L'economia e la società del mezzogiorno. Cittadinanza, lavoro, imprese: l'inclusione fa crescere

Allora
Se tutti prendiamo posso possiamo cominciare
Abbiamo
Allora cominciamo i lavori di questa mattinata io salutò tutti i presenti in sala saluto chi ci segue a distanza attraverso i canali sociale di Svimez presentiamo oggi il rapporto annuale Svimez due mila ventitré la cinquantesima edizione cinquant'anni di racconto delle trasformazioni sociali economiche demografiche del sud cinquant'anni di racconto
Dell'economia del Mezzogiorno in relazione all'economia del resto d'Italia e d'Europa
Ma il due mila venti tre è stata ed è anche un'altra ricorrenza speciale perché abbiamo celebrato con un evento al Ministero delle imprese del made in Italy lo scorso giugno i centoventi anni
Della nascita di Pasquale Saraceno fondatore Svimez Za
Trasmettiamo subito un video che ne ricorda la figura e l'opera
Sita di Venezia Presidente della Svimez associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno
Li possiamo dire che in qualche modo il protagonista tra le quinte della vita economica italiana da una quarantina d'anni a questa parte esagero professione no no
Sul futuro del Mezzogiorno condiziona il futuro del paese tutto per tanti anni noi abbiamo assistito lo sviluppo dell'industria settentrionale in termini che non consentivano del contemporaneo
Il gruppo dell'industria bellica cioè è uno sviluppo alternativo dobbiamo scegliere tratti futuri
Dove fatto questa scelta è imputabile credo poi tutto ciò io separerei più che le classi settore reti terriccio
Non abbiamo prestato sufficiente attenzione alla formazione del fattore umano io non ho avuto un congresso infiniti sulle invenzioni fiscali ripartizione Cina diari sulle aree di concentrazione industriale
Mentre invece porsi abbiamo troppo poco ed ha minato il problema della formazione di un fattore umano di un anello più o meno in trent'anni effettuare lo stesso percorso e le altre regioni d'Italia ad uno scatto in più di un secolo dodici rendiamo conto che esiste in una zona di questo paese una insufficiente dotazione di capitale allora lo Stato senza prêt così ogni ideologiche è pronto vero ad apprendere tutte quelle iniziative che non prese dall'iniziativa privata si rendono necessarie per portare acqua determinata accumulazione di capitale che si rende necessaria quello che noi dobbiamo oggi cercare di di di superare nella la preclusione a Clio
Io penso che tutti in siamo felici questo intervento non fosse necessario
Un'esperienza storica che non si è mai effettuata
Cioè respinge industrializzare un paese in un quadro di economia di mercato
La programmazione è una grande vicenda costituzionale probabilmente Pretty dieci anni piogge panno qui deludenti invece è un'esperienza che era cessare le per compiere determinati passi che dovremmo accingerci a compere decisamente nei prossimi quello che dico che non era illusorio
Arte nostra invocato dalle quarantacinque più presto sposi cominciato corsi su questo terreno è meglio sarebbe stato comunque non è una cosa che si può fare
In tempo una soluzione che richiede l'industria questo regolare proprio che siamo ancora su quelle posizioni dopo il Piano Marshall dopo il miracolo e ora da compiere ma chi prima non si risolve sinora è posto al centro di tutte le forze politiche ho proposto i termini
Economici del problema che ho depositato questo sulle tracce dei politici spetta loro poi portare avanti però
La lotta
Una politica militarista decisa risolute illuminata giova
Proposto
Ringraziamo a lei lei
Testimonianze con le parole chiave che ricorrono ancora oggi sviluppo capitale umano responsabilità della politica circa illustrare i risultati del rapporto Svimez sarà
Più tardi Luca Bianchi direttore generale di Svimez è commenteremo i risultati con Gaetano Manfredi sindaco di Napoli delegato ANCI e poi affronteremo le varie sfaccettature che emergono dal rapporto con i partecipanti alla tavola rotonda e quindi con la Vincenzo ritardi di fabbrica italiana dell'innovazione con Bernardo Mattarella ministro Tore delegato di Invitalia con Raffaella Milano di Save the Children
Italia Europa con Giuseppe Notarnicola di ST Macro Electronics e Silvia Maria rubare presidente di Poste italiane poi ascolteremo la viva voce del governo della politica con il ministro
Raffaele Fitto e infine concluderemo la mattinata con il Presidente si dimezza Adriano Giannola
E intanto ringraziamo per l'ospitalità la Camera di commercio di Roma e chiamo subito sul podio Lorenzo Tagliavanti presidente della Camera di Commercio per un saluto
Benvenuti nella Sala del Tempio di Libia Sabina di Adriano
E la Casa delle imprese di Roma Roma ci sono quasi cinquecento mila impresa che lavorano ogni giorno per il benessere della città
Ringrazio il presidente dello Svimez Adriana Giannola di averci fatto l'onore di presentare
Ed è questo studio che si occupa dello sviluppo del Mezzogiorno d'Italia ma in particolare la cinquantesima edizione quindi
Un doppio onore ringrazio tutti saluto tutti gli intervenuti che sono stati da poco ricordati
Allora questa è una sala che in genere si parla di economia di presente e anche di futuro per questo il tema da voi sollevati assolutamente diciamo in sintonia con cui essa con questa Sala perché affronta uno dei temi
Per certi versi più dolorosi e lunghi dai della storia del nostro Paese
Vale a dire questi tentativi che sono quasi centocinquant'anni di allineare nel Mezzogiorno d'Italia arresto del Paese questo è un po'una grande sconfitta che abbiamo noi italiani
Che ci tra mandiamo di generazione in generazione che speriamo prima o poi di poter
Risolvere per questo è importante lo studio perché lo studio ci dà ci richiama tutti soprattutto chi ha le responsabilità pubbliche
A questo ritardo che un ritardo veramente inaccettabile diciamo da qualsiasi punto di vista noi lo dobbiamo vedere non è possibile che un Paese moderno eccetera a distanza di tantissimi anni non sia riuscito a recuperare messa
Differenza e i dati
Dello studio ce lo ricordano ci ricordano che vero che subito dopo la fase del Covent c'è stata una buona reazione
Delle economie meridionali però non è stata assolutamente sufficiente per poter recuperare i valori medi del paese e poi rimane l'elemento sociale e in particolare quello dei giovani che rimane forse la parte diciamo più dolorosa il fatto che nel mezzogiorno o continua ad esserci troppo lavoro povero e precario e molti giovani meridionali continuano così come hanno fatto i loro padri dei loro nonni a dover andare via dai propri territori per trovare quelle soddisfazioni professionali ma anche il proprio futuro eccetera tra l'altro questa emigrazione neri meridionale non è più la vecchia emigrazione perché oggi che migrano giovani che magari si sono laureati in materie assolutamente competitive che sono esattamente quelli che servono a donna economia moderna
Magari laureati nelle ottime università meridionali atti però sono costretti ad andare altrove per trovare lavoro io cito anche un'altra forma di emigrazione voi sapete che Roma è una delle più grandi città meridionali d'Italia
I meridionali a Roma sanno in tutti i settori dalla pubblica amministrazione ma anche nel mondo dell'impresa ad esempio noi abbiamo fatto un'analisi di quanti imprenditori meridionali di successo operano a Roma
Sono veramente tanti ma perché operano a Roma
Noi io sono meridionali i meridionali hanno la promoter se potessero aver nelle condizioni date proprio terra farebbero l'imprenditore ma perché sono venuti a Roma o a Torino a Milano eccetera perché c'è un problema di contesto
C'è un problema di contesto vale a dire la si e che la cosa a cui noi dobbiamo lavorare più o o più strenuamente la dire bisogna creare qui contesti favorevoli non soltanto al bel vivere
Cosa che per fortuna Meridione c'è Baldan lavorare ben sviluppare bene creare le condizioni del ricchezza tutto questo significa ovviamente sicurezza e legalità significa infrastruttura significa Investimenti nei settori più competitivi
Allora rispetto al passato adesso abbiamo una grande opportunità e con questo chiudo che è una opportunità un po'per l'Italia che si chiama atti M questa parola eccetera allora non sappiamo che piene RR non è un insieme di Progetti da dover realizzare dove mancano le competenze i finanziamenti la burocrazia eccetera ma è soprattutto una grande occasione per cambiare quindi anche viene avere a disposizione del Mezzogiorno d'Italia forse si poteva essere più generosi nel re allocare le risorse nel sud d'Italia soprattutto nelle aree interne comunque le risorse sono tante l'opportunità è importante ecco noi la dobbiamo vivere in questo senso dobbiamo vivere questi sa pagine anche ci viene offerta
Dall'attuale conteso soprattutto per poter cambiare
Le condizioni del nostro Mezzogiorno d'Italia e il ridurre quel gap che esiste con i valori medi del del nostro paese che ci fa soffrire grazie ad un convegno
Anticipato qualche tratto che emerge dal rapporto Svimez e anche la crucialità della opportunità del Pnr R. adesso sentiamo da Luca Bianchi che invito a prendere posto sul podio quali sono i principali risultati del rapporto
Infine se due mila venti
Ecco ci buongiorno a tutti cammelli ingrato compito di provare a sintetizzare un rapporto ricorderete di dimensione
Ampia e in pochi minuti a intanto volevo prima ringraziare appunto alla Camera di Commercio per l'ospitalità anche a nome del presidente Giannola vice presidente Manzella questo per me è un anno importante perché coincide non soltanto come ricordato prima con i centoventi anni
Da lasciare Pasquale Saraceno nostro fondatore
Un giorno ministro benvenuto
Anche perché cinquantesima e la cinquantesima edizione del del rapporto Svimez qui diciamo per noi è una tema doppio anniversario alla cosa emerge dal rapporto vediamo se
Se funziona
Non mi pare
Eccolo
Allora come partiamo dalla parte diciamo di inquadramento macro economico qual è la notizia degli ultimi anni unità negli ultimi anni è che il Mezzogiorno ha agganciato la ripresa nazionale moscovite sostanzialmente la Grecia ventuno ventidue come non accadeva da anni è sostanzialmente allineata tra Mezzogiorno e Centro Nord come vedete il Mezzogiorno dopo aver testo è calato leggermente meno del resto del Paese
Cresce del sette per cento del del ventuno e del tre virgola cinque per cento nel due mila ventidue
Dati non molto dissimili l'unico elemento di che noi segnaliamo come diversità dell'andamento economico interno vedete sotto è in
Un tributo alla Grecia il comparto industriale
Cioè la Grecia nel Mezzogiorno in questo biennio è stata soprattutto una crescita trainata dal settore le costruzioni ovviamente anche per effetto del Superbowl lusso e dei servizi il contributo alla crescita dell'industria è sostanzialmente meno della metà che nel resto del Paese questo è un tema centrale del rapporto inno di quest'anno proprio il tema di industrie mezzogiorno richiamandoci proprio all'esperienza storica della Svimez ma cosa è successo nel corso del ventitré cos'è che ha interrotto
Quella dinamica direi anzi già nel due mila ventidue ovviamente lo choc inflazionistico lasciato inflazionistico non è stato diciamo uguale impazziti territori ha impattato l'abbiamo visto nel rapporto e l'anno scorso molto di più del Mezzogiorno perché nel Mezzogiorno sono più presenti
Famiglia a basso reddito in cui i limoni incremento dell'inflazione concentrato su beni alimentari Energia
Si è riflessa una perde potere d'acquisto soprattutto per le famiglie più deboli questo ha comportato Rondinelli una riduzione del reddito disponibile delle famiglie già nel due mila ventidue
Pure in una fase di crescita economica sia pur non molto forte del PIL però ancora di sostenuta crescita abbiamo una perdita di quasi tre punti
Del potere d'acquisto delle famiglie soprattutto è una crescita quasi doppia a quella registrata il centro nord e quindi possiamo dire c'è crescita ma non necessariamente se è questione sociale quindi questi due temi non necessariamente vanno insieme
E è infatti cosa è accaduto e questo è un altro prima evidenza specifica del fa del due mila ventidue contrariamente a quanto avviene nel di solito veniva nello grafico quindi
Ha pure in presenza di una crescita sostenuta e l'occupazione che la striscia blu abbiamo una cresce la povertà del Mezzogiorno cioè nonostante aumenta la quota di persone che hanno un'occupazione
Il il numero di di occupati o di famiglie povere aumenta quindi cosa accade cella questa mancata correlazione è la dimostrazione che cresce soprattutto lavoro povero
Quindi c'è un problema di qualità dell'occupazione che della del lavoro creato vedete da due mila venti al due mila ventidue nonostante avesse l'occupazione più duecentocinquanta mila persone vivono in famiglie in povertà assoluta
Dello stesso biennio del tour nel nord abbia avuto una bugia pur modesta
Riduzione la povertà quindi bene la crescita economica di luogo un tema un allarme di Ida sul che riguarda la dinamica e la società ugualmente questo dato ce lo conferma questa è la quota di famiglie in cui il capo famiglia è occupato
Le famiglie povere in cui cavolo meglio occupato o solo vent'anni dal sette virgola sei al nove virgola tre per cento cioè in qualche misura nel Mezzogiorno ma non solo
Però soprattutto nel Mezzogiorno aveva un lavoro trovare un lavoro non sempre consente
Di uscire dallo stato di povertà l'avete addirittura se nel caso in cui favo famiglia sia un operaio
La quota di famiglie povere è salita dal dodici virgola sette al sedici per cento del dal sedici per cento questo è un tema soprattutto italiano ma che ovviamente effetti più importanti nel Mezzogiorno
Ogni tanto a momenti di ecco qua
Perché ciò è accaduto perché abbiamo una spingi garante scadeva che è la questione salariale in questo Paese lo abbiamo provato a fare una stima di come si stanno muovendo le i salari reali nel corso degli ultimi anni nel grafico di sinistra
Come vedete questa è la variazione dei salari reali tra la seconda metà del settore secondo trimestre del due mila venti tre e il secondo trimestre ventuno abbiamo un calo del dieci virgola sette per cento in termini reali dei salari italiani
Dati dieci per dieci virgola quattro per cento perdonatemi l'Italia che diventa dieci virgola sette nel Mezzogiorno e dieci virgola tre per cento nel centro nord quindi quello che si conferma
è un tema di questione salariale che si aggiorna si aggiunge diciamo a un tema diciamo ormai consolidato da diversi anni di una particolare precarietà e del mercato del lavoro meridionale il dato gambe colpisce di più non mi faccio leggere gli altri è il tema è la percentuale di part-time involontario sul totale le persone che hanno il part-time e cioè il settantacinque per cento dei part-time nel Mezzogiorno
Viene svolto da persone che non hanno scelto al part-time
Ma chi appunto probabilmente più il tema di riduzione del costo del lavoro piuttosto che è una diciamo una politica riconciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro
Cosa accadrà cosa sta accadendo nel due mila ventitré non abbiamo un modello ma dove conobbe uno un modello econometrico che prevede previsioni la nostra previsione stima per il due mila ventitré un tasso di crescita ovviamente il rallentamento né in Italia
Siamo sostanzialmente allineati con le stime dei principali enti di ricerca unitaria intorno a zero sette all'interno di questa dinamica abbiamo dei diciamo divari interni
Abbastanza marginali abbiamo più zero virgola quattro nel Sud rispetto a zero sette del centro di zero otto dovrebbe essere tra il Nord Est Nord Ovest diciamo
Era un segnale complessivo nel paese di rallentamento della crescita cosa giustifica questa piccola riduzione tra Mezzogiorno e Centro avevate quello che dicevo prima l'impatto sui consumi dell'infrazione
Cioè l'incremento dell'impatto è un problema di composizione delle famiglie venete lì i consumi delle famiglie fanno meno zero cinque
Rispetta più zero virgola quattro nel centro nord e la dinamica degli investimenti ad esempio invece è sostanzialmente allineata tra Mezzogiorno e Centro Nord la differenza che nel Mezzogiorno
Crescono più gli investimenti in costruzioni nel centro del centro nord più gli investimenti in macchinari
Le previsioni ventiquattro venticinque
Confermano un sostanziale allineamento nord-sud questo è un fatto importante non accadeva da molti anni cominciamo avere un periodo abbastanza stabile dal ventuno
Al venti quattro venti ventiquattro direi almeno decresce abbastanza simile abbiamo zero sei Mezzogiorno zero sette centro nord
Una qualche divaricazione si potrebbe vedere nel due mila venticinque questo perché in presenza di un'accelerazione della crescita
Ovviamente abbiamo una vede ad esempio noi stimiamo una crescita e l'export del centro nord più forte quindi un impatto più significativo sulle regioni forte del Centro-Nord Gallo quindi queste sostanzialmente come ci restituisce il il modello su questa dinamica impatta in maniera molto significativa come dicevo prima la dinamica degli investimenti questo è strettamente legato alle dall'attuazione del PNR Air qual è l'informazione ci sostituisce il pm e il il nostro modello
Che questo allineamento sostanziale la Grecia nord sud e si potrà realizzare soltanto solo solo se riusciamo a spendere integralmente i soldi fondi del PNR che si conferma anche dal punto di vista macroeconomico diciamo
Un'occasione
Da non perdere perché senza al pm RR avremmo sostanzialmente un Paese in recessione sole Straelle
Istogramma il rosso e un Sud o una recessione più forte che nel resto del Paese quindi quello che mantiene la crescita del Paese l'attuazione del PM RR come sta andando il pm RR
L'abbiamo fatto un'analisi sui dati Regis che è la banca dati ufficiale
Di attuazione si confermano diciamo difficoltà attuative che riguardano anche e soprattutto i Comuni al Mezzogiorno questa un'analisi specifica che abbiamo fatto
Sulla do Sul punto sul complesso della spesa sono circa trentadue miliardi di risorse assegnate dal pm RR ai comuni italiani
Viene un un indice di progettualità quindi la quota di risorse messe a bando sul totale dei veri delle delle risorse
è oscillato al circa il sessantasette per cento al nord est cinquantotto per cento nel Nord Ovest fino arrivare al trentatré per cento circa del sud per scendere poi al ventisette per cento circa delle isole quindi
Quello un po'avevamo detto già dei precedenti anni apprensione c'è un deficit di capacità amministrativa che essendo un colmata
Rischia di ampliare ancora distante nord-sud calcolate che comunque siamo in presenza di un'accelerazione l'altra di spesa dei Comuni straordinaria cioè
Nonostante questo i Comuni hanno fatto uno sforzo negli ultimi anni se vediamo il complesso della spesa incavatura viale molto cresciuta il problema che lo sforzo che si richiede a questi enti è molto molto forte e quindi
Ribadiamo ancora una volta il tema dell'accompagnamento del sostegno del supporto alle amministrazioni comunali per realizzare questa Grecia gli investimenti
Cosa sta accadendo nel Mezzogiorno questa la parte del rapporto più dedicata diciamo all'alla dinamiche sociali qual è l'elemento che emerge il primo l'avete letto anche in questi giorni sui giornali è il tema demografico
Già non solo in termini previsioni ma già oggi il Mezzogiorno perde popolazione
Perde popolazione perché contrariamente al nord che abbiamo una riduzione ovulazione delle aree interne che viene compensato la dinamica dei delle aree centrali
Nel sud abbiamo una pena devono azioni sia sulle aree interne che sui centri urbani come avrete la quota del Mezzogiorno sulla popolazione totale italiana
Che eravamo abituati al trentasei per cento già ora siamo scesi intorno al trentatré virgola sette per cento quindi all'interno di un gelo demografico italiano abbiamo
Un ulteriore maggiore
Dinamica negativa della democrazia che riguarda il Mezzogiorno questo perché perché mentre il Centro-Nord
Sostanzialmente sia pure con difficoltà attrae immigrazione soprattutto dall'estero il c'è il Sud Estelle popolazione attraverso le migrazioni questo è un tema come sapete esprimerci torna tantissimi anni
Cui ho riportato soltanto i dati sull'occulto ammirazione giovanile che che presero il comparto più drammatico abbiamo circa ha un saldo migratorio detto negli ultimi vent'anni di circa ottocento mila giovani e quello che è interessante vedere da da vedere l'ultima percentuali in basso cioè la quota dei laureati sui giovani che emigra dopo
Era il trentadue per cento nel complesso del Ventennio dell'ultimo anno è quasi il cinquanta per cento quindi abbiamo un'emigrazione sempre più selettiva sono sempre più i laureati anche qui un altro tale tema che colpisce anche in un anno in cui l'occupazione cresce
Gli emigrati e ingegneri laureati vanno via quindi c'è un problema di composizione della domanda e dell'offerta
Cosa queste sono dinamiche demografiche se vediamo le previsioni ovviamente pongono ancora più preoccupazione qui ho messo l'immagine di Enea che porta insieme
Ascanio e Anchise cioè il padre era perché per rappresentare come nelle previsioni del Mezzogiorno del due mila ottanta ogni persona che avrà un lavoro dovrà farsi carico di due persone
Che non è che non solo in età da lavoro quindi questa è una prospettiva che ovviamente pone in tema come rompere queste prospettive la politica è fatta di scelte i venti finiamo noi due punti di attacco che potrebbero invertire questa tendenza primo il tasso d'occupazione le donne aumentare il tasso di occupazione femminile non soltanto aumenta diciamo ovviamente il contributo alla loro mai effetti positivi sui tassi di fertilità
Più lavoro più figli spezzando quel circolo virtuoso della degli declino demografico tema secondo tema intervenite e aumentare la scolarizzazione terziaria
I tassi di occupazione dei laureati sono significativamente più alti anche nel sud di chi non è laureato nel frattempo abbiamo tassi di che abbiamo scolarizzazione troppo bassa vediamo qualche dato rapidamente
Ecco la quale questo è un dato modo segreta la cartina europea del tasso d'occupazione femminile il sud è un caso nella nella dell'Unione Europea tassi di occupazione femminile significa dente più bassi anche di Paesi come la Spagna e la Grecia
Qui diciamo evidenziando un differenziale è fortissimo come si fa a intervenire sul tasso occupazione femminile c'è un tema gigantesco di servizi
Quei anche faccio vedere soltanto un dato come vedete vedete la la colonna a sinistra
Come ci sia in qualche maniera un grosso favore rispetto alla media rapide rapporto tra occupazione natalità nel Mezzogiorno se esse Madonna single del Sud dai cinquantadue virgola tre per cento di tasso d'occupazione
Se hai un figlio oltre sei anni il tuo tasso d'occupazione sceglie il quarantuno virgola cinque per cento sei è un film genere cioè un figlio sotto i cinque anni per la carenza dei servizi il duo tasso d'occupazione scende al trentasette virgola otto per cento
Addirittura nel centro nord dove
Dove diciamo l'offerta di servizi
Per i bambini oltre i sei anni è molto più forte abbiamo addirittura un incremento del tasso d'occupazione
Del centro nord dove anche lì abbiamo una carenza in termini di servizi per i bambini da zero a sei anni e anche lì abbiamo un cavo il tasso d'occupazione quindi è è evidente
Il tema della qualità dell'erogazione dei servizi su questo ovviamente abbiamo uno straordinario Obiettivo il pm RR si ricordava in precedenza c'è una c'è una misura specifica di circa tre virgola quattro miliardi di euro
Per il piano asili nido anche qua ahimè si vede una capacità di attuazione
Dei le regioni del Mezzogiorno più bassa della vede la media del del della media del media il Paese siamo intorno al a diciamo trentacinque per cento circa di
Indi diciamo di di risorse messe a gara questo ritardo insieme a il tema della rimodulazione dei posti asili nido previsti dalla Pnr R. mettono a rischio l'obiettivo al trentatré per cento
Dono e riteniamo già abbiamo fatto delle stive secondo le quali pur realizzando tutte le rito del concentrico pur realizzando tutti i progetti per ora previsti
Alla fine del PNR R. probabilmente non riusciremmo a raggiungere l'obiettivo del trentatré per cento in alcune regioni italiane in particolare in Sicilia Campania Puglia addirittura il Lombardia qui c'è un tema gigantesco
In cui le risorse sono importanti però
La ripartizione delle risorse fatta attraverso il sistema dei bandi a di fatto finito per penalizzato alcune aree del Mezzogiorno al milione homeland capacità amministrativa quindi qual è il nostro messaggio chiaro
S come mi pare il Governo abbia annunciato ci saranno risorse nazionali per garantire il raggiungimento quell'obiettivo che vanno oltre i tempi del PM RR che la sua ripartizione si concentri
Nelle regioni dove quel divario non è ancora valido non è ancora non ancora colmato
Ops
Eccolo qua gli stessi divari riguardano in parte anche la al cui ci siamo già dall'anno scorso il tempo l'offerta di tempo pieno qui soltanto una cosa mi farebbe da Bozzo piacere vederli farvi vedere
La correlazione a destra se vedete il molto spesso si parla di Riva rimbalzi cioè di divario in termini di competenze acquisite dai ragazzi
Del Mezzogiorno e molto spesso di far notare come appunto le competenze acquisite dei bambini dei diciamo dei bambini del Mezzogiorno siano minore rispetto al Centro-Nord quest'analisi dimostra che c'è una profonda correlazione tra offerta di infrastrutture scolastiche e risultati conseguiti nei test Invalsi questo vendicatore provinciale questo mette in correlazione la percentuale agli allievi primari che frequentò la scuola con mensa
Avere una scuola commenta vuol dire avere garantito il tempo pieno sostanzialmente
Dove nelle province in cui l'offerta di infrastrutture scolastiche è più alta abbiamo più alti risultati in termini di competenza dei ragazzi acquisiti
E e ovviamente vale l'inversione avvenute opposta quindi anche qui o evidente come
Il tema dell'offerta l'introduttore scolastiche non è soltanto un servizio giusto invece stare ad erogare ma anche un investimento sulla formazione dei ragazzi e quindi per ridurre quelli vari rimbalzi di cui spesso parliamo
Dicevo all'altro secondo tema di aggressione qui da un lato servizi verrà conciliazione quindi aumentare il tasso di occupazione femminile dall'altro recuperare il divario in termini di istruzione avanzata come vedete anche cui è un tema italiano
Statuti subisce per vedere che anche le nostre regioni del Centro-Nord hanno un tasso di laureati una quota di laureati sua vocazione giovanile inferiore alla media europea ma del Mezzogiorno questo diventa il particolare delle isole
Un tema rilevantissimo di divario questo nonostante il la laurea in realtà paga tra virgolette anche soprattutto nel Mezzogiorno se vede il divario in termini di tasso di occupazione
Dei giovani diplomati rispetta i giovani laureati Casini figlia di aumenta il momento in cui tutti laude cioè la laurea anche nel Mezzogiorno aumenta significativamente la possibilità di trovare lavoro
E aumenta anche la diciamo il la possibilità di trovare un lavoro ben pagato
Non a sufficienza però abbiamo un di anche un differenziale retributivo che nel Sud più di tanto il più alto del Nord se poi vediamo i dati e la ripresa economica ventuno ventitré vediamo che la crescita e l'occupazione
è concentrato soprattutto tra i laureati quindi un aumento del tasso di occupazione del tasso di scolarizzazione daziaria può comportare potrebbe comportare un aumento della crescita economica ovviamente
Spingere sul e qui veniamo alle alla parte conclusiva della mia relazione spingere sulle competenze su studiare sul
Sulla scolarizzazione
Elevata ovviamente comporta un problema anche i domanda e quindi il tema della riqualificazione del del strutturale del del tessuto produttivo del Mezzogiorno
Riguarda questo
Primo elemento che viene chiaramente dal rapporto l'otto
Ecco qua
Allora si diceva già l'anno scorso il Mezzogiorno non è un deserto industriale
Il Mezzogiorno ha subito negli ultimi anni un profilo un fattore da elementi ride industrializzazione pesante che hanno ridotto ad un ridotto la
Lalli il numero di imprese ma nonostante ciò è rimasto all'interno al Mezzogiorno un nucleo di impresa è diciamo chiamiamolo dell'industria che resiste
E sono imprese che anche per effetto di questa selezione avvenuta in questa fase presentano alcuni elementi strutturali di maggiore solidità rispetto al passato questa è un'indagine della quota di impresa S tre le imprese estere sono ditte spedì peso di specializzazione intelligente cioè hanno alcune caratteristiche in termini di
Personale laureato impiegato di diciamo di qualità e di partecipazione ai processi innovativi
Superiore nel Mezzogiorno abbiamo una quota sosta di impresa S tre che riguarda circa un terzo delle imprese si imprese gli hanno
Una produttività media e superiori al venti per cento al resto delle imprese nel Mezzogiorno diciamo e questo è il diciamo all'esercito di impresa e su cui si può costruire nel prossimo anni
La crescita economica ma cosa cos'altro risulta da questa analisi sulle filiere industriali risulta un altro tema che se lo è straordinariamente interessante
Questo l'indagine recente del listate in cui si entri Bossi
Redistribuiscono le imprese italiane in base alla alle vara l'appartenenza ad alcune filiere strategica quello che risulta e questo è un tema di politica industriale di grande interesse che il Mezzogiorno partecipa in maniera significativa
Ad alcune importanti filiere strategie italiane cioè la quota di imprese che sono al Sud del servizio idrico del trentaquattro per cento nell'agroalimentare al trentuno per cento la quota che il peso delle industrie del sud circa il venti per cento in termini di componenti industriali significativamente superiore del tema è l'energia della della farmaceutica le apparecchiature elettriche io segnalo solo tre temi
Fondamentali la fase Alleanza dizione idrico energia rifiuti
è agroalimentare vede il grafico in giallo all'export agroalimentare del Mezzogiorno è cresciuto negli ultimi anni in maniera significativamente superiore al resto del Paese
Logistica un po'tutti i temi che riguardano ad esempio i nuovi processi di globalizzazione
E diciamo la nuova centralità mediterranea quindi in qualche maniera invitiamo a vedere il Mezzogiorno con un pezzo
Di diciamo di grandi filiere strategica europea che possono dare un contributo significativamente a significativa la crescita dei prossimi anni
Quindi se il Sud è il luogo in cui diciamo si può fare nuovamente politica industriale ovviamente dobbiamo porci il tema di come orientare questi strumenti poi industriale
Consapevoli che quelle prospettive si incrociano un'altra grande prospettiva globale
Diciamo un'altra grande transizione la transizione meno buona no spesso parliamo di transizione digitale di transizione ecologica poi c'è la transizione tra virgolette cattiva transizione climatica
Cioè il Sud da un lato e il luogo in cui alcune opportunità possono
Rendersi reali e dall'altro è un è un territorio fortemente esposto e vulnerabile ai rischi di cambiamento climatico
Tutte le analisi fatte fanno vedere mostrano con chiarezza che le regioni a maggior rischio di certificazione sono proprio le Regioni colorate nel Mezzogiorno e gli impatti erri del cambiamento climatico
Sono particolarmente forti proprio su alcuni settori che noi riteniamo nei prossimi anni settori potenzialmente di volano ovviamente l'agricoltura il turismo gli stessi trasporti all'energia cioè sono settori sul crinale
Tra opportunità e tra rischi che li espone il cambiamento climatico quindi in questo senso politiche di mitigazione di mitigazione
E accompagnamento al cambiamento sotto al sistema produttivo dovrebbero avere in più impatto nel sud e rispetto a questo quindi quello che noi richiamiamo e finalmente far tornare nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno centrale il tema è la politica industriale
Una politica industriale che deve diciamo riassumere riprendersi il coraggio di fare scelte fare scelte selettive di specializzazioni Special scelte settoriali
Intorno ad alcuni strumenti e si stanno delineando una di queste è senz'altro la Zeiss unica
La Svimez dall'inizio accolto diciamo con favore la prospettiva e la Zeiss unica perché restituisce organicità alle voglie del Mezzogiorno
Perché assai rappresenta una nuova assunzione di responsabilità dello Stato rispetto all'obiettivo
Del mezzogiorno però comunque noi riteniamo Conforti e quello deve essere il luogo in cui accompagnare politica interventi orizzontali
Utili di diciamo di sì di fiscalità di vantaggio di sburocratizzazione
Con interventi fortemente selettivi che da quell'analisi che non abbiamo presentato e qui da quella presenza di figli e fratelli del Mezzogiorno definisca nuove politiche specifiche settoriali
Vado rapidamente
A maggior ragione in una fase come questa in cui come dicevo abbiamo le opportune a transizione energetica non l'abbiamo detto l'anno scorso lo ribadiamo
La transizione energetica può essere un'opportunità nel sud se si passa dalla logica esclusivamente dell'Abbé energetico
Cioè del luogo di localizzazione dei nuovi impianti al concetto di polo energetico di filiera energetica che vuol dire accompagnare la localizzazione degli impianti
Con Investimenti di politica industriale per realizzare nel Sud una filiera tecnologica intorno alle energie rinnovabili l'anno scorso abbiamo presentato qui a Roma
Abbia la tentazione del rapporto la giga Factory di Catania oggi di nuovo raccontiamo a nuove spese Brienza con STM Microelectronics a Catania di investimento innovativo
Di accompagnamento alla transizione alla transizione verte questo è il tema su cui vogliamo sollevare con forza l'attenzione non riteniamo che stiamo di nuovo in uno snodo
Ops in uno snodo importante
Siamo cioè uno snodo che ci riguarda la riflessione che avvenne negli anni cinquanta e sessanta
Allora sì deciso l'industrializzazione dei sorgerà con l'intervento straordinario
Sulla base della complementarietà dell'interesse sia del Nord che del Sud soprattutto dell'industria al nord di locali di localizzare industria di base in quel territorio non si tenne abbastanza a sufficienza il tema dello sviluppo ed è la sostenibilità insieme
Ora siamo di nuovo in una fase in cui assume centralità l'interim dell'investimento industriale
In cui possiamo il Mezzogiorno recupera una nuova centralità per la sua collocazione mediterranea per la sua diciamo opportunità in termini di transizione ecologica
Però questa nuova brutalità innanzitutto non è più deduzione complementarità su tutto il Centro-Nord
Era complementarità Sud Europa perché tutte quelle sta per inserire le strategie di parlavo prima solo filiere strategiche europee
Quindi siamo un pezzo della risposta europea secondo tema abbiamo la nuova complementarietà tra sviluppo industriale e sostenibilità ambientale
Gli investimenti verdi sono da un lato una prospettiva di sviluppo ma solo al tempo stesso una soluzione a quei rischi di cambiamento climatico in diciamo dicevamo prima
è un'opportunità l'unica vera opportunità per offrire condizioni
Diciamo di impiego per i tanti giovani talenti che stiamo facendo studiare il Mezzogiorno
Io dico seppur a partire da un po'meno B&B e più ardente di un po'meno bed and breakfast e più ricerca e sviluppo cioè il Mezzogiorno può essere Hill o il luogo in cui si può di nuovo continua Raffarin per industria di può fare industria
Sostenibile può essere la risposta a un tema di dipendenza europea su alcuni
Settori fondamentali e in qualche misura questo collegamento mi permette anche di di partire di richiudere un po'dove eravamo partiti
Dal video di prima
La lezione di Pasquale Saraceno va aggiornata ma è ancora attuale questo è un estratto della sua relazione al primo rapporto evolve nel Mezzogiorno esattamente cinquanta rapporti fa
Pasquale Saraceno dice alle prospettive industrializzazione del Mezzogiorno vanno collocate nelle strategie di riconversione e di rinnovamento tecnologico e produttivo e l'apparato industriale europeo
Quanto mai attuale evitare che il Mezzogiorno resti escluse compito primario la politica industriale nazionale
E degli strumenti che essa adotta anche e soprattutto al di fuori dell'area meridionale
Terzo punto è questa del resto una condizione indispensabile perché si possa richiedere che anche in sede europea la politica regionale non si esaurisca in una vera assegnazione di mezzi finanziari
Sembra che parli la politica di coesione sembra che si parli del Pnr
Credo che l'attuale imputato di questa proposta diciamo rinnovata
Nel diciamo ai tempi attuali e alle sfide che abbiamo lavoro del davanti
Ci ripropongono The ove anche qui un tema antico ma ancora vero cioè il Mezzogiorno non solo o non tanto o non solo come questione nazionale ma in qualche misura come un pezzo delle soluzioni per i problemi
E delle prospettive che il Paese ha davanti grazie mille
Grazie è ai Luca Bianchi per averci restituito a lei parole chiave del rapporto con la direzione di marcia e soprattutto per averci entra
Smesso il senso dell'urgenza ha detto questo è un momento è uno snodo fondamentale dobbiamo cogliere le opportunità
Tanti anni anche nelle scorse edizioni del rapporto abbiamo finito con diciamo con una dose di pessimismo forse quest'anno possiamo valorizzando le opportunità essere più ottimisti a patto di riconoscere quali sono le i nodi da aggredire e a questo proposito invito sul podio il sindaco di Napoli e delegato Anci Gaetano Manfredi perché effettivamente dallo studio Svimez Za
è emergono luci ombre l'accelerazione della spesa dei Comuni ma anche le difficoltà attuative del Pnr R. alcune fragilità la mancata la più bassa partecipazione ai bandi la più bassa capacità di spesa a lei la parola
Alla al lavoro che è stato fatto da Svimez essa che continua ad essere fatto da Svimez ringraziamento anche a Luca perché in tempi estremamente ridotti ha fatto una fotografia estremamente efficace
Della realtà poi io amo i numeri quindi quando vedo questi numeri se essi sanno leggere questi numeri si hanno delle risposte sulla situazione attuale ma anche si danno delle indicazioni chiare sulle politiche che si debbono fare
Cominciamo dai dei lati positivi perché ha visto che in Italia cominciamo sempre dei lati negativi io voglio cominciate lati positivi sicuramente c'è un dato un dato importante che credo che sia la prima volta una delle prime volte che dopo un grande choc come è stata la pandemia la dipendenza in Italia è stato una ripresa all'incirca simmetrica
Quindi l'esperienza che noi abbiamo fatto ad esempio con la grande crisi del nel due mila e otto del mille del due mila e tredici è stata completamente diversa agli incolla riprese in quell'occasione aveva aumentato i divari in questo caso il un dato che è positivo e che la risposta
E stato una risposta simmetrica questo significa che la resilienza del Mezzogiorno è una resilienza paragonabile non uguale a quella del Centro-Nord quindi c'è una base su cui si può lavorare si deve lavorare ci sono delle opportunità che si possono mettere in campo
Un altro dato che però banalizzato molto importante questa ripresa che cosa è legata essenzialmente a un incremento dei servizi del dei servizi a un incremento dell'edilizia i servizi frenati dal turismo e noi ci auguriamo che questo effetto turisti o continui anche se deve essere rafforzato e rimesso in campo l'edilizia trainato essenzialmente dall'incentivo ad accenti dieci
Il quindi estremamente importante che alla a questa crescita dell'edilizia
Che oggi si interrompe per quanto riguarda la fede la insomma lo stop all'incentivo venga sostituito un'efficace azione legata PNR
Cioè le infrastrutture del PNR R. sono determinanti per fare in modo e la loro nella loro reale realizzazione sono determinanti per creare una efficace
Simmetria della crescita e per evitare che questo divario aumenti in maniera nuovamente significativa quindi la centralità del PNR determinante questi numeri ce lo fanno vedere questo è una grande responsabilità
La grande responsabilità in primo luogo per le amministrazioni del territorio che debbono essere in grado di poter dare una risposta a quelle che sono le richieste di operatività e di realizzazione bandi contratti
Realizzazione delle opere ovviamente è importante che il governo accompagni questo percorso perché è un percorso che determinante per fare in modo che i numeri previsionali che ne abbiamo visto siano realmente realizzato
Quali sono poi le criticità le ombre che emergono
Delle ombre che inneggia avevamo conoscevamo e che però in questo caso è fin dicono anche delle strade da seguire
è chiaro che la sfida della capacità amministrativa delle amministrazioni locali nel Mezzogiorno è cruciale
Se non abbiamo comuni e regioni che siano in grado di avere una capacità amministrativa comparabile a quella delle amministrazioni del Nord difficilmente questa sfida la vinceremo
Per far questo che cosa serve partendo anche dalla mia esperienza che ho fatto in questi due anni ma l'esperienza di tanti colleghi sindaci capitale umano cioè noi dobbiamo avere la capacità di avere professionalità all'interno delle nostre amministrazioni locali
Abbiamo bisogno di organizzazione quindi di modelli organizzativi efficaci quindi una buona amministrazione e questo ovviamente
è responsabilità anche della ovviamente della politica e della politica locale abbiamo bisogno di risorse che consentono poi di gestire e amministrare i servizi ai servizi locali
Questo punto è un punto molto importante perché le politiche che sono state fatte negli ultimi anni sono andate esattamente nella direzione opposta il blocco del turnover l'ha fortemente penalizzato le amministrazioni del Mezzogiorno
Perché il l'invecchiamento della dei dipendenti la perdita di dipendenti soprattutto nelle aree tecniche ha determinato che la capacità poi realizzativa da parte delle amministrazioni si è ridotto drammaticamente
E ne ci siamo trovati ad affrontare questo choc positivo del PNR
Con macchine che camminavano commodoro con motori molto ridotte
E quindi parte della diciamo delle difficoltà che si sono messe in campo sono e che si sono viste sono fortemente legate a questo
Io credo che l'investimento nelle risorse umane sia deve essere deve essere una priorità se noi vogliamo quei dare delle risposte che sono delle risposte significative
Un secondo punto che è molto importante il problema della disponibilità delle risorse correnti né per tanti anni abbiamo parlato giustamente perché lo l'abbiamo detto in tanti anch'io delle inefficienza delle amministrazioni e delle soprattutto dell'inefficienza delle amministrazioni meridionale
Perché chiaramente questo era legato spesso a trasferimenti che poi da cui non corrispondeva poi un'efficacia dei servizi locali è una qualità del buon amministrare
Passare a una fiscalizzazione del trasferimento cioè fare in modo che il trasferimento non ci sia più ma venga sostituito dalla capacità di riscossione delle tasse da parte delle amministrazioni locali porta a una differenza
Obiettiva di capacità di disponibilità di spesa corrente tra i vari comuni del Paese
Questo è un tema che va affrontato questo non significa
Che noi non dobbiamo responsabilizzare al massimo le amministrazioni locali sulla loro capacità di discussione sulla loro efficienza nella amministrazione delle risorse pubbliche
Ma dobbiamo sapere che senza meccanismi perequativi
I le aree del Paese dove il reddito pro capite la metà di altre avranno una capacità di spesa per i servizi locali la metà di un'altra parte
E quindi significa che alcuni principi di servizi diciamo di diritti di servizi saranno necessariamente non garantiti a livello di Paese
Quindi quando si fanno le riforme delle amministrazioni la finanza locale bisogna tener conto che ovviamente che questo tema è un tema che deve rientrare nel dibattito complessivo rispetto a quelle che sono le prospettive e le volontà e le scelte che giustamente la politica a livello nazionale deve fa
Concludo con una sede con una considerazione invece sul tema delle opportunità di sviluppo
Ci sono due temi che ci diciamo su un punto due temi che ci fanno molto riflettere in primo luogo e che ci sono anche molto preoccupante
Il paradosso ne abbiamo sempre detto il lavoro porta benessere il lavoro porta ricchezza
I queste slide e ci fanno vedere che il lavoro porta povertà cioè vediamo la crescita della degli occupati e la crescita dei poveri
Questo diciamo ci fa un po'riflettere rispetto a quella che abbiamo sempre raccontato perché testimonia un fenomeno che io vedo estremamente pericoloso di un lavoro povero dove
Il il i salari bassi il part-time involontario una serie di condizioni soprattutto nel campo dei servizi Fassino che alla fine a lavorare non basta
Questo chiaramente è un tema che ha dal punto di vista dell'impatto sulla crescita perché significa che non c'è il potere d'acquisto da parte delle famiglie
E sulla questione sociale se stabiliamo il principio che lavorare non basta per poter vivere
Può minare profondamente quella che la diciamo quello che ci sono proprio le basi del nostro modello democratico quindi questa è una grande emergenza
Che va affrontata ovviamente con gli strumenti che vengono dei verranno decisi dalla politica nazionale ma non è un punto che noi possiamo considerare come secondario perché senza una rivisitazione significativa del potere d'acquisto da parte dei lavoratori noi difficilmente riusciremo avere un futuro che sarà contraddistinta da crescita economica
Coesione sociale e benessere individuale un ultimo punto sul modello industriale alcune delle cose che sono emerse
Si legano tra loro dato un al secondo dato di grande emergenza
Il il Mezzogiorno perde milioni di abitanti
Dirittura la proiezione nel due mila ottanta adesso non ricordo otto milioni di abitanti cioè insomma ma son numeri e diciamo che fanno un potere tremare i polsi
Perde
Tantissimi giovani quindi la capaci la diciamo lana nato a natalità si deprime
E anche la capacità poi di produrre reddito si riduce perde tantissimi giovani laureati paradossalmente negli ultimi anni il numero dei laureati che si trasferiscono al Nord per poter trovare opportunità di lavoro
Tende ad aumentarle
Malgrado aumenti l'occupazione questo che cosa significa che se ne non abbiamo un modello di sviluppo industriale del Mezzogiorno
Che sia orientato a di impresa ad alto valore aggiunto ad alto tasso tecnologico noi non saremo in grado di imitare di fare un'offerta di posizioni lavorative che ci consentiranno di ritenere sui nostri territori tanti giovani che si laureano
E che ne vogliamo far laureare di più non vogliamo far lavorare di meno perché l'abbiamo detto che l'Italia è il Paese europeo per la minore percentuale di laureati il Paese industrializzato nel mondo di alla minore perché alla minore percentuale di laureati la metà della Korea non abbiamo con la percentuale come percentuale di laureati allora paradossalmente migliorare l'offre la qualità formativa del Mezzogiorno senza contestualmente avere un modello di sviluppo industriale
Che sia compatibile col miglioramento delle competenze dei nostri giovani significa aumentare l'immigrazione non diminuirla
Allora questo paradosso è un paradosso che va risolto con una politica industriale che sia in grado di far crescere il nostro Sud come un grande una grande area industriale
Ad alto valore aggiunto capace di poter come UDC di poter unti tu utilizzare le due grandi transizioni digitale ed ambientale come opportunità di crescita industriale
E il e la sua dinamica territoriale di grande Aba dell'Europa verso il sud del mondo Roberto come opportunità per una crescita che sia veramente una crescita qualificata
Ad adesso non basta da questi slide
Crescere dobbiamo crescere bene per poter crescere bene dobbiamo avere infrastrutture
Materiali trasporti sistemi sociali qualità dell'abitare
Garanzie sistemi diciamo di gestione del rischio che siano efficaci debbo dire il PNR da in questa direzione io sono convinto che con il ministro Fitto faremo un buon lavoro insieme
Perché
E lo stimolo che viene dal Governo e la spinta che viene dall'amministrazione locale può dare dei risultati estremamente importanti
Ma ne abbiamo anche bisogno di una visione di sviluppo del Mezzogiorno che partendo da quelle che sono le sue vocazioni che mi sembra emergano chiaramente
Un capitale umano molto qualificato condizioni ambientali al momento favorevole anche se l'impatto delle transizioni alla transizione ambientale e delle diciamo dei cambiamenti climatici può essere significativo
Un'opportunità di crescita che è data dalle grandi filiere ambiente
Energia agroalimentare
Sistemi diciamo ad alta tecnologia se non riusciamo a mettere in campo una filiera di questo tipo e opportunità ce ne sono concrete non le tocchiamo con mano tutti i giorni ma veramente possiamo fare la differenza
Però credo che sia veramente arrivato un momento di scelte chiare
Di una visione che vede il Mezzogiorno non come il problema dell'Italia ma come l'opportunità dell'Europa
E di
Politiche industriali educative sociali e infrastrutturali che siano finalmente integrate solo in questa maniera riusciremo ad avere una crescita su significativa stabile che l'unico opportunità per far crescere il Paese
Perché questo l'abbiamo detto mille volte verso l'alto per la mille onesti ma volta se non cresce Mezzogiorno difficilmente l'Italia potrà avere tassi di crescita che si sono paragonabili a quelle degli altri Paesi europei
Grazie
Al sindaco Manfredi veramente messo in fila con chiarezza le priorità e per aver ribadito come aveva già fatto Luca Bianchi e questo è il nome
Todi scelte chiare e a proposito di scelte chiare anticipiamo sulla scaletta prevista il colloquio con il ministro Fitto che invito a prendere posto qui come sul caro sul palco c'è
Il microfono ecco che può prendere Torno nei miei panni abituali che sono che il ministro conosce spesso non quelli di giornalista abituato a seguire il PNR per il Sole ventiquattro Ore e cerco di intercettare le domande che stanno a cuore anche a questa platea la prima visto che Luca Bianchi ci ha illustrato anche quali sono già e quali sono le criticità emersa nell'attuazione del piano RR tra cui per esempio il fatto che il Mezzogiorno riesca ad accedere poco i crediti di imposta quindi meccanismi automatici
E i crediti d'imposta di transizione cinque punto zero e che invece sia più ricettivo nei confronti di strumenti maggiormente selettivi allora io le chiedo raggruppando un po'di domande che volevo farle la prima con la revisione del PM RR
Siamo tranquilli sulla destinazione delle risorse al quaranta per cento al Mezzogiorno è papà salva quella clausola secondo sarà corretta la rotta verso appunto strumenti più selettivi in grado di sostenere maggiormente il Mezzogiorno terzo è dove a suo avviso rispetto a quello che è stato fatto finora sul piano perché ormai sono due anni e mezzo che il piano in vigore dove bisogna cambiare marcia
Grazie innanzitutto buongiorno grazie al presidente Giannola il direttore bianche per questo invito penso che sia come sempre il rapporto Svimez una grande opportunità per poter riflettere anche e soprattutto dal punto di vista del merito dei dati delle valutazioni rispetto sia a quello che è accaduto ma anche e soprattutto a quello che deve accadere io devo fare una premessa di carattere generale perché tutte le analisi che faremo anche la mia ed sono condizionate da alcuni elementi e dal convitato di pietra di cui non parliamo
Perché noi fino a oggi abbiamo operato in un regime completamente diverso da quello nel quale opereremo nei prossimi mesi nei prossimi anni perché siamo alla vigilia del ritorno del Patto di stabilità mi permetto di fare questa piccola premessa perché
Temo che non accolto non accompagnandola un accompagnando la riflessione a questa premessa siamo fortemente condizionati in un elenco
Di possibili e potenziali richieste ebbe valutazioni giuste in modo assoluto ma che però se devono essere inserite in questo contesto
E lo dico anche per fare una piccola valutazione su ciò che è accaduto nel periodo nel quale non vigeva il patto di stabilità perché anche questo importante
Sottolineare perché se non avessimo avuto delli delle scelte e dei risultati positivi che in quella fase in quella stagione in questa stagione precedente ressero colto la opportunità di operare senza il patto di stabilità veramente oggi staremmo a raccontare una una storia differente invece ai me devo sottolineare il fatto che noi oggi quando parliamo di patto di stabilità per avere un parametro dobbiamo ricordarci che Dapporto deficit figlio nel due mila ventuno due mila ventidue è stato del novello otto per cento giusto per avere quando un punto vale circa venti miliardi di euro perché siamo in una fase in cui si discute della legge finanziaria quindi questi elementi diciamo io penso che rappresentino un punto di riflessione insieme ad un'altra considerazione altrettanto importante
Che è quella sui dati della spesa pubblica
Nel senso che noi siamo reduci da due numeri che ci indica la Banca d'Italia nel due mila diciannove la spesa pubblica l'Italia era di ottocentodieci miliardi nel due mila ventidue di mille ottantaquattro miliardi
Se questa spesa pubblica abbia prodotto dei risultati efficaci in termini di crescita e di scelte strutturali e di sviluppo del nostro Paese lo lascio alla valutazione di tutti quanti voi
Detto questo è chiaro che il quadro si completa con un deferimento che giustamente ha fatto il sindaco Manfredi
Agli strumenti che ci lasciamo alle spalle
Penso al superbonus che chiaramente ce lo lasciamo alle spalle dal punto di vista della scelta ce lo porteremo avanti nei prossimi anni dal punto di vista
Del peso perché la legge finanziaria
Che stiamo per approvare condizionata da due fattori che diciamo sono oggettivi il primo il peso del debito costituito da qui e da quest'anno in poi
Che varia dai venticinque trenta miliardi l'anno del superbonus sulle casse dello Stato e il secondo quello del tema che il tasso di interesse la Banca centrale europea che ha condizionato anche in parte la dimensione la possibilità di poter avere un'incidenza Plant ecco questi elementi io ritengo che debbano accompagnare ogni nostra riflessione perché spesso non ne parliamo ma insomma sono temi che ci sono e che sono alla base anche di una valutazione più compiuta e completa dello scenario nel quale noi ci troviamo questo diciamo come elemento di premessa come considerazioni nel merito partirei da due valutazioni la prima quella collegata al piano nazionale di ripresa resilienza anche qui
E chili chi segue questo confronto che abbiamo messo in campo in questo anno un po'su tutta la linea ha sempre potuto avere modo di verificare che ho sempre cercato di evitare confronti contrasti polemiche che non aiutano il piano io faccio anche qui la premessa il piene per non è un problema di un governo in carica ma è un'opportunità per l'Italia e per l'Europa
Per porte Pepe per far sì che questa opportunità si possa realizzare erano necessari e indispensabili una serie di interventi correttivi per questo abbiamo messo in campo una revisione del piano
Che non ci siamo inventata noi ma ce lo dice l'articolo ventuno del regolamento
Delle represse che lo consentiva che si è poggiata su due elementi di fondo il primo quello del contesto di carattere internazionale visto che la Commissione europea con l'approvazione del Regolamento Ripa Where You dopo l'invasione dell'Ucraina a individuato per gli stati membri questo come il capitolo aggiuntivo e preliminare sul quale costruire la revisione dei piani nazionali di tutti i paesi all'interno delle RR F eh in questo contesto chiaramente c'è un secondo elemento che è stato quello frutto di un lavoro che da più parti è stato criticato dei mesi scorsi
Che è quello della lungaggine della lavoro di confronto con la Commissione europea sul raggiungimento degli obiettivi della terza rata che non è stata una lungaggine ma è stato un modo per entrare nel merito di una serie di criticità
E che ci hanno portato a presentare una revisione approvato dalla Commissione europea
Anche qui lo dico a beneficio del dibattito perché sento alcune critiche come se avessimo avuto approvato la revisione non abbiamo fatto da agosto al ventiquattro di novembre un lavoro molto serrato intenso e costruttivo e positivo con la Commissione europea
Che ha visto la nostra proposta essere approvato dalla Commissione europea quindi quando parliamo del nuovo piene avere così come le visionato non parliamo
Di un piano esclusivamente il governo ma parliamo di un piano condiviso con la Commissione europea anche questo mi sembra che sia importante che ha due elementi di valutazione molto
Rilevanti il primo è quello collegato
Agli aspetti di carattere finanziario
Anche qui sono stati sollevati molti dubbi quindi non abbiamo scelto di togliere gli interventi per partito preso
L'abbiamo proposto di spostare Foglia che nel verde degli interventi che non avrebbero piaccia o non piaccia sono dati oggettivi condivise anche la Commissione europea non avrebbero raggiunto i target cioè non avrebbero consentito al nostro Paese raggiunge gli obiettivi previsti dalla vecchia impostazione del piano
Con un problema di taglio della rata e quindi di un importo a secondo della dimensione del non raggiungimento di un importo che varia da mezzo miliardo di euro in su secondo del numero degli obiettivi non raggiunti
E che avrebbero creato un problema ulteriore non adesso ma nei prossimi anni e questo è un problema che un governo che ha un angolo visuale di legislatura e che immagina di essere a giugno del ventisei a completamento del piano quindi alla decima rata lì a dare un riscontro del lavoro fatto non poteva non porsi oggi come problema
Che ha creato le Conte avrebbe creato le condizioni perché quell'intervento non solo avrebbe creato il danno del non raggiungimento e la rata il taglio del finanziamento ma anche se mi consentite la beffa
Che essendo poi revocato avrebbe creato un ulteriore debito pubblico perché siccome è un intervento che nel frattempo ha creato un'obbligazione giuridicamente vincolante fino al cinquanta o sessanta ottanta ma anche novantanove per cento dell'intervento avrebbe dovuto obbligare il governo a trovare una sua copertura ulteriore per sostituire quella del finanziamento
Europeo lo dico perché nel dibattito sul piene vedo e non sento mai ricordare una data che a chi fa questo non facile mestiere e doveroso invece ricordare che è quella che a giugno del due mila e ventisei o i progetti sono collaudati
Oppure non è raggiunto l'obiettivo quindi quando noi ascoltiamo il dibattito facciamo questo facciamo quest'altro e la proiezione di quello che vogliamo fare se non rientra in questa tempistica non centra il risultato e quindi crea tutto ciò che di di conseguenze previsto perché perché il PNR R. io ne sono assolutamente convinto positivamente di questo rappresenta un'occasione per avviare un sistema di responsabilizzazione sui tempi e sulla qualità della spesa fondamentale per il nostro Paese ed è il piene verde non è e questo è l'altro rigore che spesso si commette
La coesione tradizionale quindi l'approccio che l'intero sistema istituzionale italiano ha avuto negli anni ne sulla politica di coesione sull'Isonzo europee non può essere lo stesso approccio nel PNR erbe perché non ci sono le condizioni di ammissibilità dei progetti e soprattutto di mantenimento di questi obiettivi
Perché faccio questo riferimento
Perché c'è un'altra considerazione importante noi dobbiamo ricordare la composizione del che nel verde anche qui noi nel dibattito ascoltiamo
Posizione abbiamo avuto questo grande opportunità questo grande regalo e quindi oggi noi dobbiamo riuscire a spendere questi soldi che ci sono arrivati no non è così
Perché noi non abbiamo alcun merito sull'ottenimento dei soldi a fondo perduto visto che i criteri erano tre in base ai quali le risorse venivano assegnati il primo la dimensione del Paese l'Italia è uno dei più grandi paesi il secondo quello dell'aumento
Della crescita del PIL nella fase post pandemica pandemica l'Italia era il peggior Paese in Europa in termini di decremento del PIL e il terzo impatto occupazionale in quella fase d'Italia aveva il peggior dato queste tre criteri hanno composto il quadro finanziario del recovery residenze ha creato le condizioni per il che nel verde per avere in questo contesto queste risorse lo dico perché perché l'abbiamo ottenuto sessantotto miliardi a fondo perduto può abbiamo ottenuto
Centoventidue miliardi a debito per una scelta precisa
Che ha visto l'Italia insieme alla Grecia e la Romania essere gli unici Paesi che hanno ottenuto le risorse addebito ed essere gli unici Paesi che hanno penso per intero questa quota Italia preso al cento per cento la sua quota debito eh in questa operazione importante ricordare che c'è stato anche un ulteriore fondo che l'Italia ha deciso di prendere che quello del fondo complementare nazionale per integrare il piano sempre a debito quindi su duecentoventi miliardi di euro
Non abbiamo oltre centocinquanta addebito il che vuol dire che per poter rientrare da questo debito o noi interveniamo dal punto di vista è la qualità
Della spesa oppure non intercetta Remo mai quella crescita fondamentale per rientrare da questo debito ecco questi sono elementi anche quiz perché spesso non non sono elementi centrali nel dibattito sul PNR R. ma a me tocca in questo ruolo come dicevo non semplice ricordarli perché rappresentano dei punti ai medici Art pezza sui quali impegnarsi e aggiungono ultima cosa importante tiene nell'ambito del genere sono stati inseriti sessantasette miliardi di euro di progetti in essere c'è dei progetti che esistevano da molti anni prima del PNR R e che sono stati presi ed inseriti nel PNR senza tener conto né delle regole di ammissibilità del PNR R. né della possibilità e della certezza che questi progetti si realizzassero entro il giugno del due mila e ventisei ora tutte queste cose che non piacciono e che spesso nel dibattito
Non vengono ricordate bisogna ricordarsene però perché solo così si ha una visione d'insieme del PNR e riusciamo a comprendere il lavoro che il Governo ha fatto in sede di revisione facendo due cose la prima una modifica finanziaria
Che ha comportato lo spostamento di una serie di progetti che avevano quelle caratteristiche sul fronte dell'ammissibilità e della tempistica
Fuori attiene alle erbe la seconda la individuazione di una serie di misure di intervento che adeguano il nostro PNR dallo scenario più generale e in modo particolare il capitolo Ripa where you in questo contesto abbiamo previsto oltre dodici miliardi di euro quindi vado proprio nella direzione che faceva chiede veniva richiamata nella relazione introduttiva al mondo delle imprese in modo particolare oltre sei per la transizione energetica dell'impresa che dovranno essere poi definiti regolati con un intervento per il quale siamo già al lavoro dal punto di vista normativo nel confronto con le parti sociali decretazione di categoria chiaramente i ministeri interessati altri cinque oltre cinque miliardi per le infrastrutture e decido in modo particolare quelle relative alle infrastrutture strategica sul fronte energetico del gas in modo particolare in un dialogo costruttivo e positivo con i principali stakeholders italiani e una serie di altri interventi che non sto qui a citare fino a ventuno e oltre ventuno miliardi di euro a questo aggiungiamo la modifica di centoquarantacinque obiettivi
Dalla quinta alla decima rata che ci hanno consentito di rimettere ordine all'interno del Piano e che hanno reso realistici
Di realizzabile aggiungi Biglio obiettivi all'interno del Piano modificando il numero degli obiettivi e il merito agli obiettivi anche aggiungendo né degli altri
Dico questo perché c'è una questione molto rilevante su questo che è collegata alla impostazione del del Piano e il fatto di aver modificato questi obiettivi c'ha consentito uno di spostare la quarta rata fuori dalla revisione generale
Due di chiudere la terza rata ottenendo il pagamento
Di avere approvata la il
Il lavoro fatto sulla quarta rata
Che entro quest'anno il trentuno dicembre avrà la erogazione di risorse e di lavorare in questi giorni per il raggiungimento entro il trentuno dicembre la quinta rata facendo sì che al di là delle polemiche che non mi interessano l'Italia sia al momento
L'unico Paese che riceverà la quarta rata che al lavoro sulla quinta rata e questo è un fatto che secondo me rappresenta un elemento molto positivo in questo contesto
Abbiamo aumentato
La capacità e percentuale di riforme perché il piene Verre non è solamente Investimenti come spesso ce l'ha ricordato ma è uniforme ed è il motivo per il quale alle cinquantanove esistenti riforme sulle quali abbiamo inserito elementi di modifica integrazione ne abbiamo aggiunte altre sette
Cinque sul Ripa Ware
Una sugli incentivi è una sulla politica di coesione ecco io ho voluto fare questo quadro generale perché purtroppo nel dibattito quotidiano è difficile andare individuando quindi l'occasione la colloca l'odierna era utile importanti per far questo perché spesso ma non mi riferisco alla alla presente un della considerazione generale
Tutto ciò che di positivo viene realizzato non non sia a conoscenza
Pasta che c'è un dubbio una perplessità su una cosa che potrebbe
Rappresentare un elemento negativo e abbiamo i titoloni e partire e parte un dibattito che per certi versi a me sembra paradossale il camionista che sono abituati a infiltrare le avevo chiesto prima una rassicurazione su questo quaranta per cento Arison assolutamente originale
Perché dei dieci miliardi dei progetti che lei ha citato che usciranno dal piano sono dieci miliardi di progetti degli enti locali
Quindi la preoccupazione in particolare al Mezzogiorno è che tolti quei progetti allora riservate quaranta per cento vada innanzitutto i project
Sì vedevo dove sono concentrati io faccio l'esempio più importante però perché siccome lei mi tira per la giacchetta io cerco sempre di evitare
Elementi di polemica però visto che dobbiamo andare nel nel merito facciamolo di quei progetti c'è la voce più importante che sono sei miliardi di euro assegnati nel due mila e diciannove con un piano ai comuni italiani
Di quei sei miliardi di euro ce ne uno che dato per interventi sulla viabilità e noto a tutti che la viabilità non è ammissibile sul piano avverte
Quindi è stato inserito un miliardo di euro che già sappiamo verrà tagliato successivamente abbiamo evitato questo gli altri cinque miliardi di euro sono interventi che per il settantacinque per cento sono sotto i cento mila euro
In qualche caso abbiamo interventi di novecento a mille duecento mila e cinquecento euro non so scherzando sto parlando veramente io diciamo non entra mai nel merito di queste cose perché penso che non sia utile nell'interesse generale del Paese farlo
Questi interventi con i criteri di sampling cioè di campionamento
Che sul piano avere vengo utilizzati e con i criteri di ammissibilità penso al di esserne H per fare un esempio
Concreto mai sarebbero stati ammissibili all'interno e che ne avverte allora la revisione che ne abbiamo fatto è stata quella di dire oggi che abbiamo una finestra aperta che la revisione correggiamo tutto questo oppure mettiamo la polvere sotto il tappeto e tra un anno o due quando andiamo a conclusione del piano comincerà la non ammissibilità allo scontro il taglio la polemica senza vere a quel punto alcuna soluzione
Il campanello d'allarme si è acceso sulla vicenda nota tutti degli stati di Firenze di Venezia
Che penso ci diranno qualcosa in termini di preoccupazione su questo elemento perché lì erano due piani urbani integrati non è che erano due interventi vessilli a caso cioè nell'ambito dei piani urbani integrati di cui tanto si parla
Quello di Firenze è quello di Venezia era il finanziamento degli stadi la Commissione europea ha già detto no questo non è ammissibile e quindi siamo dovuti correre ai ripari su quel fronte tutto il lavoro fatto successivamente fino alla revisione approvata evitato tanti casi analoghi a quelli o con la differenza però che oggi noi possiamo correggere il tiro
E garantire la reggia del la realizzazione degli interventi se non avessimo fatto questo avremmo spostato questo dibattito sul futuro senza sapere quale poteva essere la soluzione lo dico perché non siamo reduci perché poi la memoria molto corta abbiamo iniziò a discutere della modifica dette nel verde quando si è alzato un muro
Mediatico e tecnico sulla impossibilità
Che c'era di poter modificare il piano questo ce lo ricordiamo tutti e oggi non abbiamo invece modificato sostanzialmente il piano
Quindi penso che anche sul fronte delle revisioni del piano
Bisogna avere fatta la la principale è questa la capacità di valutare in corso di attuazione anche eventuali ulteriori interventi che lo possano mettere in sicurezza con una tempistica oramai una modalità consolidata che quella di questa revisione
Adesso parliamo e poi la la la Congedo delle due riforme centrali che riguardano il Mezzogiorno quindi l'accesso unica che dovrebbe decollare dal primo gennaio due mila ventiquattro
E la riforma della coesione che è una delle tante riforme che lei ha citato introdotte nel piano con la revisione riforma sulla quale domani
Avrà un incontro con i presidenti delle regioni che cosa ci può anticipare della fisionomia anche delle novità che attendono in particolare le regioni del Mezzogiorno
Alla innanzitutto importante il richiamo ai temi del delle riforme come accennavo prima perché non abbiamo aumentato il tasso percentuale delle riforme da cinquantanove sessanta se questo è una scelta del governo italiano siccome la la la polemica spesso è stata non si vogliono realizzare riforme al contrario non è non solo portiamo avanti quelle esistenti rendendole attuabili ai tempi e alle modalità previste ma ne aggiungiamo altre sette
Queste sette riforme sono molto rilevanti soprattutto per le considerazioni emerse azione che questa mattina è stata fatta di presentazione del rapporto perché perché da una parte c'è la riforma degli incentivi e quindi cioè mi sembra che sia evidente quanto questa abbia un rilievo molto importante anche per evitare un metodo italiano molto particolare della sovrapposizione della competizione tra gli incentivi
C'è una Regione fa un incentivo che va sullo stesso terreno di quello nazionale cercando di creare nel suo territorio una maggiore competitività e viceversa a livello nazionale
Ora rendere omogeneo il sistema degli incentivi di evitare queste sovrapposizioni penso che sia non solamente un tutte ma utile
Per il sistema delle imprese anche in termini di semplificazione ma penso che sia anche una opportunità per utilizzare bene al meglio le risorse che abbiamo di fronte e poi ci sono cinque riforme che riguardano molto il Mezzogiorno d'Italia in particolare perché toccano tutti i temi trasversalmente che sono le criticità emerse andare azione le cinque le cito due in modo particolare una e quella sul testo unico per le rinnovabili
Sapendo quanto il sud Italia possa rappresentare in questa direzione una opportunità di sviluppo quanto sia fondamentale una semplificazione e soprattutto una certezza dei tempi ed e della unificazione delle forme di incentivo e la seconda riforma è quella collegata al tema delle competenze
Noi mettiamo in campo due grandi transizioni quella digitale e quella verde
E non immaginiamo un sistema di formazione perizie non solamente per il sistema pubblico ma anche proprio per l'intero sistema economico perché se la mettiamo in moto un meccanismo nel quale partono incentivi e partono investimenti di questa dimensione sul fronte le transizioni è necessario porsi il problema delle competenze perché quello tiene dentro tutti i dati anche i rischi che il Mezzogiorno corre in prospettiva
Anche soprattutto sulle questioni collegate allo spopolamento sul sistema formativo sul sistema scolastico sul sistema universitario qui c'è un ragionamento molto più ampio
L'ultima riforma importantissima quella della coesione
Una scelta molto il io non non non voglio entrare nel merito letto reazione insomma sulla fotografia del pregresso ogni volta che si parla della coesione occhi ogni volta che ci tocca qualcosa si apre un grande dibattito come se noi stessimo toccando qualcosa che funziona io non vi parlerò con le mie opinioni perché sono poca cosa che rischiano di essere inutili polemiche di parlerò con l'ottavo rapporto sulla questione della Commissione europea
Che nel momento in cui lo si va a leggere si trovano una serie di elementi di riflessione il primo elemento di riflessione quello sulla cosiddetta trappola dello sviluppo l'Italia è uno dei Paesi principali principali come beneficiari della politica di coesione da qualche decennio queste risorse ingentissime
Piaccia o non piaccia io non voglio polemizzare perché il cui ognuno dice no io sono più bravo degli altri propria degli altri
Diciamo che il problema di tutti senza escludere nessuno e che non serve una contrapposizione politica su un tema che oggettivamente è un dato di fatto perché noi oggi ci troviamo di fronte a dei risultati sul fronte di utilizzo di queste risorse che non hanno prodotto gli effetti sperati mettiamola così
C'è un tema di parcellizzazione degli interventi c'è un tema di mancanza di visione c'è un tema di mancanza di programmazione c'è una questione collegata alla tempistica nella realizzazione degli interventi perché se realizzo l'intervento nei tempi previsti ha un senso ma con la rapidità del degli scenari che mutano realizzare un intervento in tempi e diversi da quelli che si era immaginato parimente non rende più quell'intervento così efficace come lo si era immaginato nel momento in cui lo si era programmato quindi c'è tutto un ragionamento
Collegato a questo è l'ottavo rapporto di coesione la commissione note acidità che l'Italia è il Paese con la maggior criticità la sintesi di quel rapporto e in una cartina geografica dell'Europa che voi potete trovare in quel rapporto dove c'è
Una Europa a colori e dove il rosso indica la maggiore criticità assoluta sulla capacità di spesa all'efficacia della spesa e con l'Italia e quasi tutta rossa il sud Italia e rosso fuoco quindi diciamo no non non c'è qualcuno che vuole andare contro qualcun altro c'è un'esigenza oggettiva per il nostro Paese c'è la Commissione europea che a luglio
C'ha detto nel sue raccomandazioni agli stati membri raccordate le politiche del PNR R con la coesione
Non lo abbiamo fatto il e il Governo Meloni presidente del consiglio l'ha fatto
All'atto di insediamento del governo perché anche le deleghe
Che o l'onore e l'onere di rappresentare sono un messaggio politico su questa direzione perché avere insieme la questione col Piano RR rappresentano certamente una scelta molto chiara per evitare che sullo stesso per Vittorio ci possano essere diversi interventi diversi programmi che non solo non si pagano ma che addirittura in alcuni casi si possono contrapporre andare in contrasto quindi l'obiettivo è quello di mettere insieme la questione con il piede a verde
Di utilizzare le regole del PNR R anche per la coesione
Quindi una forte responsabilizzazione tempi certi obiettivi da raggiungere in funzione di una programmazione prevista i temi sono quelli che avete indicato oggi voi ma che sono presenti
E lo dico a fa Luca in tutte le i vostri rapporti da anni c'è le le le i rifiuti
L'acqua di investimenti nel settore idrico il dissesto idrologico potevo fare tutto un elenco che ne conosciamo tutte a memoria lo possiamo
Citare tutti insieme lo facciamo ogni anno però non c'è mai una conseguenza che porti ad una modalità di intervento che finanzi queste scelte modo diretto obbligatorio che soprattutto di ha dei tempi noi abbiamo iniziato a fare
Alcune scelte molto importanti la prima e la governance
Che con un decreto legge abbiamo messo in campo ad inizio della legislatura cambiando la governance del PNR e giù un fiume di critica
E la governance della coesione e anche lì un fiume di critiche però siamo andati avanti mi sembra che la struttura del piede al verde che abbiamo messo in campo esattamente in modo uguale a quello che c'è a livello europeo
Perché non abbiamo costruito una modalità di Governance sul piano e perde
Sovrapponibile a quella europea e questo ha facilitato moltissimo il confronto con la Commissione europea e risultati peraltro lo confermano e abbiamo messo in campo una modifica
Anche lì della governance sulla politica di coesione che può è trovato
In un secondo decreto una serie di scelte molto importanti che si sposano perfettamente con le criticità che voi evidenziate nel rapporto perché all'interno del decreto sud è questione che è stato appena varato ci sono quattro obiettivi fondamentali il primo sono gli accordi di coesione
Anche qui togliamo i soldi o sentieri tutti i colori andiamo al merito la Regione propone gli interventi cioè privata la Regione riceveva un assegno in bianco
Oggi che succede togliamo i soldi no la Regione propone degli interventi il governo raccordando tutte le amministrazioni centrali li condivide
Si sta si firma un accordo tra la Regione e il Governo con un elenco il preciso di interventi che seguono un crono programma finanziarie temporale coerente con questo e che stabiliscono questo sì un criterio di potere sostitutivo nel caso in cui c'è un'inadempienza
E questo mi sembra che sia ovvio oggettivo
In secondo luogo c'è un obiettivo molto importante che è stato evocato che quello dello spopolamento per la prima volta si legifera una strategia sulle aree interne
Cioè si mette in campo un meccanismo che punta ad una programmazione di interventi dal punto di vista infrastrutturale soprattutto e dei servizi per poter dare
Alle aree interne quegli elementi che consentano
L'attrazione dell'investimento che consentano al giovane di rimanere nel proprio territorio insieme ad una politica industriale che deve poi creare le condizioni dal punto di vista dello sviluppo occupazionale Bala precondizione per le aree interne e quella di avere infrastrutture servizi in grado di poter sfarzi
Che uno ci rimane del suo Comune nel suo piccolo comune perché ci sono le condizioni per rimanerci perché semplicemente si può collegato ad internet perché sia un problema di salute sa come affrontarlo perché c'è una strada che gli consente andare nel capoluogo di provincia in tempi e compatibilmente ragionevoli con l'allontanamento la difficoltà
Che c'è la terza questione che è stata evocata
E che è fondamentale quella della capacità amministrativa soprattutto nel Sud Italia e nel decreto legge c'è già
Un articolo abbiamo lavorato con la Commissione europea
Che c'ha finanziato è garantito un programma il cosiddetto patto coi capacità coesione che prevede l'assunzione di due mila duecento funzionari interamente pagati alla Commissione europea fino al trentuno dicembre
Del due mila ventinove e che i comuni che beneficeranno le regioni e le città metropolitane ma la stragrande maggioranza oltre l'ottanta per cento rivolto ai Comuni a mezzogiorno Italia
Nel momento in cui accedono a questo programma devono garantire che dal primo gennaio del due mila e trenta sono in grado di pagare quel personale che nel frattempo viene garantito in questa fase da parte del programma europeo quindi abbiamo già fatto
Una importante scelta un fatto non un racconto un fatto concreto che c'è che abbiamo messo in campo AN ministro e la Zeiss e chiudo giusto
Perché anche qui e importante fare un richiamo al dibattito paranoici siamo di fronte ad una opportunità che abbiamo trattato con la Commissione europea la più grande area nel centro del Mediterraneo che può rappresentare la più grande e una replica leggesse al mondo la più grande in Europa
Che punta ad una semplificazione dell'utilizzo degli strumenti ma anche qui però voglio fare una una riflessione che mi auguro possa allontanare la polemica perché io ho sentito per anni evocare l'accesso unità da coloro i quali oggi la contestano e va bene
Mettiamo da parte questa considerazione però c'è un tema di fondo che noi abbiamo inserito in un raccordo tra piene Rear e coesione le risorse la strategia della Zeiss
C'è anche un altro dibattito abbastanza singolare perché si dice che le risorse non saranno sufficienti
Omettendo un fatto nel due mila e ventidue il credito di imposta per il Sud per tutto il Sud non per le otto arie Zeiss
E costato un miliardo e quattrocento milioni al quale si aggiunge il credito d'imposta maggiorato di quarantacinque milioni e le otto zone il sesso quando ne abbiamo allargato la previsione abbiamo inserito un miliardo ottocento milioni di euro quindi
Non c'è una moltiplicazione del credito d'imposta negli otto Zeiss che con Cuba lo miliardo e quattro non è così c'era contiamo una cosa che non è vera
La la la le la il costo del periodo imposta di un miliardo e quattro più quarantacinque milioni
Di euro quindi totale un miliardo quattrocentoquarantacinque milioni quello che non abbiamo previsto è abbondantemente sufficiente a quello che la previsione managers non è un tema di discussione
Politica su queste vicende è una grande opportunità anche dal punto di vista della scelta geopolitica per quello che è accaduto con l'invasione dell'Ucraina per lo scenario che si apre nel contesto del Mediterraneo e per quello che l'Italia e il sud Italia possono rappresentare con una politica vera
Anche in termini di capacità di attrazione di investimenti in questo contesto come prospettiva per il futuro questo e l'unica vera sfida che il Mezzogiorno d'Italia nella sua complessità può vivere soprattutto evitando una logica di contrapposizione locale territoriale che non è talvolta tra regioni da volte fa addirittura territori province o fra pezzi delle stesse province
Che a noi sembra una discussione un po'fuori dal tempo che merita invece una visione di una strategia molto più ampia grazie al cielo
Telegrafico solo sugli asili nido
Inidonea scene patacca scene sui fondi nazionali quando ma asili nido telegrafico fino a un certo punto perché insiemi stimolati io devo essere approfondito nelle passava quello che le ha detto Luca benissimo asili nido nel piene vere erano previsti le risorse per gli asili nido con due modalità che lo che non potevano essere condivise a livello europeo perché la commissione faccia posto due questioni rispetto al precedente piano la prima i novecento milioni di euro assegnati per il funzionamento non sono ammissibili ce li hanno tolti
La seconda vitigni nel bando del due mila ventuno erano conteggiati di posti nuovi come anche quegli asili che venivano demoliti e ricostruiti per la Commissione quelli non sono posti no perché erano posti già esistenti cosa abbiamo fatto noi abbiamo adeguato
Il numero dei posti in uno degli degli degli artigli assilli anche ad una esigenza che i Comuni ci chiedono quella dell'adeguamento del costo dei lavori perché con quello che è accaduto c'è un aumento del costo dei lavori abbiamo garantito questo
Abbiamo ridotto il numero degli dei posti all'interno dei tenere d'intesa con la Commissione europea abbiamo approvato un decreto legge che è quello su Calibano che prevede l'utilizzo di cinquecentotrenta milioni di euro di risorse nazionali per aumentare quel numero previsto all'interno del Piano RR e abbiamo mode modulato delle risorse sull'edilizia scolastica sono stati spostati
Dentro il Piano RR liberando questi capitoli del bilancio dello Stato per altri novecento milioni di euro che si aggiungeranno alla realizzazione di interventi quindi complessivamente ce la leggiamo il numero freddo
Del che nel verde senza considerare che ne abbiamo dovuto correggere degli elementi che non c'avevo dato le risorse quelle acque ai quali ho fatto riferimento
Sì leggiamo un numero ma se noi leggiamo complessivamente quello previsto e che nelle con i due piani coordinati condivisi anche con la Commissione europea che sono nel bilancio dello Stato abbiamo una risposta di sistema precisa chiara che va nella direzione del mantenimento di quell'obiettivo superando tante difficoltà quando parlo di centoquarantacinque modifiche di obiettivi parlo di questo
E per ognuna delle centoquarantacinque modifiche potremmo stare qui a parlare dieci minuti un quarto di ognuna per spiegare il lavoro che si è fatto e anche se mi consentite per valorizzare il lavoro che si è fatto di cui c'è anche
Un po'bisogno evitando di andare sempre su polemiche sull'organistiche di cui io penso che il nostro Paese non abbia bisogno perché
La sfida che né per la vince d'Italia e l'Europa l'Italia è il principale Paese beneficiario il premier quindi anche la grande sfida opportunità dell'indebitamento comune
è un'opportunità non solamente per il nostro Paese ma anche a livello europeo e la riuscita è una grande sfida o meno per la Commissione europea che ha creduto su questo ogni lavoro lavoro coerente congiunto è fondamentale per il futuro dell'Italia dell'Europa
Grazie
Tante sollecitazioni anche dal ministro tanti spunti e siamo pronti a questo punto per a discuterne
Con i nostri ospiti chiamo qui sulla palco accanto a me Vincenzo Li Pardi direttore generale di fabbrica italiana innovazione prego si può accomodare qui si grazie
Bernardo Mattarella ministro autore delegato di Invitalia invece qui Grazia
E poi siamo ancora Raffaella Milano direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children ma grazie ancora anche a lei Giuseppe Notarnicola vicepresidente esecutivo di effetti macro Electronics è presidente gli assetti
Italia e Silvia Maria rompere presidente di poste italiane
Allora abbiamo sentito
Siamo partiti dal livello macro il ministro ci ha raccontato il negoziato con l'Europa la strategia complessiva del Pnr R.
Io con Vincenzo Libardi vorrei entrare sul territorio nella carne viva del Mezzogiorno voi siete avete appena inaugurato nell'ex Archivio Storico storico viene la San Giovanni a Teduccio
Questo incubatore acceleratore ci racconta la sua esperienza e quello che rappresenta sul territorio
Ma io c'ho potuto ringrazio possono Giannola dottor Bianchi per per l'invito a questo a questo incontro ma io penso appunto che è opportuno investono in Italia abbiamo due problemi insomma è evidente anche dal dibattito urlato non necessita di una politica industriale perché noi possiamo anche sempre un piccolo paese sessanta milioni di abitanti mio lavoro molto con la Cina Lanna c'è un Cine che la città di trentatré milioni di abitanti insomma no eh poi la metà dell'Italia
E in cui il localismo appunto e ce l'ha fatta la patata padrone dicono che abbiamo un po'fatto questa quei squisite allora chi siamo noi partiamo un po'da questo fatto io ho solo il anche il presidente di Spy Kids Ravel
L'innovazione e la cooperazione l'internazionalizzazione una start up tecnologica che nata nel Polo diciamo indù universitario di San Giovanni a Teduccio che è stato un po'l'intuizione dell'attuale sindaco di Napoli
Il sindaco non tredic'nell'allora funzione direttore che ebbe un po'questa intuizione di trasformare questo poco in questo quartiere di periferia tutti però è un po'il cuore industriale della nostra città la città di Napoli
Mi trasformato da un complesso soltanto universitari in un luogo di attrazione di talenti di costruzione di Academy si è partiti dalla dalla dalla dalla importo indiciamo un marchio un brand molto forte
Devo dire questo un Brenda trovato poi nella nostra università quindici lucenti come dire un modo per per immaginare diversamente le come dire queste Academy oggi nessuno circa dodici che attraggono centinaia migliaia di studenti da tutto il mondo insomma
Quindi può San Giovanni è diventato un po'un come dire un po'un emblema della capacità di attrarre talenti del Mezzogiorno che cosa diciamo come dire come Luca Bianchi lo diceva nel nel suo intervento fondamentale se si vuole ripartire
Come dire
Creare nuovi talenti nelle nostre realtà il problema appunto del di San Giovanni perché appunto c'era una grande capacità di creare Giovani altamente all'in tuo sì qualificati però ci hanno spesso si ragazzi andavano finito diciamo i cicli pochi restavano al Napoli molti andavano fuori quindi voi abbiamo un poco come dire con un gruppo di aziende
O l'Italia per esempio Tecnost papà esiti Semprini dieci realtà creato questo Ubu incubatore internazionale
L'abbiamo fatto con soldi tutti i privati abbiamo acquistato l'ex Archivio storico del nel perché era una struttura sostanzialmente bellissima
L'ENEL nella memoria degli italiani significa l'elettrificazione al Napoli che Stone impatto importante perché le triplicazione industrializzazione un po'la fanno come dire sono due elementi
Fondamentali era un complesso bellissimo undici mila metri quadri si mila metri quadri coperti abbandonato l'abbiamo comprato anche questo con risorse tutte private
Qui devo dire un po'mi dispiace l'avessimo aspettato qualche mese con la Zeiss avremmo saputo anche un impatto però appunto abbiamo voluto dare come dire una un segnale interessante incoraggiato da dal sindaco
Che su quell'aria una particolare attenzione dall'amministrazione che sta provando a fare operazioni di generazioni urbana industriale
E abbiamo appunto diciamo creato questo polo che dove ci sono aziende punto c'è l'incubatore con circa venticinque moduli per per start-up altri trenta per comune King laboratori tecnologici e c'era quindi una realtà che sostanzialmente Sanna scendo ne abbiamo inaugurato
Punto mi sembra mese scorso questa
Facciamo la la società in primavera fatti lavori inaugureremo anche come dire il complesso complessivamente Jong invito i nostri ospiti a a sono seguiti a vista ce li saremmo molto contenti
Per chi abbiamo fatto questo e questo ci terrei molto diciamo a chiarire Pluto abbiamo avuto dimostrare che il Mezzogiorno si mette in moto se c'è una politica industriale se c'è un'attenzione delle città perché poi diciamoci la verità oggi sono un po'le città come dir lo strumento il vero Mutu e della della dell'innovazione dell'anche della della rinascita
Gita sono innovative sono circuire sono tecnologiche creano buoni posti di lavoro perché il sindaco Manfredi ha ragione questo porta i ragazzi a non andare via Napoli è una città molto bella ma di cui molti ragazzi vanno appunto al nord a studiare perché per lui è un dramma dal punto di vista industriale quindi dimostrare che gli imprenditori devono in prendere
E importante voi appunto che i finanziamenti siano legati politiche di specializzazione intelligente voi sapete che nel Sud c'è la strategia rispetto intelligente ma tutti fanno tutto insomma che questo è un problema drammatico hanno invece tunnel
Nel mondo la gente si specializza insomma importo dalla Cina
L'altra cosa e poi vado le conclusioni abbiamo avuto fare due altre scelte uno ne abbiamo fatto una ditta abbiamo fatto un incubatore che opera eunuco incubatori internazionale
Nell'inaugurazione del muto circa dodici ore delegazioni internazionali dagli Stati Uniti alla Cina dagli Emirati Arabi alla vigilia
Con un'attenzione particolare al Mediterraneo io sono convinto appunto che la dimensione italiana deve essere dimensioni che guarda al Mediterraneo
Per i motivi che un po'diceva attente che lo fa in modo concreto politiche Napoli ad esempio putti mentale questo un po'parte anche della strategia dall'amministrazione come dire un po'una il porto sia fisico che come dire virtuale
Verso il Mediterraneo ma importante appunto che noi concentriamo l'attenzione sulla Twinkle transizione quindi sull'Energia i fatti Fabbri italiana si occupa di tre cose
Energia Mare e l'altra diciamo risorsa che il Mezzogiorno e vi è quella cultura l'abbiamo fatto appunto anche aderendo a questo progetto che lancia del Comune sulla casa dei coniugi emergenti oggi diciamo
Voglio dire siamo costruendo un'operazione ovviamente piccola
Che però diciamo dimostra che il se si vuol fare se gli imprenditori ci credono
E se lo si fa in una logica come dire il sistema si può creare buona occupazione e lo sviluppo e appunto coi come dire migliora le condizioni del nostro Paese
Grazie Vincenzo ritardi per appunto averci testimoniato che si può fare e io chiedo a Bernardo Mattarella Invitalia fa molto per sostenere gli investimenti nel Mezzogiorno
E lo fa proprio con quegli strumenti più selettivi dei crediti d'imposta che prima evocavo anche con il Ministro Fitto che ruolo state svolgendo e un'altra cosa che ci interessa molto state vedendo una risposta cambiata migliore da parte delle imprese
Siccome
Tanto come ha detto giustamente Invitalia sostiene investimenti pubblici e privati parliamo adesso questa parte degli investimenti gli investimenti privati con strumenti che vanno incontro a ogni fase di vita della delle imprese dal dalle imprese che devono ancora nascere fino agli strumenti per George mentre impegnativi per imprese che vogliono fare grandi investimenti
Su tutte le nostre valutazioni su tutto Sutta nostro strumentazione vediamo grande grande richiesta vediamo per rispondere all'ultima parte della sua domanda vediamo sempre in questi anni
Grande grande attivismo grande risposta da parte delle imprese che vogliono investire o di impresa di giovani che vogliono diventare imprenditori
CUB con particolare riferimento qualcuno di questi strumenti
Abbiamo
Come dicevo anche strumenti strumenti che che servono a sostenere i grandi investimenti particolare con i contratti di sviluppo
Abbiamo sostenuto
In settori industriali turistici agroalimentare e anche con una finalità di di tutela ambientale
Dal due mila dodici al due mila ventitré quasi trecentoquaranta
Singoli investimenti per un totale di circa di oltre poi quattordici miliardi di euro di investimenti
E
Una ricaduta occupazionale che supera i centocinquanta mila attenti di questi nel Mezzogiorno sono più della metà perché sono centonovantadue programmi su tre sui trecentoquaranta otto miliardi e sette quasi nove miliardi sui sugli investimenti e novantacinque mila oltre novantacinque mila a diritti
A negli ultimi anni in particolare c'è stato un un incremento un incremento con è un è un'attenzione ancora maggiore a quel su questo strumento innanzitutto per una straordinaria crescita delle disponibilità economiche anche e soprattutto in a grazie ai fondi PNR R. perché come
Ma lo strumento è già pronto per essere utilizzato per la doppia per per la transizione essendo utilizzabile sia per progetti di tutela ambientale sia per per progetti di ricerca e sviluppo finalizzati all'industrializzazione
è stato utilizzato anche in un'ottica di strumento di politica industriale
Privilegiando determinate filiere o determinati distretti termina il feritore perché appunto lo strumento Silenzi
Si si adatta anche a queste cose e c'è stato anche un forte investimento interno dentro Invitalia Peronace per accelerare
Il nostro lavoro
Nel due mila
Nel due mila nella nei primi nove mesi del due mila ventitré
Abbiamo approvato sessantasei
I progetti di cui circa CISL UILT venticinque ventisei nel bene nel Mezzogiorno contro una media degli ultimi discorsi undici anni di trenta progetti all'anno
In termini di in termini di investimenti abbiamo
Abbiamo fatto
Un più centocinquanta per cento rispetto al due mila ventidue
Rischi scusi in termini di progetti interni due i progetti in termini invece di di investimenti attivati più trecentosettanta per cento rispetto allo stesso periodo del due mila ventidue
è uno strumento che tira che che uno che che che è sempre più utilizzato dalle imprese così come altri strumenti che noi utilizziamo
Per andare Hallo all'estremo opposto
Ma anche per far nascere le imprese del Mezzogiorno abbiamo strumento che gestiamo dal due mila diciotto uno strumento che si chiama resto al Sud lo strumento della della coesione tra l'altro
Che consente ai giovani che vogliono diventare imprenditori che non vogliono lasciare
Il triste rituale del Mezzogiorno di aprire nuove imprese
In in questi anni abbiamo CONS consentito l'attivazione la nascita di oltre diciassette mila nuove imprese con la creazione di sessantacinque mila posti di lavoro
Della dotazione originaria di un miliardo duecento milioni abbiamo già erogato poco poco più di ottocento milioni e
A contiamo di esaurire tutta la dotazione
Entro giugno del due mila ventiquattro
Che attivato anche un dibattito sia sia del governo che parlamentare per ipotesi di di appunto di di rifinanziare la misura che attirato che attirato molto bene
Nell'ambito del però del del del dei nostri degli strumenti di incentivo
Dice attivazione agli investimenti delle imprese abbiamo segnalato nell'ambito del
Nell'ambito della lettura su delle il parlamentare del del disegno di legge delega per il riordino degli incentivi che ha presentato il il ministero delle imprese del del made in Italy abbiamo segnalato la necessità di rimpolpare un po'l'offerta in mezzo tra i i tra i grandi investimenti o sopra i due i venti milioni di euro per singolo progetto e e le piccole e medie imprese micro imprese che devono ancora nascere c'è una grande domanda di incentivazione
Per chi deve investire tra quattro e venti milioni che potrebbe essere meglio coperta da un dalla dal dal programmati
Di razionalizzazione degli incentivi ecco prima accennava alle fiere e ai figli alle strategiche la parta Svimez a ci offre
L'opportunità di riflettere anche sul fatto che per quanto riguarda la trasformazione energetica il Sud potrebbe non essere solo una boa ma proprio un luogo di produzione di energie rinnovabili
Secondo lei quanto Hancu oggi il Sud riesce a intercettare queste filiere e quanto si può lavorare perché migliori su questo fronte
Alla fine il programma batterie rinnovabili che una linea precisa del del del PM RR
Che vale circa poco più di due miliardi di euro l'ottanta per cento della della dotazione è stata assegnata due progetti
Del Mezzogiorno come morì sono in Campania
Quindi può intercettare abbiamo già sentito parlare
Di essi ti abbiamo già sentito parlare Dragila fatto di di di di Tristan
Tutti i progetti in cui Invitalia è stata comunque a fianco delle delle imprese e quindi è vero Angela intercettato può intercettare sempre di più non solo non solo diciamo terreno dove dovrei dove installare impianti ma anche dove costruire dove costruire il di attrezzature insomma nel derby materiali per farlo
Grazie Bernardo Mattarella e passiamo dall'industria al capitale umano
In particolare al tema delle disuguaglianze che non sono soltanto disuguaglianze
Territoriali ma anche disuguaglianze educative abbiamo qui Raffaela Milano di Save the Children Italia Europa vorrei prima di farle la domanda trasmettere il video di Save the Children ma proprio sulla dispersione scolastica la grazie a
Ria
Frequenta la scuola B dietro al villaggio frequentavo una scuola però l'ente poi dopo due anni fare un bocciato quindi
Invece di frequentare corsi di formazione
Filippo Astone articolo novanta
Poi volevo giorno disco quindi se il motivo rilevare voglio lavorare bassa
Vengono a Palermo e a sedici anni bensì a scuola un argomento che
RAI deciso di grazie ad una chimiche sulla scuola Zafón combinata un'altra corso quint'ultimo però sta ritirando anche
Giunge oggi a scuola sì nutrito di marginale diverse rasserenante rinasco rapidissimo
Perché l'assetto oscuri abbattimento bene ragazzi schiacciato presenta in Italia scherza mandati in mezzo alla strada tra le nove c'entrano ce l'ho la sensazione
Dalle nove alle due quindi insicuro
Che critica corsi di formazione e il gesto scuola tutti
Misogino alla scuola trasmesse anche l'ormone dismesso
Alcuni lavorerà con il sonar bruciati
Ecco sì undici
Il primo il primo qua in Italia è stato il mercato potranno infatti pur portando ovviamente ti trattano lungometraggio gli altri perché sei avevi portava sacri informava prenderà il giorno come nelle a leggersi va bene al litro valido non sta trattando tanti
E al mercato cioè non vende e che si può lavorare assicura cioè perché alla fine essendo c'erano stati quale giostrina di non penso capisco anche perché non offre ovviamente alle ore tredici anni è una scelta di Tahar Ben Jelloun potenti Camacho soldi perché può essere un formidabile Qaanaaq presentata però ecco in un paese dell'hinterland accademie perché perché poi alla fine che l'impatto
Più di tanto perché si può lavorare
Assicura cioè perché alla nel senso il quale giostrina di non penso
Ci virgola sette per cento di ragazzi che non arriva al diploma
E con picchi di abbandono impressionanti in Puglia in Sicilia in Campania in Calabria
Anzi abbiamo visto tante statistiche allora ci è parso giusto andare a vedere un attimo cosa c'è dietro la statistica perché poi ci sono le vite di ragazzi di ragazze che subiscono questa gravissima ingiustizia
Cioè e poi abbiamo visto queste a una ricerca sul lavoro minorile che poi in molti casi e l'altra faccia della dispersione scolastica un lavoro minorile sfruttato evidentemente insicuro
E che danneggia gravemente il futuro dei ragazzi e allora che cosa ci dicono questi numeri ricordiamo che in generale in Italia il dato della dispersione scolastica che è diminuito quindi c'è anche una buona notizia
Tuttavia la cattiva notizia è che il sud resta drammaticamente indietro e allora che cosa fare noi lavoriamo da tanti anni nelle regioni del Sud e mi sentirei di dire in una stagione di Investimenti perché anche il Pnr RTI investe sulla dispersione scolastica
Che è necessario tenere conto di alcuni elementi il primo è intervenire presto da dispersione scolastica non si non si realizza in un giorno c'è una progressiva disaffezione del bambino dalla scuola
Che riguarda le assenze ripetute le bocciature la lontananza delle famiglie ecco l'intervento prevenire dispersione scolastica significa intervenire dalle scuole primarie
E intervenire con l'orientamento qui abbiamo sentito no il mondo dell'impresa al mondo dell'industria
è fondamentale che l'orientamento
Accompagni la crescita educativa dei ragazzi non arrivi solo al termine dei cicli scolastici che sono quelli in cui ragazzi si perdono
Poi c'è bisogno di continuità questo è un altro elemento noi purtroppo lavorando in tante scuole duecentocinquanta scuole del Sud Italia
Vediamo questi progetti che planano sulle scuole a metà anno scolastico per tre mesi quattro mesi fanno più danni questi progetti che non farli se non c'è continuità nell'investimento sulla dispersione
Non si realizza nessuna efficacia e il terzo e ultimo punto il rapporto tra la scuola e l'esperto a scuola molti ragazzi
Talentuosi sono in grado di esprimere le loro capacità magari nello sport magari nella musica magari nella culture attraverso quello è anche possibile riagganciare il loro percorso scolastico c'è bisogno di un'alleanza scuola ed ex a scuola
Per cercare di fare dei passi avanti perché questi passi avanti sono possibili
Tuttavia in una stagione di investimenti la qualità di questi interventi è un elemento da non trascurare ecco grazie dottoressa Milano mentre parlava pensavo riflettevo sul vostro impegno anche per i servizi educativi per la prima infanzia
L'hanno convinta le parole del ministro Fitto sul piano asili nido
Dunque questo dato dei cento mila posti asili nido in meno certamente colpisce tutti
Dopodiché certamente c'è un impegno che è stato a l'abbiamo ascoltato da parte del ministro di recuperare questo investimento e quindi ora vediamo vediamo anche concretamente
Dove queste risorse saranno stanziate perché come diceva Luca Bianchi e l'apertura
Gli asili nido servono in particolare in alcuni luoghi del nostro Paese servono per Roma per non avere al sud un mondo del lavoro tutto al maschile perché quel dato di sette donne su dieci che non lavorano al Sud è un dato drammatico non c'è altro modo di descriverlo ma serve anche per prevenire la dispersione scolastica perché tutti gli studi internazionali ci dicono
Che le disuguaglianze educative nascono molto prima della prima elementare ma un asilo-nido di qualità
è quello che serve per colmare queste disuguaglianze anche per i bambini che crescono nei contesti più svantaggiati e allora questo è un investimento di lotta alla povertà educativa che è fondamentale però ecco attenzione perché noi al Sud abbiamo visto tanti asili nido inaugurati e rimasti chiusi per mancanza di spesa corrente in passato cioè si fanno le opere va poi mancano gli educatori abbiamo fatto una stima servono almeno quaranta mila nuovi educatori per aprire tutto quel numero di asili nido di cui parliamo se non iniziamo a formarli rischieremmo poi di aver nel migliore dei casi le mura ma non avere poi servizi
Grazie dottoressa Milano
Un ritorniamo sul tema industria ma
Avremo che centra il capitale umano con Giuseppe Notarnicola
è effettivo macro Electronics ha una dimensione importante in Italia ci su cinquanta mila dipendenti globali dodici mila sono in Italia
è il una delle maggiori società lo sappiamo di semiconduttori al mondo ha scelto Catania per un investimento nove investimento da oltre un miliardo ci racconta la dimensione del vostro impegno in Italia Massud in particolare
Sì la Bongiorno buongiorno a tutti assetti è il più grande gruppo europeo di semiconduttori
Cinquanta mila persone dodici mila in Italia ma soprattutto tanta ricerche sviluppo mentale in Italia sul fatturato della società italiana di cui mi onoro di essere presidente
Il quaranta per cento del fatturato
Focalizzato sulla ricerca e sviluppo in un Paese che abbiamo visto il fanalino di coda in Europa perché soltanto l'uno punto tre per cento della ricerca e sviluppo rispetto al fatturato
Rispetto al due punto tre della media europea al tre per cento alla della Germania
C'è bisogno
Di grandi gruppi purtroppo le piccole e medie imprese che pure sono importanti sono in Assolombarda non hanno questa capacità di mettere terra quel tanta ricerca e sviluppo
Sono un un qualcosa di estremamente importante perché poi portano all'industrializzazione portone pronto articolato nel Qatar
Bernardo Mattarella ricordava il fatto che in Italia è un nostro partner
Prima ancora dell'investimento di un miliardo volevo ricordare che in italiano e abbiamo investito nella nel quinquennio dal diciotto al ventidue a quattro punto sei miliardi di euro di cui due punto uno miliardi e ricerca e sviluppo
E se ti è stata pioniera nella Program del programma che si chiama di parcelle o imposta un project Saccomani Organo in festa
Tutta dedicata alla ricerca e sviluppo noi con due programmi il primato due punto tre miliardi e seconda Dodd due miliardi in cui Invitalia base tecnico del mistero dello sviluppo economico
Abbiamo fatto e saremo quattro punto tre miliardi d'investimenti in ricerca e sviluppo e in linea pilota
Linee pilota solo a quelle attività che in un sampler portano a un utile operativo per l'azienda e che senza il contributo della del governo della Comunità europea
E queste sono cose che nella nella nostra industriali ad alta tecnologia sono comuni dagli Stati Uniti alla Cina alla Corea
Non potrebbero essere le insalate
Questo poi cosa comporta comporta che in un luogo come Catania
Grazie a una creazione di un ecosistema ed una interazione assolutamente positiva con il Chandler convessità di Catania
Con le università della della Sicilia sia stato sviluppato una tecnologia che ci deve essere i primi nel mondo con la quota di mercato che quella il carburo di silicio
Il che vuole silicio una nuova applicazione di quello che stiamo qualche abortire al che consente di migliorare le capacità di semiconduttore del silicio addizionando del tamburo
E comporta una driver fondamentale l'elettrificazione dell'auto e dell'industria
Cola comporta questo che noi a Catania siamo il da Catania coi nostri ingegneri siamo il primo fornitore della Tares la siamo gli i fornitori di tutta le migliori aziende europee cinesi che ne stava prendendo una forte leadership Pannella nell'ambito della della dell'elettrificazione dell'auto e per questo abbiamo deciso di renderci più indipendenti di creare un polo europeo prima ancora che italiano
In cui in maniera verticale facciamo soltanto i dispositivi inverter che servono a portare la potenza dalle batterie
A corrente continua al porterà il prete alternato costruendo c'è anche questo questi substrati il carburo di silicio e il materiale più durò dopo il diamante che piace alle signore ma è estremamente difficile dato da costruire
Avevamo un fornitore tetto rosso fu rettore gli Stati Uniti che sia uno spirito che riceve dal governo americano dal stato mio il cinquanta per cento i contributi in conto capitale
Quando abbiamo cominciato c'era il dottor Manzella al col Governo a parlare allora si poteva arrivare al massimo il quindici per cento i contributi in realtà siamo riusciti a convincere il Governo il Governo i vari governi tra i governi si sono succeduti ma poi anche la Comunità europea a farsi che questo investimento da un miliardo complessivo fosse il primo mai realizzato in Europa sotto la provando e le piace Zappa
Un uno stabilimento da Greenfield che darà ha luogo a settecento nuovi posti di lavoro
Noi abbiamo la più alta scolarizzazione credo che illustra nell'industria italiana quasi il cinquanta per cento sono lavora principi a Stam
E e si sfiora il cento per cento in un in ricerca e sviluppo ecco ci sono settecento nuovi posti di lavoro con un
No volano o positivo che va fino a due volte ma mano che quell'investimento viene esternalizzato per quello che riguarda fornitori impatto con l'università e quant'altro
Ecco no ha ha disegnato un ecosistema intorno a voi sostanzialmente che è fatto di università il fatto di capitale umano di fatto naturalmente di lavoro
Telegraficamente che cosa secondo lei serbe perché qui come come si fa a rendere replicabile il modello effetti altrove
Beh senz'altro la investire ancora di più con con l'università con i centri di ricerca nella nei due anni passati che sono stati eccezionali perché si è creato
Una bolla di di di di di di di di Scholes Piaggio di di di di semiconduttori
Noi i abbiamo assunto
Un decennio il trentacinque per cento in più di dipendenti
Tutte le diversità italiane
Lavorano circa mille e un po'meno di mille ingegneri elettronici allora
In un anno me li abbiamo saturato i da soli e ci sono tantissimi ecco quindi quei questo questo fondamentale
A Napoli dove sono stato perché non siamo presenti soltanto a Catania abbiamo cinquecento cinquecento dipendenti abbiamo dei centri di ricerca
Napoli noi facciamo fatica ad attrarre ma trenta lenti proprio perché dove ci sono cessano reati undici via stemma
Poi
Non so soltanto grandi gruppi come loro si crea un ecosistema vengono gruppi importanti come l'Hapoel e qui la ricetta e assolutamente quella nell'attrazione di investimenti investire sul capitale umano
Una cosa e chiudo positiva l'ha fatta il il il Governo con la fondazione della città se ti a Pavia dove
Presso la il centro di Pavia ma non c'è soltanto le città d'Italia ci sono tutte le le le le avversità c'è quella di Catania c'è la Federico secondo c'è
C'è il Sant'Anna c'è il Politecnico si sta cercando effettivamente di creare una produzione di numero maggiore di laureati stemma
Che possano consentire alle alle nostre aziende di a vere un substrato più importante e quindi per investire di più e per attrarre anche in
Grazie Giuseppe Notarnicola per questa un'altra dimostrazione che si può fare e anche in grande presidente Silvia Maria Rover presidente di Poste italiane di ecosistema si intende poste e anche di coesione territoriale perché con i suoi quasi tredici mila uffici dislocati su tutto il territorio è sicuramente di per sé un fattore di coesione ma adesso c'è un progetto in più che il Progetto Polis realizzato proprio anche grazie al pm RR
E focalizzato sulle aree interne di che cosa si tratta e a che punto siamo
Sì buongiorno tutti milioni grazie demente certo regionale il presidente Svimez per questo invito poste molto contenta di partecipare a questo commento sul rapporto Svimez perché come lei ha giustamente detto essendo noi l'impresa e forse anche l'istituzione più capillare ormai nel nostro Paese
La nostra presenza fa sì che siamo sicuramente un fattore di coesione e di competitività di vita anche per il sud del Paese per rimettere il Mezzogiorno
E con il progetto Polis abbiamo colto questa sfida enorme che che c'è stata anche rivolta dalle istituzioni perché questo progetto che non è stato deciso da solo da sola poste ma che è un è un esempio secondo me grandioso di collaborazione di Parma città pubblico-privato
E oggi se posso fare un appunto si è parlato troppo poco di partnership pubblico-privata che secondo me invece e la risposta a tante delle questioni dei ritardi del Mezzogiorno
Mi mi spiego meglio perché Polisse è un fattore di coesione e contribuirà di a ridurre il divario i due grandi divari del Paese quello nord-sud ma quello anche il centro e periferia
Col progetto Polis noi andremo a portare
Tutti i servizi non solo che già poste eroga sul territorio nazionale ma i servizi della pubblica amministrazione facendo diventare sportello unico della pubblica amministrazione sei mila novecento novantatré uffici postali
Su tutti i Paesi centri paesi con meno di quindici mila abitanti quindi tantissimi di questi sono naturalmente nelle aree interne o nelle Poste del Mezzogiorno
Cosa significa farli diventare sportelli unici
Dei servizi della pubblica amministrazione significa che già oggi
Tanti perché ne quest'anno ne attiveremo mille cinquecento e nell'orizzonte del piano Pnr R. quindi quelli chiusi
Targhe del due mila ventisei che citava il ministro completeremo tutti i sei mila novecentonovantatré e vorrei dare anche un messaggio di ottimismo nel senso che siamo perfettamente on track siamo perfettamente in linea con i tempi e e abbiamo un piano molto preciso che distribuisce questi sei mila novecentonovantatré interventi nei tre anni e mezzo
Mille cinquecento all'anno quindi siamo molto tranquilli di poter raggiungere questo obiettivo ma la cosa più interessante e che l'obiettivo nel tempo e quello di intervenire portando in questione
Edifici delle dei piccoli paesi innanzitutto una ristrutturazione proprio del modello dell'ufficio postale che diventerà un centro di attrazione anche un contributo alla socialità perché moltissimi di questi realizzeremo anche delle aree esterne di che metteremo a disposizione la cittadinanza ma la cosa più importante è che in questi uffici
Sarà possibile ventiquattro ore su ventiquattro grazie anche dei tolto nel senso che saranno accessibili nel continuo come gli Atm oggi come il Postamat
Ricevere tutti i servizi telematici della pubblicità e amministrazione quindi scaricare certificati che oggi obbligano le persone e soprattutto nelle ali interni a fare porre di
Spostamenti con infrastrutture deficitarie per raggiungere capoluoghi a bere
Certificati anagrafici certificati giudiziari
Carta d'identità passaporto i certificati previdenziali l'Agenzia delle Entrate ora tutti questi documenti comportano degli spostamenti perso capoluoghi che sono poi è anche motivo di perdita di attrattività delle aree interne perché se io nel mio piccolo paese un centro non riesco ad avere neanche questi servizi minimi
Molto probabilmente sarà più faticoso decidere di vivere e sarà estremamente più faticoso decidere di lavorare o di scommettere installando un'attività produttiva quindi questo è un fattore di coesione sociale
Di contrasto anche l'impoverimento dato per esempio dall'invecchiamento
Della popolazione in queste aree perché ovviamente se io non opportunità di lavoro di studio dovrò migrare quindi piccoli centri diventano centri popolati da anziane sappiamo che invecchiamento e depauperamento di queste aree vanno a braccetto
Ma non è solo una questione di fruire di questi servizi che pure e già molto voi immaginate cosa vuol dire oggi su un paesino in in una zona del venti
In tema di una montagna di un magari distante muore di macchina o non c'è neanche il treno parla il capoluogo poter fare dietro la domanda di passaporto dice parla poi a casa
Con raccomandata no quindi bel cd peregrinare fra pare già solo questo è sintomatico
Ma poi attaccato questo progetto c'è anche il progetto
Dio creare la più grande rete di co-working del Paese perché poi oltre che i servizi
La competitività si costruisce portando occasioni di lavoro e posso vuol dare il suo contributo portando luoghi di lavoro ma non luoghi qualsiasi noi creeremo come dicevo la più grande rete di corti
Duecento cinquanta e difficile
Ovviamente non il piccolo ufficio spostando oggi diversa di più ragguardevoli già identificate imposti tutta Italia di cui terzo quindi sono del sud Italia
Saranno attrezzati con tutte le migliori tecnologie e offriranno luoghi di lavoro
Con postazioni singole che potranno per esempio essere usufruite da giovani professionisti o da chi vorrà fondare una start up ho anche cosparsi di formazione di sale riunioni che consentiranno anche ad aziende più grandi e importanti non stiamo già attivando convenzioni con tutta la rete dei professionisti per esempio dei commercialisti degli avvocati ma anche grandi aziende che non nomino per questioni riservatezza ma sono le vite che della consulenza o Vittek della tecnologia che hanno bisogno di raggiungere i luoghi anche più lontani del Paese proprio per portare anche
Investimento il PNR ma banalmente non possono localizzare dei nuovi uffici per le loro attività e quindi troveranno in questo uffici di co-working anche su questo non è un progetto futuristico già l'anno prossimo quaranta saranno attivi di cui il venti nel Meridione
Quindi andiamo a coprire gradualmente tutte le città in pubblico Worthington solo nei piccoli centri ma anche nelle nelle nei centri più grandi
Ecco
Questa risposta però è possibile perché c'è un istituzione che comunque ricordo Popper quanto a capitale pubblico opera privatamente si finanzia con smarcato i capitali
Poste metterà quattrocento milioni di euro fuori nel realizzare questo concetto
Ma nel contempo la capacità di Poste di sviluppo tecnologico organizzativa perché immaginate cosa vuol dire far parlare le banche dati di amministrazioni pubbliche così lontane tra loro in un modo che sia restituito ai cittadini come omogeneità di servizio appunto da Bolzano a Catania non è una cosa semplice ma ci riesce una un'azienda che ha grandissime competenze
Che però collabora con le pubbliche amministrazioni coinvolte che sono quasi tutti in mattinata e no al ministero interno la giustizia la sanità Linus l'agenzia delle entrate sicuramente sto dimenticando qualcuno far parlare queste amministrazioni pubbliche con un soggetto privato
Ha permesso che ottocento milioni del Pnr R.
Fossero attribuiti a questa grandissima iniziativa che non è frammentata ma appunto è un'iniziativa di competitività a livello nazionale
E che lo fosse però con una garanzia di poterla mettere a terra con quelli bello di professionalità che o stessa garantire ma anche e torno punti che sono stati toccate prima del direttore con la capacità di formare perché le risorse se tu ormai quella capacità come abbiamo fatto noi l'anno scorso di distribuire sei milioni di ore di formazione
Prima di tutto i nostri dipendenti ma che poi possono trasferire nostri clienti e quindi anche a colmare quel divario digitale
Che è uno dei tanti temi che non ci consente di progredire no quindi va benissimo del PM RR porti la fibra dappertutto le tecnologie di infrastrutture ma se noi come giustamente è stato detto non lavoriamo sul capitale umano
Dall'asilo ma anche formando con Husky Harris chili e le risorse della pubblica amministrazione e delle grandi aziende che hanno all'interno loro stessi grandi problemi di divi digital device
Ecco non riusciamo ad affrontare quindi il messaggio che vogliamo dare noi con questo intervento è anche per la messa a terra di progetti ambiziosi di investimento le risorse sono molto importanti ma la capacità organizzativa e la componente formazione sono vitale per fare la differenza grazie presidente però bene
Ha ricordato persone competenze e alleanza virtuosa pubblico-privato e penso che su questo possiamo ritrovarci tutti d'accordo ringrazio tutti i relatori Bernardo Mattarella la presidente Silvia Maria Rovere Giuseppe Notarnicola Raffaela Milano Vincenzo di Pardi per essere stati con noi
E io chiamo sul palco per le conclusioni il presidente Svimez Adriano Giannola anche non vedo ecco lo si era qui davanti grazie
Va bene
Eccoci qui
Allora presidente giusto concludere con lei perché a tutta l'esperienza la capacità e l'ambizione per sintetizzarci a che punto siamo abbiamo visto che il Sud raccoglie tante esperienze positive e anche uno spirito oggi di grande ottimismo e grande speranza abbiamo imparato la lezione di Saraceno
Beh
Si tratta di metterle in pratica le elezioni sì
Lezione attualissimo e devo dire che saraceno era il primo a dire che non era stato messo in pratica
Quando lui commento
L'esito del piano Vanoni
Quindi diciamo
Dal punto di vista queste interessante
Per il confronto col PM Piano ma non è vero ha aggiunto più
Degli obiettivi in termini quantitativi di quello che era programmato
E c'erano state Saraceno disse
Che non era il piano non era riuscito per due motivi
Perché non aveva
Adeguatamente
Ho avuto un'efficacia sul piano del capitale umano quindi quando si dice che la Svimez era industrialista sì Vera nella misura adatta a quei tempi come lo è oggi
Ma il tema del capitale umano era fondamentale lui lo richiamò Paolo dicendo noi abbiamo diciamo abbiamo fallito ma siamo stati carenti su questo e sul governo del territorio le città sopra
Ci sono i temi che chiamarmi sono drammatiche mente presenti tuttora vecchie vanno affrontati ci vuole quindi vanno risotti quindi non solo occorre avere la visione Borio occorre applicare la lezione che ci siamo
Come dire messi
Che e che contributo può continuare a prima
Ma secondo me è un contributo prima di tutto
Di proposte
E credo in questa fase
Cui secondo qui con Luca così si si discute sulle prospettive al due mila venticinque e non abbiamo noi tentiamo guidare poiché destina ma il modello dello Svimez se riesce regione per regione
Ha davvero il polso della situazione queste previsioni
E devo dire che
Non c'è abbastanza riflessione bene siamo a metà del guado e a metà del guado non c'è da essere soddisfatti
Non solo per quello che diceva il ministro che sembra molto come dir si può discutere su ogni cosa però c'è una linea che c'è una un altro si affrontano problemi che oggettivamente poi visto che trent'contatti con d'Europa e così via propriamente sa benissimo
Il problema è che quali sono gli obiettivi
E l'obiettivo del PNR R. molto semplice salvare l'Italia questo è un modello di intervento straordinario che replica Man l'antico modello di intervento straordinario sul Mezzogiorno che portò al miracolo economico perché poi di quello si teneva Buono entriamo nel merito come ma a Cassa per il Mezzogiorno i primi vent'anni le politiche di industrializzazione intanto criticate cattedrali nel deserto
Dopo il Trattato di Roma rese possibili dal trattato i rom è che hanno convinto il Nord
Colloquiare con il mezzogiorno e con la impresa pubblica di questo si tratta
Ecco lì c'era una strategia c'erano obiettivi precisi
Piena R non ha strategia
è una cosa fu
Che non ha obiettivi precisi a parte al di là del fatto che l'Europa ci dice centocinquanta mila posti diversi non è quando andiamo a vedere cos'è l'Italia perché è l'oggetto del salvataggio da parte dell'Europa perché è l'unico caso di un intervento straordinario così massiccio
Dato come diceva il ministro per i parametri non perché
C'era filantropi indiano ha ricordato in maniera mostruosa ritenere in rete una rete di salvataggio per un Paese che sta andando un po'alla deriva da vent'anni
E quali sono questi obiettivi cambiare rotta eminentemente cambiare rotta cose vuol dire
Tassi di sviluppo occupazione di qualità e esattamente l'opposto di quello che stiamo continuando a vedere procure quanto il grande vanto che sia anche abbiamo la più alta e Cuper signore nella storia non è vero che nel due mila otto ed è la più alta di adesso e quindi i tassi di disoccupazione o più bassi
Ma noi abbiamo un'altra occupazione come diceva Luca prima precaria
Collegata a un'alta povertà legata alla questione salariale non alla precarietà e di chi è disoccupato no quindi è un c'è qualcosa che deve essere cambiato strutturalmente
E qui possiamo prevenire
Allora da questo punto di vista la strategia non è chiaro
è chiaro che si interviene su tutto che si fa una grande manutenzione di un sistema obsoleto
Che costa molto ma forse con molto meno avendo obiettivi precisi si potrebbe cambiare il più rapidamente la direzione quando si diceva prima il bel soggiorno nel Mediterraneo be'quelle sono le chiavi di volta secondo me sì delle parti della Sicilia che deve sì spartire dei portici reparti dalla logistica cioè non l'abbiamo detto nel mille volte che calo ac o c'è un disegno che impone degli obiettivi prioritari e ha poi a calare determina l'uso delle risorse della distribuzione io non sono affezionato al sud del quaranta per cento può anche averne il venti se quel venti mette in moto una che ha reazione a catena come può essere da Catania
A Napoli ed ecco bene
Quello crea il mio altro che il quaranta per cento e c'è la potenzialità di fare questo e questo credo che sia molto timido nel dibattito anche per grandi equivoci
Luca faceva vedere prima il discorso degli lenti incapacità so dei comuni di rispondere al tema degli assomiglio delle scuole quello non è quelle è una grande fuga dalle responsabilità della politica etnico quei diritti non vanno messi a bando
Dissi deve offrire soldi e Progetto e controllare che sui fasce
E allora era la Cassa per il Mezzogiorno e che fece perché non c'è un'alternativa oggi ci abbiamo fior fiori di universitarie che hanno uno statuto
L'interesse e il dovere di curare il territorio quindi su questi terreni non ci aveva da perdere neanche un giorno
Perché i ministeri sanno perfettamente di quanti residui c'è bisogno di quante scuole di che qualità quindi anche quindi è un abbiamo perso due anni
E ci ritroviamo che dobbiamo rifare i banditi Adriano prima costruire i tecnici dei Comuni no noi dovevamo andare le cose e poi su questo si costruisce ogni tanto questo ricostruisce ma mettere e questo è un pezzo del PNR che non è poco
Per il resto non c'è strategie industriale cioè crediamo zona economica speciale triennale purtroppo il mio stato io sarebbe stato interessante capire meglio lui ha ragione una grande zona come il Mezzogiorno venti milioni di persone con grandissimi problemi perché c'è in moto un meccanismo per cui si emigra che si pagano gli emigranti che se ne vanno non si hanno le rimesse degli emigrati c'è una peggiore un peggioramento demografico e patrimoniali pregato nel Mezzogiorno che è un meccanismo micidiale che sta andando avanti
Quindi da questo punto di vista e credo che ci sia dovrebbe essere questo il movente a metà delle guardato di fare un ragionamento
Anche molto franco e molto di confronto quei territori e così via di strategia
E invece
Dal punto di vista strategico cioè del solo due cose le grandi riforme Cicchetti l'autonomia differenziata si parla d'altro e invece questo dovrebbe essere oggi il discorso su cui confrontarsi
Trovarsi
Sì dico Presidente diamo anche per concludere con un messaggio positivo diamo un elenco a suo avviso di quali sono i punti di forza su cui dobbiamo insistere già questa strategia vediamo la moglie quali sono i Blink siamo i punti di forza per insisteremo storielle di continuare a fare da pungolo che tra l'altro Svimez a fa benissimo sussulti ben evidenziato
Allora
Ne avevamo detto la reazione a catena
Allora l'Italia è
è il Mediterraneo
E l'Europa ha un bisogno disperato del Mediterraneo noi stiamo interpretando adeguatamente questa enorme opportunità no
Perché se no cominciamo ad attrezzare Augusta
Napoli Barghouti Taranto da collegarle con Trieste ecco questi doveri ma anche la logistica sicuramente è ebbe ma ora che facciamo lezione razza esso l'unica io ecco la domanda che faceva il ministro che ruolo hanno le otto vecchiezza sono otto porti quelli sono sarà sei
Ci sono fondamentali
Evidentemente io credo che il ministro che
Sa benissimo che quelle autorità portuale che non sono più loro Zeiss
Vecchio stile saranno spero
Quelli che ha le micce che attivano la reazione a catena alla bara su quello sta per essere molto chiari occorre dargli tutti i privilegi doganali che la Zeiss qualsiasi XS deve però non è che tutto il Mezzogiorno può avere il privilegio dei banale è chiaro che i punti sono quelli e questo serve il chiarimento strategico scende già molto significativo
Per gli operatori
L'altra cosa semplificazione le abbiamo fatte quindi abbiamo dei grandi risultati semplificazione autorizzazione unica
Ma
Di mi un un quesito semplice ma questo vale per la zona economica speciale su o è una cosa che deve valere a livello nazionale
è una delle grandi riforme la semplificazione verrà un po'smentirete al sud c'è l'autorizzazione unica erede al trono questo per dirne una
Poi le grandi opportunità nel grande porto in senso piani
Noi che abbiamo otto
Cioè principi sito prima che che livelli di come dire di competenza e di prospettiva abbiamo anche buonista ricerca della tecnologia eccetera eccetera le filiere di cui parlava duca sono lì sono lì e sono fondamentali e quindi vanno interpretate
E quindi questo credo che sia né al nelle Cortes dei governi
Però vorrei ricordare un punto stranissimo quindi ricorda
Presidente Bernardo Mattarella
Il sud sta perdendo Giovanni
E abbiamo visto
E se guardiamo quindi sta esportando capitale umano pregiato sempre di più perché i laureati sono sempre di più
E contemporaneamente sta esportando risorse finanziarie
Se guardiamo
Cioè un è l'appendice
Vostro rapporto troverete
Delle statistiche s's'così molto sintetiche guardate la voce prestiti e risparmio
Il Sud trasferisce al Nord almeno cento miliardi all'anno di risparmio quindi non usa
Risorse
Il nord le usa ma anche il Nord non è che cresce molto dal punto di vista però è questa importante per un motivo molto semplice perché l'Italia è fatta di microimprese piccole imprese cosa vuol dire quei cento miliardi di risparmio che uomo rimangono adesso
E credito di capitale circolante la piccola impresa visive di capitale circolante farà un investimento se sa che può pagare i salari libri nelle forme quindi è un segnale molto secondo me significativo e dal due mila sedici guardate quel gas statistiche sono terribili interne
Perché sono da un panda una parte abbiamo questa enorme potenzialità e non riusciamo a gestire e qui un problema del consolidamento bancario ma non entro nel merito perché
è una cosa complessa però questa cosa vanno gestite
Perché non esistendo più una banca del sud insomma Banco di Napoli facciano il piede chi aveva una ottica diversa stando sotto e poi andava anche al Nord
Adesso
La banche unificato la banca unica che le banche grandi che hanno lo spazio il tour europeo non posso chiaramente a vedere un compito
Di riequilibrio territoriale se
Esistono delle il modello di vigilanza del giovane quindi questo è un tema importante che dovrebbe essere
Preso in seria considerazione per il motivo che dicevo prima il Mezzogiorno purtroppo e l'Italia purtroppo è troppo piccola impresa e microimprese ed è una perché abbiamo la questione salariale e i lavoratori poveri non perché esso cattivi gli imprenditori perché quella è la condizione di sopravvivenza dell'impresa non si può svalutare si fanno le riforme sul mercato del lavoro sempre più
Interventi flessibilità e sempre più di competitività quindi è una cosa del genere è il modello di concorrenza monopolistica del vedendo qualcosa accademico questo è un tema
Che noi stiamo accantonando invece momenti in cui abbiamo tardi tanti e risorse e tali e tante prospettive che ripeto sono incredibilmente uniche perché l'Italia un bene posizionare il Mediterraneo siamo noi per l'Europa
E o noi diventiamo la rotta erogazione dell'Europa oppure rimaniamo a un po'anche usi a rabberciare per possiamo su questa pagliacciata facciamo concludere
Esattamente trarre trattenere e diventare nuovi Lab per l'Europa l'Italia intera a partire dal Mezzogiorno grazie presidente grazie di
Grazie a tutti i presenti