Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì nove febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in per Tura oggi la guerra in Ucraina la notizia del giorno la decisione del presidente Volodymyr Zé Lenzi Chiti
Licenziare il generale di ferro come ed è finito Balleri delusioni il capo delle forze armate questa rimozione sottolinea Alfano sciolta INPS segue mesi di tensioni tra il presidente e il generale ci concentreremo però soprattutto su con mento che riguarda gli aiuti americani all'Ucraina per difendersi dalla guerra di aggressione
Della Russia il Wall street journal e l'auto sta buttato giù dei repubblicani questo il titolo di un editoriale per commentare un voto che c'è stato al Senato che ha fatto fallire un progetto di legge che includeva gli aiuti per l'Ucraina per Israele per Taiwan e misure re il confine sud della crisi dei migranti alle frontiere americane torneremo anche sulla protesta degli agricoltori in Europa
Lo faremo in particolare con due giornali spagnoli El Pais e il mondo perché le proteste sono arrivate anche in Spagna
Nel paese sottolinea la necessità di non sacrificare l'agenda verde El Mundo invece nel suo editoriale parla di rischio politico per tutta Europa perché queste proteste agricole vengono capitalizzate dalla dall'estrema destra e dai partiti nazionalisti anti europea dei a proposito di elezioni europee invece ma non solo reazioni a livello globale leggeremo un commento pubblicato oggi da le Monde
Il titolo è due mila ventiquattro l'anno delle elezioni e con un paradosso in numerosi Paesi che praticano al Kano la democrazia la democrazia regredisce
Nei territori già conquistati la Democrazia perde qualità le conclusioni di Fraktion però sono interessanti la Democrazia liberale non è ancora morta
Partiamo però dall'Ucraina e dall'editoriale di ieri del Wall Street journal sull'auto sabotaggio dei repubblicani dopo aver ucciso il Progetto di legge sulle frontiere tram Pucci darà anche l'Ucraina
Mercoledì l'accordo su lui confini sulle misure da adottare contro l'immigrazione irregolare al Senato è fallito con un voto quarantanove a cinquanta all'esito era atteso
La misura stava perdendo il sostegno dei senatori repubblicani ancor prima che emergesse nel fine settimana
Il lato positivo che il senato si prepara a votare anche un disegno di legge sugli aiuti all'Ucraina Israele senza le disposizioni sui confini meridionali scopriremo presto
Se anche su Ucraina e Israele i repubblicani al congresso si impiegheranno a Donald Trump
La storia dell'accordo sui confini viene descritta dagli oppositori come il fallimento del capo negoziatore Jensen Langford e del leader del partito repubblicano al Senato Mitch McConnell
La verità è che con sin dall'inizio avrebbe preferito votare solo sugli aiuti aggiuntivi all'Ucraina
Ma la destra repubblicani trappisti volevano una copertura per votare a favore degli aiuti a chi entra chiedevano per l'appunto misure sui confini
McConnell ha incaricato Langford che ha una storia di conservatori impeccabile di immergersi nei dettagli
L'anno forte andato una decina di volte i confini ha trascorso mesi a guardare come funziona il sistema di immigrazione negli Stati Uniti
Ha cercato di di scene nere quali miglioramenti potrebbero essere possibili con una situazione di governo diviso a Washington
E alla fine è stato in grado di negoziare il disegno di legge sui confini
Più conservatore più repubblicano degli ultimi decenni l'errore dei senatori Langford McConnell è stato quello di presumere che repubblicani che chiedevano misure sui confini fossero sinceri in buona fede
Quei senatori in realtà hanno cambiato idea non appena Trump ha dato l'ordine di non dare a Giuba idee nulla di cui potesse assumersi il merito i dettagli del disegno di legge sui confini sono diventati rilevanti il Partito repubblicano si è inginocchiato davanti a Trump la morte dell'accordo sui confini in definitiva è un'operazione di auto sabotaggio condotto ad Otranto e dei suoi alleati per fomentare il caos fino a novembre e se possibile rovesciare anche il senatore
McConnell dalla carica di leader repubblicano al Senato
Si va verso quello che già accade alla Camera
La guerra del tutti contro tutti che ha fatto seguito al colpo di Stato contro lo speaker Kevin McCarthy
Ha avuto come risultato che il nuovo speaker Michael Johnson non è riuscito nemmeno ad approvare una legge sugli aiuti a favore di Israele questa settimana
La rivoluzione manga si sta divorando da sola
Il Senato mercoledì è iniziato a votare sulla proposta del presidente by the sugli aiuti militari all'Ucraina Israele al Pacifico per superare l'ostruzionismo sono necessari sessanta voti
Sì questo ostacolo verrà superato il Senato approverà il disegno di legge poi la palla passerà ai repubblicani alla Camera
La ne cecità
Gli aiuti per l'Ucraina diventa ogni giorno più gente man mano che le scorte di munizioni diminuiscono in un conflitto dominato dall'artiglieria la Russia spara fino
A dieci proiettili per ogni proiettile lanciato dall'Ucraina rapporto di forse dieci a uno
Senza più armi americane la le forniture di proiettili da centocinquanta cinque millimetri all'Ucraina potrebbe esaurirsi prima dell'estate
Nel frattempo la Russia riceve ondate di munizioni dall'Iran e dalla Corea del Nord
Secondo alcuni funzionari del Pentagono senza l'artiglieria e le difese aeree americane l'Ucraina potrebbe perdere la guerra nel corso di quest'anno sarebbe una tragedia per la coraggiosa Ucraina sarebbe una catastrofe strategica per l'Europa libera e gli Stati Uniti
Renderebbe anche i repubblicani moralmente complici di un tradimento storico così tra l'altro il Wall street journal nel suo editoriale torniamo in Europa e alle proteste agricole con El Pais quotidiano spagnolo l'editoriale di ieri dal titolo
Grida rurali le riforme chieste dagli agricoltori con le loro proteste devono rispondere alle
Legittime richieste che pongono ma senza sacrificare l'agenda verrebbe secondo El Pais che fa un'operazione merita cioè scrive scrive quello che quella che è la realtà in molti aiuti di cui già beneficiano gli agricoltori ma andiamo a leggere i trattori
Quasi di sorpresa
Hanno bloccato le strade le autostrade della Spagna martedì per chiedere misure di aiuto che includono tra le altre cose l'allentamento delle norme ambientali la semplificazione delle procedure legate agli aiuti europei
E lo stoppa la corsa al ribasso dei prezzi questi queste proteste dimostrano che disordini nelle campagne
Hanno raggiunto un livello tale da richiedere una risposta significativa da parte delle autorità politiche nazionali ed europee
Come ha riconosciuto la stessa Presidente della Commissione Ursula fondarla alieno dagli aiuti d'emergenza non sono più sufficienti a compensare le perdite occasionali di alcuni agricoltori di qui l'idea di riorientare i sussidi per focalizzarli non tanto sulla produzione
Quanto sul mantenimento del territorio in determinate condizioni ambientali o sulla creazione di marchi di qualità per fare la differenza tra produzione industriale e chi rispetta l'ambiente
Fonda l'Aida ha lanciato dialogo strategico come primo segno di buona volontà ritirato il progetto di direttiva sulla riduzione dei pesticidi per parte sua però Sanchez il premier spagnolo ha promesso di
Rafforzare una legge sulla catena alimentare per evitare che gli agricoltori siano costretti a vendere i loro prodotti in perdita queste ritocchi sono necessari vedremo se basteranno a sedare le proteste
Che cercano di avvantaggiarsi di un calendario elettorale favorevole per strappare concessioni ma la campagna ha bisogno di qualcosa di più che semplici cerotti scrive el Pais
L'agricoltura europea necessità di una riforma profonda che offra agli agricoltori una prospettiva per il futuro
E permetta di attrarre nuova linfa verso un'attività gravata dall'abbandono della forza lavoro e da un allarmante grado di invecchiamento l'Europa deve superare lo schema agricolo emerso dopo la seconda guerra mondiale che aspirava
All'autosufficienza alimentare attraverso una pianificazione della produzione sostenuta da sussidi
L'evoluzione o meglio la degenerazione di quel modello ha portato alcuni grandi proprietario investitori a specializzarsi
Nell'accaparrarsi aiuti multimilionari dall'Europa mentre molti piccoli agricoltori comuni sono costretti a sopravvivere può chiudere le loro aziende
Dopo anni di riforme della politica agricola comune la distribuzione della torta non è cambiata il venti per cento dei beneficiari riceve l'ottanta per cento per gli aiuti dire inoltre la situazione dei piccoli proprietari aggravata dal necessari innalzamento degli standard ambientali difficile da raggiungere quando c'è un margine di profitto molto limitato
La soluzione
Non passa dall'abbandono delle norme ambientali come proposto da alcuni di questi gruppi agricoli contaminati dall'agenda del negazionismo climatico dell'estrema destra euroscettica
A quale diritto anche il Partito popolare spagnolo parlando di dogmatismo ambientale al contrario
La salute ecologica ambientale non è una minaccia per l'agricoltura ma la condizione per la sua sopravvivenza soprattutto in un continente come l'Europa dove tra il sessanta e il settanta per cento delle terre coltivabili
Le terre coltivabili sono tra il sessanta settanta per cento in condizioni terribili
La risposta alle esigenze poste dalle proteste deve dunque partire da una riforma complessiva
Che garantisca equità nella distribuzione degli aiuti e affronti i problemi dello spopolamento delle campagne la mancanza di servizi
Che affliggono le comunità rurali
In cui opera il vero settore agricolo così tra l'altro El Pais che giustamente ricorda come le riforme della pacca abbiano portato a una pax dei ricchi
Che rischia di diventare sempre più ricca e magari
Occorrerebbe riflettere su chi strumentalizza queste proteste
Per ottenere più aiuti
Diciamo per tutti ma soprattutto per quelli che già beneficiano di ottanta per cento di quegli aiuti
E il mondo altro quotidiano spagnolo la protesta agricola è un rischio politico per tutta Europa il titolo dell'editoriale di ieri
Le proteste nelle campagne stanno mettendo paura i governi europei nel momento in cui si percepisce sempre più una certa aria illiberale
La mobilitazione in Germania Francia Spagna si inquadra in un momento chiave le elezioni europee di giugno suo mettono in gioco i progressi verso una maggiore integrazione politica e un ambizioso allargamento a Est
Il rischio è quello di una ritirata nazionale istigata dai partiti euro forbici che aspirano a diventare la seconda forza al Parlamento europeo i trattori dunque rappresentano un rischio non solo economico ma anche politico
Sia per gli stati membri che per Bruxelles che dunque devono affrontare questo rischio per evitare che le proteste vengono vengano capitalizzate dall'estrema destra come accade in diversi Paesi
La realtà è che in termini generali l'agricoltura si sente abbandonata la pressione delle proteste agricole ha già costretto la commissione a diluire parte della sua agenda verde il settore rappresenta una piccola parte della popolazione europea uno virgola quattro per cento ma il legame con il territorio
Lega l'agricoltura a l'identità nazionale che le sigle anti europee vedono minacciata
El Mundo poiché spiega come le proteste in Spagna abbiano adottato slogan simili a quelle di boxe con accuse di tradimento nei confronti delle campagne spagnole
Nelle proteste tra l'altro vengono incorporate le associazioni tradizionali il Governo dunque si trova senza interlocutori per rispondere alle rivendicazioni
Gli aiuti della PAC queste sono le conclusioni rappresentano un terzo del bilancio dell'Unione europea non si può dunque parlare di a abbandono della campagna
Ma c'è una certa mancanza di equilibrio nel conciliare il ritmo della transizione climatica con la sua necessità di sussistenza di un gruppo vulnerabile
L'entità delle proteste mostra che occorre aprire canali di dialogo per evitare che il populismo sfrutti la frustrazione degli agricoltori con i suoi discorsi nazionalisti e xenofobi che vengano la realtà di
Ma globalizzazione da cui non si può tornare indietro così tra l'altro il
Che con questa minaccia diciamo alla democrazia liberale ci porta alle mondi oggi allora fra show due mila ventiquattro l'anno delle elezioni ma in numerosi Paesi che praticano la democrazia la democrazia regredisce
Scrive il quotidiano francese
Omaggio la democrazia nel due mila ventiquattro quasi la metà del degli adulti del pianeta voterà molti reagiranno in modo scettico il voto non è lo stesso nel Regno Unito o nell'India di Narendra modi negli Stati Uniti o nella Russia di Vladimir Putin in Brasile o in Iran per citare solo alcuni dei Paesi dove la popolazione chiamata a votare tuttavia in questa chiamata alle urne c'è una sorta di riverenza verso uno dei gesti più importanti della vita di una democrazia il voto qua e là Mosca a Mosca o o in Azerbaijan con Ilham Alierta questa settimana
L'autocrate incarica ritiene di essere obbligato si sente obbligato a organizzare un voto anche se il risultato è conosciuto in anticipo e puramente formale ipocrita
Ma il despota vuole una patente di legittimità e rispettabilità attraverso le urne un po'come quando ci si mette la cravatta al cappello per andare un matrimonio
Il rito non è sede semmai un obbligo che esprime anche inconsciamente questa semplice verità è meglio avere il timbro democratico delle urne
La situazione paradossale l'uomo e la donna dell'anno due mila ventiquattro sono gli elettori ha scritto Charanga ne esce uno dei degli opinionisti più fini del Financial Times
Ma la democrazia è in declino osserva l'americano Larry dai non professore di Stanford
Il numero di Paesi che praticano a regime democratico sta diminuendo nei territori già conquistati in un in Occidente in particolare la democrazia perde di qualità la democrazia intesa in senso lato cioè lezioni regolari abbastanza libera
Aveva raggiunto il suo apice nel due mila ne beneficiava il cinquantaquattro per cento della popolazione mondiale secondo Freedom Houses
Poi la percentuale scesa al cinquanta per cento nel due mila e diciotto e al trentadue per cento nel due mila diciannove un crollo dovuto soprattutto al declassamento dell'India Paese più popoloso del mondo
Solo trentaquattro Paesi oggi rientrano nelle fila della democrazia liberale e cioè elezioni Stato di diritto libertà di stampa
Checks and balances diritti delle minoranze in breve la completa e complessa panoplia istituzionale della vita democratica da diciassette anni
La Democrazia in declino osserva l'americana Samantha Power che dirige l'Agenzia americana per lo sviluppo internazionale
La democrazia si esporta meno ha perso la capacità di sedurre il suo soste Power sembra essersi sfilacciato sotto i colpi del ripetuto tradimento degli occidentali come l'invasione dell'Iraq del due mila e tre
Lo scivolamento di alcune democrazie verso l'autocrazia ci pone di fronte a un dilemma chiave quale modello di governo prevarranno i prossimi anni
A Cambridge il centro per il futuro della democrazia stima che la Cina Russia siano leggermente più popolari degli Stati Uniti nel sud del mondo
Le democrazie liberali vengono invece divorate dall'interno da quella che viene definita stanchezza della Democrazia
I giovani occidentali i governi occidentali sarebbero un regime disordinato e laborioso che decide lentamente sempre alla ricerca del consenso che non ama né in bianco né il nero ma il grigiore del compromesso
L'elettore moderno invece decide la carte non più nel menu altri pericolo incombono come la scomparsa della distinzione tra verità e menzogna le teorie del complotto il dominio dei social network sulla stampa tradizionale la disinformazione e la manipolazione dell'opinione pubblica
Le elezioni del Parlamento europeo giugno annunciano un'ondata di estrema destra ultranazionalista
In un clima che coltiva felicemente il discredito delle élite questi partiti protestatari traggono vantaggio dalle difficoltà attuali immigrazione disuguaglianze economiche sociali
Vincoli ambientali il loro modello la democrazia liberale
Che porta sul nome di democrazia però è è Viktor Orban
Le elezioni americane del cinque novembre determineranno se la più potente delle democrazie liberali e pronta a soccombere a una forma di democrazia illiberale riportando Trump alla Casa Bianca
C'è un paradosso però di questi tempi
Questo declino annunciato della democrazia liberale
Arriva nel momento in cui la democrazia liberale ha dimostrato la sua assoluta superiorità nella lotta contro Cofid
La democrazia illiberale in Polonia è stata sconfitta dai centristi di dono al touchscreen
Descritto irrimediabilmente come un'entità in declino decadente l'Occidente resta la meta privilegiata di un movimento migratorio senza precedenti
Provenienti dal sud del mondo folle di sfortunati sembrano attratti dalla promessa di libertà e prosperità che la democrazia liberale incarna
Insomma l'annuncio Della Morte
Della democrazia liberale sembra abbastanza prematuro così all'altra show sulle nuove non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale