Guerre e pace: Europa al bivio

Noti a tutti potete tutti quanti sedervi perché iniziamo a brevissimo
Allora portiamo con i ringraziamenti e dei saluti che sono dovuti ma oggi particolarmente sentiti sarà grazie alla Camera dei deputati nella persona del presidente onorevole Lorenzo Fontana che ci ospita qui a Palazzo Montecitorio e ci ha inviato un messaggio che vogliamo condividere con voi
Messaggio del Presidente
Rivolgo il mio più cordiale saluto a tutti i partecipanti al convegno Guerra e pace Europa al bivio considero molto importante
Questa iniziativa per il significativo contributo che potrà offrire la discussione di un tema di stringente attualità
In un momento in cui come quello che stiamo vivendo le dinamiche geopolitiche globali richiedono una riflessione approfondita una collaborazione costruttiva
Essa testimonia altresì il vostro costante e concreto impegno nella promozione del dialogo politico e del dibattito pubblico su argomenti che impongono un approfondimento costante e trasversale
Soprattutto in funzione delle complesse spire che investo nel nostro continente e più in generale gli equilibri mondiali ritengo quanto mai preziosa questa sede di confronto la crescente tensione in Medio Oriente in particolare
Richiamo a tutte le istituzioni nazionali e internazionali a intensificare gli sforzi per la pace e la sicurezza
In questo contesto ritengo cruciale il ruolo dell'Europa
Per favorire la stabilizzazione della regione e scongiurare il rischio di un pericoloso peggioramento del quadro geopolitico
Sono certo che dall'incontro odierno emergeranno spunti e riflessioni utili anche per il dibattito parlamentare vi giungano quindi i miei migliori auguri e per il pieno successo dell'evento Lorenzo Fontana Presidente della Camera dei deputati
Ringrazio per aver accettato l'invito a partecipata al TAR partecipare l'onorevole Mariastella Gelmini di azione l'onorevole Enrico Borghi di Italia viva l'onorevole Giuseppe Fioroni di tempi nuovi
è di Esperti Federico Petroni Tommaso Labate Igor si Baldi
è l'onorevole Ron sugli la vicepresidente del Senato si collegherà più talpe più tardi per un breve intervento
Temiamo che siamo indiretta ha sull'auto del pirata sulla web attivi della Camera e anche sul canale You tube ringrazio radio radicale che è presente c'è sempre
E i giornalisti operatori che sono accreditati una saluto ringraziamento per la partecipazione alla presidente l'onorevole garganiche in rappresentanza dell'associazione ex parlamentare della Repubblica insieme con Alaimo
Saluto anche Sanza Soriero Meduri Tassone Barbareschi fa utili
Quindi grazie per le per essere qui ed infine calorosamente voglio salutare i ragazzi di due scuole due istituti superiori il liceo scientifico Bruno touche piedi Grottaferrata
E l'Istituto leopoldo Pirelli di Roma quindi pervenuti ragazzi è un saluto anche le vostre insegnanti chiediamo accompagnati adesso iniziamo quindi la parola al moderatore Diego Nesci
Buonasera a tutti grazie d'essere qui a me l'onore e l'onere di introdurre i lavori
Diamoci trovano ancora qui ancora una volta dentro il tempio della democrazia come io lo chiamo la Camera dei deputati
Siamo immersi nel cuore il testo della politica italiana questo è il ventitreesimo convegno di parole guerriere il tredicesimo all'interno di Palazzo Montecitorio tuttavia questa è la prima volta che stiamo ospiti in questa prestigiosa sala la data della regina
Come vedete alla mia voce ammetto di essere particolarmente emozionato
Come molti di voi da Barrett annota avranno questo nuovo ciclo di convegni richiama pomeriggi popolari dentro la politica
Dialoghi sulla sulle priorità del Paese ecco sin dal due mila diciassette la nostra missione è stata quella di favorire il confronto e il dialogo fra intellettuali politici e popolo
Tra una preventivi caratterizzano per delle menti la l'interdisciplinarietà per la trasversalità infatti coinvolgiamo esperti di diverse branche del sapere il politici appartenenti a ogni schieramento
In alto impegno e quindi quello di combattere una radicale Ford Squarise politicizzazione delle persone che è in corso
Fornendo nuovi strumenti delle chiavi interpretative per vivere al meglio il proprio tempo questo tempo che viviamo lo sappiamo
Se Complesso ma credo che è una verità si stia diventano sempre più chiara che le semplificazioni ideologiche non servono più
Se per lungo tempo hanno alimentato il motore della storia adesso torti Scola l'effetto contrario ci deprimono ci ci rendono passivi e questo si può evincere dai tassi di astensionismo sempre crescente
Le persone non si appassionano più per partito preso ma c'è un radicale bisogno un'urgenza di conoscere chiaramente i perché che stanno dietro le scelte politiche
Vedete voi non ce ne accorgiamo ma spesso siamo siamo spaesati siamo arrabbiati proprio perché ci manca un'anima politica
Ci manca nella nostra vita quotidiana
Infatti pian piano ci si diciamo cd crediamo sia i nostri problemi personali
Infelicemente direi ma il personale è politico la nostra natura più profonda e quella del tre animali politici cenoni centosei finiamo crediamo nel senso quando cooperiamo con gli altri per un per un bene comune per un obiettivo più grande di è il più grande perché siamo esseri affamati di significato
Nell'ultimo incontro abbiamo parlato della
Del delicato tema della demografia del femminicidio
Avevo accennato a una paura che proprio quella che segna la mia generazione che l'ansia da insufficienza
Una paura che potremmo definire post moderna questa volta invece parliamo della paura che anche una posizione ancestrale molto profonda dell'uomo che appunto la guerra
Quando i venti di guerra doppio rogo di tangibili come in queste ore delicatissimi come tutti sapete
Riaffiorano nel cuore dei popoli le domande quelle più profonde qual è il nostro ruolo nel mondo dove stiamo andando
Beppe
Pensiamo ci siamo nei primi anni di un nuovo secolo che è dentro un millennio di attenzionato
E qui problemi ci sembrano sempre gli stessi
Povertà guerre dominio dell'uomo sull'uomo
Io penso sia una questione di percezione del tempo tutte le colture soprattutto gli interi tendono a vedersi come il centro del mondo quindi ogni cultura pensa che il tempo che sta vivendo c'è anche il tempo dell'altro ma non è affatto così
Il tempo di un cinese non è lo Stato più di quello di un persiano il tempo di un africano nello stesso Dino occidentale e mentre il tempo scorre tutti noi combattiamo l'eterna battaglia tra le due nature dell'uomo quello che sa mediare
E quindi quello che sta cooperare che tra mediare la natura cooperante natura invece conflittuale quella che fa la guerra
La lotta tra domini amore infatti universale si gioca anche a livello personale quindi uno a uno che a livello collettivo e a ben guardare possiamo facilmente notare come le diciamo le i conflitti che viviamo accada nel lavoro personalmente ogni giorno fanno le spezie intime radici delle tensioni internazionali che portano alle guerre per un motivo molto semplice che le nazioni sono fatti di persone la volontà di potenza di dominio eliche nelle persone come nelle nazioni
E spetti a questo addirittura curioso questa volontà di potenza deriva da un profondo senso di ingiustizia di sentirci vittime di qualcosa o qualcuno non so se il professor Cibaldi d'accordo su su questa mia enunciazione magari ce lo dirà tra poco
Ora noi ci troviamo in un momento cruciale che un perito di cambio di paradigma direi se avessi studiato lo scontrino il subentro Petroni
Dove
Diciamo le guerre in corso alle tensioni geopolitiche pongono l'Europa un a delle scelte decisive
Il nostro vecchio continente che volente o nolente è il custode delle radici culturali dell'intero Occidente ancora sicuramente un ruolo fondamentale a livello geopolitico
E tra poco a giugno come loro danno saremo chiamati a votare per il Parma e per il rinnovo del Parlamento dell'Unione Europea
E Tremonti teme logge all'ordine del giorno c'è appunto per la condizione particolare la difesa comune in Europa
Tutta nello sfondo c'è un problema che non possiamo eludere che il famoso elefante nella stanza che è l'assenza forse l'impossibilità di creare un'effettiva unione politica europea questo contesto quindi sarebbe mi auguro che lo faremo bello riflettere sul ruolo dell'Italia nel Mediterraneo
Che diciamo è un è una regione in cui si gioca la stabilità dell'intero continente no in stiamo nel cuore
Tra Oriente Occidente quindi dal mare nostrum passato sotto le merci i cavi del world wide web
Ed ecco che l'aggressione della Russia
Nei confronti dell'Ucraina e la recente recensione del millenario conflitto israelo palestinese che ha dietro l'Iran
Ci hanno improvvisamente dettato dal lungo sonno di cui devo dire i nostri media nazionali sono stati la ninna nanna di sottofondo per per lungo tempo questo magari lo chiedano al giornalista Tommaso Labate
Insomma ci dà modo di vegliare dall'illusione di una pace perenne
Che in realtà per quanto ci riguarda è fondato essenzialmente sulla scelta di far parte del della sfera di influenza dell'egemonia globale che sono gli Stati Uniti d'America grazie al loro e la norma potenza militare che ci annuncia ci siamo garantiti per noi
La pace la sicurezza in un mondo che non vive evidentemente viso all'economia e su questo noi siamo convinti di questo ma con questo cederà qualche lume tanto il dottor Pedroni
Questi compiti e ci hanno ricordato finalmente che la storia non è affatto finita come ad occidente getto Rizzato abbiamo creduto e soprattutto che la storia non è mai davvero passata
Ci troviamo di fronte a un nuovo disordine mondiale
Come affrontarlo
Ma il popolo dobbiamo essere consapevoli che questi conflitti non farà parte degli incagli inspiegabili della della storia oppure sono il frutto di scelte di Cingoli leader magari magari sicuramente ci sette scellerata o meno
La verità completa di genere che siamo immersi nel flusso continuo della storia
Dove i nodi irrisolti riemergono insieme a quelli nuovi ecco in conclusione voglio affermare con forza che nonostante la storia dell'uomo sia stata caratterizzata dalle guerre di dominio
Sono fermamente convinto che gli esseri umani hanno la struttura intrinsecamente votata è orientata la cooperazione la mediazione e questo il tratto fondamentale della nostra specie col dialogo e la mediazione abbiamo creato le note civiltà
Ma come fare come comportarci con coloro che il dialogo
Lo rifiutano il punto è che tutti proprio tutti credo credono di avere un buon motivo per fare quello che fanno perché no per fare la guerra e su questa suggestione voglio esprimere trenta darà la parola al primo relatore al primo Sperto
Che professori così Baldini è un pilota logo scrittore autore di famose Brescia bestseller Mondadori e per la stessa casa editrice ha prodotto proprio Guerra e pace e molte altre
Opere di Tolstoj trattenute oltre mille conferenze in giro per il mondo presa sui Baldi ha origine russa da parte di madre
E sono ottimo libro s'intitola la Russia non esiste è un romanzo storico che va dal mille novecentodiciannove al mille novecentoquarantacinque
E vorrei che il Gora aprite l'altra delle liste di questa sera
Facendoci entrare un po'nella mentalità russa e che dà luogo a tutti gli altri esperti una traccia per interpretare questo nuovo mondo quello che ho chiamato questo nuovo disordine mondiale in cui siamo immersi
Oligopolio Boeing parlare dal podio sento prego
Grazie al carissimo medici
La questione è molto semplice in questo periodo che cosa sta succedendo
Non non dove andiamo
Quello è troppo
Cosa sta succedendo
Chi lo sa vince
Non dico il politico che lo sa perché il comune cittadino che sa cosa sta succedendo vince contro cosa vincere contro una situazione di angoscia
La società angoscia è data dal fatto generale nel constatare che la seconda guerra mondiale non è servito a niente
Tanti milioni di morti
Avrebbero dovuto
Nella loro inutilità queste morti avrebbero dovuto dimostrare che la cui era server no che inutile abbassare persona che invece come se non fosse neanche passato e questo naturalmente un problema
Ci sono due modi per capire cosa sta succedendo primo modulo conoscete tutti sono i fatti
Essere informati sui fatti
Secondo modo sono le teorie
Il primo modo va di settimana in settimana
Durante il periodo di guerra i fatti non sono credibili non so Marcos Rockpolitik pensate cosa diceva al Corriere della Sera dal quarantadue
Si poteva fare una e capire cosa succedeva e quarantadue il bando per la rabbia sull'America e così via no l'intento di guerra
Già infatti in generale che vengono presentati dall'informazione
Sono sempre una selezione di fatti dove non è chiaro il principio di selezione sul previste lezioni durante la guerra i criteri di selezione si perde quella mente integralmente interferito da agitazioni psicologica per cui dittici
La fattispecie di dolo tre
E e cosa fa il prefetto
Che sono interpretabili come si vuole
Quintetto di guerra i fatti non sono attendibili le teorie non sono credibili specialmente quelle più interessanti sette a incitare al mille novecentocinque che venticinque anni dico per gli alunni ci sono qua
A estremi novecentocinque a venticinque anni dopo una dopo molte indecisioni ha detto che Newton aveva torto
Nessuno gli ha creduto ancora nel mille novecentoventuno dicevano il premio Nobel non gliel'ha dato teoria della relatività perché era troppo strano ed era una storia buoni
Ecco le teorie non vanno di settimana in settimana hanno un campo di visuale che non si sono riguardano i secoli
Io
Propongo una Teoria come tutte le teorie naturalmente sono fatte per essere falsificate dal lettori e servono a produrre sono metodi cioè non produrre altre teorie migliori è questo il bello delle teorie
Parte il mio completo la filosofia per quello dunque sta succedendo quello sto secondo questa teoria teoria
Che è una civiltà se stai scendendo questa civiltà si chiamava se non si chiama più si chiamava erroneamente civiltà occidentale
Molto grande
Andava dalla nascita alla vasca perciò tutto il giro
Da Vladivostok a te lo dico Stocco
Prendeva un tennis terzo superiore dell'emisfero settentrionale enorme
Data di nascita di questa teoria mille settanta questa centimetri civiltà mille settecento settanta mille settecentottanta
Giovane
Prima c'era la civiltà europea voi intorno al mille seicentosessanta in Europa ci si accorge grazie a Caterina secondo perché c'è anche la Russia
E di colpo l'Europa si allarga sulla Russia integra la Russia è un fastose eccezionale poco dopo ho fatto ancora più eccezionale l'Europa gli integrali gli Stati Uniti d'America che prima non esistevano
è una un'esplosione territoriale capolavoro è stata
Perché la Russia era il dispotismo ortodosse sopra quindi straniero dall'anno mille
Asiatico
E l'Europa si apriva verso la Russia
Era più Europa diventata euro otto più Russia
Gli Stati Uniti erano una repubblica
In un tempo in cui c'era un monarchico principati educati
Per cui in Europa era difficile era catalane di alieni no
Presidente chiedo impedisca premesso che mi dicono eletto ogni quattro anni
Grazie
E dopo quattro anni cosa fa lascia il posto a un altro ma chi ci crede
Allora visto che il tiranno eppure l'Europa intera avevano e si è sviluppata questa cosiddetta civiltà occidentale che invece di essere staccati era meglio chiamarla civiltà settentrionale
è durata prometteva bene come tutte le civiltà crescenti nascono perché integrazione le civiltà pesante l'impero romano che integra tutta una serie di scatti che forma la civiltà romana
Appena cominciata prodotto grandi cose la rivoluzione americana rivoluzione francese Napoleone lo immette Risorgimento eccetera
Quanti anni ha circa duecentocinquanta età media di una civiltà età media recita mille trecento anni
Civiltà romana mille trecento cassetto ottavo secolo al quinto secolo sotto ottavo secolo avanti Cristo quinto secolo dopo Cristo civiltà europea dal quinto secolo al diciottesimo prego per dieci secondi
Quindi noi siamo bambini sardi che sta dispiegando irrimediabilmente
Cosa succede e arrivato a compimento un processo che è cominciato già nel Novecento
Novecento la Russia non è non è più integrata all'Europa
Dopo la Rivoluzione russa
Sono
Di oppositrice russa lo so
Negli anni Sessanta era interessante studio dice Luciano
Sono antipatici sono comunisti
Però centro storico c'è Dostoevskij cioè Majakovskij come si fa perdere Stravinskij quesito a perdere cioè il Consiglio tuttora affetto dall'affetto e finalmente avviene la a poi invece nel tempo in Russia veniva il principio opposto cioè Stalin dal mille novecentoventi ha escluso l'Europa
I miei coetanei russi non sanno chi è Greta Garbo per esempio non sanno chi è
Di fumetti
I miei professori Lussino spero che era fuori casa per intenderci perché va per esclusione
Era un'integrazione che non funzionava
Nel due mila ventidue avviene finalmente il divorzio
Divorzio sì sì si spacca la spaccatura
Il tre marzo del due mila ventidue
La federazione internazionale delle mostre feline
Esclude per il futuro senza data la partecipazione dichiara russi alle mostre Fellini
Il cattivo
Cioè proprio
Non vi togliamo più
Questo fatto dal punto di vista della storia di civiltà enorme perché una scissione tra civiltà ed è irrimediabile
Quello che sta capitando in Ucraina dimostra che neanche in quattrocento anni si potrà rispondere
Comunque vada a finire
La Russia si allontana vedremo dove l'Europa sta ferma l'Ucraina come già altre volte era successo in passato si sente europea
Contenente una decisione recente chiese Lance che è stata di spostare il Natale
Dal tale ortodosso allattarlo cimentare venticinque dicembre noi siamo europei spremuti etnici non vogliamo andare con loro
Loro tutela adesso i russi non dico più noi perché io sono russo dell'emigrazione
Allora dunque
Io la Russia ha avuto un periodo eccezionale dal punto di vista culturale
Poco noto in Occidente dal mille duecento e qualcosa
Al mille quattrocentonovanta dominazione Tartara
Undici arterie accattivanti divisi
Tutta la cultura russa Mantelli le icone sono di quel periodo tantrico molto tolleranti
La parola solleciti in russo è di che sentite subito sia
La parola tasca in russo al carro armato che la parola Tartara la parola borsa Cima da interno però la Tartara Crusoe non era lì quest'arte ma le parole dell'economia e Russo contattare
La cultura
La Russia adesso si sta spostando naturalmente ha una teoria
Quindi può darsi che geopolitici rivelò qualche utile tra le tristi
Letterine se c'è una giuria contraria ci vengono tutte e due le teorie latterie naturalmente fondata
I russi stanno smontando verso l'Asia
Verso l'Asia
Nell'Asia troveranno sicuramente territori favorevoli
In Cina
In Persia in India
L'influsso della cultura indiana in russo e uno si è enorme
Escluso la cultura cinese è sempre stato controverso a sua volta differenze profonde profonde Pacella ad essa estranei Cadel sull'Occidente
La Russia Ecolando verso l'Asia
Aspetterà tutta una serie di cambiamenti necessario la classe dirigente attuale russa modellata sulla classe dirigente europea ed è voltata proprio come una paralisi del collo è voltata verso occidente
Putin è un prodotto dell'incontro tra cultura occidentale e cultura russa se la Russia Cipollone Rover sulla se come sembra vengono lasciare il posto a qualcos'altro a tutta un'altra cultura
Il che non vuol dire che perde la sua identità cristiana rapidissima labilissimo
Cristianesimo russo come forse sapete alto dalla sua fase attuale nel mille novecentonovantaquattro
Prima la Russia era relativamente felicemente attesa c'era un modo di dire russo noi siamo tutti gli altri buon uso sovietico naturalmente noi siamo tutti attesi fino al primo voto Osariemen aereo
Quando l'aereo si stabilizza ritorniamo a dopo varie varie tragedie del Novecento naturalmente
Ecco ci si sia resi conto non è che subisce un contraccolpo anzi tutt'altro disastri sono sempre stati tolleranti l'Asia e accogliente
La parte economica si apre un paio di prosperità per la Russia eccezionale
Quelli che invece ci rimettono onda quello che sta capitando adesso a parte gli ucraini
Che ha già tentato questa cosa di unirsi all'Europa non so se lo sapete
Nel Seicento gli ucraini si erano associati alla Polonia
E hanno perso
Nel Settecento e sono associate la Svezia aveva perso per la seconda guerra mondiale sono associati a Hitler hanno perso
Però c'è sempre questa voglia di guardare dalla parte lontana dalla Russia sentirsi vicini alla Polonia con l'Ungheria più che alle pianure russe
Più treni sono nei guai adesso
La Russia hanno la Russia ma perché vengo che tutte cose pranzo teorizzata in queste cose dai dagli scadenti filosofi russi per esempio duchi no duttilità vent'anni
Sta parlando di questo elemento centro asiatica un grande filosofo russo un milione negli anni ottanta settanta già teorizzato questa cosa
Putin dar retta adulti Jarrett alla tribù milioni di smog come gli orti ce esiste una cultura eurasiatica che non può essere trasportata al di là della Polonia
Perché lì comincia un'altra dimensione
Ne parlava in termini climatici specie dove c'è l'isoterma di gennaio inferiore a zero c'è un confine Europa l'isoterma di gennaio superiore a zero
Quindi c'era stato d'animo di ragionare Russia scusate sono sempre rosso non sono mai con coerenti come se saltano da una parte all'altra quando fanno sulle società
Dicevo che la Russia andrà bene voi andrà male
Dal punto di vista culturale
Questo non tutti se ne stanno accorgendo
Quanto alla civiltà si scinde
Non è solo un fatto politico è un fatto psicologico
Quando la civiltà si scinde crollano nel giro di pochi mesi di pochi anni tutte le certezze
Si perde il senso d'orientamento
Io le vedo già quelle certezze che crollano in Europa pensate come si pensava alla coppia sette otto anni fa come si pensa oggi alla Corte
Poi quando c'è una momento di disgregazione delle civiltà finiscono per disgregazione cominciano per integrazione finiscono per discriminazione
C'era già un periodo e chiedo che sia periodo mobile
E storia
Delle civiltà solo tre ristabilite periodi mobili degli stabili sono belli noi tutti siamo cresciuti noi dello stabile
Esempio di periodo stabile qualche giorno fa ho rivisto con grandissimo piacere I soliti ignoti di Monicelli sostenete presidente
Non c'è neanche un minuto di un film comico leggero a quel tempo di serie B che non lo sia pieno di contenuti geniale
La battuta di Totò al funerale
La morte si sa colpisce oggi al petto mania Luigi
Ecco
Orchestra ritennero salire mai bellissima
I contenuti nei periodi stabili piovono piovono
Nei periodi mobili contenuto non si trovano più perché non servono perché distraggono vetri mobili ci si guarda intorno Nun ci si guarda dentro
Attualmente stiamo assistendo in Europa a una significativa crisi in contenuti
Guardate per esempio
Dal punto di vista teologico
Gli interventi di papa Francesco prima
Parla di argomenti religiosi
Quando parla in pubblico
Commenta i fatti del telegiornale
Il suo compito non è fare un'opera nuova opinione
Il suo compito ufficiale quello quelli e dare contenuti religiosi rinfrescare quelli vecchi ne ha tantissimi
Ne parla no perché esce poco no frattura giuramento dice questo non è il periodo di contenuti
Periodi mobili è un periodo di relazione che importa solo chi sei e chi conosci che nonché cosa fai cosa pensi
Questo terno voi significa una crisi l'altra volta che è successo e
Durata diversi secoli
è successo nel quinto secolo dopo Cristo
Quando l'impero romano ha cominciato a disgregarsi
La disgregazione sia della civiltà ed era vecchio l'intero Roma era velocissimo cioè inedita mille trecento anni aveva
Tenete presente che accanto a noi c'è una civiltà che sia la civiltà araba che dal mille e cinquecento anni che continua non ha neanche un segno di incredibile Chiaia ma neanche una ruga è ancora adolescente bellissima
Che noi siamo fece in fase di crisi non per niente l'altra guerra
E quella il confine della civiltà
Occidentale nel sud verso destra Israele
E lì avamposto della civiltà occidentale
Niente di grave crisi problema che cosa fare
Quando
Sia un peccato c'è un periodo molto internet può durare che sa quanto qui si passa a una cosa di carattere puramente psicologico sia in gran parte alla cronaca e storia
E si basano tipologia personale qui la teoria affronta la sua parte più avventurosa
Cioè cosa faccio io in questo periodo perché oltre al fatto che si sta disgregando le certezze
Oltre al fatto del contenuto non ce ne sono più un'altra caratteristica della fine della civiltà e che la vita o il costo della vita umana scende vertiginosamente
In un periodo stabile non è pensabile con una guerra in Europa perché l'Ucraina Europa che nel giro di due anni produca un milione di morti
Solo quattrocentocinquanta mila soldati russi morti
Gli ucraini sono di più
Quindi un milione di morti nel due mila venti concludenti
Può dire che progetti giovani e una generazione intera
Produce scandalo questo
Produce scandalo la cattiveria di punti produce scandalo le boutade da bambino viziato di silenzi
Ai morti perché sì s'intende Titomanlio non conto più è una caratteristica che si ripete continuamente anche quando è finita la città europea la rivoluzione francese anche lì lei il corso della vita l'accesso tantissimo ammazzava tranquillamente la gente andare delle esecuzioni norma
Ridere di civiltà forte questo non succede cosa fare e questo finale naturalmente questo sacro opinione personalissima questo lager peggiori andare controcorrente direi io
Cioè va bene due lingue
Una lingua collettiva
Nella quale uno ammette di non avere prospettive e una lingua personale segreta ed è una persona cerca per conto suo i propri contenuti
La differenza sarebbe questa
Se uno addotta per la seconda lingua in cui centra fin qui cerca i contenuti per conto suo
Non è più una figura di carattere collettivo passione di carattere individuale
Si tratta ci cercare contenuti per conto proprio vuol dire smettere di sperare smettere di credere in qualcosa mi fissava
Essere in fase di riscoperta in tutte le direzioni
La conseguenza è questa attualmente se una persona guardare al all'orizzonte vede tranquillamente che c'è un vuoto Saint Moritz quello dottore brutto Deloitte doveva che sono mille cercare contenuti invece di sentire che il futuro è vuoto sente che il futuro sì spazioso
è la stessa cosa
Vuoto che spazioso sono sinonimi
Ma se vi accorgete cambia tutto se un peso a vuoto
Spesso è spazioso c'è posto anche per me
Ecco questo è un po'condensata molto la teoria spero che sia l'inizio di una serie di domande che verranno poi più avanti
L'intervento dedicato particolarmente naturalmente a quelli che sono adesso col futuro più lungo cioè voi
Di certo e adolescenti
Non so se a scuola li spiegano queste cose però secondo me dal la risposta cosa sta succedendo è più o meno questa
Grazie
Devo apprezzare un attimo la la risposta geopolitica di Petroni ai grossi balzi perché il già Tommaso Labate lo stanno chiamando dal giornale praticamente per chiuderlo
E quindi subito la parola domato l'abate generalista firma autorevole del Corriere della Sera conduttore televisivo radiofonico e super conosciuta dal grande pubblico non ha bisogno di troppo e presentazioni
Peggio però chiederei considerandolo dei media nell'informazione nell'informare il pubblico sui temi geopolitici no quella lo avevo accennato prima quei solo la responsabilità dei giornalisti promuovere una comprensione accurata degli eventi internazionali non sono così complesse
Grazie
Non se non siamo questa
Ecco oggi grazie buonasera grazie dell'invito gode come prima responsabilità che sento diciamo come come giornalista di assumermi ascoltato il bellissimo in intervento di si Baldini e contestare fattualmente che i soliti ignoti all'epoca fosse considerato un film di serie B
Parli no perché delle le pongo un dato oggettivo parliamo di un candidato italiano alla come come miglior film straniero agli Oscar penso che la definizione considerato quindi serie B
Diciamo non gli si possa non gli si addice aprono un film boh acclamato da pubblico critica allora in questo momento e all'epoca
Poi diciamo invece tornando diciamo alla alla alla alla domanda che mi avete fatto io son d'accordo con con quello che diceva Ivor viviamo tempi dalla difficile comprensione
Lui ha ha scelto diciamo di di chiudere il suo intervento così come lei mi mi aveva deciso di aprire la lunga marcia verso la rivoluzione d'ottobre da quella domanda che fare
Io invece farò una considerazione molto terra terra che parte da questa considerazione anche qui cinematografica
Se voi immaginate un film sulla guerra di Troia
No
E un film su Robin Hood avete visto dei film su una guerra entrò io dei film su Robin Hood dei cartoni animati sugli uni entri sugli altri perdete diciamo una sorta di immagine in testa che questa mia domanda vista solleticato
Le due immagini sono sostanzialmente simili quello che tira con la freccia quello che è carica l'arco quello che fa la catapulta quello che tira la pietra parliamo di Giacomo I do contesti che la nostra testa solo o non sono simili
Cioè tra i due eventi sono intercorsi la bellezza di due mila cinquecento anni di storia
Due mila cinquecento anni di storia che trasferiscono nel nostro immaginario collettivo di dei dei contemporanei quindi dei più informati due eventi come se fossero successi praticamente lo stesso come se noi sempre rimanendo nella metafora cinematografica guardassimo un firme di dieci anni fa
Scopriremo dal modello di telefonino che si tratta di un film d'epoca se addirittura tornassimo indietro di poco
Aziende che hanno visto la partecipazione anche di cariche istituzionali penso all'onorevole Andreotti che fece la comparsa in un bellissimo tassinaro con e di Alberto Sordi vedremo che questa piazza Montecitorio che questo momento conosciamo come la stupenda isola pedonale
Trovava macchine parcheggiate praticamente fino all'ingresso della camera sembra un film d'epoca
Se la realtà viaggia così veloce al punto da farci sembrare preistoria né quello che è successo pochissimi anni fa al contrario di farci sembrare praticamente simili se non sovrapponibili nelle immagini due cose successe a distanza di due mila cinquecento anni vuol dire che vediamo temi in molte empi molto complessa
E all'interno di questa complessità di questi temi c'è effettivamente un ruolo dell'informazione un ruolo alla politica io sottolineo primo tra tutti il ruolo dell'opinione pubblica
Allora se noi diamo una scorsa alle notizie voglio rimanere nel perimetro dell'ultima degli ultimi dieci giorni di quelle che abbiamo visto nel telegiornale abbiamo avuto penso un paio di minacce nucleari arrivate dalla Russia
L'attentato
La risposta di Israele la risposta dell'Iran all'attentato di Israele
Minacce continue di dei diede da che arrivano dagli Stati Uniti d'America dove addirittura il tema se la denuncia degli americani attenzione in Unione Sovietica
Se gli Stati Uniti d'America saranno non saranno una democrazia dopo novembre è un tema che sta sul piano sul tavolo una volta aveva dicendo cinque dieci anni fa avessimo detto guarda c'è la possibilità che gli Stati Uniti
Non diventino smettano di essere una democrazia c'era uno affiancate di chiamare il centodiciotto dice vedi che c'è un amico che ha bisogno di una margherita prendere invece io dico questa cosa senza nessun problema per con tema che esiste
Siamo diciamo al perimetro Stella e così degli ultimi dieci dieci giorni eppure la il tema come dire che catalizza l'attenzione del grandissimo intreccio che c'entra giornalismo politico opinione pubblica delle ultime ore come sarà la RAI senza il contributo di Amadeus che è passato
Ha un'altra emittente
Questo è sono dati di fatto io metto dati di fatto non sono teorie va bene o va male io non ho una risposta anche perché anche io diciamo trovato e trovo molto appassionante il il il tele mercato televisivo
Ho capito sono anch'io stato diciamo felice di essere arrivato alla conclusione che una risposta netta se Amadeus rimanevano in RAI
Però come si risponde come si risponde diciamo a alla complessità del presenti io dico lo vedo guardami negli occhi moltissimi
Ex parlamentari
Che anche dal punto di vista dell'informazione noi abbiamo noi anzi io dico ho fatto delle sciocchezze che non rifarei
Il primo è stato quello di aver sostenuto in un giorno x della mia vita che la politica deve fare fatti e non parole la politica fatta di fatti è una sorta di televendita che non serve a niente a nessuno
Cioè se noi mettessimo la campagna elettorale del due mila e cioè per cioè Furay dire la politica che deve fare i fatti sta povera politica se messa a farli veramente cioè il la Lega e Movimento cinque stelle che erano candidati in comunque o coalizioni alternative
E che non ha trovato l'accordo di governo insieme il due mila diciotto hanno realizzato il primo programma di governo dell'uno e dell'altro all'interno del perimetro del muco governo contenuto
Quelli avevo detto di procedere di visita innanzi è l'hanno fatto quelli hanno detto che facevano quattrocento era fatto ma se noi diciamo era sì questa è la invece di paglia pause erano cacciati poi tutti e due però quello hanno fatto perché non gli abbiamo chiesto di fare fatti all'interno del perimetro
Di quella campagna elettorale del due mila diciotto figlia del grande dibattito in cui noi dicevamo che la politica deve fare i fatti non le parole basta le parole i fatti i fatti
Era scuro poverino leader di partito si è presentata la campagna elettorale con suo fatto personalissimo la lega il Movimento cinque Stelle reduci da innanzi è un fatto un altorilievo parole è un fatto l'hanno pure fatto fra la lega con quota cento il partito democratico aveva gli ottanta è una difesa ottanta euro cinquanta euro di di dire sì
E poi c'era di Forza Italia era ancora vivo Berlusconi che c'era lei ritiene gratuite di bibite vicario gratis queste cose qua
All'interno della politica fatta di fatti è successo pure che rimaniamo alle ultime elezioni politiche e c'è stato il grande dibattito sul reddito di cittadinanza e c'era il centrodestra che si presentava come sapete in parte separato e la legge elettorale così in parte come coalizione che sul reddito di cittadinanza aveva tre voci diverso
Tra dell'Italia diceva dobbiamo abolirlo
La lega diceva invita a seconda di dove parlavano se non al Sud diceva che andava confermato se era Lord che forse andava abolito
Forza Italia ha detto che andava addirittura aumentar recita in alta parliamo della coalizione che si è presentata alle elezioni che le ha pure gli ha pure vinte questa e la politica fatta dai fatti
Senza queste benedette parole perché ci hanno dato ad allergie che ci facevano schifo perché tu sai come pure l'idea Russia qua in Italia alla le parole siamo allergici
Forse perché non abbiamo avuto la fortuna di avere un Dostoevskij così tanto prolisso ma le parole qua ci fanno ci fanno paura e quindi abbiamo costretta a fare i fatti quest'estate risultato quindi cosa numero uno pratica
Recuperiamo l'utilizzo delle parole lunghe
Nola tweet Perca tweet poi torniamo con un tweet tu fai un fatto e si rischia di tornare al punto di partenza corre dice da innanzi a quota cento le dentiere per i cani gratis eccetera eccetera non se ne esce
Le parole di ridisegna lo l'orizzonte del domani quindi restituiamo alla politica la cupola va cita di utilizzare le parole perché il dialogo passa da qui
Secondo tra le altre sciocchezze fatte da me personalmente mi assumo tutte le responsabilità dell'intera categoria
Il taglio dei finanzieri la la campagna sul taglio dei finanziamenti pubblici alla politica ma follia totale totale folle che io meno male che non sono stato un parlamentare in quella legislatura che ha deciso di dire di assumere questa scelta scellerata se non mi sarebbe il cognato a uscire di casa
La politica la democrazia a un costo da Kim in Corea del Nord è tutto gratis perché decide chi me la mattina del tutto fuori sita tutto tagliato
Ci piace il modello di Kim o vogliamo la nostra perché si capisse ci piace modello di Kim è tutto gratuito qua la devo quindi se è possibile che si incentivi un meccanismo virtuoso all'interno del dibattito pubblico che Prodi diciamo per utilizzare una metafora caro al professor Prodi a rimettere il dentifricio fuoriuscito dal tubetto anche se sappiamo
Che lo spazio c'è ma è abbastanza difficile quindi seconda cosa terza cosa la qualità della nostra opinione pubblica
Perché se ne abbiamo perso tutti tempo a vedere
Diciamo come son fatti i nostri politici a farli giustamente l'analisi del sangue tu da dove vieni tu che busti ai a casa Tuccella con falce e martello eccetera
Ma la qualità della nostra classe dirigente la qualità della nostra opinione pubblica la la qualità di chi detiene l'elettorato attivo come come si formano gli italiani cioè chi sono quelli che si presentano alle urne l'astensione e giusto demonizzare la così tanto oppure meglio che si che essi che che come dire che vadano a votare solo quelli che sono contati solo spunti di riflessione perché noi agitiamo
Sempre dei riflessi condizionati che che che che diciamo ci fanno parlare come se avesse il pilota automatico all'interno del talk show cioè l'astensione
Altissima calore percentuale il voto Dio è finita democrazia poi scopre che nell'inchiesta della Puglia o nell'inchiesta di non so dove si compravano i voti per cinquanta euro in certi casi per la bombola del gas e allora ragazzi l'astensione
Così si riduce ma siamo sicuri che ne valga la pena quindi spunti di riflessione se dovessi chiudere e questo è l'ultimo
Pensiero che lascio dopo dopo il tema della qualità dell'opinione pubblica mi scuso perché nemmeno mi appassionava tantissimo discorso ma motivi di lavoro mi spingono dover andar via
E a perdere adesso gli interventi che recuperano ovviamente con la differita streaming se possibile lo dico a Mariastella Gelmini a bordi eccetera eccetera tutti gli altri ma anche i presenti
Di fondente un verbo che sale ma è importante non è che dico andate a casa e date una carezza come diceva giudice del Papa andata a casa e se possibile trasmettete un pensiero alle giovani generazioni se ne avete contatto
Abituarsi a pensieri lunghi
A pensieri difficili
Siamo troppo abituati diciamo ci siamo abituati a circoscrivere all'interno del perimetro di uno spazio ristrettissimo
Proprio quando il web doveva darci indicazioni contrarie perché guerreggiato sibila iscrive qualsiasi cosa
Di abituare tutti a pensieri lunghi perché attraverso il pensiero lungo che passa con Moro voglio citare il Ciriaco De Mita quello che lo chiamava il ragionamento perché noi di ragionamenti abbiamo bisogno
Perché proprio sul ragionamento che si tesse la tela di un dibattito politico
Se la politica entra in un contesto del cioè già entrata
In cui praticamente ha bisogno di fare la la battuta più efficace
è di tutta evidenza che era due persone che parlano per battuto per slogan non si troveranno mai d'accordo perché sono impegnati a fare la battuta più bella ma pure io se mi mettessi a sfidarmi a colpi di Twitter
Fare la battuta sull'avversario non mi ci troverei d'accordo per esempio sui temi dell'agenda politica quindi trasmettete se possibile il tema della necessità che abbiamo di pensieri lunghi di cose scritte lunghe di cose complesse
Perché la qualità dell'infonde la qualità di di come si forma l'opinione pubblica passa attraverso la complessità delle cose a cui si approccia tutte le mattine
Questo è un pensiero secondo me molto chiaro ed è irrinunciabile questo è una cosa che si può fare
Veramente dal punto di vista né by partisan e che riguardi tutti avevano ultimissima riflessione che se mi ritrovo risulto tutti appunti proposito di cose diciamo presso i punti tutti al volo
Se se ritrovo
Vi dico no non la trovo
Va bene nobili in grado soltanto per avermi a per avermi ascoltato o ho detto e dico da un sacco di tempo del diciamo tutte le volte che io trovo un con testo che mi piace in cui sento di poter essere diciamo a mio agio nell'esperimento
Delle cose che magari stridono con quelle che ho detto scrittori in passato ma ritengo che sia arrivata per me stesso una fase diciamo di grande riflessione in cui se ci sono degli errori anche intellettuali che possono essere stati fatti in passato
E tempo diciamo solo dei tempi duri
E sono i tempi necessari per porvi quanto meno nel mio piccolo rimedio grazie
Grazie Tommaso però
Dopo le compressioni di Tommaso Labate diciamo tutto poco geopolitica ma lo dico con confraternita
Do la parola al il dentifricio potrebbe anche provare a rientrare insomma però il cervello una volta che è uscito dalla presso sul futuro
Posso
Ma il riconosco la zampata di Beppe Fioroni a tanti anni di distanza il Leone sempre Lulli
Sia
Procediamo con il dottor predoni Federico Petroni è un analista geopolitico coordinatore didattico della Scuola di Limes lei diceva lei geopolitica fondata e diretta da Lucio Caracciolo che ormai affermata come uno dei più influenti autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa
Dava alla tua esperienza dottore ci puoi regalare un quadro generale per interpretare quello che ho io ho chiamato forse impropriamente mi mi dirai tu questo nuovo disordine mondiale in cui siamo immersi segue andare al podio c'è la perché c'erano le famose cartine della scuola di rimessa
L'universo
Prova a sedere questo picco
Buonasera a tutti grazie per questo invito che mi onora molto essere in questa bellissima sala dove si fa la nostra democrazia un assoluto onore per me parlare anche con queste distinte persone
Prendo lo spunto dagli interventi precedenti che avevano un filo comune
Che mai come ora è necessario che ci parliamo
Quindi sono subito in controtendenza con la sua teoria
I corsi Baldi perché non è il tempo questo io credo di andare a cercare i contenuti al nostro interno ma quello di parlarne tutti assieme
Premete il mio è un vizio professionale una distorsione professionale perché mi occupo di geopolitica in una democrazia per qualcuno è una contro è un controsenso la geopolitica roba fascista
No invece la geopolitica è qualcosa di profondamente democratico nel mille novecentonovantatré quando è nata la mia rivista io ero molto piccino non è mia ma è la rivista per cui lavoro adesso e con cui mi identifico anche in un certo senso cominciò con una missione la missione di parlare
In pubblico di interessi nazionali
Interesse nazionale allora era una parola come la geopolitica tacciata di fascismo tacciata di aver CIPE condotto alla rovina nella seconda guerra mondiale
Mentre in una democrazia è assolutamente essenziale che si dibatte in pubblico attraverso anche riviste di geopolitica di quali siano gli interessi nostri al di là della nazione lasciamo perdere questa parola che posso per di brutte stantio ma gli interessi della nostra nazione del nostro Paese nostri
Nel contesto che ci circonda ora trentuno anni di distanza questa missione è più che mai assolutamente necessaria
E in parte per i motivi che ha detto il gossip Baldi prima con cui qui si mi ritrovo d'accordo sta avvenendo un divorzio
Sta avvenendo lo slittamento della Russia verso verso est ma che rischia di caderci addosso
Soprattutto rischiamo di finire in qualcosa che con le civiltà citate prima
Ha molto a che vedere uno scontro di civiltà
Per arrivarci
E per spiegarvi perché secondo me questo è il rischio che corriamo il perché riguarda in particolare l'Italia
Parto da
Lontano ma non non così lontano come ha fatto sì val di prima
E parto dalla Pina della guerra fredda nel ottantanove novantadue
Per dirmi che siamo in un tempo in cui che cosa sta succedendo la sua risposta è sta avvenendo una guerra tra imperi
Che combattono non tanto per conquistare territorio sì la Russia vuole l'Ucraina vero ma non è simili che vuole arrivare non è la sua vera posta in gioco la posta in gioco è che questi imperi combattono per la loro identità
Per la loro sopravvivenza in un certo senso perché se tu non sai chi sei difficilmente poi campare
In che senso allora bisogna tornare all'ottantanove novantadue per capire che siamo in una guerra per l'identità perché in quel momento quando finisce la guerra fredda gli Stati Uniti sono convinti di dover estendere che sia venuto il momento di estendere a tutto il mondo la loro supremazia che fino a quel momento fino al cinquantennio precedente era stata limitata a l'Occidente
Cioè i Paesi dentro il campo americano che servivano a contenere a combattere anche l'Unione Sovietica bene è arrivato il momento di estendere questa supremazia la fine della storia citata in precedenza non è solo la storia è finita andate in pace come il messale
Parafrasando la storia è finita e è il momento di estendere il nostro modello di governo la nostra cultura
A tutto il mondo perché è rimasta l'unica questo diceva quello storico filosofo realtà che elaborò questa questa teoria riprendendo la da cogenza e da Hegel
è rimasta l'unica quindi gli altri Paesi dovranno necessariamente adottarla ad alcuni da potremo imporre ad altri gliela potremmo inserire piano piano con di libero scambio con i commerci con l'inserimento nelle organizzazioni internazionali che noi sto parlando d'americano
Comandiamo guidiamo
E la inseriremo lì dentro e questo era il esattamente quello che scrissero vari documenti di governo e non solo gli statunitensi nei confronti della Russia della Cina eccetera eccetera
Questi Paesi non ci stanno
Se c'è una lezione che abbiamo imparato in questi trent'anni
è che il mondo non vuole necessariamente essere americano
Con questo non è un accusa gli Stati Uniti che hanno sempre torto e sono il male di dietro ogni cosa no però tra cinquant'anni
Forse cento gli storici
Ritengo che tratteranno in questo modo questa faccenda
Cioè gli Stati Uniti si sono imbarcati non non Progetto di estensione del loro potere mondiale che ha innescato delle reazioni delle reazioni da parte di attori che non sono giustificati per fare quello che hanno fatto e che stanno facendo mente affatto
Però hanno giustificato anche il loro potere
Penso sicuramente a appunti innanzi Jinping anche dipingendo un'immagine di di aggressione da parte del del della superpotenza
Di tentativo di sostituzione della cultura locale con una cultura americana consumista postmoderna chiamatela come come gli pare
Ed è per questo che sono in lotta oggi gli imperi
Per riaffermare o difendere queste loro identità che sono state messe in discussione dal mantra prevalente fino alle gli ultimi sì negli ultimi anni
E gli Stati Uniti che anch'essi sono impero perché invece combattono per la loro identità perché questo loro tentativo di estendere al resto del mondo
Il loro la loro supremazia arretro agito in casa loro mandandoli completamente nel pallone
Spesso della crisi americana sì gli Stati Uniti sono in crisi
Piccola parentesi
Dire che sono in crisi non vuol dire essere convinti che sia la fine dell'America non è così
Tutti noi possiamo essere in crisi voi riprenderci gli Stati Uniti sono una grandissima potenza che ha dei vantaggi enormi rispetto a tutti i loro rivali
Non è detto però che questo loro questi loro vantaggi consentano loro di essere potenti quanto lo sono stati fino fino a oggi addirittura questa crisi tipo sicuramente condurre a una
Diciamo le cose come stanno a una guerra mondiale questo sicuramente
Però non è detto non è scritta la loro fine in questa crisi
Ora perché sono in crisi spesso si danno delle definizioni politologi che cioè hanno un sistema troppo bloccato hanno si danno se dissi danno delle delle giustificazioni mediatiche
Cioè le bolle sociale impediscono alle persone di parlarsi tra di loro si danno spiegazioni altrimenti
Partitiche no un sistema di partiti che incentiva le ali estreme eccetera eccetera tutte cose vere ma tutte col paraocchi il motivo per cui sono in crisi è che hanno provato a dominare il mondo non ci sono riusciti e ora sono in crisi di depressione perché sognavano questo sin da quando sono nati questo in una rinunce la loro la loro crisi poi come tutte le noci vanno aperte si scopre che dentro c'è qualcosa anche di più saporito quindi vi invito a complessivi Carla però visto che devo parlare in un quarto d'ora questa è la sostanza
E qui arriviamo alla mappa che vi ho portato tutto un altro mondo che ci mostra questi imperi che combattono tra di loro nei quadranti nei tre certi due cerchi è un'ellisse
Sull'Eurasia è una battaglia per il controllo dell'Eurasia è una battaglia per costringere gli Stati Uniti a cedere a uno o a tutti e tre i principali attori principali sfidanti che stanno sfidando gli Stati Uniti
Non c'è un'alleanza tra questi Paesi
Ma non è nemmeno vero che sono completamente slegati l'uno dall'altro Cina Russia e Iran si usano a vicenda
E usano a vicenda l'inimicizia americane la pressione americana per provare a soffocare gli americani di troppi punti di pressione per costringerli accedere in qualche in qualche modo e non è un caso che i primi a muoversi siano stati i russi e poi gli era Miani e non i cinesi di nuovo non perché c'è un piano alla Trono di spade concordato da i giocatori niente affatto
Semplicemente sono gli Stati Uniti che hanno detto danni
Noi non possiamo fare tutto quello che facevamo prima non abbiamo le stesse risorse dunque daremo meno priorità all'Europa e al Medioriente per concentrarsi sull'Asia sull'indo Pacifico ed ecco che scoppia una guerra in Europa una guerra in Medio Oriente
A volte le cose sono tremendamente logiche
Qual è il nostro posto in questa che noi abbiamo definito guerra grande
Questa carta rovescia o quanto meno trasla di qualche grado la normale carta che abbiamo in testa quando pensiamo all'Italia nel Mediterraneo
Osservando questa carta si vedono come si vedono congiunzione tra i due principali fronti di guerra quell'Ucraino e quello mediorientale la congiunzione
Sì il fatto come diceva sì Baldi prima di essere ai margini dell'Europa
Sono soprattutto ai margini dell'impero americano sono immagini che gli Stati Uniti non hanno più questa voglia popolare né tutti questi mezzi sovrabbondanti per difendere l'impero si è allargato ma mano che calavano i mezzi per difenderlo
Dunque oggi la guerra le guerre scoppiano laddove c'è il dubbio che gli Stati Uniti intervengano usino la la forza direttamente
Peraltro poi by the ne è stato così gentile pochi giorni prima dell'invasione di ricordare a Putin che lui lavora forza non l'avrebbe usata per respingere la Russia e quindi a agevolato l'ingresso D by then di scusate dei russi in Ucraina
Vista dal nostro punto di vista questa guerra grande che è un'unica guerra appunto contro l'impero americano ci vede
A uno dei margini
Ed è questo che ci interessa particolarmente l'Italia non è su Marte anche se la nostra mentalità eso storica è convinta che ci possiamo schermare da queste guerre perché tanto non ci riguardano
No ci riguardano profondamente perché se c'è una cosa che accomuna queste guerre è la loro dimensione marittima
Se è una guerra contro l'estensione dell'impero americano e se l'impero americano è una è un impero centrato sui mari mulatta la sopracciglia evidentemente c'è anche una dimensione marittima in questa guerra
E
Per noi italiani il mare anche se ce ne scordiamo particolarmente e ciò da cui letteralmente dipende tutto ciò che siamo
Per un motivo molto banale l'ottanta per cento delle nostre merci passato per va che viene sul sul Mediterraneo nel Mediterraneo passano i principali caldi
Che circumnavighi hanno le ukase il novantacinque per cento del traffico internet viaggio per mare
Dal Mediterraneo arrivano le fonti di approvvigionamento della nostra Energia di tutti i tipi
Di più
L'Italia Moreno o soffocante si si chiudono distretti stretti che sono controllati
Non si sa ancora per quanto dagli Stati Uniti
Gibilterra lo stretto di Sicilia
Babel manderebbe ovviamente su ex prima sì si chiudono queste cose noi siamo gambe all'aria
Questo è uno dei motivi per cui non possiamo fare a meno degli Stati Uniti
Prima si è detto ma forse ho capito male che stare dentro la sfera di influenza degli Stati Uniti per noi è una scelta non è una scelta abbiamo perso la seconda guerra mondiale
E da qui non si esce perché si può uscire da una sfera d'influenza solo se il titolare delle ossa sfera d'influenza stessa ce lo concede oppure se va completamente in crisi
Però deve essere sostituito da un eguale garanzia
E quale potrebbe essere io temo il rischio di una
Perdita della garanzia statunitense sugli stretti sul Mediterraneo derivata magari da quella sconfitta che gli avversari vogliono impartire all'America
Beh si passerebbe dalla garanzia americana a una non garanzia
A un caos totale
Per dire questo mi rifaccio a questa carta che mostra come i russi siano
Aggirando la pressione Terrestre che viene fatta a loro dalla dalla NATO che dall'Ucraina
Sul territorio continentale attraverso il Mare e l'abbiamo chiamato aggiramento giù marittimo ci piace un po'giocare con le parole
Cosa fanno i russi beh intanto hanno riconquistato il Mar da Zoff per e le sponde del Mar da Zoff che che il mare subito a nord della della Crimea per assicurarsi le rotte
E le vie di comunicazione verso il Mar Nero e verso il Mediterraneo mediterraneo che usano per provare a creare un fronte alternativo a quello a quell'ucraino per fare pressione sulla NATO e si stanno conquistando tutta una serie di avamposti che vedete in giallo nel nel Mediterraneo
Per avamposti che possono essere usati un giorno per fare pressione su Dinoi hanno in particolare interessa la Libia che i russi si sono spartiti nella nostra più totale indifferenza
Sul finire del del decennio scorso con con i turchi posizioni dalle quali loro possono effettivamente poi fare pressione su di noi fare pressione su di noi cosa vuol dire contarci dei missili addosso e minacciarci di conseguenza non voglio dire che lo faranno necessariamente però questo è un rischio che va considerato senza contare che mentre noi guardiamo a nord siamo ossessionati da quello che accade a Brussel che oltre le Alpi
A sud nel Mediterraneo sta avvenendo una vera e propria spartizione è una corsa a occupare spazi che sono evacuati dalla dal lungo tramonto dell'Occidente in Africa e degli imperi occidentali in Africa
Purché cinesi persino indiani e mira Tini sauditi sanno tutti partecipando a una grande corsa per accaparrarsi l'Africa
In questa corsa per l'Africa che riguarda anche il Mediterraneo dicevo un Paese debole come l'Italia come siamo noi che non può fare le cose da solo ma necessariamente bisogno di usare degli alleati almeno anche per i propri Fini
Che rischi occorre corre il rischio di vedere appunto transitare dalla garanzia americana della l'acidità del Mediterraneo a un tutti contro tutti fra le potenze che ho elencato e che
E che stanno partecipando a questa corsa per il mare e per l'Africa
Dunque mi viene con
Per concludere e terribile prendere anche l'invito dissi Baldi che ci chiedeva e che si chiedeva che fare
Io vedo un unico obiettivo per il nostro Paese che quello dal momento che non possiamo combattere siamo imbelli e senza armi non siamo i francesi non siamo nemmeno i polacchi
Non possiamo combattere il nostro unico obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che il sistema entro cui siamo inseriti vada a sbattere cioè sì
Arrivi a questo scontro di civiltà che queste guerre localizzate si fondano in un'unica grande guerra mondiale dunque il nostro obiettivo deve essere solo e soltanto quello di provare il più possibile
A fare la nostra parte
In nome anche di alleati che hanno interessi simile i nostri nelle aree che ci più ci competono che sono quelle che vedete nelle mezze lune
Rosse tra Mediterraneo Levante e Balcani
Perché la carta intitolata dove collaborare con gli americani
Perché i francesi magari potranno pensare anche di poter fare a meno del degli americani perlomeno però gli americani sono una stare una garanzia sul nostro debito garanzie che ci può essere tirata in testa ovviamente come è successo anche all'inizio del decennio scorso a un Presidente del Consiglio che non nomineremo
Poi sono presenti dentro il nostro Paese fanno parte anche del addirittura del sistema politico del nostro Paese in maniera indiretta
Insomma da una implosione della dell'America rischierebbe anche un implodere schiere ma anche noi un'implosione Esterna e interna quello che ci conviene fare
Visto che non possiamo fare le cose
Per i fatti nostri è quello di reclamare e di avere un ruolo utile agli Stati Uniti e anche i nostri alleati per preservare la stabilità in queste aree per evitare che l'instabilità di queste aree citofoni addosso come una consapevolezza che non non siamo qua per fare i servi inutili
Avere un rapporto speciale con gli americani nel Mediterraneo vuol dire anche presentare una lista di cose che
Di cui abbiamo bisogno in cambio per dirla tutta
Perché per un motivo molto semplice
Perché sono gli stessi Stati Uniti a chiedere disperatamente
Alleati è un aiuto dagli alleati ma di più sono disposti anche a dire voi potete avere il margine di manovra che vi pare su quello che volete l'importante è che ci intendiamo sulle sulle priorità
E sulle priorità io credo che ci si possa intendere poi è ovvio
Dobbiamo arrivare a una composizione c'è una fine il prima possibile della guerra in Ucraina ma su questo obiettivamente noi possiamo molto poco
Noi possiamo veramente poco quello che possiamo fare e nel Mediterraneo
Ma quello che possiamo fare soprattutto e aiutare il nostro il nostro sistema in cui siamo inseriti annulla schiantarsi in una guerra di civiltà e non possiamo farlo perché non siamo visti come un impero
E quindi chiudo per tornare agli imperi all'inizio l'Italia avuto l'intero ma siamo stati parimente talmente
Talmente come dire
Poco efficaci anche nel nel gestirlo che non ci viene additato come una colpa dalle popolazioni che abbiamo sottomesso anche con delle brutalità incredibili libici etiopi eritrei ci considerano ancora tutto sommato bene
Questo è un punto da cui ripartire per provare a fare da ponte tra quel Occidente che sta si sta imbarcando in una guerra di civiltà e un su globale del testo questa espressione ma per semplicità e brevità perché vedo il il moderatore scalpitante
Per creare un ponte e il ponte credo che sia il nostro destino per non abbandonarci al nostro destino grazie grazie dottor Petroli
Quindi dopo questo bagno di realtà del geopolitico iniziamo il panel dei politici
Intatto invito la regia diciamo organizzarsi per il l'intervento della Ronzulli via web domandare subito la parola alla senatrice Mariastella Gelmini
Oggi le strategie di azione con Calenda avuto sempre pure di grande rilevanza politica in Forza Italia che ha abbandonato proprio nella vituperata caduta del governo Draghi
Innescato da Conte su un tema di politica internazionale cioè l'invio delle armi all'Ucraina sappiamo che azzerato lo stesso leader che Calendar molto netto non ha dubbi sul sostegno all'Ucraina sull'emergenza di una politica di difesa comune in Europa
Considerandolo dell'Italia nel contesto europeo come pensa che il nostro Paese possa contribuire a promuovere questo progetto di unione
E di difesa comune
Grazie innanzitutto buonasera a tutti e grazie a Diego Antonio Nishi Attali amici e a parole guerriere per questa opportunità di confronto è un ringraziamento a tutti voi che siete qui presenti vedo tanti colleghi tanti rappresentanti delle istituzioni ma anche tanti
Giovanni e quindi credo che sia coraggioso questo tentativo
Di far dialogare anche la politica attorno ai temi che più decisivi
Non ce n'è
Penso che la questione dell'Europa il bivio di Guerra e pace sono proprio tematiche che sono molto impegnative ma al tempo stesso anche tanto divisive
E quindi provare qui a confrontarsi in maniera pacata e il responsabile credo che sia un fatto estremamente positivo io partirò
Come mi è stato chiesto dalla domanda dall'Europa il video per in un contesto che più di guerra che che di pace purtroppo come tutti
Sappiamo che parto da qui perché siamo alla vigilia di elezioni molto complesse elezioni europee rispetto alle quali negli ultimi dieci anni il dibattito all'avvicinarsi delle elezioni europee è sempre stato abbastanza stanco un po'ideologico una divisione tra europeisti
E sovrani Sisti ma oggi lo scenario che l'Europa ha di fronte a uno scenario molto complicato e il focus che l'Europa ha sempre tenuto con una concorrenza tra i singoli Stati
è un focus un po'di piccolo cabotaggio Rispetto alle sfide che abbiamo davanti e alle criticità geopolitiche
E quindi penso che noi dobbiamo partire dalle minacce esterne
Per capire perché europea leader cosa dovrebbe fare o dovrebbe provare a fare e dall'altro lato vedere quali sono i rischi sistemici sicuramente ci sono alcune questioni
Molto forti quello che è successo in Ucraina
Che rappresenta un fatto al quale in Occidente non era preparato nonostante la crisi Donbass ma certo noi non pensiamo che la guerra sia la prosecuzione della politica con altri mezzi
E quindi proprio perché anche noi abbiamo un'identità la nostra identità e la nostra Costituzione ci gettano di occupare illegalmente con le armi un paese libero e sovrano
E poiché questo è accaduto dopo lacrime don bassa e ha determinato delle conseguenze perché ci sono Paesi come la Svezia e la Finlandia che non a caso hanno chiesto di aderire alla NATO
Vuol dire che il pericolo serio e l'Europa che anch'essa un'identità non può non fare i conti con l'attacco che la federazione russa di Putin ha mosso l'Ucraina
Più di più recentemente ma con altrettanta violenza abbiamo visto la situazione in Medio Oriente
E poi ci sono anche altre sfide che l'Europa davanti lo choc energetico perché la quello che è successo in Ucraina imposto di ricredere i nostri approvvigionamenti
E di domandarci non solo il come come recuperare l'energia necessaria per il nostro Paese ma anche da chi questa energia viene prodotta e poi abbiamo ovviamente la pressione migratoria che non non non tende a diminuire anzi nel tempo è addirittura aumentata
E accanto queste sfide che fanno tremare i polsi ci sono rischi sistemici il primo e quello di un affievolimento del ruolo della NATO nella difesa dell'Unione Europea
Perché sappiamo che come è stato sottolineato poc'anzi indo Pacifico è diventata un'area di maggiore interesse per gli Stati Uniti rispetto all'Europa e vediamo la difficoltà delle degli Stati Uniti nel varare l'ultimo pacchetto di aiuti all'Ucraina e quindi questo porta una responsabilità dentro l'Unione europea e dentro l'Italia che è tra i Paesi fondatori dell'Unione Europea
Perché sicuramente quello che abbiamo dato per scontato la difesa la pace la sicurezza oggi non sono più degli elementi di certezza
E quindi e qui la politica comincia a dividersi perché chi vuole la pace vede la necessità di una difesa comune di un esercito comune europeo come un passo verso la guerra invece proverò a rappresentare perché anch'io penso che l'Europa sia estremamente in ritardo nella costruzione di una difesa comune europea ma dico questo non solo con una un auspicio una un anelito di pace ma anche ritenendo questo un elemento che in base alla deterrenza può aiutare la pace
E quindi penso che le parole di Mario Draghi ma anche del presidente Mattarella che sono state abbastanza duri nell'esprimere un giudizio sui ritardi
Che l'Europa ha accumulato nel non costruire una difesa comune oggi sono ritardi da colmare
Non perché debba venire meno un'alleanza una sinergia con la NATO io credo che questo non accadrà chiunque vinca le elezioni americane ma la difesa comune europea è una necessità ed è un'urgenza rispetto alla quale anche l'Italia un Paese fondatore dell'Unione europea deve fare la propria parte
E per fare questo bisogna immaginare anche una politica estera comune
E tutto questo non è un fatto tecnico burocratico politichese per attivare addivenire a questa consapevolezza e a queste scelte serve una politica forte
E quindi anche chi è profondamente europeista deve provare ad esserlo all'interno di un contesto valoriale ideale e progettuale
Con a diverse intensità rispetto a quello che è successo negli ultimi anni insomma serve un'Europa con dei politici che decidano che facciano i fatti e non con dei burocrati che allunghino i tempi e compitino le cose
E però oggi la dimensione di un'Italia o di una sovranità nazionale chi Possa essere sovraordinata rispetto alla sovranità europea è un non senso
Perché ed è una difficoltà perché spiegare
Ai cittadini che ancora si sentono forse più italiani che Italianieuropei il senso del perché una sovranità nazioni europea non è contro la sovranità nazionale ma aiuta
Anche gli interessi nazionali è un obiettivo che abbiamo davanti in questi mesi
Che ci separano dalle elezioni europee perché lo scontro tra tra l'Europa delle piccole patrie dei nazionalismi e un'Europa non burocratica ma che alza l'asticella delle sue ambizioni e che riesce
Ad affrontare le sfide quella della politica estera quella di una difesa comune ma quell'anche di una cultura europea di un'identità europea credo che questo sia un fatto estremamente importante che deve accadere che dobbiamo tutti insieme concorrere farà cadere
Accanto a questo abbiamo anche la questione di una governance europea perché se vogliamo introdurre una difesa comune europea se vogliamo
Costruire le basi di una maggiore autonomia anche le modalità decisionali devono cambiare
Un'Europa che si è allargata ha mantenuto le regole di un'Europa a dodici non a ventisette
E questa unanimità con la possibilità in capo un paese del diritto di veto non è esattamente il tipo di governance che può rendere l'Europa più coesa più unita ma al tempo stesso più capace di raccogliere queste sfide e di vincerle
E quindi la riforma della governance è per me fortemente connessa al tema della difesa comune di una politica estera europea ma anche di una di una rivisitazione delle politiche europee perché non è solo una questione di metodo di regole e di difesa anche quando parliamo di sostenibilità e competitività dell'Europa
Io vorrei ieri voliere vorrei essere messa come europeista nelle condizioni di poter difendere questa Europa con maggiore argomenti perché non sempre le politiche europee
Sono sostenibili dal punto di vista dei cittadini dell'impresa e della nostra economia eppure la pandemia
E quello che è successo dopo con sciura e soprattutto con il Pnr R. ha dimostrato finalmente che l'Europa non è solo l'Europa dei conti in ordine del rigore dei conti ma è anche l'Europa della della solidarietà della competitività ed è la crescita e però anche qui in Italia eh sul banco
Come dire deve dimostrare qualcosa
Non voglio dire che un po'sul banco degli imputati per un pochino e non solo per il come dire per la condizione dei nostri conti pubblici ma anche perché dobbiamo dimostrarci all'altezza una volta che l'Europa mette delitto in comune che mette a disposizione delle risorse di utilizzare al meglio quelle risorse e di rispettare i tempi
Su questo c'è una grande sita nazionale perché cambiano i governi ma la realizzazione del Pnr R.
è un biglietto da visita fondamentale per la credibilità del nostro Paese ed è un elemento decisivo per la crescita del nostro Paese
Ed è un elemento reputazionale per poter andare in Europa contare giacché si è all'altezza di alcune sfide e quindi tutto si tiene
La difesa la politica estera la governance la sostenibilità e la competitività è chiaro che però all'Europa
Perché ci faccia sentire veramente europei sia percepita non come un qualcosa di altro da noi con un qualcosa di distante ma comunque come un qualcosa che ci appartiene e che affinché sia la nostra identità
Ecco deve rendere le politiche sulla transizione ecologica sulle politiche industriali compatibili con la competitività dei singoli Paesi con la sostenibilità finanziaria non sono degli Stati ma anche delle realtà produttive
Io appartengo ad un partito che per esempio in Europa ha votato contro la direttiva Drina sulla casa perché l'abbiamo fatto non perché siamo convinti che non esistano i cambiamenti climatici sappiamo bene che ci sono che bisogna concorrere che la transizione ecologica un'assunzione di responsabilità però la modalità e i tempi con cui arrivare
Ammetterà terra quella transizione devono essere compatibili con come dire la la sostenibilità finanziaria ed economica di un Paese
E quindi quello che io penso è che oggi ci siamo trovati di fronte a delle sfide più grandi di noi
Che ci hanno sbattuto in faccia il tempo perduto perché dobbiamo dirlo dal cinquantaquattro in avanti sono passati decenni senza che l'Europa
Affrontasse e anche il processo di allargamento si è interrotto si sono me c'abbiamo
Impiegato tanto tempo io non riesco a capire perché paesi che sono al confine dell'est ancora non hanno avuto delle risposte
Non capisco perché ancora in alto in capo ad alcuni Paesi c'è la possibilità di esercitare un diritto di veto quindi l'Europa qui al suo tempo
E però e l'Europa non è che sta con gli Stati Uniti però l'obbligo sicuramente l'esito della seconda guerra mondiale a un fatto è un fatto de come dire un una condizione di contesto ed è una conseguenza anche di una nostra sconfitta ma certo oggi lo scontro a livello globale e tra democrazie e autocrazie
E il Papa ha parlato spesso di una guerra mondiale a pezzi
E però se andiamo a vedere le alleanze fra la Russia l'Iran la Cina e dall'altra parte il mondo libero e l'Occidente capiamo che lo scontro è geopolitico ma è fra democrazie e autocrazie
E chiudo con una riflessione rispetto alla alla ad alcune polemiche sciocche che ci sono stati anche in un tempo di divisioni tra l'Occidente
E la federazione russa io voglio dire qua che da parte nostra non solo c'è il massimo Rispetto ma la considerazione per la cultura la letteratura l'arte la storia della federazione russa e una un rapporto come dire comunque di dialogo con il popolo russo
E però quello che è stato fatto da Putin è inaccettabile e non può essere né contestualizzato nei giustificato né sminuito
E ancorché tutti vogliamo la pace
Oggi io penso che la pace si raggiunga innanzitutto col potere della deterrenza perché poiché non c'è qualcuno che è stato capace di mettere al tavolo puntine di fargli cambiare idea oggi la difesa comune europea risponde ad un principio di deterrenza ma non solo
Tutti vogliamo la pace ed è chiaro che il nostro Paese la chiede in Medio Oriente abbiamo votato ancorché siamo all'opposizione per esempio la missione Levante perché fa a dare un supporto alla crisi umanitaria di Gaza e quindi il nostro Paese ha una storia
Di pacifismo di attenzione alla pace di
Capacità anche diplomatica e però la pace non si può costruire sulla pelle degli ucraini e sulla resa dell'Ucraina per il semplice motivo che questo sarebbe diventerebbe un metodo e noi questo non lo possiamo accettare già si sono commessi degli errori di valutazione
Li ha commessi fosse gli Stati Uniti e i tempi di Obama con riferimento alla Criminal Dom base abbiamo anche noi fatto finta di non vedere e però dopo quell'evento è arrivato l'Ucraina adesso c'è la preoccupazione dei Paesi baltici e della Polonia ed è davvero possiamo pensare di non occuparcene o di delegare semplicemente la NATO o di e incolpare
Come l'Iran e lo chiama il Grande Satana gli Stati Uniti noi non pensiamo che gli Stati Uniti siano il Grande Satana e nemmeno che Israele sia il Piccolo Satana queste sono le considerazioni che fanno le autocrazia
E quindi non
I abbiamo il compito oggi come Paese fondatore dell'Europa
Come Unione Europea di fare la nostra parte il che ripeto e ribadisco perché non voglio essere fraintesa in questo da parte nostra ci deve essere uno sforzo convinto continuativo costante rispetto alle vie diplomatiche
Però ad oggi purtroppo le vie diplomatiche non hanno portato risultati e quindi è evidente che quello che è successo in Ucraina è un qualcosa che non è accettabile e chi deve essere respinto
Tutti ci auguriamo che questa situazione in Ucraina abbia a finire ma fino a quel momento
è evidente che l'Italia sta dentro l'Unione Europea sta dentro la NATO ma soprattutto è una democrazia è una democrazia che ha il senso della libertà
Soprattutto il rispetto e la difesa dello stato di diritto e sarebbe un precedente pericolosissimo
Lasciar scorrere quello che Putin ha commesso in Ucraina è questa la ragione per cui siamo in una condizione di estrema difficoltà tutti vogliamo la pace ma ribadisco la pace non ci può essere sulla pelle degli ucraini
Grazie attrice prosa avrebbe la vicepresidente del senato Rosa ordine pronto per il suo intervento via web
Sì sì infatti lei l'argomento e così appassionante che e tutti i relatori hanno sparato a dire il vero
Cioè la vicepresidente
Insomma evidentemente ecco ci sì
Mi sentite
Sì sì
Buonasera Presidente allora lei diciamo è una nota esponente di Forza Italia e vicepresidente del Senato
è stata molto vicina compianto Presidente Berlusconi l'autore del cosiddetto miracolo di Pratica di Mare cioè la stretta di mano fa Bush figlio Putin ecco oggi voi esprimete anche un ottimo ministro degli Esteri
Qual è diciamo la posizione di Forza Italia per rafforzare il ruolo dell'Italia la retaggio politica internazionale
Innanzitutto grazie per l'invito mi spiace davvero non essere lì con voi fisicamente
Vede io meglio noi abbiamo avuto una grande fortuna visto all'opera uno straordinario
Personaggio pure Silvio Berlusconi l'asso porta era nella semplicità una semplicità di visione e di azione semplicità divisione significa mondo per quello che era non per quello che vorremmo che fosse e ora sembra aver smarrito la bussola dei valori debole diventa produzioni internazionali come sta dimostrando di fronte indirizzi benché in Medio Oriente in Ucraina
Di fronte nel nostro continente abbiamo un nordafricano intrappolato della Bolivia aprirsi a vuoto che si muore lavora parte del mondo islamico che invece occorrerà Benigni coglie l'Occidente
Una Turchia essermi ritornare
Allentare legge milioni niente e quindi col senno di poi potremmo anche chiederci se io fosse entrata in Europa proprio quando loro propose di Silvio Berlusconi oggi che ruolo getterebbe
E se fosse ancora viva unita chiarissime grattare dopo le decisioni francese mi pare un carriere avrebbe assunto queste dimensioni
Sul tavolo ci sono tanti piede in cui aveva potrebbe essere protagonista eroinomane serve secondo me è un cambio di passo come si può realizzare tutto questo
Servono parli ai cittadini e non avanzati che metta benessere e sviluppo economico prima ideologia e cavilli burocratici
Una data che non abbia paura di dire la sua internazionale a patto però io faccio una voce unica no come avvenuto in questi ultimi anni riprendendo per il percorso di integrazione europea
Che è stato bruscamente interrotto
E come aiutare perciò questo timido dando maggiore rappresentanza dei partiti che guardano all'Unione come un valore da preservare e da rinvigorire perché consentire ai singoli Paesi dietro una porta qui da soli non avranno mai
E la persistono alcuni biologi per i quali elezioni di giugno hanno un valore enorme
Sono con una maggioranza chiara con la stessa visione del futuro si potrebbe dare all'Europa di indirizzo politico sia concreto
E indagine questo schema
Ci guadagnerebbe voci perdere
Io penso che avrebbe tutto da guadagnarci ma deve fare la sua parte commercializzato appare portando in dote all'unità europea gli apporti rinnovati grazie statico in tutti i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo
E non solo per quanto riguarda l'immigrazione
Ma anche economici militari
I confini europei non iniziano sulle coste di Lampedusa ultimata iniziando definiscono le Poste liriche tunisine egiziane
In presidio del marchio numero che muore protagonista nello scacchiere internazionale è indispensabile italiana è l'unica nazione europea che può garantire misto
E non è poco onestamente anzi è fondamentale Perego
Non può esserci una nuova Europa senza un ruolo centrale in vendita
E quindi tornare alla sua domanda in Italia a la possibilità di rafforzare il suo ruolo nella politica internazionale e promuove fisso interessi attraverso lo strumento in particolare unione europea forte riformata al passo con i tempi perché non possiamo dimenticare fattori esterni
Uno su tutti il cinque novembre ci saranno le elezioni nemica potrà cambiare l'ordine mondiale
E possiamo parleremo immaginare gli scenari e farsi trovare pronti per una produzione proviamo dipinge ognuno poi l'America continua a chiedere con più forza il paese natale di aumentare contributo dalla difesa comune
Questa però potrebbe essere un'opportunità
Fino ad oggi le nostre imprese Moore esasperato
La forza di difesa del mondo libero ora non però come Europa siamo chiamati documentare il peso all'interno della NATO home singoli Paesi oppure applicando economie di scala consentano da ogni Stato investire risorse con maggiore efficacia
Il tanto segnato esercito europeo Carlo ai padri fondatori e che Silvio Berlusconi perdeva carolingia
Potrebbe trovare le condizioni internazionali prenderne vita oggi
Avere un esercito europeo se il peso ci permetterebbe di un documentario terrore si troverà il modo di tornare passatemi il termine un po'padroni delle vicende europee
E c'è questo non vuol dire cambiare rapporti con con l'America ma non è arrivata incanta rendersi utili a vicenda per esempio un'ora forte tutto e poi sul confine orientale consentirebbe all'America di dedicarsi con più forza sfida del Pacifico con la Cina per esempio sarà una sinergia col ditino la politica e avere il compito di indicare l'obiettivo finale
E l'obiettivo finale deve essere la pace perché nella pace che si possono concentrare nel gelido dello sviluppo nel congresso migrare benessere collettivo duraturo
Quindi nella sua domanda c'è da organizzare Berlusconi ha trasformato il sogno della pace per gli Stati Uniti e Russia in una stretta di mano un protocollo d'intesa un successo tutto italiano chi dimostra quanto noi possiamo essere determinanti nel quadro geopolitico mondiale
Noi dobbiamo riannodare infine la storia o qualcuno pensa davvero quella e dunque un conflitto perenne sa possa essere di tipo comunitario
UBM e spartiti un po'diplomatico e lo spirito di Pratica di Mare va preso a modello per il futuro delle relazioni internazionali
Però danza non stancarsi mai ricollocare tanto di pace lavorare riportare al tavolo anche sia sa se ne va sbattendo la porta
Perché bisogna sempre dare l'opportunità alla speranza e quindi questo no non potrà avvenire pensano in grande
E se noi guardiamo al lungo periodo dove orizzonte degli eventi che sono un secondo momento alle inclinazioni tattica deiezioni veloci
Io vi ringrazio dentista grazie vice presidente diverse volte
Chiaramente è stata però se ci sarà sicuramente altri si ricava l'idea che si ripresenta in presenza grazie ancora buon lavoro grazie genitori recentemente
Allora adesso e l'ala dell'onorevole Borghesi
Noi borghesi senatore d'Italia viva correnti oggi impegnato nella costruzione della lista di scopo Stati Uniti d'Europa con Emma Bonino ed altri richiedere allora cosa c'è in ballo veramente in queste elezioni europee di giugno
Buonasera a tutti
Anche se lo stimolo è molto forte vorrei dire che non ha applicherò al mio intervento
Il lodo De Mita una volta parlando con Ciriaco De Mita
Mi disse vedi in politica il tempo è tutto relativo all'importante è la qualità del pensiero in rapporto alla complessità della situazione
E non lo applicarono il concetto che il tempo è relativo anche se la qualità del pensiero che abbiamo sentito questa sera è la complessità della situazione
Richiederebbero un esercizio che quasi incomprimibile in dieci minuti
Perché il rischio di dover parlare per twitta rispetto alle questioni che sono state avanzate è tale da dequalificare la riflessione cadere nella sindrome che bene ha descritto prima Tommaso la parte
Credo però che ci sia l'esigenza di ricentrare
La riflessione o per riprendere un'immagine Carra
Ai nostri concittadini francesi belgi rimettere la chiesa al centro del villaggio
Perché diversamente noi rischiamo di andare su una traiettoria che non ci consente di capire qual è la posta in gioco
Allora su tre questioni nodali essenziali storiche
Improvvisamente la storia ha cominciato accorrere cioè noi stiamo vivendo lo dico ai ragazzi in particolare che hanno una fortuna
Che è quella di avere so quante tre quindici sedici sentite vent'anni in questo momento benissimo è un momento di rottura dello status quo
Cioè si è spezzato
Lo specchio
E lo specchio non si ricompone più
Ragione Peppe
Una volta che il cervello l'hai buttato all'ammasso non lo recuperi più devi rigenerare qualcosa di nuovo
Partendo con la cosa partendo però da valori basi etiche
Ragionamenti
Più un albero ha radici profonde è più in grado di avere delle fronde larghe ed è più in grado di resistere all'urto delle tempeste che noi stiamo vivendo
Noi stiamo attraversando una fortissima accelerazione tutt'su tre questioni la prima è quella che è stata ricordata in precedenza l'aspetto geopolitico mi è una lettura un po'diverso rispetto alcune questioni
Che anche in questa sede sono state avanzate quello che qualcuno chiama Antero io lo chiamo mondo libero
Quello che per qualcuno la Russia ha conquistato io dico la Russia occupato
E l'Ucraina non preme alle porte della Russia l'Ucraina si sta difendendo da una invasione russa
E credo che dobbiamo assolutamente evitare di cadere nella seduzione diabolica della guerra di civiltà e dello scontro tra civiltà
Ma sicuramente la geopolitica cominciato a correre
E quando non in un documento esoterico e segreto
Ma nel documento ufficiale nei documenti ufficiali
Di una potenza come la Repubblica popolare cinese
Si scrive che l'obiettivo del ventunesimo secolo per la Cina è diventare la Potenza
Di riferimento a livello globale soppiantando gli Stati Uniti d'America e realizzando la stessa operazione che nel Novecento gli Stati Uniti d'America fecero nei confronti dell'Impero britannico
Questo è evidente che porta con sé una serie di ripercussioni di conseguenze di riallineamenti
Sa alla politica per evitare che questo avvenga come avvenuto nel Novecento attraverso una guerra
Il la con logo che sci Jinping
Fa rivivere la prima volta che vede Trump e la Polo quella trappola di Tucidide voi sapete cosa la trappola di Tucidide no lo storico che descrive la guerra del Peloponneso
E spiega che quando c'è una potenza che cresce è una potenza che scende quasi sempre la conseguenza di questo incrocio è la guerra
Ora siccome io non credo che abbia ragione von Clausewitz e cioè la guerra non è la continuazione della politica con altre forme la guerra e la fine della polizia
Ka abbiamo bisogno di irrobustire la politica
E conseguentemente abbiamo bisogno di capire che dentro questa compressione la costruzione del nuovo ordine presuppone anche una capacità di articolare consenso dalla nostra identità
A volte ho l'impressione che noi occidentali che noi Europee dei che noi figli della cultura giudaico cristiana insomma tutto con la roba lì descrivete lavori
Siamo un po'come i flagellanti evolvere ricordati flagellanti che adesso vediamo anche nelle nelle nelle processioni del Venerdì Santo ma in realtà potrebbero insegnarmi lo era una serie di sette che attorno al mille duecento sì dove dovevano espiare la colpa dell'umanità e quindi dovevano auto fra Gellar si in pubblico perché perché eravamo la conseguenza del peccato originale
E con l'impressione che ogni tanto l'Occidente cada nella vite nella sindrome dell'auto fra Gerland te
E non capisca invece che aveva ragione Churchill quando parlando
Alla camorra dei comuni del mille centoquarantasette ha di fronte alle necessità anche lì di costruire un nuovo ordine
Diceva e la democrazia sì è vero autocrazia la peggiore forma di governo virgola continuano un mese un mese il punto eccezion fatta per tutte le altre forme che abbiamo sperimentato sin qui
Allora traslando questo concetto è vero che noi abbiamo mille problemi mille difficoltà grandi complessità siamo in una crisi si io la prendo dal punto di vista etimologico crisi trino giudizio la crisi non è necessariamente un la fine dalla storia
La crisi un momento in cui di fronte a un cambiamento ti giudichi e fai il salto in avanti o il salto indietro perché il mondo gira sempre la stessa dell'azione non torna mai all'indietro e deve essere capace di correre col mondo e magari noi che abbiamo una nostra visione del mondo una nostra cultura una nostra concezione se ci guardiamo un po'attorno ci rendiamo conto che i modelli che ci vengono proposti
Non è che dalle altre parti siano le magnifiche e progressive sorti dell'umanità
Non credo che prendere una popolazione un ligure ha soltanto perché Musulmana mettere nei campi di concentramento e sperimentali su quella popolazione tutte le forme di incrocio tra macchine uomo sia la prospettiva la quale noi vogliamo tendere
Non credo che la prospettiva sia quella di come trattano le donne
Le teocrazia iraniane non credo che la prospettiva sia quella di tornare a sdoganare idea che nella storia i confini li fanno gli eserciti
E non i popoli nella loro interazione libera ecco quindi dentro questa dimensione
Il tema dell'Europa e del salto di qualità che l'Europa deve fare non per volare in maniera i reni Ka non si capisce bene dove ma per ripartire dalle proprie radici l'Europa nasce dopo il più grande lavacro che l'umanità abbia mai provato e abbia mai conosciuto la seconda guerra mondiale con il drammatico
Esperimento della Shoah e con la terribile vicenda dalla bomba atomica che consegni all'uomo la possibilità di mettere fine alla propria esperienza su questa terra
Per questo è nata la nostra civiltà all'indomani della seconda guerra mondiale
E in quel momento alcuni padri si chiamavano Spinelli Jean Monnet che si chiamavano De Gasperi insomma
Ognuno ci metta il suo carro ideale
Perché è giusto che ciascuno che proviene l'anche da culture diverse caratterizzi con la propria peculiarità questa riflessione quei padri
Misero una serie di questioni al fondo che facevano degli Stati Uniti d'Europa la prospettiva indispensabile
Per evitare la riproposizione di quei drammi
Che conoscemmo in Europa per due volte nel giro di vent'anni nella cosiddetto secolo breve ora avevano talmente ragione quei padre avevano visto talmente lungo
Che oggi si pone inevitabilmente X sono introdussi salta o lo facciamo oggi oppure gli elementi che nel frattempo abbiamo sedimentato hanno creato una situazione di sperequazione per la quale è come se noi tentassero di tenere in equilibrio un tavolo con una gamba sola
Perché avremmo fatto la moneta unica ma non mi hanno fatto l'integrazione dei mercati potere fiscale
Perché non abbiamo fatto l'esercito europeo ma pensiamo di che l'ombrello della NATO posso risolvere tutti i problemi all'infinito e potrei continuare con la casistica ma avendo volendo tener fede e concludo alla operazione dalla quale sono partito cioè all'esigenza di stare all'interno dei dieci minuti dico che il grande tema geopolitico il grande tema della ridefinizione del modello economico
Sta tutto dentro una battuta detta dalla Merkel nel due mila dodici e siamo ancora lì
L'Europa è il sette per cento della popolazione mondiale è il venticinque per cento del prodotto interno lordo globale è il cinquanta per cento delle spese di welfare se non ci diamo un nuovo modello
Houston abbiamo un problema e poi c'è il terzo grande tema che metto solo sul tavolo perché so che su questo Beppe Fioroni molto più bravo di me
Dentro la riflessione sul futuro della democrazia
C'è la grande questione della mercificazione della persona e della perdita del valore antropologico della persona
Che viene trasformata in oggetto da soggetto
E in un oggetto da attribuire ad una dinamica consumer Istica
E ha una dinamica di sfruttamento in questo io penso c'è la ragione più profonda dell'esigenza di recuperare radici basi etiche e valoriale
Grazie onorevole Borghezio
Chiedo a alla parte grazie per la pazienza onorevole Burani che concluderà questo questo convegno tre ore Geroni dove la società dei limiti ed abbandona il partito democratico le avviato con tenacia un serio lavoro di ricomposizione dell'aria cattolico popolare sociale
Credo fortemente la necessità di creare un centro politico dinamico riformiste provocare di governo
Quindi
Nel diciamo nel concludere questo convegno anche magari se vuole tirare le fila richiede così dovrebbe sostanziare secondo me una cultura di centro di fronte a questo che abbiamo chiamato questo nuovo disordine mondiale
Tanto grazie Diego atavica per queste occasioni di incontro anche di confronto perché in una politica che ossimoro là sopra i turchi o non si parla meno avere la possibilità di
Qualche ora di riflessione pacata credo sia utile io cerco di essere molto rapidamente perché abbiamo sforato abbondantemente gli orari
è un po'così picchia
Oggi al dieci otto aprile qualche mio caro amico sud come pensa che non si dimenticata diciotto aprile quarantotto
L'Italia fece una scelta epocale
Penso che tra De Gasperi e Togliatti
E qui si entra l'Europa
E
Renato
Non ha
L'alleanza atlantica e dall'altra parte il Patto di Varsavia
Ma perché questo che c'entra
Senta perché per molti anni si è discusso su questa scelta degli italiani se quella vittoria di De Gasperi fosse stato una vittoria
Patta dalla paura cosa assolutamente non vera e invece con la vittoria degli italiani sulla paura
Cambia una preposizione ma la vittoria sulla paura è la stessa cosa a cui siamo chiamati noi oggi
Avere il coraggio non più di scegliere tra De Gasperi e Togliatti che sfortunatamente in giro non ne vedo moltissimo ma siamo chiamati a ribadire la nostra volontà di vincere sulla paura
Sulla pura che è rappresentata dal populismo dal suo organismo da tutti quelli che facendo leva sulla paura non riescono a sconfiggere Bacci invitano arrivano arrivi Mentana Archie nel nostro induismo
Nel nostro arroccamento della sovranità nazionale nella incapacità di pensare quello che è vero Spinelli
Tutti hanno contribuito a fare l'OPA ma per dirla con l'Abate che se n'è andato è vero che dalle parole ai fatti Degasperi va fatta per quanto riguarda l'Italia e credo che questo sia un dato non indifferente
Ora quella scelta serve anche oggi perché serve per l'Europa io non entrò negli scenari di geopolitica che ricorda
Mariastella senatrice con Giuliano oltre che
Chi è intervenuto nei primi due braccia hanno abbondantemente sviscerato ognuno con le proprie ipotesi però una considerazione di fondo cioè dove c'è l'Europa
Esiste un minimo di speranza di pace
Guardate questa guerra pezzi dorme la cosa mi colpisce di più
E che ci siamo talmente abituati che nostri ragazzi non telegiornali racchetta ancora questo è cambiato loro come noi
Ancora parlo nell'Ucraina ancora parlano del dei via Massa ancora parlano della Palestina ci stiamo abituando
Con indifferenza a una guerra c'ha ragione Francesco a pezzi ci porta a un grande nuovo conflitto ma dove c'è l'Europa
Nei riguardi dell'Ucraina esista ancora una possibilità di lavorare per costruire una pace
Perché oggi a me la cosa che preoccupa non è l'imperialismo americano
E roveto sfilacciarsi
Come di un Paese dove alle prossime elezioni ci manderanno un messaggio ci siamo stufati
Di pensare ai guai del mondo
Tradotto penseremo ai guai laddove ci interessa e allora l'Europa è una speranza
Di fare un ponte per costruire la pace
E dove c'è sull'Ucraina c'è una tensione vediamo un attimo
Tra dall'altra parte
Medio Oriente Israele
Palestina
Questo spiraglio e molto più lento
C'è molto meno perché noi non abbiamo la capacità come Europa anche se il nostro giardino di starci come dovremmo
E quindi oggi noi siamo richiamate in tre su dieci aprile a ribadire
Scendiamo ancora De Gasperi trasciniamo ancora l'Europa scegliamo ancora la vittoria sulla paura sulla paura dei comunismi sulla paura adesso previsioni sulla paura del dell'egoismo nazionale e proviamo a costruire insieme
Una sci viltà
Che in questo momento
Incarna una serie di scelte allora credo che questo è quello che va fatto ed attacchi in questa
Momento scegliendo chi nell'Europa
Ci crede
Al di là delle bandierine perché ci crede e chi ci lavora per fare costruttore di pace è una partita che credo sia determinante
Poi l'Europa si porta dietro quelli sono i presupposti per la pace
Perché più costruire la pace dobbiamo saper pure guardare alla giustizia se dobbiamo andare alla Giustizia dobbiamo incominciare a pensare che almeno nella l'Europa dei tecnici che mi spaventa a me mi spaventa un'Europa senz'anima uno Roccato sotto al vestito niente siamo passati dall'Europa
Per culla delle radici cristiane al pregiudizio europeo senza radici cristiane
Badate sembra una banalità
Nemmeno un bordino la pensa come me anche somma costati uniti per Bonino dovrà stimarla ma
La mozione del Parlamento europeo anche in un momento di guerra dove vota io
Che ovviamente non è indubbio
La libera scelta della donna
Ma che vota una mozione per avere in costituzione il diritto alla Bortot senza ma
Senza se e senza ma senza neanche attenti anziana quello che hanno detto i francesi la libertà di abortire perché la libertà è un esercizio della donna lo Stato deve entrare per dettare le regole minime come abbiamo fatto con la centonovantaquattro e garantire anche la possibilità che non si arrivi a dovere avvertire solo per bisogno perché tu non sei
E questa assenza di attenzione alla dignità dell'uomo a una finanza che solo guadagno e non mette mai al centro un'etica che essi farsa sull'uomo questo voi sono le cose
Che
Anche in politica estera poi ci portano a fare la differenza e questa è una responsabilità che scegliendo oggi De Gasperi si può consentire ti farà una di costruire non solo la pace ma di costruirla facendo anche la battaglia per rimettere al centro l'uomo
Per rimettere al centro un'etica è una minaccia che ampia
Una misura che primo profitto quello vita sta bene le persone che c'erano anche
Perché quello che la Gelmini
Marino hanno chiamato le autocrazie
Da una parte c'abbiamo l'America si lancia dall'altro lato
C'abbiamo la Cina che si infine mezzo quanto può
E la Russia che ci dà la dimensione non il russi pochi cioè dalla dimensione di quanto valore da alla vita in ognuna delle sue espressione allora oggi ancora dobbiamo avere la capacità secondo me di saperli scegliere
Una vittoria sulla paura
Sulla paura di riuscire sentirsi europei
E non a chiuderci nelle nostre nicchia perché ogni volta che ci dobbiamo la nostra legge la scelta fu come allora insieme
Per contare di più che era l'ossessione anche di Moro ritaglia un piccolo staterello che va bene del mar Mediterraneo e non conta niente se non c'è la sua voce forte in Europa che con l'Europa e all'ONU
Che oggi son passate cinquant'anni siamo rimasti lì se noi ci chiudiamo in noi stessi
Le grandi potenze travolta erano due arrabbiata tre quattro
C'hanno un solo atteggiamento l'Europa può giocare una partita di costruzione di pace basandosi proprio strazio cristiana anche di dignità dell'uomo
Da soli siamo candidati ad essere
I migliori maggiordomi che vengono presi se costano poco e sperando che l'utilità arresta quando non serve più se passa da nove a una Tosato
Questo e lo scenario fronte quindi vincere la paura e anche una semplice sulla paura è anche una scelta
Di costruire la pace di guardare al futuro ma anche di dignità per ribadire la civiltà che valore in cui abbiamo creduto a braccetto
Grazie onorevole Pieroni allora vi ringrazio tutti per la vostra partecipazione per la vostra pazienza anche per la pazienza e la camera dei deputati quindi invito visto abbiamo stonato tanto ad uscire subito alla Sapienza soffermarci qui grazie infinite anche i commessi grazie ancora