Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì diciotto aprile questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura i David Carretta anche quest'oggi ci occuperemo di Donald Trump ieri c'è stato l'incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Casa Bianca ma lasciando la stampa
Il regime il compito di approfondire questo faccia a faccia non ci concentreremo su la Cina che sembra essere
Il bersaglio della guerra commerciale di Trump almeno secondo gli ultimi movimenti che vengono dalla sua amministrazione
Se avremo tempo poi approfondiremo un altro tema l'Ungheria con l'adozione di una modifica alla Costituzione che fa compiere un altro passo
Per allontanarsi dai principi valori dell'unione europea a questo paese governato da Viktor Orban
Partiamo però dalla guerra commerciale di Trump e dalla Cina contenuti un editoriale del Times di Londra
Gli Stati Uniti potrebbero presto costringere gli alleati a scegliere da che parte stare nella guerra commerciale con la Cina
Se l'amministrazione entrante seria nel voler prendere di mira il suo rivale
Ci saranno una serie di conseguenze negative per i partner tradizionali come il Regno Unito scrive il quotidiano conservatore di Londra l'amministrazione Trump è così imprevedibile nei suoi annunci
Che capire se intenda davvero ciò che dice di per sé già una sfida tuttavia se il Governo degli Stati Uniti è davvero intenzionato a condurre una lunga guerra commerciale contro il suo principale rivale John politico cioè la Cina ne deriverà una serie di spiacevoli conseguenze fra gli alleati tradizionali come il Regno Unito lo scenario più grave sarebbe un tentativo da parte degli Stati Uniti di costringere gli alleati a scegliere tra l'America e la Cina come partner commerciale
Il fatto che questo approccio o con noi o contro di noi sembra ritrovare sempre più consensi alla Casa Bianca
Preoccupante
Scott ben sente il segretario del Tesoro americano
Ha detto di essere favorevole a utilizzare la lì al TAR nei confronti di Wall
Ton come precondizione per ridurre i dazi americani contro gli alleati realtà nel conflitto commerciale con la Cina
Beh essendo vuole che i Paesi che cercano accordi con gli Stati Uniti vietino alle imprese cinesi di operare sul proprio territorio o di spedire merci attraverso i loro porti per aggirare le barriere commerciali di Trump
In caso di rifiuto i dazi dell'amministrazione americana
Sospesi almeno in parte fino ai primi di luglio potrebbero essere reintrodotti tutto ciò secondo il Times porta la politica commerciale americana nel regno della geopolitica
Proprio come Truman e Eisenhower cercarono di contenere l'Unione Sovietica con una cintura di alleanze militari
In Europa e in Asia così Trump ambisce a isolare frenare la crescita di un rivale di gran lunga più temibile attraverso una costellazione di accordi commerciali bilaterali le condizioni richieste dai negoziatori americani potranno variare a seconda del grado di esposizione di ciascun Paese alla Cina
Il Vietnam la Thailandia
Altri Paesi dell'Asia orientale saranno sicuramente sotto i riflettori ma gli americani potrebbero intensificare la pressione anche su gli altri e chiedere che tutti i Paesi desiderosi di un accordo commerciale con l'America limitino le importazioni di prodotti cinesi
In questo contesto la pretesa di Trump di essere interessato solo a ristabilire equità nel commercio globale e a riportare posti di lavoro in America
Si rivelerebbe una copertura copertura per una nuova Guerra fredda finalizzata a preservare il dominio americano paralizzando l'economia cinese trainata dalle esportazioni
Questo costringerebbe il Regno Unito ma non solo a una scelta cedere alle pressioni americane e ridurre i legami con la Cina oppure andare avanti da solo rischiando pesanti dazi statunitensi
Non è una scelta allettante per nessuno
Si dice che il Regno Unito sia vicino a concludere un accordo con Washington il che sarebbe una buona notizia
Ma non a qualsiasi costo
Se vuole mantenere la sua sovranità economica garantita dalla Break It il Regno Unito deve prendersi il tempo necessario e tenersi aperti
Tutte le opzioni così tra l'altro il Times di Londra
Della questione Stati Uniti Cina si occupa oggi anche nel mondo con un commento di allora sconosciuto
Tra tra l'altro esci la prova di forza chi sarà il primo a prendere il telefono in mano ci Jinping l'ideologo marxista-leninista convinto della superiorità del socialismo in stile cinese e della vocazione del suo Paese alla supremazia mondiale oppure Donald Trump autoproclamata un genio ebbero di Potenza che a seconda dei suoi umori mi permette di giocare con l'economia mondiale come se fosse di sua proprietà
Chi prenderà al telefono il cinese silenzioso Holm venditore americano
Aspettiamo una telefonata da Pechino ha detto Trump questa settimana sottoponendo il pianeta al fuoco dei suoi Dazzi
Il re del negoziato non accetta che qualcuno possa fare resistenza tutti devono andare a Washington a chiedere uno sconto
Ma consci Jinping il golfista di Mara largo si scontra con la Grande Muraglia
Non c'è modo che la Cina ceda a Washington
I due titani del cortile globale sono entrati in guerra obiettivo principale dello stesso dell'offensiva tram pista alla Cina risponde colpo su colpo
I dazi volano centoventicinque per cento sulle esportazioni dagli Stati Uniti centoquarantacinque per cento sui prodotti cinesi destinati all'America
A questi livelli gli scambi tra le due principale economia del mondo si fermeranno
Pechino spiega la Fraktion non vuole negoziare con il coltello alla gola e rifiuta il ricatto della Casa Bianca Washington ha deciso eccezioni importanti per le esportazioni cinesi di smartphone computer portatili altri materiali informatici tuttavia nulla è mai certo con Trump e nessuno capisce le ragioni dei sui cambiamenti di rotta
La famosa strategia dell'incertezza inizi a pesare sirena mentre sull'economia americana per l'opinionista di le Monde ciò che si gioca tra Pechino e Washington
Va ben oltre l'economia il conflitto commerciale l'ultimo episodio del duello del secolo Cina e Stati Uniti si affrontano per la supremazia mondiale
Protezionista dagli anni ottanta Trump crede nella forza rinnovata di un'America che dovrebbe vivere in una quasi autarchia
Dotata di un apparato industriale all'altezza della sua sete di consumo
La potenza sta nell'autonomia al contrario scrive fra ciò ci Jinping appunto punta sulla globalizzazione per garantire il dominio della Cina il paese si è dotato di un'industria manifatturiera gigantesca la cui ambizione conquistare la fetta più grande del mercato mondiale
La supremazia dovrebbe affermarsi grazie al libero scambio
Che è un po'paradossale perché la supremazia americana in tutti questi anni dal dopoguerra
Si è affermata proprio grazie al libero scambio ma insomma scrive le Monde nell'attuale faccia a faccia Trump pensa di avere il vantaggio e che ci Jinping alla fine sarà costretto a telefonare per primo gli Stati Uniti solo sono il principale partner commerciale della Cina anche se quasi alla pari con l'Unione europea
Il mercato americano condizione ampiamente il futuro dell'industria cinese almeno a medio termine
I numeri parlano da soli nel due mila ventiquattro gli Stati Uniti hanno venduto beni e servizi alla Cina per circa centoquarantacinque miliardi di dollari
Le esportazioni cinesi verso il mercato americano hanno raggiunto quattrocentoquaranta miliardi i cinesi però rispondono anche perché questi dati
Mostrano la dipendenza dell'America
La Cina è uno dei principali mercati dell'agricoltura americana la Cina è praticamente un fornitore esclusivo di alcune componenti elettroniche e soprattutto delle terre rare che sono indispensabili alla Silicon Valley
Un ristretto che ci Jinping corteggia rimane affascinata dal mercato cinese
Ma il conflitto sino americano anche aspetti politici
Portando alto e fiero la bandiera rossa di una Cina conquistatrice che riemerge al posto globale che le spetta
Ci non può dare l'impressione di cedere a Trump quest'ultimo reclama la capitolazione commerciale della Cina
In un paese nutrito dal sentimento di vendetta dopo le umiliazioni che l'Occidente gli ha inflitto nel diciannovesimo secolo insomma la statura Interna DC Jinping è in gioco
Per il leader cinese deve essere la May l'americano telefonare per primo
L'attuale crisi commerciale alla fine disegnerà al profilo della globalizzazione di domani a meno che Trump ci Jinping non riescano a regolare la loro coesistenza conflittuale
Ma uno dei due deve decidere di prendere il telefono così allora fra show su le monde e ci porta al famoso Times che pubblicato un articolo molto interessante di starsene rocce
Il sogno cinese per CGIL Ping e ciò che non Andrea è
Per Donald Trump
Cioè non ci sono solo interessi in gioco c'è una vera e propria
Ideologia nazionalista
Le guerre commerciali sono guerre politiche scrive Stefano rocce
L'obiettivo
Dell'incredibile dazi o del centoquarantacinque per cento imposto da Donald Trump alla Cina non è rivitalizzare l'economia americana di un tempo ma se mai costringere sci Jinping
L'omologo cinese a sedersi al tavolo per fare un altro affare alla Trump ma questo non accadrà ci Jinping ha in mente un'equazione politica tutta sua che non gli permetterà di piegarsi
Il contratto politico di sci con la popolazione cinese è stato concluso
Con il solenne impegno preso davanti al popolo nel novembre due mila e dodici poco dopo essere stato nominato segretario generale del Partito comunista cinese
Sui gradini del Museo nazionale della Cina ci Jinping
Quel giorno espresse ciò che è diventato noto come il sogno cinese
Realizzare il grande il rinnovamento della nazione cinese è il sogno più grande per la nazione cinese nella storia moderna queste le parole DC Jinping
Insomma il sogno cinese è per la Cina moderna quello che è il manga per Donal Trump
Questo messaggio quello del sogno cinese si fonda su una visione antica della Cina che mette in evidenza l'eccezionale ascesa del Paese dopo un secolo di umiliazione
La dichiarazione di CG impegno del due mila e dodici parlava di rinnovamento Rin gioco in ringiovanimento nazionale
Dal quale non c'è ritorno il calcolo politico della Cina moderna scaturisce da questa promessa DC Jinping anche se noi in Occidente possiamo non essere d'accordo con il principio le tattiche del rinnovo rinnovamento cinese
Occorre prendere seriamente
L'impegno di sci verso questo sogno
Questo impegno infatti si è approfondito nel corso degli anni alimentato dal fervore nazionalista che ha importanti implicazioni poi per il ruolo della Cina nel mondo nel due mila ventuno
Nel centesimo anniversario della fondazione del Partito comunista cinese
Ci Jinping a sostanzialmente operazione Rizzato questo contratto politico avvertendo che non permetterà mai a nessuna forza straniera di ex
Prepotente di opprime Arci o sotto metterci
è in questo contesto che dobbiamo interpretare la promessa più recente
Della Cina di combattere fino alla fine risposta i dazi di Trump la sequenza è importante tran-tran colpito per primo per la Cina l'attacco dei dazi di Trump rientra nella definizione di prepotenza oppressione
E sottomissione DC Jinping
Alla fine non è una questione di chi ha torto che a ragione o perfino di chi ha sferrato il primo colpo il conflitto sorge da una rotta di collisione tra due
Ideologia e politica o mentalità per meglio dire politiche
Molto diverse
Gli Stati Uniti hanno un presidente che agisce con rabbia e intimidazione
La Cina un presidente che opera con disciplina strategica a differenza di tranci Jinping e non ha bisogno di mettersi in mostra e personalizzare le sue dichiarazioni
Questa guerra commerciale mette
Uno di fronte all'altro i temperamenti politici emotivi
E i calcoli più a settici da un lato Trump dall'altro ci Jinping mentre tra continua a premere sulla Cina quest'ultima risponde con pari forza
Pechino ha accennato che la prossima mossa della Cina non sarà
Un'altra risposta con i dazi
Ma Pechino altri
E più dolorose armi come terzo mercato di esportazione più grande degli Stati Uniti e secondo maggiore detentori di titoli del Tesoro americano
Con una presa strategico un controllo strategico sulle terre rare vitali e un'arma valutaria propria
La Cina a molte più opzioni di Trump nel suo arsenale
Questa è una guerra che nessuno può vincere così tra l'altro ter Ferruccio sul
Fa una son Times non abbiamo più tempo però vogliamo segnalarvi su El Pais ieri un editoriale
Dedicato all'Ungheria alla riforma costituzionale il fanatismo omofobo dentro l'Unione europea perché questa riforma liberticida
Rientra negli attacchi contro
I LGBT
El País chiede una reazione forte dell'Unione Europea che per l'ennesima volta non c'è ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale