Intervista al Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli sull'attuazione della Legge delega 227/21 in materia di disabilità

Radio radicale nei giorni scorsi è stato approvato l'ultimo decreto attuativo
Per l'attuazione della legge delega due due sette ventuno in sulla disabilità e noi abbiamo in collegamento telefonico proprio il ministro per la disabilità
Alessandra Locatelli esponente della lega Salvini premi intanto la salutiamo la ringraziamo ministro
Non grazie buongiorno a lei buongiorno a tutte le persone che ci stanno seguendo grazie
Allora senta con questa
Con quest'ultimo decreto attuativo
No ha preso ovviamente finalmente forma questa riforma e che è stata salutato vistoso ma anche dalle diverse associazioni con
Un ottimo gradimento la prima mia domanda e
Partendo perché poi RAI ha usato parlando dell'ultimo decreto il termine ecco semplificare allora sapendo quanto sono spesso lunghe e farraginose l'iter burocratici anche per quanto riguarda
Purtroppo questi temi io le chiedo che cosa mi sta cosava semplificare partiamo da questo tema incerto volentieri anti io sono profondamente convinta che purtroppo il nostro sistema
Figlia pervaso da complicazioni soprattutto per le persone con disabilità e per le loro famiglie terzo diventa davvero faticoso a volte anche umiliante dover bussare a tante porte aziende re muoversi tra i vari certificati e insomma le convinzioni
E quindi all'interno di questa importante ieri riforma che prevede un decreto molto importante appunto che appena fatto approvato io ho voluto dare intento diciamo a tutti i cambiamenti alla rivoluzione allo sguardo nuovo che vogliamo iniettare in qualche modo dei sistemi che si occupano della precarico della persona così la vita
Però semplificando al seno alcuni passaggi e hard a capo proprio partiti da lì prima di tutto rimuovendo le le i criteri rivedibilità
Perché dopo un anno dopo due anni dopo tre anni che una persona già una certificazione
Di una condizione accertata di invalidità c'è quindi stiamo parlando anche di persone magari che l'altro giorno parlavo con una mamma che ha un ragazzo con la sindrome di Down piuttosto che una persona che in carrozzina chi ha una patologia cronico
Sì degenerativa spesso deve ripresentarsi davanti a queste commissioni di valutazione altrimenti perde la pensione di qualità ma è umiliante perché queste patologie non
Improvvisamente non si risolvono no lei no una barchetta marchigiano e quindi questo è stato uno dei punti fermi che io
No ho voluto ma ci sono altre corde per cui abbiamo semplificare quindi nell'inoltro della domanda di invalidità perché ora ci sono due binari per poter far domanda bisogna fare io al percorso con il medico di medicina generale
Sia con il patronato e amen sembra veramente assurdo però perché tu c'hai un ai ridendo un momento difficile magari con una diagnosi drammatica pensiamo a una mamma che magari esce da un ospedale con bambino che magari appunto purtroppo cultura bruttissima diagnosi e deve fare un percorso duro più muoversi in questa quindi se eliminiamo che questo doppio percorso
E tra l'altro unifichiamo le commistioni perché oggi nel nostro Paese e tu devi fare un certificato una una visita per ogni certificato uno per il lavoro uno per la scuola uno per invalidità e poi per tante altre quindi le semplifichiamo e quella valutazioni dell'invalidità
Italia e civile per Pina per certificare anche altri diciamo altri percorsi
E questa sarà un veramente una fatica in meno e poi la coda diciamo più importante rivoluzionaria e l'introduzione del Progetto di vita perché anche questo è uno strumento di profonda
Tempificazione innovazione ma naturalmente richiede ancora più attenzione e formazione cui dovremo iniziare un percorso importante di formazione per spiegarlo bene
Ecco e allora e in che cosa consiste il progetto di vita
Ecco il Progetto di vita
Ribaltato quello che è stato fatto fino ad oggi fino ad oggi nel nostro Paese abbiamo e e continuiamo naturalmente a lavorare su i l'Orsa ne parlavamo l'altro giorno cioè la sanità che non si parla mica tanto costali socio sanitario che non si parla mica tanto con il sociale e così via
Purtroppo queste sono estreme frammentazioni ma in mezzo c'è la persona e tutto quello di cui abbiamo bisogno quindi giustamente Levine criteri medicine défilé terapia e la riabilitazione
Che fanno parte del mondo sanitari non sono importantissime
Però sono altrettanto importanti anche le altre parti
Che servono a tutti noi e a tutti noi per poter avere una vita dignitosa passando anche dal tema dell'assistenza del socio sanitari ma anche nella vita quotidiana quindi architetti più ricreativi sportivi relazionali affettivi
Tutto insieme compone la vita della persona
E allora non è più possibile che sia la figura persona doversi rivolgere a tutti questi ignoti
Per a vere da un lato magari l'assistenza domiciliare poi andare in ospedale per attivarla fitoterapia poi chiedere un altro servizio ecco
Si rivoluziona perché all'interno dell'équipe multidimensionali a partire dal desiderio dalle scelte della persona con disabilità in condivisione con la famiglia
Fidel scrive tutto quello che serve per rispondere ai bisogni della persona dal punto di vista sanitario socio sanitarie sociale e cattiva lì
Cioè tutte le figure che appartengono agli enti deportati ad attivare questi servizi li devono attivare direttamente quindi non è più la persona che deve recarsi in tutti questi diciamo sportelli punti del nostro territorio ma cuento
Come possiamo immaginare una rivoluzione anche di approccio proprio di chi si occupa nei mister Beatie della persona e quindi serve una grande formazione che partirà
Già da quest'anno perché poi la sperimentazione farà inizialmente su nove province che abbrivi annunceremo non non li abbiamo ancora definite ma a breve Lele diremo
Poi immagino insomma che ci sia come in in tutti gli aspetti una differenziazione territoriale non ci saranno delle regioni dove magari
Già certo che sta strutture funzionano meglio in altre dove magari sono molto più indietro proprio come allora sicuramente noi nel nostro Paese abbiamo una grande differenza territoriale
Non solo dei servizi ma proprio di approccio del sistema organizzativo
Territoriale sanitario sociale ecco ognuno anche sviluppato per coltivi differenti e priorità a volte anche di feriti o giro tantissimo e cerco sempre di capire quali sono i punti di forza e le problematiche un po'mi sono fatto anche delle Idee perciò abbiamo deciso la sperimentazione proprio di avviarla in tre e province del Nord tre del centro e per e prende il Sud
E la sperimentatore serve proprio per questo per accompagnare il cambiamento vedere quali sono le criticità
E cercare di migliorarle sistemarle risolverne anche alla fine del percorso e sperimentazione con un passaggio normativo se sarà necessario
Per comunque accompagnare nel migliore dei modi le risposte dopodiché sono spesso anche le persone che possono fare la differenza perché diciamo quando si tratta proprio della presa in carico soprattutto della persona con disabilità
Abbiamo bisogno di un discorso veramente di équipe di ragionamento condiviso perché troppo spesso ci si ritrova magari a chiedere a un servizio che può essere quello del Comune o può essere quello territoriale definiva sanitario
E magari ti dicono no non è competenza mia questo lo deve chiedere a un altro questo è difficile per una persona così la vita o per un famigliare ieri si prende cura di una persona con una gravissima disabilità perché cioè tu devi buttare via veramente tanto tempo
In ogni esce trovare delle risposte quindi l'obiettivo è quello davvero di semplificare la vita delle persone di farlo direttamente attraverso questo lo strumento importante del progetto di vita che ovviamente con la formazione adeguata porterà tutti allo stesso livello e poi ci sono naturalmente le risposte territoriali che a mio avviso anche grazie all'autonomia differenziata possono essere incentivati
Nel
Dovrà essere quello lo stimolo attraverso l'individuazione dei livelli delle prestazioni sociali così come previsto dalla nostra Costituzione
A dire che ogni Regione comunque fino a lì deve arrivare e quindi dopo hanno tutti un po'invertire l'ordine
Delle priorità
Ne sempre Facci ma io vedo girando che ci sono davvero anche attività e possibilità stimolate dagli enti del terzo settore del mondo dell'associazionismo quali tanti in tutto il nostro Paese
Basterebbe qualche volta che anche
A alcune istituzioni a partire dalla nota a livello nazionale regionali e locale lavorassero di più insieme a loro insieme al mondo del del terzo settore che il fatto poi di tanti anche famiglie testo che conoscono la realtà
E possono aiutare anche a ragionare a rispondere ai bisogni
Senta ci sono molte
Molte famiglie che io le riporto la mia esperienza personale io ho avuto un po'un padre che avuto una malattia degenerativa i e gli è stata riconosciuta una tesi dorma disabilità al cento per cento e insomma diciamo che negli ultimi anni della sua vita mia madre insomma si è trasformata in una cartina cosa ti succede praticamente in moltissime e famiglie ecco questo aspetto
Questo aspetto oddio già da quello che lei ha spiegato fino a qui e si capisce molto che cambierà anche questo però insomma sicuramente e molte famiglie hanno un
Tardive isolato dalla dal mondo che si occupa ecco al cento per cento come avete valutato questo che ignori così però appunto che le persone che amano che curano
Non vogliono essere sostituite ma vogliono essere accompagnato in questo percorso per questo abbiamo istituito già da qualche mese un tavolo di lavoro interministeriale proprio col ministero anche del lavoro
Sul tema del riconoscimento della figura del caregiver in particolare io tutti così mentre questa è la mia posizione dobbiamo fare una differenziazione tra il caregiver familiare convivente yankee magari fa parte della famiglia ma non se ne occupa
Diciamo ventiquattro ore su ventiquattro della persona oppure si dà una mano oppure chi va a trovare il parente che ha una situazione difficile anche cuento è impegnativo e richiede anche uno sforzo psicologico
Però credo che una differenziazione
Tra queste figure soprattutto per chi
H ventiquattro cioè ogni giorno quando l'abbiamo di notte sta male suicida piange oppure felice oppure violento oppure ci sono momenti dice
E quella persona è sempre lui e magari cioè limitando le ore di sonno limitando la sua vita privata e personale
E sempre pronta e presente perché ama soprattutto però è chiaro che questo è un carico di lavoro veramente impegnativo Alquati anche una
Possiamo chiamarla che quasi una delega istituzionale nel compito di cura e quindi deve essere riconosciuta con insomma un ragionamento che su questo stavo lo stanno facendo veramente in tanti perché un tavolo formato da quali cinquanta soggetti tra mondo associativo territori specialisti
Berti ma anche molto delle famiglie insomma
Ecco le stanno discutendo io spero si trovi un punto di caduta per passare poi anche al Parlamento questo importante
Riflessione condividere tutti pm un un riconoscimento vero
Ecco lei ha usato il termine perché ama e io mi le posso dire che molte volte e parliamo dell'H ventiquattro da solo
Perché ci possono anzi ce ne sono moltissime e lo sa anche lei è è di H ventiquattro da soli ecco no che molte volte si perché si ama ma molte volte perché non ci sono alternative h ventiquattro
Sì fissi queste sono anche condizioni anche particolari specifiche che de vera età hanno ancora più una riflessione per esempio l'altro giorno mi ha colpito molto
Ero a un convegno sull'autismo che abbiamo organizzato a Bari
Mia raggiunta il affrontata di un ragazzo con un
In caso di forma di autismo di livello tre dove ieri l'ho raccontato tante persone perché davvero mi ha colpito perché mi ha detto io nel giro di tre mesi ho perso mia moglie il figlio di sedici anni che aveva già anche diciamo questa complessità nella nessun percorso avuto anche se il complicato ulteriormente quindi si sono tantissime le situazioni e i casi in cui bisogna avere un'attenzione ancora più specifica o
Senta in ultimo poi la lascia andare e di verrà istituita anche la figura del garante nazionale ecco che io volevo sapere che che funzioni a avrà come verrà istituita
I allora viene istituito già i sarà operativo a partire dal primo gennaio del due mila e venticinque è è un organismo formato da tre soggetti di cui ci sarà un coordinatore prevalente
E avrà la possibilità di agire anche in autonomia oppure anche tu ufficio davanti magari a situazioni che può apprendere in vario modo
A volte si apprendono anche dalla stampa piuttosto che magari per segnalazioni e diciamo è una figura deputata
Ad essere un punto di riferimento soprattutto per le persone con disabilità e per le loro famiglie nei percorsi anche di vita quotidiana davanti anche delle chiamiamole anche delle situazioni complesse dei Pink
Magari dal punto di vista della persona che ci si ritrova anche di ingiustizia e quindi in qualche modo sarà un riferimento anche per cercare di fare chiarezza e per appellarci in qualche modo al suo intervento per dare delle delle risposte
E potrà anche richiamare alcune situazioni davanti specifiche davanti al TAR quindi insomma farà un organismo con una piena autonomia e indipendenza operativa
E stiamo individuando la fede più cultura dove si potrà collocare e poi insomma diventerà operativo a partire dal primo di gennaio del venticinque
Perfetto no non mi sono no volevo aggiungere la rivoluzione culturale no ecco perché c'è anche la rivoluzione culturale partendo proprio dal
Mandiamo in disuso certi termini lui sia fatto bene a ricordarlo perché magari qualcuno ancora non lo sa però questa rivoluzione culturale che vogliamo diciamo portare nel nostro Paese ma guardate è culturale ma anche civile e di buonsenso Cheney cara semplificare la vita delle persone e delle loro famiglie
Utilizzare metodi che siano anche più innovativi perché purtroppo spetta al nostro Paese si dice che è sempre fatto così ho sempre fatto così perché devo cambiare no dobbiamo cambiare perché è cambiato il mondo nel frattempo sono cambiate le persone sono cambiate le opportunità
E noi abbiamo bisogno di dare più risposte alle persone con disabilità e per farlo dobbiamo passare da un concetto diciamo di assistenzialismo a quello di valorizzazione della persona
Cioè per dai di opportunità investire su ogni persona per quelle che sono le sue competenze sui talenti anche dei percorsi di studio IP lavoro soprattutto perché quello di una dignità e indipendenza anche economica e rafforza le nostre comunità
Per farlo ho voluto cancellare da tutte le leggi ordinarie la parola handicappato il portatore di handicap perché sono veramente termini legati a una concezione negativa
E
Non è banale questa cosa anche se stante perché sostituiamo con i termini persona con disabilità perché parliamo di persone siamo tutti persone con gli stessi diritti
E per poter avere questo sguardo nuovo dobbiamo rispettarci di più tutti e dare anche qualche occasione in più
Come istituzioni come mondo privato ma anche come singoli cittadini quando incontriamo qualcuno sinistro fasce
Grazie grazie del ministro per la disabilità Alessandra Locatelli ministro buon lavoro grazie grazie anche a lei grazie a tutti voi buona giornata e buon lavoro