Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato quattordici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi in apertura Israele i quanto accaduto il sette ottobre
L'attacco terroristico di Hamas contro il territorio israeliano le sue conseguenze non solo Agasa ma oltre anche più in generale in Medio Oriente lo vedremo in particolare con un editoriale dall'Economist di questa settimana
Supplizio e punizione il grande interrogativo secondo l'Economist se la crisi attuale sì concluderà nel caos unno della stabilita
Molto dipende dall'offensiva di Israele Agasa e da come reagiranno i politici israeliani e i vicini di Israele vedremo poi un editoriale dal Wall Street Journal
Che mette insieme
Israele e la guerra della Russia contro l'Ucraina perché negli Stati Uniti c'è chi è tentato di ridurre o tagliare gli aiuti militari a Kiev per concentrarsi proprio su Israele secondo il Wall street journal si tratta di una falsa Scelta
Aiutare Kiev non significa sottrarre armi per combattere Hamas o hezbollah
Alla fine gli Stati Uniti e il mondo occidentale si trovano confrontati a un asse autoritario che lavora sempre più insieme contro le democrazie
Chiuderemo sempre con l'economista ma un altro tema immigranti le politiche sui migranti nell'Unione europea c'è un'analisi del settimanale sulla ricerca senza fine dell'Unione Europea per una soluzione del definitiva sulle migrazioni
C'è stato un accordo interno nelle ultime settimane raccordo sul Regolamento crisi che fa parte del nuovo patto su migrazione asilo
Ma anche è arrivato nel momento in cui sta implodendo un altro accordo questa volta con un paese extraeuropeo dall'altra parte del Mediterraneo il riferimento dell'Economist e al famoso memorandum tra l'Unione europea e la Tunisia e l'Italia a fortemente voluto il settimanale spiega bene le ragioni per cui un memorandum come questo
Non è una bacchetta magica tutt'altro
Partiamo però da Israele dall'editoriale del settimanale britannico dal titolo supplizio e punizione scrive l'Economist in un conflitto statico che Marcido negli ultimi vent'anni può essere difficile credere
Che un vero cambiamento sia possibile non c'è dubbio tuttavia che l'assalto omicidi a di Hamas ha fatto saltare lo status quo tra Israele e i palestinesi le prossime settimane determineranno se la guerra a Gaza
Farà sprofondare il Medioriente nel caos su oppure se nonostante le atrocità di Hamas Israele potrà iniziare a creare le basi per la stabilità regionale e un giorno per la pace
Il cambiamento è inevitabile a causa della gravità dei crimini commessi da Hamas più di mille duecento israeliani la maggior parte dei quali civili molte di quali donne e bambini sono stati assassinati nelle loro case per strada nei kibbutz durante una festa musicale
Il sette ottobre
Oltre centocinquanta persone sono state trascinate a Gaza e rinchiuse in segrete improvvisate
La convinzione di Israele di Poe per gestire in definitivamente l'ostilità palestinese con denaro e attacchi ieri è crollata sabato scorso
Quando il primo bulldozer di Hamas ha sfondato la barriera di sicurezza che circonda Gaza Hamas ha scelto l'omicidio di massa e da lì non si può tornare indietro
In casa ora ricorda l'economista inattesa di un enorme offensiva di terra israeliana la sua portata il suo successo determineranno l'eredità del sanguinoso attacco di Hamas
Questa è la scelta fondamentale che i politici israeliani dovranno affrontare dopo la peggior catastrofe della storia del loro Paese unirsi oppure continuare a sfruttare le divisioni a proprio vantaggio
Un terzo fattore decisivo per i prossimi giorni e l'evoluzione di questa crisi sono le scelte che faranno i vicini mediorientali di Israele compreso l'Iran
Nelle settimane e nei mesi a venire i leader israeliani secondo l'economista avranno la pesante responsabilità di mitigare il loro comprensibile desiderio di vendetta con un calcolo sugli interessi di lungo periodo del loro Paese
E un'incrollabile rispetto per le regole della guerra i leader israeliani hanno lasciato il loro popolo vulnerabile perché non sono riusciti a prevedere l'imminente attacco di Hamas
Ora non devono gravare il loro errore
Perché non riescono apre vedere cosa accadrà in futuro
La necessità di una chiara visione inizia da subito con l'imminente offensiva di terra le Forze di difesa israeliane colpiranno ammassi modo profondo il duro ma quanto profondo e quanto duro
Israele sarà tentato di scatenare uno spasmo di violenza che dia soddisfazione immediata
Il suo ministro dalla difesa definito i combattenti di Hamas animali umani e a annunciato il blocco di cibo acqua e elettricità
I responsabili israeliani e il presidente John by dell'hanno iniziato a paragonare a Hamas allo stato islamico il gruppo di islamista che l'America ha promesso di sradicare
Questo paragone però è pericoloso pericoloso perché anche se Hamas merita di essere sradicato raggiungere questo obiettivo in un'entrata di due milioni di poveri che non hanno alcun posto dove fuggire sarà impossibile
Un paragone migliore rispetto a quello dell'Isis dello Stato islamico sono gli attacchi dell'undici settembre due mila e uno non solo per il colpo subito da Israele ma anche perché le invasioni americane dell'Afghanistan e dell'Iraq mostrano quanto un menti inno vertiginosamente i costi di un'invasione
E questo è esattamente il calcolo di Hamas
In un momento del genere secondo l'Economist a contare più che mai eh l'autocontrollo e nell'interesse di Israele l'autocontrollo perché gli scontri di strada Agasa sono pericolosi e gli ostaggi sono indifesi
L'autocontrollo rende l'operazione militarmente sostenibile
E inoltre preserva il sostegno internazionale l'autocontrollo evita di fare il gioco dei nemici che calcolano che la morte di donne e bambini palestinesi
A Gazala favorirà la loro causa aggrappandosi alla propria identità di Stato che valorizza la vita umana Israele diventa più forti la moderazione nell'offensiva di terra dipende però dalle scelte che faranno i politici israeliani prima della guerra questi politici stavano dilaniando il Paese
A causa di una nuova legge volta imbrigliare la Corte suprema per ora il dolore e l'orrore hanno unito la politica ma la sinistra accusa il governo di estrema destra del premier Benjamin Netanyahu di aver avvelenato i rapporti con l'esercito i servizi di sicurezza causando la riforma di giustizia e di aver trascurato la sicurezza casacca USA della loro fissazione per i coloni ebrei in Cisgiordania
Netanyahu deve cercare di utilizzare il nuovo gabinetto di guerra per unire il Paese
Solo risalendo la propria politica Israele sarà in grado di affrontare Gaza Netanyahu non vorrà aiutare i suoi rivali ma e lui uomo al comando era Luís al comando quando Massa ha colpito e la sua carriera politica sta finendo
Dopo aver trascorso una vita cercare il potere ad ogni costo Netanyahu dovrebbe finalmente mettere il Paese prima di se stesso
Un governo unito e centrista sarebbe anche in posizione migliore per affrontare l'ultima serie di sfide secondo l'economista e cioè la politica del Medioriente
Israele sarà in grave pericolo se la guerra Agasa si estenderà al confine settentrionale con il Libano dove le tensioni con hezbollah milizia straordinariamente armata stanno già crescendo in modo minaccioso
C'è anche la possibilità di una guerra con l'Iran è che ha preso il posto dei governi arabi come sponsor della violenza palestinese
Una guerra più ampia farebbe naufragare la distensione costruita attorno agli accordi di Abramo tra Israele e i vicini arabi tra cui Bahrain il Marocco gli Emirati Arabi Uniti e potenzialmente l'Arabia Saudita
Questo raggruppamento rappresento un nuovo Medioriente pragmatico e fu focalizzato sullo sviluppo economico invece che sull'ideologia
E ancora in fase embrionale ma al potenziale di diventare una forza della moderazione e forze e forse anche una forza di per la sicurezza tuttavia a Massa dimostrato che
La Scelta dei firmatari degli accordi di Abramo
Di chiudere gli occhi di fronte ai palestinesi è stata un errore
Israele e i suoi partner arabi hanno bisogno di una visione nuove ottimistica per Gaza e la Cisgiordania come alternativa al culto iraniano della violenza e della morte
E questo ci riporta a Gaza come finirà
Israele non ha buone opzioni l'occupazione insostenibile un Governo di massima accettabile il Governo del rivale fatta è insostenibile una forza araba di mantenimento della pace impossibile
Un governo fantoccio eh inimmaginabile se Israele distruggerà Hamas a Gaza e si ritirerà
Chissà quali altre forze
Distruttive riempiranno l'vuoto lasciato dietro disse
Gli strateghi israeliani devono quindi iniziare a pensare a come creare le condizioni per vivere accanto i palestinesi per quanto remota questa visione posso sembrare oggi
Tutti questi elementi potrebbero avere un ruolo un breve Periodo di legge marziale Agasa alla ricerca di leader palestinesi accettabili da entrambe le parti i buoni uffici degli intermediari arabi
L'unico modo che ha Israele per eradicare Hamas è quello di creare insieme agli alleati arabi stabilità e un giorno pace
Così l'Economist in questo lungo editoriale che vi abbiamo voluto proporre quasi integralmente c'è un altro tema che sta emergendo soprattutto legato ovviamente a alla guerra di Hamas contro
Israele quella di Israele contro Hamas
Che sta soprattutto emergendo negli Stati Uniti ed è quanto è se continuare ad aiutare
L'Ucraina nel difendersi contro la Russia ne parlava ieri wall street journal in un editoriale molto duro con i repubblicani che iniziano a dire no o dobbiamo concentrarci solo su Israele
La falsa scelta tra Ucraina e Israele
Scrive il giornale la gli americani sono a disagio nel momento in cui la guerra ritorna in un'altra parte del mondo e Washington è lenta nella reagire al crescente pericolo
La priorità numero uno deve essere uno sforzo nazionale a tutto campo per espandere la produzione di armi degli Stati Uniti con un'urgenza simile
A quella che portò negli anni mille novecento quaranta a costruire l'arsenale della democrazia Martini il presidente by interna lasciato intendere che potrebbe chiedere al Congresso stanziamenti per Israele ucraine The One
Questo ha perfettamente senso dal punto di vista militare politico vista diritti si trovano infatti ad affrontare un asse Uto ritardi o che l'avevo ora sempre più unito sempre più in modo coordinato contro la democrazia l'Iran il burattinaio di Hamas sta aiutando Vladimir Putin nel suo tentativo di sottomettere l'Ucraina
Per anni sta inviando droni per la guerra e cooperando a un il nuovo impianto di produzione d'armi in Russia
I due sono alleati in Siria Putin stante approfittando della sua relazioni senza limiti l'amicizia senza limiti con il Partito comunista cinese
Quest'asse vuole stabilire le regole del mondo e rovesciare la relativa stabilità globale che gli Stati Uniti avevano garantito dalla seconda guerra mondiale
Eppure alcuni dentro il congresso americano vogliono separare Israele dall'Ucraina e imporre una falsa scelta
Israele si trova ad affrontare una minaccia esistenziale qualsiasi finanziamento all'Ucraina dovrebbe essere rende Rizzato immediatamente Israele ha detto questa settimana un senatore del Partito repubblicano
Josh Holley e la Heritage Foundation
Ha incoraggiato i parlamentari a resistere i tentativi di legare il sostegno militare d'emergenza Israele ai finanziamenti aggiuntivi per l'Ucraina il messaggio e questo gli Stati Uniti non possono fornire armi a entrambi contemporaneamente
In realtà i due conflitti sono sufficientemente Diversi secondo il giornale da far sì che gli Stati Uniti dispongano di armi che possono aiutare sia l'Ucraina sia Israele
Gli ucraini stanno cercando di sfondare le difese trincerate di cemento e mine un compito molto diverso dal dover distruggere Hamas a Gaza
I critici dell'Ucraina prosegue il quotidiano americano suggeriscono che gli Stati Uniti faranno fatica a fornire ad entrambi i paesi e
Rieti lì da centocinquantacinque millimetri ma agli Stati Uniti stanno già aumentando la produzione di questi proiettili a Israele non consuma Merah enorme quantità di munizioni come quelle necessarie in Ucraina i combattimenti urbani Agasa richiedono bombe di precisione ridurre le vittime civili non artiglieria
Per sloggiare
I russi dalle trincee
Prosegue poi il germe alla le guerre si svolgono in modo di imprevedibili ed è vero che la domanda di armi potrebbe mettere a dura prova gli Stati Uniti se le se Israele dovesse finire in una guerra regionale più ampia
Ecco perché gli Stati Uniti hanno bisogno di uno sforzo unico in una generazione per produrre più munizioni ed espandere il proprio arsenale
Gli Stati Uniti e loro alleati hanno bisogno di tutto dall'artiglieria la difesa missilistica Patriot passando per le armi a lungo raggio
Sono necessari per esempio migliaia di missili antinave a lungo raggio per dissuadere la Cina dal colpire Taiwan e questo indipendentemente dagli eventi a Gaza o in Ucraina
Scegliere tra Ucraina Israele secondo il Wall Street Journal sarebbe un errore strategico
Bloccare il tentativo della Russia di ricostituire il suo impero
In Europa e difendere il principale alleato delle Americhe Medioriente
Sono entrambi obiettivi nell'interesse nazionale degli Stati Uniti la fantasia che l'America possa abbandonare l'Europa il Medio Oriente per concentrarsi sulla Cina è implosa il sette ottobre le minacce agli Stati Uniti e loro alleati stanno crescendo in tutto il mondo il congresso all'obbligo di rear Marcy per affrontarle così tra l'altro in Wall Street journal che alla fine accentra
Centra il punto e che era emerso già con l'aggressione della Russia contro l'Ucraina il ventiquattro febbraio del due mila ventidue e ora riemerge il sette ottobre e cioè che
Per gli Stati Uniti
Abbandonare l'Europa il Medio Oriente
Una illusione anche se dovrebbe servirsi a concentrarsi
Sulla Cina per chiudere torniamo sull'Economist vogliamo parlare di migranti e la ricerca senza fine dell'Unione Europea per una soluzione alle migrazioni
Un accordo interno arriva nel momento in cui implode un accordo Esterno dall'altra parte del Mediterraneo di cosa parliamo evidentemente
Evidentemente di
Memorandum con la Tunisia quando Boubacar purea sentito lo schianto di un autobus turistico vicino Venezia precipitato da un ponte corso
Subito verso il rumore Luís un suo compagno hanno aiutato tirar fuori le persone dall'autobus mentre bruciava
Incidente ucciso ventuno persone molti altri sarebbero potuti morire se non fosse stato per il suo eroismo quando qualcuno ha bisogno di aiuto perché sta morendo
Vai lì e basta non te ne vai ha detto oppure è un gabbiano che era stato lui stesso salvato durante la traversata del Mediterraneo all'età di diciassette anni
Gli italiani mi hanno salvato rubato la vita e ora ho fatto qualcosa per loro ha detto
Storie del genere toccano le coscienze questo il motivo per cui i leader europei preferiscono tenerle lontane dalle loro coscienze la migrazione tornata in prima pagina nel due mila ventitré hanno che diventerà quello con il maggior numero di arrivi in Europa dal due mila e sedici l'Unione europea appena raggiunto un accordo per distribuire un po'il peso degli arrivi in modo più equo e questo ha disinnescato una disputa provocata dall'Italia per le critiche alla Germania i finanziamenti alle ONG ma mentre l'Europa fa un passo avanti nella gestione interna
Fa anche un passo indietro un altro sul fronte esterno un Cordon con la Tunisia annunciato a luglio che aveva lo scopo di ridurre il numero di migranti in arrivo attraverso quel Paese sta andando in pezzi
Il due ottobre il presidente autocratico sa il cahier da improvvisamente dichiarato di non voler i soldi dell'Europa e ha rispedito il bonifico indietro sessanta milioni di euro
Lo scontro con la Tunisia spiega l'economista evidenzia diversi problemi legati all'utilizzo dei paesi vicini come gendarme della frontiera europea
Un accordo può essere inefficace può essere troppo brutalmente efficace
In entrambi i casi questi Paesi hanno in continuo incentivo a rinegoziare gli accordi al rialzo lo dimostra la Turchia Turchia che ha permesso con raccordo del due mila e sedici di frenare
Gli arrivi ma rispetto al due mila sedici
Anche se i numeri sono più piccoli
Le questioni sono diventate più complicate una percentuale maggiore di migranti proviene dall'Africa subsahariana e dall'Asia
Molti vengono da Paesi poveri cercano semplicemente una vita migliore in Europa man mano che la rotta turca diventa più difficile questi migranti si spostano su quella più lunga e pericolosa del Mediterraneo centrale
Un punto di partenza è diventata la Libia
Questo ha spinto l'Unione Europea fare i raccordi con le milizie libiche ma questo a spinto immigranti altrove e arriviamo alla
Tunisia
Con migranti che si spostano ancora più a Ovest verso la rotta delle Canarie perché perché il flusso migratorio si adatta continuamente agli accordi con i Paesi di transito l'accordo con la Turchia ha funzionato i migranti si sono diretti verso la Libia l'accordo con la Libia potrebbe aver in parte funzionato
Con un costo umano brutale ma ora e lutto la Tunisia che si ritrova a chiedere un'offerta migliore all'Unione Europea
Come appare l'Europa come un idraulico preoccupato che guarda nuove fughe d'acqua spuntare un po'ovunque non appena riesce a chiudere una di quelle fughe d'acqua
Fare accordi con partner sgradevoli e non democratici può essere parte
Brutta ma forse necessaria della politica estera e migratoria
Però la questione completamente diversa quando gli accordi non sembrano funzionale così l'Economist ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale