Alta Sostenibilità - Imprese e investimenti, tra innovazione e sostenibilità

Buongiorno a chi ci ascolta cui su radio radicale l'appuntamento è con alta sostenibilità alla trasmissione che insieme ad altri se l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile portiamo avanti diciamo ci ritroviamo alla fine di queste Baglio settimane del festival appunto per lo sviluppo sostenibile
Che vi abbiamo raccontato che avete potuto seguito si è in presenza in streaming tra l'altro con dei risultati che poi racconteremo davvero significativi
Con me Valeria Manieri c'è e visibile Tore giornalista co-conduttrice di questa rubrica appunto per paste per la famiglia di As is Now Valeria buongiorno e grazie ai nostri ospiti è davvero un piacere ritrovi are Enrico Giovannini direttore scientifico dell'Asi bis economista docente dell'Università Tor Vergata buongiorno professore Buongiorno multe
Grazia Elena Calabria vicepresidente del CN ha con la delega all'Ambiente sostenibilità ed energie ricordo la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa Bondi quell'anno e Buongiorno anche a fino a Gesù mondo segretario nazionale della CGIL quindi è un piacere avere anche diciamo la voce dei sindacati del sindacato più grande italiano buongiorno
Ben trovato e talora quindi parliamo quest'oggi i appunto degli spunti che vengono dalla da questo da questa edizione del Festival altri sì ma anche da uno studio che è stato presentato uno studio a sviste Oxford Economics sugli scenari economici
Di strategia di azione o non azione contro il cambiamento climatico abbiamo ovviamente una ampia panoramica visto anche le presenze
Quest'oggi e cercheremo di capire sia sul piano nazionale che sul piano europeo come ce la caviamo anche perché appunto si avvicina la data la prossima settimana delle elezioni europee questo sarà insomma un banco di prova importante
Per le forze politiche ma anche per tutto il settore produttivo che alle prese con delle trasformazioni già messe in moto con il famoso per indire con il Next Generation Europa vedremo se saremo esistiamo già all'altezza somma della situazione disse da dove partiamo
Ma negli atti questo rapporti do in collaborazione con la Ford Economics evidenzia cinque possibili scenari nel due mila trenta due mila cinquanta asseconda di politiche più o meno ambiziose
In materia di riduzione della della delle temperature di di lotta al cambiamento climatico alla crisi climatica direi a questo punto allora si vada scenari abbastanza terrificanti scenari invece molto molto positive verso questo ce lo racconterà il professor Giovannini intanto vorrei però ricordare che questo rapporto questo studio è stato presentato proprio in apertura del Festival dello sviluppo sostenibile il sette maggio da ridere perché è stata scelta questa città per presentare questo importante studio per sottolineare come la sostenibilità passa per il mondo delle imprese e non ci sarà sviluppo sostenibile senza un coinvolgimento
Prioritario appunto del tessuto imprenditoriale a vorrei sentire intanto Giovannini ci racconti questi scenari e prendiamo dagli altri ospiti accadere ricadute anche subì loro ambiti di competenza professore
Grazie sì effettivamente questo scenario guarda gli aspetti tipicamente questo studio guarda tipicamente a gli effetti economici delle scelte quindi trascuriamo per un attimo
Le discussioni sull'impatto ambientale ma ovviamente l'impatto invece sulle emissioni dunque sull'aumento della temperatura e dunque i costi
Della crisi climatica sono incorporati
Lo scenario catastrofico quello in cui non si fa nulla quindi le temperature aumentano a fin e secolo fino a quattro cinque grandi rispetto ai livelli pre industriali in quel caso i modelli ci dicono il PIL e il prodotto interno lordo mondiale va sostanzialmente a zero
A zero perché con temperature di questo tipo teniamo presente che l'Europa si riscalda un ritmo quasi doppio rispetto a quello della media mondiale e l'economia e la società come la conosciamo non possono sopravvivere in termini di agricoltura di turismo e così via in tante attività oltre che il benessere
Delle persone
Restando però sugli scenari più auspicabili chiamiamoli così c'è un primo scenario che quello del nel giro al due mila cinquanta cioè la decarbonizzazione al due mila cinquanta che non è altro che l'esplosione Ario su cui si è impegnato tutto il mondo anche all'ultima cotto ventotto
In questo caso se prendiamo la transizione energetica solo come una questione ergetica
E probabile che al due mila trenta e poi il due mila cinquanta il il PIL diminuisca leggermente l'occupazione diminuisca leggermente perché perché per fare la transizione bisogna necessariamente imporre delle carbon tax
Le carbon tax aumentano i prezzi aumentano l'inflazione questo riduce i redditi delle persone i consumi ed è per questo che il PIL si riduce leggermente stiamo parlando di qualche decimale
Al due mila cinquanta
Altro scenario possibile prendiamo questa transizione come un'occasione di grande innovazione
Di a tutto campo non solo in campo energetico bene in questo caso il risultato si ribalta completamente e anche per l'Italia già dal due mila trenta cominciamo ad avere un aumento del PIL dell'occupazione rispetto agli scenari di base
E al due mila cinquanta il PIL può essere più alto del due virgola due per cento il tasso disoccupazione scende anche il rapporto debito PIL l'altro scenario l'ultimo quello che io ormai chiamo dei pupi nel senso della gruppo musicale la famosa canzone Ci penserò domani
Oppure invece che la sindrome no In My Back Yard Natali e USA ha giovani siamo uno esperta di può apparire una conosce l'anziana ma una bellissima canta solenne
In cui si dice non è la mia legislatura cioè ci penserò domani si comincia a fare quello che bisogna fare dal due mila trenta e poi si vede questo scenario ha un costo nettamente superiore Lone
Perché la spinta deve essere così forte che l'aumento dalla carbon tax molto più decisa ma soprattutto questo punto fondamentale per la nostra discussione che poche le imprese non possono stare ferme
Devono comunque fare investimenti se non li fanno adesso tra qualche anno dovranno smantellare il capitale che è stato creato perché sarà inadeguato e dunque il costo complessivo per le imprese aumenta la competitività Siri
Questi sono gli scenari che abbiamo davanti la risposta quindi è molto chiara alla domanda che dobbiamo fare dobbiamo accelerare e non ritardare ovviamente accompagnando con adeguati investimenti anche europei ma su questo torniamo successivamente la trasformazione dell'impresa e del sistema economico nella direzione auspicata
Ecco Elena Calabria si ritrova in un in questa descrizione offerta al professor Giovanni
Buongiorno si assolutamente la generazione si ritrova queste considerazioni tra l'altro molto interessanti e apprezziamo molto anche lo studio che sarà proposto che parte appunto da sì scientifica analisi di dati rigorosa queste o anche la modalità che utilizza considerazione ingessare le proprie proposte politiche
E quello di interrogare base associativa incombeva sondaggio con ho avuto un Irena diventa interlocuzione anche contro in materia di sostenibilità in ambiente
E questa interlocuzione buon con le piccole imprese abbiamo capito che utile il novanta per cento
Delle nostre imprese tre consapevole che non è più possibile fare impresa per essere competitivi senza porre attenzione alla sostenibilità all'interno della propria azienda
E andando ancora nel dettaglio abbiamo riscontrato che le piccole imprese ad esempio nell'anno due mila ventidue
Hanno realizza quantomeno il sessantacinque per cento delle piccole imprese a incrementa meno un'attività economica circolare e questo è un numero doppio rispetto a all'anno precedente al due mila ventuno
Non ci dimentichiamo che secondo lei dottoressa cartacce Calabria come mai diciamo a un un'accelerazione diciamo al Miramare previa comunicazione di qualche incentivo
Dobbiamo davvero secondo me contestualizzare l'anno due mila ventidue come l'inizio della grande diciamo la la tempesta energetica e c'è stata verrà Ingrosso escalation dei costi l'energia ne sono arrivati a incidere sulle piccole oltre il quattrocento per cento del PIL del ci volevano energia e quindi hanno sicuramente commentando questa sensibilità da parte delle imprese garante della Confederazione
Chiesta la proposta di una grande l'azione di sull'autoproduzione un grande museo sono produzione che diciamo aveva la sua base nell'utilizzare i di capannoni dei lavoratori delle piccole e medie per ospitare impianti di produzione
Fotovoltaica questo progetto Sandro lanciato dall'associazione all'inizio del due mila ventisei e ha visto adesso la sua attuazione all'interno del piano transizione cinque punto zero è prevista una specifica misurato sulla valutazione con il credito d'imposta questo noi riteniamo che sia al di là delle grandi dove della considerazione però sicuramente un grande aiuto a cambierà lasciando a produrre energia da fonti rinnovabili Id energia pulita
A un risparmio economico vedere maggiore Italtel piccole per quanto riguarda i costi energetici è un grande risparmio di suolo perché appunto alle piccole metterà a disposizione i loro cannoni e quindi erano grandi le opportunità contano e pure volevo El-Erian perdonami
Una una addendo ma si parla spesso appunto del fatto che la piccola e media impresa italiana se ne norme risorsa ma anche un po'una croce e delizia del nostro Paese no perché ci sono una serie di Gatto ancora
Da colmare in termini salariali probabilmente anche di alcune dinamiche e anche diciamo sul settore degli innovazione che poi porta con sé insomma tanti dei temi che sono stati citati finora
è ancora così cioè diciamo un un un cambiamento in atto che vede dal dal suo osservatorio quello dice neanche molto molto vasto
Sicuramente lei non c'era un cambiamento in atto e c'è una grande sensibilità crescente nelle piccole imprese
Naturalmente come evidenza dello studio in via X c'è una mancanza di risorse adeguate per accompagnare le piccole nel completamento di questa trasmissione d'impresa transizione servono appunto anche immessi nei sembra essere investimenti anche formazione in appartamento
E quindi su questo misure disegna zona della piccola media impresa perché magicamente dimensione più contenuta dice sibili enorme meno burocratizzare e più facilmente attuabile in questa dimensione aziendale hanno scelto era chiaro grazie allora
Formazione accompagnamento girerei direttamente a domanda
Appena Gismondo e anche noi come vede questo processo di trasformazione dal suo punto di vista
Se io intanto
Pensavo di scenari dalla natura della ricerca c'è una grande preoccupazione per quanto ci riguarda modesto punto di vista la preoccupazione intanto quello quella che registriamo in grande ritardo
Il ritardo del Paese cioè dell'Italia rispetto ai temi le transizioni sia quelle energie penso anche a quella digitale quello che comporterà anche il tema dell'intelligenza artificiale
Penso che questi siano temi talmente grandi talmente importanti e non possono essere ovviamente gestiti soltanto dal sistema delle imprese
Quand'anche diciamo
Alcune riprese grande impresa provano ad attrezzarsi perché gli scenari competitivi sono scenari che vanno ben oltre il Paese sono scenari che vanno a compete aveva diciamo con equilibri internazionali globali intestata sì
Registriamo dal nostro punto di vista un arretramento non soltanto rispetto al tema degli Investimenti
Da parte delle riprese maledettamente sul piano culturale e politico rispetto al tema della transizione e temo e quindi di lavoro che voi state facendo il lavoro che da tempo peraltro miei soggiorni che sta Giovanni sta facendo sotto questo punto di vista quel lavoro desse un lavoro di natura con litigo
Per affermare la luce
Ita di governare questa transizione governata velocemente per tempo perché mi permette di registrare dal nostro punto di vista un grande ritardo per converso che questo Paese affronta questi temi in maniera emergenziale
Traduco ci vuole una politica industriale del nostro paese che sostenga le intese
Le grandi imprese un Faenza con ci vuole una devono politiche industriali di questo Paese che sostengano anche la visione europea sul piano della transizione perché la data insomma Stalin quattro trattori per strada
Per far cambiare un'impostazione di natura culturale e quello che sta avvenendo in queste ore rispetto alla campagna elettorale per le europee sappiamo che l'Europa ha rappresentato un punto di riferimento importante
Provare rispetto all'accelerazione necessità di governare i processi di cambiamento ordinatamente o quello che sta succedendo in questa fase un arretramento pericolosissimo
L'Arrigo dal punto di vista del sindacato
Se non governiamo attentamente è questa transizione se non governiamo questo processo un processo industriale del nostro Paese che continua a registrare un meno tre per cento di produzione industriale hanno continua per la quale nessuno parla invece parliamo del momento e occupazione fragile ed è quello che attimi servirci e anche le piccole imprese mi permetto di dire diciamo c'è il Napoli con l'abbiamo collaborazioni frequenti e ci mancherebbe altro perché ne conosciamo diciamo il valore la piccola impresa in un momento nel quale bisogna investire in innovazione in ricerca è Investimenti strategici di prospettiva non c'era può fare se non c'è una politica industriale in grado di governare questi processi e ci vogliono risorse
Io ecco su questo De Simone Otranto la c'è allora
Abbiamo fa un arretramento rispetto l'utilizzo del piano europeo perché poteva essere utile versione Legion tutto quello che rappresentava anche in termini di transizione di natura sociale che non si sta registrando blocchiamo Investimenti
Rimoduliamo investimenti tanta parte del Paese quello del Mezzogiorno a quale provengo io che invece continua ad arretrare sotto questo punto di vista
Con le risorse fondo sovrano il anche perché diciamo la serie Grandoni operazioni poi doganali superba non se non funziona mai pari sulla la distanza di noi comunque al giudice una discussione l'orario
Ma vogliamo capire che nel fare le sovvenzioni con le risorse bisogna investire perdere tutte le risorse e l'abbiamo pensata come CGIL di ragionare rispetto alla costituzione di un fondo sovrano dedicato nazionale che agisca su un fondo sovrano
Europeo rispetto a quello perché la partita e gli hanno almeno di natura erotica riservate una transizione manca la cosa che ci preoccupa in questo momento e l'arretramento sul piano politico culturale
Del paese perché la mancanza chiudo qui presumibile intervento la mancata gestione interni attenti di questa transizione sta facendo ricadere purtroppo sui lavoratori
Il presi dalla transizione esse anche lavoratori
Ci convincono così pur come purtroppo sta avvenendo dei costi la transizione voleva che erano le fasce più deboli
Perché chiudiamo di petrolio petrolchimici perché facciamo la macchina elettrica e nel frattempo non governare un processo di riconversione di formazione continua dei lavoratori
I risultati sono mi permetto di dire centottantatré mila lavoratori che oggi sono sottoposti a processi di di crisi aziendali con tavoli aperti al limite che non trovano soluzione perché non c'è una visione strategica del Paese rispetto a una politica industriale
Che possa aiutare sosteneva transizione energie digitale mai dico ancora sociale
Grazie del mondo io torno Enrico Giovannini perché prendo spunto appunto da quello dalle parole del segretario CGIL per dire aggiungere una cosa appunto lui tocca il punto
Per gli Investimenti e di un piano industriale europeo poiché era un con veramente le declini le declinazioni nazionali
Il messaggio che mi pare da più parti anche nelle ultime puntate ma anche diciamo dal dibattito generale che sentiamo nel paese in Europa e che già questo negozio Generation no non basta più
Non basta più neanche per Paesi come il nostro che sono stati diciamo i
Attraverso il piano al sei riprese residenze i beneficiari diciamo principali no di questi fondi poi con l'utilizzo vedremo dopo vedremo diciamo ai posteri l'ardua sentenza e probabilmente anche dei pezzi importanti del debito pubblico
Però c'era il richiamo Diletta di Draghi ma già anche di Giovannini sulla necessità di vendere il napalm no cinquecento miliardi l'anno cinquecento seicento miliardi danno di investimenti importanti per un appunto la spinta import tante
Verso l'innovazione anche perché provvediamo a livello internazionale tra Washington e Pechino angeli se la guerra pesanti sui dazi ma è una guerra dei dazi se si basa fondamentalmente su su su su su un botta e risposta sul terreno dell'innovazione su fette di mercato da con questa l'Italia l'Europa rischia di rimanere appunto tagliata fuori da tutto questo
Risposta purtroppo è affermativa per questo come Hans Blix sul sito Aso bis punto di chi trovate non solo lo studio ma anche un quaderno che descrive tutte le politiche degli ultimi cinque anni cosicché gli elettori possano farsi un'idea e anche un estratto dei manifesti dei vari partiti e su questo c'è una differenza molto chiara tra i partiti di centrodestra e quelli di centrosinistra
Cioè quelli di centrosinistra dicono dobbiamo ripetere l'esperienza Next Generation
Per finanziare il proprio le transizioni per aumentare la competitività come sta facendo la Cina come sta facendo gli Stati Uniti e invece i partiti di centrodestra non parlano
Di con nuovo debito comunque
E dunque affidano i singoli Paesi il compito di fare questi investimenti il che produce una a simmetria fortissima tra paesi che hanno storicamente debiti pubblici più bassi e quelli invece che come l'Italia hanno debiti molto alti che non possono mettere in campo
Grandi risorse questa differenza nella visione del futuro emerge poi anche dai contenuti dei manifesti e su a cui li invidio
Un punto cruciale che vedrete occuperà tutta l'estate quindi anticipiamo il dibattito entro il venti settembre l'Italia dovrà presentare secondo le nuove regole fiscali il proprio piano fiscale a medio termine per cinque anni
Chiederà probabilmente un'estensione da quattro a sette anni del periodo di aggiustamento per ridurre il debito cosa che secondo le nuove regole fiscali e possibile solo se investe in transizione Green
Transizione digitale resilienza dei sistemi socio economici eccetera eccetera Non se si farà qualsiasi tipo di investimento
Allora io qui sono pienamente d'accordo con quello che dice oggi sul mondo se vogliamo andare in Europa chiedere un allungamento dei tempi dobbiamo avere un'idea forte
E dopo che abbiamo fatto il Pnr R. ci siamo posti varati tante
Cartucce e la mancanza di programmazione per il futuro si vede
E concludo su questo il nuovo Codice degli appalti ad esempio ancella
Ogni idea di una pianificazione a lungo termine delle infrastrutture ma il governo di turno che sceglie una lista di opere prioritarie le finanza parte fatto che nel beffardi lungo di aprile non c'era
Questa lista neanche ecco questo è un esempio della necessità di pensare al futuro e di pensarci da qui al venti settembre perché il venti settembre e la data in cui il piano va formulato indice
La regola fiscale nuova in consultazione con la società civile
Dunque giustamente Auris ma poiché tutte le articolazioni della società civile chiederà al governo tavoli di confronto durante l'estate perché le regole prevedono che piano venga discusso seriamente con la società civile
Dottoressa Calabria intanto a lei chiederei un commento a caldo di questo quanto detto adesso il professor Giovannini e poi le vorrei aggiungere un'altra domanda considerate ci manca non sei minuti
Cene abbiamo potuto osservare nelle ultime settimane che ci sono organizzazioni imprenditoriali
Che vorrebbero o comunque auspicherebbe ero diciamo un azzeramento del green dirla o comunque delle modifiche dei quindi il e poi invece al nostro Festival abbiamo visto posizioni diverse per cui invece imperiese pensano che sia uno strumento utile di accompagnamento e per tracciare la rotta di dove dobbiamo andare
Lei era vede queste divisioni
Allora abbiamo verosimilmente sicuramente la necessità di Investimenti rafforzamenti delle misure negare alla transizione energetica Rosita sono se necessario anche primo intervento e le piccole bisogno di strumenti che siano flessibili dentro burocratici quindi che su questo sicuramente piena sintonia per quanto riguarda la passivi diciamo generalmente Greenville
Vorrei ricordare che noi la settimana scorsa abbiamo riservato a tutte le forze politiche quello che il manifesta della CMA elezioni europee come l'ingresso e anche questo è scaturito da un confronto con la base associativa
Attraverso un sondaggio attraverso confronti anche direi che e villa sottolineare che il primo conto di questo decreto decalogo e proprio quello legato al guida della transizione verso la sostenibilità energetica e è stato lampante dal diciamo dalle risposte delle delle delle nostre il come la l'Unione europea forte a sì obiettivi ambiziosi in maniera elementare dell'accesso alle golosità e quindi corre settanta per cento delle nostre aziende hanno risposto affermativamente cercando Buddha come diceva prima di introdurre vincoli difficoltà burocratiche che possono soffocare questa questo spirito piccole
La seguire tutto tutto previsto quindi assolutamente da parte delle imprese non c'è la tra piccole rappresentiamo di un aggiramento ma sia appunto di un rafforzamento con misure presidente più consone per per poter essere appunto messa terrà da dalle loro stesse consentiamo quelli mostrati cosa fa Elisa grazie abbiamo gli ultimi due lingue minorenne emergere anche meno attento ai monumenti la nel mondo GDL per una battuta finale microfono
Apre gelosi niente sì c'è bisogno di confronto celebrato il dialogo sociale il tema anche sul tema del dialogo così dialogo sociale condiviso giovani abbiamo più volte
Ha modo di confrontarci quand'era ministro non ce l'eravamo su quel tipo su quei ministri che vogliono fare le cose oggi non c'è condominio non c'è un dialogo sociale verso destra anche abbastanza costruito un dialogo sociale intorno a questi temi
Noi pensiamo ci vuole anche strumenti oltre che risorse pensiamo l'agenzia per lo sviluppo del all'interno della quale del paese avendo nella quale ci si è anche un una parte importante che tenga in conto il tema della ricerca della ricerca di base da mette a disposizione delle riprese
Dobbiamo insistere tutti quanti insieme perché bisogna costruirlo questo clima nel Paese bisogna impedire che l'Europa completa tra i Paesi cosa che sta avvenendo
Non serve a nulla perché sarà complicato anche per la Germania come stiamo vedendo compete con la Cina per gli Stati Uniti
E mi permetto di dire chiosando se poi nel nostro Paese vorrei erano stiamo pensando di competere a solenne differenziata con la Lombardia rispetto ai temi globali delle economie o con che ne so la la
Il Veneto o l'Emilia ecco non abbiamo capito nulla invece un Paese unico colte che imponga proviate parte né dell'ricca diciamo barra all'Europa rispetto ai temi della gestione dei cambiamenti climatici con economie sane pulite e possono dare prospettive di lavoro ed in buona occupazione aziende Sacco ha dichiarato a messa
Allora io davvero la ringrazio Pino Gismondo segretario nazionale per la CGIL Grazia Elena Calabria vicepresidente del CN ha delegata per l'ambiente la sostenibilità le energie ovviamente
Grazie dico Giovannini che gioca in casa direttore scientifico dell'Asi visse professore
Non esitate darmi legato ad un sacco di altre cose che voi già sapete perché insomma
E qui davvero a radio radicale di casa grazie a di spie Tone straordinaria Compagna di viaggio e co-conduttrice di questa puntata manica salti per il coordinamento redazionale
Però oggi è tuttora tra l'altro veemente potete seguire anche quelli che sono i risultati del Festival dell'Agis appunto sul sito dell'ASI sebbene conoscete grazie ancora era prossima