Il caso Ester Mieli e il 25 aprile: intervista ad Alberto Balboni

Radio radicale siamo con il senatore Alberto Balboni
Per parlare un po'del clima che c'è in questi giorni da domani si dovrebbe ricordare il venticinque aprile Noemi
Dobbiamo constatare che questa è una sarà una giornata piena di polemiche perché e sarà veramente strano vedere che in molte in molte città in alcune città
Per molti ebrei non sarà possibile partecipare a queste celebrazioni ma al di là di questo c'è stato anche un episodio sgradevole nei confronti di una senatrice Ester Mieli che intervistato da Radio anch'io si è vista fare una domanda da un giornalista il Roma lei ebrea
Allora io devo chiedere una riflessione su questo episodio che ha suscitato parecchio scalpore tante polemiche
è un fatto molto grave inaudito che le opinioni di una persona siano subordinate alla sua confessione religiosa sua provenienza
Culturale alle sue radici cioè una cosa che se avesse fatto un giornalista di destra nei confronti di un esponente di sinistra
Ci sarebbero i caschi dell'ONU dentro la RAI per un fatto così grave e invece qui già letto dei comunicati che minimizzano caricano Massi
Stato frainteso no e questo testimonia ancora una volta di questo atteggiamento di arroganza basato su una presunta superiorità morale che non esiste assolutamente
Di
Giornalisti intellettuali politici scrittori di sinistra che pensano che loro siano superiori si possono permettere anche di fare affermazioni di questo genere è purtroppo un vissi l'antico della politica della cultura del giornalismo italiano
Ma che non solo non ha più motivo di esistere ma che è un sintomo di totalitarismo di quel pensiero unico che noi stiamo cercando di contrastare in tutti i modi
Il CID
Perché c'è questo clima che noi crediamo anche nelle manifestazioni dei degli studenti noi purtroppo lo stiamo vedendo anche negli Stati Uniti in alcune università questo clima di scontro così forte così turco
Che poi ha diciamo supera dei limiti di guardia come nel caso di della senatrice mia
E purtroppo un atteggiamento che viene da lontano
E che ha come come ha descritto molto bene ad esempio Rampini nei suoi libri è un sentimento antioccidentale che nasce proprio dentro l'Occidente
è una forma una sorta di di di malattia folto immune per cui l'Occidente
Sembra almeno in alcune sue frange
Ormai destinato ad autodistruggersi dall'interno cioè in certe università americane il solo fatto di essere come dire di pelle bianca è un motivo per essere odiati cioè una discriminazione al contrario
E
Come sappiamo molto spesso
Dei campus americani arrivano le parole d'ordine che poi si discute diffondono anche in Europa già successo nel sessantotto abbiamo una certa età
E ce lo ricordiamo ed è un atteggiamento molto pericoloso perché porta come dicevo prima una sorta di totalitarismo dolce per cui chiunque la pensa diversamente dal pensiero unico e additato come il nemico da battere distruggere c'hanno iniziato abbattendo le statue
E adesso cominciano ad attaccare le persone guardate che voler impedire a una persona di parlare in uno Stato democratico fatto gravissimo eppure gli studenti dentro necessità che dovrebbero essere la culla
Del confronto del dialogo dello studio dell'approfondimento della tolleranza della comprensione dell'altro da sé
E invece organizzano manifestazioni violente per impedire
A qualcuno di parlare può essere
In un'occasione un esponente di destra può essere un'altra occasione è un docente universitario la cui unica colpa o un giornalista la cui unica colpa quella magari di avere radici israelitico siamo a questo punto quindi c'è veramente una torsione
Del
Della cultura della politica occidentale che sta auto distruggendo ci dobbiamo fermare questo virus che si sta diffondendo prima che diventi inarrestabile
L'ultima cosa quando ci metteremo dietro le nostre spalle tutte queste cose per i quali per le quali il Paese verrà diviso tra buoni e cattivi tra democratici antidemocratici presunti antidemocratico
Quando la sinistra smetterà di utilizzare argomenti di carattere morale di carattere storico di carattere culturale per indicare il nemico
Da distruggere in democrazia non esistono ben nemici a distruggere esistono avversari
Che la pensano diversamente da tre e quindi tu devi convincere
Attraverso una libera competizione democratica
E che hanno torto o comunque convince la maggioranza dei cittadini che la tua proposta migliore di quella degli altri fateci caso ogni anno che si vota
Viene riscoperto l'antifascismo ma l'antifascismo
Che potrebbe e dovrebbe essere un momento di come dire unità di tutta la nazione domani si festeggia il venticinque aprile il venticinque aprile doveva essere un momento in cui si posteggia si festeggia la libertà riconquistata
Si rende omaggio a chi ha sacrificato la propria vita o ha messo a rischio la propria vita per difendere le nostre libertà
Sarebbe anche giusto rendere omaggio alle vittime dell'altra parte per comunque come già sottolineava Luciano Violante quasi trent'anni fa
Anche molte delle vittime dell'altra parte combattevano in buona fede seppur per una causa d'acciaio di me che lei cerimonieri quattro quattro al cimitero di Milano vengono avversati osteggiate
Certo e allora dico se noi volessimo davvero pacificare
La storia per poter guardare al futuro con una moto una memoria non dico condivisa ma almeno accettata per cui l'Italia ha una sua storia per quanto controversa per quanto difficile
Per quanto segnata da tante tragedie noi come popolo italiano ormai abbiamo fatto già un quarto di secolo nel terzo millennio dovremmo avere la capacità di guardare in una prospettiva storica anche il passato
Fermo rimanendo che tutti e questo dovrebbe essere il vero discrimine e non altri
Che tutti ci riconosciamo nella nostra Costituzione un patriottismo della Costituzione per cui tutti gli italiani si riconoscono nella Costituzione
Significa conferiscono segnare anche alla storia il passato ciò che la sinistra non vuol fare perché nona altri argomenti su cui incitare all'odio e alla divisione di una parte di italiani contro un'altra parte
Grazie a senatore Alberto Balboni grazie a voi