Cinema&cinema: "The killer" di David Fincher

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Una tendenza ricorrente nel cinema americano e non solo in quello americano è quella di mitizzare gli assassini
Se si considerano le indagini gli assassini reali che ci offre la cronaca nera ci possono apparire più rozzi più brutali o più disperati disorientati
Delle loro versioni cinematografiche spesso più levigate più attraenti più eroiche che lasciano perfino scorgere segreti e profondità spirituali
Non è una regola che vale per tutti i film ma non fa eccezione il film che il regista statunitense devi Fincher dedica a un assassino professionale e che si intitola appunto dei killer
Ispirandosi a una graphic novel a sua volta ispirata a un classico poliziesco francese pesa Urania diciamo che del vile
Che uscì in Italia negli anni Sessanta con il titolo Franco ostello faccia d'angelo lo interpretava Alain Delon
Fincher fa del suo assassino un uomo rigoroso austero solitario che pratica i suoi omicidi seguendo una severa disciplina spirituale
Tale disciplina si può riassumere poi un solo imperativo che nel film attraverso una voce fuori campo luogo ricorda più volte a se stesso e cioè nessuna empatia l'empatia rende vulnerabili e porta all'insuccesso
Il film non è altro gli affetti di una serie di esempi di applicazione di tale principio
Le vittime del killer ora si mostrano ansiose di collaborare con lui si affrettano a fornirli tutte le informazioni che sotto la minaccia di una pistola lui richiede ora si mostrano fredde che stavate ora comprensive perché si sottintende uccidere fa parte delle regole del gioco di questo sporco mondo ora circa dodici sorprenderlo con l'abilità della loro dialettica
Ma questi tentativi tutti volti in fondo a conquistarlo a divertirmi lo a impietosire nello perché lui insomma risparmi loro la vita
Luigi killer forte del proprio imperativo morale contrapporre il proprio volto impassibile di chi non intende lasciarsi minimamente fuorviare da quelle strategie di sopravvivenza
Ora questa perfetta incomunicabilità tra il carnefice e le sue vittime che esclude per Fido un'interazione sadomaso Istica è il contenuto serio e tragico nel film di fiducia
La maschera impenetrabile che l'attore Michael Fassbender resta efficacemente al personaggio specie mentre compie i suoi omicidi
è il segno di quella di Suma Rizza azione che se non è all'origine della violenza è ciò che la permette villaggi vola la priva di ogni ostacolo interiore
Ma l'idealizzazione dell'assassinio di cui dicevo consiste in questo caso soltanto della disciplina ed il rigore attribuiti al personaggio
Costringendoci ad essere una pura macchina per uccidere quella figura sì integrati in un mondo fatto punto di automobili i nuovi ritrovati tecnologici di luci artificiali
Dove si anche sono quasi scomparsi i sentimenti umani non è scomparsa anzi è esaltata una funerea bellezza diffusa su tutte le cose
E alla fine assorbitori in tale contesto anche il killer dopo tanto dispiego di disumanità e di orrore ci appare bello
Il film era stato presentato al Festival di Venezia e dopo una breve uscita nelle sale e approdato direttamente subentri x si tratta di un film a suo modo soggetto suggestivo e interessante
Dei killer P. David Fincher un saluto da Gianfranco Cercone