12 OTT 2023
rubriche

Postsovietika

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 07:30 Durata: 6 min 23 sec
A cura di Guido Mesiti
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Conversazione con Anna Zafesova L'aggressione di Hamas ad Israele: la Russia si propone come mediatrice del conflitto, avendo rapporti consolidati con entrambi.

Dopo gli anni delle storiche relazioni di epoca sovietica con la Palestina, Mosca ha costruito un forte legame con Israele: i russi emigrati con l'aliyah hanno un peso rilevante nella politica israeliana, popolano gli insediamenti, servono nell'esercito, o sono parte di quella élite di oligarchi rifugiatisi o fuggiti in Israele.

Il rapporto con Hamas è relativamente recente, ma altrettanto consolidato.

Mosca si trova dunque in una
situazione ambigua, che difficilmente gli consentirà una posizione di neutralità.

Per il presidente ucraino Zelensky il conflitto in Israele è una distrazione rispetto alla guerra a Kiev, nel corso della quale sono stati peraltro utilizzati droni di provenienza iraniana, ovvero uno dei Paesi sponsor di Hamas.

L'attacco a sorpresa di Hamas, un'analogia con quello del 24 febbraio della Russia all'Ucraina.

E il secondo è stato reso possibile dal primo.

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