questa vicenda vi facciamo ascoltare il discorso il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano subito dopo il giuramento che avviene davanti al Parlamento riunito in seduta comune
Il messaggio di quella giornata quando Giorgio Napolitano fu eletto presidente della Repubblica per la prima volta ed è la seduta della Camera del quindici maggio del due mila e sei ascoltiamo
Signor presidente
Onorevoli deputati onorevoli senatori
Signori rappresentanti delle regioni d'Italia
E con profonda emozione
Che mi rivolgo a voi in quest'aula nella quale ho speso ottanta parte del mio impegno pubblico apprendendo dal vivo il senso e il valore delle istituzioni rappresentative supremo fondamento della democrazia repubblicana sono le assemblee elettive e innanzitutto il Parlamento il luogo del confronto sui problemi del Paese
Della dialettica delle idee delle proposte della ricerca delle soluzioni più valide e condivise
La nuova legislatura si è aperta nel segno di un forte travaglio a conclusione di un'altra competizione elettorale
Dalla quale gli opposti schieramenti politici sono emersi entrambi largamente rappresentativi del corpo elettorale
L'assunzione delle responsabilità di governo
Da parte dello schieramento che sia pur lievemente prevalso rappresenta l'espressione naturale del principio maggioritario che l'Italia assunto da quasi un quindicennio come regolatore di una democrazia dell'alternanza realmente operando ma in tali condizioni appare più chiara deficienza di una seria riflessione sul modo di intendere e coltivare in un sistema politico bipolare i rapporti tra maggioranza e opposizione
Non si tratta di tornare indietro rispetto all'evoluzione che la democrazia italiana conosciuto grazie allo stimolo e al contributo di forze di diverso orientamento
Ma il fatto che ci si è instaurato un clima di dura contrapposizione di incomunicabilità a scapito della ricerca di possibili terreni di impegno comune
Deve considerarsi segno di un ancora insufficiente maturazione del nostro Paese del modello di rapporti politici e istituzionali già consolidato sì nelle altre democrazie occidentali
Ebbene è venuto il tempo della maturità per la democrazia dell'alternanza anche in Italia il reciproco riconoscimento rispetto e l'ascolto tra gli opposti schieramenti il confrontarsi con dignità in Parlamento e negli altri assemblee elettive
Di individuare i temi di necessaria e possibile limpida convergenza nell'interesse generale
Possono non già a mettere in forse ma al contrario rafforzare in modo decisivo il nuovo corso della vita politica e istituzionale avviatosi con la riforma del mille novecentonovantatré e le elezioni del mille novecentonovantaquattro
Ciò potrà avvenire solo ad opera delle forze politiche organizzate e delle loro rappresentanza nelle istituzioni rappresentative sorrette dalla consapevolezza e dal dinamismo della società civile
A chi vi parla chiamato a rappresentare l'unità nazionale spetta semplicemente trasmettere oggi un messaggio di fiducia
In risposta al bisogno di serenità e di equilibrio a tutti i costi acuto e diffuso tra gli italiani
Sono convinto che la politica possa recuperare il suo posto fondamentale e insostituibile nella vita del Paese e nella coscienza dei cittadini
Può riuscirvi quanto più li fuga da esasperazioni Ennis indumenti e ne indeboliscono fatalmente la forza di attrazione persuasione
E quanto più esprima moralità è cultura arricchendosi di nuove motivazioni ideali il Paese
Quella del costruire basi confusi di memoria e identità condivisa come fattore vitale di continuità nel fisiologico succedersi di diverse alleanze politiche nel governo del paese
Non si può dare memoria e identità condivisa
Se non si ripercorre si ricompone in spirito di verità la storia della nostra Repubblica
Nata sessanta anni fa come culmine della tormentata esperienza dello Stato unitario e prima ancora del processo risorgimentale
Ci si può io credo ormai ritrovare superando vecchie laceranti divisioni nel riconoscimento del significato ed è il decisivo apporto dei vari dispensa pur senza ignorare
Pur
Pur senza ignorare zone d'ombra eccessi e aberrazioni
Ci si può ritrovare entra
Chi si può ritrovare penso a riaprire
Ci si può ritrovare senza riaprire le ferite del passato nel rispetto di tutte le vittime
E nell'omaggio non rituale alla liberazione della dal nazifascismo come riconquista dell'indipendenza e della dignità della patria italiana
Memoria
Memoria condivisa
Memoria condivisa come premessa di una comune identità nazionale che abbia il suo fondamento né i valori della costituzione
Il richiamo a quei valori trae forza dalla loro vitalità che resiste intatta ad ogni controversia parlo ed è giusto farlo anche nel celebrare il sessantesimo anniversario dell'elezione dell'Assemblea costituente
Di quei principi fondamentali che s'colpirono nei primi articoli della Carta costituzionale il volto della Repubblica
Principi valori indirizzi che scritti ieri sono aperti a raccogliere oggi nuove realtà e nuove istanze così il valore del lavoro come base della Repubblica democratica chiama più che mai al riconoscimento concreto del diritto al lavoro ancora lontano dal realizzarsi per tutti
E alla tutela del lavoro in tutte le sue forme e applicazioni e dovunque anche nelle forme ora esposte alla precarietà e alla mancanza di garanzie
I diritti
I diritti inviolabili dell'uomo
I diritti inviolabili dell'uomo e il principio di uguaglianza senza distinzione di sesso di razza di lingua di edizione sì integrano e completano nella Carta europea aperta ai nuovi diritti civili e sociali
Essi non possono non riconoscersi a uomini e donne che entrano a far parte da immigrati
Nel della nostra comunità nazionale contribuendo acqua prosperità
Il valore
Il valore della centralità della persona umana viene a misurarsi con le nuove frontiere della bioetica
L'unità e indivisibilità della Repubblica si è via via intrecciata col più ampio riconoscimento dell'autonomia e del ruolo che i poteri regionali e locali
Si rivela lungimirante come fattore di ricchezza e apertura della nostra comunità nazionale la tutela delle minoranze linguistiche
Essenziale appare tuttora Hillary Poli degno dei rapporti tra Stato e Chiesa concepiti come ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani la libertà
Il pluralismo
La libertà e il pluralismo delle confessioni religiose sono stati via via sanciti ancora dovranno esserlo attraverso intese promosse dallo Stato
Presentano poi una pregnanza dell'urgenza senza precedenti tanto lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica quanto la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione
Infine i valori tra loro inscindibili del ripudio della guerra e della corresponsabilità
E e dell'attore un responsabilità internazionale per assicurare la par
Per la giustizia nel mondo si confrontano con nuove complesse e dure prove
Ebbene signor presidente onorevoli parlamentari signori delegati regionali
Chi può mettere in dubbio la straordinaria sapienza e rispondenza al bene comune dei principi e valori costituzionali più ho voluto puntualmente a ripercorrere in questo senso e giusto parlare di unità costituzionale come sostrato de L'Unità nazionale un risoluto ancoraggio ai lineamenti essenziali della Costituzione del mille novecentoquarantotto non può essere scambiato per puro conservatorismo
I costituenti si pronunciarono a tutte lettere per una Costituzione destinata a durare per una Costituzione rigida ma hanno immutabile
E definirono le procedure e garanzie per la sua revisione nei progetti volti a divenire la seconda parte della Costituzione che si sono via via succeduti non sono stati mai messi in questione i suoi principi fondamentali
Ma già nell'assemblea costituente si espresse nello scegliere il modello della repubblica parlamentare la preoccupazione di tutelare le esigenze di stabilità dell'azione di governo e di evitare le degenerazioni del parlamentarismo
Per la questione rimase aperta e altre ne sono insorte in anni più recenti
Anche sotto il profilo del ruolo dell'opposizione e del sistema delle garanzie un rapporto ai mutamenti intervenuti nella legislazione elettorale
La legge di revisione costituzionale approvata dal Parlamento mesi orsono e ora in data al giudizio conclusivo del popolo sovrano
Si dovrà comunque verificare poi la possibilità di nuove proposte di riforma capaci di raccogliere il necessario largo consenso in Parlamento
Esprimo il più sentito è convinta omaggio al mio predecessore Carlo Azeglio Ciampi per l'esemplare svolgimento
Per l'esemplare svolgimento del suo mandato
E in special modo per l'influsso a una più forte affermazione dell'identità nazionale italiana e di un rinnovato sentimento patriottico
Nello stesso tempo nessun ripiegamento entro confini gli orizzonti anacronistici
Come già altri visse precorrendo i tempi all'Assemblea Costituente l'Europa e per noi italiani una seconda patria
Lo è diventata sempre di più nei quasi cinquant'anni che ci separano da quei Trattati di Roma che portano la firma per l'Italia di Antonio Segni e di Gaetano Martino
E il cammino dell'integrazione costruzione europea comincio ancor prima ispirato dalle profeti intuizioni di Benedetto Croce e di Luigi Einaudi guidato dall'incontro tra i diversissimi apporti di personalità come Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli
Lo statista
Lo statista lungimirante e il paladino del movimento federalista entrambi né meschina mente realisti nei astrattamente utopisti
La crisi che da un anno ha investito l'Unione europea non può in alcun modo oscurare il cammino compiuto e far liquidare il grande progetto della costruzione comunitaria come riflesso di una fase storica quella del continente diviso in due blocchi contrapposti conclusasi nel mille e novecento ottantanove
In effetti non solo si è portata a compimento la più grande impresa di pace del secolo scorso nel cuore dell'Europa
Non solo si è realizzato uno straordinario e duraturo avanzamento economico e sociale civile culturale nei Paesi che si sono via via associati al Corvetto
Ma si sono poste le radici di un irreversibile moto
Di avvicinamento integrazione fra i popoli le realtà produttive i sistemi monetari le culture e le società i cittadini i giovani delle nazioni europee
Non potranno arrestare questo processo le difficoltà pur gravi incontrate dall'iter di ratifica del Trattato costituzionale
L'Italia dopo che il suo governo il suo parlamento hanno fra i primi provveduto alla ratifica di quel trattato e fortemente interessata e impegnata
A creare le condizioni per l'entrata in vigore di un testo di autentica rilevanza costituzionale
Cintura cono a riflettere sì inducono a riflettere ma non potranno fermarci i fenomeni di disincanto e di incertezza indotti nelle opinioni pubbliche da un serio rallentamento della crescita dell'economia e del benessere
Da un palese affanno nel far fronte sia alle sfide della competizione globale e del cambiamento di pesi e di equilibri nella realtà mondiale sia alle stesse prove dell'allargamento dell'Unione
Di certo non esiste dinanzi a queste sfide alcuna alternativa al rilancio della costruzione europea
L'Italia solo come parte attiva della costruzione di un più forte e dinamico soggetto europeo
E l'Europa solo attraverso l'unione delle sue forze
E il potenziamento della sua capacità d'azione potranno giocare un ruolo effettivo autonomo peculiare nell'affermazione di un nuovo ordine internazionale di pace e di giustizia
Un ordine di pace nel quale possa espandersi la democrazia e prevalere la causa dei diritti umani
Insieme assicurarsi un governo dello sviluppo che contribuisca a scongiurare tensioni rischi di guerra
E ponga un argine all'intollerabile allarmante aggravarsi delle disuguaglianze a danno dei Paesi più poveri dei popoli colpiti da ogni flagello come quelli del continente africano
La strada mai Pera la strada maestra per l'Italia
La strada maestra per dei paria detta dunque quella dell'impegno europeistico come il Presidente Ciampi ha in questi anni appassionatamente indicato
E in ciò egli ha incontrato io credo il sentire profondo ormai maturato soprattutto nelle nostre giovani generazioni nel cui animo italiano fa tutt'uno con l'animo europeo e che non vedono avvenire se non nell'Europa la priorità dell'impegno europeistico nulla toglie alla profondità dell'adesione dell'Italia ha una visione dei rapporti transatlantici
Dei suoi storici legami con gli Stati Uniti d'America e delle relazioni tra Europa e Stati Uniti come cardine di una strategia di alleanze
Nella libera ricerca di approcci comuni ai problemi più controversi e nella pari dignità
E in pare col testo
E va affrontata senza esitazioni ambiguità la minaccia così dura inquietante e per tanti aspetti nuova del terrorismo di matrice fondamentalista islamica
Senza mai offrire a questo insidioso nemico il vantaggio di una nostra qualsiasi concessione alla logica dell'scontro di civiltà di una nostra rinuncia al principio e al metodo del dialogo tra storie brutture e relazioni diverso
Non è
Non è illusorio pensare che questa cornice degli orientamenti di politica internazionale dell'Italia possa essere condivisa dagli opposti schieramenti politici
Entro questa cornice spetta al Governo e al Parlamento indicare iniziative atte a contribuire al dialogo e al negoziato fra Israele e l'Autorità palestinese nel pieno riconoscimento del diritto dello Stato di Israele a vivere in sicurezza
E del diritto del popolo palestinese al party uno Stato indipendente
Ed è ora
Ed è ora di mettere al bando l'arma del terrorismo suicida e di contrastare fermamente ogni rigurgito di antisemitismo
Si oppongono
Impongono egualmente iniziative volte alla soluzione dell'ancora aperta e sanguinosa quindi in Iraq alla stabilizzazione del processo democratico in Afghanistan alla ricerca di uno sbocco positivo per lo stato di preoccupante tensione con l'Iran
Più specificamente compete al Governo e al Parlamento definire le soluzioni per il rientro dei militari italiani dall'Iraq
Oggi non può che accomunare questa Assemblea l'omaggio riverente commosso a tutti i nostri caduti che hanno rappresentato
E hanno
Che hanno rappresentato il prezzo così doloroso di missioni all'estero assolte con dedizione io vorrei qualunque sia stato il grado di consenso nel deliberarne
Onorevoli parlamentari signori delegati regionali sedi volgono lo sguardo da occlusale orizzonte europeo allo stato del nostro Paese e al quadro delle nostre dirette responsabilità
Posso solo consentitemi brevi considerazioni senza facciano in un campo che più di ogni altro proprio del confronto tra diverse impostazioni e posizioni politiche
Posso anche qui esprimere solo un messaggio di fiducia
Senza indubbia diagnosi pessimiste sull'inevitabile declino del nostro sistema economico e finanziario ma nemmeno sottovalutando la gravità delle debolezze da superare e dei nodi da sciogliere il nodo innanzitutto del debito pubblico e insieme le debolezze del sistema produttivo
Le imprese italiane hanno mostrato di saper raccogliere la sfida che viene dall'operare in un mercato aperto in libera concorrenza e di volersi impegnare in un serio sforzo per la crescita di innovazione e l'internazionalizzazione
E le chiedono lo stato non di introdurre o mantenere indebite protezioni ma di favorire la competitività del sistema e gli investimenti privati e pubblici nonché di riprendere quel processo di sviluppo infrastrutturale che tanta parte ebbe nella crescita nel secondo dopoguerra
Ma all'esigenza di muovere limiti e vincoli ingiustificati si accompagna a quella di assicurare regole e controlli efficaci ed efficienti
Il nostro paese non può rinunciare alle sue grandi tradizioni in campo industriale e agricolo
Che ancora si esprimono irrilevanti prove di progresso anche tecnologico parità dal luogo di recente a Casini straordinario recupero in gravi situazioni di crisi
E da animare nuove vitali realtà produttive
Nello stesso tempo appare indispensabile
Rafforzare modernizzare il settore dei servizi e valorizzare con coraggio e lungimiranza il patrimonio naturale paesaggistico culturale e artistico senza eguali di cui l'Italia dispone
Di qui passa anche qualche atti politica per il Mezzogiorno
Le cui regioni diventano un asse obbligato del rilancio complessivo dello sviluppo nazionale anche per la loro valenza strategica nella nuova grande prospettiva dei flussi di investimenti e di scambi tra l'aria euromediterranea e l'Asia
Ne occorre che io aggiunga altro a questo proposito signori parlamentari e delegati regionali per la profondità delle radici e delle esperienze politiche e di vita che mi regalò nel soggiorno
Non occorrono altre parole per affidarmi un auspicio tutti intimamente tentativo
Sono più in generale venire complessive esperienze politiche di vita che mi inducono ad associare con forza il problema del rilancio della nostra economia a quello della giustizia sociale
Della lotta contro le accresciute disuguaglianze le nuove emarginazioni e povertà dell'impegno più conseguente per elevare l'occupazione e il livello di attività della popolazione
Il problema non è eludibile del miglioramento delle condizioni dei lavoratori e dei pensionati e di una rinnovata garanzia anche la dignità e della sicurezza del lavoro
C'è bisogno di più giustizia e coesione sociale
E se
E è un ruolo decisivo spetta in questo senso i sindacati posti peraltro di fronte a un mercato del lavoro in profondo cambiamento che richiede forti aperture all'innovazione
è interesse e responsabilità anche delle forze imprenditoriali com'
Imperia assecondare politiche di coesione e di solidarietà
Quando ci domandiamo dinanzi a problemi così complessi e a vincoli così pesanti se possiamo farcela dobbiamo guardare alle risorse di cui dispone l'Italia
Sono le risorse vedete riduzioni regionali e locali
Esercitano le loro autonomie in responsabile e leale collaborazione con lo Stato e contando su un impegno unitario della pubblica amministrazione al servizio esclusivo della nazione
Sono insieme dei risorse in un ricco tessuto civile e culturale da cui si sprigiona un potenziale prezioso di sussidiarietà
Per l'apporto per la otto di cui si è mostrato e si dimostra capace il mondo delle comunità intermedie dell'associazionismo laico e religioso del volontariato degli enti non profit
Solo le risorse della partecipazione di base delle istituzioni locali tanto a posto stimolare e canalizzare
E ci sono le risorse delle famiglie
Come quelle che abbiamo visto in queste settimane stringersi attorno alle spoglie dei caduti di Nassiriya e di Kabul
Famiglie laboriose e modeste educano i loro figli al senso del dovere verso la parte avverso alla società famiglie che rappresentano la più grande ricchezza dell'Italia
E anche e ancora abbiamo da contare mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti sulle formidabili ridurre
Sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate Nemi e lavoro né nella vita pubblica
Per i più ricchi e chiusure
Pregiudizi e chiusure con l'enorme spreco che ne consegue ormai non più collera
Contiamo infine sulle risorse che possono essere attribuite ai giovani uomini e donne in formazione da un sistema di istruzione Checchino al più alto livello offra a tutti
Uguali opportunità di sviluppo della persona e premi il merito e la dedizione allo studio e al lavoro da tutto ciò le ragioni di un anno retorica fiducia nel futuro del nostro Paese
Il nostro futuro tuttavia è legato anche a problemi come quelli che ormai si collocano nel grande scenario dello spazio europeo di libertà sicurezza e giustizia
Resta assai dura la sfida della lotta contro la criminalità una presenza aggressiva che ancora tanto pesa
Sulle possibilità di sviluppo del Mezzogiorno così come contro le nuove minacce del terrorismo internazionale interno cita però fiducia il fatto che lo strato che lo Stato ha mostrato anche negli ultimi anni
Di poter contare sull'azione efficace congiunta della magistratura e delle forze dell'ordine alle quali tutte
Avendo io stesso da responsabilità di governo imparato a conoscerne meglio e apprezzarne l'impegno e lo slancio desidero indirizzare il più vivo nostro riconoscibile
Certo certo i problemi della legalità e della moralità collettiva si presentano ancora aperti i modi inquietanti e anche in ambiti che avremmo sperato nell'Espace vero immuni
Mentre il solo mentre sono purtroppo rimaste critiche le condizioni dell'amministrazione della giustizia soprattutto sotto il profilo della durata del processo e troppe tensioni circondano ancora i rapporti tra politica e giustizia
Turbando lo svolgimento di una così alta funzione costituzionale
E ferendo la dignità di coloro che sono chiamati ad assolverla
Anche in questo delicatissimo campo sono esigenze di serenità e di equilibrio mi disse testi necessari processi di riforma quelle che si avvertono e chiedono di essere soddisfatte
Venerdì
E concreti serie compresi sono dunque gli impegni cui debbono far fronte la politica e le istituzioni
L'Italia vive un momento difficile ma drammatico non solo difficile fu il pericolo che l'Italia visse negli anni successivi alla fine della guerra e alla liberazione
Dovendo accollarsi un'eredità di terribili distruzioni materiali e morali
E superare anche l'ex boss di un conflitto elettorale e ideale come quello che divide in due il Paese nella scelta tra monarchia e repubblica
Per altre allora
La prova più alta la diede l'Assemblea costituente ed ebbe ragione di tutte le difficoltà il senso della missione nazionale comune che fu più forte di pur legittimi contrasti ideologici e politici
Così oggi il mio appello all'unità
Molte inviai edulcorare una realtà di alta le divergenze soprattutto ai vertici della politica nazionale
Ma proprio a sollecitare tra gli italiani un nuovo senso della missione da adempiere per dare slancio e coesione alla nostra società per assicurare al nostro Paese il ruolo che gli spetta in Europa e nel mondo
Ed è un appello può forse trovare maggiore rispondenza in quell'Italia profonda di Tarja delle cento province
Di Tania dalla fatica quotidiana e della volontà di progredire che il mio predecessore ha voluto esplorare traendone l'immagine di una concordia di intenti e di opere più salda di quanto comunemente si ritenga considero mio dovere impegnarmi per favorire più pacati confronti tra le forze politiche e più ampie costruttive convergenza nel Paese ma è un impegno che svolgerò con la necessaria sobrietà
E nel rigoroso rispetto dei limiti che segnano il ruolo e ipotesi e il Presidente della Repubblica nella Costituzione vigente un ruolo di garanzia dei valori e degli equilibri costituzionali
Un ruolo di moderazione e persuasione morale che ha per presupposto il senso e il dovere dell'imparzialità nell'esercizio di tutte le funzioni attribuite al presidente
Come
Come rappresentante dell'unità nazionale raccolgo il riferimento ben presente nel messaggio augurale indirizzato mi dal Pontefice Benedetto sedicesimo al quale rivolgo il mio deferente ringraziamento ettolitri
L'affondo
Raccolto il riferimento ai valori umani e cristiani che sono patrimonio del popolo italiano ben sapendo quale sia stato il profondo rapporto storico tra la cristianità il farsi dell'Europa
E ne traggo la convinzione che debba laicamente riconoscersi la dimensione sociale e pubblica del fatto religioso e svilupparsi concretamente la collaborazione in Italia
Tra Sparta e Chiesa cattolica in molteplici campi il nome del bene comune
Nel momento
Nel momento in cui inizia il suo mandato il Presidente della Repubblica rende omaggio alla Corte costituzionale
Come organo di alta garanzia finta cinquant'anni veglia su un pieno rispetto della nostra legge fondamentale
Al Consiglio superiore della magistratura espressione il principio dell'autonomia e indipendenza di quell'ordine da ogni altro potere a tutte le amministrazioni pubbliche a tutti gli organi e i corpi dello Stato in particolare alle forze armate italiane che si distinguono per sempre più alti livelli moderna professionalità ed efficienza
Così
Così come alle diverse e distinte forze preposte con convergente impegno alla tutela del bene essenziale della sicurezza dei cittadini
Un segno di particolare attenzione va al mondo della scuola e dell'università gli appalti sono chiamati a tenerne alta la funzione educativa
Al mondo dell'informazione va indirizzato convinto impegno a garantire un la libertà e il pluralismo come condizione imprescindibile di democrazia
Rivolgo onorevoli parlamentari trilioni delegati regionali un grato dispettoso pensiero a tutti i miei predecessori personalità rappresentative di diverse correnti ideali e tradizioni popolari
Ritrovate tiene il primato dei valori essenziali libertà giustizia solidarietà
Uno speciale ricordo per il primo presidente della Repubblica in vicolo De Nicola
Che fu simbolo di pacificazione in un contrastato passaggio storico
No quale quindi legato da rapporti di antica famiglia ci amicizia familiare e dal comune impegno in diverse epoche a rappresentare in Parlamento la nostra grande generosa e travagliata città Pinato
Signor presidente
Signor presidente onorevoli parlamentari signori delegati regionali
Mi inchino dinanzi a questa Assemblea nella quale si riconoscono tutti gli italiani per la prima volta anche quelli che operano all'estero le cui comunità hanno finalmente voce per farsi sentire le loro esigenze ed attese
Non farò
Non sarò in alcun momento il presidente solo della maggioranza che mi ha eletto avrò attenzione rispetto per tutti voi per tutte le posizioni
Per tutte le posizioni reali e politiche che esprimete dedicherò senza risparmio le mie energie all'interesse generale per poter contare sulla fiducia dei rappresentanti del popolo e dei cittadini italiani senza distinzione di parte viva il Parlamento viva la Repubblica viva l'Italia
Grazie
Ecco così dunque Giorgio Napolitano in parlamento riunito in seduta comune il quindici maggio del due mila e sei ma come vi abbiamo detto come avete sentito Giorgio Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica rieletto per un secondo mandato da cui poi si dimise
Dopo due anni ma quindi vi facciamo ascoltare anche il messaggio in occasione della seconda elezione ancora alla Camera dei deputati ancora davanti al Parlamento riunito in seduta comune e questa volta parliamo della seduta del ventidue aprile del due mila e tredici ascoltiamo
Signora presidente onorevoli deputati onorevoli senatori signori delegati delle regioni
Lasciatemi innanzitutto esprimere insieme con un omaggio Kennedy viene da molto lontano alle istituzioni che voi rappresentate
La gratitudine che vi debbo per avermi con così largo suffragio
Eletto Presidente della Repubblica
è un segno di rinnovata fiducia che raccolgo comprendendone il senso anche se sottopone a seria prova le mie forze e appresso in modo particolare che mi sia venuto da tante tanti nuovi eletti in Parlamento che appartengono a una generazione così distante e non solo anagraficamente dalla mia
So che in tutto ciò si è riflesso qualcosa che mi tocca ancora più profondamente e cioè la fiducia e l'affetto
C'ho visto in questi anni crescere verso di me
E verso l'istituzione che rappresentavo tra grandi masse di cittadini di italiani uomini e donne di ogni età e di ogni regione a cominciare da quanti ho incontrato nelle strade nelle piazze
Nei più diversi ambiti sociali e culturali per rivivere insieme il farsi della nostra unità nazionale
Come voi tutti sapete non prevedevo
Di tornare in quest'aula per pronunciare un nuovo giuramento e Messaggero da Presidente della Repubblica
Avevo già nello scorso dicembre pubblicamente dichiarato di condividere l'autorevole convinzione
Che la non rielezione al termine del settennato è l'alternativa che meglio si conforma al nostro modello costituzionale di Presidente della Repubblica
Avevo egualmente messo l'accento sull'esigenza di dare un segno di normalità e continuità istituzionale con una naturale successione nell'incarico di capo dello Stato
A queste regioni ragioni e a quelle più strettamente personali legate all'ovvio dato dell'ETA
Se ne sono infine sovrapposte altre rappresentate dopo l'esito nullo dei cinque votazioni in quest'aula di Montecitorio
In un clima sempre più teso dagli esponenti di un ampio arco di forze parlamentari e dalla quasi totalità dei presidenti delle Regioni
Ed è vero che questi mi sono apparsi particolarmente sensibili alle incognite che possono percepirsi a livello delle istituzioni locali
Maggiormente vicini ai cittadini benché ora alle prese con pesanti ombre di corruzione e di lassismo
Istituzioni che ascolto e Rispetto signori delegati delle regioni in quanto portatrici di una visione non accentratrice dello Stato
Già presente nel Risorgimento e da perseguire finalmente con serietà incoerenza
è emerso da tali incontri nella mattinata di sabato un drammatico allarme perire dieci ormai incombente di un avvitarsi del Parlamento in seduta comune nell'inconcludenza
Nella impotenza ad adempiere il supremo compito costituzionale
Dell'elezione del capo dello Stato
Di qui l'appello che ho ritenuto di non poter declinare per quanto potesse accostarmi raccoglierlo mosso da un senso antico e radicato di identificazione
Con le forti del paese
Nadia detta il
Per un secondo mandato del presidente uscente non si era mai verificata nella storia della repubblica
Pur non essendo esclusa dal dettato costituzionale che in questo senso aveva lasciato come si è significativamente notato schiusa una finestra per tempi eccezionali
Ci siamo dunque ritrovati insieme in una scelta pienamente legittima ma eccezionale
Perché senza precedenti è apparso il rischio che ho appena richiamato
Senza precedenti tanto più grave nella condizione di acuta difficoltà e perfino di emergenza che l'Italia sta vivendo
In un contesto europeo e internazionale assai critico
E per noi sempre più stringenti
Bisognava dunque offrire al Paese al mondo una testimonianza di consapevolezza e di coesione nazionale
Di vitalità istituzionale di volontà di dare risposte ai nostri problemi passando di qui una ritrovata fiducia in noi stessi e una rinnovata apertura di fiducia internazionale verso l'Italia
E a questa prova che non mi sono sottratto ma sapendo che quanto è accaduto qui nei giorni scorsi ha rappresentato il punto di arrivo di una lunga serie di omissioni e di guasti di chiusure e di irresponsabilità
Mi propongo una rapida sintesi una sommaria rassegna negli ultimi anni a esigenze fondate domande pressanti di riforma delle istituzioni che di rinnovamento della politica e dei partiti
Che si sono intrecciate con un'acuta crisi finanziaria
Con una pesante recessione con un crescente malessere sociale non si sono date soluzioni soddisfacenti hanno finito per prevalere contrapposizioni lentezze esitazioni circa le scelte da compiere calcoli di convenienza tatticismi e strumentali ecco che cosa condannato alla sterilità o ad esiti minimalisti ICI i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento
Quel tanto quel tanto di correttivo
Quel tanto di correttivo ori innovativo che si riusciva a fare
Nel senso della riduzione dei costi della politica della trasparenza e dell'amore la vita nella vita pubblica è stato dunque facilmente ignorato o svalutato
E l'insoddisfazione e la protesta verso la politica i partiti il Parlamento sono state con facilità
Ma anche con molta leggerezza alimentate e ingigantite da campagne di opinione demolitorio da rappresentazioni
Da
Cara presentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo dei politici delle organizzazioni delle istituzioni in cui essi si muovono
Attenzione
Il vostro applauso quest'ultimo richiamo e ho sentito il dovere di esprimere non induca ad alcuna autoindulgenza
Non dico solo i corresponsabili
Del diffondersi della corruzione nelle diverse sfere della politica e dell'amministrazione ma nemmeno i responsabili di tanti in un nulla di fatto nel campo delle riforme
Imperdonabile
Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del due mila cinque
Ancora
Ancora
Pochi giorni fa
Il Presidente Gallo ha dovuto ricordare come sia rimasta ignorata la raccomandazione della corte costituzionale a rivedere in particolare la norma relativa all'attribuzione di un premio di maggioranza
Senza che sia raggiunta una soglia minima di voti o di seggi
La mancata revisione di quella legge ha prodotto una gara accanita per la conquista sul filo del rasoio di quell'abnorme premio
Il cui vincitore ha finito per non riuscire a governare una simile sovra rappresentanza in Parlamento
E invece
Ed è un fatto
Ed è un fatto non cerco imprevedibile
Che quella legge ha provocato un risultato elettorale di difficile governabilità
E suscitato nuovamente frustrazione tra i cittadini per non aver potuto scegliere gli eletti
Non meno o in
Non meno
Imperdonabile resta il nulla di fatto in materia di sia pur limitate immigrati riforme della seconda parte della Costituzione faticosamente concordate e poi affossate e peraltro mai giunte a infrangere il tabù del bicameralismo paritario
Molto
Molto si potrebbe aggiungere
Ma mi fermo qui perché su quei temi specifici ho speso tutti i possibili sforzi di persuasione
Vanificati dalla sordità di forze politiche che pure mi allora chiamato ad assumere un ulteriore carico di responsabilità
Per far uscire le istituzioni non lo stallo fatale ma ho il dovere di essere franco
Se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese
Non si può più in nessun campo
Sottrarsi al dovere della proposta alla ricerca della soluzione praticabile alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere progredire la democrazia è la società italiana
Parlando a Rimini ha una grande assemblea di giovani nell'agosto due mila undici modi rendere esplicito il filo ispiratore delle celebrazioni del centocinquantenario
Della nascita del nostro Stato unitario
L'impegno a trasmettere in piena coscienza di quello che l'Italia e gli italiani hanno mostrato di essere in periodi cruciali del loro passato
E delle grandi riserve di risorse umane e morali di intelligenza e di lavoro di cui disponiamo
E aggiunsi di aver voluto così suscitare orgoglio e fiducia perché le sfide e le prove che abbiamo davanti sono più che mai ardue profonde e di esito incerto
Questo ci dice la crisi che stiamo attraversando
Crisi mondiale crisi europea e dentro questo quadro l'Italia con i suoi punti di forza e con le sue debolezze
Con il suo bagaglio di problemi antichi e recenti di ordine istituzionale e politico di ordine strutturale
Sociale incivile
Ecco posso ripetere quelle parole di un anno e mezzo fa sia per sollecitare tutti a parlare il linguaggio della verità
Fuori di ogni banale distinzione disputa tra pessimisti e ottimisti
Sia per introdurre il discorso su un insieme di obiettivi in materia di riforme istituzionali e di proposte per l'avvio di un nuovo sviluppo economico più ecco e sostenibile
è un discorso
Che anche per ovvie ragioni di misura di questo mio messaggio posso solo rinviare ai documenti dei due gruppi di lavoro da me istituiti il trenta marzo scorso documenti di cui non si può negare se non per il gusto di polemica intellettuale la serietà e concretezza
Anche perché essi hanno alle spalle elaborazioni sistematiche non solo delle istituzioni in cui operano i componenti dei due gruppi ma anche di altre istituzioni e associazioni qualificate
Se poi si ritiene che molte delle indicazioni contenute in quei testi fossero già acquisite vuol dire che tempo di passare in sede politica infatti
Se si nota che specie in materia istituzionale sono state lasciate aperte diverse opzioni su vari temi vuol dire che è tempo di fare delle scelte conclusive
E si può naturalmente andare anche oltre se si vuole con il contributo di tutti
Vorrei solo formulare
A commento due osservazioni la prima
Riguarda la necessità che al perseguimento di obiettivi essenziali di riforma dei canali di partecipazione democratica e dei partiti politici e di riforma delle istituzioni rappresentative
Dei rapporti tra Parlamento e governo tra Stato e regioni si associ una forte attenzione per il rafforzamento del rinnovamento degli organi e dei poteri dello Stato
Appesi sono stato molto vicino negli ultimi sette anni e non occorre perciò che rinnovi oggi un formale omaggio si tratti di forze armate o di forze dell'ordine della magistratura
O di quella oltre
Oggi quello ancor peggio
La suprema garanzia di costituzionalità delle leggi occorre grande attenzione di fronte a esigenze di tutela della libertà e della sicurezza da nuove articolazioni criminali e dal nuove pulsioni eversive
E anche di fronte a fenomeni di tensione e disordine nei rapporti tra diversi poteri dello Stato e diverse istituzioni costituzionalmente rilevanti Nesi Trasforini reagire a disinformazioni e polemiche che colpiscono lo strumento militare
Giustamente avviato a una seria riforma
Ma sempre posto nello spirito della Costituzione a presidio della partecipazione italiana anche con il generoso sacrificio di non pochi i nostri ragazzi
Alle missioni di stabilizzazione e di parte della comunità internazionale
La
La seconda osservazione riguarda il valore delle proposte ampiamente sviluppate nel documento da me citato per affrontare la recessione e cogliere le opportunità che ci si presentano per influire sulle prossime operazioni dell'Unione Europea
Perché negare sostenere il lavoro per potenziare l'istruzione il capitale umano per favorire la ricerca l'innovazione e la crescita delle imprese
Nel sottolineare questi ultimi punti osservò che su di essi mi sono fortemente impegnato in ogni sede istituzionale è occasione di confronto e continuerò a farlo
Esistono nodi essenziali al fine di qualificare il nostro rinnovato e irrinunciabile impegno a far progredire l'Europa unita
Contribuendo a definirne e rispettarne i vincoli di sostenibilità finanziaria instabilità monetaria e insieme a rilanciarne il dinamismo e lo spirito di solidarietà
I accoglierne al meglio gli insostituibili stimoli e benefici
E sono anche i nudi innanzitutto di fronte a uno angoscioso crescere la disoccupazione quelli della creazione di lavoro e nella qualità delle occasioni di lavoro
Attorno a cui ruota la grande questione sociale che ormai si impone all'ordine del giorno in Italia e in Europa
E la questione della prospettiva di futuro per un'intera generazione la questione di un'effettiva in piena valorizzazione delle risorse delle energie femminili
Non possiamo restare indifferenti dinanzi a costruttori di impresa e lavoratori che giungono a gesti disperati
A giovani che si perdono al donne che vivono come inaccettabile la loro emarginazione o subalternità
Polvere
Volere il cambiamento ciascuno interpretando a suo modo i consensi espressi dagli elettori
Dice poco e non porta lontano se non ci si misura su problemi come quelli che ho citato e che sono stati di recente
Coalizzati
Grazie di recente puntualizzati in modo obiettivo in modo non partigiano
Misurarsi su quei problemi perché diventino un programma di azione del governo che deve nascere e oggetti di deliberazione del Parlamento che sta avviando la sua attività
E perché diventino fulcro di nuovi comportamenti collettivi da parte di forze in primo luogo nel mondo del lavoro e dell'impresa che appaiono bloccate
è scritto nel documento del gruppo di lavoro impaurite arroccate in difesa e a disagio di fronte all'innovazione che è invece il motore dello sviluppo
Occorre un'apertura nuova un nuovo slancio nella società
Occorre un colpo di reni nel Mezzogiorno stesso per sollevare il Mezzogiorno da una spirale di arretramento a impoverimento
Il Parlamento ha di recente deliberato addirittura all'unanimità il suo contributo su provvedimenti urgenti che al governo Monti ancora in carica toccava adottare e che esso ha adottato nel solco di uno sforzo di politica economico-finanziaria ed europea che meriterà certamente un giudizio più equanime quanto più ci si allontana si allontanerà il prima dello scontro elettorale
E si trarrà il bilancio del ruolo acquisito nel corso del due mila dodici in seno all'Unione Europea
Onorevoli deputati onorevoli senatori signora presidente apprezzo l'impegno
Con cui il movimento largamente premiato dal corpo elettorale come nuovo attore politico parlamentare ha mostrato di volersi impegnare
Alla Camera e al Senato
Guadagnando vi il peso e l'influenza che gli spetta
Quella è la strada di una seconda anche se aspra dialettica democratica e non quella avventurosa e deviante della contrapposizione tra piazza e Parlamento
D'altronde
No colorite
Non può d'altronde reggere dare frutti neppure una contrapposizione tra Rete
Il forme di organizzazione politica quali storicamente sono da ben più di un secolo ovunque i partiti
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica
Inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi
Ma non c'è
Partecipazione realmente democratica
Rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni politiche derisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi
I movimenti
Forti movimenti politici organizzati tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del metodo democratico
Le forze rappresentate in Parlamento
Le forze rappresentate in Parlamento senza alcuna eccezione
Debbono comunque dare ora nella fase cruciale che l'Italia e l'Europa attraversano il loro apporto alle decisioni da prendere per il rinnovamento del Paese
Senza temere di convergere su delle soluzioni dal momento che di recente nelle due Camere non si è ritenuto di votare all'unanimità
Sentendo voi tutti onorevoli deputati e senatori di far parte dell'istituzione parlamentare non come esponenti di una fazione ma come depositario della volontà popolare
Sì
C'è da lavorare concretamente con pazienza e spirito costruttivo spendendoli acquisendo competenze
Innanzitutto nelle Commissioni di Camera e Senato permettete che ve lo dica uno che entrò qui da deputato all'età di ventotto anni e portò giorno per giorno
No prima pietra
Allora no della vita politica dell'opera
Lavorare in Parlamento sui problemi scottanti del Paese non è possibile se non nel confronto con un Governo come interlocutore essenziale sia della maggioranza sia dell'opposizione
A cinquantasei giorni dalle elezioni del ventiquattro venticinque febbraio dopo che ci si è dovuti dedicare all'elezione del capo dello Stato si deve senza indugio procedere alla formazione dell'esecutivo
Non corriamo dietro alle formule nuove definizioni di cui si chiacchiera
Al Presidente non tocca dare mandati
Per la formazione del governo che siano vincolati a qualsiasi prescrizione se non quella voluta dall'articolo novantaquattro della Costituzione un governo
Che abbia la maggioranza in ambedue le carte
Appena
Adesso spetta darsi un programma secondo le priorità e la prospettiva temporale che riterrà opportune
E la condizione e dunque una sola fare i conti con la realtà delle forze in campo nel Parlamento da poco eletto
Sapendo quali prove aspettino il governo e quali siano le esigenze e l'interesse generale del Paese
Sulla base dei risultati elettorali di cui non si può non prendere atto piacciano oppure noto non c'è partito o coalizione omogenea o presunta tale
Che abbia chiesto voti per governare e ne abbia avuti a sufficienza per poterlo fare con le sole sue forze
Qualunque prospettiva si sia presentato agli elettori o qualunque patto se si preferisce questa espressione si sia stretto con i propri elettori
Non si possono non fare i conti con i risultati complessivi delle elezioni
E si interni indicano tassativamente la necessità di intese tra forze diverse per far nascere per far vivere un governo oggi in Italia
Non trascurando su un altro piano l'esigenza di intese più ampie e cioè anche tra maggioranza e opposizione
Per dare soluzioni condivise a problemi di comune responsabilità istituzionale
D'altronde
Non c'è oggi in Europa nessun Paese di consolidata
Tradizione democratica governato da un solo partito nemmeno più il Regno Unito operando comunque governi formati o almeno sostenuti da più partiti fra loro affini UA Bickford mente distanti e perfino aspramente concorrente
Il fatto che in Italia si sia diffusa una sorta di orrore però ogni ipotesi di intese alleanze mediazioni convergenze tra forze politiche diverse è segno di una regressione
Di un diffondersi
Di un diffondersi dell'idea
Che si possa fare politica senza conoscere o riconoscere le complesse problematiche del governare la cosa pubblica e le implicazioni che ne discendono in termini appunto
Di mediazioni intese alleanze politiche
O forse tutto questo e più concretamente il riflesso di un paio di decenni di contrapposizione fino all'osso Marri mento dell'idea stessa di convivenza civile come non mai
Come non mai faziosa e aggressiva
Il totale incomunicabilità tra schieramenti politici concorrenti lo dicevo già sette anni fa in quest'aula nella medesima occasione di oggi ospitando che fosse finalmente vicino il tempo della ma
Vita per la democrazia dell'alternanza
Che significa anche il tempo della maturità per la ricerca di soluzioni di governo condivise quando se ne imponga la necessità altrimenti si dovrebbe prendere atto dell'ingovernabilità almeno nella legislatura appena iniziata
Ma non è per prendere atto di questo che ho accolto l'invito a prestare di nuovo giuramento come presidente della
Corpo anche perché in Italia si desse nei prossimi giorni il governo di cui ha bisogno e farò a tal fine ciò che mi compete non andando oltre i limiti del mio ruolo costituzionale
Fungendo tutt'al più per usare un'espressione di scuola da fattore di coagulazione
Ma tutte le forze politiche si prendano con realismo le loro responsabilità era questa la posta implicita dell'appello rivolto mi due giorni orsono
Mi accendo signora presidente al mio secondo mandato senza illusioni né tantomeno pretese di amplificazione salvifica delle mie funzioni
Esercizio eserciterò piuttosto con l'accresciuto senso del limite oltre che con immutata imparzialità quelle che la Costituzione mi attribuisce e lo farò fino a quando
La situazione del Paese e delle istituzioni me lo suggerirà e comunque le forze meno consentiranno inizia oggi riferimento
Inizia oggi per me questo non previsto ulteriore impegno pubblico in una fase di vita già molto avanzata inizia per voi un lungo cammino da percorrere con passione con rigore con umiltà non vi mancherà il mio incitamento e il mio augurio viva il Parlamento viva la Repubblica Viva l'Italia
Ecco così dunque Giorgio Napolitano il giorno della sua rielezione come Presidente della Repubblica il ventidue aprile del due mila e i tredici
Adesso cominciamo a raccontarvi con alcuni documenti ne trovate naturalmente moltissimi altri archivio on line e di radio radicale alcuni dei momenti alcune delle questioni dei temi a cui Giorgio Napolitano ha tenuto molto politicamente e uno di questi è stato l'Europa vi facciamo ascoltare in particolare un intervento conclusivo
Della presentazione del libro Europa sfida per l'Europa per l'Italia
Europa sfida per l'Italia è edito dalla all'Ulisse a cura di Marta Dassù Stefano Micossi e Riccardo pesci c'è sentirete proprio l'intervento di Giorgio Napolitano a conclusione della discussione della presentazione di questo libro e ed è una presentazione del sei giugno del due mila e diciassette ascoltiamo
Perché sarà un po'un intervento da un lato solo che però considera essenziale innanzitutto
La brevità che intendo rispettare vorrei non togliesse il senso ai miei complimenti
Micossi per il gruppo europeo osso di cui sono un frequentatore per il libero di enorme varietà e ricchezza interesse che è stato pubblicato per questa stessa iniziativa
Io non sono in grado di soffermarmi sono totalmente
Anche intervenuti parecchie dare degli elementi importanti giudizio sul nuovo quadro politico europeo come lo possiamo chiamare dopo l'elezione di Macrone dopo la confronti Deschamps Controcampo al G7 di Taormina dopo le prese di posizione da parte di forze di governo e negli ambienti culturali europeisti per un rilancio dell'Europa
Credo di poter confermare una valutazione ti ho dato in alcuni articoli sulla stampa attraverso i quali i circoli snodare una certa nani si cioè e partita una controffensiva europeista io credo che in questo Russia e partito una confusa
Controffensiva europeista che si è riaperto il cantiere sulle prospettive dell'Europa sull'integrazione più stretta e più politica di cui ha bisogno e anche su
Modifiche di regole in definitiva sulla stessa revisione dei trattati Bassanini perché c'ha dovuto esplicito a questo proposito anche ma pronto non è un tabù per quanto sappiamo difficile è rischioso e rischioso sia
A me pare che il primo forte contributo a questa controffensiva europeista questa campagna
Di forte sostegno alle ragioni e alla storia
Dell'integrazione europea l'abbia dato Mario Draghi nel suo discorso di Lubiana un discorso puntualissimo documentatissimo il cui ha dimostrato come non sarebbe ricche vissuta e diventata qual è in Europa occidentale se non ci fosse stata precisamente l'invenzione comunitaria la creazione di una comunità europea badate che per veramente una documentazione inoppugnabile cioè dobbiamo fare portatori
Io son d'accordo con
Ma dobbiamo farci attivisti dobbiamo farci appassionati
Propagato ovvio propagandisti io non ho esitato qualche volta a dire non dobbiamo esitare a troppa marci credenti nell'Europa perché insomma
Cioè qualcosa che attiene anche ad un un ad un'adesione talmente integrava e profonda da diventare qualcosa di simile ad una fede incrollabile quella che d'altronde un giorno sì e un giorno no
Io afferma tra anche quando dice sempre l'Euro e irreversibile mettetevi l'animo in pace
Questo è tutto questo del tutto veramente molto importante tu hai citato John Kerry una cosa strana quell'elogio straordinario
A agli europei per ciò che hanno creato e che colti beh rimetteva Sabino di luce
E il quasi letteralmente identico a una lettera che Kennedy
Devo fingere che ha Indirizzo a Monnet
Che andò in missione negli Stati Uniti e non potendo incontrare gli indirizzò una lettera quello e ed ero gliela passa
Dice addirittura
E questi erano i termini temporali in dieci anni avete creato un Europa che per secoli non si è riusciti a costruire questo quando gli Stati Uniti credevano nell'Europa e avevamo soprattutto capito che l'integrazione europea
Era un perno dell'affermazione del ruolo negli Stati Uniti nel mondo adesso
Sono hanno preso altre strade
Credo se si continuasse a percorre sarebbero catastrofiche comunque
La domanda temi anche qui Sonata Alitalia può in questa
Fase nuova svolgerà un ruolo importante
Importante insieme essenzialmente con Germania e Francia talmente poi entro contesti ancora più ampi marpione per i sigilli fondamentalmente con Germania e Francia
Sorgere questo ruolo importante per il rilancio di rinnovamento dell'Unione Europea
Perché questo ruolo che viene riconosciuto in questo momento le viene riconosciuto non solo non nuovo presidente francese le vie sicuramente riconosciuto anche dalla leadership tedesca e legge viene riconosciuto
Da quelle famose istituzioni europee contro cui ogni tanto si inveisce istituzioni europee che si si sono
Senza dubbio espresse nel anche nel corso di quest'anno in atteggiamenti di maggiore comprensione e disponibilità
Sul terreno delle situazioni ed esigenze di bilancio italiano però molto dipenderà dell'assume devo svolgere questo ruolo
Dalla qualità delle proposte e delle posizioni con cui l'Italia parteciperà
Non soltanto al confronto sulle decisioni da assumere per dare nuova forza al processo di integrazione ma al loro coerente successivo successivo sviluppo
Questo naturalmente importante dobbiamo deve possiamo dire tranquillamente che di proposte posizioni serie
L'Italia e il Governo italiano ne ha elaborato in questi ultimi anni e continua a mettere sul tavolo alcune sale sono state citate
Come assicurazione obbligatoria unica sulla disoccupazione non certamente non so che meritano che meritano ascolto e che possono anche avere accoglimento
Ma certamente io dico il ruolo dell'Italia resta legato al fattore incertezza politica
Che la espone a rischi di sfiducia
Da parte dei mercati e delle istituzioni europee ed esso ciò che vorrei concentrare le mie rapide considerazioni come le ho denominato
Parlando con Micossi il fattore incertezza politica
è sempre stato nel resta il pesante riflesso della instabilità di governo e della instabilità finanziaria che hanno a lungo caratterizzato il nostro Paese ha voluto per molti decenni
Divisi rischio che abbiamo pagato e ancora siamo disposti a pagare in termini di autorevolezza e credibilità in Europa
Sul piano decisivo delle politiche economiche finanziarie il bilancio dei risultati ottenuti nella presente legislatura sta per culminare nell'approvazione
Va abbastanza felice ormai della cosiddetta manovrina volta chiudere i conti per il due mila diciassette alle leggi situazione vigente ma resta l'incognita degli orientamenti che si stanno preparando già per il due mila e diciotto all'interno dei partiti
Candidati a governare nella prossima legislatura ecco un grosso fattore di incertezza politica
A questo proposito per il due mila diciotto la strada resta in salita dobbiamo dei devono espressione banale ma carica di molte implicazioni me e pur nella legittima soddisfazione per i recenti dati sulla crescita nello scorso trimestre e bisogna anche un po'io capisco che e difficilissimo
Perché il governo perché abbia posizioni politiche di rilievo trovare il giusto equilibrio tra la necessità che obiettiva e che tutti condividiamo di dare fiducia
All'opinione pubblica ai cittadini fiducia nell'Italia e nello stesso tempo nello stesso tempo di fare sempre un discorso di verità
Su che cosa abbiamo raggiunto su che cosa resta
Da raggiungere attraverso sforzi molto molto ardui occorre prendere sul serio innanzitutto la raccomandazione del Consiglio europeo del ventidue Vangi
Per quel che riguarda sito solo qualche capitolo qualche passaggio gli squilibri va battono omicidi eccessivi che l'Italia
Senta dell'elevato debito pubblico e la dinamica ancora debole della produttività
L'incerto andamento di riforme pure formalmente approvate si tratta di raccomandazioni
Il che va sempre sottolineato faceva un accenno anche Sabino senza campo scambiare nessuna di esse con imposizioni dettate dalle autorità europee perché insomma forse soltanto il primo ministro Orban scambia le raccomandazioni europee le direttive imposte nel Patto di Varsavia cui precedentemente apparteneva apparteneva all'Ungheria raccomandazioni immotivatamente severe quest'anno in questo momento
Per le scelte dell'Italia nel prossimo futuro non se ne può dare una versione edulcorata alla nostra opinione pubblica
Si deve evidenziare come fattore
Ormai prioritario di incertezza
Politica e anche il nuovo possibile rischio di crisi finanziaria ogni ulteriore esitanti
Nell'affrontare sul serio uno con approcci realistici il peso del debito pubblico accumulato dall'Italia nel rapporto col primo
Di ciò si sta in effetti dimostrando nuova consapevolezza dell'opinione pubblica
Molteplici ambienti anche politici una consapevolezza che è emersa anche interventi recenti per esempio da parte del presidente dell'economia chiaro tollerato
Questo allarme ha parlato di necessaria priorità priorità nell'abbattimento del debito
Fin da febbraio e dell'Assemblea
Scettici ma da parte del governatore della Banca d'Italia Visco e solo per brevità mi astengo da citare espressioni che sono state
Molto chiare e molto forti come le abbiamo ascoltate da quelle fonti autorevoli ma intanto qui scusi mi scuserete
Se abuserò
Dei punti interrogativi
Ma in ma non sono retorici sono punti interrogativi veri perché le risposte non le abbiamo quanto corrispondano Attali ferme direttrici e propositi
Venire finalmente alle prese con un debito pubblico che continua ad essere quasi immobile nel rapporto colpi
Quanto corrispondono affari ferme direttrici propositi serpeggianti tra le forze politiche di rifiuto di qualsiasi adeguamento del prelievo fiscale all'obiettivo di pareggio strutturale del bilancio
A cominciare dal rifiuto
Del previsto scatto della clausola di salvaguardia relativa all'Iva e all'imposizione indiretta senza proporre valide alternative
E quanto vi corrispondono
Tendenze diffuse a nuove scelte di spesa e non solo per indispensabili investimenti in deficit spending perché quando vengono avanzate propose dispensa diceva
Beniamino Andreatta colpisce la stoica approssimazione con la quale le forze politiche in Parlamento le presentano sempre come spese in conto capitale bastò intima approssimazione
E in e e può il sostegno alla crescita che tutti riteniamo indispensabile
Non bisogna fare fare nulla che la Freni ma questa è già secco espressione secondo me generica e ambigua ma comunque può un sostegno alla crescita tradursi in una generalizzata propensione alla riduzione della professione della della pressione fiscale
L'attuale incertezza politica o con la comicità
Diciamo delle forze politiche circa i rispettivi intenti complessivi in materia di politica economico finanziaria a partire dal due mila diciotto costituisce un assai e rilevante incognita che inficia la nostra credibilità no voglio toccare un altro punto fondamentale di tradizionale instabilità italiana l'instabilità di governo e il frequentissimo succedersi di nuovi esecutivi storia scritta da tanti e vissuta da alcuni
La loro interna fragilità e il conseguente abnorme ricorso sconosciuto in qualsiasi altro Paese democratico europeo allo scioglimento anticipato del Parlamento
Il primo elemento di incertezza da rimuovere questo ancora nel momento attuale
Perché lo spettro dell'instabilità governativa eh riaffiorato
Pochissimo dopo l'insediamento il positivo avvio del nuovo governo Gentiloni ETA febbraio che hanno cominciato non dimentichiamo a inseguirsi voce pressioni per le elezioni anticipate al più presto e allora il rischio di una ingiustificata e irragionevole precipitazione è stato evitato no al consumo umano dal consolidarsi ed è un consenso
In Europa e in Italia attorno al governo Gentiloni ed al fermo richiamo del Presidente della Repubblica all'interesse generale e a una corretta prassi costituzionale
Ma ora ci siamo di nuovo siamo di nuovo alle prese con il tema dell'instabilità di governo e ciò è aggravato sul piano dell'immagine e dei rapporti politici dal prospettare senza neppure offrirne
Motivazioni appena sostenibili ipotesi di date per elezioni anticipate e in conseguenza per scadenze di governo e parlamentari come la presentazione
Per il bilancio dello Stato per il due mila e diciotto deve essere presentata prima no dopo dal nuovo governo dall'attuale governo
Tutte opinioni a cui hanno diritto i ministri dell'economia gli esponenti politici ma ne hanno diritto soltanto
Nel senso di esprimere eventualmente soste nelle nelle sedi appropriate e semplicemente paradossale a mio avviso discutere come si sa discutendo
Se posso a sprigionare incertezza politica attorno all'Italia di più l'andare a elezioni anticipate in autunno o all'inizio del prossimo anno in tutti i Paesi democratici europei
E chiedervi di avere mostrato di restare in ogni momento fedele a questa convinzione in tutti i Paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale della legislatura
Fare
Fare diversamente significa dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico istituzionale del Paese ed è semplicemente Abba norme mi sia consentito abnorme
Che invece il giù dopo e il patto il patto extra costituzionale
Sulla dura sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell'accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale
E questo
A questi ammassi stento
Ancora prima che la legge elettorale sia votata in uno dei due rami del Parlamento
Prescindono da considerazioni di merito sulla legge elettorale vi posso riservare di esprimermi
Come è mio diritto in Senato nel caso il passaggio in Senato non sia quasi diciamo un un volto uccello e con quasi nessuna possibilità di esprimersi d'altra parte
Si si rifiuta di ne abbiamo viste di tutti i colori no adesso ci sono colori nuovi colori nuovi come come il il passaggio dalla seduzione dalla seduzione
Del modello elettorale francese tranne fare grossa confusione tra il modello elettorale il modello costituzionale fino a prova contraria ti intende proporre al Paese
Con una iniziativa in Parlamento il passaggio al sistema presidenziale è libero di farlo ma fino a quando ciò non avviene noi abbiamo rispettare il dettato e la prassi è la prassi costituzionale e francamente
In questo diciamo funambolico brusco passaggio dal
Francese al tedesco
Potevamo anche rispetto risparmi anzi il gran galoppo del Parlamento
Impresa fine settimana non c'era nessun motivo e nessuna ragione per farlo se non la Rivière Pan se e in questo modo si sarebbe potuto prevedere per le lesioni a settembre con quale profitto
Che sia e difficile o molto o molto difficile dirlo
Governabilità del Paese che si profila che si profila senza dubbio molto problematica sulla base di quel che si sa di questa legge di questa legge elettorale poi si pronuncerà
Il Parlamento si pronunceranno per le verifiche di costituzionalità
In prima battuta il presidente della Repubblica e poi la Corte costituzionale vedremo quale sarà il corso di questa di questa nuova grande grande impresa grandi imprese
Di di quattro partiti o di quattro leader di partiti che calcolano esattamente le proprie competenze meravigliando sì che magicamente in questa occasione comprendano nei nei giorni che ancora ci aspetta
Cominciamo comunque a rompere il fattore storico e attuale di incertezza politica è costituito dalla fragilità instabilità dei governi
Dando continuità in piena autonomia all'azione del governo in carica anziché metterne in dubbio la sopravvivenza
Tuttora garantita da una maggioranza in Parlamento questo ci dice
Il nostro Manzato il nostro costume costituzionale questo ci dice l'interesse del Paese e di conseguenza della posizione del nostro paese in Europa il dell'Europa tuttavia
Così dunque Giorgio Napolitano alla presentazione del libro Europa sfida per l'Italia il sei giugno del due mila e diciassette non ci fermiamo qui per questa notte realizzata con i documenti
Dell'archivio di radio radicale questa notte di programmazione punto realizzato questi documenti torneremo naturalmente sulla vita politica di Giorgio Napolitano con gli altri documenti anche per parlargli invece della sua vicenda precedente che questa sera
Ancora non via abbiamo raccontato cioè il potere al protagonismo all'interno
Del partito comunista italiano ma per questa notte ci fermiamo qui ma restate con noi perché la programmazione di Radio radicale prosegue
Uno
Ma
Lo
Io
No
Ma
E
Docente
Non
Continuiamo a ricordare la figura di Giorgio Napolitano in questa seconda parte di questo servizio realizzato con i documenti dell'archivio
Di in radio radicale come abbiamo già preannunciato adesso parleremo di Giorgio Napolitano e il PC un tema su cui naturalmente trovate e tantissimi documenti e che qui e abbiamo scelti alcuni solo per dare un indirizzo ma naturalmente l'archivio di radicale pienamente soddisfacente per raccontare questa storia e allora cominciamo da un primo documento uno il documento che riguarda l'intervento di Giorgio Napolitano al quindicesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Che si svolge a Milano l'intervento del trenta marzo del mille novecento settantanove solo giornate particolari negli stessi giorni c'è il congresso del Partito Radicale tante volte ricordato che l'intervento
Di Marco Pannella su via Rasella che interseca in modo polemico
La vicenda del Partito Comunista Italiano in questo intervento di Giorgio Napolitano sentirete Napolitano rappresentare quella che è la linea alla lettura politica
E della condotta della prospettiva al Partito comunista italiano finalmente ma appunto per quello che riguarda quel gruppo di cui Giorgio Napolitano faceva parte che è stato conosciuto in un periodo anche come il gruppo dei cosiddetti miglioristi ma poiché ha assunto forme diverso e sentiamo dunque innanzitutto questo intervento al quindicesimo Congresso del Partito Comunista Italiano
Torniamo al trenta marzo del mille novecentosettantanove
La parola al compagno Giorgio Napolitano l'allegato di Bologna della del conoscente trafori la compagnia emiliana ma Caroli
Compagne e compagni
I fatti
Concreti e incontestabili
Che ci hanno portato alla decisione di uscire dalla maggioranza
Sono stati puntualmente richiamati
Nel momento in cui molti mostrano di averli dimenticati
Nel rapporto del compagno Berlinguer
Quella decisione ha trovato nel partito la più larga e convinta adesione e ha consentito ai nostri congressi di sezione di federazione
Di portare avanti una più serena discussione
Sulla linea da lui seguita dopo il brutto del venti giugno e sul bilancio di questi anni di collaborazione tra le forze democratiche
Il compagno Berlinguer era vigorosamente rivendicato il valore delle novità politiche dei risultati positivi per il Paese che abbiamo contribuito a determinare ha ribadito la giustezza delle scelte danno il computer gli ha riproposto nel modo più netto l'obiettivo del rilancio della politica di solidarietà democratica e della formazione di un governo che ne sia coerente espressione nessun cambiamento di Indirizzo generale dunque nessuna tentazione e gli ha detto di arroccarci all'opposizione
La svolta di cui alcuni parlano esiste solo nella loro fantasia ove le loro speranze speranze che proprio oggi ha espresso anche l'onorevole operato
Noi siamo decisi ad andare avanti non a tornare indietro
Abbiamo deciso di scindere le nostre responsabilità
Per non subire un processo di degradazione della politica di solidarietà democratica e per creare le condizioni di una sua ripresa su basi nuove e la nostra bandiera resta L'Unità per il cambiamento
Siamo
Siamo impegnati a correggere errori
E superare difetti i nostri
A suscitare un più ampio movimento unitario nel Paese
Ad affermare fino in fondo la funzione di governo della classe operaia e del suo più forte e rappresentativo partito questo è il tema del nostro congresso
D'altronde compagne e compagni
Se avessimo vissuto negli ultimi due anni e mezzo
Solo un grigio Peluso stato di necessità
Basterebbe era essercene liberati non avrebbe avuto senso il discuterne in modo serio e anche travagliato
Come ne abbiamo discusso ancora nel corso della preparazione di questo congresso la verità è che abbiamo vissuto del Parlamento nelle regioni nei Comuni nelle fabbriche un'esperienza molto importante anche se molto faticosa
E per diversi aspetti ingrata
E ne usciamo arricchiti come partito e come movimento operaio
Ci siamo misurati da vicino lo sottolineava ieri il compagno Angius con i problemi reali di governo e di rinnovamento dell'economia e della macchina dello Stato abbiamo corso rischi
E ci siamo imbattuti in contraddizioni che ci hanno fatto molto riflette
Queste esperienze questa riflessione ci permettono di portare a un più alto livello e subito senza soluzione di continuità
A nostra battaglia per il superamento della crisi che Travaglio Alitalia per il risanamento e la trasformazione dell'economia della società devastato per una nuova direzione politica del Paese
Si tratta di una battaglia
Compagne e compagni
Che ha registrato successi di grande significato
Nel periodo successivo al voto del venti giugno sia pure tra tante difficoltà ai limiti delle strade nuove dei processi di cambiamento si sono aperti
E se negli ultimi tempi si è cercato di bloccarli
E oggi si cerca da parte delle forze conservatrici e dei settori più corretta rivide la Democrazia Cristiana di realizzare un generale ritorno al passato è bene è possibile impedirlo
La partita è ancora tutta da giocare e vadano giocata con fiducia e con slancio sul piano sociale politico era anche elettorale
Maggiore chiarezza
Va però fatta a mio avviso su quella che è la vera materia del contendere sui contenuti sulle questioni di indirizzo attorno a cui hanno ruotato il confronto il contrasto tra le forze politiche e tra le forze sociali in questi anni e negli ultimi mesi
E a ciò dobbiamo riferirci anche per dare sostanza al nostro discorso sulla funzione di governo del Partito comunista sulla unità a sinistra sulla politica di solidarietà democratica
Sostenere o tentare di far credere come si è tentato soprattutto da parte della Democrazia cristiana nel corso della recente crisi
Che non ci fosse disaccordo
O che fosse pacifico l'accordo sul programma e sull'azione di governo è una grossolana mistificazione
Basti considerare gli indirizzi della politica economica e sociale a cui in particolare mi richiamerò ieri Zangheri si è richiamato alle vicende della riforma dello Stato e Pecchioli a quelle della lotta contro il terrorismo è stato un continuo braccio di ferro
Altro che cedimenti e rinunce da parte nostra
Tra le forze innovatrici disponibili al rinnovamento tra le forze più responsabili presenti nella maggioranza e nel governo
E le forze più chiuse arroganti e meschine presenti in primo luogo nella Democrazia cristiana
E le questioni più controverse
E le questioni più controverse nel campo economico e sociale sono state quelle della giustizia nella distribuzione dei necessari sacrifici
Del superamento di sperequazioni e privilegi non più tollerabili fino allo scontro già delineato sì sulla nuova legge per le tensioni e insieme quelle dell'applicazione conseguente delle leggi di programmazione approvate negli ultimi anni dell'adozione effettiva in generale del metodo e della vigna della programmazione democratica
Compagno Castellano lo avete ascoltato ieri ha parlato da questa tribuna della vicenda esemplare
Della legge per la riconversione industriale dei piani di settore dei programmi e del riassetto delle partecipazioni statali
Ci siamo scontrati su questo terreno con la Resistenza e il sabotaggio di precisi settori del governo e della Democrazia Cristiana
Con la volontà di questo partito di ritornare a una erogazione discrezionale degli incentivi e di continuare a servirsi del settore economico pubblico come di una leva di potere
Ci siamo scontrati con il sostanziale rifiuto
D'altronde apertamente teorizzato dalla Confindustria della scelta della programmazione
E altre vicende di eguale significato come quelle della programmazione per l'agricoltura sono state pure citate si tratta di esempi che dimostrano compagne e compagni come non basti
Ne è un accordo su un documento programmatico né un accordo in Parlamento su delle leggi se non c'è una chiara volontà politica comune e se non c'è un governo che la rispecchi
Essendo realmente rappresentativo di tutta la maggioranza
E che sappia invalidi a tradurla in coerente azione quotidiana di politica economica
Su questo punto decisivo
Della scelta conseguente del metodo e dell'a RIA della programmazione
è mancato
Il chiarimento di fondo quello che era stato promesso con il piano triennale e quello che avrebbe dovuto essere dato nel corso della crisi di governo dalla Democrazia cristiana e dal presidente incaricato anche perciò siamo passati all'opposizione e su questo stesso appunto lo abbiamo sentito ribadire anche qui al nostro congresso sono naufragate alcune intese regionali nel Mezzogiorno
Ma qual è il senso alla politica delle intese la politica della solidarietà democratica se si arresta di fronte ad una scelta di questa natura
Cui è legata la soluzione di problemi fondamentali del Paese quelli del rinnovamento dell'espansione della struttura produttiva della trasformazione del Mezzogiorno della piena occupazione
E a risolvere questi problemi
Che deve servire la collaborazione delle forze democratiche lo diciamo
Compagne e compagni
A quei settori del mondo economico e politico di cui si fanno espressione anche autorevoli organi di stampa
Lo diciamo a quegli stessi settori della Democrazia Cristiana
Che si mostrano ora preoccupati
Di vedere abbandonata la politica di unità nazionale vogliamo credere che queste preoccupazioni siano sincere che certi appelli non siano ipocriti e strumentali anche se vengono dopo che si è lasciata affossare
La maggioranza cinque
è un fatto e il pericolo di una ripresa dell'inflazione
Il rinchiudersi bestiale del terrorismo
Il moltiplicarsi delle spinte corporative dei segni di scollamento dello Stato ripropongono con forza l'esigenza della politica di unità nazionale non siamo noi che abbiamo bisogno di esserne convinti
Ma la politica di unità nazionale
Per poter essere efficace per riuscire a fronteggiare la crisi del Paese ad avviarli a soluzione i problemi di fondo
Deve essere guidata da un Governo di eccezionale impegno ed autorità e deve configurarsi come politica di rinnovamento in tutti i campi
Questo è il nodo
Ormai lascio e molto dipende dall'esito di un confronto di posizioni all'interno della democrazia cristiana che è ben lontano
Dall'essersi risolto e composto anche se è prevalsa una linea di chiusura nei confronti delle questioni poste danno i comunisti
è certamente forte nel partito democristiano la tentazione di manovrare per un ritorno al centrosinistra e non manca chi propone addirittura il ritorno al centrismo
Forte la tentazione di aggregare
Attorno ad una piattaforma di irresponsabile rilancio delle politiche del passato a stese del già dissestato bilancio dello Stato un blocco conservatore
Di ceti più o meno privilegiati e protetti
Ma il limite di questa manovra lo dobbiamo vedere compagne e compagni stante la profondità della crisi che continua a travalicare il Paese
Che ne mina lo sviluppo economico e sociale che pesa sul processo di accumulazione che scuote le strutture dello Stato che in Siria la vita democratica
E da cui non si può uscire senza una coraggiosa opera di rinnovamento
Senza il determinante contributo del movimento operaio è senza il pieno riconoscimento dovunque della funzione di governo
Del partito comunista senza la partecipazione del partito comunista a un governo di coalizione democratica
A decidere l'esito di un confronto di posizioni in seno alla Democrazia Cristiana
Molto possono concorrere una maggiore unità
Tra comunisti e socialisti e un più ampio movimento unitario di massa nel Paese con questa prospettiva occorre anche andare alle ormai inevitabili elezioni anticipate
Sull'importanza che noi attribuiamo e sull'apporto che intendiamo dare a una maggiore unità tra comunisti e socialisti il compagno Berlinguer ha dato nella sua relazione indicazioni chiare e di grande valore
Non nascondendo le attuali difficoltà
Non sottacendo la gravità di certe impostazioni e polemiche del Partito socialista nei nostri confronti
Ma avviando un discorso realistico riaperto sui rapporti tra i due partiti che passa anche attraverso il superamento di atteggiamenti non giusti come gli ha detto da parte nostra io desidero solo insistere
Riprendendo i temi di una recente discussione con Riccardo Lombardi sulle esigenze la possibilità
Di una rinnovata concordanza politica e programmatica tra comunisti e socialisti io desidero solo insistere sul fatto
Che ci troviamo insieme e non soltanto in Italia ma in Europa di fronte a problemi nuovi ed estremamente impegnativi
I problemi posti dalla crisi dello sviluppo capitalistico dai mutamenti in atto nella divisione internazionale del lavoro ed al progresso tecnologico
Quella che ne scaturisce in termini critici e complessi come non mai è la questione della voce
Oggi si ripropone in condizioni del tutto diverse da quelle di quaranta anni fa
Un tema di dibattito e di ricerca come quello della compatibilità tra capitalismo e piena occupazione
Ovvero delle modificazioni profonde da introdurre nella struttura e nella direzione dell'economia per evitare una disoccupazione crescente per realizzare il pieno impiego
E all'altezza di questi problemi che deve portarsi la sinistra europea che deve portarsi il confronto la competizione il lavoro comune tra socialisti e comunisti
Si può partire da una comune tradizione di pensiero
E da una comune visione del ruolo dell'intervento economico pubblico e ci si deve caratterizzare come sinistra per la
Volontà e la capacità di condurre la classe operaia a cimentarsi col governo dell'economia sul terreno della programmazione
Questo vale con particolare forza per dei paria compagne e compagni la questione del lavoro anche quello del lavoro per i giovani anche quella del lavoro per le donne assumeva voi fondamentalmente
I connotati della questione meridionale
E l'esigenza di maggiori investimenti di un più alto tasso di accumulazione
E l'esigenza di un'accorta scelta dei settori di investimento delle tecnologie si intrecciano con la necessità di concentrare nuovi info investimenti e posti di lavoro nelle regioni meridionali
Solo con la politica e gli strumenti della programmazione ci si può riuscire la battaglia per la programmazione è battaglia meridionalista
E solo nell'ambito della programmazione si può acquisire la garanzia che gli sforzi dei lavoratori occupati il riconoscimento da parte loro di determinate compatibilità la limitazione delle loro rivendicazioni salariali servano realmente a sostenere una espansione della base produttiva e dell'occupazione del Mezzogiorno
Ma questa battaglia
Deve acquistare ben maggiore ampiezza e incisività per minare la resistenza dei nemici della programmazione
E qui torniamo alla riflessione critica e autocritica sull'esperienza degli ultimi due o tre anni
Non siamo riusciti compagne e compagni non siamo riusciti a suscitare insieme con altre forze di sinistra e democratiche
Un movimento reale per la programmazione che avesse consistenza e continuità possiamo riuscirvi
Quali sono i limiti da superare
Io credo che occorra superare i limiti di genericità
Che occorre andare a un approfondimento culturale
E ad una maggiore concretizzazione di obiettivi di politica industriale di politica economica
Che occorra guardare con realismo agli ostacoli e alle condizioni cui è legata la stagnazione o l'effettiva espansione
Degli investimenti e dell'occupazione anche questo significa il discorso sul programmazione e mercato riproposto ieri lo accompagnò barca
E si deve andare in fuori di vecchi schemi
Ad una strategia per l'occupazione
Imperniata sulla crescita di molteplici attività
Agricole industriali e di servizi nel Mezzogiorno nessuna coraggiosa
Redistribuzione delle occasioni e del tempo di lavoro anche attraverso la graduale emersione dell'economia sommersa e un'effettiva politica di mobilità contrattata della forza lavoro
In alcune di queste direzioni compagne e compagni ci si sta muovendo con iniziative come quella della Regione Emilia per lo spostamento di iniziative imprenditoriali verso il Sud
Con l'impegno della Regione Piemonte dei sindacati dei lavoratori della FIAT nella localizzazione nel Sud dei nuovi sviluppi del più grande gruppo industriale italiano
Risponderemo con questi fatti
Concreti e significativi nella campagna elettorale a chi per la Democrazia Cristiana tentasse di giocare ancora la vecchia carta della contrapposizione del sud al movimento operaio e popolare del no
C'è
C'è una larga convergenza è vero
Come ha detto il compagno lama
Tra gli indirizzi di politica economica
Tra la politica di programmazione che noi comunisti replichiamo per il Mezzogiorno e per il Paese e contenuti della linea sindacale dell'Eur i contenuti delle lotte operaie le piattaforme per il rinnovo dei contratti ma non ignoriamo
E non possiamo dimenticare
Le incomprensioni e le difficoltà che la linea dell'Euro ha incontrato incontra le tensioni che si manifestano in seno alla stessa classe operaia
E ancor più tra i pubblici dipendenti
In assenza di una politica governativa capace di legare il miglioramento delle loro condizioni alla valorizzazione della loro funzione ad un impegno di riforma e di rinnovata efficienza delle amministrazioni e dei servizi pubblici
Si fanno sentire vengono alimentati
Particolarismi e spinte corporative anche nelle forme più preoccupanti
Nel rapporto del compagno Berlinguer si esprime allarme in modo particolare per i casi estremi degli scioperi selvaggi nei servizi pubblici e si propone una linea di tutela democratica degli interessi fondamentali della collettività
Ma dinanzi a queste difficoltà e a questi pericoli decisivo appare compagne e compagni un nuovo sviluppo del rapporto democratico tra i lavoratori e i sindacati
Una partecipazione crescente e non solo attraverso i sindacati
Della classe operaia dei lavoratori alla discussione di tutte le scelte essenziali che il movimento operaio si trova a dover compiere sul terreno della politica economica
Noi siamo convinti
E sia ben viva
E si rinnovi nella coscienza di grandi masse di operai e oggi anche di tecnici
La grande tradizione costruttiva di governo del movimento operaio italiano la sua tensione egemonica quella che si espresse dopo la Liberazione
Dei consigli di gestione nelle battaglie per la salvezza dell'industria nel Piano del lavoro della CGIL
Ma più difficili sono le scelte da compiere
Più i lavoratori vanno chiamati tempestivamente a discutere a sostenere impostazioni efficaci di lotta per obiettivi di programmazione a partecipare all'esercizio
Di diritti e di strumenti nuovi come quelli che si sono conquistati con la prima parte dei contratti del mille novecento settantasei e che oggi ci si batte per consolidare ed estendere con i nuovi contratti
E il discorso del rapporto di massa con i lavoratori
Della partecipazione operaia di un movimento unitario reale per la programmazione riguarda sia chiaro anche il nostro partito
Nella autonomia e nella specificità del suo compito quel compito insostituibile di cui ha parlato Amendola di mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari
Sul terreno più propriamente politico
Essendo invece per noi fuori discussione l'autonomia del sindacato e dell'azione che adesso spetta a dirigere e insieme si intende la legittimità di un aperto confronto se necessario con le sue posizioni
Abbiamo in questi anni sperimentato in effetti tutta la difficoltà
Compagne e compagni di quell'impresa davvero inedita senza precedenti concreti che consiste nel congiungere nel lavoro del nostro partito opera di governo e impegno di lotta senza trascurare come è accaduto quest'ultimo e senza sospingere l'una e l'altro su binari diversi
E occorre compagne e compagni superare ora di slancio ritardi e limiti solo sul tappeto questioni scottanti e improrogabili basti citare per tutte
Quella dell'energia dell'effettivo avvio reso ancora più urgente e drammatico all'incidente gravissimo verificatosi in Pennsylvania di una politica di risparmio e di diversificazione delle fonti di energie
Di confronto razionale critico sui rischi del ricorso alle centrali nucleari sulle garanzie di sicurezza da conquistare sulle crudele alternative
Sulle sulle crude alternative che comunque ci si pongono rispetto ai problemi dello sviluppo produttivo e civile e del fabbisogno energetico in generale possiamo e dobbiamo evitare che si disperdono i frutti delle battaglie e della politica da noi condotte dopo il venti giugno
Che si svuotino leggi innovatrici
E impegni sanciti dal Parlamento che fallisca una seconda volta il tentativo di avviare una programmazione democratica nel nostro Paese possiamo e dobbiamo
Ho capito che non ce l'hanno come ma mi pare che qui pare Lin comunista
E dovremmo ex
Da un pezzo avvertiti nei confronti di certe cose non prestarci
Siamo e dobbiamo
Consigliamo
Possiamo e dobbiamo farlo anche dall'opposizione e dalle posizioni di governo che teniamo saldamente nelle regioni e negli enti locali ma per riuscire in questo sforzo
Per suscitare la mobilitazione necessaria è indispensabile compagne e compagni che venga in piena luce la natura del confronto e dello scontro propri della fase storica attuale la vera posta in gioco quella che in questi anni
La tortuosità delle vicende politiche le condizioni politiche anomale in cui abbiamo dovuto muoverci la carenza di unità a sinistra e nostri difetti hanno invece oscurato
E la posta in giuoco in Italia e in Europa e un mutamento di classi dirigenti è l'affermazione di un nuovo ruolo del sindacato e l'assunzione di fronte alla crisi
E ha problemi e rischi di una complessità mai conosciuta
Di una funzione di governo da parte della classe operaia delle sue organizzazioni e dei suoi partiti
Una funzione di governo che acquisti differenziandosi so stiamo anzi aumenta e dalle esperienze socialdemocratiche contenuti di trasformazione in senso socialista partiti come il nostro
Partiti comunisti come il nostro
Sono nati nel segno della Rivoluzione d'ottobre e dell'insegnamento di legni in e sono
Solo
E sono via via pervenuti apposizioni di sostanziale giudizio critico su determinate esperienze di costruzione socialista
Apposizione di ricetta originale di una linea già avanzata al socialismo nella democrazia e in Italia questa ricerca
Si è fondata da anni su una costante e crescente apertura del nostro partito verso fenomeni e movimenti nuovi che sono venuti via via emergendo nella società
E di cui sono state protagoniste larga e forze sociali e culturali larghe masse giovanili e femminili
Rispetto a questi fenomeni e movimenti è giusto evitare acuta menti acritici ma anche rigetti schematici e globali essi ci hanno posto
E strisce hanno posto è vero di fronte a questioni difficili che richiedono forte capacità di analisi critica ma non chiusure conservatrici nelle quali siamo ben decisi a non ricadere
Siamo portatori
Noi comunisti noi comunisti siamo portatori
Di una grande ispirazione tradizione rivoluzionaria di una tensione morale
Di un patrimonio politico e culturale di una capacità di lotta che vogliamo ora trasfondere in un'opera unitaria e democratica di governo e di rinnovamento in senso socialista di società complesse e pluralisti che come la nostra
E questa la sostanza dell'euro comunismo come scelta strategica irrinunciabile e questa la sfida che lanciamo agli altri erano gli stessi e una prova ardua di portata storica dalla quale non ci possiamo ritrarre e non ci ritroveremo
Ecco questo l'intervento di Giorgio Napolitano quindicesimo congresso del Partito comunista italiano che si svolse a Milano il trenta marzo del mille novecentosettantanove
Continuiamo a raccontare la vicenda Di Giorgio Napolitano
E del Partito Comunista Italiano veniamo a una stagione successiva non di molto ma molto diverso in realtà da diversi punti di vista veniamo al dodici settembre del mille novecento ottantatré un dibattito nella feste nell'ambito della festa dell'Unità di Reggio Emilia di quell'anno faccia a faccia Piccini PSI sentirete ad interloquire
Con Giorgio Napolitano Claudio Martelli De di interesse anche capire qual era la la prospettiva la visione di Giorgio Napolitano che tra presenza sostanzialmente il PC in questo dibattito rispetto a quella che era diciamo anche la novità di quel momento il e il governo a guida socialista autorevolmente rappresentato da Claudio Martelli ascoltiamo dunque questo faccia a faccia tra l'altro sentire di introdurre e coordinare questo dibattito uno giornalista del TG cinque non era una diciamo novità una circostanza si è verificata alcune volte negli anni ottanta quindi ascoltiamo faccia a faccia al pc PSI alla festa dell'Unità di Reggio Emilia il dodici settembre del mille novecentottantatré
Insomma siamo infatti nei nostri studi di Canale cinque ma siamo qui a Reggio Emilia dove è in corso la festa dell'Unità
Partito Comunista organizzato anche quest'anno il suo grande ritrovo
Siamo entrati nella terza settimana si concluderà domenica con un discorso del segretario onorevole Berlinguer in questi dodici tredici giorni perché è cominciata la festa molti sono stati i dibattiti molte sono state le occasioni certo c'è stato anche il folklore ci sono state e le piadine ci sono stati i ristoranti ma la base vera è il confronto
Confronto fra la base comunista e il resto per il popolo
Il Partito Socialista innanzitutto
E infatti questo rapporto non sempre buono non sempre disteso fra comunisti come parte socialisti dall'altri trova questa sera qui a questo confronto a questo faccia a faccia due autorevolissimi esponenti
L'onorevole Claudio Martelli vicesegretario del Partito Socialista Italiano e l'onorevole Giorgio Napolitano presidente del gruppo parlamentare comunista alla cattura onorevole Napolitano è vero che questi rapporti fra voi e i socialisti non sono mai stati distesi e oggi sono ancora meno distesi di una volta
Ma io credo che i rapporti tra comunisti e socialisti in Italia oramai da decenni sono dei rapporti difficili
Si possono anche dare delle spiegazioni di queste difficoltà si sostiene mi pare anche a ragione che i rapporti tra partiti affini tra forze storicamente vicine vicine per estrazione sociale e per ispirazione
Ideale e culturale siano qualcosa di più impegnativo che non i rapporti tra partiti avversari c'è
Si osserva più rigore più suscettibilità nei rapporti tra forze affini che nei rapporti tra partiti avversari ma al di là di di di questa premessa io credo che oggi sicuramente noi ci troviamo in un momento difficile in un momento difficile e non perché il partito socialista
Sia tornato a far parte di un governo che vere invece il Partito comunista l'opposizione perché in generale queste appunto il non essere una questione determinante
In effetti però noi pensavamo all'indomani del risultato delle elezioni del ventisei giugno che il Partito Socialista dovesse e dovesse anche in una discussione schietta con noi comunisti verificare la possibilità di soluzione di governo che non fossero la pura e semplice riedizione del pentapartito e cioè di una formula che era clamorosamente fallita nella precedente legislatura
Sono dell'arte
Vi accusano di averli traditi
Questa accusa non lo so Titta per la non forte lo si corrispondere lo stesso anche no immaginando che sia nell'aria una retro cassa del cervello
Io penso che sono determinanti i ruoli che i partiti si assuma cioè un partito si al governo addirittura guidi un governo ecco un altro partito sia l'opposizione
Non mi pare un dettaglio o questione trascurabile in generale questo è
Come dire però l'approdo di differenze preesistenti non è che ne sia la causa ecco sarebbe un errore se noi immaginassimo che in assenza della presidenza socialista o in assenza della partecipazione socialista ad un governo con la democrazia cristiana i partiti laici cadrebbero le differenze tra socialisti e comunisti non è così è perché esistono delle differenze profonde che in larga parte poi noi abbiamo ereditato
Alludo sia la generazione di Napolitano sia la mia non sono differenze che abbiamo introdotto nuovi nei rapporti tra i due partiti differenze polemiche e divisioni conflitti
Craxi ha parlato una volta di fratelli separati a proposito di socialisti e comunisti
La verità è che questa separazione se non faccio male i conti dura da sessantasei anni
Ed è un miracolo che nonostante una separazione di così lunga durata i due partiti conservino un istinto unitario
Una base di relazioni unitarie e si sforzi le ricerche io nonostante le differenze intervenute dopo sessantasei anni di polemiche di divisioni si sforzino di individuare vi è possibili e praticabili sia per l'evoluzione dei rapporti sia cosa che assai più importante per creare anche in Italia le condizioni preliminari a a dar vita ad un'alternativa di governo che poggi innanzitutto sull'insieme delle forze di sinistra e quindi e queste differenze di fondo
Che vanno
Che bisogna esaminare se si vuole
Giungere a un qualche progresso le relazioni tra i due partiti ecco però queste condizioni secondo i comunisti secondo anche molti degli slogan che si vedono che alla festa c'erano dopo le elezioni
è vero
Intanto dal punto di vista storico io vorrei osservare che ci siamo separati nel mille novecentoventuno quando si è fondato il Partito comunista
Ci sono stati periodi di lotta molto aspra però ad esempio tra
Negli anni quaranta e gli anni Cinquanta insomma c'è stato un abbondante decennio di collaborazione molto stretta tra i due partiti poi sono intervenute altre differenze
Le differenze non sono sempre le stesse e direi i che molte delle divergenze di fondo che o pulivano i nostri due partiti negli anni Venti e Trenta siano del tutto superate allora vediamo bene quali sono
Le differenze rio oggi se sono tali da giustificare
Una posizione come quella attuale del Partito Socialista che mi sembra di capire anche da quel che ha detto l'onorevole Martelli si basa sull'assunto della impossibilità
Di un accordo di governo tra comunisti e socialisti
Potrei anche chiedere a Martelli si ritiene che le differenze tra socialisti e democristiani siano delle differenze meno sostanziali quelle tra socialisti e comunisti francamente mi meraviglierei
Sì rispondesse dissi che sono meno sostanziali le differenze tra socialisti e democristiani
Eppure collaborano insieme socialisti e democristiani al governo al di là delle profonde diversità tra i due partiti quindi non è solo la questione del dopo ventisei giugno io credo che da parecchi anni
Sono maturate le condizioni per la ricerca non dico che sia facile ma per la ricerca di un accordo che veda impegnati nella stessa prospettiva politica e di governo comunisti e socialisti
Da da parecchi anni non dovrebbero essere maturate perché assoluta se si fa riferimento alla svolta comunista alla cosiddetta seconda svolta di Salerno cioè alla indicazione come strategia di una Alternativa democratica la democrazia cristiana si tratta di una svolta tutto sommato le c'erano scusami nel
Nel settantasei settantanove abbiamo partecipato insieme ad una maggioranza parlamentare
Ad una maggioranza di governo non solo gli avete dato il vostro consenso prima l'astensione poi il consenso a a governi monocolore presieduti da un democristiano insieme con voi certamente ma per noi diamo che non era questa la novità significativamente lo era per la posizione comunista e da quella posizione si è passati a un'impostazione diversa mi pare no che prevede cioè collocare la democrazia cristiana l'opposizione anziché di sostenerla dall'esterno con l'astensione o con il voto favorevole
Vediamo la questione delle differenze io ne ne vorrei citare
Una in particolare
Che di fatto costituisce lungo questi sessantasei anni di divisione organizzativa e politica tra i due partiti storce la sinistra italiana questa differenza in particolare e quella meno intermittente
Ed è il diverso giudizio che si dà della natura del cosiddetto socialismo reale o delle società comuniste o delle società dell'estro di
Democrazie popolari che dir si voglia
Noi abbiamo osservato come dire una evoluzione del Partito comunista
Nel corso
Di tanti anni
Accelerata all'inizio degli anni settanta
Giunta a una definizione di più netta autonomia dopo i fatti polacchi quando si è parlato di strappo e quando si è parlato per la prima volta di esaurimento della spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre e cioè del fatto che non credo questo non riteneva più l'Unione Sovietica
Come l'aveva ritenuto in precedenza evidentemente non la riteneva più capace sulla base delle conquiste realizzate devozione ottobre di promuovere una fase di progresso di sviluppo
Di essere un modello significativo ed importante e praticabile per tante altre società del terzo del quarto mondo o anche per società di tipo europeo bene
A noi pare questa come dire un'acquisizione per un verso per altro verso ci pare che dopo l'Afghanistan dopo l'Etiopia dopo le vicende del Corno d'Africa
Dopo la repressione in Cecoslovacchia che dura inesorabili da quindici anni con mezzo milione tutto il Patto di Varsavia che stazionano in piena occupazione ancora oggi contro un tentativo di comunismo liberale condotto da quella società dopo lo schieramento dei missili SS venti in una fase in cui ora opera impegnato nella distensione dopo il Gulag e la repressione interna dopo l'abbattimento del jumbo fermarsi alla soglia di un giudizio che dice se non è più una potenza rivoluzionaria e tuttavia è una potenza magari impegnata nella ricerca della pace
è una società che conserva o manifesta tratti elementi di socialismo ci pare molto al di qua di ciò che è necessario e questo giudizio non è una questione come dire
Filosofica o dottrinaria perché comporta una serie di conseguenze e di scelte politiche significative nella qualità oggi violenze tutto sul tema della sicurezza e della difesa ecco sentiamo la risposta su questo specifico tema
Non mi persuade ha fatto quello che dice Martelli innanzitutto il nostro giudizio sui Paesi dell'Est e in primo luogo sull'Unione Sovietica è andato molto al di là di quello che gli aquilani cordata o noi abbiamo espresso condanne inequivocabili
Fino a ciò che abbiamo detto a ciò che abbiamo anche votato insieme per esempio qui a Reggio Emilia
Nel consiglio comunale all'indomani della tragedia del giù un boccone hanno
La parlo del giudizio sulla natura siberiana successo delle ma io unico che le differenze persistenti poi potremmo vivere meglio quali sono
Le differenze persistenti nel giudizio sulla natura di cui le società oggi faccia ostacolo ad un accordo politico e di governo tra i due partiti perché parliamoci chiaramente quello che potrebbe rappresentare un ostacolo in tozzo montabile sarebbe
L'assumere
La società sovietica come modello e noi non lo facciamo in alcun modo
L'essere esitanti sulla questione
Delle Istituzioni e delle libertà e delle garanzie democratiche come parte essenziale
Di un programma di governo e di un programma politico del partito comunista e della sinistra e noi non abbiamo alcuna esitazione su questo terreno e ne abbiamo dato le prove
Nel corso di anni e anche di anni cruciali o infine sarebbe grave la divergenza tra i due partiti
Se il nostro partito non fosse esplicito netto e coerente per quanto riguarda la indipendenza nazionale del nostro Paese
Ed una linea di politica estera che prevede come nuovi comunisti prevediamo il mantenimento delle alleanze internazionali dell'Italia
Dopodiché possiamo ancora discutere su aspetti concreti della politica dalla sicurezza sui quali c'è discussione e c'è discussione non soltanto tra comunisti e socialisti ma la mia convinzione Peres è schietto e che oggi il principale ostacolo ad una intesa tra i due partiti
Sia rappresentato da un certo tipo di progetto politico di prospettiva politica che il Partito socialista si è dato
Il Progetto di un rafforzamento o addirittura di una balzo in avanti
Del Partito socialista per quanto riguarda la sua influenza elettorale il suo peso politico
Balzo in avanti da realizzarsi attraverso un logoramento ossia della democrazia cristiana e sia del partito comunista senza impegnarsi invece in una prospettiva che possa essere una prospettiva comune della sinistra
Mi sembra che sia questo il punto che realmente rende oggi difficile una intesa tra i due partiti l'obiettivo che il Partito Socialista sta perseguendo per ragioni che voi possiamo discutere più o meno legittime in modi che noi critichiamo contestiamo ma questa è la vera sostanza
Della questione vogliamo fare con una nuova una controprova delle situazioni che abbiamo sentito fin qui cioè le differenze abbiamo sentito sia da Napolitano che dall'Adriano questa questione della sicurezza appunto forse non sono così lontani vediamole nel nel nello specifico per esempio la sicurezza Comiso qual è la posizione Partito Comunista qual è la posizione del partito socialista forse anche dopo quello che è successo con il jumbo
Coreano
Vogliamo sentire magari l'onorevole Napolitano foto noi abbiamo sostenuto
Che bisognasse subordinare ogni decisione per quanto riguarda la base di comico di Como isola installazione dei missili NATO in Italia e in altri Paesi dell'Europa occidentale
Al
Al negoziato di Ginevra
E abbiamo sempre detto che il negoziato di Ginevra doveva garantire un equilibrio un riequilibrio nel campo missilistico nei nel campo dei missili a medio raggio i cosiddetti euromissili tra Unione Sovietica e Stati Uniti tra i due blocchi
Abbiamo messo l'accento sulla necessità di una iniziativa dell'Italia che in qualche modo insieme ad altri Paesi della Comunità europea
Servisse a prendere sugli Stati Uniti d'America sull'amministrazione americana perché conducesse con spirito costruttivo questo negoziato
Abbiamo denunciato tutte le reticenze dell'Unione Sovietica per quanto riguarda la questione dell'equilibrio missilistiche in Europa
Abbiamo posto con grande forza il problema degli SS venti e non soltanto di uno spostamento altrove ma di uno smantellamento di missili SS venti
Però è un dato di fatto che anche uno dei maggiori leader socialdemocratici d'Europa e cioè l'ex cancelliere tedesco ci mette
Ha parlato di una scarsa Fontana
Dell'amministrazione americana di portare avanti lo spirito costruttivo il negoziato di Ginevra
Io ritengo che senza alcun dubbio ci sia stato una preminente responsabilità dei l'Unione Sovietica negli anni dell'amministrazione Carter per l'aggravarsi della tensione internazionale della tensione tra Stati Uniti e Unione Sovietica
E di questa responsabilità e parte integrante la installazione degli SS venti
Ritengo egualmente che negli anni più recenti dell'amministrazione Reagan ci sia stato un estremo irrigidimento della posizione americana che lo si sia visto anche a Ginevra
L'arte
Ma innanzitutto un passo indietro io non non sono affatto convinto di ciò che dice Napolitano in ordine alla avvenuto superamento di quello che Togliatti chiamava il legame di ferro con l'Unione Sovietica
Ma
Anche la stessa
Visita che si può fare a questo festival dimostra che viene come dire il mantenimento di legami di amicizia e di solidarietà mi pare che il metallo non mi pare più quello
Ma questa sarebbe una buona cosa se fosse comunque metallo che si può fondere
Anche il ferro preda si poteva fondo ma con più agevolezza di quanto non si potesse fondere il ferro sarebbe una buona cosa ordito utile
Beh tutti ne abbiamo parlato di tutti e questo è un sistema che si varia e l'osservazione comune che si fa in Italia e fuori naturalmente con gradi di come dire incoraggiamento di simpatia e con l'interesse incoraggiare che diverso secondo sapere forze di progresso forze conservatrici mi pare che l'espressione e che si adotta abitualmente quando si dice in mezzo al guado a metà di un guado non indichi
Percorso compiuto non comporta un percorso incominciato non ancora compiuto
Nel merito delle questioni per esempio che relativi alla sicurezza è vero che l'impostazione comunista
All'inizio per lo meno ha ha sostenuto seppure votando contro nel Parlamento italiano l'idea della doppia clausola e cioè sì ma all'installazione degli euromissili ma per la verità il Parlamento repubbliche tagliate da comunista votato contro questa doppia clausole questa doppia risoluzione quindi su questo si è differenziato rispetto ad altre forze democratiche del nostro Paese
Aggiungo che negli anni successivi e nei mesi successivi ancora nelle settimane scorse
Se si osservano le prese di posizioni comuniste si nota che esse oscillano tra il fiancheggiamento delle ultime proposte di anthropos e un grado in più di apertura e di disponibilità
Con il risultato che
Ogni nuova è successiva e più aperta proposta di Andro posto scavalca non solo la precedente proposta di andò ma anche il punto sul quale si era allineato il partito comunista e questo è accaduto ancora nei giorni scorsi e
Auspicabilmente accadrà ancora nelle prossime settimane io credo che anche qui potrebbe esserci una presa di posizione più coraggiosa partire non da scelte di civiltà di civiltà noi ci sentiamo occidentali occidentalis io a questo non ci inibisce di avere una visione cosmopolita dei propri della pace dei poveri della sensibilità da giorni al terzo e quarto mondo che spesso in Occidente o talvolta in Occidente non si trova ma l'idea della solidarietà occidentale
E qualcosa di più e di diverso rispetto al dire non mettiamo in discussione la NATO
Non si può immaginare di sottrarsi anche agli obblighi di difesa e di sicurezza quando in campo ci dentale comunemente sono avvertiti come necessario hai citato Schmitt
Alla richiesta di installare missili in Europa per riequilibrare il potenziale schierato dall'Unione Sovietica viene innanzitutto e per primo dal cancelliere socialdemocratico tedesco e se poi gli fu un'attenuazione in questa impostazione da parte i socialdemocratici tedeschi purtroppo
L'hanno scontato amaramente anche sul piano elettorale non sono più alla guida del Governo del loro Paese
A me pare dunque che le questioni se no dobbiamo ritenere che
Ciò che ci divide non sono delle ragioni ma dei pretesti ho troppa stima dei Comunisti Italiani e mi auguro che ne arrivato a tanto al Partito socialista per supporre che ci divino dei pretesti civico le ragioni che solo in parte ripeto bagaglio
Ereditato e che in parte appartengono all'attualità e al diverso modo con il quale oggi la saprei la si apprezza innanzitutto sul terreno internazionale ma non è il solo terre ecco io penso che una seconda differenza sostanziale fra le due posizioni per la socialiste palla comunista
Possa essere l'aspetto economico come cioè lo Stato il Governo debba affrontare la crisi
E così onorevole Martelli
Allora abbiamo avuto nelle nei mesi passati incontri anche di delegazione tra i due partiti per esaminare i problemi della crisi economica e il tipo di provvedimenti che dovevano essere assunti ed anche
Che tipo di comportamenti da parte delle forze sociali sindacati ma
Bisogna e la sinistra sappia influire anche sul comportamento delle forze professionali e imprenditoriali no non dobbiamo chiuderci
Nella rappresentanza esclusiva di un mondo che quello nel quale ci sono le nostre radici
E al quale attribuiamo tanti diritti insieme che tanti doveri dobbiamo saper parlare all'insieme della società italiana e questo sforzo
Sia da parte della cultura comunista sia da parte nostra era pur cominciato negli anni passati
Recentemente mi è parso di assistere se penso all'ultimo anno e al grande senso di responsabilità che ci è voluto per preservare non soltanto l'unità del movimento sindacale sottoposta a tensioni
Da spente settarie ma addirittura per preservare l'unità della CGIL nei momenti più acuti di conflittualità politica e c'è stato dice ampia ragione di preoccupazione per le relazioni tra i due Bardi bene noi come pensiamo di affrontare i problemi di fondo della nostra economia della nostra società del nostro stato ai Sandor stimolando citando ragioni di malcontento che certamente vi sono pensiamo che vi sia un qualche interesse della classe operaia a mantenere questo livello di disavanzo pubblico questo livello di inflazione o l'inflazione e quel pessimo rimedio che conta moneta guasta e avariata
Ah ripaga una società che nel suo assieme si sa si sta sempre più in polvere
Io penso che da parte comunista come venne nel settantasei settantasette un grande contributo al senso della responsabilità nazionale e all'analisi oggettiva dei problemi la nostra economia
Così oggi sarebbe altamente auspicabile in presenza di interlocutori disponibili con me si è dichiarata nel suo assieme questa maggioranza ed in particolare il Presidente del Consiglio offrendo
Un dialogo all'opposizione ed in particolare il partito socialista che ha fissato accanto al tema del rigore va fatto in campagna elettorale nel programma di governo due temi che offrono terreno di incontro particolare anche a rigore contenuti incontro necessario tra le forze di sinistra ma in particolare il tema dell'equità e il tema dello sviluppo sono quelli cui intorno ai quali la sinistra può più convenientemente anche ragionare a suo
C'è una risposta nuova questa chiamata dei soci ma io per la verità devo dare più di una risposta se lei mi consente debbo dire che non penso affatto che ci dividano dei pretesti
Dicevo prima che ci divide un disegno politico
Che è cosa diversa
Un disegno politico che porta il Partito socialista in questa fase come dire a giocare per conto suo
A giocare per conto suo indipendentemente dalla ricerca di un'intesa a sinistra
Si può apprezzare in un modo o nell'altro questo orientamento ma mi pare che qui sia il nocciolo del problema
Per quello che riguarda le questioni della sicurezza noi siamo pronti in qualsiasi momento ad una discussione la più ampia e la più concreta ci interessa non pensiamo affatto di avere la verità in tasca tutte le risposte pronte
Non è vero che noi abbiamo aderito a criticamente nei alle ultime né alle precedenti proposte di andrò posso
Non abbiamo mai sostenuto che fossero risolutive abbiamo detto che rappresentavano degli importanti passi in avanti a cui dovrebbe corrispondere una reazione costruttiva da parte
Degli Stati Uniti d'America e questo come pensano molti in Occidente
Non comunisti socialisti o socialdemocratici e altri ancora e le nostre posizioni in questo momento sono vicinissime a quelle del partito socialdemocratico tedesco che nonostante la sconfitta elettorale porta avanti una linea di grande moderazione per quello che riguarda il negoziato a Ginevra il problema degli sta la visione degli euromissili
Sicuramente vi sarà uno sforzo vostro e anche dei soci allargarci tedeschi di parlarne sta di fatto che la formula adottata dal Parlamento italiano abbiamo avuto anche lire cento in quella mano sui problemi della sicurezza Pia clausola
Se i russi ritirano smantella una parte almeno
O comunque se il negoziato produce dei risultati non fissa all'eremo simili si in Europa proposta che è stata insieme congegnata
Io già vedo io desidero esaltati ed era lì Eschilo hai ragione nel settantanove nuovi non ci riconoscemmo in quella posizione sto parlando però della posizione attuale della posizione di questo momento
Infine per quello che riguarda le questioni della politica economica e sociale
In realtà questo è il terreno su cui anche negli ultimi tempi ci sono state più convergenze tra i due partiti le abbiamo registrate in quelle riunioni e ne abbiamo registrate nella pratica in modo particolare in Parlamento
Ad esempio quando si è trattato di discutere di votare misure sia pur mai parziali
E per la giustizia fiscale contro l'evasione fiscale e così via
Noi siamo sempre come negli anni passati oggi per una posizione di grande responsabilità all'interno del movimento sindacale unitario sappiamo che c'è una crisi del sindacato
Sappiamo che c'è una crisi di fiducia
Nel rapporto tra sindacati e lavoratori perciò bisogna che anche per chi sta al governo nel porre problemi ai sindacati sia estremamente cauto tenga conto della necessità di superare questa crisi di fiducia eviti delle forzature
E poi va bene bisogna che l'attuale governo guardi ai problemi della crisi alle necessità dell'isola del risanamento non puntando soltanto a chiedere prove di responsabilità
Ai lavoratori alla classe operaia ma facendo carico ad altri gruppi sociali della parte che ad essi spetta in quest'opera di isolamento che una parte assai grande
Comunque al di là anche nella polemica che abbiamo avuto quando si è presentato il programma di governo polemiche abbiamo avuto anche su determinate formulazioni poi a un dato momento conteranno i fatti vedremo
Le decisioni che prenderà il Governo e senza alcuna pregiudiziale ci confronteremo su ciascuna di queste decisioni e mi auguro che sia possibile non soltanto il confronto in aula tra maggioranza chiusa in se stessa e più o meno apparentemente monolitica io opposizione comunista ma che sia possibile su queste questioni
Un confronto specifico tra i due maggiori partiti della sinistra che dovrebbero nel campo della politica economica e sociale ispirarsi ad alcuni grandi criteri
Ed orientamenti comuni
Ecco questo confronto credo che il Governo non abbia ricercato adesso il siamo in chiusura io vorrei fare brevissimamente due ultime domande sì all'onorevole Martelli che all'onorevole Napolitano e parlare proprio di questo governo
è un Governo anche a gambe per camminare brevissimamente
Brevissimamente io apprezzo la voglio dire intonazione calato Napolitano il suo ultimo intervento perché vorrei ricavare come impressione se mi sbaglio però Napolitano mi smentita
Che il Partito Comunista non un atteggiamento di opposizione pregiudiziale
Per ciò che concerne le previsioni io sono un pessimo profeta come credo lo siano quasi tutti i politici non ho sfere di cristallo
La questione della durata del Governo è strettamente connessa alla questione la sua efficacia nel governare
Se il governo riesce
In un'impresa difficile e attraverso una sedi passaggi difficili a ridurre il disavanzo pubblico a contenere l'inflazione mantenendo l'invarianza dei salari reali e cioè tutelando il potere d'acquisto reale
Dei salari a introdurre fattori di politica dei redditi che normalizza sino e rendano più scorrevoli le relazioni industria nella nostra società ad avviare un'opera di riforma delle istituzioni che abbia e questo io penso sia anche interesse delle forze di sinistra un profilo costituzionale
Mi pare difficile immaginare che l'alternativa
A cui i comunisti guardano possa essere considerata con me una semplice operazione sommatoria come se ne esistessero le sparse membra
Un po'nella sinistra di opposizione un po'nella sinistra di governo e un po'nel centro laico e sulla mancanza di chissà quale volontà impedisce che queste sparse membra si ricompongono in un corpo
Le cose non stanno così credo che ciò che si che abbiamo di fronte
Cercar di definire un progetto di questa natura sia operazione assai più ambiziosa complessa e difficile che non immaginare la somma di fattori oggi esistenti
Noi credo che possiamo concludere qui penso che le differenze e le distanze fra Partito comunista il partito socialista che abbiamo sentito esserci certamente non si sono
Riavvicinate non solo non sono diminuite anche perché io vorrei mi ha chiesto Martelli di essere schietto vorrei ribadire noi abbiamo espresso una opposizione sul piano politico
Un'opposizione motivata è chiara e abbiamo indicato alla vostra volontà di lavorare per un'alternativa di governo
Un'alternativa di governo alla Democrazia Cristiana invece non abbiamo un'opposizione pregiudiziale alle singole misure alle singole decisioni del governo che giudicheremo nel merito volta per volta
E con questa dichiarazione dell'onorevole Napolitano che certamente può aiutare a chiarire quella la situazione politica italiana attuale ringrazio tutti e vi auguro buona sera
Ecco questo era il faccia a faccia tra Giorgio Napolitano Claudio Martelli alla festa dell'Unità del mille e novecento ottantatré continuiamo adesso con il racconto Traverso
I documenti di radio radicale della vicenda che riguarda Giorgio Napolitano
E la sua esperienza nel Partito comunista italiano nessuno al momento da Aule lavori parlamentari un momento che questo importante perché vi faremo ascoltare tra pochissimo l'intervento
Di Napolitano al nella discussione che ci fu alla Camera il cinque luglio sulle conclusioni della prima Commissione parlamentare la commissione parlamentare sul caso Moro e sentirete tra l'altro e Napolitano ritornare anche sulla linea che fu del PC la cosiddetta linea Della fermezza ascoltiamo
Canale Varenna qualità
Signor presidente onorevoli colleghi
Insistiamo perché si voti e voteremo la nostra mozione
Per riaffermare le esigenze che hanno spinto il nostro gruppo a promuovere questo dibattito e che distinguono
La nostra posizione da quella di altri gruppi anche dei gruppi che hanno sottoscritto con noi la stessa relazione conclusiva nella Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Moro
Dagli interventi del collega spagnoli e del collega Violante è risultato chiaro io credo come non ci abbia mosso solo e tanto la necessità di ripercorrere una vicenda terribilmente impegnativa per le forze democratiche del nostro Paese e certamente decisiva per il successo nella lotta contro il terrorismo
Contro l'attacco spietato del terrorismo alle istituzioni democratiche alla stessa convivenza civile
è stato per la verità necessario tornare su alcuni aspetti di quella vicenda
Dinanzi a riaffiorare di polemiche infondate e pretestuose nei confronti della linea seguita da un larghissimo schieramento politico sociale e culturale
E in particolare nei confronti dell'atteggiamento tenuto dal nostro partito la giustezza di quella linea onorevoli colleghi l'inconsistenza e l'estrema pericolosità di ogni altra
Escono ampiamente documentate dalle conclusioni dell'inchiesta parlamentare in cui noi ci riconosciamo nonostante i limiti indicati nella nostra mozione
E perciò voteremo a favore di una parte della risoluzione Rognoni che a quella relazione far riferimento
Anche questo dibattito in effetti ha mostrato la insostenibilità
Della contestazione tentato a più riprese verso la linea della fermezza come fu denominata in quanto al nostro partito al modo in cui esso intese visse quella linea e stato doveroso ribadire in questa aiuola che non si trattò accerto difendere una gestione del potere a cui eravamo stati estranei e di identificare ci con apparati su cui gravava
Un passato di pesanti inefficienze e di ricorrenti inquinamenti ma si trattò di difendere le istituzioni nate dalla Resistenza
Il diritto alla sicurezza dei cittadini le condizioni di un libero svolgimento
Della vita sociale dell'azione sindacale della lotta politica democratica e questo rimane per noi
E dovrebbe costituire per tutte le forze costituzionali un impegno attuale e inderogabile
Non abbiamo voluto onorevoli colleghi un dibattito puramente retrospettivo e tantomeno un dibattito strumentale rispetto a fini politici particolari
Ci ha mosso soprattutto la necessità di chiedere in Parlamento
Che vengano tratte tutte le conseguenze dalla drammatica esperienza vissuta nei mesi del rapimento del sequestro dell'assassinio dell'onorevole Moro tutte le conseguenze sul piano di un ulteriore accertamento della verità
Sul piano delle garanzie per l'ordine democratico e per lo sviluppo della democrazia sul piano della limpidezza dei comportamenti politici
Ci domandiamo
Dobbiamo domandarci a che punto stiano le cose
Rispetto a quell'angoscioso a primavera del mille novecentosettantotto lo chiedo anche ai colleghi del gruppo repubblicano riuniti a consulto
E sapendo che per troppi aspetti le risposte non possono essere rassicuranti
Sì possiamo rispondere con soddisfazione
Che il terrorismo è stato colpito a fondo e che si è rinsaldata e diffusa nel Paese una comune coscienza democratica un patrimonio unitario i valori democratici
E per questo sento di dover esprimere parole
Di non retorico riconoscimento tra i maggiori protagonisti di una scelta così difficile a spara di tenuta e di mobilitazione contro l'insidia del terrorismo tra i quali in primo piano Enrico Berlinguer
Ma per altri aspetti le nostre risposte non possono non essere gravemente preoccupato
Per il mancato accertamento della verità a tutt'oggi non solo su tanti punti oscuri della vicenda Moro
Ma su tutte le responsabilità del caso Cirillo
E questa rimane una macchia grave onorevole Rognoni che bisognerà avere il coraggio di rimuovere in nome di essenziali principi di pulizia politica democratica
Non possono non essere preoccupanti le risposte sui sei gli anni trascorsi dalla tragedia Moro
Se si pensa a quel che è venuto alla luce anche per merito della collega Anselmi sulla rete eversiva della P due sulle trame reazionaria che si intrecciarono con il disegno e l'azione dei gruppi terroristici
Peres barrare la strada alla politica di solidarietà democratica in quanto tappa di possibile sviluppo
Verso una democrazia compiuta verso una democrazia aperta all'ingresso di nuove forze sociali e politiche nella direzione del Paese non si può non essere allarmati
Per le resistenze che si sono manifestate si manifestano
Ancora in questi giorni
Rispetto alla necessità elementare di allontanare al di là delle doverose distinzioni tra i diversi gradi di responsabilità concreta dei singoli
Tutti coloro che furono coinvolti nella P due dalle posizioni occupate
Amministrazione della cosa pubblica e perfino nel governo del Paese giacché mancava nelle lenti
Fatto questa mattina dal collega e compagno vice segretario del partito socialista la menzione come gli dicevo scherzo la mente interrompendo lo dei soci ministri della P due che pur rappresentano una categoria in questo momento cruciale
Non ci si può non interrogare su quanto pesino nella nostra vita democratica inquinamenti che non sono stati ancora pienamente individuati e liquidati e impauriti che sfuggono all'intervento voglia la libera dialettica delle istituzioni rappresentative e quanto pesino ancora condizionamenti internazionali pressioni fittizi provenienti dall'esterno come quelli dinanzi a cui trovò l'onorevole Moro ancora nel gennaio del mille novecentosettantotto e infine preoccupa gravemente il ritardo a risolvere problemi scottanti di superamento della legislazione d'emergenza
Come per la carcerazione preventiva problemi di reinserimento nella vita democratica dei giovani coinvolti nel fenomeno terroristico e poi dissociati Sira Isso e soprattutto certi talk problemi di sviluppo economico e di giustizia sono alé sul cui aggravarsi possono innescarsi nuovi rischi per la tenuta del sistema democratico ebbene onorevoli colleghi
Noi non abbiamo in alcun modo fiducia che da questo governo possa venire un impegno adeguato energico conseguente per questi molteplici obiettivi di verità di sicurezza di progresso democratico
Ci ha confermato in questa sfiducia l'intervento del tutto elusivo del ministro degli interni e non ci ha persuaso per diversi aspetti lo stesso atteggiamento dei partiti di maggioranza in questo dibattito
Ha già detto il collega spagnoli quanto sconcertanti siano apparse di oscillazioni del Partito socialista in questi anni
Tra inviti ad affidare alla storia le divergenze sulla vicenda Moro e tendenze a riaprire nel modo più inopinato e pesante la polemica
Fu forse una parentesi puramente letteraria nella relazione del segretario del partito al congresso di Verona la lettura di quella lacerante letterati Aldo Moro e potrei aggiungere che questa mattina abbiamo visto rimbalzare la questione nell'intervento del collega Martelli di cui pure abbiamo apprezzato l'equilibrio
Dalla sfera politica addirittura la sfera filosofica nella mobile e impalpabile casella del conflitto tra libertà e necessità
Ebbene quanto hanno ucciso e incidono in queste oscillazioni e nel parallelo alternarsi di Tonino e le risposte della Democrazia Cristiana
Calcoli contingenti di partito e di governo su che cosa facciano su quali affinità e su quali rapporti tra i partiti che ne fanno parte l'attuale maggioranza dell'attuale governo
Non poggiano su una concezione comune riguardo a questioni di primaria importanza come dimostra l'ha detto la pluralità delle risoluzioni presentate oggi qui
E non poggiano scelto sono troppi ormai i fatti che ce lo dicono su rapporti di autentica solidarietà e reciproca fiducia anzi rispetto ma piuttosto su ragioni di mera convenienza a detrimento di norme di comportamento limpide e coerenti con fondamentali principi
Di correttezza istituzionale l'esigenza di tornare a questi principi e invece oggi impellente nell'interesse del risanamento della vita ad Aprica e del consolidamento della democrazia occorre affermare la regola onorevoli colleghi dei partiti di maggioranza
Per cui ciascuna forza politica dice quello che sa non minaccia di dirlo e lascia libero corso alla giustizia
Su ogni caso in ogni sede compresa la Commissione inquirente finché continuerà ad esistere e la Giunta per le autorizzazioni a procedere
L'impegno l'impegno l'impegno ad affermare queste regole l'impegno a batterci per un nuovo costume il clima politico a sollecitare in questo senso tutte le forze politiche devono tutte al cercare questa chiave nuove soluzioni di governo rappresentano l'ultima delle conclusioni che noi trarremo dal dibattito sul caso Moro
Ecco così dunque Giorgio Napolitano alla Camera dei deputati il cinque luglio del mille novecento ottantaquattro e le conclusioni della commissione parlamentare sul caso Moro il dibattito da parte del dibattito di da un fatto sentire l'intervento di Napolitano andiamo avanti adesso e veniamo a momenti relativamente più vicini a noi
E vi facciamo ascoltare un intervento nel corso di un convegno un dibattito dell'otto febbraio
Delle mille novecentonovantuno sono i giorni sono le ore
Del congresso che sancì la fine del Partito comunista italiano al passaggio alla PDS il Partito Democratico della Sinistra
Lei vive perciò ascoltare però un intervento non quel congresso che naturalmente recuperati integralmente sul sito
Di taglieri cale ma l'intervento proprio nelle stesse ore un dibattito a Roma che ha questo titolo dopo i comunissimi ed è la presentazione di un di un libro di Ralf Dahrendorf sta famoso studioso riflessioni sulla rivoluzione in Europa stampato da Laterza e naturalmente nel nel nell'archivio di radio radicale trovate la discussione integrale anche l'intervento di Ralf Dahrendorf ma noi vi facciamo ascoltare l'intervento di Giorgio Napolitano che parla proprio della prospettiva del partito democratico di sinistra del PDS proprio nel la svolta dopo i comunisti tra l'altro in questo dibattito partecipo anche Romano Prodi ascoltiamo
Quello che mi è sembrato più interessante
Oltre agli interventi che abbiamo ascoltato innanzitutto i nostri
Ospiti stranieri
E questo che parlando dei problemi delle società post comuniste dell'Europa centrale e orientale noi in effetti abbiamo parlato anche delle società nostro
Dell'Occidente
E in qualche modo abbiamo all'uso alla questione
Assai complessa
Di che di quello che può essere la sinistra
Nell'una e nell'altra parte dell'Europa
E io ritengo che sia giunto il momento di chiederci che cosa possono essere con la sinistra
Europea
Nel senso pieno del termine
Una sinistra che sappia farsi carico di entrambe queste realtà che sappia cioè esprimere
Una visione realmente unitaria
Io credo che noi continueremo ancora
A interrogarci a lungo
Su che cosa sono state le rivoluzioni del mille novecentottantanove
E sud dove vanno i Paesi dell'Europa centrale e orientale
Le risposte le abbiamo credo già
Dovuto
Correggere più volte
Io ho ascoltato le le considerazioni molto stimolanti di con suo alfiere egli ha detto sono state piuttosto delle restaurazione che delle rivoluzioni
Ma
Si tratta di un ritorno o di uno sviluppo verso che cosa
E francamente credo che
In tante discussioni che abbiamo avuto qui in Italia
Ce la siamo cavata troppo spesso con l'uso e l'abuso del termine transizione
Che è un termine anche un po'consolatorio
Siamo di fronte a fenomeni
Di enorme drammatica difficoltà nel tentativo di passaggio da
Sistemi di economia
Pianificata centralizzata
Su basi autoritarie a sistemi di economia di mercato
Siamo dinanzi a fenomeni sconcertanti di polvere di polverizzazione politica dopo
Decenni di regimi nono partitici
E un po'ci consoliamo dicendo
Che si tratta di una transizione o di una decantazione inevitabili e poi via via tutto assumerà contorni più rassicurante
Non sappiamo non sa
Io sono d'accordo sul fatto che si può parlare di ritorno alle istituzioni della democrazia parlamentare della economia di mercato per quanto poi ci sarebbe da vedere che cos'erano queste istituzioni
Nel periodo tra le due guerre mondiali in ciascuno di quei Paesi
Però non c'è dubbio che sia stata fortissima nelle rivoluzioni del mille novecentottantanove la speranza o se vogliamo la illusione
Di qualcosa d'altro e cioè di un allineamento
Rapido se non immediato
In quei Paesi ai livelli di modernità e di benessere dei Paesi dell'Europa occidentale
Quindi possiamo forse barbari di un mix
Di recupero nostalgico del passato nazionale
E di tensione
Verso
I modelli
Più avanzati e recenti dell'Occidente capitalist
Credo che ripeto continueremo a interrogarci ma
Cinque eroghiamo
Anche sul da farsi anche sul da farsi e sul da farsi in quei Paesi innanzitutto io ascoltato perciò con
Grande interesse quello che ci ha detto
Che era in me
Elia sottolineato la necessità
Di una visione del futuro e poi ci ha posto il grande problema della prospettiva europea
Visione del futuro ecco vorrei riprendere uno spunto
Di Giorgio Ruffolo e non so se
E mi comunque bisogna scegliere
Tra sistemi e società aperta tertium non tanto
Ma una cosa e non pensare per sistemi
Altra cosa e non proporsi come forse che operano
In questa società come forze politiche come forze di sinistra
L'assunzione di valori e di obiettivi
Io credo che
Ci si può e deve proporre di influire sul corso delle Società aperta sugli equilibri interni sui valori diffusi
Che possono caratterizzato e Geremek ci dice per quello che riguarda credo non solo la Polonia
Economia sociale di mercato
Naturalmente non abbiamo il tempo di approfondire il significato di questa espressione né di affrontare una discussione che è abbastanza Spinosa io credo in quei Paesi per non parlare dell'Unione Sovietica
Cioè
Ci debbono essere due tempi ci deve essere un primo tempo che veda
Semplicemente costruire si le istituzioni del mercato le politiche di mercato i comportamenti di mercato e un secondo tempo in cui sopra venga una qualificazione
In senso sociale
In senso partecipativo di queste economie di mercato
Comunque mi pare un punto essenziale
Ralf Dahrendorf credo pensando di più alle società dell'Europa occidentale società sviluppate
A democrazia consolidata
Anche se non esente
Da dilemmi e rischi che si ripropongono di continuo ha indicato invece
Il grande obiettivo della pienezza dei diritti di cittadinanza in tight Rooms
Allora io mi chiedo
Che cosa è l'obiettivo dell'economia sociale di mercato nei Paesi dell'Europa centrale e orientale e un ripercorrere lei era socialdemocratica che c'è stata
Ad Ovest
Io credo che sia una tesi perfettamente sostenibile poi bisogna verificarne le condizioni
Di praticabilità
E i termini attuali
Non vorrei provocare Ralf Dahrendorf
Chiedendogli se
Anche l'obiettivo della pienezza di diritti di cittadinanza non abbia proprio nulla a che vedere
Con i lasciti
Dellera socialdemocratica e con gli impegni nuovi di forze
Socialiste democratiche riformiste
Nei Paesi dell'Occidente e anche in Italia naturalmente ma
Sono troppo pieno di cose italiane in questi giorni per non
Sentire il desiderio di parlo
Aronne di parlarne poco e e poi quelle osservazioni che ha fatto Ruffolo francamente e lui lo sa
Toccano certamente nono antipatia nei confronti del riformismo e certamente auspico che si colmi il vuoto storico di socialismo democratico nel nostro paese
Ecco però
Dopo a
Ha detto qualcosa sui problemi che si pongono in una parte dell'Europa e sui problemi che si pongono in un'altra torno per concludere al punto iniziale
Cioè necessita di una visione europea unitaria
Dahrendorf sarà
Ha perfettamente ragione
Quando parla della tendenza già a dimenticarci
Degli impegni di aiuto e di cooperazione verso
I Paesi
Post comunisti dell'Europa centrale e orientale
E ma riprendere e rilanciare portare avanti coerentemente questi impegni di aiuto e di cooperazione non è cosa di poco conto non è cosa di poco
Perché si tratta di impegni e di politiche che hanno dei costi che hanno dei costi
Per le società sviluppate dell'Europa uccide
E naturalmente
Se sono delle politiche che hanno dei costi e se pongono anche dei problemi di distribuzione sociale
Di questi costi all'interno delle società ricche dell'Occidente
E quindi in effetti si apre tutta intera la questione
Delle scelte di allocazione delle risorse disponibili tra bisogni interni e impegni di cooperazione
Su scala europea io so benissimo adesso toccato solo l'aspetto
Della cooperazione economica so benissimo che vitale la questione dell'associazione politica
Tra Europa comunitaria e Paesi dell'Europa centrale e orientale per fronteggiare ha detto assai bene
Geremek e anche dare Doors il rischio di regressioni
Nazionalistiche un senso fondamentalista ma per quello che riguarda anche il problema
Dell'aiuto e della cooperazione in senso più strettamente economico io credo che si tratti di trarne una conseguenza semplice e nello stesso tempo molto complicata io credo che la politica della sinistra in Europa occidentale
Debba ridefiniti stessi nel suo complesso
Infusione di questa prospettiva
Di cooperazione e di sviluppo congiunto tra Est e Ovest forse sta qui la sfida maggiore per un ripensamento delle politiche di sinistra
Nei nostri Paesi e per la formulazione di una prospettiva
Europea unitaria della sinistra
Un
Mai
Allora a
Ha
Non
Realtà
Bruno
La
Si
O
Insieme
Solitudine
Il signor un
Economico
Di is sì
S'
Ecco così dunque Giorgio Napolitano al dibattito dal titolo dopo i comunismi dell'otto febbraio del mille e novecento novantuno esso per chiudere questo percorso attraverso i documenti dell'archivio di terra di radicale ne abbiamo selezionati
Solo alcuni ma davvero ritrovate moltissimi altri per raccontarli per ricordare la figura di Giorgio Napolitano veniamo a un tema che è rimasto che questo d'attualità però rimaniamo più o meno nello stesso periodo
Del documento precedente ascoltiamo un intervento una serie di interventi in realtà un convegno che si svolse a Milano
Il nove novembre del mille novecento novantuno dal titolo etica laica e etica cattolica a confronto si parla naturalmente di religiosità di cultura laica ma si parla anche di Europa di molti altri temi
Ascoltiamo non integralmente e questo convegno ma partiamo dall'ascolto l'intervento di Pierre Carniti che allora era un parlamentare europeo poi sentirete insieme a Giorgio
Napolitano discutere di questi temi c'era Mino Martinazzoli che in quel momento
Era ministro protagonista della democrazia cristiana e sentirete anche Giovanni Spadolini ma ascoltiamo questo dibattito del nove novembre del mille novecentonovantuno
Grazie onorevole Martelli alla parola Pierre Carniti
Grazie precedente
Io
Voglio dire subito venti
Che ho la stessa pur non avendo ascoltato ha potuto ascoltare ieri sera Salvatore Veca ove la stessa perplessità
Che se ho capito bene quanto ha detto Pellegrino a Espresso qui
Nell'intervento conclusivo
Anche a me pare un po'che la definizione del tema generale in questo incontro
Si presti a delle ambiguità e degli equivoci che credo
Riflettendo limiti lessicali della politica italiana possono produrre anche
Appunto elementi di ambiguità semper cattolico
Si intende clericale figlio debbo dire che sono un laico
Se per laico significa che se con laico significa non credente io debbo dire che sono un cattolico in realtà io come molti come penso come spero la maggioranza dei cattolici
Sono un laico cattolico
E
Proprio perché che queste tra me pare essere la posizione della maggioranza dalla cristianità e del cattolicesimo italiano
Credo che
L'impegno sul terreno epico comporti o debba comportare o sarebbe bene che comportasse
Una convergenza
Uno sforzo di convergenza una ricerca comune
Un rapporto
Tra credenti e non credenti
Più che un confronto che evoca in me il riferimento alle guerre di religione
Che non hanno sempre apportato al umanità indipendentemente dalla loro dalla collocazione le persone tra i credenti non credenti
Che i guasti questo naturalmente sono d'accordo con Claudio Martelli non significa non deve significare oppure scannetto delle divergenze o dalle differenze e tanto meno deve comportare quel giudizio
In questo mio intervento che sarà
Assai contenuto e quindi necessariamente schematico vorrei affrontare soprattutto
Il collegamento tra valori cioè i principi generali e l'azione nella sua precisa concretezza
Perché
Che costituisce il progetto politico perché questo collegamento implica anche il rapporto l'ultima questione affrontata da
Claudio Martelli tra fede e politica che come cattolico
Mi sta particolarmente a cuore
La fine del comunismo almeno come movimento politico organizzato
Comporta anche la liquidazione di quello che io considero
Un cascame vecchio residuo del passato che la cosiddetta unità politica dei cattolici e poi nella vulgata ecclesiastica significa
O ha significato così è stato interpretato
Voto alla democrazia cristiana oppure no
Com'è noto
Il cardinal Ruini che il presidente dei vescovi italiani
Pensa sostanzialmente Dino anch'essi ha lamentato che sue dichiarazioni al Consiglio della Cei non sono state correttamente interpretate probabilmente è vero tuttavia mi pare che al fondo la sua opinione sia meglio
L'intervento del cardinal Ruini ha suscitato diverse reazioni
In generale tra le reazioni negative
Prevalevano così mi è parso di capire quelle motivate dalla preoccupazione che la posizione dei vescovi posso potesse costituire una coartazione dalla libertà del voto di voto dei cattolici
Questa preoccupazione che
Largamente diffusa nelle reazioni che abbiamo potuto leggere
E ad ascoltare
E secondo me è scarsamente fondata e quindi anche scarsamente rilevante
L'influenza eletto a
Tale dei vescovi è stata significativa quando molti cattolici
Pensava che in causa fosse o potesse essere anche la libertà religiosa
Lo è assai di meno oggi
I risultati elettorali della Democrazia Cristiana
Hanno un'altra spiegazione io non ho né il tempo né la possibilità di affrontare qui tema ma hanno un'altra spiegazione rispetto all'intervento diretto dalla gerarchia ecclesiastica nelle cose
E non a caso del resto i democristiani sono sempre più
Poi maggioranza
Dei modo Rotelli
Piuttosto che Catto democristiani
Sono sempre più temuto Rocco sempre mi
Mi riferisco non solo gli elettori
Ma anche ai dirigenti della democrazia cristiana può darsi che D'Amico Martinazzoli contraddica su questo ma la mia impressione
E che
Prevale
Anche nel partito dalla Democrazia cristiana
Una
Concezione
Che non è per niente determinata dalla decisione
Ai cosiddetti valori caduto
D'altra parte in ogni caso che l'unità politica dei cattolici non sia un dogma e neanche un principio dottrinario
è sempre stato chiaro è comunque chiaro perché un quei credenti o no
Disponga di una pura elementare cultura teologica
L'aggettivo cattolico esprime una categoria religiosa impropriamente applicata alla politica
Di quello che fanno i cattolici in politica sono responsabili loro stessi
Non avendo nessuna funzione di rappresentanza Dalla Chiesa è quando vai settimo pensano di esercitarla come giustamente lo ricordava prima Claudio Martelli ha
Detto lo stesso Papa nel suo recente discorso nel Mato Grosso
Si colloca in una prospettiva clericale fanno del clericalismo
E del resto queste cose erano chiare chiarissime almeno a partire dalla fine degli anni sessanta con quello straordinario documento conciliare che la gaudium e spes
E con un'enciclica molto genesi ma avvenisse Paolo sesto che sul punto mi sembra
Io ne fu talmente chiaro
Il richiamo all'unità politica dei cattolici non può dunque essere inteso come una questione di principio come una questione di dottrina
Semmai come un problema di opportunità e quindi si è un problema di opportunità del tutto opinabile
Del tutto sindacabile
E così mi pare se non ho malinteso
L'ha motivato lo stesso cardinal Ruini utilizzando soprattutto tre argomenti
Per i
La difesa della libertà politica
è certamente un obiettivo dei cattolici ma non è affatto insomma
Secondo
La fine dell'unità politica dei cattolici comporterebbe la privatizzazione dalla fede e la sua irrilevanza nella vita sociale
Terzo punibile anche dopo la fine del comunismo per manco tendenze culturali
E politiche
Che appellandosi ad un falso concetto di libertà tendono ad emarginare dalla realtà sociale
E dalle istituzioni ogni Richter il mento all'etica cristiana e dalle genuine tradizioni del nostro pop queste sono le tre ragioni messi in campo dal cardinal Ruini per lire che anche dopo la fine del comunismo le ragioni per mantenere la cosiddetta unità politica dei cattolici
Mantengono
Una loro permanenza ma loro le e queste considerazioni inducono me
Non era anche in passato unicamente l'anticomunismo
Anche se così hanno sempre pensato tutti
Opporsi l'hanno sempre interpreta tutto o quasi tutti
Secondo non si capisce in ogni caso non lo capisco io e il problema come dire mi turba la questione mi mi mi pone
Mi mette in serio imbarazzo in seria difficoltà non si capisce invece perché la fine della cosiddetta unità politica dei cattolici debba comportare necessariamente la privatizzazione della fede
Perché mai la fede
Dovrebbe essere visibile soltanto se porta ad una presenza politica dei cattolici in un solo partito
Perché mai senza il partito cristiano
Non dovrebbe essere possibile una testimonianza di fede cristiana
Se così fosse nei Paesi a maggioranza cattolica dove non esiste un partito cristiano
La testimonianza di fede dovrebbe essere preclusa
L'esperienza di quei Paesi conferma invece che i cattolici possono sostenere impartiti ai gruppi diversi
I propri valori e le proprie convinzioni e
Naturalmente questa dipende dalla loro capacità era la loro volontà
La condizione perché ciò avvenga
Io credo è che si distingua tra
Il riferimento ai valori Tiso spingono qua devono sospingere al bene comune
Che vuol dire quindi accessibile a tutti condivisibile da tutti qualunque sia la loro condizione sociale economiche loro sesso la loro razza il loro credo religioso
La loro opinione politica questo è il bene comune per i cattolici
Ed il Progetto viola distinguere quindi tra i valori che portano al bene comune e il progetto politico
Che poi tradotto in soldoni programma
Di un partito
O anche di un uomo politica
Progetto politico che si colloca per sua natura su un terreno del tutto opinabile
Cosa che rende impossibile parlare di un progetto politico comune dei cattolici in Italia o altrove
Perché è legittima una pluralità dei progetti
Del resto credo che Mino Martinazzoli
Non posso che confermare hanno
Come esistito e coesistono
Nella stessa democrazia cristiana
Progetti politici tra di loro alternative
Il progetto di Andreotti è proprio lo stesso progetto di De Mita
Ma soprattutto il progetto di Martinazzoli lo stesso progetto di Prandini
E falsato c'è stato il progetto politico di De Gasperi
Il centrismo
C'è stato quello di Moro
Il centrosinistra e per memoria ricordo l'opposizione dell'Osservatore Romano Martinazzoli lo ricorderà l'antico dal milioni centosessanta appuntite
Che spiegava come quel progetto politico non dovesse essere
Attuato perché implicava la collaborazione
Tra cristiani e non cristiani fortunatamente le cose solo Moro ha resistito a quella pressione ma le cose poi nel tempo si sono modificate
Oggi anche i cattolici
Alcuni dentro ma soprattutto fuori della DC pensano che il problema principale rispetto al progetto politico da mettere in campo in una situazione come quella italiana
Il problema principale del nostro sistema politico sia quello di assicurare più ricambio
Perché vuol dire anche più moralità che in politica non dovrebbe essere proprio un opzionale
Nella vita politica
Allora con tutto il rispetto dovuto al cardinal Ruini
Chi può dire che abbiano torto
E che il progetto politico dall'alternanza
Che in molti
Cattolici
Collocati anche in formazioni politiche diverse ritengano debba essere la risposta alla situazione politica attuale del nostro Paese chi può dire
Che il progetto politico dall'alternanza sia in contrasto con il valore e il fine generale del bene comune
Che deve essere la stella polare peccato
Terza considerazione
Non c'è dubbio che oggi assistiamo se non ad una crisi di valori ad una perdita di evidenza
Ad una crisi di credibilità e anche di condivisione dei valori
Il possesso tende a prevalere sull'essere
L'individualismo e la competizione sulla
Solidarietà l'eguaglianza e questo non è una responsabilità esclusiva di nessuna cultura
Nessun'area di provenienza
Se ai il prodotto di una serie di ragioni di circostanze che sono stati in altre sedi anche opportunamente indaga
Si può fare infatti un lungo discorso circa le cause di questo fenomeno c'è la secolarizzazione il consumismo la crisi delle dove oggi i cambiamenti indotti dalle nuove tecnologie carattere sempre più complesso delle società in cui viviamo
Che forse portano ad un appannamento dei riferimenti di vanno vanno questa sensazione
L'appannamento dei valori per
Non ha attenuato e non attenua
Il bisogno di religiosità e di fede
Tutte le ricerche compiute negli ultimi anni smentiscono le l'ipotesi di un cammino inarrestabile dalla Società europea ha perso l'indifferenza religiosa
Tante volte prospettate in passato
L'ottantaquattro per cento degli italiani
Dichiarano di credere invio l'ottantasette per cento degli spagnoli
Il settantasei per cento degli inglesi il settantadue per cento dei tedeschi so bene che il sentimento religioso spesso non sempre equivale alla pratica religiosa
Ma resta pur sempre indicativo del fatto che di fronte alla straordinaria evoluzione del mondo PC gli uomini continuano a sentire con uova acutezza interrogativi capitale
Così almeno
Qual è il significato del dolore del male della morte che malgrado ogni progresso continuano a sussistere
Cosa valgono certe conquiste raggiunte
A caro prezzo
Cosa porta l'uomo alla società e cosa può attendersi da essi
C'è qualcosa
Dopo questa vita
Il rapporto tra fede e politica o tra sentimento religioso in generale e la polizia interpella quindi tutta la comunità fogli
E sono questioni io credo che non possono essere affrontate tantomeno risolte
Con faziosità con contrapposizioni con integri
E questo tema del rapporto tra fede e politica che interpella appunto la comunità politica
Deve muoverla non solo verso valori di rispetto e di tolleranza
Imprescindibile
In società oltretutto che sono o tendono a diventare sempre più multietniche multirazziale multireligiosa
Ma debbono interpretare la politica soprattutto inducendola a prendere coscienza dell'importanza ma anche del limite dalla politica
Credenti e non credenti non possono che convenire debbono convenire che l'uomo comunque
Non si consuma tutto nella storia
E in ogni caso la politica
Non è il solo modo attraverso il quale esprime la sua natura morale
L'artificiale il tecnologico al Sempione ormai l'uomo Pino a che punto è legittimo intervenire con l'ingegneria genetica
Fino a che punto si può spingere il potere creativo dalla scienza
Quali sono i diritti dell'uomo sulla propria vita
Ci sono domande difficilissime
Che possono comportare conflitti etici acutissime ma che devono soprattutto comportare io credo che sia questo almeno il punto di metodo
Non la portò non tra laici e cattolici che non so bene cosa significhi esattamente ma tra credenti e non credenti devono comportare una cautela una delicatezza un preciso senso del limite dalla politica
E su questo terreno
Chi si definisce io credo che si può comporre e la cosa riguarda non solo la Democrazia Cristiana il suo rapporto con la Chiesa ma anche la sinistra il mondo cattolico e quindi le prospettive dalla politica in questo Paese
Che si definisce si può comporre il rapporto tra per la politica rapporto che non sopporta appalti a chicchessia
Perché se giustamente la sete non è un ghetto a maggior ragione non è un partito
Questo chiarimento io credo essenziale non solo per il futuro della politica italiana e consentitemelo di dire
Dal mio punto di vista come cattolico non meno essenziale fare il futuro una chiesa Italia
Grazie per carità alla volta Giorgio Napolitano
Grazie
Ma io sento ancor più gli altri partecipanti a questa tavola rotonda di dover stare al tema
Anzi di dover stare alla premessa richiamata la Claudio Martelli
Dopo i comunismi in Europa e in Italia
Io ritengo che nel partire da questa premessa valga ancora una distinzione
Tra Est e Ovest non ci sono più due europei
Ma dobbiamo interrogarci in qualche misura distintamente su come si presenti
Gruppo il comunismo il problema del rapporto tra politica e valori da un lato
Nei paesi in cui il comunismo si era fatto Stato ideologia ufficiale potere esercitato in forme autoritarie
E dall'altro nei Paesi di democrazia rappresentativa di democrazia
Pluralistica in cui il comunismo aveva ispirato Mui venti e partiti
E aveva condizionato Berno e dall'interno la dialettica ideale e politica complessiva
Di queste società
Vorrei dire qualche parola sulle soste
In sostanza con le rivoluzioni dell'ottantanove
C'è stato l'irrompere nei Paesi dell'Europa centrale e orientale e poi più convulsa mente
In quella che fu l'Unione Sovietica dei valori di libertà dei principi di democrazia e si è avviato un infatti con l'uso Processo
Di costruzione di nuove istituzioni e di regole per lo sviluppo di una vita
Democratica io credo tuttavia che non debbano sfuggirci le difficoltà maggiori i tratti più inquietanti di questa fase di transizione
E né segnalerei due
Il disincanto per la politica
E la crisi di ogni punto di vista etico
Scelto la durezza dei problemi di carattere economico e sociale Problemi
Di stabilizzazione di trasformazione di riorganizzazione di quelle economie
E insieme la dispersione confusione di un ancora embrionale confronto politico spiegano molte cose
E a mano a mano che si riuscirà a superarle entrambe potrà prodursi in quella parte dell'Europa
Una più matura evoluzione politica e civile ma in questo momento
Non c'è dubbio che in società fino a ieri coercitivamente dominate dalla politica
Sia subentrata una sfiducia nelle possibilità della politica
Non c'è dubbio che a un recupero delle libertà e dei diritti
Per i singoli per i gruppi per la società civile non sia seguito un esercizio fiducioso della partecipazione politica come ci dicano
Dati anche assai recenti e fin troppo
Clamorosi vorrei aggiungere e anche questa tendenza mi pare difficilmente Contestabile che in società
Fino a ieri segnate da un sistema di valori imposto e sempre meno condiviso o solo ritualmente rispettato
Si sia
Delineato un vuoto non solo politico ma etico e c'è da chiedersi anche
Forse
Andando ad un'analisi differenziata
Per ciascuno di quei Paesi quanto un tale vuoto venga colmato da una ripresa di valori religiosi
Infine non possiamo segnalare il rischio in particolare di una più lenta rilievo versione
Nei paesi di quello che si era definito il socialismo reale di una più lenta da improperi emersione dei valori della solidarietà
Di una più lenta affermazione accanto ai diritti civili e politici anche dei diritti sociali di cittadinanza per stare alla Triade
Del maresciallo
Ed allori
C'era lui in Europa unitaria
Intendo dire e ne spiegherò il motivo anche più ampiamente in Occidente insomma nei luoghi della democrazia e del pluralismo
Noi non dobbiamo dimenticare
Che già negli anni ottanta si è verificata da un lato un'ondata di retorica reazionaria come l'ha definita illustrata di recente Albertini Shipman e dall'altro un'ondata di crisi delle ideologie progressiste
E del rapporto tra valori e politica quale era stato concepito dalla sinistra quale era stato vissuto nella sinistra
Oggi ci dice il professor
è anche l'arte
Ci si trova tra le luci e le ombre ci si trova in tutto l'Occidente tra le luci e le ombre di immensi cambiamenti nelle basi intellettuali delle nostre società
Dopo il collasso globale egli aggiunge delle aspirazioni metafisiche razionalisti che in particolare dopo il collasso delle ortodossie marxiste imposte dallo Stato
Viviamo per molti aspetti in un mondo post marxista
E in un mondo posto cristiano e di quest'ultima affermazione io lascio naturalmente al lui interamente la competenza la responsabilità
Ma io ritengo che alla luce di tutto ciò si imponga specie in un Paese come l'Italia
Un rinnovato sforzo di distinzione
Tra etica laica ed etica
Cattolica o guardando un po'più avanti etiche religiose tra etica pubblica
E sistemi di valori
Tra politica e religione tra Stato e Chiesa
Tra sfera della politica e dell'intervento pubblico e sfera della società civile e delle scelte individuali e insieme si impone
Uno sforzo assai serio di arricchimento il rilancio del rapporto tra politica e valori
Ieri il professor Rossi ha sottolineato come il in una democrazia
Pluralistica
Ci si debba innanzitutto proporre di garantire attraverso un insieme di regole e di procedure una libera e feconda convivenza e comunicazione tra diversi sistemi di valori
E
Salvatore Veca ha insistito sulla necessità di fare agire la virtù il principio di tolleranza proprio della civiltà liberale moderna affinché quando ad esempio sì di Verga su questioni di competenza Pio Etica si continui a comunicare
Almeno tra quanti prendono sul serio il punto di vista etico sia pur seguendo approcci o sostenendo soluzioni perfino tra loro
Non conciliabili ecco io credo che dobbiamo anche riflettere su questo dato che non riguarda solo le società dell'estrema riguarda anche le nostre
Società il dato della presenza non trascurabile se n'è parlato ieri di quelli che non hanno etica che non assumono alcuni imperativo Criterion di comportamento etico
Detto tutto ciò io tuttavia sento molto
Il tema
Il rischio
Dell'impoverimento delli meschini mento della politica
I meschini mento che da un lato è stato prodotto dall'abuso della politica
Come gestione pervasiva e arbitraria
E che dall'altro oggi
Direi specificamente in Italia ancor più può discendere dalla caduta di quella ideologia salvifica montana come ieri sera la voluta
Efficacemente ridefinire
Salvatore Veca che è stata l'ideologia comunista
Ecco io tuttavia dico queste cose
Non pensando soltanto imitati all'Italia ma pensando a quel che accade anche altrove in Europa occidentale e persino a perché accade negli Stati Uniti e dovremmo cercare di evitare troppo sommari provincialismo sta avendo fortuna in questo momento negli Stati Uniti in un libro dal titolo provocatorio perché gli americani odiano la politica e il tatto il e il titolo è stato immediatamente plagiato qui in Italia e naturalmente si dà una interpretazione abbastanza grossolana
Di un discorso ben più sofisticato
Perché ci si interroga perché ci si interroga
Come mai si sia
A finito per prendere sul serio la politica soltanto quando nel gennaio di quest'anno si è discusso nel congresso e nel Paese su se eccome
Fare la guerra
Dopo che per tanti anni la politica era passa tre in viale e perfino stupida agli americani e la risposta viene data nella ricerca dei motivi giù duplice fallimento
Del fallimento delle ideologie che dominano che hanno dominato la politica americana quella progressista e quella conservatrice ma si conclude
Indicando i pericoli
Di una troppo scarsa fiducia nelle possibilità della politica si conclude dicendo che una nazione che odi la politica non sopravviverà al lungo come democrazia come democrazia
Ora tornando
All'Italia e ad Europa che cosa può cadere di vivo in valido insieme con l'ideologia comunista Martelli ha detto qualcosa che io condivido pienamente
Non sono morti i valori che si può aggiungere i bisogni grandi bisogni storici da cui era nato anche il comunismo ma rischiano tuttavia di essere travolti hanno
Quei valori
Serie A e serie ha parlato di recente
Del destino del marxismo come ideologia politica sostenendo che il progetto di Marx si è risolto in religione escatologico rivoluzionaria ora io credo che fosse questo possiamo dirlo ancor più dall'osservatorio italiano
Il marxismo come ideologia politica è stato un singolare il mix
Di utopismo e realismo
Di rappresentanza di interessi e di Mitologia di concretezza nelle rivendicazioni immediate negli obiettivi di riforma e di tensione anche etica verso gli scopi finali
E forse c'è
Ancora
Da
Interrogarci
Sull'esperienza proprio del PC su quando tutto su quanto nel PC
Un'elaborazione critica del marxismo e un'appartenenza critica al movimento comunista mondiale o a quello che veniva considerato più ampiamente il movimento di rivoluzionario e di liberazione mondiale
Avessero permeato di valori universali la pratica politica quotidiana avessero diffuso il senso di Fini al lunghissimo termine
Ho il senso per citare ancora un ultimo Fishman di compiacimento e di sicurezza che gli uomini traggono dal sapere sia pur vagamente che hanno una storia dal lavoro parte
Ora la caduta di tutto di tutto questo che è caduta innegabile e come dire non rimediabile
Può condurre io credo ce ne dobbiamo insieme preoccupare può condurre in Italia
In una parte non trascurabile della sinistra il della società civile e politica a una crisi sia di partecipazione politica sia di tensione
Etica
E allora mi pare che ci si debba liberare a sinistra da ogni residuo file istmo che si debba liberare
La politica da furori ideologici e da pretese esorbitanti
Che se ne debbano ridisegnare limiti e confini ma che se ne debba nello stesso tempo scongiurare un fatale impoverimento
E si deve reagire
Ritorno un accenno ti ho già fatto all'i meschini meno otto promoter prodotto dall'abuso del potere politico e si deve sono d'accordo
Anche tornare ad essere esigenti verso la democrazia rappresentativa quanto più il terreno è stato sgomberato da ogni doppiezza verso i fondamenti insostituibili del sistema democratico
Pluralistico
Sui limiti della politica ma io credo che intanto noi dobbiamo stare attenti a non sovrapporre due discorsi Castle molto lavoro diversi
Che hanno
Ambedue una legittimità specie in rapporto a situazioni concrete come può essere quella italiana ma non dobbiamo sovrapporre il discorso sull'interferenza
Dello stato e dei partiti nella sfera della società civile e delle scelte individuali e il discorso
Sull'intervento dello Stato anzi in senso più ampio della democrazia nella vita economica nel funzionamento dell'economia di mercato
Il vento che viene dall'Est non può essere interpretato i subito come rigetto di ogni intervento pubblico e di ogni azione collettiva dovunque all'Ovest e nella veste di oggi si deve saper vivere nella sua pienezza e fecondità la tensione che ora si rinnova
Fra tradizione liberale di esaltazione dell'autonomia e dell'iniziativa individuale e è posso solidaristico anche negli Stati Uniti
Negli ambienti più avvertiti si insiste sull'esigenza
Della visione più ampia dei diritti di cittadinanza della visione più comprensiva della comunità nazionale comprensiva di una molteplicità di soggetti sociali dietro medie
Di culture e di religioni
E quindi bisogna ben intendersi sul come ristabilire il limite della politica c'è da di stabilirlo specialmente se guardiamo a quella che è stata la concezione propria di un partito comunista
In una
Assai citata
Relazione di Togliatti ad un convegno su Gramsci
Si parlò della politica come come scienza collocata al vertice delle attività umane si disse che fare della politica significa agire per trasformare il mondo
Che nella politica e quindi contenuta tutta la filosofia reale di ognuno nella politica e contenuta la sostanza della storia e per il singolo è giunto
Alla coscienza critica della realtà e del compito che gli spetta nella lotta per trasformarla anche la sostanza
Della sua vita morale
Noi certamente non possiamo più riconoscerci in una tale definizione o concezione e insisto soprattutto su quel passaggio sta nella politica anche la sostanza della vita morale
Ricordiamo ricordiamo anche quello che visse in un convegno sempre sull'etica e politica svoltosi mi pare nel mille novecento ottantaquattro e a cui parteciparono anche alcuni dei partecipanti di oggi
Ricordiamo la riflessione
Anche amara di Bobbio quasi il suo arrendersi al fatto che nell'azione politica contano non principi ma lei garanti osé
Nel senso di marcia Avelli prevale l'etica
Dei risultati sull'etica dei principi ebbene questa prevalenza ci è costata molto e da questa prevalenza dubitiamo liberarci Marie stabilire il limite della politica non può significare
Che la politica non debba essere anche luogo di formazione di valori
Di verifica e di affermazione di valori e che questi possano essere elaborati solo in altre sedi e segnatamente solo in sede
Religiosa no anche
In una politica ricondotta nei suoi confini deve farsi valere una laica razionale e ricerca di criteri etici
Di comportamento e di scelta e di comportamento e di scelta anche per garantire organizzazioni collettive come sono i partiti
Vorrei infine dire
Che c'è in Italia in campo cattolico e in campo democristiano anche chi teme
Che le concludo che la conclusione dell'esperienza storica del PC
Incida in senso ulteriormente riduttivo sul confronto politico in quanto segna la fine di quello che fu uno dei momenti migliori nei tratti migliori un antagonismo mobile
Tra due universalismo perfino tra due fedi e bisognerebbe aggiungere anche tra due chiese tra due gerarchia tra due disciplina
Si finirebbe cioè nell'orizzonte
Mi è schivo delle socialdemocrazie ha detto ieri il professore Rigobello
Si rischia di finire nei piccoli Nitti magari mascherati da una morale laica astratta e irrigidita i piccoli miti del benessere individuale del primato dell'autonomia
Sulla solidarietà io credo che questa rappresentazione
Sia inaccettabile mente fuorviante
La solidarietà è stata il valore il principio ispiratore
In questo secolo nei decenni trascorsi di un grandioso scenario di battaglie e conquiste sociali di riforme ed esperienze di governo che in Europa si identificano in larghissima misura col socialismo
Democratico
Non dimentichiamo che si parlò e io credo in quel caso abbastanza ragione si parlò proprio da parte di Togliatti nel mentre si scriveva la Costituzione repubblicana che essa rispecchiava la confluenza tra due solidarismo quello cristiano e quello socialista o socialista e comunista
E allora e allora per concludere il confronto tra etica laica ed etica cattolica non dovrebbe essere deviato da rappresentazioni di comodo
Da una rappresentazione dell'etica laica come di un sistema di valori cui sia estraneo il valore della solidarietà nemmeno s'intende dà una rappresentazione del mondo cattolico come puro Mundo dell'integrità Isma'
Segnato dalla pretesa del monopolio etico e in Italia dalla pressione sulla politica e sullo stato attraverso l'identificazione con uno specifico partito
Ma l'intervento di Pierre Carniti le sue riflessioni
Sulle tesi del cardinale Ruini ci hanno detto come più aperte e più ricche sia nuova storia e la realtà dei cattolici italiani insomma
Per convivere per confrontarci per convergere per dissentire abbiamo bisogno
Di rispetto reciproco e di effettivo riconoscimento delle complesse non omogenee realtà che gli uni e gli altri laici e cattolici rappresenta
Grazie a Giorgio Napolitano a volta di Mino Martinazzoli
Io desidero particolarmente ringraziare Claudio Martelli che mi ha invitato
A partecipare a questo convegno sono occasione
Abbastanza data e queste
Non pregiudiziale discorsi che il problema antiche
E debbo dire che lo ringrazio di più
Per l'ascolto che mi ha consentito e mi consentirà che non per quello che io giro su questo terreno
Sono portato di più a fare domande che a pretendere
Di offrire risposte
Una prima domanda cresta
è giusto collocare nel prospettiva storica
Questa riflessione
Ed è inevitabile richiamo
Al tempo dalle macerie della ideologia comunista
Non per rivendicare
Tortino ragione che secondo me sarebbe futile oltre tutto
Di fronte alle dimensione di queste tragedie credo che ciascuno di noi
Dovrebbe esercitarsi sulla misura dell'umiltà
Ma per dire che probabilmente nella storia umana è stata archiviata
Una pretesa smisurata quella cioè della politica di predeterminare nientemeno che la storia
Torniamo a Creta perché
La moralità dalla politica si colloca
Negli interstizi delle possibilità dalla storia
Torniamo a credere credo questo è più importante
Che la politica non è la padrona dei vicini
Ma invece qualche responsabilità in ordine ai mezzi
Con i quali l'umanità
O meglio i singoli uomini
Possono realizzare i loro figli
In questo senso anche il tema dei valori nel rapporto con la politica secondo me accuratamente precisato
Rimango convinto che la politica a che fare con i valori Sollozzo e capace di porle le concrete condizioni di esistenza e di competizione
Deve il valore che la società che la umanità autonomamente l'espressione e questo è il valore della politica
Ma per un altro aspetto io credo che gli interrogativi
Drammatici pungente
Indicati dalla nostra didascalie io non riguardano tanto e solo la fine del comunismo
Riguardano il rapporto che la modernità impone tra primati della morale della politica e lunghezze economiche e tecnologiche
Rischiamo di passare mi pare che adombrare allora
Questa prospettiva da ultimo Napolitano dal troppo dalla politica
Al niente dalla politica e quindi su questo crinale credo
Sono evocate le nostre tradizioni le nostre culture
Le nostre capacità di proposta ideale
Ecco allora però il problema che riguarda l'etica prima ancora dire martelletti una distinzione
Del resto non mi sembrava particolarmente preoccupato di questo
C'è una etica laica etica cattolica il tema riguarda più propriamente lecite nella sua interezza
Io credo che le dica norme un elenco di buone intenzioni
E non è neppure una radice di scelte che distinguesse fa l'etica c'è se c'è nel costume e nella società e nei comportamenti e negli stili e nei linguaggi delle culture della Filt
Ed è quindi direi lo scacco tendenziale di tutte le l'etica cattolica l'etica laica se volete che sono con le spalle al muro
Perché si dà il caso che questi comandamenti che ci sono più enunciate che risulti che internet che praticati
Questo riguarda
Questo riguarda né più né meno che l'esigenza che abbiamo insieme di capire che l'umanità di capire se è in grado
Di trovare uno spiraglio un varco
Come dire tra
Un ritorno indietro ad un fondamento costretto vedesi Egitto oppure abbandonarsi ad una sorta di sradicamento di deragliamento
Il tema che riguarda laici e cattolici secondo me nella modernità è quello appunto di dove essi ricollocando la Fondazione etiche
Recentemente annessione sa inno scritto molto suggestivo almeno per me indicato la lunghezza di questa difficoltà
Citando uno dei frammenti letterari più alti della classicità greca
Un coro dell'Antigone di Sofocle
Là dove si descrive la sorte dell'uomo
E la sua misura metri
E spiega Sofocle
L'uomo solca il mare avrà la terra costruisce le sue città
Ma la conclusione è che il destino umano è enormemente più piccolo e modesto della fissità della immutabilità del suo tempo del suo ambiente
Sol che il mare l'uomo ma non inquina non li distrugge
Aveva terra l'uomo ma non ne determina la contaminazione
Costruisce le sue città ma il fatto o l'errore comunque la neanche determinino che questa città crollando rispetto alla immutabilità del tempo
Non è vero che la modernità rovescia radicalmente questo paragone
Oggi l'uomo può inquinare
In modo irrimediabile il mare la terra in Generali su ambiente e questo determina
Che il paragone etico diventa straordinariamente più complesso una volta elettrica era semplice e la la relazione immediata tranne e l'altro edera calcolabile il bene e il male della mediazione sul riflesso del bene o del male dall'altro
Oggi vi è una somma indistinta
Di comportamento che possono determinare invece un risultato che non è solo utilitaristico
Agli quando il rapporto tra il presente e il futuro si pone addirittura in termini di tendenziale incompatibilità e qui affiora mi pare un problema etico tremendo terribile
E questo riguarda
Non solo queste frontiere ecologiche ma riguarda naturalmente è stato evocato più volte il treno poniamo della bioetica e della possibile Gadda che su questo terreno l'uomo si trovi anche qui
Di una posizione straordinaria apparentemente comoda ma invece singolarmente scomoda l'uomo moderno rischio per alcuni aspetti di avere più mezzi che Fini ed anche questo è una questione che riguarda le grandi domande
Etiche
Se le cose stanno così
Poiché credo che signor giusto guardare a questi problemi per il profilo peculiare
Della responsabilità politica
A me pare che probabilmente i politici debbono riconoscere
Che oggi ciò che assilla di più il terreno del politico non trova risposte lì
Ne trovasse mai sul terreno dell'impolitico
Che non è ciò che contraddice la politica ma ciò che la Fondazione per la giustifica in altri termine
Non credo che la Superga la solitudine di una politica avrà nulla da ridire da decifrare soprattutto da risolvere sul terreno così indicato
Questo significa per me sono molto d'accordo con Carniti denunciare il limite alla modeste dalla politica ne ho parlato anche io in tutti questi anni
Ma naturalmente immagine
Che il limite della politica raffigura la necessità che la politica abbia appunto dalla sua misura la sua modestia
Ma per realizzare questo e quindi dire il suo valore del in questo momento l'avere un raccordo immediato è grande con queste questioni etiche
Se non la politica diventa via più insignificante
Per questo aspetto allora
Sarò un democristiano atipico ma non credo poi così tanto
Tale che
Non riesce forse dovrebbe essere questa la costruzione dei ruoli da
A confliggere un poco con carne
No
Io non ho mai dubitato della circostanza
Che i cattolici in politica dandogli insieme per una convinzione e non per una costruzione
Sturzo prima di tutto e per tutti gli ha scritto della religione universale che la politica è parziale e che dunque non riesce sulla possibile compromissione dei piani
Ed allora se io capisco il movente
Anche dalla recente polemica di Martelli
Non dico campionamento e forse più rivolta al mondo laico che al mondo cattolico
L'idea cioè di sollecitare la cultura laica a capire che vi è un campo una competizione che va assunta perché ripeto il mio punto di vista di ascolto delle parole anche per il cardinal Ruini
Non è quello di un libro che stiano che si sente rassicurato ma è quello di un democristiano che si sente carico di ulteriori responsabilità di fronte al tipo di esortazione o di Consiglio che viene da lì
Certo che vedo anch'io al fondo il rischio
Come dire di un salto della mediazione politica
Quando si dice ai cattolici Stati Uniti intorno a queste cose il rischio è che poi ci si dica anche in che modo queste cose vanno proposte realizzati ma qui la vocazione dell'ultimo il più recente discorso Nicoletti la credo che è interessante per tutti quanti
Non vi è dubbio che viene un ambito di valore un ritiro per i cattolici ma viene poi
Direi la necessità non solo il diritto persino il dovere del pluralismo perché riguarda le culture politiche le tecniche
Lei ha ragione dei metodi di mezzo che consentano di approssimarsi nei confronti di questi rifiuti
Del resto ve lo dico un po'tra parentesi il modo analogico una delle questioni Krutch errori alla patologia politica italiana secondo me riguarda esattamente questo
La pretesa di una commistione eccessiva
E di immediata della politica sul terreno spunto dei valori descritti come interesse come diritti
Ho sempre pensato che la politica guarda i bisogni
Non le guardo neutralmente le scelte e questa è la ragione delle nostre tradizione delle nostre culture delle nostre peculiarità
Dal nostro competere
Ma una volta che i bisogni sono avvocato il ruolo dell'interesse alla tutela dei diritti l'amministrazione degli interessi e dei diritti deve essere affidata appunto alla imparzialità di se stessa
Io sono sempre stato convinto non sono ancora che governare significa amministrare per questa ragione il governo non riassume tutta la polizia
Ma per questa ragione il Governo ha senso la responsabilità ad offendere su questo terreno non andando rapidamente come si declina su questo sfondo la parola della laicità
Che è una parola badate che non riguarda soltanto il cioè che si dichiarano tali
Io mi dichiaro lei
Parola che è scritta nella tradizione nei dizionari cristiani
E la religione cristiana che ha inventato la parola della laicità che vuol dire cioè la distinzione tra il sacro e il profano che altre religioni non conoscono
Certo la distinzione non la separazione tra il sacro e il profano
Ma questa distinzione inventa la laicità e quindi anche alla esaltazione del ruolo e dell'assunzione della propria responsabilità a livello individuale
Ma la parola dalla laicità credo non può non apparire
Il resto io ho inteso questa suggestione in tutti i discorsi che ho ascoltato una parola che fa in larga misura di nuovo arricchita di non vorrei interpreta
Io credo che la laicità oggi
Di fronte alle provocazioni quasi schiacciante della modernità
Anche per un laico e non credente non può non aver senso può aver senso solo se allude questa
Laicità
No no alla presunzione
Illimitata dalla ragione umana
Ma come dire al senso di qualcosa che l'auto è parsa sarà quel sentimento religioso
Che evocava Martelli io dico l'idea di un ministero non come risarcimento delle nostre quotidiane dissipazione o delle nostre malinconico
Ma come una risorsa ulteriore rispetto al limite della nostra ragione lì credo probabilmente
Lui è un incontro utile e proficuo possibile
Tra strade diverse che partono da diverse radici ma loro su questo terreno come si dice la persona da lì la la parola dell'individuo
Anche qui e questo mi pare che rientri notevolmente poi nelle indicazioni e nelle congiunture delle politiche sociali nella revisione dello Stato sociale nel rapporto tra società e Stato e così via
Io credo Martelli che la parola dell'individuo si una parola
Sospettato
E credo che la parola della persona seria oggi una parola più rassicurante più consolante
E mi rifaccio ad un filosofo cattolico
Poco esplorato anche dalla cultura dei cattolici democratici men che meno dal partito democratico cristiano
E che è all'origine di un filone carsico che va da lui fino a Giuseppe Capograssi voglio dire Antonio Rosmini
Che non per caso indica perché il problema della dialettica intima di ciascuno di noi il rapporto tra personalmente vivo
La parola dell'individuo e la parola che separa la parola della persona la parola che riunisce
Ed è chiaro che la parola della solidarietà che è una parola grande e terribile che non dovremmo pronunciare intermedi punk banalità che fare appunto con questa capacità di recuperare il tema dell'individuo al tema invece dalla perciò
In questo senso mi parrebbe
Di non dire cose troppo astratte un remoto rispetto alle nostre questioni perché secondo me parte da qui
Come dire
La diminuzione
Vi è un pregiudizio che ci accompagna che accompagna la storia italiana ma qui Spadolini credo che il maestro di tutti noi
Per cui ho fatto il capogruppo per tre anni Democrazia Cristiana parla alla Camera i deputati per tre anni in autunno mi sono trovato di fronte a polemiche ripetitive intorno all'ora di religione sono d'accordo con Martelli
Quando i laici constatata la quantità di adesione all'Regione non hanno trovato niente di meglio che rifugiarsi nell'alternativa del disimpegno quando invece occorre bambini
Proporre un'alternativa a un confronto che fosse utile eticamente per tutto
Ma credo che anche le grandi tematiche
Della politica della famiglia
Per le tematiche appunto della scuola non è il termine della disputa esoso simbolo della religione ma proprio dai temi del pluralismo dell'insegnamento dalla formazione scolastica
Sono secondo me territori da rivisitare lasciando da parte il cascame di una tradizione che è stata serie alta importante ma che oggi replicata in modo volgare non serve proprio a nessuno
E da ultimo ecco un'altra parola chiave secondo me
Che si ricava un poco da quel che ho detto sin qui che alla parola dei diritti metterei anche la parola dalla cittadinanza
Ancora lo strumento concludendo il suo trattato dei filosofi del diritto Rosmini scrive
Che non la persona ha il diritto la persona è il diritto
Ma mi pare che in questa formula così ellittica così attuale
Si ripropone appunto il tema che è pure la crisi del diritto la cui plasticità
Sì sembra oggi non illimitate
Perché riguarda queste possibilità di raccordare presente nel futuro
La crisi dalla politica e la misura è questa
La politica in democrazia io non si impone convince chiede consensi ma le chiede agli uomini del presente
E gli uomini del presidente lasciati a se stessi sono in grado di vendere consenso ma sulle ragioni e sulle convenienze del loro presente che spesso ripeto sono alternative addirittura rispetto alla possibilità del futuro
In questi termini a me per
Che è anche una radice etica laica nessun rapporto con la politica penso ad alcune Brasile illuminante Salvatore Veca
Debba avere a che fare con la revisione critica della interpretazione contrattualistica dei modelli democratici questo è in crisi vero dello scambio politico non paga più
La politica in Italia il parcheggio in Italia rischiano una fine
Incontri per la ragione che lo sarà tanto mandarli a casa la ribellione degli esclusi
Ma sarà la ribellione dei clienti verso i quali i politici non hanno più soldi da dare per comprare il consenso così esattamente otto le otto
In affari e appunto questo ce lo dicano credo la esigenza di tornare a credere
Che il tema della persona come diritto a che fare con l'idea di una obbligazione
Quella che ciascuno di noi contrarie ma non sono né i rapporti con incidenti ma nei confronti del con gli uomini insomma che hanno camminato prima e questo è il valore della tradizione e con gli uomini che esigono di camminare dopo sullo splendore
E sul dolore della terra
In questi termini l'ho davvero concluso
Ma non lo dico per un residuo di ricerca polemica sarebbe stupido
Io guardo certo con attenzione critica alla evoluzione dei posteri del comunismo in Italia
Qualche volta si ha l'impressione
Non lo dico per Napolitano ma credo che i nomi ai quali penso riconosce anche lui
Perché essendo molto attenti al broker do
Che invita alla prudenza e a non
Buttare il bambino insieme all'acqua sporca rischiano di perdersi l'acqua sporca buttando il bambino voglio dire io considero che la storia del comunismo italiano ha una sua tipicità che è tutta interamente costituita dalla Riserva di moralità e di solidarietà
Se il Polo indirizzata all'interno di quella cornice ideologica che ha portato i comunisti in questi quarantacinque anni difficili ad essere anch'essi protagonisti di una storia impervia ma non disprezzati
Ora a me pare che questa esigenza di revisione radicale
Rischia di portare i posti del comunismo italiano
Hanno detto guarda di un di una ideologia radicale i borghesi questo è un frasi sui diritti individuali sulla moltiplicazione dei diritti individuali
Questo è il ritiro la parola dalla cittadinanza appunto come la parola della rivendicazione non come la parola della obbligazione
La parola della cittadinanza è una parola che forse tutte le nostre culture nostre tradizioni insieme possono tornare a pronunciare qui in termini più convincente più persuasivi
In una fase storica nella quale il mio timore
Che gli italiani cominciano a non capire più perché sono italiani
Quando il mio partito ha parlato
Ho usato una provocazione che
Mi ha tirato un mucchio di inutili contumelie appannato anzi del nord non inventato un diaframma constatavo una divisione che c'è
Che si vada inventando e mi chiedevo in che modo
Possiamo recuperare in termini di ricomposizione questa tendenziale fratture
Io penso che anche le leghe qui in Lombardia non sono un fenomeno superficiale
Non sono un'ondata di tormento di qualunquismo
Sono al fondo
L'inquietudine di fronte a questo futuro
E non è casuale che sia più inquieto chi ha di più perché chi ha di più ha paura di perdere di più e tende a ritrarsi
In questa attenzione
E da un lato lo porta a riconoscere le lunghezze di una similitudine umana e dall'altro a ritrarsi nei nuovi tribalismo e nei nuovi localismi nei valori più grossi nelle certezze più intime
Ma questi sono valori che diventano disvalore se vengono recisi in altri termini a me pare
Che è una questione per una politica che sappia essere Iconio che era il pubblico al sincero
Ecco un grande problema che riguarda la moralità dalla politica questa però della cittadinanza la possiamo dire meglio
Il non mando un poco nelle nostre reciproche tradizione
Secondo le parole uniti rive dello stato della nazione della pace
Sono parole rispetto alle quali frazione cattoliche peraltro ragione tre giorni socialista hanno sempre guardato con grande sospetto con grande circospezione sapevano giustamente queste culture
Che l'apparato dello Stato può rappresentare la tentazione di un intrusione eccessiva intimità della libertà umana sapevano che la parola dalla nazione poco rompersi dalla pretesa dal nazionalismo
Sapeva nonché la parola della palazzina che era stata spesso la sintassi retoriche dei tradimenti della condizione umana ebbene io credo che proprio per questa ragione compio innocenza degli altri
Queste tradizioni queste culture possono recuperare queste parole
Perché oggi mi sembra che davvero la questione che riguarda questo legamento implicito ma se è vero tra politiche ed etiche al riguardo alla capacità che la politica abbia di ricostruire tra gli uomini ed in particolare in questo tempo tra gli uomini di questo Paese il senso di un destino condiviso e l'idea di una sorte comune
Con Mino Martinazzoli termina il giro di tavolo chiederei al Presidente Spadolini di concludere la nostra discussione
Cari amici io saluto in primo luogo
L'amico Claudio Martelli e la seconda volta che sono chiamato a concludere
Uno di questi importanti e stimolanti convegni promossi animati dal club dei club
Insieme con altre istituzioni culturali nel caso specifico larghi mensile dell'amico Carniti il bianco il rosso con laboratorio riformista altra volta marzo mille novecentottantanove
A Roma il convegno dedicato etica e politica alle soglie
Ventunesimo secolo
Erano i tempi in cui si credeva ancora a imminenti riforme istituzionali da attuare in questa legislatura
Vi ricordo che la mia chiusura fu tutto di natura istituzionale anche se io invocava piuttosto l'autorizzo a Roma dei partiti riprendendo un vecchio motivo dal Mondo di Pannunzio che non la riforma dei partiti ma in questo momento credo avendo anche il ministro agli Affari istituzionali in questo quadro italiano sia meglio non parlare di riforme istituzionali perché il tema si è certamente molto approfondito la coscienza italiana ma le possibilità di intesa tra le forze politiche
Sono assai scarse e soprattutto si è sovrapposto un tema che non è senso proprio istituzionale
Che non richiede maggioranze istituzionali banche è diventato prevalente cioè il tema della riforma elettorale tre chiaro che finché non ha risolto questo problema che ormai affidato
Quasi certamente salvo miracoli dell'ultima ora
Sempre laicamente possibili e affidato alla prossima legislatura
Saluto con pari affetto di amici Carniche Martinazzoli
E Napolitano era l'amico Bruno Pellegrino che moderato un rianimatore del buon grazie per quel riferimento che ha fatto l'inizio per la sua
Il suo intervento
Al Tevere più largo ponendomi un quesito al quale sono certo modo obbligato a rispondere
Se cioè a distanza di tanti anni da quando uscì quel libro che parrebbero centosessantotto il Tevere si possono usare più largo
O più stretto
Io è vent'anni che ripresa unito devo dire lo diceva l'amico Martinazzoli sono talmente perplesso sulla giunta da fare che non lo ristampò mai opposero ristampe lo tale e quale come lo scrisse che poi sempre il modo migliore di restare fedeli
Ma se stessi la risposta però ha acquisito è a dir poco bivalente
Perché il tema è certamente più largo di quanto fosse allora poi la parte vi erano ufficio
Il primo scrittore del sessantotto del cinquantotto ed ebbe trattamento dopo l'avvento di papà
Giovanni Pesce Asimo terzo dopo la chiusura degli ultimi anni Pacelli anche voi ricordate il vescovo di Prato
Io che dirige coro giornale di Bologna lei
Tutte le chiese ma messi al lutto per la sentenza legittima io tribunale italiano da dichiarazioni elettorale del maggior cinquantotto che invocava per la prima volta in modo formale il Sillabo quindi eravamo al momento è la maggiore concentrazione
E difesa ecclesiastica nella agonia di un pontificato che ho avuto momenti alti nel senso dell'incontro
Con la democrazia papà Defensor Civitatis il papà delle prime encicliche sul recupero
La democrazia si era chiuso la sua torre
Vaticana non aveva dato che anche la Procura l'arcivescovo di Milano non dimentichiamolo mai che lo tenne per alcuni anni
Teme vendette gli ambienti della credicard questa volta è proprio il caso di dirlo tutto tende a Mila no senza la porpora che gli fu data sulla papà
Giovanni scesero terzo e allora notando che il Papa non ha risposto al telegramma di auguri di partiti laici come i liberali e i repubblicani io scrissi la prima volta la formula il Tevere più largo l'origine
è legata al pontificato Giovannelli
Ma a seguito anche tutto l'itinerario del pontificato Pontinia perché Montini è stato poi l'attuazione misurata essa cachet
Della visione conciliare privatamente notificato
Il Papa Giovanni dodicesimo terzo dico che equivalente la risposta perché il Tevere certamente più largo si parla del rapporto fra il Pontefice
è strano che conta italiane polacco con tutta l'intransigenza della sua terra e la Democrazia Cristiana quando fu eletto il Bazo lo stupore generale
Giovanni Paolo secondo dopo quelle straordinaria
Parentesi di un mese
Del va dico patriarca di Venezia che era invece un uomo profondamente legato cadeva Luciana la filone cattolico liberale tanto è vero che c'è la mosca Abbiati
Lettere su Tommaseo documenti avendo io fatto un discorso a Venezia sul Tommaseo tutt'altro filone Papa polacco questa era veramente una cosa imprevedibile
Tanto imprevedibile come poteva essere ai tempi di mettermi che il papa liberale disse metalliche va previsto tutto tranne che un papa liberale e quindi per la sua strategia
E la sconfitta e indubbiamente il Papa polacco volle dire uno che ignorava la divisione delle correnti democristiane non sapeva che era unita e non ha mai voluto impararlo suo onore
Non ha mai voluto imparare questa geografia
E si teneva al di fuori e si è sempre tenuto al di fuori dalla contesa politica
E quindi in questo senso non c'è dubbio che per quanto poteva riguardare l'intreccio non so un'operazione Sturzo ecco sarebbe stata inconcepibile sotto il pontificato e e non era mai avvenuto un tentativo di letto lasciava andare alle polemiche
Stiamo andrebbe ripreso anche sul cardinale Ruini che erano poi coralmente le sue parole più potenti quanto apparvero a certi nostri amici laici ma non entrò adesso tutto è mutato dei cattolici perché lì io mi richiamo alla tradizione struzzi hanno
Sul suo e Benedetto decimo quinto fissa per un principio il partito passero patito di cattolici non un partito cattolico e in quello c'è tutto
Che se si esce da questo se si esce dall'autonomia dei cattolici che liberamente scelgono di unirsi in un certo a vincolo che vincolo politico e non certamente soprannaturale si esce completamente la logica dei partiti di Democrazia Cristiana
Che ci sono stati in Europa ci sono ancora in Italia in Germania
Nel Belgio e il fatto che poi lasciatemi dire che poi la Francia e la Spagna non riaprono per motivi istituzionali connesse a un certo posso non toglie che il diritto di vita di questi partiti in questo ambito si assolutamente
Indiscutibile per chiunque quindi dobbiamo dire chiaramente che da questo punto di vista
La separazione netta anche sul piano diciamolo pure degli interessi forma Democrazia Cristiana partito di governo a quarantacinque anni e la Santa Sede il pontificato degli Giovanni Paolo secondo è stato veramente una boccata di ossigeno
Dall'altra parte però con Giovanni Paolo secondo
Sì ho avvertito un nuovo slancio relazione positivistica dei cattolici
Il misure forme che non si identificavano più colazione soltanto politica banche affidavano compiti anche politici al nucleo dell'abitato credente sottratti al vecchio collateralismo della DC prima reati ero collaterali i l'Azione cattolica era collaterale vi ricordate Genta nemico di una casta di Roma che portava i voti a De Gasperi ancora
Nel quarantotto e nel cinquantatré quindi erano organismi tutti finalizzati a una battaglia politica che era poi diciamolo pure molto molto semplice la battaglia contro il comunismo prevalente su tutto è unica ragione lo voglio ricordare all'amico Martinazzoli unica ragione
De L'Unità perché l'unità Pio dodicesimo nel quarantatré era per i due partiti cattolici tutto questo si dimentica l'Europa autorizzato la tesi di monsignor Tardini
Il lato sinistro cattolica addirittura il partito cristiano sociale come un momento dialettico rispetto la Democrazia cristiana e conservatrice quello che fece cambiare tutto fu la guerra fredda
L'avventura la guerra fredda la fine della guerra già in regime di guerra trenta dopo la morte di Roosevelt
Fra i due blocchi e quindi la necessità per la Chiesa di appoggiare da parte del Papa Pacelli Sempre in modo svogliato
L'unità dei cattolici io ho scritto l'ho presa io cattolica andando la replica
Della Civiltà Cattolica loro avute più povere che adesso stava in via Ripetta non aveva neanche riscaldata né c'erano fotocopie quindi bisogna copiare tutto ma mi ricordo che ogni volta trova padre Mattei Damiani cinquantadue cinquantatré anno del trionfo degasperiana
E padre praticamente mi diceva sempre che era un errore storico avevo fatto un solo partito cattolico ci vuole un partito cattolico sulla destra o sulla sinistra rimasto unitario un un suo Infedele di monsignor Tardini laddove voi sapete
Proprio monsignor Montini aveva rappresentato anche per motivi di derivazione familiare per il culto del Partito popolare che apparteneva a quel filone antifascista dei democratici cattolici di Brescia era stato per l'Unità d'la Democrazia Cristiana però che le difese solo in senso degasperiana tanto è vero che fu esiliato dalla prossima Eteria di Stato non fu onorato del cappello cardinalizio solo per la fedeltà
A De Gasperi questo va sempre detta onore
Di papa Montini a cui storia appartiene anche alla storia dell'Italia laica oltre peritale cattolica
E quindi da questo punto di vista c'è stato lamentavate iniziative della Chiesa che pone problemi nostri giorni qualche mese fa avete visto ci fu una polemica sulla stampa sul esistono ancora i laici aperto anarchico
Come sempre stimolante anche se paradossale
Di Galli Della Loggia con lo schema di una vita un po'comodo una DC
Che corpo estraneo all'Italia della liberazione che viene tenuta viva dalla Chiesa questo è lo schema
Facciamo andare come sia pure pezzata L'Unità rispetto fra Mazzini e Caputo formula completamente diversa ma di fatto l'unità si è realizzata perché il papato è stato neutralizzato la sua funzione politica disse punto di angolo della bilancia delle dei stabile
Ed è stato quindi sterilizzato a vantaggio dell'universalismo cattolico potere temporale che è stato tutto sommato il peggiore avversario della chiesa almeno negli ultimi secoli da seicento
All'Ottocento
L'ultima parte con questa poi concludo
è la parte propriamente del titolo di oggi la caduta dei regimi comunisti nell'Est europeo
Secondo me questa sconvolto utili antichi confini del rapporto fra cattolici e laici cominciando alla Polonia
Che è stato il primo paese che ha messo in crisi il meccanismo
Del dottor idealismo comunista ha sbiadito il confine fra visione cattolica del mondo visione laica
Identificata con la tradizione liberale democratico e l'Occidente tradizione che fu essenzialmente lo ripeto in alcuni Paesi anticlericale anche nelle sue componenti socialiste
Perché non dimentichiamo il primo socialismo italiano che parte di origine mazziniane repubblicana isolati Bonomi è fortemente anticlericale
Fortemente anticlericale respirava nel clima stesso democrazia sociale tra democrazia radicale del liberalismo radicale di Zanardelli per citare un concittadino
Di Martinazzoli esperienza della riscossa e la Polonia cioè il primo atto della smobilitazione dell'immenso impero sovietico abbiamo il coraggio di dirlo non sarebbe stata possibile all'Albo degli anni Ottanta senza la parola decisiva
E in qualche misura rivoluzionaria dal Pontefice Giovanni Paolo secondo
La stessa ideologia di Solidarność oggi purtroppo dissolta e lotta politica confusa e caotica che si sta svolgendo il suo paese anche se io saluto con piacere che un altro storico è diventato presidente del Consiglio non so se per poco Geremek
Riccardo cambiamenti avverte Paribello gli storici sono così pochi alla guida dei governi va bene l'Europa che quando c'era qualcuno che è ovvio che vedeva sentiamo ha vinto
Ebbene lotta politica che ha portato risultato deludente d'amaro delle ultime elezioni politiche traeva le sue fonti di legittimità dal pensiero cattolico
Ed anche dal pensiero sociale cattolico
Proprio in un Paese come la Polonia che era stato privato l'Ottocento di qualunque esperienza di Rivoluzione liberale borghese
E addirittura aveva conosciuto nel ventennio fra le due guerre
Esperienza lo stanziamento autoritarie cominciando l'ex socialista Pilsudsky che fu tutt'altro che un democratico prevalenti sempre sul pilone democratico limitato a minoranza del Paese
Fu quello il momento la rivolta alla Polonia un comunicato la democrazia nel senso occidentale del termine
Idea in quella profonda Pinto ha frenato l'intuizione gestiamo il mondo non si era poi contrapposta molti aspetti la dottrina sociale cattolica si incontrò con i valori del solidarismo di matrice cattolica
E qui sono stati evocati dominante in tutta l'esperienza del vasto Gould anime movimento di Solidarność
Per la prima volta un sindacato prevaleva su un partito nella lotta per l'indipendenza e che ha dimostrato di avere ancora inedito mi perdoni sia vantaggi sia anche alcuni forti svantaggi
A dimostrare quanto per la mescolanza fra valori cristiani valori laici quasi con un ritmo di alternanza sia stata poi continuata dalle successive esperienze dell'est europeo passerebbe richiamarsi due Paesi Ungheria e Cecoslovacchia in cui la riconquista la democrazia si è richiamata no ma i valori di massa del cattolicesimo preservati in Polonia per le particolari condizioni la Polonia
Titolo di Zani disuso comunico titolo ditte sanzionare se sia il caso prodigio di soli tre paesi in Europa Polonia Irlanda lasciatemelo dire perché attuale Croazia
La Croazia e nelle stesse condizioni dell'Irlanda e della Polonia questo spiega l'angosciosa partecipazione di papà
Giovanni Paolo secondo sono Paesi ma non così
Non hanno nelle arti negli Appennini Irlanda essi un'isola marciare inglesi in casa e quindi come se fosse contaminato dal mare ingresso pensate Polonia Croazia sono paesi nazione in virtù della fede per il
Quindi fede religiosa e Federazione con tutti i rischi che questo comporta sono assolutamente identificati
Io guardo quello appunto l'altra esperienza quella di Ungheria e Cecoslovacchia in cui la riconquista la democrazia se richiamata tuona quei valori del cattolicesimo ma valori essenziali della tradizione liberaldemocratica
Dell'Occidente
Al punto che sono stati dei veri e propri partiti una democrazia cioè pianti concentrazioni centrale dello schieramento politico che hanno interpretato il nuovo corso sì a Praga si a Budapest
E il nome viale e riassuntivo di una scelta di vita e di civiltà
Nei moti dell'Ungheria e della Cecoslovacchia sui affiorati i valori tipici della tradizione ottocentesca e se mi consentite di dirlo in senso del tutto storico senza nessun legame dalla tradizione mazziniana
I principi di giustizia libertà sono gli stessi principi la democrazia del Secolo decimo nono fondata sull'idea di nazionalità Mensi ametista più larghi spazi europei
E se ne accennava Martelli ed è vero il termine socialismo è stato danneggiato in questi Paesi si vede la situazione
Il partito tratteggia con la chiave perché il socialismo è stata in qualche modo confuso col socialismo reale che ne è stata la negazione e che ha addirittura è quello che ha calpestato i diritti dei partiti socialisti revoca
Ci vorrà del tempo e del resto il tempo in questo senso corregge ma la tradizione quella liberaldemocratica liberalsocialista quella su cui sono nati questi grandi follow me democratici e alla tradizione di tipo laico europeo K rispettosi stivali guardate l'Ungheria
La visione cattolica la stessa cecoslovacche pure paese minoranza protestante consistente quindi forse da dire carica d'Europa stessa capite anche quella spirituale culturale non è certo l'idea politica
Che può consentire un ulteriore confronto fra valori laici che valori cristiani al di fuori di ogni fuga nel misticismo e nell'utopia un punto accetto i valori che decidono dalla crollo delle ideologie totalizzanti e fideistica
E quanto avviene ormai in Russia supera ogni immaginazione previsione sono certamente esattamente i valori della ragione e della democrazia
E quindi consentire ad una conclusione richiamandolo al bel discorso che ho letto oggi
Dell'amico Pietro Rossi il quale da studioso quale
Fa una distinzione esattamente a quel sistema di valori
Che li identificò con un metodo una procedura che sono tipici da democrazie occidentali il sistema di principi religiosi
Che viceversa appartengono a sfera in cui lo Stato nella potestà se non quella di impedire che si sono imposti allo Stato come valori laici ce li questa la sostanza serio subito bene
Ecco io ho l'impressione
Che questa distinzione corretta sul piano metodologico sia da da rivedere la luce l'esperienza io non mi sentirei di consolarlo democrazia con una procedura e come tutti a me pare la democrazia dopo l'avvenuto al teste sia diventato un principio
Un principio che porta con sé una morale che è poi quella morale comune a laici e cattolici cui si appellava e mi appello anch'io Martinazzoli io non mi sentirei di considerare i principi
Diversamente religiosi della religione cattolica o delle altre confessioni o anche di quella parte laica quel che può arrivare fino al misticismo religioso tali essere contrapposte una pura funzione
Di spero strutturazione metodiche procedurale affidata ad istituti rappresentativi e di libertà io credo che la prova democrazia alla fine di questo secolo diventi qualche cosa che unisce veramente l'esperienza cristiana
E l'esperienza Nike illuministica così come l'Europa di questi anni degli anni che noi speriamo di vedere sarà insieme l'Europa figlio del cristianesimo del figlia dell'illuminista
Ringrazio il Presidente Spadolini ringrazio tutti gli oratori ringrazio gli intervenuti ci diamo appuntamento appresto su un rilancio del tema dei meriti e bisogni di torneremo parlare dei meriti e dei bisogni e all'inizio del prossimo anno grazie
Ecco questo era una parte di un dibattito che si svolse a Milano il nove novembre mille novecentonovantuno dal titolo etica laica etica chi etica cattolica a confronto Giorgio Napolitano ne discusse con Pier Carniti Mino Martinazzoli Giovanni Spadolini ma nel nel nella Scheda integrale che trovate nell'archivio di radicale trovate anche gli altri interventi tra gli altri anche Claudio Martelli che questa notte abbiamo fatto già ascoltare ci fermiamo qui
Per questa volta con questo percorso attraverso i documenti d'archivio di tra via i cani con i quali abbiamo cercato di raccontarti qualcosa
Della vicenda politica di Giorgio Napolitano in questa parte di questo servizio l'abbiamo fatto relativamente alla sua esperienza dentro il Partito Comunista Italiano e poi nella parte finale
Con il PDS ci fermiamo qui ma restate con noi perché i programmi di radio radicale prosegua